di Fabio Angiolini [fabiomln]

Cogito ergo sum.

Questo è un buon punto di partenza, ma la questione è: quando cogito, sogno o son sveglio? Tornerò alla fine sul significato e sul perché della domanda.

Quando si sogna si verificano almeno tre eventi singolari.

La prima cosa è l'incredibile capacità del cervello di creare all'istante situazioni che al miglior regista richiederebbero mesi di analisi e prove. Il cervello lo fa al volo, creando personaggi e sceneggiature del tutto sconosciuti all' individuo quando è in stato di veglia: soggetti totalmente inventati che posseggono una loro personalità; a volte sono timidi altre volte intraprendendenti, cattivi oppure buoni, etc... Possiedono una loro connotazione fisica: alti, bassi, biondi, mori, etc...

Mi domando su che base il mio cervello (e suppongo anche il vostro) crei letteralmente questi personaggi o le ambientazioni. Talvolta mi dico, da sveglio, che io non possiedo tutta questa fantasia e non mi capacito da dove attinga il mio cervello.

Ci sono inoltre altri due fenomeni che meritano attenzione particolare. Quando sognamo creiamo lo spazio tridimensionale in cui ci muoviamo. Possiamo andare da un posto a un altro e lo stesso fanno i nostri personaggi; mi capita durante il sogno di potermi librare nell'aria e sono così convinto di esserci finalmente riuscito che scoprire al risveglio che si trattava ancora di un sogno brucia come una delusione.

Ma non siamo creatori solo delle dimensioni spaziali bensì anche della dimensione temporale.

Infatti gli scenari che la nostra mente crea, si svolgono in periodi di tempo che nulla hanno a che vedere con quelli realmente trascorsi nel sonno.

Mentre sognamo, gli eventi generati possono durare ore o giorni mentre in realtà sono trascorsi solo pochi minuti.

Ora, se durante il sonno il nostro cervello è in grado di creare un intero mondo come quello che viviamo da svegli, chi mi (ci) può garantire che quando siamo in quello stato che chiamiamo veglia, in realtà il nostro cervello non stia facendo altrettanto cosicché noi non siamo né qui né là, né prima né dopo, ma è Lui, il cervello a creare tutto quello che percepiamo?

Quanto sopra, se interpreto correttamente il suo pensiero, è quanto sostiene R. Lanza nel suo libro 'Oltre il biocentrismo'.

È il cervello che crea la realtà e quell' oggetto che è oltre la lunghezza della nostra mano, esiste solo nella nostra mente. Lanza arriva a questa conclusione demolendo puntualmente i concetti di spazio e tempo, avvalendosi della fisica classica e quantistica.

Inoltre dimostra che siamo noi che creiamo la realtà nell' atto stesso di osservare il mondo esterno (ci sono indiscutibili evidenze sperimentali).

Benché Lanza non porti mai i sogni come esempio (io quanto meno non me ne ricordo) mi pare che la sua teoria abbia, nel modello dei sogni, un esempio perfettamente calzante.

A questo punto, riallacciandomi alle righe iniziali, formulo la domanda: c'è qualcuno che possa sostenere in maniera inequivocabile, magari attraverso un esperimento, che ci sia differenza fra il sogno e lo stato di veglia? C'è qualcuno in grado di dimostrare che in questo momento non stia effettivamente sognando o 'creando' con la mente la propria realtà?

Forse la domanda collassa in un assurdo poiché significherebbe che è il vostro cervello ad aver scritto questo articolo, facendolo comporre a un tale di nome Fabio A. E sempre il vostro cervello l'ha fatto pubblicare a un tale Massimo M.

Ora lo state semplicemente rileggendo ma siete stati voi a creare il tutto ... proprio come nei sogni.

E quindi la domanda 'sogno o son desto', da chi è posta? E a chi è indirizzata? Dal vostro cervello a se stesso?

Comments  
La domanda finale mi fa venire in mente un dubbio che mi pongo spesso. Quando sogniamo, spesso scoppiamo a ridere, oppure ci spaventiamo, per quello che succede nel sogno. Ma come fa il cervello a "sorprendere" sè stesso in questo modo? Come fa a raccontarsi qualcosa di divertente (o di spaventoso), e contemporaneamente scoppiare a ridere (oppure spaventarsi a morte)?

Quando io racconto una barzelletta non mi metto a ridere, perchè conosco già il finale. Invece se il mio cervello sogna qualcosa io magari scoppio a ridere (nel sogno, intendo).

Come faccio ad essere contemporaneamente autore e spettatore di ciò che avviene nel sogno? Vuol dire forse che quel messaggio non arriva da dentro di me?
# Fabio Angiolini

Mi ricorda molto lo scenario filosofico del "cervello nella vasca" secondo il quale non avrai mai la certezza di non essere un semplice cervello collegato ad un supercomputer che, attraverso degli impulsi elettrici, ti fa credere di vivere una vita reale.

it.wikipedia.org/wiki/Cervello_in_una_vasca
stesso discorso quando durante la veglia ci meravigliamo delle condizioni della vita in cui versiamo quando in realtà ce la siamo cercata (inconsciamente)
diciamo di essere sfortunati o fortunati quando in realtà è tutto frutto del nostro agire

durante la veglia l'uomo saggio capisce che in realtà è stato lui a creare la sua vita , nel bene e nel male

l'illuminazione durante il sogno è il sogno lucido durante il quale si ha coscienza di essere dentro a un sogno e quindi il creatore della propria realtà

l'illuminazione durante la veglia sospetto che sia nel momento in cui abbiamo già vissuto quella scena piu o meno come in un dejavu
provata un paio di volte nella vita ed è veramente particolare, ho visto tutto intorno a me come fosse piu illuminato...

non posso dire con certezza di non stare sognando la mia vita ma ho avuto certezza di sognare durante il sogno e sono passato volontariamente dal sogno
alla veglia piu volte e manipolato i miei sogni rispetto ai miei pensieri
vale lo stesso?
Ma siamo proprio sicuri che il centro della "questione" sia il cervello?

Il cervello è un organo chiuso dentro una scatola cranica che non ha mai visto un colore, sentito un suono. annusato un fiore, gustato un gelato e toccato una persona cara.

Ha solo ricevuto degli impulsi elettrici/chimici.

C'è qualcosa d'altro che non è localizzabile in una parte particolare del nostro corpo.
Chissà cosa avranno pensato le persone nel momento esatto in cui stavano precipitando dal ponte Morandi.
E nel momento in cui si sono resi conto che le gambe, i piedi, gli occhi... non c'erano più?

... hahahaha sembra un sogno :pint:
Ciao a tutti:

innanzi tutto occorre rendersi conto che noi non siamo il nostro cervello! Il problema é molto simile al quesito: "L'uomo é un animale?"
Se noi rispondiamo di no sbagliamo, perché non possiamo negare che abbiamo grosso modo la stessa struttura fisica di tutti gli altri mammiferi. Ma se rispondiamo di sì sbagliamo di nuovo, nel senso che sarebbe "riduttivo"; cosa ci differenzia dagli altri animali è difficile da spiegare, ma non é una buona ragione per negarlo.
Col cervello il problema è uguale: il cervello fa parte di noi, ma nel contempo ha una sua indipendenza e autonomia che non possiamo negare.
Il cervello crea quello che noi vediamo sia nello stato di sogno sia nello stato di veglia. Esiste una grossa differenza però: nello stato di veglia noi chiediamo al cervello di soffermarsi sul mondo esterno. Questa cosa per lui è faticosa (il cervello é un organo dispendioso...) e quando si stanca ci inietta delle sostanze che c'inducono il sonno...ma in ogni caso esso elabora le informazioni dagli organi di senso in una maniera e con un'intensità che nello stato di sogno non avviene. In questo caso le fonti d'ispirazione del cervello sono...sinceramente non lo so quali sono!
Peraltro non é affatto detto che l'unico organo pensante nel nostro corpo sia il cervello. Recenti studi attribuiscono all'intestino una sua "autonomia neurale" (tralaltro ha un'innervatura formidabile) e io personalmente penso che anche altri organi "pensino in maniera autonoma". Che cosa pensino e come non ve lo saprei dire, ma per esempio gli Indù, quando parlano dei 7 chakra, li considerano spesso come "livelli di coscienza" che l'uomo occupa più o meno temporaneamente, ma ogniuno di essi corrisponde a zone estremamente innervate e io mi sento di affermare che ogniuna di esse, in qualche modo, "pensi".
Interessante articolo per li spunti che da .

Ma temo che l'esempio dei sogni non sia adatti al problema posto dalla fisica quantistica. O al meno non sempre .


Quote:

Il cervello lo fa al volo, creando personaggi e sceneggiature del tutto sconosciuti all' individuo quando è in stato di veglia

Questo non è del tutto vero . Non puoi sognare cose che non hai mai visto . E' vero che io posso immaginarmi cose che non ho mai visto . Immaginare l'aspetto di un extraterrestre o cose così .

Ma quando si dice che a " sognare è il mio cervello " non è corretto . Intanto io non sono solo io . Ci sono vari livello di IO . C'è la mia parte cosciente , c'è il subconscio ,ecc .

Ad esempio non ricordo dov'è l'ho letto che quando uno sogna è tutti i personaggi del sogno . Che è abbastanza logico già che è il mio sogno . Quindi le personalità dei protagonisti del mio sogno sono parti di me . Del mio io .

Quindi nel sogno mi trovo in una situazione che mi fa paura . perchè mi spavento ? Come dice Massimo . Secondo me è proprio perche una parte di noi ( Forse il subconscio ) tira fuori nel sogno le cose che mi fanno paura .
O forse quando sono sveglio sono uno che non ha paura del buoi ( esempio ) ma quando sogno viene fuori il mio vero io che ha paura del buio .

ps : Chiarisco che mi piace molto il punto di vista di Malanga su cosa sono i sogni .E com'è strutturata la nostra mente . Conscio ,subconscio ,ecc .

Quote:

Mi domando su che base il mio cervello (e suppongo anche il vostro) crei letteralmente questi personaggi o le ambientazioni.

Occhio a farti queste domande che si finisce col leggere Freud. E ci sono modi più costruttivi per passare il tempo :)



Quote:

Inoltre dimostra che siamo noi che creiamo la realtà nell' atto stesso di osservare il mondo esterno (ci sono indiscutibili evidenze sperimentali).

Di che evidenze parli?



Quote:

La domanda finale mi fa venire in mente un dubbio che mi pongo spesso. Quando sogniamo, spesso scoppiamo a ridere, oppure ci spaventiamo, per quello che succede nel sogno. Ma come fa il cervello a "sorprendere" sè stesso in questo modo? Come fa a raccontarsi qualcosa di divertente (o di spaventoso), e contemporaneamente scoppiare a ridere (oppure spaventarsi a morte)?

In realtà lo facciamo tutti i giorni.

Immagina un ipotetico scenario penoso e creerai un cambiamento nel tuo stato mentale. Puoi divertirti, spaventarti, rilassarti. Lo facciamo tutti i giorni in un milione di modi diversi.


Sul perché accada nei sogni, non lo so.

Ad oggi non sappiamo neanche perché ci addormentiamo, né perché ci si risvegli al mattino.

Quote:

Ora lo state semplicemente rileggendo ma siete stati voi a creare il tutto ... proprio come nei sogni

Ci penso spesso a questo scenario poi vado nel panico perchè se fosse vero vorrebbe dire che tutto ciò che esiste intorno a me è solo una rappresentazione del mio cervello ed esiste solo nel momento in cui lo sto vivendo. :-o :-o :-o
:hammer: :-D :-D Qualcuno stà per lasciarci mi sa!! :-D
#11 ELFLACO

Strano sia durato quasi un'ora.

Mi sa che Massimo è più sul "sogno" e meno sul "son desto" :)

Quote:

c'è qualcuno che possa sostenere in maniera inequivocabile, magari attraverso un esperimento, che ci sia differenza fra il sogno e lo stato di veglia? C'è qualcuno in grado di dimostrare che in questo momento non stia effettivamente sognando o 'creando' con la mente la propria realtà?

Dai sogni ci siamo svegliati migliaia e migliaia di volte, dalla veglia nemmeno una volta... Qualche differenza c'è.
Provo: il continuum. Nel sogno non c'è, tra un sogno e il successivo, nella realtà invece c'è.
Per questo tornò su LC, perché me lo ricordo, mentre la sensazione del volo in sogno ad esempio smette e basta, senza soluzione di continuità.

Alla domanda di Massimo sul sorprendersi: non è vero che durante la veglia riesci a raccontare barzellette senza ridere perché ne conosci già il finale, anzi, spesso la racconti proprio perché la ritieni divertente e a volte non riesci a finirla perché sei piegato coi crampi, succede piú spesso se riguarda un aneddoto che condivisi, ma anche quando ti torna in mente all'improvviso. Almeno, a me capita così.

