11 settembre 2001

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8 Anni 6 Mesi fa #2770 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@Sertes

mi dispiace ma tu fai affermazioni di questo tipo:

Post #2615 08/03/2016 a pagina 16

"Peccato che tu ci hai detto che la protezione è stata tolta SOLO per sfregamento meccanico dov'è passato l'aereo, senza sapere che invece il NIST ha postulato che TUTTA la protezione SFRM sia stata rimossa da quei piani (grassetto mio), altrimenti la loro simulazione d'innesco crollo NON FACEVA CROLLARE L'EDIFICIO"

Poi io mi incuriosisco di fronte a simili sparate e TI CHIEDO dove hai preso quest'informazione.

Soprattutto, DATO CHE LA SPARATA E' GROSSA, chiedo specificamente, più volte, così:

"Voglio proprio leggere bene dove è bene scritto chiaro che TUTTA la protezione sia stata rimossa ANCHE dove non sono passati l'aereo e i detriti spazzati da questo. "

e anche così:

"Per favore mi fai vedere DOVE esattamente il NIST assume staccata TUTTA la protezione antincendio?
TUTTA in che senso: TUTTA nella zona degli impatti o proprio TUTTA SU TUTTI i piani interessati dall'incendio, anche nelle zone non interessate dallo sfregamento dei detriti dell'aereo?"

Al che Sertes risponde dandomi il link preciso che è questo:
"Lo trovi in NCSTAR 1-6 al Capitolo 4, la tabella 41-14 e 4-15 (pagine dalla 111 alla 115, cioè dalla 193 alla 197 del Pdf)"

E io vado a leggere.

E leggo che in qualunque modo si rigirino quelle pagine si parla ESPRESSAMENTE, DETTAGLIATAMENTE e SPECIFICAMENTE di:

E X T E R I O R W A L L ! !

Adesso, Sertes, MI SPIEGHI chi ti ha autorizzato ad estendere così alla facilona un'analisi DETTAGLIATA dei pannelli esterni, alla conclusione che:

"TUTTA la protezione SFRM sia stata rimossa da quei piani" ??

Ti ricordo che, NELLO SPECIFICO, stavamo parlando di imbarcatura dei solai, peraltro intendendo le CAMPATE e non gli SNODI.

QUINDI mi spieghi COSA C'ENTRA un'ipotesi di calcolo che rimuove la protezione antincendio dai MURI ESTERNI, quando noi stiamo parlando di IMBARCATURA DEI SOLAI (interni)?

Ma TUTTE le tue AFFERMAZIONI che linki così dettagliatamente, sono TUTTE ERRATE INTERPRETAZIONI di quello che c'è scritto chiaro nero su bianco?

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

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8 Anni 6 Mesi fa #2771 da davidecroce65
Risposta da davidecroce65 al topic 11 settembre 2001

alerivoli ha scritto: @Sertes

mi dispiace ma tu fai affermazioni di questo tipo:

Post #2615 08/03/2016 a pagina 16

"Peccato che tu ci hai detto che la protezione è stata tolta SOLO per sfregamento meccanico dov'è passato l'aereo, senza sapere che invece il NIST ha postulato che TUTTA la protezione SFRM sia stata rimossa da quei piani (grassetto mio), altrimenti la loro simulazione d'innesco crollo NON FACEVA CROLLARE L'EDIFICIO"

Poi io mi incuriosisco di fronte a simili sparate e TI CHIEDO dove hai preso quest'informazione.

Soprattutto, DATO CHE LA SPARATA E' GROSSA, chiedo specificamente, più volte, così:

"Voglio proprio leggere bene dove è bene scritto chiaro che TUTTA la protezione sia stata rimossa ANCHE dove non sono passati l'aereo e i detriti spazzati da questo. "

e anche così:

"Per favore mi fai vedere DOVE esattamente il NIST assume staccata TUTTA la protezione antincendio?
TUTTA in che senso: TUTTA nella zona degli impatti o proprio TUTTA SU TUTTI i piani interessati dall'incendio, anche nelle zone non interessate dallo sfregamento dei detriti dell'aereo?"

Al che Sertes risponde dandomi il link preciso che è questo:
"Lo trovi in NCSTAR 1-6 al Capitolo 4, la tabella 41-14 e 4-15 (pagine dalla 111 alla 115, cioè dalla 193 alla 197 del Pdf)"

E io vado a leggere.

E leggo che in qualunque modo si rigirino quelle pagine si parla ESPRESSAMENTE, DETTAGLIATAMENTE e SPECIFICAMENTE di:

E X T E R I O R W A L L ! !

Adesso, Sertes, MI SPIEGHI chi ti ha autorizzato ad estendere così alla facilona un'analisi DETTAGLIATA dei pannelli esterni, alla conclusione che:

"TUTTA la protezione SFRM sia stata rimossa da quei piani" ??

Ti ricordo che, NELLO SPECIFICO, stavamo parlando di imbarcatura dei solai, peraltro intendendo le CAMPATE e non gli SNODI.

QUINDI mi spieghi COSA C'ENTRA un'ipotesi di calcolo che rimuove la protezione antincendio dai MURI ESTERNI, quando noi stiamo parlando di IMBARCATURA DEI SOLAI (interni)?

Ma TUTTE le tue AFFERMAZIONI che linki così dettagliatamente, sono TUTTE ERRATE INTERPRETAZIONI di quello che c'è scritto chiaro nero su bianco?


:saber: :saber: :saber: :saber: :sos:

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2772 da Antdbnkrs
Risposta da Antdbnkrs al topic 11 settembre 2001
Considerando che Sertes ha detto che non rispondera' piu', riporto il suo ultimo messaggio per evitare lenzuolate inutili

Hai volutamente ignorato il 9/11 Commission Report: anch'esso certifica 10 secondi.

Hai dimostrato la tua malafede una volta di troppo

Per me qua hai chiuso.

La differenza tra un debunker e un ricercatore SERIO e' che il primo deve chiudere tutte le falle della VU mentre al secondo basta una sola prova INCONTROVERTIBILE per smontare tutto il caste!lo di bugie della VU :pint:
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da Antdbnkrs.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Sertes

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8 Anni 6 Mesi fa #2773 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@ Chi fosse interessato

Esaminiamo i FATTI.

nel post #2513 del 05/03/2016 22:41 a pagina 15, nell'ambito della replica alla risposta 33 Sertes scrive delle cose e allega un grafico derivante dal 9/11 commission report con i tempi registrati dai sismografi cerchiati in verde.


nel post #2738 del 10/03/2016 15:47 a pagina 20, IO rispondo parlando subito al SECONDO CAPOVERSO delle registrazioni sismiche (presenti in quel grafico di sui sopra) e ne descrivo l'interpretazione CORRETTA. (il post è lì, intonso, nemmeno editato)


nel post #2745 del 10/03/2016 16:45 a pagina 20, QUESTO SIGNORE scrive così:

"Hai volutamente ignorato il 9/11 Commission Report: anch'esso certifica 10 secondi."

volutamente fregandosene, oppure semplicemente non avendo notato, tutta la MIA spiegazione riguardo l'interpretazione corretta dei tempi di crollo, avvenuta nemmeno un'ora prima.


Questi sono i fatti, giusto per essere precisi.

Ognuno volendo può trarre le conclusioni che crede.

