di Fabio Angiolini (fabiomln)

Dico subito che l’articolo non incontrerà il favore di molti. Rivedere le proprie posizioni è sempre molto difficile. In ogni caso mi propongo almeno di offrire una visione alternativa sul tema dei cosiddetti ‘Acidi Grassi Essenziali’.

Nel 1929 G. e M. Burr pubblicarono uno studio, secondo cui, una dieta povera di grassi (in seguito poi ‘identificati’ come grassi acidi essenziali, in particolare, più di recente, Omega-3 e Omega-6 – grassi polinsaturi) determinava negli animali gravi carenze, tra cui dermatiti, sterilità, rallentamento della crescita e altro.

Va precisato che in quegli anni molte vitamine non erano conosciute come ad esempio alcune delle vitamine del gruppo B. Oggi è invece risaputo che carenze di vitamine e minerali sono in grado di determinare quegli stessi effetti nei soggetti su cui si crea una carenza.

Gli effetti verificatisi nel gruppo di animali sottoposti ad una carenza di grassi, in realtà, non era dovuta ad una carenza di un qualche misterioso fattore sconosciuto presente nel grasso. Era invece successo che gli animali privati di grassi polinsaturi erano diventati ipermetabolici, ovvero il loro metabolismo era aumentato considerevolmente rispetto al gruppo di controllo (*). Questo incremento metabolico, se non compensato in maniera adeguata con un supplemento di vitamine e minerali, determinava una deficienza palesando gli effetti erroneamente attribuiti a un qualche fattore sconosciuto presente nei grassi (ovvero, gli animali a cui vennero somministrati meno acidi grassi avrebbero dovuto contestualmente ricevere un supplemento vitaminico rispetto al gruppo di controllo a motivo del loro innalzato metabolismo).

Che lo studio dei Burr fosse giunto a conclusioni errate venne in seguito evidenziato da uno studio condotto dalla Clayton Foundation Biochemical Institute all’Università del Texas in cui si dimostrò che la malattia di Burr in realtà era dovuta ad una carenza di vitamina B6. Oltretutto, studi successivi, in cui venne creata una ‘carenza’ di ‘acidi grassi essenziali’ non riuscirono a riprodurre gli effetti che erano stati ascritti al primo esperimento condotto dai Burr. Non solo! Molte evidenze furono portate in merito al fatto che i grassi polinsaturi causassero essi stessi infertilità e in seguito un numero considerevole di studi ne hanno comprovato la cancerogenicità.

La cosa strana (ma nulla succede per caso) è che tutti ricordano il primo studio mentre gli studi successivi sono stati completamente dimenticati.

Ignorando tutti gli effetti nocivi dei grassi polinsaturi (PUFA), si è cercato comunque di trovare dei potenziali benefici. Uno fra i maggiori benefici attribuiti ai PUFA risiederebbe nella loro capacità di determinare la cosiddetta ‘fluidità della membrana cellulare’ consentendo alle cellule di scambiare più facilmente molecole con l’ambiente extracellulare. In realtà questo modello appartiene ad una concezione decisamente obsoleta sul funzionamento della cellula in cui esisterebbero serrature e chiavi, nonché pompe per lo scambio di molecole fra l’esterno e l’interno della cellula. Gilbert Ling, autore di uno studio sul modello della cellula certamente più attuale, verificò che gli studi sulle ‘pompe di membrana’ trascuravano il fatto che le pompe richiedessero 15 volte più energia di quanto la cellula non sia in grado di produrre.

E’ probabilmente più facile associare la fluidità della cellula ad uno stato di disordine, in cui le strutture della cellula vengono destabilizzate.

Tornando alla potenziale pericolosità dei grassi polinsaturi, tre sono i meccanismi principali attraverso cui questi grassi possono danneggiare l’organismo: sbilanciamento ormonale (per esempio interferendo con la funzionalità tiroidea), danneggiamento al sistema immunitario (a dimostrazione, emulsioni di questi oli sono stati usati per sopprimere il sistema immunitario in soggetti trapiantati) e danno ossidativo. Il danno ossidativo si determina in quanto questi grassi sono instabili e quindi suscettibili di attacchi da parte di radicali liberi. Radicali liberi e grassi polinsaturi possono creare reazioni a catena di radicali liberi tali da danneggiare la cellula e provocarne l’invecchiamento.

