Uno straordinario documento che non vedrete mai sulle tv italiane. Attraverso un vasto lavoro di ricerca RT ha documentato la barbarie e l'impunità che si nasconde dietro l'uso dei droni. Pilotati da migliaia di chilometri di distanza, sono artefici dell'uccisione di migliaia di innocenti, soprattutto in Afghanistan e Pakistan. E' di pochi giorni fa il rapporto ONU secondo cui all'Afganistan, nel 2016, spetta il triste primato del maggior numero di civili e di bambini uccisi.

(Ricordate di attivare i sottotitoli in italiano)
Fonte Pandora TV

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Nel magnifico film Il Mestiere delle Armi Ermanno Olmi poneva in luce il passaggio epocale dall'arma bianca a quella da fuoco.
L'arma bianca ti costringeva a un confronto fisico e personale con l'avversario, di cui percepivi ogni aspetto e una precisa individuazione. Anche il combattimento, per quanto orribilmente crudo, seguiva necessariamente delle regole d'individuazione e di confronto - anche se non proprio di lealtà cavalleresca, che non so quanto sia mai stata effettiva.
La morte a distanza consentita dall'arma da fuoco, dal falconetto del film (un piccolo cannoncino) conduce a una prima spersonalizzazione dell'atto di uccidere. Dare la morte come atto indiscriminato e privo di confronto individuale. La morte spersonalizzata. Si uccide secondo un calcolo balistico (tecnico) e non a mezzo di un confronto personale (umano).
La tecnologia attuale, che c'induce a sorridere di fronte a quel falconetto, ha portato al parossismo questo percorso di spersonalizzazione.
Che è perfettamente coerente con quella presente in ogni altro aspetto della nostra cultura.

Nel dominio della Techne (ne abbiamo purtroppo dimenticato presto i filosofi, come Emanuele Severino) tutto è costi/benefici. E i costi sono pagati da altri. Altri popoli lontani o altri soggetti lontani, come accade con l'inquinamento da cianuro delle falde (pubbliche) per l'estrazione dell'oro nelle miniere (private).
E, come sempre, cresce l'asimmetria tra chi detiene il potere - compreso quello economico-militare che ne è branca e guardiano - e tutti gli altri inermi. Noi. Cui non è più dato neppure il diritto di protestare la nostra innocenza o urlare il nostro dolore prima di essere colpiti. Come accaduto tra quelle montagne infestate di droni, così per noi a breve.

Non passerà poi molto che delle entità AI decideranno anche per il carcere preventivo in danno di cittadini occidentali che siano stati decretati come possibili sovversivi grazie a un'analisi con algoritmi complessi e automatici delle loro preferenze, opinioni, letture, siti visitati… Minority Report era una rassicurante barzellettuccia di Gino Bramieri a confronto (altrimenti Hollywood non l'avrebbe fatto, ma ha sdoganato l'idea).

Il problema è sempre chi detiene la tecnologia. Chi la controlla.
E gli attuali detentori sono criminali - ovvero, sono potenti, che è lo stesso
Orrore assoluto.
Questi sarebbero quelli che portano la democrazia.
E poi i terroristi sono sempre gli altri.
"...Il degradamento cominciò quando calarono le rivoltelle in mano del popolo. Prima, con il pugnale, i contendenti dovevano avere il cuore e il coraggio di affrontarsi in una zumpata , mentre nei dichiaramenti di adesso chiunque può prevalere sparando a bruciapelo, a tradimento, e a questo modo il più moccioso filisteo potrebbe liberarsi di Sansone. I camorristi veri, prima di quel fatidico anno sessanta in cui arrivarono quei mille, disdegnavano l'arma da fuoco come i vecchi marinai la nave con la trazione a vapore. Con la pistola svanisce la virtù della mano espressa nella lotta al coltello, scompare il coraggio e si afferma anche uno scemo se è capace di premere il grilletto, pur distogliendo lo sguardo per paura e con la mano tremante di emozione. Sarà la storia di domani..."
Francesco Palmieri, il libro napoletano dei morti, Strade blu Mondadori.
Ulteriore dimostrazione che essere alleati degli Stati Uniti vuol dire diventare cavie e utili idioti allo stesso tempo.

