Il materiale di RA secondo Dipende

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6 Anni 8 Mesi fa #12126 da Al2012
Ciao avatar imbronciato!

però qui da noi, sul pianeta Terra è successo qualcosa, qualcosa di molto grosso che RA e gli altri continuano a sminuire.
Lo fanno perché dal loro punto di vista non è importante e anche per non farti spaventare/arrendere.
E' come se ci fosse qualcuno/qualcosa/alcuni che non vuole che tu ascolti la vocina.

Semplificando, la spinta evolutiva deve essere contrastata da qualcosa, altrimenti il gioco finisce troppo presto e senza sforzo non c’è gusto.

Sforzo vuol dire: sofferenza, fatica, cadere e risollevarsi …. Un impegno continuo che deve rinforzare la volontà e forgiare l’intento .

Sinceramente non so se sulla Terra le cose sono più complesse che da altre parti, il fatto è che se siamo qui c’è un motivo, è anche vero che il grado delle difficoltà superata da più gloria e rafforzano l’intento.

Per cui bisognerebbe prima di tutto individuare chi ti vuole fermo, non chi ti vuole male.
Qual è l'istituzione più conservatrice della Terra?

La religione!

Insisto su questo punto perché il problema sembrerebbe derivare unicamente dalla mancata scelta della maggioranza degli umani, perché impossibilitati a farla. La maggior parte degli umani non anela, non desidera un salto quantico soprattutto perché non sa della sua esistenza.

Qui devo farti una domanda.
Non mi è chiaro se il passaggio dimensionale deve essere collettivo o può essere individuale?

Mi rendo conto che le cattive compagnie rendono difficile anche al singolo il raggiungimento e mantenimento della giusta vibrazione,

Il rapporto tra coscienza individuale e collettiva è innegabile, ma non saprei definire fino a quale punto può impedire il passaggio ad un’altra dimensione o densità.

Hai consigli pratici da dare? Qualcosa di semplice che possa aiutare almeno a mettersi nello stato d'animo ideale per fare questa "trasformazione?

Il consiglio più pratico che posso dare è che se la cosa interessa veramente ci sono sicuramente tutti i mezzi per poterla approfondire, seguendo le proprie sensazioni.

I primi input li ho ricevuti dal libro Avere o Essere? di Fromm e alcune letture di libri di maestri Indiani, ultimamente e in modo più approfondito attraverso la lettura di alcuni libri di F. Capra

Qualcosa di semplice potrebbe essere comprendere che l’olismo unifica e il riduzionismo separa.
L’olismo rappresenta il presente/futuro, il riduzionismo il passato ….

Non saprei che parole utilizzare per creare lo stato d’animo ideale per una trasformazione che unisce cose che prima erano vissute come separate se non “Amore”.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

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6 Anni 8 Mesi fa #12128 da polaris

E' come se ci fosse qualcuno/qualcosa/alcuni che non vuole che tu ascolti la vocina.

Come scrisse Charles Fort "Siamo proprietà di qualcuno o se non di qualcuno, di qualcosa. Qualcosa è in possesso della Terra, tutti gli altri si tengono a distanza".

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6 Anni 8 Mesi fa #12129 da FranZeta
Passavo da queste parti e ho deciso di fermarmi a fare un saluto...

Dipende ha scritto: Ragazzi, continuerò a scrivere ancora per un po', poi se non vi va di partecipare alla discussione va bene lo comprendo però poi dovrò smettere perché tanto vale aprirmi un blog tutto mio ( e non ho voglia) e perché non voglio fare come l'utente “Alimento” che continua imperterrito a scrivere una nuova bibbia.

Beh se vuoi un vero esempio di soliloquio vai a dare un'occhiata al mio thread vacca2O! No, scherzi a parte, quando riesco leggo volentieri queste tue rinnovate riflessioni, era un po' che non facevo immersioni in questo universo parallelo e almeno per me non è proprio facile rimettersi in qualche modo in risonanza. Non c'è nemmeno più l'utente @invisibile che tanto ti faceva girare i maroni...ma sicuramente contribuiva in termini di quantità.

In ordine sparso, qualche citazione.

RA dice che sulla Terra nel 1981 erano incarnati una settantina di milioni di erranti. Ripeto gli erranti sono entità che hanno compiuto il loro lavoro di terza densità, hanno compiuto anche il quarto e spesso anche il quinto e sono arrivati al sesto livello vibrazionale (al pari di RA) e hanno deciso di reincarnarsi in terza densità, sul pianeta Terra per dare una mano.


Quindi direi che gli erranti sarebbero attualmente almeno l'1% della popolazione terrestre. Se si fossero incarnati proprio in quell'1% di popolazione che detiene oltre il 50% della ricchezza complessiva, forse avrebbero avuto vita più facile nel cercare di aiutare l'umanità. O forse sarebbero diventati pure loro degli avidi sfruttatori, magari travestiti da filantropi. Chissà forse alcuni lo sono davvero, non ho capito bene come dovrebbe funzionare la storia degli erranti...sono più tipi alla Gandhi? O alla Steve Jobs? Alla Elvis? O magari stile tossico eroinomane? Comunque stiano le cose, se penso a come doveva essere il mondo nel 1981 (ero troppo piccolo per averne una coscienza diretta), a com'era vent'anni dopo, a com'è oggi...direi che questo esercito di erranti non è riuscito a concludere proprio un cazzo, anzi.

Dalle rivelazioni di RA viene fuori che esistono alcune entità che, anche se in numero assai minore (credo che il rapporto sia 1 a 10) s'incarnano proprio con l'intento di metterlo nel culo al prossimo. In un Pianeta misto come la Terra s'incarnano sia entità che vogliono servire il prossimo, sia quelle che vogliono servire solo se stesse.

Beh se è per questo c'è anche una percentuale importante (direi almeno 4-5 su 10) che viene al mondo già con le mutande in testa e aspetta solo che passi il primo degli 1-su-10 di cui sopra a svolgere il proprio intento (semicit. Wanna Marchi). Si possono salvare solo per via aritmetica, perchè per via karmica sono già fottuti in partenza. Lo dico scherzosamente e senza intenti denigratori, sia chiaro.

L'acqua presente nei nostri corpi reagisce agli stati d'animo e ne conserva la memoria.

Io avevo fatto l'esperimento del riso, proposto dallo stesso scienziato. Due barattoli di riso bollito (sempre di acqua si parla), su uno un'etichetta con un pensiero positivo, sull'altra negativo, tipo "amore" e "odio", effettivamente il primo a marcire era quello dell'odio. Anche alcune pratiche omeopatiche si fondano su fenomeni simili, anche se personalmente ritengo che siano tutte conseguenze di facoltà nascoste della nostra mente, che quasi mai riusciamo a fare emergere. Nei casi in cui l'omeopatia funziona, s'intende, perchè spesso e volentieri non funziona, ma non vorrei andare OT.

Anzi a dire il vero questi messaggi, oltre ad essere ripetitivi fino allo sfinimento – ricordo che in una sessione del materiale di RA, RA dice che una volta, per comodità, invece di contattare direttamente gli umani misero una specie di ripetitore telepatico che diceva sempre le stesse cose e quando Don chiese perché lo fecero, RA rispose perché gli umani chiedono sempre le stesse cose... Cioè non fanno un solo passo avanti, comunque dicevo oltre ad essere ripetitivi, questi messaggi a me hanno sempre dato l'idea dell'atteggiamento che può avere un padre terrestre col figlio ritardato.

Cioè RA aveva messo una specie di operatore automatico?
-Siete in linea con RA...[breve gingle musicale]...
-Stiamo momentaneamente facendoci i cazzi nostri in sesta densità...click
-se volete informazioni sulla legge dell'uno digitate 1 [ovviamente]...click
-se volete sapere perchè la vostra vita è così fottutamente incasinata digitate 2...click
-se volete sapere...
-[2]
-avete digitato 2, la risposta al perchè la vostra vita è così fottutamente incasinata la trovate nella legge dell'uno. Grazie per averci contattato vi aspettiamo in sesta densità fra un miliardo di anni.

Vabbè dai, si fa per scherzare, però anche RA con il ripetitore telepatico un po' ci prende per il culo a noi poveri imbecilli di terza densità.

@Al2012:

Anche nel mio nickname, (che mi ha fatto guadagnare l’etichetta di newage), c’è racchiusa la speranza/illusione di un possibile “salto quantico” della coscienza collettiva, possibile se si raggiungesse la famosa massa critica.

Ma dai...quindi è da leggersi come "ci si vede nel 2012"? Un po' come "telefonami tra vent'anni" di Dalla (quanto mi piace quella canzone...)? Io ci trovavo invece un'assonanza con HAL9000 di Odissea nello Spazio, pensa te...però l'etichetta new age credo sia più indotta dalla foto...

FranZη

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6 Anni 8 Mesi fa #12131 da Dipende
Ciao Al

Semplificando, la spinta evolutiva deve essere contrastata da qualcosa, altrimenti il gioco finisce troppo presto e senza sforzo non c’è gusto.

Sforzo vuol dire: sofferenza, fatica, cadere e risollevarsi …. Un impegno continuo che deve rinforzare la volontà e forgiare l’intento .

Sinceramente non so se sulla Terra le cose sono più complesse che da altre parti, il fatto è che se siamo qui c’è un motivo, è anche vero che il grado delle difficoltà superata da più gloria e rafforzano l’intento.


E ci siamo, il gioco delle incarnazioni si basa su questo, se tu avessi le stesse capacità e la stessa consapevolezza di quando sei disincarnato non ci sarebbe sfizio. Io parlavo di un'altra cosa, di una sensazione che hanno percepito in molti sulla Terra fino ad ora.
Di una forza negativa che si sommerebbe alle distorsioni insite nella densità che noi stiamo sperimentando...vabbè è complicato

Qui devo farti una domanda.
Non mi è chiaro se il passaggio dimensionale deve essere collettivo o può essere individuale?


Il passaggio dimensionale avviene in automatico appena tu raggiungi la vibrazione giusta, a prescindere in quale spazio/tempo e tempo/spazio tu ti trova.
Questo avviene perché non c'è un vero e proprio giudizio, è più una cosa tecnica.
I cicli maggiori (quelli di 25.000 anni circa) servono un po' come resoconto planetario, mentre il ciclo “master” quello di 75.000 pone fine alla densità.
Se tu dovessi aver raggiunto la vibrazione adesso e abbandoni il corpo, la tua essenza vibrerà in assonanza alle “cose” di quarta densità e hai diritto a sperimentare queste “cose”...sempre se vuoi.

Un pianeta Terra di quarta densità non esiste ancora però, o meglio esiste ma non è ancora percepibile, diventerà “reale” solo dopo la fine del ciclo.

Il consiglio più pratico che posso dare è che se la cosa interessa veramente ci sono sicuramente tutti i mezzi per poterla approfondire, seguendo le proprie sensazioni.

I primi input li ho ricevuti dal libro Avere o Essere? di Fromm e alcune letture di libri di maestri Indiani, ultimamente e in modo più approfondito attraverso la lettura di alcuni libri di F. Capra

Qualcosa di semplice potrebbe essere comprendere che l’olismo unifica e il riduzionismo separa.
L’olismo rappresenta il presente/futuro, il riduzionismo il passato ….

