di Costantino Rover
Come si crea un piano Marshall per salvare l’Europa da un lento e inesorabile declino? Un’idea potrebbe essere quella di sperimentare per trentacinque anni le ricette che servono a smantellare uno Stato e impoverire intere generazioni di cittadini, vedere l’effetto che fa e poi proporre di fare l’esatto contrario su scala maggiore. Dev’essere ciò che può aver pensato Mario Draghi quando la Commissione europea gli ha richiesto un piano dettagliato per portare fuori l’Europa dall’avvitamento verso un declino ormai certo.
L’economia europea è in una crisi spaventosa che ora coinvolge anche la sua locomotiva che è la Germania. L’esempio più eclatante è la sequela di notizie pubblicate da Volkswagen negli ultimi tempi. Dal rischio di chiusure di interi stabilimenti, fino alla lista di 15 mila licenziamenti sempre più imminenti e al taglio dei contratti a tempo indeterminato.
Ora è talmente evidente che non era la svogliatezza o l’inefficienza a condannare il sud Europa al declino, così come non era la presunta virtù teutonica ad aver issato la Germania nel gotha dei grandi del mondo, ma un sistema su misura che l’ha fatta vincere finché il giochetto non si è inceppato. Adesso l’evidenza è così smaccante che nemmeno i più assidui europeisti, come Draghi, riescono più a ignorarla. Ecco perché un anno fa la Commissione europea gli ha commissionato un piano di rilancio dell’economia europea. I risultati delle sue fatiche sono stati presentati un paio di giorni fa.
A pagina 38 del suo piano, Mario Draghi rilancia una delle tante idee che nei precedenti 35 anni ha applicato al contrario: la circolazione dei crediti fiscali. Più o meno la stessa cosa alla base del funzionamento del famigerato Superbonus 110% e del bonus facciate; un’idea che Draghi ha combattuto fino a un anno fa, bloccando di fatto la circolazione dei crediti fiscali.
Oggi però li inserisce nella ricetta per il salvataggio della UE dalla lenta agonia che si è preparata da sola.
Un altro grande cavallo di battaglia di una vita è stato per Draghi la lotta alla spesa pubblica tanto da lanciare la svendita dell’industria di Stato sin dagli anni Novanta. A ruota ovviamente veniva la lotta alla crescita del debito pubblico. La ragione delle sue battaglie era l’imminente ingresso dell’Italia nell’euro. Qui trovi tutte le fonti di quanto stiamo scrivendo.
Oggi invece nel suo piano Draghi ci spiega che è giunta l’ora dei grandi investimenti pubblici. Per farne cosa? Ma per rilanciare la ricerca tecnologica e il riarmo degli arsenali. Per arrivare a quale risultato? Ma per raggiungere la piena decarbonizzazione, of course!
Ma se tutto ciò improvvisamente diventa possibile, dopo trentacinque anni di tagli, compressione salariale, svendite di asset pubblici e austerità, perché il Signor Draghi non lo ha tentato durante il suo mandato da Presidente del Consiglio, invece di perseguire la fine della circolazione dei crediti fiscali alla base delle stesse ricette che oggi porta in Europa?
Il nuovo piano Marshall al quadrato si basa anche su investimenti pubblici, tipo quelli da lui sempre osteggiati sin dai tempi della svendita dell’Italia pervicacemente perseguita per una vita.
Nella sua presentazione alla Commissione europea fa riferimento a un ipotetico 5% da usare come leva e, come già in febbraio all’Ecofin «Servono enormi investimenti, risorse pubbliche e risparmi privati», a un vago, ma alquanto sinistro accenno all’enorme risparmio privato dei cittadini.
Di contributi da parte delle mega imprese e di strette all’evasione fiscale dei colossi dell’IT e delle banche come Goldman Sachs per cui lui e Monti hanno lavorato per tutta la vita, invece nessun cenno.
Così mentre gli speculatori di borsa (trader inclusi) in Italia “sopportano” il peso (piuma) fiscale del 26%, contro una media del 49% per cittadini e imprese, Draghi ci propone investimenti pubblici per 800 miliardi da mettere di tasca nostra nell’economia reale a sostegno della produzione, dell’innovazione e del lavoro che lui e i “suoi” hanno distrutto per 35 anni di carriera.
Mi chiedo perché non fare pagare il suo piano di salvataggio della UE da sé stessa, a quella ristretta minoranza che ha tratto enormi profitti dagli effetti dell’austerity imposta ai cittadini e dall’applicazione delle sanzioni alla Russia. E soprattutto, mi chiedo quanti si fideranno ancora una volta di qualcuno che solo 13 anni fa innescava la fine di un governo democraticamente eletto per far sì che potessero essere introdotte le ricette lacrime e sangue di Monti, da lì in avanti, fino a culminare nell’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione e invece oggi ci parla di tentativi di salvataggio della democrazia.
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La domanda è: perché da Maastricht al 2019 hanno tirato la cinghia e dal 2020 hanno speso anche sprecando?
Le risposte sono diverse in base al punto di vista.
Quella più importante secondo me è il punto di vista politico.
Dal 1992 al 2019 gli Stati europei esclusa la Francia hanno dovuto mettersi a 90 alla Germania.
Adesso che la Germania domina l'UE (la Presidenza della Commissione non è solo un simbolo) e i governi si sono piegati, hanno deciso che la dieta è finita anche perché altrimenti sarebbe morta di fame anche la Germania. Si và verso un'unione politica e un debito europeo comune e consistente.
Il Regno Unito è andato fuori dai coglioni e il progetto di Hitler è quasi completato.
Forse adesso anche i più cretini si possono accorgere che la ricetta magica del debito pubblico su pil sotto al 60% era una puttanata
Non è un caso che dove i trallallero controllano l'emissione di moneta (in pratica BCE e FED), il debito pubblico dei relativi Stati cresce inesorabilmente a livelli di bancarotta (rapporti con il PIL oltre il 100%)
Mentre negli altri paesi dove la sovranità monetaria non è stata accaparrata dai trallalero il rapporto debito pubblico/PIL rimane a livelli di sostenibilità keynesiana nelle nazioni (non considerando le repubbliche delle banane africane o zapatiste).
La Germania è riuscita a durare fino a che il board della Bundesbank era integralmente coperto da ex gerarchi nazisti (anni 80), poi, pur con cautele che gli hanno consentito una posizione dominante (la BCE non sta a Francoforte per caso), si è fatta intortare con la astrazione giudea della UE.
Sono ovviamente mie idee personali.
Quando fallisce, parliamo delle tue idee
Tutto i titoli del debito pubblico giapponese sono in mano ai giapponesi.
I giapponesi hanno un senso della patria eccezionale.
I loro risparmi li consegnano alla Nazione.
Quindi come potrebbe fallire il Giappone, se i suoi creditori sono Esso stesso?
Le mie idee sono fin troppo chiare e precise.
Sono le tue informazioni che lasciano un po' a desiderare.
No, è un miserabile ragioniere..
#4 BELLINI
#3 Iperbole
Il debito pubblico per i paesi non più sovrani serve a far pagare gli interessi, è quello il business, gli interessi sono una rendita senza rischi e senza spesa, tutti in saccoccia fino all ultimo centesimo, nessuno fallirà e nessuno estinguerá il debito, ma tutti pagheremo gli interessi per l'eternità.
Esattamente.
Quest'anno l' Italia deve pagare 80 miliardi di interessi su 2.900 miliardi di euro di debito.
A fronte di una manovra finanziaria annuale di 23 miliardi (previsione 2025).
Non è che gli italiani sono indebitati: sono stati già venduti al mercato degli schiavi.
Lo Stato può reperire il denaro in più, stampando o emettendo debito. Questo debito può essere acquistato dai suoi cittadini o da soggetti stranieri.
Uno dei problemi è il debito con l'estero in valuta straniera
Perché anche uno Stato che si indebita con l'estero nella valuta che può stampare a piacimento non può fallire, gli basta stampare
Il vero problema è come si spendono i soldi e non quanto debito pubblico si ha.
