Gli elicotteri Chinhook si alzano a fatica dall’ambasciata americana di Kabul, carichi di persone che vogliono lasciare di corsa il paese. All’aeroporto della capitale il caos regna sovrano, con i cittadini stranieri che cercano di salire disperatamente sugli ultimi aerei in partenza. E i diplomatici USA che restano indietro si affrettano a bruciare tutti i documenti sensibili in loro possesso, per evitare che finiscano nelle mani dei talebani.

Sono scene che ricordano fin troppo da vicino la fuga degli americani da Saigon nel 1975, ma con una grossa differenza: la guerra del Vietnam era considerata persa già da molto tempo, da parte degli americani, mentre nel caso dell’Afghanistan, il presidente Biden aveva assicurato che l’esercito afghano regolare – quello sostenuto e addestrato dagli stessi americani – sarebbe stato perfettamente in grado di mantenere il controllo del paese.

Invece nell’arco di poche ore l’intera nazione, capitale compresa, è tornata nelle mani di coloro che già la controllavano 20 anni fa. In più, I talebani potranno ora disporre di enormi quantità di armi, mezzi e munizioni che sono state lasciate indietro dalla fuga precipitosa degli americani.

Potrebbe quindi sembrare a tutti gli effetti una clamorosa sconfitta per gli americani, che agli occhi del pubblico mondiale avrebbero “sprecato per niente 20 anni di guerra in Afghanistan, che è costata ai contribuenti americani migliaia di milioni di dollari”.

Ed è infatti su questo argomento che si stanno concentrando in queste ore tutte le testate americane, sia conservatrici che liberal. Dalla FOX alla CNN, dalla ABC alla CBS, è tutta una lamentela sul “come abbiamo potuto fallire in modo così clamoroso? Come abbiamo potuto buttare al vento uno sforzo economico di tali proporzioni?”

E di certo, da un punto di vista geopolitico e militare, è stato un fallimento clamoroso. Fallimento preannunciato, peraltro, proprio dai russi, i quali, all’alba dell’invasione americana in Afghanistan nel 2001, dissero loro: “State attenti perché finirete impelagati in una guerra senza fine, dalla quale non potrete mai uscire vincitori”. (I russi ne sapevano qualcosa, visto che avevano vissuto un’esperienza simile nei decenni precedenti, proprio nel tentativo di mettere sotto controllo l’Afghanistan).

Eppure, nonostante questo disastro clamoroso, c’è qualcuno che ha tratto un vantaggio enorme da tutto quello che è successo: è l’industria bellica americana. Quelli che costruiscono le armi – aerei, bombe e carri armati – e le vendono al governo americano per andare a fare le guerre in tutto il mondo.

Mentre infatti i commentatori televisivi lamentano il costo immane di oltre due trilioni di dollari, ovvero duemila miliardi di dollari (1 trillion = 1000 miliardi) come se fossero “soldi gettati al vento”, in realtà questi 2000 miliardi di dollari sono sì usciti dalle tasche dei cittadini americani, ma solo per rientrare nelle tasche di altri americani un pò più ricchi di loro: quelli che le armi le producono.

In altre parole, non sono soldi “sprecati”, ma soldi legalmente prelevati dalle tasche del cittadino medio e semplicemente “ridepositati” con grande eleganza, tramite la guerra, nei conti bancari della grandi corporations come la Lockheed Martin (53 miliardi annui di fatturato), Boeing (33 miliardi) o Northrop Grumman (29 miliardi di dollari di fatturato), solo per citare le più importanti. E poi ci sono tutti i miliardi di dollari pagati nel corso di 20 anni alle compagnie di contractors, “quelli che la guerra la fanno per mestiere”.

Insomma, la guerra è sempre stato un affare per quelli che producono le armi, e quello dell’Afghanistan è stato l’affare di più lunga durata sul quale questi produttori abbiano potuto mettere le mani da quando esistono gli Stati Uniti.

Ora la festa è finita, ma solo temporaneamente: si lasceranno per qualche mese sfogare i politici, che fingeranno di litigare fra loro per attribuirsi la responsabilità di questo “fallimento”, e poi state tranquilli che gli americani riusciranno ad inventarsi presto un’altra guerra da qualche parte. Magari con un altro “false flag” in stile 11 settembre

Sarà sempre una guerra pagata dal cittadino medio, ovviamente, e fatta sempre nel nome e nella difesa della democrazia e della libertà. Ovviamente.

Tanto, l’uomo dalla storia non impara mai nulla.

Massimo Mazzucco

Comments  

Quote:

@Redazione
Tanto, l’uomo dalla storia non impara mai nulla.

ricordo che nel 2003 o 2004 su un forum di informatica, sezione commenti liberi intavolai una discussione con altri utenti (oltre che sull'11\9, e questa fu piuttosto combattuta :oops: viste le divergenze di opinioni) anche a proposito dell'Afghanistan sostenendo che il Vietnam non ha insegnato niente agli americani, poiché non si va in un paese con una cultura così diversa pretendendo di esportare la democrazia, ovvero un nuovo sistema di valori e un nuovo modo di vivere, magari all'americana, e pensare lontanamente che possa realizzarsi.
Infatti, loro non hanno imparato niente dalla storia, se davvero vi era (anche) l'intento di esportare la democrazia, e non era solo una scusa, bocciati in storia e sociologia.
Quindi non hanno esportato la democrazia e non hanno levato il burka alle donne afgane, perche' e' per quello che ci si e' andati, vero?
Pazienza, si rifaranno alla prossima guerra umanitaria.
Il pentagono ha speso 88 miliardi di dollari in 20 anni per formare e addestrare l’esercito Afgano che è crollato in meno di un mese! Non c’è che dire, un grande successo degli "esportatori di Democrazia"!
Esecuzioni sommarie dei talebani a Kandahar. Immagini crude.
t.me/giuseppemasala/4549
Ora la patata bollente passerà alla Cina!?
Pare che il PCC si stia comprando il comprabile da quelle parti... compresi i Taleban... e in India la cosa non è passata inosservata.

L'intera area si sta accendendo e l'America potrebbe avere scelto di lasciare che sia l'India a monitorare la situazione per non trovarsi a difendere un territorio difficile da supportare in caso di un vero conflitto con la Cina (all'appello del piano strategico dei neo cons manca infatti ancora l'Iran e senza quel corridoio mantenere l'Afganistan tramite le basi in Iraq è impossibile).

Intanto piú a Sud il piú grande gruppo navale da battaglia Britannico dal tempo delle Falkland sta incrociando nello stretto tra le Filippine e Vietnam con scenario operativo (pare permanente) il mar cinese meridionale

dove il QUAD o Nato Asiatica pare abbia intenzione di operare.

A Guam, intanto, gli Usa inviano i nuovi bombardieri a lungo raggio oltre ai missili strategici di ultima generazione per rafforzare l'area.

Anche il gruppo navale della Reagan insieme a flotta Giapponese si è spostato proprio in quella zona e in questi giorni, con destinazione golfo persico, ma incrociando in quelle acque la flotta Britannica, quasi cercando l'incidente militare navigando vicino ai confini marittimi Cinesi con simili forze alleate (il messaggio di minaccia cmq è stato chiaro).

Insomma le prove per la terza guerra mondiale pare siano in atto e il mare al largo della Cina sta brulicando sempre piú di navi da guerra e sottomarini di ogni dove.

Il Giappone sta addirittura nuovamente, finanziando la costruzione di portaerei per la prima volta dalla fine della II° guerra mondiale in vista di un nuovo possibile conflitto contro la Cina, questa volta per via della ex colonia giapponese di Taiwan che Pechino rivendica da sempre ma che Tokyo non vuole che ritorni Cinese.

Anche la Germania ha inviato mezzi navali in quell'area e in missione operativa, ovvero in una modalità che la Germania non aveva piú intrapreso dopo la II° guerra mondiale...

Sembra davvero storia d'altri tempi...
=.=
Alla fine la resistenza afgana ha avuto la meglio sugli occupanti stranieri ?
Un paese da sempre tormentato eppure nella sua storia c'era una monarchia moderna che aveva adottato i costumi occidentali e poi e poi...Una regione che era nelle mire dell'ex urss e che è stata sotto l'occupazione sovietica per un po' di anni...E alla fine sono arrivati gli esportatori di democrazia che hanno avuto il dominio incontrastato e visto che era nella loro disponibilità l'oppio afgano è tornato comodo ...molto comodo...Spero che questo popolo martoriato possa alla fine riacquistare la propria sovranità rinnovando i fasti di un passato ormai remoto.
Ma l'oleodotto per cui hanno messo su il triste teatro, gli americchioni l'hanno poi fatto?
Non c'entrava un cazzo l'oleodotto, l'Afghanistan è il primo produttore mondiale di oppio, con il 95% del mercato.
Controlli l'Afghanistan, controlli il traffico mondiale di eroina.
Probabilmente a conti fatti le spese militari sono l'utile aggiunta al guadagno principale, anche se è giusto parlare di questi perché sono certi, ufficiali e conteggiabili, mentre gli incassi del traffico di droga no.
L'unico vero mistero è perché adesso se ne vadano via da un affare così lucrativo.
Sarebbe interessante capire se hanno il Green pass per partire tutti insieme assembrati.

-ZR-
11 Agosto
Afghanistan, Biden: «Non rimpiango il ritiro delle truppe»
video.corriere.it/.../...
Ciao,
propongo una diversa chiave di lettura sul ritiro americano dall'Afghanistan dato da Cesare Sacchetti sul suo canale Telegram:

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Leggete le parole scritte dal Financial Times.

"E' vero che Trump ha favorito il ritiro dalle truppe dall'Afghanistan e ha iniziato i deliranti negoziati di pace con i talebani che non sono andati da nessuna parte. Ma piuttosto che mettere fine al ritiro, Biden lo ha accelerato."

Il Financial Times, il quotidiano da sempre riferimento e portavoce della finanza internazionale (Rothschild, Soros, Warburg) è estremamente contrariato perchè Biden non sta facendo ciò che il potere mondialista gli aveva chiesto di fare. Biden sta portando avanti la stessa politica estera di Trump. Sta separando la potenza militare americana dal controllo del deep state. Le élite mondialiste si sono rese perfettamente conto che questa amministrazione non risponde a loro ma è commissariata dai militari che sono ancora in larga parte fedeli al vero e legittimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
google.com/.../...

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Buona continuazione
Francesco
Rullo di tamburi....
Nessun tentennamento anche da parte del segretario di Stato Anthony Blinken: “Eravamo in Afghanistan per un scopo preciso: bloccare le persone che ci hanno attaccato l’11 settembre del 2001“, ha detto alla Cnn. E respingendo ogni paragone con Saigon e la guerra in Vietnam, ha detto che gli Stati Uniti “hanno raggiunto i propri obiettivi”.
www.ilfattoquotidiano.it/.../6291937
Boh, il fatto che non nascondano la sconfitta, mi fa pensare che forse non hanno perso poi così tanto.
Certo che 20 anni di guerra sono tanti.