Io dico solo che come SCUSA, quando non si sa COSA RISPONDERE NEL MERITO, è un pò debole.
I seguenti utenti hanno detto grazie : davidecroce65, mauriman88

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8 Anni 6 Mesi fa #2778 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic 11 settembre 2001

alerivoli ha scritto: @ Chi fosse interessato

Esaminiamo i FATTI.

nel post #2513 del 05/03/2016 22:41 a pagina 15, nell'ambito della replica alla risposta 33 Sertes scrive delle cose e allega un grafico derivante dal 9/11 commission report con i tempi registrati dai sismografi cerchiati in verde.


nel post #2738 del 10/03/2016 15:47 a pagina 20, IO rispondo parlando subito al SECONDO CAPOVERSO delle registrazioni sismiche (presenti in quel grafico di sui sopra) e ne descrivo l'interpretazione CORRETTA. (il post è lì, intonso, nemmeno editato)


nel post #2745 del 10/03/2016 16:45 a pagina 20, QUESTO SIGNORE scrive così:

"Hai volutamente ignorato il 9/11 Commission Report: anch'esso certifica 10 secondi."

volutamente fregandosene, oppure semplicemente non avendo notato, tutta la MIA spiegazione riguardo l'interpretazione corretta dei tempi di crollo, avvenuta nemmeno un'ora prima.


Questi sono i fatti, giusto per essere precisi.

Ognuno volendo può trarre le conclusioni che crede.

Io dico solo che come SCUSA, quando non si sa COSA RISPONDERE NEL MERITO, è un pò debole.


Ao, ma ce n'hai di tempo da perdere.... Non hai linkato un singolo documento o filmato a sostegno delle tue corbellerie, non hai risposto a nessuna delle obiezioni che ti sono state mosse svicolando e rigirandola in chiacchiere, adesso siamo arrivati all'autoreferenzialità e all'autocitazione. E sono i primi riferimenti puntuali in pagine e pagine di esposizione, mi viene da pensare che siano gli unici argomenti che puoi documentare: le tue prove sono...quello che hai scritto tu stesso.

Allora, la tua teoria è una minchiata già dall'inizio per un sacco di motivi, basti per tutti quello che non hai per niente spiegato il crollo, hai dato la responsabilità al cedimento delle solette come se queste fossero deputate a sostenere il peso dell'edificio. Per come erano progettate le torri avrebbero potuto cedere tutte le solette senza che l'edificio crollasse, sarebbero rimasti due parallelepipedi vuoti uno dentro l'altro.

Non hai spiegato perchè mai il peso della massa che crolla avrebbe dovuto gravare sulle solette e relative cerniere e non sulle travi portanti, esterne e interne. I solai che tirano giù la struttura portante tirandola verso l'interno è un'altra delle molte barzellette che hai rielaborato, come se le cerniere che reggono un piano avessero una capacità di carico superiore a quella delle colonne portanti a cui sono agganciate, che reggono tutti i piani da lì al tetto.

Adesso dopo tanti tira e molla pare che tu abbia deciso un tempo di crollo: "9 secondi (caduta libera) più altri 8-10 secondi", "è quello che abbiamo visto tutti", allora fai una cosa inaudita: metti il link a un filmato (per crollo) così controlliamo che sia un fatto e non una delle infinite pugnette che hai elaborato finora.

FranZη
I seguenti utenti hanno detto grazie : Sertes, Pagurus

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8 Anni 6 Mesi fa #2779 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@FranZeta

Se ho riportato pari passo tre post precisi è SOLO perchè qualcuno mi ha accusato di una cosa NON VERA.
Così l'ho evidenziato e tutti potete vedere come è andata la faccenda.

tua:

"sono i primi riferimenti puntuali in pagine e pagine di esposizione"

Quindi non hai fatto caso a quello che ti ho riportato dal libro di Fausto MASI?
Quindi non hai fatto caso al link dei vigili del fuoco di Trento che ho riportato?

Se non hai seguito tutto non è sicuramente colpa tua, però non dire cose che non sono vere.

tua:

"mi viene da pensare che siano gli unici argomenti che puoi documentare"

Già. E pensa invece a chi mi documenta con precisione dei passaggi, che poi, ANDATI A VERIFICARE, sono inquadrati in un contesto che dice TUTTA ALTRA COSA!! Non ti lamenti, per quelli?

tua:

"Allora, la tua teoria è una minchiata già dall'inizio per un sacco di motivi, basti per tutti quello che non hai per niente spiegato il crollo, hai dato la responsabilità al cedimento delle solette come se queste fossero deputate a sostenere il peso dell'edificio. Per come erano progettate le torri avrebbero potuto cedere tutte le solette senza che l'edificio crollasse, sarebbero rimasti due parallelepipedi vuoti uno dentro l'altro."

Lo sai che nell'ultima tua frase hai detto una imprecisione talmente grande che non so da che parte iniziare per commentare? Ma se vuoi mi ci metto, basta chiedere.

tua:

"Non hai spiegato perchè mai il peso della massa che crolla avrebbe dovuto gravare sulle solette e relative cerniere e non sulle travi portanti, esterne e interne. I solai che tirano giù la struttura portante tirandola verso l'interno è un'altra delle molte barzellette che hai rielaborato, come se le cerniere che reggono un piano avessero una capacità di carico superiore a quella delle colonne portanti a cui sono agganciate, che reggono tutti i piani da lì al tetto."

Allora mi sa che proprio NON hai letto le risposte alle domande, con relative spiegazioni, oltretutto NON sai neppure che TUTTO quello che ho detto, casualmente, COINCIDE PERFETTAMENTE con i risultati della relazione del Nist.

Per una qualche ragione a me oscura mi sembra che ci sia un tentativo, peraltro goffo, di IMPUTARE al Nist delle considerazioni che ASSOLUTAMENTE NON EMERGONO dall'analisi del rapporto finale.

Fino adesso QUANDO MI E' STATO INDICATO CON PRECISIONE UN PASSAGGIO, dopo aver verificato il documento originale, ho riscontrato che il Nist dice cose TOTALMENTE OPPOSTE a quelle che qualcuno di voi "presume" che vengano dette.

Insomma, NON E' POSSIBILE che per smentire il Nist vengano utilizzati dei passaggi della relazione INTERPRETATI IN MANIERA SCORRETTA.

tua:

"Adesso dopo tanti tira e molla pare che tu abbia deciso un tempo di crollo: "9 secondi (caduta libera) più altri 8-10 secondi", "è quello che abbiamo visto tutti", allora fai una cosa inaudita: metti il link a un filmato (per crollo) così controlliamo che sia un fatto e non una delle infinite pugnette che hai elaborato finora. "

Non mi sembra che tu sia così attento e preciso, ho sempre parlato di tempi intorno ai 16-18 secondi totali, cosa fa ad esempio nove più otto?

Cerco un video e ti metto subito il link

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8 Anni 6 Mesi fa #2780 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@FranZeta

guarda questo video, penso sia ufficiale.



consideriamo il crollo della seconda torre, guarda intorno al minuto 1:24:00 e mettiti lì con un cronometro e guarda BENE dove è il fronte del crollo al secondo 11 dall'inizio del collasso

Poi guarda bene cosa succede a tutti i detriti e tutto quello che capita dopo, fino al secondo 16-17 da inizio collasso

E' molto difficile capire esattamente in mezzo alla polvere, tuttavia penso sia FONDAMENTALE sapere CHI E COSA stia SPARANDO DETRITI, a metà altezza torre (META' ALTEZZA, ovvero quasi pari con il tetto a piramide dell'edificio vicino) intorno al secondo 11.