Se ci sono buoni investimenti conviene farli ed indebitarsi per farli, se non ci sono buoni investimenti non conviene indebitarsi, a prescindere dall'ammontare del debito pubblico o dal suo rapporto col pil
Il nostro debito pubblico è nei confronti della BCE, quindi nei confronti di tutti i Paesi UE, dato che abbiamo cestinato la nostra sovranità monetaria.
Il debito pubblico giapponese è con sé stesso, ovvero con la banca del Giappone (si chiama proprio così se non sbaglio).
Stampano moneta al bisogno e segnano sul proprio taccuino, pagando gli interessi a se stessi.
E nessuno gli chiederà mai il conto, anche se negli ultimi anni anche la loro economia zoppica.
Se l'idea oggi è fare un debito comune, questo problema si sta risolvendo.
In qualche modo stiamo ottenendo la garanzia sul nostro debito in cambio della cessione della nostra sovranità
Se vendiamo la casa ai tedeschi e lavoriamo per i tedeschi, il mutuo ce lo pagano loro. Al massimo ce lo tolgo direttamente dallo stipendio prima di darcelo.
Il giorno che i tedeschi comanderanno al 100% gli spread nell'area euro saranno zero
Il debito pubblico crescerà più degli interessi che dobbiamo pagare
Se il debito pubblico aumenta significa che non stiamo pagando nemmeno gli interessi
Se cresce più degli interessi significa che non solo non paghiamo gli interessi ma non paghiamo nemmeno abbastanza tasse per coprire quello che lo Stato spende
L'anno scorso col deficit al 7.3% gli italiani non solo non hanno pagato 1 euro di interessi ma hanno pagato 1.000€ a testa in meno di tasse rispetto a quello che lo Stato ha speso
Che poi lo Stato li abbia spesi male non c'è dubbio ed è questo il problema
Il cittadino medio non ha visto un aumento dei servizi per 1.000€ a testa, fondamentalmente i soldi spesi dallo Stato in più sono finiti in profitti aziendali o tramite super bonus o tramite altri incentivi e sgravi fiscali per le imprese che infatti continuano ad assumere perché stanno guadagnando. Siamo al record di lavoratori (pagati poco) dal dopoguerra
O sei fuori dal mercato oppure sei appena uscito da un coma:
tassazioni delle aziende al 40%-60%, nel settore artigianato lavori praticamente fino a settembre solo per pagare tasse.
Se parti con una attività le tasse te le fanno persino pagare in anticipo su quello che teoricamente dovresti guadagnare.
iva 22% su tutto cio che viene comprato e venduto.
tasse su carburanti, che ne incrementano il prezzo di 4 volte tanto, compresi quelli per il riscaldamento.
gabole di ogni genere: auto, televisori, interessi sui mutui, senza parlare poi se sei costretto a fare un prestito o devi fare un'assicurazione.
Nel medioevo si fece una rivoluzione con fiumi di sangue per una tassa chiama la decima, perchè ti prendeva il 10% di cio che producevi, oggi la gente svenata riesce a convincersi di non pagare nulla.
Siamo in piena apocalisse se posso un consiglio, abbandona Mammon è un cavallo pallido diretto all'inferno.
byoblu.com/.../...
Anzi, approfitto per chiedervi un piacere: ditemi se quello che ho detto nel segmento di Byoblu (sulla stampa dei soldi) è corretto, così estraggo la clip e la pubblico sul mio canale. Grazie.
francescosimoncelli.com/.../...
Tutti piangono
Le borse europee però sono ai massimi di sempre. Basta guardare l'indice Eurostoxx 50
I margini aziendali e quindi i profitti nell'area euro sono ai livelli record
I prezzi di merci e servizi sono aumentati del 20% dal 2019 ma i salari no
Di conseguenza le aziende assumono
Quindi (repetita iuvant) il ruolo principale dei politici è quello di foraggiare gli amici e sperperare il resto, spendendo più di quanto si raccoglie in tasse, al fine di indebitare lo Stato e consentire ai ricchi di nutrirsi di interessi sul debito pubblico.
Visto che qualcuno non conosce nemmeno il meccanismo del debito pubblico, la clip è fruibile già così.
"Non deve esistere il denaro prestato ad interesse"
Chi è quel cretino che presta i suoi soldi a qualcuno ricevendo in cambio nulla con il rischio che quello a cui dà i soldi non glieli restituisca mai più, considerando anche che l'inflazione erode pure il suo potere d'acquisto?
Se qui c'è qualcuno che vuole prestarmi i suoi soldi gratis, io li prendo, anzi mi offro di dargli l'1% tutti gli anni. Più me ne date meglio è, accetto senza limite
La Banca d'Italia ha il 25% del debito pubblico italiano
Abbiamo stampato e comprato il debito tramite la BCE perché la BCE è posseduta dalle rispettive banche centrali dei Paesi membri
www.wallstreetitalia.com/.../
Possiamo acquistare tutto il debito italiano?
Sì. Dipende quanta inflazione vogliamo avere.
Quanta moneta stampare è una scelta. Per mantenere la stessa inflazione però se la banca centrale stampa di più e quindi mette in giro più soldi, lo Stato deve spendere meno o le banche devono prestare meno ai privati
Tutto ha un equilibrio, non si può mangiare solo la torta, bisogna mangiare anche le verdure
www.youtube.com/watch?v=xDr7fi1gFco
Si sedes non iS
Quello che fa la differenza tra la Germania e il sud Europa è la mentalità del popolo tedesco.
Basta vedere cosa sono riusciti a fare dopo la prima guerra mondiale, quando si sono trovati a terra e, nel giro di due decenni, hanno messo su una forza militare capace di tenere in scacco per sei anni le più grandi potenze del Mondo (GB, Francia, URSS, USA).
Che abbiano fatto in modo di poter avere delle regole “ad hoc”, che li aiutassero nel costruire la loro potenza economica, è anche comprensibile, ma non sono state quelle regole a consentire alla Germania di costruire la loro potenza economica*, bensì è la loro capacità imprenditoriale, dovuta al tipo di cultura che permea la società tedesca, che li porta ad essere efficienti in tutti gli ambiti.
*(in Cina invece, non ci fosse stato l’intervento occidentale, che vi ha portato le proprie strutture produttive, con relativo know-how, non sarebbero dove sono ora)
Dante Bertello.
Quando lo Stato spende più di quello che incassa dalle tasse può stampare tramite la banca centrale o chiedere il denaro in prestito dai privati
Il privato che rinuncia a spendere o ad investire i suoi soldi e li presta allo Stato ha quindi il diritto di essere pagato con gli interessi
E fin qui pare che siamo d'accordo
Se lo Stato stampasse e quindi non togliesse al privato la disponibilità di spendere il suo denaro ci sarebbe in circolazione più denaro e quindi più inflazione.
Lo Stato quindi non stampa per tenere a freno l'inflazione, ma spendendo più di quello che incassa dalla tasse non avendo tolto i soldi ai privati con le tasse deve chiedere a qualcuno di non spendere per non fare aumentare l'inflazione. Questa richiesta viene ricompensata con gli interessi
I soldi stampati dalle banche centrali sono dello Stato. Quando la banca centrale stampa e compra titoli di Stato, gli interessi che riceve vengono poi restituiti al Tesoro cioè al governo. Tranne una piccola parte che serve per pagare chi lavora in banca centrale e per pagare gli interessi sui soldi che le banche private hanno versato alla banca centrale per aderire/costituire visto che la banca centrale svolge anche funzioni di controllo sulle banche private
www.avvenire.it/.../bilancio-2018-banca-d-italia
Semplicemente la Germania accetta il debito comune se comanda lei in accordo con la Francia che grazie al suo potere geopolitico ha potuto evitare di sottostare all'austerità europea che non è fare meno deficit (come quasi tutti credono) ma è portare la bilancia commerciale in positivo distruggendo la domanda interna
Il colpo di Stato in Italia è avvenuto grazie all'euro e da governi filo-americani siamo passati a governi filo-europei
Mentre la Germania ci attaccava con lo spread, la Francia distruggeva con le bombe la nostra influenza geopolitica in Libia.
