Discutendo con gli utenti sulla sua pagina di Facebook, Enrico Mentana ha coniato il neologismo webete, e ora tutti ne parlano.

L'episodio viene così raccontato da La Stampa: "Nel rispondere all’ennesimo sconosciuto che lo contestava polemizzando sugli immigrati che stanno negli hotel di lusso mentre i terremotati dormono in tendopoli, il Direttore ha toccato un nuovo apice e coniato un’offesa che dimostra come la lingua, usata da chi ne è maestro, è ancora una spada efficacissima. «Mi stavo giusto chiedendo se sarebbe spuntato fuori un altro così decerebrato da pensare e poi scrivere una simile idiozia», commenta il giornalista. «Lei pensa che il prossimo le sia simile. Ma non c’è distanza maggiore che tra il virtuoso e il virtuale: eppure per lei se uno non grufola contro gli invasori è un fake. Lei è un webete»."

Fin qui i fatti. Ora però si pongono alcune domande: in base a che cosa Mentana ha deciso che "l'ennesino sconosciuto" si sbagli nel preoccuparsi per la fine che faranno i soldi destinati ai terremotati? Solo per il fatto che lui è "conosciuto", vuole dire che ha già ragione in partenza? O forse Mentana è in grado di dare garanzie personali su come verranno usati i soldi per i terremotati?

Nulla di tutto ciò, ovviamente. E' semplicemente che lui sta "sopra" (in TV) e noi stiamo "sotto" (in rete), per cui lui ha ragione e basta. E' curioso infatti che La Stampa si schieri "a priori" a favore di Mentana, definendolo addirittura uno che sa usare la lingua come un maestro. Gli fa eco il Fatto Quotidiano, che dice che con il termine webete "Enrico Mentana definisce tutta quella categoria di persone che commentano notizie e avvenimenti sui social e sui blog esprimendo opinioni infondate, non circostanziate, cariche d’odio e qualunquismo."

Sembra quindi di capire che dietro a questo "webete" - termine che purtroppo da oggi sentiremo utilizzare fino alla nausea - si voglia raggruppare il pensiero mainstream, che teme ovviamente il sopravanzare delle "forze oscure del web".

Ma in realtà sono proprio loro, i media mainstream, che ci propinano regolarmente delle notizie senza verificarne la fonte, solo perchè hanno ricevuto una velina del Pentagono, del Dipartimento di Stato oppure direttamente da Rita Katz.

Quando "nostra signora della rete" ci racconta - ad esempio - che è stata l'ISIS a fare l'attentato in Bangladesh, i nostri media mainstream ci ripetono questa "notizia" come se fosse una verità assodata, senza nemmeno verificarla. (Invece, a sentire il governo del Bangladesh, l'ISIS in questo caso non c'entrava nulla).

Ma allora, chi sono i veri webeti? Noi, o loro?

Massimo Mazzucco

Comments  
Trovo Mentana e la "squadra" di la7 la meno peggio sulla piazza, anche se a volte Mentana stesso "sta troppo nel mezzo" non nel suo tg, dove giustamente non da troppa opinione propria nel riportare un fatto, ma quando va nei talk: troppo nel mezzo nel senso che su molti argomenti si schiera ma su altrettanti no.

Nella sua intervista per il "dopo webete" dice anche cose interessanti riguardo al dovere, facendo lui stesso informazione, di rispondere ai soliti "inquinatori di pozzi" come li chiama lui e fermare la deriva di certe idiozie e idioti che circolano in rete.

Solo che penso che in questo modo si faccia di tutta l'erba un fascio.

Non posso che trovarmi d'accordo con Massimo Mazzucco: anche molto se non quasi tutto il Mainstream è webete.

Ma come su internet anche fra loro c'è webete e webete, quello che lo è e quello che lo fa....

Quote:

in base a che cosa Mentana ha deciso che "l'ennesino sconosciuto" si sbagli nel preoccuparsi per la fine che faranno i soldi destinati ai terremotati? Solo per il fatto che lui è "conosciuto", vuole dire che ha già ragione in partenza? O forse Mentana è in grado di dare garanzie personali su come verranno usati i soldi per i terremotati?

Magari ho capito male io, ma credo che il webete in quel caso si riferisse alla frase: i terroristi rifugiati negli alberghi serviti e riveriti...
i terroristi, ti rendi conto?
magari webete è un brutto neologismo, ma quello che ha scritto questa frase sempre un coglione rimane
Sarò OT ma io ci vedo il classico sistema collaudato di discreditare l'interlocutore quando non lo puoi contestare.
REGOM:

Quote:

magari webete è un brutto neologismo, ma quello che ha scritto questa frase sempre un coglione rimane

D'accordissimo. ma allora in quel caso gli dai del coglione e basta. Utilizzare il termine webete presuppone che "tu sia coglione PERCHE' vieni dal web". Il sottinteso è che "in rete NESSUNO verifica le notizie, per cui TUTTI quelli che scrivono in rete sono dei coglioni."

Attenzione, perchè qui sta il trucco di tutta la faccenda: demonizzare tutta la rete per colpa di qualche coglione.
Che i giornalisti mainstream siano solo degli strumenti di diffusione del pensiero unico decerebrato della nostra società è ormai fuori di dubbio (per chi vuol vedere e capire).
A chi vuol fare 'disinformazione' resta invece l'onere e il dovere di essere moderato e particolarmente attento per non rischiare di scivolare nel banale o nel ridicolo esponendo il fianco a critiche che assimilino tutti a veri webeti.
D'altronde sulla rete ci sono tutti e non ha senso assimilare tutti quelli che non appartengo al giornalismo mainstream come agli 'altri'.
Io rivendico il diritto di pensare sempre al di fuori di schieramenti per cercare di evitare di cadere nel banale e nel ridicolo; ritengo di non appartenere né agli uni né agli altri ma se proprio devo mettermi in una categoria preferisco immaginarmi in quella dei 'pensanti', ovunque vivano.
Proprio ieri mi hanno etichettato come webete perché diffondo il "verbo" dell' 11 settembre.

Io li ho definiti tivebeti e tigebeti :perculante:

Quoting Redazione:

REGOM:

Quote:

magari webete è un brutto neologismo, ma quello che ha scritto questa frase sempre un coglione rimane

D'accordissimo. ma allora in quel caso gli dai del coglione e basta. Utilizzare il termine webete presuppone che "tu sia coglione PERCHE' vieni dal web". Il sottinteso è che "in rete NESSUNO verifica le notizie, per cui TUTTI quelli che scrivono in rete sono dei coglioni."

Attenzione, perchè qui sta il trucco di tutta la faccenda: demonizzare tutta la rete per colpa di qualche coglione.

Io tutto questo sottinteso, in tale miserrima faccenda, non l'ho visto.

E' vero che in rete circola di tutto, e che le cazzate abbondino. è il prezzo per un mezzo che consente a tutti di creare contenuti e diffonderli. Non che in TV ce ne siano meno, ma è diverso il presupposto (mezzo libero e mezzo elitario).

Può anche (banalmente) darsi che a Mentana siano presi "i 5 minuti", sentendo quella cazzata.

Quote:

Utilizzare il termine webete presuppone che "tu sia coglione PERCHE' vieni dal web". Il sottinteso è che "in rete NESSUNO verifica le notizie, per cui TUTTI quelli che scrivono in rete sono dei coglioni."

No scusa, webete sarebbe l'ebete del web, proprio per distinguerlo dall'ebete che incontri per strada (e questa divisione tra mondo reale e virtuale la facciamo noi della vecchia generazione... i nativi digitale neanche coglieranno la distinzione posta da mentana).

Non vedo dove stia scritto che sei coglione PERCHÉ vieni dal web, nè dove sta scritto che in rete NESSUNO verifica le notizie per cui TUTTI quelli che scrivono in rete sono dei coglioni.
Magari sono io che non capisco, ci può stare

EDIT: mi sembra di esser stato poco chiaro e rafforzo il concetto:


Quote:

Sembra quindi di capire che dietro a questo "webete" - termine che purtroppo da oggi sentiremo utilizzare fino alla nausea - si voglia raggruppare il pensiero mainstream, che teme ovviamente il sopravanzare delle "forze oscure del web".

a me sembra che webete (e concordo che da oggi verrà utilizzato fino alla nausea) voglia raggruppare tutti gli ebeti del web e non tutti coloro che scrivono sul web (non dico popolo della rete, perché non siamo manco per il cazzo un popolo, solo una babilonia informe e deformante)
Non intervengo da tempo ma mi preme dire due cose:

Primo: tolto il "coglione" che parla di terroristi negli alberghi, non è forse vero che i rifugiati anche migranti economici clandestini (cioènon in regola con la legge italiana) sono negli hotel mentre la gente italiana senza casa è per strada o in macchina e quelli che la casa la hanno avuta distrutta dal terremoto gli si appronta tendopoli velocemente? (razzismo al contrario?)

Secondo: non sto dicendo affatto di mettere gli immigrati nelle tende e la gente in hotel, ma bisognerebbe trovare per tutti T U T T I una sistemazione decorosa visto che non mancano certo gli alloggi sfitti. Anche in hotel se necessario, visto che quando è necessario evidentemente si fa e si puo fare.

Delle vaccate di Mentana me ne impipo, che ci sia gente che da anni vive in macchina, un po meno.
REGOM:

Quote:

"Non vedo dove stia scritto che sei coglione PERCHÉ vieni dal web"

Sta scritto (subliminalmente) nel nuovo termine appena coniato: web+ebete = webete. Non puoi non vederlo.

Nel momento in cui passa questo termine, l'equivalenza è garantita. (Come riferisce Antdbnkrs, qualcuno l'ha già usato per denigrare quelli dell'11 settembre).
@Redazione

Quote:

Sta scritto (subliminalmente) nel nuovo termine appena coniato: web+ebete = webete. Non puoi non vederlo.

ultima replica, perché non voglio appensantire la discussione.
Ho capito cosa intendi e non escludo che eventuali utilizzi impropri del termine, ma web+ebete vuol dire l'ebete del web, e non che il web sia idiota.
Perché credo possiamo essere d'accordo nel dire che così come il mondo è pieno di ebeti, anche il web lo è, dato che è composto proprio dalle stesse persone.
E mediamente se uno è idiota nella vita, lo è anche sul web e viceversa.

Ovviamente da oggi il neologismo webete sarà utilizzato da molti utenti che vorranno dare dell'imbecille a qualcunaltro, senza distinzione di bandiera
"esprimendo opinioni infondate, non circostanziate, cariche d’odio e qualunquismo"...quindi vere.


Quote:

Io li ho definiti tivebeti e tigebeti

Qualcuno aveva già coniato un termine adatto: teleutonti.
Va bene manichino... ma mezzo busto...
...anche "loro" hanno nomignoli giocabili...

Webete non lo trovo granché, anzi, fa cagare...più facile comporre un tormentone con altro...

○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○

Per quanto riguarda l'informazione....o Google non vuole aiutarti a trovarla...oppure non è poi così meglio, per la "libertà e l'assenza di vincoli editoriali che c'è sul Web, della informazione classica....

Mentana...già...