Fabiomln: bel articolo :)
Ma nessuno di voi ha sperimentato distorsioni temporali durante il sogno?
Roba del tipo che il tuo sogno sia sincronizzato con la sveglia?
Un paio di volte mi é anche capitato di essere convinto di essere sveglio per poi accorgermi che "qualcosa non quadra". E voi?
@ fabiomln

C'è una differenza però tra rappresentazione del sogno e della realtà: il sogno ce lo "facciamo" da soli, mentre le esperienze della realtà sono condivise con altri individui.
La cosa perciò credo sia significativamente diversa, a meno ovviamente di non pensare al concetto della proverbiale " Matrix"...
Il che, in epoca di grande affermazione dell'ipotesi dello o degli universi olografici ci può stare tranquillamente...
#16 nygandy

Si sogna sempre, tu vivi di sogni; la condivisione è un principio di reciprocità, tu condividi per confermare quello che vedi quando non dormi; la condivisione, in parole povere, è una semplice reazione agli stimoli esterni, tu condividi per confermare che quel che tu stai facendo è utile, è buono, è vero, quello che stai vivendo è tangibile, reale. La razionalità è fligia delle reazioni agli stimoli esterni. Quando dormi, tu, al contrario, simuli le medesime condizioni che ti consentono, da sveglio, di reagire a questi stimoli esterni. Il sogno mentre dormi è una sorta di campanello d'allarme, e rappresenta una frazione di pochi decimi di secondi che tu vivi poco prima del tuo risveglio. Il sogno mentre dormi tende a razionalizzare l'irrazionale, ha lo scopo di avvicinarti alla realtà. Il sogno ad occhi aperti, o il pensare, è ciò che ti consente di fare esattamente l'opposto. Non è propriamente esatta l'asserzzione penso quindi sono, è più azzeccata "penso, dove sono?", perché il principio della sopravvivenza è l'orientamento, è anzitutto capire dove ti trovi.
#1 redazione

Cit. "Come faccio ad essere contemporaneamente autore e spettatore di ciò che avviene nel sogno? Vuol dire forse che quel messaggio non arriva da dentro di me?"

Prima di essere autore di quel che fai, ne sei lo spettatore, sei contemporaneamente autore e spettatore mentre lo stai facendo. Se tu dovessi scrivere un film comico rideresti delle battute ancor prima di scriverle, ma il mentre le scrivi vale quanto quella barzelletta che conoscevi e stai raccontando.
Sogno quale strada la tua:
a dream alone
Sogno quale strada la mia:
alone in a dream
Sogno quale strada in comune:
a dream in a dream

Notte LuogoComune.
ci si sente spauriti, e insieme affascinati..a voi non succede?

risvegliarsi con una totale, travolgente nostalgia per il sogno...oppure con l'infinita certezza che quella realtà meravigliosa, alla luce del sole chiaramente utopistica, sia invece raggiungibile? forse sono solo ricordi da bambino ma ci sono così affezionato...

Mi è capitato di parlare con un medico di questi strani meccanismi mentali. Mi disse, impara a considerare il tuo cervello come un alieno che colonizza il tuo corpo...lo indirizza, lo governa. Sei tu, perchè t'identifichi con il tuo pensiero, ma non credere che corpo e cervello siano un'unità. Quando senti descrivere le molteplici esperienze di coloro che sono stati in punto di morte, e hanno chiaramente percepito se stessi al di fuori del proprio corpo...stai osservando questo fenomeno. il cervello è in realtà un parassita del tuo organismo. E nel sogno questo altro te stesso si libera, si libra.

grazie fabio per questo articolo.
@ Fabio

Complimenti davvero per l'articolo, questa è vera filosofia.

@ Massimo


Quote:

Vuol dire forse che quel messaggio non arriva da dentro di me?

A risposta affermativa possono seguire due ipotesi sostanzialmente antitetiche: una che vede l'origine del messaggio in una Matrix (spiegazione puramente materialista) mentre un'altra che ne vede l'origine in forze superiori che comunicano con noi sia in modo esplicito che simbolico (spiegazione mistica).

Io faccio mia la seconda.
#redazione
Molto interessante e aggiungo.
La notte seguente la scrittura dell'articolo ho sognato che chiedevo ad un esperto in materia legale cosa fosse e come operasse 'il tribunale del popolo' (tribunale inventato nel sogno ). Lui me lo ha spiegato correggendomi addirittura in merito a una ipotesi da me fatta nel sogno.
Se io ero il padrone del sogno come facevo a non sapere cosa fosse una cosa che creavo io stesso?
#8
Io sogno cose mai viste.
Questa notte ho sognato che alcuni possedevano un'arma a mano, tipo cannone che sparava radiazioni mortali.
Con alcune droghe, preciso mai provate, si sognano e si vedono cose straordinarie in senso positivo e negativo.
#11
... qualcuno sta per lasciarci.
È possibile ma sono i brevi momenti di terribile sanità mentale che mi tormentano.
#9 pencri93
Ci sono esperimenti con le particelle che se non le osservi compiono un percorso mentre se le osservi ne compiono uno differente.
Quindi non puoi non interferire con la realtà se la osservi, ovvero la crei.

Quote:

Dai sogni ci siamo svegliati migliaia e migliaia di volte, dalla veglia nemmeno una volta... Qualche differenza c'è.

Bravo è proprio così. Io non ho mai, mai fatto un sogno elaborato e non ho mai confuso un sogno con la realtà nonostante mi piacerebbe tantissimo sperimentare una della due situazioni. Sono l’unico o anche altri non hanno mai fatto queste esperienze?
#13
Può essere ma non significa che non stiamo sognando o che il tutto sia una rappresentazione solo del nostro cervello.
#16 hygandy
Non sono d'accordo. Io nei sogni interagisco e condivido con altri. Ci parlo, ci lotto, li amo, mi danno informazioni ecc ecc. Non mi manca nulla rispetto alla 'realtà ' anzi faccio anche cose in più da solo o con altri.
#20
Mi capita.
Molte volte sogno di librarmi.
Sono arrivato a sognare fino a 3 livelli.
Così quando mi svegliavo dal più interno potevo dire: questa volta mi sono svegliato ma riesco effettivamente a librarmi nell'aria.
#26
Prendi della melatonina
Caro Fabiomln,

grazie mille per l´articolo stimolante. Vorrei farti un paio di domande:

--> quale é il ruolo dei ´cervelli che sognano´ delle altre persone in questo ragionamento? (Intendo: c´é spazio per piú di un cervello o siamo tutti creature del tuo cervello sognante?)
--> che differenze noti a livello di sentimenti e di percezioni: quando sogni, quando mediti, quando sei sveglio?


I tuoi pensieri mi ricordano molto gli scritti di Carlos Castaneda, che consiglio a tutti quelli coloro che non li hanno letti. Secondo il suo mistico maestro, Don Juan, noi non siamo il sognatore, ma coloro che sono sognati (da chi? ;-)).

Dal punto di vista scientifico (quindi, dal punto di vista delle osservazioni misurabili), un recente articolo pubblicato su Nature sembra confermare la non-localitá dell´universo e il ruolo delle scelte (direi ´coscienti´ ;-) ) dell´uomo nel determinare il risultato dei fenomeni che osserviamo. [https://www.nature.com/articles/s41586-018-0085-3]

Buona giornata,
elistan19
non sarà una grande perdita, è irritante....
"C'è qualcosa d'altro che non è localizzabile in una parte particolare del nostro corpo."

Se riduciamo tutto solo all'aspetto fisico e mentale, in effetti è difficile darsi delle spiegazioni. Propongo una lettura di Riza sull'argomento: riza.it/.../i-sogni-l-intelligenza-notturna.html

Anche se io ritengo che, se si suppone di avere un'Anima, allora i discorso si fa interessante, poichè essa comunica nei sogni tramite archetipi, in un linguaggio unversale e senza tempo.

Per comprendere i sogni, oltre a ricordarli e trascriverli, è molto importante memorizzare le sensazioni che si manifestano durante il sogno.
Inoltre i sogni possono essere di vario genere, lucidi e anche premonitori, oltre a esprimere sensazioni o emozioni vissute nella veglia.
A me è capitato più volte di avere sogni premonitori; ricordo, per fare un esempio, circa 40 anni fa che sarei dovuta andare (non ricordo bene per quale motivo) all'Ordine dei Cavalieri di Malta. La notte precedente sognai che andavo e incontravo il personaggio "illustre", ci parlavo ecc. ecc.
L'indomani, puntuale arrivo all'appuntamento, suono il campanello e...mi apre proprio colui che avevo sognato! rimasi stupita in quanto non avrei mai immaginato potesse essere lui ad aprire, se non l'avessi immediatamente riconosciuto..
CASALINGO (AUNOM - MONUA): Sei stato espulso. Il tuo post è stato cancellato.

Tu puoi continuare ad iscriverti finchè vuoi, ma non appena cerchi di far passare il tuo messaggio vieni cuccato immediatamente (dagli altri, ancor prima che da me).

Temo che tu sia profondamente stupido, più che altro.
Quanto sostenuto da questo articolo mi potrà essere utile in tribunale.


Quote:

Mi domando su che base il mio cervello (e suppongo anche il vostro) crei letteralmente questi personaggi o le ambientazioni. Talvolta mi dico, da sveglio, che io non possiedo tutta questa fantasia e non mi capacito da dove attinga il mio cervello.

#1 redazione -

Quote:

La domanda finale mi fa venire in mente un dubbio che mi pongo spesso. Quando sogniamo, spesso scoppiamo a ridere, oppure ci spaventiamo, per quello che succede nel sogno. Ma come fa il cervello a "sorprendere" sè stesso in questo modo? Come fa a raccontarsi qualcosa di divertente (o di spaventoso), e contemporaneamente scoppiare a ridere (oppure spaventarsi a morte)?

Quando io racconto una barzelletta non mi metto a ridere, perchè conosco già il finale. Invece se il mio cervello sogna qualcosa io magari scoppio a ridere (nel sogno, intendo).

Come faccio ad essere contemporaneamente autore e spettatore di ciò che avviene nel sogno? Vuol dire forse che quel messaggio non arriva da dentro di me?

Perché il nostro cervello contiene altre persone, o meglio, proto-persone. Avete presente il disturbo di personalità multipla? Com'è possibile?

Cos'è una persona? Una serie di collegamenti tra neuroni! Il nostro cervello contiene miliardi di neuroni, cosa impedisce che parte di questi neuroni si organizzino tra loro, formino altre personalità e pensino per conto proprio?
In effetti è quello che succede. Noi non siamo gli autori di gran parte di quello che pensa il nostro cervello, neanche da svegli. Chi sono gli autori? Sono altre personalità dentro di noi.

Nel disturbo di personalità multiple tali personalità si formano in modo compiuto e vanno a concorrere con l'originale. Ma anche noi le abbiamo, solo allo stato embrionale. Reti di neuroni non dipendenti dalla rete principale della nostra personalità.

Questa è la risposta che mi sono dato io quando mi sono posto le stesse domande.



PS - Pochi giorni fa ho letto un articolo sulla tulpamanzia, la creazione volontaria di personalità alternative, sul sito Bizzarrobazar.com ... e adesso compare questo articolo su luogocomune. Allora ha ragione R. Lanza!

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#19elistan
Nei miei sogni gli altri sono personaggi del tutto autonomi. E questo mi meraviglia.
Hanno loro pensieri e conoscenze che il fabio dentro il sogno non ha.
Come è possibile ciò?
Per il resto non noto differenze tra sogno e realtà (ammesso che quando non sogno sia il mondo reale).
Per questo mi è venuta in mente la teoria del biocentrismo di Lanza. Spiegherebbe i sogni ma significherebbe anche che tutto esiste solo nel nostro cervello.
Io non sposo questa teoria ma non la escludo.
È strano che non abbiate ancora avanzati altre ipotesi sui signi.
Ad es per lakhovsky i sogni sono collegamenti ad altre istanza di noi stessi presenti in altri pianeti. Questo spiegherebbe perché altri nel sogno hanno coscienze proprie, si tratterebbe cioè di vere e proprie persone viventi altrove con proprie conoscenze.
Oppure esistono filosofie/religioni che credo sistengano che andiamo nel mondo dei morti o uno parallelo.
#27 fabiom

Quote:

ln Io nei sogni interagisco e condivido con altri. Ci parlo, ci lotto, li amo, mi danno informazioni ecc ecc. Non mi manca nulla rispetto alla 'realtà ' anzi faccio anche cose in più da solo o con altri.

una chiave di interpretazione dei sogni è che l'altro nel sogno rappresenta sempre te stesso , una parte .

per un certo verso lo è anche nella vita reale
, l'altro è lo specchio di me stesso
#28 fabiomln


Quote:

Molte volte sogno di librarmi.

