Chi scrive veramente i programmi scolastici? Chi c’è dietro alla gestione dell’INVALSI, il sistema di valutazione della preparazione degli studenti, in base ai cui risultati le scuole ricevono i finanziamenti? Perché i dati sensibili degli alunni, compresi i dettagli delle valutazioni degli insegnanti, vengono gestiti da aziende private? Quali conflitti di interesse esistono nelle Commissioni Cibo e nell’Educazione alimentare?


A questa e altre domande tenta di rispondere Pietro Ratto, professore di filosofia, giornalista e saggista, già noto a chi segue Byoblu per essersi occupato di Aldo Moro e dei Rothschild. (Fonte Byoblu)

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Comments  
Io ho un documento del 1861 che riporta un programma, il quale verte principalmente sulla manipolazione dei media e delle scuole, se vuoi, Massimo, te lo passo. Il video non l'ho visto, ho approfittato del titolo. Ps Te ne ho inviata copia per email.
Il PCI avrà fatto molti errori, ma rappresetava comunque un argine a tutto questo.
Costringere gli esseri umani a stare chiusi in una stanza per ore tutti i giorni a studiare cose che piacciono a Messora e Ratto - Socrate, Platone, la morale e cose di questo genere - è una violenza.
La scuola che loro vorrebbero è quella che c'è già, e fa schifo.
Se il trattamento a cui loro vorrebbero sottoporre gli adolescenti venisse proposto anche per voi, imbraccereste i fucili domani.

Non mi piacciono tutte le intenzioni che hanno attribuito a 3LLL, ma l'idea che gli insegnanti smettano di educare sarebbe la seconda cosa più importante da attuare in ambito scolastico per liberare l'umanità dalle sue catene.

E' giusto l'insegnante impiegato, è giusto il cosiddetto nozionismo, è giusto legare la scuola al mondo del lavoro, è giusto formare lavoratori.
Male il tempo pieno, ovviamente. Ma fate attenzione, quei due fanno intendere che non vogliono il tempo pieno e poi sognano una scuola che si occupi della programmazione completa della vita interiore degli individui... ma da dove credete che esca il tempo pieno? E' come dire, non voglio scrivere un post lungo, ma ci devo mettere dentro tutte le cose sbagliate che hanno detto quei due...

Terribile anche quando dicono che la scuola attuale prepara gli studenti ad abbassare le aspettative e a lavorare al Mc Donald con 3 lauree:

1) noi non dobbiamo aspettarci che tutti evitino la povertà svolgendo lavori considerati buoni come il giornalista, l'opinionista o l'imprenditore, e che nessuno si occupi di mansioni considerate umili, ma al contrario dobbiamo pretendere che ogni mansione venga retribuita dignitosamente e che le condizioni di lavoro siano buone per tutti;

2) è ovvio che le tue lauree non contano niente, visto che stanno spingendo sempre più gente a laurearsi e continuano a lamentarsi che siamo sotto ad altri paesi d'Europa, le mansioni disponibili nel mondo del lavoro non dipendono dalla tue lauree, specialmente se i tuoi studi hanno a che fare con la morale o i poeti del '300;

3) ah perché tu pensi di riscattare il proletariato insegnandoli Socrate e Platone? Ti faranno avere condizioni di lavoro migliori? E' proprio perdendo tempo ad occuparsi di questi argomenti inutili che alla fine lo studente arriva alla maggiore età privo di un'adeguata formazione, di cui avrebbe diritto per poter vivere una vita adulta

La scuola auspicata da Messora e Ratto lede i diritti umani. Meglio il progetto 3LLL rispetto a quanto auspicato da loro e quanto auspicato dalla maggior parte dei commentatori che, in realtà, già esiste.
Sono giunto al decimo minuto, letteralmente una goduria finora, sono costretto a seguire il tutto parola per parola... non vi è audio su questo notebook, in compenso avevo come sottofondo telegraph road.
Notai di averlo in sottofondo perchè fermai il video per inviare il commento.
E' lo stesso Pietro Ratto che suonacchiava negli Aton's?
#3 Nomit


Quote:

E' giusto l'insegnante impiegato, è giusto il cosiddetto nozionismo, è giusto legare la scuola al mondo del lavoro, è giusto formare lavoratori.

è evidente che non capisci cosa dovrebbe essere la scuola
e lo confermi qui

Quote:

3) ah perché tu pensi di riscattare il proletariato insegnandoli Socrate e Platone? Ti faranno avere condizioni di lavoro migliori? E' proprio perdendo tempo ad occuparsi di questi argomenti inutili che alla fine lo studente arriva alla maggiore età privo di un'adeguata formazione, di cui avrebbe diritto per poter vivere una vita adulta

insegnare a pensare alle persone è la vera missione della scuola che è stata fatta male prima e pessimamente ora
socrate e platone sono delle tappe del pensiero umano da capire per andare oltre

in ogni caso

Quote:

noi non dobbiamo aspettarci che tutti evitino la povertà svolgendo lavori considerati buoni come il giornalista, l'opinionista o l'imprenditore, e che nessuno si occupi di mansioni considerate umili, ma al contrario dobbiamo pretendere che ogni mansione venga retribuita dignitosamente e che le condizioni di lavoro siano buone per tutti;

non mi pare che quello che dice contenga quello che dici, in ogni caso il problema che non ci siano pari dignità è proprio a causa di un ignoranza diffusa sui propri diritti che indovina un po dove dovrebbe essere imparata?

Quote:

2) è ovvio che le tue lauree non contano niente, visto che stanno spingendo sempre più gente a laurearsi e continuano a lamentarsi che siamo sotto ad altri paesi d'Europa, le mansioni disponibili nel mondo del lavoro non dipendono dalla tue lauree, specialmente se i tuoi studi hanno a che fare con la morale o i poeti del '300;

le lauree non contano nella misura in cui è il mondo del lavoro a essere completamente folle e asservite al neoliberismo nel quale l'avanzamento intellettuale , la realizzazione personale e il benessere delle persone è completamente in secondo piano rispetto alla produttività funzionale alle elite dominanti
sostenere che sia l'istituzione scolastica e l'università il problema di questa cosa è un paradosso, lo può essere nella misura in cui il disfacimento che viene descritto trasforma il nostro tessuto sociale in merda

la scuola tra l'altro deve essere un momento di socializzazione . su cosa si dovrebbe socializzare? di cosa si dovrebbe parlare durante queste socializzazioni ?di nozioni?


