Nel 1935 il filosofo tedesco Walter Benjamin pubblicava il famoso saggio intitolato "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica". Nel saggio Benjamin teorizzava come l'introduzione delle nuove tecniche di riproduzione di massa (giornali e riviste, fotografia, radio, cinema) avesse profondamente mutato il valore intrinseco dell'opera d'arte, in quanto, con la riproducibilità praticamente infinita, veniva a mancare il rapporto diretto fra il fruitore e l'opera d'arte stessa. Se una volta dovevi andare al museo per vedere la Gioconda - instaurando un rapporto diretto, ed unico in quel momento - fra autore e fruitore, con la riproducibilità infinita l'opera d'arte - secondo Benjamin -"perdeva l'aura" originale di cui era costituita. La stessa cosa valeva per una sinfonia musicale, che perdeva la sua aura di "unicità" nel momento in cui passava dall'esecuzione dal vivo dell'orchestra ad una riproduzione su fonografo.
Per Benjamin non si trattava solo di perdere il "contatto diretto" con l'originale, ma nel momento in cui la riproduzione - fotografica, letteraria o musicale che fosse - veniva fruita in un ambiente diverso da quello originale, era proprio l'unicità stessa dell'evento artistico ad andare perduta.
Sono passati solo 80 anni dal libro di Benjamin, e la situazione è drasticamente cambiata: non solo oggi la fruizione artistica si è frantumata in mille sotto-rivoli della riproduzione originale (basti pensare alla suoneria del telefonino con la Sinfonia n.40 di Mozart, ad esempio), ma la stessa riproduzione della singola opera artistica viene ora frammentata e ricomposta all'infinito da una nuova forma di espressione chiamata Mash-up Art.
Mash-up in inglese significa letteralmente "mescolare, combinare, comprimere, unificare".
Per Mash-up Art si intende quindi qualunque forma espressiva che risulti dalla combinazione creativa di due o più fonti artistiche separate ed indipendenti. Si spossono mescolare film/video differenti, oppure colonne sonore differenti, oppure addirittura fonti letterarie diverse, creando un prodotto nuovo che non esisteva prima, e che assume istantaneamente una propria dimensione artistica autonoma.
Naturalmente la Mash-up Art poteva nascere solo in seguito ad Internet, ovvero nel momento in cui il soggetto creativo ha a disposizione una sorgente praticamente illimitata di suoni, fotografie ed immagini in movimento.
Da un lato la Mash-up Art demolisce alla radice il concetto stesso di copyright, ovvero di "proprietà" dell'opera d'arte, mentre paradossalmente dall'altro continua a rispettarlo, in quanto la creazione di un prodotto "ibrido" di questo tipo non viola le attuali leggi del copyright, purchè 1) non sia a scopo di lucro, 2) abbia le reali caratteristiche di una "trasformazione", e 3) non risulti in competizione (cioè "troppo simile") al prodotto originale.
Una volta tanto le leggi si sono dimostrate all'avanguardia rispetto a quello che succede nel mondo.
Massimo Mazzucco
Di seguito un altro video dello stesso autore, che è anche da tempo un utente di luogocomune (Santjago):
Il blog di BZ Akira Santjago
ora me lo guardo....
Qualcuno sa che film è quello con Benedict Cumberbatch?
una cover per Mash-up Art ma solo dopo aver indossato anche l'articolo di Mazzucco.
secondo me il mash up non veicola lo stesso messaggio dei contributi originali di cui é un collage, un po' come i colori per un pittore.
Dopo di ché a mio parere la "riproducibilità infinita" di un'opera d'arte non toglie nulla al valore dell'opera d'arte, tenuto conto dei possibili effetti negativi della qualità del mezzo di trasmissione.
Anzi, aumentandone la diffusione permette maggiormente all'artista di veicolare il messaggio.
Ci sarebbero delle riserve in tutto questo:
1) l'efficacia del mezzo, come detto sopra.
Sul punto non mi dilungo ma è facile da capire che un film al cinema ha un effetto diverso che sul telefonino...poi veicolare grafica e suoni è semplice; le sculture e le opere architettoniche, come pure le opere artigianali e culinarie, le bellezze naturali etc. sono decisamente un altro paio di maniche anche con i mezzi moderni.
2) la maggiore o minore universalità del messaggio.
Esistono ostacoli intrinseci all'opera d'arte che ne rendono difficile la diffusione, come la lingua, la cultura etc.
3) la censura.
