Come la storia degli ultimi decenni ci ha insegnato, i "grandi attentati" portano con sé quasi sempre dei livelli multipli di lettura, oltre a quello, primario, della destabilizzazione. Questo meccanismo poteva non essere del tutto chiaro nel lontano dicembre 1969, quando esplose a Milano la bomba di Piazza Fontana.

Riascoltando però le rievocazioni storiche di quel giorno, qualcosa di curioso salta all'occhio: quel giorno non fu una, ma furono ben tre le banche prese di mira dagli attentati. Non solo ci fu un'esplosione alla Banca dell'Agricoltura di Milano (quella che causò 13 morti e dozzine di feriti), ma ve ne fu anche una alla Banca Nazionale del Lavoro di Roma (che fortunatamente causò solo feriti, ma nessun morto).

La polizia inoltre trovò otto kilogrammi di esplosivo piazzati in una terza banca di Milano, la banca Commerciale, che furono disinnescati dagli artificieri prima che esplodessero.
Una banca può essere una scelta a caso, due possono essere una coincidenza, ma tre banche prese di mira nello stesso giorno debbono avere necessariamente un significato che va ben oltre il caso o la coincidenza.

Massimo Mazzucco

Nota: Nei commenti alla pubblicazione originale, dell'anno scorso, un utente scriveva: "Mi scuso per eventuali imprecisioni, vado a memoria, il governo presieduto da Aldo Moro decise di emettere dei "biglietti di Stato a corso legale" in luogo delle monete d'argento da 500 lire, una pezzatura piccola ma non troppo, sulle quali il governo italiano aveva i diritti di signoraggio a differenza delle banconote da mille lire in su. Tali emissioni avrebbero permesso allo Stato italiano di finanziarsi a costo zero. Tali banconote non venivano stampate nei poligrafici della Banca D'Italia ma in tre filiali di banche a partecipazione statale attrezzate per la bisogna. Casualmente erano proprio le tre banche che furono oggetto di attentati..."

Io non ho mai avuto il tempo di verificare questa notizia. Qualcuno di voi è in grado di farlo? Grazie,

Comments  

Quote:

Io non ho mai avuto il tempo di verificare questa notizia. Qualcuno di voi è in grado di farlo? Grazie,

Se fosse vero, si spiegherebbe l'omicidio Moro per filo e per segno.
La versione ufficiale dice che Moro era mal visto perché voleva governare con il PCI (che aveva il 30% grossomodo) in realtà mi sa tanto che chi governa alle elite gliene importa poco; gli importa che non gli dai fastidio.
Del resto le BR sono sempre state un po' il braccio armato di israele per far tornare i conti dove non tornavano.
Comunque non bisogna confondere gli attentati delle BR con quelli del terrorismo nero (Piazza della Loggia, Italicus, ecc.) è un grave errore che sento sempre spesso commettere dalle persone poco informate.
BR furono come Isis o Alqaeda dei nostri tempi, al servizio dei padroni di questo mondo.La versione che in quelle tre filiali il governo italiano stampava banconote, sono anni che la sento, ma non ho link da suggerire. La stampa dopo l'esplosione cesso del tutto, il governo aveva ricevuto il messaggio, per niente velato
tra l'altro.
Questo link
www.lartedellalira.it/biglietto-di-stato/

dice che furono stampati direttamente dalla Zecca e dal Poligrafico di Stato.

Quote:

#2 fase 2019-12-11 22:21
BR furono come Isis o Alqaeda dei nostri tempi, al servizio dei padroni di questo mondo.La versione che in quelle tre filiali il governo italiano stampava banconote, sono anni che la sento, ma non ho link da suggerire. La stampa dopo l'esplosione cesso del tutto, il governo aveva ricevuto il messaggio, per niente velato
tra l'altro.

Le BR con Piazza Fontana non c'entrano nulla.
io ho trovato questo, www.signoraggio.com/.../
che ho scorso velocemente e da cui sono arrivato a questo www.gazzettaufficiale.it/.../sg
e alla pubblicazione in GU
www.gazzettaufficiale.it/.../pdf
dove però non ci sono i dettagli ma si rimanda a future convenzione con la banca d'italia.

dopo qualche bestemmia ho trovato su wikipedia:
Nel 1966 fu stampato un biglietto di stato da 500 lire. Il fronte rappresenta la testa della ninfa Aretusa attorniata da vari simboli: i delfini e l'aquila con i serpenti. Le cornucopie appaiono invece in filigrana. Le dimensioni sono 110 x 55 mm. Era un biglietto di stato a corso legale, non emesso dalla Banca d'Italia, ma stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e firmato dal tesoriere del ministero del Tesoro. Si trattava, dunque, di un titolo non pagabile dalla Banca d'Italia, ma emesso direttamente dallo Stato. Era in effetti dal punto di vista legale una moneta, ossia un titolo il cui signoraggio spettava allo Stato e non alla banca centrale, come dimostra la dicitura "Repubblica Italiana" al posto di "Banca d'Italia". In effetti sostituiva, per motivi di costi la moneta argentea da 500 lire i cui costi di produzione avevano ormai raggiunto il valore effettivo, a causa del crescere della quotazione dell'argento.
it.wikipedia.org/wiki/500_lire_(banconota)
Che le br non c'entrino nulla con piazza Fontana e' palese anche perche' ancora non si erano formate nel 1969, che invece siano state un altro "metodo di sovversione" eterodiretta e' suffragato da molti documenti desecretati, nel suo saggio "il puzzle moro" Giovanni Fasanella lo spiega esaurientemente.


