Fake News, Disinformazione e il Nuovo Ministero della Veritá

di Federico Nicola Pecchini

Sono tempi difficili per la veritá. Offesa, derisa e bistrattata da ogni parte sembra ormai irriconoscibile. Non è un caso che molti sociologi si siano affrettati a designare quella in corso come l’era della post-veritá.

Giá a partire dal secolo scorso, le élite intellettuali d’occidente si sono cimentate in una vera e propria demolizione controllata della veritá. Heisenberg, con il principio di indeterminazione, e prima ancora Einstein, con la teoria della relativitá, ne avevano ribaltato le fondamenta ontologiche. Nel dopoguerra è stato il turno di decostruzionismo, postmodernismo e relativismo, correnti che hanno contribuito a minarne le basi epistemologiche. Il risultato oggi è di un nichilismo dilagante. La veritá (e quindi i valori) non esistono piú. Esistono solo interpretazioni, punti di vista. E nessuno di essi puó considerarsi privilegiato o migliore degli altri. Siamo perció costretti alla dittatura dell’opinione, dove l’unica cosa che conta è l’opinione della maggioranza. Non era forse questo il senso della democrazia? Ma in fondo la questione è molto piú antica. Mi torna in mente Ponzio Pilato: “Che cos’è la veritá?” - aveva chiesto a Gesú il governatore, con una punta di sarcasmo, prima di rivolgersi alla folla inferocita.

Senza impantanarci nel magma filosofico, torniamo ad oggi.

Quello a cui stiamo assistendo, a livello globale, non è niente meno che un crollo della fiducia nelle istituzioni. Secondo uno studio del 2017 condotto da Edelman, la credibilitá di governi, media, business e perfino ONG è in caduta libera. In tre quarti del mondo i cittadini non credono piú ai propri governi. Negli Stati Uniti, la perdita di fiducia dopo la morte di Kennedy è stata drammatica, e tocca ormai l’80% della popolazione.

Il sistema si è inceppato”, ha concluso Edelman, mostrando come in diciannove paesi dei ventotto testati, la maggioranza della gente ritenga che il “sistema” non funzioni più nel suo complesso. In altre parole, la crescente sfiducia nelle istituzioni, esacerbata dalla crisi economica, si è tramutata in un senso di scetticismo generale.

In Italia la situazione non è diversa. Per il rapporto Censis 2019, la parola chiave che riassume l’umore del Belpaese è “incertezza”. Per Demos, la fiducia degli italiani nei confronti dello stato si attesta al 22%, verso le banche al 19%, verso i partiti addirittura al 9%. Secondo Eurispes 2020, meno del 15% dei cittadini ha fiducia nel sistema istituzionale del nostro paese. Sono dati che devono far riflettere.

Cresce la diffidenza anche nei confronti della scienza. Uno studio americano del 2017 ha trovato che solo il 35% degli intervistati aveva “molta fiducia” negli scienziati, mentre il numero di quelli che non ne aveva affatto era raddoppiato dal 2013 e rappresentava ormai il 10% della popolazione. Un trend preoccupante che ha spinto Tom Nichols, ricercatore dell’Universitá di Harvard, a pubblicare un libro intitolato “La conoscenza e i suoi nemici. L'era dell'incompetenza e i rischi per la democrazia” (Luiss, 2018). Facendosi portavoce del sentimento di molti colleghi e dell’establishment accademico in generale, Nichols ha denunciato come irresponsabile la deriva populista ed anti-intellettuale che discredita “gli esperti” a favore dell’uomo comune. Tra le cause principali individua proprio l’ascesa di internet e dei social network, colpevoli a suo parere di promuovere una sorta di egualitarismo narcisistico e disinformato dove ogni opinione ha lo stesso valore.

Se pure “gli esperti” non hanno tutti i torti, scaricare ogni responsabilitá sulla stupiditá della gente è ugualmente irresponsabile. Una ricerca del 2005 aveva trovato che la maggior parte dei risultati pubblicati su riviste scientifiche si sono poi rivelati falsi. Nel 2009 la ricercatrice di Harvard Dr. Marcia Angell, ex-editrice del prestigioso New England Journal of Medicine, aveva dichiarato che “non è più possibile credere alla maggior parte degli studi clinici pubblicati, o fidarsi del giudizio di medici famosi e delle direttive mediche piú autorevoli”. Nel 2015, niente meno che l’editore capo della rivista medica piú famosa al mondo, The Lancet, aveva rincarato la dose: “Il caso contro la scienza è semplice: gran parte della letteratura scientifica, forse persino la metà, potrebbe essere semplicemente falsa.” Infine, un articolo del 2017 pubblicato sul British Medical Journal ha dimostrato come la maggior parte delle piú importanti riviste biomediche ricevano ingenti finanziamenti dalle case farmaceutiche, in alcuni casi di centinaia di migliaia di dollari l’anno.

Non è quindi casuale che un crescente numero di persone in tutto il mondo diffidino della parola degli esperti, e preferiscano piuttosto affidarsi a soluzioni fai-da-te, sia nel caso della medicina sia piú in generale per quanto riguarda l’accesso alle informazioni. È indubbio infatti che l’impatto sociale e politico del cosiddetto “quinto potere” — quello che comprende blogosfera, informazione alternativa e social media — sia uno dei tratti piú caratteristici e rilevanti, nel bene e nel male, di questo primo scorcio di ventunesimo secolo.

Fake News

È in questo contesto che, durante le presidenziali USA del 2016, è esploso il fenomeno delle fake news. I candidati erano il repubblicano Donald Trump e la democratica Hillary Clinton. Trump condusse una campagna dai toni marcatamente populisti ed anti-establishment. I media tradizionali si schierarono apertamente contro Trump, tacciandolo di fascismo e misoginia. Ma una serie di rivelazioni, specialmente quelle pubblicate da Wikileaks sulle irregolaritá commesse dal DNC (Comitato Nazionale Democratico), fecero pendere l’ago della bilancia a favore del controverso candidato repubblicano.

Dopo la sconfitta elettorale, Hillary Clinton e i Democratici lanciarono un feroce attacco contro l’informazione alternativa, colpevole a dir loro di propagare notizie false che avrebbero favorito Trump e, fatto ancor piú grave, di essere sostanzialmente strumenti della propaganda russa.

I media americani diedero ampio risalto alle accuse, scatenando una vera e propria caccia alle streghe contro l’informazione alternativa. Nel 2017, l’FBI aprí un’inchiesta ufficiale sulle presunte collusioni di Trump con la Russia, mirando all’impeachment del presidente eletto. Dopo due anni di indagini e di continui colpi di scena, il “Russiagate” si è peró rivelato un buco dell’acqua. Nella relazione finale al congresso, pubblicata lo scorso aprile, il procuratore incaricato Muller ha dovuto ammettere che “l’investigazione non ha potuto stabilire alcuna coordinazione o cospirazione tra i membri della campagna Trump ed il governo russo riguardo ad attivitá di interferenza elettorale.”

Non solo. Successive investigazioni interne sulle origini dell’inchiesta hanno rivelato sinistre collusioni tra politica e servizi. Ad esempio si è scoperto che i Democratici avevano segretamente finanziato la stesura del “dossier Steele”, uno dei principali capi d’accusa contro Trump redatto dall’ex agente segreto del MI6, Christopher Steele. L’FBI aveva incontrato gli avvocati del DNC poche settimane prima delle elezioni e aveva quindi buone ragioni per sospettare di tali finanziamenti, eppure non ne fece menzione al tribunale FISA quando chiese di ottenere un mandato di sorveglianza sul braccio destro di Trump, Carter Page.

Durante l’intera vicenda Trump e i suoi sostenitori si sono ovviamente difesi, rimandando al mittente le accuse di fake news. Il risultato è che la gente non sa piú a chi credere. La vittima principale è proprio la veritá, coperta da un’impenetrabile nebbia di menzogne e di isteria collettiva. Il popolo si scopre sempre piú arrabbiato, tradito, confuso. E questo è lo scenario ideale per aspiranti dittatori (che spesso si rivelano nient’altro che opposizione controllata dalle stesse élite che attaccano), i quali approfittano del caos generale per imporsi con retoriche populiste.

Disinformazione

È ormai cosa nota come i governi occidentali abbiano avviato da anni un programma globale di sorveglianza di massa senza restrizioni. Questo vuol dire che agenzie governative come l’NSA hanno oggi libero accesso ai dati telefonici, satellitari ed internet di intere popolazioni. Il programma era rimasto segreto fino al 2013, quando Edward Snowden, un impiegato della CIA, divulgó al mondo migliaia di documenti riservati che mostravano l’enorme mole di dati raccolti dal sistema PRISM.

