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Gesù è da considerarsi lo stesso Dio della Bibbia?
Che le due figure bibliche (Yhwh e Yeshu'a) siano agli antipodi è ormai opinione comune, meno per una larga massa di indottrinati monocolari che dietro alla loro dogmatica fede temono il vuoto.
"Personaggetti" direbbe il governatore campano De Luca... Chiusi a riccio, assisi su trespoli traballanti perchè poggianti sul nulla, su Yhwh appunto, che, seppur considerata storicamente una figura diafana, evanescente, ha lasciato nella tradizione una lunga scia di sangue innocente. Menti "fedeli" verso un dio brutale, distanti anni luce da menti eccelse come G. Bruno o Teilhard de Chardin, sacerdoti e monaci, a ragione, da ascriversi come VERI cristiani.
La posizione e l'azione di Gesù sta a Yhwh come un anacoreta sta a Cicciolina... A differenza di Cristo, l'avventura terrena di Yhwh fu una girandola colossale di fatti e di aspre contese atte a confluire, a pervenire ad un'obbedienza assoluta per quei popoli che via via venivano incorporati e fagocitati nel suo "popolo eletto". Ne derivava, nolente o dolente, un'obbedienza totale verso la sua persona. Un dittatore insomma.
Sono (sarei..) d'accordo con Messer Biglino, qualora si stabilissero davvero due culti opposti, uno per chi predicava il perdono ed l'amore verso tutto e per tutti, e uno per chi, geloso e intransigente com'era, puniva sbraitando (presumo con la bava alla bocca) e inceneriva in prima persona i dissidenti, spesso equivocando, che toglieva la vita per una ferocia di base che lo attanagliava. Vedi Uzza (in ebraico Uzzàh) per dirne una, che quando i buoi che trasportavano l'Arca inciamparono, e temendo che questa cadesse dal carro, la sostenne. Mal gliene incolse perchè fu punito da Dio (Dio??) con la morte (2 Sam. 6,6). Non meno triste fu l'incenerimento dei due figli di Aronne, bruciati vivi dal "Signore" che aveva equivocato sulle loro vere intenzioni. Yhwh insomma denotava paura, temeva un "golpe" (vedi il vitello d'oro che gli ebrei gli preferirono nel deserto), sentimenti propri di chi non si fida di niente e di nessuno.
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Una persona così preziosa, e può essere tacciata tuttalpiù di omettere altrettante cose importanti, che però finora non sono mai emerse.
Io ho perso un anno (ben poca cosa rispetto a chi ci passa una vita, ma comunque un tempo sostanziale) ad analizzare le affermazioni di Biglino e ho trovato riscontro nel 99% di esse. Questo sì che è un risultato sovrumano.
E conoscendo l'undici settembre, ho rivisto le dinamiche di conquista prima del consenso, e poi vera e propria conquista militare, che sono tipiche del mondo sionista e che a loro volta derivano dagli insegnamenti del dio del AT. Un dio aggressivo, tattico, prevaricatore. E il problema non sono i singoli individui puniti da dio per la loro irriverenza che menzioni tu, che già sarebbe grave, ma le incitazioni alla guerra e alla pulizia etnica, quando ad esempio esorta gli israeliti dell'epoca di andare alla tal città, uccidere uomini anziani e bambini, rapire le donne e farle schiave, e rubare tutto il rubabile.
Il dio che invece hanno scelto come protagonista del NT è invece più subdolo, più infame: ti racconta che devi sopportare il supplizio che hai in questa vita, che essere povero non è un dramma, che non devi essere violento con l'autorità. Devi accettare tutte le vessazioni e aspettare il premio che arriverà dopo morto. E' una figura ben più artificiosa, costruita probabilmente appositamente, su progetto.
In ogni caso le due figure sono agli antipodi e non c'è modo di conciliarle, se non appunto fottendo alla grande il cervello della gente con un atto violento ed inaudito come l'undici settembre. Uno è un dio per convincere la gente che sia legittimo prevaricare con una guerra, il secondo è un dio per convincere la gente a non rovesciare il regime che c'è durante il periodo di pace. Gli americani sono sostanzialmente cristiani, ma non ci hanno messo un istante per passare dal concetto cristiano del porgi l'altra guancia, al concetto di legittimità della vendetta dell'AT.