Tornando al 12 dicembre del 1969, la teoria delle banche e' molto interessante,potrebbe essere benissimo un altro avvertimento che la sovranita' limitata non deve essere toccata, anche perche' la strategia della tensione in Italia era cominciata con la riunione all'hotel parco dei principi di Roma del 1965,
www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=27
riunione che fu la madre della strategia della tensione di matrice neofascista e che diede il la' ad un attacco violento alle istituzioni,attacco che quando si rivelo' inefficace per attuare quel colpo di stato che avrebbe affiancato il nostro paese alle dittature militari di Portogallo,Spagna e Grecia ma che comunque anche essendo intentone porto' a qualche giro di vite, condusse ad un altro metodo di sovversione, il terrorismo rosso ed in particolare le br eterodirette di moretti e faranda.
Il 12 dicembre inizio' la minaccia messa in pratica dai nostri "amici" della nato,soprattutto europei,(gb,francia,germania) ma si , quelli cui i nostri collaborazionisti/mezzadri,in primis pd, scrivono lettere di scuse quando qualcuno gli rinfaccia le ingerenze verso gli altri paesi,specie quelli che hanno perso l'ultima guerra mondiale.


Dipinsi l'anima su tela anonima
Che le br non c'entrino nulla con piazza Fontana e' palese anche perche' ancora non si erano formate nel 1969

Io direi: la cia non le aveva ancora create
#7 Roberto70

Quote:

Io direi: la cia non le aveva ancora create

Diciamo che la cia e' soltanto una delle entita' creatrici della br,molto piu' dell'intelligence statunitense hanno collaborato mi6,dgse,bsi,mossad,kgb, státní bezpečnost .
Le famose convergenze parallele di morotea memoria.
Resta una domanda a chi crede ancora che sia stato terrorismo di casa nostra e basta come va strombazzando la signora rossanda...la nato avrebbe permesso una rivoluzione comunista in un paese strategicamente importante come l'italia?
O avrebbe fatto qualsiasi cosa per impedirlo? Anche reagire con violenza soltanto a qualche accenno di miglioramento sociale che avesse avuto un vago sentore socialisteggiante? Piazza Fontana docet.
Provi a rivedere le sue posizioni signora rossanda,insieme a chi e' d'accordo con lei,(aggiunga qualche foto al suo album di famiglia :-x )altrimenti uno potrebbe pensare che "troppo ingenuamente" :roll: siete stati infiltrati e manovrati.

Dipinsi l'anima su tela anonima
Diciamo subito una cosa: è ormai abbastanza palese (o almeno è quello che emerge da alcune carte processuali) che anche Piazza Fontana fu un attentato organizzato e portato a termine (almeno gli esecutori) dall'estremismo di destra, coperto dai servizi segreti militari che spingevano per un Golpe, e la cui colpa fu fatta ricadere sui gruppi anarchici. In questa storia ci hanno rimesso la vita sia Pinelli, buttato dalla finestra della questura e sia il commissario Calabresi, responsabile dell'ufficio politico della Questura di Milano. Guarda caso gli unici due che, per vie diverse, potevano arrivare alla verità su Piazza Fontana.
Nonostante tutto è quel giorno che iniziò secondo me la vera strategia della tensione. E se andiamo ad analizzare tutti gli attentati degli anni di piombo credo che si possa tranquillamente affermare che tutti gli attentati dinamitardi furono ad opera dell'estremismo nero. Quello rosso era solito fare attentati mirati a determinate persone. Intervenendo con gruppi armati e sparando ai loro bersagli.
Quanto alla questione Moro, voglio citare un passo importante del film Piazza delle cinque lune di Renzo Martinelli.
Ad un certo punto Donald Shuterland, che impersona un agente della CIA, ha un momento di ravvedimento e racconta alcune verità. A partire dalle elezioni truccate del 48 per finire all'omicidio di Moro. In sintesi dice che in Italia i comunisti al Governo non li voleva nè il blocco occidentale, per ovvie ragioni ma nemmeno il blocco sovietico. Perchè se in Italia, nazione occidentale che aveva il più forte partito comunista, i rossi fossero andati al Governo tramite elezioni democratiche, la cosa avrebbe avuto riflessi catastrofici anche nell'Unione Sovietica, in quanto avrebbe potuto essere messo in discussione sia il Soviet Supremo che il loro metodo partecipativo.
E' un film, e ovviamente è opera di fantasia. Ma io non credo che la verità sia molto lontana. Moro e i comunisti al Governo erano scomodi per tutti.

Quote:

Moro e i comunisti al Governo erano scomodi per tutti.

probabilmente un po come kennedy moro rompeva le palle un po a tutti i poteri occulti che strattonavano le istituzioni all'epoca
#2 fase

Quote:

La stampa dopo l'esplosione cesso del tutto, il governo aveva ricevuto il messaggio, per niente velato
tra l'altro.

fonti?

dopo l'immissione delle 500 lire del 66 è avvenuta una nuova immissione con un nuovo formato di biglietto di stato
che però è stato introdotto successivamente
moneterare.net/500-lire-di-carta/

Biglietto di Stato “Mercurio” nel 74

sempre un "bilgietto di stato a corso legale"
con scritto sopra "repubblica italiana"

non sono un esperto però a questo punto che è successo? il governo ha ripreso coraggio a stampare la sua moneta di carta?

fermo restando che 3 attentati lo stesso giorno non è certo un caso
Se fosse vera la premessa,non capisco perché "tutti "continuano ad addossare la colpa della perdita della sovranità monetaria a Andreatta, Prodi ,Ciampi ecc.,quando appare lampante che la sovranità monetaria non ce l'avevamo nemmeno allora e non l'abbiamo mai avuta. Ma tutti si limitano a parlare del "divorzio dalla Banca d'Italia del''81,quando erano già divisi nel '69.
#13 romolo
quindi con il tuo ragionamento dove si arriva?
che siccome non l'avremmo mai avuta allora non l'avremo mai?