Slobbysta
domanda:

dato che attivissimo scrive sul web ed ha un suo spazio web, è da considerarsi a tutti gli effetti un webete? :-D
Sto con Enrico, che quando gioca con le parole mi pizzica le corde.
La casa è il rifugio degli uomini, e se non è informato lui che fa men tana...
Ma non sarebbe il caso di capire perchè c'e' un mare di gente incazzata per via di sta cosa degli immigrati? Se mi ammazzo per arrivare a fine mese, se pago un barabotto di affitto, se mi riempiono di multe e contravvenzioni appena infrango una seppur minima regola, anche in modo involontario. E poi mi fanno passare continuamente in tv il messaggio: "immigrato/terrorista", facile che poi scatti la rivalsa. Io non riesco a capire come ci si stupisca di sta cosa. Ma badate, non sto dicendo che sia giusto o meno incazzarsi con i vari migranti, dico che capisco che sottoposti a determinati bombardamenti mediatici, uno poi si convinca che il male e li. E Mentana, tra i più attivi giornalisti italiani non capisce o fa finta di non capire?
ALINOS:

Quote:

E Mentana, tra i più attivi giornalisti italiani non capisce o fa finta di non capire?

Fa finta di non capire, vai tranquillo. La vita è molto più semplice così.

Quoting Redazione:

REGOM:

Quote:

"Non vedo dove stia scritto che sei coglione PERCHÉ vieni dal web"

Sta scritto (subliminalmente) nel nuovo termine appena coniato: web+ebete = webete. Non puoi non vederlo.

Nel momento in cui passa questo termine, l'equivalenza è garantita. (Come riferisce Antdbnkrs, qualcuno l'ha già usato per denigrare quelli dell'11 settembre).

No Massimo il webete è l'ebete che normalmente verrebbe ignorato (in quanto tale) e sul web trova uno spazio se non addirittura un seguito.
E' un concetto già espresso da Umberto Eco e Mentana lo ha fatto suo (con un po' di ritardo).

Quoting Antdbnkrs:

Proprio ieri mi hanno etichettato come webete perché diffondo il "verbo" dell' 11 settembre.

Io li ho definiti tivebeti e tigebeti :perculante:




ahahahahah me la rivenderò sicuro!!!! :-D
forse io sono piu ottimista.
il web ormai è talmente frequentato che se questo di mentana è un grido di guerra a me appare piu come un rantolo di morte.
la tv e il mainstream è ormai alla mercè del web che stanno venendo lentamente ma inesorabilmente assorbiti dalla rete.
i giornali cartacei non li compra piu nessuno , anche mio padre tecnologicamente mongo se li va a guardare sulla rete.
i telegiornali sopravvivono per i "telelobotomizzati" incapaci di usare qualcosa di un po piu complicato del tastierino numerico di un telecomando o di quelle generazioni che hanno issato da tempo la bandiera bianca nei confronti delle novità tecnologiche.
potrà pure darsi insomma che per un periodo sentiremo il tormentone del "webete" ma durerà poco a mio avviso perche espandendo sempre piu il concetto si coinvolgerebbero inevitabilmente tutti.
mentana pure usa il web quindi anche lui è un webete?

no, non vedo questo pericolo.

solo un idiota o un vecchio e irrimediabile coglione può ancora pensare che "su internet ci sono solo cazzate" .

insomma il concetto di webete non potrà mai essere espanso a tutti i frequentatori della rete , figuriamoci poi a chi come noi
cerca la verità sull'11 settembre ...siamo abituati a molto peggio ("non rispettate i morti!")e da tempo siamo etichettati come "complottisti" o altro.

insomma come dicono a roma "non mi scuce un baffo"

Quote:

Ma in realtà sono proprio loro, i media mainstream, che ci propinano regolarmente delle notizie senza verificarne la fonte

Sono anni che gira questa bufala ma ieri Il Corriere della Sega si è superato :-o
COREA DEL NORD
Si appisola davanti al Leader Kim
Giustiziato con la contraerea :perculante:

corriere.it/.../...

Quoting hendrix:




Non solo bufala ma pure oldissima! E quante volte lo giustiziano questo qui?
Cresciuto alla scuola di minoli, che tra l'altro stimo, rispetto alla teppa che gira oggigiorno,mentana unisce alle doti di giornalista anche la famosa frase che girava negli anni ottanta..e' un ottimista dall'aria vagamente socialista, vagamente per usare un eufemismo!
Non c'e' niente da fare, l'imprinting te lo porti dietro per tutta la vita (lui di minoli imita la notizia strillata,come facevano una volta i venditori di giornali per strada), e' cosi' spara bordate, poi quando il gioco si fa duro...scappa. :-D

NULLA FIDELIS NULLO DOLORE / DANKUS MINISTER JUSTITIAE
Io mi ricordo quando Mentana scriveva più o meno che se da Twitter se ne andavano lui e gli altri personaggi (i VIP) saremmo rimasti solo noi (poveracci) che non interessiamo a nessuno. Caro direttore, le do una notizia: nessuno sente la sua mancanza su Twitter.

Anch'io credo che l'episodio specifico sia d'importanza relativa ma, dall'impressione che io mi sono fatto, Mentana è un grande presuntuoso e, pertanto, anche un grande ignorante (perché crede di sapere e invece ignora). Nel suo ambiente è in buona compagnia.
Perfetto!
Vedo che da ottimi" Webeti" cadete T U T T I nella trappola di commentare esattamente le vaccate che vogliono si commentino per spostare l'attenzione dall'assurdità di quello che accade esattamente come ha fatto Mentana che se n'è uscito con una genialata pur di non rispondere all'ovvietà che era stata detta e che dovrebbe sollevare vespai, polemiche e proteste. invece TUTTI T U T T I a commentare la stessa cosa come in un qualunque Corriere della Ser(v)a.

MAH
Il dizionario della neoliingua si arricchisce di un nuovo vocabolo, coniato dall'ennesimo radical chic di turno mentre la bomba sociale è pronta ad esplodere.
Per quanto mi consta non ci trovo nulla di casuale nell'elaborazione di termini orwelliani dopo le varie "missioni di pace", "stati canaglia", "complottisti", "jobs act", "PD/PDL", "innocue velature"....
Lancio un appello ai linguisti: a quando un dizionario italiano-neolingua neolingua-italiano?

Quoting hendrix:


Giustiziato con la contraerea :perculante:

corriere.it/.../...



Lo avevo letto ieri, giustiziato con la contraerea è assolutamente fantastico, nemmeno il più demente tra i comici demenziali avrebbe pensato ad una cosa tanto esilarante.
Comunque questo tipo dal sonno pesante è un osso duro, la prossima volta useranno un Cruise.
In effetti non vedo la differenza tra ebete e webete e quindi non capisco la necessità di tale "specificazione"... però basta leggere qualche post sulla "Terra Piatta" e si capisce che la situazione è ben peggiore di quanto un "neologismo" possa far credere.

Il problema del WEB e dei "social" è che danno la possibilità a costoro (ebeti & co.) di manifestarsi senza alcun ritegno e senza alcun filtro.
Per quanto riguarda false notizie rilanciate... non è che i media ufficiali ne siano esenti. Sono webeti anche loro?
Ammetterete che è quantomeno strano stare a scervellarsi sui significati reconditi di un tweet/post di facebook, fatto come risposta ad un altro post.

Forse, la tendenza al "webetismo" è la caratteristica della rete di estremizzare i comportamenti, ad esempio vedendo dietro ogni cosa (persino un post sui social) qualche significato "nascosto", un qualche "messaggio".

Scegli il ricevente e sceglierai il messaggio, un po' come con le Macchie di Rorschach, nelle quali ognuno vede quello che vuole.

Ad esempio, tu, Massimo, hai interpretato la frase di Mentana in quel senso, perché, come webmaster di LC, hai sentito mille volte la solfa del "dal web solo cazzate", dai vari Attivissimo e compagnia bella, che cercavano di delegittimare il tuo lavoro. Così, non appena hai visto il post di Mentana, sei "scattato", rivedendoci quelle intenzioni.

In un ambiente "estremo", come quello della rete, sono i comportamenti più appariscenti e chiassosi a fare maggiormente notizia, perché il web si è trasformato in un format TV. E come ogni format, ciò che conta sono gli ascolti; quindi, visualizzazioni, retweet, condivisioni, e via dicendo. A fare notizia non sono i ragionamenti calmi e argomentati, ma i sensazionalismi, le "sparate", gli slogan, le frasi a effetto.


Quoting LoneWolf58:

In effetti non vedo la differenza tra ebete e webete e quindi non capisco la necessità di tale "specificazione"... però basta leggere qualche post sulla "Terra Piatta" e si capisce che la situazione è ben peggiore di quanto un "neologismo" possa far credere.

Il problema del WEB e dei "social" è che danno la possibilità a costoro (ebeti & co.) di manifestarsi senza alcun ritegno e senza alcun filtro.
Per quanto riguarda false notizie rilanciate... non è che i media ufficiali ne siano esenti. Sono webeti anche loro?


Ti sei risposto da solo. E poi, la differenziazione è chiara: i media mainstream adempiono al loro scopo quando fuorviano, nascondono le notizie e in generale perpetuano la visione della realtà delle elite dominanti (Israele buono, Putin cattivo ecc.). Molti creatori di contenuti internet, invece, si limitano ad aumentare il rumore di fondo, magari per il proprio tornaconto (se hanno un sito e/o sono personaggi seguiti); spesso e volentieri, ripetono a pappagallo, con piccole variazioni, ciò che la TV propina.

Non si tratta di chiosare sul mezzo, ma di definire un fenomeno: se un ebete è attivo solo/principalmente sul web, "webete" diventa un termine sensato

Quote:

Molti creatori di contenuti internet, invece, si limitano ad aumentare il rumore di fondo,

È questo il punto... "rumore di fondo" che rende difficile districarsi tra le informazioni disponibili fino ad annullare la potenzialità della rete.
Tra "attori consapevoli" e "utili idioti" il lavoro di scrematura sta diventando veramente "arduo" :pint:
Chiunque metterà in discussione il pensiero unico verrà etichettato come webete. Questo è l'obbiettivo
x Redazione

Ed io che ti stavo per chiedere se Mentana ti avesse contattato per fare qualche speciale sull'undici settembre su La 7... :-o
"Chiunque metterà in discussione (sulla rete ) il pensiero unico verrà etichettato come webete. Questo è l'obbiettivo."

Cosi va meglio.

Quoting InFlames:

Chiunque metterà in discussione il pensiero unico verrà etichettato come webete. Questo è l'obbiettivo


Non bastava "complottista"? :hammer:

Quoting LoneWolf58:


Quoting InFlames:

Chiunque metterà in discussione il pensiero unico verrà etichettato come webete. Questo è l'obbiettivo


Non bastava "complottista"? :hammer:


Perché categorizzare quando puoi insultare?

Quoting MrNobody:

Non intervengo da tempo ma mi preme dire due cose:

Primo: tolto il "coglione" che parla di terroristi negli alberghi, non è forse vero che i rifugiati anche migranti economici clandestini (cioènon in regola con la legge italiana) sono negli hotel mentre la gente italiana senza casa è per strada o in macchina e quelli che la casa la hanno avuta distrutta dal terremoto gli si appronta tendopoli velocemente? (razzismo al contrario?)

Secondo: non sto dicendo affatto di mettere gli immigrati nelle tende e la gente in hotel, ma bisognerebbe trovare per tutti T U T T I una sistemazione decorosa visto che non mancano certo gli alloggi sfitti. Anche in hotel se necessario, visto che quando è necessario evidentemente si fa e si puo fare.

Delle vaccate di Mentana me ne impipo, che ci sia gente che da anni vive in macchina, un po meno.