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Le differenze che constatiamo, le prevaricazioni, sono figlie degli uomini, non derivano da Cristo che predicava ben altro. In tutto questo non c'entra nulla lo spirito più volte menzionato da Gesù. Molto hanno corretto e stracciato, ma molto è rimasto di tali insegnamenti, forse non tolti per mancanza di comprensione profonda. Per esempio, quando Cristo diceva: "Lasciate che i bimbi vengano a me", NON era per un atteggiamento di retorico sentimentalismo, così come propina il cattolicesimo, o un'esaltazione della purezza e semplicità implicite in un bambino, ma soprattutto perchè EGLI riconosceva in essi degli spiriti, ancora non tocchi dal travaglio e dagli errori umani, e quindi spiriti ancora potenzialmente tutti protesi nell'ideale compimento del loro viaggio di ammaestramento terreno (sto parlando di varie incarnazioni, di Karma insomma). Era quasi un silente colloquio tra lo Spirito di LUI e altri spiriti, AL DI LA' della fragile materia umana.
Il significato che ha avuto la presenza di Gesù in Terra, sfugge pelopiù ai dogmi cattolici. L'ho già detto ad alcuni preti, in scambi di pensiero, attirandomi roventi critiche e ciechi anatemi da questi che, per pigrizia mentale, per acritica consuetudine o per deliberata volontà di difendere e conservare dei miti che non possono più reggere all'urto della logica delle idee. Troppo semplicistico infine come fa Biglino, indurre con la sua doviziosa dialettica, furbesche operazioni mentali e psicologiche (è un MAESTRO in questo...), far guardare con occhi diversi la "persona" di Cristo, riducendone la portata (anche) per il fatto di essere celebrato (male) in chiesa, lui massone convinto.
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In ogni caso non c'è bisogno di scomodare il tuo acerrimo nemico Biglino per smontare la figura mitologica di Cristo: ce la fanno sia il Cristianesimo con la sua arbitraria selezione di 4 vangeli su 16, che peraltro non collimano nemmeno tanto tra di loro; ce la fa l'Islam, che è una versione migliorata e successiva del Cristianesimo che seppur giudicando AT e NT testi sacri, considera Cristo un mero profeta umano e mortale, e nemmeno importante quanto Maometto; e ce la fa pure la ricerca sui miti solari antecedenti a Cristo e le innumerevoli versioni di quella figura mitologica, come illustrato sul documentario Zeitgeist; ci sono infine una montagna di incongruenze storiche sull'assenza di menzioni in testi dell'epoca.
La figura di Cristo non si regge già da sola da qualunque parte la si guardi, figuriamoci se può essere la stessa essenza del dio dell'AT
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Per quanto siano evidenti le contraddizioni nell' AT è altamente improbabile che il cristianesimo possa metterlo da parte.
Sarebbe un suicidio o un atto di autodistruzione, in quanto nell' AT risiede la culla e la radice del cristianesimo stesso.
Esempio: come si potrebbe discutere della trasfigurazione durante la quale entrano in scena Mosè ed Elia?
Potremmo dire che in questo episodio sono concentrate la contraddizione e la tradizione, perché compare il Dio che (a tratti) non sembra essere quello dell'AT ma anche quella parte "umana" (Mosè ed Elia) di cui l'AT è impregnato e che condiziona evidentemente le azioni del Messia del NT.
Sarebbe un pò come voler perdere volontariamente la memoria e pretendere di capire le proprie origini.
Missione impossibile.
Mettere da parte l'AT significherebbe mettere da parte lo stesso NT e la figura in esso contenuto. Questo è l'obbiettivo, nemmeno tanto nascosto, del buon Biglino, quando fa quel tipo di previsioni.
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- CharlieMike
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Prendo spunto da queste frasi:
Questo è l'obbiettivo, nemmeno tanto nascosto, del buon Biglino, quando fa quel tipo di previsioni.
il supponente, il ridanciano messer Biglino
Ma scusate tanto.
Biglino ha sempre detto di "fare finta che..." gli autori dei testi sacri volessero dire letteralmente ciò che hanno scritto.
Non ha mai imposto il proprio pensiero ma ha sempre detto:
"Io ci leggo questo. Voi fatene quello che volete."
"Andate sempre a verificare sulla bibbia quello che dico."
"Io non faccio conferenze: vengo chiamato a farle. Se non mi chiamassero io torno ad andare in biciletta."
