BITCOIN, cosa è, e cosa non è

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3 Mesi 4 Settimane fa #54982 da Primus eccetera
Una domanda per albasnake.

C'è molto parlare, in questi giorni, del cosiddetto quantum computer.
Che influenza potrebbe/potrà avere sui protocolli btc, secondo te?
Grazie

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3 Mesi 4 Settimane fa #54985 da albasnake

Una domanda per albasnake.

C'è molto parlare, in questi giorni, del cosiddetto quantum computer.
Che influenza potrebbe/potrà avere sui protocolli btc, secondo te?
Grazie
 
Premetto che non me ne intendo di computer quantistici, avevo provato a informarmi a suo tempo, ma a parte le molte chiacchere inutli, non ho trovato fonti che spiegassero i concetti fondamentali in maniera comprensibile con le mie limitate conoscenze di fisica quantistica; a quanto ho capito, lo stato dell'arte di questa tecnologia è "cercare di capire se può servire a qualcosa".
Diciamo che al momento siamo lontani anni luce dal minacciare gli attuali sistemi crittografici. Possiamo solo speculare sul futuro, io comunque penso che prima di riuscire a bucare l'attuale crittografia, saranno inventati sistemi ancora più resistenti.
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3 Settimane 1 Giorno fa #56370 da albasnake

Una domanda per albasnake.

C'è molto parlare, in questi giorni, del cosiddetto quantum computer.
Che influenza potrebbe/potrà avere sui protocolli btc, secondo te?
Grazie
 
di recente mi sono imbattuto in questa intervista, e finalmente ho un po' più di chiarezza sulla questione
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3 Settimane 1 Giorno fa #56384 da marlo
Risposta da marlo al topic BITCOIN, cosa è, e cosa non è
Grazie albasnake per il prezioso topic.

A tuo giudizio quali sono i "broker" affidabili in grado di fornire realmente bitcoin e non "fuffa"?

A tuo parere quali sono invece servizi affidabili per la creazione di un proprio wallet?

Cosa ne pensi della "costola" BitcoinCash nata da un hardfork alcuni anni fa?

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3 Settimane 1 Giorno fa #56396 da joppo82
Lo stato può vietare Bitcoin? Quattro cose che dovete sapere oggi (grazie per il topic, faccio ulteruore chiarezza con questo articolo)Di recente abbiamo sentito banchieri e politici esprimere il loro desiderio di vietare Bitcoin.L'idea che un qualsiasi stato possa vietare Bitcoin è popolare per una buona ragione: minaccia una fonte significativa del suo potere, ovvero quello di creare denaro dal nulla e costringere tutti a usarlo.Questo perché Bitcoin può dare sovranità monetaria all'individuo e rendere obsolete le banche centrali, insieme ai loro coriandoli.Non è un risultato da poco.È uno sviluppo storico che altera profondamente lo status quo tra governanti e governati. È simile all'invenzione della polvere da sparo, della macchina da stampa e di Internet.Non c'è dubbio che lo stato vorrebbe proteggere il proprio racket da un concorrente monetario invadente nello stesso modo in cui fa la mafia quando un rivale invade il proprio territorio.La domanda è se ci riuscirà...

Francesco Simoncelli's Freedonia: Lo stato può vietare Bitcoin? Quattro cose che dovete sapere oggi
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3 Settimane 1 Giorno fa #56430 da albasnake

Grazie albasnake per il prezioso topic.

A tuo giudizio quali sono i "broker" affidabili in grado di fornire realmente bitcoin e non "fuffa"?

A tuo parere quali sono invece servizi affidabili per la creazione di un proprio wallet?

Cosa ne pensi della "costola" BitcoinCash nata da un hardfork alcuni anni fa?
 
Dovrei fare alcune premesse, perché prima di muoverti dovresti chiarire bene cosa intendi fare.
Oggi il regolatore considera BTC un investimento rischioso, c'è una legge molto precisa, tu dovresti comprarli da un "exchange" (una banca di criptovalute) a cui devi dare per legge tutti i tuoi documenti (KYC), in cambio di una assietnza completa sul rischio degli investimenti, bla bla, e dovresti anche poi dichiararli come tuo patrimonio nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. L'exchange è obbligato per legge a tenere traccia di tutti i tuoi averi e comunicarlo allo stato quanfo lo chiedesse.
Ci sono svariati exchange, affidabili quanto una banca, che offrono anche una serie di servizi accessori talvolta anche interessanti, però normalmente i BTC se li tengono loro, esattamente come una banca, se vuoi avere tu il controllo dei tuoi fondi, devi portarteli fuori su un tuo portafoglio di cui solo tu hai le chiavi private, cosa che al momento si può ancora fare; è a tutti gli effetti come fare un prelivo di contanti, solo che nel momento che li tiri fuori, l'exchange conosce l'indirizzo dove li hai messi, e dato che la blockchain è pubblica, chiunque può monitorare tutte le tue future transazioni che partono da quell'indirizzo. Privacy zero.
Nel momento in cui tu volessi restituirli all'exchange per riavere indietro euro, entra in gioco lo stato italiano, che vuole la sua fetta in tasse, vale a dire il 26% della plusvalenza, che l'anno prossimo diventerà il 33% e nel 2027 mi pare abbiano proposto il 42%.
Se hai intenzione di proteggere i tuoi risparmi comprando dei BTC, magari anche cifre di rilievo, con la possibilità in ogni momento di vendere i tuoi BTC per riavere euro, l'unica via è quella di fare tutto per bene come sopra e pagare le relative tasse.
Oppure, ci sono altri modi, finanche allo scambio tra privati, per far si che lo stato non ne sappia nulla.

Chiarita la questione sopra, il wallet per la gestione dei fondi non deve essere un servizio, deve essere un software opensource installato su un tuo hardware, oppure una chiavetta hardware specifica, ma comunque sotto tuo completo controllo. Qui si apre un ulteriore universo, con considerazioni su sicurezza, privacy, rischio di perdita dei fondi, eccetera. Perché la autocustodia comporta responsabilità, se perdi le chiavi perdi i soldi, esattamente come quando perdi un portafoglio fisico con i contanti dentro; non puoi chiamare la banca e farti dare una nuova password. Non ti do consigli, perché va tutto approfondito bene.


Interessantissimo invece sul piano teorico, il caso bitcoincash (BCH), per capire il concetto del consenso sul protocollo:
nel 2017 è successo che un certo numero di persone all'interno della comunità hanno pensato che BTC aveva un problema di scalabilità, pensavano che fossero troppo pochi 4MB per ogni blocco, ci stavano troppo poche transazioni. Hanno quindi deciso di cambiare questa regola. Quindi fino da un certo blocco in poi, la blockchain si è divisa in due, un ramo ha continuato con le regole precedenti (BTC) mentre l'altro ramo da quel blocco in poi ha accettato le nuove regole, con blocchi più grandi. Alcuni nodi hanno deciso di stare sulle vecchie regole, altri sono migrati sulle nuove regole. Il risultato? al momendo del fork, BTC e BCH valevano entrambi circa 500$, oggi un BTC vale 82.000$, un BCH vale 300$, il mercato ha selezionato autonomamente la moneta che ha ritenuto migliore.

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