è come un perdere peso?
io nel sogno se mi concentro perdo sempre piu peso come se sapessi come volare che però è piu appunto un librarsi

Quote:

Sono arrivato a sognare fino a 3 livelli.

che intendi 3 livelli?
io mi sono svegliato dentro al sogno piu di una volta
lo chiamo sogno a matrioska un sogno dentro l'altro

Quote:

Così quando mi svegliavo dal più interno potevo dire: questa volta mi sono svegliato ma riesco effettivamente a librarmi nell'aria.

ti portavi dietro il ricordo di come volavi?
io da ragazzino per parecchio tempo ci sono rimasto male quando mi svegliavo perche ero CONVINTO di riuscire a volare , di saper come fare
#37 è esattamente come scrivi nelle risposte.
Io ci resto ancora male.
Con 3 livelli mi sveglio da quello più interno e allora dico (ma senza saperlo sono nel secondo ), questa volta volo veramente perché mi sono svegliato e ancora volo. Poi mi sveglio dal secondo ma posso ancora dire: volo perché mi sono svegliato.
Il problema è al risveglio dal primo livello.
Anche stavolta non ce l'ho fatta. :cry:
Mi sto interessando di meditazione, in cui la veglia è uno stato particolare, e incontrando il gruppo Darsi pace di Marco Guzzi, il percorso sta diventando....interessante! Siamo svegli grazie a un 'ego confusionario, dovremmo cercare uno stato diverso.
Interessantissimo spunto, e da un po' di tempo mi e' venuta l'idea che il nostro cervello non sia altro che un antenna, che si collega al "cloud" e si scarica dati/elabora, dati sia propri dell' individuo, "cifrati" con per esmpio il dna di ognuno di noi, o dati comuni accessibili a tutti..
Per "cloud" chiamto cosi per semplificare, intendo il piano di realta' comune a tutti, e che senza noi che lo sorvegliamo o inconsciamente ci sintonizziamo sulla nostra realta', l'antenna fuori controllo capta spezzoni di realta' altrui....

.... e' solo un idea.... :-)
Che non capisco un tubo ,e forse sono un essere inferiore, ne avrete prova se continuerete a leggere il mio commento: se non sbaglio Jung sosteneva che in realtà la vera vita, la nostra ovviamente, è quella dei sogni e non il contrario. Metterei poi in evidenza, o comunque analizzerei il famoso stato di "dormiveglia" o anche quando veniamo richiamati "alla realtà" rispondiamo "scusami, ero soprappensiero ". Non per banalizzare ma i famosi casi di numeri del lotto ricevuti in sogno? E che poi escono? A me non è successo, nel senso che non sono mai riuscito a "comandare me stesso e risvegliarmi": incubi ne ho vissuti diversi, al punto che mia moglie ha dovuto calmarmi...ma questa è un'altra storia, triste.
Interessante argomento sul quale fra l'altro ho spesso riflettuto.
Devo dire che il mio regista onirico è piuttosto iperattivo, e almeno nel mio caso, alcune affermazioni apparse in precedenza non corrispondono a verità.
Ad esempio quella che nega un continuum fra un sogno e l'altro.
A me accade molto spesso di sognare "a puntate" ovvero di riprendere il sogno della notte precedente da dove si era fermato.
Spesso mi ritrovo nei sogni negli stessi luoghi e con le stesse persone da anni, situazioni che nella realtà non esistono ma nei miei sogni si ripetono spesso.
Fra l'altro da adolescente mi sono pure successe delle cose strane, ad esempio di sognare eventi che il giorno successivo si verificavano. Si è sempre trattato di cose irrilevanti, come sognare di bucare una gomma e il mattino dopo trovare la moto con la gomma a terra, oppure di incontrare qualcuno che non vedevo da tempo e puntualmente incontrarlo.
Purtroppo non mi sogno quasi mai di numeri e quelle rare volte non corrispondevano al superenalotto :-)
Il fenomeno più strano mi è successo intorno ai 20 anni, ovvero sognare una ragazza (reale) e darle un appuntamento. Puntualmente il giorno successivo la incontravo più o meno nell'orario stabilito nel sogno. La stessa cosa accadeva a lei.
La cosa si è ripetuta una mezza dozzina di volte, alla fine con questa ragazza abbiamo iniziato una relazione ma da quel momento tutto il "paranormale" è terminato.
Altro fenomeno che mi accade spesso è il metasogno, ovvero di sognare di sognare.
Mah...
Credo che sui sogni ci sia ancora tutto da sccoprire.
El Barbudo : Cervello in una vasca:
Credo che entro un secolo l'uomo sarà in grado di progettare una macchina simile. Potrà fornire quindi un'esperienza sensoriale su misura, stile film Total Recall . L'ultima frontiera dell'intrattenimento.
Avremo quindi una macchina che controlla un cervello che progetta una macchina che controlla un cervello... che al mercato mio padre compròoo.... :-D
Avendo fatto uso di LSD in gioventù vi posso confermare esistono anche i sogni e le realtà parallele influenzati da quella droga psichica e se non abusata ti fa vivere diversamente la realtà con percezioni sensoriali nuove, che poi ricordi quando ti sei ripreso, quindi condivido il pensiero che il cervello è un elaboratore di segnali elettrici influenzati da basi chimiche, ed il sogno e realtà sono frutto di questi, ed i sogni pescano nel fondo delle pieghe della mente, e li traduce in base a quel che si è mangiato, quindi occhio ai peperoni...
c'è un discrimine oggettivo tra realtà e sogno ed è il dolore.
Già perfettamente noto con il "dammi un pizzicotto" per esser sicuro di essere sveglio.
Nel sogno posso anche pensare di farmi male, ma, mentre nella realtà il dolore eventualmente viene superato gradualmente e lentamente, nel sogno invece, nella "scena" successiva non c'è più.
Il cervello quindi può creare la sensazione del dolore, ma solo il fisico la mantiene ed eventualmente la supera ma molto gradualmente, cosa che NON avviene nel sogno.
La mia domanda è invece questa: c'è qualcuno che possa sostenere in maniera inequivocabile, magari attraverso un esperimento, che la causa dei nostri processi mentali sarebbe quel nostro organo detto essere un cervello?
Non so cosa sia un sogno allegro, conosco solo la variante vittorioso/erotico o triste/turbante/spaventoso.

A parte ciò, da alcuni anni vivo fasi di veglia ovattata. Cosciente ma in un altro mondo, meglio così.
@ELFLACO

Quote:

Non puoi sognare cose che non hai mai visto

Che nei sogni non si possano sognare cose mai viste è un affermazione alquanto perentoria. Quali basi hai per affermare una cosa del genere?

La mia compagna ha il dono di fare sogni lucidi a volontà, ma solo nei riposini pomeridiani. Decide prima di addormentarsi dove vuole andare o cosa vuole sognare e poi via, è dentro e decide lei cosa fare: comanda letteralmente il sogno.
Addirittura a volte fatica a svegliarsi, talmente sta bene nel sogno.

Ho persino avuto il sospetto fossero viaggi astrali (che sono cose diverse dai sogni lucidi, almeno a quanto afferma la letteratura al riguardo), ma mancavano tutte le corrispondenze narrate da chi ha la fortuna di poterli fare (cordone ecc. ecc.) e poi da un viaggio astrale non è possibile non tornare nel corpo: dopo un po' manca l'energia per mantenersi sul piano diverso e si ricade nel corpo per forza di cose.
Almeno, la maggior parte della documentazione che ho letto afferma così.

PS: è verissimo che lascia perplessi il fatto che in sogno si vivano cose che sorprendono... quindi il cervello (o chi per lui) riesce a dividersi in architetto e spettatore con piena separazione fra le due componenti. Se avete letto "Una stanza piena di gente" la storia di una persona con più di 10 personalità multiple potete farvi un'idea di cosa sia possibile...
PPS: Una delle credenze della comunità di Damanhur è che noi ospitiamo diverse personalità che prendono il controllo di noi in varie fasi del giorno... c'è persino un corso apposito per scoprire e conoscere tali personalità
E quando il sogno nasconde il futuro? come la mettiamo? come è possibile che il cervello riesca a "vedere" qualcosa che deve ancora accadere? dico questo perché da un po di tempo mi sono accorto che certi sogni che faccio poi si "avverano" e il bello è che quel particolare momento risulta rallentato ma molto lucido.
Non ricordo quale fosse quel matematico che sosteneva di lavorare nel sonno, sognando volutamente equazioni, algoritmi, Pupo, etc.
A me succede di fare sogni molto intensi, anche a puntate e di ricordare sogni precedenti mentre sogno!
Ma una cosa che mi sono sempre chiesto è come la mente crei il paesaggio circostante.
Quando vedi intere città create dal nulla o spazi geografici precisi.
L'altra cosa sono le emozioni. Conosco persone che sento di volere bene o di amare e che nella "realtà" non esistono.
Non ho molte riflessioni da fare, solo la meraviglia di constatare...
da tempo non ricordo più cosa sogno e quasi sempre nemmeno ricordo
di aver sognato, ciò che mi accade invece e posso gestire l'esperienza se
lo voglio, è una sorta di sogno durante la fase precedente il sonno.
A volte accade da se, ma spesso la provoco volontariamente concentrandomi
sulle sensazioni del corpo prima del sonno "guardando" attentamente nel
buio degli occhi schiusi.
In principio evanescenti forme sgranate si muovono a caso nel buio totale,
poi si trasformano in volti, oggetti, o situazioni della vita di tutti i giorni che,
come dice Fabio Angiolini, situazioni scenografiche dettagliate degne di
un grande regista, in tutto ciò sono perfettamente consapevole di essere ancora
cosciente.

Ricordo poi ciò che mi accadeva durante l'adolescenza, ad un certo punto, non
ho mai capito perchè, quando ancora sveglio cominciai a perdere il contatto fisico
con il letto malgrado ancora ben cosciente, nella fase successiva la sensazione
dell'essere sospeso in aria era vivissima, nell'ultima fase mi sentivo cadere
e immaginavo una voragine nel materasso dentro il quale sprofondavo.

Non c'era ansia, ma una sensazione di benessere totale.
PER SUPERGULP e altri, mi è stato data occasione di leggere una parte del libro sugli Insegnamenti di George OSHAWA che Luca Chiesi sta per pubblicare, avendo, con tanti altri, letto le bozze di alcuni capitoli per revisione.
Ebbene, tra le tante cose che consiglia per stare bene, con la Macrobotica, dice anche che una persona sana non dovrebbe sognare.... sono rimasta allibita...
Non ho ovviamente avuto modo di leggere tutto il Libro, che deve ancora uscire, peraltro non tanto facile da comprendere per profani, ma avendo sempre immaginato la funzione dei sogni, questa cosa mi lascia interdetta.. :-o

Ahò, che dirti Supergulp, considerati SANO!|
Aggiungo una cosa che ho dimenticato prima, non so chi di voi sia stato in analisi, io sì e ricordo che in quel periodo, durato circa un annetto, facevo dei sogni incredibili che poi riuscivamo perfettamente a spiegare il mio psicoterapeuta ed io.
Quindi l'Inconscio, il Subconscio e il Sè ci parlano...
Io, dopo aver letto PSICOBIOFISICA (Ing. Todeschini), i vari volumi di SITCHIN, le esperienze di MALANGA, quello che dicevano Cartesio e vari altri, Hawking, Jung, per non parlare poi di Osho, Krishnamurti, etc. etc. (... sono molto "acculturato" ragazzi, qui non si scherza !!! Visto che richiami che faccio ?), dicevo, dopo aver letto tutto 'sto bel po' po' di roba ... stavo nella merda più di prima non riuscendo in effetti a capirci una emerita pippa su cosa sia la realtà.
Non volendo impazzire, avevo deciso di non "pensarci" più, nella convinzione (assolutamente non dimostrata e, per adesso, ancora non dimostrabile) che siamo, più che l'esito di una "autocreazione" o soggetti reclusi in un "penitenziario" galattico, solo il frutto di un esperimento ... con antenna incorporata, e del quale (ancora) non si sa nulla.
Ho concluso perciò di continuare così come viene, magari con lo sforzo, la speranza o l'illusione di poter interferire con i flussi del futuro che viene verso di me, in modo da tentare di influenzarli in qualche maniera per trarne un qualche beneficio, non tanto economico, quanto esistenziale (e ti fa vedere che in qualche caso il "futuro che volevo" mi si sia pure concretizzato).
L'intervento di fabiomnl oltre che essere ovviamente molto interessante, mi rimette in subbuglio e riaccende la mia (in verità mai sopita) fame di conoscenza e per questo, se da un lato lo "maledico" (in senso buono ... si capisce sì ?) visto che ci avevo messo una pietra sopra a causa i miei limiti intellettivi, dall'altro non posso che ringraziarlo perché, sebbene il mio senso di impotenza (in generale) e quello misantropico siano al culmine, ha provocato il ravvivarsi della piccola scintilla che ancora arde in me (e di conseguenza andrò a leggermi R. Lanza e lakhovsky che non ho letto) e mi riappacifica anche con una parte dell'umanità che, come riscontro dai vari commenti, è ancora curiosa, non smette di meravigliarsi e ... sotto sotto (forse) come me, è un po' "arrabbiatuccia" con la "entità" (?) che ci ha posto in questa kakkio di condizione.

