A Bergamo e Brescia tutti sani, certo come no!
A Firenze,Napoli,Lecce 0 casi di contagio, certo come no!
Io non seguo il calcio ma so che di tifosi lombardi che partono dalla lombardia ce ne sono pochini visto che milan e inter hanno tifosi in tutto il mondo quindi le curve che vedi sono per il 95% piene di tifosi NON lombardi. Ovviamente questo discorso NON vale per l'atalanta ma la partita con il lecce e' stata giocata il primo marzo e 80 tifosi (un numero elevatissimo) sono stati TUTTI controllati all' ingresso dello stadio
Una ottantina i tifosi dell’Atalanta presenti nel settore ospiti (a fronte dei circa 200 biglietti venduti in prevendita), accolti allo stadio di Via del Mare di Lecce dal personale sanitario dotato di mascherina e termoscanner per misurare la temperatura corporea.
www.derbyderbyderby.it/video/termoscanne...rolli-e-poi-i-7-gol/
questi tifosi SARDI CHE hanno infettato altre persone che a loro volta hanno infettato il personale medico.
Beh sai, quando ti posto un articolo dove viene EVIDENZIATO che ad Olbia sono sbarcati 250 tifosi di ritorno da PESARO e che SASSARI e' la zona piu' colpita della sardegna NON ci vuole molto a fare 2 + 2.
DA CHI SONO STATI INFETTATI , QUANDO E COME
indirettamente dai tifosi lombardi che avevano infettato personale del palazzetto dello sport,bus,taxi e i vari ristoranti della zona di pesaro (dalla lombardia ne sono "scesi" parecchi). E la stessa cosa e' successa per i tifosi di brindisi e venezia. Ripeto: in sardegna non c'e' stata una STRAGE ma la sardegna e' un isola che ha avuto i primi 2 decessi a Cagliari e a Sassari e il 42enne morto a cagliari (azz, avra' avuto come minimo 18 patologie pregresse) era appena tornato da una fiera.. a rimini!
Il paziente di Cagliari era stato il primo contagiato dell'Isola,
un uomo di 42 anni, ricoverato in rianimazione nell'ospedale Santissima Trinità dal 2 marzo scorso. Nella seconda metà di febbraio, l'imprenditore, titolare di un locale,
era stato a Rimini per un viaggio di lavoro e, una volta rientrato in Sardegna, aveva accusato i primi sintomi della malattia, segnalandoli al 118. Poi, dopo circa una settimana era stato trasportato in ospedale, dove era stato ricoverato in rianimazione per polmonite: era rimasto sempre intubato e non si era mai ripreso. Negli ultimi due giorni, le sue condizioni si era aggravate "irrimediabilmente" e i medici avevano dovuto sottoporto alla dialisi. Il 42enne lascia la moglie e un figlio piccolo.
www.ilgiornale.it/news/cronache/covid-19...ardegna-1841080.html
La prossima volta, prima di postare, fai qualche ricerca su internet invece di leggere i titoli e guardare le figure.
