Condanne penali e civili per chi diffonde notizie “esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti manifestamente infondati o falsi”. E’ un passaggio del disegno di legge “Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica” presentato oggi al Senato contro i blog e i forum che riportano fake news. Per chi le diffonde, si legge nel testo, si può arrivare a un’ammenda fino a 5mila euro. E se recano “pubblico allarme o nucumento agli interessi pubblici” la pena, oltre alla ammenda, è la reclusione non inferiore a 12 mesi. L’articolo 3 del disegno di legge prevede misure per contrastare l’anonimato, mentre l’articolo 4 norma la rettifica.
Un testo che arriva dopo le dichiarazioni del presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, che a fine 2016 aveva proposto una “rete di organismi nazionali indipendenti ma coordinata da Bruxelles” per identificare e sanzionare chi diffondesse fake news. Parole che che avevano fatto insorgere Beppe Grillo, che aveva parlato di “nuova inquisizione”. E contro la diffusione di notizie false online era intervenuta anche la presidente della Camera Laura Boldrini, che in un video messaggio ha detto: “Le bufale non sono goliardate, sono menzogne pensate per danneggiare”. E ha lanciato il sito bastabufale.it, invitando gli utenti a firmare il suo appello contro le false informazioni.
Il ddl contro le fake news – Il testo, presentato dall’ex M5s Adele Gambaro (oggi Ala-Sc) e che vede tra i firmatari tutti i gruppi parlamentari, esclude dalle sanzioni testate giornalistiche registrate e introduce “il diritto all’oblio”. “Vogliamo combattere la diffusione delle fake news – spiega Gambaro insieme ai senatori Riccardo Mazzoni di Ala, Sergio Divina della Lega Nord e Francesco Giro di Forza Italia- difendendo la differenza tra le bufale intese come satira e le notizie false che arrecano danni seri. Vogliamo garantire la trasparenza sul web e incentivare la alfabetizzazione mediatica attraverso la formazione dei giovani. Si tratta – osserva – di una battaglia di civiltà: il nostro testo è il solo l’inizio di una discussione che speriamo sia molto ampia. Puntiamo alla raccolta di un numero di firme più alto possibile da tutti gruppi“. L’intento, però, non è di mettere “un bavaglio al web e non vogliamo mettere sceriffi, ma normare quello che è diffuso e non ha regole”.
Fonte Il Fatto Quotidiano
e se noi (generico) lo facciamo con i mediamainstream o la RAI ecc. quanto chiediamo di risarcimento per la presa per i fondelli?!
Senza pudore.
Mi rivolgo a chi ha scritto il ddl: le fake news si combattono insegnando le basi del giornalismo alla gente. Coglioni.
La legge DEVE essere (almeno formalmente) uguale per tutti!
E se la fanno uguale per tutti ci sarà da ridere!
E se ti registrassi come testata giornalistica??? saremmo disposti a pagare tutti un tot ...
Devo andare in prigione per aver affermato qualcosa di manifestamente falso?
Ora, supponiamo che io cambi idea in prigione, ma che nel contempo vada al potere un governo ateo.
Se io dicessi: Dio esiste, finirei di nuovo in gattabuia? Con il doppio della pena per recidiva? Oppure, siccome affermo il contrario rispetto alla prima volta in cui sono finito in prigione la recidiva non si calcola?
Il grado di sfrontatezza di costoro ha abbondantemente oltrepassato il segno.
Ora basta! Sono pronto a impegnarmi direttamente.
PS: buonasera a tutti! sono fresco di registrazione ma frequento il blog da tempo e sono un grande estimatore di Massimo Mazzucco.
PPS: Massimo, mi permetto di rivolgermi informalmente a te: oggi mi e' venuto in mente con grande tristezza il tuo bellissimo documentario sulla canapa indiana quando ho letto del suicidio di un ragazzo di 16 anni a Lavagna (GE) per il panico procuratogli dalla GDF (allertata dalla madre adottiva!!!!) perche' il ragazzo aveva in casa dieci grammi di hashish ... Ho pensato che e' proprio vero che la disinformazione uccide piu' della peggiore delle droghe chimiche! Altro che un analgesico naturale come la canapa ...
www.youtube.com/watch?v=amD12oae18I
Lo spettatore
Le multe se non sono in proporzione alla visibilità e al potere d'acquisto reale...son già una truffa!
Poi nel mio comune se non raccogli gli escrementi del quadrupede paghi un massimo di 10.000€ ...beh insomma...chissà un'insegna abusiva o di due millimetri più grande...c'è sempre esagerazioni che rendono la vita una gabbia...
Multare dovrebbe esser una soluzione estrema e proporzionale...multare la terra piatta? Dove sta il limite...?
Multare chi cita l'antica Grecia per sdoganare la pedofilia? E chi giudica? Chi predica "bene" e razzola male? I "giusti" democraticamente votati dall'♢VILE?
Chessifà, lasciamo libero perché con tor scendendo gl'inferi c'è di peggio?
Slobbysta
In Germania c'erano proposte di multe di 500 000 Euro (contro la politica dell'odio)
t-online.de/.../...
Con 5 000 solo stendi quasi tutti i blogger. Con 500 000 mila tanti.
Da oggi, se io scrivo che la maggioranza dei casi di autismo sono causati dai vaccini e mi portano in tribunale, l'accusa dovrà dimostrare davanti al giudice il motivo del perché questo non è vero; se scrivo che un grattacielo non può collassare in caduta libera per effetto di un impatto aereo e degli incendi e che un aereo non può svanire nel terreno o in un edificio ecc. ecc., in tribunale l'accusa dovrà dimostrare davanti al giudice come queste cose possono essere invece possibili; se scrivo che le banche commerciali chiedono interessi usurai su denaro creato dal nulla, in tribunale l'accusa dovrà dimostrare che non è vero. Ecc., ecc., ecc.....