Buone cose a tutti e, come sempre, un grazie a Massimo che, con questo suo impareggiabile sito, ci incita continuamente ad aprire finestre sui vari mondi dei quali, come pensanti o come pensati o come un Pippo qualsiasi (diceva bene Gurdjeff che ... non siamo niente!), in qualche modo ci troviamo ad avere a che fare.
Bau Bau
@Supergulp


Quote:

Ricordo poi ciò che mi accadeva durante l'adolescenza, ad un certo punto, non ho mai capito perchè, quando ancora sveglio cominciai a perdere il contatto fisico
con il letto malgrado ancora ben cosciente, nella fase successiva la sensazione con il letto malgrado ancora ben cosciente, nella fase successiva la sensazione dell'essere sospeso in aria era vivissima, nell'ultima fase mi sentivo cadere e immaginavo una voragine nel materasso dentro il quale sprofondavo

Non ci crederai ma un sacco di persone vivono i loro primi viaggi astrali in questo modo... nemmeno capendo cosa sta succedendo e, spesso, inibendosi la cosa perché considerata "stranezza" o altro...

Per quanto riguarda la prima cosa raccontata, beh anche questa la considererei un "sogno lucido" :pint:

A parer mio, eh... ;-)
Immagino che sia difficile a credersi, ma una volta dormendo ho (?) suonato il piano per alcuni minuti... per fortuna stavo registrando...
La parte "onirica" ha inizio dopo circa due minuti, e termina pochi secondi prima dell'arraffazzonato finale... (mi ero appena risvegliato, e avevo troppa voglia di riascoltare cos'avevo combinato..!)

Va detto che, in post-produzione, ho ritoccato solo alcune "note sporche" ed ho "duplicato" tre brevi frasi melodiche (cioè ho fatto sì che si ripetessero), ma la maggior parte del brano è esattamente come il mio "spirito" la suonò... dico il mio "spirito" perchè il mio io cosciente era temporaneamente in standby...
Chi sono "io" in realtà? Un insieme di infinite possibilità e collegamenti interni ed esterni, che non potrò mai conoscere tutti.
Però farne parte è bellissimo! :)
#35 fabiomln
Questo tuo commento è intrigante, sapresti indicarmi qualche link attendibile sul quale poter approfondire i concetti espressi da Lakhovsky, se mi metto a cercare sul web rischio di perdermi in mille rivoli di inutili dissertazioni (in lingua italiana sarebbe meglio, grazie!).

Ho sognato almeno un centinaio di volte di trovarmi in un'accademia dove si insegnava a sviluppare le capacità esp, ero specializzato nello spostare gli oggetti, era una gioia poterlo fare, il comando partiva dalla bocca dello stomaco non dalla mente o almeno “l'arto” che le muoveva era la bocca dello stomaco o cardias che dir si voglia.
Nel sogno pensavo che da desto lo avrei potuto fare con facilità ma non ho mai mosso niente di niente, neppure una piuma.
Il luogo dove si trovava l'accademia era ameno, alte montagne alle spalle e baite disseminate qua e là nel campus, gli insegnanti tutti molto giovani, indossavano vesti normali, prive di loghi od altro.

Ho anche sognato di essere altre persone, raramente persone insignificanti, più spesso esseri evoluti che riuscivano a concepire l'Universo nella sua interezza, non riuscirei neppure a descrivere quello che ho sperimentato in quelle occasioni.
In questi specifici casi io ero lui cioè me, oppure lui era me, comunque ero io, lo so è un casino allucinante, si rischia la dissociazione!!

Unendo i puntini tra queste esperienze ed altre che ho avuto, mi sento come se fossi un terminale attraverso cui questo essere si interfaccia con questo specifico spazio-tempo, il fatto che io sogni vite di altri esseri è perché anche loro sono linkati a questa entità ed io attingo alle loro vite.

Mi fermo qui, in genere evito di raccontare le mie strane esperienze che mi perseguitano fin da piccolo, non perché temo il confronto con le altre persone piuttosto perché su LC si discute di argomenti più tangibili, e l'ultima cosa che vorrei è che i detrattori del forum potessero impiegare i miei racconti per svilire il sito, quindi se avete qualcosa da aggiungere a tal proposito (esperienze analoghe o considerazioni personali) preferirei lo faceste in privato, il mio è un work in progress sono disposto a smontare tutto ciò a cui credo, l'ho fatto dozzine di volte, una in più non può farmi che bene. =)
#51 Det.Conan

Quote:

L'altra cosa sono le emozioni. Conosco persone che sento di volere bene o di amare e che nella "realtà" non esistono.

Idem, quello che sperimento al risveglio è un senso di vuoto, amarezza, mi manca quella persona (sempre una ragazza), un amore perso per sempre.
C'è anche un'altra possibilità che può esser presa in esame: quella del cloud.
Il cloud è una teoria che alcuni biologi, scienziati ecc. Stanno prendendo in considerazione da un po' di tempo. La teoria parte dal presupposto che non sia un semplice hard disk, o meglio che il nostro cervello, come un pc abbia una "memoria fisca" su cui scrivere alcune informazioni ma che come con internet vada a prendere molte infrmazioni, intuizioni ecc da un "cloud" una nuvola, una sorta di internet, appunto. in cui vengono stivate tutte le informazioni dell'universo. Tale teoria spiegherebbe la mole di dati cui siamo capaci di attingere o di elaborare per "intuito" o di alcuni fenomeni che non si riescono a spiegare appieno, ad esempio per l'esperimento chiamato delle 100 scimmie.
Nell'esperimento chiamato delle 100 scimmie, degli scienziati giapponesi nell'isola di hokkaido vollero provare a testare quanto le scimmie del posto potessero, se istruite, apprendere le une dalle altre. Gettandogli del riso sulla sabbia le prime scimmie cercavano di dividere i chicchi dalla sabbia, poi gli scienziati iniziarono a lanciarne qualche manciata nel mare, le scimmie capirono presto che era più comodo e produttivo portare i chicchi sporchi di sabbia in mare perchè essi galleggiavano. A questo punto gli scienziati rimasero a guardare il successo del loro esperimento , infatti le scimmie appresero le une dalle altre e presto su tutta l'isola iniziarono tale procedimento.

Sorpresa, sorpresa proprio dopo l'esperimento anche le scimmie del continente avevano iniziato a lavare il cibo nel mare. eppure esse non avevano avuto nessun contatto con le scimmie dell'hokkaido.
Ciao a tutti, vi seguo da molto ma non ho mai contribuito alle discussioni, normalmente preferisco ascoltare.
Colgo questa occasione per salutarvi e ringraziarvi per i contributi che avete condiviso, un bel tesoro.

Su questo tema mi sono interrogato parecchio, in passato sono stato molto affascinato dal tema "sogni lucidi" OBE viaggi astrali. Ho fatto parecchi tentativi per riuscire a sognare in modo cosciente, tuttavia non sono mail riuscito a vivere queste esperienze. Peccato .. si vede che non era il momento giusto.

Il tutto va secondo me inquadrato nel campo ben più ampio delle modificazioni dello stato di coscienza, intendo quindi gli stati ordinari e quelli non ordinari. E qui per chi volesse approfondire si aprirebbe un mondo .. anzi, più di uno.

Penso che noi viviamo diverse "esistenze" ognuna con una sua vita propria. L'esistenza ordinaria (quando siamo svegli) si alimenta delle esperienze quotidiane e grazie a queste esperienze ci evolviamo e progrediamo nella esperienza della realtà consensuale. Allo stesso modo quando sogniamo facciamo esperienza nella realtà non ordinaria e queste esperienze sono necessarie per progredire nella realtà non ordinaria.
Per come la vedo io quando ci addormentiamo nella realtà ordinaria ci svegliamo in quella non ordinaria .. e viceversa.

un caro saluto a voi tutti

beGood
Il nostro futuro non sarà la continuazione di quanto conosciamo bensì qualcosa che attualmente non ricordiamo.
Gianni
articolo meraviglioso.....

io penso che l'esempio del sogno sia solo una metafora, che dovrebbe farci capire quello che la fisica quantistica sta scoprendo valere nel infinitesimamente piccolo, trasposto nel macrocospicamente grande (quello che c'è oltre la mano, ma a pensarci bene anche la mano stessa, il nostro corpo e il nostro cervello).....

quello che noi chiamiamo sovra naturale, per fare un esempio, altro non è che un qualcosa che noi non riusciamo a spiegare con le NOSTRE regole, ma sempre qualcosa di "naturale" si tratta, altrimenti non si verificherebbe, giusto ?

ora a mio avviso c'è una qualche conoscenza occulta, volutamente, che di certo non offre la soluzione al tutto, ma che probabilmente ci aiuterebbe a metterci sulla giusta via !!

COMPLIMENTI ANCORA PER L'ARTICOLO !!!!
#62
Grazie
#58 azrael66
Io ho i suoi libri.
Ti consiglio di partire dal libro Il segreto della vita.
#frankor
Non mi è difficile crederlo e mi risulta che ci siano stati altri casi anche di brani famosi.
Che bell'articolo fabiomln, grazie per averci dato la possibilita' di discutere di un argomento cosi' magico. Ora mi scuso perche' non ho letto i commenti, solo qua e la', spero di non ripetermi.
Non credo che il cervello sia responsabile, credo sia la nostra vera essenza, la nostra coscienza, che viaggia oltre questo mondo illusorio. Noi creiamo la nostra realta' senza rendercene conto, e' come un processo di attrazione, e sta in un certo senso venendo fuori grazie alla fisica quantistica.

La vita e' sogno, diceva qualcuno e io la penso cosi'.
Come ho detto molte volte ho avuto diverse esperienze di viaggi astrali e quello che si verifica in quelle situazioni e' paragonabile a un sogno, una dimensione magica dove tutto e' possibile, solo che hai la sensazione di guidarlo con una maggiore consapevolezza, sai che dipende da te, che ne sei l'artefice, e quando la magia svanisce i ricordi sono piu' vivi, mentre a volte il sogno e' cosi' vago che spesso sfugge via quando si cerca di ricordarlo.
AZRAEL66:

Quote:

Mi fermo qui, in genere evito di raccontare le mie strane esperienze che mi perseguitano fin da piccolo, non perché temo il confronto con le altre persone piuttosto perché su LC si discute di argomenti più tangibili, e l'ultima cosa che vorrei è che i detrattori del forum potessero impiegare i miei racconti per svilire il sito,

Se qualche detrattore volesse usare queste riflessioni per svilire il sito non farebbe che dimostrare la sua incommensurabile ignoranza.

E' vero che qui di solito discutiamo di cose "più tangibili", ma lo facciamo a discapito delle teorie più cretine (terra piatta, manichini, ecc), e non certo a discapito di discorsi importanti come questi.

Vai tranquillo, commenta come meglio credi.

(Anzi, i commenti come quelli di oggi sono quelli che mi rendono più orgoglioso del sito, perchè dimostrano che si può discutere di qualunque cosa ad un ottimo livello, tangibile o intangibile che sia).
Due domande:

-Avete mai sognato di essere coinvolti in uno scontro fisico con una terza persona e non avere la forza per arrecare alcun danno?

-A qualcuno è mai capitato di fare lo stesso identico sogno più di una volta?

Io ne ho uno che mi capitato di fare 4 volte, l'ultima un paio d'anni fa.
#48 Aigor
"pilotare"i sogni è una tecnica anche abbastanza semplice da apprendere ... basta ricordare una semplice realtà ... i sogni si ricordano SOLO se vengono interrotti ... se la fase del sonno durante il quale avviene il sogno arriva naturalmente a compimento, molto difficile che si abbia addirittura la consapevolezza di aver sognato, ma la cosa bella è che ci si è addormentati con un problema in mente, probabilmente ci si sveglierà con la soluzione.
Redazione #1
E no, e perche' allora ti stupisci se fai lo stronzo e poi qualcuno ti piglia a schiaffi? (ovviamente il tu non e' riferito a te in senso stretto, ma in generale).
Tutto quello che siamo e viviamo lo abbiamo creato noi, volenti o non, consapevoli o non. Ma non e' che abbiamo uno script preciso, quindi spesso puo' risultare una big surprise quello che ci accade, visto che la maggior parte di noi non ha la piu' vaga idee di azione/conseguenza.
E in sogno le cose non sono poi cosi' differenti
La soluzione va cercata sempre dentro di noi, mai all'esterno, perche' li' ci sono Verita' e l'Amore che sono la risposta a tutto, la chiave della vita. Se si seguono Verita' e Amore non si sbaglia mai, e se sappiamo ascoltare noi stessi, avremo la soluzione. Il nostro piu' grande nemico e' la paura, che spesso si frappone tra la nostra Coscienza e il nostro cervello, e ci porta a fare scelte sbagliate che apparentemente possono sembrare logiche, ma alla lunga ci portano fuori strada. Ed e' spesso la paura, nostra giurata nemica che ci porta a gridare e a spaventarci in sogno, perche' crea un blocco e semplicemente ci impedisce di andare oltre, e allora ci svegliamo tutti sudati... ma siamo sempre allo stesso punto, ce la siamo cercata, ma non lo vogliamo riconoscere.
E' difficile riuscire a guidare i propri sogni, conosco uno che ci riesce, ha cambiato il corso degli eventi nella vita reale in sogno, e questa e' la pura verita'.


