Non ero sicuro di mettere in home un argomento così delicato. Ma poi ho pensato che ne può uscire una bellissima discussione. (Da 00 a 1h. 30)
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Non ero sicuro di mettere in home un argomento così delicato. Ma poi ho pensato che ne può uscire una bellissima discussione. (Da 00 a 1h. 30)
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per ora ho sentito i primi 20 minuti.
Adesso io non discuto le capacitá di Bartolomeo, ma é evidente che non sa descrivere quello di cui sta parlando. Questo per 2 ragioni:
1) lui non sa veramente come funziona il meccanismo con il quale entra in contatto con le persone.
2) le persone come me, che non sono in grado di condividere con lui le sue esperienze, rimangono perplesse e confuse, un po' come se cercassimo di spiegare i colori ad un cieco.
Questo é il problema delle speculazioni sul mondo intermedio (che é poi 'l'aldilá'), che é ancora un mondo direttamente collegato al nostro in quanto é il mondo che ci governa. Il mondo spirituale (che gli é superiore, e determina il funzionamento del mondo intermedio) ci é del tutto precluso.
Adesso, noi del mondo intermedio conosciamo i pensieri, le sensazioni (colori, odori, sapori, suoni...), le emozioni, i sogni e poco altro. Anche le energie e le forze fanno parte del mondo intermedio (non sono materiali...), e le possiamo "dedurre" dalle loro manifestazioni fisiche. E ci abbiamo messo centinaia d'anni a dedurle, e ne abbiamo ancora parecchio da scoprire.
Come facciamo a spiegare componenti del mondo intermedio che non hanno nessuna relazione con il mondo in cui viviamo? Non possiamo!
Perció possiamo solo affidarci alla Rivelazione dei Testi Sacri e alle esperienze di chi certe cose le ha vissute.
Anch'io non ho capito gran che della spiegazione che ha dato Bartolomeo. Secondo me se appari in video devi avere capacità comunicativa, e queste purtroppo lui non le ha. Questo senza mettere in dubbio le sue capacità tecniche.
Quello che mi chiedo e che ti chiedo Massimo è : ma non è che questo macchinario ha semplicemente un software che mettendo insieme numerologia, astrologia, teorie di Hamer od in generale psicosomatica riesce a fare un sunto, come una sorta di intelligenza artificiale, dando un quadro della persona anche in base alla patologia di cui soffre ? Il fatto è che ti ha chiesto nome, cognome, data e luogo di nascita che sono gli stessi dati che servono per fare un tema natale e per fare i transiti, con cui un bravo astrologo è probabilmente in grado di avvicinarsi molto a quello che ti ha raccontato.
Venendo all' argomento in generale consiglio i libri di Elisabeth Kübler-Ross, psichiatra, una pioniera nell' assistenza ai morenti e nell' indagine di questo momento importantissimo. I suoi lavori scientifici al riguardo sono dei capisaldi in questo ambito.
Per esperienza personale e per testimonianza viste e lette l' unica cosa di cui sono sicuro è che la morte sia solo un passaggio in cui la vita cessa sul piano fisico ma continua su di un piano non materiale, poi come si svolga la nuova vita dopo la morte è tutto da vedere ed è un campo da indagare vastissimo, le testimonianze in merito sono numerosissime.
Per chi ha questa consapevolezza ne consegue che ci si debba preparare a tale evento per affrontarlo nel migliore modo possibile che per me vuol dire lasciare andare i legami materiali, o quanto meno non dargli troppa importanza e concentrarsi sul vivere con amore e possibilmente, ognuno nel proprio piccolo, cercando di fare qualcosa di positivo per sè e per gli altri. In una conferenza a cui avevo assistito un ricercatore in questo campo aveva affermato una cosa che mi aveva molto colpito. Diceva che : agli indiani, agli orientali in genere, quello che più meraviglia degli occidentali è il nostro disinteresse o non considerazione della morte, che è l'unico evento sicuro che tocca a tutti, e il conseguente nostro non prepararci al riguardo.