Esistono forze che si oppongono ferocemente alla diffusione di opere d'arte che non provengono da determinate fonti.
Infine secondo me l'idea che mediante l'opera d'arte uno entri in contatto con l'artista non mi ha mai convinto. Secondo me uno entra in contatto con una parte di se stesso...
Ciao, volevo ringraziare Massimo per l'articolo e per aver sottolineato che il Mash Up quando ha quelle caratteristiche, quando rispetta il Fair Use è una forma d'arte perfettamente legale... anche se multinazionali come la Disney e altre hanno sempre fatto finta di non saperlo.. tante volte mi hanno fatto togliere i video da youtube e da altre piattaforme anche se poi in diverse occasioni sono riuscito a avere la meglio contestando e appellandomi appunto al Fair Use; volevo spiegare quello che faccio...sono un musicista/compositore audio/video, creo musica e sopra la musica compongo con le immagini creando appunto mash up videomusicali a tema.... lavoro molto sulle associazioni immagini immagini, immagini musica, immagini suoni e associazioni concettuali.. nei miei video utilizzo la tecnica del Detournement, sovverto il significato delle immagini originali inserendole in altri contesti semantici attraverso le associazioni per creare nuovi significati e nuove storie...
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Grazie, pur non essendo ancora pronto ho apprezzato anche Hacker space ma non so come sia accaduto avendo cliccato di nuovo Freak Out.
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Accidenti a me, ho compreso, i video erano due e non uno.
Questa che 'arte' sarebbe?
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Vediamola all'opera.
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Improvvisa: Si va bene, del dire ne ricavammo un arte rubata un pò in giro un pò a tutti e la riversammo in quel libro che sulla stessa riga contiene chiavi di lettura poste su scale diverse e di nostro vi aggiungemmo l'integerrima genialità dell'apprendimento.
quel programma di Giusti e Ghezzi, che andava in onda tanti anni fà (non so se poi è proseguito) su rai tre dalle 20:00 alle 20:20 penso sia stato un importante precursore..... internet era agli albori..... almeno in Italia.
a me è sempre piaciuto tanto.....
complimenti santjago
IN RED WE TRUST
A proposito di soglia di attenzione,posso fare un piccolo appunto ai tuoi video? L'unico lato debole secondo me sono i periodi molto lunghi in cui devi leggere i sottotitoli,mi rendo conto che un doppiatore o un lettore di sottotitoli costerebbe molto,ma faccio fatica dopo un po' a seguire video e sottotitoli insieme,sopratutto quando il soggetto che parla,parla svelto e devi essere svelto nel leggere...forse faccio parte anche io della categoria dei 30 secondi netti?
Comunque 3 ore non sono il tuo record,se non sbaglio e' la nuova pearl harbor il piu' lungo.
IN RED WE TRUST
D'altronde preferisco non doppiare i testi parlati, altrimenti potrei venire accusato di aver "modificato" l'originale. In questo modo invece ciascuno sente esattamente quello che il personaggio ha da dire, e non ci sono contestazioni.
Se facessi dei documentari sulle farfalle, allora potrei anche doppiare chi parla inglese. Ma qui gli argomenti sono tropppo delicati, e non posso farlo.
Massimo, non devo insegnarti nulla, ma nei DVD puoi mettere più di una traccia audio, e così puoi lasciare le risposte originali e inserire anche una versione doppiata a discrezione di chi guarda il film.
Fine OT.
Come Guy Debord insegna
In passato il multitasking era considerato una virtù, adesso temo che siamo in pieno social network era , dove l'attenzione viene richiesta per quei 30 secondi giusti per non annoiarsi. Sembra la vecchia riedizione dello zapping televisivo, solo che in rete diventa uno zapping infinito. Una nuova alienazione di massa?
Scrivono testualmente Debord e Wolman nel loro saggio “Metodi di Detournement”: «Nella fase di guerra civile in cui ci troviamo, l'arte e la creazione in generale dovrebbero servire esclusivamente motivi partigiani, e ciò è necessario per finirla con qualsiasi nozione di proprietà privata in queste aree. Detournement è la libera appropriazione delle creazioni altrui. Detournement è decontestualizzazione. Va da sé che uno non è limitato al correggere lavori esistenti o integrare diversi frammenti di lavori scaduti in una nuova opera: si può altresì alterare il significato di questi frammenti in qualunque modo, lasciando gli imbecilli al loro profuso mantenimento delle virgolette».
un piccolo approfondimento sulla Cultura Pirata o Remix :
A mio parere Rossif è stato il più grande documentarista che sia mai esistito. È stato infatti il primo (negli anni 40-50) ad utilizzare materiale di repertorio per costruire dei documentari di grandissimo livello artistico. In altre parole, Rossif (che lavorava agli archivi storici della Cinemateque francese) iniziò ad utilizzare spezzoni diversi che gli passavano per le mani, per fare dei documentari che andavano ben oltre il valore intrinseco di ciascuno degli spezzoni utilizzati.