molti fissano quella data per il semplice motivo che nel momento in cui banca d'italia non doveva piu comprare i titoli di stato rimasti invenduti
(lo stato si finanziava piu che con le tasse che in realtà hanno una funzione diversa , con la vendita di titoli di stato)
questi venivano piazzati all'estero creando quindi DEBITI esteri che prima altresì non si creavano.

la differenza è fondamentale in quanto prima, il debito dello stato, era in realtà la ricchezza dei cittadini italiani, dopo quella lettera è cominciato a diventare un debito vero e proprio nel suo significato.
Purtroppo è molto diffuso il mito dei banchieri padroni del mondo.
Mi potete dire quale è il banchiere più ricco del mondo e a quale posizione occupa nella classifica degli uomini più ricchi del mondo?
Dopodiché tutti (o quasi) hanno il mutuo e tutti odiano i banchieri, ma al di là del pregiudizio non avete una tesi del complotto logica.
Nel 1969 la moneta poteva stamparla la Banca d'Italia o il governo e allora?
Non erano (e sono) istituzioni dello Stato.
Tra l'altro, nel 1969 di chi erano le banche? Dello Stato, la privatizzazione è dei primi anni '90.
Quale sarebbe il complotto ai danni degli italiani?
Al massimo ci si può vedere uno scontro tra istituzioni pubbliche
Queste sono le banconote di stato stampate dal poligrafico della zecca dello stato




Io però non farei troppa dietrologia a riguardo perché la banconota sostituiva la moneta d'argento che comunque era coniata sempre dalla zecca dello stato



il cui signoraggio andava allo stato come per le attuali monete.
bè comunque la 500 stampata dallo stato
era comunque sottratta al mercato,
anche se parte del mercato
era la banca centrale pubblica,
contabilmente era un vantaggio..

sul fatto del reddito dei banchieri
è una barzelletta..
non conta quanto dichiarano o meno al fisco
ma quanti titoli, attraverso la banca gestita, controllano..
quanto debito pubblico di stati sovrani controllano..
ecc.

nella categoria ovviamente
c metto anche i gestori di edge funds,
buffet, soros, ecc.
a proposito di banche, ecc.
mi sto vedendo polidoro2 la vendetta..
tra i mandanti dell'omicidio kennedy
c sono tutti tranne le banche,
vista l'emissione di moneta di stato da parte di kennedy
(altra analogia con moro)

tu guarda il caso..

Quote:


#10 Piero68
In sintesi dice che in Italia i comunisti al Governo non li voleva nè il blocco occidentale, per ovvie ragioni ma nemmeno il blocco sovietico. Perchè se in Italia, nazione occidentale che aveva il più forte partito comunista, i rossi fossero andati al Governo tramite elezioni democratiche, la cosa avrebbe avuto riflessi catastrofici anche nell'Unione Sovietica, in quanto avrebbe potuto essere messo in discussione sia il Soviet Supremo che il loro metodo partecipativo.

non sono daccordo con la ricostruzione fatta in quel film. a me sembra evidente che il regista abbia dovuto dare un colpo al cerchio e uno alla botte per poterlo mandare in sala.
a parte il non senso di una presunta ribellione del popolo sovietico in urss a seguito di una eventuale vittoria del proletariato italiano..casomai avrebbero festeggiato vedendo il 'socialismo' in espansione.
la realtà è che l'urss, a differenza dell'occidente, ha sempre mantenuto i patti (yalta e potsdam) e non sarebbe comunque intervenuta militarmente a sostegno di una rivoluzione. dopodiché se il sistema finto-democratico occidentale si fosse rivelato scalabile, questo sarebbe stato soltanto un enorme problema per gli stati uniti che avrebbero potuto perdere a cascata anche francia e germania.


su piazza fontana riporto un commento da l'Antidiplomatico
www.lantidiplomatico.it/.../82_32116
#17
Perfetto.
Quindi i banchieri non sono proprio così ricchi, anzi sono i finanzieri cioè quelli che prendono in prestito il denaro dai banchieri e gli imprenditori che fanno altrettanto ad essere tra i più ricchi del mondo.

Poi gestiranno un patrimonio enorme però a quanto pare se lo gestiscono male fanno saltare la loro banca. Per questi è più facile diventare ricchi attribuendosi enormi stipendi o prestando soldi ad amici o rubando che gestendo bene la loro banca.
Eppure per qualcuno basta essere un banchiere per fare soldi a palate.
Solo un piccolo appunto su quanto Massimo dice riguardo ad attentati e destabilizzazione. Stefano Delle Chiaie, che di queste cose se ne intendeva, ripeteva spesso che gli attentati terroristici non sono mai serviti a destabilizzare lo Stato ma a stabilizzarlo. Temo avesse ragione: basti pensare agli effetti di consolidamento che l’11 settembre ha avuto sulla presidenza Bush e su quelle dei suoi successori.