Secondo me in Iraq hanno subito una sconfitta maggiore, anche in Siria Putin gli ha fatto fare una figuraccia.
E questo gli ha impedito di completare il piano cioè attaccare l'Iran perché geopoliticamente l'obiettivo era quello
Pensare che hanno resistito per venti anni terribili sotto le bombe di uno degli eserciti più potenti della storia, pensare che qui in Italia appena ci hanno minacciato di non potere entrare in un ristorante abbiamo corso per farci schiavizzare, loro hanno aspettato con fede e rigore, ecco la forza della fede nel trascendente. Noi ci vergognamo di essere tacciati come fondamentalisti talebani se facciamo presente che Dio vuole lansua parte ed in cambio ci sosterrà, ma ecco cosa sono i talebani: grandi guerrieri, noi siamo i fighetti che corriamo dietro i maneskin, gli eloin di biglino e i vari massoni esoteristi travestiti da antiglobal e freevax.
Se non si è sotto le insegne di una religione ufficiale, unitaria e diffusa non si va da nessuna parte.
Secondo me, stanno solo tagliando un ramo ormai "improduttivo".

Tutte le forze, anche militari devono essere concentrate sulla nuova dittatura.

La geopolitica, ora, va in secondo piano.

Inoltre la droga per rincoglionire la gioventù occidentale, da parte di USA/Nato, non serve più.

Ci sono altri modi e lo stiamo vedendo ora, con la lobotomizzazione dei giovani con la finta pandemia.

P.s.: tutte le potenze, nella storia, hanno dovuto mollare l'osso, con gli afghani. Inglesi, Russi, Persiani, americani....

Solo uno straniero, per un periodo, ci riuscì..

Un napoletano......

neripozza.it/.../...
.
Grazie per tener viva la "fiamma" del giornalismo anche per Ferragosto.
Nessuno uccide la gallina dalle uova d'oro.
Forse i soldati servono altrove, speriamo non in Ucraina
Venti anni di guerra avranno dato i loro frutti,soprattutto ai produttori di armi,poi bisognava continuare il teatrino degli Afgani brutti e cattivi.ma ve lo immaginate uno degli eserciti più potenti del mondo che si fa cacciare da un esercito su motorini ,ciabatte e tunica,ma con bazooka a spalle?Ma fatemi il piacere,hanno creato un nuovo "cliente",per le armi servono le munizioni,che si scambiano con l'oppio che serve anche alle case farmaceutiche.....potrebbe essere banale,ma le cose semplici a volte sono esatte.....
Io credo che in realtà gli americani se ne siano andati perché segretamente abbiano fatto degli accordi con i talebani, o chi per loro (non dimentichiamo che i talebani sono nati grazie all'appoggio americano politico, economico e militare, per contrastare l'URSS che aveva invaso l'Afghanistan per sostenere il regime comunista lì presente). Dubito che gli americani, e con loro tutti gli occidentali, se ne siano andati senza colpo ferire, dopo aver speso milioni di dollari e aver perso 2300 uomini, rinunciando come nulla fosse ai loro progetti di dominio in questa zona strategica, che vede già i cinesi interessarsi ad essa.
Certo l'Afghanistan, come l'Iraq, era diventato un peso per gli USA, ma il gioco valeva la candela, e comunque tutti i paesi imperialisti nel corso della storia hanno sempre messo in conto di dover impegnare qualcosa in uomini, mezzi e denaro, sicuri però che dopo si raccoglieranno i frutti. Gli USA non fanno eccezione.
Quale è dunque il vero motivo della loro partenza? Una via d'uscita politico-diplomatica segreta che li ha tirati fuori dalla cucina in fiamme senza comunque rinunciare in qualche modo ai loro obiettivi strategici, magari con un emirato talebano che certamente darebbe fastidio all'Iran, vista la sua presenza nell'area mediorientale, Afghanistan compreso (in Afghanistan vi è una milizia sciita filo-iraniana anti-talebana)? Può darsi! Del resto i talebani hanno goduto di sostegno, tra gli altri, anche dell'Arabia Saudita. Che ci sia stato un loro intervento per ripristinare gli antichi rapporti USA-talebani? Nulla può essere escluso. Di certo questa partenza degli USA dall'Afghanistan, lascia perplessi e dubbiosi, e più che una fuga, appare una partenza calcolata.
Diversa la situazione del Vietnam (al di là delle immagini dell'elicottero che si innalza e delle fughe precipitose del personale americano, sia da Saigon che da Kabul). Nel caso del Vietnam gli americani se ne andavano perché sconfitti militarmente e politicamente, con 58000 morti e migliaia di feriti (una generazione americana devastata) e dopo tredici anni di guerra intensa con una fortissima guerriglia. In Afghanistan invece, nonostante di certo è stata una spina nel loro fianco, non hanno perso; controllavano buona parte del territorio e mai i talebani sarebbero riusciti a riprenderselo: l'Afghanistan non è stato il Vietnam nonostante tutto, e i talebani, con la dovuta considerazione, non sono di certo ai livelli dei vietcong e dell'esercito nordvietnamita, con buona pace dei fautori dei facili parallelismi! Quindi perché questa partenza improvvisa senza colpo ferire e con i talebani che senza praticamente combattere, in men che non si dica hanno ripreso tutto l'Afghanistan? Non mi si dia la spiegazione che gli americani confidavano nelle capacità di resistenza dell'esercito regolare afghano! Sapevano benissimo che questo, con tutto il rispetto, non era in grado per vari motivi di opporre una seria e lunga resistenza! E comunque anche se l'esercito afghano avesse provato a resistere, la partenza americana sarebbe stata lo stesso una strana "fuga". Anzi, il fatto che l'esercito afghano si è liquefatto come neve al sole, è, a mio avviso, una ulteriore circostanza a favore del fatto che gli USA se ne siano andati volutamente, in virtù di qualche accordo, magari dicendo all'alleato afghano di non opporsi, tanto la nuova situazione era a loro (agli USA) favorevole; oppure l'esercito afghano si è dissolto vedendo il comportamento americano. Non si dimentichi che gli afghani dipendevano completamente dagli USA in primis e dall'Occidente e che si trattava di un esercito nel complesso demotivato, con ufficiali corrotti. Ai posteri l'ardua sentenza!
Per CANGRANDE 65
Il napoletano che citi non conquistò e non sottomise gli Afghani, anche se qualche racconto romanzato, tipo il libro di cui hai messo il link, ti fa credere il contrario. Nessuna potenza ci è mai riuscita! Se non erro solo Alessandro Magno credo ci sia riuscito, ma così su due piedi non ne sono sicuro. Ritornando al napoletano, tale Avitabile, già generale borbonico, fu appunto un generale e governatore AL SERVIZIO del sovrano dell'epoca, quindi la sua azione, certo di successo, fatta di repressione, fu opera voluta dal sovrano che regnava sull'Afghanistan dell'epoca e non opera di conquista sua! Un conto è il conquistare una terra venendo da fuori, come ad esempio faceva Napoleone o Hitler, un altro conto è il mettersi al servizio di un sovrano e fare opera di repressione per conto di questi. Tra l'altro Avitabile operava insieme ad un altro generale italiano, tal Rubino Ventura.
In puro stile vietnamita si conclude l'ennesima guerra americana all'estero.
Altro paese infrastrutturalmente distrutto, bagno di sangue tra i civili, carestie, malattie e sofferenze indicibili.
Obbiettivo comunque raggiunto: qualche miliardo di dollari speso in armi, solito carrozzone di patriottismo misto a esportazione della democrazia, lotta al terrorismo, bla bla bla.....
Con le forze armate liberate ora si potrà andare a stuzzicare Russia, Cina, Iran.... Dove il prossimo conflitto?
Continueranno a stampare dollari per alimentare l'industria bellica che tante soddisfazioni ha dato al mondo libero e democratico, raggiungendo vette importanti nell'essenziale ruolo di paciere mondiale da parte degli USA.
Che schifo.
pensare che gli USA siano gestiti da idioti sprovveduti, è un colossale errore.
Se hanno deciso di scappare dall'Afgamostan, semplicemente non gli serviva più rimanere la.
Ricordiamo come gli USA siano strategicamente sempre meno dipendenti da fonti energetiche fossili.
Ora, mentre la competizione con la Russia è sempre più "tecnologica" basata sui due principi di base delle due potenze, gli USA protesi a evitare di essere fisicamente colpiti (ricordo che l'ultima guerra combattuta sul suo territorio è stata quella di secessione), per la Russia la filosofia è quella di preservare la capacità di distruzione del territorio USA come RISPOSTA di un suo attacco.
Mentre la possibile guerra, fortemente asimmetrica è quella verso la Cina che si palesa fortemente legata ad armi convenzionali. La Cina dispone di troppe materie prime indispensabili all'industria moderna, che diventerebbero indisponibili se rese radioattive) Ma se gli usa dispongono di 320 milioni di persone, la Cina ne dispone di 1400.
Se è vero che la popolazione per combattere non è l'elemento essenziale in un conflitto convenzionale, per la produzione di armi invece lo è. Per automatizzata che sia la produzione americana, in un clima di riarmo la Cina è in grado di produrre molto di più. E' quanto si verificò a oriente dopo la battaglia di Kursk ... ad ogni carro tedesco, i russi ne producevano 3 ed alla fine la logistica, in una guerra, conta molto più delle armi al fronte.
Ecco quindi la necessità USA di ridurre i fronti "caldi" con l'impellente necessità di migliorare le condizioni produttive all'interno. Non dimentichiamo che all'interno il fronte sociale è tutt'altro che calmo.
Ben diversa la reazione popolare alle imposizioni tra California, Ohaio e Texas ...nell'ultimo le imposizioni possono essere accolte a pistolettate nella schiena.
@ #19 Ghibellino

Certo, grazie. Era una solo una curiosità.

Sì. Forse neanche Alessandro Magno vi è mai riuscito.
E se ricordo bene, gli inglesi presero una delle batoste più cocenti della loro storia. Sconfitta che hanno sempre tenuta (quasi) nascosta.
Nel frattempo l'androide riuscito male, biden, rimane nascosto a Camp David (forse teme lo smontino per rottamarlo):

breitbart.com/.../...
Che crolli tutto il deep state
Che siano andati via lasciando l'oppio è un po' preoccupante, in america il 90% dei medicinali antidolorifici è da oppioidi, inffatti hanno anche la più grande incidenza di dipendenti da tali farmaci.
mi unisco alle preoccupazioni di sertes.

Quote:

#26 Tianos 2021-08-16 09:55 Che siano andati via lasciando l'oppio è un po' preoccupante, in america il 90% dei medicinali antidolorifici è da oppioidi

L'invasione del 2001 scatto' immediatamente dopo che i talebani cominciarono a bruciare i campi di oppio. Questo era il motivo urgente principale per l'invasione, poi ce n'erano altri meno urgenti ma non meno importanti come la costruzione di gasdotti e oleodotti ecc (non per niente Karzai era uno che veniva da una di quelle multinazionali, credo Chevron).