Il suo capolavoro (a mio parere, e non soltanto) è "Mourir a Madrid". Grazie all'utilizzo delle musiche di Jean Michel Jarre, e ad una narrazione di puro livello poetico, Rossif costruisce un'opera che travalica il semplice contenuto storico degli spezzoni utilizzati, e raggiunge un livello artistico assoluto.
Un altro capolavoro di Rossif è "De Nouremberg a Nouremberg", un documentario sul nazismo che copre il periodo dalla sua nascita ufficiale (il raduno di Norimberga) alla sua fine ufficiale (il processo di Norimberga).
Per me Rossif è sempre stato una fonte di ispirazione per la costruzione dei miei documentari.
Comunque la riproduzione ha i suoi due lati: L'accessibilità per chi non se lo può permettere davanti a pochi ricchi, neppure per forza intelligenti e meritevoli.
E poi il kitsch!
Il video segue lo stress di oggi e la nostalgia di non aver un idea propria e la calma di esprimerla.
Poi perché Paolino Paperino?
HackerSpace è un Mash Up videomusicale a tema, uso frammenti di video di Paperino per costruire una nuova storia, associandoli ad altri frammenti di altre opere, quindi appunto creando un Mash Up, per parlare di qualcosa;
il tema in sintesi : l'HackerSpace è uno spazio creativo liberato, recuperato; si smette di idolatrare lo spazio esterno, di consumare passivamente la realtà esterna e si inizia a creare :
"la mia idea era quella di definire uno spazio che sento esistere (comunque), uno spazio privato, anche segreto, se vuoi, clandestino, nel quale l'intero problema della mercificazione, la compravendita dell'arte, la trasformazione dell'arte in merce e l'uso dell'arte per vendere merci, che è una specie di maledizione per l'artista moderno, venga evitato, semplicemente evitato : un allontanarsi da quel mondo e la riaffermazione di una forza creativa nella vita quotidiana, al di fuori della vita della merce, della vita del mercato. Dopo tutto, è per questo che gli artisti sono artisti, questo è il motivo che spinge una persona a diventare artista, non per vendere l'anima allo spaccio della ditta, ma per creare;"
in genere a ogni videomusica allego un testo che in parte scrivo, in parte sono citazioni, in parte creo con la tecnica del Cut Up, nel caso di HackerSpace puoi trovarlo qui :
bzakirasantjago.blogspot.it/2017/05/hackerspace-bz-akira-santjago.html
Però sono 3 ore assolutamente godibili che non annoiano mai, certo non sarà mai un video virale che gli adolescenti si scambiano via whats'app, ma direi che questo vada solo a vantaggio della qualità del tuo film
Consumare? Sempre se hai tempo~denaro da impegnare!
Il mainstream è il baricentro, noti la spinta e capisci la verità!
Secreto&Clandestino in Internet è follia, io al garage di Gates ci credo poco!
Oggi rispetto all'avvento della fotografia c'è stato un "degrado" pittorico...macchie alla Kandinsky rispetto ad Arcinboldi del 1500...beh
Ok la scelta è Paperino, ma Gastone Rockerduck e al limite Super Pippo e le sue arachidi!
Anzitutto sarebbe da verificare cosa definiamo arte e cosa no...un confine veramente piuttosto poroso.
Se è facile definire arte un capolavoro pittorico, scultoreo o musicale, e altrettanto facile considerare non arte l'imbiancamento dei muri, lo scalpellamento delle tracce per i tubi o suonare il clacson dell'auto, ma in realtà fra questi due estremi esistono zone ben poco definite che risulta difficile inserirle in una di tali categorie.
Esistono artigiani dotati di grande abilità manuale e grande gusto, in grado di decorare un appartamento facendolo diventare un' opera d'arte, così come musicisti che hanno creato opere incollando insieme pezzi di nastro sui quali erano incisi rumori "volgari", ad esempio Pierre Schaeffer.