Un capolavoro dal loro punto di vista
Il tuo discorso del meccanismo del debito è preciso, per quello ci ammazzano i cristiani.
Debito comune europeo
Sarà un altro favore a chi intasca gli interessi sui debiti, si ritroverà con una sola cedola da incassare, e così si fottono pure Germania e Francia.
Gli Stati non hanno mai avuto bisogno di indebitarsi, nemmeno i più poveri, si indebitano solo gli stupidi.
Oppure, si deve continuare a prendere a prestito.
Pensare in termini monetari spesso falsa le analisi.
E' piu' utile pensare in termini reali. I quattrini rimangono solo un mezzo-per.
Quello che conta sono le cose.
O meglio, è "un vile affarista" (cit.)
La Francia non ha un'economia forte ma politicamente conta più della Germania.
Bomba atomica, membro permanente ONU, colonie francesi,....
La Francia vive costantemente al di sopra delle sue possibilità, importa più di quello che esporta.
Sicuramente anche tra Francia e Germania c'è una relazione che varia in base ai rapporti di forza.
Un papa' e' povero ma vuole la ferrari.
Suo figlio che ha risparmiato 300.000 euro, glieli presta.
Il papa' compra la ferrari, il figlio pensa di avere un credito verso il papa'.
La ferrari viene persa in un'alluvione. Il papa' non ha niente, il figlio ha perso i suoi risparmi.
Tutti cazzi loro ma questo non vuol dire che non si possa perdere.
Se poi il papa' per mantenere la promessa si mette a stampare i soldi...
Vista da fuori, questa famiglia aveva una ferrari e 300.000 euro (di cui il figlio di vantava).
Perché gli Stati fanno il debito pubblico?
Perché il Giappone ha un debito pubblico così alto?
È semplice. È solo una questione psicologia.
Se i cittadini per consumare hanno bisogno di sentirsi più ricchi, lo Stato deve mettere meno tasse del necessario e spendere più di quanto incassa.
I cittadini giapponesi come quelli italiani sono famosi per essere dei grandi risparmiatori. Volendo risparmiare tanto lo Stato ha bisogno di aumentare la moneta in circolazione.
Dove ci sono cittadini che hanno bisogno di risparmiare poco per consumare ed investire, il debito pubblico sarà più basso.
Se uno Stato vuole che i consumi privati siano 100 e per consumare 100 i tedeschi hanno bisogno di avere sul conto 1.000€ e i giapponesi hanno bisogno di avere l'equivalente di 10.000€ altrimenti riducono i consumi, il Giappone ha bisogno di lasciare nelle mani dei suoi cittadini più soldi.
Questo è il debito pubblico. Una percezione. Per ogni debito c'è un credito. I cittadini giapponesi hanno tanti risparmi e si credono ricchi mentre quei risparmi per buona parte non sono altro che il debito pubblico.
I tedeschi si credono altrettanto ricchi con meno risparmi e allora avranno un debito pubblico più basso perché se all'improvviso la Germania dovesse avere il debito pubblico del Giappone, i tedeschi spenderebbero una valanga di soldi in più creando inflazione.
I soldi diventano una ricchezza quando li usi per comprare qualcosa, finché non li usi sono solo una percezione di ricchezza.
Il risparmio privato e il debito pubblico non combaciano esattamente ma spesso sono due facce della stessa medaglia.
Se lo Stato dovesse ripagare il suo debito dovrebbe ridurre il risparmio privato togliendo i soldi tramite le tasse o stampando denaro e togliendo valori ai risparmi privati tramite l'inflazione
Perché gli Stati si indebitano? (Conspirancy theory)
Quella sopra è la favola o l'apparenza, poi la realtà (o il lato oscuro) è che lo Stato spende per arricchire qualcuno e distribuire la ricchezza come vuole qualcuno. Se dovesse togliere i soldi ai cittadini per darli alla Pfizer per i vaccini ci sarebbe la rivoluzione invece non tocca i soldi dei cittadini e comunque riesce a dare i soldi alla Pfizer facendo debito.
Il problema resta come i soldi vengono spesi e non quanto debito si fa. Se i vaccini della Pfizer salvassero le vite infatti sarebbe un'ottima idea indebitarsi per superare la pandemia
Sostanzialmente sì, anche se bastava una frase in più per dare la nozione tecnica del signoraggio e della realativa truffa ai danni delle Nazioni.
Piuttosto, non tener conto di alcuni commenti a seguire, perchè sono veramente fuori dalla grazia di dio.
Quando il confronto diventa una fuga e la logica si accantona per far prevalere la fede
Non esiste il complotto dei banchieri privati fatevene una ragione
Esiste il complotto nel spendere i soldi per arricchire qualcuno e quando si possono spendere i soldi senza raccoglierli con le tasse è più facile rubare evitando il malcontento popolare
Cominciamo dal primo punto essenziale: TUTTA LA MONETA, ANCHE QUELLA DELLE BANCONOTE A CORSO LEGALE, E' MONETA CREATA DAL NULLA.
In altre parole, così come le banche private creano moneta dal nulla con la riserva frazionata, anche le banche centrali, in origine, creano moneta dal nulla.
Con il costo di 20 centesimi (carta, stampa, operaio, costi indiretti, ecc.) creo una banconota del valore nominale di 200 euro. Tecnicamente cosa c'è dietro questo valore? 20 centesimi, per un foglietto di carta colorato.
Qualcosa da obiettare?
Le banche private moltiplicano la moneta tramite i crediti
La differenza è enorme
Le banche centrali non possono fallire
Le banche private possono fallire
Più moltiplichi la moneta e più aumenta il rischio di fallire perché basta una percentuale più bassa di crediti inesigibili per perdere il capitale proprio e non aver più nulla da moltiplicare
Però noto che al #21 non hai risposto
Hai preferito cambiare argomento
Tranquillo sono preparato anche su quello
Sei tu che fuggi (in avanti) per fuorviare il discorso.
Ti ho chiesto solo se accetti il dato che tutta la moneta, fin dall'origine, è creata dal nulla.
Procedi pure. Ti dico come va a finire: finisci contro il muro della realtà
Bene, la moneta non vale nulla all'origine, ma poi un valore gli viene comunque attribuito dalla fiducia degli utilizzatori, dallo Stato che ne assicura il corso legale, fornendo assicurazioni più o meno credibili, dalla funzione di scambio, essendo chiaro che se barattassi una Panda con un covone di fieno, mi costerebbe di più il trasporto.
Quanto è questo valore funzionale e fiduciario? Boh. 200 euro per quante banconote saranno stampate? Boh, anche così. E basta, ci fidiamo, tutti si fidano. Cazzo è lo stato a certificare tutto.
Potrà mai lo Stato tradire il suo popolo? Certo che sì, e Giuda in confronto è un poppante.
Premesso questo, introduciamo il secondo punto assoluto: il SIGNORAGGIO.
Tecnicamente il signoraggio è costituito dalla DIFFERENZA DI COSTO TRA L'EMISSIONE TIPOGRAFICA DELLE BANCONOTE ED IL VALORE IMPRESSO SULLE STESSE.
Quindi nel caso detto prima abbiamo un valore di 200 euro meno 20 centesimi, ovvero 199 euro e 80 centesimi. Tutto OK finora?
Comunque ok
Bene, arriviamo così al nucleo della truffa.
E' ovvio che il costo di emissione è un costo reale, diremmo industriale, ma il signoraggio non può considerarsi un costo, ovvero una voce contabile passiva: Io Stato, con la banconota di 200 euro (in realtà 199, 80), può comprare/pagare cose reali.
Se la bancanota se la stampa da solo, avrà sicuramente un attivo con cui fare operazioni di acquisto. Per di più creato dal nulla (cazzo, sono io lo Stato, e io posso tutto)
Invece no. Il mio signoraggio, che è un attivo, mi diventa una voce passiva (debito) perchè ho appaltato ad una banca privata il mio potere sovrano di stampare la moneta.