In sintesi questi grassi sono in grado di causare: invecchiamento precoce, rischi di trombosi, infiammazione, cancro e malattie cardiache (provocando infiammazione dell’endotelio vasale che si va ad aggiungere all’infiammazione causate dalle polveri sottili).

Oggi molti cibi confezionati, presentano contenuti di grassi polinsaturi elevati essendo preparati con oli di semi di girasole, arachide, o similari. Spesso anche le carni di animali che una volta erano considerate ricche di grassi saturi, oggi sono spesso ricche di grassi insaturi poiché gli animali vengono alimentati con cibi, come la soia, che apportano loro molti grassi insaturi.

La decisione su come nutrirsi, quali cibi scegliere e quali integratori assumere è ovviamente personale, ma evitare di scegliere sulla base di una ‘comune conoscenza’ frutto di miti tramandati nel tempo (magari alimentati da interessi economici) può determinare il nostro destino. Talvolta la durata stessa della nostra vita.

______

(*) Due note sull’ ipermetabolismo. A qualcuno potrebbe apparire che un soggetto ipermetabolico sia destinato a vivere di meno, secondo l’idea che si ‘consumerebbe’ più rapidamente. L’errore in questa idea sta nel fatto che gli organismi viventi non sono un ‘sistema chiuso’. Non siamo cioè come la candela che una volta bruciata tutta la materia di cui è composta si esaurisce. Un organismo vivente trae materiale dall’esterno trasformandolo in energia. Attraverso questa energia costruisce e mantiene strutture interne funzionali al suo vivere. Questi soggetti sono altresì resistenti a molte cause comuni di malattia e morte.

Unsaturated Vegetable Oils: Toxic - http://raypeat.com/articles/articles/unsaturated-oils.shtml

Fats and degeneration - http://raypeat.com/articles/articles/fats-degeneration3.shtml

Membranes, plasma membranes, and surfaces - http://raypeat.com/articles/articles/membranes.shtml

Unsaturated fatty acids: Nutritionally essential, or toxic? http://raypeat.com/articles/articles/unsaturatedfats.shtml

Health Presever (Shute) (sul ruolo della vitamina E nonché antiossidante)

Vitamin E & Aging – Erwin Di Cyan

Comments  
GRAZIE :-)
A prescindere da tutto, chiariamo che qualsiasi esperimento di laboratorio condotto sugli animali è una barbarie in sè, se poi effettuato con la pretesa di ricondurne le conclusioni alla salute umana, è una doppia barbarie, fallace, ottusa e dannosa.
Qualsiasi siano i risultati ottenuti e gli scopi per cui possa essere stato messo in atto.
vorrei ricordare a tutti che purtroppo di studi che dicano una cosa su un argomento e di altri che dicano l'esatto contrario ne è piena la medicina, ma in particolare l'alimentazione.

il motivo è presto detto, data l'ignoranza COMPLETA del microbiota da parte della medicina, la scienza dell'alimentazione non può che essere un qualcosa di completamente fallace come conclusioni.

è come cercare di fare la scienza dei fulmini senza conoscere l'energia elettrica.

tanto per dirne una(che si collega all'articolo di odierno) oggi sappiamo che buona parte del metabolismo è a carico del microbiota e quindi persone che "consumano di piu" (quelli che non ingrassano mai ) in realtà sono persone con un microbiota molto particolare.
la stessa tiroide e gli ormoni sono in stretta relazione con il microbiota

tempo fa scrissi una articolo "siamo quello che scarta il microbiota" proprio per evidenziare che quelli che mangiano per primi sono i microbi e noi ci nutriamo di quello che loro non metabolizzano e quello che otteniamo come prodotto dei LORO metabolismi.

TUTTI e sottolineo tutti gli studi sull'alimentazione PRIMA del 2008 circa (data di inzio di dello studio del microbiota e delle sue pressoche infinite e indeterminate interrelazioni con il corpo umano) sono fallate alla base perche manca un elemento fondamentale.

questo non significa che sono automaticamente da scartare ma da REINTERPRETARE alla luce di questo nuovo punto di vista, anzi TUTTA la medicina dovrebbe essere riletta in particolare (ovviamente) la gastroenterologia che fino ad oggi era in mano a degli idraulici .

che io sappia i veri grassi da evitare come la peste sono i grassi idrogenati (margarina e affini) e i grassi polinsaturi cotti (vedi biscotti con olio di girasole o peggio mais) .