Secondo alcuni il fronte del crollo al secondo 11 dovrebbe già essere a terra.

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8 Anni 6 Mesi fa #2781 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@FranZeta

Stessa cosa anche qui, intorno al minuto 50:40

Cronometra bene e guarda BENE la scena al secondo 11 dall'inizio del collasso, e osserva BENE quello che accade FINO ai secondi 16-17

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8 Anni 6 Mesi fa #2783 da Antdbnkrs
Risposta da Antdbnkrs al topic 11 settembre 2001
La corda troppo tirata si spezza e nessuno ci si lega piu'...

La differenza tra un debunker e un ricercatore SERIO e' che il primo deve chiudere tutte le falle della VU mentre al secondo basta una sola prova INCONTROVERTIBILE per smontare tutto il caste!lo di bugie della VU :pint:
I seguenti utenti hanno detto grazie : Albarosa56

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2785 da Decalagon
Risposta da Decalagon al topic 11 settembre 2001
Io sono del parere che, comunque vadano, queste discussioni siano utilissime a mostrare che chi afferma di sostenere la versione ufficiale, alla fine o non la considera o non la conosce per nulla, e ha inevitabilmente bisogno di inventarsene una alternativa basata unicamente sulle proprie opinioni personali. Tra l'altro del tutto pregiudizievoli, come ha dimostrato alerivoli nel tentare di rispondere alle domande di Massimo affermando di non saper rispondere ma negando a priori la demolizione controllata.

Beh alerivoli, ce l'hai fatta di nuovo, hai vinto: hai fatto perdere tempo a tutti ribadendo le tue opinioni fingendo di rispondere alle domande del film.

Stimati ora eh, mi raccomando.

Cia'
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da Decalagon.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Sertes, TheNecrons, CharlieMike

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8 Anni 6 Mesi fa #2787 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@Decalagon

citazione:

"alla fine o non la considera o non la conosce per nulla, e ha inevitabilmente bisogno di inventarsene una alternativa basata unicamente sulle proprie opinioni personali"

Se scrivi questo significa che non hai tanto ben chiaro cosa sia scritto nel rapporto finale del Nist.

Se lo avessi letto senza interpretare in maniera SCORRETTA quello che c'è scritto, FORSE, capiresti che le cose che mi invento basate sulle mie opinioni ALTRO NON SONO che una ripetizione, sicuramente noiosa, delle conclusioni del Nist.

Capisco che vi faccio perdere tempo, tuttavia è semplice per tutti andare a leggere le mie opinioni tra le pagine del Nist anzi se qualcuno è interessato lo dica e riporto le coordinate esatte

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2789 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@Sertes

risposta a replica 41

tua:

"Te lo spiego nel modo più facile che posso: il blocco superiore in caduta ha una certa energia potenziale: dato che secondo il NIST ha accelerato in caduta libera tutta l’energia potenziale veniva convertita sostanzialmente tutta in energia cinetica."

No Sertes, il blocco superiore ha accelerato in caduta libera SOLO PER I PRIMI ATTIMI, fino a che non si è schiantato sulla parte sottostante sana.

tua:

"Con quello che manca dell’energia potenziale che non si converte in energia cinetica devi spiegare:
1) La rottura dei vincoli di resistenza dei 92 piani integri sottostanti"

Se vai a leggere "questa mia opinione" in questo link, alla domanda 12:

www.nist.gov/el/disasterstudies/wtc/faqs_wtctowers.cfm

ti viene spiegato dettagliatamente come i vincoli di resistenza NULLA abbiano potuto contro la massa in movimento.

Se necessario traduco e spiego, basta chiedere.

tua:

"2) La completa polverizzazione del cemento"

sempre nel link soprastante puoi vedere "i numeri" della massa di cui stiamo parlando, dato che si tratta di cemento alleggerito da solaio (quindi quello che si mette SOPRA la struttura) E NON DI CEMENTO ARMATO, non può assolutamente reggere quell'impatto e fa l'unica cosa che può fare, ovvero si sbriciola e si polverizza.

tua:

"3) (l’eguale distruzione di tutti gli occupanti in pezzi così piccoli da non essere più ritrovati)"

sempre dal link sopra i "numeri" della massa già considerati SUGGERISCONO che un corpo che si trovi malauguratamente lì in mezzo si comporti in un certo modo, già solo se fosse schiacciato da un carico di 4,5 Tonnellate per metro quadro, lungo tutta la superficie, che sarebbe il carico massimo di tenuta delle cerniere di ogni piano.

Questo dato, sempre secondo la mia opinione che si legge al link sopra, corrisponde al peso di 11 piani statici, ovvero di 6 piani in caduta dinamica.

Essendo la massa in caduta MOLTO SUPERIORE al peso di 6 piani in caduta dinamica fate voi una stima della massa che ha schiacciato i corpi umani presenti lì in mezzo e cosa ne sarebbe dovuto rimanere.

tua:

"4) L’aver scagliato verso l’orizzontale grandi blocchi di cemento: per ciascuno di essi non solo devi considerare l’energia usata per scagliarli in orizzontale, ma devi anche considerare che poi quei pezzi non fanno più parte della massa di detriti in caduta che spinge dall’alto verso il basso"

E dove li hai visti tu i grandi blocchi di cemento, dato che sui piani c'era un normale strato di cemento alleggerito?

Forse intendi i pezzi di struttura di acciaio.

Man mano che il fronte del crollo progrediva, la massa dei pavimenti in caduta, sicuramente deformava e spaccava anche le sezioni di facciata laterale, che venivano spinti all'esterno oltre che dalla forza meccanica della deformazione ANCHE dallo spostamento d'aria, vale sempre il solito discorso, tutta l'aria contenuta all'interno dei piani ha dovuto spostarsi in pochi secondi, soprattutto nella compressione iniziale.

E malgrado parte del peso sia stata scagliata fuori, rimanevano COMUNQUE almeno 6 piani in caduta a sfasciare tutto il piano sottostante sano.

tua:

"Capisci forse adesso perché il NIST ha rinunciato a descrivere la dinamica del crollo, benchè fosse uno dei suoi obiettivi dichiarati"

No, sei tu che non capisci.

La mia opinione del Nist ha dimostrato che:

1) una certa successione di eventi è stata determinante nello scatenare il primo cedimento del blocco superiore.

2) una volta iniziato il collasso, dato il peso della struttura soprastante e i limiti finiti della struttura dei pavimenti, nulla avrebbe più potuto fermare la discesa.

tua:

"e che quindi dopo 12 o 28 impatti hai il blocco superiore completamente distrutto e quindi il blocco superiore distrutto si comporta come un fluido di materia non legata assieme e dovrebbe scivolare lungo il percorso di minor resistenza, cioè attorno alla torre e non attraverso ad essa."

Questa è troppo anche per me.

Anzi la commento.

Ammettiamo per un momento (dato che così non è) che si siano distrutti e accartocciati 15 piani di acciaio, cemento e arredi, considerando anche la parte spazzata all'esterno dall'aria, EDIT e che il tutto si sia fermato ad un certo livello, ad esempio a metà altezza.

Abbiamo una massa compatta e compressa di 15 piani di detriti di un certo peso.