MrNobody, sollevi un problema, quello dei migranti (quasi esclusivamente economici, è inutile nasconderlo) che sta esplodendo e dovrà cambiare i "bei princìpi" sui quali abbiamo fondato il nostro vivere civile degli ultimi decenni. Newcomers africani, bangla, dell'est (comunitario e non) spuntano come i funghi e in barba ai declamati "flussi controllati", e solo un (questo sì) ebete può ancora credere che la percentuale di immigrati in italia (la minuscola è d'obbligo) sia ancora bassa rispetto ad altre realtà, con tanto di dati snocciolati tanto per tener buoni gli italioti, ma che sono palesemente smentiti dalla transumanza che ogni giorno invade il belpaese. Se ne sono accorti anche i sinistrati radical-chic a Capalbio, ma purtroppo molti decerebrati del "volemose bene" continuano a tacciare questi argomenti con le solite stronzate del "razzismo", "ignoranza"...
Personalmente, credo, da complottista webete -tanto per far contento il mentadone della 7-, che questa invasione sia voluta e abbia, in primis, lo scopo di annientare economicamente e socialmente (dopo averlo fatto, ad alto livello, con l'euro e con l'assassinio della partecipazione statale nelle imprese del paese [v. conferenze del grande Nino Galloni...]) quel poco che rimaneva di buono e di valore nell'italietta, ma questo non sposta il problema evidenziatosi nell'arrivo, in poche ore, di 13.000 africani (tacendo dell'invasione silente che avviene ogni giorno dalla ex-frontiera colabrodo con l'est...): sinistrati d'italia, siete disposti a portarli a casa vostra?, a rinunciare allo stato sociale per assistere questi "fratelli"?, ad assistere al degrado dell'ordine pubblico nelle vostre città (come è accaduto in pochi anni nella mia) a causa di queste "risorse"?
Verrà pure il momento in cui smetterete la (falsa) carità e farete i conti con la Realtà!
A chi sta peggio e arriva nel nostro paese, con buona pace dei tanti illusi, interessa, in primis, arraffare quello che ancora non possiede, a spese nostre, e poco gli frega se siamo o no "di sinistra", "cristiani di papa francesco", "vetero-terzomondisti".
Cosa farete, quando vi rapineranno per strada, o verranno a rubare nelle vostre case, o peggio: sventolerete la bandiera della pace?
E' possibile, in questo blog, discutere seriamente il problema?

Quote:

Regom

a me sembra che webete (e concordo che da oggi verrà utilizzato fino alla nausea) voglia raggruppare tutti gli ebeti del web e non tutti coloro che scrivono sul web (non dico popolo della rete, perché non siamo manco per il cazzo un popolo, solo una babilonia informe e deformante)

Concordo, anche io l'ho interpretato in tal senso... certo è che non sarebbe stato male precisare in modo chiaro che il riferimento era alla parte beota del web.... forse
Guardate che vergogna:

bologna.repubblica.it/.../?ref=HRESS-6#1

ridurre tutto a "so/non so", come se fosse una cosa automatica, come se la realtà fosse semplice da decodificare.

Millenni di filosofia buttati nel cesso da questi "esperti di web"

Dovrebbero chiudere tutte le agenzie di stampa e tutti i giornali, visto che dopo trent' anni o meno scopriamo SEMPRE che non è andata come ci avevano detto, sui fatti storici importanti (con alcune sparute eccezioni, per carità).

Ma come si fa ad essere così stupidi? E presuntuosi.

So/non so. E lo decide Repubblica se se non so un cazzo e devo stare zitto o se so, come Alberto Angela ad esempio, e posso parlare?

Nel servizio su Pearl Harbor ha sbagliato il nome dell' isola nei primi 30 secondi di servizio, lo vogliamo cacciare subito per favore?
E sull' 11 Settembre chi deve tacere, noi che "ci siamo informati" davvero o chi crede a quel mucchio di balle ormai sui libri di storia? Chi crede a quello scenario di sospensione delle leggi fisiche fondamentali.

Proporrei questo, a Repubblica e agli altri giornali, una domanda a tutti i giornalisti che si sentono informati e in diritto di zittire gli altri: quanti grattacieli del wtc sono crollati l' 11 Settembre 2001?

Chiunque risponda "due" licenziato subito.
E abbiamo seguito "l' algoritmo delle discussioni social".

:-x
Certo che sentirsi sare degli ebeti, da chi peraltro ho contribuito col suo lavoro a far si che l'informazione italiana sia al 79 posto al mondo, può essere solo che un minkiapennivendolo o per rimanere in tema un sette-r/truffolo in cerca di riscatto!!!
Ciao a tutti:

bisogna dargli atto che il termine "webete" e' simpatico. Ma non abbastanza da migliorare l'immagine estremamente deludente del giornalismo italiano. Qui in Inghilterra non andiamo in realta' meglio...
A proposito di webeti....

Un grandissimo Piergiorgio Caria per preparare la platea alle INCREDIBILI news sulla realta' (e sottolineo realta') extraterrestre, parla della attualita' terrestre.

Ad un certo punto (non ricordo dove...piu' di 3 ore di conferenza!) parla di un missile nucleare russo in grado di colpire new york in 15 minuti.



visione consigliata ai webeti e non :-D
Se si scrive come si pronuncia vengono fuori i #vogliamopiùeuropa, gli uebeti.
Web(ETI) EuropeanTransparency Initiative
eur-lex.europa.eu/.../?uri=URISERV%3Aai0003

Slobbysta
In Italia i giornalisti TVenduti si chiamano "mezzibusti" perché non hanno le palle.

Quoting ulisse g:



Grazie, questo è stato veramente un regalo. Saranno 10 giorni interessanti. :pint:

E' la prima volta che un immagine andrebbe proposta come "voce del sito"
Siamo 77° al mondo per libertà di stampa: rsf.org/en/ranking;
per fortuna c'è internet, che da la possibilità di scegliere e di scremare
l'informazione, se aspettassimo la vera informazione da questi,
staremo freschi.
Massimo, non si può correggere o eliminare un post,
quando si fanno errori come quello fatto da me quì sopra?
siamo tutti webeti.

Quoting Sertes:

Saranno 10 giorni interessanti.




:pint: :pint: :pint:
Ormai siamo tutti o quasi utilizzatori del web (compreso Mentana).
Resta da capire se l'ha sparata in buona fede o con altra intenzione.
Diverso sarebbe stato,forse, se avesse detto qualcosa tipo "blogebete".
Rimosso
Sinceramente la prima volta che l'ho letto dal titolo (sarò stato sovrappensiero..) non ho capito subito la "finezza"...ho pure pronunciato l'accento sbagliato...

Si doveva almeno scriverlo cosi: Wébete...rimane comunque penoso...
...come penoso rimane dire: Quelli del Web....e gli altri...

...il Web è una catastrofe...non perché anticipi e selezioni argomenti con uno schiocco di dita...ma per il controllo invasivo di ciascuna persona...il sapere sui libri è più anonimo ed intimo...

Ora anche la TV controlla...

...e pare anche certi "discorsi" sul Web...

Slobbysta
il webete è il bimbomikia cresciuto
cancellato

Quote:

Ora però si pongono alcune domande: in base a che cosa Mentana ha deciso che "l'ennesino sconosciuto" si sbagli nel preoccuparsi per la fine che faranno i soldi destinati ai terremotati? Solo per il fatto che lui è "conosciuto", vuole dire che ha già ragione in partenza?

Dall'articolo mi sembra che il termine "sconosciuto" sia stato usato da La Stampa, non da Mentana.


Quote:

O forse Mentana è in grado di dare garanzie personali su come verranno usati i soldi per i terremotati?

Dall'articolo mi sembra che Mentana sia stato infastidito dal solito tentativo di infilare l'odio gli immigrati, non da altro.


E' verissimo che nel web vengono diffuse notizie false inventate o distorte. Questo però succede anche in TV, sui libri, sui giornali e a scuola da sempre.
E succede anche in famiglia, tra i colleghi e tra conoscenti, continuamente, tutti i giorni e su ogni argomento.

Per cui non vedo nessuna frattura tra web, tv e vita quotidiana.
Confesso che il neologismo coniato da Mentana mi ha strappato una sonora risata e non mi ha fatto temere nemmeno per un momento per l'intero popolo del web.

Webete non è chi fruisce del web in generale, ma un tipo particolare di ebete - ovvero di ottuso - che pastura nella rete cibandosi più o meno di tutto senza vagliare criticamente le informazioni reperite ma anzi servendosene webetemente (ora abbiamo anche l'avverbio corrispondente) e magari spesso anche maliziosamente.
Non vedo il rischio potenziale di una generalizzazione che voglia comprendere nel termine l'intero popolo del web e non credo sia questa l'accezione data al termine da Mentana. Chi proverà a generalizzare farà solo la figura dell'idiota perchè tra qualche anno non esisteranno nemmeno più i quotidiani cartacei e la battaglia sull'informazione si svolgerà interamente sul web. Webete è e sarà dunque colui che dotato di scarsa cultura, nessuno spirito critico ed inesauribile faciloneria fruirà in maniera totalmente passiva del web senza vagliare le fonti ed atteggiandosi a patetico pappagallo informatico.
Le persone di senso medio sanno pefettamente che le generalizzazioni - oltre ad essere uno strumento patetico per buttarla in caciara senza troppo argomentare - sono semplicemente ridicole. Se qualcuno proverà ad usare webete in maniera generale ed astratta farà semplicemente la figura dell'imbecille, del vecchio dinosauro ottuso che rimpiange il passato - perchè incapace di comprendere il presente/futuro - invece di adeguarsi ai tempi che richiedono fruitori della rete preparati e consapevoli di avere un grande strumento fra le mani potenzialmente davvero in grado di cambiare non solo in peggio ma anche in meglio l'informazione.
Anche io non mi preoccuperei più di tanto ... è come il mio "telelobotomizzato", lo uso con quelli che ripetono a pappagallo le puttanate sentite in tv, MA mica tutti quelli che vedono la tv o che ne hanno una, sono telelobotomizzati!

