Ormai è da diversi anni che i media tradizionali hanno ingaggiato la loro battaglia contro le presunte “fake news”.

Noi abbiamo già sottolineato diverse volte come molto spesso siano gli stessi media tradizionali a propagarle, ma non è questo lo scopo del presente articolo. Oggi vorrei provare a capire quello che succede nella testa del giornalista mainstream nel momento in cui scrive un articolo che denuncia le “fake news”.

Prendiamo ad esempio questo articolo comparso su Repubblica due giorni fa, intitolato "Sul sito di Repubblica nasce TrUE per combattere le fake news". Questo è l’incipit:

“Ad aprile sui siti di propaganda legati al Cremlino inizia a circolare la "notizia" secondo la quale il coronavirus sarebbe stato creato da Bill Gates per dominare il mondo”. Ora, io sfido chiunque a trovarmi un solo “sito di propaganda legato al Cremlino” che abbia detto che “Bill Gates ha creato il coronavirus per dominare il mondo”. Non esiste. Non lo troverete mai. Per il semplice motivo che a) “i siti di propaganda legati al Cremlino” esistono solo nella testa di chi ha scritto un articolo del genere. E b) nessuno ha mai semplificato in modo così rozzo il fatto che Bill Gates abbia creato un virus “per dominare il mondo”. Solo nei fumetti c’è il cattivo di turno che “vuole dominare il mondo”. Ma, appunto, è una semplificazione destinata al massimo ad impressionare la mente ancora ingenua di un ragazzino.

Nel mondo reale le cose sono leggermente più complesse, è questo l’articolista lo sa benissimo. Ma egli distorce e semplifica il suo discorso al massimo, proprio perché si rivolge al lato più ingenuo ed infantile della mente del lettore. Se infatti si prende l’intera frase e la sintetizza ancora di più, a livello subconscio esce quanto segue: “I cattivi (i russi) dicono che il nostro eroe vuole dominare il mondo. Ma questo non è possibile, perchè noi siamo i buoni, e agiamo sempre nel nome del bene e della giustizia universale”. Esattamente come nei fumetti: i buoni da una parte, i cattivi dall'altra.

Questo ricorso ai sintagmi più archetipici della nostra cultura rivela chiaramente due cose: uno, la palese malafede del giornalista, il quale sa benissimo che tramite la semplificazione si può aggirare la parte più ostica del discorso - quella del ragionamento logico - per arrivare direttamente agli strati del cervello che rispondono alle emozioni.

La seconda cosa che rivela la strategia del giornalista, è quella di presumere di partire sempre e comunque dal punto di vista di chi ha ragione. Quando si scrive la frase “migliaia di persone manifestano a Berlino e in altre città tedesche contro il tentativo di imporre una dittatura globale da parte del fondatore di Microsoft o, in alternativa, per mano di malevoli élite internazionali intenzionate a stabilire un Nuovo ordine globale” si dà già per scontato, nel sottotesto, che le “malevoli elite internazionali” non esistano.

Non si affronta quindi nemmeno minimamente l’ipotesi che queste elite esistano, ma si vuole indurre nel lettore un falso senso di sicurezza, nello scartare addirittura a priori questa possibilità.

Il giornalista in questione quindi, svolge lo stesso identico ruolo del debunker, il cui ruolo ultimo è quello di fungere da “grande tranquillizzatore” della società.

Nel tentativo di preservare il proprio potere - quello di “gestire” l’informazione in modo unilaterale, dall’alto verso il basso - il giornalista mainstream ricade nella stessa fallacia alla quale ricorrono regolarmente i debunker: quella di negare a priori qualunque ipotesi che possa risultare destabilizzante per la nostra società, e possa in qualunque modo mettere a rischio il potere vigente.

Debunker e giornalista mainstream sono, ciascuno a modo loro, i cani da guardia del potere.

Massimo Mazzucco

Comments  
True su Repubblica è un ossimoro.