Mi spieghi che ragionamento sarebbe quello che VUOLE che questa massa di materiale rigido compatto debba tutto un tratto assumere il comportamento di un "fluido" e "scorrere" ai lati della struttura intatta sottostante?

Mi spieghi quale trasformazione chimica DEVE avere colpito l'acciaio contorto di 15 piani schiacciati, per iniziare a comportarsi da "fluido"?

Tutto quello che può fare è arrrestarsi sopra la superficie del primo piano sano sottostante, solo che non può, perchè tutti gli agganci insieme NON possono sostenere tutto quel peso, quindi la massa scende in verticale.

tua:

"Ma qui siamo almeno 2 passi oltre"

No Sertes, qui siamo nella fantascienza e nell'immaginario.
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da alerivoli. Motivo: aggiunta frase

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8 Anni 6 Mesi fa #2790 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@Sertes

risposta a replica 42

tua:

"hai riconosciuto di non saper rispondere alla domanda 42 "

Invece ho risposto e te lo riporto qui:

"E' MOLTO PLAUSIBILE pensare che, dato che si parla di centinaia di migliaia di Tonnellate di acciaio accartocciato su se stesso e compattato alla base dei tre edifici, sia stata necessaria una massiccia operazione di taglio da parte di esperti demolitori e strutturisti per poter sgombrare tutto, in sicurezza oltretutto."

e anche:

"è semplicemente uno dei tanti elementi strutturali "tagliati" e "ridotti" a dimensioni più adatte per lo sgombero, utilizzando le tecniche proprie della demolizione e disassemblaggio delle strutture di acciaio."

Ho capito che tu non leggi una chiara risposta alla domanda 42, tuttavia il VALIDO MOTIVO per tagliare quel pezzo "misterioso" IN QUEL MODO te l'ho scritto chiaro.

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8 Anni 6 Mesi fa #2792 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@Sertes

risposta a replica 43

mia:

"Se incontrollato, tale incendio trasmette temperature di 1000° ALLE STRUTTURE, dopo un'ora soltanto."

tua:

"Questo è falso, ovviamente, visti i test che il NIST ha fatto condurre da Underwrites Laboratories e spiegati nel dettaglio nella Replica 32."

Se tu dici che è falso, allora bisogna riscrivere TUTTE le curve delle temperature degli incendi, pure quelle normalizzate in base ai componenti delle strutture.

In ogni caso, i test del Nist hanno appurato dei tempi di 15 minuti e 60 minuti per far raggiungere alla struttura non protetta e protetta i 500° critici per la perdita della metà di carico.

tua:

"Per questo la domanda verte su 1500° registrati nelle macerie: anche volendo concedere tutto all’incendio, non può essere stato quello a portare a 1500° le macerie."

ATTENZIONE, PUNTO MOLTO IMPORTANTE.

Potrei avere un link preciso dove viene indicato con precisione QUESTO livello di temperatura, ovvero 1500° C (millecinquecento gradi Celsius)??

Ripeto, chi avesse piacere di perdere ancora un pò di tempo con me, dovrebbe cortesemente ricercare e linkare DOVE sia certificato che le temperature degli incendi sotto le macerie hanno raggiunto i 1500° Celsius, grazie

tua:

"Prendiamo atto che non hai spiegazione per questo evento, ma che piuttosto metti in dubbio la bontà del lavoro di Massimo e chiaramente mostrato nel film come elemento di prova indipendente dalle rilevazioni USGS ed altre"

TI DIFFIDO da dare interpretazioni di questo tipo alle MIE argomentazioni, grazie.

Dato che una temperatura di 1500° Celsius in un frangente simile è quantomeno difficilissima da raggiungere, vorrei sapere qualcosa in più sulle rilevazioni, così da accrescere la mia esperienza, grazie.

tua:

"Vero. Ovviamente hai ignorato un elemento fondamentale, è piegata come un torcetto ma senza crepe: questo significa che durante la piega la temperatura deve essersi di molto avvicinata a quella di fusione dell’acciaio, e per quel particolare tipo di acciaio certificato ASTM E119 con cui erano costruite le torri."

No, Sertes, bastano 800-900 gradi per poter modellare l'acciaio senza ricavare crepe, se non ci credi vai a leggere la mia opinione qui:

www.fpmgroup.it/pagina.php?title=La_temperatura_dei_metalli

tua:

"un incendio domestico anche incontrollato non fa raggiungere quelle temperature all’acciaio, altrimenti non si userebbero gli altiforni e altre tecniche particolare di modellazione dell’acciaio, nelle acciaierie."

Visto che hai appena sostenuto una cosa molto errata, vai un pò a leggere nel link sopra a che temperature si MODELLA l'acciaio.

L'altoforno FORSE serve per ottenere l'acciaio IN FUSIONE, poi viene modellato ad ALTRE temperature, documentati.

tua:

"Potevi chiederlo prima di scrivere queste assurdità. A questo link ci sono almeno 20 testimonianze autorevoli di acciaio fuso. Molte sono riportate anche nel film"

Ah, io scrivo assurdità?

Ho letto la pagina che mi hai linkato, oltre a leggere molte volte la scritta grande "molten steel" mi piacerebbe anche un analisi chimica che CERTIFICHI questo.

Sai, potrebbero essere delle semplici opinioni, qui servono dati tecnici e precisi, grazie.

tua:

"il FEMA ha refertato l’acciaio e ne ha anche fatto un’analisi accurata, scoprendo ossidazione, sulfidazione ed una susseguente fusione a livello intergranulare."

"Non a caso il New York Times ha definito questa scoperta "forse il più profondo mistero emerso da queata investigazione", quindi se proprio vuoi farti una domanda prova a capire perché sia il 9/11 Commission Report che il NIST abbiano interamente ignorato queste prove scientifiche ed autorevoli."

Bene, sono andato a leggere, ma forse non ho letto bene.

IMPORTANTE

SERTES, conosci la differenza tra queste due fenomeni:

1) acciaio che fonde e si liquefa e viene colato in fonderia.

2) pezzi di acciaio PERFETTAMENTE SOLIDO, con microfessurazioni e piccole zone dove si evidenziano ossidazione, sulfidazione e fusione A LIVELLO INTERGRANULARE.

DIMMI UN PO', lo sai che il primo caso sono necessari 1500° Celsius?

E lo sai che il secondo caso INIZIA a manifestarsi intorno ai 1800° Fahrenheit?

SERTES, lo sai che in fondo a quella pagina è presente UN PEZZO SOLIDO di acciaio con "piccole" corrosioni dovute all'innesco di quel particolare fenomeno corrosivo che inizia a manifestarsi intorno ai 1000° Celsius?

Ma dov'è insomma questo acciaio FUSO da fonderia?
I seguenti utenti hanno detto grazie : mauriman88

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8 Anni 6 Mesi fa #2794 da Antdbnkrs
Risposta da Antdbnkrs al topic 11 settembre 2001

Decalagon ha scritto: Io sono del parere che, comunque vadano, queste discussioni siano utilissime a mostrare che chi afferma di sostenere la versione ufficiale, alla fine o non la considera o non la conosce per nulla, e ha inevitabilmente bisogno di inventarsene una alternativa basata unicamente sulle proprie opinioni personali. Tra l'altro del tutto pregiudizievoli, come ha dimostrato alerivoli nel tentare di rispondere alle domande di Massimo affermando di non saper rispondere ma negando a priori la demolizione controllata.

