[Questo articolo mi è stato spedito da una ragazza che vuole restare anonima].

Hai 20 anni? Allora hai il mondo il mano, puoi fare tutto e avere tutto, sempre che tu sia ricco, se no puoi pure prendere i tuoi sogni, chiuderli in un cassetto e, per i nostalgici, aprirlo la sera quando torni dal turno di 12 ore.

Li puoi guardare un po’, i più temerari possono pure fantasticare, ma mi raccomando, alla fine richiudi il cassetto accendi la tv e addormentati per ricominciare la mattina dopo con il sorriso sulle labbra, perché il mondo è questo che richiede.

Quando siamo bambini i nostri sogni sono infiniti. Vogliamo essere astronauti, cantanti, principesse. Quando cresciamo, ma neanche troppo, già alle scuole medie, i canoni iniziano a essere più realistici. Per fare l’astronauta sei nato nel posto, nella famiglia e spesso nel corpo sbagliato, quindi scendi di un gradino e inizi a voler essere dottore, poliziotto, veterinario. Sogni concessi finché non hai finito le superiori. A questo punto vieni catapultato sul pianeta terra, e tutte le bugie sui grandi sogni che potevi avere scompaiono. Perché se non puoi fare l’università, perché sei nato nella famiglia sbagliata, puoi dire addio a tutta una serie di lavori che ti piacerebbero immensamente, ma poi pensi che potresti almeno raggiungere ruoli di potere. E no invece, perché senza quel foglio in mano e senza spintarelle per arrivare anche solo vicino al podio ci vogliono anni e anni di lavoro, poi forse qualcuno dall’alto del suo potere si accorgerà di te, della tua propensione a spaccare il mondo, dei tuoi sacrificio del tuo atteggiamento entusiasta, proattivo e sempre propenso al miglioramento.

A quel punto, chi si sarà accorto di te ti guarderà con un po’ di compatimento, allungherà la mano al figlio dell’amico e tu potrai sprofondare di nuovo nel tuo angolino e ricacciare nel cassetto quegli ultimi sogni che ti erano rimasti.

Perché diciamocelo, se sei nato in basso e senza conoscenze, tu rimarrai lì e sono pochi i miracoli che si avverano. Perché sei nato nel posto, nella famiglia e nel corpo sbagliati. Ci sono poi i sogni comuni, quelli che sono scartati a priori perché non ci danno da mangiare. Perché le tele dei quadri, a meno che tu non sia il figlio di, non ti riempiono lo stomaco. L’inchiostro sulla carta è quasi un miracolo che qualcuno ancora lo legga, sempre che non siano scritti vuoti e senz’anima - in quel caso saranno best-seller. Quindi apri il cassetto, infila dentro e scendi di un gradino. Perché sei nato nel posto, nella famiglia e nel corpo sbagliati.

Poi ci sono i sogni più vicini, quelli più palpabili. Bene, proviamo. Selezioni infinite, piene di incompetenti raccomandati da uomini potenti. Quindi scendi un gradino, bravo. Se ti selezionano, devi andare lontano da casa a fare corsi infiniti, senza la promessa di assunzione. Ma tu sei sicuro di poterti permettere di allontanarti da casa, sei nato nella famiglia sbagliata e sai che questo non è possibile, perché tu servi vicino a loro. E poi non è così scontato poter passare mesi senza stipendio o quasi. Ma facciamo anche il caso che riescano a fare a meno di te e a casa tua si passi a pane e acqua per un po’, e dopo? Dopo, se tutto va bene e nessuno viene piazzato più in alto di te per meriti che non ha, vieni dislocato in parti d’Italia che non si avvicinano neanche a casa tua. Eh ma la mobilità. Eh ma glielo spieghi tu alla mia famiglia, che dipende da me che sono a 300km da casa, come fa per anni? Sei nato nella famiglia sbagliata.

Quindi scendi di un gradino e appoggia pure i piedi per terra, questo è il mondo vero. L’ultimo spiraglio per cercare di saltare di nuovo qualche gradino più su è l’estero. Ti sei scordato della tua famiglia? Non a tutti è concesso il lusso di poterla abbandonare e andare dall’altra parte del mondo a cercare fortuna. Perché i giovani devono essere indipendenti e rompere i legami famigliari. Quindi per il mondo non è concepito che a volte i legami famigliari siano indissolubili? Non è sempre scontato potersi allontanare e non per scelta, per stare a casa con mamma, ma per maturità. Quella che ti dice quali sono le responsabilità che hai nei loro confronti.

Ma qui non si cercano giovani responsabili, ma giovani flessibili senza sogni e legami.

Scendiamo ancora,a questo punto siamo ormai schiacciati per terra, senza possibilità di salti in avanti, cercando di evitare di grattare il fondo ma poco ci manca. Lavori basilari necessitano di attestati di conoscenza, di patenti speciali e chi ne ha più ne metta. Tu, ormai disperato, accetteresti qualsiasi cosa ma ALT. Lo hai l’attestato che ti certifica? No, guardi sono disposto a prenderlo e a studiare ma i soldi per il corso o per la patente proprio non li ho. Perfetto, avanti il prossimo.

Ridimensioniamo ancora i nostri standard, e iniziamo a grattare il fondo con le unghiee con i denti. A questo punto si sbatte contro uno dei vetri che non si potrà mai più spostare. Il voto di maturità. Perché, cosa che non ti era stata ben spiegata - e anche se lo fosse stata, tu eri solo un ragazzino immaturo - quel voto ti dà l’accesso a una serie di lavori in cui chiunque potrebbe fare bene, università, corsi e bonus, che in caso contrario potrai continuare a sognare tutta la vita, perché quel numero insignificante che ti caratterizza come essere umano è stampato sulla carta pergamena e lo sarà per tutta la vita. Non si potrà cambiare mai più.

A questo punto ti rassegni, lavori 12 ore al giorno in un posto che odi per uno stipendio che non ti permette di arrivare a fine mese. Però dentro di te la scintilla rimane accesa perché tu la sera quel cassetto lo apri e ricominci a sognare. Ormai tu vivi per quei 5 minuti al giorno che ti permettono di continuare ad andare avanti. La tua vita andrà avanti, ma tu lentamente morirai dentro, finché un giorno sarai vecchio e cercherai di migliorare almeno la vita dei tuoi figli, dargli ciò che tu non hai avuto, ma il ciclo si ripete, prima tu poi loro e tutto ricomincia.

Perché il mondo ci racconta tutti i giorni che chiunque può diventare qualunque cosa, ma omettono di raccontare che l’importante è che tu sia nato nel posto, nella famiglia e nel corpo giusti.

Comments  
Oggi sempre più giovani tornano a coltivare la terra dei nonni.

Bravi!
Ho letto tutto l'articolo sperando di vedere, alla fine, ancora una fiammella accesa. E' triste leggere certe cose da una ventenne. Vorrei dirgli che non è proprio così, che è come guardi al mondo che crea la tua realtà. Mi sono laureato pur venendo da una famiglia umile. Le cose più importanti le ho imparate parlando con le persone che ho incontrato, ascoltandole, gratis. Altre le ho imparate leggendo i libri della biblioteca o su internet, gratis. Il mondo è pieno di opportunità e ci sono tantissime persone che apprezzano le capacità personali e possono offrirti delle opportunità. Certo il mondo non è una passeggiata ma il pessimismo non aiuta a risolvere i problemi, mentre affrontare la giornata con ottimismo, sì. Ogni problema porta con sè un'opportunità.
Bellissimo articolo, un po' pessimista l'autrice, ma molto bello!
"...finché un giorno sarai vecchio e cercherai di migliorare almeno la vita dei tuoi figli..."

Sarebbe già una gran bella vittoria anche provare a rendere consapevoli
i propri figli che la vita non e' per sempre sesso droga e rock and roll, facendo anche tesoro dei propri errori passati, ......
o magari facendogli leggere proprio questo articolo...
Che tristezza.... è terribile come gli hanno tolto tutto, pure i sogni!.... e mi fa male che non sono tanto le "famiglie sbagliate" quanto il fatto che molti di noi adulti non hanno abbastanza reclamato i propri diritti quando hanno cominciato piano piano ad eroderli....
Tutto vero. Tutto triste. Ma tutto inevitabile.
Non possiamo neanche indignarci o attaccare la classe politica o certe sovrastrutture com'è (giustamente) nostro costume fare.
Ragioniamo per una volta in termini puramente matematici: siamo un paese sovrappopolato, molto ridotto in termini di estensione,quantomeno comparandolo agli altri grandi paesi europei; una striscia di terra sul mare che per la maggior parte del territorio è montuosa e quindi non agibile ne coltivabile. Siamo il paese europeo con la più alta densità demografica dopo il Lussemburgo che è un buco oltre che un paradiso fiscale e i paesi bassi che sono comunque abitabili su tutta l'estensione e sono altresi' un paradiso fiscale.

Ora ragioniamo in termini pratici: come fa un paese cosi' saturo dare possibilità di soddisfazione e gratificazione alla maggior parte dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro?

So che è cinico e sgradevole, ma un pò di sano realismo è necessario per capire la radice di questo male.
Dove c'è una competizione serrata per un ridotto numero di possibilità è purtroppo normale che molti rimangano fuori.
Questo vale logicamente per il privato. Per quello che riguarda il pubblico siamo immondizia come tutti i paesi latini e la corruzione è ormai cosi' endemica che mi chiedo come fa un giovane a sognare di vincere un concorso quando il calcolo delle probabilità assomiglia alla vincita della lotteria di capodanno.
Piu' che le considerazioni di un giovane, mi sembrano le considerazioni un vecchio a caccia del posto fisso. Io ho personalmente mollato l'universita' per mettermi in proprio, e ho lasciato l'italia (volutamente minuscolo) appena mi sono reso conto che e' una fogna dove e' impossibile realizzare qualunque cosa, se sei una persona per bene. Abbiamo bisogno di sognatori, rivoluzionari, apolidi giramondo.
Non so se gioire commuovermi o non so che per le parole spese e per i concetti acquisiti da una ragazza di appena vent'anni e che ha una vita davanti.
I miei vent'anni non mi hanno mai posto le sue ragionate analisi tuttalpiù mi hanno ripetuto quello che mi dicevo a 10 anni: nel 2000 avrò 60 anni e una vita davanti.

!?!
Errata corridge
Sì cara hai ragione: 51 anni.

Quote:

finché un giorno sarai vecchio e cercherai di migliorare almeno la vita dei tuoi figli, dargli ciò che tu non hai avuto

Di quali figli stai parlando? ...non vorrai mettere al mondo delle persone senza che abbiano una concreta possibilità di non essere dei miserabili!
Capisco i tuoi genitori che ti hanno concepita in un'altra epoca. Ma tu, che sai esattamente quale sorte toccherà probabilmente loro, non hai scuse.
L'essere umano ha il diritto ad essere felice e se sai già che i tuoi eventuali figli saranno quasi certamente destinati alla sopravvivenza (bene che vada) non trovo corretto farli nascere. Sarebbe solo il solito ritornello "intanto me li godo finché sono piccoli e poi che si arrangino".
75 anni, una vita intensa, ora una prospettiva muta.
Ho conosciuto, dando lezioni a giovani liceali, un tratto comune ad essi, forse come sedimento culturale, o più probabilmente come abitudine, l'origine della loro disaffezione alla vita :mancanza di curiosità.
Basta uno smartphone e sei fregato .... ogni curiosità si spegne in un attimo ... vai su google, digiti la tua curiosità ed in un attimo hai la risposta che manco si degnano di leggere per intero.
La prima frase basta e avanza ... e di tutte quelle ore che avresti dovuto passare sui libri, magari in biblioteca non sai più che farne ... allora comunichi con altri esseri come te, annoiati dalla troppa facilità de darsi risposte.
Questa è la piaga che colpisce i giovani ... tutto troppo facile per cui non si impara a valutare e poi a superare gli ostacoli.
Forse è voluto, la disumanizzazione dei giovani, ridotti a zombies con l'unica facoltà di usare un dito, per digitare sullo smartphone ...
E qui la responsabilità dei genitori che glielo hanno messo in mano, non considerando di avergli somministrato una dose letale di indifferenza.
E così, di tutto il tempo che avanza, seduti ad una play station si illudono di vivere, o magari davanti alla TV decidono che tanto è tutto inutile, e se ancora svegli, possono addormentarsi.
Amen
Caro Andrea, è una triste realtà.... :-( , li ritengo comunque sempre "vittime"...
@ a_mensa

Hai ragione da vendere, concordo!
Com'è che diceva una pubblicità di pneumatici? "La potenza è nulla senza controllo"!
Ebbene, a me viene da dire "l'intelligenza è nulla senza curiosità"!

Oggi è tutto troppo facile e troppo immediato. Ma la fregatura sta nel fatto che questa presunta "facilità" e "immediatezza" è solo illusoria... magari servisse davvero a qualcosa!

Google non ti fa emergere dall'ignoranza come molti credono, non accende la luce in una stanza buia con un click, non rende migliori le persone.

Google si limita a farti vedere l'albero, ma non la foresta; fa vedere la mela, ma non il melo (volendo essere ottimisti, ma in realtà neanche quelli).
Si vuole dunque padroneggiare in una discussione su un determinato argomento? Quell'argomento bisogna studiarlo, altro che Google.
____________________________________
Tornando sull'articolo,
Conosco tanti ragazzi di umili famiglie che senza un soldo in tasca sono riusciti a laurearsi. Alcuni fanno lavori non proprio all'altezza del loro titolo, altri più fortunati invece si. Ci sono molti medici e ingegneri aerospaziali figli di persone con la quinta elementare e con lavori precari sotto pagati.

Serve molta audacia, CURIOSITA', ambizione, ma innegabilmente anche fortuna.
Tuttavia a soli 20 anni non si può rinunciare ai propri sogni, il punto di non ritorno è ancora molto lontano.

Attenzione però, che sia chiaro, non è che uno scienziato o un ingegnere sia necessariamente una persona migliore di un operaio o di un fruttivendolo... la conoscenza non fa una di una persona una bella persona, l'equazione è errata. La conoscenza è "solo" un arricchimento del bagaglio culturale a disposizione sia di belle che brutte persone.
Scritto da una che vive in Italia quindi decisamente molto più fortunata della media mondiale.

Il problema di base è l'insoddisfazione, alimentata dal consumismo che ha proprio nell'insoddisfazione l'energia del moto perpetuo del consumo.

