Film da vedere assolutamente?

Premetto che non ne avevo mai sentito parlare, quindi arrivavo vergine di ogni preconcetto. Ma non di ogni concetto sul tema che ipoteticamente tratta.
Il film è dichiaratamente un B movie, nel senso che usa (con la sola eccezione di un paio di attori) un cast veramente povero per l'epoca. Sia riprese che musica (entrambe di John Carpenter, sì anche la colonna sonora! cosa consueta per Carpenter...) sono da filmetto ammerigano anni '90. La qualità della recitazione è a tratti penosa. Gli effetti speciali tollerabili per un film di serie B, ma nel complesso buffi. L'elaborazione grafica richiesta per una storia del genere è veramente elementare.

Tutto questo stona terribilmente con il razionale della storia, che è invece piuttosto solido. Beh, finita lì, dice uno: aveva una storia ganza, nessuno l'ha finanziata, ha fatto un film cagata. Purtroppo, stona anche con l'elaborazione della storia stessa: il personaggio principale viene introdotto nei primi 20-30 minuti circa di film. Un uso assolutamente anomalo e troppo dettagliato per giustificare il personaggio di un film di serie B. A questo si unisce anche il graduale avanzamento del personaggio verso la verità (cioè come arriva a mettersi gli occhiali la prima volta, scena centrale del film). E' un passaggio incredibilmente ben fatto nel corso della storia. E paradossalmente ben recitato! Il climax (e momento rivelatore per l'osservatore) è la scazzottata con l'amico nero. E' così lunga che sembra di vedere una scena dei Griffin con Peter ed il gallo. Solo che qui siamo nel 1988, non nel 2008. I due "amici" fanno a pugni perché il protagonista biondo vuole che l'amico si metta gli occhiali da sole e veda. Ma al nero non frega nulla dei suoi stupidi occhiali da sole. Finiscono per fare a botte. Ma lo fanno davvero troppo, troppo, troppo a lungo. La scazzottata esce dai confini della linearità della storia. Non è più funzionale. Ad un certo punto pensi: OK abbiamo capito andiamo avanti. E invece no. La linearità della storia è l'unica cosa che non è di serie B in tutto il film, è paradossale (anche rispetto al resto del film) che Carpenter ci si soffermi così tanto. Sembra quasi un film di Tarantino. E' lì che ti accorgi che la scazzottata è simbolica. La scazzottata serve a farti svincolare (forzatamente) dall'illusione che il film sia solo una cagata. John Carpenter sa perfettamente quello che sta facendo. Ti sta mandando un messaggio molto chiaro. E lo fa usando un film del cazzo, perché magari non ha i mezzi, magari non si vuole rompere i coglioni con l'USIA, magari non ha gli appoggi. Ma tu comprendi che devi finire come i due personaggi, davvero molto malconcio, se vuoi passare attraverso il passaggio di certe verità anche a coloro che sono inclini ad ascoltarti. Questo non significa necessariamente che siamo comandati da alieni (o dagli ebrei, come qualcuno suggeriva nella precedente discussione). Il loro ruolo può anch'esso essere simbolico o veritiero, non cambia assolutamente la funzionalità della storia. Qui si parla di alienazione dall'umanità. Ed a questo punto è vero il contrario: il fatto che Carpenter se n'esca con un filmaccio di serie B costruito in modo così poco lineare fa diventare sinistra l'intera storia. Sembra di leggere Nostradamus in codice, che se avesse parlato chiaro lo avrebbe bruciato vivo.

Molto interessante, a questo riguardo, la scena del drone alieno ad uso civile. Siamo nel 1988: fino a tutti gli anni '90 i droni leggeri sono conosciuti esclusivamente in ambito militare (basta anche solo leggerne la storia su Wikipedia, per dire: en.wikipedia.org/wiki/Unmanned_aerial_vehicle ). In quale film di serie B con attori da 2 lire e con effetti speciali ridicoli si trova la necessità (inutile ai fini della storia) di inserire una scena così futuristica ed affidabile?

Una volta aperti gli occhi sul messaggio che Carpenter ti sta mandando, il film prende un'altra piega e la scarsa qualità della produzione filmica scompare del tutto ed appare, appunto, un po' sinistra. Mi rimane solo l'amarezza che il film sia solo dedicato al "risveglio" ma non alla lotta. L'elemento resistenza di fronte a questa verità è infatti molto deludente. Il film finisce con il risveglio globale e niente è detto riguardo alle conseguenze, se non una rapida descrizione della paura. Se volessi essere davvero complottista, direi che anche questa assenza dice qualcosa. E, purtroppo, mi fa pensare che sia solo funzionale all'adattarti all'idea di essere comandato, mentre non ti dice niente di come resistere (del resto, la resistenza moderata e non combattente viene trucidata nel film senza tanti complimenti). Riecheggia quel "Resistere è inutile" delle guardie Vogons della Guida galattica per autostoppisti (1979). Lo dicono in modo buffo, ma intanto il messaggio ti è arrivato.