Non saprei che parole utilizzare per creare lo stato d’animo ideale per una trasformazione che unisce cose che prima erano vissute come separate se non “Amore”.


Grazie Al


Uè Fran è un piacere rivederti qui

Quindi direi che gli erranti sarebbero attualmente almeno l'1% della popolazione terrestre. Se si fossero incarnati proprio in quell'1% di popolazione che detiene oltre il 50% della ricchezza complessiva, forse avrebbero avuto vita più facile nel cercare di aiutare l'umanità. O forse sarebbero diventati pure loro degli avidi sfruttatori, magari travestiti da filantropi. Chissà forse alcuni lo sono davvero, non ho capito bene come dovrebbe funzionare la storia degli erranti...sono più tipi alla Gandhi? O alla Steve Jobs? Alla Elvis? O magari stile tossico eroinomane? Comunque stiano le cose, se penso a come doveva essere il mondo nel 1981 (ero troppo piccolo per averne una coscienza diretta), a com'era vent'anni dopo, a com'è oggi...direi che questo esercito di erranti non è riuscito a concludere proprio un cazzo, anzi.


Da quel che ho compreso, in genere (perché esistono un mucchio di eccezioni) gli erranti sono in prevalenza di sesta e quinta densità. Abbiamo visto che sia in quinta, ma soprattutto in sesta densità per arrivarci devi aver fatto un mucchio assai grosso di esperienze, molte di più di un'entità di terza.
Questo porta inevitabilmente due riscontri immediati. Una forte personalità e un senso di alienazione.
La terza densità è una densità molto pesante e gli erranti ci si abituano con difficoltà. Questo spesso porta l'entità a beccarsi un bel po' di malattie, o allergie.
Non troverai, almeno di eccezioni, un errante fra, non so...il pubblico di Maria De Filippi ad esempio, o di Paolo Bonolis, lì difficilmente ne troverai. Anche fra i militari non ne trovi.

Gli erranti, in genere, individualmente non fanno un cazzo di eclatante, lavorano per un progetto a lungo termine...mi spiego.
Fuori di qui si è capito che gli umani nel 1800 non avevano abbastanza tempo per farsi le domande, per riflettere e per meditare sulla creazione perché completamente schiavi del lavoro, allora un gruppo di erranti (che non si conoscevano fra di loro) si sono incarnati con l'intento di far guadagnare agli umani questo tempo perso ed è cominciata la rivoluzione industriale.
Più tempo libero da dedicare a pratiche umane che ti fanno evolvere.
Poi è subentrata la televisione e si sono di nuovo tutti spenti.

Beh se è per questo c'è anche una percentuale importante (direi almeno 4-5 su 10) che viene al mondo già con le mutande in testa e aspetta solo che passi il primo degli 1-su-10 di cui sopra a svolgere il proprio intento


Già, però non vengono al mondo già con le mutande in testa, gliele mettono a circa 2 anni.

Cioè RA aveva messo una specie di operatore automatico? ….
Vabbè dai, si fa per scherzare, però anche RA con il ripetitore telepatico un po' ci prende per il culo a noi poveri imbecilli di terza densità.


Già, io fossi stato in lui ci avrei mandati a cagare definitivamente, ma per fortuna io non sono lui.

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6 Anni 8 Mesi fa #12132 da Dipende
Franzeta, il fatto che tu sia un matematico e che ogni tanto ci passi a trovare, per me è una buona cosa :wink:

Come continuo a ripetere dal primo dei miei interventi, sembrerebbe tanto che il “Creando” esista unicamente in quanto percepito.
La diversificazione individuale di questa percezione, rende il “Creando” molto vasto e potenzialmente infinito.
Questo modo di intendere il “Creando” non solo è abbastanza interessante, ma a mio parere, stimola processi mentali nuovi nel caso a qualcuno venga voglia di indagare.

Anche concettualizzare il tempo tridimensionalmente come già si fa per lo spazio, è un gioco assurdo in principio, ma utile in seguito.
Prova a dare delle coordinate al tempo, come faresti per lo spazio e unisci il tutto alla prima regola della Creazione che dice che nell'essenza non solo tutto è un'unica cosa che si distorce al tal punto da diversificarsi, ma che tutto è ora, cioè tutto avviene simultaneamente e in un solo punto.
Tutto in un unico spazio/tempo ed in un unico tempo/spazio.
Cosa ti trovi?
L'illusione di quel che un'entità individuale percepisce come esistenza e sottolineo “illusione”.
Ciò che sta a significare? Prima di tutto vuol dire che se tu ti intestardisci a dare un senso logico al tempo cronologico e allo spazio infinito, prima o poi devi fermarti perché più vai in profondità, più i conti non tornano.
Poi significa che i paradossi che si formeranno nel caso volessi continuare la tua ricerca, non sono più davvero tali se si tengono in considerazione i due assunti di prima, cioè che il “Creando” esiste unicamente in quanto percepito e che la diversificazione individuale di questa percezione, rende il “Creando” molto vasto e potenzialmente infinito.
Ciò da senso alla non località delle particelle, al collasso della funzione d'onda, al fatto che una particella riesce a collassare simultaneamente alla sua “gemella” sulla Terra anche se la porti su Giove.
Qui non c'entra la velocità della luce in quanto la luce non va, la luce è.

La tua coscienza, come la mia e come quella di ogni entità esistente, individua come reale solo il segmento che sta sperimentando. A lei (entità) non serve sapere che tutto è simultaneo e che proprio in questo preciso momento lei sta anche sperimentando nel 1938, nel 1112, nel 4500 avanti Cristo, e nel 2530 dopo Cristo... o non avrebbero senso né la sperimentazione, né l'evoluzione.
Il fatto che tu sperimenti contemporaneamente non solo in diversi posti dell'Universo, ma anche in diversi tempi della Creazione crea, nel caso tu riesca ad intuirli, i cosiddetti “Universi paralleli”.

Però questo fatto che essenzialmente noi tutti sperimentiamo tutto lo sperimentabile in un unico punto nel tempo e nello spazio, nel ricercatore crea (e deve farlo) miliardi di paradossi sia nel tempo che nello spazio, che rimarranno insormontabili se si vuol dare a tutti i costi un senso logico a tutto questo.

La fisica quantistica è indubbiamente molto più stimolante della fisica meccanica per il fatto che un nuovo ostacolo non diventa un muro come avviene per la fisica meccanica, ma l'ostacolo rappresenta lo spunto per nuove teorie che proprio dall'ostacolo traggono ispirazione.

So di alcuni scienziati americani ed europei che stanno cominciando a riunire la scienza alla spiritualità divise da oramai troppo tempo. Questo sicuramente farà apparire nuovi orizzonti e nuove terre da esplorare che potrebbero cambiare radicalmente il senso di intendere la vita.
Ma per i discorsi fatti in precedenza, questi scienziati vengono ancora ora ostacolati, derisi e spesso denigrati nello stesso loro ambiente di ricerca.

Anche Dio, o meglio il suo simbolo è fondamentalmente percezione.
Conosco gente che crede in Dio (anche personificato) e lo considera un'entità buona e giusta che in fin dei conti sa quel che fa. Questa gente trae indubbiamente beneficio da questo simbolo. Ne trae sicurezza e tranquillità e questo faciliterà qualsiasi tipo di “missione” o “compito” loro debbano portare a termine.
Conosco però anche gente (molti di più) che invece considera Dio come un padrone e non solo ne ha timore, ma questa condizione porta l'entità a sentirsi indegna e fondamentalmente inutile.
Per questa gente Dio funziona come un specie di alibi. “Lascia fare a Dio” “Ci pensa Dio” “Dio vede e provvede” etc.

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6 Anni 8 Mesi fa #12143 da kempis
Ciao Dipende,
vorrei ringraziarti tantissimo per questo topic, veramente molto interessante. Ti sono grata per l’esposizione così semplice e allo stesso tempo raffinatissima del materiale di RA, che avevo affrontato un po’ a pezzetti sparsi negli anni scorsi senza mai trovare tempo e forza per approfondire. Che dire, grazie, soprattutto perché più di una volta mi hai fatto sorridere...e pure ridere!

Grazie anche a tutti gli utenti che hanno contribuito, in particolare ad Al2012, i cui commenti sono sempre particolarmente interessanti.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Al2012

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6 Anni 8 Mesi fa #12145 da Al2012
@ FranZeta

Ma dai...quindi è da leggersi come "ci si vede nel 2012"? Un po' come "telefonami tra vent'anni" di Dalla (quanto mi piace quella canzone...)? Io ci trovavo invece un'assonanza con HAL9000 di Odissea nello Spazio, pensa te...però l'etichetta new age credo sia più indotta dalla foto...

Quando mi sono iscritto a LC avevo iniziato il mio “viaggio” nella fisica quantistica che mi ha sbattuto in faccia un concetto di Coscienza e realtà percepita del tutto nuovo, e contemporaneamente seguivo anche il tema del “calendario maya”, che non ho mai vissuto come fine del mondo, ma come opportunità, come occasione per poter far evolvere la coscienza individuale/collettiva ….

La foto del pellerossa è dovuta al fatto che fin da bambino avevo un legame con loro, anche se inizialmente non per scelta mia.

@ Dipende

Come continuo a ripetere dal primo dei miei interventi, sembrerebbe tanto che il “Creando” esista unicamente in quanto percepito.
La diversificazione individuale di questa percezione, rende il “Creando” molto vasto e potenzialmente infinito.
Questo modo di intendere il “Creando” non solo è abbastanza interessante, ma a mio parere, stimola processi mentali nuovi nel caso a qualcuno venga voglia di indagare.

Il termine “Creando” che tu hai coniato, come ti ho già detto, racchiude perfettamente la mia idea di una Creazione che coincide con il Creatore.
Tutti gli elementi racchiusi nel Creando determinano il Creando stesso modificandolo in una continua co-creazione di nuovi elementi.

Una caratteristica del Creando (Vita) è quella di autogenerarsi e nella continua ricerca della complessità adattandosi e modificando l’ambiente, per questo dai organismi semplici mono cellulari siamo arrivati ad esseri multicellulari sempre più complessi.
Questa evoluzione che secondo la scienza ordinaria è solo fisica, non è altro che la parte materiale di una evoluzione della Coscienza.

E’ il grado di Consapevolezza raggiunto dalla Coscienza che percepisce il Creando.

Anche concettualizzare il tempo tridimensionalmente come già si fa per lo spazio, è un gioco assurdo in principio, ma utile in seguito.

In merito alla bidirezionali del tempo io trovo molto interessante la teoria del matematico Luigi Fantappiè che contrappone alla entropia la sintropia.
Fantappiè studiando la sintropia trovò che ha le stesse proprietà dei sistemi viventi, organizzazione in strutture, ordine e complessità, similitudini che gli fecero pensare che la vita provenga dal futuro piuttosto che dal passato

L’entropia si può visualizzare con onde divergenti che partono da un punto posto nel passato, la sintropia si può visualizzare con onde convergenti che partono da un punto posto nel futuro – attrattore -, il punto di incontro tra queste due onde rappresenta il presente.

