Per chi vuole discutere di 25 aprile, di fascismo, di liberazione, di antifascismo, del caso Scurati ecc. lo spazio è a vostra disposizione.
Io mi scuso, ma sull’argomento non ho molto da dire.
M.M.
Nell'arco di pochi minuti, Youtube ha già censurato il video. Se volete farlo girare, questo è il link diretto:
https://www.youtube.com/watch?v=It_l1A8JRaI
Grazie.
La lista piemontese “Noi Popolo Unito” mi ha mandato questo comunicato stampa, con richiesta di pubblicazione.
In Piemonte è in atto un esperimento politico denominato "Noi Popolo Unito".
L'esperimento nasce da un'aggregazione di tutti i cittadini, le cittadine, i movimenti, i partiti, i gruppi organizzati, le sigle che, in qualche modo e da qualche anno, si stanno opponendo ad una politica schizofrenica che prende ordini da strutture sovranazionali (Unione Europea, Nato, OMS, ecc.) e bada esclusivamente a difendere gli interessi della grande finanza. Da anni questa politica - alla quale tutti i partiti tradizionali si sono asserviti - sta creando una società malata, disumanizzata, culturalmente ed economicamente degradata ove il diritto viene calpestato, così come la libertà e la dignità delle persone, che non si riconoscono più nei paradigmi istituzionali attuali.
I promotori intendono raccogliere intorno ad un unico simbolo tutte le persone che in questo momento vogliono rifondare lo spirito di comunità, creando una maggior coesione e coinvolgimento fra cittadini. Intendono proporre una visione della società improntata sul valore umano che si contrapponga al transumanesimo e alla concezione dell'individuo come mero strumento della produzione. La bussola sarà la Costituzione nella versione originaria, prima degli stravolgimenti liberisti, con i suoi principi di libertà e di tutela dei lavoratori e dei cittadini.
di Riccardo Pizzirani
5 marzo 2024: la Repubblica Italiana vota a favore di entrare di fatto in guerra contro la Palestina. E lo fa con il massimo dell’ipocrisia possibile, cioè annunciando viceversa un’operazione militare semplicemente difensiva.
E cosa difendono, e dove? Le navi italiane sono forse nel porto di Napoli, o al largo di Venezia? No, sono nel Mar Rosso.
Abbiamo mandato le nostre navi da guerra ad intercettare i razzi che gli Houti sparano contro le navi che trasportano merci, armi e munizioni per Israele. Gli Houti lo hanno detto e ridetto, chiaramente: "non abbiamo preso di mira nessun paese al mondo tranne Israele. Continueremo a prendere di mira le navi israeliane dirette verso di loro fino alla fine dell’aggressione contro Gaza" E noi siamo lì, a difendere quelle navi, a proteggere il traffico d'armi verso Israele.
Anche la rivoluzione dei trattori si sta lentamente spegnendo, dopo aver portato a casa soltanto delle briciole rispetto alle potenziali aspettative.
Nata, in mezza Europa, come una protesta generalizzata contro le regole dell’Unione Europea, che tendono a far morire l’agricoltura locale per favorire le multinazionali e la grande distribuzione, il tutto si sta risolvendo con qualche biscottino regalato qui e là ai diversi gruppi, nel tentativo di calmarli e contemporaneamente di dividerli.
Molti dei trattori francesi se ne stanno già tornando a casa, accontentandosi di qualche briciola regalatagli da Macron. Anche da noi, è bastato togliere l’Irpef ai gruppi sotto i diecimila euro di reddito, e dimezzarla a quelli sotto i 15.000, e anche molti dei nostri si ritengono soddisfatti.