Personalmente considero arte tutto ciò che viene prodotto dall' ingegno e la creatività umana che sia autentica espressione dell' autore e sia in grado di evocare un' emozione in chi ne usufruisce, non in tutti naturalmente ma solamente in chi è in possesso della necessaria sensibilità.
Per cui la condizione necessaria ma non sufficiente è che l' opera venga prodotta dalla mente (e dalle mani) dell' autore come strumento di espressione. Poi ovviamente sono necessarie le abilità per poterla realizzare, ma non sempre.
Esistono opere prodotte da dilettanti e incompetenti che sono arte a tutti gli effetti, a differenza di altri lavori svolti da professionisti che chiamare arte risulta molto difficile, a meno che non venga considerata arte anche il marketing.
In tal senso può venir considerata arte sicuramente quella del "copia-incolla" qualora essa venga realizzata in maniera creativa. Di fatto l'utilizzo di pezzi di opere altrui è comune, dipingere una tela implica l' uso della stessa tela, dei colori e delle tecniche pittoriche create da altri, comporre una sinfonia significa fare uso di strumenti musicali (e in conseguenza suoni) creati da altri, per di più eseguiti da persone diverse dal compositore le quali inevitabilmente ci mettono del proprio.
Se non può essere considerato un plagio l'utilizzo di una nota di violoncello, strumento inventato da altri ed eseguita da un orchestrale, nello stesso modo non può esserlo un breve sample di un' opera altrui inserita in un altro contesto e che assuma un significato diverso. Sicuramente sono più vicine al plagio alcune musiche palesemente ispirate (se non copiate) da altri rispetto ad altre composte utilizzando brevi campioni di altri brani.
Anche i questo caso cmq il confine è molto, molto poroso...
Se prendi una tela, dei colori e dei pennelli e fai uscire la Gioconda è arte, perchè la Giocanda è qualcosa di più dei colori e della tela presi da soli. Se prendi una tela dei colori e dei pennelli e viene fuori uno sgorbio qualunque, non è arte perchè il totale è perfettamente identico alla somma delle parti. Non hai aggiunto nulla a ciò che già esisteva.
Se uno prende un video di Santjago e ritiene che il totale (il video completo) abbia creato qualcosa di nuovo rispetto alle parti di cui è composto, allora è arte. Altrimenti è trash, masturbazione mentale, perdita di tempo.
A chacun son gout.
Diverso il discorso.
Diciamo che è l'espressione di una decadenza di qualità; è una denuncia di alto livello, nonché, occorrerebbe un neologismo che non ritengo possa essere "Mash-Up", la quale, questa, la si può considerare una locuzione per approssimazione; piuttosto direi si tratti di una forma di satira superiore, e non è poco ...
.. è apprezzabilissima la cosa, e l'apprezzo, infatti. Mirabile.
In una quasi sintesi, per concludere:
- questa è l'evoluzione della satira.
(Che d'altronde aveva fatto il suo tempo, e deve mutare forma).
Il termine Mash-Up è provvisorio e improprio; è solo uno stadio.
_____________
Redazione:
Vero, ed è molto bella e arguta come definizione. Ma non penso si possa ritenerla esaustiva. Si lascia fuori dall'equazione una molteplicità che, a meno di dover essere parziali, è delimitante.
A casa di un Artista (espone a Parigi, e ha esposto in molte parti del mondo, non lo dico perché questo dimostri una verità assoluta, ma perché so che non sto parlando dell'ultimo pirla, ma di un personaggio di calibro); proprio l'altra sera ero seduto di fronte a una sua opera che prendeva la parete dell'intero soggiorno, e che proprio la tua definizione vorrebbe inquadrare in una serie di colori spruzzati "qui e là" ... ma anche no, non è così; in questo caso l'Artista ha la capacita di connettermi a una forma inconscia di sensibilità superiore, e lo fa attraverso la sua creazione. Roba che mi ha levato il fiato. E leva il fiato a molti.
Con questo non sto difendendo l'arte masturbatoria di cui hai parlato, SIA CHIARO ... che c'è ed esiste ed è veramente penosa, quanto ridicola e odiosa. Ma bisogna considerare la questione con maggiore profondità. Anzi, verticalità (chi ha orecchie per intendere, intenda).
Se fosse assolutamente vero quello che dici, Massimo, allora dovresti riconoscere in Tarantino, il Maestro dei Maestri, eppure non lo tolleri.
Questa è propaganda, non c'entra col discorso dell'arte. Con virgolette o meno che sia intesa.