Se l'ho appaltato, vuol dire che una parte della moneta stampata la lascerò nelle mani del soggetto (privato) che mi eroga il servizio, a titolo di costi industriali di emissione e aggio (il profitto riconosciuto per il servizio).
Invece non è così. Anche quelli che dovrebbero essere i valori attivi del signoraggio (valore nominale meno costo industriale + aggio) permangono nella disponibilità della banca centrale emittente che, in quanto privata, si arricchisce, ma, in quanto rappresentante un potere dello Stato, non viene tassata.
Nel bilancio dello Stato, invece, il signoraggio (per intero) viene iscritto come passivo, ovvero un debito verso la banca centrale emittente, ma non statale in quanto privata.
A Roma accadde qualcosa di simile quando il Comune (Rutelli) appaltò la creazione dei parcheggi blu (su suolo pubblico comunale), la riscossione delle soste e le multe per mancato/scaduto pagamento, ad una società privata, la quale, bellamente, ad un certo punto, si mise a trattenere le riscossioni e le multe quali proventi della sua attività di appaltante.
Ci siamo?
I soldi stampati dalla banca centrale sono dello Stato e non dei privati.
Le stesse banche centrali non sono private.
Giuridicamente sono enti pubblici, ma anche organi in cui sono rappresentate le banche private.
La BCE appartiene pro-quota alle varie Banche centrali nazionali.
La Banca d'Italia è stato fondata da privati che hanno conferito del capitale ottenendo delle quote di partecipazione.
Mussolini la nazionalizzò. Le banche commerciali che versarono il capitale iniziale continuarono a mantenere le quote della Banca d'Italia che con una nuova legge possono essere vendute. Queste quote tuttavia permettono solo di ottenere gli interessi sul capitale che le banche versarono in origine, i soldi stampati e i guadagni derivanti da questi non appartengono ai privati.
Nel caso della Fed, le banche private non devono per forza aderire alla Fed che controlla le loro attività. Se aderiscono devono versare un capitale stabilito dalla legge. Questo capitale la Fed se lo terrà per sempre, in cambio pagherà alla banca che ha aderito e conferito il capitale un interesse del 5% annuo stabilito per legge.
Nei vari comitati della Fed quello di vigilanza sulle banche e quello che decide la politica monetaria cioè quanti soldi stampare e il tasso di interesse, ci sono sia membri pubblici che rappresentanti delle banche commerciali e quindi anche soggetti privati.
Il Presidente della Fed viene nominato dal Presidente degli Usa e il comitato della Fed che decide la politica monetaria è in maggioranza espressione delle istituzioni pubbliche
Non è vero, in quanto i soldi stampati vengono contabilizzati nello stato passivo patrimoniale del bilancio dello stato, trattandosi di DEBITI verso l' istituto emittente, cioè la Banca d'Italia, che si chiama così ma è un soggetto privato (e si dice anche che la sua reale sede operativa sia nelle Isole Cayman).
I soldi stampati finiscono nel passivo della banca centrale perché sono un debito.
Una volta erano un debito reale in quanto se tu possedevi una banconota potevi chiedere alla banca centrale di darti il corrispettivo in oro. Oggi sono un debito formale in quanto al massimo la banca centrale può cambiarti la banconota con una banconota appena stampata.
Con questi soldi ad esempio compra dei titoli di Stato (ma può anche prestarli alle banche commerciali o acquistare oro o acquistare obbligazioni e azioni di società private). Essendo un credito finiscono nell'attivo.
Per lo Stato invece i titoli di Stato sono un passivo in quanto rappresentano un debito. Cedono i titoli di Stato alla banca centrale in cambio di soldi. Questi soldi finiscono nell'attivo e li può spendere.
Gli interessi che lo Stato paga alla banca centrale (così come tutti gli utili che la banca centrale fa avendo investito in varie cose), ritornano al governo trattenute le spese di funzionamento della banca centrale, gli interessi da pagare alle banche che hanno conferito del capitale e delle riserve stabilite dalla legge.
Come fa ad essere privata se il governatore viene deciso dal governo o dal parlamento?
Come fa ad essere privata se l'utile ritorna al governo?
Utile? Quindi è un'azienda privata.
L'utile torna come tassazione ordinaria, di quel signoraggio delle monete metalliche che funziona solo per i tagli maggiori (ci faremmo solo un favore a toglierci le monete da 1, 2 e 5 centesimi, di cui costa più il materiale che il valore nominale).
Ma è il signoraggio delle banconote che ci viene scippato.
Un valore attivo che non paga nessuna imposta, ma che indebita lo Stato che lo riceve.
Hai presente i titoli del debito pubblico italiano detenuti dalla banca d' Italia?
Non sono un investimento, ma l'esatta misura di quanto paghiamo gli Euro che la BCE ci consente di stampare come B.I., scippandoci il signoraggio, per una moneta creata dal nulla.
Lo dovresti capire, perchè è davvero semplice.
Il Consiglio Europeo è formato dai capi di Stato o di governo
A quanto pare istituzioni pubbliche
Signoraggio. Se la Banca d'Italia ha il 26% del debito pubblico italiano e il debito pubblico è 3.000 miliardi vuol dire che ha circa 750 miliardi di euro di debito pubblico.
Ciò significa che lo Stato ha speso 750 miliardi di euro pagando medici, insegnanti, opere pubbliche, ecc. senza dover raccogliere nessuna tassa e senza dover pagare interessi ai privati.
Questo è il signoraggio. Tutto ciò che lo Stato ha ottenuto spendendo quei 750 miliardi che stampato.
(Sì bisogna toglie il costo di funzionamento della banca centrale però bisogna aggiungere o togliere quello che ha guadagnato stampando e acquistando altre cose o prestando soldi alle banche private)
Tuttavia, la "pubblicità" del bilancio non è un concetto statico, ma si evolve nel tempo. Negli ultimi anni, grazie all'avvento delle tecnologie digitali e a una maggiore sensibilità verso la trasparenza, l'accesso alle informazioni sul bilancio è diventato sempre più facile e completo.
Cosa si trova nel bilancio dello Stato?
Previsioni di entrate e spese: stime su quanto lo Stato si aspetta di incassare e spendere in un determinato anno.
Consuntivi: dati definitivi sulle entrate e sulle spese effettive.
Dettaglio delle spese: suddivisione delle spese per settori (sanità, istruzione, difesa, ecc.) e per programmi specifici.
Debito pubblico: ammontare complessivo dei debiti contratti dallo Stato.
Dove trovare queste informazioni?
Sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze: Il sito ufficiale del MEF è la fonte principale per consultare il bilancio dello Stato e i documenti ad esso collegati.
Portali di trasparenza: Molte amministrazioni pubbliche mettono a disposizione portali dedicati alla trasparenza, dove è possibile trovare informazioni dettagliate sulle spese e sulle attività svolte.
Banche dati: Esistono numerose banche dati, sia pubbliche che private, che raccolgono e analizzano i dati del bilancio dello Stato.
Nonostante i progressi fatti, ci sono ancora alcuni aspetti che potrebbero essere migliorati:
Complessità del linguaggio: Il linguaggio tecnico utilizzato nei documenti di bilancio può rendere difficile la comprensione per i non esperti.
Disponibilità di dati disaggregati: Non sempre è facile trovare dati disaggregati a livello territoriale o per specifici programmi di spesa.
Tempestività della pubblicazione dei dati: A volte i dati vengono pubblicati con un certo ritardo rispetto alla chiusura dell'esercizio finanziario.
In conclusione, la trasparenza del bilancio dello Stato italiano è un obiettivo importante che è stato perseguito con successo negli ultimi anni. Tuttavia, c'è ancora margine di miglioramento per rendere le informazioni ancora più accessibili e comprensibili per tutti i cittadini.