Questo mi sembra un ottimo momento per cominciare a scrivere a più non posso tutte le verità che fanno paura, perché a seguito di una denuncia, l'onere della prova passa a lor signori
Se invece, come sostiene Mazzucco "giudice e giustiziere in questo caso sono la stessa entità" (e io non ho elementi per dire che non sia vero), allora è inutile andare avanti, loro hanno vinto e noi abbiamo perso, chiudiamola qui e tutti a casa, sarà per un'altra volta e per un'altra vita. Pazienza.
Buona sera a tutti voi.
'' io sono un bugiardo''
Oppure
''Ogni frase rportata su questo sito è una fakenews''
www.facebook.com/groups/1848016538747118/?fref=ts
ops scusate visto ora che spettatore aveva gia postato
ilfoglio.it/.../...
Tu mi vuoi multare perche' io dico che l'11 settembre è un inganno?
Allora io ti DIMOSTRO che lo è CONSTRINGENDOTI a vedere il video di Massimo per 5 ore
Tu mi vuoi multare perche' io dico che ci sono VACCINI pericolosi?
Allora io ti DIMOSTRO che lo sono costringendoti a vedere VAXXED
etc etc
L'ateismo è ampiamente tollerato, non credo ci siano problemi.
Piuttosto, rimanendo in tema di negazionismo, potrebbe essere esilerante se andasse al potere un partito nazional-socialista.
Mrexani:
La logica non fa una grinza.
L'importante è ricordarsi di non riportare mai nessuna "fake reality".
Antdbnkrs:
L'idea è divertente ma penso che alla fine nessuno verrà mai multato.
E' oggettivamente difficile, in sede processuale, appurare cosa sia vero o falso.
E' più facile essere citati in giudizio: magari ne esci rapidamente assolto ma devi pagare le spese legali e queste, probabilmente, superano i famigerati 5000€.
sono_io:
Una provocazione che sembra la ciliegina sulla torta.
Poche migliaia di euro non sono niente per una testata giornalistica.
Il blogger medio, con poche migliaia di euro, gli fai molto male e alla fine chiude perchè non può permettersi di pagare N multe ogni mese.
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Più preoccupante è il famigerato "diritto all'oblio": ritengo sia giusto non condannare a vita un privato cittadino ma nemmeno si possono cancellare eventi giudiziari di una azienda, un personaggio pubblico o un politico. Nella sua applicazione più ampia, apre le porte alla censura totale e, di fatto, alla cancellazione della storia nazionale.
Non meno inquietante è il fatto di poter applicare sanzioni anche ai forum dove può essere oggettivamente difficile - se non impossibile - per l'amministratore verificare i contenuti postati dai singoli utenti: in tal caso credo che si rischierebbe una incoerenza con le normative esistenti riguardanti i big ISP (es: Google, Facebook, ecc...). Follia perchè la cosa dovrebbe riguardare anche i contenuti già presenti: alcuni forum hanno oramai milioni - o miliardi - di post!!!
Se invece si vogliono uniformare anche le normative sugli ISP... beh... mi sa che la Boldrini ne esce con le ossa rotte: ai big non frega un cazzo di perdere un paio di complottisti ma se devono iniziare ad aprire il portafoglio per ogni frase che non garba, mi sa che vedremo una certa quantità di "hackerate russe".
E il mondo intero capirà che paese di merda è l'Italia.
Inutile fasciarsi la testa in anticipo, vediamo il testo, se l'approvano... poi si procederà.
PS: Adele Gambaro... Gambaro... dove ho sentito questo nome?
Se sei un privato e scrivi su un sito un parere non mainstream ti si inchiappettano a sangue.
Se sei una testata giornalistica puoi mentire e sputtanare sia dal vivo che in rete e la fai franca. (vedi casi recenti di maio - raggi per esempio).
Com'era la storia della giustizia uguale per tutti?
Ideologizzati e politicizzati come sono i giudici qui da noi in Italia c’è da aspettarsi di tutto.
Il problema vero è che i siti liberi, quelli che fanno controinformazione ed erogano notizie indigeste al sistema sono il vero incubo di questa classe politica che definire di merda risulta delicato….
Tutti, nessuno escluso, tutta la classe politica italiana fa letteralmente schifo e utilizza la Rete per fare i porci comodi loro. E’ chiaro che se qualcuno si permette di sputtanarli – dati alla mano – questi entrano in crisi. Come potrebbero giustificare le loro cazzate postate per ogni dove? Oggi la politica si fa attraverso Facebook, Twitter e tutti gli angeli in colonna….e i risultati si vedono!!
E non è un caso che il il DDL contro la fake news sia di stampo bipartisan…non vi suona strano???
Altissimo, Boldrini, veramente con tutto il cuore….andatevene affanculo…ma con tutto i cuore…
di A. Terrenzio
4 gennaio 2017
La sinistra mondialista, benpensante e demenzialmente corretta, ne ha inventata un’altra.
“Post-verità’” è la nuova parola per bollare il pensiero non conforme al politicamente corretto e restringere la libertà di espressione nei blog di libera informazione.
Il pretesto è quello della “diffusione dell’odio” e di fake news, che come recita il Presidente dell’Antitrust Pitruzzella, “favorirebbero l’ascesa del populismo e rappresenterebbero un pericolo per la democrazia”.
Il neologismo è già presente sui quotidiani internazionali, come Guardian, Washington post, Times e sui giornaloni della semicultura italiana, Internazionale e Repubblica.
Il termine starebbe a significare: “bufala”, balla, bugia. Così il mondo radical chic, vuole censurare chi non si adegua al conformismo ideologico imposto dai media di regime.
