di Maria Antonietta Pirrigheddu (attivista del Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica)

Stavolta il solito ritornello “Ce lo chiede l’Europa” può andare a farsi benedire. L’Europa, infatti, ci chiede l’esatto contrario. Ma noi siamo italiani, facciamo a modo nostro e i ritornelli li usiamo quando ci conviene. Soprattutto se si tratta della Sardegna.

Già, la Sardegna, questa terra un tempo meravigliosa che nel giro di un paio d’anni probabilmente non esisterà più: l’intento è di trasformarla in un polo industriale, destinato a produrre energia elettrica da trasportare chissà dove.

Questi sono i programmi per noi, per il nostro sviluppo. E per salvare la terra dal cambiamento climatico. Eh sì, perché a quanto pare per salvare la terra è necessario smettere di coltivarla, togliercela e consegnarla alle multinazionali. Così il pianeta sarà salvo.

Per capire cosa sta accadendo dobbiamo partire dall’inizio, dalla cosiddetta Transizione energetica. Ovvero la necessità sacrosanta, che nessuno contesta, di smettere di utilizzare combustibili fossili come carbone e metano per la produzione di energia elettrica e transitare verso “fonti rinnovabili” come il sole, il vento e l’acqua.

 

L’Europa si è proposta di arrivare alla totale decarbonizzazione entro il 2050, passando per vari step. Il primo step ci attende nel 2030, quando l’Italia dovrà installare sull’intero suolo nazionale una potenza di 70 Gigawatt per la produzione da fonti rinnovabili.

Ora, 70 diviso 20 regioni fa 3,5 Gigawatt a testa… Ma siccome noi sardi siamo notoriamente generosi e avvezzi ad essere colonizzati, la bozza del decreto nazionale ce ne assegna 6. E questo nonostante produciamo già molta più energia di quanta ne consumiamo.

Però sta succedendo una cosa strana: invece di prepararci ai 6 Gigawatt per il 2030, ci ritroviamo già oggi con quasi 58 Gigawatt pronti da installare. Quasi dieci volte tanto!

Grazie al famigerato decreto Draghi e a causa di delibere indegne firmate dalla Regione Sardegna negli ultimi anni, sono arrivate qui come avvoltoi aziende e multinazionali da ogni parte del mondo, per spartirsi la nostra terra e piazzarvi i loro impianti colossali.

Si è stabilito che i due terzi della nostra Isola possano essere sventrati, perforati, riempiti di cemento, devastati, depredati. I due terzi del nostro suolo possono essere sottratti all’agricoltura, alle aziende agro-pastorali, alle aziende turistiche e agrituristiche, ai nostri progetti, al nostro futuro, a noi.

Non per darci opportunità ma per toglierci ogni opportunità.

Ad oggi le richieste di allaccio sono 809, ma crescono di giorno in giorno. Se le pratiche presentate andassero in porto, verrebbero impiantate sulla terraferma 3.000 turbine eoliche alte fino a 240 metri (da sommarsi alle 1.200 già esistenti), altre 1.300 turbine di 320 metri davanti alle spiagge, visibilissime anche a decine di km di distanza, e quasi 50 km2 di pannelli solari su campi e pascoli. A tutto ciò dobbiamo aggiungere le innumerevoli autorizzazioni già concesse!

Numeri da far accapponare la pelle. Solo per il foto e agrivoltaico, quasi 50.000 nuovi ettari verrebbero sottratti alle nostre attività e ai nostri paesaggi per riempirli di specchi di silicio, che nel giro di due decenni (o ancor prima se dovesse arrivare qualche grandinata) si trasformerebbero in sconfinate discariche a cielo aperto. Eppure l’Europa ci raccomanda di evitare ulteriore consumo di suolo, un bene primario essenziale per contrastare i cambiamenti climatici.

Su tutto questo, migliaia di tralicci alti 49 metri con infiniti km di fili sospesi.

Ora immaginatela, questa immensa landa industriale in cui saremmo costretti a vivere, con il terribile ronzio che ci accompagnerebbe giorno e notte. Immaginatevi le migliaia di luci rosse intermittenti che cancellerebbero le nostre notti stellate… Quelle notti e quel silenzio che fanno della Sardegna una terra celebrata ovunque, e che noi non avremmo più.

Se tutto ciò dovesse realizzarsi – e sta già accadendo – la Sardegna sarà irrimediabilmente sconvolta nei suoi panorami unici, nella biodiversità, nella ricchezza naturale, storica, archeologica, culturale e identitaria.

A fronte di quali vantaggi?

Per noi non è contemplato alcun risparmio in bolletta né, tanto meno, alcuna compensazione in denaro, ora vietato per legge. Sono previsti solo “interventi di miglioramento ambientale”.

Cioè?

Di solito il miglioramento consiste nel ripristino delle strade distrutte per il trasporto delle enormi pale. Talvolta i progettisti sono più premurosi, arrivando addirittura a costruire, in cambio dei territori violentati, graziose siepi oppure altalene e scivoli per bambini. O noccioleti per la produzione di nutelle. Verremo ripagati anche con “campagne di sensibilizzazione per il cittadino”, per persuaderlo della bontà degli atti speculativi.

D’altronde gli europei di un tempo, quando andavano a colonizzare l’America latina, si conquistavano la fiducia degli indigeni regalando collanine e altre cianfrusaglie. Il sistema è identico.

Per loro, invece?

Da 900.000 a 1.200.000 euro all’anno per ogni turbina eolica! Cifre anche maggiori per quelle in mare.

Oltre al danno la beffa: una parte di questo milione esce dalle nostre tasche, perché gli incentivi, magnanimamente concessi dal Governo italiano, vengono prelevati dalle bollette. In pratica lo Stato prende i nostri soldi e li dona agli speculatori che sbarcano qui, come la famosa JP Morgan. Non è fantastico?

Tra 25-30 anni questi impianti saranno già arrivati a fine vita, salvo incidenti nel frattempo. Chi provvederà allo smaltimento?

Certamente non le ditte installatrici: in molti casi si tratta di aziende con 10.000 euro di capitale sociale, magari organizzate in un sistema di scatole cinesi, che falliscono o spariscono presto. Chi subentra non si sente affatto in dovere di onorare impegni presi da altri. Perciò i rottami sono tutti nostri e dovremo occuparci noi di smaltirli. Come? Affrontando spese enormi e andando ad inquinare altri territori.

Ma i terreni che ospitano gli aerogeneratori non saranno mai più bonificati, perché il basamento (circa 1.300 metri cubi di calcestruzzo) non può essere eliminato: verrà lasciato lì, rendendo sterile il terreno in eterno. È questa l’idea comune di “energia pulita”.

Ecco perché parliamo di SPECULAZIONE. Loro si prendono la nostra terra e il nostro futuro e in cambio ci gettano qualche osso, per tenerci buoni.

Spesso, però, manco quello. Le truffe sono all’ordine del giorno, sia ai danni di privati che delle Pubbliche Amministrazioni. Sono sempre più numerosi i proprietari di terreni che si rivolgono agli avvocati, prima di firmare i contratti di concessione, perché cominciano a rendersi conto che è facilissimo cadere in trappola.

Se l’affare non dovesse andare in porto, tuttavia, si può sempre ricorrere agli espropri. Imprese private che espropriano altre imprese private: ogni infamia è concessa, in nome della pubblica utilità.

Sono molti gli amministratori che si oppongono, ricevendone addirittura minacce; altri invece ricercano il vantaggio personale. L’inerzia della Giunta Solinas, appena decaduta, ha favorito qualunque tipo di malaffare.

Ci sono soluzioni al disastro incombente?

Certo: basterebbe recepire le direttive europee. L’energia necessaria al nostro sostentamento, e anche in sovrappiù, potrebbe essere prodotta dal fotovoltaico sui tetti sia pubblici che privati, senza ulteriore consumo di suolo; dallo sviluppo dell’idroelettrico – che stranamente non viene preso in considerazione – ed eventualmente dal geotermico di bassa profondità. Si potrebbero potenziare gli impianti eolici già esistenti, sfruttando le nuove tecnologie ma rispettando l’estensione e le altezze attuali, senza altro concedere. Redigere piani energetici locali e concordati con le comunità, che non distruggano l’economia e il tessuto sociale come invece fanno questi impianti di taglia industriale. Piani che rispettino il territorio e la nostra dignità.

Sono queste le soluzioni suggerite dai 14 Comitati che si sono costituiti per difendere la Sardegna dall’assalto, riunendosi in un Coordinamento regionale. I Comitati chiedono con urgenza una moratoria, per stoppare almeno momentaneamente i progetti e avere il tempo di fare scelte migliori, una Legge regionale di recepimento delle direttive UE, la possibilità di partecipare alla redazione di un piano energetico regionale.