Ci vuole tempo per accettare quello che fa parte di noi, ci vuole tempo e saggezza per assorbire i colpi apparentemente esterni a cui con masochistica indole continuiamo a sottoporci. Il saggio non si spaventa se viene attaccato da forze negative e non si meraviglia quando viene illuminato dall'Amore.
Essere creatori della nostra realta', significa guardarsi dentro e cercare li' le risposte, perche' la Verita' e' dentro di noi, non fuori. Perche' l'Amore e' la chiave di tutto
Io sogno poco, e in quel poco ho notato un generale abbassamento del livello di creatività.

Quanto al cervello, credo che sia l'organo umano più sopravvalutato da un paio di secoli a questa parte, e checchè ne dica la scienza, non è un caso.

(Quoto ampiamente, non solo mentalmente, ciò che ha scritto Al2012 al post #4)



Riguardo al fatto che quello che ho appena scritto sia il frutto del pensiero cosciente di altri, così come il pensiero di altri sia anche merito mio, direi che a leggere i tweet solo di Renzi e Martina sarei tentato di escluderlo nella maniera più categorica.
#60 Tianos 2018-09-05 13:57
C'è anche un'altra possibilità che può esser presa in esame: quella del cloud.

Cloud? se ho inteso correttamente quello che hai descritto forse il termine più corretto è
Registri Akashici

www.leggidellamagia.com/.../

nel link la descrizione è piuttosto "basic" .. porta pazienza ma così al volo non ho trovato di meglio.

ciao!

beGood
Il nostro futuro non sarà la continuazione di quanto conosciamo bensì qualcosa che attualmente non ricordiamo.
Gianni
#66 flor das aguas
Puoi spiegare cosa intendi o cosa sono i viaggi astrali?
#73 fabiomln
Quando la coscienza esce dal corpo, questo e' quello che percepiamo, ci sembra di viaggiare, non sentiamo il nostro corpo, anzi spesso ne siamo distanti. In realta non e' la nostra coscienza che esce dal corpo, ma siamo noi che entriamo in essa.
Questo avviene in sogno, o nei racconti di chi e' stato in coma.
Io ho avuto queste esperienza con l'Ayahuasca, ma la prima in assoluto fu a per un trauma, senza usare sostanze, ricordo che vedevo me stessa dall'alto e ricordo solo che non provavo dolore
#60 Tianos

Strano come la "scienza" non faccia altro che scoprire cose già note da tempo... :-D il cloud mi ricorda tanto (troppo) il magazzino Akasico, uno dei piani astrali potenzialmente raggiungibili in doppio astrale durante un oobe (i piani sono diversi, e pochi arrivano oltre il primo o secondo).

Per quanto riguarda l'esperimento delle scimmie, credo che esperimenti simili siano stati fatti con i topi. Dopo che alcuni imparavano il percorso di un labirinto, i membri dello stesso gruppo, messi nel labirinto, lo percorrevano come se già lo conoscessero...

#59 Azrael66
Io spesso sogno di poter volare, non una caduta, ma comandare scientemente il mio distacco da terra e il conseguente volo... alcuni sostengono che i sogni non siano altro che viaggi astrali inconsapevoli, io non propendo per una visione così assolutistica, ma... eh, già, mah! :-D

#68 pencri93
Da piccolo (6-8 anni non ricordo bene) ho fatto per più notti consecutive e non uno stupendo sogno, ricchissimo di colori e particolari dove mi trovavo lungo il perimetro di un bellissimo lago. Dovevo percorrere il perimetro senza farmi notare da un drago che abitava nel lago. Utilizzavo sentieri, percorsi nascosti nel sotto bosco... in somma una vera e propria avventura rivissuta per molte notti.
Ancora ora se ci penso ho dei frammenti di immagini molto vivi di questo sogno.

*****

E già che siamo in materia apertamente dedicata all' "intangibile" vi racconto una esperienza vissuta in prima persona proprio il 14 agosto scorso. Non c'entra con i sogni, ma con il concetto che ci vede tutti connessi, più o meno, gli uni agli altri.

Il 14 ero sul lago di Orta in una gita turistico/sportiva durata tre giorni.
La mattina ero in visita sull'isola di San Giulio (che consiglio a tutti di visitare).
Sull'isola c'è una chiesa, con all'interno un bellissimo pulpito in marmo nero scolpito, veramente bello (lo trovate facilmente su Google immagini).
Faccio una premessa: non sono superstizioso, passo sotto le scale per divertimento e sono appassionato (anche se ignorante) di opere scolpite minuziosamente, come appunto certi pulpiti di Nicola Pisano in Toscana.
Ho sempre adorato esaminare da vicino le immagini scolpite di questi pulpiti, passando intere mezzore a studiare questi meravigliosi lavori di scultura.
Bene, quel giorno avvicinandomi al pulpito ho avvertito una sensazione mai provata: improvvisamente ho pensato "e se questo pulpito crolla mentre sono sotto?"
La sensazione di timore è stata talmente forte che mi sono rifiutato di passarci sotto, sia una prima volta provenendo dalla navata, sia una seconda volta uscendo dalla cripta che contiene le spoglie del santo, mi sono dovuto incuneare di lato per passare ma non ci sono passato sotto.
La sensazione è stata tale che non ho nemmeno guardato l'opera d'arte come sono sempre stato abituato a fare: non vedevo l'ora di allontanarmi.
Sia all'uscita della chiesa che in battello tornando a Orta, mi sono domandato se fossi impazzito, non avevo mai, dico mai provato paure del genere.
Poi è arrivata una telefonata che mi ha avvisato che a Genova era venuto giù il ponte Morandi.
Ho controllato le foto e dedotto l'ora approssimativa in cui ero in chiesa: fra le 11,30 e le 11,50.

Forse ho avvertito l'immenso impatto emotivo dei poveri cristi che volavano giù dal ponte... non so, di sicuro so che il timore che ho provato è quanto di più distante possa essere dalla mia persona, da come sono fatto e da come mi sono sempre comportato nella mia vita finora.
Cmq ritengo che fino a quando non capiremo cosa è esattamente il cervello sarà difficile interpretare il significato di molte cose.
Io tendo a pensare al cervello come ad una antenna che si sintonizza su certe frequenze ed accede ad un cloud di conoscenze.
È chiaro ad esempio che una formica può avere una conoscenza limitata se la dovessimo misurare sulle dimensioni di un cervello, eppure fa cose straordinarie.
E l'istinto cos'è. Lo diamo per scontato ma nessuno l'ha mai spiegato.
l'unica differenza sta nel fatto oggettivo che durante il sogno qualsiasi cosa succeda non si prova dolore
mentre durtante la veglia nessuno può negare la percezione anche alla minima sollecitazione
Nel sogno non c'è dolore fisico perchè non è un'esperienza fisica. Però le emozioni non mancano! ;)
Ho l'abitudine di razionalizzare più o meno tutto, e quindi prendo subito le distanze dalle visioni fantasiose che alcuni hanno del sognare.
Qualcuno ha tirato in ballo Castaneda, di cui da ragazzo ho letto praticamente tutto.
Ero affascinato dalle sostanze "psicotrope" e quella visione del mondo aveva esercitato un discreto fascino su di me.
Per fortuna era solo una fase della vita, che ho superato, e ora sinceramente non saprei cosa pensare di sciamani e mondi paralleli popolati da proiezioni della nostra mente.
Semplicemente penso che il nostro cervello sia un meccanismo molto complesso, sul quale per ora abbiamo capito poco o nulla, tranne che immagazzina dati, e agisce attraverso gli stimoli elettrochimici che percepisce e gli inviamo.
In parole povere si tratta "soltanto" di sostanze e collegamenti elettrici.
Sognamo per il semplice motivo che, mentre il nostro corpo abbisogna di riposo, il cervello non si riposa mai. Ovvero resta sempre acceso.
Posso assicurarvi che non solo nostra prerogativa, degli umani, ma per esempio, i miei cani sognano tutte le volte che si addormentano, e a volte come facciamo noi con gli incubi o i brutti sogni spesso si risvegliano trafelati o incazzati.
Per quel che mi riguarda faccio tre tipi di sogni: il sogno ricorrente,il sogno fantastico, e il sogno problematico.
Perlomeno questi sono quelli che ricordo e che sono riuscito a catalogare, perchè pare che la stragrande maggioranza dei sogni che facciamo nemmeno riusciamo a ricordarli.

Quote:

E l'istinto cos'è. Lo diamo per scontato ma nessuno l'ha mai spiegato.

Come no?
L'istinto è la somma di tutto quello che ti porti dietro come patrimonio genetico, inteso come conoscenza di te stesso e di tutto quello che ti circonda, che il cervello riesce ad elaborare in un nanosecondo e ti fa agire in un determinato modo.
Gli animali ancora lo ascoltano, e spesso danno dimostrazione di avere delle conoscenze incredibili, mentre noi, introdotti in stili di vita sempre più "controllati" stiamo piano piano perdendo la capacità di utilizzarlo.

Quote:

Gli animali ancora lo ascoltano, e spesso danno dimostrazione di avere delle conoscenze incredibili, mentre noi, introdotti in stili di vita sempre più "controllati" stiamo piano piano perdendo la capacità di utilizzarlo.

Non essere così duro con noi esseri umani :)

Gli altri animali non hanno le nostre capacità "superiori" (così vengono chiamate), che ci consentono far progredire (e regredire, per certi versi) la nostra società, e non devono fare i conti con tutto ciò che ne consegue.

Ciò che ci differenzia dagli altri animali è la capacità di autocoscienza, di farci domande su noi stessi e sull'ambiente che ci circonda.

E' un'arma a doppio taglio.
Sull'argomento posso suggerire il canale dello studioso di filosofia Angelo Santini (ANTIMATERIALISTA), che ha trattato anche l'argomento dei sogni.
Di seguito il primo video dei cinque della playlist dedicata all'universo virtuale, buon visione www.youtube.com/.../
Leggendo i lavori di Alejandro Jodorowsky, libri di cui consiglio fortemente la lettura, mi sono imbattuto spesso nel concetto di "Sogno Lucido". Essenzialmente esso consiste nella capacità di indirizzare il sogno durante il sonno e di modellarlo a proprio piacimento. Esistono delle tecniche per raggiungere questo obbiettivo. Lo stesso Jodorowsky racconta come riuscirci e le sue esperienze. La cosa che più lo ha colpito, e questo rende diversa la realtà dal sogno a mio avviso, è che pur facendo di tutto per ammazzarsi "oniricamente" l'operazione risultava sempre impossibile. In pratica nel sogno lucido, ed anche in quello normale credo, non si muore.
Colgo l'occasione per ringraziarvi tutti, siete un salotto virtuale che mi consente di crescere quotidianamente. Il ringraziamento è rivolto anche e soprattutto al padrone di casa.
Saluti.
Ciao FrankoR:


Quote:

Nel sogno non c'è dolore fisico perchè non è un'esperienza fisica. Però le emozioni non mancano! ;)

Io ho sognato di essere accoltellato. Mi sono svegliato con una fitta al fegato che non ti dico! Mai dire mai...

Quote:

E l'istinto cos'è. Lo diamo per scontato ma nessuno l'ha mai spiegato.

È l'insieme di tutti quei comportamenti che metti in atto in maniera naturale, senza che siano appresi dall'esterno.

Quote:

56 - Aigor:

Non ci crederai ma un sacco di persone vivono i loro primi viaggi astrali in questo modo... nemmeno capendo cosa sta succedendo e, spesso, inibendosi la cosa perché considerata "stranezza" o altro...

Per quanto riguarda la prima cosa raccontata, beh anche questa la considererei un "sogno lucido" :pint:

A parer mio, eh... ;-)

... chissà, magari era proprio un viaggio astrale, mi hai fatto tornare in mente che mentre mi sentivo cadere
verso il basso, intorno a me in un buio totale si muovevano, sfrecciavano, ruotavano numerosi punti luminosi... magari un
teletrasporto ;O). Non ho mai fatto resistenza, anzi, l'ho cercata più volte, ma dopo qualche replica, tutto finito.

Prima esperienza sogno lucido? probabile. La differenza però rispetto ad un sogno, è che mai ci vedo una storia,
ma flash di immagini o spezzoni di video, oggetti e persone che cambiano vorticosamente accavallandosi, a volte mutano in qualcos'altro.

Comunque tutto può essere, da non trascurare ovviamente la possibilità siano normali attività del cervello in certe
condizioni, non legate necessariamente ad altro.
Questa teoria o visione è senza dubbio interessante e anche plausibile se ci si addentra, ma rimane da spiegare come mai tutti vedono gli stessi oggetti, leggono lo stesso articolo etc., senza eccezioni.