Quoting Sertes:


E' la prima volta che un immagine andrebbe proposta come "voce del sito"


no, nemmeno questa volta si potrebbe fare.

apparentemente questo "algoritmo" ha la presunzione di risolvere tutti i problemi in realtà è completamente inutile perche le prime due voci "sono informato" e "non so un cazzo" sono autogiudicanti . è l'individuo stesso che si pone il problema e si giudicherà ,quindi avremmo persone che tacciono perche pensano di non sapere un cazzo e persone che parlano pensando di sapere.anche se non fossero autogiudicanti (e quindi qualcun altro decide per me se so o non so un cazzo)sono categorie assolute dove la realtà si pone sempre in mezzo ai due insiemi proposti.


la realtà è fuori da questo schemino troppo riduttivo ovvero una realtà dove spesso proprio attraverso il dialogo si capisce un po di piu e dove in ogni caso si ha il diritto di parlare anche se non si è conseguita la laurea in un certo argomento.
altresi questo schemino è molto pericoloso perche darebbe parola soltato ai titolati ovvero a un elite che è stata "riconosciuta" sapiente di un certo argomento.
spesso su luogocomune avviene proprio questo (anche se purtroppo è raro vedere cambi di rotta di una persona durante una conversazione) ci si fa un opinione confrontandosi con gli altri, anche perche a voler essere pignoli non è possibile sapere tutto di un argomento quindi dovremmo tutti tacere.
Mentana ha scritto qualche riga come post scriptum ad un post, questo www.facebook.com/.../10153983411112545 , del 29 Agosto, non so se l' abbiate letto, eccolo:

"P.S.
A quest'ultimo riguardo si è aperto il "filone Webete": sabato sera una persona ha ritenuto, sbagliando, di rimettere in discussione l'esistenza di Francesca Spada, sopravvissuta di Amatrice, con termini molto crudi: E' a questa provocazione che ho risposto con quelle righe che poi da domenica vengono mostrate da più parti. Va detto che nessuno o quasi ha letto lo scambio originale, perché la mia risposta non riguardava le righe che sono state riportate subito sopra, ma un altro commento che l'autore ha poi ritenuto giusto cancellare, facendo così automaticamente eliminare anche tutto il resto della conversazione, dopo aver ammesso con toni pacati di essere stato indotto in errore da altri.
Il termine "webete" che ho usato in coda a quella risposta ora non più disponibile ha avuto, come sapete, una sorta di successo a scoppio ritardato, con tutti gli eccessi del caso, incensatori e di rigetto. Pensatori del web sono andati a cercare se la parola era stata usata, eccetera. Molto se ne è parlato su twitter, dove le parole-chiave sono oro perché tutto deve stare in 140 caratteri. Per me è solo una parola ironica utilizzata in uno scambio che non è più su questa pagina: come il "grufola" che era alla riga precedente. Se è "la parola che twitter attendeva", ecco un buon motivo in più per stare alla larga da quel social e dalle sue vestali. Voi fatene quel che volete: ma per me "webete" finisce qui.
"

Riassumendo:
Gli webeti sono quelle persone che abboccano ad ogni puttanata pubblicata sul web e, nonostante gli venga spiegato con i dovuti argomenti che sta prendendo un abbaglio e lui risponda di aver capito "uh! uh! capito!", dopo cinque minuti è di nuovo lì a ripetere la stessa puttanata. È, insomma, un ebete già di suo ma il web gli da la possibilità di dimostrarlo. :-D
Noi Webeti,loro falsificatori della verità. Si permettono sui giornali nazionali anche sportivi di tagliare commenti a loro sgraditi il più delle volte quando vengono portati argomenti scomodi e contrari alle loro menzoniere diffusioni giornaliere.
Sono il sottoprodotto di quella scandalosa realtà che stiamo vivendo e con il loro aiuto ci troveremo presto in guerra ma ci diranno che siamo dalla parte della democrazia.
@ giano


Quote:

Gli webeti sono quelle persone che abboccano ad ogni puttanata pubblicata sul web e, nonostante gli venga spiegato con i dovuti argomenti che sta prendendo un abbaglio e lui risponda di aver capito "uh! uh! capito!", dopo cinque minuti è di nuovo lì a ripetere la stessa puttanata. È, insomma, un ebete già di suo ma il web gli da la possibilità di dimostrarlo.

A mio avviso hai fornito un'ottima definizione e non capisco perché più di qualcuno abbia la sindrome da webete.

@ Rickard


Quote:

In un ambiente "estremo", come quello della rete, sono i comportamenti più appariscenti e chiassosi a fare maggiormente notizia, perché il web si è trasformato in un format TV. E come ogni format, ciò che conta sono gli ascolti; quindi, visualizzazioni, retweet, condivisioni, e via dicendo. A fare notizia non sono i ragionamenti calmi e argomentati, ma i sensazionalismi, le "sparate", gli slogan, le frasi a effetto.

Più rileggo questa frase, più concordo... e lo dico con amarezza, perché mai avrei pensato che le potenzialità della Rete potessero implodere a questa velocità e in maniera così sguaiata.
Certo, oggi i social e la disponibilità tecnologica hanno reso l'accesso molto più democratico e tutti sono liberi di fotografare il piatto che stanno mangiando al proprio amico.
Ma l'impressione che ne consegue è quella dei famosi ciechi in mezzo al deserto che si prendono a bastonate

Quoting MrNobody:

Secondo: non sto dicendo affatto di mettere gli immigrati nelle tende e la gente in hotel, ma bisognerebbe trovare per tutti T U T T I una sistemazione decorosa visto che non mancano certo gli alloggi sfitti. Anche in hotel se necessario, visto che quando è necessario evidentemente si fa e si puo fare.



Scusate l'OT ma occorre una precisazione, la PC sarebbe ben contenta di sistemare gli sfollati negli alberghi e di solito lo propone ma ci sono due problemi che impediscono tale soluzione di massa , il principale è che gli alberghi di zona sono terremotati anche loro e quindi inagibili almeno fino alle verifiche strutturali ed il secondo è conseguenza del primo, gli sfollati vogliono per varie ragioni rimanere in zona ed alla proposta di alloggiare in alberghi distanti giustamente rifiutano.
A mio avviso il termine "webete" si affiancherà al termine dispregiativo "complottista" per indicare tutti coloro che fanno affermazioni contrarie alle notizie ufficiali citando la Rete come fonte.
Citare Internet facendo affermazioni "scomode" ci farà appioppare automaticamente l'etichetta di webete indipendentemente di livello di intelligenza.
Da questo ne consegue che Scorrettissimo e C. non sono webeti.
Fra 10 giorni esatti miliardi di webeti riempiranno il web di messaggi contro gli islamici. Per fortuna verranno contrastati da qualche milione di webrainy (web+brainy=sveglio - copyright antdbnkrs :-D ) con la scomoda (per loro) verita'. :pint:
Care/i signore/i, avendo scorso i commenti mi sento in dovere di fare alcune considerazioni:

1) il sig. Mentana NON è abituato al contraddittorio quindi, in un contesto come il web (dove, invece, esiste tale possiblità) egli è a disagio, al punto tale da dover offendere in quanto, non avendo la forza degli argomenti, usa l'argomento della forza;

2) nessuno si è premurato di ricordagli (o di citare) il progetto d'origine, il documento chiarificatore, lo scopo, il mezzo di creazione di questa invasione ed i premiati, ovvero
- il piano Kalergi per la distruzione delle "razze (leggi 'etnie') europee",
- il libro "Paneuropa, Idealismo pratico" del conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi,
- la sostituzione di popoli con una forte connotazione nazioneale (quindi poco coercibil) con una "pappa" facilmente manovrabile (simile al "melting pot" degli USA)
- rendere i popoli di medioriente, nord africa e sudest asiatico impauriti, affamati, disorientati fino alla disperazione, in modo da spingerli ad emigrare in massa
- Angela Merkel (2010), Herman van Rompuy (2012), Jean-Claude Juncker (2014), papa Francesco (2016)

Ecco, lo scopo di concentrare su polemiche sterili l'attenzione generale (distogliendola da fatti concreti, ben più importanti) è raggiunto.
La web-idiozia affligge anche chi meno se lo aspetterebbe da se stesso perchè ci appassiona alle facezie e non ci fa vedere le spade di Damocle appese sulle nostre teste...

Quoting AlexFocus:

Care/i signore/i, avendo scorso i commenti mi sento in dovere di fare alcune considerazioni:

1) il sig. Mentana NON è abituato al contraddittorio quindi, in un contesto come il web (dove, invece, esiste tale possiblità) egli è a disagio, al punto tale da dover offendere in quanto, non avendo la forza degli argomenti, usa l'argomento della forza;

2) nessuno si è premurato di ricordagli (o di citare) il progetto d'origine, il documento chiarificatore, lo scopo, il mezzo di creazione di questa invasione ed i premiati, ovvero
- il piano Kalergi per la distruzione delle "razze (leggi 'etnie') europee",
- il libro "Paneuropa, Idealismo pratico" del conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi,
- la sostituzione di popoli con una forte connotazione nazioneale (quindi poco coercibil) con una "pappa" facilmente manovrabile (simile al "melting pot" degli USA)
- rendere i popoli di medioriente, nord africa e sudest asiatico impauriti, affamati, disorientati fino alla disperazione, in modo da spingerli ad emigrare in massa
- Angela Merkel (2010), Herman van Rompuy (2012), Jean-Claude Juncker (2014), papa Francesco (2016)

Ecco, lo scopo di concentrare su polemiche sterili l'attenzione generale (distogliendola da fatti concreti, ben più importanti) è raggiunto.
La web-idiozia affligge anche chi meno se lo aspetterebbe da se stesso perchè ci appassiona alle facezie e non ci fa vedere le spade di Damocle appese sulle nostre teste...



IMHO Non si può ridurre sempre tutto al complotto. Quella di Mentana è un opinione.

Vorrei poi capire come puoi definire l'Europa e in particolare l'Italia, un popolo a forte connotazione nazionalista....forse durante i mondiali\olimpiadi. Per il resto vince sempre il portafoglio.

Quindi l'immigrazione è la ns spada di Damocle ? e in che modo?

Quoting Tizi83:

IMHO Non si può ridurre sempre tutto al complotto. Quella di Mentana è un opinione.



Io ho un insieme di regole secondo cui vivo.
La prima di queste regole è: io non credo a nulla di ciò che il governo mi dice. Nulla. Zero.
(George Carlin)

Quoting charliemike:

A mio avviso il termine "webete" si affiancherà al termine dispregiativo "complottista" per indicare tutti coloro che fanno affermazioni contrarie alle notizie ufficiali citando la Rete come fonte.
Citare Internet facendo affermazioni "scomode" ci farà appioppare automaticamente l'etichetta di webete indipendentemente di livello di intelligenza.
Da questo ne consegue che Scorrettissimo e C. non sono webeti.


Ne parli in termini futuribili, mentre già adesso (da vari anni, invero) il lemma complottista è, nel mainstream, sinonimo di "paranoide disadattato che crede a qualunque favola". E, ad essere onesti, non è che non ci sia proprio nessun fondamento in questo sillogismo: la rete vomita le peggiori aberrazioni del pensiero (no-planes, flat earth e via dicendo), e chiaramente il mainstream pesca da quei trogoli per argomentare la tesi sulla inaffidabilità della rete. Il punto è che non usa argomenti falsi, ma argomenti selezionati. Chiamasi propaganda.

Si può semmai convenire che la rete non sia un ambiente che incentivi il ragionamento. Tutto è e deve essere immediato e veloce, alla velocità di un tweet. Un simile contesto certamente è nemico delle vere analisi, quelle ragionate, lunghe, pallose e veritiere. Analisi che richiedono tempo, prove, controprove e un sacco di altri elementi. Purtroppo, abbiamo solo 140 caratteri e lo spazio per uno smile, quindi :roll:

Quoting Regom:

@ Rickard

Quote:

In un ambiente "estremo", come quello della rete, sono i comportamenti più appariscenti e chiassosi a fare maggiormente notizia, perché il web si è trasformato in un format TV. E come ogni format, ciò che conta sono gli ascolti; quindi, visualizzazioni, retweet, condivisioni, e via dicendo. A fare notizia non sono i ragionamenti calmi e argomentati, ma i sensazionalismi, le "sparate", gli slogan, le frasi a effetto.


Più rileggo questa frase, più concordo... e lo dico con amarezza, perché mai avrei pensato che le potenzialità della Rete potessero implodere a questa velocità e in maniera così sguaiata.
Certo, oggi i social e la disponibilità tecnologica hanno reso l'accesso molto più democratico e tutti sono liberi di fotografare il piatto che stanno mangiando al proprio amico.
Ma l'impressione che ne consegue è quella dei famosi ciechi in mezzo al deserto che si prendono a bastonate

La rete è un mezzo, che è possibile usare, ma da sola non fa nulla, e in realtà non ha nemmeno alcuna potenzialità. Le potenzialità sono degli individui, cioè di quelle entità senzienti in grado di voler ottenere qualcosa. La differenza rispetto alla TV è che non hai la pappa pronta, e questo è stato vero per un po'. Ma, adesso, la pappa è pronta anche nel web, con siti, canali youtube e in generale lo stesso ecosistema televisivo di creatori di contenuti professionisti e usufruitori di tali contenuti. Prima si metteva su "Canale 5", ora si va su "Rotten Tomatoes", o sul canale youtube più in voga.