Quote:

Prendiamo ad esempio questo articolo comparso su Repubblica due giorni fa, intitolato "Sul sito di Repubblica nasce TrUE per combattere le fake news". Questo è l’incipit: “Ad aprile sui siti di propaganda legati al Cremlino inizia a circolare la "notizia" secondo la quale il coronavirus sarebbe stato creato da Bill Gates per dominare il mondo”.

Non sara' che in realta' questa notizia e' proprio vera e loro vogliono soltanto farla apparire falsa come fanno sempre?
Forse l'unica inesattezza e' che il criminale guglielmo e' in realta' una testa di legno dietro cui si nascondono personaggi molto piu' potenti?

Date le connessioni spaventose tra questo criminale e la OMS e organizzazioni globali di ogni tipo la cosa sara' pure semplificata ma c'e' probabilmente un buon 75% di verita'.
Toscano saluta il varo di TrUE. :perculante:



Credo che sarebbe stato più appropriato il nome Titanic,
dato che c'è l'iceberg della controinformazione, nel suo futuro. :pint:
personalmente sono convinto al 100% che radio, stampa e televisione sono sempre stati strumenti del potere per ingabbiare mentalmente il popolo.
ciò però lo può capire chi nella vita abbia, almeno qualche volta, partecipato dal di dentro a qualche evento, situazione partito politico soccorso ai terremotati e, con animo scevro da pregiudizi, si sia informato in loco su ciò che stava succedendo veramente; confrontando poi la propria esperienza con ciò che la informatjia narra ci si rende conto subito che i giornalisti sono in realtà pennivendoli.
i veri giornalisti sono sempre stati pochissimi ed hanno avuto la vita molto dura.
trovo che analizzare ciò che raccontano I VENDUTI sia una enorme perdita di tempo.
il tempo verrà a mancare: ormai bisogna studiare ed AGIRE se non vogliamo finire schiavi.
“SE I SEDERI DEI POTENTI FOSSERO DI CARTA VETRATA, GRAN PARTE DEI GIORNALISTI ITALIANI SAREBBERO SENZA LINGUA”.
E. Flaiano


Basta e avanza per capire da che parte stanno giornalisti mainstram e i nuovi senza lingua dei debunkers, personalmente ho rinunciato da anni a cercare di capire cosa passa nella testa di questi individui, anche perche' non sono stupidi, hanno fatto semplicemente una scelta....punto.
Tante sono state le occasioni che hanno fatto da spartiacque, ultimo il covid, che ha messo a nudo la natura golpista e da...dopo di noi il nulla, di certa gente innammorata di soldi, potere e nel loro caso dello scoop a tutti i costi, i giornalisti mainstream hanno la funzione che hanno sempre avuto gli storici che scrivevano e scrivono la storia per i vincitori, una volta chiamati pennivendoli di regime ora sono i propaganda boys del 21° secolo e finisco qua, non voglio sprecare altro tempo per gente simile,non ne vale la pena.

Dipinsi l'anima su tela anonima
L'altro ieri ho parlato proprio con un e-lettore di Repubblica.

