Fino all'altro ieri Donald Trump era considerato soltanto una macchietta, un personaggio colorito salito alla ribalta solo grazie al momentaneo vuoto che si è creato ai vertici della classe dirigente del partito repubblicano.

"Al massimo - si diceva - vincerà la nomination dei repubblicani, ma poi Hillary Clinton lo schiaccerà come una lucertola sull'asfalto". La convinzione più diffusa a livello mainstream infatti era che Trump, con le sue posizioni estremiste, xenofobe e razziste, non sarebbe comunque mai riuscito a conquistare quella famosa fetta intermedia di elettori americani - i cosiddetti "indecisi", collocati al centro dello schieramento elettorale - che di solito rappresentano l'ago della bilancia nelle elezioni presidenziali.

Ma da qualche giorno le cose sono radicalmente cambiate, perché Donald Trump ha finalmente fatto il suo primo discorso sulla politica estera, ed ha spiazzato tutti: invece del solito sproloquio vuoto e delirante, Trump ha messo insieme un discorso sensato, equilibrato e assolutamente ragionevole, che sembra aver fatto presa sul grande pubblico. In sintesi, ha detto Trump, gli Stati Uniti devono mettere fine alla loro politica interventista nel mondo, e ritrovare un equilibrio con le grandi potenze straniere, basato sul reciproco rispetto delle esigenze di ciascuno. (Grande festa ovviamente a Mosca, dove Donald Trump suscita decisamente maggiori simpatie della Clinton).

Talmente "pericoloso" si è rivelato questo discorso per la politica dei guerrafondai americani (di cui la Clinton si propone come leader indiscussa) ...

... che tutte le grandi testate, dalla CNN al New York Times, hanno dato contro al discorso di Trump, cercando di ridicolizzarlo e di minimizzarne la portata politica.

Ma il discorso di Trump ormai ha lasciato il segno, ed indietro non si può tornare: l'uomo dal ciuffo impossibile evidentemente si è circondato di persone che sanno consigliarlo, ed una cosa ormai in America è chiara a tutti: se mai Hillary Clinton diventerà presidente, la sua non sarà certo una passeggiata. Non solo Trump le darà del filo da torcere, nei dibattiti presidenziali del prossimo autunno, ma ha anche dimostrato una grande dote camaleontica, nel trasformare con facilità il suo populismo da baraccone in una strategia politica solida e credibile.

E come sappiamo, agli americani basta poco: un uomo deciso, che parla fuori dai denti e promette al suo popolo di restaurare l'antica grandezza della sua nazione, è più che sufficiente perché questo popolo gli metta incondizionatamente in mano il bastone del comando.

Certo che sarebbe divertente vedere la guerrafondaia Hillary Clinton battuta per la seconda volta consecutiva in una corsa alla presidenza che l'aveva data, in ambedue i casi, come scontata vincitrice: come a dire che sì, è tutto deciso dall'alto, ma anche dai lati può arrivare ogni tanto qualche sorpresa inaspettata.

Massimo Mazzucco

Comments  
oddio, tra i due non saprei chi buttare giù prima dalla Torre.... ma staremo a vedere... :-o
Ha saputo interpretare il pensiero dell`americano medio che non vuole nessuna guerra e vedrebbe spesi meglio tutti quei miliardi nel rilanciare l`economia reale ? Se si l`americano medio ha guadagnato molti punti.

Probabilmente amministrare una nazione non è come amministrare una grande azienda, ma di sicuro i miliardi sprecati in guerre senza neanche un ritorno finanziario proporzionato (lasciamo perdere i problemi eitici) sarebbero inaccettabili per una grande azienda.

Speriamo che una volta eletto non faccia la fine del precedente Nobel per la PACE.
Webster Tarpley: Psicologia di Donald Trump

www.pandoratv.it/?p=7573
Clinton sarà una perfetta neocon. E data la sua precaria salute mentale (poco tempo addietro ha avuto una specie di ischemia) e il suo fanatismo, credo che una Presidenza sotto la sua egida rappresenterà la pietra tombale per qualsiasi pace nel mondo.
Trump non sara' presidente,sono gli stessi vertici repubblicani che non vogliono e siccome l'opinione pubblica in u.s.a. conta poco, alla fine se non riusciranno a tirare fuori il classico coniglio dal cappello a cilindro ripiegheranno sulla clinton,tanto le differenze specie sulla politica estera sono minime.


NO FAITHS NO PAIN
Chissà se Trump è realmente un candidato indipendente o se invece anche lui deve rispondere a qualcuno o a determinate logiche di potere. Nel primo caso se dovesse diventare un pericolo per fermarlo c'è sempre qualche scandalo finanziario, sessuale o in alternativa il solito pazzo solitario potrebbe sparare a Donald.
@umax
tutti i presidenti americani (e non solo loro) devono rispettare le decisioni prese dall'alto.

@polaris
non esiste un candidato indipendente.
IMHO Trump è di quelli che prendono il professionista migliore e gli danno carta bianca.
Quando è stata ora di primarie gli hanno fatto fare il personaggio ideale per vincerle, e le ha stra-vinte.
Adesso sta interpretando un nuovo personaggio, che è altrettanto stra-vincente.

Alla fine tutti stavano giudicando Trump per la sua maschera, ed è stato un errore grossolano.

La vera partita è iniziata solo adesso e i sondaggi precedenti trattano di un confronto tra due candidati alle primarie e quindi con facce diverse da quelle della campagna finale.

Secondo me la vera forza di Trump sta nel fatto che crede in quello che dice/gli fanno dire, mentre i politicanti normali hanno sempre quella faccia da venditore che ormai è sinonimo di disastri assicurati.

Il professionista di Trump ha letto giusto: la mancanza di ritorni economici dagli investimenti ovvero guerre/destabilizzazioni/spionaggio di massa, stanno divorando l'economia USA ed è innegabilmente un ottimo punto contro la Clinton che sta tenendo la linea guerrafondaia.

Le famose 28 pagine relative all'11 Settembre sono un altro punto che può essere a favore di Trump, perché sta interpretando la persona schietta ed onesta.

Il parlare a ruota libera, con offese e minacce, potrebbe tornargli utile nel dibattito diretto, perché la Clinton potrebbe essere costretta a scendere allo stesso livello e perdere per mancanza di esperienza e perché il suo personaggio è perbenista e perciò qualsiasi "strappo" le verrebbe rinfacciato.

Inoltre credo che l'elettorato tenda a preferire gli uomini, per quanto abominevole sia questa cosa.