Probabilmente, è sbagliato dire che la rete si sia in qualche modo corrotta; semmai, ha avuto (com'era naturale che fosse) una propria evoluzione, dettata anche dagli individui che la compongono, dalle loro richieste e pulsioni.

Chiaramente, nel mare di fuffa ci sono anche le perle, come LC, vari ambienti che hanno indagato sulla verità di tante cose (medicina, 9/11, geopolitica ecc.), ma per scrostarsi di dosso la patina di balle, occorre un lavoro continuo e personale, fatto di ricerca, di lettura, di incrocio delle fonti. Nel mondo di Facebook e Twitter, dove si parla dei "webeti" (finendo per esserlo, attribuendo importanza al concetto), chi vuoi che si metta a farlo? Solo la solita minoranza di "disadattati".

L'errore, a mio avviso, è quello di "inseguire", cioè di andar dietro a questa mentalità televisiva, replicandola sulla rete. E' una battaglia già persa in partenza, che non "libera" le persone dalle menzogne, ma gli fa cambiare padrone. Oltretutto, inseguire porta a notevoli aberrazioni, come i no-planes, i flat earth e similari.

Quando la quantità e l'esposizione mediatica diventano il parametro fondamentale, sei già diventato uno di loro.

Quoting Sertes:

Io ho un insieme di regole secondo cui vivo.
La prima di queste regole è: io non credo a nulla di ciò che il governo mi dice. Nulla. Zero.
(George Carlin)


In un altro thread, Massimo (non un debunker cattivo, Massimo Mazzucco), così mi rispose, riguardo a simili impostazioni mentali.

Quote:

Ti rispondo citando Poincarè: "Dubitare di tutto o credere tutto sono due soluzioni ugualmente comode che ci dispensano, l’una come l’altra, dal riflettere."

Oppure, come dice Kierkegaard: "Ci sono due modi per essere ingannati. Uno è di credere a una cosa non vera. L'altro è di rifiutarsi di credere a ciò che è vero."

Eccolo qua, fresco fresco, un bell' articolo dell' ansa per i (gli) webeti :-D

A 15 anni dall'11/9, il terrore minaccia ancora il mondo
(la reale minaccia per il mondo è chi te paga per dire ste puttanate)

ansa.it/.../...

e mancano ancora 10 giorni!!
Cit:

Quote:

il Direttore ha toccato un nuovo apice e coniato un’offesa che dimostra come la lingua, usata da chi ne è maestro, è ancora una spada efficacissima.

Un maestro della cacofonia: un termine orribile come "webete" è davvero sgradevole all'orecchio, quasi quanto lo è per gli occhi l'immagine di Mentana che sguaina la lingua...
Frequento da diversi anni il sito "Una parola al giorno": un sito interessante perchè spiega la storia delle parole, la loro etimologia e la loro evoluzione del tempo. Se ne avete voglia vi invito a visitarlo, ne vale la pena. Cinque minuti al giorno ed in un anno si troverà arricchita notevolmente la conoscenza etimologica della lingua italiana con in più l'innegabile vantaggio di un uso del lessico più consapevole e preciso, con grande beneficio della qualità dello scambio dialettico.


Oggi - dopo tutte le polemiche di questi giorni - è riportata la definizione di webete:
"Persona che scrive online cose stupide, povere e aggressive; persona ignara delle potenzialità di internet"

Questa definizione mi sembra ci ponga al riparo dalla deriva pericolosa che un'accezione differente del termine porterebbe inevitabilmente con sé.

Per chi lo desidera, nel link riportato qui sotto c'è l'intera spiegazione storico - etimologica del termine webete:

unaparolaalgiorno.it/

Quoting Rickard:


Quoting Sertes:

Io ho un insieme di regole secondo cui vivo.
La prima di queste regole è: io non credo a nulla di ciò che il governo mi dice. Nulla. Zero.
(George Carlin)


In un altro thread, Massimo (non un debunker cattivo, Massimo Mazzucco), così mi rispose, riguardo a simili impostazioni mentali.

Quote:

Ti rispondo citando Poincarè: "Dubitare di tutto o credere tutto sono due soluzioni ugualmente comode che ci dispensano, l’una come l’altra, dal riflettere."

Oppure, come dice Kierkegaard: "Ci sono due modi per essere ingannati. Uno è di credere a una cosa non vera. L'altro è di rifiutarsi di credere a ciò che è vero."


Infatti la seconda regola è quella di William Cooper: "leggi qualsiasi cosa, ascolta tutti quanti. Ma non credere a nulla a meno che tu non lo possa dimostrare da zero, con una tua ricerca personale".

Non credere a nulla di quanto dice il governo e i media è solo la premessa, cioè la posizione attualmente più cauta. Se i media o il governo dicono bianco, forse è nero o forse no, ma di certo è più cauto pensare che non è bianco.
PS: c'è anche una digressione interessante sulla prima regola: uno dei principale survivalist al mondo, che ha scritto un manuale per gestire le situazioni di emergenza dopo essere sopravvissuto all'assedio di Sarajevo e aver dovuto vivere di espedienti da civile durante la guerra, come prima regola diceva: non credere mai a nulla che ti dica il governo o un rappresentante del governo, a meno che non ti dica che se non fai una determinata cosa ti ammazzerà.
es: "tranquilli, presto arriveranno provviste"; oppure "venite radunati solo per la vostra protezione"; viceversa "se uscite dopo le 21 vi spariamo" è da prendere alla lettera.

Scusate il leggero OT ma mi pareva una storiella interessante.

Quoting Sertes:


Infatti la seconda regola è quella di William Cooper: "leggi qualsiasi cosa, ascolta tutti quanti. Ma non credere a nulla a meno che tu non lo possa dimostrare da zero, con una tua ricerca personale".

Non credere a nulla di quanto dice il governo e i media è solo la premessa, cioè la posizione attualmente più cauta. Se i media o il governo dicono bianco, forse è nero o forse no, ma di certo è più cauto pensare che non è bianco.


Ottimo, allora siamo perfettamente d'accordo. L'importante è non farsi accecare, o accecarsi da soli.

Diciamo che il mio presupposto è che il Potere (incarnato dal governo, dallo stato, da entità sovranazionali ecc.) è un'entità che ha uno scopo (perpetuare se stesso ed espandersi), e quindi, quando parla (per bocca di TV, giornali ecc.), lo fa con uno scopo. Questo scopo non è necessariamente l'opposto della verità, è semplicemente il suo scopo, in base al quale cerca di plasmare la realtà, adattandola ad esso.

Quoting uhura:

Frequento da diversi anni il sito "Una parola al giorno": un sito interessante perchè spiega la storia delle parole, la loro etimologia e la loro evoluzione del tempo. Se ne avete voglia vi invito a visitarlo, ne vale la pena. Cinque minuti al giorno ed in un si troverà arricchito notevolementecarricchita la conoscenza etimologica della lingua italiana con in più l'innegabile vantaggio di un uso del lessico più consapevole e preciso, con grande beneficio della qualità dello scambio dialettico.


Oggi - dopo tutte le polemiche di questi giorni - è riportata la definizione di webete:
"Persona che scrive online cose stupide, povere e aggressive; persona ignara delle potenzialità di internet"

Questa definizione mi sembra ci ponga al riparo dalla deriva pericolosa che un'accezione differente del termine porterebbe inevitabilmente con sé.

Per chi lo desidera, nel link riportato qui sotto c'è l'intera spiegazione storico - etimologica del termine webete:

unaparolaalgiorno.it/



Ciao, sicuramente ne sai più di me. Io però, da utente della strada, mi sono accorto che le parole assumono spesso il significato che è più conosciuto dalla gente, piuttosto che quello corretto. Ad esempio "bastardo" è conosciuto da tutti come un insulto, mentre in realtà significa "di sangue misto" (correggimi se sbaglio), senza alcun risvolto offensivo.
Nel caso di "webete" termine appena coniato, verrà presto o tardi usato per identificare i creduloni del web, con estensione per coloro che contestano il mainstream.

P.s. Mi piace il tuo nick.
LLaP
@ #67 Tizi83
I complotti esistono indipendentemente dal fatto che la gente se ne accorga. Ma, perchè qualcuno se ne accorga occorre SENSIBILITA', CURIOSITA', una certa CULTURA (perchè riusciamo a vedere solo quel che, almeno in embrione, è GIA' presente nella nostra mente), una certa dose di PAZIENZA (perchè le intuizioi sono rare, quel che conta è leggere, ascoltare, studiare COSTANTEMENTE), un minimo di INTELLIGENZA (alla fine si deve elaborare autonomamente il PENSIERO, la VISIONE del MONDO).
Poichè NON siamo tutti UGUALI (fortunatamente), è probabile chequeste qualità NON siano abbastanza presenti in molte persone. Per questo vi sono due categorie di persone che liquidano, in modo dispregiativo, ogni visione alternativa come "complottismo": i DELINQUENTI ed i COLLUSI, in primis, ed in secundis, i ROBOTTINI TELECOMANDATI / le SCIMMIE AMMAESTRATE. Sia detto senza acrimoia. Malcom-X affermava: "se non stiamo attenti la propaganda ci farò amare gli oppressori ed odiare gli oppressi".

L'immigrazione in generale non è la spada di Damocle.
Lo è, invece, QUESTA immigrazione, poichè è SELVAGGIA, in CONTINUO AUMENTO, INCONTROLLATA, perchè il suo SCOPO è la SOSTITUZIONE della popolazione autoctona, cioè LOCALE, con ALIENI (nel senso STRANIERI). In tal modo si fa scomparire lo stato nazionale, attraverso al distruzione di CULTURA, TRADIZIONI, STORIA, AMORE per la propria PATRIA (cioè la TERRA dei PADRI). Cosa rimarrà dopo questo processo? NULLA, questo è il pericolo, l'ANNULLAMENTO.

@#69 Rickard
Chi non è d'accordo con il regime NON è un disadattato. Il dissenso è la prima molla per l'evoouzione dello stesso sistema. Se non vi fosse mai stato dissenso fore saremme ancora alla ruota di pietra. Il dissenso è una preziosa gemma, non un puteolente sacchetto di rifiuti...
Ecco la stampa quella "giusta".

ansa.it/.../...

Non parlano di quanti muoiono anche con la chemio... e non aggiungo altro.

Quoting AlexFocus:


@#69 Rickard
Chi non è d'accordo con il regime NON è un disadattato. Il dissenso è la prima molla per l'evoouzione dello stesso sistema. Se non vi fosse mai stato dissenso fore saremme ancora alla ruota di pietra. Il dissenso è una preziosa gemma, non un puteolente sacchetto di rifiuti...


Ti devono esser sfuggite le virgolette che avevo utilizzato. E, per inciso, mi ci metto anche io, fra quei "disadattati".