Prova a dare delle coordinate al tempo, come faresti per lo spazio e unisci il tutto alla prima regola della Creazione che dice che nell'essenza non solo tutto è un'unica cosa che si distorce al tal punto da diversificarsi, ma che tutto è ora, cioè tutto avviene simultaneamente e in un solo punto.
Tutto in un unico spazio/tempo ed in un unico tempo/spazio.

Qui il discorso si fa complesso …

Ovviamente per noi immaginare “qualcosa” che trascenda le dimensioni temporali e spaziali è difficile.
Come è difficile accettare l’idea del continuum in cui fatti differenti (in spazio e tempo illusori) possano esistere simultaneamente in unico Uno a-temporale e a-spaziale.

So di alcuni scienziati americani ed europei che stanno cominciando a riunire la scienza alla spiritualità divise da oramai troppo tempo. Questo sicuramente farà apparire nuovi orizzonti e nuove terre da esplorare che potrebbero cambiare radicalmente il senso di intendere la vita.
Ma per i discorsi fatti in precedenza, questi scienziati vengono ancora ora ostacolati, derisi e spesso denigrati nello stesso loro ambiente di ricerca

I fisici quantistici nella loro ricerca del base della materia non hanno trovato una particella, ma un’onda
Niente mattoncini lego, ma una vibrazione, proprio come è narrato nella filosofia spirituale orientale.
Hanno scoperto che la scienza quantistica non poteva più ignorare l’esistenza della coscienza, che l’osservatore (coscienza) interferisce sullo stato della energia/materia

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6 Anni 8 Mesi fa #12146 da FranZeta

Dipende ha scritto: Gli erranti, in genere, individualmente non fanno un cazzo di eclatante, lavorano per un progetto a lungo termine...mi spiego.
Fuori di qui si è capito che gli umani nel 1800 non avevano abbastanza tempo per farsi le domande, per riflettere e per meditare sulla creazione perché completamente schiavi del lavoro, allora un gruppo di erranti (che non si conoscevano fra di loro) si sono incarnati con l'intento di far guadagnare agli umani questo tempo perso ed è cominciata la rivoluzione industriale.
Più tempo libero da dedicare a pratiche umane che ti fanno evolvere.
Poi è subentrata la televisione e si sono di nuovo tutti spenti.


Sì, nel commento precedente ho scherzato un po', però immaginavo qualcosa del genere, grazie comunque per la spiegazione. Diciamo che se sono loro gli artefici della rivoluzione industriale forse questa va ascritta alle cazzate di cui parlavi altrove, prima ancora dell'avvento della TV, perchè la classe operaia del 1800 non è che avesse poi tutta questa disponibilità di tempo e benessere in più rispetto ai servi della gleba di qualche secolo prima...

Tra l'altro questo mi ricorda altre fonti secondo le quali, dietro ad alcune tecnologie che hanno permesso la recente rivoluzione nel campo dell'informatica e delle telecomunicazioni, ci siano suggerimenti "alieni". La disponibilità di potenza di calcolo e memoria a basso costo, unita alla connessione istantanea e globale, fra le varie cose hanno portato alla nascita di internet e questa sì, nel nostro discorso, mi pare sia una bella pensata. Almeno per ora decisamente più riuscita della rivoluzione industriale.

Anche concettualizzare il tempo tridimensionalmente come già si fa per lo spazio, è un gioco assurdo in principio, ma utile in seguito.
Prova a dare delle coordinate al tempo, come faresti per lo spazio e unisci il tutto alla prima regola della Creazione che dice che nell'essenza non solo tutto è un'unica cosa che si distorce al tal punto da diversificarsi, ma che tutto è ora, cioè tutto avviene simultaneamente e in un solo punto.
Tutto in un unico spazio/tempo ed in un unico tempo/spazio.


Qui si aprirebbe un mondo di considerazioni nel quale mi ero immerso parecchi anni fa. Diciamo che già la concezione di spazio-tempo quadridimensionale è una svolta gigantesca rispetto a quella classica. Se mi permetti mi dilungo un poco sull'argomento, non sia mai che salti fuori qualche spunto per le tue riflessioni più generali. Userò anche un minimo di notazione tecnica per ragioni più che altro di chiarezza.

L'universo della fisica classica (ma si potrebbe dire della filosofia) come si sa è uno spazio euclideo tridimensionale, con l'aggiunta di un parametro indipendente che rappresenta il tempo. Potremmo indicarlo così:

Universo classico = {(x(t),y(t),z(t))}

Cioè l'insieme dei punti nello spazio 3D dipendenti dal parametro temporale t. Se prendiamo un certo istante fissato t0 ci ritroviamo in uno spazio euclideo puro, cioè dalla fisica stiamo passando alla geometria. Già questa era una visione piuttosto profonda della realtà, talmente "buona" che si usa tuttora nella maggior parte delle applicazioni pratiche. Poi arrivò la relatività ristretta con Minkowski (no, Einstein non c'entra in questo...) che ci disse -NO! Spazio e tempo sono una sola cosa, impossibile separarli dato che non si ha esperienza di un luogo senza un tempo o viceversa. L'universo diventò questo:

Universo di Minkowski = {(x,y,z,t)}

Poco dopo ci fu l'avvento della relatività generale (qui Einstein entra in gioco) e l'universo di Minkowski diventò solo un caso particolare, una versione locale e piatta di un qualcosa di più complesso, curvo e tuttora ignoto. MA, nella versione originale della relatività ristretta c'è un MA, che si ricollega a quanto dicevi tu, e che necessitava di questa introduzione per essere descritto. E' noto che la distanza fra due punti (infinitamente vicini, ma non è essenziale qui) dello spazio-tempo è la seguente:

ds2=dx2+dy2+dz2-c2dt2

ed è in effetti questa la vera caratterizzazione dello spazio-tempo di Minkowski rispetto a quello classico, dove la distanza è quella euclidea:

ds2=dx2+dy2+dz2

e il tempo non compare essendo come già detto un parametro indipendente. Qualcuno si accorse presto che se consideravamo come tempo non "t", ma "ict" (i è l'unità immaginaria, cioè la radice di -1, c è la velocità della luce), la metrica (= distanza) di Minkowski tornava ad essere quella euclidea, dato che (ict)2=-c2t2. Quindi lo spazio-tempo di Minkowski poteva essere considerato come un particolare spazio euclideo, stavolta di dimensione 4 perchè risultava inglobata anche la dimensione del tempo, ma con una clausola oltremodo sconvolgente: il tempo è da considerarsi come una normale dimensione spaziale, ma immaginaria! Il fatto che risulti moltiplicato anche per la velocità della luce c è solo un fattore di scala, ininfluente, e che esiste comunque anche nella versione standard della relatività. Qui "immaginario" è da intendersi nel senso squisitamente tecnico del termine: un numero reale moltiplicato per la radice di meno uno, o un numero complesso con parte reale nulla se preferiamo, ma senza troppi voli pindarici sulle ali del dizionario dei sinonimi e contrari. Quindi potremmo ridefinire l'universo di Minkowski così:

Universo di Minkowski (versione immaginaria) = {(x,y,z,ict)}

Ma adesso arriva il bello. Consideriamo lo spazio delle velocità dei punti dello spazio-tempo appena definito, questo risulta essere del tipo:

Spazio delle velocità di Minkowski = {(-ix/c,-iy/c,-iz/c,t)}

Dato che l'unità immaginaria stavolta compare davanti alle variabili spaziali, è da interpretarsi come un tempo-spazio (rubo la tua espressione) con tempo tridimensionale e spazio unidimensionale. Anche qui -1/c è un fattore di scala ininfluente nel ragionamento. Ecco allora che già nell'ambito della relatività ristretta si può dare un senso al tuo concetto di tempo-spazio dimensionalmente invertito. Aggiungo che nella meccanica, sia classica che relativistica che quantistica, lo spazio delle posizioni e lo spazio delle velocità sono due enti complementari e ugualmente determinanti nella comprensione dei fenomeni, a partire dalla meccanica lagrangiana, passando per quella hamiltoniana per arrivare fino a Schrödinger e alla sua famosa equazione, che tra l'altro nella forma è concettualmente la trasposizione di quanto fatto da noi sopra quando abbiamo aggiunto una "i" e un fattore di scala a un'espressione classica.

Dove ci porta tutto questo? E chi lo sa! Però nell'astrazione matematica spazio-tempo e tempo-spazio esistono già, e coesistono. Poi quanti e quali riscontri ci siano nel mondo reale -qualunque cosa significhi "mondo reale"- è un altro discorso, ma in questo thread ai confini della ragione (in senso buono eh) direi che ha scarsa importanza. Per quanto mi riguarda, se un ente appartiene all'astrazione matematica, ha già un suo livello di esistenza -qualunque cosa voglia dire "esistenza". Altrimenti non avrei passato tanto tempo ad interessarmente (anche se ho conosciuto matematici materialisti fino al midollo, credo che il loro interesse per la materia fosse una qualche variante di quello che si può avere per le parole crociate, o per i puzzle, comunque mi hanno sempre ispirato una certa compassione). Mi fermo qui va là, ho gia scritto pure troppo.

FranZη

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6 Anni 8 Mesi fa #12148 da thorsten029
Grazie per aver condiviso le tue preziose informazioni. È molto utile per noi, si prega di visitare sotto di noi:- :shake:

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6 Anni 8 Mesi fa #12151 da Dipende

Qui il discorso si fa complesso …

Ovviamente per noi immaginare “qualcosa” che trascenda le dimensioni temporali e spaziali è difficile.
Come è difficile accettare l’idea del continuum in cui fatti differenti (in spazio e tempo illusori) possano esistere simultaneamente in unico Uno a-temporale e a-spaziale.


Hai perfettamente ragione Al, è colpa mia, sono andato un po' oltre perché queste informazioni non fanno parte del lavoro di terza e nemmeno di quarta, è dalla quinta densità in poi che tu cominci a destreggiarti fra questi paradossi...e ad “usarli” per uno scopo
Il mio era più un tentativo di rassicurare i ricercatori, specie quelli più incalliti, di non demoralizzarsi se alla fine dei conti ti viene fuori una incomprensibile, pazzesca, assurda, fittizia, insensata, grottesca, paradossale teoria.

Fran

Non saprei, forse è come dici tu. Questo fatto della rivoluzione industriale non è una mia osservazione, ma è una rivelazione di RA. Io non avrei mai potuto fare un'osservazione del genere perché io nel 1750 non ci sono mai stato e se ci sono stato in qualche mia vita precedente, ovviamente non ricordo una mazza e visto che delle cronache terrestri mi fido sempre meno, a prescindere che la fonte sia una tavoletta d'argilla, o un libro di storia, o un quotidiano stampato ieri, non potrei mai dire con certezza come se la passassero all'epoca e quale giovamento abbiano realmente avuto dalla rivoluzione industriale.
Però credo che il discorso di base rimanga valido, cioè, tranne rari casi di diciamo “convergenze” che hanno poi permesso ad una singola entità errante di fare sensibili cambiamenti, anche regionali, che poi possano avere avuto un risalto planetario creando così nuovi modi di intendere la vita (tipo Ghandi), la maggior parte delle azioni degli erranti avvengono a lungo termine e in maniera collettiva.
Cioè tipo un gruppo di erranti s'incarna come scienziato (logicamente s'incarnano come umani neonati che diventeranno bambini curiosi, non è che s'incarnano direttamente col camice addosso) in vari posti del pianeta e ognuno di loro comincerà a lavorare ad un progetto simile.
Molte invenzioni/metodi su questo Pianeta sono balenate quasi contemporaneamente nella capoccia di vari scienziati sparsi per il globo ed estranei tra di loro.