Tutti guardano in alto perché tutti sognano, prova a guardare in basso e scoprirai che 3/4 del pianeta sogna di essere nata al tuo posto.
Per un nuovo boom dell'Italia dovremmo spedire in sud America tutte le donne italiane e rimpiazzarle con le Sudamericane. Realizzetemo il sogno di milioni di Sudamericane. Saremmo più felici faremmo più figli e avremmo meno rotture di coglioni.

Prova a fare un giro in Venezuela e quando torni l'Italia ti sembrerà un paradiso
Se è vero che quanto manca a molti giovani è la curiosità, e a me pare che su questo si sia d'accordo, l'altra palla al piede di questi giovani, che ai miei tempi avremmo detto "viziati", è il rifiuto del rischio, e con esso, delle responsabilità.
Ho sentito attribuire la difficoltà di apprendimento alle più svariate cause ... prima di tutte ai professori, ma poi ai programmi, alle aule, all'assenza di esercitazioni pratiche , ecc ... ma mai una analisi delle PROPRIE carenze, e, se è vero che la scuola sta dimenticando di insegnare la manualità, è anche vero che si cerca in ogni modo di evitarla. Eppure, per uno strano collegamento mentale, essa stimola la fantasia ... poter trasformare un'idea in qualcosa di concreto permette di convincersi che molto, se non tutto, è possibile. Produrre ologrammi è meno faticoso, ma educativamente parlando, assolutamente inutile.
Il più grande errore dell'Occidente è stato estendere i diritti delle donne. Naturalmente è stato fatto per spingere i consumi.
Però adesso sono tutte depresse.
Se volete bene a qualcuno non realizzate mai i suoi sogni perché poi deve sognare altro.
Lo smart-phone è il simbolo della curiosità...
Sono troppo curiosi i ragazzi di oggi.... La curiosità non si può delimitare
#16 mangog

Quote:

Lo smart-phone è il simbolo della curiosità...

no lo smartphone è la scorciatoia alla curiosità ... e come tutte le scorciatoie abbrevia i tempi ma annulla tutto cosa si può avere dal viaggio regolare.
E quando non si fa fatica ad ottenere qualcosa, essa resta priva di valore.

Quote:

Tutti vogliono inseguire i propri sogni ma nessuno vuole piu' zappare la terra

(E vista la situazione attuale, sara' -in un futuro molto vicino- necessario fare piu' il secondo che il primo. Che lo vogliamo o no)
#12 #13 #15 BELLINI

Se si gioca al ribasso non esiste limite al degrado al quale possiamo andare incontro. Se paragoniamo la vita in europa a quella dei paesi del terzo e quarto mondo è ovvio il risultato.
Parlando di donne, in molti paesi dell'Africa è pratica comune tagliare loro il clitoride e le labbra intorno ai 6 anni durante delle feste a tale barbaro rituale dedicate, ovviamente da sveglie e tutte con le stesse forbici spuntate. Poi iniziano a lavorare e a servire i maschi, verso i 12 vengono sposate e tutto il resto della loro vita la trascorrono a sfornare e allevare figli e a servire il marito.
Ma se ci paragoniamo al peggio non possiamo che involvere.
Alla fine è lo stesso discorso del neoliberismo, ovvero che il nostro è il migliore dei mondi possibile.
Ma sappiamo che è lo stesso neoliberismo a causare queste disparità.
Credo che giocare al ribasso sulla qualità della vita sia un errore clamoroso.
Riguardo al post #15 mi auguro si tratti di una battuta...

Quote:

#17 a_mensa 2020-09-28 09:57
#16 mangog

Citazione:


Lo smart-phone è il simbolo della curiosità...
no lo smartphone è la scorciatoia alla curiosità ... e come tutte le scorciatoie abbrevia i tempi ma annulla tutto cosa si può avere dal viaggio regolare.
E quando non si fa fatica ad ottenere qualcosa, essa resta priva di valore

Quasi sempre la scorciatoia è una "qualità" positiva.. Ti permette di arrivare prima alla meta..
Dialogare per il gusto dialogare significa perdere tempo .. meglio arrivare sempre al dunque al prima possibile.. Seneca diceva che la vita non è "corta" e che il problema sono le perdite di tempo...
Comunque i ragazzi di oggi sono curiosi troppo curiosi.. sanno troppo fin da piccoli...

Quote:

Quasi sempre la scorciatoia è una "qualità" positiva.. Ti permette di arrivare prima alla meta..

Lo smartphone...?! A quale meta? Quella di credere di sapere, ma non essere in realtà all'altezza di interloquire su un determinato argomento?


Quote:

Comunque i ragazzi di oggi sono curiosi troppo curiosi.. sanno troppo fin da piccoli...

Curiosi di cosa? Di sapere quanto è alto tom cruise? Chi ha vinto mastershef? Quanto costano le converse? La capitale del belgio? (perché senza google non saprebbero neanche quella, che sei matto ad aprire un libro di geografia?) I prodotti più di tendenza su amazon?
A, forse ho capito, curiosi di bruciarsi il cervello fin da tenera età coi video porno, farsi un'idea del tutto distorta e fuorviante del sesso, per poi violentare e prendere a schiaffi la loro ragazza se non gliela danno come dicono loro.

No, non sono curiosi di un caxxo in realtà, fin da piccoli. Sono solo standardizzati, spenti e omologati da quell apparecchio creatore di ignoranza ed inibitore di qualsiasi stimolo esterno.
Questo è il vero obiettivo degli smartphone, e possiamo affermare senza ombra di dubbio che ci sono riusciti alla grande.
#19 zlatorog
Sì un po' era provocazione ma fino a un certo punto.
Se leggo il tuo commento mi rendo conto di quanto fortunata sia la ragazza che ha scritto e tuttavia lei pensa di essere sfortunata.
È ovvio che tutti puntano ad avere di più ma anche la figlia di Berlusconi sogna e vuole avere di più.
Certo ci sono stati periodi storici dove la realtà superava i sogni e le persone erano più felici.
Oggi i sogni sono decisamente oltre la realtà salvo qualche colpo di fortuna.
Quindi la soluzione è trovare la felicità senza rincorrere le illusioni. Bisogna saper perdere.
Dal mio punto di vista puramente personale ho smesso di cercare il "lavoro dei sogni" in quanto molti di quelli che credevo tali
erano solo frutto di condizionamenti esterni, forzature dell'ego che pretendeva a tutti i costi di identificarsi in qualcosa.

Certo tornassi indietro farei scelte diverse, perche' credo di essere stato troppo confusionario e aver provato mille strade
senza concentrare tutte le mie forze in una sola ( ho 29 anni, quindi ancora giovane ma anche gia lavorativamente quasi vecchio)
La mia unica prerogativa ora e' cercare una buona qualita' della vita mettendo al primo posto i miei bisogni reali e non quello che vorrei ( questo non e' facile perche' comunque presuppone sacrifici e rinunciare a certi stili di vita). Ovvero che il lavoro non deve assorbire il 95% delle mie energie fisiche e vitali trasformandomi in una macchina al servizio del dio denaro, in sostanza permettermi di vivere e dedicarmi anche a cose che rendono l'esistenza piacevole ( i cosiddetti hobby o passioni).
Ho lasciato una metropoli come Londra proprio per questo, tutto bello ma mi stava succhiando la vita.
Fosse per me andrei a coltivare i campi di mio nonno ma prima devo capire come anche arrivare a fine mese :)

Non sara' un percorso facile, soprattutto nell'era pre-matrix in cui viviamo ma tentar non nuoce
Quando mi capita di sentire un imprenditore che sta parlando di disoccupazione e che ha davvero (e qui il vaglio è severo) costruito tutto da sè, allora probabilmente continuo anche a sentirlo.
Quando mi capita di sentire un insegnante, o un impiegato statale in genere, che vuole spiegare il perché della disoccupazione allora è molto difficile che io decida di continuare a sentirlo.
#15 BELLINI

Quote:

Il più grande errore dell'Occidente è stato estendere i diritti delle donne. Naturalmente è stato fatto per spingere i consumi.
Però adesso sono tutte depresse.
Se volete bene a qualcuno non realizzate mai i suoi sogni perché poi deve sognare altro.

Per un nuovo boom dell'Italia dovremmo spedire in sud America tutte le donne italiane e rimpiazzarle con le Sudamericane. Realizzeremo il sogno di milioni di Sudamericane. Saremmo più felici faremmo più figli e avremmo meno rotture di coglioni.

Ottima sintesi del problema e della soluzione.

L'eccesso di libertà produce la sindrome da foglio bianco, in particolar modo quando quella libertà l'hai ottenuta senza meriti, senza combattere.


Quote:

Bisogna saper perdere.

E' la palestra migliore per ambire a vincere.

Quote:


Perché il mondo ci racconta tutti i giorni che chiunque può diventare qualunque cosa, ma omettono di raccontare che l’importante è che tu sia nato nel posto, nella famiglia e nel corpo giusti.

E la famiglia non deve essere per forza ricca o benestante..
De Andrè nato straricco non ha fondato un cazzo di azienda per far lavorare dignitosamente decine di "lavoratori".. Ha preferito copiare le canzoni dei francesi.
Mentre un mio compagno delle superiori figlio di contadini.. in 50 anni ha creato dal nulla una azienda nel settore automazioni che adesso conta quasi 180
dipendenti ben pagati..

Quote:

Perché diciamocelo, se sei nato in basso e senza conoscenze, tu rimarrai lì e sono pochi i miracoli che si avverano.

Perfetta analisi del neofeudalesimo massonico in cui viviamo. Se sei della classe dei poveracci, resterai nella classe dei poveracci, a meno che tu non sia disposta a svendere la tua etica, la tua mente ed il tuo corpo: allora posti di ballerina, segretaria particolare, o di yes-man ne puoi pure trovare.
E alleverai figli a cui insgnerai la via traversa, il trucco, lo sgomitare e lo scavalcare gli altri.
Oppure farai la cosa giusta, facendoti il mazzo per guadagnare quanto basta e far guadagnare ad altri il superfluo, e passerai una vita di preoccupazioni esattamente come tutti gli altri tuoi pari stanno passando (me compreso), che hanno già attraversato questo magone basato sulle menzogne che ti ha raccontato la televisione.
Benvenuta tra gli adulti!
Mi spiace per questa giovane donna.

Un lavoro che piace non è facile da trovare, così come il percorso di studi.
Forse la risposta è in una vita "normale" dove le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi

Quote:

#6 owonimo Abbiamo bisogno di sognatori, rivoluzionari, apolidi giramondo.

Quindi abbiamo bisogno dei nuovi unni?
Gente senza radici che non si preoccupa di dare niente, ma solo di prendere quello che può?
Nomadi barbari col motto "apres moi le deluge"?

Hai descritto l'esatto contrario della civiltà.
A quelli che citano i casi di chi è riuscito... onore a quei pochi vincitori con i propri mezzi, ma il caso di "mio cuggino" non fa statistica.

Al contrario E' UN FATTO e ben misurato, che la mobilità sociale è in forte contrazione in tutto l'occidente e in tutte quelle società che si definiscono "democratiche" (e che quindi non lo sono per niente, ma vanno ridefinite "plutocratiche").
Stiamo riattualizzando quello che Piketti ha chiamato "il dilemma di Rastignac", cioè conviene di più impegnarsi o ereditare?
Un articolo pietoso che non restituisce, in valore, neanche il tempo speso per leggerlo.

Buon per la ragazza che sia rimasta anonima.


Quote:

A questo punto vieni catapultato sul pianeta terra, e tutte le bugie sui grandi sogni che potevi avere scompaiono. Perché se non puoi fare l’università, perché sei nato nella famiglia sbagliata, puoi dire addio a tutta una serie di lavori che ti piacerebbero immensamente, ma poi pensi che potresti almeno raggiungere ruoli di potere

Se sei nato nella famiglia sbagliata e vuoi fare il dottore, come il mio amico Gabriele, oggi medico abilitato, passi 6 anni a districarti fra lo studio ed un lavoro che ti consenta di mantenerti, correndo come un matto e rinunciando virtualmente a tutto il resto. SE lo vuoi davvero.

Non è che da povero non si possa fare, è solamente più scomodo. Ma questo è un problema per TE, non per migliaia di studenti di medicina e di tante altre facoltà che per 4-5-6 anni dormono 6-7 ore per notte, e passano il resto della giornata a studiare e lavorare.


Quote:

Perché sei nato nel posto, nella famiglia e nel corpo sbagliati.

Brava, complimenti.

E’ colpa del tuo corpo, è colpa della tua famiglia, è colpa dell’ambiente circostante.

Non tua. Brava.

Purtroppo per te, al di là delle tue chiacchere giustificazioniste ci sono migliaia di ragazze nate esattamente nelle tue condizioni, o anche peggio, che i loro sogni li realizzano.

Io adesso ho 27 anni, e finalmente si cominciano a vedere quelli che hanno già/stanno per combinare qualcosa di buono, nella vita.

E tutti, dico TUTTI quelli che conosco e che sono già diventati “qualcuno” o stanno per diventarlo, sono nati tutti o in famiglie del ceto medio, oppure poveri in canna. Come me.

Tu sei nata con la mentalità sbagliata. E finché non metterai da parte queste comode scuse per darti da fare, rimarrai esattamente dove meriti di essere.

Quote:

#31 pencri93

Molto diretto, ma allo stesso tempo sobrio ed equilibrato (come sempre leggendo i tuoi commenti), nonostante la tua giovane età.

Bravo, condivido ogni parola
PENCRI: Riconosco che ci sia una nota di autocommiserazione in questa lettera, ma non puoi dire che corpo-famiglia-ambiente non influiscano sulle possibilità che hai nella vita.

Secondo te Lapo Elkann si trova dove si trova perché se lo è meritato e conquistato, oppure perché è nato nel corpo giusto, nella famiglia giusta e nell'ambiente giusto?

Quote:

#33 redazione Secondo te Lapo Elkann si trova dove si trova perché se lo è meritato e conquistato, oppure perché è nato nel corpo giusto, nella famiglia giusta e nell'ambiente giusto?

O lo stesso Bill Gates

Quote:


PENCRI: Riconosco che ci sia una nota di autocommiserazione in questa lettera, ma noj puoi dire che corpo-famiglia-ambiente non influiscano sulle possibilità che hai nella vita.

Oh attenzione, non ho detto che non influiscano. Ho detto che sono tutte cose abbondantemente risolvibili, così come dimostrato da ragazze (e ragazzi) di ogni età.

La domanda che ti devi porre non è "sono svantaggiato?".

L'unica domanda che conti davvero è "posso farcela?". Se la risposta è sì, allora ti metti a lavorare ogni giorno come un matto o come una matta finché non arrivi. E quelli con questo atteggiamento, da qualche parte arrivano. SEMPRE.

Questi articoli, giuro su Dio, mi fanno ubriacare di bile.