E certo, solo ad un paese alleato si può fare questo, altrimenti forse una difesa di qualche tipo sarebbe messa in campo, perlomeno un tentativo di difesa...


Mi viene da pensare alla storia fratricida degli Stati Uniti (il famoso cimitero indiano su cui si è costruito), che si perpetua negli eventi moderni: per essere dei veri nemici bisogna essere prima alleati e fratelli.
Le questioni ideali, di principio, sono assolutamente irrilevanti, in realtà, l' importante sembra tradire un apparente amico, fare il quadruplo gioco e solamente i propri interessi...
Come trovasti, o scelerata e brutta
invenzion, mai loco in uman core?
Per te la militar gloria è distrutta,
per te il mestier de l'arme è senza onore;
per te è il valore e la virtù ridutta,
che spesso par del buono il rio migliore:
non più la gagliardia, non più l'ardire
per te può in campo al paragon venire.

Per te son giti ed anderan sotterra
tanti signori e cavallieri tanti,
prima che sia finita questa guerra,
che 'l mondo, ma più Italia ha messo in pianti;
che s'io v'ho detto, il detto mio non erra,
che ben fu il più crudele e il più di quanti
mai furo al mondo ingegni empi e maligni,
ch'imaginò sì abominosi ordigni.

E crederò che Dio, perché vendetta
ne sia in eterno, nel profondo chiuda
del cieco abisso quella maladetta
anima, appresso al maladetto Giuda.

(Orlando furioso XI)
La domanda vigliacca è perché i droni sono nelle mani di quelli là e non dei pakistani o africani...perché certe popolazioni si fanno surclassare? È l'evoluzione tecnica il problema? Cultura e genetica? Bene o male nella natura le disparità spesso si compensano...l'umanità è decisamente scollegata...

Sarò controcorrente ma meglio crepare subito con un drone che aver Yankees sul posto, che dopo aver abusato/torturato ..ti fanno fuori lo stesso...la guerra è uno strazio innarrabile ...