_________
Charliemike:
Sì, è Dr. Strange
Quando la rivoluzione del linguaggio è fine a sè stessa diventa masturbazione mentale, puro esercizio accademico.
Vuoi mettere le pacchianate da supermercato di un Tarantino con la VERA rivoluzione di linguaggio di Godard, Buñuel o Kurosawa?
Si, ci sto...è una definizione sulla quale concordo assolutamente.
La propaganda è "l'attività di disseminazione di idee e informazioni con lo scopo di indurre a specifici atteggiamenti e azioni" ovvero il "conscio, metodico e pianificato utilizzo di tecniche di persuasione per raggiungere specifici obiettivi atti a beneficiare coloro che organizzano il processo"
per quanto sto portando avanti battaglie su diversi fronti attraverso questa forma di espressione, ho creato circa 70 videomusiche, quindi ho fatto anche molto altro oltre a parlare di Copyright e Fair Use; non uso nessuna tecnica di persuasione, e non ho nessun obbiettivo da raggiungere se non quello di creare e ultimare il prossimo lavoro e di esprimermi; secondo questo modo di pensare anche l'arte di Banksy o di Blu sarebbe da considerare propaganda o satira; personalmente li considero due artisti con i controcoglioni anche se magari non sono d'accordo con tutto quello che vogliono trasmettere;
l'arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Non esiste però un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione. Magari l'arte ha poco a che fare con la merce, sopratutto oggi, forse; è una mia opinione;
L’arte inoltre ha la capacità di ridonare all’individuo la sua potenzialità infinita e, perciò, di offrirgli una cura. Ed è per questo che l’arte in grado di curare, secondo Jodorowsky, opinione sua, è l’unica forma di arte possibile. (questo guarire comunque fa parte della mia esperienza personale, e del mio percorso artistico)
c'è anche della satira sicuro; magari tutto questo è più vicino al "Terrorismo Poetico che è un'azione NON VIOLENTA, un atto artistico sovversivo teso a pro/vocare un cambiamento nella coscienza delle persone (ma in primis nella coscienza di chi lo mette in atto, per induzione poi, negli altri, magari). L'arte del Terrorismo Poetico sono le poesie scarabocchiate nei cessi dei tribunali, i piccoli feticci abbandonati nei parchi e nei ristoranti, gli xerox-art sotto i tergicristalli delle auto parcheggiate, gli slogan a grandi lettere appiccicati sui muri dei parchi giochi, le trasmissioni radio pirata, le scritte sul cemento fresco, il culture jamming, il subvertising, il detournement appunto, la street art. Il Terrorista Poetico vandalizza quello che deve essere vandalizzato;" Hakim Bey
Arte, ma arte~grafica, Warhol, mai come Maurits Cornelis Escher...
L'arte è soprattutto talento genialità armonia e turbamento.
Il grottesco è diventata un'arte che uccide la definizione ma in tempi remoti fu scoperto dopo anni, ora sembra la gelatina di Ghezzi, una miscellanea di immagini che premiano "un informatico" più che un'artista.
Si parla di arte cinematografica, ma i registi europei avevano finanziamenti diversi dagli americani, inoltre diversa distribuzione, meno mirata al business e più che alle sale ai festival.
Il regista non è arte, ma la produce! Altman ha fatto cose pazzesche, ma anche il polpettone. Tarantino ha cacciato una siringa nel petto ma Argento beh da questa prospettiva ha fatto meglio e prima! Pierrot le fou con Belmondo o quell'angelo sterminatore..mitici, diciamo poi, Fellini ha fatto pure "schifezze"..e l'arte non è tanto il film in quanto tale, ma quelle sequenze tipo il discorso del replicante sotto la pioggia, o in arancia meccanica se il vino è buono!
L'arte è in parte percepita come comunicazione e "filantropia"!
Poi c’è il valore che si da alla percezione del valore, al di là del reale valore; e questo è in totale contraddizione col principio di ragion sufficiente, di causa prima e necessaria, perché in questo caso la percezione non rappresenta un valore determinabile da una causa prima, da una reale necessità: una urna funeraria ha valore solo per il caro del defunto, per un qualsiasi altro essere umano vale quanto un portacenere (e chissà quanto potrebbe valere per un non fumatore).
E la stessa cosa sta avvenendo in campo musicale, dove chiunque apprenda ad asare un campionatore di suoni, potrebbe essere in grado di comporre
ed eseguire musiche di ogni tipo e genere.