Sapevo come sarebbe andata lo scambio (non so come si può definire uno scambio di frasi con questo genere di persone), ma siccome suo fratello è un medico, volevo chiedergli se mi potesse confermare che da aprile sono cessati gli ingressi in terapia intensiva. Ha subito cominciato a blaterare di fake-news, di medici televisivi che dicono tutto e il contrario di tutto e del fatto che suo fratello aveva studiato 14 anni prima di permettersi di esprimere un'opinione.
Ho risposto con calma che io non stavo contestando qualcosa, ma che mi rivolgevo a lui, in quanto fratello di un professorone, come il discepolo che si accosta prostrandosi umilmente alla fonte del suo maestro per abbeverarsi al calice della saggezza.
Allora, tra uno sproloquio e l'altro, ha buttato lì che suo fratello dice che per forza sono diminuiti, eravamo a casa da un mese. Ho risposto che non si trattava del numero di pazienti, ma della percentuale di loro che finivano in terapia intensiva, e a questo punto l'ho perso. Ha cominciato a sparare a raffica di complottismo, no-vax e terra piatta e la cosa è finita lì.
Il fatto che certi gruppi di potere stiano sentendo, urgente, il bisogno di combattere le "feic-nius"(non so voi ma io ho nostalgia della lingua italiana :cry: ), di creare commissioni e siti internet di "esperti", di censurare le opinioni anche solo moderatamente divergenti dalle versioni ufficiali, mi fa pensare. Mi fa pensare che quella Élite, sia in sostanza un gigante dai piedi di argilla. In effetti dove sta tutto questo potere dei media? Sta dentro le nostre teste, ma solo perchè glielo permettiamo. E' vero che le tecniche di indottrinamento delle masse sono molto potenti e non è facile resistere ad una propaganda scientificamente preparata, ma forse il vero problema non è resistere. Se uno si tuffa in un fiume impetuoso in piena e tenta di nuotare contro corrente prima o poi, sfinito dalla fatica, cede e verrà portato via dalla corrente stessa. Ma se, più pragmaticamente, si limita a stare aggrappato a qualche roccia ed aspetta che la piena si calmi, avrà più probabilità di risalire il corso. Fuor di metafora, non è realistico combattere la censura e la propaganda sponsorizzata da grandi lobby di potere a viso aperto, è più realistico fare un lavoro di resilienza che necessità di tanto tempo, pazienza e momenti di frustrazione e sconforto. Resistere al Potere richiede autodisciplina, e i risultati quando ci saranno forse ne godranno le prossime generazioni.
Iniziativa goffa e ridicola.
Sono veramente nel panico. Finalmente.
Non faranno mai una legge che vieti veramente le fake news e punisca chi le diffonde... Altrimenti ogni cittadino avrebbe uno strumento per inchiodare i media e danneggiare quindi il "sistema".
C'è un modo per combattere le notizie false: basta bandire la televisione. Prima si vietano alcune tematiche, poi i telegiornali ed infine la produzione e il commercio dei televisori.
In questo modo le notizie false restano sulla stampa o su internet, ma questi media non hanno le stesse possibilità di controllare la mente delle persone attraverso, i toni usati, la musica, le ripetizioni e l'esposizione passiva continua fin dall'infanzia.
Quindi, massima libertà di stampa, ma demolizione del quarto potere.
Le fake news del Main stream erano già presenti nel 1948 e denunciate da Orwell nel suo romanzo 1984. Niente di nuovo sotto il Sole.
La sola differenza rispetto ad allora sta nel fatto che nel 1948 non c'era Internet e di conseguenza l'informazione alternativa.

Oggi fermare la contro informazione è come cercare di contenere in mano un pugno di sabbia: per quanto ti sforzi avrai sempre della sabbia che ti scappa tra le dita.

Il grosso problema, a mio avviso, non è tanto i giornalisti asserviti, ma la gente, le persone che, abituate o meglio, addestrate a bersi tutto ciò che propinano TV e giornali non fanno il benché minimo ragionamento.

Tanto per fare un esempio eclatante nessuno si pone il benché minimo dubbio che l'OMS dica una cosa e poi il suo contrario il giorno dopo.
Siamo stati addestrati ad accettare tutto pronamente come se fosse la verità assoluta.

La grossa colpa dei giornalai è quella di alimentare questa ignoranza negando a oltranza la realtà dei fatti.
É l’antica opera del gatekeeper, il mestiere più antico del mondo:

Da Wikipedia: «Gatekeeper (dal ing. "guardiano del cancello") è colui che attua l'azione di gatekeeping. Occupa la posizione di "esperto" (politici, scienziati, sociologi, scrittori) in un determinato ambito della società e ha il compito di filtrare le informazioni in quello specifico ambito.» it.wikipedia.org/wiki/Gatekeeping