Slobbysta
L'uso dei Droni militari è l'altra faccia del terrorismo, la faccia oscura della luna, quella del terrorismo occidentale, vigliacco e asettico, dove piloti un tempo padroni del cielo sui loro cacciabombardieri, sono ormai costretti a terra, ridotti ad essere operai della morte, costretti a turni massacranti, seduti in poltroncine comode, di fronte a schermi, che sarebbero i sogno di un videogamers, alloggiati in container con aria condizionata ed tenuti svegli da ettolitri di caffè e red bull. Ci sono sicuramente tre film da vedere, uno è "Good Kill", l'altro "Eye In The Sky", ed il terzo è il sorprendente "Sleepers" che esplorano in modo diverso la tematica.
É meglio chiarire la questione, i droni non hanno cambiato niente, i civili sono sempre morti come vittime collaterali, ma più spesso come reali obbiettivi delle guerre. La differenza rispetto al passato e che questi piloti virtuali, hanno occasione ora come non mai, di vedere da vicino i loro obbiettivi. Prima gettavano bombe dall'alto passando rapidi, mantenendo una distanza di sicurezza anche emotiva dai loro targets, ora pilotare un drone significa passare ore e ore in sessioni estenuanti e noiose, a volteggiare invisibili, a tremila metri, mentre le loro potenti telecamere seguono la vita quotidiana in attesa dell'ordine fatidico; mantennedo sempre un paio di secondi di ritardo per il "lag", il tempo necessario che i dati raggiungano il drone e ritornino. Non è nemmeno un caso che le nuove generazioni di piloti, siano sempre meno avieri e sempre più vicini a videogamers reclutati, perchè più adatti a quella vita claustrofobica ed al volo virtualizzato.
Il Drone militare ha tutte le carratteristiche del fucile da cecchino, arma vigliacca, perchè colpisce a distanza e fa di tutto per non farsi individuare. Essi sono versatili, economici, assolutamente sicuri per i loro piloti e sono perfetti per le guerre asimmetriche, dove l'avversario non ha difese contro questo genere di minaccia. Come in occidente, il cittadino oramai appare senza difese rispetto ad un terrorismo che può colpire ovunque, così i droni in mediooriente, agiscono allo stesso modo spedendo i loro Hellfires, su ignari e spesso incolpevoli vittime. L'america ha sicuramente il primato del loro utilizzo, ma tutte le potenze militari ne stanno costruendo.
Naturlamente il futuro dei droni appare assolutamente roseo, del resto tali macchine trovano impiego nei più svariati campi. E la sperimentazione è decisamente avanzata, essendo già possibile, le prime forme di controllo puramente mentale, che in futuro renderanno possibile una integrazione sempre più profonda ed efficace con l'intelligenza artificiale. La loro minaiturizzazione, è in grado di renderli spie ed armi letali, scambiabili per semplici insetti, in grado di introdursi ovunque e portare la morte ovunque sia necessario, iniettando veleni in quelle, che le loro ignare vittime possono scambiare per semplici punture di zanzara. La loro integrazione con le nanotecnologie, computer sempre più potenti, e la robotica oggi in pineo sviluppo, saranno in futuro probabilmente vicinissimo, in grado di cambiare la guerra in un modo impensabile anche per la stessa fantascienza, ferma ancora alle ridicole rappresentazioni retrò di Star Wars.
Insomma ci sarà da "divertirsi".
Mi ricordo dai racconti dei miei genitori cosa succedeva quando gli alleati stavano per entrare a Roma e anche dopo che i tedeschi erano fuggiti; il sistematico attacco alla popolazione civile non era basato solo sui bombardamenti con cui tali "alleati" convinsero il "nano re"all'armistizio, pena la completa distruzione delle citta' italiane,ma una volta occupato lo spazio aereo di Roma e liberata la stessa dai tedeschi ,cominciarono a scendere giu' dal cielo con piccoli paracadute,degli oggetti che erano diretti specialmente ai bambini, penne,bamboline,macchinine con una particolarita'...esplodevano!!Molti di loro rimasero invalidi,il tutto fu taciuto perche' ormai eravamo "amici",come fu taciuto il fatto che parecchie persone furono fatte oggetto di mitragliamenti aerei a bassa quota,quello che capitava diventava obbiettivo militare ed erano civili, anche bambini, piu' tardi mio padre venne a sapere da un suo amico inglese che erano esercitazioni per le reclute, donne comprese!! Avevano munizioni da smaltire! :-x .Infatti l'italia fu una delle pattumiere della seconda guerra mondiale .
Qualcuno si stupisce dei droni? Non in questo blog certo,molti negano e cercano di nascondere o minimizzare,perche' la collaborazione rende,ma la cosa viene da lontano e rientra nel comportamento degli eserciti di occupazione,il genocidio ha molte facce, quella del bambardamento con i droni e' solo la piu' recente.

NO FAITHS NO PAIN / DANKO JUSTICE MINISTER
Dei nerd di me++a che bombardano in giro per il mondo e' l'apoteosi della "civilta' occidentale" :roll:

Il video e' pero pura propaganda, perche' fa leva sul lato emotivo ed umanitario, che fa strage di menti in occidente.
Anche la Russia ha droni che ammazzano bambini, certo in maniera meno considerevole.