Disadattati nel senso di non adattatisi alla realtà imposta dal potere ;-)
@#78 Mentelucida

Come si forma l'informazione? Forse il gionalista va a cercare la notizia, sul posto, parlando con testimoni, analizzando documenti, etc.?
No. La notizia cerca il giornalista, che significa: il giornalista ha sulla sua scrivania aperti un certo numero di monito, collegati alle principali agenzie di stampa. Queste agenzie di stampa sono i mano a centrali di potere che esaltano/ripetono-continuamente le notizie che favoriscono i loro "padroni" e dileggiano/tacciono le altre notizie.
L'informazione alternativa sta nelle pieghe della informazione "di regime".
Pagina facebook dell'ansa, siccome ho chiesto quanti sono i malati di leucemia guariti dalla chemio mi sono preso del "ricercatore indipezzente"

Ma quanto è bella internet?! :hammer:
ma per il sig. Mentana anche chi parla degli israeliani danzanti è un webete ?
Devo dire che la parola webete mi piace tantissimo, nel senso di "uno reso ebete dal web" o "uno che utilizza il wed in modo ebete.
Ne conosco tantissimi, che diffondono bufale palesemente false o si lasciano prendere in giro in modo grossolano (il famoso senatore Ciravenga) o credono a Lercio o, a distanza di anni, all'intervista del troll pagato dal PD nonostante in fondo ci sia scritto che è una burla.
naturalmente ci sono anche i webetitori.
L'errore di Mentana è quello di dare dell'idiota a chi non la pensa come lui e di usare la parola in modo assolutamente improprio.
Sarebbe bello mandargli l'elenco dei webidioti secondo la sua definizione: sai quanti "amici" ci ritroverebbe?
Allora possiamo dire che Mentana è un webreo?

Quoting penta:

o, a distanza di anni, all'intervista del troll pagato dal PD nonostante in fondo ci sia scritto che è una burla.



Il falso del falso colpisce ancora. Peccato che i troll del PD venissero reclutati pure dal sito ufficiale:

i65.tinypic.com/2unvmts.png

Quoting Sertes:

Pagina facebook dell'ansa, siccome ho chiesto quanti sono i malati di leucemia guariti dalla chemio mi sono preso del "ricercatore indipezzente"

Ma quanto è bella internet?! :hammer:

Avresti dovuto chiedere quanti sono morti... "nonostante" la chemio.
Chissà cosa avrebbero "rispolverato".
@Sertes: Grazie per aver esemplificato quanto ho detto.
www.linkiesta.it/.../20451

Quoting penta:


L'errore di Mentana è quello di dare dell'idiota a chi non la pensa come lui e di usare la parola in modo assolutamente improprio.



Sicuro sicuro? Quello che ha detto Mentana, a chi lo ha detto e il perché lo ha detto è abbastanza chiaro. Poi se vogliamo per forza farne un caso...
WEBETI è una definizione ottima.
Già Eco aveva parlato - assolutamente a ragione - di "legioni di imbecilli".
E infatti il web di imbecilli ne è pieno, al punto che l'imbecillismo grazie al web è diventato una forza storica.
Troppo lungo però; mentre "webeti" dice la stessa cosa in modo migliore.


Webeti.
Sono troppo forti.
:perculante:


Quoting uhura:

Frequento da diversi anni il sito "Una parola al giorno": un sito interessante perchè spiega la storia delle parole, la loro etimologia e la loro evoluzione del tempo.
(...)
Oggi - dopo tutte le polemiche di questi giorni - è riportata la definizione di webete:
"Persona che scrive online cose stupide, povere e aggressive; persona ignara delle potenzialità di internet"

unaparolaalgiorno.it/



Beh, spero proprio che le altre "parole al giorno" siano state meglio definite di questa:
Associare l'etimologia della parola neoconiata webete (web+ebete= ebete del web) ai termini "aggressivo" e "ignaro delle potenzialità di internet" è proprio da ebeti, virtuali e reali. O tutt'al più da quella specie di manipolatori in malafede indicata da @Massimo.
Chi ha mai deciso che un ebete deva essere aggressivo?

Quoting LoneWolf58:


Quoting Sertes:

Pagina facebook dell'ansa, siccome ho chiesto quanti sono i malati di leucemia guariti dalla chemio mi sono preso del "ricercatore indipezzente"

Ma quanto è bella internet?! :hammer:

Avresti dovuto chiedere quanti sono morti... "nonostante" la chemio.
Chissà cosa avrebbero "rispolverato".



Qualcosa sta uscendo: "la chemio puo' uccidere prima del cancro"


La chemioterapia può nuocere al 50% dei pazienti, questo l’allarmante risultato di una ricerca pubblicata su Lancet Oncology, relativa ad uno studio inglese, firmato Public Health England e Cancer Research Uk dove viene sottolineata la necessità di mettere in evidenza gli effetti nocivi di certe cure contro il cancro.

Per la prima volta i ricercatori hanno esaminato il numero dei malati deceduti dopo 30 giorni dall’inizio della chemioterapia, cosa che secondo l’indagine proverebbe che la morte è stata provocata dai farmaci e non dal tumore. L’indagine prende in considerazione 23.000 donne con cancro al seno e circa 10.000 uomini con carcinoma polmonare non a piccole cellule: 9.634 sono stati sottoposti a chemioterapia nel 2014 e 1.383 sono morti entro 30 giorni. La ricerca mostra che l’8,4% degli ammalati di tumore ai polmoni e il 2,4% di quelli colpiti da cancro al seno sono morti entro un mese dall’inizio del trattamento. Ma in molti ospedali la percentuale è di molto superiore. Ad esempio, in quello di Milton Keynes, il tasso di mortalità per chemioterapia contro il carcinoma polmonare è risultato addirittura del 50,9%, anche se la statistica si basa su un piccolo numero di pazienti. Al Lancashire Teaching Hospitals il tasso di mortalità a 30 giorni è risultato del 28%.


dilei.it/.../?ref=libero

Chi lo dice al:

corriere della serva e agli altri "giornali" mainstream? :pint:

edit: lo sanno gia'

Non avevo letto tutto l'articolo

Comunque, come riporta La Repubblica, gli oncologi italiani fanno chiarezza su questa ricerca che potrebbe creare solo confusione sull’efficacia della chemioterapia. Come ha illustrato Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), lo studio dimostra solo la pessima assistenza sanitaria inglese: “Non a caso il tasso di sopravvivenza per tumore in Gran Bretagna è il più basso di tutta l’Europa occidentale”.

Gli inglesi hanno una pessima assistenza :-D
Quindi questo grafico di medbunker che evidenzia la NOTEVOLE soppravivenza degli inglesi è falso :hammer:

Un grafico che evidenzia i progressi delle cure oncologiche mette a confronto la sopravvivenza da molti tipi di tumore (i più frequenti) negli anni '70 e nel 2000 (oggi per quasi tutti i tumori si nota un ulteriore aumento di sopravvivenza), per alcuni si è assistito al raddoppiare o addirittura triplicare la sopravvivenza



medbunker.blogspot.it/.../...

Quoting Sertes:


Quote:


In un altro thread, Massimo (non un debunker cattivo, Massimo Mazzucco), così mi rispose, riguardo a simili impostazioni mentali.

Quote:


Ti rispondo citando Poincarè: "Dubitare di tutto o credere tutto sono due soluzioni ugualmente comode che ci dispensano, l’una come l’altra, dal riflettere."

Oppure, come dice Kierkegaard: "Ci sono due modi per essere ingannati. Uno è di credere a una cosa non vera. L'altro è di rifiutarsi di credere a ciò che è vero."


Infatti la seconda regola è quella di William Cooper: "leggi qualsiasi cosa, ascolta tutti quanti. Ma non credere a nulla a meno che tu non lo possa dimostrare da zero, con una tua ricerca personale".

Non credere a nulla di quanto dice il governo e i media è solo la premessa, cioè la posizione attualmente più cauta. Se i media o il governo dicono bianco, forse è nero o forse no, ma di certo è più cauto pensare che non è bianco.

Bravo.
Concordo.
Sulla base di questo concetto IO ho fatto una "ricerca personale" e sono andato a cercarmi lo scambio originale da cui è uscito "webeti". L'autore si è poi vergognato delle stronzate che aveva detto e le ha cancellate alla svelta. Però restano degli shot, facilmente rintracciabili.
Leggendoli si capisce PERFETTAMENTE che l'utilizzo del termine "webeti" era assolutamente appropriato.
E si capisce anche che l'articolo di Massimo Mazzucco che commenta il fatto è una discreta stronzata.

Perché la cosa più buffa del mazzo è proprio questa: che siete proprio voi due, nel quote, a vantare i benefici della "ricerca personale".
Però alla prova dei fatti questa ricerca non la fate.

Non l'hai fatta tu, che altrimenti questo concetto lo avresti espresso prima di me.
E non l'ha fatta nemmeno Mazzucco, che infatti si limita a citare i commenti all'episodio portati da altri per (s)ragionare sul concetto di chi sta sopra e chi sotto.

Perché, sai com'è: nell'articolo che stiamo commentando si dice che "il fatto" NON E' neppure il commento di Mentana: il fatto, secondo l'articolo, è il commento de La Stampa che ne parla.
Curiosamente nessuno fra i "thruthseekers" lo ha fatto notare.


E' vero il concetto del "pensiero mainstream, che teme ovviamente il sopravanzare delle "forze oscure del web""?
Sarà.
Ma se "le forze oscure del web" sono forze che invece di guardare i fatti veri e propri, si limitano a considerare come "fatti" solo i riassunti che ne fanno altre persone, allora non è esattamente il Pensiero Mainstream che teme l'avanzata di queste "forze".

Che non sono "oscure" per niente: ma per l'appunto, sono forze molto "webeti".

Quoting Antdbnkrs:

A proposito di webeti....

Un grandissimo Piergiorgio Caria per preparare la platea alle INCREDIBILI news sulla realta' (e sottolineo realta') extraterrestre, parla della attualita' terrestre.

Ad un certo punto (non ricordo dove...piu' di 3 ore di conferenza!) parla di un missile nucleare russo in grado di colpire new york in 15 minuti.



visione consigliata ai webeti e non :-D




MA PER FAVOREEEEE.....

A PROPOSITO DI WEBETI... sottotitolo azzeccato!!!!

alberi di un km di diametro su Marte e umani su Venere.. mi son bastati.

Alla faccia di chi da anni lavora pubblicando nei suoi lavori prove difficilmente confutabili ...

uno a caso, Massimo... meglio, confutabili solo con supercazzole e numerosi scappellamenti a
destra, sinistra, alto, basso conditi con buona dose di realtà virtuale...!!!
PISPAX:

Quote:

E non l'ha fatta nemmeno Mazzucco, che infatti si limita a citare i commenti all'episodio portati da altri per (s)ragionare sul concetto di chi sta sopra e chi sotto.

Prima di fare l'articolo avevo letto TUTTE le notizia riguardanti il fatto, compreso lo "scambio originale" di cui parli tu. (Non sei l'unico che sa leggere l'italiano, Pispax). Solo che a me interessava commentare l'allineamento dei media mainstrem dietro alla frase di Mentana, e non l'origine della parola.

Sei il solito provocatore, inutile e sostanzialmente stupido.
SERTES: Vedo che hai dovuto prendere la pagina dei "comunicatori in rete del PD" su Waybackmachine. Presumo che abbiano cancellato la versione online?
Mi rendo conto che questa storia del webete mi ha preso più di quanto dovrebbe... e ammetto che è l'aspetto semantico a incuriosirmi maggiormente.
ho visto (si sbaglio mi corrigerete) che due anni fa tale stefano spolverini lo utilizzò durante un flame su FB, e si premurò anche di fornire una definizione:

Composto dall'unione delle due parole WEB + EBETE, il neologismo è teso ad identificare colui che sguazza giornalmente su internet, soprattutto sui social network, scrivendo idiozie e postando aforismi e pensieri di altri, senza nulla sapere delle grandi potenzialità che offre la rete.

