(riceviamo e pubblichiamo)
di Nadia De Velo
Mi chiamo Nadia, ho 26 anni ed oggi voglio raccontare come sono guarita dall'artrite. Ho deciso di farlo perché spero che la mia storia possa essere di supporto a qualcuno che sta vivendo una malattia autoimmune come la mia, e si sente perso.
Nel 2020 mi viene diagnosticata l'artrite, malattia autoimmune che comporta che gli anticorpi attacchino le articolazioni del tuo stesso corpo. All'epoca avevo problemi ad un ginocchio che mi portava a zoppicare, indossare un tutore e talvolta ad aiutarmi con le stampelle, e problemi ad un gomito, che riuscivo ad articolare per circa il 50% della sua mobilità originale.
Il dottore mi prescrive un immunosoppressore e mi assicura che se l'avessi preso in pochi mesi sarei stata bene, ma a me questo farmaco non ispira alcuna fiducia e soprattutto voglio sapere cosa possa aver causato tutto ciò. Lui risponde che mi devo fidare, che sono al sicuro e che non è importante sapere quale sia la causa dell'artrite, non si sa, ma l'importante e iniziare subito a curarsi.
Non sono per nulla convinta, e alla fine decido di non intraprendere la terapia, malgrado nessuno approvi la mia scelta. Inizio a studiare giorno e notte per cercare di capire cosa fare, almeno per migliorare un pò la situazione. Leggo libri, interviste e documenti di esperti di ogni tipo che trattino l'argomento, finendo a fare infiniti collegamenti e a trarre le mie personali conclusioni.
In realtà le mie conclusioni sono quasi obbligate in quanto, esclusa la medicina allopatica, le opinioni sono tutte in qualche modo concordi. Così decido di provare tutto contemporaneamente.
Uno dei fattori che sono in grado di peggiorare ogni condizione di malattia, se non in qualche caso di provocarla, è ovviamente lo stress, quindi lascio la mia città per andare a vivere in campagna, lascio il lavoro, che comunque non riuscivo più a sostenere fisicamente, e di lì a poco non avrei più potuto fare causa greenpass, e supero anche la paura di prendere queste decisioni che già desideravo prendere da tempo. Dimentico l'ansia di rimanere senza soldi, attingo ai miei risparmi che avevo tanta paura di toccare, e mi libero da questi pesi per seguire una strada che amo.
In secondo luogo vengo subito attirata, nella ricerca delle possibili cause, dalla teoria della permeabilità intestinale; tra l'altro ho sempre avuto problemi intestinali sin dall'infanzia, e mi sembra che possa decisamente avere più senso del: "Boh gli anticorpi sono impazziti" rifilatomi dal reumatologo.
Da lì arrivo a scoprire diversi medici, contemporanei e non, che suggeriscono diete antinfiammatorie, e mi rendo conto che a parte qualche eccezione sconsigliano tutti gli stessi alimenti. Così faccio una somma delle varie diete e decido di rimuovere dalla mia alimentazione glutine, cereali raffinati, latte e derivati ad eccezione di quelli di capra, solanacee (pomodori, peperoni, patate, melanzane etc), zucchero, carni rosse, crostacei, alcolici, caffè. Per 6 mesi seguo questa dieta in maniera ferrea rendendomi conto di notevoli miglioramenti in tutto il corpo, e poi piano piano comincio a "sgarrare". Oggi mangio tutto, ma ho ridotto drasticamente il consumo degli alimenti sopra citati.
Già da qualche anno ero affascinata dal mondo delle erbe mediche, ma questa situazione mi ha dato lo stimolo per mettermi davvero a studiare erboristeria, così inizio a cercare, approfondire, preparare ed utilizzare diverse piante intorno a me che possano aiutarmi ad alleviare i dolori, drenare i liquidi dalle articolazioni colpite, regolare il sistema immunitario e detossinare il mio corpo. Tra le tante, alcune che sento che mi abbiano molto aiutato sono state Bardana, Ortica, Olivo, Equiseto, Arnica, Consolida, Tarassaco e Tulsi. Inoltre per qualche mese ho fatto colazione con il Golden Milk (con latte di riso integrale ed olio di cocco) ed ho iniziato ad assumere quotidianamente i Fervida che non ho mai lasciato.
Oltre a tutto ciò, reputo che sia stato fondamentale l'approccio mentale. Ho accettato ciò che mi stava capitando, mi sono impegnata a vivere tutto con più serenità possibile senza piangermi addosso e senza darmi per spacciata, mi sono assunta la responsabilità della mia salute senza delegarla ad altri, ho cercato di trasformare il problema in opportunità.
Il miglioramento è stato molto lento e graduale, ed io senza fretta l'ho accolto con gioia e non poco stupore.
Oggi, circa 3 anni dopo l'inizio del processo di guarigione, sono in forma smagliante, meglio di come sia mai stata.
Riassumendo, secondo me le cause della mia guarigione sono state molteplici e tutte insieme hanno fatto la differenza: l'eliminazione delle principali fonti di stress, la dieta antinfiammatoria e la cura con le erbe medicinali. Se avessi seguito una sola di queste strade non penso che avrei ottenuto dei risultati così importanti. Così come secondo me sono state molteplici le cause che hanno dato origine alla patologia.
Ovviamente ciò non basta a costituire una certezza o un dato scientifico, ma spero che sia un buono spunto di riflessione e che possa essere di incoraggiamento per qualcuno che, come me allora, non se la sente di assumere farmaci, ma ha paura. Non lasciatevi spaventare, seguite il vostro intuito.
Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti, consigli, abbracci virtuali.
Nadia De Velo
***
P.S. Nadia De Velo è iscritta sul sito con lo stesso nick. Ci legge e risponde ad eventuali domande
Oppure potete contattarla a
Leggo con attenzione il tuo articolo e condivido appieno la tua alimentazione.
Personalmente ho 56 anni e soffro di ipertensione da quando ne avevo 39, forse anche prima.
Non mi sono mai rassegnato a prendere la pillola, ho provato di tutto, purtroppo però, non sono riuscito ad eliminarla. Solo nell’ultimo anno grazie alla Dieta dei Gruppi Sanguigni del dottor Mozzi ho avuto risultati incoraggianti e dopo ver ridotto la dose giornaliera a ¼ di pastiglia, in estate, improvvisamente a partire da luglio la pressione ha cominciato a risalire, eppure seguo la tua sessa dieta:
niente glutine, niente cereali raffinati, anzi, quasi tutti completamente eliminati, tranne quinoa (che è uno pseudocereale) e riso integrale, niente latte e derivati, niente solanacee, niente zuccheri, niente carne, solo pesce (merluzzo, sgombro, tonno), niente crostacei, niente caffè.
Unico sgarro, due bicchieri di vino a settimana e una pizza fatta in casa con farina di farro integrale a basso contenuto di glutine, rigorosamente senza mozzarella.
Conduco una vita fisicamente attiva e non estremamente stressante nonostante l’intensità del lavoro.