per il resto un buon equilibrio tra saturi , insaturi e polinsaturi probabilmente è la decisione migliore in attesa di piu puntali e precisi studi sull'argomento

una cosa è certa , chi si allontana dal burro perche teme il colesterolo o i grassi saturi in genere dovrebbe rivedere i suoi punti di vista

edit.
in ultimo volevo precisare che visto che questi studi vengono fatti spesso e volentieri per interessi economici , altrettanto spesso e volentieri sono studi pilotati (vedi il discorso della guerra zucchero vs grassi) e in ogni caso non vengono fatti altri studi dato che costano moltissimo e non ci sono fondi pubblici per farli e men che mai privati che non darebbero profitto, per confutare quelli di prima
in poche parole lo scenario degli studi medici è complicato e corrotto dagli interessi economici
@Fabio Angiolini (fabiomln)
grazie!

@#3 fefochip
già: si fa sempre il conto senza l'oste; anzi, l'host(e)!: il microbiota intestinale.
Se penso a come venivano ridicolizzati, con crasse (è proprio il caso di dire!) risate di scherno, i pionieri delle cure "naturali" che asserivano quanto oggi dimostrato "scientificamente" dagli studi accademici! Solo che i palloni gonfiati della medicina "ufficiale", alla maniera di una mongolfiera di merda pro-vax che tutti conosciamo, non hanno l'umiltà e il coraggio di chiedere scusa: nulla di nuovo sotto il sole...

P.S. ricordiamoci sempre del povero Semmelweis, anche lui vittima di analoghi aerostati:
dropseaofulaula.blogspot.com/.../...
#3 fefochip
ciao. Non sono d'accordo sul fatto che tutto debba essere rivisto alla luce degli studi sul microbiota.
Né che tutti gli studi possono dire tutto e il contrario di tutto. Certo, vanno presi verificati e capiti se sono attendibili. Ma se scartiamo tutto allora di cosa discutiamo?
Comunque, quando fai uno studio (e ce ne sono diversi) in cui dai grassi polinsaturi a dei cani e tutti muoiono di cancro, mentre nel gruppo di controllo solo una piccola percentuale si ammala di cancro, a me sembra che possa essere un buon punto di partenza per approfondimenti (in questo caso il microbiota è una costante, come può esserlo il clima o l'ambiente in cui è avvenuto il test)
Aridaje con sti animali ! Spiacente ma così perdi totalmente di credibilità, ragioni e applichi metodi degni del CICAP e della peggiore medicina meccanicista e vivisezionista.
Ci sarebbe da vergognarsi solo a citare certe assurde atrocità.
fabiomln
#5 fabiomln

Quote:

ciao. Non sono d'accordo sul fatto che tutto debba essere rivisto alla luce degli studi sul microbiota.

ciao
TUTTO deve essere rivisitato, in particolare come ti ripeto la scienza dell'alimentazione.
francamente non comprendo come si possa prescindere dal microbiota quando si parla di alimentazione
anche la farmacologia stessa
un es. illuminante: la metformina
questa sostanza è usata da oltre 50anni per abbassare la glicemia
fa il suo lavoro egregiamente ma non si capiva come facesse.
oggi si sa che è attraverso il microbiota che la glicemia cala tanto che nelle avvertenze viene indicato che in caso di assunzione di
antibiotico non funziona (fonte video di luciano lozio) e la glicemia si rialza

Quote:

Né che tutti gli studi possono dire tutto e il contrario di tutto. Certo, vanno presi verificati e capiti se sono attendibili. Ma se scartiamo tutto allora di cosa discutiamo?

ma io non ho detto di scartare tutto , lo scrivi tu.
ho solo attenzionato un DATO DI FATTO

Quote:

vorrei ricordare a tutti che purtroppo di studi che dicano una cosa su un argomento e di altri che dicano l'esatto contrario ne è piena la medicina, ma in particolare l'alimentazione.

ho poi espresso il motivo per cui, a mio avviso, accade questo proprio, perchè agli studi sull'alimentazione manca completamente di considerare il microbiota che fa da mediatore
tra il cibo e l'organismo quindi QUALUNQUE studio che prende in considerazione SOLO l'interazione tra l'organismo e un determinato alimento (senza tra l'altro considerare altri fattori di contorno perche l'uomo è un insieme inscindibile di elementi interdipendenti) è fallato alla base e, di conseguenza, potenzialmente, genera conclusioni altrettanto fallate