Nikola Tesla ad esempio era un errante, cercò di donare agli umani una tecnologia che se adottata avrebbe illuminato il Pianeta gratis, non c'è riuscito.
Bach era un errante, non ha inventato/scoperto niente di scientifico...però che musica.

L'osservazione sulla TV invece e tutta mia, ma nemmeno tanto perchè in una seduta, se non ricordo male, Don chiede a RA quale sia la funzione della TV e RA risponde che prevalentemente fa da narcotico.

Qui si aprirebbe un mondo di considerazioni nel quale mi ero immerso parecchi anni fa. Diciamo che già la concezione di spazio-tempo quadridimensionale è una svolta gigantesca rispetto a quella classica. Se mi permetti mi dilungo un poco sull'argomento, non sia mai che salti fuori qualche spunto per le tue riflessioni più generali. Userò anche un minimo di notazione tecnica per ragioni più che altro di chiarezza.


Oh cazzo ...devo leggere con calma...:question:

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6 Anni 8 Mesi fa #12152 da Dipende
Ciao Kempis, sei molto gentile, grazie.

Ho una strana capacità innata di trasformare delle robe diciamo complicate, o difficili da ricordare in dei "fatterelli" a volte comici.

Devi sapere che in tutte le scuole che ho frequentato da studente, tutti i miei compagni di classe andavano bene in storia.
Questo capitava perché io raccontavo loro la storia in maniera buffa come fosse una sequenza di sketch e lo facevo in dialetto. Loro dovevano solo ricordare le date a memoria.
Oltre a divertirci, ci rendemmo conto che questa cosa serviva a dare un filo logico alla storia e che risultava poi più facile andare bene all'interrogazione.
Il professore di storia ci mise anni per capire come era possibile una cosa del genere e ci sgamò perché un nostro compagno mentre esponeva una parte della storia cominciò a ridere.
Poi la voce si è sparsa e nell'anno in cui mi diplomai raccontavo storielle a circa una cinquantina di ragazzi.

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6 Anni 8 Mesi fa #12153 da Maksi
Ciao Dipende.

La canalizzazione di Ra l'ho letta (non tutta) una decina di anni fa. All'epoca ero abbastanza preso dalla questione prettamente aliena e dal destino che ci attende. Non ero assolutamente un seguace New Age, ma da li' a poco (un paio di anni), iniziai a studiare le ricerche di Malanga sugli adotti, la coscienza e anima. All'impatto questo Ra (che non c'entra una mazza col dio egizio, che e' ben altra cosa; quindi questa strana entita' ha utilizzato un nome quantomeno improprio), sembrerebbe che abbia divulgato delle informazioni veritiere (ma non so quanto utilizzabili) che coincidono si con le tradizione sapianziali degli nostri antenati iperborei, ma ha anche un po' semplificato (si piu' dire "modernizzato"?), catalogando il uomo "buono" come altruista e quello "malvagio" come egoista. La percezione del negativo e positivo e' molto cristianeggiante e fatalista. Questo mi ha fatto dubitare di queste canalizzazioni. Cercavo le conferme nelle tradizioni antiche, dove la cosmologia e la natura umana (di un certo tipo umano) erano sempre ben spiegate e determinate. Per farla breve questo Ra virtuale pare abbia catalogato umani passivi (quelli che si annullano spiritualmente per trovare l'Amore universale) come virtuosi e quelli attivi (quelli che costruiscono civilta' per dire) come quelli che incatenano la nostar liberta' spirituale. La cosa e' mooolto sospetta, perche' si ricollega ad una morale tossica, molto in voga anche nelle sette messianiche. Questa morale della spiritualita' passiva (preghiera dell'amora contro odio) no ve ne traccia nelle sapienze tradizionale antiche, che anzi vedevano i sentimenti di odio o amore come parassiti. Questo Ra-falso sembra in effetti proprio un parassita. Coi sentimenti non ci evolviamo da nessuna parte, ma invece qui vedo ancora molta gente che vede nell'Amore la salvezza, che invece determina proprio il nostro annullamento spirituale. Ripeto: di questa morale di Ra-falso nelle dottrine antiche non c'e' ne traccia. Non e' un caso che abbia fatto presa negli ambienti puritani anglosassoni, dove la morale del positivismo passivo (sentimentalismo) e il negativismo attivo (volonta' di potenza) e' un punto cardine della loro esistenza spirituale. Sono schizofrenici.

Saluti.

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6 Anni 8 Mesi fa #12157 da Dipende
Ciao Maksi

Non posso controbattere alle tue osservazioni, per due motivi:
Primo perchè l'ho già fatto ampiamente nelle 10 pagine che compongono il thread dove credo ci siano tutte le mie osservazioni sul caso specie dopo la comparsa dell'utente “Invisibile” e non credo possa aggiungere altro tranne forse il fatto che dal mio punto di vista RA si chiama RA perchè questo è il suo nome...non è mica colpa sua? Che poi questo nome sia stato associato in seguito ad un qualcosa di negativo, dal mio punto di vista, è tutta roba umana.
Secondo, ed è il motivo più importante, non posso far altro che prendere atto delle tue osservazioni e...boh...forse gioire del fatto che ognuno possa essere libero di avere la propria opinione personale.
Per me questo fattore è importante. Mi trovo in disaccordo con te, ma le tue osservazioni sono chiare, hanno una loro logica e le hai esposte con garbo senza salire su di alcun pulpito.
Benvenuto nella discussione.

Guardando i vari commenti direi che c'è un solo ed incontestabile punto su cui tutti gli utenti che sono intervenuti sono d'accordo. La dannosa inutilità delle religioni.

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6 Anni 8 Mesi fa #12159 da kempis
Dipende, ti ho inviato un PM

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6 Anni 8 Mesi fa #12160 da Maksi
Dipende grazie per la risposta.

Se devo essere sincero non mi va di sorbirmi i "discorsi" di Invisibile :woa:

Se vuoi possiamo confrontarci su vari aspetti della cosmologia e del percorso spirituale e iniziatico delle tradizioni ancestrali. Non sono un massimo esperto, ma se dobbiamo confrontare le affermazioni di questo Ra virtuale con le dottrine originali, allora molte cose non tornano (perche' diciamola tutta questo Ra si fa portavoce di proprio quelle dottrine). Diciamo che mi fido piu' dei miei antenati che di questo essere non meglio identificato.

Comunque per me Ra (il dio egizio) non e' affatto una figura negativa anzi. E' lui la nostra stirpe. Purtroppo una certa corrente massonica corrotta [da taluni] ha usurpato la simbologia solare di Ra, camuffando il suo occhio col quello di Geova. Bisogna stare molto attenti.

Stammi bene.

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6 Anni 8 Mesi fa #12162 da Dipende

Se vuoi possiamo confrontarci su vari aspetti della cosmologia e del percorso spirituale e iniziatico delle tradizioni ancestrali.


Per me va bene

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6 Anni 8 Mesi fa #12166 da FranZeta

Dipende ha scritto: Oh cazzo ...devo leggere con calma...:question:

Se ti può aiutare, in estrema sintesi, in un'interpretazione naturale della relatività speciale si può considerare una posizione come un vettore con tre coordinate spaziali e una temporale, una velocità come un vettore con tre coordinate temporali e una spaziale. Se non ho capito male era quanto suggerivi tu con la tua idea di spazio-tempo e tempo-spazio.

FranZη

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6 Anni 8 Mesi fa #12259 da Dipende

Se non ho capito male era quanto suggerivi tu con la tua idea di spazio-tempo e tempo-spazio.


Si si era proprio quello solo che io faccio sempre fatica ad interpretare una formula. In matematica sono sempre andato un schifo.

Alcuni utenti mi hanno detto che entrare in questa discussione è come entrare in un mondo parallelo "il mondo di Dipende" dove sembra quasi che tutti i Renzi, i Berlusconi, i vaccini e anche solo le beghe quotidiane svaniscano per un momento, o meglio più che svanire, hanno una diversa importanza.
Io sta cosa la prendo come un complimento...anche se potrebbe significare pure: "Uè Dipende ma con tutto sto casino che sta succedendo lì fuori, tu ti metti a pensare a RA e al tempo che non è tempo e lo spazio che non è spazio?"

Comunque io continuo per ora....


Nella mia prefazione avevo accennato a Michael Newton e Brian Weiss...e anche ad altre cose, poi non essendo strettamente legate al materiale, non ho approfondito...e visto che ora sto approfondendo (sempre dal mio punto di vista) posso scrivervi la mia impressione sulla vicenda ipnosi regressiva, o meglio un accenno, poi chi sa se andrà avanti...

Ipnosi, una finestra sull'inconscio, o un condizionamento mentale?

Se uno volesse dare una risposta secca a questa domanda, la risposta sarebbe senz'altro la seguente.
E' entrambe le cose, più altre cose.

E' sempre difficile dare una risposta secca, farlo sul pianeta Terra diventa spesso impossibile.
Questo perché noi umani viviamo di preconcetti, o meglio per essere precisi, ci ritroviamo un cervello che lavora per associazione e se il concetto originale da associare viene a mancare, il cervello userà un preconcetto non verificato a cui affidarsi.
Siccome i concetti sul pianeta Terra sono stati stravolti, l'umano si ritrova spesso a lavorare su preconcetti, che sono la lontana ombra del concetto originale
Questo causa un vero e proprio casino ogni qual volta il ricercatore tenta di indagare con occhio critico e spassionato.
Nel caso dell'ipnosi abbiamo a che fare sia con i preconcetti dell'ipnotizzato, ma anche con i preconcetti dell'ipnotizzatore che vuole(dentro di se) sentire determinate cose.

Ma prima di discutere di questo aspetto, bisogna sapere che il cervello umano è “fabbricatore di realtà”. Senza tirare in ballo il materiale di RA, o qualsivoglia testimonianza ai limiti del “paranormale” posso assicurarvi che gli scienziati sono arrivati al punto di comprendere che la realtà a cui tutti noi facciamo affidamento non è altro che dei pacchetti di luce/informazione codificati che vengono ricevuti da una antenna specifica che è il cervello umano.
Ciò sta a significare che la realtà materiale risulta tale solo se c'è un cervello a percepirla.
Qualcuno di voi starà esclamando: “E grazie al cazzo!” Se non ci fossero cervelli, non ci sarebbero persone e in un deserto di anime cosa vuoi percepire? Un po' come quella domanda che ho spesso sentito dire in giro (da gente che non c'ha capito un cazzo) “Ma se in una foresta disabitata cade un albero, ma non c'è nessuno che se ne accorge, l'albero è davvero caduto?”
Oppure...se io vi dicessi che un oggetto verde, prendiamo ad esempio una pianta, se io vi dicessi che quella pianta ha le foglie di un bel verde brillante solo perché c'è la luce, quando non c'è luce ha invece le foglie nere, voi potreste dimostrarmi che mi sbaglio?
Non sto dicendo che sia l'oscurità a far apparire tutto scuro ed indistinguibile, ma proprio che le piante sono in realtà nere, è ed è solo un inganno che la luce usa che ce le fa vedere verdi. Potreste dimostrarmi che sto sbagliando?
E come fareste?

