Il 22 novembre 1963 veniva ucciso a Dallas John Kennedy, l'ultimo vero presidente degli Stati Uniti. Dico "vero" perché è stato l'ultimo presidente ad avere il coraggio di mettersi apertamente contro i poteri forti.

Kennedy voleva reintrodurre la moneta stampata dal governo, e questo naturalmente non andava bene ai banchieri che gestivano la Federal Reserve. Kennedy voleva interrompere l'escalation militare che era in corso in Vietnam (prima che gli Stati Uniti entrassero ufficialmente in guerra accanto al Vietnam del Sud), e questo naturalmente non andava bene al complesso militare industriale. [...]

Kennedy voleva smantellare la C.I.A., ed aveva iniziato a farlo licenziando il suo capo storico, Allen Dulles, e questo naturalmente non andava bene ai vertici della C.I.A. stessa. Kennedy aveva scatenato un attacco frontale alla mafia, assegnando il ministero di giustizia al fratello Robert, e questo naturalmente non andava bene alla mafia stessa (che tra l'altro aveva contribuito all'elezione di John alla presidenza, controllando i voti di Chicago, nell'Illinois), nè all' F.B.I., che era complice silente del sistema mafioso. E curiosamente furono proprio la C.I.A. e la mafia ad associarsi segretamente, per togliere definitivamente di mezzo un presidente scomodo per tutti.

 

Massimo Mazzucco

Comments  
Il buon Prof. Auriti a proposito: www.youtube.com/watch?v=JOIujEgn7r8
Scusatemi se cambio argomento, ma trovo importante questo video.

STEVE PIECZENICK, GOLA PROFONDA. Guardate questa merda dei servizi segreti ora in pensione che partecipo' alla uccisione di Aldo moro e ora sostiene Trump pentendosi delle false flags passate. Quello che è importante è che con questa dichiarazione conferma tutto quello che da anni abbiamo intuito e soprattutto di come è andata 11 settembre.
E' stato un fedele e abile servitore dello Stato Imperiale per molti anni e su scenari assolutamente decisivi per la politica statunitense. E' stato al servizio di diversi presidenti, come agente dei servizi segreti, come diplomatico, come influencer di alto profilo.

youtu.be/PLtoANsg2AM


Occhio sempre, questi americani sono delle serpe!


italofranc
In 200 anni di storia ne hanno ammazzati quattro di presidenti (Lincoln, McKinley, Kennedy e Garfield), per non parlare degli attentati, veri o falsi, che sono stati sventati.
I "complottisti" del signoraggio dicono che tutti e quattro questi presidenti avevano intenzione di "nazionalizzare" l'emissione di moneta.
Io non so se sia effettivamente così, fatto sta che un nesso fra questi quattro omicidi ci deve essere...
Non sono un esperto di balistica ma, in base alla conoscenza che ho delle armi (sono un ex ufficiale dell'esercito) mi sento tranquillamente di affermare che Files mente. O almeno lo fa nella parte in cui sostiene che il colpo devastante e definitivo lo abbia sparato lui.
La prima evidenza è che Files spara con un cal. 22 vale a dire uno dei più piccoli esistenti in giro. Nonostante dice che il proiettile sia stato trattato per esplodere all'impatto è davvero difficile credere che un calibro così piccolo, sparato da un fucile a canna corta, da una distanza di non meno di 20 m, possa provocare dei danni così devastanti tanto da fare saltare mezza calotta cranica all'altezza del cuoio capelluto e creare un foro d'uscita di una decina di cm circa. Un danno così lo provoca un'arma da guerra (il Fireball è inoltre un'arma concepita per il tiro sportivo) che spari proiettili con un calibro di almeno 7,62mm.
Per stessa ammissione di Files, avendo aspettato fino alla fine di sparare e avendo avuto l'accuratezza di non avere Jacqueline in linea di tiro il colpo avrebbe dovuto colpirlo da dietro verso avanti (al massimo di tre quarti) e non viceversa.
Files sostiene poi di aver avuto il tempo di vedere nel cannocchiale il cervello di Kennedy che volava via e tutto il movimento della moglie sulla Limousine. Anche questo è difficile da credere perchè sarebbe dovuto accadere simultaneamente al suo sparo. Files però non considera che quando si spara l'arma crea un rinculo e questo fa perdere di vista il bersaglio di qualche decimo di secondo. Inoltre il Fireball non ha il calcio di appoggio alla spalla per cui non poteva nemmeno tenere l'occhio incollato nel mirino.
Tralasciando altri piccoli dettagli credo fermamente che non fu Files a sparare il colpo decisivo. E se sparò la cronologia è invertita cioè fu lui a sparare il colpo che spostò leggermente Kennedy in avanti. Probabilmente Files non sparò proprio quel giorno. Come racconta era a Dallas, in semplice appoggio dietro la staccionata, ed ebbe modo di seguire tutta la dinamica attraverso il cannocchiale del suo fucile.
PIERO68: nemmeno io sono esperto di balistica, per cui non saprei risponderti con precisione. Però ricordo che lo stesso Files, nell'intervista integrale, suggeriva che a Dealey Plaza ci potesse essere stato anche un secondo team di sparatori, per cui è possibile che ci stia dicendo - fra le righe - che non è stato necessariamente a lui a colpire Kennedy alla testa.