Pur essendo molto appassionato di esoterismo, demonologia, spiritualità e NDE, e pur trovando che una macchinario che possa in un qualche modo analizzarti a causa del nome della data di nascita e del luogo, sia alquanto improbabile, cito Vladimir Efremov (scienziato russo che sperimento una NDE) "Ogni paragone sarà falso!".
Avendo letto centinaia di NDE (sopratutto le più eccezionali in cui il "trapassato" lo rimase per 1 ora, un giorno o anche fino a tre giorni) ogni persona vive l'esperienza a seconda della propria mente e delle cose che reputa importante a seconda del suo uso (es: i musicisti o gli appassionati di musica, sentono tutto suonare, tanto che un compositore cercò di scrivere tre brani della musica che aveva sentito nell'aldilà, o una donna cieca dalla nascita riusci a descrivere i colori e gli abiti della donna che la soccorse dopo il suo tentato suicidio ecc ecc) Alcuni concetti sembrano essere costanti, l'inesistenza del tempo, la sensazione di avere un corpo fisico come da vivi (come anche quando si sogna del resto) l'essere immersi in un amore sconfinato (almeno per chi ha delle NDE positive, 1 su 5 sono di stampo infernale anche se sembrano avere uno scopo pedagogico per chi poi tornerà da quei luoghi.) la percezione di avere l'onniscienza ma che questa sia troppo vasta per comprenderla in un solo attimo, e quindi si è consapevoli di sapere qualcosa solo quando si cerca tale informazione (forse il famoso concetto del cloud) ecc ecc.
Senza nulla togliere a Bartolomeo Fresia, che non conosco, confesso però che il "macchinario" mi lascia molto perpresso.
Non mi addentro nell'argomento delicato (a quest'ora, poi!) ma volevo evidenziare che il discorso che fai sulla filosofia del "surrender", ovvero del "lasciarsi andare", è descritto magistralmente nel Tao Te Ching (o Daodejing che dir si voglia), ovvero il "Libro della Via e della Virtù" di Laozi, scritto nel IV sec. a.C.
Ti consiglio di leggerlo. Magari è già presente nella libreria di tua moglie, che aspetta di essere letto o ri-letto.
Penso che potrebbe esserti utile.
Massimo se da questa esperienza hai avuto dei riscontri (che giustamente hai preferito non far sapere) positivi,tieniteli belli stretti,per come la penso io,Bartolomeo fa parte di quel gruppo numeroso di alieni,come Giordano Bruno,S.Francesco d'Assisi,Galileo,Ighina,Rol ecc,ecc che cercano ostinatamente di darci degli insegnamenti ma non riusciamo (non tutti) o non vogliamo cogliere come esseri umani.
Sono appena al 40° minuto e lo trovo molto interessante, tu mi hai commossa, mentre purtroppo Fresia non è molto facile da capire..... ma ora proseguo, certo è lungo da vedere tutto insieme.... a dopo.
Spero che apra brecce..... in molti
BRAVO MASSIMO HAI CENTRATO LA FACCENDA CON LA TUA BATTUTACCIA
"QUANDO PARLA BARTOLOMEO NON SI CAPISCE UN CAZZO, PERO' CAPISCI CHE HA RAGIONE!" Troppo forte!
Chissa forse nel futuro col migliorarsi della tecnica si avrà la possibilita di scoprire e misurare energie che adesso non conosciamo quindi approfondire temi come la morte fisica.
Personalmente anche se ovviamente non ho certezza e mantengo comunque una mente aperta ritengo che siamo fondamentalmente macchine biologiche e che una volta morti ... fine dei giochi.
Ritengo comunque comprensibile che un individuo complesso come l'uomo non accetti l'idea che tutto possa finire cosi, dopo una cosi breve vita, ma temo che l'aldila sia un illusione per non accettare che l'unico vero scopo di ogni essere vivente sia procreare, dare continuità, il divenire, il cambiamento è la costante che abbraccia ogni cosa, con quale scopo è un mistero.