Ma le rivelazioni di Snowden non si limitavano al programma di sorveglianza. Glenn Greenwald, uno dei giornalisti a cui furono affidati i documenti segreti, ha pubblicato una serie di articoli dove risulta come i servizi d’intelligence occidentali siano attivamente impegnati nell’infiltrare e manipolare le conversazioni online, attraverso tattiche che vanno dal propagare menzogne create ad hoc fino al distruggere la reputazione di individui indesiderabili. La cosa piú preoccupante, spiega Greenwald, è che le persone prese di mira non sono soltanto pericolosi terroristi che minacciano la sicurezza nazionale, ma anche semplici attivisti politici senza alcun precedente penale, che in teoria sarebbero protetti dal Primo Emendamento (che garantisce la libertá di parola e di stampa).

La disinformazione di stato, cioè la pratica di infiltrare gruppi dissidenti e diffondere informazioni false al fine di screditarli, manipolando cosí l’opinione pubblica, è stata per lungo tempo fonte di dibattito. Nel 2008, Cass Sunstein — professore di giurisprudenza ad Harvard e direttore dell’Ufficio Informazioni ed Attivitá Normative sotto la presidenza Obama — pubblicó un controverso articolo intitolato “Teorie del Complotto”, dove si evidenziavano i rischi derivanti dal diffondersi di teorie in aperta contraddizione con la narrativa ufficiale, e si proponevano strategie per arginarle. “Possiamo facilmente immaginare una serie di possibili risposte,” scriveva Sunstein: “(1) Il governo potrebbe vietare le teorie del complotto. (2) Il governo potrebbe introdurre una specie di tassa, pecuniaria o d’altro tipo, a chi diffonda tali teorie. (3) Il governo potrebbe impegnarsi a controbattere le teorie del complotto, adducendo argomenti per screditarle. (4) Il governo potrebbe formalmente ingaggiare soggetti privati credibili affinché si impegnino in un’opera di contro-informazione. (5) Il governo potrebbe intraprendere una comunicazione informale con tali soggetti, ed invitarli a collaborare.”

L’idea di Sunstein è che il governo debba intraprendere “un’infiltrazione cognitiva dei gruppi estremisti”, “il che comporterebbe un mix di (3), (4) e (5)”. Nello specifico, proponeva che “Agenti governativi (e i loro alleati) potessero infiltrarsi nelle chat room, nei social network e perfino tra gruppi di persone in carne e ossa con l’obiettivo di ostacolare la propagazione delle teorie complottistiche, sollevando dubbi sulle loro premesse fattuali, la loro logica causale o le loro implicazioni politiche.” È bene sottolineare come Sunstein si riferisca a tutti coloro che promuovono teorie per cui il governo americano è responsabile o complice degli attentati alle Torri Gemelle come “gruppi estremisti”.

Grazie ai documenti diffusi da Snowden, abbiamo oggi le prove di come almeno un governo occidentale (quello inglese) abbia davvero messo in atto queste tecniche di disinformazione. Purtroppo peró, sembra che tali tecniche non si siano rivelate particolarmente efficaci nel combattere il complottismo. Riguardo all’11 Settembre, ad esempio, uno studio del 2016 ha trovato che la maggioranza degli americani (54.3%) è convinto che il governo stia nascondendo la veritá. Quasi il 50% crede lo stesso sul caso Kennedy, il 42% sul riscaldamento globale, il 30% sull’origine dell’AIDS, il 24% sull’allunaggio. Ma il complottismo è un fenomeno globale, sebbene piú diffuso nei paesi ricchi. Uno studio condotto nel 2018 ha rilevato che l’Europa è il continente piú scettico riguardo ai vaccini, con solo il 65% della popolazione che li ritiene sicuri. Un terzo dei francesi è dichiaratamente no-vax. In Italia la percentuale si assesta attorno al 24%, mentre il 21% crede al complotto delle scie chimiche.

A mali estremi, estremi rimedi” — come si suol dire. Ed è cosí che i governi di casa nostra hanno pensato bene di aggiornare il loro gioco.

Il Nuovo Ministero della Veritá

La veritá sta perdendo”, ha ammesso Richard Stengel in un’intervista al Washington Post. Stengel è sottosegretario al Dipartimento di Stato per la Diplomazia Pubblica, il braccio principale della propaganda americana sin dai tempi di Reagan e la sua dottrina di “gestione della percezione”.

Si tratta di un chiaro esempio di doublespeak, o linguaggio politichese doppiogiochista. Per Stengel e colleghi, “la veritá” è semplicemente ció che serve agli interessi di USA, NATO e delle altre potenze occidentali. Con la scusa di combattere le “fake news”, scrive il reporter investigativo Robert Parry, la burocrazia e i mass media americani hanno dichiarato guerra a qualunque giornalista osi esprimere dissenso o scetticismo riguardo la narrativa ufficiale, non importa quanto le critiche siano effettivamente basate sui fatti.

Sappiamo che da lungo tempo il governo statunitense, attraverso l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (USAIID), stanzia decine di milioni di dollari l’anno per finanziare il lavoro di giornalisti leali all’establishment. Con l’aiuto di George Soros, USAIID ha finanziato il progetto OCCRP, che si occupa di screditare i regimi ostili agli Stati Uniti prima e durante le cosiddette rivoluzioni colorate. OCCRP collabora inoltre con Bellingcat, una piattaforma investigativa fondata da Elliot Higgins, giornalista che fa parte dell’Atlantic Council (un think-tank pro-NATO a sua volta finanziato dal Dipartimento di Stato americano). Altre decine di milioni di dollari vengono stanziati attraverso la National Endowment for Democracy (NED), una ONG fondata nel 1983 grazie alla supervisione dell’allora direttore della CIA, William Casey.

Ma tutto ció non bastava piú. Nel dicembre 2016, il Congresso USA approvó ulteriori 160 milioni per combattere la propaganda russa. Il Washington Post, basandosi sulla soffiata di un gruppo anonimo, pubblicó una lista nera con 200 tra i maggiori siti di informazione alternativa al mondo, additandoli come complici di tale propaganda. Il New York Times, cavalcando la nuova ondata di isteria maccartista, scrisse un editoriale dove sosteneva la necessitá di censurare il web, cioè di marginalizzare o far scomparire del tutto ogni sito dissidente.

L’obiettivo finale di questa campagna era la creazione di un vero e proprio “Ministero dell Veritá”, gestito non direttamente dal governo (sarebbe sconveniente), ma dalle stesse societá private di media e comunicazione. Il gruppo esiste giá, e si chiama “First Draft Coalition”.

Molti media alternativi sostengono che l’epurazione sia giá cominciata. Con la scusa di combattere “fake news” e “hate speech”, le principali piattaforme social come Youtube, Facebook e Twitter hanno iniziato a cancellare, senza dare alcun preavviso o spiegazione, gli account di una lunga serie di attivisti ed organizzazioni che guarda caso criticavano la narrativa ufficiale. Come spiega Matt Agorist del Free Thought Project, “la nuova censura sembra andare contro a chiunque provi a sfidare l’establishment. Dissentire con lo status quo è il nuovo hate speech.”

Per i poteri forti, controllare la narrativa online è diventata una questione di vita o di morte. Nel 2017, l’ex-agente FBI e membro dell’Alliance for Securing Democracy Clint Watts ha parlato al congresso di una “guerra civile” delle idee, esortando senza mezze misure a “sopprimere i ribelli dell’informazione”. Nel 2018 altri centinaia di siti alternativi, tra cui lo stesso Free Thought Project, sono stati bannati dai social network e declassati sui motori di ricerca. Per Jamie Fly, un neoconservatore membro del German Marshall Fund, “questo è solo l’inizio.

Anche l’Unione Europea si è prontamente unita nella guerra contro l’informazione dissidente. Due anni fa il parlamento tedesco ha approvato una legge, chiamata Network Enforcement Act, che obbliga le compagnie di comunicazione a censurare il dibattito online per conto del governo. La nuova legge “è fondamentalmente sbagliata” — ha commentato il direttore dell’Osservatorio sui Diritti Umani Wenzel Michalski — “È vaga, troppo ampia e trasforma le societá private in censori iper-zelanti per paura di incorrere in multe salate, lasciando gli utenti senza alcuna supervisione giudiziaria e diritto di appello.” Per molti, il rischio principale è quello di una mancanza di imparzialitá da parte degli organi di vigilanza. Sul finire del 2018, ad esempio, il vice-presidente del parlamento europeo Valcárcel Siso ha ammesso che la campagna contro le “fake news” è in realtá volta a difendere l’integritá dell’Unione a fronte degli “attacchi lanciati da populisti e nazionalisti.”

Tra i piú colpiti dalle purghe social ci sono in effetti parecchi gruppi di destra, quelli che oltreoceano vengono generalmente catalogati sotto il termine alt-right (destra alternativa), spesso accostati a ideologie quali il suprematismo bianco, antisemitismo, xenofobia, ecc. Ma ugualmente attaccati sono stati i gruppi di sinistra radicale, quali ad esempio il World Socialist Web Site, Truthout, The Real News e Common Dreams. “Si tratta di censura politica della peggior specie,” ha commentato Robert Epstein, ex-editore capo di Psychology Today. “È solo una scusa per sopprimere certi orientamenti politici” giudicati scomodi dalle autoritá.

