Non ero sicuro di mettere in home un argomento così delicato. Ma poi ho pensato che ne può uscire una bellissima discussione. (Da 00 a 1h. 30)

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Comments  
Ciao a tutti:
per ora ho sentito i primi 20 minuti.
Adesso io non discuto le capacitá di Bartolomeo, ma é evidente che non sa descrivere quello di cui sta parlando. Questo per 2 ragioni:
1) lui non sa veramente come funziona il meccanismo con il quale entra in contatto con le persone.
2) le persone come me, che non sono in grado di condividere con lui le sue esperienze, rimangono perplesse e confuse, un po' come se cercassimo di spiegare i colori ad un cieco.
Questo é il problema delle speculazioni sul mondo intermedio (che é poi 'l'aldilá'), che é ancora un mondo direttamente collegato al nostro in quanto é il mondo che ci governa. Il mondo spirituale (che gli é superiore, e determina il funzionamento del mondo intermedio) ci é del tutto precluso.
Adesso, noi del mondo intermedio conosciamo i pensieri, le sensazioni (colori, odori, sapori, suoni...), le emozioni, i sogni e poco altro. Anche le energie e le forze fanno parte del mondo intermedio (non sono materiali...), e le possiamo "dedurre" dalle loro manifestazioni fisiche. E ci abbiamo messo centinaia d'anni a dedurle, e ne abbiamo ancora parecchio da scoprire.
Come facciamo a spiegare componenti del mondo intermedio che non hanno nessuna relazione con il mondo in cui viviamo? Non possiamo!
Perció possiamo solo affidarci alla Rivelazione dei Testi Sacri e alle esperienze di chi certe cose le ha vissute.
Grazie Massimo per la testimonianza che hai dato nell' intervista di Red Ronnie.
Anch'io non ho capito gran che della spiegazione che ha dato Bartolomeo. Secondo me se appari in video devi avere capacità comunicativa, e queste purtroppo lui non le ha. Questo senza mettere in dubbio le sue capacità tecniche.
Quello che mi chiedo e che ti chiedo Massimo è : ma non è che questo macchinario ha semplicemente un software che mettendo insieme numerologia, astrologia, teorie di Hamer od in generale psicosomatica riesce a fare un sunto, come una sorta di intelligenza artificiale, dando un quadro della persona anche in base alla patologia di cui soffre ? Il fatto è che ti ha chiesto nome, cognome, data e luogo di nascita che sono gli stessi dati che servono per fare un tema natale e per fare i transiti, con cui un bravo astrologo è probabilmente in grado di avvicinarsi molto a quello che ti ha raccontato.
Venendo all' argomento in generale consiglio i libri di Elisabeth Kübler-Ross, psichiatra, una pioniera nell' assistenza ai morenti e nell' indagine di questo momento importantissimo. I suoi lavori scientifici al riguardo sono dei capisaldi in questo ambito.
Per esperienza personale e per testimonianza viste e lette l' unica cosa di cui sono sicuro è che la morte sia solo un passaggio in cui la vita cessa sul piano fisico ma continua su di un piano non materiale, poi come si svolga la nuova vita dopo la morte è tutto da vedere ed è un campo da indagare vastissimo, le testimonianze in merito sono numerosissime.
Per chi ha questa consapevolezza ne consegue che ci si debba preparare a tale evento per affrontarlo nel migliore modo possibile che per me vuol dire lasciare andare i legami materiali, o quanto meno non dargli troppa importanza e concentrarsi sul vivere con amore e possibilmente, ognuno nel proprio piccolo, cercando di fare qualcosa di positivo per sè e per gli altri. In una conferenza a cui avevo assistito un ricercatore in questo campo aveva affermato una cosa che mi aveva molto colpito. Diceva che : agli indiani, agli orientali in genere, quello che più meraviglia degli occidentali è il nostro disinteresse o non considerazione della morte, che è l'unico evento sicuro che tocca a tutti, e il conseguente nostro non prepararci al riguardo.
Davide71

Pur essendo molto appassionato di esoterismo, demonologia, spiritualità e NDE, e pur trovando che una macchinario che possa in un qualche modo analizzarti a causa del nome della data di nascita e del luogo, sia alquanto improbabile, cito Vladimir Efremov (scienziato russo che sperimento una NDE) "Ogni paragone sarà falso!".
Avendo letto centinaia di NDE (sopratutto le più eccezionali in cui il "trapassato" lo rimase per 1 ora, un giorno o anche fino a tre giorni) ogni persona vive l'esperienza a seconda della propria mente e delle cose che reputa importante a seconda del suo uso (es: i musicisti o gli appassionati di musica, sentono tutto suonare, tanto che un compositore cercò di scrivere tre brani della musica che aveva sentito nell'aldilà, o una donna cieca dalla nascita riusci a descrivere i colori e gli abiti della donna che la soccorse dopo il suo tentato suicidio ecc ecc) Alcuni concetti sembrano essere costanti, l'inesistenza del tempo, la sensazione di avere un corpo fisico come da vivi (come anche quando si sogna del resto) l'essere immersi in un amore sconfinato (almeno per chi ha delle NDE positive, 1 su 5 sono di stampo infernale anche se sembrano avere uno scopo pedagogico per chi poi tornerà da quei luoghi.) la percezione di avere l'onniscienza ma che questa sia troppo vasta per comprenderla in un solo attimo, e quindi si è consapevoli di sapere qualcosa solo quando si cerca tale informazione (forse il famoso concetto del cloud) ecc ecc.
Ho ascoltato meno della metà e si è fatto tardi, vorrei andare a dormire; avrei una lista infinita - tra l'altro credo di aver sperimentato la "macchina" ma non è questo che vorrei raccontarvi - anch'io non sono mai stato eccessivamente interessato a chi fossi stato in vite precedenti, tuttavia sono stato coinvolto in una sessione di regressione alle vite precedenti condotta da Manuela Pompas: (tralascio i preliminari) eravamo una decina di persone, maschi e femmine; ci siamo accorti che eravamo vissuti nell'antico Egitto tutti contemporaneamente; due erano stati alti dignitari, gli altri loro schiavi, e che gli schiavi erano stati condannati a morire di fame sepolti vivi nelle tombe dei loro padroni alla loro morte; ne è nata una rissa che dopo tanti anni ancora mi stupisce; c'è mancato poco che venissimo alle mani. Cosa sia successo non lo so.