Quote:

Comunque, quando fai uno studio (e ce ne sono diversi) in cui dai grassi polinsaturi a dei cani e tutti muoiono di cancro, mentre nel gruppo di controllo solo una piccola percentuale si ammala di cancro, a me sembra che possa essere un buon punto di partenza per approfondimenti (in questo caso il microbiota è una costante, come può esserlo il clima o l'ambiente in cui è avvenuto il test)

i grassi polinsaturi sono notoriamente appannaggio del mondo vegetale (tranne i pesci) e quindi francamente alimentare con tali grassi degli animali notoriamente carnivori già si fa, a mio avviso, un' errore talmente grossolano da risultare inficiato praticamente tutto lo studio e con esso le considerazioni finali
un po come se cercassimo di alimentare con del burro un povero panda o un koala
non credo che andrebbe molto bene
tra l'altro mi chiedo come si possa alimentare dei cani con dei grassi polinsaturi senza usare cibi industriali che di per loro sono mondezza
con del pesce? pure li non la vedo un' alimentazione molto naturale per un cane
tra l'altro gli orsi stanno benissimo mangiando chilate di pelle di salmone (forse non tutti sanno che di solito gli orsi squoiano i salmoni per cibarsi delle pelli che sono piu grasse)
uno studio fallato alla base insomma

e poi ...i grassi polinsaturi, come ho già fatto notare, sono stati cotti ? perche essendo termolabili diventano certamente non molto salutari.
non c'è niente di peggio di olio di mais cotto , quello si cancerogeno se viene mangiato solo quello
nel momento in cui ho smesso di mangiare:
- cose con conservanti e coloranti
- cose a lunga conservazione
- cose con zuccheri aggiunti, bevande zuccherate con questo o quello
- eliminati farine e zuccheri raffinati
- riducendo al minimo/zero pesci/carne (bianca rossa verde) di allevamento con mangimi...
e via sotto con:
- legumi, pasuli, ciciri lenticchie ed altro oro della natura agricola
- verdure fatte in tutti i modi
- carne quando si sa che hanno mangiato
- pesce pescato
- vino casalingo, birra senza zuccheri aggiunti :pint:
- e frutta negli attacchi di fame...

.... in poche parola diffidando di tutto quello che mi/ci viene proposto con grandi investimenti pubblicitari e
--> riscoprendo la dieta mediterranea dei nonni....
risultato già dopo i primi 2/3 anni: da 118/120 kg... sono un figurino di 82-85 kg... xh189..
poca auto, molta bici e il pedibus calcantibus...
sistema endocannabinoide attivato ed in linea, zero medicine, zero antistaminici...
grattatina di palle e vi auguro un buon pomeriggio... :hammer:
#6 Bakunin
#7 fefochip
argomento un po' su entrambi.
Tutti gli studi sono inevitabilmente dei modelli con dei limiti (tralascio l'aspetto etico perché è fuori tema). Gli studi possiamo non farli o decidere di farli su animali il più simili possibili a noi.
Alcuni sono stati fatti su umani (ma anche qui allora c'è da discutere sulla validità del modello, doppio cieco, non doppio cieco, come reagisce psicologicamente un individuo sotto test, effetto placebo, ecc. Oppure cosa dovremmo fare quando vediamo che un test ha effetti deleteri su uno dei due gruppi e positivo sull'altro: che si fa? lo si interrompe si prosegue?). Poi ci sono dati statistici su campioni di popolazione. E ancora possiamo usare la ragione e capire cosa succede ad un grasso quando si ossida ed entra nel circolo sanguigno (soprattutto dopo aver visto dati di test e studi statistici). Possiamo anche capire perché certi animali necessitano di grassi polinsaturi (come il salmone, che altrimenti diventerebbe rigido ai climi freddi se fosse fatto di grassi saturi) mentre altri animali possono farne tranquillamente a meno o addirittura esserne danneggiati.
In merito all'uso dei cibi 'spazzatura' usati eventualmente nei test, nel caso lo fossero, replicherebbero esattamente le condizioni di vita della maggioranza delle persone. Quindi ci sarebbero elementi per considerarlo un test utile a comprendere. Infatti io ho citato cibi industriali in cui sono presenti tali grassi. In realtà anche animali come il salmone contengono molti grassi polinsaturi, che benché non siano dannosi come quelli vegetali (ma da lì provengono) possono rappresentare un problema.
E poi non possiamo solo 'demolire'. O proponiamo alternative oppure accettiamo i limiti delle indagini e da qui procediamo.
Né tanto meno possiamo attendere di avere compreso il microbiota nella sua completezza prima di fare il passo successivo. Sul microbiota per altro c'è ancora molto da comprendere. Anche solo il fatto che un nascitura esca dalla pancia piuttosto che dall'utero cambia i microbi con cui il bimbo viene a contatto (e non ho citato a caso questo evento oggetto di valutazioni statistiche e non).
p.s. cercherò di rispondere questa sera ad eventuali altri commenti. Grazie
Fefo, viste alcune considerazioni che ti sono proprie sull'unicità di ognuno di noi, in quanto organismi complessi e inscindibili dalla psiche, mi piacerebbe conoscere la tua opinione sulla sperimentazione animale, al di là, per esempio, di considerazioni relative tipo quella degli animali carnivori costretti a papparsi margarina.
Mi pare che su luogo comune non sia un argomento troppo dibattuto, nonostante l'interesse verso le pratiche mediche
#10 Bakunin

