Commenti liberi 1 feb. 2020

... ma le cariche nucleari rilasciano radiazioni radioattive, facilmente rilevabili anche a distanza di tempo.

cdca.it/archives/10045

prima di avanzare una tesi straordinaria come le mini-nukes, ci vorrebbero prove (o almeno indizi) straordinari. Dove sono questi indizi ?

tutto torna, anche se le immagini (a volte) possono trarre in inganno. Soprattutto se non si conosce il contenuto dei dialoghi intercorsi tra i personaggi fotografati. Puntualizzo che non sono pro-sardine ne pro-Benetton. Non sono nella posizione di giudicare sia i primi che i secondi.

Il fallout radioattivo trovato dall'US Geological Survey in campioni provenienti da 35 siti che circondano il WTC per quasi un miglio. Altri segni erano la velocità delle disintegrazioni delle Torri (da 8 a 10 secondi), le onde d'urto e di scoppio, la nuvola principale piroclastica, i picchi di base di nuvole di polvere a livello della strada, gli impulsi elettromagnetici (EMP), i rilievi di nuvole da blocchi di grigliati stradali lontano, il calore di 2.800ºF sotto i detriti del WTC e, possibilmente, la radiazione blu-chiaro di Cerenkov quando il "mucchio" di detriti è stato eliminato a metà marzo. Aggiungete a tutti questi segni, il metallo fuso nelle impronte del WTC 1, 2 e 7 che per tre mesi non ha potuto essere estinto dall'acqua o dai cambiamenti quotidiani del suolo poiché ha consumato cemento, acciaio, vetro, combustibili per ufficio. La crescente incidenza di tumori di sole radiazioni da parte dei residenti è un altro segnale rivelatore di un "evento" nucleare
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"È noto nella sismologia che le fonti di impatto producono onde a bassa frequenza mentre le fonti esplosive producono onde ad alta frequenza. Le onde sismiche prodotte durante il crollo del WTC erano onde ad alta frequenza, indicando nuovamente che non avrebbero potuto essere prodotte dall'impatto delle macerie sulla superficie, ma piuttosto da una fonte esplosiva impulsiva".
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Utilizzando i nuclei d'acciaio centrali delle Torri come "camino" per vaporizzarli entro 8 e 10 secondi.
“... esplose violentemente espellendo cemento polverizzato e macerie in tutte le direzioni, seguito da un flusso piroclastico di polvere calda seguendo lo stesso schema dell'impennata di base di un'esplosione nucleare sotterranea…. Si stima che 90.000 ton. di cemento in ciascuna torre siano stati letteralmente disintegrati in polvere, sabbia o particelle granulose, un evento assolutamente senza precedenti.

“Ciò indica che le forze sul calcestruzzo erano così elevate da superare la resistenza alla trazione…. di un fattore di 300 o più ... e lo ha letteralmente fatto a pezzi. "
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Fallout (uranio, stronzio, bario, zinco e altro) rilevato dall'USGS

Sei giorni dopo l'11 settembre la US Geological Survey ha effettuato misurazioni su elementi chimici e mineralogici in campioni di polvere raccolti dentro e intorno a Ground Zero. Il suo team aereo per il rilevamento termico ha fotografato gli hotspot.
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"Le concentrazioni medie di alcuni metalli pesanti nei campioni di polvere del WTC (come antimonio, molibdeno, zinco, rame, piombo, cromo, manganese, nichel e bario) sono relativamente elevate rispetto alle loro concentrazioni medie nei suoli naturali dell'est orientale Stati."

Le particelle di bario, zinco e piombo, elementi che non avrebbero mai dovuto presentarsi in Lower Manhattan, hanno attirato l'attenzione immediata di coloro che erano a conoscenza delle ricadute.
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L'energia fissionabile delle onde d'urto e di esplosione viene attivata in una reazione a catena. È seguita un nano-secondo dopo dallo shock di un'onda esplosiva "frontale" di aria compressa che spegne il suono, e silenziosamente "fa esplodere" tutto sul suo cammino. Mentre colpisce il terreno, l'onda surriscaldata ruggisce, annientando persone e oggetti fino a quando la sua forza non viene esaurita. Può anche rompere e incendiare i serbatoi di gas e di stoccaggio. Viaggiando direttamente dietro di essa, tuttavia, l'onda esplosiva spegne gli incendi proprio come fa la luce delle candele quando qualcuno la spegne. Purtroppo, a quel punto, il danno è stato fatto. Se i veicoli sono parcheggiati vicini, come nei garage del WTC e nei dintorni, un serbatoio di gas rotto o una perdita di gas sul terreno può scatenare una reazione a catena di incendi. Ciò sembra essere accaduto anche ai camion dei pompieri e alle ambulanze, nonostante i coraggiosi sforzi compiuti da dozzine di compagnie antincendio per estinguerle.