Anche chi esprime critiche al sistema finanziario globale, come Luke Rudkowski di We Are Change, è stato purgato. Recentemente, la Psicopolizia di internet ha cancellato post e sospeso profili appartenenti ad istituzioni governative, media, e perfino semplici influencer di nazioni ostili all’impero americano, come l’Iran, la Siria, la Bolivia e il Venezuela. Twitter ha addirittura sospeso l’account a due presidenti in carica, Assad e Khamenei. Dopo l’assassinio di Soleimani, Instagram ha rimosso qualsiasi contenuto che esprimesse sostegno all’ex-generale iraniano, citando come giustificazione proprio le sanzioni imposte dagli Stati Uniti.

Ma il nuovo Ministero della Veritá non intende certo fermarsi alla politica. Nel 2019, dopo un’epidemia di morbillo, l’Organizzazione Mondiale della Sanitá ha dichiarato la “titubanza sui vaccini” — “cioè la riluttanza o il rifiuto a vaccinarsi nonostante la disponibilitá di vaccini” — come uno dei maggiori pericoli per la salute globale. Nonostante la percentuale di morti per malattie infettive, specialmente nei paesi sviluppati, sia praticamente irrilevante, molti paesi occidentali hanno deciso di imporre od estendere l’obbligo vaccinale a tutti i cittadini. Alcuni governi stanno perfino valutando multe salatissime per i genitori disobbedienti. Vista la bassa mortalitá di malattie come il morbillo (nei paesi sviluppati si aggira attorno allo 0.1% - 0.2%) diversi genitori hanno ostinatamente espresso il loro dissenso. Ecco allora intervenire la censura, con Facebook e Google impegnati a estirpare ogni dubbio dalle loro piattaforme.

Non poteva ovviamente mancare Greta. Eletta dal Time Persona dell’Anno 2019, è ora candidata (per la seconda volta) al Nobel per la Pace. I potenti della terra sembrano avere un debole per lei. Grazie alla giovane attivista svedese, il famigerato “Cambiamento Climatico” è infine sulla bocca di tutti. Da qualche anno, le maggiori istituzioni internazionali suonano l’allarme con toni sempre piú apocalittici: per le Nazioni Unite, rappresenta “la piú grande minaccia alla salute umana della storia”, “la maggiore minaccia per la sicurezza globale”, ecc. Il Fondo Monetario Internazionale ha parlato recentemente di una “crisi che richiede azioni immediate da parte di tutti i livelli di governo”. La Banca Mondiale ha stanziato 50 miliardi per promuovere una nuova “finanza climatica”.

Al di là dei risvolti socio-economici, la questione climatica è a tutti gli effetti una questione scientifica, e per di piú assai complessa. La teoria piú accreditata, quella del riscaldamento globale dovuto alle emissioni di gas serra, non è ancora universalmente accettata (nonostante le forti pressioni per stigmatizzare o minimizzare ogni voce contraria). Tra le fila dei “negazionisti” — cosí viene chiamato chi osa sollevare qualche dubbio — non vi sono soltanto turbocapitalisti senza scrupolo al soldo delle lobby petrolifere, ma anche eminenti ecologisti, preoccupati che l’isteria climatica ci distolga dall’affrontare i problemi sistemici. Anche in questo caso, peró, i toni del dibattito si fanno sempre piú simili a quelli della Santa Inquisizione. Di recente, la deputata americana Kathy Castor ha chiesto a Youtube di censurare ogni video che promuova teorie alternative sul clima. Un numero crescente di accademici invoca addirittura la censura totale su ogni mezzo di informazione. Nonostante Greta parli spesso della “Scienza” come un dogma, peró, la libertá di esprimere posizioni contrarie al consenso generale è la chiave di un sano dibattito scientifico, e in fin dei conti tale libertá è proprio ció che differenzia la scienza da qualsiasi religione rivelata. Appellarsi alla censura è la cosa piú anti-scientifica che si possa immaginare, e tali proposte non possono che far rivoltare Galileo Galilei nella sua tomba.

Soffermiamoci infine sul caso dell’anno, il vero tormentone di queste prime settimane del 2020: l’epidemia da Coronavirus. Parallele al virus, e forse ancora piú contagiose, si sono diffuse online le teorie del complotto. Si va dalle armi batteriologiche create nei laboratori cinesi alle mire depopolazioniste di Bill Gates, dai numeri gonfiati di vittime alle terapie a base di candeggina. Dopo qualche giorno, su indicazione dell’OMS, i social network hanno deciso di cancellare ogni contenuto non conforme alla narrativa ufficiale. E se in alcuni casi le paure che tali storie possano provocare danni fisici ad utenti sprovveduti paiono in effetti fondate, non si spiega ad esempio perché Twitter abbia sospeso l’account di Zerohedge, uno dei maggiori siti d’informazione alternativa al mondo, a seguito di un post che ipotizzava un’origine artificiale del virus collegata alle ricerche immunologiche di un certo Dr. Peng Zhou.

Insomma, la questione è molto delicata. La presenza di fake news è un motivo sufficiente per lasciare carta bianca alla censura? E soprattutto, chi controlla i controllori? Come facciamo a fidarci dei nostri governi che, come ormai sappiamo tutti, ci hanno mentito e ancora oggi ci mentono spudoratamente? Come fidarsi d’altronde dei mass media o delle societá Big Tech, tutte in mano a pochi oligarchi con le mani in pasta?

Se vogliamo ripristinare la credibilitá dell’informazione e del dibattito pubblico la soluzione non puó e non deve essere una deriva totalitaria verso la censura. Il rischio c’è ed è oggi piú alto che mai, specialmente a causa dell’immenso potere gestito da un manipolo di tecnocrati della Silicon Valley fuori da ogni controllo democratico. Bisogna stare all’erta, e non lasciare che con la scusa di qualche emergenza fabbricata ad hoc il potere ci tolga anche quei pochi diritti che ci rimangono, quelli che i nostri padri costituenti, in Italia come in America, ci avevano lasciato a costo di enormi sacrifici: la libertá di pensiero, di parola e di stampa. L’antidoto alle menzogne dilaganti sta piuttosto nell’educazione al pensiero critico, ad un sano scetticismo, nel proteggere un giornalismo davvero indipendente. Sta nell’implementare misure di trasparenza e rendicontabilitá per i politici e per i media. Nel delegittimare la guerra propagandistica condotta dai servizi segreti. Nel democratizzare i social network e creare meccanismi di feedback piú efficaci. Non svendiamo la nostra libertá per una finta sicurezza. Ne va del nostro futuro.

Comments  
Articolo valanga.
Problematico fare una sintesi.
C.v.d.


Quote:

Tra le cause principali individua proprio l’ascesa di internet e dei social network, colpevoli a suo parere di promuovere una sorta di egualitarismo narcisistico e disinformato dove ogni opinione ha lo stesso valore.

Questo è sacrosanto.
In più: più notizie = troppe notizie e troppe notizie = nessuna notizia. Questa è la sintesi.

Però bisogna differenziare ciò che è democrazia da ciò che è dittatura della maggioranza; se poi a discernere il "bene" dal "male" ci mettiamo i soloni proprietari/inventori dei social network allora qualsiasi principio democratico va a farsi benedire di default!
...tana, che articolo lungo. Mi prendo le ferie e lo leggo.
Nel film Fahrenheit 451, tratto dal romanzo di Ray Bradbury, il governo, giustificando il tutto come servizio per il bene comune, ha deciso di mettere al bando i libri considerandoli inutili e dannosi e di distruggerli sistematicamente. I pompieri hanno il compito di bruciare i libri, che sono stati proibiti e aboliti. I libri sono stati sostituiti dalla televisione. L’onnipresente schermo casalingo costringe la popolazione a un’ebete sudditanza nei confronti del potere.
La potenza sovversiva dei libri, risiede nella memoria e nella ricerca del significato che sta dietro alle parole, mentre gran parte della gente si è progressivamente accontentata delle spiegazioni più semplici e superficiali. come quelle fornite dalla televisione.
Una comunità di ribelli si organizza per costituire la memoria letteraria dell’umanità: ognuno di loro ha infatti memorizzato un testo letterario per trasmetterlo alle nuove generazioni quando il mondo sarà libero dalla tirannia.
Proposta:
Preso atto del futuro intento del potere, da questo momento ogni internauta “responsabile” potrà e dovrà costituire una memoria storica diffusa riguardo tutto quanto accaduto nella storia, per esempio sull’11 Settembre, sul caso Moro, sul caso Mattei, sul caso Kennedy, sull'Europa, sulla nato, sulla I° guerra mondiale, sulla II° guerra mondiale, sul riscaldamento globale, sull'origine dell’AIDS, sull'allunaggio, riguardo ai vaccini, sulla geo ingegneria delle scie chimiche…. per contribuire alla costruzione di un nuovo mondo.
Come?, semplice, immagazzinando su hard disk esterni più informazioni alternative possibili alle verità del main stream.
Scusate l’utopia.
Molto interessante, anche se spiega nel dettaglio quello che grosso modo abbiamo capito da tempo... :-(
SFIDUCIA: e sai cosa bevi! :pint:

:-D
:-D
:-D
Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Però l'articolo é ben articolato. ;-)
Infatti, lo trovo un ottimo riassunto di una situazione nota, con molti link utili per chi ne sa di meno.
#7 redazione

In tale ruolo, é un articolo esemplare!
Ciao a tutti:

l'articolo é in effetti ben documentato e pieno di spunti interessanti.
Interessante soprattutto lo studio sulle ricerche scientifiche...
Io aggiungo:
1) assenza quasi completa di notizie che possano scalfire i dogmi materialisti, salvo eccezioni (Voyager, per esempio...): niente notizie sull'archeologia alternativa, su creature misteriose (vampiri per esempio...), per non parlare di "alieni" et similia;
2) concentrazione mediatica assai sospetta: più o meno, nei Paesi Occidentali, abbiamo la TV di Stato, la TV del magnate locale dei media (Berlusconi in Italia), e Sky.
In ogni caso la credibilità dei media è stata minata dai media stessi, mica da fb. Clinton ha perso perché, in precedenza, era stata coperta d'insulti da parte dei media (per vendere giornali, peraltro, e per minare la credibilità della politica), salvo poi diventare una "santa" durante le elezioni.
Io, poi, l'ho persa completamente quando, all'indomani della vittoria di Trump, i Democratici hanno accusato i Russi di aver interferito nelle elezioni. Adesso non so più, seriamente, se credere ad alcunché che provenga dagli USA o riguardi gli USA.
Articolo lungo, condivisibile e ben documentato, quindi non ci si può azzuffare su niente e la discussione ne risente. E' necessario che qualcuno osservi con attenzione le virgole per esprimere il suo personalissimo punto di vista sull'opportunità di modificarne la collocazione.
Bellissimo articolo!
Un’ottima descrizione della realtà informativa, che credo possa accendere qualche lampadina anche
nella testa di chi non ha mai iniziato a porsi il problema... se solo si riuscisse a farglielo leggere!

Quote:

Tra le cause principali individua proprio l’ascesa di internet e dei social network, colpevoli a suo parere di promuovere una sorta di egualitarismo narcisistico e disinformato dove ogni opinione ha lo stesso valore.

nemmeno io sono d'accordo con questa opinione..

una buona idea è una buona idea
indipendentemente dai titoli di chi laprofessa..
è la base della meritocrazia..

non è che se uno è titolato allora è il verbo,
se non è titolato spara corbellerie..


ovviamente tutto è da soppesare,
non da accettare acriticamente..
le affermazioni del titolato e del non-titolato..


Quote:

Se pure “gli esperti” non hanno tutti i torti, scaricare ogni responsabilitá sulla stupiditá della gente è ugualmente irresponsabile. Una ricerca del 2005 aveva trovato che la maggior parte dei risultati pubblicati su riviste scientifiche si sono poi rivelati falsi.

appunto..


Quote:

(3) Il governo potrebbe impegnarsi a controbattere le teorie del complotto, adducendo argomenti per screditarle. (4) Il governo potrebbe formalmente ingaggiare soggetti privati credibili affinché si impegnino in un’opera di contro-informazione. (5) Il governo potrebbe intraprendere una comunicazione informale con tali soggetti, ed invitarli a collaborare.”

faccio un esperimento di lettura del pensiero..

"attivissimo, polidoro, ecc."
indovinato?
In Italia la censura esiste già, si chiama legge Mancino.

A chi piacerebbe fondare un comitato referendario per abrogarla?
(a me ovviamente sì, altrimenti non l'avrei chiesto).
Guardate. Quelli che stanno censurando, sono gli stessi che ci hanno dato internet e ci hanno concesso, in una prima fase, la libertà di scrivere tutto e il contrario di tutto.
Non scadiamo nell'ideologia per favore.
Ci manca solo che passi l'idea che dissentire implichi di per sé la verità o l'intelligenza.
Molto bello. Se devo proprio trovare una cosa che stona e' l'inizio: Che senso ha mettere dentro un articolo del genere la relativita' di Einstein ed il principio di indeterminazione? Inoltre mettendoli a cornice del disegno che viene dipinto si da adito a correlazioni che avrebbero il solo effetto di screditare alla base questo articolo.
#14 qilicado

Concordo
È ottima cosa leggere tutto l'articolo, prendersi un pochino di tempo e analizzare tutti gli adentellati (link inseriti) leggendoli, solo così credo si possa commentare liberi da paletti. Complimenti per l'articolo ottimo.

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Ci manca solo che passi l'idea che dissentire implichi di per sé la verità o l'intelligenza.

Ci manca solo che passi l'idea che censurare implichi di per sé la verità o l'intelligenza.
L’occidente è riuscito a fare peggio del totalitarismo della vecchia URSS!
R.I.P. veritas
#13 Stolypin
Io ci sto!

Di circa 2 anni fa..ma fa tremare ancora le gambe
Il Dittatore del Deep Web - Creepypasta #95

link in caso....www.youtube.com/watch?v=oRFkCQ4hFzI

PS: da valutare naturalmente...soprattutto perché non ho trovato fonti su tutto l'argomento ma non credo cmq che sia andato troppo "fuori tema"
#0 Federico Nicola Pecchini

Quote:

Heisenberg, con il principio di indeterminazione, e prima ancora Einstein, con la teoria della relativitá, ne avevano ribaltato le fondamenta ontologiche

non starò a fare un gran pippone, ma questa qui è davvero enorme: una enorme castroneria!
in relazione alla realtà, Heisenberg ed Einstein stavano agli antipodi!
(chi non l’abbia fin qui ancora mai capito, o è un ignorante pluri matricolato o è un gran coglione o è un ipocrita millantatore)

Quote:

Sono tempi difficili per la veritá. Offesa, derisa e bistrattata da ogni parte sembra ormai irriconoscibile

...

[la verità ce l'avrebbe in tasca colui che crede nella cattolicissima ortodossa interpretazione dei vangeli? chi altri se no?
costui dunque direbbe: "io nella verità ci credo!!!"]

ps:
consiglio all'autore di eliminare la prima parte: tutto fino a

Quote:

Senza impantanarci nel magma filosofico, torniamo ad oggi.

A proposito di censura

E' una buona idea alla quale avevo già pensato anch'io, infatti mi sono scaricato diversi video anni addietro.
Il problema è che poi rimangono li ad ammuffire perchè ormai la gente è abituata a fruire dei contenuti direttamente dal web, e quando ti vengono a trovare sicuramente non hanno voglia di guardare video "pesanti e noiosi".
Però quando non si troverà più un cazzo sarebbe anche utile aver conservato qualcosa.
Solo che potrà girare solamente "a mano" perchè è molto probabile che limitino anche la condivisione via internet, per cui tutto molto lento.
Le informazioni mainstream le ho in tempo reale, mentre per quelle alternative devo appena andare a trovare qualcuno con una chiavetta o un disco al seguito.
Certo meglio che perdere per sempre quelle informazioni, però sicuramente la loro efficacia a livello di opinione pubblica sarà molto molto scarsa.
Secondo il verbo pionieristico del Lazzaro Spallanzani il plasma di una persona guarita dal coronavirus sarebbe in grado di guarire una persona infetta.
Quindi è possibile che il plasma di una persona guarita da un tumore possa far guarire un malato oncologico?

Ma poi, come fa il corpo umano a trovare un anticorpo per guarire dall'attacco di un virus non solo
artificiale ma anche mutageno? Lo trova su Amazon durante il black friday o lo fabbrica da solo sul momento?

Si aprono grandi dibattiti e scenari per la scienza e la medincina!
#15 aislin

Il primo paragrafo é introduttivo e voleva dare una breve cornice storico-filosofica al problema della veritá. Non é certo mia intenzione screditare le scoperte di Einstein o Heisenberg ma solo ricordare come la questione del relativismo in fatto di veritá sia ben piú antica dei social network.
#21 gino sighicelli

Ovviamente Einstein e Heinsberg avevano posizioni radicalmente differenti, quasi inconciliabili, e se li ho messi uno accanto all'altro senza darne spiegazioni approfondite é solo per la brevitá di tale paragrafo introduttivo.
Diciamo che Einstein, nonostante egli non metta affatto in discussione la piena intelligibilitá dell'universo né rinunci al progetto di una teoria unificata, di fatto spezza il nucleo centrale della fisica moderna classica - cioé il concetto di spazio e tempo come entitá separate - e propone invece una nozione di continuum spaziotemporale a quattro dimensioni incompatibile con il vecchio determinismo meccanicista. E' nel solco aperto da Einstein che prende sviluppo la teoria dei quanti sulle particelle subatomiche, e di lí il post-modernismo culturale della seconda metá del XX secolo.