Le probabilità che la vita sulla Terra sia frutto del caso sono le stesse che ha un tornado, passando su un deposito di rottami, di lasciare lì un Boeing 747 perfettamente funzionante.
nessuno aveva pensato ad una gara di barca a vela.
Ma forse stiamo parlando di "macchine" diverse.
Ma il problema per me non è la macchina biologica .
Ma perché esiste una macchina biologica!!
Nell'universo infinito esiste un puntino chiamato terra che ha dato la vita per quale motivo ???
Per fare il panettiere, il muratore o scoprire complotti ???
Cosa ha a che fare l'immaginazione con carne e ossa ??
Ovviamente queste sono mie paturnie mentali
Citazione più che pertinente, Melville. Fu proprio Hoyle a coniare il termine “Big Bang”, e lo fece con tono ironico: ma vi pare possibile – diceva – che da un “grande botto” venga fuori un universo immenso, e poi la vita in forme sempre più complesse, la coscienza, eccetera?
Non a caso il vero padre di questo modello cosmologico, l’astronomo e prete cattolico Georges Édouard Lemaître, chiamò questa sua intuizione “ipotesi dell’atomo primigenio”, semplicemente: una definizione tutt’altro che apodittica, soltanto un’ipotesi.
Kosmo
Giuda tradisce Cristo: atto necessario, per volontà soprannaturale, alla salvezza dell’umanità intera ma non ottiene il perdono.
Pietro tradisce Cristo: non solo è perdonato ma è scelto da Gesù stesso per il compito più importante: quello di Capo della Chiesa.
Perché uno è perdonato e l'altro no ?
Era acclamato dalla folla fino al giorno prima..
Più conosciuto di così....
Partimmo in cento per la stessa guerra, in 10 per la stessa donna, ma quando si muore, si muore soli. Frase dalla lucidita' di De Andre', famoso in Italia per le sue canzoni d'autore.
Qui dove mi trovo, non ho piu' accesso ad Youtube e dunque il video di Mazzucco non lo ho potuto vedere, come anche per me difficile riproporre un documentario realizzato da Battiato, piu' di una decina di anni fa, sul concetto dell'impermanenza della nostra vita.
Fonte: www.fabriziovolpi.it/.../
posso indicarvi cosa scrivere nella ricerca di Google: battiato bardo todol
e vi uscira' l'indicazione di un paio di video, redatto dal monaco Geshe-Jampa-Gelek. Mi colpi' l'asserzione secondo la quale, un giorno di lassu' equivale a 50 anni sulla Terra e che tutti ritorneremo....
Giuda tradisce Gesù in modo consapevole pur sapendo che è il Messia e figlio di Dio e lo fa fino all'ultimo dandolo in mano ai suoi nemici e sapendo che lo uccideranno,Pietro non tradisce Gesù,ma davanti alla paura di essere riconosciuto come discepolo nega di essere stato con lui,due cose molto diverse,inoltre Pietro aveva più volte dimostrato di avere una forte fede,si tratto' di un momento di paura e smarrimento in una situazione che era precipitata improvvisamente.
In ogni caso,visto lo smarrimento che molti hanno davanti alla morte e anche al desiderio che tutti nutriamo di comprendere cosa accade dopo la morte,consiglo di fare affidamento all'unica fonte di verità che parla di questo,la Bibbia,l'unica speranza in definitiva è Dio,e Gesù nella sua vita terrena diede ampia prova del potere che lui e Dio hanno sulla morte,i Vangeli raccontano di diverse resurrezione,anche nel libro degli Atti degli apostoli vi sono narrati di episodi di resurrezioni fatti da Pietro e anche da Paolo,Cristo e la resurrezione sono la base della speranza,i morti sotto il prossimo Regno di Dio qui sulla terra verranno resuscitati Atti 24:15.
Per quanto riguarda Red Ronnie non puoi che volergli bene,tuttavia credo sia piuttosto confuso,passa dagli UFO a Gesù Crsto come bere un bicchier d'acqua,una grande confusione che spesso mi fa tenerezza..
preferisco ascoltarlo quando parla di musica.. sentirlo quando tenta di parlare di argomenti spirituali è davvero difficile, ma ascolto le idee e le speranze di tutti.