Quote:

Non ero sicuro di mettere in home un argomento così delicato. Ma poi ho pensato che ne può uscire una bellissima discussione.

Non so, di sicuro la tua è una bella testimonianza. Sto imparando ad apprezzarti e stimarti anche come persona, oltre che come professionista.
Senza nulla togliere a Bartolomeo Fresia, che non conosco, confesso però che il "macchinario" mi lascia molto perpresso.

Non mi addentro nell'argomento delicato (a quest'ora, poi!) ma volevo evidenziare che il discorso che fai sulla filosofia del "surrender", ovvero del "lasciarsi andare", è descritto magistralmente nel Tao Te Ching (o Daodejing che dir si voglia), ovvero il "Libro della Via e della Virtù" di Laozi, scritto nel IV sec. a.C.
Ti consiglio di leggerlo. Magari è già presente nella libreria di tua moglie, che aspetta di essere letto o ri-letto.
Penso che potrebbe esserti utile.
Avete presente l'esperimento del diapason? Noi siamo diapason,se ne blocchi uno,l'altro continua a vibrare,ma solo se e' della stessa nota/frequenza.
Massimo se da questa esperienza hai avuto dei riscontri (che giustamente hai preferito non far sapere) positivi,tieniteli belli stretti,per come la penso io,Bartolomeo fa parte di quel gruppo numeroso di alieni,come Giordano Bruno,S.Francesco d'Assisi,Galileo,Ighina,Rol ecc,ecc che cercano ostinatamente di darci degli insegnamenti ma non riusciamo (non tutti) o non vogliamo cogliere come esseri umani.
GRAZIE MASSIMO PER AVERCELO GIRATO!
Sono appena al 40° minuto e lo trovo molto interessante, tu mi hai commossa, mentre purtroppo Fresia non è molto facile da capire..... ma ora proseguo, certo è lungo da vedere tutto insieme.... a dopo.
Spero che apra brecce..... in molti
BRAVO MASSIMO HAI CENTRATO LA FACCENDA CON LA TUA BATTUTACCIA
"QUANDO PARLA BARTOLOMEO NON SI CAPISCE UN CAZZO, PERO' CAPISCI CHE HA RAGIONE!" Troppo forte! :-D :hammer:
Ovviamente come ha detto Massimo si puo fare affidamento solo alle esperienze personali quindi è puramente personale non ci sono certezze.

Chissa forse nel futuro col migliorarsi della tecnica si avrà la possibilita di scoprire e misurare energie che adesso non conosciamo quindi approfondire temi come la morte fisica.

Personalmente anche se ovviamente non ho certezza e mantengo comunque una mente aperta ritengo che siamo fondamentalmente macchine biologiche e che una volta morti ... fine dei giochi.
Ritengo comunque comprensibile che un individuo complesso come l'uomo non accetti l'idea che tutto possa finire cosi, dopo una cosi breve vita, ma temo che l'aldila sia un illusione per non accettare che l'unico vero scopo di ogni essere vivente sia procreare, dare continuità, il divenire, il cambiamento è la costante che abbraccia ogni cosa, con quale scopo è un mistero.

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OMBRALUNGA: Personalmente anche se ovviamente non ho certezza e mantengo comunque una mente aperta ritengo che siamo fondamentalmente macchine biologiche e che una volta morti ... fine dei giochi.

Io questo problema l'ho risolto (in modo opposto al tuo) studiando un libro di anatomia. Quando vedi il tipo di complessità e sofisticatezza del corpo umano e di tutte le sue funzioni coordinate, capisci che la "macchina biologica" non può che aver avuto un creatore. Da cui deduco l'esistenza di un livello superiore, a noi momentaneamente sconosciuto.

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Quando vedi il tipo di complessità e sofisticatezza del corpo umano e di tutte le sue funzioni coordinate, capisci che la "macchina biologica" non può che aver avuto un creatore.

A questo proposito riporto una famosa e folgorante affermazione dell'astronomo e matematico inglese Fred Hoyle:

Le probabilità che la vita sulla Terra sia frutto del caso sono le stesse che ha un tornado, passando su un deposito di rottami, di lasciare lì un Boeing 747 perfettamente funzionante.
Dicevo che forse ho provato la "macchina"; dalla più che sommaria descrizione sembra proprio la stessa; l'ho provata nel 1999 e la manovrava un donna, me lo "impose" mia moglie, maniaca della prevenzione; all'epoca partecipavo alle gare di barca a vela del circuito invernale - sono più divertenti: il mare è più formato, il vento più teso - siccome c'è sempre il pericolo di cadere in acqua, gelida in inverno, è buona norma indossare una muta molto spessa, ma una muta pesante è difficile da gestire in caso di necessità fisiologiche, molti preferiscono farsi la pipì addosso piuttosto che togliersi anche parzialmente la muta, a me fa un po' schifo e ho sempre cercato di trattenermi; la visita con la "macchina" mi era sta fissata dopo una gara (casualmente); sono arrivato alla visita con la vescica dolorante; la macchina ha immediatamente intercettato il problema ma ha sbagliato completamente la causa: prostata ingrossata (dedotto forse dall'età); insomma si è comportata come le attuali AI: mi ha sparato fuori quello che le avevano insegnato: età > prostata ,
nessuno aveva pensato ad una gara di barca a vela.
Ma forse stiamo parlando di "macchine" diverse.
Fino a che non faremo l'esperienza, grazie a chi ce la racconta ;-)