Riguardo all'accenno a Gesú e al vangelo di Giovanni, di nuovo, la mia non era nient'altro che una citazione evocativa. Certamente non sono per un dogmatismo cattolico e diffido di ogni manicheo. Allo stesso tempo, peró, diffido dei relativisti e dei nichilisti che si disinteressano del problema "lavandosene le mani". :)
Uno spettro si diffonde nell'etere luminifero.
Infatti la fisica quantistica non spiega come un pilastro caduto a ovest possa tirare giu un palazzo tutto d'un pezzo.
#26 Fpecchini

i seguenti sono fatti:

1) Albert Einstein ed Erwin Schrödinger combatterono strenuamente il neopositivismo, dovendo per ciò poi pagare molto amare conseguenze;
2) le teorie relativistiche di Einstein vennero (e tuttora sono) corroborate da fatti sperimentali;
3) le ipotesi cosmologiche su esse costruite da egli mai vennero avvallate;
4) Einstein sempre sostenne l’ipotesi dell’incompletezza delle teorie quantistiche;
5) sicuramente anche avrebbe ammesso che anche le sue teorie relativistiche devono, pertanto, anch’esse necessariamente risultare essere incomplete (una teoria completa non può consistere in due rami principali tra loro incompatibili);
6) nei giorni successivi alla sua morte ci fu chi notò il fatto che le lavagne su cui Einstein era solito scribacchiare inducessero nell’ipotesi che anche negli ultimi suoi giorni egli fosse ancora tormentato dalla sua prima invenzione: il fotone (quasi come se ancora si chiedesse: ma cosa ho mai inventato?);
7) ricordo vagamente una sua citazione che successivamente mai più riuscii a ritrovare; una sua citazione con cui confessava il suo tormento in relazione al quanto di energia (la sua prima e più importante invenzione; su cui egli avrebbe poi vanamente riflettuto, molto più di quanto ebbe a dover poi riflettere sulle sue due teorie relativistiche).

Einstein ci consegnò sue opere che, seppure valide, senz’altro un giorno dovranno necessariamente come minimo risultare incomplete.

A mio parere è verosimile che un domani le teorie relativistiche einsteiniane risulteranno consistere in grossolane distorsioni di teorie maggiormente valide e maggiormente corroborate dai fatti sperimentali (e probabilmente molto più semplici ma anche molto differenti dalle attuali).

In ogni caso, della ancora persistente incompletezza delle più moderne e più importanti teorie della fisica la colpa certamente non è imputabile ad Einstein o a Schrödinger: a mio parere questi due contributori alla moderna teoria della fisica fecero molto più di quanto sarebbe stato doveroso, al fine di preservarne la validità e la possibilità di venire ulteriormente sviluppata; purtroppo vennero però invece sconfitti, ed anche poi emarginati dalla comunità scientifica.

Il contributo di Einstein fu importante anche nel campo dell’epistemologia.

p.s.

A mio parere validi indizi su come si potrebbe tentare di procedere nello sviluppo ulteriore della teoria della fisica già esistono; richiedendo però, come minimo, la totale abiura del neopositivismo

a mio parere Albert Einstein ed Erwin Schrödinger correttamente riconobbero il cancro che avrebbe poi infine completamente sterilizzato la teoria della fisica; ma non solamente essa ...

il neopositivismo consistette (e tuttora consiste) nell'abiura della 'metafisica';
l'abiura inizialmente avvenne soprattutto sulla base della 'filosofia' (indubbiamente puerile) di Ernst Mach: un fatto che Albert Einstein medesimo denunciò esplicitamente, e molto chiaramente;
peraltro, a mio parere, Ernst Mach fu invece straordinariamente geniale nella sua critica della metafisica newtoniana (vedi principio di Mach);
nel caso dell'ideazione di ambedue le sue teorie relativistiche Einstein si mosse soprattutto nella speranza di poter soddisfare il così detto 'principio di Mach', fallendo però tale suo obbiettivo, ed infine anche traendone l'erronea conclusione che tale principio fosse una fuorviante chimera; a mio parere ciò fu un suo grave errore.

invece di 'metafisica', oggigiorno il termine più corretto da utilizzare sarebbe 'fondamenti semantici della teoria della fisica'

a mio parere a Ernst Mach andrebbe riconosciuto lo straordinario merito di avere validamente criticato la metafisica di Newton, ma anche l'ancora più straordinario demerito di trarne poi l'erronea inferenza che nel campo della teoria della fisica la 'metafisica' sarebbe peggio che inutile
Questo parte sostenendo che il problema di questi tempi sono le fake news e coclude supportando la disinformazione sui vaccini. E meno male che in testa all'articolo parla di "post verità"...
#28 gino sighicelli

Quote:

2) le teorie relativistiche di Einstein vennero (e tuttora sono) corroborate da fatti sperimentali;

Ma assolutamente NO. Indaga, non accontentarti della solita solfa pre-masticata.

Ad esempio:
The Eclipse Data From 1919: The Greatest Hoax in 20th Century Science
blog.hasslberger.com/Moody%20-Eclipse_Data_From_1919.pdf

Gravitational wave detection could be a false alarm
theguardian.com/.../...

Testi vari (se ti interessano, chiedimi):
The Einstein Hoax - H. E. Retic
Physics Without Einstein - Harold Aspden
Einstein e DePretto - La vera storia della formula - Umberto Bartocci
Albert Einstein The Earth Mover - Robert Sungenis
The real Einstein (italiano con grafici aggiornati) - Roberto Monti
Old Physics for New - a worldview alternative to Einstein's relativity - Thomas E. Phipps
Criticisms of the Einstein Field Equation - End of 20th Century Physics - Myron Evans


Un paio di riflessioni, apparentemente ot:
- La quasi totalità dei fisici del Manhattan Project era di origine ebrea (Fermi era sposato con un'ebrea). Una singolare coincidenza. (Il cretino medio commenterà questa affermazione come una dichiarazione di antisemitismo. Nel caso, lo ignorerò visto che per me esistono solo due razze al mondo: gli umani imbecilli e quelli con buon senso. Il resto è fuffa per cretini, appunto)
- Più lo si guarda, leggendo la vasta documentazione "fuori onda", più il personaggio E. assume i connotati di un gatekeeper. Mente brillante, certo, forse all'altezza di un altro famoso frontman della fisica, R. Feynman, anch'egli con non poche ombre. Pochissimi sanno che il nostro compianto Giuliano Preparata fu l'unico, credo, ad aver avuto il coraggio di criticare Feynman apertamente, cioè alzandosi in piedi ad un convegno di Fisica e controbattendo le sue tesi, cosa che fece incazzare F. come una iena (ma se uno è un genio e sa motivare con la matematica le proprie ragioni, perchè arrabbiarsi?). Preparata morì in seguito in circostanze poco chiare, lasciando in eredità - praticamente sconosciuta - il lavoro condotto insieme ad Emilio Del Giudice.
- L'odierna Fisica non è in grado di fornire una spiegazione valida del volo alare... drive.google.com/.../view
#29 Hanscooper

Vedo che non sono l'unico a storcere il naso...
Anche per me questo novello salvatore dell'umanità - contributor de L'intellettuale dissidente, residente in India - puzza di gatekeeper lontano un miglio.
Ottimo articolo, va nella direzione giusta (al contrario degli accenti, quasi tutti sbagliati). :hammer:

Perla #3

Non è un utopia, è quello che sto facendo da 14 anni.
Moltissimi link e siti dai quali ho attinto buona parte delle mie ricerche, come da me previsto, sono stati oscurati, ma i dati sono al sicuro nei miei hard disk.

Quote:

Preso atto del futuro intento del potere, da questo momento ogni internauta “responsabile” potrà e dovrà costituire una memoria storica diffusa riguardo tutto quanto accaduto nella storia, per esempio sull’11 Settembre, sul caso Moro, sul caso Mattei, sul caso Kennedy, sull'Europa, sulla nato, sulla I° guerra mondiale, sulla II° guerra mondiale, sul riscaldamento globale, sull'origine dell’AIDS, sull'allunaggio, riguardo ai vaccini, sulla geo ingegneria delle scie chimiche…. per contribuire alla costruzione di un nuovo mondo.