Da Il Pedante: «Il termine gatekeeping indica l'omissione selettiva delle notizie da parte di un organo di stampa o di un'autorità politica, per influenzare l'opinione pubblica. […] la manipolazione del pubblico non scaturisca tanto dalla mancata informazione, quanto piuttosto dalla sua propensione a interpretare la totalità dell'evento relato sulla base delle informazioni selezionate dal gatekeeper. […] Poiché il lettore tenderà a riempire gli spazi vuoti tra gli episodi narrati per ricostruire interiormente una visione dell’oggetto intero che replichi quegli input informativi istintivamente assunti come rappresentativi, la disonestà del narratore non risiede tanto nella reticenza o nei giudizi quanto nella sottintesa promessa di offrire un campionario di rappresentazioni proporzionalmente fedele alla realtà. […] Egemonizzata la dialettica a sé ostile, il gatekeeper può così dettarne i contenuti e sterilizzarne gli esiti. […] È in democrazia che il gatekeeping trova il suo terreno ideale perché lì, non potendosi reprimere l'espressione delle idee, chi ne è minacciato non può che farle sue per attenuarle, screditarle o dirottarle secondo il proprio vantaggio. […] Sarebbe [però] fuorviante parlare di buona o cattiva fede. Può anzi darsi una lettura spersonalizzata del fenomeno e riconoscervi il sistema immunitario di un investimento sociale che va difeso non tanto dai suoi nemici, ma prima dai suoi fallimenti. Perché le strategie di questa risposta rivelano il vizio fondamentale, il nucleo molle di un ordine sociale che dichiara di reggersi sul libero incontro di [idee], che nella pratica premia però chi rappresenta empaticamente i bisogni e non chi li soddisfa, chi narra i problemi e non chi li risolve. Si spiega così la fitta coltre di simboli e di narrazioni, quasi sempre infantili, che opprimono la sedicente epoca del freddo dato scientifico e gli investimenti davvero abnormi che assorbono le succitate industrie cinematografica e pubblicitaria, per tacere di quella dell'"opinione" giornalistica. Sul palcoscenico di questo baraccone perenne si mimano i bisogni materiali e spirituali degli uomini per esorcizzare la loro negazione. […] Il gatekeeping rivela così la sua proprietà ultima, che è epistemica e antropologica. Non segnala solo l'affanno di un sistema ma anche un bisogno di verità così forte da rappresentare l'esca commerciale ed elettorale più appetitosa e smentire una volta e per sempre la retorica infame di un popolino assetato di «fake news». Al contrario, sono i rapporti di forza in essere e i loro istituti (produttivi, economici, politici, culturali) che per conservare i loro squilibri patologici devono prostituire e tradire la verità, tanto più sfacciatamente quanto più il baricentro si sposta verso l'alto e verso i pochi, spogliando la base.» ilpedante.org/post/gatekeeping
Mazzucco, come sempre è un piacere leggerti.

Condivido ogni singola parola dell'articolo.

Giornalisti mainstream e debunkers è oggi risaputo e più che mai assodato che si nutrano a vicenda, gli uni con gli altri. Ognuno, da entrambe le parti, si "autopompa" di credibilità citando fonti giornalistiche da un lato, e articoli di debunkers dall'altro; come dire "Lo ha detto anche tal de tali nel suo articolo bla bla bla".

Il motore economico del mainstream è la pubblicità. E' essa la "padrona del discorso", ed è essa che decreta il vero e il falso... promuovendo le proprie verità attraverso -appunto- giornalisti, presentatori, ospiti e personaggi famosi.

La pubblicità non possiede solo la tv, ma buona parte anche della rete; ecco qui che il debunker (televisivo o su youtube fa dunque poca differenza), non fa altro che adottare le stesse tecniche di propaganda degli altri "attori" televisivi o della carta stampata.

SI, sono la stessa cosa, perché hanno in comune lo stesso vettore (stessa direzione e stesso verso)
Ovvero, non sono uomini liberi, non hanno libertà di espressione (personale) e di opinione (personale); per questo risultano essere -dunque- tali e quali gli uni con gli altri

Quote:

Non faranno mai una legge che vieti veramente le fake news e punisca chi le diffonde... Altrimenti ogni cittadino avrebbe uno strumento per inchiodare i media e danneggiare quindi il "sistema".