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#8 Ombralunga 24-04-2025 07:02

Anche io spesso la penso come te
Ma il problema per me non è la macchina biologica .
Ma perché esiste una macchina biologica!!
Nell'universo infinito esiste un puntino chiamato terra che ha dato la vita per quale motivo ???
Per fare il panettiere, il muratore o scoprire complotti ???
Cosa ha a che fare l'immaginazione con carne e ossa ??
Ovviamente queste sono mie paturnie mentali :hammer:
@# Melville

Citazione più che pertinente, Melville. Fu proprio Hoyle a coniare il termine “Big Bang”, e lo fece con tono ironico: ma vi pare possibile – diceva – che da un “grande botto” venga fuori un universo immenso, e poi la vita in forme sempre più complesse, la coscienza, eccetera?

Non a caso il vero padre di questo modello cosmologico, l’astronomo e prete cattolico Georges Édouard Lemaître, chiamò questa sua intuizione “ipotesi dell’atomo primigenio”, semplicemente: una definizione tutt’altro che apodittica, soltanto un’ipotesi.

Kosmo
Ho retto i primi 10 minuti poi ho ceduto
Mamma quanta confusione..
Il male come condizione affinché si verifichi il bene
Giuda tradisce Cristo: atto necessario, per volontà soprannaturale, alla salvezza dell’umanità intera ma non ottiene il perdono.
Pietro tradisce Cristo: non solo è perdonato ma è scelto da Gesù stesso per il compito più importante: quello di Capo della Chiesa.
Perché uno è perdonato e l'altro no ?

Quote:

Il male come condizione affinché si verifichi il bene
Giuda tradisce Cristo: atto necessario, per volontà soprannaturale, alla salvezza dell’umanità intera ma non ottiene il perdono.
Pietro tradisce Cristo: non solo è perdonato ma è scelto da Gesù stesso per il compito più importante: quello di Capo della Chiesa.
Perché uno è perdonato e l'altro no ?

Come mai i romani ( o chi si vuole ) hanno avuto bisogno dell'aiuto di Giuda per riconoscere Cristo ?
Era acclamato dalla folla fino al giorno prima..
Più conosciuto di così....

Partimmo in cento per la stessa guerra, in 10 per la stessa donna, ma quando si muore, si muore soli. Frase dalla lucidita' di De Andre', famoso in Italia per le sue canzoni d'autore.
Qui dove mi trovo, non ho piu' accesso ad Youtube e dunque il video di Mazzucco non lo ho potuto vedere, come anche per me difficile riproporre un documentario realizzato da Battiato, piu' di una decina di anni fa, sul concetto dell'impermanenza della nostra vita.
Fonte: www.fabriziovolpi.it/.../
posso indicarvi cosa scrivere nella ricerca di Google: battiato bardo todol
e vi uscira' l'indicazione di un paio di video, redatto dal monaco Geshe-Jampa-Gelek. Mi colpi' l'asserzione secondo la quale, un giorno di lassu' equivale a 50 anni sulla Terra e che tutti ritorneremo....
#17 Sandro Paparozzi
Giuda tradisce Gesù in modo consapevole pur sapendo che è il Messia e figlio di Dio e lo fa fino all'ultimo dandolo in mano ai suoi nemici e sapendo che lo uccideranno,Pietro non tradisce Gesù,ma davanti alla paura di essere riconosciuto come discepolo nega di essere stato con lui,due cose molto diverse,inoltre Pietro aveva più volte dimostrato di avere una forte fede,si tratto' di un momento di paura e smarrimento in una situazione che era precipitata improvvisamente.
In ogni caso,visto lo smarrimento che molti hanno davanti alla morte e anche al desiderio che tutti nutriamo di comprendere cosa accade dopo la morte,consiglo di fare affidamento all'unica fonte di verità che parla di questo,la Bibbia,l'unica speranza in definitiva è Dio,e Gesù nella sua vita terrena diede ampia prova del potere che lui e Dio hanno sulla morte,i Vangeli raccontano di diverse resurrezione,anche nel libro degli Atti degli apostoli vi sono narrati di episodi di resurrezioni fatti da Pietro e anche da Paolo,Cristo e la resurrezione sono la base della speranza,i morti sotto il prossimo Regno di Dio qui sulla terra verranno resuscitati Atti 24:15.
Per quanto riguarda Red Ronnie non puoi che volergli bene,tuttavia credo sia piuttosto confuso,passa dagli UFO a Gesù Crsto come bere un bicchier d'acqua,una grande confusione che spesso mi fa tenerezza..
preferisco ascoltarlo quando parla di musica.. sentirlo quando tenta di parlare di argomenti spirituali è davvero difficile, ma ascolto le idee e le speranze di tutti.
AUDELMAR: Penso che sia questo:

@# 17 Sandro Paparozzi

Il tradimento di Giuda non fu affatto necessario, e lo stesso vale per la crocifissione di Cristo. Basta leggere la parabola dei vignaioli omicidi (Mc 12,1-12; Mt 21,33-44; Lc 20,9-18) per rendersi conto che il Padre non voleva quell’orribile supplizio (e quindi neanche il tradimento da parte dell’Iscariota): “Manderò mio figlio, l'amato, forse avranno rispetto per lui!”, dice il padrone della vigna (= Dio Padre).

Purtroppo – a causa della sciagurata dottrina dell’espiazione vicaria di Anselmo d’Aosta – il sacrificio di Cristo è stato presentato come voluto, richiesto e addirittura pianificato dal Padre. Questo disastroso fraintendimento, che ha dominato per almeno mille anni, ha provocato equivoci a non finire.

