di Joel Samuele (Joel78)
Come tutto è cominciato.
Nel 2011 viene annunciato che Mario Monti entrerà a far parte del governo (quel famoso 11/11/11 che tanto piace ai cospirazionisti). Viene detto alla popolazione che sono necessarie delle misure di austerità, per sanare i bilanci pubblici.
Si accende un dibattito che porterà ad organizzare il primo summit sulla MMT in Italia.
Perché si chiama MMT.
MMT sta per Modern Money Theory, cioè teoria monetaria moderna. Perché moderna? La teoria supera il pensiero kenesiano, del poter spendere maggiormente in periodi di crisi, per poi poter ridurre la spesa in tempi migliori. Questa teoria sostiene semplicemente che lo Stato può creare la sua moneta, e usare la tassazione come regolatore macroeconomico. Per questo la teoria viene detta post kenesiana.
Tutto viene semplificato all’osso, e il dibattito serve solo a confrontarsi con quello che dicono i media riguardo al fatto che è necessario non sforare i parametri di spesa pubblica, o altre cose annesse. La teoria supera anche il famoso “aggancio con l’oro”. Argomentando come questo sia meno importante rispetto alla crescita economica, unico vero controvalore della moneta emessa in circolazione.
Costantino Rover (L’Economia Spiegata Facile) ha voluto replicare punto per punto all’intervista che ho fatto a Leonardo Facco il mese scorso. Gli contesta sia le tesi di fondo della scuola austriaca, sia la caratterizzazione di Bitcoin come “moneta solida”.
di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)
“Quando piove, vuol dire che da qualche parte sta piovendo”, ed infatti la pioggia, già ben evidente, ci fa intravedere di tutto punto, quello che pare essere un temporale di dimensioni bibliche, che potrebbe abbattersi sui popoli, qualora la nuova frode pensata dai poteri profondi, venga messa in atto in tutta la sua diabolicità di pensiero.
Dopo aver reso i governi indipendenti dalle banche centrali e di fatto gli Stati debitori di esse, stiamo per assistere alla magia più grande e satanica di sempre: stanno per rendere le banche centrali – creatrici di denaro dal “nulla” – ufficialmente debitrici di un ente superiore che se non si trova nell’alto dei cieli, è certamente rappresentato dal potere stesso che da sempre comanda sul pianeta terra.
La frode gira tutta intorno alla falsa prospettazione che una banca centrale debba ricorrere ad una “fantascientifica” ricapitalizzazione da parte dei governi, per coprire eventuali perdite derivanti dalla politica monetaria messa in atto su tassi e titoli. Stiamo parlando dell’istituzione unica creatrice della “materia prima”, ovvero la valuta in cui si denominano le supposte perdite su asset finanziari, che esistono in quanto le banche centrali stesse, hanno dapprima creato la moneta necessaria per acquistarli e darne quindi un valore.
Per essere ancora più chiari, senza la creazione della moneta da parte delle banche centrali, tali asset non avrebbero mai visto la luce e di conseguenza anche le perdite sul valore degli stessi.
di Bet17
Come quasi tutti sapranno, le banche centrali occidentali hanno alzato i tassi di interesse per combattere l'inflazione. Questo perché l'aumento dei tassi di interesse rende più costoso il prestito.
Il risultato auspicato sarebbe una diminuzione dei consumi, che abbasserebbe l'inflazione (in teoria).
Le banche centrali chiamano questa azione "distruzione della domanda" ed è qualcosa che hanno già fatto molte volte.
Ma per quanto riguarda il lato dell'offerta?
Visto che l'argomento è tornato di attualità, ripropongo questa intervista a Leonardo Facco di qualche mese fa.
Qui il video su Telegram: https://t.me/luogocomune2/70
Intervista di Roberto Quaglia a Marco Amadori, esperto in Bitcoin e criptovalute.
Nuova intervista a Davide Rossi (già autore del libro sulla Fabian Society), che ci parla del suo nuovo libro dedicato alla gestione mondiale delle "emergenze" da parte dei più potenti gruppi finanziari della terra.
In questa intervista Leonardo Facco, scrittore e fondatore del Movimento Libertario, descrive le vere motivazioni della "guerra al contante", la crociata della Gabanelli a favore del cashless, l'accordo segreto fra banche e stato, e demolisce le false motivazioni con cui questa battaglia viene portata avanti dai governi occidentali. Se il contante è sinonimo di libertà individuale, la sua mancanza è sinonimo di schiavitù.
Intervista a Roberto Pecchioli, che ha scritto un libro su uno degli uomini più importanti della storia moderna. L'uomo che in pochi giorni ha messo in ginocchio la lira e la sterlina, l'uomo che finanzia le rivoluzioni colorate in mezzo mondo, l'uomo che è stato in grado di cambiare la filosofia della sinistra europea, trasformandola da progressista a mercatista e filo-imperialista.
Mentre il pianeta terra continua ad abbracciare e a sviluppare la “rivoluzione digitale” globale, dietro le quinte, sta emergendo una nuova "corsa allo spazio", dove lo spazio sarà il dominio del mezzo di scambio utilizzato per vivere da tutti noi, ovvero la valuta.
Con oltre l'80% delle banche centrali di tutto il mondo che stanno saltando sul carro delle criptovalute, ricercando, sviluppando, creando e persino implementando le valute digitali delle banche centrali (CBDC), ci stiamo avvicinando a un clima simile a quello di una “guerra fredda finanziaria” e alla fine scopriremo quale Stato, Nazione o Impero raggiungerà il dominio monetario digitale globale.
Negli Stati Uniti, il presidente della Fed Jerome Powell ha respinto l'idea che la banca centrale americana potrebbe implementare un dollaro digitale, ma poiché il contrario di ciò che dicono i banchieri centrali di solito si avvera, questo ha assicurato il futuro del FedCoin. Poco dopo, in una chiamata su Zoom, infatti, ha dato la sua benedizione al dollaro digitale. Dopo di che, le élite tecnologiche e monetarie del M.I.T e la Fed di Boston hanno avuto tutte le ragioni per continuare con la loro pluriennale Digital Currency Initiative per "sostenere lo sviluppo della moneta digitale e della tecnologia blockchain" in America.
Leggi tutto: Cos'è la Modern Monetary Theory