Vista la situazione credo che Trump sia in vantaggio strategico e onestamente se prima stava solo recitando una parte, il giudizio nei suoi confronti potrebbe essere tutto da rifare.
Sondaggio CNN

rsi.ch/.../Clinton-vs-Trump-Vince-lei-7091426.html


Hillary e Trump sono i frontrunner dei loro partiti. Ma se per Hillary la strada alla conquista della nomination sembra in discesa, per Trump le difficoltà sono maggiori. A partire dall'opposizione del partito repubblicano...

Tifare ..così per sport, altrimenti non avrebbe senso...ma la curiosità di vedere quella caricatura di uomo in azione, potrebbe giustificare un sacco di variabili anche pesanti, il crollo del dollaro? L'obbligo di risposta all'ennesimo autoAttentato? Non credo che possa governare in "pace"...

L'altra lasciamo perdere...politica prevedibile..

Anteater
Se solo penso che adesso il "meno peggio" è Trump...mi vengono i brividi...!!!
Trump farà come Salvini, all'inizio tutti lo odiano, anche la fascia più ignorante della popolazione. Poi però inizia a dire qualcosa di apparentemente interessante fingendo serietà e accuratezza e, sempre grazie all'ignoranza dei cittadini, vedrà i suoi ascolti quadruplicarsi.
Due cose su donald trump, a prescindere di quello che ognuno possa pensare delle sue idee..

Trump non e' ricattabile, come dice Newt Gringrich in questo intervento (82.221.129.208/trumpnotsecretsociety.mp4) “He’s an outsider, he’s not them, he’s not part of the club, he’s uncontrollable. He has not been through the initiation rights, he did not belong to the secret society.”

Trump credo onestamente pensa al bene dei suoi concittadini, non ha segrete agende da ottemperare.

Certo governare non e' cosa facile, e nel caso fosse eletto non e' detto che combini qualcosa di buono... ma almeno una seppur minima speranza per l'uomo comune anericano c'e'....
Con la Clinton il futuro e' gia' scritto e la "speranza" e' rigorosamente esclusa...

I dubbi sono tanti... ma in fondo sono una buona cosa... i dubbi

Quoting TdC Ghost:

Se solo penso che adesso il "meno peggio" è Trump...mi vengono i brividi...!!!




Giá... e devo riconoscere che la politica "no war" di trump mi spiazza. La fregatura é che se vincesse... col cazzo che applica la politica no war. Non ci credo manco se lo vedo.


In quanto miss Clinton... guerrafondaia? Shit. Ma i democratici non erano i moderati mentre i repubblicani i pazzi scatenati??

Mi son perso qualche cosa credo
Queste elezioni americane rappresentano un altro, alienante scossone alla mia ideologia politica: da uomo di sinistra quale mi sono sempre creduto (e tutt'ora mi ritengo essere tale) un paio di anni fa mi è toccato di votare Lega in Italia, ed ora devo sperare con tutte le forze che in USA vinca Trump.
Il mondo dovrà, DOVRA', tornare a girare nel verso giusto. Prima o poi. Altrimenti do fuori di matto.

Quote:

da uomo di sinistra quale mi sono sempre creduto (e tutt'ora mi ritengo essere tale) un paio di anni fa mi è toccato di votare Lega in Italia, ed ora devo sperare con tutte le forze che in USA vinca Trump.

E meno male che è quello di sinistra lui. :perculante:
Chissà se era di destra, forse avrebbe votato per Bernie Sanders. :hammer:



Io sono vegetariano e di solito a pranzo mi mangio un hamburger con patatine fritte.



Behind Donald Trump, a son-in-law who is also an adviser

•••Before introducing Donald Trump to roughly a dozen Republican lawmakers at the Washington law offices of Jones Day, U.S. Senator Jeff Sessions paused to acknowledge the man he said had facilitated the closed-door talks•••

●ISRAEL CONNECTIONS

●FAMILY TIES

reuters.com/.../...

Anteater

Quoting Floh:


Quote:

da uomo di sinistra quale mi sono sempre creduto (e tutt'ora mi ritengo essere tale) un paio di anni fa mi è toccato di votare Lega in Italia, ed ora devo sperare con tutte le forze che in USA vinca Trump.



E meno male che è quello di sinistra lui. :perculante:
Chissà se era di destra, forse avrebbe votato per Bernie Sanders. :hammer:

Tu sì che hai capito tutto, vero?
Forse ti ritieni pure intelligente. Ti rivelo un segreto: sarebbe più paradossale rispetto al mio ritenermi di sinistra e tifare per Trump rispetto alla Clinton ;-)
@ anakyn

Tu sì che hai capito tutto, vero?
Forse ti ritieni pure intelligente solo perché credi che i vegetariani non mangino carne.

Ti svelo un segreto: sarebbe più paradossale per un vegetariano mangiare un'insalata di verdure che un branzino alla piastra.

Ma non dirlo a nessuno, perché sono cose che solo pochi eletti possono a capire.



PS:

Come è affollato LC di notte! :hammer:
Per inciso, il mio candidato alle presidenziali è Bernie Sanders. La Clinton? che si fo*ta.
Se vince Trump, Putin andrà a nozze tutte le volte che lo incontrerá.
Immaginatevi un po' come sarà facile intortare un demente di quella portata, per un falco come Putin...

La Clinton é l'unica vera minaccia.
Sanders ha fatto di tutto per perdere con lei.

Forse ci saranno novità, perché a molti Repubblicani, Trump non piace, e chissà che qualcun'altra/o si presenti come indipendente....
Le lobby degli armamenti gli consentiranno di fare
una cosa del genere?
Da quelle parti, non vanno per il sottile con nessuno,
sopratutto se ha delle proposte ragionevoli.


piu' che presidente, sedia elettrica.

Quoting ciaotuo:

Se vince Trump, Putin andrà a nozze tutte le volte che lo incontrerá.
Immaginatevi un po' come sarà facile intortare un demente di quella portata, per un falco come Putin...


che putin sia in assoluto l'uomo di potere(in rapporto potere/potenza) piu scaltro sulla piazza non c'è dubbio ma credo sia un errore
continuare a pensare a trump come a un eccentrico riccone e basta.
chi gli ha scritto gli ha scritto il discorso fatto sta che l'ha fatto lui quindi se non altro sa da chi farsi consigliare e a quei livelli c'è poca differenza
tra le due cose. non stiamo parlando un pilota di formuala 1 stiamo parlando di qualcuno che ha uno staff dietro di se che spesso conta piu
della facciata.