Purtroppo, per adesso, non ho avuto la tua stessa bravura nel risolvere il mio problema.
Con ammirazione.
Francesco
Questa è la mia esperienza:
Anch'io anni fa, prima del covid, sentivo una certa sofferenza intestinale, in particolare nella digestione (troppo lenta e difficoltà nel svuotarmi), a tal punto che nel 2019 ho cominciato a preoccuparmi perché ero arrivato al culmine della situazione.
Ho sempre sospettato l'idea di una intolleranza (e anche la permeabilità intestinale), ma ho voluto sentire i medici prima di agire con la mia testa...per farla breve mi prescrivevano il "GEFER"! Non l'ho mai preso e come te, ho cominciato a studiare...
In particolare mi è stato d'aiuto un libro del dr. Alessandro Targhetta sulle intolleranze, gli ho scritto un'email e rispondendomi mi ha dato un grosso aiuto indicandomi di fare l' "Elisa Test" e la disbiosi test nelle urine; risultato: alta intolleranza alle proteine del latte e una forte disbiosi.
Quindi elimino tutti gli alimenti con latte e derivati e miglioro il resto dell'alimentazione.
Con il tempo miglioro e anche il mio sistema immunitario (prima soffrivo d'inverno di mal di gola).
A rafforzare la mia scelta, guarda caso, fu l'intervista su Contro.tv di M. Citro dove ascoltandolo (anch'esso con problemi d'infanzia alla gola causa proteine del latte) io mi rivedevo!
Addirittura ho provato i clisteri al caffè per aiutarmi a svuotarmi come da terapia Gerson (e se funziona!)
Avrei molte particolarità da dire ma vorrei far notare questa recentissima: ho eliminato anche la carne da poco e...non so come spiegare questo...il mio fisico ne ha tratto un gran beneficio (come se fosse stato il pezzo che mancava)
Scusate se sono lungo ma per spiegare questa ultima scelta devo rifarmi ad un caso noto: Red Ronnie!
Red ha espresso più volte il suo caso perché soffriva spesso la spalla (vedi es. intervista giulia innocenzi) e il suo dolore svanì! Sebbene questa sua scelta la seppi 2-3 anni fa non lo mai accettata fino in fondo perché pensavo che fosse opportuno mangiarne poca...e invece...da quest'estate quando l'ho tolta (e non riesco ancora a capacitarmi) i miei "acciacchi occasionali" svaniti, l'epitrocleite sparita (considerando che sono da 2 anni che non gioco + a tennis)...ma la cosa più incredibile, essendo sportivo, la mia corsa (resistenza, pretazioni) sono un altro atleta!
Forse, e dico forse, come ha detto Red...la sofferenza dell'animale in allevamento e la sua morte si "registra" nella sua carne e viene trasmessa alle persone più sensibili (una parte)
Spettatore
Probabilmente molti interessati lo conoscono, ma non l'ho visto citare.
Vanta buoni risultati contro la sclerosi multipla.
ibs.it/.../...
E' giusto il concetto di operare su tutti i campi possibili, uno solo (forse) non avrebbe dato i risultati che hai ottenuto.
Detto questo mi soffermo un attimo su una cosa che mi ha colpito: la dieta.
Effettivamente la permeabilità intestinale è uno dei principali "colpevoli" di tutta una serie di patologie, soprattutto autoimmuni, che possono colpire l'essere umano.
Ovviamente è un concetto ancora semisconosciuto fra i medici "tradizionali"... addirittura viene spesso negato persino che esista una "permeabilità intestinale".
Quello che secondo me ha funzionato, sotto questo singolo profilo, è che la dieta che hai fatto è stata una sorta di "rieducazione" del tuo intestino (e soprattutto del tuo microbiota intestinale) all'assimilazione dei cibi, con contemporanea disinfiammazione dello stesso.
E', in poche parole, quello di cui parla Paolo Mainardi, e che è alla base del suo protocollo con alfalattoalbumina.
Tu hai utilizzato un "protocollo" tutto tuo, ma il risultato raggiunto è stato lo stesso: disinfiammazione, diminuzione della permeabilità e ripristino di un corretto funzionamento.
E' per quello che ora riesci a mangiare di tutto senza troppi problemi.
Non posso che farti i miei complimenti e tutti i miei auguri di buon proseguimento in piena salute.
Vorrei aggiungere solo una cosa, data dal mio personale studio sulla nutrizione.
Tra gli alimenti eliminati non sono d'accordo sulla carne rossa. La carne rossa, come dicono invece i medici dogmatici, non fa male, non è cancerogena, non è infiammatoria, in quanto tale, e ora mi spiego.
Purtroppo, e lo dico con rammarico, semmai quello che fa male della carne (tutta, nessuna esclusa) è ciò "che c'è dentro", come ad esempio gli antibiotici e, molto più importante, il fatto che quasi tutti gli anìmali sono allevati a cereali, per cui la carne che ne risulta è di più bassa qualità rispetto alla carne grass fed (che sto cercando ad un prezzo "umano").
Questo tipo di allevamento porta l'animale ad ingrassare, ad accumulare acqua nella matrice extracellulare (che è l'acqua che perde in cottura e la carne si restringe) e ad avere elevati livelli di omega 6, che sono pro-infiammatori, per l'animale e per l'umano che se ne ciba.
Perdonami, ma pur non essendo totalmente contrario all'assimilazione della carne ritengo che il metabolismo necessario all'assimilazione della carne sia di tipo acido, con tutte le conseguenze che ciò comporta a livello intestinale e non solo.
Perciò se uno deve fare una dietra disintossicante dell'intestino, la carne è uno degli ultimi alimenti da reinserire (vedi protocollo Mainardi).
Quindi all'inizio eliminata del tutto e inserita solo alla fine del processo di disintossicazione.
Ovviamente concordo su tutto quanto hai detto riguardo quello che la carne si porta dietro come un vero e proprio "cavallo di Troia"...
sono perfettamente d'accordo con te.
Anche se ovviamente credo che togliere alcuni alimenti (da valutare caso per caso), durante il periodo di malattia, possa portare grossi benefici.
Ciao Francesco e grazie per la tua risposta.
Oltre all'alimentazione segui qualche terapia erboristica? Conosco diverse persone che con la tintura madre d'olivo sono riuscite a non prendere o a diminuire drasticamente la pastiglia senza problemi.
Non ti scoraggiare, tieni duro e continua a studiare, più capisci le cause più trovi soluzioni. In bocca al lupo, un abbraccio.
Grazie a tutti per le belle parole.