Quote:

La scuola auspicata da Messora e Ratto lede i diritti umani.

ottima quella di oggi in cui se l'alunno va male si cazzia l'insegnante
NOMIT: Socrate e Platone ti insegnano a pensare. La scuola dovrebbe servire a questo, non a "formare lavoratori."

I lavoratori si formano nei campi di concentramento.
Mamma mia che ignoranza e cattiveria
In Giappone sono 40 anni avanti, avevano capito molto tempo fà che le scuole e la loro educazione andavano strutturate in modo che le nuove leve fossero pronte per la società industriale.
Oggi ci ritroviamo con una cultura generale media tra i nipponici veramente bassa, praticamente ognuno sà solo ciò che gli interessa per lavoro, le vacanze non esistono e nulla viene fatto per agevolare il turismo o la vita di famiglia, anzi stanno dando ulteriori strette riducendo la giornata sportiva dei ragazzi, un culto di incontro delle famiglie.
Qui nessuno si sogna nemmeno di prendere una settimana di vacanze, figuriamoci 2 o 3 come si fa in Italia o in Europa in generale.
I ragazzi sono abbandonati da 6 mesi o anche prima agli istituti, dove risiedono fino al pomeriggio, quando finiscono le,medie, sono oramai svuotati di tutto lo scibile umano e le superiori li finiscono.
davvero un fardello pesante a cui i giovani giapponesi nin riescono a far fronte perchè non riescono a vedere alcun esempio differente.

Il loro governo, quello nascosto delle mafie industriali, è tirannico.
#3 Nomit

Oltre a quanto già segnalato, ad esempio che "Socrate e Platone ti insegnano a pensare. La scuola dovrebbe servire a questo, non a "formare lavoratori."", un altro aspetto non secondario è che la Letteratura aiuta ad apprendere i sentimenti (tra le altre cose), che i giovani di oggi spesso non conoscono e non controllano.

Inoltre la morale e l'etica sono concetti fondamentali a cui il resto dovrebbe sottostare altrimenti i risultati li puoi vedere con i tuoi occhi: bombardamenti di pace, controllo di massa, corruttele e crimini vari a tutti i livelli, prevaricazioni senza fine, nessun rispetto per gli esseri umani, sperimentazioni mediche/climatiche/ogm/clonazione, pensiero unico, etc...

Mi ha fatto sorridere eco3 (senza offesa eh) che in commenti liberi ha evocato il concetto di "onore" relativamente a dei politicanti. Oggi l'onore non significa nulla e non ha più nessuna importanza, a parte una minoranza di individui intendo, in ottica mainstream. Quando si accetta una ideologia per cui tutto (incluso i vizi, le ingiustizie, le prevaricazioni, l'inquinamento e le ruberie) contribuisce al benessere generale e quindi viene incoraggiato ai fini della crescita, si deve necessariamente abbandonare ogni scomodo riferimento all'etica e alla morale.
#6 fefochip -

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non mi pare che quello che dice contenga quello che dici

Lo presuppone.


Quote:

in ogni caso il problema che non ci siano pari dignità è proprio a causa di un ignoranza diffusa sui propri diritti che indovina un po dove dovrebbe essere imparata?

Il problema che non ci sono pari dignità è che se tu hai un lavoro che non puoi lasciare perché invece di aver acquisito competenze utili sei stato costretto a studiare i fenici e il capitolare di Quierzy e quindi fai fatica a trovarne un'altro, accetti anche di essere trattato male. Ovviamente il problema non si riduce a questo, ma, relativamente al tema della formazione, il problema è questo.

Se tu sai bene le lingue, hai la patente C, sai usare atrezzi richiesti dalle industrie della tua zona, sai guidare il trattore, hai esperienza nell'uso del muletto, sei stato formato per lavorare col computer, sai fare il barista, hai competenze elettroniche... è molto più facile che trovi lavoro, e quindi puoi cambiare lavoro, e quindi puoi dire che le condizioni di un posto di lavoro non ti vanno bene e che te ne andrai da un'altra parte.

Se invece le cose elencate sopra non le sai perché hai passato la tua adolescenza a studiare Socrate e Platone e magari le ore di inglese erano troppo poche perché, dovendo studiare tutto lo scibile umano, qualcosa si doveva tagliare e non si poteva certo saltare la poetica del fanciullino, magari avevano inserito anche l'educazione alla pace al posto proprio dell'inglese... forse conoscerai ancora meglio i tuoi diritti, ma come fai a farli rispettare? vai dal capo e declami una cantica? lo conquisti con un sofisma? ... non so, ve lo devo spiegare io??! nessuno qui ha svolto lavori non intellettuali? qui ci sta bene un uno!!1! e che cazzo!!!!!1111!!!!

#9 Mikahel - In Giappone studiano anche musica, arte, storia e giapponese antico, se togliessero queste materie forse non finirebbero di studiare a mezzanotte.

@ Redazione - Quindi chi non ha studiato Socrate e Platone non sa pensare abbastanza bene? Socrate e Platone chi hanno studiato per imparare a farlo?
Tutti i popoli del mondo la cui cultura non conosce o non conosceva Socrate e Platone, vissuti nelle decine di migliaia di anni di esistenza dell'umanità erano difettosi perché non conoscevano Socrate e Platone?
#10 mg -

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un altro aspetto non secondario è che la Letteratura aiuta ad apprendere i sentimenti (tra le altre cose), che i giovani di oggi spesso non conoscono e non controllano

Se è vero che la letteratura aiuta ad apprendere i sentimenti (e non è vero) e se è vero che oggi i giovani non conoscono e non controllano i loro sentimenti, come mai, anche se praticamente tutti i giovani da decenni studiano la letteratura, ugualmente non conoscono, come dici tu, i loro sentimenti?