Quoto, aggiungo che si stanno dando la zappa sui piedi da soli, infatti hanno cominciato già col piede sbagliato....
Sputtanarli di volta in volta sarà uno spasso.
Ma c'è anche da considerare che potrebbe essere un operazione per attingere a fondi europei all editoria
Autoeliminato
Come dice Massimo nell'articolo, ormai la malafede e' palese.
E questo per me vuol dire: nessun perdono.
Finche' uno crede una cosa si puo' discutere, o smettere di discutere, ma una opinione sincera, quale che sia, e' un sacrosanto diritto.
Quando invece uno distorce e falsa il gioco sapendo di farlo, e' un livello diverso.
Mentire sapendo di mentire (come pure omettere informazioni, con lo stesso fine) e' un comportamento da vigliacchi e come tali vanno trattati quelli che lo fanno. Nessuna scusante, nessun perdono.

Quote:

Questo ricorso ai sintagmi più archetipici della nostra cultura rivela chiaramente due cose: uno, la palese malafede del giornalista, il quale sa benissimo che tramite la semplificazione si può aggirare la parte più ostica del discorso - quella del ragionamento logico - per arrivare direttamente agli strati del cervello che rispondono alle emozioni.

sembra descrivano la propaganda di trump, quello brutto sporco e cattivo..
"il magnate fa breccia perchè si rivolge alla pancia degli elettori..ecc"
vi ricordate?
invece sono loro..
Un altra caratteristica dei manipolatori è attribuire al nemico, in modo preventivo, le proprie malefatte..

Comunque non leggo repubblica da lustri..
sbagliato thread
Rimosso (inutile)
#17 bandit

Quote:

Come dice Massimo nell'articolo, ormai la malafede e' palese.

Alle volte mi domando ma ci fanno o ci sono. Probabilmente tutte e due le cose.

La cosa che sempre in qualche misura mi stupisce e la credulità delle persone, che continuano a bersi tutto e a seguire docilmente il pastore.
A me viene solo da dire: ma che vadano affanculo! Loro, repubblica e tutti i filistei.
«In uno spot di qualche anno fa si reclamizzava un marchio di biscotti raccontando per immagini l'esistenza felice di una famiglia presso un vecchio mulino immerso nella campagna. La trama rispecchiava il desiderio del pubblico di consumare cibi genuini nella cornice rassicurante di manifatture artigiane, affetti famigliari e paesaggi incontaminati. Dovrebbe perciò strabiliare che il suo scopo era invece quello di promuovere... prodotti industriali fabbricati in serie in qualche grigio capannone di periferia, con conservanti e additivi certamente estranei a ogni canone di «tradizione». I registi prima blandivano i destinatari mettendone empaticamente in scena i bisogni, poi, conquistata la loro fiducia, accreditatisi cioè come titolari e interpreti credibili di quei bisogni (intitolazione), li indirizzavano verso la loro negazione (perversione). Lo spot tracciava il «recinto» dentro cui si catturava (segregazione) un discorso che, qualora libero di svilupparsi, avrebbe minato gli interessi della committenza. Intitolandoselo ne sfruttava invece la seduzione per promuovere quegli interessiilpedante.org/post/gatekeeping

Intitolazione del bisogno sociale di "smontare" le menzogne = debunker/giornalista
Segregazione del discorso in luoghi protetti e unilaterali = articolo
Perversione del fine per promuovere la menzogna = fake news

Quote:

A me viene solo da dire: ma che vadano affanculo!

Non basta. Nei casi di malafede che accompagnano disegni criminali, sono complici di quei crimini. Li consentono, li favoriscono, li supportano, ne beneficiano.
Non voglio pensare a cosa stia piovendo sui "profili social" di questo disgraziatissimo sig. D'Argenio.