Quoting Calipro:

IMHO Trump è di quelli che prendono il professionista migliore e gli danno carta bianca.
Quando è stata ora di primarie gli hanno fatto fare il personaggio ideale per vincerle, e le ha stra-vinte.
Adesso sta interpretando un nuovo personaggio, che è altrettanto stra-vincente.
Alla fine tutti stavano giudicando Trump per la sua maschera, ed è stato un errore grossolano.
La vera partita è iniziata solo adesso e i sondaggi precedenti trattano di un confronto tra due candidati alle primarie e quindi con facce diverse da quelle della campagna finale.


quoto
l'unica cosa che mi sento di aggiungere è un reverse psicology ovvero che se le ha stravinte facendo il burino arricchito matto come un cavallo vuol dire che a tante persone in america piace questo modello , questo è il dato preoccupante, pari e patta con un berlusconi eletto.
Mah, veramente mi chiedo dove abbiate visto questa conversione di Trump nel discorso che ha tenuto.
All'inizio ha detto che gli alleati dovranno difendersi da soli ma poi ha continuato attaccando Obama per aver permesso che Iran, Cina, Nord Corea "non rispettino" l'America e èer aver peggiorato il rapporto con Israele.
La sintesi di quello che ho capito io è: basta compromessi, bombe su chi mi pare.
Piuttosto che quella troiaccia avvizzita della Clinton, Trump tutta la vita. Perché non so cosa accadrà se Trump diverrà presidente, ma so esattamente la risposta se sarà la Clinton ad occupare lo scranno presidenziale.
NIGHTMARE:

Quote:

Mah, veramente mi chiedo dove abbiate visto questa conversione di Trump nel discorso che ha tenuto.

Non c'è stata nessuna conversione, visto che prima di oggi Trump non aveva mai espresso le sue posizioni in politica estera. La sua è stata una dichiarazione "di apertura", e secondo me si è presentato in modo assolutamenrte sconvolgente per l'attuale pensiero mainstream:

"We went from mistakes in Iraq to Egypt to Libya, to President Obama’s line in the sand in Syria. Each of these actions have helped to throw the region into chaos, and gave ISIS the space it needs to grow and prosper. It all began with the dangerous idea that we could make Western democracies out of countries that had no experience or interest in becoming a Western Democracy. [...] thousands of American lives, and many trillions of dollars, were lost as a result.[...] We are getting out of the nation-building business, and instead focusing on creating stability in the world. Our moments of greatest strength came when politics ended at the water’s edge."

E poi ancora: "Our goal is peace and prosperity, not war and destruction. The best way to achieve those goals is through a disciplined, deliberate and consistent foreign policy. With President Obama and Secretary Clinton we’ve had the exact opposite: a reckless, rudderless and aimless foreign policy – one that has blazed a path of destruction in its wake. After losing thousands of lives and spending trillions of dollars, we are in far worse shape now in the Middle East than ever before."

donaldjtrump.com/.../...

E' chiaro che sono soltanto parole, però la direzione del suo discorso è chiara: torniamo a farci i cazzi nostri. (Se i guerrafondai sono andati nel panico - e Mosca ha esultato - un motivo ci sarà, non credi?)
Se posso permettermi, tutti a parlare di questa elezione del presidente di uno Stato estero, ok lo so che sono gli USA, e di tutto ciò che ne consegue in termini d'influenza, che dico, d'ingerenza di tipo economico, politico, sociale, linguistico e chi più ne ha, ne metta. Ma non è che per caso a furia di parlarne di questo sistema politico statunitense si finisca di diventarne assertori? Mi ricordo fino ad una trentina d'anni fa, con il C. A. F. al governo (Craxi - Andreotti - Forlani) trasmettevano, si in tv le vicende USA legate alle loro elezioni ma facevano sfondo sempre alle nostre vicende politiche nazionali. Adesso pure le vicende di politica interna e di ordine pubblico degli Usa mandano nei tg. Ma dai...
Stralcio da: www.lanuovaumanita.net/.../

Ashtar: "Vedete, il modo col quale guardate il mondo caratterizzerà ciò che vedrete, come lo interpreterete, e quindi, come vi sentirete su ciò che sta accadendo intorno a voi. Vi darò un esempio sulla attuale campagna presidenziale statunitense. Ci sono coloro che sostengono Donald Trump, perché sono arrabbiati e si sentono traditi dal loro "governo", e soprattutto vogliono qualcuno che lanci grida di insulti e rabbia contro tutto ciò che sta causando loro alienazione e paura. Lo vedono come un uomo forte, uno che non avrà alcun abuso, e questo è davvero quello che li interessa.

Poi ci sono quelli che vedono Trump come un buffone ridicolo, che fa discorsi irrazionali di incitamento all'odio. Sono allarmati e sbalorditi che qualcuno possa prenderlo sul serio, dal momento che molte delle cose che dice sono palesemente irrazionali o addirittura false. Vedono il pericolo dei precedenti storici nelle sue minacce autoritarie e da batticuore - i fascisti "uomini forti" degli anni '30 che ci hanno portato alla seconda guerra mondiale -, e sono inorriditi da questo.

Ora lasciate che vi dia un altro punto di vista: Forse Trump è un Maestro. Ha creato la caricatura più spettacolare e moderna della figura paterna forte e potente che promette protezione, ma che porterà i suoi seguaci in guerra, caos, e manie di grandezza. È il suo ritratto così estremo –e diventa sempre più così col tempo - che raggiungerà il punto in cui anche i suoi seguaci più seri e ardenti, e gli oppositori nel panico, dovranno scoppiare a ridere? Ciò che dice ad alta voce è spesso assurdo, tuttavia quali risultati si sta godendo? Ha studiato gli effetti nel mondo di Hitler, Mussolini e Stalin, ed egli ha costantemente intensificato l’attitudine "all’esagerazione" nella sua vita fortemente melodrammatica, di personaggio dissoluto.

Potrebbe anche essere un brillante satirico, un propagandista qualificato, e un attore di talento che si è offerto di mostrare al mondo dormiente che l’inganno, in ultima analisi, può essere utilizzato per la rivelazione? Il vero messaggio è che dobbiamo tutti usare di più il discernimento. Lascio a voi, cari fratelli e sorelle, discernere ciò che comporta veramente tutto questo periodo nella storia della Terra. Ci sono elementi di verità e di autentica rivelazione che trapelano ora, anche sui media popolari in precedenza del tutto controllati. Presenteremo qui uno dei nostri "block-busters" preferiti. "
VARIM:

Quote:

Mi ricordo fino ad una trentina d'anni fa, con il C. A. F. al governo (Craxi - Andreotti - Forlani) trasmettevano, si in tv le vicende USA legate alle loro elezioni ma facevano sfondo sempre alle nostre vicende politiche nazionali. Adesso pure le vicende di politica interna e di ordine pubblico degli Usa mandano nei tg.

