di B17tv


Turchia, Antalya, 12 aprile 2025 – Al 4° Forum della Diplomazia di Antalya, Jeffrey Sachs rilasciato alcune dichiarazioni basate su documenti ufficiali per accusare Stati Uniti e Israele di aver pianificato e orchestrato le guerre in tutto il Medio Oriente. L’intervento, supportato da prove desecretate, ha squarciato il velo sulla strategia di destabilizzazione regionale.

Operation Timber Sycamore: il piano USA per destabilizzare la Siria

La guerra in Siria, ha spiegato Sachs, non nacque da fattori interni, ma da un’iniziativa precisa dell’amministrazione Obama, avviata nella primavera del 2011. I Documenti desecretati dimostrano che la CIA, tramite l'operazione "Timber Sycamore" coordinata dalla Special Activities Center, finanziò e addestrò gruppi ribelli, inclusi elementi jihadisti, con l’obiettivo esplicito di eliminare Bashar al-Assad. L’operazione, coordinata con Arabia Saudita, Gran Bretagna, Turchia, Giordania ed Israele riversò nella regione armamenti per miliardi di dollari, alimentando un conflitto che in 14 anni ha causato 600.000 vittime e l’ascesa delle milizie estremiste.

Il piano del Pentagono e le sette guerre: da Wesley Clark a Netanyahu

Sachs ha collegato la crisi siriana a un disegno più ampio, citando le dichiarazioni del generale Wesley Clark nel 2007. In un’intervista alla CNN, Clark rivelò l’esistenza di un memorandum del Pentagono (2001) che prevedeva sette guerre in cinque anni per ridefinire il Medio Oriente. Tra queste, sei – Libano (2006), Iraq (2003), Libia (2011), Somalia (2006), Sudan (2003-2005) e Siria (2011) – furono effettivamente realizzate con il sostegno USA-Israele. L’unico obiettivo rimasto, ha sottolineato il professore, è l’Iran, contro cui Netanyahu continua a spingere l'intervento militare diretto.

2012: la mediazione ONU affossata dall’intransigenza USA su Assad

Jeffrey Sachs ha ricordato che, nell’agosto 2012, l’amministrazione Obama rese pubblica la richiesta non negoziabile della rimozione immediata di Bashar al-Assad. La posizione fu ribadita dal Segretario di Stato Hillary Clinton durante un discorso a Istanbul: «Assad deve andarsene». Una linea contraria al piano di transizione graduale sostenuto dall’inviato ONU Kofi Annan, che si dimise definendo irrealistiche le condizioni imposte da Washington.

Gaza e la complicità operativa degli Stati Uniti

Sachs ha ribadito che Israele non potrebbe condurre operazioni militari senza il sostegno diretto degli Stati Uniti, definendolo «complicità operativa». Ha citato il ruolo di Washington nel fornire finanziamenti, supporto navale, intelligence e munizioni, elementi che rendono possibile, nelle sue parole, un «genocidio a Gaza». L’accademico ha sottolineato che l’appoggio statunitense non è solo politico, ma logistico attivo: «Senza gli Stati Uniti, Israele non resisterebbe neppure un giorno».

Il veto USA all’ONU: l’ultimo blocco alla Palestina

Sachs ha concluso ricordando il veto degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza ONU del 18 marzo 2025, che per la 18° volta dal 1948 ha negato alla Palestina lo status di Stato membro. Un atto, ha sottolineato, coerente con la strategia di sostegno incondizionato degli USA a Israele, nonostante la richiesta di 143 Paesi membri di riconoscere alla Palestina il diritto di esistere.

Le parole di Sachs suonano come un atto d’accusa diretto, destinato a riaccendere il dibattito sul ruolo delle potenze egemoni in Medio Oriente. La sua richiesta è chiara: fermare gli interessi occulti e i piani segreti nell'area sostenuti da attori stranieri per restituire finalmente alla regione il diritto di sviluppare un futuro di pace.


Fonte Articolo: Jeffry Sachs svela l'operazione CIA in Siria

Comments  
Vediamo che succede .
A che gioco giochiamo?

Dopo le prime esternazioni di J. Sachs è apparsa, su 'Coscienza in rete', questa indagine (23'), dal titolo:

"SACHS: vita e miracoli di un PROFESSORE DEL DEEP STATE"

www.youtube.com/watch?v=ANo2ARuv8uM
Fra l'altro, ho saputo che ieri sera Jeffrey Sachs ha partecipato a "Piazza Pulita". Mi piacerebbe sentire il suo intervento, ma non riesco a trovarlo in rete. Qualcuno mi può aiutare?
dovrebbe essere questo (sennò si può cercare l'intervista completa dentro la puntata www.la7.it/.../piazzapulita-18-04-2025-592220)
la7.it/.../...
Guardatevi anche l’intervista a Sachs a Piazza Pulita, merita.