Quote:

53 - Peonia: dice anche che una persona sana non dovrebbe sognare.... sono rimasta allibita... Non ho ovviamente avuto modo di leggere tutto il Libro, che deve ancora uscire, peraltro non tanto facile da comprendere per profani, ma avendo sempre immaginato la funzione dei sogni, questa cosa mi lascia interdetta.. :-o Ahò, che dirti Supergulp, considerati SANO!|

che te devo di, io quando ricordavo i sogni dormivo bene e stavo da dio, quando ho smesso di sognare/ricordare ho cominciato a stare una chiavica, sempre stanco e chi più ne ha più ne metta, le cose sono migliorate un po con
l'alfalattoalbumina, sarà un caso, ma dopo tanto tempo son tornato a ricordare perlomeno d'aver sognato.
@Miles

Quote:

In parole povere si tratta "soltanto" di sostanze e collegamenti elettrici.

Magari fosse soltanto così... sarebbe tutto più semplice...
Almeno, io la penso così :pint:
#84 Davide71

Citazione:

Nel sogno non c'è dolore fisico perchè non è un'esperienza fisica. Però le emozioni non mancano! ;)

"Io ho sognato di essere accoltellato. Mi sono svegliato con una fitta al fegato che non ti dico! Mai dire mai..."

Infatti non avevo detto "mai"..!! ;)
E comunque il dolore lo hai sentito da sveglio... probabilmente avevi la fitta e ti sei svegliato per quello... magari la coltellata onirica era solo l'interpretazione del dolore fisico...
il sogno è per gli aborigeni australiani quello che per altre popolazioni sono i funghi, l'ayauasca, le percussioni, il peyote etc ossia il mezzo per entrare in contatto con la rete che unisce tutte le specie viventi grazie alle emissioni del dna (sono emissioni minime, ma ogni organismo vivente ha miliardi di molecole di dna) a noi è stata rubata con le parole la capacità di connetterci col resto della natura, ma alcuni popoli cosiddetti tribali lo fanno ancora. noi solo in sogno
Citazione #79 Miles
Ero affascinato dalle sostanze "psicotrope" e quella visione del mondo aveva esercitato un discreto fascino su di me.
Per fortuna era solo una fase della vita, che ho superato, e ora sinceramente non saprei cosa pensare di sciamani e mondi paralleli popolati da proiezioni della nostra mente.
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Citazione #74 flor das aguas
Io ho avuto queste esperienza con l'Ayahuasca, ma la prima in assoluto fu a per un trauma, senza usare sostanze, ricordo che vedevo me stessa dall'alto e ricordo solo che non provavo dolore
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Qui si entra in un discorso particolarmente delicato.
L'uso di sostanze o pratiche (es. digiuno/vasca di deprivazione etc) per modificare consapevolmente e volontariamente il proprio stato di coscienza, è antica quanto il mondo. Secondo alcuni ricercatori sarebbero proprio queste pratiche ad aver stimolato l'uomo a porsi domande esistenziali primarie (chi sono, dove sono, come sono arrivato qui, dove sto andando).
Il fatto che la cultura "moderna" e in particolar modo l'educazione occidentale (post inquisizione) tenda a scoraggiare (per non dire osteggiare e denigrare oltre che punire) questi strumenti di espansione della coscienza non implica la scarsa validità degli stessi.
Infatti nel resto del mondo (sud america, asia, russia, australia) è ancora possibile entrare in contatto con gli sciamani che sono un tramite tra la realtà tangibile e quelle realtà "altre" che normalmente non sono alla nostra portata.
Accedendo con queste modalità alle realtà alternative, guidate dai loro "spiriti guida" o Alleati è per loro possibile interpretare, guarire, risolvere o spiegare le cose della vita e quelle oltre la vita.
Ovviamente questo sentiero non è per tutti e va scelto e percorso con grande consapevolezza.
In passato ho avuto il privilegio di poter coltivare una pianta di Salvia Divinorum, una pianta molto particolare che allora non era stata inserita nell'elenco delle sostanze vietate (vedi legge Fini-Giovanardi ...) con lei ho instaurato un rapporto che non riesco a descrivere facilmente. Se posso banalizzare si è creato un consenso del tipo "tu mi mantieni in vita grazie al tuo sacrificio e io grazie al sacrificio delle mie foglie ti accompagno in luoghi e tempi altrimenti irraggiungibili e inimmaginabili.
Entrambi abbiamo mantenuto questa promessa.
Per concludere ribadisco che queste esperienze non sono per tutti e che è VITALE agire nel rispetto di se stessi con grande consapevolezza. In ultimo non vorrei che quanto scritto possa essere considerato un incentivo a sperimentare sostanze enteogene .. anche perchè sono esperienze tutt'altro che divertenti o ludiche.

beGood
Il nostro futuro non sarà la continuazione di quanto conosciamo bensì qualcosa che attualmente non ricordiamo.
Gianni
Considerazioni ragionate sui sogni, il meno seriamente possibile...

- Parlo fluentemente e quotidianamente italiano, inglese e olandese, mi diletto con altre lingue. Ho notato che sogno indistintamente nelle 3 lingue in cui mi esprimo quotidianamente, a volte si mischiano lingue e nazionalita in modo casuale e che esiste un qualche livello di apprendimento minimo, ( per me legato piu a quanto sento mia una lingua in quel momento) che a volte agguinge una lingua alla lista di quelle sognate. Che so, vado un mese in Francia( parlo francese molto bene ma molto poco nel quotidiano) e paf, sogno pure inm francese. Insomma, nel mio mondo dei sogni parlano le lingue che parla il mio cervello durante il giorno, a patto che siano in quel limbo in cui sensi e parole sono associati automaticamente, quando smetto di tradurre e parlo istintivamente allora esiste la possibilita che sogno in quella lingua. Funny...

- Considerando che passo spesso del tempo in olanda, di tanto in tanto ne rollo una. Se mi addormento stonato non sogno, o non mi ricordo di averlo fatto. Un breve studio statistico della mia condizione ha rivelato una precisione estrema nella verifica + erba - sogni.

- Nel sogno che ho stampato piu chiaro in testa sono uscito di strada mentre guidavo, ci sono restato secco, mi sono svegliato spaventato, ho parlato con la mia compagna e sono andato verso la camera da letto. Poi mi sono svegliato per davvero, realizzando che avevo appena sognato di risvegliarmi. (matrix mi fa una pippa...)

- Il mio fantastico cane, sin da cucciolo, se dorme al sicuro ( leggi il mio letto ) muove le palpebre, le zampe e trasmette la gioia di chi a quattro zampe ha appena trovato un' osso di brontosauro sotterrato. Pare non sia l'unico cane che sembra chiaramente sognare, ergo se sognano anche gli animali allora il sogno fa parte della vita stssa, chissa se sognano anche gli alberi...

Quote:

Pare non sia l'unico cane che sembra chiaramente sognare, ergo se sognano anche gli animali allora il sogno fa parte della vita stssa, chissa se sognano anche gli alberi...

Per fortuna anche altri hanno potuto constatare questa cosa dei cani.
Ne ho sei, e a turno vengono più o meno tutti a dormire con me nel letto, e potrei anche affermare che sognano in modo diverso tra di loro.
Il più incazzuso per dire, spesso sogna di fare a botte con qualche altro cane, e si risveglia ringhiante e abbiante alla ricerca del "nemico immaginario", per poi rendersi conto che stava sognando, e rimettersi a dormire come nulla fosse.
#miles
Lo so qual è la definizione di istinto.
Quello che non è chiaro è da dove venga.
Perché una zanzara sa che deve succhiare il sangue? E perché sa che deve scappare se cerchi di schiacciarla? Come fanno certi animali a migrare nei posti dei loro genitori senza mai esserci stati accompagnati?
Che poi sia nel dna non ci credo perché ha un'altra funzione ma anche se fosse nessuno l'ha dimostrato. È un dogma.
#sornione
Anche quando sogn,i tutti gli attori del sogno vedono le stesse cose nella scena.
Solo che nel sogno tu le attribuisci alla tua mente mentre da sveglio le attribuisci ad entità differenti da te.
Ma tutto questo è arbitrario, va dimostrato.
#92beGood
W. Blake
Se le porte della percezione venissero liberate tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito.
#74 flor das aguas
Da giovane ero riuscito a uscire fuori dal corpo 3 o 4 volte.
La prima mi spaventai anche. Lo feci leggendo le indicazioni di un libro.
Poi non ci sono più riuscito, mi richiede troppa concentrazione.
@#57 FrankoR

Non so se avercela con te o con il tuo inconscio,subconscio, fracoscio, fai tu... nel senso che il meravigliosamente onirico lo si respira in ogni nota della tua composizione, ma sembra che a tratti il tuo io voglia prendere il sopravvento interrompendo il sublimarsi delle note - sará anche perché il movimento delle dita troppo difficilmente reggerebbe una 8ttina di minuti affidandosi al solo trans.

Io non so suonare il piano, ma se suonassero al citofono mentre sto seduto sulla tazza non mi sognerei mai di lasciare la cacata a metá. Dovresti riprovarci, creando l'atmosfera giusta, mettendoti al piano una domenica sera tra lo scazzo e la stanchezza.
Sento che puoi raggiungere risultati formidabili.
#2 El_Barbudo
Non credo che il cervello sia paragonabile ad un computer se non in qualche funzione basilare.
Non credo ad esempio che un computer avrà mai consapevolezza di se stesso per quanto potente possa diventare.
Né sognera' mai.
#99 veljanov

Citazione:

"Io non so suonare il piano, ma se suonassero al citofono mentre sto seduto sulla tazza non mi sognerei mai di lasciare la cacata a metá. Dovresti riprovarci, creando l'atmosfera giusta, mettendoti al piano una domenica sera tra lo scazzo e la stanchezza.
Sento che puoi raggiungere risultati formidabili."

Ti ringrazio di cuore per l'apprezzamento, ma - frankamente - neanch'io so suonare il piano (al massimo lo strimpello...), e comunque sono passati quasi trent'anni da allora, e nel frattempo qualcosina è cambiato..! ;)
il tempo del sogno non è come quello che conosciamo noi (una funzione di spazio e velocità) tipo una freccia che passa dal passato al futuro attraversando il presente. nel tempo del sogno passato presente e futuro sono contemporanei. paradossalmente gli scienziati seri si stanno accorgendo che è proprio così, gli sciamani avevano ragione
#91 horselover
quoto, anche se direi che il nostro problema non e' solo la parola, troppo ci hanno tolto!

#98 fabiomln
Credo che cerchiamo di razionalizzare e spiegare cose inspiegabili. Siamo abituati a cercare di capire, analizzare, spiegare scientificamente cose che non possono essere dette con parole e nemmeno immaginate secondo la logica a cui siamo abituati a pensare. Forse dovremmo solo ascoltare di piu' noi stessi, ma come dici tu richiede molta, troppa concentrazione a cui non siamo piu' abituati e addirittura spesso ci spaventa.

#92 beGood
Hai ragione forse non e' per tutti, e non e' assolutamente ludico. Conosco 2 tipi che si dilettavano con queste sostanze (funghetti) per sballarsi il sabato sera.
Dopo un paio di volte hanno raccontato di essere entrati in contatto con uno spirito che li avvertiva di smettere subito, o sarebbero stati guai. Beh hanno avuto una breve visione di quello che gli sarebbe capitato e orrificati non ne hanno piu' fatto uso.

Per quanto riguarda la storia del dolore, dobbiamo comunque capire che ci sono persone che riescono a dominarlo con tecniche meditative. Pensate ai monaci buddisti che praticano il digiuno completo per giorni e giorni, o a quelli che camminano sui carboni ardenti
#84 Davide71

attenzione ... è molto ma molto più probabile che tu abbia sognato di essere accoltellato PERCHE' stavi subendo un forte dolore al fegato.
Ciao a_mensa:

questo lo penso anch'io. Quello che mi stupisce é che io non ho sentito prima il dolore e poi ho visto la coltellata (onirica), ma ho visto prima la coltellata e poi il dolore; infatti, oltre ad essermi svegliato di soprassalto e dolorante, mi sono anche spaventato!
In ogni caso il timing dei sogni é stupefaciente. Non mi dite che non vi é mai successo di essere inseguito da qualcuno e che suonasse la sveglia un attimo prima che stesse per prendervi!
Quoto horselover

Quote:

il tempo del sogno non è come quello che conosciamo noi (una funzione di spazio e velocità) tipo una freccia che passa dal passato al futuro attraversando il presente. nel tempo del sogno passato presente e futuro sono contemporanei. paradossalmente gli scienziati seri si stanno accorgendo che è proprio così, gli sciamani avevano ragione

E sí, anche il mio cane sognava!
oltre all'articolo ho letto tutti i post perchè ritengo essere questo argomento una soluzione alla comprensione del tutto ciò che ci circonda.

In passato ho provato sostanze alteranti, ma molto alteranti, ma le esperienze più forti le ho vissute da lucido.

