I ragazzi di Rio

sarà sicuramente bello, ma è talmente triste che non credo arriverò alla fine....

un pugno allo stomaco. Ma che caxxo di umanità siamo?

un pugno allo stomaco. Ma che caxxo di umanità siamo?

Anch'io sono rimasto ammutolito per mezz'ora, dopo averlo visto.

Fossimo in 200milioni su questa terra...credo non ci sarebbe il "lusso" di questo degrado..

Fossimo? Chi lo dice che in mezzo ai 200 milioni dobbiamo esserci noi?

NULLA FIDELIS NULLO DOLORE / DANKUS MINISTER JUSTITIAE

ANTEATER:

Ho sempre pensato che il degrado sia conseguenza dell'abbondanza gestita senza lungimiranza...

Io invece ho sempre pensato che sia conseguenza dell'egoismo e della prepotenza.

ANTEATER:

Ho sempre pensato che il degrado sia conseguenza dell'abbondanza gestita senza lungimiranza...

Io invece ho sempre pensato che sia conseguenza dell'egoismo e della prepotenza.

Ce lo siamo scelto noi il sistema egoista . Chi "ha" fa di tutto per tenerselo e fa anche di tutto per far si che chi "non ha" non abbia mai quanto noi .
Atteggiamento vecchio quanto l'umanità .

Ma l'importante è che gli sponsor siano contenti e che L'Italia abbia preso molte medaglie. Vai così !!

Vidi questo dicumentario parecchi anni fa sulla RAI quando ancora la RAI era guardabile, ovviamente in seconda serata per non turbare troppo. Appena ho visto i primi secondi mi sono ricordato della scena in cui sniffano colla per trovare riparo dalla vita di strada...che dire, dovrebbero mandarlo in onda al posto delle telecronache di quell'ologramma che è l'Olimpiade.

Pochi conosceranno questo film
Lo aggiungo

Pixote, la legge del più debole di Hector Babenco

Questi ragazzi non sono mai stati bambini, ma sono nati adulti: in loro non c'è l'innocenza tipica dell'infanzia, come non c'è crescita né alcuna alternativa futura, e la loro unica colpa è quella di essere nati in condizioni miserrime e da genitori spesso mai visti.

it.fulltv.tv/pixote-a-lei-do-mais-fraco.html

"Nell'introduzione uno speaker giornalista avverte lo spettatore che il film vuole essere un documento, l ricostruzione della situazione tragica in cui si trovano costretti a vivere oggi milioni di minorenni nei suburbi della grandi città del Brasile. Poi comincia la storia di Pixote, che viene presentata in due parti, dentro il riformatorio ed in città dopo la sua fuga. Se la descrizione delle delinquenze giovanili dentro il carcere ha una certa giustificazione, quella in città è quasi gratuita." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 95, 1983)

Il film deve essere ben più vecchio del 2001, non riconosco il modo di vestire, ne i v
Ho verificato, il film è del 1990

Chissà se il protagonista è riuscito a diventare adulto e farsi una vita un poco migliore o ha fatto la fine di China...



Purtroppo da allora ad oggi credo che le cose siano solo peggiorate per i nuovi bambini senza famiglia e per la gente nelle favelas

questo documentario non mi ha convinto, sembra quasi costruito e i 2 ragazzini protagonisti sembrano non completamente della strada (il modo con cui toccano la spazzatura, l'aspetto, la dentatura, il modo di parlare).

anche altri personaggi sembrano non completamente spontanei.

sembra una finction basata su stereotipi e luoghicomuni.

che poi riflettano la realta' non ci sono dubbi, anzi, forse è peggio.

Non sapevo che ci fossero bambini di strada alieni alle favelas. Che strano

L imagine che piu mi si incolla al cervello é que questi bambini, figli di drogati, abbandonati, con dieci fratelli nati da dieci padre diversi, nati con turbe per l alcool e gli stupefacenti ingeriti ancora prima di nascere, cosparsi di stupri e prostituzione, esclusi da tutto...saranno a loro volta genitori e cosi negli anni, uno dopo l altro...

Mi piacerebbe andare là e organizzare una scuola in cui spiegare il seguente programma:
Lettura e scrittura, truffa della moneta debito, truffe dei viaggi lunari e 9/11, sistema industriale e proprietà usurpata delle macchine industriali, illegittimità della proprietà privata, modi per riprendersi pacificamente il ruolo e lo spazio che spetta a ogni essere umano sempre pacificamente.

questo documentario non mi ha convinto, sembra quasi costruito e i 2 ragazzini protagonisti sembrano non completamente della strada (il modo con cui toccano la spazzatura, l'aspetto, la dentatura, il modo di parlare).

anche altri personaggi sembrano non completamente spontanei.

sembra una finction basata su stereotipi e luoghicomuni.

che poi riflettano la realta' non ci sono dubbi, anzi, forse è peggio.

Se entri nelle simpatie dei ragazzi, basta poco per convincerli ad essere filmati nella vita di tutti i giorni,
qualche real... anzi, allora c'era il cruzeiro, qualche pasto decente che nel 1990 costava una miseria per
un europeo, e il gioco è fatto.

Se poi gli stai dietro filmando le loro scorribante, dopo poco la telecamera non esiste più, è inevitabile,
e tornano alla vita di tutti i giorni malgrado l'operatore/i al seguito. Ai terzi avranno dovuto chiedere il permesso
per essere filmati.

In un contesto simile, è più complicato costruire il tutto piuttosto che usufruire dell'abbondante materiale
messo a disposizione dalla realtà carioca.

Le cose dal 1990 non sono cambiate di molto, giusto per dirne una,
in occasione delle olimpiadi sembra siano spariti almeno 300 ninos de rua e
considerate le spese sostenute dallo stato per le infrastutture (circa 6 miliardi di dollari),
è inevitabile chiedersi perchè tanto denaro non sia stato destinato a scopi ben più nobili.... la risposta è ovvia,
appalti gonfiati e tutto ciò che ne consegue, per la gioia di politici e imprenditori corrotti...

Ribadirlo sa di banalità...

Per i "vecchi" che lo conoscono , consiglirei ai ggiovani di andare sul tubo e vedersi "mondo cane" - tutto finto, con gente prezzolata. Regista Jacopetti a da li' comincio' tutta la merda di finti documentari,dove pagava morti di fame pert fare cose orribili ad animali.