La propaganda, se fatta bene - questa lo e' - e' sempre utile per dare un'immagine "satanica" degli USA negli occhi delle pecore occidentali. Le stesse pecore poi' sono fomentate dall'altra parte su quanti ghei vengono amazzati nell'omofobica Russia.
Guerra piscologica.
La prepotenza condita da impunità degli americani è qualcosa di disgustoso, rivoltante, inaccettabile. Io credo che per riuscire ad accettare questo tipo di orrore sia necessario fare uno "zoom indietro", e guardare il mondo più dall'alto. Non si può guardare dal basso, all'ingiustizia infinita delle morti degli innocenti. Bisogna considerare tutto ciò che accade all'interno di uno schema molto più ampio, dove i ruoli del bene e del male vengono impersonati da attori incosapevoli, affichè l'umanità possa riflettere, imparare e possibilmente progredire al più presto.
Stranamente poi le piazze si riempiono per i diritti civili.
L'appello degli scienziati?
Forse aveva pochi "like"
Follia allo stato puro
Una sconfitta per l'umanità.

Quoting Redazione:

La prepotenza condita da impunità degli americani è qualcosa di disgustoso, rivoltante, inaccettabile. Io credo che per riuscire ad accettare questo tipo di orrore sia necessario fare uno "zoom indietro", e guardare il mondo più dall'alto. Non si può guardare dal basso, all'ingiustizia infinita delle morti degli innocenti. Bisogna considerare tutto ciò che accade all'interno di uno schema molto più ampio, dove i ruoli del bene e del male vengono impersonati da attori incosapevoli, affichè l'umanità possa riflettere, imparare e possibilmente progredire al più presto.



Sarebbe bello ma è anche un esercizio molto rischioso già che potremo renderci conto che "gli attori incosapevoli " siamo noi.!!
Noi con le nostre messe per ricordare i caduti e le nostre manifestazioni "arcobaleno" .Ma a cose fatte la conclusione è chiara.
A noi , dei figli degli altri e sopratutto se sono del terzo mondo, non ce ne frega niente . Diciamocelo e diciamoglielo loro.

Quoting Maksi:

Il video e' pero pura propaganda, perche' fa leva sul lato emotivo ed umanitario, che fa strage di menti in occidente.
Anche la Russia ha droni che ammazzano bambini, certo in maniera meno considerevole.


I russi utilizzano droni per colpire civili e in particolare bambini?
Questa mi giunge nuova, puoi indicare la fonte per favore?
Grazie

Quoting Maksi:

Anche la Russia ha droni che ammazzano bambini, certo in maniera meno considerevole.
La propaganda, se fatta bene - questa lo e' - e' sempre utile per dare un'immagine "satanica" degli USA negli occhi delle pecore occidentali. Le stesse pecore poi' sono fomentate dall'altra parte su quanti ghei vengono amazzati nell'omofobica Russia.


Già Sybill ha rilevato la radicale indimostratezza della tua affermazione secondo cui anche i russi hanno droni che ammazzano i bambini, dove la prima parte della frase è verosimilmente vera ma la seconda è una falsa deduzione: dal fatto di possedere droni che potrebbero ammazzare bambini - ma anche pecore od oranghi o spazzini - non si deduce affatto che essi lo facciano. Mentre invece quelli USA lo fanno. Punto.
In secondo luogo, nessuno si sogna di glorificare un personaggio obliquo come Putin né di tifare per un progetto imperiale (come era quello sovietico) contro un altro progetto imperiale (quale è quello atlantista). Si tratta solo di rilevare che soltanto gli atlantisti hanno in pieno corso un progetto dichiarato di Full Spectrum Dominance. Ed è quindi benvenuto chiunque altro tenti di controbilanciare questo progetto egemonico, che si appoggia materialmente all'apparato militar-industriale USA e immaterialmente al controllo del globalismo finanziario e corporativistico multinazionale. Questo benvenuto è strumentale ai nostri interessi di creature umane, europee nonché italiane, e quindi provvisorio in quanto relativo alla presente situazione contingente. Punto.
Poi, che i russi ammazzino i "ghei" (espressione tua) come dicono "dall'altra parte" a noi povere "pecore", è soltanto grottesca propaganda e non può essere opposta alla veridicità delle stragi da parte dei droni USA, facendo così ammuina in un unico calderone. Si tratta infatti di un'affermazione indimostrata almeno al pari di quella secondo cui i russi bombardano i bambini con i droni (seppur "in maniera meno considerevole", bontà tua) - ma non li mangiavano?
E' solo una trollata alludente a tematiche da pseudo-sinistra (in realtà reazionaria fino al midollo) al caviale, che ha allegramente barattato i diritti sociali (altrui) con quelli civili. Fa il paio con le risibili demonizzazioni di Masha Gessen - un'attivista LGTB, sostenitrice delle pelose Pussy Riot, con doppio passaporto russo e Usa (che caso!) e anche ebrea ashkenazi ma questo non conta nulla perché non sono Blondet - quando sul NYT si sforza ridicolamente d'invertire la necessità dell'apparato-industrial militare USA d'essere in guerra permanente, tentando paradossalmente di riversare tale necessità su un Putin forever war (nytimes.com/.../...) e contraddicendo così perfino Eisenhower, un Presidente USA conservatore (repubblicano) e stimato ex generale.
@sfruc & sybill