Ed e' qui che volevo arrivare. Prima la UE ci faceva storie per le spese per sanita' e per il paese dicendo che non c'erano risorse e poi scopriamo che non solo i soldi esistevano nascosti tra le righe del bilancio ma che sono stati usati per finanziare la guerra ucraina invece che per le necessita' dell'Italia e gli italiani.
Come detto piu' volte la salvezza del paese e' l'uscita dalla ue e dall'euro per cominciare e poi dalla nato prima che le cose diventino irreperabili
No, significa che la B.I. ha in pancia 750 miliardi di credito verso lo Stato Italiano (debitore) per consegnargli quella quantità di moneta (signoraggio) che lo Stato italiano si sarebbe potuto stampare da solo senza dovere niente a nessuno (solo all'eventuale industria che stampa la moneta in appalto: costo industriale + aggio).
Ovvero lo Stato italiano paga le sue spese e fa i suoi acquisti indebitandosi con i banchieri privati (la BCE è privata, in quanto il suo capitale è in mano a banche centrali anch'esse private).
La terra non è piatta. La sede operativa della B.I. è nelle isole Cayman insieme alle 1200 tonnellate di oro italiano (fascista) sequestrate dalla banca d'Inghilterra (Churchill & co: il vero oro di Dongo).
Ricapitolando: le Banche Centrali sono private e "vendono" le banconote stampate (signoraggio privato) agli Stati che invece se le potrebbero stampare in proprio (signoraggio pubblico) senza indebitarsi e godendo del segno positivo della moneta creata dal nulla (signoraggio).
Va bene?
Facciamo finta che hai ragione tu, le banche centrali sono private
Perché il capo di queste banche centrali private viene deciso dal governo o nel caso della BCE dal Consiglio Europeo che sono istituzioni pubbliche?
Perché i profitti delle banche centrali se sono private finiscono al governo?
www.avvenire.it/.../bilancio-2018-banca-d-italia
Appena riesci a rispondere in modo coerente a queste 2 domande, ti dò ragione. Ovviamente è impossibile
Ti dò un'alternativa, parti per le Cayman e trovami la sede principale della Banca d'Italia
Ahahahah
Ad esempio la FED è così pubblica che solo più di 20 anni dopo la fondazione sono state ammesse le modalità tramite cui è stata creata, ora ci verranno a dire che la FED è pure un ente pubblico di proprietà dello stato perché il presidente lo nomina il presidente degli USA, del resto si avete letto bene proprio nel commento di sopra ci sta scritto che il capo della BCE pure è al servizio del pubblico e non del privato (quale pubblico però non è dato sapersi).
Siamo alle solite non si capisce se Bellini ci fa o ci è, un po' ci fa dato che ogni volta vira il discorso su sillogismi trancianti e faciloni creando questi aut aut fittizi degni di porta a porta.
Le banche centrali funzionano similarmente alle grandi società per azioni: il presidente conta molto meno degli azionisti di maggioranza, ergo il presidente conta molto meno della proprietà (assurdo eh praticamente esattamente come da qualunque altra parte).
Dividendo Banca d'Italia 2018
227 milioni ai privati
5.700 milioni al governo
I privati hanno versato un capitale e quelli sono gli interessi che la Banca d'Italia ha ottenuto dal loro capitale
Lo Stato non ha versato niente. È il padrone e decide chi deve comandare la Banca d'Italia
Il padrone che non è nemmeno libero di attuare una politica monetaria indipendente e che il denaro deve andarlo a chiedere, proprio un'autarca.
Il patrimonio della BCE appartiene alle varie Banche centrali nazionali
Lo scopo della BC non e' fare quattrini per i suoi azionisti privati.
I quattrini tornano allo Stato, e' pacifico.
Rimane un ente di natura ibrida, attraverso il quale i privati azionisti (o stakeholders, se vogliamo) riescono a gestire molto bene i propri interessi (politica dei tassi, per dirne una, il solo fatto di conoscerla in anticipo basta e avanza per arricchirsi), ed e' il perfetto simbolo della commistione (tossica) pubblico + privato.
Come esiste l'indipendenza della magistratura esiste l'indipendenza della banche centrali
Ovviamente è più forma che sostanza
Non sai rispondere alle domande
Ovvero, trappole mentali.
Negli ultimi anni hanno provato in tutti i modi a farcelo capire, creando ogni occasione di commistione. Pensa solo ai vaccini, per dirne una.
Andando avanti sara' sempre peggio, lo stesso WEF promuove la "cooperazione" pubblico-privato.
Su destra e sinistra mi pare ancora piu' ovvio.
Il Consiglio direttivo è il principale organo decisionale della BCE. Comprende i sei membri del Comitato esecutivo (Presidente, vice e altri 4 membri - nominati dal Consiglio Europeo) e i governatori delle banche centrali nazionali dei paesi dell’area dell’euro.
Tutti nominati dal pubblico
E quindi? Di che stiamo a parlare? Il presidente è solo una facciata, i fondatori hanno agito nell'ombra fin dal principio ed alcuni presidenti americani prima di questo golpe hanno dato la vita per scongiurarlo, ma alla fine hanno vinto i banchieri e le loro battaglie contro queste lobbie sono finite nel dimenticatoio. Il potere profondo ha sempre voluto questo: essere profondo e mascherato, far sì che il bellini di turno scrivesse "ma sono istituto di diritti pubblico comanda lo stato!".
La Fed è nata proprio per mascherare l'infiltrazione del potere bancario nel governo della cosa pubblica, e riservo una crassa risata per chi osserva che "il presidente viene nominato dal governo" a ora che la banca centrale "pubblica" è stata creata a seguito di una riunione segreta tenuta ostinatamente segreta per decenni.
Se il pubblico è corrotto non vuole dire che sia privato
Distinguere il pubblico dal privato non è complicato però avete torto e allora volete far passare che non c'è distinzione tra pubblico e privato come non c'è tra uomo e donna
La Fed ha membri nominati dal pubblico e membri nominati da banche private. Come già detto nel comitato che decide la politica monetaria i membri pubblici sono sempre la maggioranza. Il Presidente viene nominato dal Presidente degli Usa.
Però per voi è privato anche il ruolo di Presidente degli Usa
Fidati, lascialo perdere. Te lo dice chi ci è già passato. Se tu dici A, lui dice B, per il puro gusto di rompere i coglioni.
Quando uno afferma che "Non esiste il complotto dei banchieri privati" cosa vuoi rispondergli? Vuoi davvero prenderlo seriamente?
Perché il capo di queste banche centrali private viene deciso dal governo o nel caso della BCE dal Consiglio Europeo che sono istituzioni pubbliche?
Perché i profitti delle banche centrali se sono private finiscono al governo?
Una volta cercarvi il confronto e dimostrarvi i complotti
Non abbandonarti alla credulità popolare
Se sai rispondere ti dò ragione
Cosa devo fare io per dimostrare di aver ragione?
Non ho voglia di farmi rodere il fegato.
La distinzione c'e', ma agendo in un certo modo la puoi annullare (o ridurre ai minimi) nella pratica. Creando enti ibridi, creando commistione di interessi. E' uno dei trend ai quali assistiamo.
Sulle faccende piu' monetarie non mi ci metto perche' so che queste robe vanno per le lunghe. Spero che non mi venga attribuita una tesi solo perche' ho detto BAU (cosa che ultimamente si usa, ho visto).
(Peraltro sul nocciolo della questione non la penso molto diversa da te, anche rifacendomi a passate discussioni. Ma poi ci sono i "dettagli"...)
Denigrare l'interlocutore è un chiaro sintomo di incapacità ad argomentare
Se avete ragione dimostratelo
Perché il capo di queste banche centrali private viene deciso dal governo o nel caso della BCE dal Consiglio Europeo che sono istituzioni pubbliche?
Perché i profitti delle banche centrali se sono private finiscono al governo?
Per quel che riguarda Bellini, posso avere le mie opinioni su di lui, o devo per forza condividere le tue? Se tu concordi con lui che "Non esiste il complotto dei banchieri privati" accomodati pure, nessuno ti impedisce di sostenerlo. Qui chiunque è libero di rendersi ridicolo come meglio crede. Ma aspettarsi che io perda del tempo a discutere una minchiata del genere mi sembra un pò troppo per chiunque.