Quanto a Giuda, è stato senz’altro perdonato da Gesù; il problema è che non ha creduto in questo perdono e ha preferito risolvere la questione con il suicidio. Questo, secondo le più recenti e accreditate ipotesi esegetiche, è il suo peccato più grande.

Kosmo
Vi ringrazio per gli ottimi spunti sui patti fra le anime.

P.S.: a proposito del libro egizio sulla morte sapreste indicarmi una versione? O magari l'autore? Grazie!
@ 20 Elijah
@ 22 Kosmo Valimar


Grazie per le informazioni, che non conoscevo.
Ho posto la domanda ad una AI, giusto per farmi due risate ... e infatti ha sparato un'idiozia immonda senza fondamenti di nessun tipo.
Concordo su Red, simpatico, e anche la tizia una dolce farfallina.

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Ombralunga#8: Personalmente anche se ovviamente non ho certezza e mantengo comunque una mente aperta ritengo che siamo fondamentalmente macchine biologiche e che una volta morti ... fine dei giochi.

Senza giudicare nessuno, nella mia esperienza ad un certo punto sono riuscito ad estirpare questa visione materialista che era radicata profondamente in me.
Come ha ricordato Massimo, citando Muhammad Ali: "Se un uomo arriva a 40 anni e vede la vita come la vedeva a 20, ha sprecato 20 anni di vita". Sicuramente quello per me è stato il cambio più importante tra tutti.

Adesso sono convinto che quella visione, che poi è quella imperante in "occidente", è funzionale al sistema capitalistico e fa da stampella necessaria al neoliberismo: le sue origini risalgono all'Illuminismo e trova pieno compimento nel Positivismo e nel Darwinismo Sociale che ci portiamo dietro.
A pensarci adesso è evidente la truffa semantica che parla di "Secoli bui" riferendosi al Medioevo, contrapposto dall'altra parte all'Illuminismo. In un certo senso c'è stata una involuzione spirituale (e valoriale) tale che i due termini andrebbero invertiti.
Gli ultimi anni dovrebbero aver chiarito che la scienza ha preso il posto della religione e che i suoi riveriti sacerdoti (ad es. i virologi) considerano l'uomo una macchina biologica. Ma l'uomo, l'essere umano è molto, molto di più di questo.
Tra i vari argomenti del video, mi sono trovato riflesso in due momenti: primo, quando io stesso ho proposto alla mia compagna di leggere un libro su meditazione/spiritualità dopo che si era ammalata, lei vede il libro e mi dice: "ho idea che servirà più a te che a me". Aveva ragione, quando poi è morta ho capito subito che relitto sarei stato se non avessi avuto quel seppur minimo grado di consapevolezza spirituale a cui ero arrivato allora. E parlo di consapevolezza, non di semplice erudizione. Infatti, secondo momento: quando Massimo fa la battuta sul non capire quel che dice Bartolomeo, ma di capire che ha ragione: accade a me nei confronti del buddismo: non posso dire di capirlo fino in fondo, ma ogni volta mi dico che il buddha aveva ragione su tutto. Lo sento, non necessariamente lo capisco. L'esatto contrario avviene con il vangelo e la teologia cristiana in genere: non ho problemi a capire intellettualmente il messaggio, ma non me ne rimane assolutamente niente, per me è una metafisica ontologicamente incoerente e lacunosa, in altre parole non è in grado di darmi il quadro della situazione, né con risposte, né con domande. La cosa non mi stupisce: l'occidente è spiritualmente arretrato rispetto al resto del mondo. Ci sarà pure un motivo...
redazione

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Io questo problema l'ho risolto (in modo opposto al tuo) studiando un libro di anatomia. Quando vedi il tipo di complessità e sofisticatezza del corpo umano e di tutte le sue funzioni coordinate, capisci che la "macchina biologica" non può che aver avuto un creatore. Da cui deduco l'esistenza di un livello superiore, a noi momentaneamente sconosciuto.

Io sono fra coloro che ritengono che Darwin ed il disegno intelligente possano convivere (una non escluse l'altra), anzi, debbano necessariamente convivere.
La teoria dell'evoluzione affinché si manifesti/EMERGA ha bisogno di un teatro (l'universo) e di una linea guida che solo un progetto prestabilito potrebbe dare.
Pur essendo estremamente razionale e "matematico" (e materialista se vogliamo), NON sono affatto scettico sui fenomeni descritti dalle NDE.
Il cervello potrebbe essere "solo" un sofisticato ricevitore biologico capace di captare/intercettare particolari Onde Elettromagnetiche che si propagano a particolari frequenze.
Tali particolari OE potrebbero essere le coscienze (ognuno di noi) captate dai diversi ricevitori biologici.
Le coscienze giungerebbero fino alla terra da una non meglio specificata sorgente sita in qualche parte nell'universo.
Una volta connessa al ricevitore biologico, la coscienza prende (ovvero: ognuno di noi prenderebbe) il controllo del corpo di quello specifico ricevitore.
Al momento della "morte" la coscienza si disconnette per tornare alla sorgente o per connettersi ad un nuovo ricevitore biologico di un nascituro dimenticando tutte le esperienze precedenti.