Saranno felici i produttori di hard disk. Frattanto tutte le fesserie che ho letto sul web negli ultimi vent'anni sono ancora tutte perfettamente fruibili, alla facciaccia del potere... per esempio sull’11 Settembre, sul caso Moro, sul caso Mattei, sul caso Kennedy, sull'Europa, sulla nato, sulla I° guerra mondiale, sulla II° guerra mondiale, sul riscaldamento globale, sull'origine dell’AIDS, sull'allunaggio, riguardo ai vaccini, sulla geo ingegneria delle scie chimiche...
#30 webrasta grazie per i link, interessante
#29 Hanscooper

Il mio articolo mira a sottolineare come il concetto di fake news, come quello di teoria del complotto, sia stato creato dall'establishment per delegittimare teorie alternative alla narrativa ufficiale. Come lo stesso establishment si sia adoperato a inflitrare cognitivamente i gruppi complottistici per screditarne i membri e disseminando false teorie per screditare quelle vere. Utilizzando infine la dissonanza cognitiva nell'opinione pubblica per legittimare una censura a 360 gradi. Riguardo ai vaccini, non so cosa tu ritenga "disinformazione" a riguardo, io nel mio articolo ho solo sostenuto che la censura é pericolosa. Personalmente ritengo che i vaccini possano oggi essere usati come arma di depopolamento dalle elites globali, ma a questo ho solo alluso per evitare attacchi frontali.
#31 webrasta

Noto innanzitutto come gli attacchi ad personam a screditare gli attivisti sono proprio la tecnica utilizzata dagli agenti infilitrati, quindi attenzione ad utilizzarli o quello che passa per ''gatekeeper'' sei proprio tu.
Al di lá di questo, ho vissuto in India per qualche anno lavorando su una piattaforma per ecovillaggi ma ora sono tornato in Italia da qualche mese. Collaboro con l'Intellettuale Dissidente perché mi sto cimentando con la traduzione dall'inglese e loro pubblicano le mie traduzioni. Non ci vedo nulla di particolarmente sinistro. ;)
#30 webrasta

Quote:

non accontentarti della solita solfa pre-masticata

entrando un po’ nello specifico:
intendi forse dire che le deviazioni rispetto all’ipotizzato moto rettilineo della luce (dei fotoni ipotizzati nel vuoto ipotizzato) non avverrebbero sensibilmente, in prossimità di masse gravitazionali sufficientemente dense?

ps:

discutendone ulteriormente andremmo però fuori tema (OT)

l’argomento in discussione infatti è: libertá di pensiero, di parola e di stampa.

In relazione a ciò, personalmente condivido le preoccupazioni espresse da F. Pecchini
(indipendentemente da quale possa essere la sua precisa posizione sui vaccini e/o sulle più fondamentali e dolenti questioni della teoria della fisica)

[link comunque interessanti: il primo ed il terzo; poi leggerò attentamente ...]
#36 FPecchini

Non ci vedo nulla di sinistro nemmeno io: erano solo info su di te.
Ciò che lascia un po' perplessi è la (apparente?) adesione al mainstream su medicina e fake news, oppure la citazione di numerose fonti "al servizio dei servizi", come il WP o la Luiss che almeno in Italia ha una cattedra dedicata alla Gestione del Consenso, o la glorificazione di Snowden quale paladino della verità (permettimi di dubitarne seriamente)... Insomma, l'atmosfera non convince, soprattutto se l'autore pare essere votato a temi spirituali più che socio-politici.

Cmq ti ringrazio per la risposta.
#38 webrasta

Diciamo nell'articolo ho deliberatamente evitato di prendere opinioni apertamente complottistiche e di limitarmi il piú possibile ad una descrizione super-partes con fonti mainstream per essere meno attaccabile dai debunkers e per cercare di raggiungere anche quella gran parte di opinione pubblica che ha subito l'indottrinamento mediatico e rifugge posizioni radicali. Credo che la guerra dell'informazione si debba provare a vincerla cosí... facendo leva su temi universali e di buon senso (come la libertá di parola e di stampa) e dando tempo alla gente di arrivare alla veritá tramite un processo di ricerca graduale, senza volergliela rivelare subito tutta in blocco.

Quote:

legittimare una censura a 360 gradi

Se una censura a 360 gradi fosse effettivamente in atto non staremmo qui a scriverne in chiaro su una pagina web con dominio pubblico, e per l'amor del cielo non tiriamo in ballo la post-verità per dimostrare il contrario...

Quote:

Personalmente ritengo che i vaccini possano oggi essere usati come arma di depopolamento dalle elites globali

Non riesco a trovare una logica in questo ragionamento, sul serio. Se io fossi un membro delle c.d. "elites globali" userei un virus che si diffonde da solo nell'aria per ridurre la popolazione, o piuttosto infetterei gli acquedotti, mica un vaccino che ha bisogno del consenso dell'interessato per essere iniettato (e non prendiamoci in giro: le uniche persone a cui viene infilato forzatamente una siringa nel braccio sono i condannati all'iniezione letale). Sarebbe un po' come pretendere di disinfestare una palude dalle zanzare rincorrendole una a una con la paletta...
Non comprendo poi la necessità di "depopolare" laddove nel sistema consumistico in cui viviamo più popolazione significa più consumatori e quindi più profitti e, al contrario, la popolazione del ricco primo mondo si contrae anziché aumentare.
#40 Hanscooper

La censura a 360 gradi non é ancora completa per fortuna ma il mio argomento é che l'establishment stia usando le fake news (spesso disseminate proprio dalle loro troll farm) per convincere la gente ad accettare la censura. In altre parole mettono in giro falsitá per poi arrogarsi il diritto di eliminare ogni informazione sospetta. E' semplicemente la copia digitale della strategia della tensione: prima arma i terroristi e poi usali come pretesto per imporre leggi d'emergenza. Il clima da post-veritá é intenzionale e serve a toglierci la libertá di parola e di stampa.

Quote:

Se vogliamo ripristinare la credibilitá dell’informazione e del dibattito pubblico la soluzione non puó e non deve essere una deriva totalitaria verso la censura.

Ma chi vuole davvero ripristinare la credibilità dell'"informazione"? Scopo principe di piattaforme indipendenti come contro.tv è proprio quello di intervallare una comunicazione alternativa estromettendo l'informazione ortodossa. Dal mio punto di vista, più censure fanno, più detestabili sembrano, più va tutto a vantaggio della libera informazione. E penso che questo l'abbiano capito a fondo anche loro. Se qualcuno pensa che nell'era del trasformismo e dell'ingegneria sociale la principale arma di propaganda sia ancora la censura fascista degli anni'20 vorrà magari farsi altri due conti. L'effetto Streisand ha fatto scuola ben prima della sua coniazione. Se una lotta sfrenata contro le masse di opinionisti in rete è davvero in atto, non è certo per rincorrere risultati che lapalissianamente si rivelano controproducenti. Un'azione aggressiva garantirà solo una risposta ribelle. Ed è la ribellione a mio avviso l'unica mira che si prefigge questa campagna. Il vuoto al governo non esiste. E bisogna anticipare ogni volubilità del bestiame spingendogli il cane verso nuovi pascoli. Se la ribellione a lungo termine delle classi popolari permetterà l'instaurazione di un novo regime, questo non potrà che essere già predeterminato da tempo, ed ancora più coercitivo di quello precedente. Le valanghe non nascono mai da valle. Il comunismo totalitario di Marx ed Engels era troppo prematuro nel 1848. Forse non nel 2068, con il globalismo e il turbocapitalismo a spianargli la strada, e magari un'altra guerra mondiale di mezzo. Deprivazioni economiche e milioni di morti sono la ricetta perfetta per rabbonire le masse in vista di una transizione radicale.
#37 gino sighicelli

Premesso che il mio commento era specifico sul secondo punto della tua lista, che dava per assodate molteplici dimostrazioni della teoria di E., un ignorante come me non può spiegare che in due modi soltanto l'apparente deviazione del raggio fotonico in prossimità di masse gravitazionali sufficientemente dense:

- se la causa è gravitazionale, allora il fotone è dotato di massa

- se la causa è elettromagnetica, allora il fotone è dotato di carica.

Come sai meglio di me, entrambe le cose sono impossibili per il fotone. Se una spiegazione come "curvatura dello spazio-tempo" ti soddisfa, buon per te. A me qualcosa non torna. E non torna nemmeno l'ipotetica velocità costante della luce perchè a quanto pare è assai ballerina, ed essendo questa il fondamento principe di tutto il castello della relatività, beh, è chiaro che il sig. E. ha parecchie cose di cui rendere conto.
#41 Hanscooper