Beh alerivoli, ce l'hai fatta di nuovo, hai vinto: hai fatto perdere tempo a tutti ribadendo le tue opinioni fingendo di rispondere alle domande del film.

Stimati ora eh, mi raccomando.

Cia'


Continuare a lenzuolare senza essere considerati da nessuno deve essere stupendo ;-)

La differenza tra un debunker e un ricercatore SERIO e' che il primo deve chiudere tutte le falle della VU mentre al secondo basta una sola prova INCONTROVERTIBILE per smontare tutto il caste!lo di bugie della VU :pint:

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2795 da Decalagon
Risposta da Decalagon al topic 11 settembre 2001
@alerivoli

le cose che mi invento basate sulle mie opinioni ALTRO NON SONO che una ripetizione, sicuramente noiosa, delle conclusioni del Nist.


Speravo che mi dicessi questo. Allora immagino che sarai in grado di indicarmi dove, nel final report del NIST (pagina, paragrafo, riga), è stato scritto questa affermazione che poi tu "hai ribadito" nel rispondere ad una domanda sul WTC7:

Cito dalla tua risposta n° 49 (alla quale comunque non hai risposto nella sostanza): "Nulla vieta, ad esempio, che il crollo iniziato dal tetto abbia in qualche maniera deformato la facciata non in vista e il centro della struttura, in modo tale da pregiudicarne la base di appoggio, e da lì è venuto giù tutto il resto."

Ora, siccome dici che i rapporti NIST li conosci e li hai letti, e che quello che affermi non è altro che una ripetizione delle conclusioni del NIST, spero avrai voglia di citarmi la frase dove loro suppongono che "nulla vieta di ipotizzare che il crollo è iniziato dal tetto e abbia in qualche modo deformato la facciata".

Oppure:

il blocco superiore ha accelerato in caduta libera SOLO PER I PRIMI ATTIMI, fino a che non si è schiantato sulla parte sottostante sana.


Citami la frase del final report del NIST (pagina, paragrafo, riga) dove viene affermato che il blocco superiore di entrambe le torri ha accelerato in caduta libera solo per i primi attimi finché non si è schiantato sulla parte sottostante sana :-)

Poi vorrei leggere la spiegazione del perché ha accelerato in caduta libera, anche solo per i primi attimi, dato che se è avvenuto quello che dici significa che non c'è stata nessuna deformazione meccanica delle strutture di supporto, perché in ogni caso durante questa fase non si raggiunge mai la caduta libera. Ed erano parecchie le colonne portanti (sia interne che esterne) rimaste sane dopo l'impatto degli aerei.
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8 Anni 6 Mesi fa #2800 da Antdbnkrs
Risposta da Antdbnkrs al topic 11 settembre 2001
Siediti sulla riva del fiume, e vedrai il cadavere del tuo nemico passare.

:popcorn:

La differenza tra un debunker e un ricercatore SERIO e' che il primo deve chiudere tutte le falle della VU mentre al secondo basta una sola prova INCONTROVERTIBILE per smontare tutto il caste!lo di bugie della VU :pint:

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2802 da ahmbar
Risposta da ahmbar al topic 11 settembre 2001
Alirevol@
In attesa della dimostrazione che

Continui, TU e ALTRI, a postare precisi test effettuati dal Nist, calcoli fatti dal Nist, analisi fatte dal Nist, traendo alla fine conlcusioni completamente OPPOSTE a quelle che si leggono nelle relazioni finali del Nist.


www.nist.gov/public_affairs/releases/wtc..._resistance_data.cfm
www.nist.gov/public_affairs/factsheet/up...TestsRevC0825041.pdf

e cioe' che i test sulle proprieta' dell'acciaio delle torri gemelle NON confermano una resistenza al fuoco decisamente superiore a quanto da te presunto, una risposta precedente che ho mancato di dare

Dovresti anche spiegare PERCHE' l'acciaio delle torri gemelle avrebbe dovuto comportarsi DIVERSAMENTE rispetto ad un qualunque acciaio DELLO STESSO TIPO impiegato nelle costruzioni.


A dire il vero avresti dovuto informarti tu su quale fosse il materiale effettivamente utilizzato nella costruzione, prima di iniziare ad enunciare le tue teorie basate sulle proprieta' di materiali che non sono quelli in esame e quindi inutili se non per termini di comparazione

Le torri gemelle erano un progetto dove l'acciaio e nient'altro era il responsabile del carico strutturale, e gli ingegneri conoscevano quanto te i normali valori di resistenza del materiale se sottoposto al fuoco
Per questo hanno scelto un acciaio particolare con classificazione di resistenza al fuoco 1-A, la massima, dove il materiale doveva sopportare ORE di esposizione a 1100* senza subire nessuna sostanziale perdita di capacita' di carico (cosa che definivi sino a pochi giorni fa'"...una cavolata pazzesca")
Ed ora che invece i dati riportano esattamente quei valori?
Assembly continued to carry load beyond the point where steel temperature criteria were exceeded
www.nist.gov/public_affairs/factsheet/upload/ULTestResults.pdf


Edit ore 18.00

...ho potuto riscontrare che l'INTERPRETAZIONE CHE NE DAI TU non rispecchia PERFETTAMENTE quella che viene data da CHI ha fatto quei test.
Quindi mi sono riproposto di analizzarli tutti per bene, POSTARLI, cosicchè NON POTRAI PIU' UTILIZZARLI per "fargli dire" quello che non dicono. (il soggetto è I RISULTATI DI QUEI TEST)


Nessuna difficolta' ad impegnarmi a non menzionare piu' quegli esami , se dimostrerai che mi sono sbagliato
Aggiungo anche che mi scuso sin da ora per il tempo che ti ho fatto perdere e le sbagliate info che ho fornito a tutti, non solo a te

Naturalmente e' un atteggiamento che mi attendo anche da parte tua se non ci riuscirai




Una pagina delle faq
2. LA RESISTENZA AGLI INCENDI SUCCESSIVI AGLI SCHIANTI.

Anche John Skilling, ingegnere strutturale capo del World Trade Center, ha ribadito l'estrema resistenza delle Torri Gemelle affermando, in un'intervista del 1993, che in caso di impatto con un Boeing 707 o un DC-8:

"...il problema maggiore sarebbe che tutto il carburante finirebbe nell'edificio. Ci sarebbero incendi orribili. Molte persone finirebbero uccise. Ma la struttura dell'edificio rimarrebbe in piedi."

John Skilling,
ingegnere strutturale capo del World Trade Center. (fonte) (cache)
.
L'analisi sulla sicurezza delle Torri effettuata da Skilling era così accurata che solo i calcoli preliminari occupavano 1.200 pagine.