Kosmo
#15 BELLINI

Quote:

Quale sarebbe il complotto ai danni degli italiani?

da una parte hai ragione ma non tieni conto di un fatto
se non c'era differenza tra l'allora banca di italia e la zecca dello stato (il tesoro insomma)
perche erano due entità separate?
a mio avviso se tutte le banconote fossero diventate moneta di stato diventava molto chiaro a tutti
che la moneta era una cosa emessa dallo stato e non da una banca

non facciamo finta che questo discorso non abbia un peso perche un conto è una moneta a debito (come oggi) , tutto un altro è una moneta
completamente statale

non puoi dal giorno alla notte passare dalla prima alla seconda senza una rivolta popolare, ed infatti lo hanno fatto nel silenzio , piano piano.

il vero motivo per cui ci troviamo così , proprio se vogliamo trovare la causa ultima è che il popolo italiano ha permesso questa cessione di sovranità monetaria
perche gli italiani si sono sempre piu distaccati dalla politica(la politica si occupa di economia) disinteressandosene

è il disinteresse, il lasciar fare mischiato alla profonda ignoranza delle basi dell'ecomina della moneta a causare tutto questo

se domani mattina il popolo all'unisono prendesse coscienza della truffa monetaria a cui è sottoposto tutti i giorni prenderebbe i forconi a cambierebbe tutto all'istante

per decerebrare il popolo , shockandolo , distraendolo e chi piu ne ha piu ne metta si è compiuto un lungo percorso e non credo aimè si possa invertire tale processo in tempi brevi ....

a meno di una nuova pearl harbour :perculante:
#16 kamiokande

Quote:

Io però non farei troppa dietrologia a riguardo perché la banconota sostituiva la moneta d'argento che comunque era coniata sempre dalla zecca dello stato

aspetta, aspetta un attimo

la moneta da 500 lire d'argento in pratica costava allo stato quasi quanto il suo conio per via del valore intrinseco dell'argento

la carta non costava certo quella cifra non credi? ;-)

Quote:

non sono daccordo con la ricostruzione fatta in quel film. a me sembra evidente che il regista abbia dovuto dare un colpo al cerchio e uno alla botte per poterlo mandare in sala.
a parte il non senso di una presunta ribellione del popolo sovietico in urss a seguito di una eventuale vittoria del proletariato italiano..casomai avrebbero festeggiato vedendo il 'socialismo' in espansione.

Intanto nessuno ha parlato di ribellione del popolo sovietico a seguito di vittoria in Italia del PCI. Il problema esposto nel film era relativo al "consenso democratico". Cioè che un partito comunista venisse eletto democraticamente e scelto tra altre forze politiche. Era questo il messaggio che l'Unione Sovietica riteneva pericoloso visto che il comunismo era l'unica ideologia riconosciuta. Poi c'era sicuramente la questione delle sfere di influenza decisa a Yalta e Postdam. Tant'è vero, che come dicono anche nel film, proprio per questo le elezioni del 48 furono truccate dalla CIA. DIversamente avrebbero vinto le sinistre.
Poi, come ho già specificato, è un film. E come tale va preso. A me la sua disamina non mi pare così pellegrina dal momento che all'epoca nessuno in Unione Sovietica si stracciò le vesti per quello che successe in Italia. Anzi.... stesero una cortina di silenzio. Strano per una Nazione che costantemente ospitava ed aggiornava i funzionari del PCI.
Quello che ho travato è questo.
La prima emissione fu normata con i DPR 20-06-1966 e 20-10-1967 del presidente Giuseppe Saragat per le 500 lire cartacee biglietto di Stato serie Aretusa, (Legge 31-05-1966). La seconda emissione fu regolata con il DPR 14-02-1974, del Presidente Giovanni Leone per le 500 lire cartacee biglietto di stato serie Mercurio, DM 2 aprile 1979.
miccolismauro.wordpress.com/.../...
@ fefochip #22

L'emissione delle banconote sostitutive coincide con gli aumenti del prezzo dell'argento con cui veniva coniata. Tra il '61 ed il '62 l'argento salì del 30% e nel 67 aveva raddoppiato il valore che aveva nel '61. Dal 1971 al 1980 l'argento è aumentato di circa 15 volte, quindi credo proprio che il motivo per cui sono passati alla carta fosse proprio il costo di conio della moneta rispetto al valore nominale.
Chissà perché sul retro della moneta da 500 lire la Nina e la Pinta hanno sulle vele la croce templare e la Santa Maria no.
Chissà perché ne sono state fatte di due tipi col retro diverso, una con gli stemmi delle caravelle che sventolano a sinistra controvento e l'altra a destra.

Poi tu vai a sapere chissà perché è stata chiamata strage di piazza Fontana se la strage è avvenuta dentro la banca dell'Agricoltura.

Quote:

L'emissione delle banconote sostitutive coincide con gli aumenti del prezzo dell'argento con cui veniva coniata. Tra il '61 ed il '62 l'argento salì del 30% e nel 67 aveva raddoppiato il valore che aveva nel '61. Dal 1971 al 1980 l'argento è aumentato di circa 15 volte, quindi credo proprio che il motivo per cui sono passati alla carta fosse proprio il costo di conio della moneta rispetto al valore nominale.