Insomma se non ci fosse un cervello così strutturato, l'esperienza materiale percepibile in terza densità, o meglio...parlando in termini umani per non impressionare alcuno, l'esperienza delle persone sulla Terra, sarebbe simile a quel che può provare uno che si è appena fatto di LSD.
Una sequenza geometrica di stringhe di luce colorata senza senso e senza una forma specifica da poter poi comparare con altre forme, per tirarci poi su una storia...altro che albero che cade.

Per cui, per nostra fortuna (e anche sfortuna come vedremo in seguito) il cervello funziona unicamente come elaboratore dati. Come potrebbe fare un'antenna collegata ad un PC.
Le informazioni che arrivano, si può dire arrivino in forma neutra, sarà poi l'elaboratore cervello, che oltre a codificarla, darà un senso a questa informazione e a darle un valore emotivo.
Per il discorso che affrontavo in precedenza, non avendo un centro elaborazione dati che gli dica cosa sia vero e cosa sia falso (perchè in realtà tutto è falso) il cervello umano non decodifica più l'informazione originale per come è, ma la filtra tra numerosi preconcetti e te la rilascia “arricchita”.
Un po' come potrebbe fare una fonte pura d'acqua che per arrivare a valle passa per vari minerali e s'arricchisce di ulteriori informazioni fino ad arrivarti gasata.
In questo caso i minerali che l'acqua originale della fonte incontra sono dei veri e propri sacchetti dell'immondizia che inquinano l'acqua fino a farla diventare non potabile, ma questo è un altro discorso.

L'ipnosi nasce come metodo di controllo, e non nasce ora, ma è nata contestualmente al nostro cervello. Da subito l'umano ha compreso due cose: Che non siamo tutti uguali e che qualcuno è mentalmente più potente di qualcun altro.
Poi ha compreso che l'organo che usiamo per la ricezione dati è manipolabile in svariati modi, poi chi si è spinto più in là, ha poi scoperto che tutto è un'illusione per cui posso/potrei manipolare direttamente le informazioni invece di manipolarti il cervello, tanto il risultato è lo stesso, ma anche questo è un altro discorso.

Detto questo, l'ipnosi come noi la conosciamo è nata invece come metodo di guarigione.
L'umano ha compreso che in determinati periodi della nostra vita, subiamo dei traumi, ad alcuni di essi non diamo il tempo di venire metabolizzati/accettati. Ciò causa un blocco che in futuro si manifesterà come fobia/paura/disfunzione organica.
L'umano si è anche accorto che il cervello, come del resto tutto l'organismo, ha un unico imperativo, quello di mantenerti in vita e in forma...a tutti i costi!
I traumi, se non affrontati subito, potrebbero ingigantirsi fino a bloccare/paralizzare completamente la persona, allora il cervello tende a nascondere questi traumi, lo fa per il nostro bene.
L'umano si è anche accorto che il nostro cervello immagazzina/registra anche i dati che vorrebbe nasconderci e, con la dovuta preparazione/concentrazione si possono recuperare questi dati anche se sono vecchi di decenni.
E allora seguendo determinate procedure si può far rilassare il “paziente” fino a metterlo praticamente in stand-by. Questo stato è ideale per rivivere i ricordi, anche quelli più profondi che il cervello ha preferito nasconderci/camuffarci.

Nota bene-sto parlando per adesso solo di procedure tecniche di programmazione linguistica e di condizionamento empatico, poi esistono anche condizionamenti a stati ipnagogici indotti da determinate droghe sintetiche, ma questo è un altro discorso.

In pratica, si riporta mentalmente il paziente al momento del trauma e poi, complice la voce rassicurante dell'ipnotista si cerca di non fuggire questa volta, ma di restare lì ed affrontare il problema. Nel caso si dovesse riuscire nell'intento, il paziente si sveglierà guarito.
Cioè ti curo un trauma nel passato per farti star meglio nel futuro.
Ho scritto passato perché l'ipnosi non è un semplice potenziatore di ricordi, ma ha la capacità di azzerare il tempo cronologico vissuto fin ora creando una linea temporale ripercorribile ad un comando, cioè i pazienti non ricordano l'evento, ma lo rivivono in prima persona proprio come è successo anni prima.
Sembrerebbe un'inezia, invece è importante capire la differenza fra ricordare vividamente e rivivere.

C'è da dire anche, in aggiunta al fatto che la realtà non è altro che una sentita/percepita, reazione ad un impulso esterno che dopo l'opportuna codifica, si manifesterà reale, che con i giusti condizionamenti si può far percepire al soggetto sotto ipnosi, un condizionamento tale da stravolgere ogni legge della fisica e della chimica.
Faccio un esempio. Se ad un tizio in ipnosi profonda gli dici che la matita che tu hai in mano è un ferro arroventato e la poggerai sul suo braccio, il tizio non solo caccerà un urlo di dolore e salterà dalla sedia, ma nel punto in cui tu hai premuto la matita, si formerà una bolla da ustione.
Può nella realtà una matita di legno causare una bruciatura? No. E allora cos'è la realtà?

Se uno parte da questi presupposti allora è facile intuire che l'ipnosi sia soprattutto un condizionamento mentale, ma il discorso è più complesso.

A far diventare il tutto ancor più complicato, qualcuno ha avuto l'idea di portare il paziente sotto ipnosi a prima della sua nascita...ad una vita precedente...e alla vita fra le vite.

Ciò ha nettamente ridimensionata l'idea che ci eravamo fatti del cervello e della sua “potenza”
In pratica sembrerebbe che ci sia qualcosa, un'”energia” più “antica”, più “consapevole” della mente che noi usiamo per vivere quotidianamente.

I cervelli umani non hanno tutti la stessa potenza di calcolo, certo hanno tutti le stesse potenzialità, ma non vengono usati in maniera uniforme dalla popolazione terrestre. Questo non solo fa in modo che esistano i maestri e gli alunni, o i geni e gli stolti, ma ciò fa in modo che esitano umani meno condizionabili e umani più condizionabili, logicamente si fa un lavoro migliore (a prescindere tu cosa intenda per migliore e per “lavoro”) su un debole di mente, anziché su uno forte. Ciò accade anche nell'ipnosi.
Chi ha una mente forte fa troppa resistenza.

Esistono un casino di scritti sul condizionamento mentale e sull'ipnosi vera e propria vecchi di secoli, oggi giorno numerosi personaggi che nella vita facevano altro sono stati attirati da questo nuovo tipo di indagine.
Come sempre, visto che vivete sul pianeta Terra, se siete interessati all'argomento, per capirci qualcosa dovrete superare un mucchio abbastanza elevato di:
truffatori,
perfetti idioti,
deboli di mente condizionati,
esseri crudeli.

Però come sempre, se uno scava bene, se uno si prepara prima di scavare...qualcosa di interessante si trova.

Uno che a me piace molto, sia come lavora, che come persona/entità si chiama Aurelio Mejia.
In rete ci sono molte sue sedute registrate.
Non troverete alcuna risposta da quei video, anzi vi sorgeranno ancora più domande, ma come spesso ripeto, sono le domande che vi farete la parte più importante di tutta la storia, non le risposte!

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6 Anni 8 Mesi fa #12268 da Dipende
Tutto quel che ho scritto fin ora sull'ipnosi, lo si può inquadrare ancora dal punto di vista tecnico e si può ancora scegliere se credere che sia tutto unicamente frutto della potenza cerebrale, o no, ma se invece vuoi proseguire nell'indagine, arrivi ad un punto che ti devi arrendere, o almeno le domande da fare sono altre. Non più: “E vero? O non è vero?” ma come cazzo sia possibile che nessuno ne parli? E che ci sia poca gente che conosce la faccenda?

C'è qualcosa che non va.

Qui non parliamo di un cazzo di guru che si sveglia la mattina e ti dice: “così è!” e non parliamo manco di un presunto alieno di sesta che si fa chiamare RA, qui parliamo di centinaia di migliaia di interviste ipnotiche fatte in tutto il mondo e documentate da almeno un secolo.
C'è addirittura chi si è specializzato in “interferenze aliene”
Come interferenze? Come aliene? Ma chi gli UFO?

Però, ogni cosa è legata e per questo unico motivo, prima di intraprendere un qualsiasi viaggio d'indagine bisogna essere equilibrati, mi spiego con un esempio che molti di voi comprenderanno.
Prendiamo Corrado Malanga ad esempio e più recentemente Calogero Grifari.
Entrambi lavorano prevalentemente su addotti, o comunque su qualcuno che ha ricevuto la visita di entità che appaiono non di questo Pianeta. Questo vogliono, questo cercano e questo gli arriva.

Malanga all'epoca, era un tecnico, uno scienziato, non si era mai interessato di spiritualità e diciamo per caso, si ritrovò a dover esaminare un ragazzo che ricordava sotto ipnosi di essere stato rapito dagli alieni.
Essendo uno studioso, essendo assai curioso, essendo un gran figlio di troia (positivamente parlando) cioè uno che non si fa impressionare facilmente dagli avvenimenti assurdi a cui assisteva, ma soprattutto sentendo dentro una gran voglia di liberare gli umani dalle interferenze aliene, si è fatto non solo prendere la mano, ma ha inquadrato il problema solo da un lato.
Il lato più maligno del problema, quello più oscuro, quello dove è molto meglio camminare coi piedi di piombo visto che hai a che fare con dei “maestri dell'illusione e della menzogna”.

Però anche lui ad un certo punto, non solo ha intercettato questa “energia assopita” che i suoi pazienti sotto ipnosi mostravano, ma ha compreso (alla fine) che esiste un “gioco delle parti” e che gli alieni non sono tutti cattivi.
Però nel frattempo ha elaborato teorie molto interessanti soprattutto per quanto riguarda la distinzione fra “spirito” ed “anima” due termini che gli umani sovrappongono per indicare la stessa cosa, ma invece sono due cose diverse.

Normalmente, se uno non è credente, fa fatica già soltanto ad immaginare cosa possa essere un'anima, dirgli poi che esiste anche uno spirito oltre ad un'anima, lo manda al manicomio.

Da qualche anno un certo Calogero Grifasi sta facendo lo stesso lavoro di Malanga, commettendo gli stessi errori. Io credo che, a prescindere da quanto tu sia “potente” spiritualmente, se non studi prima di agire, rischi di fare un mucchio di cazzate.
Lui sta indagando sui cicli di reincarnazione ed ha scoperto che molta gente sul pianeta Terra si reincarna non per propria volontà. I pazienti gli raccontano che dopo aver abbandonato il corpo vengono approcciati da un'entità che li mostra la via per un posto buio e poco armonioso, da qui poi si ritroveranno poi nel ventre di una donna per una nuova reincarnazione.
E allora Calogero non ci sta, perché lui si chiede: “Perchè la gente deve per forza reincarnarsi sulla Terra? Che è un posto di merda dove si soffre e dove la consapevolezza è bassa? Sarà colpa degli alieni!
Solo che a volte Calogero becca dei pazienti che descrivono che dopo aver abbandonato il corpo vengono accolti e stazionano in un bel posto dove incontrano tutti i loro amici, dove riposano, giocano studiano e si organizzano per la prossima reincarnazione.
E allora Calogero, che non sta capendo assolutamente una mazza, crede che questo posto sia una proiezione mentale effettuata da qualche alieno maligno che t'inganna per farti reincarnare.