Ciao Aigor, avrei due domande se posso :
1) É sempre giusto parlare di infiammazione intestinale? Ad esempio nella sindrome colon irritabile non si hanno marker che segnalano infiammazione (secondo gli esami standard)
Sarebbe interessante l'esame della zonulina fecale che non prescrivono quasi mai ma costa 100 euro privatamente
2) A volte vorrei provare a fare un periodo senza carne ma i legumi non li digerisco piú (neanche con ammollo previo) e ho una lieve allergia al bianco delle uova. Praticamente se non mangio carne ho poche fonti proteiche disponibili, ed essendo di gruppo zero negativo non so neanche se sia saggio toglierla
Grazie del consiglio lo prenderò
#7 Stolypin
Grazie del consiglio lo leggerò
#9 ben.zanotto
Condivido questo punto di vista che è stato menzionato anche da Massimo Citro in un'intervista: "Chi dice che la carne fa male? E' quello che ci mettono dentro semmai"
Dopotutto questa conclusione non mi soddisfa pienamente perché in qualche modo contrasta con le teorie del dr Max Gerson (la carne acidifica), ma nel suo manuale, se non ricordo male, lui stesso ammette che una buon nutrirsi consisterebbe in: un 80% di alimentazione sana (verdura, frutta specialmente cruda ecc.) e un 20% di quel che si vuole.
In questi termini nel restante 20% una carne da allevamenti sani ci sta tutta se volessimo unire i puntini...ovviamente considerando che questo è solo un mio punto di vista dettato dal buon senso e niente di più.
Rimango dell'idea che cmq alcune persone stiano meglio anche senza carne come invece altre non possono rinunciare... Un esempio che mi è rimasto in mente è stata la 1° intervista di Red Ronnie a Sonia benassi dove toccarono il tema carne: Sonia e marito fecero anche loro una dieta priva di carne (dato il loro amore per gli animali) ma il marito dovette fare retro-front perché stava male a questa rinuncia...morale della favola: non siamo tutti uguali ma tracciare una linea di massima si può.
Grazie a te, ho appena scoperto che la tintura madre di olivo ha avuto effetti significativi sulla pressione alta...
Ne ho provate tante, tranne questa (e chissà quante altre, peraltro, il mondo delle terapie naturali è vastissimo), quindi vediamo se riesco a diminuire/togliere 'ste hazzo di pastiglie.
Rispondo volentieri
1) hai detto giusto: la zonulina. Cmq è sempre una questione di microbiota e di permeabilità...
2) il corpo ha bisogno non tanto delle "proteine" ma di ciò di cui sono composte: gli amminoacidi e, tra questi, solo gli amminoacidi essenziali, quelli che noi non possiamo produrre in modo autonomo.
Infatti le proteine vengono scomposte sin da subito nel processo digestivo, nello stomaco per intenderci (poi nel tenue, ma sono già state lavorate nello stomaco dalla pepsina, fra gli altri enzimi: rimango easy nella spiegazione).
Quindi, tanto per fare un esempio: una carota ne contiene 5 su 8... quindi non è strettamente necessario nutrirsi di legumi in quantità.
Però se ci sono cibi che non digerisci mi vien da pensare che il tuo microbiota non sia proprio proprio al meglio... quindi indagherei proprio a partire dalla zonulina, capisco che è una spesa ma è un indicatore fondamentale (Fefo docet).
Uno tra i tanti link sull'argomento proteine vegetali: accademianutrizione.it/.../....
Commento generale.
Un sacco di gente elimina "qualcosa" e ne trae giovamento.
Il problema e' cos'e' quel qualcosa, e non e' detto che sia lo stesso per tutti anche se ci sono indicazioni generali.
Di solito non si cambia mai solo 1 elemento, ma tanti insieme, cosa che rende difficile identificare quello o quelli X, dato che stanno insieme ad altri che invece magari sono del tutto innocenti.
Detto questo, io mi sono interessato di queste robe per molto tempo, cambiando anche vari approcci, e a questo punto la mia conclusione e':
- grani (e quindi farina), cereali e legumi = farsi del male
- Frutta e verdura possono dare intolleranze, vedere caso per caso. Occhio comunque ai troppi zuccheri (frutta) e all'eccesso di ossalati (verdura, dipende).
- Latticini: c'e' chi li tollera e chi no. Non meritano disprezzo da chi li tollera. Il latte meglio di no (poi si va nei dettagli, pastorizzato o meno...). Yogurt ovviamente solo naturale.
- La dieta media ha un eccesso di zuccheri, quale che sia la fonte.
- La dieta media ha un difetto di proteine (non ne fornisce a sufficienza).
- La carne specie quella rossa sta sul banco degli imputati ma non lo merita.
(parlo di dieta e non di aspetti etici, che stanno su un altro piano).
- I grassi sono tanto buoni o tanto cattivi a seconda del tipo. Benvengano i famigerati saturi, burro e olio di cocco in particolare. Olio extravergine di oliva ok, ma gli altri oli vegetali no. Ridurre troppo i grassi = farsi del male.
Diciamo che il mio approccio e' cheto-friendly (cioe' non talebano ma orientato).
Buon appetito, io sono in fasting (intermitting) e mangero' verso le 3 ;)
Artrite psoriasica con psoriasi solo ungueale all'unghia di un alluce, ma sinceramente penso dal mio umile giudizio che non faccia molta differenza per quanto riguarda le possibili cause e terapie.
Si ho una leggera disbiosi fermentativa ( da esame genetico del microbiota) che peró é migliorata moltissimo negli anni, lavorando piú che altro sulla sfera emotiva e modulando la dieta, anche se comunque va sempre in base ai periodi e allo stress.
Ho fatto miliardi di prove ma a breve termine e varie terapie di probiotici/acido butirrico ma non ho mai affrontato un protocollo reset per cosí tanto tempo come Nadia. Purtroppo é veramente difficile mentalmente
Quoting sun23:
Nadia De Velo che tipo di artrite è quella di cui soffri?
Faccia attenzione alla densità ossea nel futuro e stia molto attenta all'alimentazione potrebbe compromettere in modo irreversibile l'organismo, e vista la giovane età, è cosa da evitare assolutamente.
In ogni caso eliminare il fattore "stress" è significativo, sempre, in questo tipo di patologia.
L'alimentazione molto controllata ha contribuito a perdere peso e quindi ridurre il carico sulle articolazioni. Con questo tipo di alimentazione ha probabilmente ridotto anche l'assunzione di metalli pesanti che alla sua età sono sempre o quasi fuori controllo.
Stia attenta anche a possibili recidive non attenda troppo a farsi visitare il prima possibile alla ricomparsa dei sintomi. Questa patologia alterna periodi di peggioramento con periodi di remissione quasi totale (anche per anni).
Eh... capisco... ti giro un interessante video dove, fra gli altri, parla Fabio, di professione farmacista che lavora all'interno dell'Ospedale di Pordenone (un grazie di cuore a Grappa che mi ha girato il video dal gruppo Pianeta EM su Telegram).
Magari lo puoi contattare e sentire se ti può aiutare con i microrganismi essenziali.
Gli EM e il microbiota
Vale anche per Nadia, ovviamente, e per tutti coloro che sono interessati a sistemi di cura alternativi dove si va a operare sul microbiota cercando di renderlo operativo al meglio
Ovviamente non conosco la disponibilità di Fabio al riguardo, ma... come si dice: chiedere è lecito, rispondere è cortesia
Sei un esempio.