Il tradimento di Giuda non fu affatto necessario, e lo stesso vale per la crocifissione di Cristo. Basta leggere la parabola dei vignaioli omicidi (Mc 12,1-12; Mt 21,33-44; Lc 20,9-18) per rendersi conto che il Padre non voleva quell’orribile supplizio (e quindi neanche il tradimento da parte dell’Iscariota): “Manderò mio figlio, l'amato, forse avranno rispetto per lui!”, dice il padrone della vigna (= Dio Padre).
Purtroppo – a causa della sciagurata dottrina dell’espiazione vicaria di Anselmo d’Aosta – il sacrificio di Cristo è stato presentato come voluto, richiesto e addirittura pianificato dal Padre. Questo disastroso fraintendimento, che ha dominato per almeno mille anni, ha provocato equivoci a non finire.
Quanto a Giuda, è stato senz’altro perdonato da Gesù; il problema è che non ha creduto in questo perdono e ha preferito risolvere la questione con il suicidio. Questo, secondo le più recenti e accreditate ipotesi esegetiche, è il suo peccato più grande.
Kosmo
P.S.: a proposito del libro egizio sulla morte sapreste indicarmi una versione? O magari l'autore? Grazie!
@ 22 Kosmo Valimar
Grazie per le informazioni, che non conoscevo.
Ho posto la domanda ad una AI, giusto per farmi due risate ... e infatti ha sparato un'idiozia immonda senza fondamenti di nessun tipo.
Concordo su Red, simpatico, e anche la tizia una dolce farfallina.
Come ha ricordato Massimo, citando Muhammad Ali: "Se un uomo arriva a 40 anni e vede la vita come la vedeva a 20, ha sprecato 20 anni di vita". Sicuramente quello per me è stato il cambio più importante tra tutti.
Adesso sono convinto che quella visione, che poi è quella imperante in "occidente", è funzionale al sistema capitalistico e fa da stampella necessaria al neoliberismo: le sue origini risalgono all'Illuminismo e trova pieno compimento nel Positivismo e nel Darwinismo Sociale che ci portiamo dietro.
A pensarci adesso è evidente la truffa semantica che parla di "Secoli bui" riferendosi al Medioevo, contrapposto dall'altra parte all'Illuminismo. In un certo senso c'è stata una involuzione spirituale (e valoriale) tale che i due termini andrebbero invertiti.
Gli ultimi anni dovrebbero aver chiarito che la scienza ha preso il posto della religione e che i suoi riveriti sacerdoti (ad es. i virologi) considerano l'uomo una macchina biologica. Ma l'uomo, l'essere umano è molto, molto di più di questo.
La teoria dell'evoluzione affinché si manifesti/EMERGA ha bisogno di un teatro (l'universo) e di una linea guida che solo un progetto prestabilito potrebbe dare.
Pur essendo estremamente razionale e "matematico" (e materialista se vogliamo), NON sono affatto scettico sui fenomeni descritti dalle NDE.
Il cervello potrebbe essere "solo" un sofisticato ricevitore biologico capace di captare/intercettare particolari Onde Elettromagnetiche che si propagano a particolari frequenze.
Tali particolari OE potrebbero essere le coscienze (ognuno di noi) captate dai diversi ricevitori biologici.
Le coscienze giungerebbero fino alla terra da una non meglio specificata sorgente sita in qualche parte nell'universo.
Una volta connessa al ricevitore biologico, la coscienza prende (ovvero: ognuno di noi prenderebbe) il controllo del corpo di quello specifico ricevitore.
Al momento della "morte" la coscienza si disconnette per tornare alla sorgente o per connettersi ad un nuovo ricevitore biologico di un nascituro dimenticando tutte le esperienze precedenti.
Se un giorno, al momento del trapasso, scoprissi che quanto descritto corrisponda al vero, non ne rimarrei affatto sorpreso.