Non ho detto che i Russi fanno un tiro al piccione coi bambini, ma che in operazioni di guerra questo succede. Cosi' ai Russi che Americani non interessa ammazzare bambini e solo che non gliene frega un ca++o di loro. Forse solo Israele ci "gioca" un po', ma loro sono una razza b******a.

La propaganda non si fonde sui fatti - anche veri -, ma sulle emozione. Il video in questione offre allo telespettatore uno status emotivo ripugnante verso gli USA (giustamente e che io appoggio... le pecore vanno sfruttate). Stesso - o quasi - discorso sui ghei ammazzati. Ai Russi non interessa un ca++o di loro, pero' ogni omicidio a sfondo presumibilmente omofobo viene amplificato mediaticamente per provocare le stesse emozioni verso l'altra sponda. A me queste propagande non fanno piu' ne' caldo ne freddo.

Appoggio il progetto euroasiatico in contrasto con quello atlantico, che prevede la disintegrazione dell'Europa.
Ogni tanto posto qualcosa di Dugin, l'esponente di spicco della visione euroasiatica:

Europa contro l'Occidente

Mi considero un ideologo anti-occidentale nel senso più ampio del termine. Ma distinguo tra l'Europa e l'Occidente. Penso che siano due concetti diversi. L'Europa è un territorio storico dove ci sono stati diversi popoli, tradizioni e Stati che mi interessano molto. Ho scritto una serie di libri chiamata Noomahiya ( "The Clash del Nomoi"), in cui parlo dei luoghi dell’ Europa, Germania, Francia, Italia e Grecia. Ho il più profondo rispetto e riverenza per i luoghi della cultura europea. Io studio questo luoghi insieme con le lingue,la letteratura, la filosofia e le culture d'Europa, che adoro. Ma penso che il cammino in discesa della società europea negli ultimi secoli, dal secolo dei lumi fino al moderno liberalismo anglosassone, non è Europa, ma l'anti-Europa. E questo è esattamente ciò che io attribuisco al concetto di "Occidente". L'Occidente è il tramonto, caduta , discesa, che è appunto l'etimologia della parola in russo. Io sono contro l'Occidente ,per l'Oriente, per l’ascesa. L'Occidente è il declino dell'Europa.

Io ho un punto di vista anti-occidentale, ma non anti-europeo. Ho un grande interesse per l'Europa e apprezzo i loghi europei tradizionali. Non è un caso che ho scritto diversi volumi dedicati a Martin Heidegger. Ho scritto molte opere dedicate anche ad altri pensatori europei. E 'molto importante non trasformare tutto questo in un cartone animato. Una persona può amare e odiare l'Europa occidentale.L' Ovest non è una continuazione della cultura europea, ma la sua sostituzione. L'identità europea è stata rapita, e lo spirito che persegue l'Europa moderna è anti-europeo. Amo la vera Europa, Cristiana, greco-romana, l’Europa gotica, con il suo spirito tradizionale e i suoi valori eroici. Ma disprezzo e rifiuto l'Europa pseudo-liberale, borghese, degenerata e politicamente corretta che sta perdendo la sua cultura e identità davanti ai nostri occhi.