Le sue conferenze sono gratis e lui non viene nemmeno pagato (a parte le spese di viaggio).
"Io faccio una interpretazione letterale."
"Faccio il lavoro più stupido del mondo: leggo quello che c'è scritto."
Perchè questo accanimento contro di lui? Cosa vi ha fatto di personale?
Sarebbe come se io venissi quì a commentare Tex Willer o Topolino. Vi dico la mia opinione, cosa ci leggo ed eventuali mie interpretazioni. Punto.
Lo stesso fa Biglino: da la sua interpretazione.
Vi piace? Bene. Non vi piace? Pazienza. Amici come prima.
Io non ce l'ho con voi singolarmente, sia chiaro, ma in generale con chi attacca una persona piuttosto che il suo lavoro con argomenti risibili.
Non riuscendo a contestare le affermazioni (leggi: opinioni) attaccano la persona screditandola.
Sarebbe ora di finirla.
Anzichè screditare la persona, trovate le falle nel suo lavoro.
Date la vostra interpretazione / opinione: sarà solo una in più al mucchio di mille mila interpretazioni possibili, tutte contestabili o condivisibili a piacere.
Chiedo scusa per lo sfogo.
Fine O.T.
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da parte mia non c'è nulla di personale verso Biglino.
Ho scritto quello che secondo me è uno dei suoi auspici o speranze.
È una interpretazione, niente di più. Non ho scritto aggettivi.
Come si può leggere il NT senza l'AT? Semplicemente non si può e Biglino lo sa perfettamente.
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- CharlieMike
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Ti chiedo scusa,giovanni ha scritto: Ciao Charlie,
da parte mia non c'è nulla di personale verso Biglino.
Ho scritto quello che secondo me è uno dei suoi auspici o speranze.
È una interpretazione, niente di più. Non ho scritto aggettivi.
Ribadisco che ho scritto riferendomi in senso generale e non al singolo.
Rispetto la tua opinione in quanto tale (e perchè ti conosco )
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Tornando a parlare di Biglino io penso che a volte ha la tendenza alla semplificazione estrema.
Per certi versi e per certi atteggiamenti ha ragione, ma in generale, o per come dovrebbe essere la vita di un religioso nelle intenzioni, invece no.
Qui un esempio che parla dell'idolatria:
luis-apologeticon.blogspot.com/2020/08/b...mo-idolatra.html?m=1
Quindi perché sostenere che i cristiani (tutti) sono degli idolatri quando le cose probabilmente, analizzandole più in profondità, sono diverse?
È questo suo atteggiamento che ritengo discutibile.
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- CharlieMike
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Riguardo alla idolatria la bibbia recita:
Esodo 20,4
4Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione
Il testo non fa riferimenti specifici, ma generalizza e dato che dio è in cielo, così come il suo regno, e Gesù sulla terra, a mio avviso non possono essere esclusi.
Chiaramente con un testo così ambiguo si possono fare molteplici interpretazioni.
Tuttavia il divieto di idolatrare immagini, a prescindere da chi o cosa rappresentano, rimane.
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La figura magistrale di Cristo ha retto bene finora, malgrado la chiesa DOPO il dispotico Concilio di Nicea e...Biglino (ahi! l'ho RImenzionato...7 anni di sciagure). Basterebbe andare oltre un anno di studio inerente (Sertes), magari applicato a versioni variegate, non edulcorate da ripetute trascrizioni, ben diverse dai Vangeli (VERGINI) di Nag Hammadi, mai citati da Mauro (non ho menzionato Biglino...), per rendersi conto cosa pensava Gesù del Dio dell'A.T. e nel contempo capire le sue intenzioni terrene. Capisco però che si preferisca semplificare, seguendo alla lettera le "istruzioni" di chi ha studiato la Bibbia in ore notturne... Ad ognuno il suo.
La frase del Cristo "Non date le perle ai porci e le cose sante ai cani" (Matteo 7,6) è assolutamente significativa al riguardo, ed esprime in modo netto e inequivocabile la necessità di distinguere tra ciò che poteva e ciò che doveva (da sempre e per sempre) essere detto a pochi: "E parlava loro in segreto" (Marco 4,34 e Giovanni 16,25). Ma anche: "Io ho ancora assai cose da dirvi, ma voi ora non comprendereste", sempre G. 16,12. Ovvero il contenuto segreto, esoterico di una predicazione, POI diventata (PURTROPPO) religione, e ciò che, INVECE, poteva esser detto apertamente a tutti, come aspetto ESOTERICO, e cioè la predicazione formale, allusiva, di certe verità, andò a... ramengo, espressione comune dalle parti mantovane dell'amico Giò.