Si attendono i primi passi della Giunta Todde, che molto ha promesso in campagna elettorale. Si è già perso troppo tempo. Intanto gli speculatori avanzano in gran fretta e con arroganza, favoriti da vent’anni di norme nazionali che facilitano incredibilmente ogni tipo di autorizzazione, scavalcando le comunità locali.

La nuova Amministrazione Regionale verrà messa immediatamente alla prova. Alessandra Todde vorrà e sarà capace di tutelare la sua terra, pur rispettando il fine comune della transizione energetica? Sarà capace di condurci all’obiettivo senza barattare la Sardegna?

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Comments  
CI STANNO PIGLIANDO PER IL CULO

Scusate il titolo "a effetto".

Io sono un ecologista, ma non per partito preso.

Sono un ecologista perché mi piace la natura, riconosco in essa la mia radice primordiale, comprendo la sua immensa capacità rigenerativa, che non è affatto cosa trascendente.

Sentire usare il rispetto della natura nel modo in cui il mondo uccidentale vuole è però una grossa ferita, l'ennesima, insieme alle guerre, alla aggressività economica, allo scempio dei concetti alimentari che vanno dalla troppa carne al mangiare insetti e via dicendo.

Quando vedo certi "progetti" e mi torna alla mente il numero e la qualità di azioni intraprese dai "boss" (è il nome corretto!) che ci amministrano, non posso altro che vomitare.

Allora mi viene in mente la distruzione sistematica di infrastrutture che veramente vanno in senso ecologico, come la soppressione o la limitazione di esercizio di linee ferroviarie che sono addirittura in attivo, con molti passeggeri, la distruzione delle linee dei filobus e relative dismissioni, con vendita del rame, il ritorno all'utilizzo del carbone per produrre energia perché ci sono le sanzioni a Putin, l'acquisto forzoso dell'auto elettrica perché ce lo chiede l'Europa...

È anche ora di basta di questi autentici scempi in nome dell'ecologia che non c'è.
OT: Per chi vuole commentare il nuovo "attacco" di Israele, usate questo articolo: luogocomune.net/.../...

Grazie.
Se l'Italia è diventata una colonia americana, la Sardegna è diventata una colonia dell'Italia dove chiunque può disporre del territorio sardo nel modo in cui più gli conviene e gli aggrada.
Colgo l'occasione per ricordare anche ai nuovi utenti arrivati la figura importantissima di Frankad (Franco Caddeo).
Utente storico sardo che da anni si batteva contro la geoingegneria clandestina, scomparso e mai più ritrovato perchè dava fastidio.

La situazione sarda si accoppia bene con il rigassificatore di Piombino.

Quote:

Ovvero la necessità sacrosanta, che nessuno contesta, di smettere di utilizzare combustibili fossili come carbone e metano per la produzione di energia elettrica

Qui Maria Antonietta si dimostra ignorante e vittima della propaganda antiscientifica malthusiana.
Il carbone effettivamente inquina (a parte che esistono centrali a tecnologia avanzata che vanno piuttosto bene, ne parla addirittura Jonh Perkins), ma il metano ha una combustione ideale e oltretutto non vedo come possa essere classificato come "fossile".

Il cambiamento climatico non si può contrastare perché è determinato dal sole, quanto all'anidride carbonica (CO2), quella della sintesi clorofilliana, elemento basilare per la vita sulla terra, ne abbiamo giusto giusto la quantità necessaria; ridurla sarebbe un suicidio.

Per finire, le due cose che non si dicono mai sulla CO2
1) lo spettro di assorbimento è molto limitato e satura a concentrazioni bassissime. Ovvero le frequenze delle radiazioni assorbite dalla CO2 sono comprese in un intervallo molto piccolo, e anche la bassissima percentuale di CO2 che oggi abbiamo in atmosfera (lo 0,0419%) le scherma già quasi tutte. Questo significa che se noi raddoppiassimo la CO2 (aumento del 100%) presente in atmosfera, la parte di effetto serra prodotto dalla CO2 (che è già bassissimo) aumenterebbe di un 2%. Il gas serra di gran lunga più impattante sul clima è il vapore acqueo (le nuvole) al punto che la CO2 come gas-serra dovrebbe essere considerata trascurabile.

2) La correlazione statistica tra l'aumento della temperatura e l'aumento dell'anidride carbonica in atmosfera è INVERSO.
Ovvero le serie storiche attestano che PRIMA aumenta la temperatura e 800 anni DOPO aumenta la percentuale di CO2 in atmosfera.
La Granger causality certifica che il caldo accresce la CO2 e non viceversa.
#1 Mig25
Mi stupisco che ti stupisci. :hammer:
L'ecologia, il Green, la sostenibilità, l'ambiente, il cambiamento climatico, il surriscaldamento globale, il buco del culo dell'ozono, sono tutte scuse patetiche per intortare il popolino ovino dandogli una motivazione che può accettare per risolvere un problema inesistente.

In realtà sono tutti loschi traffici che di green hanno solo il colore dei soldi e quello delle nostre tasche.
La Todde e' stata eletta per questo, avrebbe vinto anche se si fosse candidata con Fratelli d'Italia. Ha un forte conflitto d'interesse con le aziende che producono pale eoliche per cui ha lavorato fino a qualche anno fa.Diciamo che queste elezioni ha vinto il partito di Draghi di cui Todde e' una pedina in mano sua....

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altre 1.300 turbine di 320 metri davanti alle spiagge, visibilissime anche a decine di km di distanza

Gli impianti eolici offshore saranno installati a 17 km dalla costa, cioè a 10 miglia. Ecco un esempio. Visibilissimi eh?




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quasi 50 km2 di pannelli solari su campi e pascoli
Solo per il foto e agrivoltaico, quasi 50.000 nuovi ettari verrebbero sottratti alle nostre attività e ai nostri paesaggi

Allora diciamo le cose come stanno: questa non è difesa della natura. Un campo agricolo non è naturale, è un paesaggio artificiale, perché prodotto dell'attività dell'uomo. Diciamo che al paesaggio artificiale moderno, questi attivisti preferiscono il paesaggio artificiale di una volta. E' tutta una questione di nostalgia dei bei tempi andati, quando eravamo giovani e il mondo ci sembrava più bello.



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Su tutto questo, migliaia di tralicci alti 49 metri con infiniti km di fili sospesi.

Neanche i tralicci vanno bene. Questa vorrebbe tornare indietro di 2 secoli, all'epoca preindustriale.


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Immaginatevi le migliaia di luci rosse intermittenti che cancellerebbero le nostre notti stellate

Sì vabbè, milioni di milioni di luci rosse. Ma se il più grande parco eolico ha 69 turbine, e le vedresti basse in lontananza. Poi le notti stellate dove sono? A cancellare le stelle ci pensa già l'illuminazione sregolata delle nostre città.


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la Sardegna sarà irrimediabilmente sconvolta nei suoi panorami unici, nella biodiversità

Questa è la più grossa. La biodiversità. Si riempiono la bocca di questa parola ma non sanno nemmeno cosa sia. Spiegatemi in che modo i pannelli solari e le pale eoliche dovrebbero ridurre la varietà di specie animali e vegetali in una certa zona, perché di questo si tratta. L'agricoltura, quella sì che ammazza la biodiversità: in un campo si cerca di far vivere una sola specie vegetale, mentre altre piante e animali vengono debellati perché disturbano la coltura. Eppure nessuno si lamenta.


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Ma i terreni che ospitano gli aerogeneratori non saranno mai più bonificati, perché il basamento (circa 1.300 metri cubi di calcestruzzo) non può essere eliminato: verrà lasciato lì, rendendo sterile il terreno in eterno.