Alexander Dugin
Noi, umanità, ci siamo autodefiniti “Homo sapiens sapiens” (ripetendo due volte sapiens per essere più convincenti), ma in realtà siamo solo Homo idioticus e la nostra idiozia è così evidente che solo un idiota può non vederla.
...ma quelle "famose" leggi del karma per cui a chi faceva del male prima o poi sarebbe tornato tutto indietro in qualche modo? :-?

Quoting Truth79:

...ma quelle "famose" leggi del karma per cui a chi faceva del male prima o poi sarebbe tornato tutto indietro in qualche modo? :-?


Aspetta e spera, Truth79 :-D

E poi, scusami, ma questa è una visione profondamente distorta del karma, tipica di noi occidentali allevati nel culto del biblico Jahvè, una deità irosa e vendicativa quanto un boss della mala - e incompatibile con la visione neotestamentaria, peraltro.
La dottrina del karma sostiene che la TUA STESSA anima, in accordo con le potenze spirituali, sceglie a quali prove sottomettersi nella nuova reincarnazione cui si accinge. E le prove da lei scelte sono quelle utili al tuo avanzamento spirituale, ossia quelle che ti permetteranno di superare i limiti che hai finora mostrato. Per questo - faccio un esempio banale - se sarai sempre stato insensibile nei confronti della sofferenza e del bisogno altrui, allora la tua anima sceglierà una nuova incarnazione in cui tu sarai sofferente e bisognoso d'aiuto. In questo modo potrai sperimentare una situazione che ti permetterà d'imparare ed evolvere, se vorrai farlo, ossia se il tuo libero arbitrio sceglierà la consapevolezza e non, per esempio, un cieco livore.
Si tratta di un'opportunità e non di un castigo. Jahvè farebbe inorridire l'Oriente, così come Pitagora o Empedocle - non certo l'antico popolino timoroso dei fulmini di Zeus.
Che la dottrina del karma sia vera o meno, non so. Ma è questa, in sostanza.

Quindi, se posso permettermi: se davvero abbiamo voglia di uscirne, allora dobbiamo alzare il culo invece di confidare in un'improbabile "punizione divina".
PS: alzare il culo, per me, significa: cambia te stesso e cambierai il mondo
Il karma non e' processo punitivo, ma nemmeno una scuola per farci diventare piu' buoni e piu' tolleranti.
Semplicemente e' un processo di riequilibrio cosmico a livello spirituale che naturale.
Chiunque trasgredisce il Cosmos per il Caos, carica nel suo "database" animico questa devianza e riparte in una sfera spirituale inferiore. Questo accumulo spirituale procede fino ad un punto di rottura, che sono in definitiva i cicli cosmici che riguardano le varie trasformazioni di civilta' in uno scenario apocalittico. Questo e' ben presente nella coscienza collettiva di diverse sfere spirituali (e razziali). Gli indo-ariani lo capivano benissimo e non permettevano il mescolamento con altri agenti spirituali e razziali.
Dove sono i pacifisti, le ONG...
Chissà come mai nessuno protesta per questo.
Io la butterei sul diritto, cioè che diritto ha un paese di fare queste cose in un altro paese?

Quoting Maksi:

Il karma non e' processo punitivo, ma nemmeno una scuola per farci diventare piu' buoni e piu' tolleranti.
Semplicemente e' un processo di riequilibrio cosmico a livello spirituale che naturale.
Chiunque trasgredisce il Cosmos per il Caos, carica nel suo "database" animico questa devianza e riparte in una sfera spirituale inferiore. Questo accumulo spirituale procede fino ad un punto di rottura, che sono in definitiva i cicli cosmici che riguardano le varie trasformazioni di civilta' in uno scenario apocalittico. Questo e' ben presente nella coscienza collettiva di diverse sfere spirituali (e razziali). Gli indo-ariani lo capivano benissimo e non permettevano il mescolamento con altri agenti spirituali e razziali.