Significa vivere con la consapevolezza che tutto è impermanente, che potremmo morire in qualsiasi momento. Così che la morte diventa da tabù a maestra di vita, nel momento in cui smettiamo di temerla e iniziamo a guardarla in faccia, con lucidità e accettazione. La temo allo stesso modo in cui mi incuriosisce, e con l'andare negli anni la mia finestra di overton a riguardo si sposta sempre più.
L'ultimo modo per raggiungere la libertà personale è quello di prepararsi all'iniziazione del morto, ossia prendere la morte stessa come maestra. L'angelo della morte può insegnarci a vivere con pienezza. Diventiamo consapevoli del fatto che possiamo morire in qualunque momento e di avere a disposizione soltanto il presente. La verità è che potremmo morire anche domani. Chi può saperlo? Siamo convinti di avere ancora molti anni davanti a noi, ma li abbiamo davvero? Se un dottore ci dicesse che abbiamo soltanto una settimana di vita, cosa faremmo? Come ho detto prima, abbiamo due scelte. Una è quella di soffrire perché ci tocca morire e creare un enorme dramma, dicendo a tutti: "Povero me, morirò tra pochi giorni". L'altra è usare ogni momento per essere felici e fare ciò che davvero ci piace di più. Poiché abbiamo soltanto una settimana a disposizione, godiamocela. Viviamo. Diciamo: "Adesso sarò me stesso e non vivrò più per compiacere gli altri. Non avrò più paura di cosa pensano di me. Cosa m'importa di ciò che pensano gli altri, se tra una settimana sarò morto? Sarò soltanto me stesso".
L'angelo della morte può insegnarci a vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo della nostra vita, come se non ci fosse un domani. Possiamo iniziare ogni giorno dicendo: "Sono sveglio, vedo il Sole. Sono grato al Sole, a tutte le cose e a tutti gli esseri perché sono ancora vivo. Ho davanti un altro giorno in cui essere me stesso".
Questo è il modo in cui considero la vita, il modo che mi ha insegnato l'angelo della morte: essere totalmente aperto, sapendo che non c'è nulla da temere. È ovviamente tratto con amore le persone che amo, perché questo può essere l'ultimo giorno in cui avrò l'opportunità di mostrare loro il mio amore. Non so se potrò vederle, perciò non litigherò con loro.
Che succede se ho un diverbio con qualcuno, lasciando uscire una quantità di veleno emotivo e domani quella persona muore? Oops! Oh mio Dio, il Giudice mi distrugge, mi sentirò tremendamente in colpa per le mie parole dure e per non aver detto a quella persona quanto le volevo bene. L'amore che mi rende felice è quello che posso condividere. Perché ho bisogno di negare che ti
amo? Non è importante se anche tu mi ami. Tu o io possiamo morire domani. Ciò che mi rende felice, adesso, è farti sapere quanto ti voglio bene.
Potete vivere in questo modo e così facendo vi preparate per l'iniziazione della morte. Durante tale iniziazione, il vecchio sogno che avete nella mente morirà definitivamente. Certo, resterà il ricordo del parassita, ma il Giudice e la Vittima saranno morti.
Ciò che perisce nell'iniziazione della morte è il parasite. Non è facile prepararsi a questa iniziazione, perché il Giudice e la Vittima la ostacoleranno con tutti i mezzi. Non vogliono morire e cercheranno di spaventarci, facendoci credere che la loro morte sarà la nostra.
Se viviamo nel sogno del pianeta, è come se fossimo già morti. Chi sopravvive all'iniziazione della morte riceve il regalo più bello: la resurrezione. Risorgere vuol dire sollevarsi dalla morte, essere vivi, essere di nuovo sé stessi. Vuol dire essere come bambini, liberi e selvaggi, ma con una differenza: siamo liberi con saggezza, anziché con innocenza. Rompiamo la gabbia dell'addomesticamento e cominciamo a guarire la nostra mente. Ci arrendiamo all'angelo della morte, sapendo che il parassita morirà e saremo ancora vivi, con una mente sana e una ragione perfetta. Allora saremo liberi di usare la mente e di governare la nostra vita.
