di Francesco Santoianni

Siria: mentre prosegue la mattanza (al momento, più di 5.000 uccisi) che ora colpisce anche i cristiani, c’è chi tra le ONG inneggia alla “liberazione della Siria” spendendosi in lodi nei riguardi del tagliagole Al-Jawlani, già destinatario, a seguito dei suoi crimini, di una taglia di 10 milioni di dollari emessa dal governo Usa (qui la pagina web del sito dell’FBI ora sostituita).

Del resto, sulla Siria, il lavoro più sporco lo hanno fatto proprio le ONG (fino al 1984, quelle riconosciute dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite erano quattro, oggi sono poco meno, di tremila) diventate le più accreditate fonti di “informazione” dalle aree di crisi (principalmente quelle devastate da guerre) sostanzialmente per la presenza in queste aree di loro volontari e funzionari. I risultati si sono visti durante le aggressioni alla Iugoslavia, alla Libia, alla Siria, al Venezuela… dove sono state proprio le ONG a diffondere le più smaccate fake news per favorire “rivoluzioni colorate” e “regime change”.


Queste fake news diffuse da ONG hanno avuto un effetto devastante in quanto, venendo veicolate da organizzazioni ritenute meramente umanitarie o, addirittura “rivoluzionarie” hanno – soprattutto tra i giovani - una credibilità molto superiore a quella dei media mainstream.

I risultati si sono visti durante le aggressioni alla Iugoslavia, alla Libia, alla Siria, al Venezuela… dove sono state proprio le ONG a diffondere le più smaccate fake news per favorire “rivoluzioni colorate” e “regime change”.

Per quanto riguarda l’aggressione alla Siria, l’operato delle ONG, spesso, è stato aggravato dall’operare di queste nell’assistenza ai profughi (stazionanti in gran parte in Turchia e Giordania), nella gestione dei cosiddetti “corridoi umanitari” (nella quale, spesso, le ONG decidevano, nel più totale arbitrio, chi dovesse essere ospitato nei paesi europei) e dall’essere finanziate per queste attività da governi impegnati nell’aggressione al governo Assad. Questo ha comportato, quasi sempre, un appiattimento delle posizioni di non poche ONG su quelle dei governi che li finanziavano. Non a caso, salvo rarissime eccezioni, dalle ONG non è mai venuta una condanna delle criminali sanzioni imposte alla Siria né alcuna smentita delle innumerevoli fake news pubblicate dai media mainstream contro il governo Assad.

Per contrastare le vecchie e nuove (vedi qui o qui) fake news sulla Siria e fare aprire gli occhi ai tanti che ora tifano per il governo Al-Jawlani, ho pubblicato il libro “Syrian Fake News: tredici anni di menzogne che hanno distrutto la Siria” (potete già ordinarlo in libreria o acquistarlo on line) e, tradotto in inglese e francese è stato presentato il 5 aprile a Tunisi nell’iniziativa “Per la sovranità dei popoli – Solidarietà alla Siria” dove è stata annunciata la sua imminente pubblicazione in lingua araba. In calce a questo articolo un flipbook per sfogliare le pagine del libro dove, nell’ultimo capitolo, viene svelata l’impostura del più celebrato “debunker” italiano e del suo “soldato nano di Assad”.

Qui il "flipbook" del libro di Santoianni

Comments  
Ho dato un'occhiata al libro, lo prenderei volentieri se non fosse che ne ho altri da leggere, e ho tante info da siti di "controinformazione" sulla Siria.
E' certamente un libro da tenere presente e da leggere per amor di verità.
Quanto al "debunker" citato nel libro che "ha fatto carriera diventando censore di fake news per conto di Facebook", non riuscirò mai a capire che razza di gente è questa, che infima moralità bisogna avere per mettersi a gestire notizie falsificate, incuranti al massimo delle conseguenze di queste scelte da cui scaturisce una profonda sofferenza nei confronti di un popolo già martire.
Direi che a questa gentaglia spetta di diritto un posto tra le fiamme più brucianti dell'inferno.
Ottimo articolo che attira l'attenzione su una modalità cruciale e strategica di infiltrazione e sovversione delle Nazioni. Usano subdolamente il termine ONG, che sembrano la Caritas, per denominare quelli che sono a tutti gli effetti apparati molto perfezionati di destabilizzazione.