Testimonial privilegiata della nuova iniziativa liberticida, Laura Boldrini la quale, dopo la rivoluzione del lessico, ha pensato bene di annoverare tra le sue battaglie anche “la lotta all’odio e alle bufale del web”.
Ora che Madonna Laura, ce l’abbia a morte col mondo degli internauti è anche comprensibile, visto che gliene hanno dette di ogni…., ma che desideri istituire una commissione parlamentare contro l’ ”hate speech’, in un paese che soccombe tra povertà economica, emergenza migratoria, terremoti, ci lascia quantomeno perplessi. Il presidente antitrust Giovanni Pitruzella ha addirittura invocato l’intervento di un istituzione pubblica, coordinata direttamente da Bruxelles, sostenendo la necessità che le notizie vadano vagliate da un istituto di vigilanza che censuri le “fake news”. È ovvio a questo punto, cosa si nascondi dietro tale provvedimento: il tentativo di arrestare l’informazione alternativa che negli ultimi tempi, sta totalmente sovrastando la narrazione degli organi main/strem. Il Brexit, è stato il primo campanello d’allarme. Nonostante tutta la propaganda mediatica avesse annunciato, catastrofi finanziarie e economiche incalcolabili, il popolo inglese aveva scelto per il No. La corona è restata lì dov’è e nessun cataclisma paventato si è materializzato. Il secondo schiaffo invece, è stata la vittoria di Donald Trump alle scorse presidenziali americane. Per mesi, i maggiori organi di informazione internazionali e nazionali hanno ripetuto ossessivamente che la vittoria del “Tycon” repubblicano, sessista e retrogrado, avrebbe rappresentato una catastrofe per il mondo intero. Hanno diffuso numeri totalmente falsi che davano la Clinton come sicura vincente. Persino i divi di Hollywood erano scesi in campo contro il miliardario californiano, da Di Caprio a Clooney.. De Niro, gli avrebbe voluto addirittura spaccare la faccia, mentre Madonna avrebbe promesso un fellatio con happy ending, a chiunque avesse votato per Hillary (le vie del femminismo sono infinite). Risultato? Madonna a bocca asciutta e Trump nuovo presidente degli Stati Uniti. Ed infine anche il No al referendum costituzionale, come sussulto di sovranità da parte del popolo italiano. Tali risultati, nella loro diversità, sembrano dire una cosa sola alle élite: esse non hanno più presa sulle volontà dei popoli che decidono e selezionano le informazioni tramite circuiti alternativi.
Ma per i giornalisti televisivi alla Lerner o alla Mentana, sono solo “webeti”.
Se quindi vincono i partiti populisti, è solo perché i poveri elettori sono stati gabellati o hanno preso un gigantesco abbaglio. Ora se tutto ciò restasse confinato nei salotti radical chic di casa nostra, non dovremmo preoccuparci oltre ma, come ricorda F. M. Del Vigo, il passo successivo, dopo il bavaglio al web, potrebbe essere quello di dire chiaro e tondo agli elettori che sono una massa di imbecilli e che bisogna abolire il suffragio universale (ricordate come furono trattati gli elettori del Brexit e di Trump?).
Basta una parolina, post/verità ed il gioco e fatto. Perchè la colpa è del popolo bue che crede alle bufale, non certo la loro, che non ne azzeccano una e diffondono solo menzogne impostegli dal padrone. Come la favoletta dei “ribelli moderati” in Siria che combattono il regime del sanguinario dittatore Assad oppure della Russia che fa hackeraggio, truccando le elezioni americane. Detta così, sembra uno scenario fanta-politico, ma il rischio è tutt’altro che remoto. Ricordiamo che Obama, dopo la sconfitta della Clinton, aveva pensato di emanare la “Direttiva per contrastare la Disinformazione e la Propaganda”.
I media main-stream, stanno perdendo colpi a causa della diffusione virale dei social net-work e di Facebook. Quasi più nessuno compra più quotidiano cartaceo, i quali sono oramai percepiti come espressione di precisi interessi politici e finanziari. Tale rivoluzione nel mondo dell’informazione è quindi la causa principale della crescita e dei partiti populisti e delle forze antisistema. Per proteggere la “democrazia” dalla minaccia delle forze sovraniste, bisogna quindi procedere alla censura di chi diffonde “falsità’” nei siti di controinformazione.
Richiesta di TSO a parte per i cosiddetti tutori della democrazia, sappiamo benissimo, che a parte la Boldrini (quella è “ritardata” di suo), costoro conoscono bene il loro ruolo, che è quello della tutela dello status/quo. Purtroppo per loro, potranno ricorrere anche al più giacobino e liberticida dei provvedimenti, potranno istituire commissioni, “board” contro l’omofobia o contro l’emergenza “populismo”, e via delirando.. Ma pensare di censurare l’informazione libera che circola su internet, sarebbe come pensare di svuotare l’oceano con un secchiello. Non ce la faranno mai e così facendo saranno travolti ancor più velocemente di quello che credono. Se comunque il 2016 ha riserbato grandi sorprese, in questo 2017, con gli appuntamenti elettorali in vista, in Francia ed in Germania, potremmo davvero divertirci. Loro già non ridono più.
www.controinformazione.info/
Il mondo si avvia verso una luminosa era di verità...
non so se è serio o ironico ma io credo sia proprio così!!!
ti ho scritto un msg privato
- siti porno;
- slot machine, casinò, bingo, ....;
- programmi spazzatura vari, tipo sanremo, amici, c'è posta per te, ecc... ;
- i crimini e l'incompentenza della Raggi a Roma;
- le lettere di Di Maio;
il tutto rafforzato dai pseudo illuminati che abbondano in rete, bravi solo a dividerci in fazioni di esaltati (barnardiani, bagnaiani, borghiani, twainiani ecc....)
fanno bene ad approffittarne.