Se un giorno, al momento del trapasso, scoprissi che quanto descritto corrisponda al vero, non ne rimarrei affatto sorpreso.
Grazie, per questa intervista per problemi di tempo ho sentito solo un'ora di intervista e la completerò in un secondo momento, molto interessante la macchina del signore, sarebbe bello provarla.... per il resto mi sento di dire che ho sempre ritenuto interessante adottare, nella vita reale, quando è possibile e in modo consapevole, l'iniziazione del morto. (secondo la visione tolteca)

Significa vivere con la consapevolezza che tutto è impermanente, che potremmo morire in qualsiasi momento. Così che la morte diventa da tabù a maestra di vita, nel momento in cui smettiamo di temerla e iniziamo a guardarla in faccia, con lucidità e accettazione. La temo allo stesso modo in cui mi incuriosisce, e con l'andare negli anni la mia finestra di overton a riguardo si sposta sempre più.
L'iniziazione del morto: abbracciare l'angelo della morte

L'ultimo modo per raggiungere la libertà personale è quello di prepararsi all'iniziazione del morto, ossia prendere la morte stessa come maestra. L'angelo della morte può insegnarci a vivere con pienezza. Diventiamo consapevoli del fatto che possiamo morire in qualunque momento e di avere a disposizione soltanto il presente. La verità è che potremmo morire anche domani. Chi può saperlo? Siamo convinti di avere ancora molti anni davanti a noi, ma li abbiamo davvero? Se un dottore ci dicesse che abbiamo soltanto una settimana di vita, cosa faremmo? Come ho detto prima, abbiamo due scelte. Una è quella di soffrire perché ci tocca morire e creare un enorme dramma, dicendo a tutti: "Povero me, morirò tra pochi giorni". L'altra è usare ogni momento per essere felici e fare ciò che davvero ci piace di più. Poiché abbiamo soltanto una settimana a disposizione, godiamocela. Viviamo. Diciamo: "Adesso sarò me stesso e non vivrò più per compiacere gli altri. Non avrò più paura di cosa pensano di me. Cosa m'importa di ciò che pensano gli altri, se tra una settimana sarò morto? Sarò soltanto me stesso".

L'angelo della morte può insegnarci a vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo della nostra vita, come se non ci fosse un domani. Possiamo iniziare ogni giorno dicendo: "Sono sveglio, vedo il Sole. Sono grato al Sole, a tutte le cose e a tutti gli esseri perché sono ancora vivo. Ho davanti un altro giorno in cui essere me stesso".

Questo è il modo in cui considero la vita, il modo che mi ha insegnato l'angelo della morte: essere totalmente aperto, sapendo che non c'è nulla da temere. È ovviamente tratto con amore le persone che amo, perché questo può essere l'ultimo giorno in cui avrò l'opportunità di mostrare loro il mio amore. Non so se potrò vederle, perciò non litigherò con loro.

Che succede se ho un diverbio con qualcuno, lasciando uscire una quantità di veleno emotivo e domani quella persona muore? Oops! Oh mio Dio, il Giudice mi distrugge, mi sentirò tremendamente in colpa per le mie parole dure e per non aver detto a quella persona quanto le volevo bene. L'amore che mi rende felice è quello che posso condividere. Perché ho bisogno di negare che ti

amo? Non è importante se anche tu mi ami. Tu o io possiamo morire domani. Ciò che mi rende felice, adesso, è farti sapere quanto ti voglio bene.

Potete vivere in questo modo e così facendo vi preparate per l'iniziazione della morte. Durante tale iniziazione, il vecchio sogno che avete nella mente morirà definitivamente. Certo, resterà il ricordo del parassita, ma il Giudice e la Vittima saranno morti.

Ciò che perisce nell'iniziazione della morte è il parasite. Non è facile prepararsi a questa iniziazione, perché il Giudice e la Vittima la ostacoleranno con tutti i mezzi. Non vogliono morire e cercheranno di spaventarci, facendoci credere che la loro morte sarà la nostra.

Se viviamo nel sogno del pianeta, è come se fossimo già morti. Chi sopravvive all'iniziazione della morte riceve il regalo più bello: la resurrezione. Risorgere vuol dire sollevarsi dalla morte, essere vivi, essere di nuovo sé stessi. Vuol dire essere come bambini, liberi e selvaggi, ma con una differenza: siamo liberi con saggezza, anziché con innocenza. Rompiamo la gabbia dell'addomesticamento e cominciamo a guarire la nostra mente. Ci arrendiamo all'angelo della morte, sapendo che il parassita morirà e saremo ancora vivi, con una mente sana e una ragione perfetta. Allora saremo liberi di usare la mente e di governare la nostra vita.

Questo è ciò che ci insegna l'angelo della morte, nella via tolteca. L'angelo viene a noi e dice: "Tutto ciò che esiste è mio, non tuo. La tua casa, tua moglie, tuo marito, i tuoi figli, la tua macchina, la tua carriera, il tuo denaro: tutto è mio e posso portartelo via quando voglio, ma per il momento tienilo pure".

Se ci arrendiamo all'angelo della morte, saremo felici per sempre. Come mai? Perché l'angelo porta via il passato, permettendo così alla vita di continuare. Ogni momento che passa, l'angelo elimina la parte morta e noi continuiamo a vivere nel presente. Il parassita vuole che portiamo sempre con noi il passato e ciò rende molto pesante la vita. Se cerchiamo di vivere nel passato, come possiamo godere il presente? Se sogniamo il futuro, perché dobbiamo portarci dietro il fardello del passato? Quando vivremo nel presente? Questo è ciò che l'angelo della morte ci insegna a fare.
Don Miguel Ruiz
Ho seguìto il dibattito nel quale l'umanità di Max ne esce chiaramente, nonostante l'evidente sua ritrosia a parlare di fatti personali. Red, detto Ronnie...ne imposta da par suo le (arcinote) dinamiche che includono le molte vite dell'essere umano. Stringendo all'osso si prospettano 2 tesi antitetiche: una spirituale e una materialistica, secondo quest'ultima la cosidetta anima si distruggerebbe con il soma, ma è davvero così? L'anima è davvero legata in maniera indissolubile con il corpo?