di Riccardo Pizzirani (Sertes)
Ricordate il Beppe Grillo degli albori? Quello che ci spiegava che è il cittadino, avendo eletto un suo rappresentante, che aveva l'onere di controllare il suo operato? Quello che voleva portare le telecamere nelle stanze del potere? Sì, quello che come provocazione proponeva pure il Politometro, uno strumento per verificare lo stato patrimoniale di un politico sia prima che dopo il suo mandato, per verificare che non si fosse arricchito mentre doveva invece servire il popolo. Convinceva. Gli argomenti, quantomeno, erano convincenti. Poi, invece, con le azioni andò in "leggera controtendenza", come piaceva dire a lui: anno dopo anno il M5S si è trasformato nella peggiore stampella dei poteri sovranazionali, firmando le norme più restrittive mai avute nel dopoguerra, avvallando censura e discriminazione, proibizione di manifestare, e scelte così libere che se sceglievi diversamente da come non pareva a loro, ti veniva proibito pure di lavorare! E il bel concetto dei "cittadini che controllano il potere" è stato rovesciato nel modo più completo.
E’ già da diversi giorni che si parla dell’autonomia differenziata. La nuova legge è già stata approvata dal Senato, e non si prevedono difficoltà per il passaggio alla Camera. Io purtroppo non ho avuto tempo di approfondire la faccenda, per cui chiedo a chi fosse più informato di me: in cosa consiste esattamente l’autonomia differenziata? Che cosa prevede di diverso da oggi? Quali conseguenze ci saranno nelle regioni del nord rispetto a quelle del sud?
Grazie a chi vorrà contribuire.
In una recente puntata di “100 Giorni da Leone” avevo lamentato l’assenza di un supporto da parte dei portuali delle altre città ai loro colleghi di Trieste, durante il caldo autunno dell’imposizione del greenpass. Un portuale di Genova mi ha mandato questa lettera, pregandomi di omettere il suo nome, per ovvii motivi.
Caro Massimo, pochi giorni fa, sul canale di Rocchesso, ho ascoltato la tua analisi sul "fallimento" dei movimenti portuali "no green pass", imputabile al mancato seguito, da parte di altri porti italiani, alle iniziative di lotta intraprese dai ragazzi del porto di Trieste.
Credo che sia interessante per te conoscere il resoconto di chi ha organizzato e vissuto quei giorni sulla propria pelle, lontano dai riflettori.
Tra i portuali di Genova, come immagino in molte altre realtà italiane, esisteva già da tempo un piccolo gruppo di pecore nere, tanto emarginate quanto agguerrite, sulla cui formazione anche i tuoi contenuti hanno avuto un ruolo importante.
di Francesco Santoianni
Morta prima del nascere la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid che ora, stravolgendo la stesura già approvata dalla Camera, in quella approvata l’8 novembre dal Senato, non potrà più indagare su "eventuali obblighi e restrizioni carenti di giustificazione in base ai criteri della ragionevolezza, della proporzionalità e dell'efficacia, contraddittori o contrastanti con i princìpi costituzionali" né sulla “legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e delle relative proroghe”, né “sull'utilizzo dello strumento della decretazione d'urgenza". In più ora la Commissione non avrà la possibilità di esaminare documenti secretati né di indagare sulle responsabilità e decisioni prese dalle autorità regionali.
E dire che il partito della Meloni, con tanto di cartelli contro il Green Pass, il 21 luglio 2021, aveva occupato la Camera dei deputati. Su questo stravolgimento di una Commissione che aveva suscitato tante speranze abbiamo intervistato il prof. Giulio Tarro.
Dovete andare su youtube per vederlo. Il video è anche disponibile sul mio canale telegram, su facebook e su Odysee
di Andrea Zhok
Telecom Italia, con l'assenso del governo Meloni, ha deliberato la vendita per 19 miliardi di euro della rete fissa italiana, al gruppo finanziario statunitense KKR (Kohlberg Kravis Roberts).
Il gruppo KKR non è solamente un grande gruppo americano, ma, per comprenderne l'autonomia rispetto al comparto militare-industriale, ha come presidente l'ex generale americano David Petraeus.
L'infrastruttura delle telecomunicazioni è oggi la più importante infrastruttura che definisce le capacità operative di una nazione nel mondo moderno.