Inoltre, l'acciaio di cui era composta la struttura portante delle Torri era stato certificato in grado di resistere a temperature di 1.100 °C per svariate ore dagli Underwriters Laboratories (UL). (fonte) (fonte)

Kevin Ryan, all'epoca manager degli UL, dopo aver sentito che secondo il NIST gli incendi avevano causato il cedimento dell'acciaio delle Torri, e quindi la morte di circa 3.000 persone, scrisse questa lettera (leggibile anche qui o qui) a Frank Gayle del NIST (e subito dopo venne licenziato per averlo fatto).
Ecco gli estratti più significativi della lettera:

La società per cui lavoro ha certificato i componenti in acciaio usato per la costruzione del World Trade Center. [...] una cosa su cui siamo sempre stati d'accordo è che i componenti usati soddisfacessero i requisiti richiesti. La mia società ha effettuato dei test di laboratorio, che hanno confermato che gli edifici avrebbero dovuto sopportare facilmente lo stress termico causato dalle varie sacche di carburante che bruciava.
[...]
Sappiamo che i componenti avevano avuto la certificazione ASTM E119, per la quale si richiede che i componenti vengano esposti ad una temperatura di 1100° C per svariate ore. E siamo tutti d'accordo sul fatto che l'acciaio utilizzato soddisfacesse questi requisiti.
[...]
Le vostre stesse osservazioni [nel Rapporto NCSTAR 1-3, sezione 6.6.1, p. 94] suggeriscono che l'acciaio sia stato esposto a temperature massime di 250° C, che è quello che ci si potrebbe aspettare da un'analisi termodinamica della situazione. Per ammorbidire l'acciaio quando lo si forgia si debbono raggiungere temperature di almeno 1100° C.
[...]
I vostri stessi riscontri stabiliscono chiaramente che la maggior parte delle colonne perimetrali, 157 su 160, non sia mai stata esposta ad un calore superiore ai 250° C.
[...]
Se l'acciaio di quegli edifici si è fuso o si è ammorbidito, sono certo che concorderemo tutti che non possa essere stato dovuto all'incendio di carburante da aereo, e tanto meno da quei brevi incendi sviluppatisi in quegli edifici.
[...]
Altrimenti, sostenere che quell'acciaio si sia ammorbidito con temperature di 250° C suggerisce che la maggior parte delle vittime di quel giorno sarebbe stata dovuta ad una carenza di misure di sicurezza, la qual cosa dovrebbe causare enormi preoccupazioni alla mia società.
[...]
Per favore, fate tutto il possibile per eliminare in fretta questo malinteso sul fatto che il carburante di aereo sia in grado di ammorbidire o di fondere l'acciaio.

Kevin R. Ryan,
(all'epoca) manager degli Underwriters Laboratories.
xoomer.virgilio.it/911_subito/faq_torri.html#9
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8 Anni 6 Mesi fa #2837 da redazione
Risposta da redazione al topic 11 settembre 2001
Perfavore, smettete - tutti - di insultarvi. Grazie.

Appena posso guardo le risposte di alerivoli.
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8 Anni 6 Mesi fa #2873 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic 11 settembre 2001

alerivoli ha scritto: @FranZeta

Stessa cosa anche qui, intorno al minuto 50:40

Cronometra bene e guarda BENE la scena al secondo 11 dall'inizio del collasso, e osserva BENE quello che accade FINO ai secondi 16-17


Commento questo filmato perchè si vede bene il crollo fino a terra, a differenza del primo. Queste sono le immagini salienti:






Il crollo sembra iniziare a 50.45, se confronti la seconda e la terza immagine, relativa a 50.56, vedrai che il fronte del crollo è arrivato a terra, perchè l'edificio non è più visibile. Forse questa immagine presa più da vicino di una fase del crollo ti chiarirà che il fronte del crollo coincide con la nube che fuoriesce dall'edificio:




Poi resta una grossa nube che pian piano va verso terra, più un'altra, in corrispondenza del core, che sale verso l'alto, a indicare una netta e inspiegabile -per i sostenitori del crollo gravitazionale- differenza di temperatura tra il centro e il resto dell'edificio. Ma questo sarebbe già un altro discorso. Comunque il fatto che la nube di detriti fini e polvere ci metta un po' di più a cascare a terra mi sembra del tutto compatibile con le leggi fisiche, certo che se tu cronometri il momento in cui si posa a terra la polvere il tempo del crollo aumenta e di parecchio. Aggiungerei anche che nel caso di crollo gravitazionale (con questa espressione intendo un crollo che si sviluppa solo grazie alla forza di gravità) il tetto dell'edificio non dovrebbe raggiungere il suolo, ci si aspetterebbe di vederlo appoggiato su una catasta di acciaio e cemento alta decine di metri, e abbastanza integro, dato che per tutto il crollo non deve reggere altro che il suo peso. Ma questo sarebbe un altro discorso ancora.

A proposito di crollo gravitazionale, vorrei fare una piccola incursione nella fisica di base. In un crollo gravitazionale tutta l'energia a disposizione è l'energia potenziale dell'edificio. In realtà non tutta quest'energia è a disposizione perchè i detriti durante il crollo non scompaiono quando toccano il suolo, ma come dicevo sopra si accatastano. Comunque facciamo finta che sia tutta a disposizione. Facciamo anche finta che il baricentro della torre sia a metà della sua altezza, anche se in realtà si trova più in basso. L'energia potenziale è Mgh/2, M è la massa della torre, h l'altezza e g l'accelerazione di gravità. Siccome non conosco la massa la lascio scritta così, tanto voglio esprimere le altre quantità in rapporto all'energia totale, non mi interessa usare un'unità di misura standard.

L'energia totale a disposizione è allora E_tot=M*9.8*415/2=2033 M.

Ora consideriamo un piano alla base dell'edificio, di norma sostiene il peso della torre, supponiamo che se caricato con un peso doppio inizi a cedere (ipotesi alquanto irrealistica: il peso che poteva effettivamente sopportare prima di cedere era probabilmente il triplo di quello che sto ipotizzando). In queste ipotesi, considerando l'altezza del piano di 415/110=3.77 metri, per compattare un piano alla base della torre occorre un'energia E=2*M*g*3.77=74 M. Aggiungendo che il crollo, anche se la durata fosse nell'ordine dei 20 secondi, comporterebbe comunque un energia cinetica di almeno 200 M, ci rimangono 1830 M di energia utile. Diviso 74 M si ottiene poco meno di 25.
Questo significa che l'energia potenziale era sufficiente nelle migliori delle ipotesi a compattare i primi 25 piani delle torri. Con quale energia si siano compattati gli altri 85 piani, siano stati scagliati pezzi di struttura a decine di metri, sia stato polverizzato il cemento, e tutto quanto il resto, è un mistero della fede.

"Allora, la tua teoria è una minchiata già dall'inizio per un sacco di motivi, basti per tutti quello che non hai per niente spiegato il crollo, hai dato la responsabilità al cedimento delle solette come se queste fossero deputate a sostenere il peso dell'edificio. Per come erano progettate le torri avrebbero potuto cedere tutte le solette senza che l'edificio crollasse, sarebbero rimasti due parallelepipedi vuoti uno dentro l'altro."

Lo sai che nell'ultima tua frase hai detto una imprecisione talmente grande che non so da che parte iniziare per commentare? Ma se vuoi mi ci metto, basta chiedere.


Scegli un punto a caso per iniziare, sono curioso di capire come la struttura portante dell'edificio non sia in grado di reggere il proprio peso (ovviamente non stiamo considerando forze trasversali: in presenza di forti venti la struttura così alleggerita potrebbe crollare, ma non collassare sulla propria verticale).

PS per @redazione: non c'è nessun insulto qui sopra, in attesa di nuovi eventi rispondo a cose in sospeso.

FranZη

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2879 da ahmbar
Risposta da ahmbar al topic 11 settembre 2001
Come promesso a charliemike, anche le mie considerazioni sulla parte "crolli"

Cominciamo dalle forze in gioco

Alirevoli@

Quindi ti chiedo, sarebbe possibile avere un altro link, dove quelle nozioni di fisica siano spiegate meglio e con riferimenti più mirati ai casi delle torri gemelle?