La tesi materialistica non tiene conto dell'interdipendenza tra corpo e realtà intelligente dell'uomo. Del fatto che la personalità spirituale si determina durante l'esistenza terrena in modalità opposta a quella del corpo, a conferma dei conflitti continui tra istinti corporali, istinti biologici e istinti (per così dire) "mentali". Ne risulta una continua lotta tra il corpo e la mente, che non dipende soltanto dall'adeguarsi all'etica delle leggi sociali, quanto da un intimo valore personale, che è ben diverso dal valore dell'istinto della materia.

E' innegabile che se noi seguissimo soltanto l'istinto della materia saremmo al livello delle bestie. Non esiste una lotta biologica, salvo sparuti casi delinquenziali. Insomma non esiste tra gli uomini una lotta biologica, ma una (continua) lotta mentale, una lotta per l'affermazione dei principi, di natura sociale ed economica.
Se posso essere un pochino polemico, sul fatto delle coppie che poi si lasciano e diciamo nell'epoca odierna c'è alta facilità nel vedere un matrimonio finire, purtroppo, non dipende molto dal fatto che una persona non sia incline a sistemare o comunque a cercare di riparare un rapporto. La coppia, intesa come coppia in una unione di amore, tiene un baricentro che è un po' come guidare una barchetta a due remi, uno tu e uno lei. Nel momento che uno dei due smette di remare, e lo fa sistematicamente, la rotta viene completamente persa. Nella società odierna è difficilissimo mantenere questa sincronia, ed è difficile trovare la propria anima gemella. A volte penso che questa sovrappopolazione terrestre abbia diminuito drasticamente le opportunità nell'incontrarla, altre volte invece credo che sia solo una sorta di equilibrio "storico" dell'umanità. Da separato, non ho mai smesso di credere nell'amore e credo solo che certi rapporti, se finiscono, hanno delle motivazioni alla base che meritano. L'essere umano è energia e nel momento in cui due persone cominciano ad andare fuori frequenza, ti allontani. Se vogliamo porgere la questione su concetti più pratici, se una persona cerca di costruire qualcosa e dalla parte opposta c'è chi demolisce, non puoi riparare nulla, ti scassi lo scroto e mandi tutto a puttane, alla ricerca di una persona che abbia il tuo stesso modo di pensare l'amore. Scusate il francese. :)
Non ho ancora finito di vederlo tutto, probabilmente e' un'informazikne che trovero ma chiedo: come si puo' contattare Bartolomeo Fresia?
#9 redazione purtroppo questa osservazione non implica in alcun modo il fatto che possa esistere una condizione superiore per il nostro spirito.

L' esistenza di un creatore o di manipolatori se la vediamo alla Biglino non ci garantisce un ' anima più di quanto un appassionato di Crobots la garantisce ai propri giocatori che combattono nel campo di battaglia virtuale.

Parlo senza aver ancora visto il video , ma sono in ospedale da diversi giorni ad assistere mia mamma in quella che è con gran probabilità la fine naturale delle cose ergo sono vicino a queste tematiche

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Io questo problema l'ho risolto (in modo opposto al tuo) studiando un libro di anatomia. Quando vedi il tipo di complessità e sofisticatezza del corpo umano e di tutte le sue funzioni coordinate, capisci che la "macchina biologica" non può che aver avuto un creatore. Da cui deduco l'esistenza di un livello superiore, a noi momentaneamente sconosciuto.

Sono assolutamente d'accordo con te, ma un creatore significa solo che qualcuno o qualcosa ci ha costruiti, poco a che fare con il concetto di esistenza di qualcosa dopo la morte.
Vorrei aggiungere che comunque anche se esistesse qualcosa dubito fortemente che sarei "IO"
Quello che noi siamo, che ci identifica, il nostro carattere, il nostro modo di pensare ecc... insomma l'individuo unico che ognuno di noi è, è codificato nella materia, puo essere vista come "informazione" e l'informazione ha bisogno di un supporto per esistere.
Ovviamente sono pensieri personali.

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13 Venusia Ma il problema per me non è la macchina biologica . Ma perché esiste una macchina biologica!! Nell'universo infinito esiste un puntino chiamato terra che ha dato la vita per quale motivo ???

Assolutamente, anche questo è un altro bel problema che manda in pappa il cervello.
#35 Ombralunga siamo mero firmware che finisce quando finisce il supporto su cui gira . Tutt' al più quelli che han subito uno sviluppo più interessante possono essere papabili per l' estrazione da qualche entità altra e divenire oggetto di studio e magari replicati su altri supporti per ulteriori analisi , il resto è immondizia . Dubito che a tali esseri interessino le navi da combattimento in fiamme oltre i bastioni di Orione e con i raggi B alle porte di Tannauser ci si accendono le sigarette.
#13 Venusia sono giochi , test e studi per gli esseri più alti , per quelli più bassi in stile Eloim mere risposte a necessità contingenti le cui conseguenze sono andate oltre ai fini programmati
il dott. Piero Calvi Parisetti, ricercatore di parapsicologia presso
l'università di Northampton elenca i vari campi di indagine che
indicano con ragionevole certezza, che la parte più significativa della nostra coscienza, sopravvive alla morte del corpo.

www.youtube.com/watch?v=PYA_P9TpjQw

www.youtube.com/watch?v=w4OdNJg4psA

www.youtube.com/watch?v=kRZq-P0l3QU
RISPOSTA A: #9 redazione


Quote:

Quando vedi il tipo di complessità e sofisticatezza del corpo umano e di tutte le sue funzioni coordinate, capisci che la "macchina biologica" non può che aver avuto un creatore. Da cui deduco l'esistenza di un livello superiore, a noi momentaneamente sconosciuto.

La complessità biochimica della vita è così grande che continuare a pensare che siamo atomi aggregati senza spiegare come questi atomi restino coesi e organizzati rasenta il paradosso.

# 10 Melville

La frase di Hoyle rende bene l'idea.
Devo dire che indagando un po sull'argomento le domande e i dubbi sulla sopravvivenza della coscienza dopo la morte fisica sono decisamente aumentate, l'ago della bilancia si stà un po spostando.