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Inoltre la morale e l'etica sono concetti fondamentali a cui il resto dovrebbe sottostare altrimenti i risultati li puoi vedere con i tuoi occhi: bombardamenti di pace, controllo di massa, corruttele e crimini vari a tutti i livelli, prevaricazioni senza fine, nessun rispetto per gli esseri umani, sperimentazioni mediche/climatiche/ogm/clonazione, pensiero unico, etc...

Stesso discorso. Se è vero che studiare etica e morale serve ad evitare crimini, corruzione e bombardamenti di massa, come mai oggi, che veniamo da da una scuola che si è occupata principalmente di etica e morale, ci sono i bombardamenti di massa, la corruzione e i crimini?
Viviamo, anzi sopravviviamo, in un campo di concentramento a cielo aperto. Dietro a questo progetto ci sono gli ebrei. Un interessante rovesciamento delle parti... La scuola di Francoforte con Adorno e Horkheymer avevano già individuato il problema di parlare male del padrone del media. Comunque nella scuola sta succedendo esattamente quello che la Rowling aveva descritto ad Hogwords con l'avvento di Voldemort. Praticamente ovunque Dolores Humbridge... Comunque già nei primi anni '2000 ricordo che all'università 'quelli di CL' avevano appunti particolari da parte dei docenti per agevolarli nel conseguimento degli esami.
#12 Nomit

Che io sappia a scuola non si insegna quella roba. Ammetto che è un po' che non ci vado, però dovrebbe essere peggiorata, quindi... Il massimo della fortuna è beccare un paio di professori bravi in materie importanti così qualcosa si impara.

"Studiare" qualche capitolo su di un sussidiario scolastico per farci una verifica a crocette non significa nulla. Meglio leggersi un libro a caso, si impara di più. ;-)
In effetti ci sono dei modi in cui l'insegnamento può essere collegato alla guerra. La può favorire in due modi:

1) se siamo convinti che il cervello umano necessiti del nostro bagaglio culturale (Socrate, Platone, Dante, la storia del Mediterraneo e dell'Europa) e che senza di esso non sia possibile far rispettare i diritti umani, è facile giustificare interventi militari in paesi la cui popolazione non studia argomenti legati alla nostra storia, spacciandoli per interventi umanitari volti ad imporre la nostra cultura; questo in effetti è quello che dicevano nell'ottocento, quando si riteneva di dover convertire al cristianesimo l'intera umanità per salvarla

2) con una scuola che forma, come viene auspicato, i comportamenti, i sentimenti, le emozioni e le idee politiche degli individui, la gente verrà orientata da chi può controllarne i contenuti e se questo potere cadrà in mano ad un guerrafondaio, le persone verranno educate a desiderare la guerra

Il controllo di massa, poi, è esattamente questo: scuola che si occupa di formare la testa degli individui + mass media (la scuola stessa lo è) + forze armate + potere economico
La scuola di oggi è tendenzialmente un'efficiente fabbrica di ignoranti. Che lo sia per incompetenza o interessi, questo è.

La scuola dovrebbe formare prima le persone e solo dopo i lavoratori, dovrebbe trasmettere una certa forma mentis.

A scuola si dovrebbe studiare psicologia, per capire sé stessi in primis e poi gli altri, migliorando la comunicazione ed i risultati che si ottengono, e fornendo anche gli strumenti per abbassare il livello di stress e di sofferenza percepito mediamente da una persona nel corso della sua vita.

Dovrebbero abolire questo nozionismo stupido infarcito di complessità e passare ad un'applicazione pratica di concetti semplici ma rigorosi, che è ciò che ti porta ai risultati nella vita.

Altro che studiare inglese sui libri a suon di leggi-memorizza-ripeti(-dimentica), dovrebbero guardare film e serie TV in lingua originale;

Altro che poesie di Leopardi e versetti di Dante, si potrebbero organizzare delle sedute di discussione su temi di attualità in cui allo stesso tempo si curi il linguaggio italiano e si impari a ragionare, fornendo però un processo e non una conclusione;

Altro che stupide lezioni di storia, si potrebbe trasformare questa materia in una fantastica opportunità per cogliere i vari corsi e ricorsi storici, cosa che aiuterebbe i ragazzi a contestualizzare l'epoca in cui vivono ed imparare dal passato.

E troppe cose ci sarebbero ancora da elencare.

Una fra tutte, i professori dovrebbero essere sottoposti a controlli regolari da parte di qualificati psicoterapeuti.
Tempi avversi creano uomini forti.
Uomini forti creano tempi tranquilli.
Tempi tranquilli creano uomini deboli.
Uomini deboli creano tempi avversi.

Oggi, a che punto siamo?

La scuola serve a tenere occupati i bambini e i giovani.
Poi chi ha la fortuna di incontrare dei professori saggi, imparerà qualcosa della vita, gli altri al massimo impareranno qualche poesia a memoria.
In linea di principio, più si studia e più si diventa ignoranti.
Andate dai laureandi in medicina e chiedetegli dei vaccini.

Ci sono medici che usciti dall'Università hanno vaccinato i figli e dopo 30 anni di lavoro, hanno deciso di non vaccinare i nipoti.
e se invece la colpa, o una parte di colpa, fosse dei genitori?
Quanti genitori seguono i figli nei compiti? quanti di loro cercano di capire cosa stanno studiando? Quanti di loro fanno fare collegamenti tra quello che imparano e quello che vedono nella vita reale?

Ai genitori basta che il loro figlio sia più bravo di qualcuno e allora vuol dire che verrà promosso. A molti genitori basta che il figlio sia impegnato più tempo possibile e se la scuola non basta li cacciano dai nonni o a mille altre cose basta che non stiano tra i piedi perchè loro hanno da fare...hanno la carriera, hanno il mutuo, hanno da guadagnare per le vacanze...

Quanti genitori dedicano del tempo ai figli, quanti sanno che a 15 anni sono già a spritz, quanti sanno che se gli tiri una palla in faccia questi non la sanno prendere....

Io sento molti genitori parlare per il cazzo, criticando a destra e a manca l'operato e poi scopri che non sanno nemmeno scrivere loro, scrivono in chat come se tutto fosse un codice fiscale...ancora non sanno quando si dice "ho" oppure "o" ma la scusa sarà sicuramente il t9...nemmeno la dignità di correggere...tanto si capisce....