Vedo che quanto ho inserito come studi non ti soddisfa, e non capisco perche'

L'analisi fatta dal professor David Chandler , insegnante di fisica e laureato in matematica, e' relativa al crollo della torre nord e quantifica l'energia in gioco, la velocita' iniziale del crollo, le forze interessate e le leggi fisiche coinvolte
www.journalof911studies.com/volume/2010/...celerationOfWTC1.pdf
Traduzione di Teba
xoomer.virgilio.it/911_subito/distruzione_torrenord_fisica.html

Dal suo studio

...il reale movimento della linea del tetto (velocita' di caduta iniziale) e' stata quantificata pari a 0,64g


...le sole due forze che agiscono sul blocco in caduta sono la forza di gravità (mg) e una forza normale verso l’alto (N) causata dalla sua interazione con la parte inferiore dell’edificio. Applicando la seconda legge di Newton per trovare N, abbiamo: N = mg – 0,64mg = 0,36mg 

...l carico sulla sezione inferiore dell’edificio risulta essere il 36% del peso del blocco superiore.

Richiamando esplicitamente la Terza Legge di Newton  si pone questo risultato sotto un’altra luce.
Dal momento che le forze nella loro interazione sono uguali ed opposte, il blocco in caduta esercita una forza uguale a solo il 36% del suo stesso peso contro la sezione inferiore dell’edificio. In altre parole, fin tanto che il blocco in caduta sta accelerando verso il basso noi abbiamo il contro-intuitivo risultato che la forza che esercita sulla sezione sottostante dell’edificio è nettamente minore del suo stesso peso statico.

xoomer.virgilio.it/911_subito/distruzione_torrenord_fisica.html


@Alirevoli

Dato che siamo a conoscenza che da progetto le cerniere che fissano le traverse di ogni piano sono progettate per reggere al massimo il peso di 11 piani statici oppure di 6 piani in caduta dinamica


Sottolinei un dato davvero importante, la ridondanza con cui erano costruite le torri
Ogni piano era quindi in grado di assorbire un'energia 6 volte superiore a quella necessaria per farlo cedere

è evidente che il peso di 12 o 28 piani in caduta dinamica sia un qualcosa di notevolmente maggiore rispetto al carico massimo?


L'analisi precedente dimostra che il tuo assunto vale solo per il primo impatto fra i piani, subito dopo entrano in gioco (o meglio, avrebbero dovuto entrare in gioco) le forze che anche tu hai trascurato nella tua ipotesi , che dimostrano scientificamente il perche questo non sarebbe potuto accadere nelle modalita' a cui abbiamo assistito
Neanche partendo dall'ipotesi piu' estrema, e cioe' che il blocco superiore si comportasse come un solido (e non un insieme composto dagli stessi piani che va a distruggere e quindi sottoposto alle stesse identiche forze)

"Ha continuato a scendere ad una certa velocità e sicuramente anche con una certa accelerazione, anche variabile, infatti la massa del fronte del crollo man mano che scendeva continuava ad aumentare, mentre le cerniere sempre quelle erano."



Riguardo alla velocita' di caduta che non decelera, (si puo' leggere al proposito come questo sia dimostrato fisicamente impossibile dal prof Gordon Ross, ingegnere meccanico, nella sua " Analisi del trasferimento della quantità di moto durante il collasso dei piani superiori del WTC1"
xoomer.virgilio.it/911_subito/fisica_esclude_crollo.htm , un altro degli studi che hai giudicato non inerenti alle leggi fisiche coinvolte)
il prof Chandler si mostra ancora piu' stupito, perche'

contrariamente all’intuizione, qualsiasi materiale aggiuntivo riduce l’effetto del cosiddetto pile driver. Questo risultato può ragionevolmente diventare intuitivo una volta capito che il blocco in caduta deve trasferire parte della sua quantità di moto alla massa aggiuntiva per portarla in velocità.

Il fatto che la linea del tetto della sezione superiore della Torre Nord abbia continuato ad accelerare verso il basso attraverso la collisione contro la sezione inferiore dell’edificio, indica che la parte superiore non ha potuto comportarsi come pile driver. Per tutto il tempo in cui la linea del tetto stava accelerando verso il basso, il blocco superiore esecitava infatti una forza MINORE DEL PROPRIO PESO STATICO contro la sezione inferiore dell’edificio.. Qualsiasi aggiunta di materiale a favore del blocco superiore avrebbe agito da freno inerziale, riducendo la forza d’interazione in misura ancora maggiore. 


"la massa del fronte del crollo man mano che scendeva continuava a crescere, aumentando l'energia sulle cerniere"

Cio' che sostiene Chandler e' esattamente il contrario, e spiega il perche'

Da notare che i lavori sopra elencati sono si frutto dell'esperienza di professori plurilaureati , ma i concetti di fisica che hanno dovuto applicare sono quelli elementari, tanto che li ho capiti anche io

Credo che sia per questo che il NIST si e' guardato bene dal quantificare le forze in esame ma ha dovuto limitarsi a scrivere "Tremendous energy" e "Crollo inevitabile" , o sarebbe apparsa evidente la loro risibilita' (se quelle reali) o la loro enorme sovrastima (per ottenere un crollo completo)

Chandler
abbiamo dimostrato che anche se fosse rimasta intatta [la parte superiore, n.d.r.], non avrebbe giocato un ruolo significativo nella distruzione dell’edificio. Una piccola parte di una struttura, costituita da pochi piani,non può schiacciare in una caduta una parte inferiore molto più grande della medesima struttura solamente grazie alla forza di gravità.

Cemento, acciaio o pangrattato i valori in gioco restano identici: senza energia esterna le torri sarebbero ancora in piedi
Fisica docet
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da ahmbar.
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8 Anni 6 Mesi fa #2883 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic 11 settembre 2001
Grande, Ahmbar!!!


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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8 Anni 6 Mesi fa #2886 da ahmbar
Risposta da ahmbar al topic 11 settembre 2001
Vediamo ora, dopo aver descritto nel dettaglio le reali forze in gioco e le leggi a cui sono sottoposte, quali "imprecisioni" devi utilizzare per poter giungere al risultato che abbiamo visto

Alirevoli@

Ecco! l'esempio del blocco di neve!
Per essere precisi abbiamo il peso di 15 piani che impattano su UN piano


" che sia neve, acciaio, cemento o cartone non fa differenza. Abbiamo lo stesso materiale sia sopra che sotto"
Concordo, le forze in gioco restano identiche, di qualunque materiale si parli
Vuoi forse contestarlo?

E se davvero vuoi essere preciso, ti hanno fatto gia' notare che abbiamo il peso (e la conseguente energia potenziale) di 15 piani che impattano su altri 95 con le identiche caratteristiche , non su di uno
Nessuno contesta la possibilita' che 15 piani siano in grado di sfondarne uno che prima li reggeva abbondantemente, che abbia o non abbia perso parzialmente o totalmente la sua resistenza, e' la ripetizione dello stesso processo per altre 94 volte senza che venga aggiunta altra energia oltre a quella iniziale a rendere la tesi insostenibile

Lo sfondano perchè QUEL piano, come tutti gli altri, si regge su cerniere NON progettate per quello schianto.
Dopo averlo SFONDATO, il peso di quei 15 piani, AGGIUNTI AL PESO DI QUELLO APPENA SFONDATO, vanno giù sul piano successivo.