Al minuto 8 quando Formigli insiste affermando che è Putin a bombardare le città ucraine, Sachs, quasi spazientito, dice che questa guerra è lo sforzo trentennale degli Stati Uniti di far crollare la Russia.

Poi afferma che è l’ex ministro degli esteri ucraino, Kuleba, (intervistato prima di lui) a mentire.

min. 10 Parla di Gaza

min. 11.30 Guerra in Iraq voluta da Netanyahu e aggiunge che Trump ha detto che gli israeliani volevano che bombardasse l’Iran e lui si è rifiutato

Non sono d’accordo con Sachs quando dice che l’Europa dovrebbe avvicinarsi alla Cina, perché, a mio giudizio, la Cina è parte del Deep State, con buona pace di Airone.
(E’ il secondo video che ha messo #4veljanov, o per comodità questo qua sotto)

la7.it/.../...

Dante Bertello.
Ho visto l'intervento, grazie per i link. Impagabile la faccia spazientita di Sachs di fonte all'affermazione che "però i russi bombardano i civili".

Come diceva Aristotele, "purtroppo nel mondo le persone intelligenti saranno sempre in minoranza".
vecchio discorso : comedonchisciotte.org/.../
"... L’economista Jeffrey Sachs ha confermato molto di quanto abbiamo detto qui. Recentemente è stato molto esplicito in una serie di interviste su YouTube in cui ha attribuito la responsabilità di tutte le recenti guerre in Medio Oriente a Benjamin Netanyahu. Ecco le parole di Sach in un recente articolo pubblicato da Consortium News:
La caduta della Siria, avvenuta questa settimana, è il culmine di una campagna israelo-statunitense contro la Siria che risale al 1996, quando Netanyahu era entrato in carica come primo ministro. La guerra israelo-statunitense contro la Siria si era intensificata nel 2011 e nel 2012, quando l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva segretamente incaricato la C.I.A. di rovesciare il governo siriano nell’operazione Timber Sycamore. …."
#2 Primadellesabbie
Il video l'avevo visto ma i due Carotenuti non mi hanno convinto molto sulla natura "deep" di Sachs.
Vero è che ultimamente è molto prolifico ma non mi sembra che le abbia mai mandate a dire.

Qui potete trovare un estratto un po' più lungo, con l'intervento di Geir O. Pedersen (Inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria) e la seguente risposta di Sachs:

Jeffrey Sachs: “Gli USA hanno sabotato la pace in Siria” | Antalya Forum 2025


Mentre qui c'è l'intervento di Sachs al parlamento europeo a cui si riferisce Formigli all'inizio dell'intervista:

Jeffrey Sachs scuote i parlamentari europei: La NATO e il Futuro dell’Europa (Febbraio 2025)


Bonus: ulteriore affondo vs Israele...

Jeffrey Sachs: "Netanyahu comanda gli USA, Europa nel caos"
Non conosco la carriera di Sachs e i suoi collegamenti col deep state, ma una cosa la so di sicuro: come economista è un disastro.

A lui e ai suoi scagnozzi fu affidato il piano di riconversione al mercato della Russia elstiniana, subito dopo la caduta del RRSS: il risultato fu tragico, con miseria di massa e centinaia di migliaia di pensionati morti di fame.

Forse, preso da giusta vergogna per l'ecatombe economica che ha prodotto, si sta dando alla politica.
.
#8 Zagreus 18-04-2025 19:05

"Il video l'avevo visto ma i due Carotenuti non mi hanno convinto molto sulla natura "deep" di Sachs."

L'azione di Sachs è benvenuta (ho riascoltato tutto il suo discorso al Parlamento Europeo).....ma perchè proprio ora?

Nessuno come lui era al corrente, da decenni, dei progetti americani ai danni della Russia, ha avuto mille occasioni per rendere note le cose che sa, molte vissute in prima persona, che ha deciso di rendere pubbliche ora.

Un'altra vittima dell'ippica sulla via di Damasco?

Ne abbiamo viste o sapute di tutti i colori credo sia opportuno essere prudenti.
In #9 Stolypin ha scritto:

Quote:

Non conosco la carriera di Sachs e i suoi collegamenti col deep state, ma una cosa la so di sicuro: come economista è un disastro.