Questo è ciò che ci insegna l'angelo della morte, nella via tolteca. L'angelo viene a noi e dice: "Tutto ciò che esiste è mio, non tuo. La tua casa, tua moglie, tuo marito, i tuoi figli, la tua macchina, la tua carriera, il tuo denaro: tutto è mio e posso portartelo via quando voglio, ma per il momento tienilo pure".
Se ci arrendiamo all'angelo della morte, saremo felici per sempre. Come mai? Perché l'angelo porta via il passato, permettendo così alla vita di continuare. Ogni momento che passa, l'angelo elimina la parte morta e noi continuiamo a vivere nel presente. Il parassita vuole che portiamo sempre con noi il passato e ciò rende molto pesante la vita. Se cerchiamo di vivere nel passato, come possiamo godere il presente? Se sogniamo il futuro, perché dobbiamo portarci dietro il fardello del passato? Quando vivremo nel presente? Questo è ciò che l'angelo della morte ci insegna a fare.
Don Miguel Ruiz
La tesi materialistica non tiene conto dell'interdipendenza tra corpo e realtà intelligente dell'uomo. Del fatto che la personalità spirituale si determina durante l'esistenza terrena in modalità opposta a quella del corpo, a conferma dei conflitti continui tra istinti corporali, istinti biologici e istinti (per così dire) "mentali". Ne risulta una continua lotta tra il corpo e la mente, che non dipende soltanto dall'adeguarsi all'etica delle leggi sociali, quanto da un intimo valore personale, che è ben diverso dal valore dell'istinto della materia.
E' innegabile che se noi seguissimo soltanto l'istinto della materia saremmo al livello delle bestie. Non esiste una lotta biologica, salvo sparuti casi delinquenziali. Insomma non esiste tra gli uomini una lotta biologica, ma una (continua) lotta mentale, una lotta per l'affermazione dei principi, di natura sociale ed economica.
L' esistenza di un creatore o di manipolatori se la vediamo alla Biglino non ci garantisce un ' anima più di quanto un appassionato di Crobots la garantisce ai propri giocatori che combattono nel campo di battaglia virtuale.
Parlo senza aver ancora visto il video , ma sono in ospedale da diversi giorni ad assistere mia mamma in quella che è con gran probabilità la fine naturale delle cose ergo sono vicino a queste tematiche
Quello che noi siamo, che ci identifica, il nostro carattere, il nostro modo di pensare ecc... insomma l'individuo unico che ognuno di noi è, è codificato nella materia, puo essere vista come "informazione" e l'informazione ha bisogno di un supporto per esistere.
Ovviamente sono pensieri personali.
#13 Venusia sono giochi , test e studi per gli esseri più alti , per quelli più bassi in stile Eloim mere risposte a necessità contingenti le cui conseguenze sono andate oltre ai fini programmati
l'università di Northampton elenca i vari campi di indagine che
indicano con ragionevole certezza, che la parte più significativa della nostra coscienza, sopravvive alla morte del corpo.
www.youtube.com/watch?v=PYA_P9TpjQw
www.youtube.com/watch?v=w4OdNJg4psA
www.youtube.com/watch?v=kRZq-P0l3QU
# 10 Melville
La frase di Hoyle rende bene l'idea.
Per ora però quando sento parlare di prove scientifiche mi viene un po da ridere, diciamo che si riferiscono di piu a una mancata comprensione del funzionamento del cervello che rimane ancora un mistero per molti suoi aspetti.
ognuno di noi ha una sua coscienza
invece secondo me la coscienza è una, è un campo quantistico, e noi, tutti gli esseri viventi e non solo, siamo immersi in questo campo quantistico. Einstein diceva che è simile ad una gelatina (dovendosi modificare in presenza di una massa), ma la gelatina non da l'idea di qualcosa quantizzata, piuttosto sembra continua. Ci serve una tassellatura; le celle di Voronoi e le bolle potrebbero fare il nostro caso; le celle di Voronoi minimizzano distanze; le sfere, a parità di volume, minimizzano superfici, ma hanno il "difetto" di non essere contigue, ci troveremmo con quanti di spazio separati ... da che ? A meno che non consideriamo bolle deformabili, tipo le bolle di sapone.