E' la globalizzazione, baby. Trent'anni fa gli americani si facevano sostanzialmente i cazzi loro, in casa propria (o al massimo intervenivano in un luogo alla volta, isolatamente). Oggi sono dappertutto, nel mondo, e questo ovviamente ci riguarda tutti più da vicino.
Curiosamente, i repubblicani cominciano a dire che bisogna smettere di litigare, e che è venuto il momento di unirsi tutti intorno a Trump.

www.aol.com/.../21368357
Quello che sta succedendo nelle elezioni americane sta succedendo in tutto il mondo soprattutto occidentale, ovvero l'estabilishment è fortemente in crisi d'immagine e quindi vincono, o meglio ottengono forte appoggio, gli outsider, anche perchè Trump stesso ci scherza su, sul fatto di essere repubblicano, non lo è propriamente ed infatti non è neanche riconosciuto tale dalla controparte repubblicana, tanto che i candidati ufficiali principali sono stati sempre Cruz e Rubio che tenteranno di contestare la sua elezione (ancora lo possono fare visto i seggi mancanti). Non sto dando un valore positivo o negativo a Trump, semplicemente esponendo dei fatti.
Si dice sempre "follow the money", ebbene seguendo i finanziamenti dietro la campagna elettorale di Trump, vedremo che i soliti noti non gli hanno dato neanche uno spicciolo, mentre il più appoggiato candidato repubblicano con centinaia di milioni di dollari era Jeff Bush, che avendo carisma zero ed un nome oramai ambiguo e sputtanato dallo stesso Trump in campagna elettorale, dicendo una banale verità che neanche i democratici hanno mai detto contro Bush, ovvero che durante la presidenza Bush ci è stata una grave violazione dello spazio aereo americano ed una scarsa sicurezza (cioè una constatazione neanche complottista, ma fatta di buon senso), ecco si capisce perché Jeff Bush, si sia dovuto ritirare con la coda tra le gambe, anche perchè nei piani iniziali c'era lui a gareggiare con la Clinton, che ora rimane la favorita numero uno.
In Europa sta avvenendo la stessa cosa, vincono o reazionari e xenofobi che dalla loro però hanno un programma critico verso l'ue e la Nato, anche se poi si rivelano fuochi di paglia quando si tratta di votare alle vere elezioni (vedere la le Pen o peggio ancora alba dorata oramai bloccata al 6-7%), sia partiti dichiaratamente anti estabilishment (podemos, cinque stelle, persino l'ala più estrema di Tsipiras, prima della figura meschina) o Corbin in Inghilterra, accusato un pò da tutti, tanto che persino Icke prende le sue difese.
Ecco c'è un cambio dei giochi epocale che sta avendo i suoi effetti anche in america, anche perchè l'unipolarismo americano è praticamente finito e non più praticabile, quindi è un'ottima opportunità per cambiare le cose, con anche il rischio che i camaleonti riescano a prendere al balzo questa occasione per dirigere ancora a loro favoro il malessere generale.
Trump non credo sia un bene per gli americani, ma lo è certamente per il mondo, soprattutto per l'Europa. La Clinton invece è una minaccia seria alla pace mondiale, ma su di lei pende l'investigazione dell'fbi, quindi non diamo nulla per scontato.

Quoting Redazione:

Curiosamente, i repubblicani cominciano a dire che bisogna smettere di litigare, e che è venuto il momento di unirsi tutti intorno a Trump.
www.aol.com/.../21368357



Forse per Giugno arriverà la tempesta di guano e allora tutti saltano sul carro di chi potrà puntare il dito sugli altri:

dailycaller.com/.../...
"Obama May Release The 9/11 Saudi Papers As Early As June"


E probabilmente questo strano "effetto collaterale" di ricongiungimento è stato previsto e provocato ad arte dal professionista di Trump.

Così come sta per mettere sotto scacco anche i guerrafondai e di conseguenza la Clinton. Perché mostrerà:
Da una parte "io vi mostro la verità" e "niente guerra senza ritorni economici" (Trump)
Dall'altra la solita manfrina guerrafondaia fondata sulle panzane (Clinton)

E tra Giugno e Novembre c'è troppo poco tempo perché il popolino dimentichi, perciò anche il timing direi che è stato ottimo.


Senza contare poi la pletora di contro-panzane che saranno costretti a dire i media per rigirare la frittata: stiamo parlando di sostituire una versione ufficiale con un'altra dopo 15 anni. In piena campagna presidenziale.
Per un personaggio "fuori dai denti" come Trump sarà semplicemente il meglio che si possa chiedere.

Quote:

ma poi Hillary Clinton lo schiaccerà come una lucertola sull'asfalto

Che interessante analogia, tra tutte quelle che si potevano scegliere, questa mi sembra curiosamente la più appropriata, disquisendo di certi personaggi ;-)
DAR56:

Quote:

Che interessante analogia, tra tutte quelle che si potevano scegliere, questa mi sembra curiosamente la più appropriata, disquisendo di certi personaggi.