Credo sia plausibile che gli invasori abbiano deciso di andar via perche' servono truppe da altre parti, quindi suppongo abbiano lasciato i campi di oppio in mani fidate...
#16 Sertes


Quote:

Forse i soldati servono altrove, speriamo non in Ucraina

Ho il sospetto che possano servirgli in casa loro. E molto probabilmente c'entra il discorso vaccini
#7 Sertes

Quote:

L'unico vero mistero è perché adesso se ne vadano via da un affare così lucrativo.

Per un affare piú lucrativo..

Quote:

#7 Sertes
.... L'unico vero mistero è perché adesso se ne vadano via da un affare così lucrativo.

Potrebbero essere coordinati coi sionisti. Se il Tsahal è pronto all’offensiva all’Iran, può darsi che la zona di intervento sia più ampia...o quantomeno le ricadute del conflitto.
Molte sono ovviamente le osservazioni da fare sulla fuga degli usa dall'Afganistan, coperta da cortine fumogene come le dichiarazioni di Blinken. Alcune lasciano aperto il campo a pure speculazioni, come il fatto che sia stata fatta apposta per mettere in difficoltà Russia e Cina, altre sono invece assolutamente chiare. Un primo punto fermo è che gli usa hanno perso l'ennesima guerra contro un nemico molto più debole del loro enorme apparato bellico. In 20 anni non sono riusciti a sottomettere gruppi guerriglieri con armamento leggero. E' un'altra lezione importante, dopo il Vietnam, per tutti gli Stati minacciati dalle angherie dell'impero barbarico. Un secondo punto fermo è la perdita di credibilità di ciò che era definito il gendarme del mondo. La fiducia nell'impero ha subito un duro colpo, soprattutto nei clientes più fragili. Non è però soltanto una perdità di credibilità, è anche una perdita di fiducia nel sostegno dei propri alleati. Quanto saranno sicuri di avere le spalle coperte i regimi che si sono posti sotto la loro protezione? Anche perché è solo l'ultimo caso di abbandono in base all'interesse del momento, come ben sanno gli stessi talebani. Chi vede un'operazione macchiavellica da parte di Washington si sbaglia gravemente: è solo fuffa abilmente stesa dalla propaganda per nascondere un fallimento. La realtà è che l'impero barbarico d'oltre Atlantico è già in decadenza, altro che secolo americano. Forse a molti non è ben chiaro cosa significhi condurre una guerra senza sbocchi positivi per venti lunghi anni. E non mi riferisco soltanto allo stillicidio di morti che non fanno bella figura sui giornali e fanno porre domande anche al cittadino medio che queste guerre sostiene ma anche all'aspetto economico. Ricordo ad esempio che Nixon, per la guerra in Vietnam, fu costretto a seppellire il gold exchange standard che produsse a sua volta tre anni di forte instabilità monetaria ed economica, fino all'invenzione dei petrodollari. Anche i petrodollari hanno limiti, che gli oligarchi usa hanno ampiamente superato. Molti continuano a credere che gli usa possano stampare all'infinito carta igienica fingendo che diano dollari ma non è così. Leggendo le riviste statunitensi specializzate si può facilmente notare come la spesa militare sta subendo tagli, intendo quella per armamenti aggiornati ovviamente. E' chiaro che resta grande nell'insieme ma solo grazie alle spese fisse, tipo il migliaio di basi da mantenere, sparse nel mondo. Le foto degli elicotteri sulle ambasciate di Saigon e Kabul mostrano entrambe un Chinook. Dopo 46 anni il principale elicottero da trasporto dell'esercito statunitense rimane lo stesso. Il principale bombardiere strategico è il B52, entrato in servizio nel 1955. Tra l'altro durante la Guerra Fredda erano più di 400 e tre anni fa 58. Sostituti? Il B2 doveva essere costruito in 135 esemplari: ordine finale? 21. Il MBT Abrams M1 ha compiuto 41 anni. La Zumwalt doveva esse costruita in 32 esemplari. Ordine finale? 3. Io qualche domanda ANCHE sulle capacità in una guerra convenzionale me le porrei ... Tra corruzione e sperpero di denaro apparentemente facile di spesa realmente efficace ne vedo poca. Un'ultima osservazione. La propaganda è un'arma sicuramente efficace ma sul fronte interno e se si dimostra falsa non è un bello spettacolo. L'esercito regolare afgano si è sciolto come neve al sole ed i talebani in poche ore hanno conquistato Kabul e il resto. Questo oltre a dimostrare che i famosi "istruttori occidentali" (italiani compresi) hanno fatto un pessimo lavoro è la dimostrazione che i talebani erano pesci nell'acqua, non corpi estranei odiati dalla popolazione, come hanno sempre cercato di dimostrare le presstitute de noartri.
L’attacco all’Afganistan venne effettuato anche perché la società Unocal doveva far passare l’oleodotto-gasdotto attraverso il paese mediorientale, per esportare il gas turkmeno (il Turkmenistan è una Repubblica ex-sovietica), il che serviva ad affrancare il paese dalla Russia (questioni geopolitiche ed economiche).

Quando gli americani dicono che vanno ad esportare la democrazia, è notorio che sia la più grande balla che possano raccontare.

Staremo a vedere se e chi gestirà il gasdotto, ora che i Talebani hanno preso il potere, mentre allora non diedero il permesso di costruirlo, in quanto erano amici della Russia e ciò avrebbe significato fare loro uno sgarbo.
Magari, per lasciare il paese, gli USA, hanno avuto assicurazione dai Talebani che il gasdotto continuerà nella sua funzione.

Un po’ quello che stava per succedere in Siria, dove volevano far passare il gas quatariota, ma Assad non lo ha permesso, da allora ci sono stati 10 anni di guerra. Il motivo del conflitto però non è da ricercare nel modo in cui Assad trattava il suo popolo, come ci hanno detto, ma nel gasdotto che dall’Arabia sarebbe dovuto passare in Siria, poi in Turchia per arrivare in Europa.

Dante Bertello.
#31 enzo.l
Su una cosa ti invito a riflettere meglio. Gli statunitensi (parlo della lobby al potere non sono ne idioti ne sprovveduti) e non del popolo idiota e infantile.
Chi riesce a costruire una narrazione come quella dell'11/9, o dello sbarco sulla luna, o dell'omicidio J.F.Kennedy, non lo è sicuramente.
Se sono stati capaci di affrontare il ridicolo, la perdita di immagine, con questa fuga disordinata, hanno un motivo che compensa tutto e avanza.
Noi non lo vediamo ancora, ma stai sicuro che c'è.
magari al posto dell' oppio riprendessero a esportare il loro ottimo hascish
Purtroppo penso che la cosa peggiorerà. Nel senso che credo che l'Afghanistan fosse ormai considerato "inutile" (come a quanto pare l'Ucraina) ai progetti del complesso militare-industriale statunitense. Ormai era storia vecchia. La mia paura è che sia pronta (come dice Massimo) un'altra scusa (tipo 11 settembre) per distrarre tutti. E penso al Grande Continente Dimenticato, l'Africa... sempre più sfortunato....
se si tiene alla mente che la germania ha perso la guerra ma il nazismo l'ha vinta insieme al sionismo; che le multinazionali hanno alla loro base un'ideologia nazista; che gli usa (e getta) sono da sempre stati gestiti da forze internazionaliste che ne hanno fatto quello che hanno voluto; che i popoli hanno una capacità quasi miracolosa di resistere mentre i troglofox associati ai quaquaraqua sfogano tutta la forza naturale in chiacchiere inutili,
ne consegue che per capire cosa stia succedendo in afganistan dovremo aspettare di capire il gioco della cina (per caso sta sostituendo gli usa e viene manipolata da quelle forze internazionaliste che stanno abbandonando l'america?) dell'iran e della russia; per ora un grande applauso ai taliban e ad hezbollah.
‘A matter of time until another 9/11’ warn experts as airport security weaker than ever
All while insiders have become alarmed over the potential of terrorism from Afghanistan, which some say has been downplayed under President Biden.
foxbusiness.com/.../...
Ciao a tutti:

premesso che a me gli Americani non piacciono. Secondo me il loro governo é cinico, incompetente e criminale, e la classe dirigente usa l'egida americana sui Paesi satelliti per riempirsi le tasche. Io sono poi convinti che anche "l'Americano medio" sa benissimo tutto questo, e gli va benissimo. Tutto lo sbraitare che fanno contro la loro politica estera é piú fumo che arrosto. Detto questo, supponiamo che gli Stati Uniti si sgretolino sotto il peso di tutte le idiozie che fanno, sia in termini militari (la loro spesa non é sostenibile, secondo me), sia in termini di corruzione. Oppure che in America vi sia un accumulo di potere tale che si venga a creare una guerra civile (stile divisione dell'impero Romano).
Onestamente, cosa possiamo aspettarci da uno scenario del genere, se non una catastrofe planetaria?
Io m'immagino Russi e Cinesi subito pronti a espandere il loro Impero, l'India ai ferri corti con il Pakistan, gli Stati Africani in conflitto globale. E l'Europa?
Forse memori del passato riusciremo a evitare di massacrarci più di tanto, ma non per molto tempo!
Il problema é che il modello di Stato a cui siamo abituati può essere sostenuto soltanto da un regime coloniale che si può ottenere direttamente tramite il controllo politico ed economico dei popoli sottomessi oppure indirettamente tramite il pagamento dei loro beni con pezzi di carta a cui loro danno un valore che esiste solo nella loro testa.
Purtroppo una pace duratura è pensabile soltanto ripensando i fondamenti etici dello Stato moderno e essendo disposti a pagare le conseguenze di ciò che gli Stati occidentali hanno fatto dal Dopoguerra a oggi. Io non lo credo possibile, perciò, nonostante a me la situazione presente non piaccia e farò quello che posso affinché la giustizia trionfi (parolone!), ammetto che non vedrei affatto con favore un crollo degli USA, che pure reputo ampiamente possibile.
#34 horselover
:pint:

Quote:

Potrebbe quindi sembrare a tutti gli effetti una clamorosa sconfitta per gli americani, che agli occhi del pubblico mondiale avrebbero “sprecato per niente 20 anni di guerra in Afghanistan, che è costata ai contribuenti americani migliaia di milioni di dollari”.