ORA TORNIAMO IN TEMA PERFAVORE. Altri OT saranno cancellati.
La realtà è complessa, tu da retore borioso e fraudolento non fai che ridurla ad alternative trancianti per inquinare tutte le discussioni a cui partecipi.
Comunque il piano del potere profondo è riuscito alla perfezione: mascherarsi dietro le quinte al punto da non solo non essere inquadrati precipuamente come soggetto politico ma anche da trovare milioni di persone disposte a immolarsi pur di negarne l'esistenza e l'influenza. Questo è il salto di qualità del potere bancario rispetto al secolo XIX, il non venire più inquadrato come soggetto politico come invece accadeva prima delle due guerre e della FED - con tanto di nomi e cognomi.
Se potessi eliminare la citazione (solo quella) al messaggio cancellato mi faresti un piacere.
Sul resto delle frecciatine non commento.
Non sai rispondere alle mie 2 domande
Sai dirmi il nome di una società privata non controllata dallo Stato i cui organi direttivi vengono nominati da istituzioni pubbliche?
Sai dirmi il nome di una società privata non partecipata dallo Stato i cui utili finiscono al governo?
La Fed è un organo di vigilanza delle banche e l'organo decisore della politica monetaria.
Il fatto che alcuni banchieri privati fosse favorevoli alla nascita della Fed non significa che la Fed sia privata
Tuttavia la Banca d'Italia e la Bank of England hanno svolto il ruolo di banca centrale anche se erano soggetti privati
Fu Mussolini a mettere sotto il controllo dello Stato la Banca d'Italia e nel secondo dopoguerra il governo inglese si impossessò dei poteri della BoE relativi al ruolo di banca centrale (la Bank of England prima era sia una banca centrale privata sia una banca commerciale privata)
Non sai rispondere alle mie 2 domande
Sai dirmi il nome di una società privata non controllata dallo Stato i cui organi direttivi vengono nominati da istituzioni pubbliche?
Sai dirmi il nome di una società privata non partecipata dallo Stato i cui utili finiscono al governo?
La Fed è un organo di vigilanza delle banche e l'organo decisore della politica monetaria.
Il fatto che alcuni banchieri privati fosse favorevoli alla nascita della Fed non significa che la Fed sia privata
Tuttavia la Banca d'Italia e la Bank of England hanno svolto il ruolo di banca centrale anche se erano soggetti privati
Fu Mussolini a mettere sotto il controllo dello Stato la Banca d'Italia e nel secondo dopoguerra il governo inglese si impossessò dei poteri della BoE relativi al ruolo di banca centrale (la Bank of England prima era sia una banca centrale privata sia una banca commerciale privata)
La Federal Reserve nasce da una legge del Congresso.
La nuova istituzione era posta sotto l'autorità del Governo, che nominava come membri del Federal Reserve Board il Segretario al Tesoro e il Comptroller of the Currency
Prima che la BC venisse "nazionalizzata", come funzionava l'emissione di moneta?
Non e' una domanda polemica, chiedo per colmare una mia lacuna, visto che stai parlando dell'aspetto storico.
Sull'aspetto vigilanza tuttavia non si puo' non notare: a tutti piace essere controllati E controllori allo stesso tempo, e le banche non sono l'unico caso. Pensiamo ai vari "ordini di autogoverno e disciplina", mi viene in mente quello dei giornalisti... e mi ricorda un po' la barzelletta dei revisori dei conti, pagati dalla stessa azienda che devono controllare...
In generale deve essere andata così.
In origine la moneta veniva emessa dalle banche private. Tu depositavi oro o metalli preziosi e in cambio ricevevi una "nota di banco" che era un pezzo di carta che diceva "questo pezzo di carta vale 10 grammi di oro e viene garantito dal Banca X". Ma la banca metteva in circolazione più banconote dell'oro che possedeva (per guadagnare di più visto che qualcuno voleva banconote senza aver depositato oro promettendo di pagare gli interessi) e se si verificava una crisi la banca falliva e quel pezzo di carta non valeva niente se eri troppo lento a ritirare il tuo oro.
A quel punto ogni banca aveva la sua "nota di banco" e le banche non si fidavano tra loro
Poi le banche private per stabilizzare il sistema si accordarono per emettere banconote uguali. Allo stesso tempo le banche pretendevano che le banche che partecipavano a questo sistema rispettassero delle regole comuni ciò comporto la formazione di una banca centrale con capitali a garanzia provenienti dalle diverse banche private che la costituirono.
Infine la banca centrale venne messa sotto il controllo pubblico e per tranquillizzare i risparmiatori lo Stato mise delle garanzie sulla tutela dei depositi in caso di fallimento delle singole banche
Io volevo essere costruttivo e cercare di spiegare alcune nozioni della scienza e della tecnica monetaria, di cui non sono di primo pelo.
In ogni caso, mi regolo sul consiglio che mi dai.
Non so cosa abbia scritto l'utente Logos, in quanto sono arrivato ora e il post è stato rimosso.
Voglio chiarire una volta per tutte che non sono un nazista, ma uno studioso del nazismo, di cui posso apprezzare i punti di forza e le innovazioni così come condanno le barbarie consegnate alla storia.
Per il resto, se sono pericoloso per il sito, è sacrosanto che Massimo mi allontani.
Ma ho tanto la sensazione che un gruppo di utenti mi faccia la guerra perchè ritengono che il sito sia di sinistra e quindi non compatibile con le mie idee.
Basta dirlo e me ne vado da solo.
È un peccato che il tuo sapere sia stato bloccato.
Sono sicuro che avresti risposto facilmente alle mie due domande che comunque lascio a disposizione dei sapienti e volenterosi
Perché il capo di queste banche centrali private viene deciso dal governo o nel caso della BCE dal Consiglio Europeo che sono istituzioni pubbliche?
Perché i profitti delle banche centrali se sono private finiscono al governo?
Ti rispondo perchè avevi già fatto le domande prima dell'intervento di Massimo.
Con riguardo alla Banca d' Italia (non conosco la regolamentazione delle altre banche centrali), la nomina pubblica del governatore è semplicemente un retaggio del passato (Lira) e comprende il pacchetto di poteri di vigilanza e orientamento della politica economico-monetaria che è rimasto immutato da allora.
Con la perdita della sovranità monetaria (euro), la creazione della BCE e della UE e la privatizzazione del capitale sociale della B.I. (banche commerciali private), quel pacchetto di poteri una volta effettivamente esercitati dall' Istituto Centrale, si è trasformato in un una serie di guarentigie che assicurano l'intoccabilità dello Stesso e la sottrazione ad ogni forma di sottomissione e controllo da parte dello Stato.
Che il Governatore della B.I. sia nominato dal Governo è assolutamente indifferente, laddove è lo stesso governo italiano ad essere nominato dalle banche private (leggasi Spread).
Finiscono nelle casse dello Stato Italiano solo i proventi derivanti dal signoraggio sul conio delle monete metalliche (1 cent. - 2 euro). Come vedi si tratta di ben misero guadagno rispetto alla moneta di carta.
Grazie per la risposta, sull'evoluzione della moneta, "nota di banco" ecc, ci siamo, dove ho perso qualche pezzo e' rispetto al momento in cui lo Stato ha preso il controllo dell'emissione. Ma giustamente, i trascorsi su questo aspetto sono diversi a seconda del paese, non foss'altro come tempi.
Ma sono abituato a dire il contrario di quello che dicono gli altri per rompere i coglioni
www.avvenire.it/.../bilancio-2018-banca-d-italia
Precisamente lo scorso anno (la Banca d'Italia) ha incassato 3,9 miliardi di interessi sui titoli di Stato acquistati nell’ambito del QE, a cui vanno aggiunti altri 4 miliardi di interessi da altri titoli (anche pubblici) in buona parte comprati nell’ambito della politica monetaria europea. La Bce ha quindi i suoi "meriti" per molti dei profitti della Banca d’Italia, le cui rendite nette sono ammontate a 9,3 miliardi di euro lo scorso anno. Nel conto ci sono anche i profitti del signoraggio, cioè i soldi che la banca ottiene collocando moneta sul mercato al tasso stabilito dalla Bce. Ma questi rendimenti si sono drasticamente asciugati nell’era dei tassi zero. Tolte le spese per il suo funzionamento (1,9 miliardi), Bankitalia ha comunque fatto un utile ante-imposte di 7,4 miliardi.