Quote:

mi piacerebbe conoscere la tua opinione sulla sperimentazione animale

mi stai chiedendo un parere etico/morale sulla sperimentazione su animali?
francamente non mi pare il luogo o se non altro il momento.
aspettiamo che "invecchi" il tread e diamo spazio a commenti on-topic , no?

tra l'altro si rischia la solita caciare infinita tra vegani vs onnivori e non ne ho molta voglia.
#8 scrapolla
mi pare sulla carta un' ottimo piano e i tuoi degli ottimi risultati
complimenti e salute
#9 fabiomln
francamente non ho capito come la tua sia una risposta alla mia
ma in ogni caso va bene cosi

in estrema sintesi quello che volevo dire è di non prendere per oro colato gli ultimi studi come i primi, perche si rischia un continuo jojo prima
della ragione e poi emotivo (e questo non è bene)

insomma un po piu di "epochè" in ogni verso
www.treccani.it/enciclopedia/epoche/

Quote:

grattatina di palle

Direi che è parimenti essenziale
(*) Due note sull’ ipermetabolismo. A qualcuno potrebbe apparire che un soggetto ipermetabolico sia destinato a vivere di meno, secondo l’idea che si ‘consumerebbe’ più rapidamente. L’errore in questa idea sta nel fatto che gli organismi viventi non sono un ‘sistema chiuso’. Non siamo cioè come la candela che una volta bruciata tutta la materia di cui è composta si esaurisce. Un organismo vivente trae materiale dall’esterno trasformandolo in energia. Attraverso questa energia costruisce e mantiene strutture interne funzionali al suo vivere. Questi soggetti sono altresì resistenti a molte cause comuni di malattia e morte.



______
Un rapporto continuo con le carrucole dell'organico nello scambiarsii informazioni nutrienti per entrambi e nel caso lo fosse non so che tipo di "evoluzione" sia.
BAH...Veramente deludente. Vorrei sapere con che coraggio si possa affermare che il problema della sperimentazione animale sia fuori tema, quando l'autore dello stesso thread la cita a ripetizione. O trattare il tema come fosse una fastidiosa menata da donnine isteriche.
Invece il punto è uno dei fondamenti della medicina che tanto contestate, ma se non riuscite ad analizzare questo cardine su cui si fonda la sua fallacia, resterete sempre a metà del guado, microbiota o meno.

Dopodiché il ragionamento "torturiamo un pò di bestie a caso, anche se i risultati sono tipo testa o croce, che tanto di meglio non possiamo fare", si commenta da sè.
Leggetevi " Vivisezione o scienza" del professor Pietro Croce, magari prima di scrivere certe minchiate ci pensereste un attimo di più.
#15 Pavillion

Quote:

Un rapporto continuo con le carrucole dell'organico nello scambiarsii informazioni nutrienti per entrambi e nel caso lo fosse non so che tipo di "evoluzione" sia.