Veramente basta cercare un po' per scoprire che non è vero.
In alcuni casi viene rimosso tutto il basamento lasciando il palo centrale di pochi metri di diametro:
valutazioneambientale.regione.basilicata.it/.../.. .
pag.7 paragrafo "Fondazioni"

In altri casi viene rimosso tutto fino a un metro e mezzo di profondità. Davvero non si può più coltivare nulla se a un metro e mezzo di profondità c'è del calcestruzzo? Finiamola dai.
va.mite.gov.it/File/Documento/397130
pag.15 paragrafo "Bonifica delle opere interrate"


Quote:

specchi di silicio, che nel giro di due decenni (o ancor prima se dovesse arrivare qualche grandinata) si trasformerebbero in sconfinate discariche a cielo aperto
L’energia necessaria al nostro sostentamento, e anche in sovrappiù, potrebbe essere prodotta dal fotovoltaico sui tetti sia pubblici che privati

Cioè quando i pannelli solari li installi sul terreno sono delle schifezze che durano meno di due decenni, ma se li installi sui tetti allora vanno benissimo! :-D


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Sono queste le soluzioni suggerite dai 14 Comitati

Stranamente in queste soluzioni manca sempre la più ovvia: le centrali nucleari. Relativamente piccole, non disturbano il paesaggio, non hanno migliaia di lucine rosse, stanno lì in un agolino, non sporcano e non inquinano. Peccato che noi italiani ci caghiamo sotto di inverosimili disastri (il nucleare è la fonte di energia più sicura a parità di gigawatt prodotto) e di qualche rifiuto nucleare (che comunque già produciamo in ambito ospedaliero, vedi PET e radioterapia, e che smaltiamo tranquillamente).
Già, la Sardegna, questa terra un tempo meravigliosa che nel giro di un paio d’anni probabilmente non esisterà più: l’intento è di trasformarla in un polo industriale, destinato a produrre energia elettrica da trasportare chissà dove


mio nonno (sardo) ha lavorato come genio minatore,morì a 40 anni,mio nonna con 5 figli emigrò nel nord per avere un futuro.
la sardegna è sempre stata sfruttata ed avvelenata per colpa dei sardi.
Se vuoi sapere se qualcuno è cicappino chiedigli la sua opinione sul nucleare :hammer:

Anche perché l'equiparazione fra campi agricoli e pannelli solari altrettanto deturpanti in quanto entrambi "artificiali" è così stupida che solamente dai prontuari del Cicap può uscire. Allora perché no una bella autostrada a quattro corsie: artificiali come un campo agricolo = medesimo impatto ambientale :hammer:

Seriamente a nessuno può venire in mente una simile equivalenza queste sono le genialate che vengono in mente solo ai retori mistificatori difensori d'ufficio.
#10 AJeX-97
Infatti non ho mai fatto questa equivalenza. L'hai vista solo tu.
Mai detto che i campi agricoli sono deturpanti, ho detto che non sono naturali.

Quote:

Stranamente in queste soluzioni manca sempre la più ovvia: le centrali nucleari. Relativamente piccole, non disturbano il paesaggio, non hanno migliaia di lucine rosse, stanno lì in un agolino, non sporcano e non inquinano. Peccato che noi italiani ci caghiamo sotto di inverosimili disastri (il nucleare è la fonte di energia più sicura a parità di gigawatt prodotto) e di qualche rifiuto nucleare (che comunque già produciamo in ambito ospedaliero, vedi PET e radioterapia, e che smaltiamo tranquillamente).

Lo hai scritto veramente o ti è scappato?
Ma mica la volevi suggerire certo dicevi soltanto che l'uno vale l'altro come se l'impatto ambientale fosse il medesimo ma manco l'elemento artificiale è il medesimo (il campo agricolo al limite lo definirei antropico o antropizzato ma non certo artificiale).
Se questo progetto non andrà in porto non sarà certo grazie alla politica (non ripongo alcuna fiducia in essa).

I politici sono facilmente "comprabili" ed il tornaconto personale è sempre dietro l'angolo.

Confido quindi nell'ostracismo attivo dei sardi, della gente comune dell'entroterra sardo, allevatori e contadini, quelli che non hanno manco la tv perché se ne fottono e che si alzano la mattina alle 4 e vanno a dormire alle 18.
Abituati al lavoro duro, che non riconoscono ne temono leggi ne autorità, semplicemente perché non ne hanno bisogno e non le reputano necessarie.

Questi colossi energetici sono da sempre abituati a comprare politici del luogo che intendono usurpare, lo fanno con la stessa naturalezza con la quale noi compriamo banane alla conad, ma convincere il popolo sardo non credo che sarà facile.
#13 AJeX-97

Quote:

il campo agricolo al limite lo definirei antropico o antropizzato ma non certo artificiale

Esattamente!

Talmente banale e elementare il concetto che è davvero imbarazzante doverlo spiegare ad "alcuni" utenti.
Sono forti del fatto che "antropico" e "artificiale" siano dati per sinonimi, ma è l'aspetto temporale e -soprattutto- lo scopo che rende i termini differenti.

Il campo coltivato è vecchio quanto l'uomo perché è fonte di generi di prima necessità come l'acqua.
Ci vuole un bel coraggio dunque a mettererli sullo stesso piano dei pannelli fotovoltaici e delle pale eoliche.
Doppio

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Ci vuole un bel coraggio dunque a metterli sullo stesso piano dei pannelli fotovoltaici e le pale eoliche.

Più che coraggio direi non avere la benché minima idea di ciò che si sta scrivendo.

Quote:

la Sardegna è sempre stata sfruttata ed avvelenata per colpa dei sardi.

Non sono d'accordo , forse per colpa di "alcuni sardi"
, mi viene in mente Amsicora capo dei sardi Pelliti e il suo odio per l'occupazione romana, il profondo dissenso del popolo sardo verso la svendita delle coste sarde all' Aga khan, e a tutto ciò che poteva indebolire e impoverire ulteriormente l’isola. Tra il 1887 e il 1891 si arriva al fallimento delle banche sarde portando alla rovina tutti i risparmiatori, rendendo la Sardegna la regione più povera d’Italia. I moti de ” SU CONNOTTU “, la crisi agraria, la crisi mineraria incrementarono il fenomeno del banditismo. Il ruolo del bandito è evidente: combattere i soprusi attuati dai potenti e dare dignità a chi ha poca voce nella Sardegna del tempo. Il bandito si oppone al potere, uccide e poi si dà alla latitanza. La popolazione è consapevole di ciò e lo aiuta rispettando quelli che sono i canoni del ”CODICE BARBARICINO” che prevede la libera proprietà e non quella privata, che ammette l’abigeato solo in condizioni di necessità, che toglie le offese e tutela l’onore personale. Il fenomeno del banditismo nasce e si sviluppa soprattutto nel Nuorese, maggiormente nel territorio di Orgosolo, dove avvenne penso la più emblematica rivolta, quella di Pratobello del 69 dove lo stato si arrese alla rivolta degli Orgolesi. Noi sardi siamo un popolo strano e il governo dovrebbe preoccuparsi quando i sardi sono zitti perchè il "zittismo" non è sinonimo di approvazione in Sardegna. La Todde ha promesso che non ci sarà questa speculazione energetica ma essendo stata nel governo draghi, avendo avvallato il suo operato ed in aggiunta avendo lavorato per Energeya ,immagino. Una cosa come la maggior parte dei politici lo ha dichiarato ovvero che con la sua entrata in politica si è impoverita, diceva guardate che a me non me lo ha fatto fare nessuno perchè guadagnavo più con le mie aziende che a fare la presidente di regione. Dunque la domanda nasce spontanea ma chi c...o te lo ha fatto fare allora? MHA VEDREMO sicuro che l'aria è sempre più pesante e la gente è sempre più consapevole del problema ma soprattutto non è ancora tanto "zitta" se ne parla abbastanza nei giornali e tg tipo videolina, solitamente asservito al potere della regione.
Qui un esempio già realizzato di mondo "migliore" www.youtube.com/watch?v=KKAbDUIgtmw
#18 joppo82

è normale che non parlo di tutto il popolo sardo,quello che voglio dire io è che il problema della sardegna è del sardo che ha aperto le porte alle multinazionali dai primi del 900(non parlo della povera gente,parlo dei capibastone sardi)
#13 AJeX-97

Quote:

Ma mica la volevi suggerire certo dicevi soltanto che l'uno vale l'altro come se l'impatto ambientale fosse il medesimo ma manco l'elemento artificiale è il medesimo (il campo agricolo al limite lo definirei antropico o antropizzato ma non certo artificiale).

Se vuoi giocare con le parole fa pure, ma un campo coltivato tutto è tranne che naturale e il contrario di naturale è artificiale. Punto.
L'uno vale l'altro non l'ho mai detto nè suggerito e nemmeno che l'impatto ambientale è lo stesso (anche perché l'agricoltura ha un impatto ambientale decisamente più pesante per es. su biodiversità, emissioni di CO2, inquinamento del suolo). Se continui a inventarti argomenti fantoccio da attaccare vuol dire che non riesci a contestare nulla di quello che ho scritto.
La mia era una riflessione sul fatto che la signora attivista parla di "ricchezza naturale" ma mi sembra molto preoccupata soprattutto per i campi agricoli, che non sono naturali. Quindi nel suo attivismo "green" non c'è solo la difesa della natura, ma anche la difesa di un paesaggio artificiale (o antropizzato, come ti pare) tradizionale. Ti propina la retorica del "tolgono la terra ai contadini per darla alle multinazionali" ma in realtà è contraria anche all'agrivoltaico, che consente l'agricoltura nello stesso terreno in cui sono installati i pannelli.
Quindi è più che altro una difesa della tradizione basata su un giudizio puramente estetico e soggettivo: non vogliamo le rinnovabili perché sono brutte. Vogliamo mantenere il paesaggio agricolo a com'è stato negli ultimi secoli fa perché ci piace così. Un discorso puramente ideologico che per me è inaccettabile.
Comunque speriamo che la strada del fotovoltaico sui tetti sia effettivamente percorribile e che nessuno inventi altre scuse per opporsi.
@Sam #14