E qui inizia il bello, per il ministero del Tesoro. L’utile di Bankitalia al netto delle tasse scende infatti a 6,2 miliardi perché intanto il ministero dell’Economia ha incassato 1,2 miliardi di euro di imposte varie sul reddito. Dopodiché al ministero sono andati anche i 5,7 miliardi di euro “avanzati” dopo la distribuzione ai partecipanti al capitale della banca di 227 milioni di euro e i vari accantonamenti previsti dallo statuto della Banca d’Italia. Quindi allo Stato la Banca d’Italia ha fruttato tra tasse e utili ben 6,9 miliardi di euro. È un’enormità, poco meno dell’1% del totale delle entrate dello Stato italiano nel 2018 (precisamente lo 0,85%).
prima si fa andare in malora l'economia dell'Europa,
con sanzioni alla Russia e privandola dell'energia a buon mercato,
poi, gli stessi che ne hanno rovinato l'economia, tirano fuori dal cassetto una ricetta, con gli stessi metodi che hanno osteggiato per anni, per riorganizzare l'economia dell'Europa secondo il volere degli oligarchi occidentali:
produzione di armi e sviluppo tecnologico per andare a combattere i russi, eventualmente anche i cinesi,
e inutili strutture e strumenti riguardo la minchiata del cambiamento climatico provocato dall'uomo.
Ce ne rendiamo conto?
L'articolo che hai quotato è sarcastico.
Evidentemente non lo hai saputo leggere.
Le uniche entrate certe che la B.I. può assicurare allo Stato Italiano sono quelle del signoraggio sul conio delle monete metalliche (valore nominale - costo di fabbricazione).
Tutto il resto è fuffa contabile.
Sei una persona affidabile
Per favore segui il consiglio di Massimo, non rispondermi più, scrivo tante di quelle cazzate che potrebbero urtare la tua comprensione lucida della realtà
Un esempio di FUFFA contabile (dal bilancio 2023 della Banca d' Italia), chiuso con una perdita di 7 miliardi):
bancaditalia.it/.../index.html?dotcache=refresh
Auguri
E poi dal sito della Banca d'Italia non leggo niente. Nella pagina "Chi Siamo" c'è scritto:
"La Banca d'Italia è la banca centrale della Repubblica italiana; è un istituto di diritto pubblico"
Il trucco è che i candidati vengono proposti da un organo istituzionale della banca centrale.
Lo stato esegue sì la nomina, ma la scelta è fra zuppa o pan bagnato decisi dalla FED (o da Bankitalia che ha lo stesso identico iter di nomina).
Il trucco in questo caso è contabile. Prendiamo ad esempio la BCE e faccio l'esempio delle banconote perché è il più facile da mostrare, ma i criteri contabili per il denaro elettronico sono gli stessi.
Allora la BCE nello stato patrimoniale scrive
attivi: 73.527 mln di euro per titoli ricevuti in cambio di banconote
passivi: 73.527 mln di euro denaro circolante.
In cosa consiste il passivo? A parte la convenzione, la BCE non ha nessun passivo per l'uscita delle sue banconote, ha solo i costi tipografici, per altro correttamente riportati nel conto economico.
Pertanto, grazie a questo passivo fittizio, la BCE nasconde il reddito da signoraggio, cioè quell'attivo che dovrebbe retrocedere allo stato e che di fatto non restituisce.
Nemmeno la BCE si appropria del reddito da signoraggio (come erroneamente sproloquiava il povero Auriti) ma lo fa sparire nel nulla, privando lo Stato di una fonte monetaria primaria, col risultato che tutti i soldi creati risultano un debito su cui lo stato paga gli interessi.
Cazzo, ma allora deve essere vero per forza.
Come il vaccino che guarisce.
Ti faccio i complimenti per il coraggio. Adesso però sono incazzato nero e sarò spietato
Ti immagini lo Stato che nomina il CEO di Ferrari sentito il parere degli azionisti di Ferrari? Se Ferrari è privata, il suo CEO lo nomina l'assemblea degli azionisti e non lo Stato
Sulla seconda domanda non hai risposto. Hai scritto tante cose ma non hai risposto.
Perché il governo nel 2018 ha incassato dalla Banca d'Italia 5.7 miliardi di €???
(allentare i cordoni della borsa in cambio dell'accentramento totale del potere a Bruxelles), per la semplice ragione che il ricatto era già in essere tramite varie filiere (emergenza climatica, bellica, pandemica e finanziaria) e senza bisogno di concedere un bel niente.
A me sembra che il vile affarista (per conto dei Rotschild) stia delineando un'economia di guerra, tant'è che ha detto che l'industria bellica va esentata dai regolamenti di sostenibilità green.
Senza entrare nel dilemma se la Russia sia o meno parte del piano (io personalmente credo di no, ma posso sbagliare) sicuramente gli oscuri signori dei sith vogliono la guerra con la Russia o perché questa ha toccato "interessi vitali" in Ucraina (parole di Nathanael Rotschild) o perché resta pur sempre il miglior strumento di spopolamento.
Ma Ferrari è APERTAMENTE una società privata.
Bankitalia DOVREBBE essere una società di diritto pubblico e se invece fa gli interessi di privati deve intorbidare le acque per non darlo a vedere.
Quindi FORMALMENTE Bankitalia è pubblica, SOSTANZIALMENTE fa gli interessi privati e ricorre ai trucchi per nasconderlo.
Ti rifaccio la domanda
Non rispondere è un po' imbarazzante
Inventarsi una fregnaccia è umiliante
La risposta alla seconda domanda è: il governo ha incassato 5.7 miliardi di € perché la Banca d'Italia
È SOSTANZIALMENTE PUBBLICA
Altrimenti con quale titolo lo Stato si impossessa dei profitti di un'ente non pubblico?
La BC si segna i quattrini creati nel passivo (oltre che nell'attivo) perche' in quel modo ne disconosce la proprieta'. Dice: li ho (avendoli creati), ma non sono miei. Diversamente, non appena esce una nuova banconota, come contropartita dell'attivo dovrebbe mettere una voce di reddito e riconoscere il valore del denaro creato come utile.
Naturalmente, questo sarebbe ben maggiore dell'utile attuale, perche' questo risulta solo dagli interessi del prestato, o meglio dalla gestione degli interessi (piu' voci minori), certo non comprende il totale del valore del denaro creato come se fosse un ricavo.
Poi, se a fine anno consegna l'utile (equivalente al valore del denaro creato) allo Stato, di fatto la BC non avrebbe fatto altro che fare il tipografo per conto dello Stato. Lo Stato in questo caso non avrebbe bisogno di prendere a prestito: stampa cio' di cui ha bisogno, esattamente come un falsario (tramite tipografo o meno, diventa irrilevante). Non sto dicendo che sarebbe un male o un bene ma questo e', da un punto di vista tecnico.
Non e' un "trucco contabile", e' semplicemente l'applicazione di una scelta fatta a monte: se vuoi che lo Stato possa stampare "come un falsario", quello che viene stampato e' a tutti gli effetti un reddito e come tale e' spendibile, se invece assegni alla BC il ruolo di emittente-prestatore, con lo Stato che prende a prestito (e paga interessi), allora quello che viene stampato diventa sia un attivo che un passivo per la BC. Ma questa e' solo la realizzazione contabile delle regole che hai scelto.
Formalmente e' di diritto pubblico - mi pare che nessuno abbia mai contestato questo.
Nella sostanza, nel suo seno si intrecciano interessi e poteri di entrambi i mondi.