Onestamente non ho capito cosa stai dicendo. Se ti spieghi meglio potrei rispondere
#16 Bakunin
Se pensi di essere depositario dell'unica e sola verità diventa difficile un confronto
#13 fefochip

Quote:

in estrema sintesi quello che volevo dire è di non prendere per oro colato gli ultimi studi come i primi, perche si rischia un continuo jojo prima della ragione e poi emotivo (e questo non è bene) insomma un po piu di "epochè" in ogni verso

Vorrei ricordare che i sostenitori degli acidi grassi essenziali si basano proprio su dei test sugli animali (fra l'altro non più riproducibili e smentiti da altri test)
Malgrado tutto ciò, oggi passa sempre più spesso il messaggio che i grassi saturi fanno male (aumenterebbero il colesterolo ... fatto non comprovato e tanto meno comprovato che il colesterolo alto faccia male) mentre cibarsi di grassi polinsaturi farebbe bene. Possiamo anche mettere in dubbio i risultati ma allora dobbiamo farlo ancora di più sui grassi essenziali visto che non c'è nemmeno una base di test sugli animali visto che l'unico test si è dimostrati fallato nelle conclusioni.
Poiché oltretutto, nella storia dell'uomo i grassi polinsaturi non erano nell'alimentazione umana (né più remota né più recente - negli ultimi millenni), a meno probabilmente di popolazioni isolate in climi particolarmente freddo, sarebbe prudente limitare se non addirittura evitare quei grassi.
Invece vengono raccomandati come sostituti dei grassi saturi sulla base di uno studio fallato.
Inoltre perché questi grassi si ossidino non è necessario che siano scaldati ad alte temperature. La temperatura corporea è sufficiente per produrre l'ossidazione degli stessi. D'altronde basta lasciare dell'olio all'aria per vederlo ossidare rapidamente mentre se lasci del burro, questo resta assolutamente stabile (ancora di più l'olio di cocco, saturo al 97% se ricordo bene)
.... p.s.
mi piacerebbe diventare spettatore disinteressato di me stesso ... non ce la faccio
Scusate l'ignoranza, ma il problema riguardo a questi acidi essenziali quale sarebbe? Nella pratica, intendo.

Da quanto ne sapevo io, ero sostanze contenute nel fegato di animali e in alcune sostanze vegetali (noci, mandorle, mirtillo, kiwi...) che sono cibi che mangiamo già tranquillamente. Per cui quale sarebbe il problema nella pratica? Di colpo se sono messi a consigliare a tutti di prendere un botto di integratori di omega 3 e omega 6?

Ovviamente, parlo del "problema" a parte quello della menzogna (dico infatti "nella pratica").
Un intervento del dott. Berrino

youtu.be/mp-GqU2sky0
#20 TheNecrons
l'ho spiegato nell'articolo e in altre risposte.
Questi grassi, se presi in eccesso (soprattutto se non compensati da grassi saturi) sembrano creare grossi problemi, fra cui il cancro (questo dicono diversi studi e ragionamenti logici sulla loro ossidazione)
Invece oggi vengono consigliati sulla base di uno studio le cui conclusioni sono state ampiamente smentite.
E' vero che alcuni cibi li contengono naturalmente ma è da vedere se nel tempo non diano effettivamente problemi. Comunque, a mio avviso, il problema più grosso è l'uso smodato che si fa di questi grassi in moltissimi cibi confezionati.
Basti pensare alla guerra fatta all'olio di palma, tutto sommato relativamente saturo, per sostituirlo con oli polinsaturi.
#21 gelu
rispetto Berrino perché mi sembra una persona sincera e onesta.
Non mi sembra però che appaia particolarmente giovane. E nemmeno particolarmente aitante (ma lui dice che quelli grossi e muscolosi sono 'anormali' ... ho molto sintetizzato).
Per lui fa male quasi tutto. Però qui poi dovremmo parlare di tante altre cose come indice glicemici ecc.
Lui dice che il fruttosio fa male, per esempio. Ma il fruttosio è presente in abbondanza nella frutta.
Allora ci dica che la frutta va evitata.
Comunque io qui ho parlato di studi fatti di grassi e non vorrei parlare di alimentazione a tutto tondo perché mi interessava solo puntare la luce su consigli che si sentono ripetere come un mantra sugli acidi grassi 'essenziali', sulla base di nulla.
#19 fabiomln

Quote:

Vorrei ricordare che i sostenitori degli acidi grassi essenziali si basano proprio su dei test sugli animali

perche lo ricordi a me? ho detto di essere un sostenitore degli acidi grassi essenziali?
ho solo detto che forse sarebbe meglio prudenza perche appunto troviamo studi discordanti su questo come altri argomenti.