Quote:

Confido quindi nell'ostracismo attivo dei sardi

E' l'unica possibilità di salvezza per la regione più bella del nostro paese.
Se ad esempio le prime installazioni di pannelli fotovoltaici subissero una bella grandinata di pietre appena montate, dubito che il progetto andrebbe avanti.
Ma dico solo così, eh, senza alcuna istigazione, citavo solo il metodo Sandro Pertini*

@Sam #15

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Il campo coltivato è vecchio quanto l'uomo perché è fonte di generi di prima necessità come l'acqua.
Ci vuole un bel coraggio dunque a mettererli sullo stesso piano dei pannelli fotovoltaici e delle pale eoliche

Un bel "coraggio" oppure qualcos'altro che non si può dire... :hammer:

* Attendo pronta correzione del cicappato di turno: "Nonèveroh che Sandro Pertini ha detto che i governi che non fanno gli interessi del popolo vanno cacciati con mazze e pietre" :-D
#8 Namuh

Problemi alla biodiversita' ne danno eccome. Sei mai passato sotto una di queste pale?
Io si e fanno un casino incredibile. Se danno fastidio al nostro orecchio pensa a quello degli animali che e' molto piu sensibile, soprattutto per i volatili, ma questo non lo dico io se mai i naturalisti/faunisti esperti di queste cose.
Sono un problema per tutti gli animali per un bel raggio di Km.
Anche i campi agricoli lo sono e difatti andrebbe cambiato molto del modo con cui facciamo agricoltura ma questo non rende questi obrobri meglio, sicuramente non sono una soluzione energetica. In Sicilia ho visto campi sterminati di ste pale, campi che hanno dovuto radere al suolo per alimentare le lampadine della cantina di qualche casa, se va bene
Pensare che la superficie in tetti estesa come il comune di Roma, se coperta da pannelli fotovoltaici, con tutti i limiti dell'irraggiamento solare discontinuità in primis, sarebbe in grado di produrre in termini di energia la quasi totalità del fabbisogno energetico italiano. In veneto abbiamo una quantità abnorme di capannoni anche sfitti o vuoti, coprendoli di fotovoltaico si potrebbe produrre tanta di quella energia elettrica da far paura. Se poi si ripensasse realmente alle cosidette smatgrid con sistemi di accumulo differenti dagli accumulatori al litio o al piombo, ci si avvicinerebbe pericolosamente all'indipendenza energetica, prima individuale e conseguentemente collettiva, ma funziona meglio con le grandi estensioni di terreni dove i fondi possono specularci, incassare contributi (l'agrivoiltaico se riconosciuto ritorna il 40% dell'investimento + 100€ Mwh per ogni Mwh prodotto per 20 anni) che sommati alle ottime condizioni di irraggiamento del centro sud italia+buona infrastruttura elettrica e capacità di assorbimento da parte dell'industria e della popolozione, permette quindi di rientrare in termini di investimento dopo 18/24 mesi. Se ragioniamo sulla stabilita della tecnologia fotovoltaica, la bassa manutenzione e la longevità (oltre 35 anni) possono risultare asset acquistabili e rivendibili più e più volte dagli investitori. La connessione eletttrica poi è una "bene" ulteriore che può essere sfruttato in varie e molteplici fasi. Sono riusciti a trasformare un sistema di produrre energia per la gente in uno strumento per le grandi lobbies e speculazioni
La neo presidentessa della Sardegna è sicuramente qualificata per riconoscere e valutare la pericolosità della situazione, è del mestiere in campo energetico e possiamo supporre che farà il necessario per evitare i soprusi.

Detto ciò il problema del consumo energetico ,della distribuzione dell'energia elettrica e del deturpamento dell'ambiente causato dalle attività umane resta un punto di discussione fondamentale e non possiamo esimerci dall'affrontarlo.
Non ci va troppa onestà intellettuale a riconoscere che se vogliamo vivere con le comodità alle quali siamo abituati allora in qualche modo l'energia elettrica dobbiamo tirarla fuori.
Nel primo dopoguerra il massacro delle valli alpine creato dalle dighe funzionali all'idroelettrico ha causato l'affondamento ( in senso letterale) di paesi e comunità intere, in nome del progresso e del benessere i montagnini hanno visto le loro terre espropriate e cancellate per sempre. Il mantra che l'Italia è un paese povero di risorse ma ricco di energia era pane quotidiano negli anni 50 e 60 del secolo scorso. Ci è voluto il disastro del Vajont per fare da scossone all'opinione pubblica a riguardo delle mega dighe e della salvaguardia degli ambienti alpini.
Sbarrate tutte le vie d'acqua possibili ci è rimasta la via del "brucio qualcosa per fare vapore che gira nelle turbine che producono elettricità" Direi che fino a qua il ragionamento fila e il fabbisogno energetico lo colmiamo cosi, bruciamo e spariamo in atmosfera tonnellate di particolato velenoso. Ora va di moda prendersela con la CO2, la storia mostrerà che è una puttanata colossale ma dirlo di questi periodi vuol dire essere linciati dalla folla. La religione della scienzah è potentissima.

Dove troviamo l'energia che ci serve? Inteso che nessuno è d'accordo quando si parla di consumare meno, come alimentiamo il sistema elettrico? Il fotovoltaico è piu danni che benefici, basta andare a guardare il processo complessivo di produzione/utilizzo/smaltimento dei pannelli solari e ci si rende conto che siamo al solito " beneficio e guadagno per pochi, scempio ambientale e pattumiera sui figli per tutti gli altri.

Nucleare? Sarebbe opportuno prendere a calci sui denti tutti quelli che sono a favore dell'uranio, poi mandarli a vivere dentro una centrale atomica e infine obbligare i loro figli a lavorare nelle miniere di estrazione in giro per il mondo. Per completare il ciclo produttivo li seppelliamo in bare di uranio esausto vetrificato, cosi tutte le generazioni future risplenderanno di luce fluorescente al calar della notte se sono andati a mettere 2 fiori sulla tomba del nonno.

Io punto tutto sull'eolico offshore per il semplice fatto che ad una certa distanza dalla costa è invisibile e questo lo si puo verificare facilmente sulle coste tra olanda, danimarca e germania, hanno parchi eolici sconfinati fuori dalla vista. Quando vai a passeggiare sulle dune delle spiagge olandesi vedi il mare che fa di per se abbastanza schifo ma ti garantisco che le pale eoliche non le vedi. Per la maggioranza sono di metallo, che è la cosa più facilmente riciclabile e con le tecnologie attuali hanno rese decenti, offshore risolve il problema del rumore e del "brutto da vedere".

L'alternativa è una forte riduzione dei consumi, ma chi è disposto a rinunciare all'energia elettrica per davvero?
#25 iamnotnice

Quote:

Nucleare? Sarebbe opportuno prendere a calci sui denti tutti quelli che sono a favore dell'uranio, poi mandarli a vivere dentro una centrale atomica e infine obbligare i loro figli a lavorare nelle miniere di estrazione in giro per il mondo. Per completare il ciclo produttivo li seppelliamo in bare di uranio esausto vetrificato, cosi tutte le generazioni future risplenderanno di luce fluorescente al calar della notte se sono andati a mettere 2 fiori sulla tomba del nonno.

Hai dimenticato l'uso delle scorie piu' remunerativo, l'uso militare e cioe' proiettili all'uranio impoverito, gia' sperimentato in molti scenari di guerra, ultimo quello ucraino, gentilmente donato dalla granbretagna piena di centrali nucleari, a proposito il prezzo dell'uranio e' arrivato alle stelle, mi domando per tenere basso il costo del kilowatt che si inventeranno, forse vendere l'uranio impoverito all'esercito israeliano....o l'hanno gia' fatto?
Mancano solo le centrali nucleari per militarizzare ulteriormente il nostro paese, considerando il fatto che le divise ci costano un occhio della testa in stipendi e pensioni e che sono i maggiori inquinatori del mondo, un proiettile all'uranio impoverito in piu' che differenza vuoi che faccia?

Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
@ iamnotnice

Concordo su tutto, ma spenderei anche due parole a favore delle fonti "tradizionali", come metano e combustibili fossili, che non hanno effetto alcuno (o per lo meno inconsistente) sul presunto riscaldamento del pianeta, che sono a basso costo in rapporto all'energia che forniscono, e che oggi ci troviamo già pronti e disponibili con una catena di produzione e distribuzione organizzata, per non parlare di tutte le auto, camion e veicoli vari, in circolazione e in produzione, che utilizzano i combustibili fossili.
Rinunciare di punto in bianco a questa immensa risorsa, come vorrebbe imporre l'eurodittatura, è la stupidaggine più colossale che potremmo fare da quando è stata scopertala ruota.
ENERGIA NUCLEARE PULITA

Quote:

#10 AJeX-97
2024-04-19 12:40

Se vuoi sapere se qualcuno è cicappino chiedigli la sua opinione sul nucleare

Mah, un cicappino si riconosce per le stronzate che scrive, non se è o meno a favore del nucleare.