Si parla di miliardi di $$$! (perfino per l'Italia)

Gli USA sono ovviamente in testa nella classifica:
secondo le previsioni dell’intelligence di Washington, solo agli Stati Uniti è costata mille miliardi. (UN TRILIONE!)

www.wallstreetitalia.com/.../

Il Paese che ha speso di più – si legge – sono gli Stati Uniti, seguiti dal Regno Unito con 30 miliardi, dalla Germania con 19 miliardi di dollari.
Quanto all’Italia, secondo uno studio dell’Osservatorio sulle spese militari Milex, i 20 anni complessivi di presenza italiana in Afghanistan hanno comportato l’esborso di 8,7 miliardi di euro dei quali ben 840 milioni relativi a contributi diretti alle Forze armate afghane.
A me ha ricordato la marcia trionfale dell'Isis fino all'ingresso di Putin.
Stavolta anziché paracadutargli le armi gliele hanno lasciate lì direttamente, meno costi, il carburante è aumentato troppo.
Magari fra un annetto scopriremo che i capi sono i bracci destri di quelli ammaestrati dal McCain

Quote:

#31 enzo.l

E' chiaro che resta grande nell'insieme ma solo grazie alle spese fisse, tipo il migliaio di basi da mantenere, sparse nel mondo. Le foto degli elicotteri sulle ambasciate di Saigon e Kabul mostrano entrambe un Chinook. Dopo 46 anni il principale elicottero da trasporto dell'esercito statunitense rimane lo stesso.

Il CH-47F è presente in Afghanistan fin dal 2001 (test sul campo, guardacaso, per i nuovi motori Honeywell ) per via della capacità di operare ad alta quota con un carico utile superiore al V-22 e CH-53, che sono stati comunque presenti e attivi. L'altitudine media del paese è intorno ai 1100-1200m con la parte centrale che sale fino ai quasi 2000m, senza contare che creste e gole creano un differenziale d'altitudine che può spingersi dai 450m fino ai 3500 in 5000 metri aerei. Tutto questo comporta la necessità di avere velivoli in grado di reggere variazioni di quota repentini con una drastica rarefazione dell'aria pur garantendo un carico utile sufficiente a mantenere i costi e l'usura. Per confronto, in Iraq, il CH-47 è meno presente per via della maggiore efficienza del CH-53 e UH-60.

Nota bene che il resto delle nazioni NATO impegnate si sono trovate benissimo col NH-90, compreso il contingente spagnolo del FAMET, cui il CH-47D ha dato parecchi problemi.

Gli USA puntano sull'estensione della vita del trasportatore CH-47 con il block 2 del CH-47 G ma certamente non per eventuali teatri ad alta intensità


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Il principale bombardiere strategico è il B52, entrato in servizio nel 1955. Tra l'altro durante la Guerra Fredda erano più di 400 e tre anni fa 58. Sostituti? Il B2 doveva essere costruito in 135 esemplari: ordine finale? 21.



Il principale bombardiere strategico americano è il B-1B, attualmente in forza con 61 esemplari e con la confermata riduzione a 45 entro il 2025 (10 radiati entro dicembre 2021). Il motivo della riduzione e della mancanza di un sostituto per questa classe è dovuta alla scarsità di impieghi strategici, compito che viene sempre più sostenuto, primariamente, da droni e missili. L'ultima volta che un B-1B ha dimostrato l'efficacia della sua potenza è stato nel bombardamento dell'isoletta di Qanus (Per gli addetti ai lavori una bomb run più famosa per il dud jdam, in realtà).
Il B-52H è tenuto in servizio più per il compito di deterrente nucleare che per scopi convenzionali, nonostante i 70 anni sul groppone, per un motivo molto semplice: nessun altro deterrente aereo USA è capace di rimanere in volo per settimane senza scalo.



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Il MBT Abrams M1 ha compiuto 41 anni.



Tuttavia un sostituto è sempre più in forse, considerato che in un teatro di guerra ad alta intensità l'efficacia del tank è sempre più relegata in un angolino, soppiantata dal dominio del drone e degli ATGM. Il Main Battle Tank nasce principalmente per contrastare il Main Battle Tank nemico, solo secondariamente per supportare la fanteria. Se quindi l'avversario manca di MBT anche la necessità di dotarsene viene meno, motivo per cui il futuro prevede una compagine sempre più limitata di brigate corazzate a fronte di una maggiore disponibilità di IFV o ibridazioni. A conti fatti un sostituto del M1 avrebbe senso solo se il T-14 entrasse davvero in produzione di massa. Per l'immediato futuro, visto che all'orizzonte non si vede altro che guerra asimmestrica, si tratterà di dotare i vecchi M1 di kit sempre più orientati al combattimento urbano e alle contromisure antidrone, con APS più o meno attivi, per i quali non è necessario ridisegnare uno scafo. C'è da dire che lo stesso concetto è adottato dal IDF, normalmente molto propensi a sostituire il parco veicoli, infatti il Merkava 4 si limita ad aggiornare ERA/NERA e APS, puntando principalmente a una maggiore integrazione a livello di unità mista AFV/IFV/ARV.

Le ultime osservazioni nella guerra in Iraq e Yemen hanno mostrato come il M1 sia propenso a prendere fuoco quanto le controparti ex sovietiche, sottolineando quanto non sia la qualità intrinseca del mezzo a fare la differenza ma l'amalgama del contesto operativo in cui è inserito.



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La Zumwalt doveva esse costruita in 32 esemplari. Ordine finale? 3.



Discorso davvero complesso. Nelle analisi degli ultimi 5 anni la sensazione è che l'alt alla produzione e allo sviluppo di questa classe risieda per lo più nella imprevista capacità cinese di creare aree di sea denial grazie allo stesso, imprevedibile, sviluppo di una capacità asbm ancora di difficile definizione e calibratura. Progettare navi con capacità stealth è inutile se la controparte sviluppa un sistema di ricognizione ottico efficace e capace di scovare, tracciare e discernere, e ciò che la Cina sta facendo davanti alle sue coste è esattamente questo: creare una flotta aerea autonoma capace di identificare eventuali intrusioni attraverso le scie, le tracce termiche, e le radiazioni emesse (nessuna nave può sapere cosa ha intorno senza usare radar/sensori attivi o satcom). Un sistema che sarebbe stato impossibile solo qualche anno fa ma che ora ha costi e sviluppi accettabili grazie al drone warfare.

Quindi, il fatto che si abbandoni il Zumwalt e si ritorni al Burke è spiegabile nell'ottica di una rincorsa alla saturazione e alla riuscita dell' opporre una capacità quantomeno similare in termini numerici.

In sostanza, per lo stesso investimento è meglio avere 80 lanciatori su una Zumwalt o 90/96 lanciatori su tre Arleigh Burke class ? A parità di contenuto, rim 161 e 162



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Io qualche domanda ANCHE sulle capacità in una guerra convenzionale me le porrei ...



Concordo, ma trovare termini di paragone è piuttosto complicato. Il picco d'intensità di guerra tecnologica cui si è assistito negli ultimi 30 anni è stato il conflitto in Karabak e ha ampiamente dimostrato che il future warfare è a base di droni, missili e fanteria più che di aerei e carri armati.


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Tra corruzione e sperpero di denaro apparentemente facile di spesa realmente efficace ne vedo poca. Un'ultima osservazione. La propaganda è un'arma sicuramente efficace ma sul fronte interno e se si dimostra falsa non è un bello spettacolo. L'esercito regolare afgano si è sciolto come neve al sole ed i talebani in poche ore hanno conquistato Kabul e il resto. Questo oltre a dimostrare che i famosi "istruttori occidentali" (italiani compresi) hanno fatto un pessimo lavoro è la dimostrazione che i talebani erano pesci nell'acqua, non corpi estranei odiati dalla popolazione, come hanno sempre cercato di dimostrare le presstitute de noartri.



La sensazione è che l'esercito afgano abbia semplicemente deciso di farsi pagare di più e meglio e quindi abbia cambiato casacca. Su di tutto stride il fatto che gli USA non abbiano lanciato strikes per eliminare, quantomeno, la neonata flotta aerea talebana o decapitare l'elitè riunita all'interno del palazzo presidenziale con tanto di diretta stream. Il tutto sarebbe spiegabile con un semplice accordo tra USA e Talebani, molto ben dettagliato e siglato da ambo le parti, di comune accordo, il che sputerebbe sulla quantità inutile di caduti sopportata dai paesi NATO, 53 italiani compresi, partiti con la missione di riportare la democrazia e ora diventate semplici morti sul "lavoro" per altri.

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stride il fatto che gli USA non abbiano lanciato strikes per eliminare, quantomeno, la neonata flotta aerea talebana o decapitare l'elitè riunita all'interno del palazzo presidenziale con tanto di diretta stream.

Si pero' poi le ritorsioni avrebbero fatto un mezzo macello. Ora chi se ne vuole andare li lasciano partire piu' o meno tranquilli, se fossero stati provocati penso che sarebbe diverso.
Come dici tu, ci sono tutti i segni di un accordo per limitare i danni da ambo le parti - e forse anche qualcosa in piu'.
Vedremo se la produzione di oppio comincerà a diminuire adesso. Comunque dell'oppio non c'è più bisogno, il nuovo oppio delle nazioni occidentali è l'erba ormai legalizzata quasi ovunque, e con molti meno effetti collaterali evidenti nel breve periodo che l'eroina degli anni 80. E ancora più efficaci e subdoli fanno i social media, le radiazioni, il fentanyl, gli oppioidi sintetici e chissà cos'altro.

L'eroina ormai è obsoleta.
i soldati americani sono ormai degli ologrammi,le guerre le vincono solo a Hollywood e dintorni e ai consumatori USA va benissimo cosi'...in fondo per loro esportare la democrazia o il loro"way of life" significava proporre "il Grande fratello" o altri trash format in versione afgana...lasciamo che esistano anche altri mondi....
#42 peterpan3

Non sono entrato nei dettagli tecnici perché il mio scopo era semplicemente quello di evidenziare come le forze armate statunitensi, nonostante una fama spesso immeritata e creata ad arte dalla propaganda, faccia affidamento su piattaforme obsolete frequentemente aggiornate, è vero, ma pur sempre di vecchia concezione e il cui numero diminuisce costantemente. Armamenti sofisticati, quasi sempre troppo, costruiti a prezzi proibitivi. Lo Sherman era un pessimo carro che vinse solo per l'enorme capacità produttiva di uno Stato lontano dai teatri di guerra ma oggi un B2 Spirit ha un prezzo unitario vicino al miliardo di dollari: quanti se ne possono permettere? Qualità (forse) contro quantità: un ribaltamento delle priorità strategiche? Temo che non sia nelle loro corde. Forse hanno contato di più i 20 anni di cosiddetta guerra al terrore (il loro) ma oggi i nemici che si sono voluti sono Russia e Cina: qui non ci sono guerre asimmetriche, si torna al tradizionale e gli usa sono stati 20 anni fermi. I missili ipersonici ne sono un chiaro esempio e ora annaspano. Certo è sempre possibile che inventino nuove armi ma il loro sviluppo e messa in produzione non è così semplice e rapido come si può pensare e, a mio parere, la guerra potrebbe scoppiare in tempi relativamente brevi, troppo brevi. Il tempo lavora a favore della Cina e tra qualche anno sarà troppo tardi. A quel punto non saranno certo le truppe cammellate della nato a fare la differenza.
A sentire i tg il vocabolario italiano continua a cambiare molto rapidamente verso l'ipocritamente corretto. I traduttori afgani, i collaboratori come vengono definiti, sono in pericolo e bisogna salvarli. Chissà perché invece chi se la faceva con i tedeschi veniva bollato come collaborazionista e additato al pubblico disprezzo, se non peggio. Eppure parliamo sempre di traditori collusi con l'invasore. Va a capire .... Non posso non citare l'ultima perla dell'ebreo filosionista Molinari: "Ora le donne afghane temono di tornare nella prigione del burqa". Si capisce perché è così cicciotto: è attaccato alla poltrona col bostik e non è mai stato in Afganistan nemmeno in videoconferenza altrimenti saprebbe che il burqa le donne afgane non lo hanno mai tolto, salvo per le collaborazioniste di cui sopra.
AFGHANISTAN, PROFUGHI GIÀ PRONTI AD ARRIVARE IN ITALIA. LUCIANA LAMORGESE: “AUMENTEREMO L’ACCOGLIENZA DEGLI AFGHANI”
byoblu.com/.../...
800 persone imbarcate su Boeing C-17 ha lasciato l'Afghanistan, stabilirebbero un record se riusciranno ad arrivare a destinazione:

thedrive.com/.../...