Quote:

Malgrado tutto ciò, oggi passa sempre più spesso il messaggio che i grassi saturi fanno male (aumenterebbero il colesterolo ... fatto non comprovato e tanto meno comprovato che il colesterolo alto faccia male)

e che ho detto io?

Quote:

una cosa è certa , chi si allontana dal burro perche teme il colesterolo o i grassi saturi in genere dovrebbe rivedere i suoi punti di vista

boh
#16 Bakunin

Quote:

BAH...Veramente deludente. Vorrei sapere con che coraggio si possa affermare che il problema della sperimentazione animale sia fuori tema, quando l'autore dello stesso thread la cita a ripetizione.

non hai risposto alla mia domanda ovvero se volevi da me il mio parere etico/morale.(in cui non mi voglio addentrare)
per il resto mi pareva di aver già risposto su cosa ne penso di fare un test su animali come cani e grassi polinsaturi
ovvero che non serve a niente se devo essere piu chiaro
sei contento adesso?
però non capisco questo tuo tono a meno che sei un animalaro che vuole cercare lo scontro a tutti i costi
#22 fabiomln

Quote:

Basti pensare alla guerra fatta all'olio di palma, tutto sommato relativamente saturo, per sostituirlo con oli polinsaturi.

sono d'accordo ma il punto è che sono stati sostituiti nelle preparazioni industriali cotte
e come ho già detto il problema grosso dei polinsaturi è nella cottura e non tanto nell'ossidazione
quindi i biscotti con l'olio di palma alla fine sono meno tossici di biscotti fatti con olio di girasole
meglio ancora il burro (piu bbono)che appunto regge alte temperature (come olio di palma o cocco)
sennò meglio ancora evitare proprio i biscotti
Ah beh..animalaro non l'avevo ancora sentito, mi pare comunque non sia un complimento.
Vorrei invece tanto sapere il senso della tua, di domanda: che cavoli c'entra l'etica quando sto parlando di metodo scientifico errato ?
Come spesso succede, il problema della sperimentazione animale viene dirottato su una sponda opinabile come l'etica, mentre la sua aberrazione sta prima di tutto nel metodo "scientifico", che è folle e privo di qualunque logica. Ora col telefono sono scomodo, ma in rete sono facilmente reperibili tabelle di tossicità di varie sostanze a seconda della specie: per esempio, se provassi la tossicità dell'arsenico su una pecora, ne dedurrei che esso è innocuo... Ma di esempi del genere ce ne sono a tonnellate, non è questione di verità assoluta, sono fatti.

Ai quali si aggiunge la follia di indurre malattie in modo innaturale e forzato in laboratorio, come se fosse la stessa cosa ammalarsi durante la vita " vera".

Credevo che un minimo livello di conoscenza di queste metodologie criminali su questo sito fosse mediamente una certezza, ma evidentemente mi sbagliavo.
#17 fabiomln
Onestamente non ho capito cosa stai dicendo. Se ti spieghi meglio potrei rispondere