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"Chiaramente con un testo così ambiguo si possono fare molteplici interpretazioni."
È una delle ragioni per cui essere religioso non è una cosa facile.
Vi auguro una bellissima giornata.
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Peggio ancora, è dannoso: quando un messaggero porta un messaggio chiaro, scomodo, e facilmente verificabile e i detrattori attaccano il messaggero invece che confutare quanto dice, questa azione non solo corrobora il messaggio ma è anche un valorizzante per la reputazione del messaggero stesso.Volano49 ha scritto: Su Biglino non insisto più di tanto, è tempo perso.
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Ne convengo, con Charlie e Giò. Essere religiosi non è cosa facile. Ma non lo ha ordinato il dottore di esserlo. Seguire sempre e comunque la scia di una nave (la chiesa cattolica per esempio), ormai in balia da tempo degli elementi NATURALI, può alla lunga portare al naufragio spirituale. E' un problema spirituale molto difficile per un atavico desiderio di Dio, più o meno marcato o dissimulato, evidente o velato, ma insito in tutti noi. La situazione è legata anche alla natura filosofica umana. Ovvero: noi non abbiamo mai dimostrato niente. Perchè tutte le belle dimostrazioni che poteva aver tentato l'umanità da Aristotele in poi, si sono dimostrate delle pseudo dimostrazioni e, in realtà, il problema dello Spirito si è risolto sempre e soltanto in chiave dogmatica.
La religione cattolica, per esempio, sostiene l'esistenza dello spirito NON con argomentazioni filosofiche valide, tanto è vero che la sua verità si basa esclusivamente sulla Rivelazione, sul "Cristo ha detto, Cristo ha fatto" in versioni oltretutto spesso addomesticate, volute dal potere temporale nel susseguirsi delle epoche storiche. La stessa filosofia, in fondo, che è sorta dopo la venuta di Cristo, e che è servita esclusivamente a tappare le falle del messaggio evangelico, cioè per costruire un sistema filosofico sulla Rivelazione, si è dimostrata del tutto insufficiente, e anche la Metafisica che tentava in pratica di dare dimostrazioni al di là del contingente FISICO, si è dimostrata del tutto insufficiente a fronteggiare la successiva ricerca dell'uomo.
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Sarò franco,giovanni ha scritto: Si Charlie
"Chiaramente con un testo così ambiguo si possono fare molteplici interpretazioni."
È una delle ragioni per cui essere religioso non è una cosa facile.
Vi auguro una bellissima giornata.
prima ero moderatamente religioso, come mi hanno addestrato a fare le numerose sedute di catechismo.
Avevo comunque le mie idee.
Poi, per curiosità, ho voluto iniziare a leggere la bibbia e mi si sono aperti gli occhi.
Non c'è nulla di religioso ne di spirituale. E' solo un libro (tanti libri) come tanti altri che racconta la storia di un popolo.
Non esiste alcuna entità soprannaturale con poteri illimitati: solo l'ignoranza delle persone che, non potendo comprendere determinati accadimenti"misteriosi", li spiega con il misticismo e la superstizione.
E già a quel tempo come oggi, c'erano persone che hanno approfittato dell'ignoranza e creduloneria della gente cavalcando l'onda assecondandola e anzi, rincarando la dose introducendo la paura, che annebbia il cervello e cancella il raziocinio.
Ecco come la Chiesa ha acquisito il suo enorme potere che dura ancora oggi, facendo si che le persone non si ribellino ma obbediscano volontariamente a qualunque imposizione.
Biglino non ha fatto altro che confermare ciò che già sapevo da tempo. Nulla di nuovo.
I testi sacri sono volutamente ambigui (e spesso anche modoficati) per due motivi:
1 - per fare in modo che non possano essere facilmente compresi (un tempo era pure vietato leggerli) e quindi fare in modo che solo la Chiesa possa dare le "opportune" spiegazioni;
2 - per poterli interpretare a proprio vantaggio.
Essere religioso è una scelta libera di ognuno e per questo rispettabile.