Se vogliamo andare avanti con consumi di un certo livello togliamoci dalla testa di non usare il nucleare.

Ha ragione chi scrive che il nucleare oggi è sicuro e che ha pochissimo impatto ambientale.

L'unico vero rischio del nucleare, oggi, è che firmeremmo una cambiale in bianco per i nostri nipoti e pronipoti, dato il lungo tempo di dimezzamento delle scorie.

Tecnologie e princìpi di costruzione moderni prevederebbero di costruire già i sarcofagi di contenimento al di sotto della centrale onde farvi calare il tutto e sigillarlo prontamente in caso di disastro.

Ci sono molti più rischi a farsi governare dalla cucurbitacea, come sta succedendo oggi del resto.
Ovvero la necessità sacrosanta, che nessuno contesta,

Io la contesto in toto.
E la devastazione descritta già basta a non volerne sapere di simili transizioni.
Stavo pensando...ma e' solo un pensiero eh, c'e' poi cosi' tanta differenza tra chi e' favorevole al nucleare e l'unione europea favorevole alla cosiddetta green economy?
Pensiamoci bene, stanno puntando al riscaldamento, alla produzione di acqua calda , nonche' al trasporto tutto convertito completamente all'elettrico, quando il parco macchine sara' convertito e il gas per gli usi domestici verra' soppiantato dove pensate che la prendano tutta l'energia elettrica che serve? Dalle rinnovabili classiche soggette al clima? Di notte se non c'e' vento?
Spingete pure verso il nucleare tanto tra un po' anche lor signori si faranno avanti dicendo..vedete non abbiamo sufficente produzione non ci resta che il nucleare a fissione, perche' per la fusione ci vogliono anni, dopo ci faremo delle grosse risate su l'accaparramento e sul prezzo dell'uranio...ah gia' dimenticavo la vendita agli eserciti e lo stoccaggio verso paesi terzi...magari chi ha un pezzo di terra lo adattera' per lo stoccaggio fatto in casa oppure utilizzare miniere abbandonate, come in Germania solo che l'acqua salmastra (ex salgemma), ha invaso e ricoperto i bidoni, tanto i mari sono pieni di bidoni che si stanno corrompendo o come un geologo francese che alla domanda perche' e' stata scelto questo sito ha risposto...qui da 400mila anni non si e' mosso nulla,sono sicuro che per altri 400 mila sara' lo stesso!!! :-o Basta pagare e anche la geologia diventa una scienzah esatta!

Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Ha ragione chi scrive che il nucleare oggi è sicuro e che ha pochissimo impatto ambientale

MIG25 spero sia una battuta…
@ #8 Namuh

Perfettamente d'accordo. La Sardegna ha un grande unico nemico: i sardi, che puntualmente votano quei lestofanti dei vari partiti e liste civiche.
NUCLEARE SI O NO

Quote:

#30 starburst3
2024-04-19 18:26

Spingete pure verso il nucleare tanto tra un po' anche lor signori si faranno avanti dicendo..vedete non abbiamo sufficente produzione non ci resta che il nucleare a fissione, perche' per la fusione ci vogliono anni

Io non spingo una fava.

Io dico che per i consumi che ci sono oggi non ce la possiamo cavare senza il nucleare.

E dico che ci sono buone conoscenze tecniche che praticamente azzerano i rischi.

Poi, se vuoi la mia opinione: solare termodinamico su tutti i maggiori deserti mondiali.

Ma ho la ferma convinzione che la mia opinione conti come il 2 di picche quando briscola è denari.
#27 Aironeblu

Quote:

Rinunciare di punto in bianco a questa immensa risorsa, come vorrebbe imporre l'eurodittatura, è la stupidaggine più colossale che potremmo fare da quando è stata scopertala ruota.

O come diceva er pomata...e' la piu' grossa stronzata da quanno l'omo invento' er cavallo :-D

Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
il pedigree della signora

Ingegnera, 55 anni compiuti il 6 febbraio, è la prima presidente donna a guidare la Regione Sardegna. Nativa di Nuoro, ha un curriculum eccellente: due lauree, parla quattro lingue (compreso il sardo), ha trascorso gran parte della sua vita al di fuori della Sardegna, lavorando in otto Paesi diversi tra cui Stati Uniti, Spagna, Inghilterra, Francia e Olanda. I suoi ambiti di azione principali sono la tecnologia, l’energia e la finanza. È stata amministratrice delegata di Olidata fino al 2019, quando ha deciso di candidarsi alle elezioni europee come capolista del M5s. È stata vice ministra allo Sviluppo economico nel governo Conte II, ruolo che ha mantenuto anche con l’arrivo di Draghi. Nel 2021, Todde è stata nominata vice presidente dei Pentastellati da Giuseppe Conte, ruolo che ha lasciato per lanciare la sua candidatura alla Presidenza della Regione Sardegna.
#5 Stolypin 2024-04-19 10:39
E da tempo che non commento ma visto Il tema mi sono sentito obbligato. Però leggendo il commento di
#5 Stolypin 2024-04-19 10:39
Mi sono accorto Che aveva già scritto tutto lui risparmiandomi una bella fatica.
Posso solo ribadire e sottolineare di leggere bene il suo commento e il punto chiave,
Quello delle dichiarazioni su carbone e metano.
Mi spiace non si può combattere e non si può nemmeno partire er fare
Una battaglia o un percorso alternativo se mancano completamente le basi o ancora peggio se le basi da cui si parte sono quelle indotte e propinate proprio dal nemico che vorremmo combattere. Quindi nonostante il post sia molto interessante e anche tragico allo stesso tempo mettendo ancora una volte in luce la mentalità malata e criminale di chi sta al potere, date le premesse dell’autrice sarà un post caricato a salve.
E mi complimento con stolypin per aver centrato in pieno il bersaglio … e se non si parte da quello si ha già perso.
#5 Stolypin

Ciao Stolypin tutto molto interessante. Dove posso recuperare degli studi/dati che dimostrano quello che dici sulle serie storiche e l'aumento di C02 con uno scarto di 800 anni?
Perché a quanto ne so io ho sempre visto usare dagli scienziatih della scienzah le serie storiche per dimostrare che la temperatura é aumentata (in tutto il pianeta) solo negli ultimi 200 anni in correlazione alla C02
STORICHE ANIDRIDE CARBONICA

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#5 Stolypin 2024-04-19 10:39

Davvero se le storiche che hai tu sono attendibili ci potremmo anche ragionare, comunque sono importanti!

Che la CO2 sia un gas serra di dubbi non ci dovrebbero essere, tuttavia rilevo, come ho sempre fatto, che la CO2 (e pure l'acqua gassosa - gassosa inteso come stato fisico :-D ) tanto schermano in un senso, come nell'altro.

Cioè schermano sia i raggi uscenti, sia i raggi entranti.

Pur con il particolare degli infrarossi, che sono maggiori nelle ore notturne, cioè quando quella parte del Pianeta deve raffreddare.

Postale, per favore, così le valutiamo.

Grazie.
www.facebook.com/share/v/N76ZSZBiwZC7hYTL/ Ecco il "loro" green, il "loro" meno CO2. Che branco di "voccaperti" a credere all'asino che vola.
#37 Duluoz
Che la CO2 segua l’aumento delle temperature é un dato di fatto incontrovertibile di tutte le carote glaciali fatte come vodstok epica ecc. per chi è nel settore suo malgrado come me é anche un dato di fatto che la “scienzah” e molti ricercatori abbiamo passato anni se non decenni a correggere e ri processare i dati grezzi (=manipolare) fino a riuscire a dimostrare che riscaldamento e CO2 in realtà in certi casi sono contemporanei. Va da se che chi sa torturare i numeri può far dir loro ciò che vuole.

#38 Mig25
Anche se la CO2 é un gas serra rimane completamente ininfluente rispetto al vapore acqueo, sia per questioni di concentrazione sia per questioni di lunghezza d’onda assorbita. Purtroppo la menzogna e le falsità sono andate ormai talmente lontano che a molti risulta difficile tornare al punto di origine. Ammettere oggi Che la CO2 abbia un influenza insignificante se non nulla (e a maggior ragione la percentuale infima di CO2 di origine antropica) é la stessa cosa che ammettere
Che la Terra ruoti intorno al sole in epoca galileiana. Non si tratta di un dibattito scientifico ma piuttosto socio culturale condito di credo pseusoreligioso e dogmatismo.