Quote:

Secondo te Lapo Elkann si trova dove si trova perché se lo è meritato e conquistato, oppure perché è nato nel corpo giusto, nella famiglia giusta e nell'ambiente giusto?

Indubbiamente la seconda. E guarda com'è finito: a fare il pagliaccio mantenuto dalla famiglia mentre entra ed esce da cliniche di riabilitazione e si compra 5 minuti di TV ogni tanto per darsi un tono.

E' questo che auguri alle persone a cui vuoi bene? Perché se io diventassi mai una roba simile a questo spero che qualcuno mi usi la cortesia di spezzarmi il collo.

E la maggior parte dei ragazzi "nati bene" che ho conosciuto io o sono già finiti così, o stanno prendendo la stessa piega.

EDIT:

Nascere ricchi presenta tante altre sfide, la più terribile delle quali è proprio il dover trovare un obiettivo di vita che vada al di là del lavoro, perché i soldi già ce li hai. Le persone che vanno in pensione, tendono ad ammalarsi e a morire dopo pochissimo tempo. Chi perde il lavoro, specie se uomo, solitamente sperimenta un crollo nell'idea di sé stesso e nella sua qualità di vita.

Il lavoro è un modo che le persone usano PRIMA DI TUTTO per trovare un'utilità a sé stessi, una dimensione, un'identità. E poi per mettere il pane in tavola.

Pensa a nascere in una famiglia dove devi trovare una tua dimensione al di fuori di questo. Non è facile.
@redazione

Scusa se mi intrometto in una domanda che hai fatta direttamente ad un altro utente.
Quì non si mette in discussione il fatto che persone che non sanno fare di loro neanche la "O" col bicchiere, non possano essere talmente fortunate da nascere nel posto giusto ed essere ai livelli economici di Lapo senza un minimo merito. Si discute il fatto che comunque una persona meno fortunata possa lo stesso studiare e/o coronare le proprie ambizioni.

E' ovvio che siano almeno richieste le capacità personali (non tutti le hanno ovviamente, non prendiamoci in giro), ma questo è a prescindere dal ceto di provenienza e dalla situazione famigliare.

Come ha scritto PENCRI, è "solo più difficile", ma -aggiungo- non è impossibile e tanto meno arduo.

Di ragazzi/e che studiano e lavorano, con grande sacrificio e senza neanche un minimo aiuto economico da parte dei genitori (per miseria o assenza), NE E' PIENO, non sono mosche bianche come qualcuno lascia intendere.
autorimosso

Quote:

#36 SAM Come ha scritto PENCRI, è "solo più difficile", ma -aggiungo- non è impossibile e tanto meno arduo.

Devo contestare questa linea di pensiero, particolaristica e fuorviante.
Primo non hai preso atto del mio intervento in cui ricordavo che i misuratori di mobilità sociale sono in ribasso da ameno 30 anni.

Ma soprattutto il fatto che una cosa sia "non impossibile" non dice nulla della natura, della funzionalità e dell'equità di quella cosa.
Ad esempio "non è impossibile vincere alla lotteria", è solo difficile.
Questo implica però che per uno che vince, decine di migliaia perdano; non solo, il vincitore è sfruttato dal banco per dimostrare che è possibile vincere e attirare così nella rete altri giocatori; ma in definitiva il banco vince sempre.

Esiste un problema personale nel concepire (quante volte si sognano le cose sbagliate!) e realizzare i propri programmi, problema che può dipendere anche dall'impegno.
Ma questa lettera serve a ricordarci in che mondo viviamo, non a discutere del singolo caso personale di questa ragazza.
Se di fronte a una mobilità sociale costantemente in forte calo noi reagiamo aumentando la competitività (quindi con una guerra fra poveri) facciamo solo il gioco del sistema, esattamente quello che vogliono le elite.
Entro 30 anni si prevede che il 20% della popolazione basterà per fare tutti i lavori necessari.
Come affrontiamo il problema, ci scanniamo per rientrare in quel 20% o proviamo a impostare la suddivisione del lavoro con criteri diversi dal passato?
I limiti sono quasi sempre autoimposti.

E come dice Duloz spesso questi lavori dei sogni sono frutto di propaganda sociale e mediatica, del consumismo senza limite.

Io sono cresciuto con l' "american dream" ma poi una volta negli USA sono durato poco e non ci tornerei nemmeno.

Come disse Chris McCandless in Into the Wild: "La carriera è un invenzione del ventesimo secolo ed io non ne voglio una".

A 20 anni poi devi ancora iniziare a "provarci" anche se con quella mentalità certo non andrai lontano.
Ciao a tutti:

sicuramente é vero che la via per trovare il lavoro che sogni é piú difficile e tortuosa rispetto a prima, ma anche per questo bisogna chiedersi: "Cosa é successo?" e "Perché?"
Qualcuno sarà fortunato e troverà il lavoro dei suoi sogni. Qualcuno lavorerà come un matto e, speriamo, otterrà quello che vuole dalla vita. Per tutti gli altri, occorre raccogliere il nostro rancore, la nostra invidia e la nostra impotenza e chiederci: "Che cosa abbiamo sbagliato?" ma anche "Che cosa c'è di sbagliato?".
E combattere.
Forse vinceremo, più facilmente perderemo, ma almeno abbiamo vissuto. Ci abbiamo provato. E comunque moriremo con la soddisfazione di aver provato a migliorare il mondo in cui viviamo, che è comunque lo scopo della vita di tutti noi.
P.S. Lo so. Molto più facile ficcarsi davanti a uno schermo, o davanti a una bottiglia, o dietro una cicca. Combattere questo fa parte della guerra...
Condivido il punto di vista di pencri93, e considerata la sua età gli faccio pure gli auguri per il futuro. ;-)

Un rampollo che voglia mettersi in condizione di gestire seriamente la sua eredità, dovrà dedicare i suoi anni migliori ad un vero e proprio addestramento.
Mentre ai suoi coetanei sarà permesso di cazzeggiare, a lui no, non sarà concesso.

Forse è questo uno dei motivi per i quali poi da adulti tendono ad avere una vita privata (ed a volte pubblica) sregolata ed esecrabile.

Si ci sono pure i Lapo, vere spine nel fianco, ai quali si danno ruoli marginali sperando di contenere i danni.
"Di ragazzi/e che studiano e lavorano, con grande sacrificio e senza neanche un minimo aiuto economico da parte dei genitori (per miseria o assenza), NE E' PIENO, non sono mosche bianche come qualcuno lascia intendere".

Sopra ti riporto le ultime tre righe del mio commento. Di persone che vincono alla lotteria NON ne è pieno. Non puoi fare questa metafora, non c'entra niente.

E come dici tu (a 20 anni poi devi ancora iniziare a provarci anche se ...), e come ho scritto anch'io nel precedente commento #11, a 20 anni non si può rinunciare alle proprie ambizioni, il punto di non ritorno è ancora lontano

Quote:

#12 BELLINI 2020-09-28 08:28
Scritto da una che vive in Italia quindi decisamente molto più fortunata della media mondiale.

Il problema di base è l'insoddisfazione, alimentata dal consumismo che ha proprio nell'insoddisfazione l'energia del moto perpetuo del consumo.

Tutti guardano in alto perché tutti sognano, prova a guardare in basso e scoprirai che 3/4 del pianeta sogna di essere nata al tuo posto.

Da incorniciare. D'altro canto a me fa ridere anche parlare di "sogni lavorativi".

#35 pencri93 2020-09-28 12:03


Quote:


Il lavoro è un modo che le persone usano PRIMA DI TUTTO per trovare un'utilità a sé stessi, una dimensione, un'identità. E poi per mettere il pane in tavola.

Pensa a nascere in una famiglia dove devi trovare una tua dimensione al di fuori di questo. Non è facile.

Di grave infatti c'é il mito della carriera. La maggior parte delle persone, se vincessero l'enalotto si sentirebbero insoddisfatte perché collegano la propria autostima alla carriera, ai risultati e a tutti quei raggiugimenti che più che un obbiettivo, in una persona sana sono conseguenze. I pensionati muoiono perché sono abituati a darsi un significato tramite il lavoro, ormai sono malati terminali di questo meccanismo, hanno disimparato a vivere. Che sia una mentalità da servi lo si capisce ricordando che gli aristocratici non lavoravano, come i mistici, come i filosofi antichi e tutte le classi superiori, che si dedicavano alle arti, alle leggi, agli studi, alla guerra e a se stessi. E' andato dimenticato il disprezzo per il lavoro ( che era per gli schiavi ) e per la classe dei mercanti, che è sempre stata oggetto di scherno e disprezzo, mentre ora siamo totalmente una civiltà di mercanti regolata dai mercati. L'inconcepibile.

E certo, anche i ricchi piangono. Tutti a lamentarsi, quale sia la loro condizione: è una forma mentale umana diffusa in chiunque non abbia delle premesse esistenziali diverse dal consumismo e dal materialismo. Anche l'idea che uno ha del lavoro è sbagliata: se il ricco si accorgesse che il lavoro è prevalentemente schiavitù imposta, smetterebbe di sentirsi a disagio nel non averne bisogno, in quei casi dove ciò accade e genera autodistruzione e depressione con mancanza di obbiettivi nella vita. E' lamentarsi di essere libero da un vincolo che costringe il 99% dell'umanità: è un vero e proprio ritardo mentale, una mancanza di consapevolezza grave parecchio.

Per il resto, va bene la denuncia delle condizioni salariali e dell'orario lavorativo in tanti casi e in tante classi sociali ( si potevano leggere le stesse cose ora, venti anni fa o a inizio secolo ), ma il problema principale è esistenziale.
Un monaco tibetano che si alza la mattina recitando i canti di Milarepa ( la vallata dei desideri è una vallata deserta...l'oggetto dei tuoi desideri è un miraggio..etc ) queste fisime da occidentali viziati non le riesce neppure a concepire.
L'occidentale invece si alza con la pubblicità alla radio e in tv: il mantra non è Milarepa, è; "desidera di più!" "e diventa qualcuno, sennò sei nessuno." E tutti si autodiminuiscono essendo inevitabile che perché i qualcuno siano qualcuno, la maggior parte deve essere nessuno.
Brava e realisticamente nichilista. Darti torto? Difficile.
In una recente intervista, una persona raccontava di aver aspettato vent'anni in italia uno spazio adeguato alle sue competenze; quando e' andata via da sto' folle cesso, l'ha trovato in due settimane.

Quote:

Di ragazzi/e che studiano e lavorano, con grande sacrificio e senza neanche un minimo aiuto economico da parte dei genitori (per miseria o assenza), NE E' PIENO, non sono mosche bianche come qualcuno lascia intendere".

Di ragazzi che studiano, ok.
E quanti di questi poi faranno il lavoro che corrisponde alle loro competenze? E quanti non lavoreranno affatto?
Sembri non cogliere il problema strutturale, fra poco mi dirai che i disoccupati lo sono perché non vogliono lavorare.
L'esempio della lotteria è un esempio estremo, ma non puoi tenere le fette di prosciutto davanti agli occhi, stiamo andando in quella direzione.
L'Italia è solo un grande piccolo paese. Ci sono altri paesi, più anonimi ma dove c'è un minimo di meritocrazia, dove c'è la classe media e dove chi si dà da fare trova un posto più che dignitoso, senza raccomandazioni, senza passare dalla schiavitù. Mi riferisco al Nord Europa, al Canada e a qualche altro staterello. Certo, nessuno vorrebbe lasciare il paese che ama, quando però diventa questione di sopravvivenza o quando vuoi dare retta ai tuoi sogni...

Quote:

Sembri non cogliere il problema strutturale, fra poco mi dirai che i disoccupati lo sono perché non vogliono lavorare.

Non parlo per altre zone d'Italia, perché la situazione potrebbe essere differente.

Però qui, Roma Sud, abbiamo i giovani che si lamentano perché non trovano il lavoro, ed i negozi che piano piano stanno passando da "cercarsi ragazzo/a" a "cercasi ragazzo/a serio/a".

Ho tanti amici che fanno / hanno fatti i camerieri, e mi parlano di quanto sia desolante vedere colleghi di lavoro che vengono quando gli pare, o che non si presentano senza avvertire, o magari annullano la disponibilità a 20 minuti dall'inizio del turno. Oppure, semplicemente, lavorano con l'aria svogliata di chi palesemente si sta trascinando dall'orario di apertura a quello di riscossione della paga.

Io non ho una risposta alla tua domanda, ma conosco tanti ragazzi che cercano lavoro e tanti imprenditori/negozianti che cercano disperatamente ragazzi in gamba, offrendo stipendi fra più o meno fra i 1.000 ed i 1.300 euro al mese.

Ognuno tragga le sue conclusioni.


Quote:

Condivido il punto di vista di pencri93, e considerata la sua età gli faccio pure gli auguri per il futuro. ;-)

Crepi!
@Stolypin

Cercherò di essere più chiaro. Io non ho mai affermato che lo studio ti aprirà sempre e comunque le porte del mondo, magari ci fosse questa certezza. Tuttavia vale la pena provarci, se veramente si ha ambizione di elevarsi da una certa condizione famigliare.

Se questa lettera fosse stata scritta da un 60enne con 3 diplomi e 5 lauree che ciò nonostante per vivere porta i cornetti appena sfornati nei bar alle 4 della mattina, non avrei avuto nulla da dire.

Ma non si possono accettare certe affermazioni da una 20enne che alza le mani prematuramente dando la colpa alla famiglia ed al luogo sbagliato.

Tutto qui
Mi sembra che in tanti non capiscano l'argomento.

Quando si dice che ottenere un lavoro adeguato è "più difficile" e anche ottenere un lavoro tout court è "più difficile" stiamo parlando dei problemi della disoccupazione e della mobilità sociale.
E dire che "è più difficile" significa che la disoccupazione strutturale è in aumento e la mobilità sociale strutturale è in diminuzione.
Questi fattori non possono essere ridotti a problemi culturali o personali, lasciando intendere implicitamente che il sistema va bene e sono le persone a doversi adeguare.
Un sistema che -volontariamente o involontariamente- genera dei filtri all'occupazione e alla mobilità sociale ha bisogno di correttivi.