Per chi vuole curarsi sono con l'alimentazione corretta ( e purtroppo è solo per chi parla inglese o si deve adoperare per tradurre o usare i sottotitoli) segnalo questo canale: www.youtube.com/@Drberg - mi ha cambiato la vita
18 Nadia De Velo
Come si dice in questi casi?...
Me coj...... ni!
Nella mia ignoranza sono convinto che il principio della malattia è nel microcosmo intestinale, poi i traumi, fisici e psichici, e le sostanze tossiche tra cui la moderna alimentazione, e vorrei sbagliarmi ma in futuro per non ammalarci saremo costretti ad una alimentazione di soli elementi essenziali, di quella che una volta era cibo, quello che era del tutto naturale.
Quando sono guarita analisi non ne ho più fatte, mi sono accorta da me che quel problema non ce l'avevo più. Certo, finchè si è in vita può sempre succedere qualcosa, un incidente o una malattia. E' sempre possibile anche che torni la stessa malattia, ognuno ha dei "punti deboli".
Ho scelto di non passare la vita a fare controlli per scoprire se per caso ho, o "potrebbe venirmi", qualcosa a mia "insaputa". Non lo trovo sano. Preferisco curarmi quel che ho quando mi viene. Sono scelte. Da più di 30 anni non "controllo" e mi trovo bene così.
Sintesi eccellente! Complimenti Nadia anche da parte mia
Mi spiace, ma è una falsità spacciata dalla medicina dogmatica, per far passare il concetto che la nostra fonte primaria di energia sia lo zucchero, il che è falso.
Ci siamo evoluti in milioni di anni con la carne, verdura, frutta (fresca e secca), bacche, germogli. Non certo coi cereali e lo zucchero, di per sé scarso in natura.
Non si dice che la Natura è perfetta? Infatti lo è, e per noi ha pensato di darci carni, grassi e vegetali.
Partendo da un presupposto falso, come insegna Massimo, si arriva per forza ad una conclusione sbagliata. Comprensibile.
Cosa che si può tranquillamente estendere ai vegetali, strafatti di pesticidi e schifezze chimiche.
Per non parlare poi dei processi di raffinazione dei cereali e dello zucchero, che portano un alimento già non "cibo specie-specifico" per l'essere umano ad essere dei veri e propri veleni, anche metabolici.
E' la dieta "pensata" da Madre Natura.
Mi scuso per il breve OT.
Non credo che Massimo abbia mai insegnato questo errore logico.
Da premessa falsa segue qualunque cosa (vera o falsa che sia).
In un'implicazione A -> B se A è vero B è per forza vero, se A è falso B può essere tutto.
Fine OT.
L'unica altra fonte di vitamina K2 è il natto, un alimento abbastanza schifoso che solo i giapponesi riescono a mangiare.
Consiglio la lettura del libro
La Vitamina che ti farà Vivere 100 Anni — Il miracolo della Vitamina K2 di Kate Rhéaume-Bleue
(Non fatevi ingannare dal titolo: è molto ben scritto e documentato.)
Cmq io sto un pò di più con bandit, ho risolto tanti problemini con cheto e lowcarb.
Da dieta del leone ( acqua e carne) per poi allargarmi.
Latte e formaggi dopo il periodo curativo, ricordando sempre il latte e formaggi a latte crudo, non pastorizzato
"La fertilità dei ratti alimentati a latte pastorizzato calò del 52%, rispetto a ratti alimentati a latte fresco."
"[I ratti dell'esperimento alimentati a latte crudo] sono arrivati in eccellenti condizioni alla quarta generazione alla fine dell'esperimento. Di quelli alimentati a latte sterilizzato, alla terza generazione nessuno è vissuto più di un giorno."
"In un altro esperimento, venne dato a tre gruppi di ratti latte crudo, pastorizzato o sterilizzato. Una volta che le femmine furono mature, vennero fatte accoppiare. Nel terzo gruppo, nessuna rimase incinta. Nel secondo gruppo, 42 rimasero incinta e 21 partorirono cuccioli vivi, nel primo gruppo, 47 rimasero incinta e 41 partorirono cuccioli vivi."
La pastorizzazione del latte fu proposta da Lord Rothschild, che parlò solo 2 volte nella sua carriera alla Camera dei Lord. Una di quelle due volte fu per promuovere la pastorizzazione.
Mi collego alla prima parte del suo intervento, alla parte dei dottori.
Vivevo ancora in Italia. Avevo 53 anni all'epoca dei fatti e ora ne ho 64. Un giorno all'improvviso mi inizio' a farmi male il ginocchio, andai dal mio medico di famiglia che mi disse che era artrosi e che il male me lo dovevo tenere. Alla domanda perche mi fa male, mi rispose: "quanti anni hai?" nel senso che un male della vecchiaia, poi mi diede una riga di medicine che non potevo nemmeno permettermi da quanto costavano se prese per tutta la vita. Uscii da li' con il magone, concludendo tra me e me "ecco qua la vecchiaia!". tempo una decina di giorni, mi ero ridotto a usare il bastone, ma non presi nemmeno una delle medicine che mi prescrisse il dottore, erano un tale ammasso di pillole che ognuna dava problemi ad alcune altre, che desistetti.
Continuai questo calvario per mesi. Poi 8 mesi dopo mi venne a trovare una cara amica dalla Russia, che lei faceva l'ortopedica internista in un famoso sanatorio di Sochi. Mi vede zoppicare e mi domanda cosa avevo e io risposi artrosi. mi guardo', mi fece sedere e mi disse di unire le gambe, io le unii.. mi guardo' di nuovo e mi disse con voce ferma, "tu non hai l'artrosi" andammo insieme a comprare due medicinali. il primo si rivelo' che in Italia non era distribuito, il secondo era del semplice Diclofenac, 7 ampolle 5 euro con le siringhe. Il medicinale introvabile era un farmaco che aiutava a rigenerare i tessuti cartilaginei. (So che in Europa e' venduto in Germania, ma per ora non ricordo il nome) mi fece una puntura al giorno per 7 giorni di Diclofenac. ma gia' dalla prima iniezione un sollievo inaspettato e ancora oggi a distanza di 11 anni non ho piu' dolori. Come si suol dire, direi ai posteri l'ardua sentenza.
Per esperienza indiretta (mio genero) e per quel che ho letto, dovresti togliere dalla tua dieta
- GLUTINE (che è micidiale, è una colla che si attacca alle pareti dell'apparato intestinale) cioè tutto ciò che è a base di grano, farro, miglio e prediligere riso e grano saraceno
- latte e latticini (anche la CASEINA si attacca alle pareti intestinali)
- zucchero, dolciumi, bevande varie (bere acqua: 2 litri al giorno)
- alcuni LEGUMI (fagioli e soia soprattutto) e comunque gli altri usarli decorticati e sciacquarli molto per eliminare le saponine (se i legumi cotti si mettono in acqua, fanno schiuma: immagina nello stomaco...)