Avviso anche che non credo faranno passare l cosa per i tribunali, troppi pericoli di essere sputtanati, probabilmente basterà una segnalazione (nel caso remoto corrompessero la corte costituzionale, perchè come detto, sta legge non lo è!) alla polizia postale o a un ente creato ad hoc ... e chiuderanno il sito mandandoti la multa!
Oltre al problema che in un tribunale potrebbero perdere, ci sarebbe il problema dei tempi della giustizia, le notizie vere che non devono essere diffuse, vogliono bloccarle subito, mica dopo 10 anni!
Non mi sembra un sistema così nuovo: istituiscono un tribunale e lo dotano dell'autorità di decidere se quello che tu scrivi sul tuo sito o sul tuo blog vada bene oppure no, nel qual caso ti multano per 5000 euro e ti mettono agli arresti per 12 mesi.
Tu suddito vorresti appellarti a suddetto tribunale in regime di equità di front alla legge, per denunciare a tua volta notizie false e soprusi dei giornali ufficiali? Spiacente, non puoi.
Non mi sembra niente di nuovo, anzi è la soluzione vecchia ad un problema ancor più vecchio: al manovratore non piace essere disturbato.
Dopo Titty di Maio algoritmo matematico creato da Casaleggio...
dopo che buzzfeed ha incoronato il M5S come i + bufalari d'europa...
dopo che il tg1 parla di finanziamenti di Putin al M5S...
dopo che i giornali e tg riportano "Di Maio: Marra è uno dei miei"
ancora si ostinano a non accettare che il vero e unico sistema è quello che si basa sul loro vigliacco egoismo.
La verità che questi dementi irresponsabili non accetteranno mai è che finalmente la gente comincia ad usare il pezzo di carta e la matita con + consapevolezza. Questo è l'unico motivo della reazione che prima o poi dovrà arrivare.
Addirittura alcuni festeggiano tale notizia, immaginando processi in cui verrà fuori la verità. Come no!
Nel frattempo che aspettate la verità, rimarrete in carcere perchè "socialmente pericolosi".
Mi pare un banale caso di razzismo !
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ATTENZIONE l'autore di questo post si dissocia da quanto lui stesso scrive, ritenendolo falso e tendenzioso.
Capisco cosa intendi ma il paragone è un po' fuori luogo.
Più idoneo sarebbe l'analogia con le corsie preferenziali riservate a taxi e tram: per esempio solo un giornalista accreditato potrebbe parlare di fatti politici o di cronaca.
Mi ricordo che, molti anni fa, c'era da inviare un modulo cartaceo (LAR) via fax anche solo per registrare un dominio .it.
Personalmente sono contrario ad aggiungere leggi per regolamentare il web dal momento che le leggi esistono già.
Infatti sono già previsti, nel codice civile e penale, i reati di diffamazione, procurato allarme, istigazione a commettere reati (omicidi, violenza, odio razziale, religioso, discriminazione, ecc...), istigazione al suicidio, violazione copyright, pedo-pornografia, ecc...
E la polizia postale ha già tutti gli strumenti tecnici e giuridici per rintracciare e perseguire, come ritengo giusto che sia, i responsabili.
Anche se concordo pienamente su quali siano le finalità "finali" di questo DDL, penso che prima di giudicare (e fasciarsi la testa) bisognerebbe prima leggere il testo e in particolare la definizione di "fake new".
Riguardo alla definizione mi incuriosisce sapere:
1) come si intenda differenziare la satira o la burla dalla notizia falsa e cosa si intenda per "notizia che arrechi danno alla popolazione".
2) se la responsabilità è attribuita all'autore materiale del "post" oppure al suo "editore" (es: amministratore del forum).
3) se la risposta al punto precedente è la seconda, come si intende differenziare l'amministratore di un (piccolo o medio) forum da un grande ISP (es: Facebook, Twitter, Youtube, ecc...) perchè da un punto di vista legale e funzionale mi sembrano identici.
4) se si intende avviare una equiparazione
Come vedete le problematiche sono infinite.
Da tecnico posso dire che la cosa è anche più complessa.
Faccio un esempio di scenario.
Supponiamo che sia reato gravissimo affermare che la "terra sia piatta" (personalmente non ci credo perchè è ovvio che la terra poggia sul culo di una tartaruga gigante).
Supponiamo che questa "fake new" venga pubblicata da Caio in un commento che però finisce a sua volta pubblicato sul blog di Tizio.
Per rendere le cose più interessanti supponiamo che il commento sia tecnicamente fornito da terze parti: un classico esempio è "importare" i commenti da Facebook, i tweet da Twitter, un video da YouTube oppure affidarsi alla diffusa piattaforma Disqus.
Secondo la normativa attuale il responsabile è l'autore del commento (perchè il proprietario del sito potrebbe non avere neppure gli strumenti tecnici per gestire il contenuto specifico del singolo post, video o quel che è): lo dimostra il fatto che Facebook, per esempio, è incoraggiato/obbligato a rimuovere i contenuti offensivi/criminali ma non è mai stato perseguito.
Si vuole modificare la normativa? E se sì come?
Perseguiamo Tizio per la fake new di Caio oppure perseguiamo Facebook? Mi sa che i nostri politici non abbiano capito con quali mostri multi-nazionali hanno a che fare... società che a capitale, potere (e controllo opinione) farebbero apparire l'intera dinastia Rothshild come degli sfigati. E' mia opinione che abbiamo superato il punto di non ritorno e che oramai il potere di queste società risulti incontrollabile dagli Stati in cui i rigurgiti nazionalisti sono l'ultimo "canto del cigno".
Capite il paradosso?
Osservo comunque che è una nuova legge che, almeno per finalità, rischia di penalizzare i blogger e i siti italiani rispetto a quelli del resto del mondo.