Se Calogero avesse letto RA si sarebbe accorto che non tutti gli umani una volta morti vanno nell'aldilà e possono programmarsi la prossima reincarnazione, ma chi invece è di un livello troppo basso, si reincarna automaticamente. Non c'entrano un cazzo gli alieni! E' proprio il ciclo delle reincarnazioni che funziona così!
Ma lui che ha una preparazione malanghiana, si è intestardito co sti cazzi di alieni...che si, è vero esistono e spesso parassitano la gente (sono quelli del gruppo di Orione) ma lui oramai ce li vede dappertutto...come succedeva a Malanga.
Poi esistono gli erranti (ne ho parlato spesso) che lui non considera assolutamente.
In pratica la sua visione non si distacca molto da quella religiosa. Lui crede che noi siamo tutti uguali e che esiste un demiurgo che ci ha intrappolati in un loop reincarnativo che evita che noi si vada in paradiso.
Logicamente non conosce le dimensioni, o meglio ne parla in maniera errata e tutto questo forma un gran casino che...boh...non so karmicamente cosa succede, probabilmente quel che succede sempre qui sulla Terra...rallentamento.

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6 Anni 7 Mesi fa #12307 da Dipende
Signore e signori benvenuti nel “Mondo di Dipende” dove verrete proiettati in un mondo di fantascienza teorica pura, dove vige la regola che tutto è Uno per cui in questo luogo tutti i paradossi svaniscono e tutti i controsensi prendono vita . Un luogo dove questo è anche quello e quello è anche questo. Un luogo dove è meglio non portarsi appresso il cervello.

Prego, accomodatevi.

I viaggi nel tempo della coscienza.

Ritornando all'ipnosi, come ho scritto in precedenza, quando i pazienti ritornano indietro nel tempo, lo fanno per davvero!
Cercherò di essere il più chiaro possibile nel mio ragionamento perché, a prescindere da dove io abbia preso le informazioni, o da chi sia io realmente, si tratta sempre di un mio ragionamento spesso deduttivo che non potrò mai dimostravi con prove inconfutabili.

Vi ho detto che i pazienti rivivono davvero il momento che hanno vissuto in passato, lo fanno rispondendo agli stimoli di quel tempo. Ad esempio se tu porti un ipnotizzato a 5 anni lui ragionerà, scriverà (e spesso parlerà) come se avesse 5 anni. Oppure tipo se un ipnotizzato lo porti a quando aveva tre anni e gli dici: “Qual'è il tuo cognome?” Lui ti risponde: “Boh” Se gli dici di andare avanti nel tempo (a 18 anni) e gli fai la stessa domanda lui saprà dirti qual'è il suo cognome.
Non è il paziente che ricorda di avere 5 anni, o saprebbe dirti il suo cognome anche se lo porti ad un anno di vita, ma il paziente ha davvero 5 anni in quel momento.

Una cosa del genere è capitata anche in una seduta di ipnosi di Malanga. Il paziente sotto ipnosi descriveva un ambiente sotterraneo dove questi presunti rapitori lo stavano conducendo. Malanga chiede se riconosce qualche simbolo, qualche dettaglio che possa far risalire al luogo, il paziente risponde che di sfuggita ha visto che c'era una targa con su una sigla, ma l'aveva vista troppo di sfuggita e non ricordava cosa ci fosse scritto. Allora Malanga lo ferma e gli dice di ricordare. Lui non ricorda perché in realtà ha visto la targa solo con la coda dell'occhio e non può ricordare ciò che non ha visto. Il cervello ha inconsciamente memorizzato che lì c'era una targa, ma non ha avuto il tempo di leggerla. Allora Malanga lo fa andare ancora più in profondità e gli chiede: Ora vai a vedere cosa c'è scritto sulla targa. Il paziente risponde: “Aspetta controllo” e gli dice l'acronimo stampato sulla targhetta, cioè significa che il paziente non s'è ricordato il nome, ma lo è andato a vedere nel passato.

Ora il discorso si fa più complicato.
Immaginate quel che vi sto ripetendo dall'inizio, cioè una creazione nelle fondamenta senza tempo e senza spazio, che crea illusioni di spazio e di tempo percepite unicamente per creare una percezione personale che come scopo ultimo ha la diversificazione di un qualcosa che altrimenti sarebbe unita. Fatto? Ok
Non esistendo il tempo e lo spazio come noi lo percepiamo, quando un paziente sotto ipnosi va indietro nel tempo, ci va per davvero nel senso che interverrà sulla sua storia passata e cambierà la sua linea temporale.
Cosa vi ricordano i termini “viaggio nel tempo” e “linea temporale?” Ritorno al futuro certo, perché noi intendiamo il tempo cronologico come lineare (anche Zemeckis lo interpreta così) con tutti i paradossi che comporta questa visione, come del resto “Universi paralleli” ci fa venire in mente la serie TV “Fringe” perché noi siamo capaci di considerare estranei perfino noi stessi che sperimentiamo in altre zone e altre date del Creando.

Ci siete? Continuo? Nel nostro caso, cioè il paziente che torna indietro nel tempo e cambia la propria linea temporale, se io avessi inventato una macchina del tempo (come nel film) e avessi la possibilità di tornare fisicamente indietro nel tempo all'istante esatto in cui il paziente sotto ipnosi modifica il suo passato, se continuassi a vivere in questa linea temporale, vedrei il paziente che dopo aver affrontato il problema in modo diverso (dopo il comando avuto dal futuro) e averlo risolto, vivrebbe una vita migliore senza le fobie, o disturbi che lo hanno poi costretto ad andare dall'ipnologo.
Il paziente questo non lo vede/vive perché l'ipnotista una volta risolto il problema lo fa ritornare immediatamente ad oggi (in questa linea temporale) e l'unica cosa che si vede è che lui sta meglio.
Questo significa non solo che i viaggi nel tempo alla Zemeckis sono impossibili da farsi, ma che gli Universi paralleli sono nient'altro che Universi di altre scelte, di altri tempi, che tu percepisci come parallelo solo per il fatto che tu credi reale e centrale solo quello che percepisci ora e significa anche che ognuno di noi ha più passati personali, più presenti personali, e più futuri personali che possono mutare. Ho scritto personali perché così è, Anche se noi continuiamo ad interagire costantemente con gli altri, ognuno di noi esiste in quanto percepisce in maniera individuale l'intero Creando.
Si potrebbe dire che tutte le creature esistenti siano l'occhio del Creatore.
Ma tutto questo sta a significare anche che tutto e ripeto tutto ciò che esiste, che è esistito, che esisterà, che potrebbe esistere, che sarebbe potuto esistere, è modificabile in qualsiasi momento del tempo e dello spazio senza che due Universi si scontrino o che si strappi la membrana spazio/temporale che divide le dimensioni. Certo se hai in mente di fare una serie TV, sta cosa che ho appena scritto ti fotte alcuni risvolti spettacolari della sceneggiatura.

So che è complicato e che non sono stato chiaro come volevo, ma non è facile esporre teorie del genere evitando citazioni e link chiarificatori (almeno in parte) però questa è una teoria molto deduttiva e molto mia

comunque....

Questa sembrerebbe essere la stessa “strategia” che a volte si usa nell'aldilà quando parlavo di programmazione pre-vita che in pratica non sarebbe altro che una revisione della vita passata (con tutti gli errori e le scelte fatte che hanno acceso alcuni scenari anziché altri) e la consapevolezza che se si fosse presa un'altra via, cioè se l'entità avesse fatto delle scelte diverse, non solo si sarebbe acceso uno scenario diverso, ma avrebbe capito la lezione..e si può fare, cioè si può cambiare la via già percorsa.

Una volta in una seduta, l'ipnotista (se non ricordo male proprio Michael Newton) fu letteralmente stoppato dalla guida spirituale del paziente, che interruppe il dialogo sotto ipnosi e intervenendo tramite il corpo del paziente, lo redarguì dicendogli che c'erano cose che il paziente non doveva sapere, ma scoprire. Molte entità che si programmano le incarnazioni hanno una guida di livello superiore che fa da maestro. Spesso nelle ipnosi si trovano risposte che l'entità avrebbe dovuto scoprire da sola nei panni di incarnato perché proprio questo aspetto avrebbe costituito la lezione da imparare. Non per niente è stato inventato il “velo della dimenticanza”.
Ecco, se fosse capitata una cosa del genere a Malanga, o a Grifasi, avrebbero pensato fosse un'interferenza aliena e avrebbero combinato un casino.
Non sto dicendo che le interferenze aliene non esistano, anzi ce ne sono fin troppe, ma non puoi basare tutti i tuoi studi e le tue conoscenze su un solo aspetto della questione che è invece molto vasta.

Un'altra cosa che capita spesso nelle ipnosi regressive è cercare la causa scatenante di un problema regredendo in questa vita e non trovarla, per poi trovarla invece in una vita precedente.
Tipo un tizio che ha problemi di gola. S'infiamma spesso, gli brucia e spesso perde la voce. E' andato dal medico, ma non è servito. E' cronicamente malato di gola. Un medico avrebbe potuto dire: “Lei ha la gola sensibile, mi spiace si metta una sciarpa” in ipnosi invece questo paziente viene portato indietro nel tempo alla sua giovinezza, alla sua infanzia.
Non trovando episodi scatenanti l'ipnologo gli dice:
“Vai alla vita precedente” Lui ci va.
L'ipnologo allora gli dice: “vai avanti fino al momento in cui muori!”
Il tizio comincia prima a spaventarsi poi a farfugliare qualcosa di incomprensibile, poi si tocca la gola e muore. L'ipnologo lo blocca e gli dice: “Sei appena morto, mi dici come è successo?”
Il paziente allora racconta di essere un soldato di vedetta... quando alle spalle un nemico lo ha immobilizzato e gli ha tagliato la gola.
Allora l'ipnologo gli fa vedere la scena dall'alto e gli dice: “Lo vedi che è successo in una vita precedente? E' una cosa che fa parte di un'altra vita, un'altra esperienza che non deve condizionare questa che stai vivendo ora”
Il paziente comprende, si sveglia dall'ipnosi e non soffrirà più di mal di gola.

Non si può dire che tutto il fenomeno sia inventato e nemmeno che sia frutto del cervello umano, se vi viene da pensare una cosa del genere allora vuol dire che non siete nemmeno vicini ad essere pronti per capirci qualcosa perché avete ancora paura, però si può dire benissimo che il fenomeno è vasto e assai ingannevole sia per la struttura stessa del fenomeno, che per l'ingerenza di varie forme di energia estranee al pianeta.
Quando dico estranee al pianeta non intendo solo gli alieni, ma anche gli spiriti dei vari piani interni e di un qualcosa che RA chiama “pensiero-forma” che ho già spiegato cosa sia.