Confesso che prima dell'intervista di Tucker Carlson neanche lo conoscevo. Forse dell'esperienza russa ne accenna proprio lì, non ricordo bene, dovrei rivederla. Di sicuro qualsiasi economista gli USA avessero impiegato come frontman in quella operazione non poteva che andare com'è andata, proprio perché lo scopo era sfasciare tutto. In questo non concordo con Carotenuto che -per me- lo disegna più "potente" di quanto sia. E' più verosimile che sia stato usato.

Quote:

Forse, preso da giusta vergogna per l'ecatombe economica che ha prodotto, si sta dando alla politica.

Possibile anche questo. Per il dopo-Trump. Se non altro Lavrov avrebbe un corrispettivo alla sua altezza.
In #11 Primadellesabbie ha scritto:

Quote:

L'azione di Sachs è benvenuta (ho riascoltato tutto il suo discorso al Parlamento Europeo).....ma perchè proprio ora?

Si deve vedere se è vero che ha iniziato a parlare proprio ora (magari per contrappeso o persino per aiutare la politica riconciliante di Trump) oppure se solo adesso a noi arrivano i suoi discorsi. Probabilmente entrambe le cose.


Quote:

Un'altra vittima dell'ippica sulla via di Damasco?
Ne abbiamo viste o sapute di tutti i colori credo sia opportuno essere prudenti.

Sempre.
Cercando infatti ho trovato che nel '90 è stato allo stesso meeting Bilderberg dove erano presenti anche Monti e Prodi, e qualche dubbio mi viene. E' stato anche nominato per due volte sul Times nella lista delle 100 persone più influenti al mondo. A che titolo, non so.
Ma magari l'incidente ippico c'è stato davvero: alle ultime presidenziali appoggiava Bernie Sanders. Soprattutto poi non c'è argomento storico e geopolitico che fa che non sia più che condivisibile. Dall'Iran alla Libia, Venezuela, Ucraina, Africa, colonialismo europeo, ecc. ecc.
Le cose le sa e le dice per come stanno. Che sia tutto un bluff? Boh, tutto può essere.
Al momento sta facendo un'opera di divulgazione encomiabile.
#13 Zagreus

"Che sia tutto un bluff? Boh, tutto può essere."

Se le cose che dice ora e nel modo in cui le dice, visti gli ambienti ai quali ha accesso senza essere drasticamente censurato, indagato o eliminato (ricordate il trattamento riservato a Giulietto Chiesa, che fu perfino arrestato per ciò che andava dicendo?), le avesse raccontate qualche anno fa, la storia avrebbe avuto, forse, un altro corso e i media avrebbero trovato qualche difficoltà nell'inamidare l'opinione pubblica sulla narrazione oggi prevalente.

Un'irruzione di Lancillotto in una fortezza mediatica resa tanto inespugnabile da far venire il sospetto che la chiave della manipolazione dell'opinione pubblica costituisca il fine, anzichè uno strumento.

Un fenomeno inspiegabile, per ora, o una variante al piano che mira a separare e utilizzare, in qualche modo, la parte più attenta e sensibile dell'opinione pubblica e a isolare la affollatissima curva sud?
C’è anche questo video dove Sachs è in compagnia di John Mearsheimer e spiega cosa sia il “deep-state” americano. (Mearsheimer è l’autore, assieme a Stephen Walt, del saggio “LA ISRAEL LOBBY E LA POLITICA ESTERA AMERICANA” ed. Mondadori.)

Che cos'è il "Deep state" negli Usa - John Mearsheimer e Jeffrey Sachs


Poi Sachs sarà anche lui stato colluso con il Deep-State ma, come disse Mao: “Che importanza ha il colore del gatto, purchè si mangi il topo”.

Del resto se non ne avesse fatto parte, non avrebbe l’autorevolezza dovuta alla conoscenza che ha acquisito, proprio in quei ruoli.
Non sto santificando il personaggio, ma cerco di dare rilievo alle cose che dice, che sono estremamente rilevanti.

Come ho già detto in precedenza e voglio ripetermi, non sono per nulla in accordo con quanto da lui affermato, sull’utilità dell’Europa ad avvicinarsi e avere maggiori scambi con la Cina.

Forse il suo secondo fine è proprio quello, di legarci ai cinesi in un sodalizio che sarebbe sicuramente nefasto per noi, per intanto diamo risalto alle sue parole sull’Ucraine e sulla Siria.

Anche il ministro Mineta faceva parte del Governo Bush, quando ci fu l’11/9, ma viene citato per aver svelato come, un militare, avesse messo più e più volte al corrente il vice-presidente Cheney, sull’arrivo del famigerato “aereo” che si schintò sul Pentagono, senza che questi facesse nulla. Non per questo però accusiamo Mineta di essere complice di quel nefasto evento.