Un esempio emblematico è la famigerata "cookie law europea": giusta nei principi, sbagliata nei metodi e a-simmetrica rispetto agli altri paesi europei (opt-in italiano vs opt-out).
E la multa può arrivare a decine di migliaia di euro!
Poi nella pratica la legge è finita inapplicata perchè sono moltissimi i siti che non si sono adeguati (es: banner con il furbesco opt-out alla tedesca).
Il motivo, al di là della mancanza di personale, è che la verifica è molto complessa e richiederebbe l'accesso al server (non necessariamente in Italia) e analisi del codice sorgente (che potrebbe non essere neppure in "chiaro").
Inoltre esistono tecniche avanzate - teoricamente illecite per la cookie law - per profilare gli utenti anche senza utilizzare i cookie o addirittura con il browser in porno-mode ("modalità anonima").
Insomma... potrebbe uscirne il solito pasticcio all'italiana, inapplicabile nella pratica. Più un deterrente psicologico per seminare paura e incertezza (che è quello di cui il paese ha bisogno in questo momento).
E' ovvio che la maggiorparte dei "disinformatori" verrebbe assolta ma ciò non toglie che, nel frattempo, questi si devono cercare (e foraggiare) un avvocato specializzato. Alla fine sono sicuro che in molti, per ridurre i tempi processuali, opteranno per un pragmatico patteggiamento.
Quale problema, scusa?
A chi fa comodo che la giustizia venga ulteriormente intasata?
Di certo a dispiacersi non sarà la lobby degli avvocati nè quella dei politici o dei mafiosi amici loro.
CinCulProp.... :-D, JE PIACEREBBE...
Non è una corsia preferenziale, tu li stai autorizzando a delinquere!
E' ovvio e oggettivo, che raggiungendo più persone, le testate giornalistiche abbiano maggiori responsabilità riguardo la diffusione di notizie false, quindi dovrebbe essere un'aggravante, NON una scusante!
Il giornalista, proprio perchè autorevole e in teoria affidabile, dovrebbe VERIFICARE ogni singola notizia che diffonde, a differenza del privato, che se vuole scrivere una cazzata dovrebbe essere libero di farlo così, tanto in quanto privato, se scrive stronzate non se lo caga nessuno.
O davvero vogliamo dire che un terrapiazzista è più pericoloso di quelli che hanno detto che l'11 settembre l'ha fatto Bin Laden?
Ce ne hanno messo di tempo, ma ora la rana è bollita a puntino ;)
Qualcuno molto lontano nel tempo e nello spazio disse:
La Virtù superiore non fa valere la propria virtù; per questo ha virtù.
La Virtù inferiore non abbandona mai la propria virtù; per questo non ha virtù.
La Virtù superiore è inattiva e senza alcuna intenzione.
La Virtù inferiore è attiva e ha delle intenzioni.
L'umanità superiore è attiva e senza alcuna intenzione.
La giustizia superiore è attiva e ha delle intenzioni.
La condotta rituale superiore è attiva e, se non la si segue, si rimbocca le maniche e mena le mani.
Quindi: se si abbandona la Via, allora (si fa valere) la Virtù. Se si abbandona la Virtù, allora (si fa valere) l'umanità. Se si abbandona l'umanità, allora (si fa valere) la giustizia. Se si abbandona la giustizia, allora (si fa valere) la condotta rituale.
Difatti la condotta rituale è il sottile guscio della fedeltà e della buona fede, e l'inizio del disordine. La conoscenza prematura è solo un fiore superficiale della Via, e l'inizio della stoltezza.
Perciò il grande “adulto” si attiene a ciò che è spesso e non si ferma a ciò che è sottile; si attiene al nocciolo e non si ferma al fiore.
Quindi: rifiuta quello e sceglie questo.
@l Sig. Mazzucco:
Coraggio: L’unione fa la Forza!!!
Sul "diritto all'oblio" ho una nota da fare: se è vero che esistono casi di accanimento dei media sul passato di certi politici o personaggi pubblici, è altresì vero che informare sullo status penale e civile di chi amministra mi pare atto dovuto per una corretta e completa informazione.
Ma siamo la nazione (volutamente minuscola) dove si getta fango su qualunque parola o mezza parola degli esponenti del M5S (caso Raggi su tutti, ma non è certo stata la prima su cui il mainstream si è accanita) ma poi si cita una sola volta di sfuggita l'iscrizione al registro degli indagati di "vecchie glorie" come Gianfranco Fini.
Siamo anche il paese (minuscolo, come sopra) in cui si può fare il ministro dell'istruzione pur non possedendo le qualifiche minime per poter far parte del corpo docenti delle scuole primarie, o in cui figuri come ministro della salute chi non si è mai interessata a tali problematiche o abbia una preparazione, anche minima, di sanità, o che abbia anche solo una minima idea di come si gestisce un condominio (l'ultimo commento sulla ministra è una mia opinione personale, ad oggi in teoria non sanzionabile in Italia, in quanto opinione, ma per lo psicoreato si stanno attrezzando )
A mio modesto parere, le istituzioni stanno giocando con il fuoco, in quanto tentare di legiferare su di una categoria specifica (i blog e i siti che non sono riconducibili a testate giornalistiche registrate) che svolge una funzione identica ad quella di un'altra (ovvero i giornalai di regime regolarmente inquadrati) facendo dei distinguo incostituzionali porterà anche quei pochi che, per amore del quieto vivere, fanno finta di credere alle bugie delle istituzioni a porsi sempre più domande, a diffidare maggiormente dei Tiggì e della carta straccia stampata, a chiedersi se davvero la legge è uguale per tutti (quelli che dicono loro, è la nota scritta in piccolo).