Insomma, indagare in questo modo (con l'ipnosi regressiva) senza avere un buon bagaglio culturale specifico, è inutile, forviante e pericoloso. Le basi tecnico/spirituali del tuo bagaglio ti servono per inquadrare il problema, per non girare in tondo, per non intestardirti con la soluzione di paradossi...e per non farti fregare da un “demone” travestito da “angelo”.

Tutti gli ipnologi che hanno lavorato con gli addotti e tutti gli studiosi del fenomeno (Budd Hopkins, Jaques Vallèe, Malanga e altri) denunciano però che i membri del gruppo di Orione hanno la capacità di fermare il tempo, di creare una linea temporale diciamo provvisoria che utilizzano per interagire con l'addotto. Poi finita l'interazione, riportano l'addotto nella posizione, sia nello spazio che nel tempo, da cui l'avevano prelevato.

Signori, questa è super fantascienza teorica applicata e si studierà solo a partire dal quarto anno.

Vi ringrazio di essere stati qui, anche se oramai avrete capito che “stati” e “qui” sono più che altro modi di dire.
Alla prossima.

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6 Anni 7 Mesi fa #12408 da Dipende
Signore e signori bentornati nel “Mondo di Dipende” dove verrete fatti rimbalzare come una pallina impazzita in un mondo di fantascienza teorica pura, dove vige la regola che tutto è Uno per cui in questo luogo tutti i paradossi svaniscono e tutti i mal di testa prendono vita . Un luogo dove quello è anche questo e questo è anche quello. Un luogo dove è meglio non portarsi appresso il cervello.

Prego, accomodatevi.

Ritornando ad un fattore che sembrerebbe nuovo, ma tutto sommato non lo è (vedi alcuni “santi”), che sembrerebbe abbastanza importante per comprendere le strategie da mettere in atto nel caso vi venga voglia di essere d'aiuto al prossimo, che la prima volta che ne venni a conoscenza per un attimo ne fui confortato... questo fattore è il fattore “errante”

Gli Erranti

Ho già scritto più volte chi sono, ma la figura dell'errante descritta da RA mi ha sempre intrigato.
Giusto per comodità vi ripeto brevemente chi è un Errante.
Visto che l'evoluzione viene strutturata per fasi, visto che chiunque scelga la polarità positiva sente dentro un bisogno/necessità di dare una mano a chi è in difficoltà, visto che (non smetterò mai di ripeterlo) il libero arbitrio domina in tutto l'Universo sia quello materiale che l'altro, per cui ogni entità può farsi consigliare, ma sarai lei poi a decidere/scegliere, visto tutto questo, alcune entità di densità/dimensioni più elevate (quarta, quinta e sesta densità) decidono di aiutare il prossimo reincarnandosi in un corpo di terza densità (come il corpo umano) e dimenticando tutta l'esperienza fatta fino ad ora (come ogni umano) si gettano a capofitto nel marasma di terza densità e nel nostro caso, nel cesso che è la Terra. La Terra è uno dei Pianeti più vari e più belli di tutto l'Universo conosciuto... nonostante gli umani... è il “nostro” mondo ad essere un cesso non il Pianeta.

Se uno considera valide le informazioni di RA, ma soprattutto riesce a quantificare la differenza, o lo scalino, o gap che si forma tra una densità e un'altra, si renderà conto di quanto sia molto più elevato/potente chi opera in una sesta densità, rispetto chi opera in terza. Non per niente alcune entità di quinta e di sesta sono stati scambiati dagli umani per degli Dei.
La conoscenza di RA e di tutti coloro che risiedono nella stessa sua densità è inimmaginabile anche per il più geniale scienziato umano. Se Ra volesse esprimersi per quello che è...nemmeno un matto sulla Terra riuscirebbe a comprenderlo.
RA dice anche che la maggioranza degli erranti sono proprio di sesta densità.
Gli erranti al momento dovrebbero superare i 150 milioni, forse anche 200 milioni di individui, bambini compresi.
Io non ho mai avuto l'impressione che al momento ci siano al mondo 200 milioni di saggi (simil Dei) che hanno dimenticato una conoscenza per gli umani inimmaginabile, per cui la maggioranza di loro, sta ancora dormendo. Alcuni di loro si svegliano parzialmente/minimamente e diventano santoni/guaritori, o canali/medium, o “maestri”, ma la maggior parte di loro sta beatamente sguazzando nel fango come la maggioranza degli umani terrestri “autoctoni”.
Già solo questo fatto m'incuriosì molto.

Poi c'è da dire che (RA dice che) esistono erranti di quarta densità positiva, di quinta positiva, di sesta positiva, ma non esistono erranti che provengono da densità negative.
A parte il fatto che chi sceglie un percorso negativo lavora totalmente per se stesso e se decide di insegnare ad altre entità il lavoro per se stessi (potere, predominio sugli altri, egoismo etc.) lo fa esclusivamente impartendo ordini, non per dare una mano.
I negativi non si incarnano come erranti (cioè nelle densità inferiori) perché perderebbero polarità.
Chi viene qua dimentica tutto e, c'è il rischio molto probabile che non abbia il tempo di ricordare.
Per raggiungere la polarità negativa, l'entità deve farsi un mazzo quadrato, ma soprattutto deve costruire la sua malvagità secondo uno schema vibrazionale logico. Dal momento che tu ti reincarni qui in terza e dimentichi tutto, dal punto di vista del negativo e come se buttassi al cesso tutto il tempo che hai impiegato per diventare un perfetto pezzo di merda...e devi ricominciare.
Il positivo invece se ne fotte di dimenticare e potenzialmente buttare al cesso miliardi di anni di evoluzione/informazione a cui era giunto prima di reincarnarsi in un mondo di perfetti idioti.
Lo fa per essere di servizio, cercando di assistere gli umani vivendo tra di loro, soffrendo come loro, venendo umiliato e deriso come loro e per morire come loro.

Fate conto che esista una entità di sesto livello al pari di RA che si chiama TOR, ebbene questo essere con conoscenze inimmaginabili e poteri superiori al Dio che l'umano crede possessore di tutte le cose, decide di fare l'errante sulla Terra e s'incarna come “Giuseppe Esposito” di Napoli.

Gli erranti non s'incarnano tutti come piccoli buddha, ma si sparpagliano un po' dappertutto e in varie vesti.

Diciamo che TOR, che ha viaggiato attraverso miliardi di sistemi solari, che ha provato l'allucinante esperienza in altre Galassie che ha sormontato paradossi e controsensi, che ha visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare (cit.)...ora vive a Piazza Garibaldi a Napoli, scala A terzo piano e fa il ragioniere.
Potrebbe essere una storiella per farvi sorridere ed in realtà lo è, ma potrebbe anche essere successo per davvero.
Certamente, nel caso succedesse una cosa del genere TOR, ora nei panni di “Peppino Esposito” ad un certo punto della propria vita comincerebbe a sentire dentro di sé che ha una missione e che ha capacità magnetiche sulle altre persone, ma non sa cos'è e non sa da dove viene questa necessità.
Infatti la portiera del suo stabile ogni volta che le nominerete il nome del signor “Peppino” lei vi dirà: “Ma chi, il signor Esposito? Umammamia che brava persona che è! E poi dovete vedere quanto è intelligente...e che carisma che tiene!”
Ad un punto della sua vita, Giuseppe cercherà un modo per consapevolizzare la gente che gli sta attorno, che so...scrivendo un libro, aprendo un sito internet, facendo lezioni di filosofia/consapevolezza ai condomini nella portineria del suo stabile...boh...un metodo lo troverà lui.
Insomma, che sia Peppino da Napoli, o il Dalai Lama, l'errante cercherà dei metodi non solo per risvegliarsi, ma per arrivare alla gente comune senza spaventarla.

Ra dice che fare l'errante è comunque un “rischio” anche per il positivo perché potrebbe rimanere impelagato nelle faccende di terza talmente tanto da non poter poi abbandonare la terza densità dopo aver abbandonato il corpo.
In pratica capita una cosa del genere. L'errante di sesta vibra a livello animico come le cose di sesta densità, per cui una volta che s'incarna umano terrestre, voi da fuori vedrete Peppino Esposito, ma dentro di lui, la sua energia vibra come quella di RA. Questa vibrazione subisce perennemente delle modifiche che sono in stretta relazione con le emozioni/azioni che l'entità incarnata prova sulla propria pelle e da un eventuale karma che l'entità potrebbe aprire con una, o più entità con cui interagisce durante la sua vita terrena.
Questo karma se non risolto/equilibrato durante la vita stessa, “stona” la frequenza vibrazionale e l'entità non può essere raccolta.

Oh merda! Che incubo. Non solo vengo qua su sto pianeta di matti, non solo nelle sembianze di Peppino Esposito ragioniere, non solo scelgo per il vostro amore di dimenticare ogni cosa, ma se do un calcio in culo a qualcuno che mi sta sulle palle posso anche rimanere legato a sta densità del cazzo?

In teoria si, non proprio un calcio in culo a qualcuno, ma sulla Terra si potrebbe far del male al prossimo per paura, per eccesso di legittima difesa, o addirittura può capitare che per aiutare/liberare gli umani, l'errante si possa far prendere la mano e diventare casomai uno delle brigate rosse.

RA dice una cosa su Joshua (Gesù) che è a dir poco allucinante. Logicamente non dice che è diventato un “brigadista” però ti fa rendere conto che anche gli erranti, fino a quando non si svegliano, posso combinare seri guai.
Le distorsioni su di questo Pianeta sono spaventose! E le subiamo fin da piccoli.

In una sessione Don chiede a RA se qualcuno di loro tre (Don, Carla e Jim) fosse un errante. RA risponde che tutti e tre lo sono. Don chiede poi da quale densità provengano. RA risponde che due di loro sono di quinta e uno di sesta. Non dice chi e lo fa di proposito perché questa informazione potrebbe minacciare il libero arbitrio dei tre.
Come fa un'informazione del genere a minacciare il libero arbitrio?
Semplice, i tre sono un gruppo, non esiste un leader (forse Don è quello più carismatico) Carla però è più “potente” a livello medianico, Jim invece ha dei trascorsi da “asceta” però tutti è tre si sono messi sullo stesso livello. Se RA avesse detto che, ad esempio, Don fosse stato di sesta, Carla e Jim avrebbero, per forza di cose, assunto una posizione inferiore rispetto Don e si sarebbe persa l'armonia che è stata la prerogativa del contatto a banda stretta che ha usato RA.

Io sono più che certo che qualche errante scriva anche su questo sito, non vi dico chi per non minacciare il vostro libero arbitrio :)

Insomma, quel che ho appena scritto, unito a quel che ho scritto in precedenza, è la mia interpretazione personale delle rivelazioni di RA scritte nel materiale per quanto riguarda questa strana figura dell'errante.
Carla, in seguito, scriverà anche un libro “Il manuale dell'errante” che io non ho mai letto per cui non posso dirvi alcunchè.

Vi ringrazio di essere stati qui, qualsiasi sia la vostra provenienza, qualsiasi sia il vostro intento/vocazione e ringrazio soprattutto il signor Esposito da Napoli che si è prestato per l'esempio...grazie Peppì!