Io ho scelto di non esserlo più e guardare le cose per come stanno.
Ciò che vedo e non comprendo è solo per mia ignoranza (= non sapere).
Ripeto il mio mantra a riguardo che riassume il mio pensiero:
Ciò che in passato era inspiegabile e considerato soprannaturale oggi è spiegabile scientificamente.
Ciò che oggi è (o è ancora) inspiegabile e considerato soprannaturale in futuro probabilmente sarà spiegabile scientificamente.
Pensate se per assurdo si potesse trasportare, con un viaggio temporale, un cellulare o un televisore nel medioevo.
Come pensate che vengano visti questi oggetti?
Pensate forse che vi chiedano se il televisore è in SuperHD o se è collegabile a Internet?
No. Grideranno alla stregoneria e con buona probabilità finirete sul rogo assieme al televisore.
Per lo stesso avvenimento nessuno oggi vi darà dello stregone ma anzi vi prenderà per il culo se la TV ha ancora il tubo catodico.
Ora non mettetevi a elencare fatti strani e misteriosi avvenuti di recente chiedendomi di spiegarli, debunkando le mie affermazioni.
Se avete visto un tizio guarire da un male incurabile o piangere una madonna io non so spiegarlo: non sono uno scienziato, ma se non ci riesco io non vedo perchè non possa farlo una persona più preparata di me.
Ma probabilmente se non riusciamo a dare una spiegazione con le attuali conoscenze scientifiche non è detto che non possiamo riuscirci in futuro acquisendo nuove conoscenze.
Ma una cosa è certa: usare il soprannaturale per spiegare ciò che attualmente è inspiegabile è solo una soluzione di comodo.
Capisco che per un religioso credente quanto ho detto possa essere un'eresia da condanna al rogo, ma credetemi è molto più vero di quanto la Chiesa vi ha sempre raccontato e fatto credere.
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Per me quella dei testi sacri falsati e ritoccati è stato solo uno dei tre motivi che mi hanno portato allo sbattezzo, una rivelazione importante ma ancora non fondamentale.CharlieMike ha scritto:
Poi, per curiosità, ho voluto iniziare a leggere la bibbia e mi si sono aperti gli occhi.essere religioso non è una cosa facile.
Non c'è nulla di religioso ne di spirituale. E' solo un libro (tanti libri) come tanti altri che racconta la storia di un popolo.
Gli altri due elementi sono stati: l'appoggio che il Vaticano ha sempre dato durante la storia ai peggiori dittatori e ai più violenti tra i prevaricatori, incluso il fattivo supporto dato al nazismo durante la seconda guerra mondiale con il campo di concentramento di Jasenovac gestito dai frati francescani, il supporto alle dittature sudamericane negli anni 70-80, l'attuale supporto all'impero americano/sionista in ogni sua nefandezza.
Terzo punto totalmente ingiustificabile: coprire i preti pedofili. Fin da quando i vertici ecclesiastici hanno deciso per la castità dei preti, perché altrimenti i preti avrebbero lasciato i loro possedimenti ai figli e non alla chiesa, si è innescato un flusso di persone omosessuali verso la chiesa, dove queste potevano trovare sia il giusto riparo perché perseguitati, sia persone come loro che mantenevano segretezza e connivenza. Poi in questo ambiente di segretezza e connivenza sono ovviamente entrati anche i pedofili, e invece che tutelare i più deboli la chiesa ha scelto di tutelare sé stessa e il malsano sistema che ha messo insieme: per non colpire quel 50% di preti che sono omosessuali, si tollera e di protegge un 7% di preti che sono pedofili.
E da credente non posso assolutamente far parte di un'associazione di questo genere. Io credo proprio in quei valori che la religione scientemente calpesta ogni giorno, ha calpestato nel passato, e progetta serenamente di calpestare anche in futuro.
Successivamente mi è stato chiarito che tutti questi punti si coniugano nel fatto che i vertici ecclesiastici sono composti da massoni satanisti... ma questa è stata solo una conferma a posteriori.