#48 ZORG

Quote:

AFGHANISTAN, PROFUGHI GIÀ PRONTI AD ARRIVARE IN ITALIA. LUCIANA LAMORGESE: “AUMENTEREMO L’ACCOGLIENZA DEGLI AFGHANI”

Immagino già provviste di green pass consegnatogli honoris causa.
Ultime parole famose!
Biden da il meglio di se.. :hammer:


twitter.com/.../1426710333264179214
io penso a come si sentiranno sicuri i governanti ucraini .... hahaha
Ci hanno liberato nel 45 ,dicono,e da allora siamo i loro schiavi !!
Dovremmo anche noi ribellarci a sti maledetti a stelle e strisce

Quote:

#50 shaddix

lindipendente.online/.../...
Estratto dall’articolo.
In realtà quelle di Joe Biden erano frasi di circostanza, perché il
destino dell’Afghanistan era stato già scritto a Doha negli accordi di pace firmati il 29 febbraio del 2020 tra gli Stati Uniti e la delegazione dei talebani. In cambio del ritiro delle truppe straniere, Zalmay Khalilzad, delegato dell’amministrazione Trump chiedeva al Mullah Baradar l’impegno di questi ultimi a rinunciare a ogni legame con il jihadismo transnazionale.


Interessantesi chiave di lettura. Altro discorso sarà il futuro.

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#43 bandit 2021-08-16 14:59 Si pero' poi le ritorsioni avrebbero fatto un mezzo macello. Ora chi se ne vuole andare li lasciano partire piu' o meno tranquilli, se fossero stati provocati penso che sarebbe diverso. Come dici tu, ci sono tutti i segni di un accordo per limitare i danni da ambo le parti - e forse anche qualcosa in piu'.

Alla casa bianca non importa delle vittime collaterali fino a quando non finiscono per spostare punti nei sondaggi, in questo caso ne avrebbero guadagnati.
Gli occidentali hanno lasciato in mano talebana mezzo milione di uomini addestrati ed equipaggiati, qualcosa come 30mila veicoli, principalmente Humvees e di cui circa 9mila del tipo ECV. In sostanza l'equivalente di 4 brigate di rapido intervento. E hanno dotato i talebani di una forza aerea di tutto rispetto tra Super Tucano, mi-17 e Black Hawk, trovare piloti non sarà un problema, sicuramente avranno ancora i numeri di telefono delle scuole di volo americane che hanno addestratto Hatta e i suoi. Sicuramente gli americani si sono guardati bene dal fornire armi antiaeree al ansdf, ma la mano sul fuoco chi ce la mette ? Si sono visti spesso elicotteri usa lanciare flares in quantità anche ieri, segno evidente che durante i briefing è stato sottolineato il pericolo di fuoco MANPADS da terra.

Andati a distruggere il terrorismo in Afghanistan e poi gli lasciano intatti strumenti per replicare le distruzioni che sono andati a vendicare. Una logica inscalfibile.


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#46 enzo.l 2021-08-16 16:29 #42 peterpan3 Non sono entrato nei dettagli tecnici perché il mio scopo era semplicemente quello di evidenziare come le forze armate statunitensi, nonostante una fama spesso immeritata e creata ad arte dalla propaganda, faccia affidamento su piattaforme obsolete frequentemente aggiornate, è vero, ma pur sempre di vecchia concezione e il cui numero diminuisce costantemente.

Cambia il modo di fare le guerra, l'arsenale drone è in crescita esponenziale per esempio, e le priorità sono diventate:
il precision strike sulla lunghissima distanza con armi cinetiche o chimiche
il NGCV che dovrà soppiantare praticamente TUTTI gli attuali corazzati grazie a capacità modulari e robotiche orientate al controllo remoto
il nuovo concetto di comando unificato multilivello su rete decentralizzata con la gestione della realtà aumentata dal singolo operatore al livello operativo divisionale
Etc... Si tratta di contratti R&S con investimenti a 13 cifre spalmati fino al FY2028

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Armamenti sofisticati, quasi sempre troppo, costruiti a prezzi proibitivi.

È l'unico modo per tenersi buone le grandi aziende legate alla difesa, che avranno anche il loro spazio di manovra ma DEVONO seguire comunque un sentiero tra paletti ben precisi stabiliti dal dod (principalmente per accantonare risorse per black/covert ops), e chi sgarra si trova tra le mani patate bollenti come la storiella del 737Max, come sa bene la Boeing.


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Lo Sherman era un pessimo carro che vinse solo per l'enorme capacità produttiva di uno Stato lontano dai teatri di guerra

piuttosto opinabile, in realtà era pessimo solo per chi ci combatteva dentro, perchè si sentiva perenemente sconcertato quando anche con point blank non scalfivano panzer VI E e B, ma per tutto il resto dell'esercito americano era un gioiello, affidabile sulle distanze, facile da riparare e da manutenere, da rifornire e da cannibalizzare e la fanteria l'adorava per via del "telefono sul culo".


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ma oggi un B2 Spirit ha un prezzo unitario vicino al miliardo di dollari: quanti se ne possono permettere?

21, ma ne hanno solo 19 in organico (1 write off e 1 test/reserve, usato per foto e riprese, nel 13th a Whiteman AFB) e per turnazione ne tengono efficienti tra i 10 e 13, a seconda delle basi ospiti, in sostanza più un B-2 è basato su basi vicine al mare minore sarà il suo tempo di volo prima del blocco per revisione e refit. Le linee di produzione del B-2 sono chiude da 20 anni ormai, appena si esauriranno i ricambi gli aerei verranno naftalinizzati e infine cannibalizzati e radiati. Attualmente non c'è in programma un sostituto per il B-2.


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Qualità (forse) contro quantità: un ribaltamento delle priorità strategiche? Temo che non sia nelle loro corde.



Al pentagono sono ossessionati dai drone swarms, un concetto basato sulla capacità di saturare le difese antiaeree intorno a un bersaglio nevralgico, molto simile, anche se su scala ridotta, a quanto visto a Gaza negli ultimi anni. Singoli razzi o droni a basso costo lanciati contro bersagli inutili ma a ridosso del limite dell'ombrello difensivo di iron Dome, tesi all'unico fine di svuotarne le rastrelliere per poi lanciare sui bersagli designati fin dall'inizio in tutta tranquillità. Idea interessante ma fallata, Iron Dome lavora in network e in autonomia, e personale addestrato è in grado di posizionare nuovi lanciatori carichi in pochi minuti, collegandosi alla rete di difesa in green forendo posizione gps anche via wi-fi, mobile e cavo, sicuramente Hamas ha dimostrato che con un drone da 30$ è in grado di farne spendere 100mila alla difesa israeliana.


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Forse hanno contato di più i 20 anni di cosiddetta guerra al terrore (il loro) ma oggi i nemici che si sono voluti sono Russia e Cina: qui non ci sono guerre asimmetriche, si torna al tradizionale e gli usa sono stati 20 anni fermi. I missili ipersonici ne sono un chiaro esempio e ora annaspano. Certo è sempre possibile che inventino nuove armi ma il loro sviluppo e messa in produzione non è così semplice e rapido come si può pensare e, a mio parere, la guerra potrebbe scoppiare in tempi relativamente brevi, troppo brevi. Il tempo lavora a favore della Cina e tra qualche anno sarà troppo tardi. A quel punto non saranno certo le truppe cammellate della nato a fare la differenza.

Sui missili ipersonici i russi sono avanti di 20 anni rispetto agli USA solo perchè negli anni '80 puntarono su guida e booster più che su tracking e ricerca, era una scelta obbligata dalla scarsità di chip avanzati.

Non ci saranno guerre ad alta intensità che coinvolgano l'occidente, il deterrente nucleare spinge i vari governi a confrontarsi militarmente su altri terreni come il cyberspazio o le guerre asimmetriche, è molto più probabile che scoppino conflitti locali, anche nucleari, ma circoscritti come tra India e Pakistan o India e Cina (specie ora che i cinesi hanno il piede anche in Afghanistan), ma anche qui siamo nel campo delle supposizioni. Gli arsenali nucleari cinesi e indiano sono capaci di spazzare via un terzo delle loro popolazioni e di spedire l'umanità negli anni '90 a livello di tecnologia, per via di una scarsità di chip che quella attuale sarebbe una battuta del Bagaglino a confronto.

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Alla casa bianca non importa delle vittime collaterali fino a quando non finiscono per spostare punti nei sondaggi, in questo caso ne avrebbero guadagnati.

L'ho pensato anche io (che non gli importa delle vittime) ma non sono sicuro che gli sarebbe andata bene con la reputazione: spari e poi scappi lasciando che quelli si vendichino sui poveracci che rimangono. Pero' certo dipende poi da come avrebbero raccontato la storia.
Di sicuro comunque anche adesso una bella figura non ce la fanno a mollare l'osso cosi' come hanno fatto.
Afghani che cercano di scappare aggrappandosi all'aereo. Non va a finire bene.
www.ilfattoquotidiano.it/.../6292904
Affondate il Britannia!

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Afgani che cercano di scappare aggrappandosi all'aereo. Non va a finire bene.

Già...Non è finita bene.
Purtroppo ci sono vittime anche tra la gente schiacciata dalla folla che, pare, sia stata respinta da colpi di avvertimento da parte di soldati americani...

Alcuni giornali Indiani ipotizzano che forse quelle persone siano state colpite proprio dai soldati americani che sparavano sulla folla.... un vero disastro.



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Sotto l'analisi di Manlio Dinucci rilasciata a Visione Tv:
Una domanda:"quando Massimo dice che Bladen è morto nel 2002 in Usa, come si concilia con la storia che ti dicono che i talebani erano disposti a consegnarlo ?
Rimosso doppio

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domanda:"quando Massimo dice che Bladen è morto nel 2002 in Usa, come si concilia con la storia che ti dicono che i talebani erano disposti a consegnarlo ?