- solanacee (pomodori, melanzane peperoni): le patate pelarle a fondo, perché la solanina è concentrata soprattutto sulla parte più superficiale.
La frutta va mangiata da sola (a colazione o merenda) perché gli zuccheri contenuti fanno fermentare il resto del cibo.
E' "risaputo" ma sempre per la medicina dogmatica, quella di "sicuro ed efficace", per intenderci.
E' falso che la carne, in quanto tale, causa infiammazione, ed è falso che accresca il rischio di tumore. Sono gli amidi e gli zuccheri a fare ciò che dici, infatti il tumore si nutre di zucchero. Ti sei mai chiesto, nell'esame per vedere sei hai un tumore (che non ricordo come si chiama), nel liquido di contrasto che cosa c'è dentro? ZUCCHERO!! E sai perché? Perché lo zucchero si ferma dove c'è il tumore, in quanto quest'ultimo si nutre, appunto, di zucchero.
Io ci andrei piano a dire "no, non è così"...
My two cents
- Togli il glutine, è una colla
- togli latte e latticini, la caseina è pro-infiammatoria e pro-tumorale in quanto con lei viaggia l'ormone IGF-1
- togli lo zucchero e gli amidi, quindi pane, pasta, riso, quasi tutti i legumi, cereali e pseudo-cereali in generale, questi danno picchi glicemici e di conseguenza picchi insulinici che portano a infiammazione sistemica, con tutte le conseguenze del caso
- La frutta va mangiata "poca", uno o due frutti al giorno, possibilmente a colazione dopo una buona dose di proteine e grassi, in quanto se ingerita a stomaco vuoto può portare all'innalzamento sopra-soglia dell'insulina
Ah beh se lo dice il medico del corso...
Magari è uno di quelli che "sicuro ed efficace"
Se vuoi citarmi, citami correttamente, non come fa comodo a te, io non rispondevo al discorso zuccheri, ma a quello che metto sotto:
IO:
Perdonami, ma pur non essendo totalmente contrario all'assimilazione della carne ritengo che il metabolismo necessario all'assimilazione della carne sia di tipo acido
TU:
Mi spiace, ma è una falsità spacciata dalla medicina dogmatica, per far passare il concetto che la nostra fonte primaria di energia sia lo zucchero, il che è falso.
Quindi ho contestato la tua affermazione principale Mi spiace, ma è una falsità spacciata dalla medicina dogmatica, non la secondaria per far passare... ecc. ecc.
Ultime analisi del sangue:
- PROTEINA C REATTIVA - P.C.R. : 0,25 mg/dL (soglia: < 0,50 mg/dL)
Ma non importa
Sei quasi "paleo"
Mannaggia al riso e al grano
Il Fervida lo prepari tu o lo compri già fatto?
Grazie
Grano saraceno. Sono stata paleo integrale, ma col passare degli anni a volte ho delle defaillance e non ce la faccio a farmi le verdure, così sono costretta a rimediare coi cereali o falsi cereali.
Per la cronaca, con la paleo integrale sono dimagrita 23 kg in 8 mesi, tante volte interessasse a qualcuno.
Prendo spunto da questa cosa per una mia riflessione.
Una cosa che mi lascia perplesso è venire su LC e constatare che in ambito nutrizione la gente non si fa domande, domande che invece si fa in altri ambiti, rimanendo fermi sui dogmi imposti.
Cioè, se togliendo un certo tipo di alimenti, insulinici, il corpo si sfiamma, perdi peso, aumenta l'energia, ti ammali molto meno perché il sistema immunitario si rafforza (non essendo sotto stress), dimnuisce lo stress ossidativo; ma allora, non è che MAGARI, tante volte, quel tipo di alimento non è un alimento specie-specifico?
Poi, oh, sgarro pure io, eh!! Purtroppo sono un cazzo di goloso, ma almeno ho la consapevolezza che in quel momento non mi sto facendo del bene. E infatti, poi, nei giorni successivi, ritorno sui binari.
Ma se nel 2024 si è ancora convinti che la carne acidifica, le proteine fanno male ai reni, il colesterolo (autoprodotto all'85%) si alza per i grassi ingeriti, non dobbiamo mangiare più di 3 o 4 uova a settimana perché alzano il colesterolo e aumenta l'incidenza di problemi cardio-vascolari, lo zucchero (e l'amido!!) è la nostra fonte primaria e migliore di energia, beh... ecco spiegato il motivo di aumento di incidenza di malattie neurodegenrative, autoimmuni, tumorali.
Lo preparo io, la fermentazione dura almeno un anno, prima che i miei fossero pronti me li regalava un'amica.
C'è un gruppo su facebook "Microrganismi ❤️Fervida" gestito da Stefano Abruzzese, colui che per primo ha trasmesso questa conoscenza tailandese in Italia. Li, nei files, si trova ogni tipo di informazione su come prepararli e come e perché assumerli.
Ottimo!!
Da notare che noi siamo l'unica specie a consumare latte, tra l'altro di un'altra specie, dopo il periodo dello svezzamento.
La tua è un'ulteriore testimonianza, unaltro "indizio", se non proprio una "prova", che bere latte in età adulta non è proprio salutare e indicato.
Per quanto riguarda invece tutto il resto, temo che tu ti debba rivolgere a qualcun altro perché non mi pare di ricordare di aver detto nulla al riguardo
Ho preso le frasi che si sentono normalmente, tu casualmente ne hai citata una. Non mi riferivo a te in particolare, ma in generale a tutti quelli che ancora oggi sono convinti di certe minchiate, come il "medico dietologo nutrizionista" Calabrese, esempio lampante di come quel tipo di alimentazione sia veleno: ha la panza e la pappagorgia. Ed è solo ciò che "noi" vediamo.
Il discorso non è molto diverso da "Io credo nella scienzah" a proposito dei sieri magici. Qualcuno ci arriva prima, qualcuno dopo, qualcuno mai... E' un percorso che bisogna compiere individualmente.
Io non ho creduto alla pandemenza e ai sieri salvifici proprio perché avevo già intrapreso quel percorso. Su Facebook c'è una dottoressa del mio stesso Comune che lavora in ospedale e in questi giorni ha la mamma ricoverata di tumore post-vax: ha "scoperto la verità" e ha chiesto scusa per l'ignoranza sua e di tanti medici e ora a poco a poco sta facendo il percorso della vera salute. Fa tenerezza, anche perché temo che sarà la prossima radiata...