Il caso ucr. oltre a quello della povera Siria è da manuale.

Non per nulla chi usa sistematicamente queste finte "ONG" o finte "collaborazioni" civili di vario tipo, a casa propria ha regole e apparati di controllo ferrei per impedirne totalmente l'impianto. Vedere UK, USA.

Con queste tecniche con i fondi e mezzi in adeguata misura si può destabilizzare e anche distruggere qualsiasi Paese se non si è premunito.

Per questo organismi e sistemi di "prevenzione" sono molto più importanti di carri e missiletti che diventano completamente inutili e inutilizzabili se il Nemico riesce ad allestire e sostenere sommosse e/o a piazzare infiltrati e cavalli di Troia.

Sulla Siria, ma non solo, voglio aggiungere una cosa: è particolarmente rivoltante la posizione della Chiesa Cattolica. I cattolici in Siria sono sempre stati rispettati e protetti dal Governo Assad ma la Chiesa Cattolica è tra i sostenitori dell'attuale regime.
In precedenza in Iraq dove i cattolici godevano di eguale buon trattamento e diritti la Chiesa Cattolica si è schierata con i conquistatori che hanno portato in pratica alla sparizione del cattolicesimo da quelle terre dove ora i cattolici sono l'80% in meno.

E la suddetta Chiesa Cattolica non spende una parola contro gli attuali massacri in Siria.
Secondo me qualcuno ha fatto male i conti. L'aver indebolito in tutti i modi il governo legittimo di Assad ha portato alla sua caduta, ma quel che è peggio, è che chi ha voluto la sua caduta ora comincia ad avere qualche crisi esistenziale. Prendiamo Israele ad esempio, prima della caduta di Assad, Israele ai suoi confini aveva un governo non proprio amico ma comunque privo di velleità militari nei confronti dello stato ebraico. Oggi Israele praticamente confina con la Turchia, con l'esercito più forte della NATO. Erdogan ha spesso minacciato l'intervento armato contro Israele a sostegno del popolo palestinese. Una situazione quindi che per Israele potrebbe rivelarsi difficile, nel caso in cui le minacce del leader turco prendessero forma. E se dietro la caduta di Assad c'è anche lo zampino di Israele, possiamo chiaramente dire che le autorità israeliane si sono date la zappa sui piedi da sole. Il governo di AlJolani ha di fatto già stipulato accordi militari con la Turchia, invitando l'esercito turco nelle sue basi. Dal punto di vista delle minoranze etniche siriane la situazione è a dir poco drammatica. Il governo di Al-Jawlani e le sue forze speciali continuano a massacrare le popolazioni allawite, i curdi e quelle cristiane, e l'UE che fa? Organizza conferenze per la donazione di miliardi di euro alle nuove autorità siriane.
Ciao a tutti:
dovessi stare dietro a tutte le balle che raccontano non dormirei piú.
@ CMD

ma speriamo solo.
In realtá, per come la vedo io, tutti gli interventi nelle questioni interne che hanno portato ad un rovesciamento del regime 'naturale' si sono risolti in catastrofe. Vedi Iran, Iraq, Afghanistan, Ucraina, Somalia, Cuba, Vietnam...
Si salva forse l'America del Sud, ma non ci giurerei!
Non se ne salva uno.
Il problema é che negli USA chi comanda é comunque contento perché vende armi, quindi continueranno fino a quando l'anarchia non regnerá sovrana.
... segnalo a REDAZIONE (nel caso fosse sfuggito) che nel testo c'è una ripetizione del paragrafo centrale di 7 righe...

... ora vado a leggere il flipbook...
Il fatto che il mainstream abbia sistematicamente sostenuto e rilanciato per anni le finte narrazioni di ONG come i White Helmets, nonostante questi siano stati pizzicati decine di volte a costruire false prove, la dice lunga sul grado di servilismo delle presstitutes occidentali.

L'unica TV buona è quella in discarica.
CASSANDRO: Rimosso il paragrafo, grazie.

Quote:

#6 Zagreus
...L'unica TV buona è quella in discarica.

... esatto, proprio come l'unico sionista buono... :-D