Ma perchè nel 1960 si pagava con le monete d'argento? E poi..., per forza con l'argento si dovevano fare le monete? State scherzando giusto? Non è dietrologia, è palese che il cancro è l'usurocrazia.
#25 kamiokande

esatto, ma contemporaneamente le 500 lire di carta sono diventate uno strumento molto importante perche a costo quasi zero si immetteva moneta completamente esente dal concetto di debito(anche se di fatto la lira non era a debito in quanto il debito pubblico equivaleva al risparmio delle persone, tuttavia tecnicamente lo era)
#27 munchmadon

Quote:

Ma perchè nel 1960 si pagava con le monete d'argento? E poi..., per forza con l'argento si dovevano fare le monete? State scherzando giusto? Non è dietrologia, è palese che il cancro è l'usurocrazia.

ti spieghi un po meglio ?
non si capisce cosa vuoi dire
@ fefochip #28

Non è questo il luogo per discutere della questione ma:

1) tutte le monete coniate dallo stato erano prive del concetto di debito quindi di carta o di metallo non faceva alcun a differenza se non nel prezzo di produzione;
2) all'epoca la Banca d'Italia era non solo prestatrice di ultima istanza ma acquistava i titoli di stato sul mercato primario quindi il debito era inesistente;
3) quello che tu definisci "concetto di debito" è una distorsione che vivono gli stati che non controllano la moneta nella quale emettono i titoli di stato;
4) anche in presenza di una Banca Centrale prestatrice di ultima istanza, senza una bilancia commerciale in attivo faresti comunque debito estero che è ben peggiore del "debito pubblico" (attraverso il debito estero hanno massacrato la Grecia);
5) con il "debito pubblico" brutto e cattivo abbiamo costruito le nostre infrastrutture (date poi in concessione o vendute ai privati), siamo diventati la quarta potenza industriale mondiale e molti italiani si sono potuti permettere una casa di proprietà (compresi i miei genitori);
6) anche con una moneta non a debito se il potere politico continua volontariamente a trasferire ricchezza dall'economia reale all'economia "surreale" (finanziaria), per esempio continuando a fare avanzo primario per pagare gli interessi sul debito già accumulato, poco cambierebbe.

Mi fermo qui e non vado oltre perché siamo off-topic.
Perché esiste la Banca Centrale e non stampa direttamente il Ministero del Tesoro?
Semplice. Perché ogni governo in carica stamperebbe sempre di più del necessario.
La Banca Centrale e la sua teorica indipendenza serve ad avere un potere che non sia legato strettamente al governo.
Tutti i governi tendono a criticare la Banca Centrale ed essa si può anche prendere delle colpe intanto non è direttamente eletta dal popolo. L'obiettivo è quello di frammentare il potere, principio estremamente democratico e il ruolo della Banca Centrale è evitare un eccesso di inflazione e un eccesso di sottoutilizzo dei beni produttivi (disoccupazione troppo alta, capannoni vuoti, macchinari fermi,.. ecc)
Così se lo Stato ritiene opportuno monetizzare il debito, il Ministero del Tesoro emette debito e la Banca Centrale stampa e compra questo debito. Gli interessi incassati dalla Banca Centrale verranno poi rigirati al Ministero del Tesoro e in parte alle banche che hanno le partecipazioni nella Banca Centrale.
Non c'è nessun super complotto
Cosa non va nell'euro?
Semplicissimo. Gli Stati hanno la stessa moneta ma pagano tassi d'interesse diversi, questa differenza è il famoso spread.
I tedeschi dicono che quello è il giudizio dei mercati e quindi se un Paese ha lo spread alto è utile perché capisce che deve mettersi in riga.
La realtà è che l'euro è una casa comune, ma questa casa comune è senza confini comuni, senza muri di cinta comuni, tutti i cani e porci possono entrare in casa però gli Stati vivono in stanze separate e mentre qualcuno ha la stanza con muri di cemento armato spessi un metro, porte blindate e finestre con vetri antisfondamento, altri vivono in stanze dove non c'è nemmeno la porta.
Una casa in comune fatta così è una cagata pazzesca. E il bello è che poi si fanno tra di loro anche un'assicurazione nel caso entrino i ladri in casa. Naturalmente se i ladri ruberanno ai disgraziati senza porta blindata sarà colpa loro e non dei ladri
@pyter 26
È in momenti come questo che si vede che la tua spiccata ironia e il tuo saper far satira, non sono solo il frutto di una mente brillante.
Penso che la stagione degli attentati che ha attraversato il nostro paese dalla fine degli anni sessanta, fino agli anni ottanta,
fosse finalizzata al controllo del consenso, ad impedire una destabilizzazione che minacciava non solo noi, ma tutto il continente
europeo. Come qualcuno ha già detto servivano non per destabilizzare, ma per mantenere la stabilità precaria di quegli anni.
Come mai avrebbero cercato di colpire le banche potrebbe avere svariati motivi, anche se il più semplice, mi sembrerebbe quello di spaventare in primis il ceto medio, che all'epoca risparmiava, vedeva la banca come il guscio protettivo dei propri averi.
In definitiva colpire le certezze primarie della massa votante.
Sulla questione del signoraggio bancario e della moneta, mi chiedo chissà quando i sostenitori della teoria delle due monete,comprenderanno che l'immissione di liquidità quando la scrivi a bilancio è sempre un debito.
La moneta è non a debito quando la utilizzi per sostituire banconote che distruggi, e quindi non alteri la massa monetaria, oppure stampi moneta il cui valore è zero (i soldi del monopoli).

Quote:

Una banca può essere una scelta a caso, due possono essere una coincidenza, ma tre banche prese di mira nello stesso giorno debbono avere necessariamente un significato che va ben oltre il caso o la coincidenza.

Non ne so molto, anzi sarebbe interessante avere il tempo di approfondire certe tematiche, ma ho letto un "socrate" italiano (esiste davvero) decisamente attendibile,
uno che si è fatto l'ergastolo perché la verità venga affermata,
Vincenzo Vinciguerra,
egli sostiene che dagli attentati di Piazza Fontana ci si aspettava la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del presidente Rumor,
ciò spiegherebbe lo scandalo di aver preso di mira un luogo di frequentazione abituale come le banche,
stato di emergenza che non venne dichiarato,
e quindi tentativo di colpo di Stato l'anno dopo (golpe Borghese) sempre per combattere i sovversivi comunisti che stavano avanzando.