X MASSIMO
se fossi interessato mi piacerebbe fare due parole oltre sulla farsa della CO2 anche sulle sue conseguenze ed in particolare sulla totale follia della transizione green ed energetica. Una transizione che per essere realizzata richiederebbe un aumento esponenziale dell’estrazione di gran parte delle materie prime con conseguenze devastanti a livello ambientale nelle aree di estrazione, aumento esponenziale della domanda e dei prezzi delle stesse ed una oggettiva impossibilità e incapacità materiale di estrarre abbastanza materie prime alla velocità che richiederebbe io mercato. Insomma l’equivalente di un aereo che va a schiantarsi a velocità massima contro una catena montuosa.
Per chi volesse approfondire troverà ampia documentazione (in francese e forse qualcosa in inglese) su questo sito della geologia mineraria aurore stephant.
www.systext.org/node/1568
Come quando gli europei andavano a colonizzare l'America Latina
Il mondo intero è soffocato da un sempre più folto numero di potenti pronti a depredare a qualunque costo per ricavare lauti profitti.
In Perù, dagli inizi del XX secolo, la selvaggia attività estrattiva ha provocato il disastro ambientale ed ecologico, avvelenando l'aria e contaminando l'acqua predestinando quelle popolazioni (che mano a mano hanno dovuto vendere oppure cedere le loro terre alle grosse compagnie) ad una vita di sfruttamento e malattie. Ad oggi non è cambiato nulla. Il condor non passa più perché è in estinzione.
Onore ai comitati che si battono perché la Sardegna non diventi l'ennesima terra da depredare!
#40 GeoLogos

Grazie. Immaginavo fosse una questione di manipolazione di dati.
Purtroppo come con il covid, dove anche a fronte di dati sulla mortalitá abbastanza contenuti, si é potuto veicolare il messaggio della pandemia mondiale grazie al fatto che gli ospedali fatiscenti si intasavano (e per la mancanza di cure), la pseudoreligione del clima é aiutata dal fatto che comunque i nostri metodi di produzione si, distruggono gli ecosistemi, per cui per la gente é molto facile anche collegarlo alle temperature nonostante magari i dati dicano altro.

Quale sarebbe dal tuo punto di vista una soluzione nella gestione piú sostenibile dei combistibili fossili?
Non c’è emergenza climatica
Considerando il fatto che molte volte il risultato di una ricerca scientifica dipende interamente da chi la finanza, potete vedere la storia del club di Roma perchè venne fondato e i finanziamenti a diversi scienziati del M.I.T.(Massachusetts Institute of Technology) per elaborare modelli che prevenissero le conseguenze ambientali ed economiche della crescita incontrollata della popolazione e della produzione industriale. Tra i primi a riconoscere la validità delle tesi del primo rapporto furono i movimenti ambientalisti figli abbastanza diretti del 1968. Come racconta uno dei padri dell’ambientalismo italiano, Giorgio Nebbia, “Dopo la sua lettura, insieme a quella di ‘100 pagine per l’avvenire’ dello stesso Peccei (1981) io stesso aderii alle istanze proposte dal Club di Roma e per molto tempo non mi posi il problema della loro messa in discussione”. Messa in discussione che, poi, avvenne e non solo da parte di Nebbia.


Una rete globale di 1915
scienziati e professionisti ha preparato questo messaggio urgente. La scienza del clima dovrebbe essere meno politica, mentre le politiche del clima dovrebbero essere più scientifiche. Gli scienziati dovrebbero affrontare apertamente le incertezze e le esagerazioni delle loro previsioni sul riscaldamento globale, mentre i politici dovrebbero spassionatamente valutare i costi reali così come i benefici, ipotizzati dalle loro misure politiche.

Fattori naturali e antropogenici causano il riscaldamento.

L’archivio geologico rivela che il clima della Terra ha subito variazioni per tutto il tempo della sua esistenza, con fasi naturali fredde e calde. L’ultimo ciclo freddo, noto come la La Piccola era Glaciale è terminato di recente nel 1850. Pertanto, non sorprende che ora stiamo vivendo un periodo di riscaldamento.

Il riscaldamento è molto più lento del previsto.

Il pianeta si è riscaldato meno della metà del tasso previsto dall’IPCC, sulla base della forzatura antropogenica introdotta nei modelli e dello squilibrio radiativo. Tutto questo ci dice che siamo lontani dal comprendere I meccanismi del cambiamento climatico.

La politica climatica si basa su modelli inadeguati

I modelli climatici presentano molte carenze e non sono ragionevolmente lontani dall’essere usati come strumenti politici globali. Amplificano l’effetto dei gas serra come la CO2. Inoltre, ignorano il fatto che arricchire l’atmosfera con CO2 è benefico.

La CO2 è il cibo delle piante, la base di tutta la vita sulla Terra

La CO2 non è un inquinante ed è essenziale per tutta la vita sulla Terra. La fotosintesi è una benedizione. Più CO2 è beneficio per la natura, rendendo verde la Terra: una ulteriore quantità di CO2 nell’aria ha favorito la crescita della biomassa globale delle piante. È anche beneficio per l’agricoltura, con aumento delle rese delle colture in tutto il mondo.

Il riscaldamento globale non ha aumentato i disastri naturali

Non ci sono prove statistiche che il riscaldamento globale stia intensificando uragani, alluvioni, siccità e simili eventi naturali, o aumentando la loro frequenza. Viceversa, è ampiamente dimostrato che le misure di mitigazione della CO2 sono tanto dannose quanto costose.

La politica climatica deve rispettare le realtà scientifiche ed economiche.

Pertanto, non vi è alcun motivo per creare panico e allarme. Ci opponiamo fermamente alla dannosa e irrealistica politica di CO2 a zero netto proposta per il 2050. Se emergeranno approcci migliori, e sicuramente ci saranno, avremo tutto il tempo per riflettere e adattarci. L’obiettivo della politica globale dovrebbe essere “prosperità per tutti” fornendo energia affidabile e conveniente in ogni momento per tutto il Pianeta. In una Società prospera uomini e donne sono ben istruiti, i tassi di natalità sono bassi e le persone si preoccupano del loro ambiente. Fonte
clintel.org/italy-wcd/
@GeoLogos @Stolypin

Se il cambiamento climatico è causato dal sole, come spiegate questo grafico? Dal 1975 le temperature stanno schizzando verso l’alto mentre l’irraggiamento solare sta calando.

GLOBAL WARMING

Quote:

#44 Namuh
2024-04-21 13:21

Io la penso esattamente come te ed essendo per di più uno che soffre il caldo, ti lascio immaginare il mio entusiasmo...

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#40 GeoLogos
2024-04-20 21:54

Per dire che è ininfluente ci vogliono i dati.

Siamo d'accordo che se il Sole starnutisce qui pela tutto, ma abbiamo elementi che dicono invece l'opposto, a quanto pare il Sole si sta addormentando come un puccio...

Dobbiamo ragionare con dati e numeri.

Quote:

#44 Namuh 2024-04-21 13:21

Le temperature registrate il 6 e il 9 agosto 1945 in due città hanno sballato tutte le medie.
#44 Namuh
Semplicemente perché quel grafico non ha nessun senso per scala temporale e per elementi correlati. Come se mi mostrassi due grafici che mostrano una correlazione inversa comparando le vittorie di una squadra di calcio e le quotazioni del succo di arancia congelato.
E inoltre molto ci sarebbe da dire sulla validità dei dati utilizzati in quei grafici a cominciare dal fantomatico aumento delle temperature globali. Quell’aumento che tu vedi in quel grafico corrisponde al nulla assoluto rispetto a qualsiasi variazione di temperatura globale a livello geologico. É come se mi prendessi la temperatura in un posto prima a mezzogiorno e poi alle 5 del mattino per dimostrarmi che andremo verso una glaciazione. O come misurare le temperature medie da marzo ad agosto per prevedere che in seguito andremo incontro a un riscaldamento progressivo e letale del pianeta che ci farà morire entro dicembre.
Ma ripeto non serve a nulla parlare di queste cose perché la narrazione menzognera dura da così tanto tempo ed é andata talmente lontano che servirebbero anni per confutare le montagne di menzogne accumulate. E basta prendere come esempio il commento di #45 Mig25 quando dice che ci vogliono i dati. Carissimo i dati ci sono e sono incontrovertibili da quelli storici e preistorici alle carote glaciali per il quaternario recente ad altri proxy geologici che nn raffiamo l’arco temporale di milioni di anni. il problema è che sono 40 anni che ci hanno costruito su una narrazione ideologica, sono più di 20 anni che il mondo della ricerca rema sempre e solo in un unica direzione , censurando, escludendo e isolando chiunque non si allinei al pensiero unico e finanziando chi invece si presenta allineato e agli ordini come in perfetto soldatino . E in 20 anni di selezione puoi stare tranquillo che il dissenso ormai è stato completamente eliminato e sono rimasti solo i servi più fedeli (che lo facciano per soldi o per credo ideologico poco importa). E non ricordo se l’ho scritto nel commento precedente ma qui il problema non è scientifico, non è razionale il problema è ideologico, socio-culturale , al limite del credo religioso e quindi continuare a girare intorno a pseudo dati e grafici rielaborati e manipolati fino alla nausea non porta da nessuna parte perché si elude il nocciolo del problema.
Qui si agisce a livello di psicologia delle folle alla le Bon e Bernays. L’unica cosa che si può dire é che sono riusciti a manipolare e deviare le menti di molte persone creando confusione tra problemi ambientali devastazione del territorio da parte di industrie e multinazionali e clima. E ci sono riusciti alla grande. Stanno obbligando ad una transizione energetica che è una delle cose più devastanti mai fatte per l’ambiente e l’ecologia dell’intero pianeta, uno scempio di proporzioni mai viste che sta passando in totale sordina e sotto silenzio, anzi addirittura con masse di adepti pseudoambientalisti pronti a distruggere il pianeta con l’intento di salvarlo, completamente lavati nel cervello al punto di credere che ricoprire terreni agricoli di pannelli solari, abbandonare produzioni agricole artigianali locali passare al tutto elettrico e Smart o addirittura inventarsi sistemi completamente folli per captare la CO2 possa salvare il pianeta. Da gente come questa possiamo solo aspettarci che il pianeta venga distrutto e con esso la civiltà umana e tutto quello di buono che aveva potuto creare in millenni di storia.
E termino dicendo questo. Il presente e il futuro prossimo dell’energia é il gas naturale, ad esclusione di quello di scisto. Una materia prima a basso costo, basso impatto ambientale e di facile estrazione e trasporto. Proprio quella materia prima che é stata boicottata in ogni modo e con ogni mezzo in questi ultimi anni. Fatevi una domanda e datevi qualche risposta ma solo se siete in grado veramente di avere ancora un pensiero autonomo non prefabbricato anche a vostra insaputa dalla propaganda di regime, perché in quel caso vostro malgrado il vostro ruolo non potrà che essere quello, scusate il termine e senza offesa , degli utili idioti. Un ruolo perdente e da sconfitti già in partenza.
#38 Mig25

Quote:


Che la CO2 sia un gas serra di dubbi non ci dovrebbero essere, tuttavia rilevo, come ho sempre fatto, che la CO2 (e pure l'acqua gassosa - gassosa inteso come stato fisico :-D ) tanto schermano in un senso, come nell'altro.

Cioè schermano sia i raggi uscenti, sia i raggi entranti.

Per definire cosa sia un gas serra e cosa non lo sia è necessario passare per la teoria (già falsificata sperimentalmente) dell'"effetto serra".
Secondo quella teoria già falsificata sperimentalmente nel 1909...

- I raggi solari entranti sono nel visibile / ultravioletto e passano.
- I raggi uscenti dalla terra sotto forma di infrarosso vengono riflessi al suolo da gas come la CO2.
- Questo perché la CO2 è trasparente alle alte frequenze luminose ma opaca agli infrarossi.

Questo ovviamente secondo una teoria che ricordiamo è già stata falsificata inizi novecento dall'inventore della lampada di Wood.
it.wikipedia.org/wiki/Lampada_di_Wood
Una tale di nome Robert Wood che di fisica non sapeva nulla.

Basta che guardi i dati postati da #44Namuh per renderti conto...

Se i suoi dati sono corretti (e vista la fonte il se è d'obbligo) è ovvio che sono l'ennesima (come se ce ne fosse bisogno) falsificazione dell'effetto serra.
Perché la CO2 abbia qualcosa da riflettere ci vuole una fonte ovvero l'irraggiamento solare.
Calando l'irraggiamento solare deve per forza calare anche la quantità di infrarossi che vengono emessi dalla terra.
Anche ipotizzando l'aumento di "materiale riflettente" (CO2) se cala la fonte (Sole) devono per forza calare anche i riflessi (IR).

Dunque se (e ripetiamo se) i dati postati da Namuh sono corretti il modello "effetto serra" ha subito l'ennesima falsificazione.
#48 Mande
La Co2 assorbe solo determinate lunghezze d’onda delli’infrarosso. Quelle lunghezze d’onda sono già in gran parte assorbite dal vapore acqueo quando presente . In caso di assenza di vapore acqueo a CO2 raggiunge la saturazione dell’assorbimento a concentrazioni di circa 600ppm dopo di che qualsiasi aumento non produce nessun effetto. E già a 400pp assorbe gia quasi tutto lo spettro. Per quanta riguarda la teoria dell’effetto serra e la sua corrispondenza con la realtà dei fenomeni che si producono in atmosfera bisognerebbe riscrivere parte delle teorie fisiche e chimiche date come assodate in questi decenni e risultare utili alla creazione della farsa…. Impresa titanica.

Tra l’altro come si fa ad inserire un’immagine nei commenti?
#47 GeoLogos

Quote:

Quell’aumento che tu vedi in quel grafico corrisponde al nulla assoluto rispetto a qualsiasi variazione di temperatura globale a livello geologico.

E allora? Siccome 50 milioni di anni fa la temperatura media raggiunse 30 gradi, allora la causa è il sole ora come allora?
Va bene, quindi torniamo alla domanda di prima: se la causa è il sole, perché negli ultimi 50 anni abbiamo un aumento improvviso della temperatura (1 grado non è il nulla assoluto, mi spiace) che non è accompagnato da un aumento dell'irraggiamento solare? Non hai ancora risposto alla domanda.

P.S. Per inserire un'immagine, clicca sul pulsante immagine e incolla l'indirizzo dell'immagine.
OLTRE UN GRADO

Quote:

#50 Namuh 2024-04-22 02:14

La temperatura media globale è salita ben più di un grado, siamo praticamente a + 2°!!!

E chi lo nega è evidente che non sa le cose (non mi riferisco a te) basti vedere lo scioglimento dei ghiacciai alpini e delle altre vette terrestri, basti vedere la situazione drammatica dei poli, basti vedere le isole polinesiane invase dall'acqua del mare... non vi dico che basterebbe pure guardare le nostre coste e vedere il solo Mediterraneo quanta superficie di arenile si è preso, costringendo sovente a effettuare operazioni di riporto di ghiaia dalle cave nella stagione invernale (tra l'altro proprio in questo momento me ne sto occupando in situ per lavoro).

A che cosa vi serve negare? A sognare che andrà tutto bene?

No, non andrà tutto bene. Per un cazzo proprio andrà tutto bene.
#50 Namuh
Mi spiace ma stai dicendo un sacco di fregnacce mutuate dalla propaganda e che pensi sia scienza. Nei limiti del fatto che sto commentando su un blog e che non posso mettermi a scrivere un romanzo o un trattato, un grado é il nulla, se per giunta aggiungiamo errori e limiti strumentali e impossibilità di avere dati omogenei visto che nel 1880 ma anche solo 30-40 anni fa non esisteva la stessa copertura e densità di rilevamento delle temperature. Lasciamo poi perdere l’attendibilità di certe stazioni di misura ormai antropizzate e urbanizzate, le infinite correzioni (manipolazioni) fatte sulle varie serie dei dati di cui nessuno é a conoscenza se non va a cercarsele. E poi per favore non ritirare fuori la solita scusa ridicola dello pseudo ambientalista gretiano benpensante dei 50 milioni di anni… basta andare indietro di migliaia di anni per avere optimum climatici ciclici uguali o più caldi dell’attuale e siamo nel periodo di sviluppo delle civiltà umane e dopo l’ultima glaciazione quindi un periodo geologico comparabile all’attuale e una scala temporale abbastanza ampia per vedere alcune ciclicità. Poi basta comparare gli ultimi optimum dei cicli glaciali maggiori per vedere che siamo perfettamente allineati a questi cicli e parliamo di centinaia di migliaia di anni non di 50 milioni.e poi basta andare indietro di qualche milione di anni per vedere come le temperature siano state sempre più elevate del periodo attuale per almeno centinaia di milioni di anni. Quindi il periodo che stiamo vivendo ora a scala geologica per il pianeta in realtà é un’immensa era glaciale probabilmente in assoluto la più fredda della sua storia di miliardi di anni e all’interno di questa era glaciale stiamo vivendo delle oscillazioni multi cicliche e noi abbiamo la fortuna di vivere in uno dei periodi più favorevoli in assoluto all’interno di questa era. State tutti li a pregare per un abbassamento delle temperature che significherà solo la morte e la fine della nostra civiltà e che avverrà comunque con i tempi che sono ci sono ai cicli naturali .
Poi per pietà ti chiedo di risparmiarmi l’altra litania gretiana….si però é la velocità del riscaldamento che è senza precedenti ….
E x finire é un insulto all’intelligenza umana prendere spunto dal fatto che è il sole a guidare i cambiamenti climatici e poi comparare i singoli cicli di 11 anni delle macchie solari con le temperature. Non esiste non esisterà e non è mai esistita nessuna correlazione diretta visibile tra un singolo ciclo di 11 anni e le variazioni di temperatura. Una correlazione ritardata e non lineare é visibile per più cicli consecutivi “anomali” quindi a scala di 30-40 anni minimo. A questi vanno aggiunte le variabili orbitali e altri cicli che sono stati ben descritti da scafetta nei suoi lavori, in particolare un ciclo di 60 anni. E a questo aggiungiamo variabili planetarie , vulcanismo , variazioni di circolazione oceanica e anche atmosferica e infine quelle legate all’attività umana cioè antropizzazione e cementificazione del territorio e rilascio in atmosfera di sostanze che ne alterano gli equilibri a cominciare dal traffico aereo che ha un effetto serra ben maggiore di quello della CO2 almeno sul continente europeo e nordamericano dove si concentra la maggior parte dei voli.
Grazie x l’indicazione per l’inserimento delle immagini ma volevo inserire delle immagini che ho sul cellulare e non so come fate usando un URL che in genere si utilizza per documenti provenienti da un sito internet esterno se non erro. E scusa se sono un po’ scontroso, niente di personale, sono un po’ di esasperazione nel sentire ripetere sempre gli stessi mantra gretiani da almeno 20 anni a questa parte
#51 Mig25