La prima parte, se l'acciaio si fosse davvero ammorbidito per il calore provocando il cedimento che abbiamo visto,, potrebbe anche essere possibile

Ma nella successiva, per far tornare i conti dopo il primo impatto e sostenere la plausibilita' di una velocita' costante del crollo, devi non solo fingere che la seconda e la terza legge di Newton non esistano, ma anche trascurare il fatto che per far cedere ogni singolo piano era necessaria un'energia 6 volte maggiore di quella che poteva sostenere prima di cedere

Dopo aver sfondato il PRIMO piano, l'energia DEVE essersi ridotta perlomeno di 1/15 (in realta' molto di piu', come risulta dai calcoli di Chandler e dalla ridondanza di costruzione) per l'effetto azione/reazione fra il primo piano sano e il primo in caduta (materiali identici, identica reazione), ed un'altra quantita' consistente DEVE essere impiegata per trasferire il moto verticale al piano appena sfondato

Anche senza considerare tutta l'energia dispersa per distruggere totalmente i pavimenti in cemento e per scagliare detriti di tonnellate in ogni direzione, il bilancio energetico che si evince dalla velocita' costante del crollo e' completamente fuori da ogni realta' che non preveda un reintegro dell'energia impiegata
Almeno secondo cio' che sostiene Newton

E' ovvio che hai una visone distorta di quello che è successo.
Continui a dire che perde energia e velocità, ma "tralasci" la grandezza di questa "perdita" che, ti suggerisco, potrebbe essere "insignificante" rispetto al peso del blocco in discesa, ma tu questo non lo consideri.


Sulla grandezza di questa perdita ti e' stato dimostrato, calcoli alla mano, che se qualcuno "tralascia" (e notevolmente) quello sei tu, cosi' come sovrastimi enormemente (come da dimostrazione mediante applicazione di Newton ai valori in gioco), la capacita' di distruzione che puo' causare la sola forza di gravita' quando i materiali su cui agisce sono identici
Ti suggerisco di riformulare le tue ipotesi dopo aver valutato detti calcoli, che smentiscono palesemente le tue convinzioni

O di dimostrarne gli eventuali errori, naturalmente


E per quale motivo QUEL pavimento avrebbe dovuto "sostenere" il peso di tutta quella massa, dato che DA PROGETTO era calcolato per "soli" 11 piani statici?


Quel pavimento ha sostenuto, come da progetto, i piani superiori per anni
E' quanta energia rimane dopo il contatto fra materiali identici che ne ha provocato il cedimento il problema, non il fatto che dovesse cedere , secondo la terza legge di Newton essa DEVE essere, (ed e' ) MINORE di quella iniziale

E la successiva trasformazione in energia cinetica di ogni singolo piano dopo aver applicato la seconda legge di Newton (trasferimento della quantita' di moto) e' un altro fatto che sottovaluti/ignori/minimizzi nella tua ricostruzione, che non contempla una significativa riduzione dell'energia iniziale

Anzi, si sarebbe "aggiunto peso" e sarebbe cosi' "aumentata la sua capacita' distruttiva", condizione indispensabile per mantenere la velocita' costante",

Bravo! Visto che TU fai affermazioni citando Newton prova a metterli TU i dati e vediamo cosa succede.


A "mettere i dati utilizzando Newton" succede quello che Chandler, Ross (e tante altre persone piu' che qualificate per esprimere un giudizio) hanno evidenziato: manca una macroscopica quantita' di energia per provocare un crollo, tanto meno per uno con quella velocita'

Devi trovare degli errori nei loro lavori, di applicazione delle leggi fisiche conosciute, se vuoi continuare a sostenere le tue tesi
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8 Anni 6 Mesi fa #2897 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
per qualche giorno non sono riuscito a collegarmi, vi chiedo di avere pazienza

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2902 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
volevo continuare con le mie repliche alle repliche di Sertes ma commento qualche ultimo messaggio.

@ahmbar

veniamo subito al dunque.

mia:

"Continui, TU e ALTRI, a postare precisi test effettuati dal Nist, calcoli fatti dal Nist, analisi fatte dal Nist, traendo alla fine conlcusioni completamente OPPOSTE a quelle che si leggono nelle relazioni finali del Nist."

tua:

"e cioe' che i test sulle proprieta' dell'acciaio delle torri gemelle NON confermano una resistenza al fuoco decisamente superiore a quanto da te presunto, una risposta precedente che ho mancato di dare"

"A dire il vero avresti dovuto informarti tu su quale fosse il materiale effettivamente utilizzato nella costruzione, prima di iniziare ad enunciare le tue teorie basate sulle proprieta' di materiali che non sono quelli in esame e quindi inutili se non per termini di comparazione"

in questo link che hai postato TU:

www.nist.gov/public_affairs/releases/wtc..._resistance_data.cfm

si può benissimo leggere questa MIA TEORIA di Sunder, la traduco così possiamo commentarla tutti insieme.

"These tests alone cannot be used to determine the actual performance of the floor systems in the collapse of the WTC towers. However, they are already providing valuable insight into the role that the floors may have played in causing the inward bowing of the perimeter columns minutes before both buildings collapsed.”

Questi test DA SOLI NON POSSONO essere usati PER DETERMINARE le prestazioni effettive del "floor system" nel collasso del WTC. TUTTAVIA, stanno già fornendo informazioni preziose sul ruolo dei pavimenti riguardo al ripiegamento verso l'interno delle colonne perimetrali pochi minuti prima del collasso.

“The fire conditions in the towers on 9-11 were far more extreme than those to which floor systems in standard U.S. fire rating tests are subjected,” Sunder says. “Our investigation’s final assessment of how the floor system performed in the WTC fires also must consider factors such as the combustible fuel load of the hijacked jets, the extent and number of floors involved, the rate of the fire spread across and between floors, ventilation conditions, and the impact of the aircraft-damaged towers’ ability to resist the fire.”

Le caratteristiche degli incendi nelle torri erano MOLTO PEGGIORI rispetto a quelle previste dai test standard, dice LA MIA OPINIONE di Sunder.
LA NOSTRA investigazione sul comportamento del "floor system" durante gli incendi, DEVE ANCHE considerare altri fattori, tipo la presenza di cherosene avio, l'estensione e il numero di piani colpiti, la quantità di fuoco tra i diversi piani, le condizioni di ventilazione e la rimozione di protezione antincendio dovuta ai danni dell'aereo.

Bisogna leggerla bene TUTTA la pagina che hai linkato.

Ad esempio verso la fine dice così:

"One question raised by the data from the four tests is whether or not a fire rating based on the ASTM E119 performance of a 5-meter floor system is “scalable” to a larger floor system—such as the WTC towers assemblies that were 11-meter (35-feet) and 18-meter (60-feet) lengths. This was identified when one of the larger-scale tests in Canada had a lower fire resistance rating than the smaller-scale test in Illinois."

Quindi, in conclusione, perchè continui a riportare i risultati di questi Test fatti da Nist, che sono stati commissionati dallo stesso Nist, sono fatti su SCALA DIVERSA, con CONDIZIONI DIVERSE (e questo è risaputo dal Nist stesso) e arrivi a conlusioni DIVERSE da quello che conclude alla fine il Nist?
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da alerivoli.

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