Per ora però quando sento parlare di prove scientifiche mi viene un po da ridere, diciamo che si riferiscono di piu a una mancata comprensione del funzionamento del cervello che rimane ancora un mistero per molti suoi aspetti.
Mi trovo in grossa difficoltà a dire qualcosa di interessante perchè si parte da posizioni troppo distanti:
ognuno di noi ha una sua coscienza
invece secondo me la coscienza è una, è un campo quantistico, e noi, tutti gli esseri viventi e non solo, siamo immersi in questo campo quantistico. Einstein diceva che è simile ad una gelatina (dovendosi modificare in presenza di una massa), ma la gelatina non da l'idea di qualcosa quantizzata, piuttosto sembra continua. Ci serve una tassellatura; le celle di Voronoi e le bolle potrebbero fare il nostro caso; le celle di Voronoi minimizzano distanze; le sfere, a parità di volume, minimizzano superfici, ma hanno il "difetto" di non essere contigue, ci troveremmo con quanti di spazio separati ... da che ? A meno che non consideriamo bolle deformabili, tipo le bolle di sapone.
Sta a vedere che Dio è un bambino che gioca con le bolle di sapone.


Voronoi 3D

Voglio ringraziare Massimo perché il suo racconto del rapporto con la moglie descrive cosa sia il vero Amore

Personalmente non sono credente, non penso che ci sia un creatore ma da alcune cose che mi sono accadute penso che ci siano più piani della realtà: uno visibile, uno invisibile (la fisica delle particelle per esempio), ed uno più "spirituale" invisibile.

Ho comunque ancora difficoltà a ritenere che qualcuno più di altri riesca ad essere in contatto con questo piano spirituale.

Quote:

#40 Ombralunga

Per ora però quando sento parlare di prove scientifiche mi viene un po da ridere,

potrebbe significare che i test vengono condotti con metodo scientifico,
cioè in cui tutti i parametri sono sotto controllo.

se si hanno tutti i parametri sotto controllo e si verificano cose "impossibili"
allora queste cose impossibili sono un fatto reale.
Massimo ti ringrazio di avere postato questo video e ringrazio anche tutti gli attori.
Video bellissimo che mi ha coinvolto pienamente, bevuto in un sol sorso.
Video a mio giudizio un po’ difficile per chi non ha mai avuto esperienze “sovrannaturali”.
Noi siamo frequenze, noi siamo stati costruiti per riconoscere e per reagire solo ad alcune delle infinite frequenze dell’universo, diciamo che apparteniamo alle frequenze di questo mondo.
Il nostro corpo, e tutto ciò che ci circonda, è composto da molecole e atomi.
L’atomo è un nucleo carico positivamente e di elettroni che si muovono intorno, carichi negativamente.
Molecole, atomi, frequenze, infrarosso, magnetismo etc…
Quando muori entri uno “stato” diverso, atto a riconoscere e gestire frequenze diverse.
Forse i due mondi coesistono nello stesso spazio.
Chi è nell’altro mondo sa riconoscere le frequenze di questo mondo e quando è necessario, a mio parere, con grande sforzo può contattare questo mondo.
Sono molto sicuro che chi è nell’altro mondo ci può vedere e sentire.
Non voglio dilungarmi con particolari di quanto mi è accaduto ma fatemi dire: mio padre morto nel 2005 non mi ha mai disturbato se non nel 2010 quando un giorno alle 3 di mattina mi ha svegliato esortandomi, a viva voce, ad intervenire e andare, chiaramente gli mando un bel vaffa… dicendogli che era ancora presto per andare a lavorare.
Alle ore 3,30 ricevevo una telefonata in cui mi viene comunicato che mia sorella era stata portata al Policlinico di Milano in fin di vita (ictus cerebrale). Ci tengo sottolineare che mia sorella era sanissima fino al giorno prima.
Da quel giorno sono un po’ cambiato……….., forse per la certezza che esista anche un dopo.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=BIXemtJdJww[/youtube]