Pare brutto creare un registro pubblico con tutti i nomi di chi firma questi "pezzi" su Repubblica, Corriere et similia?

Mi pare che non ci siano particolari problemi in questo periodo a creare liste di proscrizione, per esempio
newsguardtech.com/.../...
#25 Idiocracy
Dal sito linkato:

Quote:

Se hai trovato informazioni false sul COVID-19 in un sito che non abbiamo elencato qui di seguito, segnalacelo qui o contattaci tramite la nostra hotline sulla disinformazione.

Ecco si potrebbe segnalare a loro il loro stesso sito (e tutti o quasi gli ufficiali, per dire).
E aggiungo ancora: di sicuro ce ne sono di "giornalisti" che leggono qui, ma si guardano bene dal palesarsi e difendere il loro "mestiere".
#6 Nomit

Nomit, forse a me é andata pure peggio. Parlavo con due persone di vaccini e mi mostravo favorevole alla non obbligatorietá dei vaccini. A un certo momento esprimo un certo sospetto sulle farmaceutiche al che mi viene risposto:
eh no, se hai dubbi sulle farmaceutiche e non vuoi vaccinarti allora sei un incoerente se ti prendi per esempio un'aspirina, o sei contro o sei a favore delle farmaceutiche in tutto e non solo sui vaccini. Hai capito come stanno le cose?
Addirittura ho avuto la sensazione che altri conoscenti il giorno che il vaccino diventi obbligatorio potrebbero denunciarmi alle autoritá mediche se non lo faccio.
Repubblica, che mi pare uscí nel 1976, é passata da Cipputi alla pubblicitá dei Rolex a piena pagina al 5G. La sua "evoluzione" é strabiliante.
Anche il Fatto non scherza. Nato sotto la bandiera che "gli altri giornali sono quelli di regime, noi vi diciamo le cose che gli altri non dicono" sono diventati il cagnolino scodinzolante del potere, salvo ogni tanto buttarne li' una apparentemente "scomoda" come fanno le iene. E questi ci hanno messo pochi anni. Buona scuola per Feltri, ora passato a Domani (nuova testata notoriamente indipendente). I lettori dormono, o forse si avvicendano: forse quelli che prima leggevano Repubblica, ora sono passati al Fatto (con orgoglio).
5 Idiocracy

Quote:

Mi pare che non ci siano particolari problemi in questo periodo a creare liste di proscrizione, per esempio newsguardtech.com/.../...

Massimo ti hanno inserito nella lista nera e stai sul podio...medaglia di bronzo!

newsguardtech.com/.../...

Quote:

Debunker e giornalista mainstream sono, ciascuno a modo loro, i cani da guardia del potere.

Cani da guardia?
Sì, ma soprattutto cani.
#6 Nomit


Quote:

allora sei un incoerente se ti prendi per esempio un'aspirina, o sei contro o sei a favore delle farmaceutiche in tutto e non solo sui vaccini. Hai capito come stanno le cose?

Appunto. Io voglio l'aspirina. Ma SOLO l'aspirina. Se ci mettono dentro il veleno per topi, insieme, a me non va più bene.
Coi vaccini è la stessa cosa: io voglio il vaccino, SOLO il vaccino. Se rimangono dentro degli scarti di produzione tossici, perché così a loro conviene produrli, quelli io non li voglio.

Vediamo se hanno il coraggio di rispondere che non ci sono scarti di produzione tossici nei vaccini...
articolo breve ma scritto in modo magistrale!! sembra prorio che il loro sport preferito,sia quello di arrampicarsi sugli specchi,per le acrobazie che devono eseguire per cercare di dare un senso logico alle loro elucubrazioni mentali
La gerarchia è molto semplice.