E' incredibile che abbiamo un ministero delle pari opportunità che intorta la gente parlando di assurdità come quote rosa, quote froci, e chissà quali altre scemenze (si inventeranno le quote per le persone con le orecchie a sventola?) e poi non si veda l'elefante in primo piano, cioè le pari opportunità di sviluppare le proprie potenzialità per i giovani soprattutto in ambito lavorativo.
@Stolypin

"pari opportunità" a non trovare lavoro, questo intendono :-)
Secondo me il vero problema è l'idea che si debba cercare la realizzazione tramite il lavoro. Il resto non esiste più: l'arte, la musica, lo sport, la natura, le relazioni, il sesso, il cibo, la curiosità.
Io ho 32 anni, ho lavorato e studiato per anni per pagarmi gli studi e laurearmi in Ingegneria Civile, in una delle più prestigiose università italiana (Pisa).
Quando ho finito non mi sono fatto problemi ad andare a fare di nuovo il barista se le condizioni per fare l'Ingegnere erano semplicemente un insulto alla mia intelligenza. Non ho problemi di depressione per non aver realizzato il mio "sogno", perchè il mio sogno è vivere bene.
E per farlo il lavoro dovrebbe essere l'ultimo degli strumenti.
Purtroppo c'è l'altro lato della medaglia, ovvero quello del dover mangiare, del doversi curare, del dover pagare l'affitto etc.
Ma tutto l'impianto del "da grande voglio fare" è una cagata pazzesca e il primo momento di manipolazione mentale.
Da grande "vorrei essere una persona felice", questo si dovrebbe dire.
Detto questo, capisco l'amarezza e la disillusione di questa ragazza, la nostra generazione è la prima che si è vista rompere il giochino del "impegnati che poi dopo vedrai che bla bla bla"

Quote:

Perché il mondo ci racconta tutti i giorni che chiunque può diventare qualunque cosa, ma omettono di raccontare che l’importante è che tu sia nato nel posto, nella famiglia e nel corpo giusti.

Frase da scolpire nella pietra. Pessimi invece molti commenti di gente fuorviata dalla propaganda hollywoodiana secondo cui basta l'hard work per ottenere qualsiasi cosa e i rapporti di forza sociali non contano nulla.
#43 Tonki

Condivido in toto e cito "Le memorie di Adriano:
"Non penso che la schiavitú verrá mai abolita ma prenderá altre forme, una delle quali sará far innamorare le persone del loro lavoro in maniera ossessiva"

Ne ho conosciute a decine di persone che si sentono importanti perché lavorano piú ore dell'orologio, perché sono busy e non hanno tempo per respirare.
Ne ho visti a decine di robot con il computer della Apple tutti seduti in schiera dai posti alle porte finestre in bar fighi la domenica pomeriggio per mettersi in mostra anche quando lavorano.

Ovviamente se si parla di giustizia sociale questi discorsi posso sembrare retorici ma bisogna veramente capire che alla base ci sta la malattia capitalista ma soprattutto protestante del lavoro come unica identitá e scopo di vita. Come ho detto prima non é facile, come non é facile fare introspezione su se stessi, l 'ego e cosa é imposto dal condizionamento o no, e successivamente staccarsene almeno in parte per vivere meglio.
Tutti a trovare il lavoro.. magari il lavoro dei propri sogni.. E crearlo 'sto lavoro ? Ci deve pensare lo stato ?... Oppure lo stato dovrebbe diventare meno ostile e vessatorio nei confronti di chi il lavoro lo crea o vorrebbe crearlo ?..
Se pensate che sia lo stato a dover creare lavoro.. votate PD o m5s..
Se avete già fallito con i concorsi pubblici e se bussare alle porte delle aziende è troppo umiliante e con prospettive poco consone alle aspettative non avete altra scelta che farvi mantenere.
Per quanto riguarda Lapo.. lui ha ricevuto i soldi in eredità.. fa quello che gli pare.. A lui piace così... mentre ad altri piace altro.. Il figlio di Grillo accusato di violenza sessuale non è tanto meno fortunato di Lapo.. solo in scala più piccola.
Per millenni il sogno delle ragazze di 20 anni era sposarsi e fare famiglia.
Oggi per una ragazza italiana di 20 anni, sposarsi e fare 3 o 4 figli, è peggio di una condanna a morte.
Preferiscono avere un cane e lo trattano come un bambino

Siete la generazione piu' viziata nella Storia dell'umanità e rompete pure i coglioni
Sono stato troppo cattivo??
Bellini.. se l'emancipazione della donne ha ridotto un po' male queste società... chissà cosa succederà quando saranno del tutto emancipate le culandre LGBTyxz...
Le donne che non vogliono tirar su figli.. saranno funzionali alla gestione statale dei piccoli ... Saranno solo un utero ambulante.. finché non arriverà l'incubatrice con l'utero..
#55 BELLINI

Quote:

Sono stato troppo cattivo??

Ti trovo ancora troppo moderato. :-D
#57 ZORG
Sei un animale
Ahahahah

Certo che la gente è strana, stanno chiusi in casa e vanno in giro con la mascherina per paura di prendere l'influenza e poi vogliono fare l'astronauta per essere il primo a morire sulla Luna.
è un articolo del 2012



"Testata: The Washington Post"


"L’Italia rovinata dai raccomandati"

"ROMA – Maria Adele Carrai ha due Master conseguiti presso università italiane, in economia e in lingue asiatiche, e ora sta completando un dottorato di ricerca in diritto internazionale a Hong Kong. Le sue credenziali linguistiche sono formidabili. Oltre all’italiano, lingua madre, Maria Adele conosce l’inglese alla perfezione, una rarità in Italia, e poi francese, arabo, giapponese e mandarino."

"Ma la ventiseienne, figlia di medici di un paesino vicino l’Adriatico, non possiede una chiave fondamentale per accedere al mondo del lavoro in Italia: la raccomandazione."


www.ilfattoquotidiano.it/.../374618
Maria Adele Carrai al TEDx

ted.com/.../...

La smettiamo con queste cazzate o ne abbiamo ancora per molto? La raccomandazione aiuta. Senza, ce la si fa benissimo.
A leggere il tuo post, ne abbiamo ancora per molto.
Il fatto che abbia trovato all'estero ciò che meritava non sposta di una virgola quanto affermato sulla situazione in Italia dal Washington Post.
Lo dico con molta amarezza: questo è esattamente ciò che vogliono quei criminali delle elite che ci governano. E ci stanno riuscendo, purtroppo.
Dal mio punto di vista quel che è scritto nell'articolo è sacrosanto, solo che è un po' na lagna.

Filosoficamente ed anche spiritualmente, l'autrice della lettera ha più che ragione. Viviamo in un mondo di merda, saturo di disonestà menzogna e ingiustizie a cui non ci facciamo manco più caso, solo che questo schifo te lo nascondono.

Fino ad una certa età, sei super convinto di vivere in un mondo normale, dove se t'impegni e fai un buon lavoro, verrai ricompensato, dove, non dico che immagini che sia una marmotta a confezionare una merendina, ma che almeno nella merendina non ci mettano roba tossica. Diciamo che fondamentalmente ti fidi del fatto che un medico ti curerà il corpo se ti ammalerai, che un sacerdote ti curerà l'anima se ti perderai. Ti fidi del fatto che uno eletto dal popolo, farà gli interessi del popolo, ma soprattutto non conosci ancora la propaganda.

Il fattore cruciale, non sta tanto nel dove si nasce e come si nasce, certo nascere in una famiglia minimamente benestante, è un vantaggio (ma solo se lo si sa fruttare), ma il fattore cruciale sta nel trovare un certo equilibrio fra le menzogne che ti hanno raccontato e le verità che tu hai scoperto crescendo.

Impegnarsi con passione e volontà in qualsiasi opera terrestre, non determina per forza una realizzazione immediata, o se vogliamo una gratificazione materiale/economica, ma ti metterà in una posizione migliore ogni qualvolta ti troverai davanti alle situazioni sfavorevoli.

In ambito lavorativo, le situazioni sfavorevoli vengono offerte soprattutto dal raccomandato, il leccaculo, il disonesto, l'imboscato, il geloso, il competitivo, il vendicativo, questa è gente che incontrerai spesso, qualsiasi sia la professione/carriera che hai scelto e potrai trovarli a vari livelli di potere/prestigio, che tu lavori in un ufficio di una piccola azienda cittadina, o che occupi una poltrona al parlamento europeo.

Per cui, visto il mondo di merda (inteso come sistema fondato su di un paradigma psicopatico) che viviamo, è comprensibile che l'autrice dell'articolo mostri scoraggiamento e rassegnazione (io manderei tutti a fare in culo) però siamo sul pianeta Terra, un pianeta di merda, ma con mille occasioni. Quando ci si sveglia dal sonno indotto, cioè in pratica quando si esce dalla matrix del "va tutto bene", lagnarsi serve a poco. Usciti dallo schock iniziale, bisognerebbe fare due conti. Chi sono davvero? Quanto valgo davvero? A cosa voglio dedicare la mia esperienza terrestre davvero? Quanto impegno sono disposto a metterci davvero? Quanto sono forte per giungere alla meta che mi sono prefissato e ad affrontare la gente che vive su questo Pianeta del cazzo?

Fatta questa analisi e due calcoli su chi potrebbe darti una mano, nel senso di belle persone da cui attingere sapienza, o mestiere, io mi lancerei nella vita. La chiave sta nel rimanere sempre coerenti a se stessi e non snaturarsi per nessun motivo, a prescindere da dove tu sia nato, da chi tu sia nato e dal perchè tu sia nato.
Il lavoro se non c'è lo si crea.
Ho un amico programmatore che ha preso la app Immuni e l'ha praticamente smontata (ovviamente mettendo la mascherina chirurgica per non beccarsi il virus). Praticamente lo ha perfezionato, e l'ha chiamat App TiScore. Funziona meglio e ti avverte in anticipo di circa 5-6 secondi a una distanza di almeno otto metri se quella persona scoreggia, dandoti il tempo di allontanarti.
Per adesso funziona solo con gli umani i pangolini e i pipistrelli, ma lo proverà anche sui cavalli, sugli asini e i porci.
Il mondo è ingiusto.
Se l'ha capito a 20 anni è abbastanza sveglia.
La domanda è: e tu invece sei meritocratica?
Esempio: come scegli il tuo moroso?
In base a quali parametri?
Te lo dico io.
Bello, ricco, stupido e un po' stronzo perché altrimenti ti annoi.
Il mondo fa schifo perché le persone fanno schifo

Quando le ragazze sceglieranno il proprio moroso in base alla bontà onestà gentilezza e altruismo allora il mondo sarà giusto
..Massimo ma che cavolo di esempio hai preso?Lapo Elkann????... OH MY GOD... :-o :-o :-o :-D
Lapo Elkan potrebbe essere un bellissimo esempio di rinascita...ma dipende solo da lui.
La cosa più ingiusta del mondo è l'amore perché non vi è alcun motivo per amare qualcuno più di qualcun altro. La cosa più giusta è la morte perché tocca a tutti.

Il lavoro, la fama, il denaro, lo stile di vita non sono così importanti
#65 BELLINI

Oggi sei in gran forma!


Quote:

ZORG
Sei un animale

Ti stimo molto anche io. :-D


#66 Truth79

Quote:

..Massimo ma che cavolo di esempio hai preso?Lapo Elkann????.

Ognuno ha i suoi punti di riferimento. :-)

Quote:

#68 BELLINI 2020-09-28 17:02
La cosa più ingiusta del mondo è l'amore perché non vi è alcun motivo per amare qualcuno più di qualcun altro. La cosa più giusta è la morte perché tocca a tutti.

Il lavoro, la fama, il denaro, lo stile di vita non sono così importanti

Applausi. D'altro canto l'unico amore vero, è quello che nella nostra cultura è chiamato amore cristiano. Amare tutti, al di là delle risonanze di personalità, degli interessi e dei bisogni: quindi anche i propri nemici.

E' un amore futuristico, utopico. Tutte le nostre relazioni, sono quasi interamente: " patti chiari, amicizia lunga". Sene salvano poche eccezioni, importanti.


Quote:

Quando le ragazze sceglieranno il proprio moroso in base alla bontà onestà gentilezza e altruismo allora il mondo sarà giusto

Mi ha fatto molto sorridere una youtuber che recentemente mi ha edotto su un nuovo orientamento sessuale, cioé essere attratti da uomini ricchi o di un ceto sociale superiore al suo. Non che sia una novità, ma è divertente come una cosa del genere possa essere interpretata alla stregua di un orientamento sessuale, con normalità, senza per questo sentirsi una cortigiana scalatrice sociale. Fa anche riflettere che un uomo, tuttalpiù, se molto materiale la cerca fica e basta. Del ceto sociale, se ne sbatte.
Antropologicamente interessante:

youtu.be/eB7qKbZWoWk
@ ZORG e Tonki
Ragazzi, non c'è gusto a discutere con voi. Siete troppo saggi. Ho scritto cose che scandalizzano il 99% delle persone ed invece voi mi date ragione.
#70 Tonki

Dopo averla guardata ed ascoltata, le faccio i miei migliori auguri, mi sembra un'ambizione estremamente lontana dalle sue possibilità.

Fossi in lei, per avere maggiori possibilità, mi orienterei verso quella stretta cerchia di non udenti, non vedenti ma con una grossa eredità.

L'amore è cieco, ma se è pure sordo, ancora meglio!
Ma credo che il problema sia solo il paese l'italia non è un paese per sognatori ma per furbi.
Io nel mio piccolo e da figlio d'arte ho creato un compressore innovativo ed un altro compressore rivoluzionario, già realizzati e testati a spese mie (con le mie due 13sime e 14sime ) e la fiducia e sostegno di mia moglie.

Bene presentati i prototipi funzionanti in italia a Legnano ad azienda molto importante nel settore che mi conosce da 12 anni (io ero lombardo ora sono sardo) la risposta dopo 8 mesi è stata:

Buon pomeriggio Giordano (che sono io )

ti ringrazio molto per aver condiviso con noi la relazione.

Come anticipato telefonicamente dal collega Ing. XXXX, attualmente siamo costretti a rimandare la valutazione del progetto a data da destinarsi, a causa dell’incredibile mole di progetti già allo studio e dei rallentamenti causati dalla situazione covid-19.
(scritta da un commerciale).

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Da Firenze altra importante azienda invece il CEO che mi conosce da 10 anni (sono noto nel settore impianti ad ammoniaca) dopo 4 settimane mi scrive:

Buongiorno,mi fa piacere sentirla, mi tenga aggiornato sugli sviluppi, noi purtroppo non abbiamo calorimetri per NH3, altrimenti mi sarei offerto per una prova.
A presto

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Il capo ricerca e sviluppo di azienda importante tedesca che non conosco dopo 3 giorni di mail e documenti mi scrive:

Dear Mr Mxxxxxcci

1) You will receive a stator which means Lamination stack + windings.
It will be like the enclosed pictures … but in 2 poles.

2) Inside the 2P stator that we will send you there will be slot blockers in wood.
You can remove them if you need more place in the slots but be careful to have a free and clean air gap.