La guerra in Afganistan iniziò nell'ottobre 2001 (Nato e USA fornivano al tempo già supporto tattico, aereo e logistico all'allenza del Nord che si opponeva ai Taleban) quindi, in teoria, Bin era ancora vivo e potenzialmente poteva trovarsi anche in Afganistan, in USA o... a Capri.

I Taleban in realtà avevano chiesto le prove agli USA che il tale Bin Laden fosse colpevole degli attacchi alle torri e, nel caso, lo avrebbero cercato e consegnato.
Credo che ai barbuti con il turbante che "il Principe del terrore" fosse stato o meno nel loro territorio probabilmente non interessava, fare un Deal con i 'mericani ed eventualmente guadagnarci qualcosa (tipo il ritiro degli aiuti all'allenza del Nord o altro) invece sì.
La storia però ci insegnò che le prove della colpevolezza di Bin Laden gli USA non le hanno mai fornite ai Taleban (e nemmeno al mondo intero) ma che anzi presero la risposta di tentata mediazione dei Taleban come pretesto per attaccare l'Afganistan... dopo dieci anni un Laden spuntò poi addirittura in Pakistan, fu quindi ucciso e buttato ai pesci... ma gli Usa pensarono bene di rimanere altri 10 anni in Afganistan... a far cosa!?
Di sicuro a spendere centinaia e centinaia di miliardi continuando ad ingrassare la vecchia e cara industria bellica occidentale mantenendo alta la tensione della lotta al terrore scatenata dopo il 9/11 e, quindi, anche l'intera domanda di quel lucroso mercato che, in realtà, non ha mai smesso di macinare utili sin da quando Ike mise in guardia gli USA sulla sua pericolosità per la pace, per la democrazia e per la stabilità del pianeta:

Eisenhower, già Comandante in capo delle forze Alleate in Europa durante la II guerra mondiale, fu l'ultimo vero presidente libero degli USA (a parte quelli tolti di mezzo e quelli eliminati anche prima di venire eletti) che si rese conto che l'industria bellica del suo paese, che stava trasformando gli States in una nazione dedita alla guerra su scala industriale, andasse fermata e riconvertita.

Dopo di lui purtroppo quella macchina, già enorme all'epoca, si ingrossò sempre più, spingendo il mondo intero ad una rincorsa agli armamenti sempre piú massiccia che non si è più fermata da allora (e chi tentò di fermarla nel mentre fece cmq e sempre una brutta fine).

Purtroppo oggi quella corsa sta nuovamente accellerando arrivando a sfiorare i due trilioni di dollari annuali spesi globalmente per alimentare quell'industria (la spesa dell'anno prima era stata 1,7 trilioni)...

Chissà se davvero vedremo mai finire questa pazzia... sicuramente sino a quando gli USA non cambieranno il loro modo di essere sarà difficile vedere finire tale assurdità.

Qualcuno infatti ricordava che quella Nazione è stata in guerra il 93% del suo tempo,
Vale a dire che dal 1776, ovvero in 245 anni di esistenza, gli USA sono stati in pace per soli 18 anni complessivi e mai superando i 5 anni consecutivi senza essere di guerra con qualcuno, causando nel mentre milioni e milioni di morti in tutto il globo (pare che solo dalla fine della II guerra mondiale al 2017 furono oltre 20 milioni le vittime della guerra made in USA).

Gli Stati Uniti in pratica hanno scatenato o sono intervenuti in ben 123 conflitti armati durante la loro storia, conflitti che anche nel 2021 li vede ancora direttamente protagonisti nei seguenti paesi Siria, Iraq, Somalia, Kenia, Pakistan, Yemen e nelle regioni africane del Maghreb, del Sahara e del Sael (Algeria, Burkina Faso, Côte d'Ivoire, Libya, Mali, Niger, Tunisia, Nigeria, Chad, Senegal).
Tutti si stupiscono ora del rapido crollo dell'esercito addestrato dall'occidente, ma non leggo neanche qui la spiegazione piu' palmare da anni : l'esercito regolare era infiltrato in ampia parte dai talebani, pardon, dal popolo afghano, che mai ha sopportato l'invasione straniera.
#53 amantido17

Il destino di quella invasione era già segnato da ancor prima volendo, il senatore Ron Paul in un discorso di 10 anni fa aveva già previsto tutto.
Rimane incredibile come Biden riesca a rendersi cosi ridicolo sapendo già tutto, sempre se la sua memoria non si è ridotta per davvero allo stesso livello di quella di un pesce rosso.


Bet17 sei stato esaustivo!
E incredibile!
Giornalisti main stream che da 20 anni, e fino all'altro ieri, plaudivano alla politica estera americana e godevano come ricci quando Bush ha invaso l'Afghanistan, oggi criticano ferocemente la stessa politica e dichiarano che la democrazia non si esporta con le bombe e che tutto ciò non valeva la vita di 52 italiani e migliaia di soldati NATO.
Ma questi hanno davvero la faccia come il culo. Ma come fanno a guardarsi in uno specchio senza sputarsi in faccia da soli?

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Bet17 sei stato esaustivo!

A volte mi allargo ^.^

Ora attendiamo quale sarà, per quella dannata industria, il prossimo cattivo da combattere per le prossime decadi... in modo da poter prosperare ancora un po'!

La guerra fredda è durata 45 anni, quella al terrorismo "solo" quasi 30 anche se, pare, sia già stata spremuta a dovere e non sia più di "moda".

Ora sono quindi aperte le scommesse per il prossimo futuro, io punto sull'inasprimento del confronto con la Cina ma anche il pericolo UFO, pardon UAP, pare sia un'opzione da non scartare.

Sul fatto che l'intero apparato bellico venga dismesso dagli USA, beh... non credo esistano molte possibilità che possa accadere nel breve periodo... anche se il "mai dire mai" è sempre d'obbligo.
-.-
Dice il saggio...meglio plendele mosche con miele che con aceto!

Afghanistan: Cina pronta a rapporti amichevoli con talebani
ansa.it/.../...

Tenere in piedi un impero costa in uomini,mezzi e denaro, tanto piu' se nel cuore dell'impero (in questo caso gli u.s.a.) la logica e' prendere le mosche con l'aceto ;-)

Partono tutti incendiari e fieri
ma quando arrivano sono tutti pompieri
Che poi
"talebani" è la solita etichetta appiccicata dalla stampa occidentale
Questi qui sono gli stessi (o i figli) di quelli che per 15 anni hanno resistito al secondo più potente esercito del mondo, sconfiggendolo, e ora si sono cavati la soddisfazione di scacciare dal proprio suolo anche il primo.
Soltanto che se combattevano i sovietici, erano resistenza all'invasore. Se scacciano gli yanqui com'è che l'etichetta cambia?
Chapeau a questi eroi

Quote:

#68 Primus eccetera 2021-08-17 15:38 Che poi "talebani" è la solita etichetta appiccicata dalla stampa occidentale Questi qui sono gli stessi (o i figli) di quelli che per 15 anni hanno resistito al secondo più potente esercito del mondo, sconfiggendolo, e ora si sono cavati la soddisfazione di scacciare dal proprio suolo anche il primo. Soltanto che se combattevano i sovietici, erano resistenza all'invasore. Se scacciano gli yanqui com'è che l'etichetta cambia? Chapeau a questi eroi

Cambia perchè si tratta di correnti diverse, il mujahiddin volgeva verso il significato più profondo e meno espansivo di "impegno per la difesa dell'Islam" e si fondava sulle radici delle shure più vecchie e contemplative del Corano, più legate al territorio e alla tradizione, il movimento talebano è più radicato e contempla una visione più espansiva dell'impegno per la difesa dell'Islam, meno legato alle tradizione e basato sul controllo fine a se stesso, sulla "giusta" guerra intesa come fine ultimo dell'uomo islamico. Il movimento talebano preferisce le shure più stringenti e rigide oltre che sanguinarie e punitive.
Dalle ultime notizie sembra che i governi europei,per rimediare alla "guerra ingiusta" fatta all'Afghanistan,hanno deciso di parlare con i Talebani per continuare i "progetti di collaborazione" e sono di fatto disposti a pagare i nuovi amici (Talebani) per avere il permesso di importare in Europa diversi milioni di Afghani...

Praticamente siamo alla follia totale...prepariamoci per il Califfato Europeo,io intanto lucido gli "ottoni" per dagli un sonoro benvenuto... :hammer:

Quote:

Afghanistan 20 anni dopo: chi vince e chi perde

Vince la democrazia. :-D

Se Saigon nel 1975 rappresentò la più grave sconfitta dell'imperialismo USA dal dopoguerra, Kabul 2021 rappresenta la più grave sconfitta non solo degli USA ma dell'intera Nato e dell'intera alleanza imperialista occidentale, quella che pomposamente e artificiosamente si definiva "la comunità internazionale". Finisce la Governance assoluta degli USA/Nato sul mondo.
La così facile avanzata e presa del potere da parte della resistenza afghana non è pensabile al di fuori di un preventivo accordo sia delle diverse fazioni afghane, incluse quelle governative, sia degli importanti soggetti esterni, Cina, Russia e Pakistan; accordo probabilmente subìto dal Governo USA. Gli altri soggetti della Nato hanno dovuto accettare la ritirata o il riposizionamento USA, India inclusa...
Evidentemente la mediazione sostenuta da Cina, Russia e Pakistan ha trovato il consenso di tutte le forze afghane: solo cosi si spiega la rapida conquista del nord afghano, (dove non è presente l'etnia pashtun base etnica dei talebani), e la mancanza di reazione delle forze governative, sicuramente rassicurate in precedenza dall'ipotesi di accordo. I Talebani sono stati accontentati da una conquista non sanguinosa del potere e dalle dimissioni del presidente in carica, Ghani.
Cina e Russia ottengono l'allontanamento dal centro dell'Asia delle forze USA/Nato, che lì erano state posizionate come spina nel fianco dei loro confini e perchè chi controlla il centro dell'Asia controlla l' Eurasia, e chi controlla l'Eurasia controlla il Mondo (nota dottrina politico-militare dell'imperialismo inglese del 1800 )
Cina e Russia ottengono una umiliante sconfitta dell'unilateralismo USA/NATO, dopo trentanni di egemonismo guerrafondaio.
La Nuova Via della Seta si può arricchire di un nuovo ed importante partecipante, l' Afghanistan: il progetto di integrazione economica dell'Asia Centrale potrà solo avanzare con vantaggi reciproci per tutti; in questo senso il Pakistan, già in avanzata fase di integrazione nella Via della Seta, deve aver avuto un ruolo determinante nella mediazione con le forze Talebane.
La nuova governance afghana potrà contare finalmente dopo decenni di un periodo di pace e di investimenti stranieri (soprattutto cinesi) in infrastrutture e industria mineraria.
Se è vera l'ipotesi di un accordo tra tutte queste forze interne ed esterne, la nuova governance sarà molto più morbida e diplomatica di quanto la stampa occidentale vuol far intendere ( i guerrafondai della NATO non dovrebbero fare la fine delle forze inglesi nell' '800, sterminate e decapitate): c'è fretta da parte di tutti gli attori di ricostruire il nuovo Afghanistan
Le forze USA/Nato ora dovranno ripiegare in difensiva e dovranno rendere conto al mondo ed alle proprie popolazioni di vent'anni di guerra, di morti e distruzioni, di denaro pubblico sprecato e regalato alle lobby dell'industria militare. L'Italia ha speso 9 miliardi e avuto 53 morti.
L' Afghanistan è il 2° atto della ritirata degli Usa dallo scenario internazionale, e segue il 1° atto, la rinuncia ad impedire la realizzazione del North Stream 2 in Europa, cioè l'integrazione dell'Europa Occidentale alle forniture energetiche con la Russia (ed il conseguente abbandono dell'alleato Ucraina).
Il 3° atto dovrebbe avvenire in Irak ad Ottobre, con il ritiro definitivo e totale delle forze USA, e successivamente in Siria.
Un atto successivo dovrebbe riguardare la Libia, con elezioni presidenziali a dicembre(?) ed il ritorno al potere dei Gheddafi.
E' interessante notare che quanto voleva fare Trump (e che proprio l'alleanza neocons-democratici gli ha impedito di fare), cioè un parziale ritiro delle forze USA dallo scenario internazionale (Afghanistan, Siria e Irak), e migliori rapporti con la Russia, viene ora realizzato da un Presidente Democratico.
Proprio Biden appena eletto la prima cosa che disse fu "Rassicuro i nostri alleati (NATO), gli USA sono tornati": ora deve gestire lui la ritirata, che però altri analisti chiamano riposizionamento in quanto presumono che gli USA spostano le forze intorno al loro attuale nemico principale, la Cina. Costernati gli alleati europei, che come dice la Merkel, motivano questa ritirata per la debolezza interna degli USA. I popoli del mondo non possono che esserne felici.
Lezione memorabile, con una valenza che va aldilà del semplice dato militare.
Bocciatura storica a mio parere della società aperta Popperiana e del suo discepolo George Soros.
Con un significato , per chi crede a queste cose, anche metafisico, Kabul è caduta il giorno dell'Assunta, per i musulmani la "tutta pura", madre di quel Cristo che tornerà, sempre anche secondo i musulmani, alla fine dei tempi per dare compimento a tutte le cose.
Una ventina di anni fa mi trovai a discutere di queste cose con dei cristiani e dissi loro : la guerra di religione che vogliono imporre tra voi cristiani e i musulmani e solo un divide et impera, io credo invece che Dio nella sua infinita saggezza abbia voluto Maometto e i suoi seguaci come ultimo baluardo al disfacimento spirituale e morale del mondo. Possono far paura, hanno violenza e lunghe zanne ma sono anche gli ultimi guardiani del mondo dello spirito e gli ultimi a credere ancora nel primo comandamento.
Mi sia perdonato l'OT
#73 lorenzol

Quote:

Bocciatura storica a mio parere della società aperta Popperiana e del suo discepolo George Soros.

Quale parte specifica critichi di Popper ? E dove vedi il legame con Giorgino ?

Ai giorni nostri non sarebbe male ricordare alcuni principi suoi:

L'assunto di partenza di Popper riguardava la conoscenza scientifica. Non esiste scienza che possa produrre conclusioni definitive. Di conseguenza, in ambito sociale e politico, la popolazione deve guardarsi dagli esperti che dicono di conoscere il destino della società, di possedere la "verità". La posizione di partenza di Popper può essere definita quindi anti-storicista. Nessuno conosce il futuro, neanche gli scienziati. La conoscenza scientifica è sempre congetturale e sempre fallibile. Popper quindi rigetta il socialismo scientifico e il marxismo.
Bandit 74#
Il legame con giorgino lo stabilisce lo stesso giorgino dichiarandosi da sempre seguace di Popper.
Il fatto che lo stesso Popper dichiari che non esista una scienza definitiva significa, come scrivi, che non esiste nessuna verita' , neanche scientifica - infatti le favolette che ci stanno raccontando non supererebbero mai i criteri di Popper di misurabilita', ripetitiviva' e falsificabilita' necessari per essere considerati Scienza -
e che quindi, in definitiva, tutto sia rimesso all'arbitrio dell'egemone del momento.
Lo stiamo sperimentando in tempo reale, un green pass che non ha alcuna motivazione scientifica - i vaccinati possono infettare e una pletora di altre incongruita' logiche e altre contraddizioni- viene imposto anche a fasce di popolazione che hanno piu' rischi che guadagni- viene di fatto imposto dal Potere di oggi.
Riguardo quanto postato da Bet17 #58 consiglio vivamente di guardarsi bene lo spezzone "Mayem at Kabul airport". Sono tutti giovanotti, immagino la stragrande maggioranza siano soldati che hanno buttato la divisa ed ora tagliano la corda. Con i talebani il "chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato ha dato, scordammuce o'passato et cetera, non lo vedo proprio, anche perche in mezzo qualche torturatore o complice ci sara' di sicuro, non e' che certe cosette le facevano solo in Iraq. Quindi a breve avremo in UE altre migliaia di baldi giovani addestrati militarmente che verranno a tenerci compagnia. La figlia di strada sta gia' scaldando i motori.

Quote:

Il legame con giorgino lo stabilisce lo stesso giorgino dichiarandosi da sempre seguace di Popper.

Ah be, con quel criterio rischi di scambiare speranza per uno che vuole il nostro bene! :-D
Per il resto mi pare che Popper ci abbia preso riguardo ai rapporti tra scienza e potere.
Fulvio Grimaldi, Massimo Mazzucco e Fabrizio Vielmini affrontano l'argomento Afganistan e la guerra al terrore inaugurata dopo il 9/11 nella rubrica "Dietro il sipario" condotta da Francesco Toscano:
Ciao a tutti:

@ Bandit #74

concordo in pieno con le tue conclusioni.

@ lorenzol #75

Veramente il fatto che la scienza non possa predire il futuro in un ambiente complesso non significa che non si possono usare i suoi risultati in maniera piú o meno produttiva.
Il fatto che vi siano persone al potere che, anche di fronte all'evidenza scientifica, scelgono il proprio interesse personale invece di quello collettivo, é una questione etica e non scientifica. L'etica é estremamente importante, in realtá molto piú importante della scienza, esattamente come un falegname é molto piú importante di un martello.
Se, poi, il potente di turno si fa scudo delle intuizioni di Popper, che sono validissime, per giustificare il fatto che non faccia quello che si suppone che debba fare un leader (il bene del suo popolo), ma fa qualcosa che (anche se magari non traspare immediatamente) beneficia solo se stesso o chi lo spalleggia, di nuovo é un problema etico non scientifico.
Popper ha solo capito che la scienza, per poter essere espressa in termini matematici, deve per forza essere forzata in schemi che non possono rendere conto di tutta la complessitá insita anche nelle cose piú "semplici". Per esempio la luce può essere vista, matematicamente, come un'onda oppure una particella. In realtà non è nessuna delle due cose, ma per poter essere manipolata è necessario "ricondurla" ad una delle due forme. Lo scienziato lo sa, e attribuisce perciò alla teoria il suo giusto valore, mentre il politico assolutizza i suoi risultati quando gli conviene, salvo poi cambiare idea.
Vedi in tal proposito l'origine naturale o artificiale del virus.
Il problema è che quelli che sono al potere sono convinti che la gente si lasci convincere di qualcosa e del suo contrario come pare e piace a loro, ma non è così. Infatti si stupiscono che non riescono più a controllare la popolazione, vorrebbero ridurla e sostituirla con robots, quando il problema sono proprio solo loro!
Tralaltro, se noti:
1- non riescono a ridurre la popolazione: 50 anni di eugenetica e guarda cosa succede!
2- non riescono a fermare l'Islam, che si avvia a diventare allegramente la prima religione mondiale, e questo proprio perchè lo hanno attaccato in questo modo, spingendolo verso il fondamentalismo quando si stava tranquillamente avviando verso l'agnosticismo, un po' come da noi!
3- non riescono ad avere una popolazione utile ai loro scopi, perchè la scuola è allo sfacelo, i mass-media hanno perso tutta la loro credibilità, la struttura economica (che è il loro principale mezzo di controllo!) al collasso.
4- adesso stanno anche minando la credibilità della scienza!
Per questo ci avviamo verso la dittatura, ma se ci pensi, quanto durano le dittature?
Insomma, siamo proprio messi male...
Ma vi pare normale che sul termine "Sharia" (scritto in diversi modi) si trova su tutti i giornali quasi il medesimo scritto, anzi in qualche caso proprio lo stesso identico Es. provare con FattoQuotidiano e Secolo XIX ... uguali spiccicati...
ma che c'è un giornalista solo che scrive per tutti ??
poi dice.. pensiero unico... altro che... giornale unico !
Davide 71#79
Analisi precisa la tua, forse non mi sono spiegato bene io, la pensiamo allo stesso modo, solo che oggi questo potere manipolatorio dell' egemone di turno, con "prove scientifiche" impossibili da confutare , vista la complessita' delle questioni - basta pensare che ancora adesso non si riesce a capire se il virus sia stato isolato o meno ! - rende l'accertamento della verita' ancora piu' arduo.
In tale contesto una scienza "obiettiva" e terza e' sempre piu' difficile da trovare e i falsari e prepotenti vanno a nozze.
Per contrastare tale deriva forse rimane solo la via dei talebani : la verita' sta nella canna di un fucile e nell'essere disposti a morire per essa.
#79 Davide71:

Questa affermazione non è corretta: "2- non riescono a fermare l'Islam, che si avvia a diventare allegramente la prima religione mondiale, e questo proprio perchè lo hanno attaccato in questo modo, spingendolo verso il fondamentalismo quando si stava tranquillamente avviando verso l'agnosticismo, un po' come da noi!".

Lo spostamento verso posizioni sempre più fondamentaliste dell' opinione pubblica di cultura araba non trova la sua causa nella politica teoconservatrice americana dei primi anni duemila.

Il fondamentalismo religioso prende piede prima come fenomeno di rigetto alla corruzione dilagante in un po' tutto il mondo modernista socialisteggiante additato oltretutto come causa del fallimento panarabo , quindi con il crollo dell' Unione Sovietica e degli ultimi ideali comunisti.
contribuisce allo straniamento dell'opinione pubblica il fatto che non si ricoda mai, nei notiziari, che prima del 2001 i talebani erano già, e non segretamente, riconosciuti interlocutori degli Usa.
sconfitta Al Qaeda, e poi l'Isis, non c'era più motivo di non tornare a riconscerli pubblicamente, tanto da di fatto lasciargli riprendere il paese, visto che militarmente lo stavano già facendo da qualche anno
La mala-gestione del ritiro USA dall'Afghanistan, potrebbe avere anche delle motivazioni di natura geo-politica.

Dopo aver letto il saggio "Armi di Migrazione di Massa" di Kelly Greenhill, ediz. Leg, si può ipotizzare che gli americani vogliano spostare un enorme numero di migranti dall'Afghanistan all'Europa, per creare il massimo disagio in occidente, ed eventualmente avere gente abituata all'uso delle armi in caso di bisogno in loco.
Tanto l'abbiamo capito che il fine di "loro signori" è quello di creare caos.