Quote:

Sempre secondo Vinciguerra, anche l'attentato di Piazza Fontana del 1969 era stato pianificato per spingere l'allora presidente del Consiglio Mariano Rumor a dichiarare lo stato di emergenza.

it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Vinciguerra


Quote:

Quindi, in 30 anni di indagini, il fatto che non siano stati mai stati ipotizzati legami tra il FN e la strage di Piazza Fontana – l’operazione politico-militare la definisco io –

D: E quindi il cosiddetto tentativo di golpe Borghese…

V: che va dal febbraio del 1969 al dicembre del ‘69 è qualcosa di veramente paradossale. Perché il famoso golpe Borghese non nasce nel 1970; nasce proprio dal fallimento dell’operazione politico-militare alla quale aveva contribuito, concorso, partecipato il Fronte nazionale in cui la figura carismatica di Borghese poteva garantire molto, ma molto meglio dei Delle Chiaie e dei Rauti, le coperture a livello politico nazionale ed internazionale

ecn.org/.../...
ALDO MORO ELIMINATO PERCHE’ ATTUAVA LA SOVRANITA’ MONETARIA ?


Aldo Moro nel corso della sua vita e con le sue idee ha dimostrato di essere avanti anni luce rispetto al pensiero contemporaneo.
Durante la Costituente aveva appoggiato il concetto che lo Stato “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo” rispetto allo Statuto Albertino adottato sino ad allora che considerava il popolo suddito.

E’ proprio sotto la Presidenza del Consiglio di Aldo Moro che viene approvata la Legge 31 marzo 1966, n.171 che autorizzava il Tesoro dello Stato ad emettere biglietti di Stato a corso legale da Lire 500. Tra il 1966 ed il 1974 ne verranno emesse due serie (emissioni “Aretusa” e “Mercurio”) per complessivi 300 miliardi di Lire.

Nota:
Ricordiamo che il 15.8.1971 il Presidente americano Nixon comunica unilateralmente alla comunità internazionale il “blocco temporaneo” (blocco tuttora in vigore) della convertibilità del dollaro in oro, cancellando gli effetti degli accordi sanciti a Bretton Woods nel 1944. Da quella data tutte le valute mondiali non sono più ancorate ad alcun bene reale sottostante. Di fatto le banconote sono puri e semplici pezzi di carta.

Ma cosa hanno di speciale i biglietti di Stato a corso legale (come le 500 Lire riprodotte nell’immagine) ? Hanno la particolarità che non creano debito pubblico. VEDI IMMAGINE

it.wikipedia.org/wiki/File:Lire_500_(Aretusa).JPG


In questa banconota si può leggere:
- REPUBBLICA ITALIANA;
- IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO e la relativa firma;
- IL CASSIERE SPECIALE e la relativa firma;
- V° PER LA CORTE DEI CONTI e la relativa firma;
- IPS OFF CARTE VALORI (IPS: Istituto Poligrafico dello Stato - Officine Carte Valori ) dove la stessa banconota è stata prodotta.
- Se poi vogliamo essere proprio precisi, guardando la filigrana è presente l'emblema della Repubblica Italiana: la stella, la ruota dentata e i ramoscelli di ulivo e alloro, di seguito rappresentato:

Questa banconota riporta dicitura, firme (di dipendenti statali) e simboli della Repubblica Italiana che la emette, pertanto appartiene a tutti noi cittadini italiani.

QUESTA BANCONOTA NON CREA DEBITO PUBBLICO



In questa banconota a differenza di quella dello Stato Italiano invece c'è scritto:
- BANCA D'ITALIA;
- PAGABILI A VISTA AL PORTATORE;
- OFFICINA DELLA BANCA D'ITALIA;
- IL GOVERNATORE e relativa firma;
- IL CASSIERE e relativa firma;
- OFFICINE DELLA BANCA D'ITALIA;
- l'immagine della filigrana ritrae la stessa Montessori e nessun simbolo della Repubblica Italiana.
Questa banconota riporta dicitura, firme della Banca d'Italia oggi diffusamente chiamata "BANKITALIA s.p.a.".

La stessa cosa vale per l'EURO: questa banconota viene emessa dalla BCE, di conseguenza appartiene alla BCE (Banca Centrale Europea).
QUESTA BANCONOTA CREA DEBITO PUBBLICO