Restiamo in attesa del prossimo capitolo di questa guerra di trincea mediatica, sperando che non assuma i contorni dell'olocausto per i liberi pensatori internauti (prossimamente internati con TSO su denuncia degli Attivissimi cani da guardia boldrineschi? )
Caro amico mio, mi pare che ti sia addolcito parecchio nei confronti del M5S, non è da te fare un commento così tiepido, mi aspettavo un grande attacco diretto, un commento pieno di paroloni a sproposito, fallacie logiche ed altre amenità intellettuali.
Dai, so che puoi impegnarti di più, non mi deludere
notiziea5stelle.it/.../...
Il movimento 5 stelle ha già votato in parlamento una legge in aperta contraddizione con l'articolo 21 della costituzione.
Non avevo minimamente pensato ad un risvolto negativo per questa comunità, hai ragione, per fortuna Massimo è intervenuto tempestivamente. Grazie.
Qui il link delle dove la stessa CNN (USA) prova a difendersi :http://www.cnn.com/2017/02/15/americas/cnn-en-espanol-venezuela-off-air/
scusate il link nn funziona
Se delinquere vuol dire non allinearsi alle bufale mainstream allora i giornali, per definizione, non potranno mai delinquere.
veritassaphinho:
No, la verità è ben diversa.
Come Boldrinissimo ha dimostrato, esistono professionisti della bufala i quali operano all'estero (nel caso specifico: sede bulgara, server USA) e dunque sono al riparo non solo da questo disegno di legge ma anche dalla famosa cookie law.
Infatti connettendosi, per esempio, a liberogiornale.com (uno dei siti del network criminale) potete verificare come il sito non solo inietti una quantità mostruosa di cookie di profilazione ma che non esponga nè un banner per l'opt-out (per l'Italia serve l'opt-in) nè alcuna informazione (comunque obbligatoria su territorio UE) riguardante la cookie policy.
Tenuto conto della totale illegalità (pirateria) in cui opera questo sito - senza considerare che il suo unico scopo è vendere bufale - garante della privacy, polizia postale e la stessa Boldrini dovrebbero vergognarsi perchè non ci vorrebbe nulla a bloccare l'IP dei siti in questione.
Di sicuro nessuno di noi piangerebbe se quella merda dovesse andare a cercarsi un lavoro vero.
Eppure ciò non è stato fatto nonostante il report - ampiamente pubblicizzato anche a livello mainstream - dei due tirapiedi della Presidentessa.
Quindi sarà la solita legge di merda che punisce gli onesti lavoratori italiani, già tartassati da leggi inique, e premia la criminalità che continuerà come se niente fosse a prosperare sulle bufale e la profilazione degli allocchi.
Scrive Attivissimo:
Questo articolo ha superato le centomila visualizzazioni ed è stato ripreso da molte testate giornalistiche, sia online sia su carta: Il Secolo XIX, Repubblica, Il Post, TGCom24, La Stampa, Il Foglio e altri. È un buon passo verso l’obiettivo di questo ciclo di indagini, che non è la censura, ma la segnalazione al grande pubblico dell’esistenza di un business della bufala, socialmente pericoloso e poco conosciuto. Poi ognuno deciderà se alimentare questo business o no. E personalmente sono contrario alla censura, come chiunque può leggere nei miei articoli sul tema.
Io invece sono per la censura totale di siti pirateschi perchè la legge deve valere per tutti oppure non deve valere per nessuno. E chi lavora nel settore si è rotto le palle di farsi prendere per il culo da leggi fatte ad hoc per premiare - a livello legale, fiscale e tecnico - i criminali in grado di operare tramite scatole cinesi (o bulgare) all'estero che non danno alcun contributo, a parte bufale e profilazione, all'Italia.
EDIT:
Il Signor Carlo Enrico Matteo Ricci Mingani, il bufalaro in questione, è così sicuro di essere intoccabile che si permette, inscenando anche una fittizia intervista con Zuckerberg, di pubblicare prese per il culo tipo questa:
ZUCKERBERG UMILIA LA BOLDRINI: FACEBOOK È DEMOCRATICO, LE BUFALE SONO LE TUE.
Che vergogna... se fossi un complottista - ma non lo sono: la verità è che l'Italia è solo un paese di merda senza più dignità - mi verrebbe da pensare che sono pure in combutta per creare il "problema" (e ricavare pure qualche quattrino) a cui fornire la "soluzione".
quanto dovremmo dare a colin powel per la provetta con le armi di distruzione di massa portata all'onu?
ormai siamo al paradosso completo
beppegrillo.it/.../...
Non puoi fare una legge, esentando solo quelli che commettono i reati più gravi ... poi si sa, fanno come cazzo gli pare, ma è palesemente incostituzionale.
Per la puttanata di Powell, diffusa da tutte le testate acriticamente, abbiamo fatto na guerra e so morte molte persone, è inaffrontabile che la passino liscia, mentre a un bloggher che magari sbaglia un congiuntivo possono dare 1 anno di galera!
E' una delle tante puttanate (dal Viagra dei miliziani libici per stuprare le bambine ai gas di Assad) utili per sostenere guerre infinite in giro per il mondo: sono quasi 16 anni che la NATO occupa l'Afghanistan, ufficialmente non si sa per cosa (un uccellino mi ha detto litio).
Il problema (per loro) è che questo DDL peggiorerà (e di molto) la percezione che la gente ha dei media.
Fa tristezza, sopratutto perchè poi sono le prime che vanno a votare, che persone di una certà età vivano ancora di TV dove la boldrinesca propaganda imperversa a ritmi serrati.
In assenza di un popolo sveglio, le costituzioni sono carte come altre con cui pulircisi il culo (e fare l'ennesima missione di pace).