Sta a vedere che Dio è un bambino che gioca con le bolle di sapone.
Voronoi 3D
Personalmente non sono credente, non penso che ci sia un creatore ma da alcune cose che mi sono accadute penso che ci siano più piani della realtà: uno visibile, uno invisibile (la fisica delle particelle per esempio), ed uno più "spirituale" invisibile.
Ho comunque ancora difficoltà a ritenere che qualcuno più di altri riesca ad essere in contatto con questo piano spirituale.
cioè in cui tutti i parametri sono sotto controllo.
se si hanno tutti i parametri sotto controllo e si verificano cose "impossibili"
allora queste cose impossibili sono un fatto reale.
Video bellissimo che mi ha coinvolto pienamente, bevuto in un sol sorso.
Video a mio giudizio un po’ difficile per chi non ha mai avuto esperienze “sovrannaturali”.
Noi siamo frequenze, noi siamo stati costruiti per riconoscere e per reagire solo ad alcune delle infinite frequenze dell’universo, diciamo che apparteniamo alle frequenze di questo mondo.
Il nostro corpo, e tutto ciò che ci circonda, è composto da molecole e atomi.
L’atomo è un nucleo carico positivamente e di elettroni che si muovono intorno, carichi negativamente.
Molecole, atomi, frequenze, infrarosso, magnetismo etc…
Quando muori entri uno “stato” diverso, atto a riconoscere e gestire frequenze diverse.
Forse i due mondi coesistono nello stesso spazio.
Chi è nell’altro mondo sa riconoscere le frequenze di questo mondo e quando è necessario, a mio parere, con grande sforzo può contattare questo mondo.
Sono molto sicuro che chi è nell’altro mondo ci può vedere e sentire.
Non voglio dilungarmi con particolari di quanto mi è accaduto ma fatemi dire: mio padre morto nel 2005 non mi ha mai disturbato se non nel 2010 quando un giorno alle 3 di mattina mi ha svegliato esortandomi, a viva voce, ad intervenire e andare, chiaramente gli mando un bel vaffa… dicendogli che era ancora presto per andare a lavorare.
Alle ore 3,30 ricevevo una telefonata in cui mi viene comunicato che mia sorella era stata portata al Policlinico di Milano in fin di vita (ictus cerebrale). Ci tengo sottolineare che mia sorella era sanissima fino al giorno prima.
Da quel giorno sono un po’ cambiato……….., forse per la certezza che esista anche un dopo.
Malanga. La ricerca dell'immortalità.
La realtà è che ci nutriamo della realtà che ci viene concessa dall'élite che ci pilota dietro le quinte, e in questa realtà non è previsto che gli uomini possano disporre di conoscenze che gli consentano di liberarsi oltre le pastoie di questa realtà strettamente materialista, cristallizzata nel suo ristretto orizzonte.
Lo ha detto Brina Weiss in qualche suo libro, se si raccogliessero statisticamente prove del fatto che moltissime persone, nell'arco della propria vita, hanno avuto almeno una volta percezione di esperienze definite come "fenomeni paranormali", coincidenze inspiegabili, percezioni telepatiche, sensazioni di "presenze" non terrene che ci danno segnali dei nostri cari trapassati... la mole di prove raccolta sarebbe imponente.
Il fatto è che siamo programmati fin dalla nascita a respingere ciò che non è tangibilmente dimostrabile, in una colossale storpiatura sostenuta a spada tratta dalla nostra intelligente schiera di scienziati che, ad esempio, pretende di assegnare un'età all'Universo usando i limitati parametri della mente umana.
Se solo... Se solo ci risvegliassimo dal nostro torpore mentale, ci apriremmo naturalmente a quelle frequenze vibratorie che ci permetterebbero di assottigliare il confine che ci separa dal "mondo invisibile".