Ed in effetti il debito pubblico italiano sino a quel periodo era stato tenuto sotto controllo e soprattutto era d’importo contenuto (alla fine del 1977 ammontava a 64 miliardi di Euro – 56% del PIL).
I Governi seguenti invece cosa hanno fatto?
Nel 1981 il ministro del Tesoro Andreatta e il Governatore della Banca d’Italia Ciampi decretano il divorzio tra il ministero del Tesolo e la Banca d’Italia. Cessa quindi l’obbligo di acquistare tutti i titoli di stato che venivano emessi dal ministero del tesoro per finanziare il deficit dello stato. Questo porterà all’acquisto di titoli di stato da parte delle banche private alle condizioni imposte dal mercato (dopo il passaggio all’Euro il cosiddetto “spread”).
Nel 1985, il ministro Goria decreta la cessazione del corso legale dei biglietti di Stato da Lire 500 (D.M. 28.10.1985 – Gazzetta Ufficiale n.301 del 23.12.1985).
Tra il 1990 ed il 1992 i Governi Amato e Andreotti con il ministro del Tesoro Carli varano norme per la privatizzazione degli Istituti di Credito di diritto pubblico e delle Casse di Risparmio (legge 30 luglio 1990 n.218, decreto legge 5.12.1991 n.386 convertito con Legge n.35 del 29.1.1992).
Con tali provvedimenti Banca d’Italia viene di fatto privatizzata in violazione dell’art.3 del suo statuto che recitava che: “in ogni caso dovrà essere assicurata la permanenza della partecipazione maggioritaria al capitale della banca da parte di enti pubblici o di società la cui maggioranza delle azioni con diritto di voto sia posseduta da enti pubblici”.
Il 7 febbraio 1992 il presidente del Consiglio Andreotti, il ministro degli esteri De Michelis ed il ministro del Tesoro Guido Carli firmano il trattato di Maastricht con cui vengono fissate le regole per l’ingresso dei vari Stati aderenti all’Unione Europea e definite le basi per il sistema europeo di banche centrali (BCE).
Il 4 gennaio 2004 si scopre che le quote di partecipazione di Banca d’Italia sono detenute, per il 95% da banche private, mentre solo il 5% è ancora in mano allo Stato attraverso l’Inps. Quindi la Banca d’Italia è di privati.
Nota:
Il 4 gennaio 2004 il numero uno di "Famiglia Cristiana” riporta, per la prima volta nella storia, l'elenco dei partecipanti al capitale della Banca d'Italia con le relative quote. La fonte è un dossier di Ricerche & Studi di Mediobanca diretta dal ricercatore Fulvio Coltorti, il quale, indagando a ritroso sui bilanci di banche, assicurazioni ed enti, ed annotando mano a mano le quote che segnalavano una partecipazione al capitale della Banca d'Italia è riuscito a ricostruire gran parte dell'elenco dei partecipanti della massima istituzione finanziaria italiana. Il 20 settembre 2005 l'elenco degli azionisti viene reso ufficialmente disponibile da Banca d’Italia; fino a questo momento era considerato riservato).

Ad oggi la situazione non è cambiata e due soggetti in particolare, Intesa ed Unicredit, di fatto detengono, direttamente o tramite altre banche facenti parte dei rispettivi gruppi, circa il 70% del capitale di Banca d’Italia.
La stessa cosa vale per la BCE che è una società per azioni il cui capitale è detenuto pro-quota dalla Banca d’Italia e dalle altre banche centrali dei paesi aderenti; quindi di fatto anche la BCE è detenuta dalle medesime banche private. Quindi anche la Banca Centrale Europea è privata ed opera per interessi privati.

Forse il lettore avrà anche compreso per quale motivo l’attuale governo vuole modificare, anche a suon di decreti legge, le Banche Popolari e le Banche di Credito Cooperativo, le ultime banche ancora possedute dalle Comunità locali. Con la scusa delle piccole dimensioni ed il miraggio dell’efficienza le si vuole trasformare in società per azioni. In pochi anni faranno la fine delle Casse di Risparmio, banche delle Comunità locali, con centinaia di anni di storia ed ingentissimi patrimoni, di fatto spolpate, svuotate e sparite in pochi anni.

A questo punto un domanda sorge spontanea relativa ai giorni nostri. Come mai la BCE presta alle banche (private) a tasso zero e recentemente anche a tassi negativi mentre non può prestare agli Stati che invece devono rivolgersi al mercato ? (a tassi decisi dal mercato).
Mentre scriviamo (marzo 2016) lo Stato Italiano sta pagando sulle nuove emissioni di titoli di Stato a 10 anni un tasso dell’1,50% circa e sull’intero debito pubblico di 2.200 miliardi di Euro in essere (titoli emessi negli anni precedenti) un tasso medio del 3,50% circa. Il peso annuo degli interessi che grava sul bilancio del nostro Stato è di circa 80 miliardi di Euro all’anno, pari a tre/quattro manovre finanziarie!!!
Nota:
Il debito pubblico si crea quando lo Stato ha maggiori uscite rispetto alle entrate ed il differenziale (deficit) è finanziato con ricorso all’indebitamento.
Sul debito contratto lo Stato Italiano paga degli interessi. Se si sommano tutti gli interessi pagati negli ultimi 30 anni emerge una cifra complessiva incredibilmente elevata, che supera ampiamente l’attuale debito pubblico. Ed in effetti se si va a vedere l’andamento storico del debito pubblico italiano emerge che nel 1980, dopo l’uccisione di Aldo Moro e la cessazione dell’emissione di biglietti di Stato a corso legale, il debito pubblico ammontava a soli 114/miliardi di Euro. Quindici anni dopo lo troviamo cresciuto di 10 volte, più esattamente nel 1995, era già diventato 1.042/miliardi di Euro. Negli ultimi 20 anni il debito pubblico è più che raddoppiato, raggiungendo 2.200/miliardi di Euro.
Come è possibile tutto ciò? Semplice. Basta considerare che nel 2015 lo Stato Italiano ha pagato interessi per oltre 80/miliardi di Euro. Nel periodo 1980 / 2015 gli interessi complessivi pagati dallo Stato Italiano sono stati ben 2.470 miliardi di Euro.

Se recuperassimo l’idea di Aldo Moro di emettere biglietti di stato a corso legale non avremmo bisogno di chiedere banconote in prestito alla BCE (indebitandoci e pagando pure degli interessi che alimentano in una spirale viziosa l’aumento del debito), potremmo non soltanto assolvere ai vari bisogni del popolo italiano ma soprattutto liberare le future generazioni da un debito palesemente odioso ed ingiusto.
#36 ikael

Ikael sei un grande!