FONTE: spolverini.com/.../...

Devo ammettere che leggendo il commento di enrico mentana ho pensato ad una definizione come questa, e neanche per un secondo mi è passato per la mente che webete potesse essere applicato alla chiamiamolacontroinformazione.
Per dire che non mi sono sentito neanche per un attimo toccato da questo appellativo.
E sono convinto che nel futuro prossimo questo termine non verrà associato alla controinformazione, ma a coloro che cercano i pokemon e mettono i filmati dei gattini e blablabla
Vedremo...
umani su Venere.. mi son bastati

se tu conoscessi meglio Caria , sapresti che quelle cose non le dice lui ma riporta semplicemente quello che è stato detto da Eugenio Siragusa (amico e ispiratore)

In ogni caso, prova a negare, argomentando, tutto quello che dice Caria.

Prova a negare pure questo video russo sugli ufo quello a cui Medvedev si riferiva e non come dicono gli "attivissimo dei miei coglioni" al film di Hollywood

" Per informazioni dettagliate su questo argomento si possono ottenere vedendo un famoso film intitolato” Men In Black ‘… Io non vi dirò quanti di loro sono tra noi perché potrebbe causare il panico “

Ecco il merdoso corriere che fa il punto sulla situazione webete:

corriere.it/.../...


Ecco il presupposto:

"Se c’è bisogno di inventare un nome comune di persona particolarmente stupida vuol dire che tra le persone è molto comune questa particolare stupidità"

Quoting Redazione:

SERTES: Vedo che hai dovuto prendere la pagina dei "comunicatori in rete del PD" su Waybackmachine. Presumo che abbiano cancellato la versione online?


Heh, son cose che succedono.

E prima che venga il dubbio che questa cosa non abbia avuto seguito, segnalo questo simpatico video del 2013 che parla dei "300 spartani", i volontari comunicatori del web del PD (che sono in realtà circa un migliaio).


Quoting Redazione:

PISPAX:

Quote:

E non l'ha fatta nemmeno Mazzucco, che infatti si limita a citare i commenti all'episodio portati da altri per (s)ragionare sul concetto di chi sta sopra e chi sotto.


Prima di fare l'articolo avevo letto TUTTE le notizia riguardanti il fatto, compreso lo "scambio originale" di cui parli tu. (Non sei l'unico che sa leggere l'italiano, Pispax). Solo che a me interessava commentare l'allineamento dei media mainstrem dietro alla frase di Mentana, e non l'origine della parola.

Sei il solito provocatore, inutile e sostanzialmente stupido.

Ma piantala.
Credimi, fai più bella figura a tacere.

Hai letto "tutte" le notizie riguardanti il fatto? Compreso lo scambio originale?
Davvero davvero?
Sarà.

A mio avviso te lo "scambio originale" non lo hai nemmeno annusato. Sono quasi 1.700 commenti. A leggerli neppure tutti quanti uno a uno, ne bastano un due-trecento: e si capisce BENISSIMO qual è l'insieme racchiuso nel termine "webeti".
Ed è anche difficile non dare ragione a Mentana: col cazzo che si parla del "preoccuparsi per la fine che faranno i soldi destinati ai terremotati".
Ma per capire questa cosa bisognerebbe aver letto quel post per davvero.
Cosa che te, con tutta evidenza, non hai fatto.

Guarda, ti regalo un piccolo assaggio di 4 commenti.
Ora te ne mancano circa 1650 per metterti in pari.
Coraggio.




E a questi mancano i commenti sui clandestini ospitati nelle ville, le infinite repliche dei "35€ esentasse ai clandestini", quelli sugli ex-jugoslavi che non possono permettersi di parlare perché a loro l'Italia ha regalato una nuova vita (ovviamente dopo avergli distrutto la vecchia a forza di uranio impoverito, ma questi son dettagli), i tanti che ancora portano avanti la bufala iper-cretina de "lo Stato che abbassa la magnitudo per non pagare i danni", eccetera.

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Detto questo, di che "allineamento" vai cianciando?
Qui i casi sono due: O tu hai letto le varie notizie del vari giornali, OPPURE sai leggere l'italiano.
E' il famoso "pick only two": c'è l'"allineamento", sai leggere l'italiano, hai letto anche gli altri giornali.
Di queste tre cose puoi sceglierne solo due.

Ho fatto un giro.
Repubblica ricorda il "webete" una sola volta, in termini didascalici:
"ORA che abbiamo capito che sul web, insieme alla stragrande maggioranza di normalissimi navigatori, ci sono anche "hater" e "webeti", odiatori e creduloni, possiamo iniziare a fare il nostro lavoro."
Secondo Saviano, che è l'autore dell'unico articolo, una piccolissima minoranza dei navigatori sono "webeti"

www.repubblica.it/.../?ref=search

Il Corriere della Sera ne parla una sola volta anche lui, non generalizza su niente e utilizza il termine per fare una riflessione piuttosto seria che non riguarda solo il web, ma un fenomeno inquadrato nella Storia:
"[il webete] Insomma, è un cittadino che si ciba delle bufale che pascolano sul web, crede più facilmente all’inverosimile che al ragionevole e nega i fatti non conformi alle sue opinioni. Se gli oggetti diventano intelligenti, grazie all’«Internet delle cose», con il frigo che parlerà con il forno per preparaci la cena, gli uomini rischiano di diventare più stupidi, perché il digitale permette più di prima di condividere cose che non si leggono, che non si pensano, che non si sanno. Così i tanti «webeti» possono diventare, come folla digitale, idioti utili alla parte peggiore del Paese e della classe dirigente in cerca di legittimazione per la propria demagogia. Che fare? Nel 1922 lo scrittore Giuseppe Prezzolini propugnava sulla rivista La rivoluzione liberale una «Società degli àpoti», quelli che «non bevono» le false verità. Come andò? Il fascismo dilagò. Lo sciopero della sete da solo non basta. Bisogna bere bene."
corriere.it/.../...


Secondo Il Giornale Mentana si è inventato una nuova parola solo per insultare un utente del suo sito. Siccome Il Giornale è il giornale che è, non si fa sfuggire l'occasione per insinuare il vago sospetto che l'insulto sia stato uno strumento che Mentana ha usato per guadagnare popolarità.
Fine della notizia.
ilgiornale.it/.../...



Anzi no: poi ci torna per dire che il termine "webete" non durerà.
ilgiornale.it/.../...



Il Mattino di Napoli dà la notizia come una semplice notizia di costume.
ilmattino.it/.../...


Il Secolo XIX pubblica lo stesso articolo di Nepori.
Ma già, il gruppo editoriale è lo stesso de La Stampa. In compenso il Messaggero non dà proprio nessunissima traccia del fatto che Mentana abbia o non abbia detto qualcosa.



Allineamento?
:perculante:


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Ma il bello deve ancora venire.
Perché se si va a leggere PER INTERO gli articoli che citi, si scopre che dicono esplicitamente cose PARECCHIO differenti da quelle che ci leggi tu.

(Qui mi fermo: odio gli spoiler.
Chi lo vuole scoprire da solo vada a leggersi gli articoli prima del prossimo intervento.
;-) )
+++++ SPOILER ALERT +++++

Il punto centrale dell'articolo è questa frase qui:


Quote:

Sembra quindi di capire che dietro a questo "webete" - termine che purtroppo da oggi sentiremo utilizzare fino alla nausea - si voglia raggruppare il pensiero mainstream, che teme ovviamente il sopravanzare delle "forze oscure del web".

Sul "raggruppamento" del pensiero mainstream ho già detto prima. Semplicemente, nei termini in cui viene ventilato, non esiste. Un po' come il TTIP.
Per quanto riguarda invece il "timore" per il "sopravanzare delle "forze oscure del web"", quello ci sta.

Però se si vanno a leggere gli articoli da cui sono stati decontestualizzati tratti i quote, si scoprono cose interessanti.

Inizio con La Stampa:

"Se Gianni Morandi è il re della bontà e il miglior pacificatore sociale della storia di Facebook, capace di raccogliere ogni giorno migliaia di commenti senza polemiche né forti contrasti, Enrico Mentana si è guadagnato il ruolo diametralmente opposto di fustigatore dell’ignorante social, complottardo e razzista. Le gustose frustate dialettiche agli utenti che commentano i suoi interventi su Facebook con bufale, false notizie o invocazioni salviniane alle ruspe sono già diventate un feticcio intellettuale, meritevole come tale di celebrazione in una pagina monotematica sullo stesso social network (Enrico Mentana Blasta Lagggente- sic.).

Dopo il terremoto del Centro Italia abbiamo assistito ad un proliferare di notizie false, che su Facebook sono state fatte circolare senza nessuno spirito critico, sull’onda dell’emotività e dell’indignazione. La bufala sulla magnitudo falsata, di cui abbiamo scritto su La Stampa, ne è l’esempio più concreto.

In risposta a quelli che chiama «avvelenatori del Web», Mentana ha imbastito negli ultimi giorni una strenua ed encomiabile battaglia. E nel rispondere all’ennesimo sconosciuto che lo contestava polemizzando sugli immigrati che stanno negli hotel di lusso mentre i terremotati dormono in tendopoli, il Direttore ha toccato un nuovo apice e coniato un’offesa che dimostra come la lingua, usata da chi ne è maestro, è ancora una spada efficacissima... "


Qui si scoprono cose interessanti.

Per esempio viene definita in modo compiuto l'appartenenza alla categoria degli "webeti": sono quelli che diffondono bufale e notizie palesemente fasulle, al solo scopo di disseminare odio e confusione.
Oppure per distrarre - tramite l'odio - l'attenzione da problemi più veri e urgenti.


Non ci trovate nulla di familiare in questa definizione?


Ancora meglio se si va a leggere PER INTERO il pezzo del Fatto Quotidiano:

"Ma da dove vengono queste persone? Qual è il percorso “culturale” che ha portato a questo tipo di approccio?
Quello che è evidente è che nel nostro paese (ma non solo) c’è una generazione di persone che è stata anestetizzata dalla televisione commerciale, dalla mancanza di approfondimento per una leggerezza da cercare e proporre a tutti i costi, dall’incapacità della società civile di esprimere un modello fondato sul contraddittorio.

Il webete, se così vogliamo chiamarlo, è il frutto di anni di questo approccio, una persona che è stata cresciuta ed educata ad assorbire tutto ciò che le veniva proposto senza chiedersi nulla, a prendere tutto per buono.
Ecco quindi che “l’ho sentito dire alla tv quindi è vero”, diventa automaticamente “l’ho letto su Facebook quindi è vero”, e via a migliaia di condivisioni relative a scie chimiche, migranti, Putin e via discorrendo.

Ecco quindi di cosa stiamo parlando, dei figli parlanti di una generazione di tv che ha reso queste persone “webeti” nell’era della rete."


Secondo il Fatto Quotidiano gli "webeti" sono quelli che non s'informano per conto loro, che non approfondiscono, che abboccano a tutto quello che gli viene proposto.
Gli "webeti" sono proprio quelli, in definitiva, che NON ci pensano nemmeno a applicare la pratica del "non credere a nulla a meno che tu non lo possa dimostrare da zero, con una tua ricerca personale".

Per loro approfondire è troppa fatica. Non a caso sono webeti.

Ohibò.
Non ci trovate nulla di familiare in questa definizione?

;-)



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Chiudo con una considerazione proprio di Enrico Mentana sulla questione degli imbecilli, anzi no, di webeti (qui Mentana batte Eco) che infangano il web con le loro cretinerie.