Ne racconto una, la più scioccante per me anche se ne avevo già vissute di simili ma mai così forti e straordinarie.
E' un'esperienza di cui ho parlato solo con la mia compagna,mio figlio e forse altre 2 persone (che non sono i miei genitori o altri parenti) perchè è un'esperienza dove io credo di aver vissuto un rapimento/salvataggio alieno/essere superiore/forse dio (ma chissà quale) e che so essere difficile da credere. Poi mi riallaccerò al tema principale.

circa 25 anni fa ho avuto un incidente: tornavo da un pub il classico venerdi sera ma era presto, forse mezzanotte. non ero ubriaco. Ero molto stanco però e in tangenziale mi addormentai. Uscii di strada, un amico che avevo dietro mi raccontò che feci 6/7 capovolte di muso, che vide i vetri scoppiare e una ruota andarsene mentre i fari lo illuminavano ad ogni giro di auto. 2 giorni dopo andai dal carrozziere dove avevano portato l'auto per vedere se riparabile: era col tetto schiacciato, volante piegato a 90°, una barra reggi motore spezzata, senza 2 ruote. si dopo 2 giorni...lo so è incredibile ma ho i testimoni: i miei genitori e i carabinieri (non mi dilungo sui carabinieri perchè poi ci si perde il filo).

Bene, il mio ricordo è: io ero fuori dall'auto, vidi la mia auto capovolgersi e tutto quello che mi disse il mio amico, e allo stesso tempo sopra l'auto, a un paio di metri,vidi una mano blu/azzurra circondata da un'aurea azzurro/bianca gigante che mi teneva rannicchiato su di essa. Mano e parte dell'avanbraccio, una mano anziana e immensa tipo quella del nonno di Heidi. Io ero li in piedi ad assistere a tutta la scena pensando di esser morto, e infatti mi dissi: che inculata...dopo la morte c'è lo stesso mondo di quando sei vivo...ma vaffanculo!!

In quel momento arrivò l'ambulanza e cercò tra le rovine dell'auto (il tempo è improbabile...qualcuno doveva aver chiamato l'ambulanza e questa almeno 5 minuti, ad esser schummacher, ce li doveva impiegare...ma arrivò appena l'auto, nella mia visione, terminò la corsa) ed io dissi: cercate me?( ps: ero nella posizione, in piedi , in cui ho vissuto da spettatore l'incidente) e loro mi guardarono dicendo:cerchiamo il tizio dell'auto...ed io: sono io!!...e loro: impossibile. Mi sono risvegliato poi al pronto soccorso e mi dimisero il giorno seguente perchè non avevo assolutamente nulla (e non se lo spiegavano nemmeno loro).

In quel momento, visto che dormivo, cosa ho fatto realmente??
E' stato un rapimento momentaneo/salvataggio alieno o di chissà quale entità?
Ad oggi ancora ripenso a quel momento perchè credo sia il confine tra 2 realtà diverse che vorrei capire anche se so che probabilmente non le posso dominare con una o l'altra parte di questo mio teorico doppio io.

Da quel giorno ho iniziato a vedere le cose in modo completamente diverso.

la mia compagna di viaggio mi dice che la notte le suono il pianoforte sulla schiena, tutte le notti.
io non ricordo nulla, a volte ricordo qualcosa ma nulla di particolare (per quel che il mio pensiero diurno può capire)
Spesso mi addormento ripassando i pezzi che compongo (o cerco di comporre)...al mio risveglio mi capita o di completarli o di aggiungere battute.
I sogni che ricordo riguardano quasi sempre le mie 2 passioni: motori e musica. E li vivo sempre in terza persona, ovvero spettatore di me stesso e di tutta la scena, tifando per me ovviamente.
Anni fa ebbi un periodo strano. Sentivo 10 minuti prima chi mi avrebbe chiamato, un paio di volte anche persone che non sentivo da moltissimo. Quando lo dissi alla mia compagna ovviamente mi disse che può capitare. vero, ma per molti mesi di fila ogni giorno, 1/2 volte al giorno mi pare strano. E poi iniziai a dirglielo...chiamerà tizio...ed accadeva...iniziò a guardarmi pensosa...ma poi l'evento si affievolì fino quasi a scomparire.

Una cosa strana che penso facciano in pochi: di giorno non mangio mai (è un ramadam naturale che dura da 10/15 anni). se mangio di giorno devo stare fermo e non fare nulla altrimenti mi vien su anche il fegato, anche se faccio un lavoretto dopo 3 o 4 ore...riesco a mangiare solo di sera e nemmeno poco. In teoria, secondo la pharmascienza, dovrei essere molto più dei miei 90/95kg falsi.
Io ho teorizzato che quando mi addormento mi risveglio in un'altra vita dove ho bisogno di molte più energie per sopravvivere. In questa realtà invece mi basta poco. Sto cercando di capire qual'è il collegamento tra sonno e realtà...ci sono delle cose che si combinano, a volte mi sembra di continuare quello che ho fatto o sviluppato nel sonno e a volte ho creduto che gli errori siano il frutto dell'essermi sconnesso momentaneamente con l'altro io e non ho proseguito il sogno. Le cose buone invece sono la continuazione dell'altro io.

Ma forse necessito semplicemente di uno psichiatra :)
Ciao begood:


Quote:

In passato ho avuto il privilegio di poter coltivare una pianta di Salvia Divinorum, una pianta molto particolare che allora non era stata inserita nell'elenco delle sostanze vietate (vedi legge Fini-Giovanardi ...) con lei ho instaurato un rapporto che non riesco a descrivere facilmente. Se posso banalizzare si è creato un consenso del tipo "tu mi mantieni in vita grazie al tuo sacrificio e io grazie al sacrificio delle mie foglie ti accompagno in luoghi e tempi altrimenti irraggiungibili e inimmaginabili. Entrambi abbiamo mantenuto questa promessa.

Uno dei principi dello sciamanesimo é esattamente quello di instaurare un rapporto con la pianta che o l'animale di cui ci nutriamo. Questo vale anche solo per il cibo, figurati quando usiamo la pianta come mezzo di superamento di noi stessi...Le piante, poi, amano essere mangiate, specialmente se nel fatto di nutrirci con esse le manifestiamo la nostra dipendenza e la ringraziamo. Ma se io vado in giro a dire cose del genere mi rinchiudono! Noi viviamo in un mondo di gente che mangia animali che hanno sofferto le pene dell'inferno negli allevamenti intensivi e mangia piante coltivate in terreni sterili e riempiti di fertilizzanti e fitofarmaci. Siamo troppo lontani dallo spirito sciamanico per poter veramente sfruttare i poteri della natura per il bene della nostra anima. Purtroppo per certe cose siamo l'epoca piú regredita che l'umanitá abbia mai sperimentato...
Ciao Davide71
concordo su tutte le tue affermazioni .. compreso il rischio di essere internato :)
Confido nella ciclicità dell'equilibrio delle energie, in questo tempo siamo sbilanciati verso il negativo ma non è stato e non sarà sempre così.
Consapevoli di questo, non ha alcun senso cercare di convincere chi la pensa diversamente (ad es riguardo al cibo) perchè ogniuno ha il suo grado di consapevolezza che unita alle altre mantiene l'equilibrio energetico necessario a sostenere questa realtà di consenso.
Se la pensassimo tutti allo stesso modo sai che palle ..
#106 juss
Interessante.
Ci sono comunque molti articolo e libri che parlano di NDE.
Nel libro 'The awakened ape" (la scimmia illuminata) Jevan Pradas, nel capitolo finale, analizza recenti scoperte neurologiche secondo le quali, quello che noi chiamiamo 'io' altro non è che un modulo della mente. La mente, che chiamiamo 'inconscio' funziona come un multi tasking e ha un 'modulo' per ogni cosa. Quello con cui ci identifichiamo sarebbe il modulo dell' 'io'. Ovvero quella parte cosciente sulla quale si proiettano questi moduli. Ad esempio il cervello comprende che il fisico è affamato e fa comparire sul modulo della coscienza la sensazione di fame.
In estrema sintesi 'noi' non siamo 'noi' ma qualcosa di infinitamente più complesso e non percepito. L'esempio: pensa ad un animale. Fatto? a me è venuto in mente un elefante. Ora, esattamente, da dove viene questa spontanea evocazione? Possiamo definirla cosciente? Ecco perchè la nostra mente può sorprendere se stessa raccontando barzellette per le quali riderà il modulo 'io cosciente'.
Ciao a tutti
vi propongo un estratto delle note di Carlos Castaneda scritte in occasione del trentesimo anniversario della pubblicazione di "Gli insegnamenti di Don Juan". Credo possa chiarire alcuni aspetti della realtà (onirica e non).

«Il fatto energetico secondo cui l'Universo è composto di filamenti luminosi portò gli sciamani a concludere che ognuno di quei filamenti che si estendono all'infinito è un campo di energia. Osservarono che i filamenti luminosi, o piuttosto i campi di energia di quel tipo, convergono e attraversano il Punto di Unione. Poiché si ritiene che le dimensioni del Punto di Unione equivalgano a quelle di una pallina da tennis, solo un numero finito, seppur altissimo, di campi di energia convergono e attraversano quel punto. Quando gli Sciamani dell'antico Messico videro il Punto di Unione, scoprirono il fatto energetico secondo cui l'impatto dei campi di energia che attraversano il Punto di Unione veniva trasformato in dati sensoriali, in seguito interpretati nella cognizione del mondo quotidiano. Gli sciamani spiegavano l'omogeneità della cognizione tra gli esseri umani con il fatto che, per tutta la razza umana, il Punto di Unione si trova nello stesso luogo sulle sfere luminose di energia in cui ci troviamo noi: all'altezza delle scapole, ma a una certa distanza da loro, a ridosso del confine con la sfera luminosa.

Le loro visualizzazioni del Punto di Unione fecero scoprire agli Sciamani dell'antico Messico che esso cambiava posizione durante il sonno o in condizioni di estrema fatica, malattia o ingestione di piante psicotrope. Gli Sciamani videro che quando il Punto di Unione si trovava in una nuova posizione, un diverso gruppo di campi di energia lo attraversava, costringendolo a trasformare quei campi di energia in dati sensoriali e a interpretarli, dando come risultato la percezione di un nuovo mondo reale.

Gli Sciamani affermarono che ogni mondo nuovo che si manifesta in quel modo è onnicomprensivo, diverso dal mondo della vita quotidiana, ma al contempo profondamente simile dal momento che anche in quel mondo è possibile vivere e morire. Per gli Sciamani come don Juan Matus, l'esercizio più importante di intendimento implica il movimento volontario del punto di unione verso luoghi prestabiliti nell'intero conglomerato dei campi di energia che costituiscono un essere umano. Ciò significa che, dopo centinaia di anni di ricerche, gli Sciamani scoprirono che ci sono posizioni chiave all'interno dell'intera sfera luminosa che costituisce l'essere umano, dove il Punto di Unione può essere localizzato e dove il bombardamento dei campi di energia può produrre un mondo nuovo, completamente reale. Don Juan mi assicurò che era un fatto energetico che la possibilità di viaggiare in uno di questi mondi, o in tutti quanti, è patrimonio di ogni essere umano. Disse che quei mondi erano a disposizione di chi chiedeva di visitarli, proprio come a volte le domande chiedono di essere formulate, e che tutto ciò di cui uno Sciamano o un essere umano ha bisogno per raggiungerli è l'Intendimento del movimento del Punto di Unione.» (Carlos Castaneda)


L'intero testo è disponibile qua:
carloscastaneda.it/.../...
commenterò quando avrò più tempo questo articolo e questo tema che mi interessa molto, per ora dico solo questo:
PENSO DUNQUE SOGNO
Il problema del sogno è la banalizzazione che ne ha fatto freud e la scienza, come tutte le cose che toccano. Praticamente chiunque crede di sognare ciò che desidera, ed è incapace di accorgersi che se pure talvolta è vero, in certi sogni assurdi o particolarmente elaborati non c'è alcun desiderio ricostruibile.
Però raccontandosela ( tipo: "è solo un modo del cervello di rielaborare i dati" o "sono solo desideri insoddisfatti" ) si smette di pensarci, e il Freud o l'Osho di turno - che sui sogni dicono la stessa cosa ad esempio - dorme meglio e così chi li segue.
E' "solo" questo, e fine.
L'appuntai in nottata, al risveglio improvvisai: Giorno, ho una mia teoria per quel che riguarda la "materia oscura" avendo avuto l'opportunità di inquadrarla in tempi spazi viaggi e sogni diversi. Non ve ne è quasi più in questa parte del firmamento.

Quote:

#109 fabiomln 2018-09-06 07:38 #106 juss Interessante. Ci sono comunque molti articolo e libri che parlano di NDE.

scusa l'ignoranza...cos'è l'NDE?

in merito alla salvia divinorum...è un'esperienza che non ho più voluto affrontare...ma forse ero in compagnia sbagliata.
#115 juss

Quote:

scusa l'ignoranza...cos'è l'NDE?

"Near death experiences", sono le esperienze che hanno coloro che muoiono per poi tornare in vita.
Devo dire che da quel giorno, anche se mi capitò un paio di volte ancora anni prima, non ho più avuto paura della morte ma anzi.....

Quote:

scusa l'ignoranza...cos'è l'NDE?

Esperienze di pre morte. Molto affascinanti.