Hai snocciolato una serie di castronerie (detto in maniera allegra e amichevole) da antologia.
Mi soffermo solo su quella che vorrebbe fosse il tipo di stampa, o chi mette in circolazione una moneta
a creare il debito.
Perchè mettere in circolo una moneta crea sempre debito.
Debito che poi, ripiani facendoti finanziare da qualcuno, e poi paghi interessi, oppure stampando altra
moneta che svaluta e ricrea altro debito.
La soluzione?
Avere un surplus di bilancio tale, da ripagare il debito,non aver bisogno del finanziatore, e non dover immettere nuova liquidità nel sistema.
Tieni conto che comunque, non è che anche in questo caso il debito sparisce: lo fai solo pagare a qualcun'altro.
Buona sera
Qui di seguito metto dei link che ogni tanto quando non so cosa fare leggo. Riguardano gli anni di piombo e l'affare Moro. fontitaliarepubblicana.it/.../...
Poi c'e' anche questo che tratta stragi e omicidi di stato dagli anni '60 :
memoria.san.beniculturali.it/.../approfondimenti

-"Documentazione sequestrata nel «covo di Robbiano di Mediglia: - Memoriale indirizzato da Marco Pisetta a varie autorità dello Stato il 29 settembre 1972 (Trento- militanza nel P. C. d’Italia; attentati; Renato Curcio e Italo Saugo; Pietrostefani e Sofri; avvocato Lazagna; Collettivo politico metropolitano; Feltrinelli; Circolo XXII ottobre; furto in un’armeria di Genova; Vanni Mulinaris; viaggio in Francia - fabbricazione di documenti falsi; costituzione spontanea alla polizia - paura di rappresaglie; Sinistra proletaria; radio clandestine; Gap; Avanguardia nazionale – incendio della sede di Lotta continua; rapporti con Curcio e Cagol; armi; proposta delle BR di dar vita ad un organismo clandestino composto da ex partigiani - riunione in Piemonte; attentato di Segrate - morte di Feltrinelli; Milano - Cagol e Franceschini – entrata nelle BR; nascita delle BR; conflitto tra Curcio e Simioni; Superclan; Nuova resistenza; situazione delle BR nel 1972 - reclutamento - organizzazione – finanziamento - armi; Milazzo - officina per costruzione e riparazione di armi; Semeria – Moretti; cascina nei pressi di Confienza utilizzata per addestramento; «prigione del popolo» - deposito di armi; trattoria «la bersagliera» di Lorenteggio - circolo «Luglio ’60»; Moretti - progettata rapina in banca nella zona di Rubiera - Pelli; rapina in banca a Pergine; sequestro Macchiarini; sequestro di un esponente missino; attentato alla pista-prove di Lainate; rapina alla Standa di Milano; programmi delle BR; finanziamento del «Soccorso rosso» - Feltrinelli; Gap di Padova; intesa operativa tra Gap e Superclan) "
Questo e' tratto da: archivioflamigni.org/.../...

Quote:

Perché esiste la Banca Centrale e non stampa direttamente il Ministero del Tesoro?
Semplice. Perché ogni governo in carica stamperebbe sempre di più del necessario.
La Banca Centrale e la sua teorica indipendenza serve ad avere un potere che non sia legato strettamente al governo

Questa è la scusa con la quale hanno levato la sovranità monetaria al nostro stato.
Dire che è stato un.bene è probabile. Per qualcuno lo è stato.

Ma la ragione è risibile.
Dobbiamo accettare come presupposto che un gruppi di banchieri, che per essenza sono raziatori di profitto altrui, governino meglio la politica monetaria di chi in qualche modo deve incontrare i favori del proprio elettorato.

In linea di principio mi pare un ragionamento contorto.
A posteriori abbiamo le prove che il sistema non ha funzionato e andrebbe rivisto.
Non so cosa volessero effettivamente rappresentare i 3 attentati nello stesso giorno ad istituti bancari, ma sicuramente non possono essere un caso.

#31 e 32 Bellini

Detto questo, i citati commenti sono nel miglior dei casi frutto della propaganda mediatica che ci pervade ogni giorno, e che ci vuole far credere senza possibilità di replica che "servono i tecnici" o le "banche centrali indipendenti" per emettere e controllare la moneta.

In verità la nostra troppe volte ignorata Costituzione ci dice chiaramente a chi spetta la "sovranità monetaria" all'art.47:

"La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.

Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese."

Con la tecnica della "rana bollita" a cominciare dal 1981, già citato, abbiamo ceduto la sovranità monetaria che appartiene a noi in quanto Popolo Italiano, che deleghiamo i politici in Parlamento ad esercitarla per noi.

Questo esercizio può essere fatto bene o meno bene, ma in ogni caso è un diritto imprescindibile che non può essere ceduto o delegato senza dover cambiare la costituzione, cosa che non mi risulta sia stata fatta.

Ed è proprio questa la causa principale di tutti i guai del nostro paese, al netto di ogni "teoria del complotto"...... altro che lo spread, il debito pubblico o le invasioni delle cavallette.
Banche o meno,l'attacco alla sovranita' di un paese e' passato anche per la strategia della tensione, un altro ottimo articolo,questa volta di Federico Dezzani,anche lui ignorato molto spesso dai canali non mainstream al pari di Fulvio Grimaldi,a mio avviso uno dei migliori goepolitici che abbiamo in questo momento,anche se non condivido le sue idee politiche.
Al di la' delle storie raccontateci dalla stampa ufficiale e dalla presunta guerra "politica" con cui hanno aizzato gli animi dell'epoca,si stava preparando il terreno ai nuovi collaborazionisti/mezzadri,di destra e di sinistra(ma in finale cos'e' la destra e cos'e' la sinistra? G.Gaber)
federicodezzani.altervista.org/.../

Dipinsi l'anima su tela anonima