3) The motor we send you and ALL EXCHANGED INFORMATION ARE CONFIDENTIAL.

No information, pictures, drawings, could be used for another purpose and company than BxxxxR.
The company representative must sign the enclosed NDA and send it to me before the motor is shipped. (a picture is ok)

Thank you,

Fxxxx Rxxxxxx

Manager Motor Technology Development

I crucci si sono offerti a pagarmi la metà del motore che sto costruendo per loro oltre al resto
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Altra azienda crucca questo è un gigante da 4,8 miliardi di euro, che ho conosciuto in fiera a milano ed hanno un compressore simile al mio ma molto più complesso e costoso, mi hanno chiesto di farmi risentire dopo una piccola presentazione per mail mi scrive:

Dear Mr. Maxxxxcci,

please excuse me for not answering immediately. I had a few days off. We appreciate your interest in us as a possible cooperation partner and would be pleased to have a look at your compressor. I would try to arrange an appointment so that we can visit you in Milan. As soon as I can provide more detailed information, I will of course inform you in good time. I hope to be able to realize this date within the next two weeks.

Until then, I remain respectfully and with kind regards

Txxxxx Nxxxxx

Design Engineer Screw Compressors

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Il problema principale è il sistema italia, la ricerca e sviluppo è un costo, per i crucchi è tutto, io non sono ingegnere ed in italia mi guardano con sufficienza e alcuni ridevano di me, i tedeschi stavano in silenzio ed ascoltavano e prendevano appunti e con loro ci lavorerò dove porterà non lo so, ma con loro avrò la mia possibilità, vi giuro che quello che i giapponesi e tedeschi hanno fatto con milioni di euro di ricerca io e mio padre lo abbiamo fatto con 300 metri di doppino telefonico fuori norma al modico prezzo di 15 euro.
Se non altro i giovani possono cercare lavoro on-line o con le agenzie e trovano moltissimi annunci, una volta la situazione era penosa
Inoltre c'è lo scuola lavoro che per i liceali non serve a nulla e già questo ti fa capire la mentalità.
Sono quelli che poi vanno all'università ma poi non vogliono insegnare...
ci siamo capiti...
#71 BELLINI

:hammer:

#72 ZORG

Quote:


Fossi in lei, per avere maggiori possibilità, mi orienterei verso quella stretta cerchia di non udenti, non vedenti ma con una grossa eredità.

Ahah. Diventerà una gattara...



Quote:


Se non altro i giovani possono cercare lavoro on-line o con le agenzie e trovano moltissimi annunci, una volta la situazione era penosa

Linkedin ad esempio, se uno riesce a superare la prima fase, cioè dal non avere fatto niente all'aver fatto qualcosa, e ha un buon curriculum, da molte possibilità. Permette di cercare, ma anche di essere cercati, ci sono molti head hunter che ci lavorano e vengono pagati facendoti assumere.
Poi, dipende sempre dal settore.
Pandroid

Quote:

Secondo me il vero problema è l'idea che si debba cercare la realizzazione tramite il lavoro. Il resto non esiste più:

E hai ragione si. Il fatto e' che le altre cose non definiscono con la stessa immediatezza l'importanza sociale della persona. La maggior parte delle persone cerca un titolo da mettere sul biglietto da visita, se no non sa presentarsi non solo agli altri ma nemmeno a se' stessa.
#73 Carbonaro79
Complimenti e occhio a non farti ciulare l'dea! ;o)
Grazie Bandit
Ma ora come ora mi accontento della signorina Gloria
Faccio il commesso in un negozio di lampadine e mi sono messo al confino in Sardegna dove sto vivendo felice con mia moglie e i miei figli apocalisse e tempesta :-D
Se ci tiro fuori qualcosa mi compro un terreno da coltivare il necessario per noi e canapa sativa e lentischio per fare saponi solidi e arrotondare.
Ho 41 anni non mi faccio illusioni
Ho brevettato tutto ma loro sono loro e io non sono un cazzo (cit.)
non so se è il caso di questa ragazza che si lamenta di non essere la figlia di agnelli o di berlusconi,
però oggigiorno trovare una compagna (seria) con cui mettere su famiglia è difficile come vincere al superenalotto..
Alla faccia della parità di genere e della donna impegnata sul lavoro..
Fesserie.
Sono perlopiù tutte viziate e in attesa del paparino (surrogato) che le mantiene.
Andare a lavorare, fare sacrifici e contribuire a portare avanti la baracca non passa loro manco per l'anticamera del cervello..
Te la danno quindi hanno fatto/esaurito il loro compito, il resto lo deve mettere il partner, cioè aprire il portafoglio, si capisce..
(Il tasso di mignottaggine in giro è impressionante..)
C'hanno in testa Beautiful e Uomini & Donne, cioè la bella vita a sbafo;
chi ha trovato per congiunzione astrale una compagna seria se la tenga stretta perchè è merce rara..

Quote:

chi ha trovato per congiunzione astrale una compagna seria se la tenga stretta perchè è merce rara..

8-)
Donna di telaio
gallina di pollaio
triglia di gennaio
(cit.)

Quote:

78 Carbonaro79 2020-09-28 20:25 Grazie Bandit Ma ora come ora mi accontento della signorina Gloria

Prima di partire con la mia personale filippica, ti faccio i complimenti. Il tuo post più o meno condensa il succo della mia risposta. Forse potrei risparmiare qualche parola.... :-D


Quote:

Perché il mondo ci racconta tutti i giorni che chiunque può diventare qualunque cosa, ma omettono di raccontare che l’importante è che tu sia nato nel posto, nella famiglia e nel corpo giusti.

La lettera dell'autrice è la sua personale fotografia del mondo in cui vive. Non è una visione giusta o sbagliata, è la sua. Ci dimentichiamo spesso che ognuno ha la propria visione del mondo, che deriva dalla sua particolare prospettiva.

La visione del mondo di ognuno è strettamente legata alla "cornice" culturale in cui vive. Leggendo, ho notato diverse convinzioni che ho sempre sentito ripetere come un'mantra, senza però approfondirne le legittimità.

Far carriera, avere successo, essere belli, esseri capaci, ecc... Sono valori che hanno un senso soltanto all'interno della nostra cornice culturale, che ormai è globale nei paesi sviluppati, ma non è vera, ne reale, è soltanto un'illusione.

E' vero, dobbiamo necessariamente essere nichilisti perchè è lo spirito del tempo, e non possiamo essere ottimisti perchè saremmo delle macchiette, delle caricature.

Il mondo sta cambiando. L'uomo sarà sempre più inutile. Diversi lavori non saranno più necessari. Altri saranno compiuti da intelligenze artificiali che eseguiranno i lavori molto meglio degli esseri umani.

Abbiamo sostituito gli incubi ai sogni.

Se ci mettiamo ad analilzzare attentamente cosa ci rende felici e soddisfatti, ci accorgiamo che difficilmente lo siamo soltanto per il ruolo che ricopriamo all'interno della società.
La soddisfazione personale risiede piuttosto nella realizzazione della nostra "missione" spirituale, cioè nel vivere in linea con ciò che noi siamo, anche se contraddice la cornice culturale in cui siamo immersi.

Un altro aspetto che ci rende effettivamente sodisfatti è quando compiamo un atto che è di per sé spirituale, cioè che trascende i limiti della nostra individualità.
E in maniera complementare quando questo stesso atto, ci viene in qualche modo misterioso riconosciuto.

Il vero problema della nostra società non consiste tanto nella mancanza di possibiltà di realizzarsi, ma piuttosto nella separazione tra il riconoscimento del valore individuale e il raggiungimento di un risultato spirituale (in senso esteso).
Un medico che voglia essere un vero medico, deve sacrificare la propria carriera per poter curare. Un militare per essere un militare non difende la propria patria. Un avvocato per essere avvocato non può difendere la giustizia.
Un prete per essere un prete non può parlare di spirtualità.
Attraverso la perversione della nostra cultura, anche chi raggiunge determinati risultati vivrà un eterno contrasto tra l'apparenza esterna e la consapevolezza interiore.


La spiritualità o l'essere spirituali, è un concetto molto vasto, e a volte risiede anche nelle piccole cose.
Personalmente è anche un esperienza concreta legata ai sensi, una specie di percezione di un libero fluire di energia all'interno del corpo.
Spesso avviene nell'incontro con l'altro. E sarà del tutto casuale che questo incontro con l'altro adesso ci venga vietato per legge.


Quote:

(Il tasso di mignottaggine in giro è impressionante..)

Vero. Ed è esattamente il desiderio che noi tutti avevamo da giovani. Adesso che lo abbiamo realizzato, non va più bene. (parlo da quarantenne)
Non dimentichiamoci mai che quando parliamo di relazioni sociali, ognuno ci mette del suo.
Non ricordo nessuno dei miei amici aver mai fatto un complimento a una ragazza dicendogli cose del tipo, " quanto sei brava a fare da mangiare, oppure "sai vedo in te la mamma dei miei figli" oppure " sei una ragazza talmente intelligente" ...

Anche il valore della donna di oggi è un qualcosa di costruito, mediatico, superficiale. Come lo è quello del maschio.
Siamo vittime, ma anche carnefici, della manipolazione mediatica sottile. Non possiamo farcela da questo punto di vista quindi:

chi ha trovato per congiunzione astrale una compagna seria se la tenga stretta perchè è merce rara.


:-D
"chi ha trovato per congiunzione astrale una compagna seria se la tenga stretta perchè è merce rara".


:-D


_______
Mettersi in mostra senza mettersi in mostra, OH MY GOD. Cara, chiederò agli apprendisti mitocondriaci di approntare un ologramma.
@ste


Quote:

Non ricordo nessuno dei miei amici aver mai fatto un complimento a una ragazza dicendogli cose del tipo, " quanto sei brava a fare da mangiare, oppure "sai vedo in te la mamma dei miei figli" oppure " sei una ragazza talmente intelligente" .

Bah quando decidi di stare con una compagna x gran parte della tua vita e metter su famiglia, il saper cucinare, l'attitudine ad accudire i figli e l'intelligenza non sono qualità minori, anzi..

Personalmente trovo l'intelligenza in una donna tremendamente sexy, con una cretina viceversa mi smonto subito, è come la kryptonite.

Il sesso è importante ma è la ciliegina.
Una scopata dura quello che dura, poi c'è tutto il resto, cioè la torta.

Quote:

Te la danno quindi hanno fatto/esaurito il loro compito, il resto lo deve mettere il partner, cioè aprire il portafoglio, si capisce..
(Il tasso di mignottaggine in giro è impressionante..)

Di solito uno quando parla così delle donne (ovviamente generalizzando, come sempre si tende a fare su tutto), si ammazza di seghe.

ps: dedicato non all'autore (chi lo conosce?!), ma a quanto scritto. Come si dice quì -giustamente-? Commentare le "idee" non le persone.
giusto infatti limitarsi a discutere la sua idea non chi sia o meno
#82 Ste_79

Quote:

sai vedo in te la mamma dei miei figli

L'ho pensato quando ho incontrato quella che sarebbe diventata poi mia moglie.
Non gliel'ho detto per non darle un vantaggio. :-D

So anche di essere l'eccezione che conferma la regola.
articolo del 2015

"Una Repubblica
fondata sulla raccomandazione
"

www.avantionline.it/.../



articolo del 2018

"Una Repubblica fondata sui (tele) raccomandati"
"La raccomandazione? Sta all’Italia come il Nilo sta (da sempre) all’Egitto."

lagazzettadelmezzogiorno.it/.../...
Ciao a tutti:

@Logos: #60


Quote:

La smettiamo con queste cazzate o ne abbiamo ancora per molto? La raccomandazione aiuta. Senza, ce la si fa benissimo.

Fuori dall'Italia...
#55 #58 #65 #68 BELLINI

Belin, se scrivi certe cose qualcuno (qualcuno? molti!) sicuramente ti tirerà le scarpe.
Altri, me compreso :-D , non potranno che stringerti virtualmente la mano.
Non tanto per paura del Surivanoroc, quanto per la virtualità del mezzo :-D

@Carbonaro79
Complimenti, davvero, non solo per l'ingegno ma anche per la scelta di vita.
L'Italia potrebbe essere un paese meraviglioso e davvero avanti al resto del mondo in tutti i campi, peccato.
@sam


Quote:

Di solito uno quando parla così delle donne (ovviamente generalizzando, come sempre si tende a fare su tutto), si ammazza di seghe.

Purtroppo di donne così è pieno.
Ovviamente evito la tipologia a priori per non complicarmi la vita, cioè buttarmi dall'aereo senza paracadute, altri che si ammazzano di seghe come dici tu (io che c'entro? mi hai preso di mira x qualche motivo?) viceversa abboccano, servi della gleba li chiamavano gli "elio e le storie tese"..
solitamente finiscono cornuti, a dormire in macchina o malati cronici, se non peggio, fate voi..

Di donne serie ce n'è, bisogna trovarle e, soprattutto, saperle apprezzare..

per tornare in argomento, logicamente c'è chi parte bene e chi parte male, il mondo è ingiusto, ecc. ecc.
=tutto vero, e quindi?

rimboccarsi le maniche e far funzionare il cervello costa fatica e lavoro,
lagnarsi e piangere viceversa costa pochissimo, anzi zero.
Era un articolo sul lavoro
Chi l'ha fatto diventare un articolo sulle donne?

Se a scriverlo fosse stato un ragazzo invece che una ragazza, la discussione sarebbe stata un'altra.
Maschilisti!!!!
#92 BELLINI

Il meretricio è il lavoro più antico del mondo.

Ma con il Grande Reset, prevedo più offerta che domanda.

L'unica soluzione è la poligamia, ma solo se i maschi italici nasceranno con grappoli di gonadi.
In quell'articolo si parla di raccomandazioni.
A prescindere che poi uno ce la faccia lo stesso, magari andando all'estero.
E anche a prescindere che uno abbia sognato di fare l'astronauta.

Raccomandazioni.
#94 Micky1

Non si parla tanto di raccomandazioni, ma di ambire alla via breve e meno tortuosa.

Tra le righe non c'è la condanna del meccanismo della raccomandazione o della vita agiata, ma il cruccio di non farne parte.

Come mai quasi nessuno sogna di diventare idraulico?

Si guadagna bene, ma tocca anche farsi un bel mazzo.

Quote:

Il meretricio è il lavoro più antico del mondo.