Purtroppo è così. E purtroppo qui su LC molti non hanno neanche iniziato a porsi domande. Come fanno, giustamente, per tutti gli altri argomenti.
non è detto che sarebbe una disgrazia per lei ... se non si abbatte, potrebbe essere l'inizio di un modo più gratificante per lei di svolgere la sua professione, tenendo conto che ci sono anche tanti pazienti "radiati" (quelli che preferiscono rimetterci le penne piuttosto che finire nelle mani di dottori non radiati). Le auguro del bene!
la cura e' tanto semplice quanto economica specificata su www.associazioneitalianaacquadimare.com .
negli ospedali del Costarica e Nicaragua (non ancora colonie big-farm) e' applicata con grandi successi sui disturbi pressori e con sorpresa anche su altre patologie . Le teorie di Rene' Quinton il genio della medicina/biologia , sono alla base della sua cura che non costando nulla non ok+++ per il sistema sanitario.
Non che io abbia la sfera di cristallo, anzi, ma qualcuno allora mi dovrebbe spiegare il perché la terapia di Max Gerson era così efficaci nella cura delle neoplasie...e non lo dico io attenzione...se seguite M. Mazzucco presumo abbiate visto anche i suoi documentari tra cui - cancro: le cure proibite.
Questo DVD appunto spiegava come la terapia Gerson basata su un'alimentazione priva di carne (oltre ad altri accorgimenti), riusciva a curare con gran successo molti casi di tumore.
E guarda caso questa terapia era fortemente ostacolata dall'industria farmaceutica!
Io cmq da profano mi attengo alle considerazioni dei medici che durante il covid, hanno dato il vero aiuto. Massimo Citro è uno di questi e lo apprezzo molto.
E qui arriviamo al punto: Citro ad esempio nel suo ultimo libro "Diversamente sani" dice a pag. 124: "Sarei per una dieta basata su proteine (carne, pese, uova)" e ancora a pag. 233 si rifà agli studi di Fulvio di Pascale: "il tumore sembra instaurarsi quando il bios vegetale prevale su quello animale...la cellula regredisce...e comincia a comportarsi come vegetale... Di conseguenza, se vuoi curare i tumori, devi rafforzare nel paziente l'informazione del bios animale... Spiegami adesso come puoi...al malato di cancro consigliare una dieta vegetariana. Finirai per peggiorarlo".
Francamente dopo svariati libri letti di Citro oltre tante interviste su yuotube, quest'ultimo libro mi ha spiazzato (solo in riferimento alla carne/tumore).
Sono il primo ad essere sgomentato nel sentire visioni così opposte, ma resta il fatto che qualcuno deve rispondere alla domanda sopra riguardo la terapia Gerson, che personalmente a mio giudizio, ma potrei sbagliarmi, la trovo la più veritiera.
Finisco dicendo che Gerson curava i tumori togliendo principalmente la carne...ma asseriva, se non ricordo male, che una persona sana dovrebbe mangiare un 80% di alimenti sani (la sua dieta antitumorale) e il restante 20% quel che vuole (per cui anche la carne)
Solo così, con il mio buon senso riesco a collegare i 2 pensieri anche se discordanti
Ho letto innumerevoli racconti contrastanti di persone che si trovano bene con una alimentazione paleo e altre che trovano beneficio da una dieta vegana. E' vero, a volte si arriva al tifo da stadio perché ciascuno parla per la propria esperienza e convinzione.
Io sono arrivata a questa conclusione: l'alimentazione del cittadino medio è talmente malsana che qualsiasi dieta che porti a escludere il cibo spazzatura e indirizzi verso cibi naturali, semplici, genuini, ha come effetto un miglioramento dello stato generale. Ho constatato che chi si avvia o sul sentiero paleo o sul sentiero vegano comunque abbandona le cattive abitudini, sta più attento a quello che compra e dove lo compra, a come lo cucina ecc. Di conseguenza certi disturbi spariscono e il successo ottenuto rafforza l'effetto curativo (epigenetica). Potrei quasi scommettere che la stessa persona avrebbe avuto uguale miglioramento sia che si fosse imbattuta nella nutrizione paleo sia che avesse intrapreso una nutrizione vegana.
Naturalmente parlo di scelte di salute, non di scelte etiche: su queste ultime non discuto.
Poi ognuno fa per se, per fortuna ancora sulla tavola ci mettiamo quello che vogliamo (diciamo al 90%).
#45 eeeeeeru0 (alla faccia, che nik )
1) procurarsi ARGILLA VERDE in polvere (in erboristeria ma anche in diverse farmacie)
2) alla sera versare 1 cucchiaio di argilla in un bicchiere grande di acqua - mescolare bene - lasciare riposare
3) la mattina dopo come prima cosa bere a digiuno solo l'acqua (l'argilla si sarà depositata sul fondo): è comunque insapore
4) ripetere al massimo per 4 giorni di fila e verificare se ci sono miglioramenti
5) se il risultato è molto soddisfacente effettuare il ciclo 1 settimana sì e 3 no; se il risultato c'è ma è scarso effettuare il ciclo 1 settimana sì e 1 settimana no
Evitare assunzione prolungata di ARGILLA VERDE perché l'unico ma fastidioso effetto collaterale sarebbe una severa stipsi
Concordo. Circa 25 anni fa sono stata vegana per un lungo periodo; a un certo punto cominciai ad avere un fastidioso prurito notturno, tanto da pensare di avere parassiti nel letto. Quando finalmente lo dissi al medico, lui subito mi domandò "Non mangi carne?" Mi raccomandò di mangiarla, anche poca, e il prurito sparì. Dopo qualche tempo mia sorella, ugualmente vegana, mi raccontò di avere lo stesso disturbo, le riferii il tutto e anche lei ricominciò ad assumere carne 2-3 volte a settimana, ottenendo lo stesso effetto.
So benissimo che i primi mesi sono i più tremendi, ma poi sei ripagata.
Al sessantesimo anno di età ho incominciato a soffrire di psoriasi palmare
"tremenda "con mani insanguinate e irriconoscibili, dovevo mettere i guanti quando ero al lavoro. Tante visite, tanta moneta, terme Comano, no risultati.
Dopo circa 4 anni disperato incomincio a sfogliare internet e incontro un libro del Dott.Pagano "come curarsi la psoriasi" letto seguita dieta dopo sei mesi ero uscito dall'incubo della psoriasi.
Ho seguito i consigli in maniera stretta, per i primi mesi, compresa la pulizia ogni mese con tre giorni di mele e acqua poi ogni due o tre mesi.
Per dodici anni ho potuto vivere con momenti di lieve ritorno, nel senso, quando mangio i cibi proibiti mi castiga subito e la pelle delle mie mani era rimasta lievemente indurita. Dal primo luglio 24 ho deciso, per non sforare il peso forma, di nutrirmi solo col pasto di mezzogiorno. Incredibile le mie mani sono tornate ad avere una pelle morbidissima. A settembre ho accompagnato mia moglie dal Prof. dermatologo per controllo nei, come gli ho accennato all'accaduto mi ha interrotto escludendo come cura l'alimentazione. L'ho contestato dicendo che il mio è un dato di fatto, poi veda lei.
Come il cane di Massimo. Niente, non si arrendono nemmeno davanti all'evidenza.