Conoscerai sicuramente l'espressione inglese "pun intended". ;-)
Perché Trump rischia di diventare Presidente degli USA?
Perché è un americano tronfio, spaccone, arrivista, come tutti gli americani..o quasi!!!
Senza sottovalutare i soldi.
Un saluto a tutti.... Rapidamente dirò su come noi tutti dovremmo riuscire a cambiare paradigma.... Mi spiego: con la profonda stima che nutro per M.M. nonché per giulietto chiesa che mi hanno,sopratutto il primo, letteralmente svelato un universo di interessantissime informazioni e vere e proprie rivelazioni mi trovo però a sottolineare il fatto come entrambi appartengono a quella generazione che credeva nella politica e nella possibilità che ci sia un individuo indipendente o parzialmente indipendente atto a far il bene del "popolo"...... Ed è qui che calano inesorabili le mie perplessità : per me infatti non esiste democrazia o libere elezioni ne qui né tantomeno nella terra dei creduloni x eccellenza, gli USA. Come si fa a parlare di un mezzo pazzo xenofobo come LA ALTERNATIVA.... X me non esiste alternativa non si diventa presidente x una scelta dal basso .... Non si diventa il leader x eccellenza senza chi di dovere lo avalli sapendo già cosa è come gestire tutta la carrozza che gli sta dietro.... X me la vera rivoluzione è abbattere questo paradigma di questa politica nata cresciuta pasciuta e cresciuta x fotterci alla grande dando l illusione che sia cosca libera e scevra da implicazioni di controllo e manipolazione.... Forse un tempo c era la sensazione che un uomo eletto in libere elezioni potesse cambiare le cose..... forse.... Ma è a questa enorme cavolata che oggi le nuove generazioni devono voltare le spalle .... Non esiste L uomo novus ... Non esiste la buona politica e finché non riusciamo a cambiare questa granitica visione non ci libereremo mai.... In un recente post G. Chiesa parlava dell immobilismo della "sinistra" nei riguardi delle fandonie sull 9/11 .... A me è scappata una gran risata.... La sinistra????? Ecco si parla in una chiave rivoluzionaria di eventi beffa come la versione ufficiale dell 9/11 e poi si fa appello o ci si stupisce di come una parte del carrozzone non si sia mossa a favore della verità (vecchio paradigma) quindi si cerca di risolvere un problema usando lo stesso schema di chi il problema lo ha creato.... E inevitabilmente si rimane inchiodati..... Basta , basta , basta continuare a credere che ci siano i buoni e i cattivi dentro al sistema che ci controlla..., questa è L illusione che fa sì che siano ancora tutti lì a FOTTERCI.... Con la massima stima Hvsky
L'analisi è abbastanza condivisibile, salvo che la colpa dell'attuale situazione è addossata tutta sull'amministrazione Obama-Clinton mentre i guai nascono con l'amministrazione Bush (da cui, comunque, prende le distanze). La parte programmatica, inveve, è un discorso a due facce, contradditorio. Prima dice che:

President Obama gutted our missile defense program, then abandoned our missile defense plans with Poland and the Czech Republic.

He supported the ouster of a friendly regime in Egypt that had a longstanding peace treaty with Israel – and then helped bring the Muslim Brotherhood to power in its place.

Israel, our great friend and the one true Democracy in the Middle East, has been snubbed and criticized by an Administration that lacks moral clarity. Just a few days ago, Vice President Biden again criticized Israel – a force for justice and peace – for acting as an impediment to peace in the region.

We will spend what we need to rebuild our military. It is the cheapest investment we can make. We will develop, build and purchase the best equipment known to mankind. Our military dominance must be unquestioned.


e anche che

We will spend what we need to rebuild our military.

Poi parla di pace. Nel migliore dei casi, se venisse eletto, sarà una nuova Yalta. Io sono più spaventato dall'equilibrio del terrore che dall'ISIS.

Quoting Floh:

@ anakyn

Tu sì che hai capito tutto, vero?
Forse ti ritieni pure intelligente solo perché credi che i vegetariani non mangino carne.

Ti svelo un segreto: sarebbe più paradossale per un vegetariano mangiare un'insalata di verdure che un branzino alla piastra.

Ma non dirlo a nessuno, perché sono cose che solo pochi eletti possono a capire.



Confermi di non averci capito un beneamato cazzo, e di vantartene pure. Che minchia c'entra Sanders adesso, santissimo cielo?!?

Che pazienza ci vuole...
Il vincitore e' incerto ma lo sconfitto certissimo
Certo questo confermerebbe una tendenza globale di far fare ai "democratici" cose da "neocon" storicamente appartenenti alla "destra" conservatrice.

Insomma i guerrafondai punterebbero sull'elezione dei progressisti.

Una volta tanto gli USA possono prendere esempio da quanto sta succedendo nel nostro Bel Paese, dove la "sinistra" è riuscita dove la "destra" aveva fallito.

I democratici sono ormai il cavallo di troia dei poteri forti. Questo non significa che Trump manterrà quello che promette, anzi.

Questi discorsi mi ricordano l'entusiasmo pre-Obama se avesse vinto...io dicevo che non sarebbe cambiato niente soprattutto in politica estera e infatti...

Ma se parte dell'elettorato con Obama ha mangiato la foglia, ecco che Trump diventa improvvisamente il pacifista...repubblicano...come no.

Il messaggio che leggo io è: votate chi vi pare pensando che cambi qualcosa, qui intanto l'agenda continua.

Ormai la strategia è confondere il più possibile l'elettorato, si viaggia a vista nella nebbia più totale.

Quoting Redazione:


Quote:

Mah, veramente mi chiedo dove abbiate visto questa conversione di Trump nel discorso che ha tenuto.

Non c'è stata nessuna conversione, visto che prima di oggi Trump non aveva mai espresso le sue posizioni in politica estera. La sua è stata una dichiarazione "di apertura", e secondo me si è presentato in modo assolutamenrte sconvolgente per l'attuale pensiero mainstream:

"We went from mistakes in Iraq to Egypt to Libya, to President Obama’s line in the sand in Syria. Each of these actions have helped to throw the region into chaos, and gave ISIS the space it needs to grow and prosper. It all began with the dangerous idea that we could make Western democracies out of countries that had no experience or interest in becoming a Western Democracy. (...) thousands of American lives, and many trillions of dollars, were lost as a result.(...) We are getting out of the nation-building business, and instead focusing on creating stability in the world. Our moments of greatest strength came when politics ended at the water’s edge."

E poi ancora: "Our goal is peace and prosperity, not war and destruction. The best way to achieve those goals is through a disciplined, deliberate and consistent foreign policy. With President Obama and Secretary Clinton we’ve had the exact opposite: a reckless, rudderless and aimless foreign policy – one that has blazed a path of destruction in its wake. After losing thousands of lives and spending trillions of dollars, we are in far worse shape now in the Middle East than ever before."

donaldjtrump.com/.../...

E' chiaro che sono soltanto parole, però la direzione del suo discorso è chiara: torniamo a farci i cazzi nostri. (Se i guerrafondai sono andati nel panico - e Mosca ha esultato - un motivo ci sarà, non credi?)

D'altra parte, Nigthmare ha ragione nell'evidenziare che, se da un lato Trump ha lanciato messaggi di apertura verso la Russia, dall'altro ha opposto una chiusura piuttosto rigida e aggressiva verso l'Iran ("non possiamo permettere che abbia l'arma nucleare" è una frase che fa presagire grossi problemi all'orizzonte), verso la Cina ("dobbiamo impedire loro di aggredirci economicamente") ed in generale una politica per nulla accomodante verso gli alleati occidentali, colpevoli di "non fare abbastanza" sotto il profilo della difesa militare.
Oltre al solito ritornello (comune a tutti i presidenti USA, a dire il vero) di "gli USA prima di tutto e sopra a tutti".