Dalle “armi di distruzione di massa in Iraq” al “viagra utilizzato dalle truppe di Gheddafi per stuprare le bambine” passando per la totale mistificazione della realtà politica nazionale, sono migliaia i casi di “fake news”, o meglio bufale, dei media tradizionali smascherate dalla rete. Rete che negli ultimi anni ha sostituito di fatto i media tradizionali in quanto a diffusione di informazioni e di analisi critiche. Rete che, proprio per questo, si vuole silenziare. Non potendo più controllare e manipolare l’opinione pubblica come in passato, si tenta di schiacciarla e toglierle gli strumenti del nuovo millennio. Il tutto, stimolato dal Brexit e dalla vittoria di Trump viste come un attentato al dominio dell’establishment, è iniziato negli Stati Uniti e sta proseguendo in Germania, Francia e Italia – tre paesi dove ci saranno elezioni a breve, una coincidenza?
No. Negli ultimi mesi vi abbiamo scritto come non sia un caso e come la libertà d’espressione della rete sia in pericolo.
Cosa prevede la legge vergogna a prima firma Gambaro sostenuta da quasi tutti gli altri partiti dell’arco parlamentare tranne il Movimento 5 Stelle?
Una multa fino a 5 mila euro per “chiunque pubblica o diffonde” online “notizie false, esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti infondati o falsi”. Nel caso vi si aggiunga anche diffamazione, “la somma è determinata in relazione alla gravità dell’offesa e alla diffusione della notizia”. Se poi la “fake news” è tale da “destare pubblico allarme”, o “fuorviare settori dell’opinione pubblica”, l’articolo 2 aggiunge ai 5 mila euro di multa anche un anno di reclusione.
Di fatto significa criminalizzare la propaganda. Quando poi ancora quella propaganda sia una “campagna d’odio” contro un individuo, o possa “minare il processo democratico, anche a fini politici”, gli anni di reclusione diventano due e l’ammenda sale a 10 mila euro.
Si chiede giustamente Fabio Chiusi su Valigia Blu: “Chi decide quali notizie siano “esagerate” o “tendenziose”? Come si stabilisce che ne è colpito un “settore dell’opinione pubblica”, qualunque cosa significhi? E ancora: per essere colpevoli basta “diffondere” un simile contenuto: significa che basta un retweet dato con troppa leggerezza, per rischiare il carcere”.
Si evocano scenari di orwelliana e dittatoriale memoria.
Tutti i partiti che hanno distrutto il nostro paese – da Forza Italia al Pd, dalla Lega Nord a NCD – hanno messo la loro firma su questa legge vergogna, che parla di “selettori software” con una generica responsabilità degli intermediari – Facebook e Google principalmente – a monitorare “costantemente” i contenuti dei propri utenti. Si tratta, come afferma correttamente Chiusi, di quei “filtri preventivi” richiesti da mesi da Laura Boldrini. E aggiungo io, quando abbiamo elevato dei “contenitori” di libere riflessioni (i social) a editori con responsabilità di indirizzo politico e sociale? Il web è nato per accorciare le distanze ed eliminare gli intermediari e si è sviluppato esponenzialmente grazie alla sua capacità di smantellare i pulpiti degli oratori illustri e politicizzati e creare reti tra liberi pensatori, nel bene e nel male. Chi ritiene di poter trasformare il web in un mondo fatato e patinato che non rappresenta la realtà del mondo reale, esattamente come fa la televisione, non sa di cosa parla e non conosce, socialmente e tecnicamente il web.
Sarebbe stato bello, questo sì, leggere una proposta di legge sulla cultura digitale e la formazione al senso critico che parta dal mondo della scuola d’infanzia, ma forse chiediamo troppo a questa classe politica obsoleta.
Le bufale, le fake news, non si trovano in rete, le pagate 1 euro e 50 centesimi in edicola e col canone RAI quando accendete la televisione, ma la censura la vogliono imporre al web.
Contro questa legge il Movimento 5 Stelle si opporrà in tutti i modi possibili, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto: in ballo c’è il futuro della libertà d’espressione in questo paese e la mobilitazione da oggi in poi deve essere costante e permanente.
Manlio Di Stefano (M5S)
... a pensarci bene quanto scritto nella riga soprastante non può che essere una bufala, quindi ci troviamo in pieno illuminismo.
Ma se ci troviamo in pieno illuminismo non c'è nessuno che perde tempo a scrivere delle bufale.
Allora la prima riga non è una bufala.
Ma se ...
boh, non ci capisco più un c...o.
www.youtube.com/watch?v=t421KdvQEPg#t=222.1802973
www.youtube.com/watch?v=X0wulgCwndQ
Tempestivamente ma non troppo, temo. Erano le 2 della notte...meglio evitare di incidere sul web certe cose quando si è imbestialiti, e non solo per eventuali danni alla comunità.
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A parte che la paladina della distruzione della lingua italiana ("ministra"..."sindaca"...a questo punto se si tratta di un maschio perchè non "ATLETO", "ARTISTO" e varie altre aberrazioni linguistiche) e del buon senso mi sta di un antipatico che Napolitano in confronto mi è quasi simpatico.
Ma mi chiedo...
Se almeno sulla carta la legge dovrebbe essere uguale per tutti come fa a stare in piedi anche solo un disegno di legge di questo tipo?
Una legge dedicata solo a una parte della popolazione mi appare completamente anticostituzionale...
Un blogger è perseguibile mentre un' emittente televisiva no?
Tutte le reti possono dire che X paese possiede armi di distruzione di massa e poi ritrattare, ma se un blogger esprime i suoi dubbi a riguardo è perseguibile?
Se passa questa legge siamo al fascismo...anzi ben peggio del fascismo.
A questo punto si inizieranno a bruciare i libri sovversivi, populisti etc. sulle pubbliche piazze...anzi non serve, ormai i libri non li legge più nessuno...
Se scrivo una cosa in quella porkeria di social (feisbuk) potrei dover dimostrare che è vera?
Suggerisco una mega protesta di massa, denunciamo tutti il vaticano e gli altri siti di religione...voglio vedere come fanno a dimostrare che ciò che affermano è vero.