Bella risposta al dottore evidenziando che tu eri un dato di fatto!
Cerca "digiuno intermittente" su un motore di ricerca.
No certo, l'alimentazione non può essere E questi sarebbero i "medici" che poi ci dicono che le uova fanno male.
Non siamo né intestini o tubi digerenti ambulanti, così come non siamo i contenitori di virus che vogliono costringerci a credere di essere.
Siccome mi sento preso in causa, in quanto ho battuto molto sull'argomento, mi sento di aggiungere questo.
E' vero che anch'io mi sono focalizzato sull'alimentazione, ma se ci fate caso ho utilizzato le espressioni "dieta naturale" "cibo specie-specifico". Questo intende che sto parlando di ciò che la Natura ha previsto per l'essere umano, che si è evoluto come cacciatore e raccoglitore, a contatto con la Natura, che... offre ad esempio erbe mediche che abbiamo imparato a distinguere ed utilizzare.
Cibo naturale ed erbe naturali sono un tutt'uno per il benessere del nostro corpo.
Nadia ha cambiato tante cose e il risultato è eccellente. Dovrebbe essere un esempio per molti.
non ti ho criticato, anzi la tua posizione rispetto all'alimentazione è molto vicina alla mia.
Ho solo osservato che, focalizzando solo sull'alimentazione restano fuori gli altri aspetti. Non riguarda solo la discussione qui, ovunque si trovano persone disponibili a discutere e anche accalorarsi a parlare di alimentazione e di cure "naturali", ma di altro non vogliono sentir parlare. Metto tra virgolette "naturali" perchè per me naturale è anche occuparsi di quel che succede alla psiche oltre che all'intestino. Mi torna in mente un episodio che mi ha colpito molto. Una donna che frequentavo quotidianamente quando ancora lavoravo, tutta "natura", alimentazione e prodotti "naturali" , contraria ai farmaci chimici, quando ha cominciato a sentire sentore di "vaccino" ha detto con veemenza che se fosse diventato obbligatorio piuttosto di farlo si sarebbe licenziata (comunque, anche se per poco non è rientrata nella fascia d'età obbligata, quindi non so se l'avrebbe fatto davvero). Un giorno ci ha comunicò, con molta "tranquillità", che suo figlio da poco maggiorenne, per avere il g.p. ed essere "libero" di muoversi, si era sierato. Non molti giorni dopo, lei improvvisamente ha dovuto ricorrere al pronto soccorso per dei dolori lancinanti, l'hanno operata d'urgenza, ha avuto un ricoverato abbastanza lungo e poi anche un periodo consistente di malattia a casa per rimettersi. Quando è tornata ha detto che tutto quello da cui si era tenuta distante tutta la vita, stavolta se l'era beccata in un colpo solo in ospedale. Il problema le era insorto nell'apparato genitale, utero ovaie tube. Non un cancro. Credo che quella malattia le sia scoppiata perchè il suo amatissimo figlio si è fatto fare un trattamento che del quale lei sentiva tutta la pericolosità. Mentre era convinta di aver razionalizzato e accettato la cosa, si è incaricato il suo utero, che con quel ragazzo un legame particolare aveva ragione di averlo, a lanciare il massimo allarme. Non le ho detto quel che pensavo perchè non le sarebbe stato di alcun aiuto, già sapevo che non voleva saperne di uscire dai suoi schemi di cosa sia "naturale". Ed ero anche stufa di farmi trattare da "particolare". Ma quel che ho visto ho visto.
Ma infatti non l'ho presa come critica, ma come spunto per chiarire ciò che penso
Aggiungo che non è una colpa se i commenti sono incentrati sull'alimentazione.
Il fatto è che la questione nutrizione è quella che tocca per "primo" o, gli interessati sentono come fondamentale step per il loro cambiamento.
Ciò non toglie che se qualcuno ha avuto dei benefici con altre soluzioni, ben vengano le loro esperienze...è questo il luogo e il modo per metter a confronto i vari aspetti e possibilità
Per esempio molte donne fanno il percorso alimentazione -> additivi chimici -> detersivi -> cosmetici e magari smettono di tingersi i capelli. Sono scelte essenziali per il benessere fisico, senza dover rivoluzionare la propria vita.
Ho quasi 70 anni, e godo di una buona salute, tranne dei dolori ai pollici, che non tormentano troppo la mia quotidianità.
Confermo che nel mio caso, lo stile di vita chetogenico, che più o meno seguo da inizio anno, mi ha portato molti benefici. Devo aggiungere, che parallelamente faccio anche il digiuno intermittente (14/10), che era già da sempre il mio ritmo naturale.
Non solo mi sono passati i dolorini ai pollici, ma molto presto mia moglie si preoccupava di notte perché non russavo più!
Quasi tutti i malanni sembrano essere causati da infiammazioni, sia pure leggere, non percepibili, ma che con i decenni causano, sembra, le malattie più brutali. Senza dover scrivere un romanzo su tantissimi dettagli delle mie esperienze, che non sono trasferibili a tutti visto che abbiamo un metabolismo diverso, ci sarebbero però delle regole semplicissime per fare un grande passo verso una salute migliore evitando certi "alimenti" classici:
Zucchero di tutti i tipi, prodotti di grano e prodotti industriali altamente processati, e tutti i prodotti contenente questi. Tutto qui, io mangio tanta carne e pesce non di aquacultura, grassi sani (olio d'oliva, di maiale e di cocco) e tante verdure contenenti pochi carboidrati, uova, formaggio. Non è una dieta, bensì uno stile di vita che ti permette anche le eccezioni. Una pizza ogni tanto me la pappo e il corpo lo tollera. La mia dottoressa non capisce i valori del mio sangue che sono ottimali.
Con grande ammirazione
Maurizio
Mi correggo...intendevo che "non è un caso" che la maggior parte esprimano opinioni prevalentemente sulla nutrizione.
Sicuramente anche il cambio di lavoro o di residenza (oppure altro) può incidere sulla propria salute, ma non è un passo così semplice e immediato per tutti.
Nadia l'ha fatto ed è ammirevole.
Non è semplice e immediato, ma si parla di malattia: o si trova come uscirne o non si salva la pelle. Quindi mettere sempre e comunque in primo piano l'alimentazione, diventa mistificante come far credere che il vaccino risolve sempre tutto. Per questo sarebbe utile parlare anche di altro, visto che tanta gente si è curata andando a scoprire cosa, a livello psichico, aveva procurato la malattia.
Poi nessuno è obbligato ad agire di conseguenza, ho conosciuto gente che pur sapendolo non ha voluto (o potuto) cambiare quello che nella sua vita gli era nocivo, accettando invece di affrontare il disfacimento del corpo e una serie infinita di interventi invasivi. Ma per chi invece sarebbe disponibile a capire e a cambiare, sarebbe d'aiuto sapere che ci sono altri che l'hanno fatto.
Come giustamente dicevi prima...si esprime la propria opinione...e in questo caso ognuno in base le proprie esperienze dirette.