Quote:

La temperatura media globale è salita ben più di un grado, siamo praticamente a + 2°!!!

Nel grafico che ho postato prima si legge un aumento di 1 grado di media GLOBALE, compresi gli oceani.
Forse i tuoi 2 gradi si riferiscono alla terraferma, che si sta scaldando più degli oceani.
#52 GeoLogos
Ti perdono l'essere scontroso, un po' meno la tecnica dell'idrante che usi. A fronte di UNA domanda che ti ho fatto mi riversi addosso centinaia di concetti, argomenti, contestazioni ecc.


Quote:

E poi per favore non ritirare fuori la solita scusa ridicola dello pseudo ambientalista gretiano benpensante dei 50 milioni di anni

Ma quale scusa? Sei stato tu a tirare fuori il dato geologico, che appunto si misura in milioni di anni. Hai detto che l'aumento attuale è nulla rispetto alle variazioni a livello geologico. Volevi dire che milioni di anni fa la temperatura media era molto più alta, quindi un aumento di un grado sarebbe trascurabile.
Poi ci sarebbero anche degli errori e delle manipolazioni per cui l'aumento attuale non è reale. In pratica stai negando l'aumento della temperatura media.


Quote:

Una correlazione ritardata e non lineare é visibile per più cicli consecutivi “anomali” quindi a scala di 30-40 anni minimo.

Oohh finalmente hai risposto alla domanda "come spieghi il grafico". Sono serviti tre post e fiumi di parole per arrivare alla risposta.
Però non hai fornito dati a supporto, che è il colmo per uno che accusa gli altri di essere ideologizzati.


Quote:

E a questo aggiungiamo variabili planetarie , vulcanismo , variazioni di circolazione oceanica e anche atmosferica e infine quelle legate all’attività umana cioè antropizzazione e cementificazione del territorio e rilascio in atmosfera di sostanze che ne alterano gli equilibri a cominciare dal traffico aereo che ha un effetto serra ben maggiore di quello della CO2 almeno sul continente europeo e nordamericano dove si concentra la maggior parte dei voli.

Ma scusa, prima neghi l'aumento di temperature in corso e poi ammetti l'esistenza di variabili che incidono sul cambiamento climatico. Sinceramente sono più confuso di prima, non capisco se ammetti che ci sia un cambiamento climatico oppure no.

Comunque non ti faccio altre domande perché mi sommergeresti di nuovo, e poi c'è un nuovo articolo a tema global warming sul sito.
#54 Namuh

Cerco di fartela breve
Il cambiamento climatico c’è da sempre es intendo secoli millenni decine di migliaia e milioni di anni e a qualsiasi scala è sempre un cambiamento paragonabile a delle oscillazioni multicicliche cioé con serie di parametri che vanno in fase e contro fase. Quindi non è ne lineare ne semplicemente ciclico. Quello che invece non esisterà non è mai esistito é un clima stabile e immutabile e quindi diventa arbitrario e fuorviante la ricerca di punto fisso per fare una media o per trovare una normalità e una anormalità. E purtroppo la scienza del clima attuale si basa tutta su una certa linearità regolarità e immutabilità che non esistono se non nella mente di chi ha determinato questi parametri per motivi ideologici politici di profitto o altro.
Per questo motivo non ha senso parlare di clima globale né di temperature globali. E ha ancora meno senso voler fare delle statistiche prendendo scala temporali di qualche anno o decennali. L’ho già scritto nei commenti precedenti … e come voler prevedere le temperature che ci saranno a dicembre misurando le temperature da marzo ad agosto… se fai un modelli con quei dati ignorando la ciclicità stagionale il modello ti dirà che a dicembre ci saranno 80-100 gradi.
In ogni caso i pochi e veri climatologi esistenti prima del periodo gretiano (ti dirò x esempio Marcel Leroux) hanno sempre rifiutato l’idea di un clima globale e temperature globali, un’ideologia che ha preso piede e si è imposta alla fine degli anni80
L' avidità trasforma in inquinamento anche l' energia pulita

Quote:

#53 Namuh
2024-04-22 09:38

Può essere.

Comunque è strano, nel senso: si riscalda prima dell'acqua, la terra. Però si raffredda anche prima.

Come mai secondo te si sta scaldando di più?
L'ho già postato nei commenti liberi, ma qui è proprio sul tema:
TEMPESTA EOLICA IN SARDEGNA: UN ASSEDIO SPECULATIVO AL PATRIMONIO DELL'ISOLA
di Pino Cabras
visionetv.it/.../
La Sardegna è in pericolo. È sotto attacco, non ci sono più dubbi. Ed è la vittima della degenerazione più estrema e paradossale di un tema nato sano, ossia l’ambiente e la sostenibilità, ormai trasformato in una minaccia devastante.
Sorretto dall’ideologia “green” combinata con la dismisura delle locuste finanziarie, sta prendendo forma un assalto speculativo volto a deturpare per sempre l’intero paesaggio della Sardegna. Navi cariche di mastodontiche turbine eoliche stanno approdando con la stessa minacciosa imponenza metallica dei carichi di missili e blindati che vediamo nei porti polacchi con destinazione Ucraina. Non è un caso: la logistica di chi vuole controllare un territorio in modo integrale tende ad assomigliarsi, e gli strateghi che la comandano hanno lo stesso set di pensiero, spesso gli stessi conti correnti. Passano per le stesse porte girevoli di Davos. Perciò i lunghi carichi di eliche e di torri d’acciaio appaiono con lo stesso lugubre impilaggio di una batteria missilistica da portare al fronte. Ma qui il fronte siamo noi. È una guerra al nostro paesaggio e al nostro respiro.
... Un singolo impianto eolico da 1 megawatt può generare fino a 150.000 euro annui in incentivi. Con una capacità totale che promette ritorni finanziari superiori agli 8 miliardi di euro, è chiaro che la spinta verso l’eolico in Sardegna è solo la caricatura grottesca di un’iniziativa “verde” mentre appare più una corsa all’oro moderna, un Far West senza epica, una brutale invasione condotta a spese dell’ambiente e della collettività.
C’è una considerazione più di fondo. I grandi campi eolici e fotovoltaici, nel funzionare come megacentrali, rischiano di centralizzare il controllo dell’energia nelle mani di pochi, allontanandosi dall’ideale di un sistema energetico democratico e accessibile a tutti. Questo modello limita la partecipazione di piccoli produttori e comunità, che invece potrebbero trarre grandi benefici da impianti di piccola e piccolissima scala, distribuiti su tutto il territorio.
L’assalto alla Sardegna se ne frega di questo approccio autenticamente ambientalista, perché il green che si vuole imporre è quello del modello Davos, del World Economic Forum: autoritario, opaco, verticale, distruttivo. Se elimini contadini e popoli dai loro suoli, rendi vile il prezzo dei beni agricoli, ma avrai tanta energia che vanterà una falsa decarbonizzazione per produrre cibi scadenti, sbobbe per nuovi poveri. Il nuovo totalitarismo passa anche da questo.
Poi conclusione inattesa del'articolo per un moderato come Cabras:
DEMOCRAZIA O TRITOLO ...
ELECTRIC GREEN – SILVER NERVUTI
www.byoblu.com/.../electric-green-silver-nervuti

Da diffondere specialmente agli eco-fondamentalisti.