Il confine tra arte e riproduzione di un qualsivoglia oggetto, suono, o immagine, che potrebbe esserlo ma non lo è, si è fatto molto confuso, di difficile interpretazione.
Forse un po' quello che era un tempo la differenza tra artista e artigiano.
Ora anche gli stilisti di moda, per esempio, pretenderebbero di essere considerati "artisti", mentre restano dei semplici artigiani, forse nemmeno quello.
In campo musicale per esempio, nel rap, c'è da sempre l'uso di melodie, e ritmi presi in prestito, per creare qualcos'altro, ma in fondo questo vale anche per chiunque si sia ispirato in campo artistico a qualcosa di già visto o sentito.
Alla fine cosa davvero definisce il grande artista, e fa la differenza su tutto il resto, sono l'abilità e il talento con cui si padroneggia un mezzo di comunicazione.
La tua analisi è corretta quanto esasperata. Se ti sta sui coglioni lui, ti deve stare sui coglioni anche il video in Homepage. Se si parla di Cinema, Tarantino è un parassita; se si parla di Arte, Tarantino ha fatto un ottimo lavoro. Non è più cinema, ma metacinema. Questo è lapalissiano, cosa questa, cioè in questo senso, che è onestamente ammessa da Tarantino stesso, sia nelle sue dichiarazioni ufficiali e pubbliche (e potrebbe essere relativo, perché uno non è che deve andare a sentire cosa dichiari un regista, qualsiasi regista) sia nell'opera filmica stessa, in sé; con tanto di manifesti e locandine dei film a cui ruba - messe dietro le spalle degli attori (e non solo quello) a indicare indiscutibilmente la evidente "Mash-Uppata" di cui si parla in questo Topic ...
Sopra ti ho dato, mi sembra, la precisa chiave di lettura che intendo e si dovrebbe intendere.
Ripeto, sarebbero oggettivamente da supermercato, se l'autore che ti sta sui coglioni non palesasse in ogni sua opera l'evidentissimo citazionismo e riplasmatura di ciò che riporta in una miscellanea dei generi.
Tarantino lo dice chiaramente - al punto quasi di aver rotto il cazzo: lui ammette che RUBA - che è quello che fa l'artista qui in oggetto. La differenza dei suoi film con questo artista è di forma, non di sostanza.
Esattamente, questo è il punto. Qui, Te, oltre a parlare di cineasti rivoluzionari, e manca Bergman: stiamo parlando anche di genio. Non vedo come in un discorso ampio come nel cinema dove arte e fruibilità e commerciabilità si fondono nei moventi che lo vedono originare (e metti anche Kubrik e Peckinpah; e Pietro Germi già che ci siamo, per il coraggio che aveva ai tempi) ...
... come la cosa (edit h 17,15) dovremmo confonderla.
Se a un "Tarantino" dai il suo posto, tutto si risolve. Se la massa sta rincoglionita e lo scambia per un cineasta, ovvio che Sergio Leone si deve rivoltare nella tomba; ma è un problema di ignoranza, non di Arte.
Non me ne voglia l'autore di questi video, che trovo eccezionali e valididissimi, ma colcazzo che avrebbe creato se non avesse rubato.
poi ci sta anche che uno considera le mie videomusiche, masturbazione mentale, trash, satira, propaganda, cacca... perchè non ci vede niente, ma anche, chi se ne frega;
anche i documentari di Massimo, che personalmente ho sempre considerato "Opere d'Arte", quindi Arte, sono fatti utilizzando materiali vari fatti da altri, vecchi documentari, spezzoni di film, video di repertorio, interviste ecc. magari materiali in precedenza utilizzati per manipolare la gente che lui riutilizza e rielabora, decontestualizzandoli e ricombinandoli, per trasmettere altri messaggi;
Ma dai racconti rupestri di caccia fino ad oggi cio che si conserva sono le gesta. Nel bene e nel male.