Io degli insegnanti di mio figlio sono contento, ma molto dipende anche da me e dalla mia compagna che gli dedichiamo il resto della giornata a differenza di tantissimi genitori che hanno scelto la carriera o il lavoro invece che l'educazione dei figli. E poi si permettono di dare la colpa alla scuola...sempre e in modo incondizionato senza rendersi conto che fuori dalla scuola il bimbo/ragazzo ha altre 16 ore!!
Diciamo che la scuola primaria dovrebbe provvedere soprattutto alla formazione della persona. In seguito, ovvero a un'età in cui si è già abbastanza in grado di conoscere le proprie attitudini e almeno un minimo le proprie scelte di vita futura ci sta la preparazione professionale. Mi stanno anche bene le facoltà a numero chiuso, nel senso che se tutti puntano alle stesse carriere più remunerative (x es: medicina, economia e commercio, legge etc.) ci ritroviamo un sacco di medici e avvocati che vanno a fare gli spazzini.
Certo il criterio di scelta dovrebbe essere esclusivamente attitudinale e senza tralasciare gli aspetti etici e morali di chi farà il medico o il magistrato.
Ci sta pure che le facoltà umanistiche siano di libero accesso, uno ha diritto di studiare quello che gli piace, pur tenendo presente che non troverà un lavoro in quel settore.

#13 quarantasette


Quote:

Viviamo, anzi sopravviviamo, in un campo di concentramento a cielo aperto. Dietro a questo progetto ci sono gli ebrei.

Kazzo...ho un sacco di amici ebrei...e non mi sono mai accorto che stessero tramando ai danni dell'umanità...
Fra l'altro ho io stesso ascendenze ebraiche...è evidente che sto sfruttando e schiavizzando popoli senza rendermene conto...
Forse devo rivolgermi a un bravo psichiatra?
@juss
Il problema principale e che a molti va bene la deriva che ha preso la società e quindi il lavorare tutti e due per campare male con due figli.
Io ho avuto una bella soddisfazione facendo licenziare una pedagologa, o meglio è lei che ha voluto licenziarsi dal suo lavoro per tornare a fare la mamma (come natura vuole) per seguire il figlio, su esempio del nucleo famigliare di me e mia moglie.
Facciamo sacrifici ma lavoro solo io.
Cosi mia moglie può seguirli, ed entrambi hanno molto più spirito critico...poi vabbhe sono anche figli di un complottista^^.
Tianos...quelle sono soddisfazioni senza prezzo. Il sacrificio di oggi, rispetto alla massa intendo, sarà ripagato domani quando la massa sarà alla deriva, lasciata sola dai figli che hanno imparato dai genitori a lasciar da sole le persone....non ci vuole un genio a capire ste cazzate, eppure....èèè noi complottisti...brutta gente O_O
#18 juss -

Quote:

Quanti genitori dedicano del tempo ai figli, quanti sanno che a 15 anni sono già a spritz, quanti sanno che se gli tiri una palla in faccia questi non la sanno prendere...

Va bene che i genitori passino un po' di tempo coi figli, ma è ancora più importante che, per un tempo ancora maggiore, stiano fuori dai coglioni. Soprattutto perché di solito sono cattivi e stupidi.
Tra la scuola e i genitori è una bella lotta.

#19 zlatorog -

Quote:

Mi stanno anche bene le facoltà a numero chiuso, nel senso che se tutti puntano alle stesse carriere più remunerative (x es: medicina, economia e commercio, legge etc.) ci ritroviamo un sacco di medici e avvocati che vanno a fare gli spazzini

Questo è ovvio.

Ma bisogna ricordarsi che il compito della politica è fare in modo che anche gli spazzini conducano una vita dignitosa quanto quella di medici e avvocati e non spingere tutti, come ottusamente si fa oggi, a diventare medici e avvocati!!


Quote:

...è evidente che sto sfruttando e schiavizzando popoli senza rendermene conto...
Forse devo rivolgermi a un bravo psichiatra?

Probabilmente è perché a scuola non ti hanno fatto studiare Ibsen!

Quote:

Ma bisogna ricordarsi che il compito della politica è fare in modo che anche gli spazzini conducano una vita dignitosa quanto quella di medici e avvocati e non spingere tutti, come ottusamente si fa oggi, a diventare medici e avvocati!!

Assolutamente! Uno spazzino è importante quanto il medico o l'avvocato! Certo la preparazione professionale (in termini di tempo e soldi) è giusto che venga "risarcita" con uno stipendio adeguato, ma la differenza dovrebbe limitarsi a quello.
Diciamo che nel mio modo di vedere le cose non dovrebbero esistere persone che guadagnano più di 10 X di qualsiasi altro.
Zlatorog...il tempo impiegato a studiare lo hanno passato al caldo o con l'aria condizionata mentre lo spazzino ripuliva al freddo o sotto il sole torrido la sua spazzatura !!! 10x un cazzo !!tutti siamo utili e nessuno indispensabile. finch'è non sparisce questo concetto dell' " io sono migliore o più importante" dalle nostre teste di cazzo non andiamo da nessuna parte e non progrediamo una beata minkia.

Edito pure: mentre studiavano, qualcuno pagava le tasse affinche lui potesse studiare, qualcuno lavorava affinche lui potesse mangiare, vestirsi, comprarsi il telefonino, lavava i suoi vestiti e mutande e stirava, pagava bollo e assicurazione dell'auto così poteva andare in discoteca...

non dovrebbero sentirsi minimamente superiori ma anzi, dovrebbero ringraziare all'infinito con umiltà chi gli ha dato quella possibilità
#16 Logos
#12 nomit

Quote:

Se è vero che la letteratura aiuta ad apprendere i sentimenti (e non è vero) e se è vero che oggi i giovani non conoscono e non controllano i loro sentimenti, come mai, anche se praticamente tutti i giovani da decenni studiano la letteratura, ugualmente non conoscono, come dici tu, i loro sentimenti?