Quote:

#14 Primadellesabbie
le avesse raccontate qualche anno fa, la storia avrebbe avuto, forse, un altro corso e i media avrebbero trovato qualche difficoltà nell'inamidare l'opinione pubblica sulla narrazione oggi prevalente.

Avesse provato a raccontare le stesse cose che sta dicendo, non sarebbe successo nulla, perché le avrebbero sopite, come quando l’ ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga rilasciò l’intervista al “Cor.sera” il 30 novembre 2007, dicendo che il disastroso attentato dell’11/9 fu attuato da CIA e Mossad con l’aiuto del Mondo sionista.
E’ successo qualcosa dopo quell’articolo? Nulla. E Cossiga aveva una notorietà ben maggiore di Sachs.

E poi forse, i tempi non erano ancora maturi…

corriere.it/.../...

Dante Bertello.

Quote:

#9 Stolypin
Non conosco la carriera di Sachs e i suoi collegamenti col deep state

Però è della famiglia, quella della Godman & ...
IN #15 dantebert ha scritto:

Quote:

Forse il suo secondo fine è proprio quello, di legarci ai cinesi in un sodalizio che sarebbe sicuramente nefasto per noi, per intanto diamo risalto alle sue parole sull’Ucraine e sulla Siria.

Mi sembra abbastanza intelligente ed onesto intellettualmente per capire che l'egemonia americana è destinata a svanire e che l'impero unipolare è al tramonto. Immagino che una certa parte dell'elite voglia gestire in qualche modo la transizione al mondo multipolare senza collassare traumaticamente.
In fondo è ciò che auspicano anche i cinesi.
Viceversa l'UE schiaccia sull'acceleratore.
Se Israele ha contribuito alla caduta di Assad, se ne pentirà con il passare del tempo. Infatti, se prima ai suoi confini c'era un governo ed un esercito debole quale quello di Assad, oggi Israele confina praticamente con la Turchia. Ed i legami che il nuovo governo jihadista siriano sta consolidando con i turchi, non dovrebbero far dormir sonni tranquilli alle autorità israeliane. Un vero e proprio suicidio quello di Israele nel far cadere Assad, è come se per spostare una roccia si facesse cadere una montagna. I turchi hanno degli interessi politici enormi in Siria. Per i turchi infatti, l'occasione è davvero ghiotta per sbarazzarsi dei curdi una volta per tutte. Avendo militari e armamenti in Siria, per i turchi sarà facile risolvere il problema curdo. Ma c'è anche un interesse culturale e di sostegno ai palestinesi che i turchi non hanno mai nascosto. Le minacce di Erdogan di abbattere i caccia israeliani sulla Siria complica di non poco le operazioni belliche dell'esercito di Tel Aviv. E poi ci sono i miliardi di dollari in arrivo dalle donazioni dell'UE e soprattutto dai sauditi, ben felici ora di aiutare il governo salafita sunnita di Al Jolani. Quindi cosa si prospetta? Secondo me la Turchia metterà i suoi militari in Siria e darà supporto logistico a tutte le fazioni jihadiste siriane per portare a termine i suoi piani. I sauditi continueranno ad inondare di denaro le nuove autorità siriane, le quali potranno acquistare armi a volontà. Lo scenario peggiore per Israele potrebbe materializzarsi nel momento in cui le minacce di Erdogan a Israele prendessero forma. Erdogan ha infatti minacciato Israele di intervenire militarmente per fermare la guerra a Gaza, e questo potrebbe divenire un grosso problema per l'esercito israeliano. Quello che dice Sachs a proposito dell'allargamento di Israele secondo me manca di fondamento. Israele già fa una grossa fatica nel tenere i confini che ha, figuriamoci se li dovesse allargare a tutta la Siria e Libano. Per controllare un vasto territorio ci vuole un grande esercito, cosa che Israele non ha.
In #16 Stolypin ha scritto:

Quote:

Però è della famiglia, quella della Godman & ...

Dal poco che posso capire non ci sono legami: i banchieri hanno origini tedesche (Bavaria) mentre la famiglia di Jeffrey proviene dalla Bielorussia.

In #18 mdc ha scritto

Quote:

Lo scenario peggiore per Israele potrebbe materializzarsi nel momento in cui le minacce di Erdogan a Israele prendessero forma. Erdogan ha infatti minacciato Israele di intervenire militarmente per fermare la guerra a Gaza, e questo potrebbe divenire un grosso problema per l'esercito israeliano

Erdogan non ha mai fatto seguire nessuna azione concreta alle sue minacce verso Israele. D'altro canto gli americani invece hanno sempre assecondato i desiderata di Netanyahu: Iraq, Afganistan, Libia, Siria... e adesso nella lista tocca all'Iran.
Staremo a vedere.