Sicuramente si può fare meglio e ci sarebbe tanto altro da approfondire.
Quardate che i dottori e professori sono precisamente gli ultimi da chiedere consigli sull'alimentazione. Non capiscono un tubo di metabolismo, tranne forse certe discipline altamente specializzate. Semmai chiedete a biochimici, farmacisti oppure nutrizionisti/dietologi, ma veri.
C'è un detto in tedesco (liberamente tradotto): tu sei quel che mangi.
Chiaro, altri fattori come stress, ambiente inquinato, ansia ecc. incidono anche sulla salute.
"Guarire la psoriasi. Un metodo naturale" Pagano
Ho cominciato a leggerlo e lo trovo interessante fin dall'inizio. Tant'è che già alle prime pagine mi è balzato all'occhio il termine "permeabilità intestinale". Termine non solo citato da Nadia, ma che in altre letture che ho fatto (ad es. su intolleranze alimentari) è un termine ricorrente...si potrebbe dire un denominatore comune.
Difatti cosa dice il libro di Pagano rifacendosi agli studi del dott. Rona: "...la permeabilità intestinale è quasi sempre associata a malattie...artrite reumatoide, sclerosi multipla, fibromialgia, affaticamento cronico, morbo di Chron, colite...si diventa meno resistenti a virus, batteri, candida.
Pensa che pure il qui bistrattato Panzironi dice esattamente le stesse cose sulla permeabilità intestinale.
Ho presente Panzironi anche se non l'ho mai seguito...però ricordo un particolare:
Anche durante la pandemia fu bistrattato perché consigliò l'uso della Vit. C
Notizia che fu data su Contro.tv da M. Mazzucco se non mi sbaglio
Ho saputo di bimbi curati per la stessa malattia e guariti col metodo creato da una terapeuta alla quale chiesi qualche spiegazione, mi rispose che lavorando con i piccoli ad un certo punto riuscivano a raccontare i loro incubi, e allora guarivano.
Ho conosciuto due giovani donne che da piccole erano state curate così, facevano una vita normale e non si notavano anomalie di sorta. Una esercitava la sua professione era sposata e aveva appena avuto il secondo figlio. L'altra, più giovane, ho avuto modo di frequentarla più a lungo e ho notizie recenti: finalmente è automunita, prima ovunque dovesse andare doveva pedalare, col sole e con la pioggia, perchè come tanti giovani le è toccato lavorare gratis per anni, a suon di promesse, prediche, ricatti (grazie a tutti i landini del reame!). Per quanto riguarda l'alimentazione, nulla da segnalare, a me solo fa una certa impressione che lei e sua madre debbano nutrirsi principalmente col cibo comprato al discount (grazie a tutti i landini del reame!)
E' superfluo aggiungere che questo non è in conflitto con chi ha fatto studi e scoperte sulla permeabilità intestinale: chi lavora con serietà rispetta anche il lavoro serio altrui, ognuno dentro un suo campo d'azione ma rendendosi anche conto delle esperienze positive portate a termine da altri.
Per quel che riguarda me, ho potuto guarire quando ho trovato chi si è occupato di me invece che della malattia.
Poi, certo, va bene in sé la dieta antinfiammatoria, restrizioni per un periodo, l’individuazione di intolleranze alimentari, la cura dell’intestino, i fervida, saltare il pasto serale, digiunare ogni tanto, idratarsi bene, introdurre alimenti, vegetali e carnei, puliti, freschi e variati. Penso anche che per quanto riguarda l’alimentazione non valgano esattamente le stesse regole per tutti. Ovviamente certi prodotti industriali, in particolare zuccherini, non possono essere introdotti a lungo senza risposte di rifiuto da parte dell’organismo.
Aggiungo che nel corso degli anni mi pare di aver capito che quando mangio troppo per un po’ di tempo, senza la giusta fame, così, per noia, per il piacere di introdurre del cibo, se pur di qualità, dopo un po’ arriva l’influenza a darmi uno stop e svuotare l’accumulo.
La salute comunque dipende da “vari” fattori. Interessanti le interpretazioni di alcuni studiosi come ad esempio Gerard Athias che tempo fa proponeva dei corsi informativi in Italia, ora non so. A proposito di psoriasi, proprio lui, Athias, medico, si era ammalato di psoriasi, credo pesantemente, e non riusciva a trovare una soluzione, così degli amici gli avevano proposto un consulto con Claude Sabbah. Non sapendo cos’altro fare aveva deciso per l’incontro. Ebbene con sua sorpresa già il giorno dopo il consulto, che lo aveva lasciato molto perplesso per le azioni incomprensibili del terapeuta, la psoriasi era regredita. Allora ha cominciato ad informarsi e approfondire il soggetto, sui conflitti propri e/o ereditati causa di malattie, le scoperte di Hamer, i tarocchi, gli atti psicomagici di Jodorowski, la lettura attraverso i simboli, incrociando e muovendo i significati, stravolgendo la visione rigida della realtà. Da quell’incontro, la sua vita è cambiata, la sua visione della realtà è cambiata e la sua vita dal mattino al risveglio fino alla sera è un continuo studio sulle varie dinamiche e una continua scoperta (queste ultime, riporto a memoria, sono più o meno parole sue).
Aggiungo un accenno anche su una tecnica che mi pare interessante, chiamata psych-k,
che interroga, attraverso dei test di misurazione muscolari, in merito alle problematiche che influenzano il soggetto, le situazioni e convinzioni acquisite o ereditate che condizionano la sua vita e la sua salute, proponendo azioni auto informative che si contrappongono ad abitudini di pensiero e false credenze interiorizzate e limitanti.
Domenica c'era il sole, sono andata a fare un giro in bici, a mezzogiorno mi sono fermata a mangiare. Vicino c'era un campo sportivo e quando stavo sistemando la bici, dalla porta degli spogliatoi uscivano i bimbi ( 8/10 anni mi sembravano) che avevano giocato, con genitori e qualche fratello più grande o più piccolo che avevano assistito alla partita. Mi sono bloccata perchè a voce abbastanza alta c'era un padre (o facente funzione) che insultava un bambino, idiota imbecille e giù, e perchè non aveva giocato bene e perchè ci metteva tanto a rivestirsi e perchè ci aveva messo tanto ad asciugarsi i capelli, e giù insulti. Nessuno ci faceva caso, lui continuava. Il bambino non reagiva, ho solo sentito che ha mormorato qualche giustificazione e l'adulto rincarava la dose. Non ho quasi visto in faccia il piccolo, continuava a infilarsi la felpa, ci metteva tanto tempo perchè il trattamento che stava subendo lo metteva in difficoltà evidentemente, ma anche perchè avere la faccia coperta lo aiutava un po', con l'umiliazione cui era sottoposto. Pensare che servano “misurazioni” per accertare “oggettivamente” le conseguenze che il bimbo riporta e riporterà da simili trattamenti, mi fa accapponare la pelle.