Alla prossima (se mai ci sarà)
I seguenti utenti hanno detto grazie : Pavillion

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6 Anni 7 Mesi fa #12424 da Maksi

Gli erranti al momento dovrebbero superare i 150 milioni, forse anche 200 milioni di individui, bambini compresi.

Tra 1% ed il 2% della popolazione mondiale, stando alle statistiche demografiche ufficiali. Qui volenti o nolenti entra la genetica in gioco. Non penso che un Errante si reincarni in un cactus :question: Quindi parliamo di umani. Tu dici che potrebbe essere un "peppino" qualsiasi, pero' una predisposizione genetica sarebbe quantomeno necessaria. Per dire un programma Linux non possiamo installarlo su Windows. Sono nuclei con codici differenti. Piu' o meno vale anche per il nostro DNA. Se questi Erranti hanno una vibrazione particolare, allora dovrebbero legarsi anche ad un DNA particolare, che permette al loro "stato energetico" di stabilizzarsi. Se la forma piu' elevata di questi Erranti sono gli avatara con sembianze cristiche (vale a dire gli Dei), allora non stiamo parlando di Eschimesi :blush:

Saluti.

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6 Anni 7 Mesi fa - 6 Anni 7 Mesi fa #12426 da FranZeta
Ciao Dipende, un paio di curiosità:

Dipende ha scritto:
Ra dice che fare l'errante è comunque un “rischio” anche per il positivo perché potrebbe rimanere impelagato nelle faccende di terza talmente tanto da non poter poi abbandonare la terza densità dopo aver abbandonato il corpo.
...
Oh merda! Che incubo. Non solo vengo qua su sto pianeta di matti, non solo nelle sembianze di Peppino Esposito ragioniere, non solo scelgo per il vostro amore di dimenticare ogni cosa, ma se do un calcio in culo a qualcuno che mi sta sulle palle posso anche rimanere legato a sta densità del cazzo?

Qui c'è qualcosa che mi sfugge. In realtà non solo qui ma un po' in tutto il discorso sulle densità. Se il "tempo" inteso alla maniera terrestre è solo una sorta di illusione, in che modo si può retrocedere (ma anche avanzare se è per questo) di densità che, pur essendo un concetto di tipo "ondulatorio" (vibrazione), si basa sull'esperienza acquisita nel tempo? Se non ho capito male poi dovrebbe esserci una sorta di non-luogo non-tempo in cui ogni entità ha già raggiunto lo stadio ultimo di evoluzione, ricordo per esempio che quando parlavi della grande piramide RA diceva che, per costruirla, si era fatto aiutare "dalle pietre" contattandole nel loro stadio di sesta densità...beh insomma detta così sembrerebbe un delirio, forse non mi spiego bene io però è la materia stessa della discussione a essere incompatibile col pensiero razionale*.

RA dice una cosa su Joshua (Gesù) che è a dir poco allucinante. Logicamente non dice che è diventato un “brigadista” però ti fa rendere conto che anche gli erranti, fino a quando non si svegliano, posso combinare seri guai.

Embè a sto punto dicci cosa racconta di Joshua!


*Anche qui, come spesso mi è successo leggendo queste pagine, riscontro analogie col materiale ummita che avevo letto molti anni fa. In questo caso con la loro "logica tetravalente". Secondo le lettere ummite la vera logica su cui si basa il nostro cosmo non è la usuale bivalente del VERO o FALSO, ma è di tipo tetravalente con i quattro valori di verità VERO, FALSO, NE' VERO NE' FALSO, VERO E FALSO. Già qui per un logico c'è da piantarsi un trapano nel cervello...Aggiungono poi che in realtà la logica ordinaria (bivalente) è da considerarsi rispetto alla vera logica (tetravalente) come la fisica classica nei confronti della relatività: un'utile approssimazione che anche loro usano nella grande maggioranza delle applicazioni, e tuttavia incapace di comprendere tutti i fenomeni del cosmo.

Ricordo una lettera in particolare indirizzata all'astrofisico francese J.P. Petit datata 1992. Questi aveva in precedenza chiesto (non ricordo per quale tramite) agli ummiti se l'Ultimo Teorema di Fermat** fosse vero, e se ne esistesse una dimostrazione. La lettera rispondeva che sì, il teorema era vero e dimostrabile, e per indirizzarlo verso la dimostrazione cominciavano una manfrina in stile logica tetravalente:

Vous devez suivre la pensée:
1=1
0=0
1#0
0#1
et croiser:
1=0
0=1
1#1
0#0


Non so esattamente come l'abbia presa Petit, però bisogna dire che c'era del tempismo nella risposta: giusto in quel periodo A. Wiles stava ultimando la dimostrazione del teorema, che verrà poi annunciata l'anno successivo, riveduta e corretta, e infine definitivamente resa pubblica nel 1994. Prima di questo lavoro era opinione abbastanza diffusa che il teorema potesse essere indimostrabile, o addirittura falso.

** Non esistono numeri naturali a,b,c,n per i quali valga an+bn=cn per n > 2.

FranZη
Ultima Modifica 6 Anni 7 Mesi fa da FranZeta.

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6 Anni 7 Mesi fa #12453 da Dipende

Tu dici che potrebbe essere un "peppino" qualsiasi, pero' una predisposizione genetica sarebbe quantomeno necessaria.


Perchè tu sai come esattamente si lega un'anima al DNA sia in senso fisico che in quello metafisico? Io non sono riuscito a trovare come energeticamente/geneticamente fa, so per certo che non è come un sistema operativo, però la tecnica che usano le anime non la conosco al punto di poterla spiegare, tu si? E come avviene?

@Fran

Qui c'è qualcosa che mi sfugge. In realtà non solo qui ma un po' in tutto il discorso sulle densità. Se il "tempo" inteso alla maniera terrestre è solo una sorta di illusione, in che modo si può retrocedere (ma anche avanzare se è per questo) di densità che, pur essendo un concetto di tipo "ondulatorio" (vibrazione), si basa sull'esperienza acquisita nel tempo?


Fran il problema principale è che sei un matematico, cioè un uomo di scienza e ti sei portato giustamente il cervello appresso. Non possiamo risolvere ora questi paradossi, possiamo, al limite concettualizzarli, ma per far ciò si perde informazione.
Prima di tutto bisogna dividere il “mondo” materiale dal “mondo “ metafisico/spirituale.
Il mondo di terza densità ha sia il tempo cronologico che lo spazio, solo un folle che vive sulla Terra direbbe che il tempo e lo spazio non esistono.
Però anche noi umani abbiamo intuito che questo tempo sembra “posticcio” cioè sembra messo lì appositamente per dartene la percezione. Come si fa a costruire il tempo? Non lo sappiamo.

Come ho scritto in precedenza sembra quasi che all'entità intesa come “anima”o “essenza” non freghi assolutamente come possa funzionare il tempo cronologico, infatti può vivere e rivere le epoche quando vuole, l'importante sarebbe la vibrazione animica che varia rispetto le emozioni che l'entità prova.
L'evoluzione non si basa sul tempo cronologico delle esperienze, ma sul loro valore emotivo.

Da quanto ho inteso non si può retrocedere, ci si può fermare (anche per centinaia di migliaia di anni) ma non si può retrocedere. Quando dico che l'errante di sesta può rimanere legato alla terza densità non significa che retrocede, ma solo che “sporca” la sua vibrazione e deve equilibrare.

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6 Anni 7 Mesi fa #12472 da Maksi

Perchè tu sai come esattamente si lega un'anima al DNA sia in senso fisico che in quello metafisico? Io non sono riuscito a trovare come energeticamente/geneticamente fa, so per certo che non è come un sistema operativo, però la tecnica che usano le anime non la conosco al punto di poterla spiegare, tu si? E come avviene?

No, ovviamente no. Almeno non nel senso squisitamente tecnico (se esiste). Malanga ha cercato di spiegare che l'anima degli adotti (saranno loro gli Erranti? Io penso di no) si unisca al DNA su basi specifiche di sequenza mitocondriale (altra rilevanza e' il gruppo sanguigno 0-negativo). Non chiedermi specifiche tecniche, perche' sono una pippa atomica :down: Piu' o meno capisco il concetto. Comunque le ricerche dui Malanga le ho amipanente messe da parte e non intendo ritornarci.

Questo delle anime erranti non e' cosa da poco, perche' esprime una scala di differenzazione della nostra natura spirituale. Quindi non siamo tutti uguali! Esiste quindi una espressione di piu' livelli di anime. Sospetto e non poco che sia proprio il DNA quello che "codifica" le nostre anime (il nostro corpo emozionale). L'immagine e somiglianza delle anime superiori e' ben rapresentata nelle tradizioni ancestrali.


I Deva: Krishna e Shiva

Perche' ti sto' menzionando i Veda. Perche' il nostro Ra-virtuale esprime il concetto dell'Uno proprio ricavato dai Veda. Insomma non esprime niente di nuovo. C'e' pero' una differenza sostanziale che il nostro Ra non porta alla ribalta, o almeno gli interpreti non portano alla ribalta. Nel concetto originale vedico l'UNO non e' una sorta di uguaglianza e fratellanza universale, come certe dottrine (non solo New Age) vogliono propinarci, ma l'origine, il punto zero della nostra coscienza. Insomma la forma piu' pura del tutto il creato. Nel concetto ciclico del tempo, ogni era si allontana dal principio (i quattro Yuga), per poi ripristinare il ciclo dall'inizio. Oggi noi siamo immersi nel Kali Yuga o l'Eta oscura, che e' il rovesciamento completo del principio, il punto piu' l'ontano dall'origine o dall'UNO. Oggi questa umanita' rispecchia questo decadimento. Proprio oggi si vede il taglio netto tra quegli uomini immersi nel tempo e uomini contro il tempo (magari sono proprio loro questi Erranti). In queste condizioni con un'umanita' imbastardita sotto ogni punto vista, in completa opposizione al principio (l'UNO), proclamare l'Amore universale e uguaglianza cosmica, non e' solo deleterio, ma assolutamente diabolico e un crimine contro natura (non vedi che quelle dottrine che hanno proclamati questi concetti sono anche quelle che hanno fatto piu' danni?). Proprio oggi si deve prima di tutto dividere e non unire, cioe' fare una gerarchia precisa. Gia' nell'India vedica le caste erano appunto definite per preservare quelli piu' puri - o originali - dagli altri. Il Ra-virtuale piu' o meno indirettamente menziona una sorta di separazione tra umani, ma non si esprime in maniera dettagliata su quali principi bisogna basarsi. Solo un non meglio definito egoismo vs altruismo. Menziona una raccolta di anime meritevoli e quelle un po' meno. Anche qui non esprime una morale precisa, ma sospetto che subdolamente direziona un'interpretazione.

Saro' chiaro: il concetto dell'UNO espresso in queste pagine e' profondamente mistificato, basato su delle convinzioni parziali, che deformano anche l'interpretazione del Bene e del Male. Tra un Gesu' che proclama un marxismo galattico (dottrina in realta' diffusa da altri) e un Hitler che vorrebbe ripristinare una gerarchia primordiale (tralasciando le parzializzazioni storiche)... chi e' Bene e chi e' Male?

Saluti.

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