Adamo nel paradiso è arrivato prima di Eva.
Il lavoro più antico del mondo è il giardiniere.
#96 Pyter

:hammer:
@michi1


Quote:

In quell'articolo si parla di raccomandazioni. A prescindere che poi uno ce la faccia lo stesso, magari andando all'estero. E anche a prescindere che uno abbia sognato di fare l'astronauta.

un conto sono i sogni e la bambagia altro sono i progetti..
ognuno nasce quello che nasce e deve giocarsi bene quello che ha..
Non capisco tutta questa rassegnazione..
D'accordo il mondo fa schifo, ma non mi sembra una scusa accettabile per mollare tutto e non fare niente.
Soprattutto far funzionare il cervello, x evitare di finire incastrato in meccanismi diabolici di lavori precari senza futuro.

personalmente io apprezzo(e preferisco essere) di più una persona che con le proprie forze cerca di andare avanti col proprio lavoro che lapo elkann che va a trans coi soldi della paghetta del fratello.

Se poi uno vuole essere lapo elkann, buon per lui..

Che poi nel caso specifico in quella famiglia ne succedono di ogni, forse lapo è stato indotto alla psicopatologia per faborire il fratello (lo zio edoardo lo hanno accoppato), ma questa è un'altra storia..

io c farei un bello speciale del mercoledì..
Giovannino morto, edoardo suicida, lapo pazzo, margherita confinata, ecc..
alla fine è rimasto solo john, tu guarda il caso.
nel 93 mi ero trasferito a Roma (da Milano) perché mi avevano detto "a Mazzu', se vuoi fare cinema devi stare a Roma". Ma dopo qualche mese mi sono subito reso conto che lì avrei fatto strada solamente tramite amicizie e raccomandazioni. A quel punto io e mia moglie ci guardammo in faccia, e decidemmo di andare a Los Angeles. Lì almeno sapevo che avrei lavorato in base alla meritocrazia, e non alle raccomandazioni. Inoltre, volevamo che i nostri figli crescessero in un mondo dove non c'è bisogno di essere raccomandati per fare strada.

Ovviamente, io avevo le possibilità economiche per farlo, perché ci vogliono tanti soldi per sollevare un'intera famiglia dall'Italia e spostarla negli Stati Uniti.

Altri nella mia situazione non avrebbero potuto permetterselo, e avrebbero dovuto rimanere a Roma ed accettare di entrare nei giri marci del cinema italiano.

(Il discorso che io ho fatto sul cinema, naturalmente, vale anche per tutti gli altri mestieri).
"E no invece, perché senza quel foglio in mano e senza spintarelle per arrivare anche solo vicino al podio ci vogliono anni e anni di lavoro, poi forse qualcuno dall’alto del suo potere si accorgerà di te, della tua propensione a spaccare il mondo, dei tuoi sacrificio del tuo atteggiamento entusiasta, proattivo e sempre propenso al miglioramento.

A quel punto, chi si sarà accorto di te ti guarderà con un po’ di compatimento, allungherà la mano al figlio dell’amico e tu potrai sprofondare di nuovo nel tuo angolino e ricacciare nel cassetto quegli ultimi sogni che ti erano rimasti
."



Si parla dei "sogni" legittimi di chi ha sempre studiato e, quindi, anche meritato di ottenere un posto di alto livello, perché no, ma si è trovato la strada sbarrata da chi quel posto lo ha preso senza averne merito.
La teoria per la quale tutti dovremmo fare gli idraulici perché ci sono i raccomandati non mi convince.
#99 redazione

Non c'è dubbio che i soldi diano più possibilità di scelta, ma senza una grande determinazione non si ottiene nulla.

Volendo fare una metafora, io la vedo come una maratona.
C'è chi non ha neanche i soldi per iscriversi, chi partecipa scalzo, chi con scarpe rattoppate e chi con l'ultimo modello super confortevole.
Quante volte ha vinto un africano scalzo?

#100 Micky1

Quote:

La teoria per la quale tutti dovremmo fare gli idraulici perché ci sono i raccomandati non mi convince.

Ma infatti non ho detto quello.
#99 redazione

Torno sull'argomento, andando sul personale.

Sono stato il primo a fare un corto in grafica 3D (resa quasi cinematografica), totalmente realizzato da me, quando i PC ancora andavano a carbone.

Ho studiato e sperimentato per anni, poi mi sono chiuso in casa con 11 PC (pagati con il mio lavoro) per ben 10 anni.
Vita monastica!
Alla fine ho ottenuto un grande successo, ma non c'è stato uno (dico uno) che mi abbia proposto un ingaggio, perchè ero troppo qualificato.
Come sai nelle produzioni ognuno fa un pezzo, non è previsto il one man show.

Zero raccomandazioni ed un budget ridicolo per l'impresa.

Sono finito poi a lavorare in una piccola casa di produzioni indipendente.


PS: ho fatto una sintesi estrema. La vicenda è molto più complessa.
Sicuramente ci sono Paesi nel mondo dove hai una possibilità in più ma la meritocrazia non esiste da nessuna parte.

George W. Bush è stato eletto per meritocrazia?
O Abe in Giappone dove il nonno e il prozio erano stati Primi Ministri, è stato eletto per meritocrazia?
Il m5s si sta riunendo in conclave per organizzare una segreteria.
L'autrice dell'articolo potrebbe farsi avanti per un posto di segretaria.
Ma visto che è un conclave non so se prendono donne.
Comunque ora, grazie anche al referendum, chiedere non costa niente.
Non so se è vero ma mi risulta che Bud Spencer e Terence Hill siano stati scelti da un produttore americano in vacanza in Italia, semplicemente per il loro aspetto fisico e che Harrison Ford faceva il falegname per un altro produttore cinematografico e per carenza di attori e diventato attore.

Nella vita, la fortuna o il destino è molto più importante del merito

Vi faccio un altro esempio
Aaron Paul, co-protagonista della serie TV Breaking Bad ha studiato recitazione per ben ZERO ore nella sua vita.
E Nicholas Cage è nipote di Francis Ford Coppola.
Probabilmente era il nipote più talentuoso
Perché vi sia la meritocrazia c'è bisogno di qualcuno che sappia giudicare in modo corretto.
Questo è impossibile.
Solo Dio potrebbe farlo.
Oggi si tende a sostituire Dio col mercato ma il mercato è fatto dalla massa, la stessa massa che ha crocifisso Gesù (per chi ci crede) e che crede alla TV

La meritocrazia non esiste non è mai esistita e mai esisterà.
#105 BELLINI 2020-09-29 11:41

Quote:

Aaron Paul, co-protagonista della serie TV Breaking Bad ha studiato recitazione per ben ZERO ore nella sua vita.

In Italia l'elenco di "attori" che hanno studiato ZERO ore di recitazione è piuttosto lungo e purtroppo, si vede.

Quoting BELLINI:

Perché vi sia la meritocrazia c'è bisogno di qualcuno che sappia giudicare in modo corretto.
Questo è impossibile.
Solo Dio potrebbe farlo.


Ma che razza di ragionamento è?

Uno che ti giudica mica aspira ad essere Dio, valuta se sei puntuale, preciso, educato, se porti a termine un buon numero di progetti assegnati entro i tempi, se ti scusi quando sbagli, se crei un ambiente positivo con i colleghi e con i superiori, se non stai sempre a richiedere altri soldi, se mentre parli fai anche pubblicità
positiva alla tua azienda, ecc...

Ci sono un milione di modi, sempre se ti accontenti a tua volta di lavorare in un posto dove si premia il merito e che quindi non ruba con trucchi e stratagemmi i lavori alla concorrenza, o non prende mega appalti grazie a pressioni politiche. Ma se anche vuoi lavorare c'è meritocrazia nell'essere bastardi, arrampicatori, ecc, tutte cose non meritorie in senso etico, ma qualcuno che ti giudica in base a quanti soldi porti in azienda c'è sempre pure lì.

Ma quando mai il merito non esiste?
nelle aziende che si vogliono affossare vige la demeritocrazia

Quote:

Aaron Paul, co-protagonista della serie TV Breaking Bad ha studiato recitazione per ben ZERO ore nella sua vita.

Aaron Paul recitava in un personaggio che doveva essere ucciso alla fine della prima serie.
Il regista invece fu colpito così positivamente dalla sua recitazione che decise di cambiare la trama (e la serie quell'anno vinse l'emmy come miglior attore per Bryan Cranston)
La seconda serie è andata pulita (altro emmy come miglior attore per Bryan Cranston)
La terza serie è stata un capolavoro tanto che hanno vinto l'emmy come miglior attore per Bryan Cranston, e l'emmy come miglior co-protagonista proprio Aaron Paul.
Colpo di fortuna è vincere 100.000 euro al gratta e vinci. Stare al top nelle serie tv per tre anni di fila (con concorrenti blockbuster milionari come Walking Dead e Games of Thrones) e addirittura emergere al terzo anno come vincitore, non è fortuna. Proprio l'opposto.
#109 Sertes
È impossibile giudicare quanto vale una persona, ripeto solo Dio è in grado di farlo.

Esempio
Tu che pensi di poter giudicare bene, quanto è il giusto stipendio di Messi?
Io non so rispondere.
Se la tua risposta è "quello che decide il mercato" , beh il mercato sbaglia continuamente oppure sei neoliberista convinto?
Il mercato è: truccato, non dà a tutti le stesse opportunità, i competitori non rispettano le regole...
C'è veramente qualcuno che crede che il ciclista più meritevole è quello che vince il Tour de France?
Forse è il più meritevole tra i disonesti. E chi è il miglior ciclista del pianeta? Solo Dio lo sa.

E quanti attori al posto di Aaron Paul avrebbero vinto il premio come lui? Ha vinto perché bravo o per aver la fortuna di partecipare ad una serie TV piaciuta al pubblico?

Quoting BELLINI:

Tu che pensi di poter giudicare bene, quanto è il giusto stipendio di Messi?


E tu invece pensi che lo abbiano ingaggiato così a caso, o che c'è qualcuno nel team della squadra che fa il selezionatore e che come lavoro dà proprio le valutazioni ai giocatori più o meno promettenti?

Quote:

Se la tua risposta è "quello che decide il mercato" , beh il mercato sbaglia continuamente oppure sei neoliberista convinto?

:hammer: :hammer: :hammer: il neoliberismo manco esiste nella realtà!!! L'ho scritto nel primo intervento che viviamo in un neofeudalesimo massonico!

Vabbè, pazienza. Forza Dio giudice, e arrivederci Bellini.
Va anche considerato che se un azienda è privata, entro il limite di quelle discriminazioni e azioni che sono vietate dalla legge, è in diritto di fare come gli pare. Non deve vigere per forza una meritocrazia o criteri meritocratici stretti. L'azienda assume chi vuole, persone con cui ha lavorato altrove, persone di cui si fida o con cui condivide interessi; anche amici, parenti e così via. Che il criterio meritocratico debba essere applicato per forza, è un desiderio per dare un ordine alla società, e, spesso, una conseguenza per rendere una società competitiva sul mercato, ma non è una regola morale né giuridica.

Diverso è il pubblico. Il pubblico in italia è obbligatoriamente per concorso, ed ha senso: non si dovrebbero assumere amici e parenti. Ma solo chi è capace di portare avanti quella pubblica attività e chi si qualifica per farlo. Ecco, che li non viga la meritocrazia ma i concorsi truccati o altri scandali, è vergognoso. Che la ricerca non venga fatta fare ai geni o ai talentuosi ma al figlio del professore, è inscrescioso e un danno per la comunità. Ma tra le altre cose, è illegale.

Che avvenga nel cinema, nella moda o alla fiat, per quanto possa essere frustrante, ha poca importanza. Marina Berlusconi è scelta meritocraticamente alla guida di mondadori? Ho seri dubbi. Ma poi, perché mai dovrebbe esserlo chessò, una neolaureata nell'ufficio legale, se neppure la ceo lo è? Se in un'azienda vige la meritocrazia, perlomeno in parte, è perché senno fallisce e non è competitiva, quindi il mercato entro certi limiti lo esige. Laddove non lo esige, vige il favoritismo.

Non va poi dimenticato che uno dei segreto per gli affari è anche i contatti sociali, le amicizie, i cerchi giusti. Fa parte del gioco. Altrimenti ci dovrebbero essere i concorsi in senso stretto, impersonali, dove vige un punteggio.
Questo, poi sfocia anche in appalti truccati, contatti politici, in spionaggio industriale, massoneria, ed altre schifezze. Ma entro alcuni limiti, è normale che ci sia un valore dato al contatto prestabilito.

E non è che mi piaccia che le cose stiano così, ma il gioco è quello. E o lo si cambia, e va visto come, o se ne prende atto e invece di lamentarsi che altri hanno più contatti di noi, si fanno pubbliche relazioni. Chi penetra in un settore, deve spesso fare pubbliche relazioni: e farlo è sempre paramafioso, clientelare, fastidioso. Pochi possono permettersi di non farlo, specie laddove servono finanziamenti, appoggi o altro.

L'unico ambiente assai più dei concorsi ( spesso truccati ) che procede per pura "meritocrazia", è in genere lo sport. Se su una pista corro più veloce di te, non ci puoi fare niente. Se sul campo da tennis non mi butti giù mai, avoglia di avere contatti. Ma non è necessariamente un bell'esempio se trasportato in altri ambiti. Nè è trasportabile sempre. Già nelle arti, che sono soggettive, si fa fatica a ritenere un tizio più meritevole di essere pubblicato di un caio. E sono tanti i grandi autori postumi, non a caso.

Si apre poi il problema filosofico e sociale dei mediocri. Cosa ne facciamo di loro in una società basata sulla vittoria e sulla superiorità rispetto agli altri ( che è la faccia cruda della meritocrazia )?
Ad esempio in un mondo che va interamente per concorsi meritocratici, dal magistrato al bidello al commesso di mcdonals, di chi non ne vince uno cosa deve fare? E se ci sono 10 milioni di posti di lavoro e 20 milioni di disoccupati, ci saranno 10 milioni di falliti. E come essere certi che il criterio meritocratico è corretto? I test di cultura generale sono davvero necessari per diventare pompieri? Io ne dubito. Servono solo a sfoltire.
@bellini


Quote:

Non so se è vero ma mi risulta che Bud Spencer e Terence Hill siano stati scelti da un produttore americano in vacanza in Italia, semplicemente per il loro aspetto fisico e che Harrison Ford faceva il falegname per un altro produttore cinematografico e per carenza di attori e diventato attore.

bud e terence avevano già fatto in italia film di tutto rispetto, neorealismo, ecc...
terence anche come protagonista..
bud era campione italiano stile-libero e vicecampione europeo o giù di lì, scudettato nella pallanuoto, ecc.

detto questo oltre che conoscenze e relazioni, che non vanno demonizzate, c vuole anche culo.
Il neoliberismo ci salverà
Ahahahah

Messi è stato scartato dal Como. È stata la sua fortuna
La domanda comunque non è se Messi sa giocare a calcio, la domanda è quanto deve essere lo stipendio di Messi?
È giusto? No. Non è giusto. Se per te è giusto, benvenuto nel paradiso terrestre.