Se anche questo si puo definire informazione sono daccordo
Cacca!
altro che 3 minuti e 30, le devo fare di 1 minuto
ci sta; a chacun son goût;
L'Arte, almeno per me, è il massimo che riesci a fare con quel che hai a disposizione, soprattutto quando si è coscienti del fatto che quel che si ha a disposizione è stato rubato; perché tutto è qualcosa di rubato, anche quel che consente di manifestare un pensiero originale. La stessa intuizione è parte di una refurtiva. L'arte quindi è tecnica, esperienza ma anche mash-up: è la sua dote, è sua prerogativa esserlo, è la natura dell'arte. A prescindere da quel che si è detto e si dirà, ogni epoca è stata segnata della frammentabilità, non esiste epoca storica nella quale un fenomeno condiviso non sia stato banalizzato dopo esser stato volgarizzato. Cit. "Nel saggio Benjamin teorizzava come l'introduzione delle nuove tecniche di riproduzione di massa (giornali e riviste, fotografia, radio, cinema) avesse profondamente mutato il valore intrinseco dell'opera d'arte, in quanto, con la riproducibilità praticamente infinita, veniva a mancare il rapporto diretto fra il fruitore e l'opera d'arte stessa": il mondo non è mai dipeso dal valore intrinseco di un qualcosa, ma ha sempre dipeso dalla velocità con la quale questo valore veniva percepito in rapporto alla dispobibilità di questo valore. Di per sé l'arte non ha mai avuto valore intrinseco, ha sempre avuto un valore estrinseco esclusivo. Che valore avrebbe potuto avere Michelangelo oggi che esistono le stampanti 3D? Era Michelangelo il valore, non la sua opera. Perché era Michelangelo l'unico a poter fare un certo genere di opere. Michelangelo era il valore intrinseco della sua opera, la sua opera non possedeva il valore intrinseco di Michelangelo. Walter Benjamin era un malinconico sopravvissuto del motto "si stava meglio quando si stava peggio", un giusto motto sotto tanti punti di vista, perché quando si stava peggio c'era abbastanza poco per riuscire a dar valore ad ogni cosa, a prescindere dal valore della cosa a da quel che dava alla cosa un valore.
Il mondo sta andando avanti come è sempre andato, e con una puntualità disarmante; probabilmene siamo noi che essendo aggrappati al nostro passato, per giustificarci del fatto che manchiamo dei giusti tempi, ci aggrappiamo a chi prima di noi era aggrappato al suo di passato, per sentirci meno impediti, ma soprattutto perché ogni nostro passato rappresenta "il nostro" valore intrinseco, e non vogliamo svalutare il nostro valore.
Il suo capolavoro (a mio parere, e non soltanto) è "Mourir a Madrid". Grazie all'utilizzo delle musiche di Jean Michel Jarre, e ad una narrazione di puro livello poetico, Rossif costruisce un'opera che travalica il semplice contenuto storico degli spezzoni utilizzati, e raggiunge un livello artistico assoluto.
?
Mourir a Madrid - Musique de Maurice Jarre
but all quiet on the western front
www.youtube.com/watch?v=gIaIeTPoLe8
come se mi dovessi lavare il cervello da quegli scarabocchi di Pollock che dei disturbati mentali chiamano arte.
Ma il vero problema sono quegli che gli danno retta, perchè uno può fare tutti gli scarabocchi che vuole sostenendo che rappresentano il suo inconscio, va benissimo, rientra nelle libertà individuali, ma quando certi scarabocchi sono elevati a "pregiata arte" e pagati qualcosa come 140milioni di dollari come questo:
www.corriere.it/.../pollock.shtml
o 32 milioni di dollari come il n. 16
huffingtonpost.com/.../...
e l'autore considerato "il grande maestro"
ti accorgi, o dovresti accorgerti, di quanto sia marcio il sistema in cui viviamo che produce come arte questi scarabocchi elevandoli al rango di arte.
Attualmente non credo esista l'arte, non mi sembra che gli uomini siano abbastanza liberi intellettualmente, una condizione che si raggiunge come conseguenza di serenità-libertà-creatività nella vita quotidiana, per essere in grado di esprimere vera arte creativa,
non a caso l'unica arte a me sembra di vederla rimasta nei disegni dei bambini:
decisamente più creativi di un Pollock.
Che diamine! Anche la cia dovra' rientrare dei soldi sp... buttati
IN RED WE TRUST
www.youtube.com/watch?v=EmnSm_d2ll4
Il bello, il gradevole, lo spiritualmente elevante, è considerato spregevole dalla modernità, e dagli "artisti contemporanei". Mi colpii anche molto l'ossessione per l'"esprimersi", in un egoico profluvio di incomprensibili espressioni della propria interiorità, attraverso chapati ed altre amenità. Personaggi che sentendosi ribelli e antagonisti, sono in realtà integrati nel capitale e servi del capitale forse più di un salariato dell'alta finanza.