Riguardo alle teorie di depopolamento, il tema é complesso. Sicuramente é un complotto di tale portata che risulta difficile da credere. Io, ahimé, tendo a crederci.
Il tema del controllo delle nascite é tenuto in grande importanza dalle elites fin dal secolo scorso (Malthus). Nel 1968, il famoso biologo e ambientalista Paul Ehrlich aveva proposto nel suo libro La bomba Demografica "una regolamentazione forzata delle nascite...[attraverso] l'addizione di sterilizzanti temporanei nell'acqua pubblica e negli alimenti di base. Dosi dell'antidoto sarebbero attentamente razionati dai governi per produrre la dimensione della famiglia desiderata." Io ad esempio credo che l'aggiunta del fluoruro nell'acqua e nei prodotti per igiene orale avesse quell'obiettivo. Piú di recente, ci sono molti studi che additano la straordinaria perditá di fertilitá dei maschi occidentali a disruttori endocrini presenti del packaging alimentare, vernici, ecc. (vedi la puntata di Presa Diretta "Ciao Maschio"www.youtube.com/watch?v=ts2z4RI07bg) L'uso di sterilizzanti nei vaccini é un'altra strategia ancora. In Africa e in India sembra essere in uso giá da tempo: dailymail.co.uk/.../... Una pandemia, anche la piú mortale, farebbe al massimo qualche decina di milioni di morti. Se invece la pandemia diventasse un pretesto per vaccinare tutti forzatamente, e nei vaccini venisse inserito un agente sterilizzante, et voilá, nel giro di una paio di generazioni la popolazione mondiale potrebbe essere drasticamente ridotta. Certo, tu dici, ma che ne sarebbe del nostro sistema consumistico da cui i cosiddetti potenti traggono profitto? A mio parere le elites sono ben consapevoli che l'attuale sistema é insostenibile e che se lasciato andare porterebbe alla distruzione del pianeta e soprattutto, prima di allora, a inevitabili sommosse popolari. Per questo cercano di prevenire il disastro naturale con una demolizione controllata del sistema, in modo da lasciare i loro figli ad ereditare il mondo. Sembra fantascienza ma ci sono le Georgia Guidestones a dimostrare che almeno qualcuno la pensa davvero cosí...
Guarda, a me pare che qui si viaggi contromano: non si analizzano i fatti per giungere a una conclusione ma si parte da una conclusione -estremamente drammatica- e poi si selezionano accuratamente dei fatti che, messi l’uno accanto all’altro, sembrano tratteggiare uno scenario che porti inevitabilmente a quella conclusione. È un bell’esercizio di scrittura creativa ma ha l’effetto di farti vivere male il presente, dai retta.
Per esempio io ho letto sotto le feste un libro di Buckminster Fuller, intitolato “Manuale operativo per nave spaziale terra”, che è letteralmente coevo a quello che menzioni e che sostiene tutto il contrario, ovvero che sul pianeta ci sono spazio e risorse per tutti.
Con quel tipo di processo cognitivo si può arrivare a dimostrare qualsiasi cosa, anche che i dinosauri hanno costruito Angkor Wat...
#46 Hanscooper

Sei tu che hai domandato e io ti ho risposto, dandoti esempi concreti di pianificazione della nascite da parte delle elites. I dinosauri e Angkor Wat non c'entrano proprio nulla. Spaceship Earth l'ho letto pure io ma é un esempio fuori luogo. Anch'io ovviamente credo che ci possa essere posto per tutti, data una equa redistribuzione delle risorse e uno stop alle spese belliche ecc. Certo la terra é un sistema finito e l'equilibrio demografico va raggiunto. Secondo me, non certo attraverso la sterilizzazione forzata o il genocidio, ma non stavo parlando del mio pensiero, bensí di quello delle elites globaliste. E' un'ipotesi, una teoria del complotto appunto, ma certo non implausibile. Invece, sostenere come stai facendo tu che esse non siano preoccupate dell'espolosione demografica rivela solo una profonda ignoranza (o peggio), visto che gente come Rockefeller o il Principe Filippo si sono ripetutamente espressi sul caso senza lasciare spazio a dubbi. [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=ClqUcScwnn8[/youtube]www.youtube.com/watch?v=ClqUcScwnn8
Il fatto non è che prima la gente sapesse la verità o cosa fosse la verità . Prima la gente credeva di più nelle istituzioni proprio perchè non sapeva un cazzo . Si fidavano delle autorità (politiche ,religiose ,ecc) Erano i loro Re ,e come tutti i regnanti avevano un potere che derivava da qualche dio .
Dopo che la maggior parte della gente ha imparato a leggere alcuni si sono posti la domanda . "Ma è vero che i nostri Re sono così RE ?"

Adesso c'è il periodo di transizione . :hammer:

Quote:

Spaceship Earth l'ho letto pure io ma é un esempio fuori luogo.

Vedo che non hai colto. Non è un esempio fuori luogo perché dimostra come nel 1968, anno in cui avviene la pubblicazione del libro che porti a sostegno della tua tesi, vi era anche gente che la pensava in modo radicalmente diverso sul sovrappopolamento. A voler essere molto onesti bisognerebbe dire che gli elementi a favore della tua tesi e quelli a sostegno della tesi contraria si equivalgono. A voler essere del tutto obiettivi invece bisognerebbe dire che quelli a sostegno della tua tesi sono un po' pochini, illogici e, perdona, anche un tantino esilaranti, perché mettere il Principe Filippo allo stesso tavolo di David Rockfeller nelle decisioni "mondialiste" fa un po' sorridere.
Dulcis in fundo ricordiamo che realtà supera sempre fantasia, e un processo di controllo demografico su vasta scala esiste, è ben noto a tutti e non contempla l'idea improduttiva di usare i vaccini per decimare la popolazione: parlo della legge cinese del figlio unico. Se un regime totalitario come quello cinese ha scelto di utilizzare questo strumento anziché un farmaco doppiogiochista, di cosa stiamo parlando ancora?
#68 Hanscooper

Con tutto il rispetto per il vecchio Buckie, lui era un eccentrico, un futurista utopico, e non un vero scienziato. Per farti un esempio, fu espulso da Harvard ben due volte e non completó mai gli studi. Niente di paragonabile ad Ehrlich, eminente biologo finanziato dal Rockefeller Institute e che perfino il Vaticano ha di recente (2017) invitato ad una conferenza sul tema del disastro ecologico. Sicuramente c'era chi negli anni '60-'70 credeva alla cosiddetta efemeralizzazione, cioé al potenziale del progresso tecnologico di ovviare a standard di vita sempre crescenti per una popolazione in costante crescita, nonostante le risorse limitate. Ma io mi sento di concordare con i globalisti che tale tesi é falsa, e in fin dei conti irresponsabile.
Per quanto riguarda la plausibilitá del complotto depopolazionista, quello che mi premeva sottolineare é che la logica dietro a un tale ragionamento é solida, al contrario di quanto hai sostenuto tu. Come in tutte le teorie del complotto é difficile dimostrare le cose con certezza, visto che nell'ipotesi di complotto i cospiratori si sono certamente attivati per nascondere le prove. Peró gli indizi ci sono e numerosi, il movente é plausibile, e quindi un reporter investigativo ha il dovere perlomeno di considerarne l'evenienza.
Infine, riguardo alla tua perplessitá sul perché i globalisti non abbiano preferito legislare il controllo delle nascite anziché utilizzare metodi nascosti, la risposta é semplice: le democrazie occidentali non funzionano come la Cina. A mio parere i globalisti hanno usato strategie diverse in diverse aree geografico-culturali. Dove hanno potuto, hanno usato la legge (Cina) o le sterilizzazioni forzate (India). In Occidente, dove la democrazia rendeva difficile ai politici di passare leggi sul controllo delle nascite, hanno puntato a ridurre la fertilitá introducendo dosi graduali di sterilizzanti chimici nel cibo e nell'acqua. Parallelamente, i globalisti hanno anche lavorato a minare il concetto cristiano di famiglia, utilizzando movimenti come il femminismo e l'emancipazione LGBT. In Africa, dove mancavano infrastrutture pubbliche e una distribuzione capillare di cibo industriale, hanno daciso di ricorrere ad armi batteriologiche (vedi AIDS) per ridurre la popolazione. Visto che tutti questi sforzi sono riusciti solo a rallentare la crescita demografica, le elites hanno recentemente deciso di passare ad una "soluzione finale": la sterilizzazione per vaccinazione. Questo richiede di passare nuove leggi che rendano i vaccini obbligatori, e mi sembra che una pandemia globale sia a tal proposito un pretesto perfetto.
#44 webrasta

Quote:

Se una spiegazione come "curvatura dello spazio-tempo" ti soddisfa, buon per te.

non mi soddisfa

però,
dato l’attuale fondamento metafisico (della teoria della fisica – inchiodato dal neopositivismo), in un tale contesto è forse l’unica soluzione possibile

sebbene, a mio parere, tale ‘spiegazione’ starebbe alla realtà più o meno come l’interpretazione cosmologica tolemaica

ovviamente, neppure quella copernicana risultò poi essere molto aderente alla realtà (o almeno, per come essa viene confezionata oggi); rispetto a quella tolemaica l’interpretazione copernicana fu, però, (a mio parere) indubbiamente un gran bel passo (in una direzione molto maggiormente valida)

insomma, la mia opinione è la seguente:

oggi il problema scientifico più fondamentale non è scientifico;
oggi il problema scientifico più fondamentale è di natura esclusivamente filosofica (è un problema epistemologico)

la soluzione del problema della moderna sterilità della teoria della fisica richiede preliminarmente l’abbattimento (l’eradicamento) del paradigma neopositivista

oggi sono i fondamenti semantici della teoria a dover essere rimessi in discussione:
principio d’inerzia, nozione di carica elettrica, nozione atomistica

mediante la negazione della validità della ‘metafisica’, il neopositivismo, in pratica, è come se ci avesse costretti in una camicia di forza: ci costrinse nella conservazione di una implicita e misconosciuta metafisica
(la metafisica equivaente all’adozione dei fondamenti semantici attualmente in uso)

mediante l’esclusiva attribuzione di valore alla (sola) descrizione matematica, la posizione ‘filosofica’ neopositivista produsse un vero e proprio disastro

nel campo della semantica l’unico strumento valido a nostra disposizione è il principio di causa ed effetto (il principio relativo a quanto istintivamente ci permette di concatenare cause ed effetti)

nel campo della semantica la disciplina matematica è totalmente inutile

la matematica è disciplina esclusivamente pertinente al campo della sintassi
FPecchini, la tentazione di alzare le mani di fronte all'evocazione delle sofisticate tattiche di depopolamento da te ventilate è forte ma perdona, quando siamo arrivati a parlare di concetto cristiano di famiglia e apocalisse gay sono scoppiato a ridere.
Ma ti rendi conto del non sense di ciò che sostieni?
Sul concetto cristiano di famiglia mi limito a dire che tale concetto è totalmente estraneo a posti come, ad esempio, l'India e la Cina, che da soli ospitano poco meno di metà della popolazione mondiale.
Sulla faccenda del femminismo e dei movimenti LBGT... ma lo sai, vero, che in cima alle istanze di questi movimenti ci sono adozioni gay e procreazione assistita? E queste sarebbero armi contro l'aumento demografico?