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Già. E poi ...ho letto di recente "Le parrocchie di Regalpetra, Leonardo Sciascia scrive:
(… )c'è che questo breve mio scritto ha provocato intorno a sé come un vuoto: di diffidenza, di irritazione, di rancore L'anno scorso, in Spagna, cercando nelle librerie antiquarie opere di Azana e opere sull'Inquisizione, notavo che i librai non battevano ciglio alla mia richiesta di libri dell'ultimo presidente della Repubblica, ma si irrigidivano a sentirsi domandare libri sull'Inquisizione. A Barcelona, un libraio si abbandonò a confidarmi che ormai non c'era pericolo a tenere e vendere libri sulla Repubblica o di personalità come Azana (e del resto in tutte le vetrine delle librerie si vedeva Il capitale e la traduzione delle lettere di Gramsci), ma in quanto all'Inquisizione bisognava andar cauti. E a quanto pare bisogna andar cauti anche in Italia e dovunque, in fatto di inquisizione (con iniziale minuscola), ci sono persone e istituti che hanno la coda di paglia o il carbone bagnato: modi di dire senz'altro pertinenti, pensando ai bei fuochi di un tempo. E viene da pensare a quel passo dei Promessi Sposi quando il sagrestano, alle invocazioni di don Abbondio, attacca a suonare ad allarme la campana e a ciascuno dei bravi che stanno agguatati in casa di Lucia «parve di sentire in ritocchi il suo nome, cognome e soprannome». Così succede appena si dà di tocco all'Inquisizione: molti galantuomini si sentono chiamare per nome, cognome e numero di tessera del partito cui sono iscritti. E non parlo, evidentemente, soltanto di galantuomini cattolici. Altre inquisizioni l'umanità ha sofferto e soffre tuttora; per cui, come dice il polacco Stanislaw Jerzy Lec, prudenza vuole che non si parli di corda né in casa dell'impiccato né in casa del boia. L'effetto, dunque, che Morte dell'Inquisitore ha fatto su questi galantuomini, la sufficienza con cui ne hanno parlato o ne hanno taciuto, è l'altro motivo per cui tengo a questo lavoro. In quanto al pubblicarlo qui insieme alle Parrocchie, la giustificazione è che in definitiva si tratta di una “notizia” relativa allo stesso paese con uno scarto piuttosto largo nel tempo ma non tanto largo, purtroppo, nella condizione di vita (...)
E poi, la mistificazione delle guerre "sante", come questa ultima che stiamo passando, l'ha introdotta la Chiesa. La mia educazione cattolica è consistita anche nel cacciarmi in testa che le guerre sante sono sante e diolocomanda! Si parla tanto di televisione, ma all'allocchimento delle popolazioni per renderle sottomesse e obbedienti ci avevano già pensato loro.
Purtroppo le conseguenze forse peggiori sono state proprio l'impoverimento del senso del sacro credo, perchè se sacro è il potere di sacro non resta nulla.
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"Capisco che per un religioso credente quanto ho detto possa essere un'eresia da condanna al rogo, ma credetemi è molto più vero di quanto la Chiesa vi ha sempre raccontato e fatto credere."
Nessuna condanna da parte mia.
La religiosità e la spiritualità non si esauriscono con la lettura e comprensione (o incomprensione) di un libro, nel credere a fatti che non si riescono a spiegare, nel recarsi in un luogo sacro.
Sono un percorso che si può decidere di intraprendere oppure no, liberamente.
Ciao e grazie.
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ma se dai testi "sacri" risulta che Gesù è nato a Nazaret, come poteva esistere più di mille anni prima nelle cronache dell'A.T.?
(Ora mi aspetto la solita arrampicata spirituale sugli specchi insaponati :hammer: :hammer: )
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sebbene su questo argomento abbiamo opinioni divergenti mi fa piacere che non hai comportamenti aggressivi come ho riscontrato in altre persone fermamente religiose, e questo ti fa onore.
Non si può avere tutti la stessa opinione, ma al contempo bisogna rispettare quella altrui senza pregiudizi.
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Esiste da sempre una volontà biforcuta che infarcisce la dottrina del Cristo di morali di natura terrena, sfruttabile esclusivamente sul piano fisico, materiale. Ditemi voi, ad esempio, cosa centra mai Gesù con torture e roghi, quando egli spronava a soccorrere anche i nemici. A questo punto il ragionamento che si può fare deve essere quanto più freddo e distaccato possibile, oserei quasi suggerire un ragionamento cinico, ma un cinismo che tiene presente la vera NATURA e la VERA REALTA' degli eventi umani, così pregni di funzioni teoriche, le quali non solo non avvicinano all'ideale di Cristo, ma avviliscono semplicemente la vita dell'uomo.