Ricordo anche una conversazione con un maestro del cinema della seconda metà del 900, un maestro vero, il quale senza alcuna inibizione, parlava dell'intepretazione artistica del cinema come di un'enorme fesseria. Chiamava la critica la "masturbazione degli incapaci". Il cinema è un'industria, che deve generare profitti, e il compito di chi produce cinema è creare qualcosa di bello ed emozionante, elevante ed artistico, tenendo sempre presente che sta lavorando per un'industria. Parole sue. Inoltre mi confidò che moltissime delle interpretazioni di sue opere su libri di critica cinematografica, sono totalmente frutto della fantasia degli autori, e lui, un po' per compassione e un po' per quieto vivere, era abituato ad accettare per poi complimentarsi.
Mi scuso se ho approfittato del post sulla Mash-Art per raccontare queste cose. Senza alcuna intenzione di criticare il degnissimo impegno di Santiago, che non conosco ma dai cui commenti deduco essere un'ottima persona.
Sono d'accordo! E come la clip sottolinkata auspica, "la scienza va premiata!":
www.youtube.com/watch?v=gby4hjLSX9E
Ars Magna come questa andrebbe sottopposta ad attento esame e a severa critica (e/o sanzione del caso) prima di essere sdoganata, come descritto da questa memoria storica:
www.youtube.com/watch?v=bDcONoQql_c
Rimosso, Rimesso.
Non vissi d'arte lei mi avrebbe fatto fuori senza rimorso alcuno, a mia insaputa, e-vidente il chè io di arte non mi innamorai; vissi di musica lei "arte" continuò a scolpirmi dentro a mia insaputa.
Another mash on the wall.
www.youtube.com/watch?v=1PThypeEt1Y
Totò che sputa nell'occhio dell'artista, e Catenacci nello stesso post è troppo!
Grazie di cuore! Molto appropriati.
Solo che lo sapranno (sempre se sopravviveremo) i nostri pronipoti tra una cinquantina di anni.
Certamente la gran parte questo pattume che ora viene spacciato per arte non sopravviverà alla prova
del tempo.
Uno come Warhol per fare un esempio, con i suoi barattoli di conserva "artistici", quando l'eco del movimento legato alla pop art
si sarà definitivamente perso nella memoria coscente collettiva, quante possibilità avrà di essere ricordato come un "artista"?
E lo stesso succederà per coloro che hanno incollato un ramo ad una tela, e sono finiti nelle gallerie di "arte moderna".
Solo che non sarà più "arte moderna", ma solo "merda d'artista".
Grazie a te!: almeno uno che comprende e apprezza le Vera Arte!
Ciao!
Se tutto diventa arte, alla fine nulla più lo è.
C'è una significativa canzone di Paolo Conte, "pittori della domenica" che rappresenta in modo semplice, ma geniale, questo concetto.
Cosa vuol dire rubare? Significa prendere qualcosa che non ci appartiene ma soprattutto significare che qualcuno ne viene privato...succede questo? no!
Cosa vuol dire Copiare? Prendere una cosa e crearne una stessa versione uguale o simile...succede questo? no!
Quello che succede qui è alla base di tutto il processo evolutivo scientifico, artistico, antropologico...umano...il concetto stesso di Mash-up è alla base dell'essere esseri umani.
Il mondo intorno a noi è un mash-up di molecole che creano di volta in volta cose diverse...le scoperte scientifiche nascono da altre scoperte precedentemente fatte che si mashappano con le idee e le esperienze di altri...l'uomo è geneticamente un mash-up di tutti i suoi antenati...noi siamo il frutto di un mash-up di esperienze ed emozioni che anche se uguali si mescolano sempre diversamente creando cmq persone uniche.
Facciamo una fatica enorme a voler demolire il pensiero altrui senza pensare a quanto farebbe bene invece comprenderlo...nessuno obbietta se si mescolano giallo e blu per creare il verde ma se lo fai con qualcos'altro o se lo fa qualcun altro automaticamente non viene ammesso, anzi, ti viene detto di non ammetterlo.
I mash-up e coloro che li realizzano sono come nel passato i mosaici e i mosaicisti...i primi loro lavori nascevano dalle rovine di opere pre-esistenti...basterebbe fare un passo indietro e renderci conto che si stava criticando un frammento di un quadro più ampio con un significato completamente diverso e più profondo.
E' molto interessante e molto ben scritto il tuo commento. Intrattiene il mio intelletto e gratifica il mio senso del bello in maniera incommensurabilmente maggiore di uno qualsiasi dei video di "Mash-up" associati a quest'articolo. E' un po' questo il problema dell'arte oggi.