Molti di voi avranno seguito l’acceso dibattito che è scaturito dall’articolo intitolato “Documenti falsi nella buca di Shanksville”. Non c’è infatti come affermare di aver trovato una “prova inconfutabile” della falsità della versione ufficiale, per vedersi scatenare una corsa disperata al tentativo di smentire in qualunque modo quella prova. Finchè esiste la possibilità di aggrapparsi ad un dubbio qualunque, per quanto esile, certe persone riescono ancora a sopravvivere (“D’accordo, la manovra del Pentagono è decisamente difficile, ma magari quel giorno Hanjour ha avuto un culo mostruoso…”). Ma metterle seccamente in angolo, senza lasciare loro nessuna via di uscita, spesso rischia di farle impazzire (E io confesso di non essere stato del tutto privo di malizia, nel provocare una reazione che avevo previsto fin dall’inizio). La discussione infatti è andata avanti per un bel pò, ondeggiando fra nuovi elementi che sembravano validare quel documento e informazioni che sembravano invece negarlo. Alla fine ho deciso di tagliare la testa al toro e ho chiamato la Motorizzazione della Florida, dove mi è stato confermato quanto già indicato sulle pagine del loro sito: in base ai dati contenuti – mi fu detto - il documento in questione non poteva esistere. Non restava quindi che concludere che fosse un falso. Ho anche aggiunto che in ogni caso per me la cosa non aveva un’importanza suprema, visto che sono ben altri, al punto in cui ci troviamo, gli elementi di accusa contro la versione ufficiale. Ma qualcuno evidentemente non riusciva più a dormire sonni sereni. Si tratta di un utente di antica data, che si firma “Trystero”, ... e che risponde al nome di Diego Cuoghi (lui stesso non ha mai fatto mistero della propria identità, e questo gli rende un grande onore, in un mondo virtuale in cui la maggioranza delle persone si nasconde dietro a un soprannome). In effetti, fatta eccezione per alcuni casi isolati - a tutti capita di perdere le staffe, me compreso - Trystero si era sempre comportato in modo corretto ed educato. E per quanto litigassimo continuamente sui viaggi lunari, non l’ho mai considerato un debunker vero e proprio, perchè mi sembrava che portasse sempre le sue argomentazioni in buona fede. (Semplicemente – pensavo - non capisce una mazza di fotografia, ma questo non implica la sua mala fede). Ieri invece Trystero deve aver perso del tutto la bussola: dopo aver svolto una sua indagine personale sul caso di Shanksville è arrivato sul sito come un falco in picchiata, accusandomi apertamente e ripetutamente di aver mentito, perchè lui aveva la prova che il documento in questione fosse valido. Tale prova era costituita da uno scambio e-mail con la Motorizzazione della Florida, secondo il quale risultava effettivamente che quel documento fosse stato emesso da loro. Ma è qui che scatta il meccanismo malefico, che vorrei portare all’attenzione di tutti, perchè si ripete sistematicamente nei confronti con i debunkers, e in questo caso ha coinvolto anche il nostro Trystero. Visto che le informazioni da me raccolte su quel documento erano in diretta contraddizione con quelle raccolte da lui, Trystero ha immediatamente “dedotto” che io le avessi prese da una fonte sbagliata (una agenzia privata, ha detto), e che quindi fossi reo di aver diffuso menzogne nella rete. Esiste cioè un meccanismo istintivo, nelle persone che sono già prevenute contro di me, per cui ogni apparente errore (la cosa è tutt’altro che dimostrata, come vedrete) diventa automaticamente una “menzogna intenzionale”. Ricordate il caso di Attivissimo, dopo la recente puntata di Matrix? Siccome nel pezzo di Cheney presentato da Mazzucco – sostenne Attivissimo - manca un pezzo importante (che smentisce la tesi di fondo), Mazzucco lo ha tagliato apposta per ingannare il pubblico. No, Mazzucco in quel caso era stato semplicemente troppo frettoloso, utilizzando una clip video da cui il pezzo importante già mancava, senza andare a verificare la fonte originale. Un errore grave, certamente, ma fatto in totale buona fede, come ho poi spiegato nell’articolo di correzione che ho pubblicato. Tornando al caso di Trystero, io ero invece pienamente tranquillo, poichè sapevo fin dall’inizio di aver chiamato l’ufficio giusto (ho poi pubblicato tutte le informazioni al riguardo, nel relativo thread). Mi è sorto quindi il dubbio che a contattare quello sbagliato fosse stato lui, e così gli ho chiesto di pubblicare lo scambio integrale di emal, comprensivo dell’intestazione del destinatario a cui si era rivolto. Ma qui è successo l’imprevisto. Trystero si è rifiutato di dare queste informazioni, rispondendo con tono sprezzante: “E perché dovrei? fai invece tu quello che non hai mai fatto prima, ovvero informarti presso l'ufficio governativo che rilascia le patenti e tiene gli archivi in Florida: http://www.flhsmv.gov/” Io ho insistito, ricordandogli che era suo dovere supportare in modo adeguato le accuse di menzogna, ma non c’è stato nulla da fare. Rimane quindi una situazione in cui Trystero mi ha accusato di aver mentito sulla base di uno scambio che dice essere avvenuto, ma di cui si rifiuta di pubblicare i dati integrali. E’ quindi impossibile per chiunque verificare la validità di quei dati. Nel frattempo appare sempre più evidente che, nella migliore delle ipotesi, ci troviamo di fronte ad un caso in cui due fonti governative, egualmente legittime, dicono due cose completamente diverse. Mentre l’ipotesi peggiore – che sia stato Trystero a mentire intenzionalmente - non ho nemmeno provato a formularla. In base a tutto questo chiedo a Trystero di ritirare prima di tutto la sua accusa di aver mentito. Se non vorrà farlo, sarà espulso dal sito (questo principio, su luogocomune, rimane inderogabile: chi accusa altri di mentire deve poterlo dimostrare in modo inequivocabile, altrimenti sarà espulso. E’ già successo più di una volta – arcinoto è il caso del CICAP – e questa regola su luogocomune non cambierà mai). Ma io rimango convinto che Trystero, per quanto accecato dalla rabbia, abbia agito in buona fede, per cui resto in attesa di un suo passo indietro, e di un eventuale chiarimento, prima di cacciarlo definitivamente. Perchè ho voluto “pubblicizzare” questo caso, al punto di farne un articolo in home page? Perchè ritengo che sia giunto il momento di smetterla di saltarci addosso in modo prevenuto, automatico, cieco ed incondizionato (parlo anche per me, in certi casi), e di distinguere chiaramente chi si sforza con onestà di portare alla luce qualche frammento di verità – anche magari sbagliando, se capita - e chi invece si comporta sistematicamente in modo palesemente scorretto e ingannevole. La differenza ormai non è più così difficile da vedere, diciamocelo chiaramente. Una volta operata questa distinzione, che impone il rispetto reciproco fra tutte le persone che operano in buona fede – anche se magari divise da opinioni diverse - sarà più facile per tutti unire i propri sforzi nella ricerca comune della verità. Non dimentichiamoci che ci troviamo tutti in questa situazione non per averlo voluto, ma a causa di una versione ufficiale talmente lacunosa, improbabile e in molti casi addirittura ridicola, da renderla come minimo sospetta per chiunque la analizzi con mente aperta. Quello che conta quindi non è avere ragione a tutti i costi, ma isolare e sconfiggere quelli che fanno di tutto per confondere le acque, e per impedire intenzionalmente che la verità venga a galla. Trystero, se ci sei batti un colpo. Massimo Mazzucco