La cosa più drammatica, che abbiamo ben visto con il fenomeno covid, è che i segnali ci sono per tutti, ma pochi si soffermano a filtrare dalla mole di "materia ignorante" ciò che conta e che ci permette di affinare la nostra coscienza, e gradualmente la nostra capacità di "sentire".
La frese "storica" del Piccolo Principe dice "“Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Ma la nostra società materialista ci insegna a vivere nei confini della testa, così perdiamo la connessione con il cuore, con l'invisibile.
GRAZIE per le riflessioni che stimoli !!
Non si capisce come mai, se ci si rende conto che, per esempio, per capire qualcosa dell'11 settembre bisogna cercare i fatti, per quel che riguarda noi esseri umani no. Le esperienze e gli studi ci sono, quella che ha fatto il lavoro di divulgazione più completo è Alice Miller (per quanto ne so io), ma resoconti più limitati o parziali ce ne sono tanti altri, e rispondono all'esperienza di tanta gente. (mi torna in mente il libro “La lunga attesa dell'angelo”, quello di Ravasi Bellocchio non quello più recente al quale chissà perchè hanno dato lo stesso titolo, “Le parole per dirlo” di Marie Cardinal, ma ce n'è tanti altri). Certo, rimane anche il mistero, la complessità la vastità della quale noi siamo un granellino di sabbia e non possiamo metterci in testa di capire tutto conoscere tutto, certo l'unica strada sensata è tenere aperta la possibilità che abbiamo dei essere in contatto col “tutto”. Ma questo non significa non darsi da fare per capire quel che possiamo capire e conoscere. Nasciamo impotenti, impossibilitati a scegliere e decidere qualunque cosa, dotati da natura della necessità di sopravvivere. Siamo completamente nelle mani di altri. Per scoprire chi siamo, bisogna scoprire anche chi erano e cosa volevano da noi le persone in mano alle quali siamo stati quando eravamo completamente impotenti. Come per sapere qualcosa della guerra in Ucraina bisogna almeno avere un'idea di cosa è successo là, e qua, almeno negli ultimi 30 anni. Non si tratta di voler essere razionali e rifiutare altre logiche e altre “dimensioni”. Se gli individui soffrono di certe carenze alimentari negli anni in cui si formano, poi le conseguenze nel fisico se le portano per tutta la vita. Quand'ero piccola e giovane vedevo tanta gente con le gambe storte per varie forme di rachitismo dovute a carenze. La stessa cosa è per carenze affettive, emotive e quel che passa genericamente sotto il termine “spiritualità”. Quel che “tutti vedono ma nessuno sa niente”. Anche Hamer, guariva la gente dal cancro aiutandola a scoprire qual era stato il trauma che aveva scatenato la malattia, e sostenendola a reggere il dolore “liberato” da quella scoperta . Quel che succede è che per incapacità di reggerlo il proprio dolore, risulta “normale” scaricarlo su altri e vittimizzare altri, quelli più a portata di mano sono le persone “care”, i bambini sono l'ideale, compresi i bambini diventati adulti che non se ne accorgono perchè nella vita quella è l'unica modalità di relazione che hanno conosciuto. Altro che “patto di sacrificio tra anime”!
L’amica Paola Martarello di Aosta qualche anno fa mi raccontò l’incontro che, con suo marito, ebbe con Rol nel 2005. Rol si presentò in corpo fisico. Era morto nel 1994. La sua testimonianza è stata riportata da Giulietta Bandiera nel suo recente libro “Il segreto dell’immortalità”. Giulietta ne parla in questa suo intervento a 27,50’ www.youtube.com/watch?v=RvdNeirhVV0.
Bernardino del Boca nel suo libro “Il Segreto” pubblicato nel 1988, scrive in prima pagina: “Fu allora che il Maligno (ndr creato dall’umanità) per paura che il segreto dell’immortalità conquistasse l’umanità, usò una forma subdola segreto per ingannare l’uomo fin dall’infanzia. Presto sarà raggiunto il “quinto livello” nella costruzione dei computer e l’umanità dovrà affrontare il “grande segreto”, se non vorrà perire. “