Malanga. La ricerca dell'immortalità.
L'IMMORTALITÀ con CORRADO MALANGA[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=Wasf15XABso[/youtube]
La cosa più evidente quando si toccano questo genere di argomenti, e fortunatamente qualcuno lo fa, è l'incredibile potenza dello stato di ignoranza in cui nasciamo e in cui conduciamo le nostre esistenze, perchè questo è stato deciso da quelli che Giulietto Chiesa, e altri "complottisti" più o meno come lui, chiamava i "padroni del mondo". Detto questo non c'è molto da aggiungere.
La realtà è che ci nutriamo della realtà che ci viene concessa dall'élite che ci pilota dietro le quinte, e in questa realtà non è previsto che gli uomini possano disporre di conoscenze che gli consentano di liberarsi oltre le pastoie di questa realtà strettamente materialista, cristallizzata nel suo ristretto orizzonte.
Lo ha detto Brina Weiss in qualche suo libro, se si raccogliessero statisticamente prove del fatto che moltissime persone, nell'arco della propria vita, hanno avuto almeno una volta percezione di esperienze definite come "fenomeni paranormali", coincidenze inspiegabili, percezioni telepatiche, sensazioni di "presenze" non terrene che ci danno segnali dei nostri cari trapassati... la mole di prove raccolta sarebbe imponente.
Il fatto è che siamo programmati fin dalla nascita a respingere ciò che non è tangibilmente dimostrabile, in una colossale storpiatura sostenuta a spada tratta dalla nostra intelligente schiera di scienziati che, ad esempio, pretende di assegnare un'età all'Universo usando i limitati parametri della mente umana.
Se solo... Se solo ci risvegliassimo dal nostro torpore mentale, ci apriremmo naturalmente a quelle frequenze vibratorie che ci permetterebbero di assottigliare il confine che ci separa dal "mondo invisibile".
La cosa più drammatica, che abbiamo ben visto con il fenomeno covid, è che i segnali ci sono per tutti, ma pochi si soffermano a filtrare dalla mole di "materia ignorante" ciò che conta e che ci permette di affinare la nostra coscienza, e gradualmente la nostra capacità di "sentire".
La frese "storica" del Piccolo Principe dice "“Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Ma la nostra società materialista ci insegna a vivere nei confini della testa, così perdiamo la connessione con il cuore, con l'invisibile.
si capisce bene da questo video(bellissimo)la qualità di Massimo come raffinato artista e invidiabile marito.
GRAZIE per le riflessioni che stimoli !!
“ognuno ha un compito nella vita”. D'accordo. Poi però si scende nel concreto e viene fuori che “i bambini di Gaza hanno accettato il compito di fare a noi da specchio del nostro egoismo e della nostra cecità”. Secondo questa logica, l'aumento dei bambini e ragazzini suicidi, denunciato dai medici di pronto soccorso psichiatrico durante la repressione “sanitaria”, sarebbe quindi anche quello dovuto al compito di “farci da specchio”? Il “patto di sacrificio” per il quale la moglie accetterebbe di essere uccisa a martellate dal marito perchè lui possa rendersi conto dell'orrore del gesto che ha fatto”. Questo è delirio.
Non si capisce come mai, se ci si rende conto che, per esempio, per capire qualcosa dell'11 settembre bisogna cercare i fatti, per quel che riguarda noi esseri umani no. Le esperienze e gli studi ci sono, quella che ha fatto il lavoro di divulgazione più completo è Alice Miller (per quanto ne so io), ma resoconti più limitati o parziali ce ne sono tanti altri, e rispondono all'esperienza di tanta gente. (mi torna in mente il libro “La lunga attesa dell'angelo”, quello di Ravasi Bellocchio non quello più recente al quale chissà perchè hanno dato lo stesso titolo, “Le parole per dirlo” di Marie Cardinal, ma ce n'è tanti altri). Certo, rimane anche il mistero, la complessità la vastità della quale noi siamo un granellino di sabbia e non possiamo metterci in testa di capire tutto conoscere tutto, certo l'unica strada sensata è tenere aperta la possibilità che abbiamo dei essere in contatto col “tutto”. Ma questo non significa non darsi da fare per capire quel che possiamo capire e conoscere. Nasciamo impotenti, impossibilitati a scegliere e decidere qualunque cosa, dotati da natura della necessità di sopravvivere. Siamo completamente nelle mani di altri. Per scoprire chi siamo, bisogna scoprire anche chi erano e cosa volevano da noi le persone in mano alle quali siamo stati quando eravamo completamente impotenti. Come per sapere qualcosa della guerra in Ucraina bisogna almeno avere un'idea di cosa è successo là, e qua, almeno negli ultimi 30 anni. Non si tratta di voler essere razionali e rifiutare altre logiche e altre “dimensioni”. Se gli individui soffrono di certe carenze alimentari negli anni in cui si formano, poi le conseguenze nel fisico se le portano per tutta la vita. Quand'ero piccola e giovane vedevo tanta gente con le gambe storte per varie forme di rachitismo dovute a carenze. La stessa cosa è per carenze affettive, emotive e quel che passa genericamente sotto il termine “spiritualità”. Quel che “tutti vedono ma nessuno sa niente”. Anche Hamer, guariva la gente dal cancro aiutandola a scoprire qual era stato il trauma che aveva scatenato la malattia, e sostenendola a reggere il dolore “liberato” da quella scoperta . Quel che succede è che per incapacità di reggerlo il proprio dolore, risulta “normale” scaricarlo su altri e vittimizzare altri, quelli più a portata di mano sono le persone “care”, i bambini sono l'ideale, compresi i bambini diventati adulti che non se ne accorgono perchè nella vita quella è l'unica modalità di relazione che hanno conosciuto. Altro che “patto di sacrificio tra anime”!
Grazie Massimo per aver ricordato ciò che disse tuo figlio da bambino – a 1 h – perché penso che sia importante ricordare che i bambini, tutti, sono molto vicini alla Coscienza universale. Spesso però non vengono ascoltati o sono poco compresi. Sono grata a mia madre che mi ha ricordato alcune cose che dissi da bambina e che si sono verificate da adulta. Mi ha aiutata ad ascoltare con attenzione i figli. Si può scoprire che i bambini vedono il corpo astrale, sono telepatici ecc. e queste percezioni, quando si manifestano, non sono suggerite dall’avversario come ancora attualmente alcuni religiosi ci dicono. Sono pertanto contenta che Federico Faggin, con la sua straordinaria esperienza di coscienza, ricordi che i bambini sono davvero vicini alla coscienza universale e che venga ascoltato dai giovani studenti.
L’amica Paola Martarello di Aosta qualche anno fa mi raccontò l’incontro che, con suo marito, ebbe con Rol nel 2005. Rol si presentò in corpo fisico. Era morto nel 1994. La sua testimonianza è stata riportata da Giulietta Bandiera nel suo recente libro “Il segreto dell’immortalità”. Giulietta ne parla in questa suo intervento a 27,50’ www.youtube.com/watch?v=RvdNeirhVV0.
Bernardino del Boca nel suo libro “Il Segreto” pubblicato nel 1988, scrive in prima pagina: “Fu allora che il Maligno (ndr creato dall’umanità) per paura che il segreto dell’immortalità conquistasse l’umanità, usò una forma subdola segreto per ingannare l’uomo fin dall’infanzia. Presto sarà raggiunto il “quinto livello” nella costruzione dei computer e l’umanità dovrà affrontare il “grande segreto”, se non vorrà perire. “