Sono pienamente d'accordo con te Logos.
Mi sono diplomata l'anno scorso, e posso dire che la scuola è degradata parecchio.
A parte per le bocciature (quando ero in prima e seconda se avevi più di tre debiti ti bocciavano a prescindere, anche con 2 spesso), ora regalano i 6 in pagella nonostante tu abbia la media del 5 se fai un'interrogazione o una verifica detta di "recupero".
In classe eravamo arrabbiati perchè non si premiava neanche più il merito, chi aveva sudato per tutto il semestre vedeva questi qua che avendo studiato una settimana prima per la verifica recuperavano l'intera materia (oltretutto dopo le verifiche di recupero "normali" che vengono fatte dopo quasi ogni verifica).
Si sfornano asini, incapaci di comprendere l'importanza della fatica e del sudore per ottenere qualcosa.
Per la filosofia sono d'accordissimo, a patto che si insegni uno spirito critico in classe, mi spiego: fare dei dibattiti su un argomento o cose del genere.
Da noi facevano del nozionismo puro un dogma per certe materie: ad esempio la professoressa di storia e letteratura nelle verifiche chiedeva solo date, nomi o luoghi, in poche parole bastava imparare a memoria certe cose per dimenticarle subito dopo.
Sarebbe interessante proporre dei dibattiti, ad esempio in filosofia, sul perchè di certi pensieri dei filosofi in base al periodo storico (penso a Bauman, anche se è morto di recente).


#18 juss

Sono d'accordo. Credo che la morale, i valori e lo spirito critico vadano insegnati partendo dalla famiglia, la scuola non può prenderne il posto. Però credo che potrebbe allargare la mente dei ragazzi. Soprattutto cercando di farli riflettere, non di trasformarli in delle macchine impara-dimentica.


#11 nomit


Quote:

#9 Mikahel - In Giappone studiano anche musica, arte, storia e giapponese antico, se togliessero queste materie forse non finirebbero di studiare a mezzanotte.

Credo che sia giusto studiare queste materie, in quanto credo sia giusto apprendere e conoscere le proprie origini, che poi saranno le nostre radici.
Credo che dovrebbe venir data importanza maggiore a queste materie ripetto ad altre, in quanto formano la nostra base, la nostra storia e la nostra cultura.
Il problema è quando vuoi far diventare i ragazzi delle macchine apprendi-nozioni. Senza spirito critico nè capacità di ragionamento, credendo che ciò che sia più importante sia sapere cosa ci sia scritto sul libro di scuola, e non la riflessione su di esso che permetterebbe di farsi una propria opinione.

Alla base di tutto però credo che ogni nozione debba avere come riflesso la maggior conoscenza di sè stessi.
# 9
A leggere certi commenti si potrebbe capire che il Giappone è un diventato un campo di concentramento.
Proviamo a fermare a caso gli italiani per strada e facciamogli domande di cultura generale e vediamo se ne sanno di più o di meno dei giapponesi.
Ormai è chiaro che l'importante è lamentarsi.
Il giorno prima in Italia abbiamo la disoccupazione, lo spread e il debito pubblico, ma dobbiamo fare come il Giappone che in una settimana rifarebbe il ponte a Genova.
Il giorno dopo, che palle in Giappone studiano e lavorano sempre.

Comunque in Giappone rimpasto di governo e cambiamento della Costituzione pacifista in vista.
REDAZIONE


spam a gogo sul forum
Cancellato tutto, grazie
@ForestaNotturna

non ho scritto io il pezzo che hai postato :)
Il Saggio conferma:


Quote:

Abolisci lo studio e sarai senza preoccupazioni.
«La lieve differenza tra "sì" e "oh sì"», «la grande differenza tra "il bene" e "il male"», «che si debba temere ciò che altri temono» - quanto è illimitato (lo studio di tali cose)! Non se ne viene mai a capo!
Ma, quando tutti gli uomini fanno una riunione gioiosa, come per la celebrazione di un grande sacrificio oppure per l'ascensione di una terrazza in primavera, allora io solo, in quiete, non do alcun segno, come un lattante che non sa ancora sorridere, abbandonato, come qualcuno che non sa da quale parte girarsi! Quando tutti gli uomini hanno in eccesso, solo io sono come qualcuno che ha perso tutto! Ciò avviene perché ho il cuore di uno stupido, altrettanto sciocco!
Siano pure illuminate le persone comuni, solo io sono nell'oscurità! Siano pure chiaroveggenti le persone comuni, solo io sono miope! Do fioco chiarore come la luna nell'ultima fase! Mi aggiro come se non avessi dove stare! Mentre lutti gli uomini hanno qualche cosa (che sanno fare), solo io sono ignorante come un contadino! Solo io mi distinguo dagli altri uomini perché apprezzo nutrirmi della Madre!

:-D
:-D
:-D
#24 juss

Ma sono assolutamente d'accordo, cmq anche studiare è in un certo senso un lavoro e c'è chi caccia i soldi per formare il rampollo. Quindi o si rende gratuita l'istruzione universitaria e si rimborsano le famiglie che fanno studiare i figli di quanto speso, e magari si paga lo studente (se meritevole ovviamente) per il tempo dedicato, oppure è ovvio che per una questione di equità chi ha studiato deve guadagnare di più. Altrimenti non studierebbe più nessuno.
Se uno a 18 anni va a fare lo spazzino e si prende 1500 al mese (che dovrebbe essere lo stipendio minimo x tutti) ha il tempo di accumulare denaro e costruirsi qualcosa. Se quello che studia x fare il medico inizia a lavorare a 30 anni dopo aver speso un capitale, per percepire lo stesso stipendio mi sembra chiaro che qualcosa non va e che nessuno sceglierebbe di fare il medico...
Il problema è l'eccessivo divario fra lo stipendio di uno spazzino e quello di un medico...
Medici o professionisti vari che si prendono parcelle da 500 € l' ora o manager che ci aggiungono pure uno zero alla fine, non dovrebbero esistere, così come lavoratori "umili" che guadagnano 3 euro magari x farsi il culo e rovinarsi la salute.
La nostra struttura sociale è profondamente sbagliata dalle fondamenta...
Un medico contribuisce alla sanità pubblica, uno spazzino pure, un necroforo pure. Proviamo a immaginare il mondo pieno di spazzatura e cadaveri dappertutto...neppure il medico servirebbe a nulla.
Un musicista o un ballerino produce intrattenimento, alla pari di un calciatore, e per molti è più soddisfacente assistere a un piccolo concertino che guardarsi lo strapagato Ronaldo...
Poi tornando nel topic visto che abbiamo un po' deviato...
Se devo assumere uno è meglio prendere uno preparatissimo ma privo di ogni etica e in sostanza un pezzo di merda oppure una brava persona anche se un po' meno preparata?
Io sceglierei in ogni caso il primo...
Quindi ben venga una formazione umanistica che mi sviluppa prima di tutto la persona, e poi le competenze professionali.
La nostra struttura sociale è profondamente sbagliata dalle fondamenta...