In cima c'è il padrone delle pecore, colui che compra, vende e ha potere di vita e di morte sulle pecore.
Subito sotto c'è il pastore, che gestisce le pecore. A lui il compito di spostarle da un pascolo all'altro e fare in modo che non si disperdano.
Il pastore è aiutato dai cani che attuano alla lettera gli ordini del pastore mantenendo l'ordine nel gregge abbaiando e mordendo quando è necessario. I cani sono compensati dal cibo che viene dato loro dal pastore se hanno fatto un buon lavoro, oppure bastonate in caso contrario.
Infine c'è il gregge, animali dalla scarsa intelligenza abituati da secoli a seguire il deretano del proprio simile che gli sta davanti senza porsi domande.

Ora vi faccio una domanda:
in questa allegoria noi chi siamo?
Bellissima la tua metafora, Charlie!

Padrone, pastore, cani, gregge. Splendida perchè semplice ed eloquente. Te la ciulo.

Quote:

Ora vi faccio una domanda:
in questa allegoria noi chi siamo?

Lupi solitari.
#36 redazione

:-D
#37 Lux-fiaba

Quote:

Lupi solitari.

Cani sciolti...i lupi fanno branco...

Quote:

Cani sciolti...i lupi fanno branco...

Non sempre. E comunque mai letto il fumetto? :hammer:

Quote:

Non sempre. E comunque mai letto il fumetto?

No! Ignorante in materia. :hammer:
Che freschezza in questo articolo, pur su un argomento dibattuto più volte.
E' un piacere leggervi :pint:

Quote:

No! Ignorante in materia.

Scusate l'OT
Era un fumetto che usciva a puntate sul periodico "l'intrepido", tanto tempo fa. C'erano dei grandi settimanali di fumetti all'epoca.
Poi ne hanno fatto anche dei fumetti a parte:
fumetto-online.it/.../...
#35 Charlie,fantastica allegoria,alla portata di tutti.
In Italia non esiste più un giornalista che possa fregiarsi di questo titolo.Oggi seguono tutti gli spin doctor,senza alzare più il culo dal pc.,non ponendosi la minima domanda.Questo porta alla creazione del pensiero unico del gregge.
e feltri, belpietro e sallusti dove li mettete?
repubblica sta col pentagono, il foglio con la cia

Quote:

a) “i siti di propaganda legati al Cremlino” esistono solo nella testa di chi ha scritto un articolo del genere.

Come non esistono? I più noti non sono forse RT e Sputnik?
Quello che sostiene Repubblica è il proverbiale orologio rotto che almeno due volte al giorno indovina l'ora... tanto è generico.

Per il resto, l'articolo offre il fianco alla destra metapolitica.
Infatti il titolo parla in maniera indeterminata di "giornalisti", mentre il corpo del testo di "giornalisti mainstream", ovvero una determinazione. Siamo quindi di fornte ad una evidente ambiguità: la classica chair pulling della destra metapolitica.
Ricordo che l'ordine borghese si basa sulla divisione dei poteri.
Tradizionalmente sono l'esecutivo, il legislativo e giudiziario. In seguito, a questi se ne sono aggiunti altri, tra cui il "quarto potere". Ovvero i mezzi di comunicazione di massa, cioè il giornalismo.
Ora, attaccare il quarto potere - che dovrebbe bilanciare gli altri poteri dell'ordine borghese - implica attaccare la democrazia liberale.
Non credo che la destra che egemonizza il discorso antagonista, abbia in mente una società basata o che inizia dalla democrazia "operaia". Piuttosto, hanno in testa una società retta da una forma di aristocrazia.

Poi, è un fatto che ci sia tanta propaganda che riconduce tutto a Bill Gates.
Infatti, volendo fare a meno della teoria della lotta di classe (credendola erroneamente cosa di sinistra o marxista), la destra metapolitica fa riferimento a soggetti storici tratti dalla dottrina esoterica che loro chiamano geopolitica.
Per questo "ha stato Bill Gates" appare fumettistico.
Scusate, ma c'è un video sull'argomento?Se sì, io non lo riesco a visualizzare...
Flaiano fantastico.
#45 horselover