Dio è l'unica speranza di aver un giorno giustizia perché non c'è meritocrazia su questo pianeta
messi e quelli come lui guadagnano tanto perchè fanno guadagnare tantissimo
IL MITO DELLA MERITOCRAZIA

In tutto il mondo al governo ci sono i peggiori criminali.
I migliori giornalisti del mondo vengono uccisi, i peggiori sono in TV
Nello sport, certo devi avere delle qualità, ma ad un certo livello sono tutti dopati e se ti rifiuti di farlo non vincerai mai niente.
Le società private e le relazioni sporche con la politica sono la normalità
Certo, nel piccolo, se hai voglia di fare e ti impegni, con un po' di fortuna riesci a fare qualche soldino rispetto a un cazzone troglodita.
Tuttavia ci sono cazzoni trogloditi molto famosi ed amati dal pubblico

Questo è il mondo per chi non crede alle favole.
Oppure potete fare come Boldrin, lui pensa di essere un importante professore universitario perché è intelligente e perché in Usa c'è la meritocrazia però non ha capito che è lì perché le sue convinzioni e le sue tesi sono funzionali al sistema
Sullo stipendio di Messi ricordo a tutti che le tasse che deve pagare non le decide il mercato ma lo Stato (spagnolo).
In Usa dopo il 1929 c'è stato un periodo in cui si applicava il 90% di tasse sullo scaglione più elevato.
Quindi?
Possiamo fare anche 95%, come possiamo fare la flat tax al 10%.
Cosa è giusto?
Non pensate troppo, solo Dio può essere giusto. Voi siete ingiusti e allo stesso tempo vittime di ingiustizie
se il datore di lavoro di messi gli da certe somme è perchè gli conviene. lo stesso discorso vale per gli attori e altri sportivi che sono ben pagati da chi guadagna su di loro
a proposito di raccomandazioni e referenze anche nikola tesla fu raccomandato ad edison quando emigrò a new york dal precedente datore di lavoro..

insomma non tutti i raccomandati sono emeriti cretini.

Anche x quanto riguarda mazzucco, qualcuno lo avrà presentato a de laurentiis, non penso che si è posizionato sotto casa sua e ha premuto il bottone del citofono:
"dino sono io, mazzu!"
insomma c saranno stati degli intermediari, penso..


raiplayradio.it/.../...

Tesla ha iniziato a lavorare a Parigi alla Continental Edison Company. Ma è troppo bravo per rimanere nella filiale parigina. E così, il 6 giugno 1884 a 28 anni Nicola Tesla sbarca a New York. Ha pochi centesimi in tasca, qualche libro di poesia e una lettera di raccomandazione dell’ufficio di Parigi e con quella va a bussare alla porta di Thomas Edison. “Conosco solo due grandi uomini” scriveva Charles Batchelor, il responsabile che aveva firmato la lettera di raccomandazione, “uno è lei, Edison, e l’altro è questo giovane uomo”.

Quote:

Non pensate troppo, solo Dio può essere giusto. Voi siete ingiusti e allo stesso tempo vittime di ingiustizie

Se ti dico che hai scassato la minchia sono ingiusto?

Chiedo per un amico. Credente, ovvio.
A proposito di Breaking Bad
La trama racconta di un genio che però fa il professore al liceo.
In passato aveva fondato una società con 2 amici e poi si era ritirato e questi due amici sono diventati miliardari mentre lui è un poveraccio. Suo figlio è invalido e la moglie gli mette le corna.
Quando ha paura di morire si mette a produrre droga e grazie alle sue conoscenza fa un sacco di soldi uccidendo e rubando.

La serie TV più vista su Netflix
Il cognato, poliziotto onesto, muore ammazzato.
Ambientato nel luogo dove si propaganda la meritocrazia
La raccomandazione non è quando il piccolo imprenditore assume il genero. Raccomandazione è quando, presumibilmente, in una azienda medio-grande anche a livello industriale, viene scavalcato o aggirato il processo di selezione che in realtà si dovrebbe fare per essere assunti, a discapito di chi ha partecipato a quella selezione senza sapere che ci fossero raccomandati. Ovviamente, l'azienda fa la selezione perché ci tiene a far sapere che da loro c'è una selezione. Per non parlare delle volte in cui la proprietà non ne sa nemmeno nulla perché magari si tratta di un amico di un capoufficio o di una delle molte figure intermedie.
Se per un privato è un diritto assumere chi vuole, tuttavia non ho mai sentito nessun imprenditore dire: l'ho assunto perché è mio amico, ma sempre perché è una persona "meritevole".

Per quanto riguarda i privati, la discussione non è sotto l'aspetto della legalità, ma sotto l'aspetto della moralità e dell'etica.
Tra l'altro, non è escluso che un candidato che si è fatto 600 km. per partecipare a una selezione di una azienda privata, per poi venire a sapere che il posto era stato già assegnato, possa poi decidere di rivolgersi a un avvocato.
Per quanto riguarda il cinema, non darei tanto retta ai racconti di come gli attori siano stati ingaggiati.

E' uno degli ambienti più torbidi.
"Lo chiamano Sogno Americano perché devi essere addormentato per crederci"
Strano, mi sarei aspettato un po' più di empatia nei confronti di una giovane ragazza che si abbandona ad uno sfogo.
Invece vedo dei bei plotoni di esecuzione schierati e col colpo in canna ad ogni commento..
Comprendo le sue lamentele - che ne "fotografano" il momento in cui le ha scritte ma non equivalgono al suo modo di affrontare la vita nel quotidiano - e aggiungo che io ho avuto la fortuna di potermi allontanare dalla famiglia per crearmi un percorso di lavoro. Ma se fossi dovuto restare per prendermi cura di un genitore/parente bisognoso, col casco che avrei avuto la vita che ho e non parlo certo di denari. Facile lamentarsi - CHI non l'ha MAI fatto in un momento o nell'altro della propria vita? Tutti Avengers qui dentro..?!? - ma altrettanto banale giudicare senza aver camminato nelle scarpe dell'altro.
Io nello scritto di questa giovane donna vedo più "cazzimma" che arrendevolezza: non dico di replicarle con una sdolcinata e inutilmente buonista paternale ma fare genuinamente il tifo per lei credo sia più utile e costruttivo.
Oltre 100 commenti sul tema e ancora nessuno che abbia citato l’esatto fenomeno psicosociologico che governa i comportamenti alla base dell’articolo.
Piccolo rebus, a chi indovina 1000 punti LC:

Quote:

#120 horselover 2020-09-29 13:50
se il datore di lavoro di messi gli da certe somme è perchè gli conviene. lo stesso discorso vale per gli attori e altri sportivi che sono ben pagati da chi guadagna su di loro

Ma che comunista del cavolo sei ?.. Giustifichi i 50 milioni di euro di Messi con ragionamenti da massaia ? Ma studia Marx - Gramsci -Togliatti - Berlinguer e la coppia Diliberto- Bertinotti ( gli ultimi 3 ricchi).. Ma che roba questo millennio.. non c'è più religione.. I comunisti che fanno le "lodi" alla legge del libero mercato.. E' tutto sottosopra.. dal sesso gender ai comunisti che citano il libero mercato..
Ti vuoi trasformare in piddino ?
:hammer: #128 JProctor

Pigmalione? (O pigmaglione?) ;-)
din din din din din... abbiamo un vincitore.
Bravissimo aviodin. Con i mille punti LC anche un dvd del catalogo in omaggio (no scherzo, per carità...):
Effetto Pigmalione: [dall'opera teatrale “Pygmalion” del 1913, di George Bernard Shaw, derivante dal mito greco di Pigmalione, nella quale un insegnante cerca di addestrare una ragazza, di umili origini e priva di cultura e di educazione, ai modi garbati ed elevati della classe abbiente] noto più genericamente come Effetto Rosenthal, dal nome dello psicologo tedesco che per primo rese noto il fenomeno e ne scelse il nome; anche definito ‘effetto aspettativa’ o ‘effetto pecora nera’; è il fenomeno socio-comportamentale per cui l’aspettativa degli altri su una determinata persona influenza le prestazioni e il rendimento di quella persona. Ciò si configura specificamente in un processo circolare dove: l’aspettativa degli altri verso una persona condizionano il loro comportamento inconscio verso di lei; il loro comportamento inconscio verso di lei condiziona la percezione di sé della persona; la percezione di sé della persona condiziona le prestazioni della persona; le prestazioni della persona condizionano e rafforzano le aspettative originali degli altri verso di lei; e così d’acapo. Derivante dagli studi classici sulla “self-fulfilling prophecy” (la profezia auto-adempiente), l’effetto Pigmalione venne così denominato dallo psicologo tedesco Robert Rosenthal (da cui eredita il nome alternativo) a capo dell’equipe che negli anni sessanta condusse il primo esperimento su tale fenomeno psico-sociale, l’esperimento “Rosenthal & Jacobson” (1965). Nell’esperimento vennero selezionati in modo casuale un gruppo di alunni di una scuola elementare californiana sottoposti a un test di intelligenza, ed i loro gli insegnanti vennero informati che si trattava di alunni molto intelligenti. Al termine dell’anno scolastico questi alunni (seppur non maggiormente dotati rispetto agli altri) mostrarono di aver ottenuto risultati più elevati della media, e perfino un incremento del QI. Rosenthal spiegò questo effetto chiamando in causa le aspettative degli insegnanti che, convinti dell’elevato potenziale di questi bambini, li avevano stimolati di più rispetto al resto della classe. L'effetto Pigmalione può manifestarsi anche in senso positivo, e non solamente nell'ambito scolastico, ma anche in altri contesti, come in quello lavorativo, nel rapporto fra capi e dipendenti, oppure in quello familiare nelle relazioni fra genitori e figli e in tutti quei contesti dove si sviluppino rapporti sociali e razziali. Quindi il potere suggestionante del pregiudizio può condizionare la qualità delle relazioni interpersonali e il rendimento dei soggetti. Anche l'insegnante americana Jane Elliott, nota per il suo attivismo anti-razzista, elaborò un test sullo stesso ambito, denominato "blue-eyed/brown-eyed", costituito da esercizi discriminanti in base al colore degli occhi e della pelle. L’effetto Rosenthal nelle scienze sperimentali e in statistica è sinonimo di “effetto aspettativa” (l'effetto di distorsione dei risultati di un esperimento dovuto all'aspettativa che il ricercatore o i soggetti sperimentali hanno in merito ai risultati stessi).
# 129 mangog
Abbiamo raggiunto livelli imbarazzanti.

Uno che guadagna 5000 volte rispetto alla ragazza dell'articolo (se si mette a lavorare) correndo dietro a un pallone è considerato normale/giusto.
Per loro, Messi è l'esempio che la meritocrazia funziona.

Incredibile
#131 JProctor

Se vuoi far carriera come creatore di rebus, ti servirà una raccomandazione pesante. :perculante:
#133 ZORG
#134 JProctor

Restateacasaxlamadonna

Dai facciamo prima se ci dici cosa sai fare bene. :hammer:

PS: le faremo sapere!
Peonia

Ti ho lasciato un messaggio privato.
#135 ZORG
:hammer:
Io ho dei parenti alla lontana negli USA, il nostro rapporto consiste nell'ospitarli quando vogliono farsi un viaggio in Italia e nello scambio di auguri a Natale.
La nostra tipica lettera per gli auguri natalizi:
"Noi stiamo bene, tutto nella norma; Flavio (Avio) lavoricchia, ... quest'anno pensavamo di tornare in vacanza nel solito posto, l'altro giorno abbiamo incontrato Sting al ristorante".
La loro:
Cartolina di auguri con foto di famiglia in copertina e citazione a centro pagina; magari allegato anche report fotografico dell'ultimo viaggio.
"Cari bla bla bla, anche quest'anno la nostra famiglia bla bla bla... figlio 1 è stato assunto come CEO nell'azienda ... leader nel settore..., vive quindi a San Francisco e tra due anni si sposerà con...; figlia 2 sta completando il suo percorso di studi, è ormai al traguardo e il prossimo anno si iscriverà alla facoltà di... , mentre lavora qui e qui. Inoltre anche quest'anno, con nostra immensa soddisfazione, ha vinto il concorso di spelling della scuola. E si è qualificata seconda alla gara di equitazione (non ve lo diciamo, ma per questo verrà punita). Il figlio 3 è ancora all'asilo, abbiamo deciso andrà ad Harvard e quest'anno si è distinto particolarmente nell'essere stato il più veloce a incollare le figurine sul proprio album, tant'è che la maestra l'ha premiato con una stelletta di cui siamo profondamente orgogliosi".
Evitiamo di considerare poi i cinesi, che sono ancora meglio (o peggio, secondo i punti di vista).

Quote:

Facile lamentarsi - CHI non l'ha MAI fatto in un momento o nell'altro della propria vita? Tutti Avengers qui dentro..?!? - ma altrettanto banale giudicare senza aver camminato nelle scarpe dell'altro.
Io nello scritto di questa giovane donna vedo più "cazzimma" che arrendevolezza: non dico di replicarle con una sdolcinata e inutilmente buonista paternale ma fare genuinamente il tifo per lei credo sia più utile e costruttivo.

Questa ragazza fra 10 anni si lamenterà che non c'è posto nel mondo del lavoro per le mamme.

Fra 20 anni, si lamenterà perché "ma è possibile che a 40 anni sei considerato vecchio per il mondo del lavoro? Assumono SOLO VENTENNI!"

Lascia stare. Queste persone hanno bisogno di molti più vaffanculo che non di altro.

Si mettesse a studiare per un anno un business qualsiasi. Imparasse a fare marketing, a vendere, qualsiasi cosa. Per un anno, giorno e notte a studiare e lavorare, rinunciando a tutto il resto.

Poi abbiamo di che parlare.

Che odio 'ste persone.

Quote:

Uno che guadagna 5000 volte rispetto alla ragazza dell'articolo (se si mette a lavorare) correndo dietro a un pallone è considerato normale/giusto.
Per loro, Messi è l'esempio che la meritocrazia funziona.

Guarda che lo stipendio, a Messi, glielo paghi anche tu.
Immaginiamo che 100 individui, in Italia, sognino di diventare astronauti.
Ci sono 10 posti liberi, ed una selezione rigidissima.
Dei 90 che non ce la faranno, quanti ammetteranno di non avercela fatta per demeriti?
Immaginiamo che in Italia ci sia un esercito immenso di raccomandati
e qualcuno abbia capito solo la faccenda dell'astronauta.