Commento solo l'ultimo paragrafo:


Quote:

Visto che tutti questi sforzi sono riusciti solo a rallentare la crescita demografica, le elites hanno recentemente deciso di passare ad una "soluzione finale": la sterilizzazione per vaccinazione.

Che parafrasato suona più o meno così: visto che negli ultimi vent'anni di storia dell'internet nessuna delle previsioni apocalitttiche sopra menzionate si è avverata eccovi la minaccia buona per i prossimi 4-5 anni: i vaccini killer.
Ne riparliamo fra 5 anni allora, quando nessuno avrà tirato le cuoia né a causa dei vaccini né delle epidemie e sarà evidente che anche stavolta il complotto mondialista è fallito...
#40 Hanscooper

Quote:

Se una censura a 360 gradi fosse effettivamente in atto non staremmo qui a scriverne in chiaro su una pagina web

una peculiarità degli umani è la capacità di estrapolare e prevedere …
#52 Hanscooper

Ti stai comportando da debunker. Io ti ho solo dimostrato che al contrario di quanto dici, la logica per un'agenda di depopolamento é del tutto razionale. Poi sono il primo a sostenere che un complotto di tale portata é difficile da credere e per questo mi sono guardato bene dal parlarne nell'articolo. Visto che qui siamo tra "complottisti", peró, alla tua domanda ho risposto spiegando la mia opinione personale.
Riguardo al supporto ideologico al femminismo e all'ideologia gender, mi pare di ricordare fosse proprio Aaron Russo, quello citato in un precedente commento da Moonchild, a sostenere che Rockefeller gli avesse ammesso privatamente di averlo fatto. Quando mi riferivo alla "famiglia cristiana" parlavo ovviamente del contesto occidentale, visto che ti spiegavo come e perché i globalisti abbiano usato strategie diverse in diverse parti del mondo. In generale peró, l'idea é di attaccare la famiglia tradizionale e disincentivare le donne giovani dal fare figli, in occidente come in oriente. Le adozioni gay non aumentano la popolazione, come chiunque con un briciolo di sale in zucca puó capire, e la procreazione assistita é uno strumento costoso disponibile solo ai ricchi, che inoltre permette un maggiore controllo sulle nascite (vedi il mondo nuovo di Huxley). Posso capire l'incredulitá, ma da parte tua mi sembra di intravedere una mancanza di onestá intellettuale.
#51 gino sighicelli

Parole, le tue, che scaldano il cuore. Così vorremmo sentir parlare i luminari di ogni disciplina, come parlavano le menti illuminate che ci hanno preceduto e che avevano della Scienza un rispetto sacro: era per loro come un'iniziazione ai misteri del mondo, era la controparte del Divino insondabile che se interrogato con umiltà disvela a poco a poco i suoi segreti.


Quote:

la matematica è disciplina esclusivamente pertinente al campo della sintassi

Permettimi di dissentire soltanto su questo tuo ultimo punto. In realtà la Geometria, che è matematica pluridimensionale, è molto più di questo. E' uno dei linguaggi insospettati con cui si possono spiegare molti aspetti della metafisica.

Un paio di semi...
Una nuova visione del cerchio trigonometrico
psicogeometria.it/.../...

Psicogeometria del cerchio
psicogeometria.it/.../...
scusate l'off-topic ma questa vicenda mi pare incompatibile con il dato dichiarato sulla mortalità del coronavirus se non erro 2%
come è possibile che muoiano 4 persone dello stesso nucleo familiare?
a meno che la famiglia non sia di 200 persone o sbaglio a fare i conti?
repubblica.it/.../...
#55 webrasta

la teoria matematica è una cosa; la disciplina matematica è tuttaltra cosa;

a parte casi eccezionali (ad esempio, il caso newtoniano) nel campo della fisica la matematica viene solamente utilizzata (mai essa viene creata: normalmente nel campo della fisica la matematica è uno strumento; ovvero, una disciplina)

il resto lo lascio dire a Nikolaj Lobačevskij (1793–1856):

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Nella Matematica si seguono due procedimenti: l'analisi e la sintesi. Il carattere distintivo dell'analisi è costituito dalle equazioni, che servono da base prima a ogni giudizio e conducono già a tutte le conclusioni. La sintesi, o procedimento costruttivo, esige proprio quelle rappresentazioni, che sono congiunte immediatamente con i concetti primi nella nostra mente. Il grande vantaggio dell'analisi è questo: che in essa si procede sempre per via diretta dalle equazioni allo scopo che ci si è prefissi. La sintesi non è sottoposta ad alcuna regola generale, ma da essa bisogna di necessità cominciare, per pervenire infine, una volta scoperte le equazioni e insieme a ciò, al punto al di là del quale tutto sfocia ormai nella scienza dei numeri.
[…]
È ovvio che anche nella sintesi si deve utilizzare l'aiuto dell'analisi: ma è indiscutibile che nei princìpi della Geometria e della Meccanica l'analisi non può essere mai l'unico strumento. Alla Geometria, fino a un certo punto, sarà sempre proprio qualcosa di specificamente geometrico, che non si può in alcun modo bandire da essa. Si può restringere la sfera della sintesi, ma non è possibile annullarla completamente. Anzi, in questo tentativo di sostituire la sintesi con l'analisi, non si deve affrettarsi tanto, da ammettere ogni volta delle funzioni, che consentono di prevedere soltanto una dipendenza, senza che si sappia in che cosa essa consista, e tanto meno, come essa si esprimerà. Con questa limitazione dell'analisi fissiamo il vero scopo e il posto che compete all'altro procedimento [alla sintesi], la quale da sola per prima dà inizio alla scienza con concetti siffatti, che da essi il ragionamento possa già estrarre tutto il resto, deducendo ogni volta da quei primi [concetti] dati [,] dei nuovi, e via via allargando sempre più i confini delle nostre conoscenze in tutte le direzioni, all'infinito. I primi dati saranno sempre senza dubbio quei concetti che noi traiamo dalla natura per mezzo dei nostri sensi. La ragione può e deve ridurli al minimo numero possibile, perché essi servano dopo di ciò da solida base alla scienza. Tuttavia per solito nessuno segue il procedimento sintetico in questa forma, con l'osservanza di tutte le regole qui enunciate, preferendosi di introdurre [subito] l'analisi, benché prima del tempo, e assumendo come presupposto lo sviluppo, anche se non completo, di quei concetti che costituiscono la nostra mente innata, e ai quali non resta altro che dare un nome, senza dilungarsi molto nei chiarimenti e senza preoccuparsi dell'esattezza nella definizione.
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da Nuovi princìpi della geometria, Bollati Boringhieri 1994, pp. 59-60.

tradotto in termini per noi 'moderni' più comprensibili (meno desueti):

ciò che Lobačevskij chiama 'sintesi' corrisponde a ciò che nel campo della programmazione viene altrimenti, molto impropriamente, chiamato 'analisi';
ovvero, la fase preliminare in cui si decida cosa perseguire e come perseguirla;

tale fase preliminare tipicamente soprattutto consiste di analisi semantica delle questioni problematiche da dover risolvere (automatizzandole);

a parte le lacune dell'analisi preliminare (quella che Lobačevskij, molto più appropriatamente, invece chiama 'sintesi'), ovvero le lacune che in corso d'opera si scoprirà dover venire colmate (le correzioni da apportare in corso d'opera alla così detta 'analisi'; ovvero, all'indagine preliminare), la fase di programmazione vera e propria poi invece consisterà pressoché esclusivamente nell'utilizzo di un qualche tipo di linguaggio formale (pura sintassi)

lo stesso vale nel campo della teoria della fisica; laddove però l'attività sintattica normalmente consisterà soprattutto nella scrittura di espressioni realizzate sulla base di teoria matematica normalmente già preconfezionata