--@ Ricollegandomi a Danielas, l'unico Papa che ha fatto un vero mea culpa per le nefandezze, gli orrori perpetuati dalla chiesa, fu il Papa polacco, e ne aveva ben donde, compreso l'abiurare la pena di morte, abolita dallo statuto vaticano solo nel febbraio 2001. In precedenza la chiesa non aveva mai condannato la pena di morte, molto attiva sotto il sanguinoso pontificato di Pio IX, fatto poi addirittura santo. Lo stesso Pio XII la riteneva utile, andando deliberatamente contro le ultime volontà di Cristo, che dalla croce perdonava i suoi carnefici.
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Beh, questo è un ragionamento circolare: la figura di Gesù Cristo è un'invenzione, e l'hanno creata appositamente in questo determinato modo.Volano49 ha scritto: Ditemi voi, ad esempio, cosa centra mai Gesù con torture e roghi, quando egli spronava a soccorrere anche i nemici.
Deriva da altrettante figure mitologiche, a loro volta derivate dai culti pagani del Dio Sole, che per definizione è il bene assoluto.
I vertici ecclesiastici dell'epoca si sono trovati nel difficile compito di inventare una nuova forma di controllo sociale che prevedesse largo appeal e completa passività all'autorità. Quindi hanno preso i testi sacri più efficaci dell'epoca, quelli ebraici, e hanno inventato un seguito a quella storia, basandola sui culti solari precedenti, creando la figura antropomorfa di Gesù. A questo punto è stato naturale definire la trinità, affermando che Dio è in cielo (Dio), in terra (Gesù) e in ogni luogo (Spirito Santo).Charliemike ha scritto: ma se dai testi "sacri" risulta che Gesù è nato a Nazaret, come poteva esistere più di mille anni prima nelle cronache dell'A.T.?
A quel punto hai una religione con solide basi, che predica ai poveracci la sudditanza, la passività, il sacrificio, la non-violenza, in modo che le autorità siano ben al riparo dalla giusta collera di chi si vede sottratto i beni e gli agi terrestri, e in cambio c'è un fantomatico premio dopo morti.
L'Islam, che è una forma di Cristianesimo più moderno, ha usato lo stesso trucco. Per dare importanza al profeta Maometto, cioè l'ultimo arrivato, pur mantenendo come testi sacri l'AT e il NT, ha declassato la figura di Gesù da figlio di Dio a mero profeta. E poi ha esaltato la figura di Maometto, ed enfatizzato le "vecchie vie" dell'AT quali la giustificazione per la guerra sacra
I tempi creano le necessità, e le necessità plasmano la religione.
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questo tuo mi conferma ulteriormente quanto sospettavo da tempo: le religioni (tutte) sono più materiali che spirituali.
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Sertes ha scritto: In ogni caso le due figure sono agli antipodi e non c'è modo di conciliarle, se non appunto fottendo alla grande il cervello della gente con un atto violento ed inaudito come l'undici settembre. Uno è un dio per convincere la gente che sia legittimo prevaricare con una guerra, il secondo è un dio per convincere la gente a non rovesciare il regime che c'è durante il periodo di pace.
Giusto, come oggi con fascismo/pacifismo-hippy.
Comunque Gesù è chiaramente una copia di Mosè (strage degli innocenti, attraversamento delle acque, eccetera) e Mosè incontra un rovo in fiamme che gli dice di chiamarsi "Io Sono". In francese "io sono" si dice "je suis". Inoltre, Mosè ha un successore di nome Giosuè.
Quindi: o Gesù è esistito molto prima del primo secolo d.C. , oppure i documenti relativi ai suoi doppioni (Mosè, Zeus...) sono successivi al primo secolo.
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Sulla base di quello che dice Sertes, se Gesù (cit.) "deriva da altrettante figure mitologiche, a loro volta derivate dai culti pagani del Dio Sole..." è probabilissimo che somigli a qualche personaggio del passato e pertanto si può erroneamente affermare che sia (cit.) "esistito molto prima del primo secolo d.C."Nomit ha scritto: Quindi: o Gesù è esistito molto prima del primo secolo d.C. , oppure i documenti relativi ai suoi doppioni (Mosè, Zeus...) sono successivi al primo secolo.
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