è proprio questo il concetto.
Si è legati a catene del cazzo chiamate denaro.

Siccome abbiamo tutti bisogno di tutti e studiare costa comunque sacrifici io dico:
tutti devono contribuire alla vita sociale in base alle proprie competenze e passioni. Chi decide di fare lo spazzino lo fa per vari motivi: perchè non vuole avere altri pensieri oltre l'orario di lavoro e quindi finite quelle 6 ore poi si fa i cazzi suoi o perchè terminate le scuole basilari non ha più voglia di studiare perchè non gli piace o non lo appassiona. Chi decide di studiare per fare il medico o l'ingegnere lo fa per passione. Poi ci sono le materie per chi non ha voglia ne di lavorare ne di studiare ma bene o male si porta a casa una laureeta mantenuto dai genitori utile solo per fare la domanda come postino e essere in graduatoria più alta.

Rimaniamo comunque nei primi 2 casi: in entrambi i casi le persone dovrebbero essere remunerate perchè entrambe contribuiscono al bene della società. Entrambe devono svolgere la loro mansione dando il 100%, ovvero lo spazzino tiene pulito il suolo, lo studente passa gli esami con 110 (medici che passano con 96 sono inguardabili a mio avviso).

Lo studente che non passa con 110 smette di fare lo studente e si dedica ad altre mansioni lavorative e non passa a facoltà più semplici giusto per scaldare un po' di banchi.

Questo però è possibile solo se la moneta non è un bene commerciale come lo è ora che, in modo scandaloso, siamo costretti a comprare (assurdo di più non esiste credo).

Ma l'uomo è troppo avido e competitivo (in un'unica parola direi coglione) e non accetterebbe mai di avere la stessa automobile del bidello o della donna delle pulizie....l'avvocato deve avere il mercedes, il bidello la panda....l'uomo è proprio idiota dentro (in generale...non sono tutti così)
#32 zlatorog -

Quote:

Poi tornando nel topic visto che abbiamo un po' deviato...
Se devo assumere uno è meglio prendere uno preparatissimo ma privo di ogni etica e in sostanza un pezzo di merda oppure una brava persona anche se un po' meno preparata?
Io sceglierei in ogni caso il primo...

Sì ma l'etica non viene infusa da una formazione umanistica. Se così non fosse e fosse invece come hai scritto, dovresti sostenere che tutte le persone al mondo che vivono o sono vissute in paesi e in epoche in cui mancava la formazione umanistica dall'inizio dell'umanità fino ad oggi... sono dei pezzi di merda.

Tutte le persone che vivono e sono vissute fuori dalla società industriale, nelle foreste, nella steppa, nei deserti e nelle savane... tutti pezzi di merda privi di ogni etica.

Al contrario, i membri delle classi dirigenti europee degli ultimi secoli, dotati di una formazione umanistica enorme, sono e sono stati tutti brave persone.
@ForestaNotturna

Vorrei però darti un consiglio. In merito a


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A parte per le bocciature (quando ero in prima e seconda se avevi più di tre debiti ti bocciavano a prescindere, anche con 2 spesso), ora regalano i 6 in pagella nonostante tu abbia la media del 5 se fai un'interrogazione o una verifica detta di "recupero".
In classe eravamo arrabbiati perchè non si premiava neanche più il merito, chi aveva sudato per tutto il semestre vedeva questi qua che avendo studiato una settimana prima per la verifica recuperavano l'intera materia (oltretutto dopo le verifiche di recupero "normali" che vengono fatte dopo quasi ogni verifica).
Si sfornano asini, incapaci di comprendere l'importanza della fatica e del sudore per ottenere qualcosa.

ti propongo una riflessione.

Io ero uno di quei ragazzi che tu citi. Probabilmente, non ti sarei stato molto simpatico.

Però mi sento di dirti una cosa, che magari a te non farà piacere o sembrerà un cliché, ma che è saggio ascoltare. Dei miei compagni delle superiori, tutti quelli che hanno raggiunto risultati sopra la media a livello lavorativo appartenevano alla mia stessa categoria.

Riporto solo un'eccezione, fra l'altro di una mia carissima amica, grande "secchiona" e per 15 anni avvocatessa in un importante studio legale. Ma è davvero un ago in un pagliaio, tutti quelli che si facevano il mazzo a scuola sono finiti con impieghi e stipendi assolutamente nella media che non giustificano l'impegno profuso a scuola.

Io studiavo la metà degli altri, e non era mai roba di scuola. Studiavo economia e mercati, studiavo la speculazione finanziaria e gli scritti di psicologia e marketing, qualsiasi cosa reputassi utile. Il risultato è che a 35 anni avrei potuto ritirarmi a vita privata, e questo perché avevo già afferrato la differenza fra le nozioni teoriche e le abilità pratiche, e come acquisire queste ultime (specie nei settori in cui sarebbero state remunerate maggiormente). Ovviamente non studiavo le materie scolastiche mai più di 2 mesi l'anno, ed era comunque tutto tempo perso.

Se ti sei appena diplomata, prendi questo come un monito: imparare a distinguere il nozionismo fine a sé stesso dalle abilità che portano ad un risultato pratico, TANGIBILE. Qualsiasi cosa tu voglia fare nella vita.

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Ma l'uomo è troppo avido e competitivo (in un'unica parola direi coglione) e non accetterebbe mai di avere la stessa automobile del bidello o della donna delle pulizie....l'avvocato deve avere il mercedes, il bidello la panda....l'uomo è proprio idiota dentro (in generale...non sono tutti così)

È il mercato a fare il prezzo, e la presunta idiozia dell'uomo c'entra poco.