I quattrini del bilancio vanno girati allo Stato - pacifico e ripetuto.
I privati non sono li' per lucrare i quattrini del bilancio della BC.
Sono li' per influenzarne le politiche. Cosa che indirettamente gli porta quattrini.
Pur nella divisione formale delle competenze, e' del tutto ovvio che le decisioni importanti di questo ente richiedono il consenso sia dei vertici politici che degli stakeholders privati.
Chiedo scusa per la risposta tardiva, in questo lasso di tempo ho dovuto contribuire al sistema economico italiano andando a lavorare.
Perché l emissione di titoli di stato,e non solo, fa parte di quella mirabolante scienza economica venuta fuori negli ultimi secoli e che accontenta principalmente investitori già economicamente forti, e che ovviamente sostegno tale furbata, imponendola subdolamente e corrompendo le classi politiche, ben consapevoli che il loro guadagno sugli interessi dei titoli sarà detratto negli anni a venire dalla spesa riservata per le fasce più deboli. Questo è il giochetto del debito.
Sbagliatissimo, obsoleto pure, perché l'epoca dei fessi è finita, quando spendi a debito sbagli sempre a spendere, perché paghi di più rispetto al valore reale, se ti servono le medicine per curarti devi essere in grado di comprarle, e non di indebitarti per non morire, da moribondo a pezzente cambia solo il tipo di dolore
Quando l'ipocrisia trionfa
Le banche islamiche non ti fanno pagare gli interessi sul mutuo della casa
Semplicemente comprano loro la casa e poi te la rivendendo al doppio o il triplo o ..... Tu paghi in comode rate senza pagare interessi
e tutti sono felici.
Dopo di che' rimane che nessun vuole privarsi dei suoi soldi e rischiare di non rivederli in cambio di nulla.
E' ovvio, ma bisogna credere che l'interesse sia una truffa e la causa di tutti i mali.
Pero' a noi il marketing non ci frega
Quando la domanda è:
Se lo Stato può stampare i soldi perché si indebita e deve pagare gli interessi?
La risposta è:
Se lo Stato può stampare i soldi perché dobbiamo pagare le tasse?
Ognuno deve trovare la risposta dentro di sé
Se è facile vendere l'illusione che gli interessi si possono non pagare e così facendo saremo tutti ricchi e felici allora non voglio disilludervi e passare per il cattivo. Invece voglio rilanciare e vi dico che se si possono non pagare gli interessi si possono anche non pagare le tasse e saremo molto più ricchi e felici (forse)
Ma poi, se lo Stato può stampare i soldi, ma perché dobbiamo lavorare?
Rimane una valida domanda.
Ti farebbe bene leggere Gesell.
Non te la faccio lunga per non andare OT, ma con la sua proposta l'interesse zero diventa conveniente.
La domanda è alla base della comprensione dell'economia.
Tuttavia faccio osservare che viviamo in un mondo che rende obbligatorio procurarsi dei soldi per poter soddisfare i propri bisogni; e poiché lavorare è il modo più semplice e legale per procurarsi dei soldi, indirettamente ti obbliga a lavorare.
Quali sono i problemi di questo sistema?
Che non tutti i lavori producono ricchezza.
Esistono dei "lavori" in cui sostanzialmente la ricchezza viene trasferita senza crearne di nuova (tipicamente la finanza) e altri in cui la ricchezza viene distrutta o depauperata, come la criminalità e la guerra.
Una soluzione politica interessante di mia proposta sarebbe quella di dare soldi a tutti ma di imporre il lavoro obbligatorio.
La concorrenza sul mercato del lavoro che ora si concentra sul "trovare un posto","prendere uno stipendio più alto" e cose simili, si trasferirebbe al "fare un lavoro che si ama", "avere più tempo libero" e cose simili.
I vantaggi di un simile rovesciamento di prospettiva sarebbero
- eliminazione della disoccupazione (e del 90% della criminalità impossibilitata a trovare mano d'opera)
- eliminazione di una caterva di "lavori" perfettamente inutili e montagne di spreco
- riduzione drastica delle ore lavorate a parità di tenore di vita
Vero anche però che loro non hanno i nostri casini.
Vero anche che questo loro sistema regge da almeno 600 anni.
Su certe cose sono talmente in disaccordo che non so dire quanto.
Questa e' una di quelle.
Certe volte chi studia economia si mette a ragionare come il chirurgo pazzo con il bisturi in mano, che vede il corpo (degli altri) come un fantastico manichino da tagliare e cucire.
Per fortuna applicare certe idee non e' cosi' facile. Ma non e' neanche abbastanza difficile.
Et voila!
Gesell wanted to create a new kind of money — a money that would "rot like potatoes" and "rust like iron" so no one would want to hoard it, a money that was "an instrument of exchange and nothing else."
Ok. Direi un'idea rivoluzionaria
È proprio la differenza tra una finta democrazia e una dittatura esplicita
I fan della dittatura sono parecchi
Pensa che Musk (e forse anche Grillo) parlano di un reddito universale e che il lavoro sarà facoltativo
Teniamo presente che Elon è anche quello che dice che andrà su Marte fra qualche anno per cui diciamo che a vendere illusioni è il numero 1
Arrivo un po' tardi, chiedo scusa.
Sono d'accordo con chi ti ha detto che quello che hai detto da Byoblu e' corretto, ma l'analisi della scelta - piena facolta' di stampa allo stato piuttosto che prestito e quindi interesse - andrebbe approfondita valutando anche i contro.
Il passaggio cui hai accennato, ovvero il Re d'Inghilterra che voleva quattrini, era proprio quello che andavo cercando io quando parlavo della "storia" dell'emissione della moneta.
Pero' qui nasce un'altra domanda: perche' il Re aveva bisogno di soldi? Non poteva stamparseli (o coniarseli) da solo?
Il soggetto terzo che li ha stampati lo ha fatto dopo la sua (del Re) autorizzazione. Ovvero, i quattrini avevano il timbro del Re. Se e' il timbro del Re a dargli valore, non si capisce perche' lo stesso Re debba andare a prestito anziche' stampare o coniare in casa sua. Ci manca qualcosa in questo passaggio.
L'offerta del terzo "te li do io i soldi, se mi autorizzi (tu!) a farli" mi pare un cortocircuito logico.
Cosa avevano in piu', i soldi stampati dal terzo, che invece i soldi stampati dal Re non avrebbero avuto?
E poi rimarrebbe da capire perche' gli altri Stati si sono messi in coda.
Oggi, a quanto sappiamo, fermare questo meccanismo fa male alla salute.
Pero' dubito che alle origini questo "tipografo" fosse cosi' temibile da obbligare tutti ai suoi dettami.
Deve esserci stato qualcosa che ha reso il prestito preferibile alla stampa.
In realta' - e mi correggo da solo - non sono sicuro che sia appropriato parlare di stampa, a quei tempi. Probabile si trattasse di oro, o comunque di qualcosa in esso convertibile. (Probabile anche che ci fossero diverse monete locali anziche' un monopolio di emissione, altro aspetto che meriterebbe la sua attenzione).
Ma se e' cosi' il prestito si spiega subito: lo Stato ha bisogno di oro e non ce l'ha, arriva tizio che ce l'ha e lo offre in prestito. Questa e' cosa diversa dalla stampa o dal conio di una moneta senza valore intrinseco, perche' l'oro se non ce l'hai mica te lo puoi inventare.
In ogni caso, questo scenario cambia nel momento in cui cessa la convertibilita' in oro. Da quel momento, la stampa e' un'opzione pienamente accessibile per ogni Stato, e senza guardare a quanto oro sia presente nei forzieri (teoricamente senza limiti).
Abbiamo anche avuto, in tempi piu' recenti, diversi casi di iperinflazione (Weimar, alcuni paesi africani ecc).
Sarebbe interessante verificare se in quei casi lo Stato facesse tutto da solo oppure ci fosse il meccanismo del prestito all'opera. La mia memoria non ci arriva, pero' io propenderei per la prima ipotesi.