Quello che è importante della sua testimonianza secondo me, non è tanto lo sparo dalla collinetta, quanto piuttosto il fatto che lui abbia fatto combaciare, con il suo racconto, una mezza dozzina di elementi che fino ad ora non erano mai andati a posto. Questo mi conferma che il suo racconto sia sostanzialmente vero, anche se magari a sparare il colpo fatale non è stato lui.

Quote:

Piero68
Non sono un esperto di balistica ma, in base alla conoscenza che ho delle armi (sono un ex ufficiale dell'esercito) mi sento tranquillamente di affermare che Files mente. O almeno lo fa nella parte in cui sostiene che il colpo devastante e definitivo lo abbia sparato lui.
La prima evidenza è che Files spara con un cal. 22 vale a dire uno dei più piccoli esistenti in giro. Nonostante dice che il proiettile sia stato trattato per esplodere all'impatto è davvero difficile credere che un calibro così piccolo, sparato da un fucile a canna corta, da una distanza di non meno di 20 m, possa provocare dei danni così devastanti tanto da fare saltare mezza calotta cranica all'altezza del cuoio capelluto e creare un foro d'uscita di una decina di cm circa. Un danno così lo provoca un'arma da guerra (il Fireball è inoltre un'arma concepita per il tiro sportivo) che spari proiettili con un calibro di almeno 7,62mm.
Per stessa ammissione di Files, avendo aspettato fino alla fine di sparare e avendo avuto l'accuratezza di non avere Jacqueline in linea di tiro il colpo avrebbe dovuto colpirlo da dietro verso avanti (al massimo di tre quarti) e non viceversa.
Files sostiene poi di aver avuto il tempo di vedere nel cannocchiale il cervello di Kennedy che volava via e tutto il movimento della moglie sulla Limousine. Anche questo è difficile da credere perchè sarebbe dovuto accadere simultaneamente al suo sparo. Files però non considera che quando si spara l'arma crea un rinculo e questo fa perdere di vista il bersaglio di qualche decimo di secondo. Inoltre il Fireball non ha il calcio di appoggio alla spalla per cui non poteva nemmeno tenere l'occhio incollato nel mirino.
Tralasciando altri piccoli dettagli credo fermamente che non fu Files a sparare il colpo decisivo. E se sparò la cronologia è invertita cioè fu lui a sparare il colpo che spostò leggermente Kennedy in avanti. Probabilmente Files non sparò proprio quel giorno. Come racconta era a Dallas, in semplice appoggio dietro la staccionata, ed ebbe modo di seguire tutta la dinamica attraverso il cannocchiale del suo fucile.

hai scritto le cose che ho pensato anche io, per cui quoto e sottoscrivo.


p.s.: ma che fine ha fatto il pulsante per il quote? ho dovuto mettere i tag manualmente.
DAVLAK:

Quote:

ma che fine ha fatto il pulsante per il quote? ho dovuto mettere i tag manualmente.

Abbiamo dovuto toglierlo, perchè troppi utenti se ne approfittavano per quotare intere lenzuolate di scambi precedenti, senza selezionare quello a cui volevano replicare. (E questo non solo rendeva la lettura del thread più difficile, ma rallentava il caricamento delle pagine).
(Questo mi conferma che il suo racconto sia sostanzialmente vero, anche se magari a sparare il colpo fatale non è stato lui.)