Uno spazzino svolge sicuramente un lavoro utile per la società, ma dal punto di vista del mercato è facilmente rimpiazzabile. L'offerta (ovvero l'insieme di persone che farebbero quel lavoro a quel prezzo) è superiore alla domanda.

Personalmente trovo questo meccanismo giusto e meritocratico.
E' il mercato che ci ha ridotto così...scusa l'uomo non è idiota...sono stato troppo clemente...è proprio coglione dentro!!
#33 juss

Purtroppo è così.
Contesto questo:


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Chi decide di studiare per fare il medico o l'ingegnere lo fa per passione.

Così dovrebbe essere, ma purtroppo spesso la scelta è dettata solo da motivazioni economiche.


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porta a casa una laureeta mantenuto dai genitori utile solo per fare la domanda come postino e essere in graduatoria più alta.

E così non dovrebbe essere...avere una laurea per fare il postino non serve a nulla, dovrebbero essere selezionati quelli più adatti a fare il postino!!!


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Ma l'uomo è troppo avido e competitivo (in un'unica parola direi coglione) e non accetterebbe mai di avere la stessa automobile del bidello o della donna delle pulizie....l'avvocato deve avere il mercedes, il bidello la panda....l'uomo è proprio idiota dentro (in generale...non sono tutti così)

Eh...purtroppo questa è pura verità, e il principale motivo per cui siamo nelle condizioni che siamo...


#34 Nomit

E' vero anche questo, chi è bastardo dentro può farsi in vena la cultura umanistica e rimanere un pezzo di merda.
Così come un perfetto ignorante può possedere qualità di etica e umanità fuori dal comune. Pensa che proprio in questi giorni ho conosciuto un anziano che faceva il macellaio (oddio...cosa diranno i vegani e gli animalisti) con l'istruzione minima della sua epoca, eppure una persona stupenda!
Diciamo che la formazione umanistica non garantisce nulla ma può contribuire ad alzare un po' l'asticella della media.
Il che è già qualcosa di buono.
Diciamo che per ottenere un vero cambiamento in positivo delle coscienze è necessario prendere in considerazione che il 90% della formazione di un individuo lo fa la famiglia.
Per questo anche se potrò sembrare nazista, io sarei favorevole all'eugenetica.
Per fare figli (l'atto più importante in assoluto) bisognerebbe conseguire un'apposita patente.
Chi non possiede i requisiti, perchè è un pezzo di merda, perchè è un aguzzino, perchè è una persona priva di rispetto x il prossimo, mi spiace! Niente figli. E se ne vuoi avere lo stesso paghi una tassa altissima e proporzionale al tuo reddito (come dovrebbero essere tutte le tasse e tutte le multe).
Se invece dimostri di essere una brava persona, saggia, etica, intelligente e sana, lo stato dovrebbe aiutarti a fare tanti figli.
Così cambierebbe il mondo, la scuola da sola non basta.
Zlatorog, ma chi decide chi è una brava persona e chi no? E chi decide come deve essere formata la personalità degli studenti?

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Zlatorog, ma chi decide chi è una brava persona e chi no? E chi decide come deve essere formata la personalità degli studenti?

Semplice: non la formi, li aiuti a tirarla fuori.

La scuola non dovrebbe inoltre trasmettere valori (termine vuoto, ciò che per te rappresenta un valore per me può non farlo, e viceversa), ma convinzioni ed abitudini.

Se instilli nei bambini e nei ragazzi la convinzione (ad esempio) che aiutare gli altri porti dei benefici tanto a chi aiuta quanto a chi viene aiutato ed ha ripercussioni positive a livello di comunità, e dai seguito a questo con delle azioni pratiche, nel tempo si creeranno delle abitudini che porteranno risultati tangibili.

Un valore di per sé non è nulla, ha valenza solamente a livello individuale poiché le interpretazioni possono variare moltissimo.
NON ho ancora visto il video quindi non so esattamente di cosa tratta ma rispondo sulla scia di alcuni commenti che ho letto, dicendo che francamente mi fa un po' sorridere che discutiate di socrate e company quando invece ci sono ben altri problemi alla base. mia figlia frequenta le superiori e devo dire che ho notato un notevole peggioramento da quando, eoni fa, ci andavo io. la cosa più eclatante, a mio avviso, è la quantità di ore perse: inutile disquisire su COSA insegnare se manca proprio il tempo. tra assemblee studenti, feste varie, giornate della memoria, giornate di questo e quello, conferenze varie, agitazioni sindacali (almeno 4-5 ogni anno), soggiorni-studio alle'estero (2 settimane all'anno), ovviamente gite ed uscite varie e, ultimo ma non ultimo, quella beneamata alternanza scuola-lavoro (minimo 2 settimane l'anno) mi spiegate quand'è che hanno il tempo di portare a termine i programmi delle varie materie? e difatti gli insegnanti sono costretti a correre, spiegare in mezz'ora un intero nuovo argomento magari facendo compito in classe due gg dopo (successo più di una volta). come conseguenza c'è un massiccio ricorso alle ripetizioni private, mentre ai miei tempi era cosa assai rara. mi spiegate a cosa serve la scuola se poi io, genitore, per starle dietro devo pagare esternamente altri professori?
lasciamo poi perdere le condizioni economiche in cui versano, tanto che ogni anno, ad ogni iscrizione, son costrette a chiedere la carità alle famiglie tramite contributo volontario. e non vi dico che alle elementari chiedevano ogni inizio anno l'acquisto di determinati materiali da parte dei genitori (mi ricordo, per es, una risma a testa di fogli per le fotocopie) perché non avevano soldi. avevo letto all'epoca che in alcune scuole chiedevano pure la carta igienica. poi vi potrei dire che mia figlia alle elementari e medie ha beneficiato del libri in comodato gratuito ma già l'anno dopo questo non era più possibile perché il comune non aveva più schei.

insomma, discutere su cosa insegnare è giusto e sacrosanto ma se la base è questa non si va lontano.
Cerere -

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inutile disquisire su COSA insegnare se manca proprio il tempo. tra assemblee studenti, feste varie, giornate della memoria, giornate di questo e quello, conferenze varie, agitazioni sindacali (almeno 4-5 ogni anno), soggiorni-studio alle'estero (2 settimane all'anno), ovviamente gite ed uscite varie e, ultimo ma non ultimo, quella beneamata alternanza scuola-lavoro (minimo 2 settimane l'anno) mi spiegate quand'è che hanno il tempo di portare a termine i programmi delle varie materie?