I due aspetti, quello individuale sommariamente delineato da me, e quello cosmico cui tu ti riferisci, non sono affatto in contraddizione ma si integrano. Sono due orizzonti diversi e compresenti della medesima dottrina, secondo il noto motto iniziatico "come sopra così sotto" ovvero: quel che vale per il singolo individuo (o contingente circostanza) vale anche per il cosmo nella sua interezza e vice versa.
L'un aspetto è il corrispettivo dell'altro, e da soli non avrebbero senso. E' il mistero inesplicabile di tutte le tradizioni sapienziali autentiche, secondo cui ogni minimo accadimento costituisce la miglior occasione di crescita (che venga colta o meno) per ogni minima creatura simultaneamente; e la combinazione delle vicende di ciascuna creatura costituisce un equilibrio vertiginoso quanto intrinsecamente misterioso; costituisce, in ultima analisi, il perfetto equilibrio sempre mutevole del Cosmos, della platonica armonia delle sfere.
Tutto questo è ben chiaro in Oriente, ad es. già nella tradizione vedica, ma anche nelle tradizioni sapienziali occidentali, da Empedocle a Pitagora agli orfici fino ai tardi seguaci platonici come Plotino o Porfirio - e poi sotterraneamente nelle correnti ermetiche non corrotte.
Il buddismo (autentico e non "di fantasia") insiste in effetti più sull'aspetto di riequilibrio cosmico giacché, per reazione all'accesa degenerazione metafisica induista del tempo, si pose subito in chiave antimetafisica, negando addirittura l'esistenza dell'anima individuale (anatman) e parlando di "aggregati" in mutevole scomposizione e ricomposizione. Ma in fondo, al di là di queste sottigliezze storico-teologiche, la sostanza non cambia significativamente.

Quanto alle tue considerazioni finali, dal marcato e azzardato sapore evoliano, ci sarebbe invece molto da discutere. Ma non mi sembra il caso di farlo qui, avendo già mandato clamorosamente OT la discussione con queste considerazioni sul karma - che in realtà volevano solo rispondere (in modo peraltro semiserio) alla battuta di Truth79

Quoting Maksi:

...Gli indo-ariani lo capivano benissimo e non permettevano il mescolamento con altri agenti spirituali e razziali.



Dunque...

...prima si decide che una certa divisione è "importante"...

Importante... perché?

Ma perché lo dico io no?

Ah già, scusa... non avevo capito...

Poi si decide che questa divisione "importante" è IMPORTANTE anche nella sfera spirituale.

Importante nella sfera spirituale... non capisco... perché?

Ma perché lo dico io no?

Ah già, scusa... non avevo capito...

:perculante: :perculante: :perculante:

Che stupidaggini tocca leggere.

Quoting sfruc:

I due aspetti, quello individuale sommariamente delineato da me, e quello cosmico cui tu ti riferisci, non sono affatto in contraddizione ma si integrano.


Non ho detto che sono in contraddizione, ma che il karma non si eleva facendo i buonisti pacifisti - che tra l'altro sono immersi nel Caos piu' assurdo - come si intende nei giorni nostri.


Quote:

Quanto alle tue considerazioni finali, dal marcato e azzardato sapore evoliano, ci sarebbe invece molto da discutere.

Evoliano o no, il karma fa parte della tradizione indo-aria - anzi e' una parte fondante di essa - e ne rispeccha i principi spirituali. Se ti leggi i Rigveda, vedrai perche' la questione caste non era una mera stratificazione di classi sociali.

Comunque si, siamo OT. Infatti l'ho fatta veloce, perche' non servono tante parole :pint:
MAKSI:

Quote:

Comunque si, siamo OT.

Potete continuare, se volete. Tanto l'argomento iniziale è già esaurito.

Sono convinto anch'io, come Sfruc, che siamo noi stessi - a livello di anima - a decidere quale sarà il nostro futuro incarnato. Vedo quindi il karma più come un principio di riequilibrio interiore che non di semplice "punizione" esterna.