Le nuvole di livello base "Surge"

Un altro segno di un'esplosione nucleare sotterranea è una nuvola di "impennata di base" che viaggia anche lungo il terreno. La polvere in essa contenuta l'11 settembre era troppo fredda e pesante per salire a migliaia di piedi e accompagnare la nuvola principale “piroclastica” più leggera e calda (500º-1.500º F). Le pesanti "ejecta" dell'eruzione di carburante cadono sulla Terra e, ancora piene di energia, si trasformano in una nuvola piena di sporcizia e aria. Si gonfia rapidamente verso l'esterno. L'11 settembre, l'impennata di base trasportava particelle di cemento, acciaio, combustibili per ufficio, amianto, resti umani, cenere e i materiali radioattivi rivelati dagli spettrometri USGS.
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ecc. ecc.

La teoria delle mini nuke non mi sembra che abbia mai avuto la minima conferma. Anche perché un contattore Geiger non costa una fortuna, quindi non penso che la radioattività del Ground Zero non sia stata misurata. Tra l'altro, ancora oggi dovrebbe dare dei valori fuori dal normale.

Finalmente anche quì si legge di nuvola piroclastica, evidentissima, che nessun esplosivo convenzionale può generare.

190 ton di tritolo basteranno a destabilizzare le fondamenta, no?

Molto più semplice e sicuro usare termite da taglio

So che puó sembrare tutto assurdo e sono d’accordo che rimangano ancora molti punti di domanda, ma secondo me é ancor piú assurdo pensare che siano stati utilizzati solo ed esclusivamente esplosivi da taglio, che non spiegano assolutamente quel livello di distruzione e quelle temperature per mesi.

Riassumendo, la mia ipotesi é che sia stata usata una demolizione nucleare sotterranea insieme alla termite, la demolizione nucleare ha polverizzato il core centrale del WTC, la termite ha tagliato le colonne esterne che a quel punto sostenevano fondamentalmente un gratattacielo fatto in gran parte di materiale giá polverizzato.

Penso quindi che il problema delle radiazioni di risulta (stante la bassa potenza) fosse già allora controllabile...

Esistono fotografie (che vidi allora) di tecnici americani che ispezionavano le grosse cavità sotterranee realizzate con tali esperimenti.
Ricordo che si prospettava (allora) la grande potenzialità di utilizzare le "munizioni" nucleari per grandi opere sotterranee di ingegneria....

Sì. Solo che ricordo delle foto molto più impressionanti.

Per quello che so di tecnologia dei metalli, (è stata la mia principale materia di studio alle superiori e per quel poco che ho fatto di ingegneria) ho sempre pensato che il carico energetico fornito da quel poco kerosene rimasto nei serbatoi dei Boeing, non sarebbe mai bastato per sviluppare sufficiente calore per fondere centinaia di tonnellate di acciaio.
Analizzando poi il tipo di incendio, il tipo di struttura delle torri, che al contrario di un forno che concentra il calore, tendeva a disperderlo, i dubbi si sono sempre quasi trasformati in certezze.
Sinceramente la nano termite mi ha sempre lasciato dubbioso, perché il suo scopo è tagliare le travi, e posta nei punti critici e strategici della struttura, fa in modo che questa crolli come ben sappiamo nelle demolizioni controllate.
Avremmo dovuto trovare una montagna di travi tagliate e accatastate una sull'altra, l'acciaio cadendo, né fonde né si polverizza.
D'altronde la sequenza dei crolli l'abbiamo tutti vista e rivista mille volte, e fino ad un secondo prima nulla ci farebbe sospettare che le torri stiano per crollare, che so, un cedimento, un inclinazione, un avvitamento su se stesse, come suggerirebbe una struttura in acciaio che indebolita dal calore perde le sue caratteristiche in qualche punto, e inizia ad inclinarsi o a piegarsi, o addirittura appunto a schiacciarsi ed avvitarsi.
Quello che poi è davvero sbalorditivo è che tre strutture composte da un elemento che sottoposto appunto ad uno stress termico
tende a flettersi e ad inclinarsi nei punti di indebolimento, si spezzi mentre lo sappiamo bene, che l'acciaio non si può comportare così.
Se teniamo poi conto che tutte e tre le struttura crollano allo stesso modo, e con le stesse tempistiche diventa persino imbarazzante poter affermare che siano crollati a causa del calore di un incendio a fiamma libera in un edificio di vetro e acciaio.

Quello che mi sono sempre chiesto (e che ancora mi chiedo) è cosa diavolo abbiano potuto usare per sprigionare tutta quell'energia sufficiente a fondere e polverizzare centinaia di tonnellate tra acciaio e cemento in così poco tempo.

vantaggi del plutonio è quello di non produrre raggi gamma (che sono facilmente rilevabili dal contatore Geiger), ma soltanto raggi alfa per decadimento alfa (che possono essere bloccati da un foglio di carta).

Provo a ipotizzare da incompetente:
- nucleare nelle fondamenta, per sviluppare una grossa energia concentrata che potesse destabilizzare la struttura;
- cariche da taglio, per tagliare le strutture superiori portanti;
- esplosivo convenzionale, per smuovere le strutture portanti e innescare il crollo.

questo movimento farlocco delle Sardine mi provoca nausea e disgusto...

non vorrei dire...questa è una statistica di 1 anno fa...

#163 starburst3