Insomma a me pare che il bilancio netto della politica estera di Trump sia fortemente repubblicano (com'è normale che sia) ma non particolarmente distensivo verso prospettive di pace nel mondo.

Con la Clinton, comunque, andrebbe molto peggio.
Per cui, fra i due, IMHO c'è da tifare per Trump.
"In sintesi, ha detto Trump, gli Stati Uniti devono mettere fine alla loro politica interventista nel mondo, e ritrovare un equilibrio con le grandi potenze straniere, basato sul reciproco rispetto delle esigenze di ciascuno."

Dai non scherziamo...c'è veramente qualcuno che può credere che una roba del genere possa mai accadere??
MATRIZOO:

Quote:

Dai non scherziamo...c'è veramente qualcuno che può credere che una roba del genere possa mai accadere??

Certo che no. Però il discorso c'è stato, ed il suo impatto mediatico lo ha avuto. Poi ovviamente, se dovesse vincere lui, inventeranno qualcosa per fargli cambiare idea. Anche Bush era non-interventista, prima di essere eletto. Poi gli hanno fatto l'11 settembre...
Ieri sera ho visto il film "Lui è tornato".

Non c'è da stupirsi che un uomo un po eccentrico, con una strana capigliatura e atteggiamento, passa dal deriso all'acclamato.
Il paragone ovviamente è si ferma a questo.
Io non sono in grado di leggere e comprendere affondo le parole dirette di Trump, perchè ho un inglese da asilo. Ma occorre fare molta attenzione, perchè non è detto che non si voglia più una politica interventista, ma potrebbe essere che non si vuole più una mezza politica interventista. Ovvero ora sono ovunque con mezze misure, con gruppi infiltrati, e questo modo di agire disperde forze e lascia il caos e difficilmente riescono a mantenerne il controllo. Forse Trump vuole concentrare gli obiettivi, focalizzarsi e massimizzare al meglio l'uso delle risorse. Insomma evitare i tanti, tantissimi focolai tutti in una volta che non riescono a gestire. Ma pensare volta per volta a un obiettivo.
Sarà un caso ?
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> Con la Clinton, comunque, andrebbe molto peggio.
> Per cui, fra i due, IMHO c'è da tifare per Trump.

Sto cominciando a pensare che invece potrebbe non essere così. Mi spiego meglio: con Trump si avrebbe un po' di pace (relativamente alla Clinton) ma sarebbe la consueta pace che dura fino al prossimo presidente guerrafondaio. Nel frattempo gli Stati Uniti potrebbero avere il tempo di riorganizzarsi e tornare più belligeranti che mai.

Ad oggi le risorse economiche e militati statunitensi sono abbastanza allo stremo e un ulteriore colpo di reni della Clinton potrebbe dare loro quel colpo di grazia enomico/militare di cui il mondo ha bisogno. Perchè gli Stati Uniti sono un costo per quasi tutto il resto del mondo: la crisi finanziaria l'hanno portata loro col loro sistema di derivati. Il terrorismo e i ribelli sono spesso opera loro. Lo spionaggio di massa deriva dall'11/9. Il TTIP stesso è una fregatura, per noi. Sembra che tutte le rogne più grosse arrivino da quelle parti.

Alla fine continueranno ad essere un costo per quasi tutti finché avranno forza militare. Forse a questo punto converrebbe lasciare che si rovinino, come un bullo del neolitico cui sta per rompersi la clava: lasciamo che insista a dimostrarsi "er mejo".

Quoting Calipro:

Alla fine continueranno ad essere un costo per quasi tutti finché avranno forza militare. Forse a questo punto converrebbe lasciare che si rovinino, come un bullo del neolitico cui sta per rompersi la clava: lasciamo che insista a dimostrarsi "er mejo".


Credo sia una strategia sbagliata. Se il bullo non lo fermi in qualche modo, egli continua ad alimentarsi - anche psichicamente - delle risorse dei bullizzati. E cede infine, ma solo dopo aver succhiato alla morte tutti i bullizzati (tra cui noi). Dopo aver scorticato a morte l'ultima pecora - cosa che peraltro, in genere, si guarda bene dal fare. E con il TIPP ne avrebbe di sangue da succhiare ancora!
Se per es. i russi non fossero intervenuti in Siria, con la dura clava russa, il bullo avrebbe continuato imperterrito.
Si riorganizzino pure, quando torneranno a calcare le scene troveranno un teatro profondamente mutato, nel frattempo.
Lasciar agire il bullo nella speranza che si stanchi è come continuare a offrire i giovinetti ateniesi al minotauro sperando che prima o poi gli passi la fame. Ma al minotauro passa la fame solo quando lo abbatti grazie alla combinazione della forza di Teseo e della sagace astuzia del filo d'Arianna

Quoting Calipro:

Forse a questo punto converrebbe lasciare che si rovinino, come un bullo del neolitico cui sta per rompersi la clava: lasciamo che insista a dimostrarsi "er mejo".


Con l'enorme rischio, però, di trascinare a fondo anche noi con loro.
Purtroppo gli USA sono il "bullo" meglio armato del pianeta, ed al posto della clava hanno un arsenale nucleare capace di cancellare il pianeta Terra dall'Universo nel volgere di pochi minuti.
allora non ci capiamo, NON RISCHIA NIENTE DI NIENTE, è stato già deciso anni fa chi deve essere presidente.

Il prossimo presidente sarà la Skull&Bones Hillary Clinton, i regnanti degli USA la volevano fare prima presidente donna prima di Obama ma poi il think tank ha optato per fare prima un presidente nero e poi un presidente donna onde evitare che l'opinione pubblica pensasse che si preferiva una donna bianca ad un uomo nero e che gli USA sono razzisti più che sessisti.

Quindi beccatevi la Clinton e ammirate Satana alle prese con la distruzione del mondo come lo conoscete guerra e morte la faranno da padrone.
Come recitava un adesivo posto su un paraurti di un taxi durante una campagna elettorale per l'elezione del sindaco di New York dei primi anni 70, "meno male che non possono essere eletti entrambi": di certo preferirei una nazione che non opprime le altre e non interviene nella politica interna delle altre nazioni. Tuttavia mi pare impossibile che queste persone, al pari della maggior parte dei politici (di mezzo mondo), sia sincera: del resto anche Obama doveva ritirarsi dall'Iraq e anche noi italiani dall'Afghanistan , però siamo ancora presenti con le truppe a dettare legge dove non dovevamo neppure esserci.
> Purtroppo gli USA sono il "bullo" meglio armato del pianeta,
Ho i miei dubbi, perché:
1) le armi statunitensi non sono fatte per vincere le guerre, ma per spaventare e generare profitto a scapito dei taxpayers.
L'esempio lampante sono gli F35, fatti per far guadagnare ai soliti noti. Ma che non reggerebbero uno scontro con aerei "veri" russi.