Quote:

#102 ZORG
Sono stato il primo a fare un corto in grafica 3D (resa quasi cinematografica), totalmente realizzato da me, quando i PC ancora andavano a carbone.

Ho studiato e sperimentato per anni, poi mi sono chiuso in casa con 11 PC (pagati con il mio lavoro) per ben 10 anni.
Vita monastica!
Alla fine ho ottenuto un grande successo, ma non c'è stato uno (dico uno) che mi abbia proposto un ingaggio, perchè ero troppo qualificato.

Non per fare il curioso, ma in che anno lo hai completato?
Per quel che ricordo io, uno dei primi film ad usare il 3D fu TRON, nel 1982 e non hanno mica usato dei "semplici" PC.
@ pencri93
Pago anche lo stipendio a Conte, Di Maio e a tutti gli altri.
Ma non si meritano neanche un centesimo.
Poi guardando saltuariamente La7 pago lo stipendio anche a Mentana e pure lui non si merita neanche un centesimo.
se non li prendesse messi i soldi se li metterebbe in tasca il padrone della squadra

Quote:

@ pencri93
Pago anche lo stipendio a Conte, Di Maio e a tutti gli altri.
Ma non si meritano neanche un centesimo.
Poi guardando saltuariamente La7 pago lo stipendio anche a Mentana e pure lui non si merita neanche un centesimo.

Bravo, bel tentativo.

Ma dovrai fare di meglio.

Il paragone non regge, perché l'unico modo che hai per non pagare lo stipendio a Conte, Di Maio e compagnia, è evadere le tasse. Quindi, fare qualcosa di illegale. Che poi, anche in questo modo genereresti degli introiti con i tuoi acquisti.

Per quanto riguarda Messi, lo stipendio puoi decidere di non pagarglielo. Non guardare partite, non comprare magliette, non nominarlo.

Vuoi sapere questi giocatori quanto prendono? Meno di quello che generano.

E se non vanno a loro, a chi dovrebbero andare? Al consiglio di amministrazione dei vari network televisivi che trasmettono le partite? Ai proprietari della squadre?

E perché? Perché tu non li vedi e senti più in pace con te stesso? Direi che Messi ha tutto il diritto di guadagnare quello che guadagna.

E no, i soldi non si redistribuiscono.

Quote:


#132 BELLINI 2020-09-29 15:03
# 129 mangog
Abbiamo raggiunto livelli imbarazzanti.

Uno che guadagna 5000 volte rispetto alla ragazza dell'articolo (se si mette a lavorare) correndo dietro a un pallone è considerato normale/giusto.
Per loro, Messi è l'esempio che la meritocrazia funziona.

Incredibile

Sono sempre più convinto che i veri pochi comunisti Italiani siano stati i preti usciti dai seminari alle fine anni 60 ed inizio anni 70...
Oggi abbiamo uno come Benigni ( dicono che abbia 250 milioni di euro di patrimonio ) che fa da amplificatore del PD erede del PCI che ha sempre avuto una classe dirigente veramente disgustosa e falsa a cominciare da Berlinguer..il quale poteva riempirsi la bocca ( e la testa di quelli che di default c'è l'avevano vuota ) di slogan marxisti .. ma i camerieri con i guanti bianchi hanno servito lui a pranzo e non me.
Quanta saggezza nelle parole di quell' operaio marxista negli anni 70: Desidero un futuro da benestante per mio figlio.. non voglio che diventi comunista.. sarebbe una sconfitta ed una ingiustizia per i sacrifici che sto facendo per mantenerlo negli studi..

Biografia di Berlinguer

Il padre di Enrico Berlinguer era l'avvocato Don Mario Berlinguer, Nobile e Cavaliere ereditario antifascista e vicino alla massoneria (come molti intellettuali laici dell'epoca), ufficiale durante la Prima guerra mondiale. La madre era Mariuccia Loriga, cugina della madre di Francesco Cossiga e figlia del medico igienista Giovanni Loriga, il quale fu autore di 120 pubblicazioni scientifiche in Italia e all'estero. La nonna materna di Enrico, Giuseppina Satta Branca, anch'ella di origini nobiliari, era sorella di Pietro, sindaco repubblicano di Sassari nell'età giolittiana con un'amministrazione progressista dov'era assessore anche il nonno paterno Enrico Berlinguer senior.

Per farla semplice il padre di Enrico Berlinguer poteva portarlo sopra la collina e dirgli..: Guarda ! tutto quello che vedi è tuo... invece mio padre mi portava sopra la collina e mi diceva.. "guarda".... e basta..

Quote:

146 horselover 2020-09-29 16:09
se non li prendesse messi i soldi se li metterebbe in tasca il padrone della squadra

Allora io preferisco un imprenditore che fa lavorare 1000 dipendenti e guadagna 20 milioni di € all'anno..ad uno che al massimo avrà 3 segretarie e due autisti stipendiati ( e licenziabili in ogni momento perché non si applica l'art 18 ) nonostante i 50 milioni di euro guadagnati perché il libero mercato funziona così

I comunisti non dovrebbero mai nominare il libero mercato se non per denigrarlo.. come i ricchi che non dovrebbero mai parlare dei poveri.. ma solo di cavalli e tempo metereologico.. A parte Maurizio Costanzo che ha bisogno dei casi umani per fare audience e portarsi a casa i soliti 10 milioni di € all'anno..Mi sa che Costanzo sfrutta di più le miserie umane che non i caporali che portano sui campi di pomodoro branchi di immigrati selvaggi..


Urca.. stasera c'è ZAIA a Porta a Porta di Bruno Vespa.. devo registrare la puntata

C'è anche il "cinghialone" De Luca.. chissà come sarà riuscito a convincere i Campani a dargli il voto.. Mistero del meridione.. è tutto strano dal Po in giù..
#147 pencri93
Chi ha deciso che i soldi non si redistribuiscono?

Messi sarebbe un poveraccio se l'UE non consentisse agli extracomunitari di giocare in Europa.
Le puttane guadagnano una valanga di soldi, una operaia 1200€ se va bene, vogliamo dire alla ragazza di prostituirsi così il mercato le darà quello che merita???
O il mercato è totalmente distorto e le puttane e Messi guadagnano troppo e gli operai troppo poco???

E guarda che io non sono un comunista e ogni giorno ci sono capitalisti che si rendono conto che l'eccesso di disuguaglianza è un male. Olivetti l'aveva capito un po' di tempo fa
Mi piace che messi può guadagnare miliardate perchè è bravo a giocare a pallone e fa guadagnare il Barcellona.

Ma se guadagni sempre milionate, e altrettante milionate le fai guadagnare, ma sei a caso un attrice e per arrivare li hai fatto 3mila pompini ai registi, c'è stato un problema di meritocrazia.

E se sei il figlio di coppola, ma sfondi il botteghino, è raccomandazione.

E se un azienda privata assume per raccomandazione, e quindi paga lei che tu lavori bene o male, non va bene.

:hammer:

Tralasciamo poi che messi, senza la tecnologia medica attuale e senza qualcuno che gliela pagasse, sarebbe stato un nano di un metro e 20 e avrebbe fatto il giocoliere al circo. E sarebbe stato bravo eh!

Pretendere la meritocrazia come etica da porre come elemento centrale in una società basata sull'arricchimento, sulla sopraffazione, sull'annichilamento dei competitors e sull'iniziativa privata libera, è un lamentarsi che quando piove i marcapiedi si bagnano. In questo mondo, è meritocratico vincere, non importa come. E infatti tutti i vincenti, da messi a berlusconi, vincono barando: tutti. Gli altri vogliono giocare secondo delle regole che non esistono, e fino a un certo livello si puo fare, ma oltre quelle che contano non sono scritte.

Per evitarlo va cambiata la struttura socioeconomica e le esorbitanti diseguaglianze. Non puntare su una meritocrazia pseudoetica, che non è altro che un modo per il popolo di sognare di entrare in qualunque campo da forte, cercando di essere il più forte, secondo la legge del più forte. IN questo mondo una pompinara potrebbe superare tutti, così un dopato sotto ormoni della crescita da quando ha 12 anni come messi, o un mafioso.

E siccome nessuno sogna un mondo equo e per tutti, ma un mondo giusto secondo "meritocrazia", cioè dove vige la legge del più forte applicata a un ambito, allora la pompinara si merita il posto di lavoro. Altrimente l'avreste probabilmente fatta morire di fame, in quanto incapace, spece laddove il welfare non esiste proprio e c'è la cultura del vincente, in stile americano. Fa bene allora a barare, in un mondo di questo tipo. Si, lei è meritevole. :-P
Comunque Messi guadagna 106 milioni di € all'anno e il Barcellona ha 700 milioni di € di debiti.

Ma è tutto ok.
Giusto così.
Ridurranno lo stipendio del magazziniere del Barcellona per ripagare i debiti
@Tonki

Gli altri vogliono giocare secondo delle regole che non esistono, e fino a un certo livello si puo fare, ma oltre quelle che contano non sono scritte.

Per evitarlo va cambiata la struttura socioeconomica e le esorbitanti diseguaglianze. Non puntare su una meritocrazia pseudoetica, che non è altro che un modo per il popolo di sognare di entrare in qualunque campo da forte, cercando di essere il più forte, secondo la legge del più forte.


Amen

Quote:

#147 pencri93 E no, i soldi non si redistribuiscono.

Hai proprio capito tutto di economia, complimenti! :hammer:

La moneta deve circolare pena diventare inutile.
Quindi se qualcuno guadagna troppo e accumula moneta fa un danno all'economia.
I soldi devono essere spesi.

Trascurando ogni considerazione etica, considero profondamente disfunzionale per l'economia una differenza di reddito che oltrepassi il fattore 5.
E bisognerebbe introdurre provvedimenti che penalizzano chi non spende.
Questo è il mondo in cui i dirigenti (e i calciatori) meritano i milioni di euro quando le cose vanno bene e quando le cose vanno male, i debiti li devono pagare tutti.
Speriamo di rivedere i 100 miliardi di euro che gli europei hanno prestato alle banche spagnole. (Gli italiani ci perderanno comunque perché il prestito è stato fatto ad un tasso inferiore a quello che noi abbiamo pagato per reperire i soldi sul mercato).
Eh sì, purtroppo lo stipendio a Messi lo pago anche io

Quote:

se non li prendesse messi i soldi se li metterebbe in tasca il padrone della squadra

Ma il padrone glieli da perche' pensa che se non lo fa quei soldi non arrivano.
Pensa - e puo' sbagliare - che messi (non sapevo nemmeno esistesse) gli fa guadagnare piu' di quello che lo paga.
Intanto che lo dico mi fa schifo pensare che un giocatore possa guadagnare quelle cifre.
Ma e' l'alternativa migliore che non c'e'. Se e' vero che genera quegli introiti, trovera' sempre qualcuno disposto a pagarlo una parte di quello che puo' generare. Dipendesse da me, vedi quanta di quella gentaglia farebbe la fame. Inclusi cantanti attori e buffoni di ogni risma. Ma se la gente li va a vedere e li acclama io che cazzo posso farci.
Anche supponendo un mondo "equo" per tutti sarebbe comunque necessaria la meritocrazia,
perché bisogna sempre distinguere chi fa il proprio dovere dallo scansafatiche.
E chi fa il proprio dovere merita sempre molto di più dello scansafatiche,
in qualunque ambito e dall'astronauta fino all'"ultimo" dei lavori.
Qualcuno, evidentemente, si è fatto travolgere da un diverso concetto di "meritocrazia".

Il mondo bisogna cambiarlo per tante cose, non solo per la meritocrazia che latita.
Ma partendo col diffondere la cultura dell'onestà morale/etica, un po' alla volta anche con fatica,
non aspettando che qualcuno cambi di colpo (nientemeno che) la "struttura socioeconomica".
"Il proprietario della squadra lo paga perché pensa di guadagnarci"
Se sbaglia, i debiti che ha con le banche, li paghiamo noi.

Tanto per fare un altro nome "Cristiano Ronaldo" è venuto alla Juve perché in Italia c'è una legge recente che tassa al massimo per 100.000€ tutti i redditi prodotti all'estero dei residenti non italiani.
Nel 2019 Cristiano Ronaldo prevedeva di incassare 54 milioni di € di sponsor fuori dall'Italia pagando 100.000€ quindi lo 0.2%
Andatelo a dire al piccolo imprenditore che paga il 70% di tasse

Quote:

Se sbaglia, i debiti che ha con le banche, li paghiamo noi.

Se e' cosi', e' una distorsione del mondo del calcio. Non sono societa' private ?
Ma in ogni caso, altro e' discutere del principio che un giocatore possa guadagnare quelle cifre. Le guadagna perche', metaforicamente, ci sono migliaia di persone che gli mettono i loro soldi in tasca.
Ripeto che a me fa schifo, anzi visto che di fame non ci muore il giocatore, per me ci possono pure morire quelli che lo pagano. Ma ancora, questo e' solo sentimento.
#144 branzac

Son stato volutamente vago. ;-)

E' stato il primo corto (28 minuti) con attori cloni di persone reali, realizzato interamente in grafica 3D, da una sola persona.

Avrebbe dovuto essere l'episodio pilota di una serie realizzata poi da altri artisti, usando il mio sistema di produzione.

Ero uno di quelli che voleva farcela da solo.
Ero giovane ed un po coglione.

Ora sono più vecchio! :hammer:
Alla fine si ritorna al solito dibattito tra determinismo e libero arbitrio.
Iperbole più iperbole meno
quando, invece, ci si potrebbe inebriare di quel senso di schifo che aiuta a combattere questa e altre battaglie sul campo reale, impegnandoci personalmente, per esempio, a rifiutare qualsiasi raccomandazione che vada contro i canoni etici e morali

combattere le battaglie non consiste nell'andare in giro ad alzare un cartello, sarebbe troppo facile
c'è gente che ha un cartello per qualsiasi cosa
Mi immagino la scena in cui i primi cristiani sfilano per le strade dell'antica Roma col cartello "Peace&Love", certo... con Nerone pronto con 25 leoni, di cui 20 di proprietà e 5 requisiti dal Circo Togni.

Quote:

Quindi se qualcuno guadagna troppo e accumula moneta fa un danno all'economia.
I soldi devono essere spesi.

Complimenti per aver smentito quello che nessuno ha scritto.


Quote:

E bisognerebbe introdurre provvedimenti che penalizzano chi non spende.

Si dovrebbe penalizzare chi non muove il culo, togliendogli anche il divano su cui poltrire.