Belli quelli.. proprio la creme della creme... :hammer:
libero, il giornale e la verità sono manganelli mediatici che ultimamente si sono guadagnati il rango di fonti autorevoli insieme alla nuova padania
io ancora non mi capacito di come sia possibile che l'appellativo debunker sia usato da tutti per indicare quel tipo di gentaglia a cui si fa riferimento.

il debunker dovrebbe essere chi dissabbia la verità insabbiata, chi riporta alla luce qualcosa rinchiusa in un bunker, chi smonta una verità ufficiale.

quelli che anche qui chiamate debunker dovrebbero essere invece chiamati insabbiatori, occultatori, servi o sacerdoti delle verità ufficiali.

quel de- li davanti gli da già di per se un senso positivo e di vantaggio psicologico nel lettore ascoltatore superficiale
#52 dubbioso
Non siamo noi a chiamarli debunker. Sono loro che si auto-definiscono tali.
E' l'attività (parola non scelta a caso ;-) ) che fanno che non rende onore al significato della parola, perchè tutto fanno meno che debunkare.

Se vogliamo essere precisi i veri debunker, ovvero quelli che vanno in cerca della verità, siamo noi.
Sono quelli come noi che vengono definiti dispregiativamente "complottisti" che debunkano la Versione Ufficiale distribuita dai media mainstream per verificarne la veridicità e che ne evidenziano le incongruenze.

Il vero complottista, come era in origine il significato della parola, è colui che ordisce e architetta il complotto.
Conseguentemente, per proprietà transitiva, la stessa definizione si può applicare alle persone che difendono i complotti.
Come recita una delle nostre leggi è colpevole chi commette il reato ma allo stesso modo anche chi non lo impedisce.
#53 diciamo piu o meno la stessa cosa.
anche se va ammesso che l'appellativo di debunkers gli è stato cucito sulla pelle anche e soprattutto 'dalla ns parte'

tuttavia sul complottista: direi che chi fa il complotto è il complottardo, così come chi mette la dinamite è il dinamitardo.

ad ogni modo bisognerebbe cominciare a ribaltargli i termini in faccia.
siamo daccordo che se XYZ fa un ragionamento sul caso ABC e il Puentes De Torquemada grida al complottismo, egli stesso è il complottista in quanto parla lui per primo di complotti: sto dicendo che al Puentes De Torquemada di turno vada aggiunto sempre anche l'appellativo di complottista e sacerdote della verità imposta.
Infatti non dovremmo usare il termine "debunker", perché per gli altri ha una valenza positiva. E poi significa "smontatore", che è l'esatto contrario del loro mestiere.
#55 Nomit 2020-06-25 23:09

Quote:

Infatti non dovremmo usare il termine "debunker", perché per gli altri ha una valenza positiva. E poi significa "smontatore", che è l'esatto contrario del loro mestiere.

Propongo il termine "Disinformatore", in quanto distorcono la Verità più che cercarla.
le vaccinazioni ve le beccherete volenti o nolenti. Lionel da New York lo ha spiegato anche troppo bene. Chi puo fare indagini sui conti ? Mi reputo sostanzialmente onesto, ma tra un alternativa muori di infarto o di suicidio oppure ci sono tot milioni in un bel conticino se stai zitto, mi becco i milioncini esentasse.
PS Do per scontato che Massimo conosca Lionel...
#56 CharlieMike
Disinformatore, ma anche in effetti gli appellativi che ho usato io, sono forse passibili di querela.
Dovremmo inventare un neologismo ad hoc, visto che vanno di moda.

oppure una roba ambigua tipo..
"i server(s) di regime"
stessa semplificazione, del caso "assurdo che sia virus di Bill Gates per dominare il mondo, quindi lui non c'entra nulla prima-dopo-durante", è quella di "il virus è scientificamente dimostrato o non può essere altro che naturale, quindi non può essere sfuggito più o meno inavvertitamente da qualche laboratorio Cinese o meno";
come se non fosse mai successo nella storia che un virus sia sfuggito da un laboratorio.