2) il vero quartier generale dell'armata USA non è il Pentagono bensì Hollywood: a livello di strategia e comunicazione non sono molto distanti dai loro film, dove invece i russi (ad esempio) sono su un'altro pianeta.

3) non c'è coerenza: l'amminstrazione ha diverse anime che ragionano indipendentemente. E ci sono le guerre intestine come quella tra CIA e FBI

In caso di inizio di guerra vera, le portaerei statunitensi si troverebbero i MIG russi a passare sopra la loro testa senza poterci fare niente. Con i sommergibili che sbucano da tutti i porti. Non servirebbe nemmeno combattere.

> ed al posto della clava hanno un arsenale nucleare capace di cancellare il
> pianeta Terra dall'Universo nel volgere di pochi minuti.

Vero, ma non siamo più ai vecchi tempi:
1) una volta ogni nazione era più o meno separata e tirare una bomba atomica in Giappone non dava problemi. Oggi c'è la globalizzazione: basta il cambio di CDA in un'azienda per generare danni enormi dall'altra parte del mondo.
Non è semplicemente più possibile provocare questo tipo di eventi senza avere conseguenze dirette enormi sulla propria economia.
E potrebbero essere le stesse multinazionali che finanziano la Clinton di turno a trovarsi i danni peggiori.

2) una volta negli Stati Uniti c'erano solo statunitensi. Oggi non è più così. In caso di bomba atomica ad es. in un Paese arabo, rischiano una guerra santa da parte dei musulmani statunitensi. Considerando che li le armi sono in libera vendita al supermercato, non è un problema da poco

3) una volta gli Stati Uniti stavano bene economicamente. Oggi hanno un debito pauroso e non si possono permettere di inimicarsi dei partners commerciali. Senza contare che campano sul petrolio venduto in dollari, distribuendo di fatto le loro spese sul resto del mondo. In caso di guerra il petrolio potrebbe essere venduto in altra moneta, lasciandoli sul lastrico in breve tempo
doppio

Quoting Calipro:

> Purtroppo gli USA sono il "bullo" meglio armato del pianeta,
Ho i miei dubbi, perché:
1) le armi statunitensi non sono fatte per vincere le guerre, ma per spaventare e generare profitto a scapito dei taxpayers.
L'esempio lampante sono gli F35, fatti per far guadagnare ai soliti noti. Ma che non reggerebbero uno scontro con aerei "veri" russi.

2) il vero quartier generale dell'armata USA non è il Pentagono bensì Hollywood: a livello di strategia e comunicazione non sono molto distanti dai loro film, dove invece i russi (ad esempio) sono su un'altro pianeta.

3) non c'è coerenza: l'amminstrazione ha diverse anime che ragionano indipendentemente. E ci sono le guerre intestine come quella tra CIA e FBI

In caso di inizio di guerra vera, le portaerei statunitensi si troverebbero i MIG russi a passare sopra la loro testa senza poterci fare niente. Con i sommergibili che sbucano da tutti i porti. Non servirebbe nemmeno combattere.


Benissimo: ma se anche i russi fossero più forti, hai presente cosa passa in mezzo fra USA e Russia?


Quote:

> ed al posto della clava hanno un arsenale nucleare capace di cancellare il
> pianeta Terra dall'Universo nel volgere di pochi minuti.

Vero, ma non siamo più ai vecchi tempi:
1) una volta ogni nazione era più o meno separata e tirare una bomba atomica in Giappone non dava problemi. Oggi c'è la globalizzazione: basta il cambio di CDA in un'azienda per generare danni enormi dall'altra parte del mondo.
Non è semplicemente più possibile provocare questo tipo di eventi senza avere conseguenze dirette enormi sulla propria economia.
E potrebbero essere le stesse multinazionali che finanziano la Clinton di turno a trovarsi i danni peggiori.

Ok: ed il fatto che in caso di guerra atomica gli USA si autodistruggerebbero (spazzando via nel contempo anche noi) ti rende in qualche modo tranquillo e sereno sul fatto che se ne rendano conto?
> Benissimo: ma se anche i russi fossero più forti, hai presente cosa passa in mezzo fra USA e Russia?

Non importa, nel senso che una guerra vecchio stile è impossibile. Al massimo si può arrivare a delle scaramucce iniziali.


> Ok: ed il fatto che in caso di guerra atomica gli USA si autodistruggerebbero (spazzando via nel contempo anche noi) ti rende in qualche
> modo tranquillo e sereno sul fatto che se ne rendano conto?

Certo, perché sono guidati da aziende, quindi la guerra o gli accordi li fanno per profitto.
Non c'è un leader con una forte ideologia disposto a immolarsi per chissà quali motivi: é solo business.


Per inciso: le guerre ormai si fanno a livello economico perciò credo che i nemici degli USA non avrebbero nemmeno l'interesse di batterli militarmente, bensì di comprarli: sono economicamente molto deboli e sono quindi acqustabili nei settori chiave.

Un giorno potremmo vedere delle multinazionali arabo/cinesi presentare il loro candidato alle presidenziali USA: quella sarebbe la loro vera reale sconfitta.

Quoting Calipro:

> Purtroppo gli USA sono il "bullo" meglio armato del pianeta,
Ho i miei dubbi, perché:



Delirante fare i veggenti su scenari di cui non si conosce proprio nulla dei fattori in gioco. Neanche stesse commentando una partita di risiko dove vedete tutti i carrarmatini in bella vista.


Quote:

1) le armi statunitensi non sono fatte per vincere le guerre, ma per spaventare e generare profitto a scapito dei taxpayers.
L'esempio lampante sono gli F35, fatti per far guadagnare ai soliti noti. Ma che non reggerebbero uno scontro con aerei "veri" russi.

Tu delle armi USA non sai proprio un bel fico secco. E ci mancherebbe altro. Secondo me non sono in molti sul pianeta a conoscere tutto il potenziale, secondo me si contano sulle dita di una mano e non saprei neanche se c'è qualcuno che sa tutto. Poi sugli aerei "veri russi", mentre gli americani hanno quelli della lego :perculante:
PS. guarda che gli americani non hanno solo gli F35 non sono neanche in servizio.
Per passione sugli aerei un tempo bazzicavo un forum di piloti ti consiglio di farci almeno un giro, gente molto esperte che ne ha anche pilotati, e vedi che ti dicono a proposito dei "falsi aerei" usa


Quote:

In caso di inizio di guerra vera, le portaerei statunitensi si troverebbero i MIG russi a passare sopra la loro testa senza poterci fare niente. Con i sommergibili che sbucano da tutti i porti. Non servirebbe nemmeno combattere.