E magari fossero vere.
11X Juss
deve essere stata una esperienza davvero incredibile e sono sicuro che ha cambiato il tuo modo di vedere le cose della vita.
Per quanto ricordo dei racconti e libri che ho letto in passato, molte persone che hanno vissuto queste esperienze hanno successivamente stravolto le loro priorità e hanno subito una trasformazione radicale.

Credo che queste cose accadano per dare una accelerata alla propria evoluzione.
Ma la cosa pazzesca è che alcune teorie "esoteriche" suggeriscono che potresti essere stato proprio tu (o meglio la tua Anima) a pianificare questo evento ancora prima di nascere nel tuo corpo attuale. La pianificazione inoltre si spingerebbe al punto di definire anticipatamente, tramite accordi con altre Anime, tutta la trama e la scenografia del dramma: chi impersonarerà ad es. il ruolo della mamma o del migliore amico, o della tua compagna/collega/vicino di casa/soccorritore etcetcetc. Poi nella vita successiva si scambiano i ruoli e si ricomincia!
Scopo di tutto questo è fare la gamma più vasta possibile di esperienze per acqusire la consapevolezza necessaria per essere "promossi" e passare alla fase (dimensione) successiva dove le lezioni cambiano ma lo scopo rimane lo stesso.
Ovviamente se all'esame (raccolto/giorno del giudizio etc etc) arrivi impreparato .. ricominci da capo :)
Mi rendo conto che quanto sto dicendo supera i confini della fantascienza ma, oggettivamente questo modus operandi dell'esistenza spiegherebbe un sacco di cose che le religioni non spiegano, o non vogliono spiegare, o spiegano solo in parte.
Mi fermo qua, sono già OT.

beGood
Il nostro futuro non sarà la continuazione di quanto conosciamo bensì qualcosa che attualmente non ricordiamo.
Gianni
non credo di aver vissuto un'esperienza di morte e ritorno in vita.ricordo perfettamente la scena, non sono sbalzato fuori dall'auto altrimenti sarei stato almeno sporco di fango, avrei avuto i vestiti rotti o avrei perso gli occhiali che invece ho ancora o comunque avrei rotto una stanghetta almeno, almeno un dito rotto o graffiato. le portiere erano accartocciate e comunque chiuse quindi da dove sarei sbalzato fuori. E' veramente una cosa surreale e son felice di averla potuta raccontare liberamente perchè mi state dando degli spunti per capire. Begood penso che ti riferisci a Steiner e le sue teorie. Credere a questo vuol dire veramente affrontare il tutto sotto un punto di vista completamente diverso , ed in effetti è quello che è capitato. Ma il discorso principale è che è avvenuto durante il periodo di sonno. Ecco perchè ho ipotizzato che quando dormo poi mi risveglio in un'altra realtà, in un'altra vita, e quella sera forse sono entrato in una vita parallela senza però interrompere quella che stavo vivendo un'attimo prima dell'uscita di strada. Un'altra incognita è come ho fatto ad essere li a guardare la scena come un comune passante mentre un attimo prima ero in auto. L'unica soluzione è un rapimento esterno che mi ha tolto dall'auto e messo sul ciglio a guardare, prima in modo astratto e poi ridandomi l'essenza del corpo umano. A questo punto, quando non esco di strada ma ho le ossa ben al sicuro sul mio lettone, dove vado quando dormo!!?? Quasi mai ricordo i sogni, ma credo , a questo punto, che i sogni non sono desideri che abbiamo, ma semplicemente un'altra vita che viviamo in un'altra dimensione e di cui a volte ne ricordiamo i passaggi. Allora perchè a volte ricordiamo i passaggi del sogno e a volte no? E' li che sono incartato. Prima o poi capirò, ma sicuramente sono collegati e questa gabbia materiale del mondo terrestre forse è un test per l'anima, e li fuori ci sono entità che ci disturbano, o perchè perderebbero di importanza se scoprissimo l'inganno, o perchè sono lo strumento per la maturazione della coscienza. ora posso tornare nella mia stanza bianca con i materassi al muro :)
#120 juss
Esistono anche delle esperienze definite out of body experience
C'è stato un periodo anni fa in cui continuavo a chiedermi: "pensa se a un certo punto mi sveglio in un letto di ospedale e scopro che tutti gli ultimi 10 anni sono stati un sogno, perché quella sera in cui ero andato k.o. con gli alcolici ero finito in coma"

Per fortuna non è ancora successo... e adesso sarebbero circa 20 anni, calano le probabilità ma aumenta l'investimento :D

m
Grazie Juss per la condivisione, davvero.

E... non sei da psichiatra... sei solo una delle tante, tantissime dimostrazioni che "Ci sono molte più cose in cielo e in terra..." ;-)
@ fabiomln

Citazione:
A questo punto, riallacciandomi alle righe iniziali, formulo la domanda: c'è qualcuno che possa sostenere in maniera inequivocabile, magari attraverso un esperimento, che ci sia differenza fra il sogno e lo stato di veglia? C'è qualcuno in grado di dimostrare che in questo momento non stia effettivamente sognando o 'creando' con la mente la propria realtà?

Non capisco. Il sonno e la veglia sono la stessa cosa?
Che vuol dire che ci vuole un esperimento per dimostrare che samo svegli?
Ci sono tantissimi esperimenti che studiano il sonno e ne catalogano almeno una parte degli aspetti... Sul fatto che il cervello sia uno speventoso processore di dati siamo daccordo.
Che sia collegato a tutti gli altri in qualche modo, pure, ma il sogno è una esperienza diversa da quella percepita nella realtà.

Per prima cosa l'essere svegli o addormentati sono 2 aspetti sinergici peraltro della medesima condizione di essere vivi...
Aggiungo, se vogliamo sostenere che siamo "nella matrice" e che tutta la nostra esperienza è da noi male interpretata come realtà ci può stare senza dubbio.

Voglio però capire cosa intendi per realtà da svegli e nel sonno come esperienze paragonabili: mi spiego, tu dici che noi interagiamo con gli altri anche nel sonno così come nella veglia, ma permettimi, non è la stessa cosa. Quando noi sogniamo di altri luoghi, di altre persone, vive, morte di modificare lo stato stesso di questi luoghi o persone, ci facciamo una rappresentazione di "UNA" realtà, ma essa è nostra, solo nostra (corollario potrebbe essere eventualmente la casistica di sogni "condivisi" tra più persone, ma attenzione dovrebbero essere uguali proprio, perfettamente identici e comunque non influenzati da esperienze comuni vissute insieme)
Altrimenti non si spiega come magari io sogno mia figlia con me a passeggio sul lungomare e lei magari nello stesso tempo sogna di giocare con me e il cane in giardino, e io non so cosa ha sognato lei e lei non sa cosa ho sognato io... intendo?...
#124 nygandy
Come fai ad essere sicuro che quando sei sveglio non sia una rappresentazione come mel sogno?
Anzi molti indizi dicono il contrario.
Cosa è la luce o il buio?
Sono solo interpretazioni della tua mente perché in realtà sono semplicemente onde elettromagnetiche.
Anche i colori e gli oggetti sono onde..
È la tua mente che gli attribuisce un significato.
# 125 fabiomln

Ciao Fabio.
Può essere benissimo una rappresentazione, ripeto, l'ultima moda anzi è proprio il modello di universo olografico, cioè la teoria secondo la quale l'universo a 3 dimensioni che vediamo sia una sorta di "proiezione", olografica appunto, di un modello a 2 dimensioni (boh non lo capisco nemmeno, ma intuisco che in quel caso saremmo davvero delle ombre in mano a un "puparo"...).
Dilungandomi ricordo di aver letto la cosa collegata al fenomeno di "entanglement", cioè ai legami non locali tra materia e materia, che ovviamente c'entra tantissimo con quanto stiamo dicendo, e al comportamento dell'energia sull'orizzonte degli eventi dei buchi neri, energia che da puntuale, tipo un fotone, va a spalmarsi su tutto il perimetro dell'orizzonte appunto, come se fossimo proprio nell'ologramma.
Detto questo però torno a sottolineare la mia domanda che ti rivolgevo: nel sogno noi creiamo, è vero, dal nulla degli scenari, inventiamo situazioni e dialoghi che ci stupiscono essi stessi e coinvolgiamo altri elementi come persone, cose e animali, ma è tutto una nostra creazione che comincia e finisce "nel" sogno.
Questi elementi che noi sogniamo NON interagiscono veramente con noi, e anzi, anche noi non siamo noi stessi, ma la rappresentazione che ci facciamo di noi stessi per il sogno.
L'esperienza di relazionamento sempre con persone, cose e animali, nella veglia invece è una esperienza diversa dove c'è una interazione effettiva (per quanto effimera, falsa, olografica, etc...) tra i vari elementi e dove per effettiva intendo che se sparo una revolverata al mio vicino di casa nel sogno, quando mi sveglio tutto finisce lì e anzi, il vicino quando mi incontra in strada mi saluta ignaro di quanto accaduto nel MIO sogno, se invece lo faccio nella vita "reale" passo un brutto quarto d'ora in commissariato e la vicina prepara il funerale.
Ci sarà una differenza?
Non è meglio per forza una di un'altra.
Con questo inoltre non voglio sminuire il sogno, ma perimetro l'esperienza "reale" e il sogno all'interno dello stesso recinto, come 2 DIVERSE esperienze di contatto, opportunità diverse della vita, diciamo.
Cosa ne pensi?
#126 nygandy
Chi ti dice che non ti sveglierai per scoprire che il tuo vicino è ancora vivo o non è mai esistito?
Chi ti dice che non ti sveglierai per scoprire che il pianeta terra non esiste ma era un tuo sogno?
A mio avviso non c'è modo di capire se quella che chiamiamo realtà sia qualcosa di oggettivamente presente al di fuori di noi stessi o se sia una rappresentazione costruita dalla nostra mente.
Se l'argomento ti interessa ti consiglio il libro che cito nell'articolo.
Quello che non capisco è perchè ci si deve andare a complicare le cose quando invece non ve ne è alcun bisogno.
Pensare che un tal Massimo Mazzucco non sia poi così reale ma frutto di una bizzarria mentale così come la realtà dell'articolo stesso e di chi lo ha scritto, be questo sì che è frutto della fantasia mentale (fatta peraltro senza nemmeno esser valicati nell'onirico).
Il cervello di per sè non crea ma è uno strumento, un tramite di cui ci avvaliamo, e che adoperiamo sul piano fisico, e per interfacciaci. Se non si tiene considerazione di questo diventa difficile (e "complicato" per taluni) andare avanti nel cercare di comprendere il perchè dei sogni...
#128 ayarbor

Quote:

Il cervello di per sè non crea

Invece è ormai ampiamente dimostrato che il cervello crea. Come ho accennato nell'articolo, è dimostrato da esperimenti di fisica quantistica che la realtà cambia quando la osserviamo.
Questo significa che di fatto creiamo la realtà che ci circonda.

Quote:

Il cervello ..., un tramite di cui ci avvaliamo, e che adoperiamo sul piano fisico, e per interfacciaci

Ma a cosa ci interfacciamo? noi percepiamo il tempo e lo spazio come valori assoluti eppure, secondo la teoria della relatività (che possiamo anche mettere in discussione) queste dimensioni non sono affatto assolute. Significa che è il nostro cervello che le costruisce così come le percepiamo.
La percezione della gente è che il cervello percepisce la realtà OGGETTIVA come qualcosa di esterno mentre invece come ho appena descritto il cervello elabora qualcosa che non necessariamente è là fuori.
D'altronde chi ha sperimentato droghe, mentre si trova sotto l'effetto delle stesse, percepisce una realtà totalmente trasformata. Come scrisse Blake: Se le porte della percezione venissero liberate tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito.
Nella ipotesi più conservativa il cervello è un filtro che ci limita la percezione a solo una parte infinitesima della realtà (prova a pensare che tu vedi solo una parte di tutte le onde elettromagnetiche presenti).
Se dobbiamo attenerci alla scienza, uno dei suoi postulati fondamentali è che in natura nulla si crea.

Quanto alla realtà, essa è sempre rimasta coerente con sè stessa, ciò che cambia è relegato al modo con cui ci si pone difronte ad essa.
sono tutti sogni in cui sei parzialmente desto.

I sogni in realtà non sono affatto tuoi, tu sei solo osservatore, come in questa vita, tu la osservi anche se credi di gestirla.
Nel sogno il tuo spirito visita un'altra dimensione temporale, la visita nel senso che entra in contatto con colui/colei che sta vivendo quel sogno e quindi ne fa esperiena anche l'ospite.

Vabbè è un casino lo sò, scoprite da soli che è la cosa migliore.

Cito solo una frase (parziale) che un grande Profeta ci ha lasciato "Le penna ha scritto, l'inchiostro si è seccato".
Ecco questo detto sottende alla scrittura della nostra vita, è stata già scritta in tutte le sue possibili varianti, ed ognuno di noi sogna/vive un pezzettino di questa, evidentemente l'esperienza e la comprensione di questo sono più importanti del vivere la vita stessa.