Si dovrebbe tutti mandare a cagare feisbuk e le altre minkiate zukerbergiane (io l'ho già fatto) e magari se proprio non riusciamo a viverne senza trasferirci in qualche social russo...
Lasciate perdere i social.
La censura non è nemmeno il peggiore tra gli inconvenienti.
I regimi cambiano e durante l'ultimo ventennio il nostro è cambiato a velocità esponenziale (in peggio).
Mi viene da pensare a quanto avrebbero fatto comodo ai famosi dittatori del passato i nostri social...
Niente indagini lunghe e costose per scoprire i dissidenti da far fuori...basta leggere i loro dati, e può farlo anche un computer...
notiziea5stelle.it/.../...
forse avranno il problema della sepoltura perchè saremo tanti....
Lo fai apposta o la cosa è involontaria?
notizie5stelle.it fa parte del network criminale!
La notizia, in questo caso non è totalmente una fake (del resto i 5S potrebbero tornare utili a Mingani), ma non andate su quei siti!
Ad ogni modo basta Raggi... che palle.
Più divertenti ora, saranno gli sputtanamenti incrociati all'interno del PD, per facilitare la vittoria dei 5S alle prossime politiche.
Cavallo di Troia - offerto dall'astuto stratega - con annesso cerino.
Il ministero della Giustizia è stato messo sotto pressione per tagliare i legami con Anetta Kahane dopo che un esperto della Stasi l'ha dichiarato inadatta a guidare un "compito delicato come controllare Internet", basato sulla sua storia di lavoro con la polizia segreta comunista.
breitbart.com/.../...
e comunque a prescindere da chi lo riportato, il fatto ESISTE.....
Però non sarei felice di morire in un campo di sterminio...per fortuna c'è sempre l'opzione suicidio. Se le cose continuano ad andare così si potrebbe pensare di arricchirsi col business delle pastiglie di cianuro, fra qualche anno andranno a ruba...:-)
Kahane was born in East Berlin in 1954 to Max Kahane and Doris Kahane. Her father, Max Kahane, was a member of the Young Communist League and, later, the Communist party of Germany. Because her parents were Jewish and active in communism they had to flee the Nazi regime to Spain and later France. She is the sister of the film director Peter Kahane.
Kahane studied for a bachelor's degree in Latin American studies and worked as a translator.
Working with East Germany's state security service (Stasi)
Between 1974 and 1982 Kahane served as an unofficial employee of the Ministry for State Security (Stasi) in East Germany under the code name "Victoria". Stasi files connected to her work include more than 800 pages of reports. Among others, Kahane surveilled artists, students from West Berlin universities and West German television reporters.[2][3]
Activism
Since 1998, Anetta Kahane served as the president and the founder of the Amadeu Antonio Foundation.
Her organisation works against xenophobia, antisemitism and right-wing extremism. In 2012 she was awarded the Moses Mendelssohn prize (de) donated by the Senate of Berlin.
In 2015, the Amadeu Antonio Foundation followed the German Ministry of Justice's invitation to take part in a task force against hate speech on social media.
Journalism
Kahane is a regular columnist for Berliner Zeitung and Frankfurter Rundschau.
apposto stiamo
luogocomune.net/.../...
"Cosa pensa dell’agenzia statale invocata dal presidente dell’Antitrust Pitruzzella?
Non è una proposta nuova: in 1984 di Orwell c’è il ministero della Verità, che si prefiggeva per l’appunto di avere il monopolio sulla verità nel dibattito pubblico e purtroppo serviva a propagandare bugie. Dovremmo tenere ben presente questo scenario perché è il primo rischio di un’operazione di questo tipo, dove qualcuno pretende di avere il monopolio della verità.
Rendere “governativo” il controllo sulle notizie crea un cortocircuito: un fisiologico rapporto tra i poteri prevede che l’informazione vigili su chi detiene il potere.
La gran parte dei media ha mancato l’obiettivo del controllo sulle notizie. Esempi? Sappiamo, da studi successivi, che la guerra in Iraq si basò su 935 menzogne dette da Bush jr e dal suo entourage all’opinione pubblica (Charles Lewis, 935 Lies: The Future of Truth and the Decline of America’s Moral Integrity, 2014). Più di recente, una porzione considerevole della nostra stampa ha ignorato che gran parte dei ribelli siriani non erano civili inermi, ma terroristi: ora che Aleppo è stata liberata si scopre che ci sono armi statunitensi, bulgare, tedesche, francesi…"
gongolo...
ilfattoquotidiano.it/.../...
www.lantidiplomatico.it/.../6_18997
Ma il problema è il M5S, la Raggi, Grillo e il defunto Casaleggio ... si parla solo di questo in TV o nei giornali, non certo del suddetto ennesimo attacco alla nostra libertà, men che meno dell'approvazione del CETA o del nuovo salva banche.
eh eh... bellissimi i Tweet di Salvini.
Quando si dice avere la faccia... di ghisa.
Ho dato finalmente un'occhiata, seppure veloce, alla proposta ed è agghiacciante (per chi ha fretta leggere le pagine 5 e 6).
Chi l'ha scritta denota una ignoranza spaventosa.
Per esempio vorrei sapere in che modo si pensa di poter applicare (e/o far rispettare) normative di questo tipo al caso già citato, ma certamente emblematico, del network del Sig. Mingani. Evidentemente è un'altra legge che sfavorisce la competitività degli operatori italiani ma non tocca i veri criminali che operano all'estero e che perciò ne trarranno vantaggio. Dunque questa legge rischia di peggiorare il fenomeno che intende debellare.
Ovviamente a livello mainstream (specialmente TV) si sta facendo passare l'idea che sia una legge ispirata per contrastare il cosidetto cyber-bullismo.