SCOMODATI PER NIENTE
L'uragano era solo di parole.
di Massimo Mazzucco
Ancora sotto shock per gli attentati in casa loro, gli americani di mezza East-Coast si sono fatti sballottare a destra e a manca come valigie vuote per una settimana, docili comparse dei media asserviti al gran completo alla neonata Homeland Security di Tom Ridge. La Homeland Security ("Protezione del Suolo Natìo", un nome che è già tutto un programma) è stata fortemente voluta da Bush & C. , dopo l'undici settembre, come meta-agenzia che coordinasse le semplici attività di FBI, CIA, INS (immigrazione), DEA (antidroga), NSA (sicurezza nazionale) eccetera eccetera, fino a comprendere l'ultimo Club di Topolino sperduto nel fondo del Gran Canyon. Che sarebbe come voler creare, dal venerdì al lunedì, un meta-ministero che coordinasse in un sol colpo ministero degli interni, della difesa, del turismo, della protezione civile, ed un paio ancora, messo oltretutto sotto la guida di un emerito dilettante. A capo della HS è stato messo infatti tale Tom Ridge, un amico di Bush che fino ieri si occupava di vendite all'ingrosso, e che da oggi invece - forse in virtù della sua rassicurante faccia alla John Wayne (v. foto) - dovrebbe scacciare ogni male dalla sua meta-scrivania in cima al mondo, che molto probabilmente non esiste nemmeno. In realtà infatti, la Homeland Security è stata inventata per ben altri scopi: ... Da una parte, creare un potente simbolo (il nome, appunto) che incarnasse la "paura collettiva permanente", dall'altra andare a coprire ufficialmente quella poetica bugia - ormai divenuta fatto assodato - secondo la quale l'undici settembre non sarebbe stato prevenuto, nonostante le centinaia di indizi che lo annunciassero, per incapacità dichiarata di "connecting the dots" ("collegare i puntini", in quei disegni che risultano alla fine in una figura).
Un'idea geniale, va riconosciuto, se solo vista all'interno di quella perversa strategia che è riuscita in due anni a cambiare il corso della storia a proprio favore. C'era però un problema, con la Homeland Security: che i burattinai dei piani alti si devono essere resi conto che lo shock inferto alla "popolazione più felice della terra" è stato miscalcolato, in eccesso ovviamente. Al punto che ora non si può più far scoppiare nemmeno un petardo in uno stadio vuoto di notte, senza rischiare che la nazione vada automaticamente in tilt da una costa all'altra. Per tenere tutti sulla corda, quindi, non resta che raccontare di aver "sventato" chissà quali diabolici piani in corso di svolgimento: ed ecco che ti saltano fuori notizie da sbellicarsi dalle risa, come quella di un mese fa, in cui un presunto tentativo "terroristico" di abbattere aerei commerciali in decollo si rivelava alla fine una semplice vendita di armi andata male (vedi
"Sofisticata operazione internazionale, o dozzinale bufala d'Agosto?")
Ma sventare tutti i giorni non si può, ed occorre quindi cogliere al volo anche le opportunità che il buon Dio ogni tanto manda in terra. Ed ecco che Isabèl, un tifone caraìbico come tanti, indirizzato come tanti a colpire le solite coste del Sud-Est americano, diventa grazie ai media uno spauracchio da far rimpiangere Alqueda. Cresce nei giorni la sua furia - arriva ad essere un "categoria 5", la peggiore! - e cresce nella nazione la "febbre" della sua attesa. Intere cittadine evacuate, centinaia di imbarcazioni tratte in secco, colonne infinite di auto stracariche, migliaia di finestre rinforzate (a 50 dollari l'una!), ma soprattutto centinaia e centinaia di ore TV dedicate a questo... e quindi non ad altro.
Unico problema, che prima o poi questo tormento divino dovrà abbattersi, e prima di morire lo vedremo tutti in faccia. Niente paura: la sera prima del "Coast Impact", dopo una altrettanto spasmodica roulette del "dove colpirà?" (in modo da mettere in agitazione gente dal South Carolina fino allo stato di Ney York), Isabèl graziosamente ci ripensa, e diventa in poche ore un normale temporalone di "categoria 2". Ma ormai la sceneggiata è in moto, le ore TV sono programmate, le attese sono allo spasimo... "the show must go on". Ecco così annunciatori della CNN che "fanno gli aggrappati" da tutte la parti, in situazioni certo non di calma piatta (c'è stato anche qualche morto, nella confusione), ma dove potresti tranquillamente accenderti una sigaretta se solo ti giri e ti ripari bene con le mani. Ma vecchiette che volavano sullo sfondo se ne vedevano poche.
Ma la catarsi, per un popolo che non poteva ormai farne a meno, c'è stata comunque, e tutta.
E ora che il peggio è passato, e i docili cittadini rientrano ordinatamente a casa loro, cosa rimane nell'aria americana di oggi? Il commento trionfale, riverberato all'infinito dalle reti unificate, in cui "la nuova Homeland Security anche in questo caso ha funzionato a dovere".
Lassù, nel suo ufficio sperduto fra le nuvole, oggi Tom Ridge accenderà sicuro un cero a Santa Isabèl. In fondo, alla elezioni manca ormai poco più di un anno.
Massimo Mazzucco
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Come i burattinai dei piani alti hanno cercato di rovinare le nostre vacanze.