A parte le agitazioni sindacali, sono tutti tentativi di formare la personalità degli studenti nel modo che hanno deciso diversi politici, le scuole superiori e medie non hanno lo scopo di insegnare qualcosa di utile. E nessuno lo ritiene sbagliato. Tutti vogliono cambiare la scuola nel senso che deve formare la personalità degli studenti non come fanno oggi ma nel modo che piace a loro.
#35 Logos

Ti ringrazio e apprezzo il tuo pensiero :)
Ma il mio punto non era riferito ai voti. Il punto è che non viene compreso il fatto che per ottenere qualcosa bisogna faticare.
Tu stesso dopo scuola "Studiavo economia e mercati, studiavo la speculazione finanziaria e gli scritti di psicologia e marketing, qualsiasi cosa reputassi utile", quindi faticavi.
Il faticare per qualcosa credo sia un valore, a cui la scuola non educa più (per la mia esperienza).

Credo che le nozioni scolastiche siano importanti, perchè credo che debbano avere come riflesso la maggior conoscenza di noi stessi. A me personalmente sono state utili le discussioni avvenute in filosofia, dove facevamo delle discussioni in cui lo studio e la realtà interagivano fra loro.
Perchè credo che un conto sia il nozionismo fine a se stesso, un conto sia il nozionismo a cui applichi delle riflessioni che permettono di migliorarti.
La scuola un tempo serviva per formare le classi dirigenti.
E chi dirigeva doveva essere preparato e "pensante".
Il latino, la letteratura, la filosofia, erano le basi su cui si formava la predisposizione al ragionamento e all'assimilazione
di qualunque materia, anche tecnico scientifica.
Questo fino alla metà degli anni settanta, quando l'istruzione è diventata "di massa", ma che con quei presupposti, ha formato troppe
menti pensanti, con i risultati che abbiamo visto, e che il potere costituito ha faticato a gestire.
Per questo si è compreso che l'istruzione doveva restare di massa, in fin dei conti è un ottimo strumento di controllo,
ma che gli studenti andavano lasciati a pascolare sui banchi di scuola, a brucare erbacce come le capre, invece di imparare il latino e l'analisi logica.
Con i risultati che vediamo.
Tengo a precisare che conosco anche giovani, magari fuoriusciti da licei classici di una certa fama, laureati in ingenieria, con cui si puo' parlare di qualunque cosa, e che alla fine, una certa selezione in ogni caso ancora avviene, nonostante il livello medio si sia abbassato inesorabilmente.
Da quando la scuola ha smesso di "fare cultura" ci ritroviamo con le nuove generazioni la cui massima aspirazione è quella di partecipare al Grande fratello.
La questione secondo me non è se sia importante imparare il latino o conoscere la filosofia. La questione è che queste materie, insieme a italiano, storia, geografia ma anche altre, ti formavamo e ti avviavano al ragionamento. Questo almeno era il fine dei licei. Poi c'erano i cosiddetti istituti tecnici che, oltre a darti una infarinatura generale, cercavano di prepararti a materie più tecniche come il diritto o l'estimo o l'economia. Cioè ti mettevano in condizione di cercarti un lavoro anche senza possedere una laurea.
Oggi lo scopo della scuola è quello di creare masse decerebrate ed analfabete. Basta farsi un giro su youtube o su qualche social e leggere i commenti degli utenti. Gli errori di grammatica e di ortografia non si contano. Gente che non sa più distinguere la e congiunzione dalla é voce del verbo essere III persona singolare indicativo presente. Così come non sanno più distinguere a preposizione semplice da ha voce del verbo avere ecc. ecc. Inutile poi parlare delle particelle pronominali che sono una sorta di utopia.

Non dimentichiamoci però che la crisi è dovuta anche alla qualità degli insegnanti. Quelli che ho avuto io era gente che si era formata nel dopo-guerra al massimo negli anni 60. La mia ex di storia ed italiano era un ex 68ina. Gli insegnanti di oggi sono quelli che si sono formati negli anni 90-2000 quando c'era già una grave crisi di valori dovuta al berlusconismo e l'istruzione galleggiava nel nulla tra riforme e contro-riforme.

Anche l'Università è stata distrutta con le recenti riforme. Quella sui crediti formativi e sulle lauree triennali. Le nuove lauree di primo livello non sono altro che quelle vecchie quadriennali a cui sono stati soltanto alleggeriti i programmi (quindi resi meno funzionali alla bisogna). Il numero di esami è lo stesso. Ma sono diventati quasi tutti semestralità e con un numero di ore di lezione molto inferiore a prima. Morale della favola: ti prendi una laurea di primo livello che non serve nemmeno a pulirti il culo e sei costretto a farti la specialistica che di specialistico però non ha proprio nulla.

Ma signori..... questo è il volere del NWO!!!
Questa è una delle tante dimostrazioni di come la privatizzazione crei solamente danni immensi al paese e alla popolazione.
Il patrimonio dello stato, i servizi, le infrastrutture, la moneta, ecc. devono rimanere in mano allo stato!
Altrimenti poi accade che pochi individui ricchi gestiscono la nostra vita e anche il futuro dei nostri figli andando a controllare anche quello che deve essere insegnato.
La madre di tutti i guai che riguardano le materie umanistiche e non solo è dovuto alle leggi che hanno impedito di studiare il latino seriamente come si faceva una volta...
Chi è cagion dei propri mali pianga se stesso...
Materia umanistica che così come cambia il giorno appare singolarmente interpretabile, mi manca il "disinteressato" Calvero, se ne andò, un pò per merito suo, un pò per de-merito nostro.
Naturalmente risulta spontaneo escludere Massimo.
Chi ha privatizzato la Scuola Pubblica (senza dirlo)?
A parte l'uomo chissà cosa altro si potrebbe inserire al posto di S P