:hammer:


Quote:

2) una volta negli Stati Uniti c'erano solo statunitensi. Oggi non è più così. In caso di bomba atomica ad es. in un Paese arabo, rischiano una guerra santa da parte dei musulmani statunitensi. Considerando che li le armi sono in libera vendita al supermercato, non è un problema da poco

Si i terroristi :perculante:


Quote:

3) una volta gli Stati Uniti stavano bene economicamente. Oggi hanno un debito pauroso e non si possono permettere di inimicarsi dei partners commerciali. Senza contare che campano sul petrolio venduto in dollari, distribuendo di fatto le loro spese sul resto del mondo. In caso di guerra il petrolio potrebbe essere venduto in altra moneta, lasciandoli sul lastrico in breve tempo

:hammer: :perculante: Proprio scenari da risiko :perculante:

E per cortesia lasciamo stare le stronzate di paragoni tipo bullo.

L'americano stereotipato da bullo conta proprio quanto il furbetto italiano medio. Un cazzo di nulla.

Le vere scelte non le fanno i bulletti, e la macchina procede sempre in accellerata senza intoppi nella propria agenda. E sti cazzi USA, Russia, ecc.. sono ben altri gli attori in gioco e non sono confinati nelle loro nazioni.
Per come la vedo io,
le democrazia occidentali hanno sempre il persistente problema di perpetrare la DISTORSIONE di democrazia al loro interno per la quale al potere non è rappresentata la maggioranza della popolazione e tantomeno i voleri popolari.
Chi comanda ha sempre l'arduo compito di continuare a preservare il sistema di pochi privilegiati contro la massa popolare.
Negli USA, ma non solo, il prodotto di politiche di questo tipo ha portato alla povertà e disagio milionate di americani che non sono più disposti a votare i classici canditati,
Trump apparendo come outsider e parlando schietto riesce a raccogliere quei perduti consensi a Bush, Cruz e compagnia,
in realtà non cambia niente, il risultato sarà sempre la propagazione del sistema di potere dei pochi contro i molti,
della politica antipopolare contro idee popolari,
forse anche dei massoni contro i non massoni.

Io dico che c'è bisogno nelle democrazie occidentali della volontà popolare, che gli "outsider ignoranti e rompicoglioni" (Walter Lippmann) si inseriscano prepotentemente nel dibattito imponendo nuovamente questioni fondamentali interessanti il popolo,
alcuni esempi di ciò che si dovrebbe discutere:
chi è o cosa è lo Stato? Che funzioni deve avere? Vogliamo uno Stato sociale che si preoccupa dei bisogni della popolazione?
O vogliamo uno Stato neutro che si limita a garantire l'ordine ed il sitema di cose attuale?

Il lavoro è un diritto?
Se si deve esserci per tutti quelli che ne hanno bisogno senza per questo accettare i ricatti sia sul tipo di lavoro che sulle modalità di svolgimento.

Il diritto alla salute (anche negli USA) esiste?
Se si le compagnie di assicurazione vanno tolte di mezzo senza si e senza ma.

Ma immagino che la campagna elettorale negli USA non parli e non parlerà di queste questioni cruciali,
ma di cose secondarie proprio per distrarre la gente,
come anche in Italia del resto.
@Massimo


Quote:

Ma da qualche giorno le cose sono radicalmente cambiate, perché Donald Trump ha finalmente fatto il suo primo discorso sulla politica estera, ed ha spiazzato tutti: invece del solito sproloquio vuoto e delirante, Trump ha messo insieme un discorso sensato, equilibrato e assolutamente ragionevole, che sembra aver fatto presa sul grande pubblico. In sintesi, ha detto Trump, gli Stati Uniti devono mettere fine alla loro politica interventista nel mondo, e ritrovare un equilibrio con le grandi potenze straniere, basato sul reciproco rispetto delle esigenze di ciascuno.

Ma il discorso di Trump ormai ha lasciato il segno, ed indietro non si può tornare: l'uomo dal ciuffo impossibile evidentemente si è circondato di persone che sanno consigliarlo, ed una cosa ormai in America è chiara a tutti: se mai Hillary Clinton diventerà presidente, la sua non sarà certo una passeggiata. Non solo Trump le darà del filo da torcere, nei dibattiti presidenziali del prossimo autunno, ma ha anche dimostrato una grande dote camaleontica, nel trasformare con facilità il suo populismo da baraccone in una strategia politica solida e credibile.

Attenzione alle etichette: io credo che il giudizio diffuso di Trump come populista da baraccone derivi soprattutto dal filtro della propaganda mediatica, più che dai discorsi di Trump. Quello che viene presentato come "razzismo e xenofobia" a me sembra invece puro e semplice nazionalismo, e un presidente USA nazionalista, che si dedichi al suo paese invece che a un folle piano di governo mondiale, a me sta più che bene, certo mille volte meglio che la Clinton.
E poi sarebbe, dopo Kennedy, il secondo presidente non massone (cosi' sembra) della storia degli USA. :pint:

Quoting Calipro:

le guerre ormai si fanno a livello economico


Consiglio:
federicodezzani.altervista.org/guerra-senza-limiti-breve-compendio-del-conflitto-non-militare-contro-russia-e-cina/
che analizza l'attuale strategia militare, in senso allargato, partendo dal libro "Guerra senza limiti" scritto nell'ormai lontano 1999 dai due ufficiali dell'Aeronautica militare cinese Qiao Liang e Wang Xiansgui

Quoting igork58:



piu' che presidente, sedia elettrica.



Perche' invece di parlare non va sotto la scrivania di suo marito a finire quello che ha iniziato la Levinsky?

Quoting P.K.89:

sono ben altri gli attori in gioco e non sono confinati nelle loro nazioni.


Perfettamente d'accordo.
Come disse sfacciatamente Warren Buffet, si tratta di lotta di classe, e la stanno vincendo loro

Quoting Aironeblu:


Quoting igork58:



piu' che presidente, sedia elettrica.



Perche' invece di parlare non va sotto la scrivania di suo marito a finire quello che ha iniziato la Levinsky?



E col rublo come va'.....gia', i media non ne parlano.
Una cosa che sembra sfuggita agli eminenti commentatori e Mr Mazzucco - e' che TRUMP - in maiuscole - si e' detto contrariio alla NATO, che gli europei se la paghino da se.