Ci sono quelli che sostengono che a sparare il colpo fatale sia stata proprio la moglie con una piccola pistola nascosta nella borsetta. Fa piegare il marito sul fianco sinistro e gli spara un colpo a bruciapelo dal basso verso l'alto. In alcuni filmati su youtube cercano di evidenziare la possibile traiettoria che sarebbe quasi verticale.

www.youtube.com/watch?v=CsZMUAeFnUw
Massimo, ci tengo a chiederti una cosa anche se non è di grande importanza: quale dei due Kennedy poteva cambiare di più l'America? Ho visto il tuo documentario su Kennedy L'altra Dallas e l'ho trovato interessante. Gli americani comunque hanno sempre qualcosa da nascondere, a me è dispiaciuto che nessuno ai telegiornali avesse ricordato l'omicidio di una persona di così tanta importanza. Sapevi Massimo che secondo un sondaggio circa il 60% degli americani non crede alla versione ufficiale sull'omicidio di John F. Kennedy?
JFK ASSASSINATION FILM EXPERT SAYS CONNALLY DID IT
youtu.be/uag5YMGxdIo

Quote:

#5 redazione 2016-11-22 18:36 PIERO68: nemmeno io sono esperto di balistica, per cui non saprei risponderti con precisione. Però ricordo che lo stesso Files, nell'intervista integrale, suggeriva che a Dealey Plaza ci potesse essere stato anche un secondo team di sparatori, per cui è possibile che ci stia dicendo - fra le righe - che non è stato necessariamente a lui a colpire Kennedy alla testa. Quello che è importante della sua testimonianza secondo me, non è tanto lo sparo dalla collinetta, quanto piuttosto il fatto che lui abbia fatto combaciare, con il suo racconto, una mezza dozzina di elementi che fino ad ora non erano mai andati a posto. Questo mi conferma che il suo racconto sia sostanzialmente vero, anche se magari a sparare il colpo fatale non è stato lui.

Mi scuso se mi riallaccio qui, ma tra tutti i forum su JFK mi sembrava il più adatto.
Spostando dei libri, ho liberato la seconda fila di uno scaffale, e mi son riapparsi in mano dei vecchissimi volumetti dei primi anni '70, comprati minimo venticinque anni fa e da allora coperti...
Nel numero 5 della collana ("I documenti terribili", "La tragedia di Dallas") a pagina 76 si parla della famosa "palottola magica" (il reperto n- 399).
Che la questione puzzasse molto, lo si evince dal fatto che (copio & incollo):
- in tutti i test balistici fatti in seguito con quel fucile le pallottole sono uscite fortemente deformate.
Solo questa pallottola, che ha fatto uno sconquasso enorme, sarebbe uscita indenne.
Essa fu trovata dall'infermiere Darrell Tomlinson su una barella alle 14 del 22 novembre; ma Lane ha scoperto il film di una conferenza stampa in cui un dottore del Parkland Hospital, Robert Shaw, alle 16,30 dice che la pallottola che ha ferito il Governatore è ancora nella sua coscia.
Come poteva essere quindi quella della barella?
Dal canto suo, il Governatore ha dichiarato più volte:
< Sono convinto che la pallottola che mi ha ferito non è la stessa che ha ferito il Presidente.
Io ho sentito il sibilo di quella pallottola, mi sono girato e solo al termine di questo movimento sono rimasto ferito >.
La pallottola viaggiava forse al rallentatore?
Il numero dei colpi è l'elemento fondamentale per stabilire se gli assassini furno uno o due.
La Commissione dice che furono sparati tre colpi: due andarono a segno, uno (probabilmente il secondo) a vuoto.
Ma l'agente Kellerman, che era sull'auto presidenziale, ricorda di aver sentito Kenendy gridare :
Se il primo colpo l'avesse colpito alla gola, non avrebbe potuto gridare, perchè le corde vocali sarebbero state compromesse; se il primo colpo fosse stato quello che gli trapassò il cranio, tanto meno avrebbe potuto gridare.
Probabilmente il primo colpo lo raggiunse nella schiena, e fu sparato dal Depository, e
Kennedy potè urlare.
Il secondo, sparato dal poggio erboso, gli forò la gola.
Il terzo colpì il Governatore.
Il quarto mancò il bersaglio, scalfì il pavimento stradale e ferì di rimbalzo il testimone James Tague.
Il quinto colpì il cranio del Presidente.
Naturalmente questi cinque colpi non possono essere stati sparati da un solo uomo in cinque secondi.



etc etc