"Oggi, Enrico Mentana torna sulla questione in un editoriale sul quotidiano "Il Giorno", sviscerando quel concetto con maggior dovizia di particolari rispetto a quanto aveva fatto su Facebook l'altro giorno. Lo fa senza rinominare il neologismo da lui creato, parlando di quanti nelle ore immediatamente successive alla prima scossa hanno costruito teoremi e scritto "verità" che nel giro di poche ore si sono naturalmente rivelate bufale. Ma intanto, hanno avvelenato il clima e, soprattutto, indotto il pubblico meno preparato in un loop di dietrologia senza fine.

"Se si insinua che l' intensità del terremoto è stata diminuita nella sua misurazione, così da permettere allo Stato di non rifondere i danni umani e materiali, si instilla una sfiducia totale nelle istituzioni scientifiche, disponibili a una simile abominevole operazione, e nel governo del paese, pronto a tutto pur di favorire lobbies assicurative e camarille sulla pelle di popolazioni messe in ginocchio dal sisma" scrive Mentana. "Ecco: c' è chi ha creduto a tutto questo, e se ne è fatto tramite per diffondere una 'controverità' sul web, nella doppia illusione di smascherare un potere empio e fare informazione alternativa. Il che ha anche prodotto un effetto collaterale per tutti noi che facciamo il mestiere di dare le notizie: di trovarci schiacciati nella difesa di istituzioni che magari qualche altra magagna nascondono o hanno nascosto, e che queste bombe fuori bersaglio impediranno di scoprire"."
liberoquotidiano.it/.../...


Guarda un po', a parlarne viene fuori che "webeti" è persino un termine TROPPO GENTILE.
:-)


---------------------------------------------------------------------



P.S.
Già che ci siamo ,anche una cosina sul secondo termine di paragone.

www.ilpost.it/2016/07/03/dacca-bangladesh-isis/
ilgiornale.it/.../...
panorama.it/.../...
www.lastampa.it/.../pagina.html
agi.it/.../...
askanews.it/.../...

Poi mi sono scocciato di copincollare. Ne trovate altri qui:
www.google.it/.../

Controllare le date di pubblicazione.

Quoting Antdbnkrs:

umani su Venere.. mi son bastati

se tu conoscessi meglio Caria , sapresti che quelle cose non le dice lui ma riporta semplicemente quello che è stato detto da Eugenio Siragusa (amico e ispiratore)

In ogni caso, prova a negare, argomentando, tutto quello che dice Caria.



Ma per favore per la seconda volta

Non contesto tutto ciò che dice sto signore, è abile, utilizza informazioni credibili suffragate da prove credibili, per far passare i suoi vaneggiamenti di cristi madonne e veggenti vari accostandoli a una visione da apocalisse complici alieni giustizialisti.... dimenticavo le stigmate ed un forse medico che si presta alla realizzazione di un video ridicolo blaterando il nulla.

Avevo già visto il video, fa il paio con un altro visionato un paio di anni fa.

In quell'occasione cianciava di alberi del diametro di 1km ed altri rinseccoliti su Marte che, secondo lui, proiettavano un ombra, per non parlare di venere abitata da umani o simili, senza addurre un qualsiasi
dato che valesse la pena di prendere in considerazione.

Se Massimo afferma che gli aerei di linea dell'11 Settembre non erano tali, afferma pure che un aereo di
linea non può viaggiare a 900 kmh ad altezza suolo, altrimenti si sfascia per via del flattering, ha quindi proposto una tesi più che valida per poter dubitare fosse un semplice aereo di linea.

In conclusione, sino a prova contraria l'onere della prova "credibile", tocca a chi fa dichiarazioni sensazionalistiche, non a chi le mette in dubbio.

Dimenticavo, il famoso dente di gigante di cui parla Caria nel video, dovrebbe essere online. Vidi il filmato sempre un paio di anni fa, il tizio era Sardo e mostrava un enorme molare,
piccolo particolare aveva tanto l'aspetto di un molare di vacca con creste taglienti perfette per un dente di erbivoro.
PISPAX: Dio quanto sei noioso. Pedante, contorto, noioso. Inutile.
Bello questo forum in cui il webmaster insulta gli utenti non allineati, ma non prima di essersi offeso perché un giornalista mainstream insultava (e giustamente!!!) qualcun altro.
Mai vista una cosa del genere neppure nel peggior forum di videogamer. A 'sto punto preferisco Mentana.
Ha ragione Pispax, questo è un classico caso di coda di paglia e tu Massimo stai facendo una pessima figura, una figura da webete.
Non contesto tutto ciò che dice sto signore, è abile, utilizza informazioni credibili suffragate da prove credibili, per far passare i suoi vaneggiamenti di cristi madonne e veggenti vari accostandoli a una visione da apocalisse complici alieni giustizialisti.... dimenticavo le stigmate ed un forse medico che si presta alla realizzazione di un video ridicolo blaterando il nulla

Cosa contesti di questo signore?
Hai visto quando dice che 3 GROSSI aeroporti sono stati FERMATI dagli UFO?


Hai visto il video "men in black" russo? Quello che il presidente Medvedev cita?
Lo conosci Giorgio Bongiovanni?
Lo sai cosa dicono i CICAPidiot di lui?

------------

Visti recenti fraintendimenti su alcuni periodici, riguardanti improbabili comment del CICAP sullo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, abbiamo inviato al quotidiano La Repubblica la seguente lettera:

Abbiamo letto con un certo stupore l'articolo "Tra gli ufologi anche un prete e gli squatter" (Repubblica 19 maggio) in cui si legge: "...***il contattista Giorgio Bongiovanni, che il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) ha definito il "re della sagra del cialtrone alieno mistico".

Vorremmo chiedervi di pubblicare questa lettera a rettifica di quanto scritto sopra poiche' il CICAP non ha mai espresso nessun giudizio sul signor Bongiovanni, ne' tantomeno nessuno dei suoi componenti ha pronunciato la frase che ci viene attribuita. Il nostro Comitato, a cui aderiscono scienzati e studiosi come Piero Angela, Umberto Eco, Silvio Garattini, Margherita Hack e Tullio Regge, si limita a condurre verifiche e indagini su presunti fenomeni paranormali e mai ha espresso commenti o giudizi sulle persone che sostengono di possedere facolta' paranormali.

Per quanto riguarda il signor Bongiovanni, il CICAP, pur nutrendo molti dubbi sulla veridicita' delle sue affermazioni di stigmatizzato-contattista-veggente, non ha mai potuto condurre alcuna verifica su tali affermazioni e, pertanto, non puo' che sospendere il giudizio.

Massimo Polidoro Consiglio direttivo CICAP

-----------

www.cicap.org/n/articolo.php?id=271909

Pensi che pure queti video siano falsi (presi a caso)?

Le Analisi delle Stimmate di Giorgio Bongiovanni
www.youtube.com/watch?v=XbVVpC92NUs

Le analisi Mediche alle Stimmate di Giorgio Bongiovanni
www.youtube.com/watch?v=kb_WyATOSsA

Analisi delle stimmate - Giorgio Bongiovanni - 1994 - Parte 2
www.youtube.com/watch?v=ueghX7Cn-cg

Ce ne sono altri di filmati. Basta cercare.

ECCO PERCHE' IL CICAP NON SE NE OCCUPA! NON HA SPIEGAZIONI E QUINDI SI NASCONDE :pint:

Io sono ateo, ma non escludo nulla fino a prova contraria.

Quoting Antdbnkrs:



Io sono ateo, ma non escludo nulla fino a prova contraria.



C'è chi invece prende in considerazione solo ciò che è supportato da prove accettabili e
non mistificabili.

Per quanto riguarda il Sig. Caria, ribadisco che utilizza informazioni credibili suffragate da prove credibili,
esempio il fenomeno UFO, per far passare i suoi vaneggiamenti di cristi madonne e veggenti vari.

Una considerazione, se esistesse realmente un collegamento religioso con le apparizioni UFO... bhè,
io sarei un tantinello preoccupato!!!
Una considerazione, se esistesse realmente un collegamento religioso con le apparizioni UFO... bhè,
io sarei un tantinello preoccupato!!!


Fammi capire, tu pensi che gli ufo siano realta' o fantasia?

Se pensi che siano solo fantasia, chiudiamo qui.

Se invece pensi che siano realta' (per me lo sono anche perché ne ho visti 2 con i miei occhi come ho gia' detto tante volte) perché escludi la connessione? I "famosi" angeli dei vangeli (ripeto, te lo dico da ateo "ma solo per le religioni terrestri" perché non posso escludere l'esistenza di dio e nello stesso tempo non posso dire che non esiste)

Qui ti spiega la connessione se hai la voglia di vedere 3 ore di video
Conosco Biglino proprio perchè a 50 anni ho deciso di prendere per la prima volta in mano una bibbia,
mi incuriosì subito la creazione di eva, breve ricerca sul web ed incoccio Biglino.

Vedi di nuovo il video che hai segnalato (caria) e valuta da solo di quali panzane UFOreligiose blatera, ne viene fuori
un guazzabuglio di alieni religiosi che salveranno uno si e uno no, tra l'altro alieni onnipotenti perchè sapranno
chi è stato buono (altruista) chi cattivo (egoista). Se veramente a girare sulle nostre teste sono gli stessi
personaggi citati nella bibbia.... c'è poco da stare allegri, ti consiglio di cambiare pianeta.

Tra l'altro alieni che affermano (bibbia vangelo non ricordo) non esistere nulla dall'altra parte, una bella contraddizione con l'alieno/religioso
proposto da Caria.

A proposito di prove credibili, dimenticavo le stigmate.

Se il sig. Bongiovanni accetta così volentieri di sottoporsi a visite mediche per mostrare
la genuinità del fenomeno, tagli la testa al toro, si ficchi in una stanza per un mesetto sotto le telecamere, con
mani e piedi in bella vista, tutto in diretta web sotto gli occhi del mondo intero... sai che share???
Ma dai. Un articolo interessante e, come al solito, il saggio indica la luna e il suddito guarda il dito.

L'attacco al WEB è portato avanti in tromba dal Fatto Quotidiano e da molti articoli che stanno aizzando l'opinione pubblica contro - di fatto - la libertà di espressione. Questi attacchi al WEB fanno il gioco più sporco appellandosi alla grettitudine ma anche a qualcosa che non è gretto, ma semplicemente non è allineato allo Status Quo. Il Ministero della Verità avanza, col beneplacito dei Grillini e di tutti gli altri ;-) problema-reazione-soluzione e a proposito di svicolare dal discorso ecco la stessa svicolata che si ripropone in TROLLATA e, anche per questa, il suo autore si guarderà bene dal contro-argomentare:

PISPAX:

Quote:

WEBETI è una definizione ottima.
Già Eco aveva parlato - assolutamente a ragione - di "legioni di imbecilli".

Certo. ECO chi? ... ECO :perculante: ... quello che firma i libri insieme a Piero Angela, quello che le torri gemelle sono venute giù perché il gasolio le ha squagliate e l'edificio sette, per simpatia, of course ...

... com'è che dicevi, Pispax? Ah sì ... OSTE com'è il Vino? :pint:

ZAPPATA SUI PIEDI: ancora con le proprie parole, e non finisce qui:

Dici Legioni? Oibò e dove vivono, da dove vengono queste legioni di EBETI? di popolame assortito, da Marte? :perculante:

Che bello quando i nodi vengono al pettine ;-)