Dante Bertello.
Ma certo, è ovvio che la nuova ondata migratoria è se non uno dei motivi per cui fin dall'inizio si è imbastito questo circo, almeno un ben gradito effetto secondario.

Basti vedere come quasi tutti i burattini europei abbiano immediatamente espresso la necessità e volontà assoluta di accogliere qualche milionata di nuove risorse.

E se ci fosse ancora qualche dubbio sulla maliziosità dell'operazione, basta constatare che a nessun ingegnere o scienziato vario nuovo accolto è richiesto il green pass, o nemmeno il passaporto, o nemmeno viene suggerita una veloce vaccinazione al volo.

No, non sia mai che le preziose risorse diventassero sterili. Sarebbe un controsenso.
Forti dubbi se lasciare l'Afghanistan sia la soluzione giusta
Si teme che i talebani non riescano ad ammazzare 20.000 persone all'anno come facevamo gli americani per il bene di tutti

Wikipedia guerra Afghanistan
68.000 morti tra i talebani + tra 140.000 a 340.000 morti civili
Se la sharia è legge in Arabia Saudita va bene.
Se la sharia è legge in Pakistan va bene
Se la sharia diventa legge in Afghanistan è uno scandalo, i diritti delle donne e bla bla

Tutta questa gente che si preoccupa per le donne afgane non vi fa tenerezza???
Cosa stavano pensando quando le donne e bambini afgani morivano sotto le bombe degli americani??
I ricordi delle buone cose fatte dagli americani in Afghanistan
Bombardato ospedale
www.repubblica.it/.../amp

I giornalisti sono delle merde

Quote:

Tutta questa gente che si preoccupa per le donne afgane non vi fa tenerezza???

Quando poi a farlo e' Renzi, uno ci rimane basito.
Secondo me ci sono due cosa fondamentali da tenere presente in questa storia.

La prima è che ormai gli USA hanno abdicato al ruolo di prima potenza mondiale per una serie di motivi soprattutto economici. Senza contare che l'opinione pubblica americana non è più favorevole all'impiego di forze militari all'estero e senza contare che oggi, causa covid, l'enorme massa di denari che andava verso le industrie belliche, dovrà andare a Big Pharma.

La seconda è che il neo-blocco orientale sta crescendo sempre più. La Cina è riuscita a tirare a se non solo la Russia ma anche il Pakistan, ovviamente l'Afghanistan, e qualche paese del Medio Oriente. E a breve si prevede anche l'India. Senza contare alcuni Paesi dell'Africa in cui la Cina sta investendo e non certo per opere caritatevoli. Ne consegue che presto metà di tutta la popolazione mondiale sarà schierata con il neo blocco orientale.

E' un fatto storico che nel tempo si avvicendi l'egemonia di una nazione o di un blocco. Niente dura per sempre. Prima sono stati i greci, poi i romani, poi le popolazioni di origine germanica e così via.

Oggi il potere dell'occidente ed il suo colonialismo sta tramontando (e a dire il vero è durato pure troppo visti i presupposti su cui si fondava). E non solo per un fatto economico o di potere militare. Perchè come successe per l'Impero Romano i suoi principi, la sua morale, i suoi costumi, la sua struttura sociale e di Governo sono ormai corrotti e decadenti. Il nostro modo di vita non può essere più un esempio per nessuno. Nemmeno con la forza bruta.

Hai voglia a dire che in Cina sono tutti schiavi del comunismo. La verità è che oggi la qualità della vita in Cina, per molte persone, da un punto di vista sociale, dei servizi, dei rapporti umani ecc. è molto meglio di tanti paesi dell'U.E. e di tanti Stati degli U.S.A. E loro questa qualità la riescono ad esportare senza usare violenza sugli altri popoli come invece abbiamo fatto noi occidentali per oltre due secoli.

Questa è la verità con cui prima o poi si dovranno confrontare i nostri governanti, che continuano invece con la loro supponenza a pretendere di avere la supremazia morale solo perchè noi siamo l'occidente. E poi magari danno del razzista a chi non la pensa come loro o ai Talebani perchè hanno una visione del mondo diversa.

Senza tener conto che sono due millenni che ci teniamo in casa e veneriamo l'organizzazione in assoluto più sessista, omofoba e discriminatoria che esista al mondo: la Chiesa Cattolica.
Afghanistan: la sua storia e le IPOCRISIE dell'occidente

Su Flightradar stavo notando che sull'Afghanistan non ci sono aerei in transito, tranne un Lockheed KC 130 Hercules che va in direzione del Taijikistan:che stia trasportando qualche profugo al sicuro? Questa è materia per Peterpan3! :-)

www.flightradar24.com/28daec6d
Ritengo questa sull' Afghanistan una delle discussioni più interessanti degli ultimi 18 mesi e rilancio una domanda.

E' iniziata una campagna di diffamazione e delegittimazione politica dei talebani?

Quote:

#92 Azrael66 2021-08-20 22:00 Su Flightradar stavo notando che sull'Afghanistan non ci sono aerei in transito, tranne un Lockheed KC 130 Hercules che va in direzione del Taijikistan:che stia trasportando qualche profugo al sicuro? Questa è materia per Peterpan3! :-) www.flightradar24.com/28daec6d

La K indica una cisterna volante, se il velivolo vola in questa configurazione c'è ben poco spazio per passeggeri extra.

il serbatoio è modulare e può essere scaricato in emergenza in 90 minuti o poco meno, ma che senso avrebbe ? non hanno altro nelle vicinanze da impiegare ?






Ho notato che un po' tutti stanno impiegando aerei cisterna, anche l'aeronautica militare ha inviato KC-767 dell'8° di base a Pratica di Mare, scelta curiosa visto che fanno comunque scalo tecnico in Kuwait.

In Taijikistan volano i piloti afgani che disertano, una 20ina di velivoli sarebbero atterrati lì.
Secondo voi con questa debacle dei neocon e del Pentagono è possibile che il prossimo 11 Settembre "mollino" un tantino sui segreti di stato?
Ad es. mostrando qualche video?

P.S.: che peccato che Rumsfeld non abbia potuto vedere quelle scene, prima di morire.
I talebani danno lezioni di democrazia agli stati uniti denunciando la censura attuata dalle big tech tra le quali spicca facebook!

Anzi, aggiungiamo: i talebani, almeno, rispondono alle domande dei giornalisti. Joe Biden, durante la conferenza stampa di lunedì, si è rifiutato di farlo.

www.renovatio21.com/.../
Una stima basata su una lunga chiacchierata con colleghi e referenti locali riguardo la composizione attuale delle risorse militari ANSF e ANDSF finite in mano al movimento talebano:

MI-24 10 (inventariati) 1 (efficienti) N.B. si tratta di 8 donati dall'India (in realtà 4+4) consegnati in container e senza certificazioni, nel corso degli anni sono stati cannibalizzati o lasciati a marcire per mancanza di personale, la loro situazione è sconosciuta ma dalle foto sembrano irrecuperabili, l'unico efficiente fa parte del gruppo donato dalla repubblica cieca, visto in volo il 17 ottobre 2019, considerato efficiente solo perchè conservato in uno degli hangar a Kunduz, unico, mentre tutti gli altri erano parcheggiati a bordo pista e con una misera copertura in tela.
Cheetah 3 (inventariati) 1 (efficienti) N.B. Dubbio sull'efficienza dell'unico esemplare fotografato, ma la presenza di una manichetta e una pompa del carburante farebbe pensare che ancora metta in moto
M-17 56 (inventariati) 29 (efficienti)
UH-60 45 (inventariati) 26 (efficienti)
MD-530 50 (inventariati) 49 (efficienti) N.B. sulla carta sarebbero 72, ma 22 sono stati spediti negli Emirati Arabi dove gli USA hanno allestito un sito per riparazione e revisione/refit, caso ha voluto che dal 11 al 30 giugno altri 22 MD-530 siano rientrati in Afghanistan dopo aver completato revisioni e riparazioni, questi ultimi hanno contribuito in maniera decisiva al numero complessivo dei velivoli efficienti.

AC-208 10 (inventariati) 5 ?? (efficienti) N.B . Si tratta del gruppo antiguerriglia voluto nel 2019, per mancanza di piloti (aerei fragili e senza blindatura impiegati come osservatori armati) se ne usavano soltanto due a rotazione. Se ne sono perse le tracce, probabilmente messi a terra da sabotaggi degli stessi piloti a causa delle missioni estremamente pericolose.
Cessna 208 26 (inventariati) 12 ?? (efficienti) N.B. si tratta della versione prettamente commerciale del 208, indistinguibile dalla versione AC, una manciata sarrebbe atterrata in Tagikstan. Il resto è tra Kunduz e Kabul, impiegati come aerei da trasporto e collegamento, voci ne farebbero una sorta di mulo per l'oppio il che darebbe un senso all'alto numero di velivoli tenuti in efficienza
A-29 25 (inventariati) 14 ?? (efficienti) N.B. primo lotto di 20 consegnati, del secondo lotto ne sono stati consegnati 3, gli altri 2 risultano inventariati anche se la fornitura è stata fermata il 30 giugno. Uno è andato distrutto in addestramento, 10 sono fuggiti in Tagikistan. I numeri, tuttavia, non tornano, le foto satellitari dal Tagikistan ne mostrano 12 o 13
C-130H 4 (inventariati) 3 (efficienti)
PC-12NG 18 (inventariati) 18 (efficienti) N.B. sono aerei nuovi, praticamente mai usati, tranne che per i 5 impiegati come SIGINT (pensati per orbitare su un punto ed intercettare comunicazioni, sono quindi dotati di strumentazioni avanzate, può essere che i cinesi siano interessati)

I C-130H avrebbero la capacità di colpire bersagli in un raggio di circa 2500-3000km, senza scalo, con un carico di 1500kg volando in economia e a livello del suolo (30m da terra) praticamente impossibili da identificare. Naturalmente ci vogliono 3-4 piloti molto esperti che si diano il cambio e che abbiano il coraggio e il sangue freddo per volare in quelle condizioni.
biden è il diminutivo di Bin laden?

Quote:

#90 Piero68

sono due millenni che ci teniamo in casa. Su Mepiù stanno pubblicando un documentario sulle scuole residenziali cattoliche in USA e Canada. E' attuale. Non serve a farci la guerra tra di noi, ce ne facciamo già abbastanza purtroppo, ma può servire a capire perchè quasi una popolazione intera non si sta accorgendo di quello che subisce e non si "sveglia". Bè... è dura ...
Un mastodontico lavoro di sintesi che, nonostante qualche inesattezza, ricostruisce la storia dell'Afganistan fino ai giorni nostri, ed alle vicende più recenti.

Afghanistan: storia di una guerra senza fine (Parte 1)



Afghanistan: l'invasione Sovietica e il fallimento americano (Parte 2)