______
Tra selettività e memoria annessi e connessi teorizzanti e non solo mens sana in microbiota "terreno".
Non mi stancherò mai di elogiare le noci e i semi e la frutta per le loro proprietà. In particolare i semi di canapa hanno acidi grassi essenziali Omega 6 e Omega 3 in rapporto ottimale (3-4:1).
Ormai è palese che il nostro corpo non funzioni come dovrebbe se introduciamo sostanze di origine animale come il latte e le uova. E' così ovvia la differenza vibrazionale e a livello energetico che diventa masochistico assumerli coscientemente. Ed anche crudele. Sapete qual'è la prima causa di morte a livello mondiale? Lo sgozzamento. Decine di miliardi di creature intelligenti e senzienti a cui viene tagliata la gola e lasciati dissanguare tra atroci sofferenze e spesso soffocano con il loro stesso sangue.
La prima causa di morte fra gli umani sono gli attacchi cardiaci che succedono perché la gente mangia i prodotti di origine animali contenenti colesterolo grassi saturi e ormoni e antibiotici. Causando quindi il blocco delle arterie e il sangue smette di circolare fluidamente. Creano l'ambiente acido ideale perché la malattie prosperino: Basta dare un'occhiata al The China Study del Doct. Campbell.
Oggigiorno l'atto più rivoluzionario che possiamo fare è non introdurre nel nostro corpo queste sofferenze e questi antinutrienti, e spiegare alle altre persone nella maniera più Socratica possibile questa cosa.
Fare attivismo per i diritti degli animali non vuole solo dire difendere chi non può difendersi da solo ma anche consapevolizzare le persone su quali effetti stanno provocando con le loro azioni quotidiane. Da un aspetto ambiantalistico l'industria della carne, latticini e uova stanno letteralmente distruggendo il pianeta, responsabili del 91% della deforestazione nell'Amazzonia, causano il 51% delle emissioni a effetto serra, acidificano il suolo e gli oceani, causano l'estinzione di animali ( e speriamo di non essere i prossimi!).
www.cowspiracy.com/facts/
Da un aspetto etico tutti ci consideriamo amanti degli animali o almeno crediamo che debbano essere rispettati ma indirettamente (più o meno inconsapevolmente) si paga qualcuno per schiavizzare mutilare e abusare sessualmente nell'esatto momento che si compra un qualcosa che abbia latte carne e uova al suo interno.
Per non parlare che 1 kg di carne necessita di 15 kg di cereali/fagioli e 15k litri d'acqua e questo implica la fame nel mondo e la mancanza d'acqua e di risorse vitali come il cibo.
Insomma la radice di tutti questi problemi e tutte queste sofferenze e crudeltà è il modo con la quale ci nutriamo. Chiunque abbia sperimentato cosa vuol dire mangiare solo crudo mi potrà capire :)

Peace
The china study contiene un sacco di dati sbagliati. L'autore dimostra di non capire molto di ormoni confondendo ruolo degli estrogeni e progesterone.
Le malattie cardiache non hanno nulla a che fare con i grassi saturi né tanto meno con il colesterolo che per altro non dipende dai grassi saturi.
Probabilmente la prima causa di malattie cardiache è l'ipotiroidismo unito ad una carenza di anti ossidanti nella dieta ed a fonti di infiammazione esogena come le polveri sottili. I grassi polinsaturi aumentano gli effetti negativi di una dieta povera di anti ossidanti.
questi articoli mi lasciano indifferente La natura fa le cose bene, molto bene. Non esistono malattie di questo tipo.
Nei cicli della natura gli equilibri sono la regola.
Non è sicuro se noi ci siamo adattati alla vitamine o le vitamine a noi, ma troppo è diverso da troppo poco
www.youtube.com/watch?v=v05Uq6B2qpw
#32 pippos
La natura (forse) fa le cose molto bene ma le merendine le fanno gli umani
Studio le ricerche sull'alimentazione da molti anni.
Ho letto tutto e il contrario di tutto.
L'unica soluzione è trovare, nell'alimentazione, il proprio livello di benessere e piacere.
Nemmeno quella basata sul DNA personale può essere del tutto valida, in quanto si è scoperto che lo stesso viene modificato dal cambio di alimentazione (per esempio passando da onnivoro a vegetariano o vegano).
#30 fabiomln

Quote:

The china study contiene un sacco di dati sbagliati. L'autore dimostra di non capire molto di ormoni confondendo ruolo degli estrogeni e progesterone.

non solo, tutte le statistiche da cui attinge lo studio sono fallate in partenza.
la carne cotta ad alte temperature(griglia) è una cosa quelle bollite o comunque cotte a temperature modeste (vapore) è tutta un altra cosa.
la carne piena di antibiotici da allevamenti intensivi è una cosa, la carne grass feed è un altra (poi bisognerebbe vedere il tasso di sostanze chimiche presenti sull'erba)

Quote:

Le malattie cardiache non hanno nulla a che fare con i grassi saturi né tanto meno con il colesterolo che per altro non dipende dai grassi saturi.

pare che questa grande verità ancora non è stata accettata e continua la nenia dei grassi saturi e del colesterolo

Quote:

Probabilmente la prima causa di malattie cardiache è l'ipotiroidismo unito ad una carenza di anti ossidanti nella dieta ed a fonti di infiammazione esogena come le polveri sottili. I grassi polinsaturi aumentano gli effetti negativi di una dieta povera di anti ossidanti.

la prima causa di malattie cardiovascolari è lo stile di vita : l'alimentazione, movimento , emotività , sole , aria pulita
e direi praticamente di ogni patologia :-)
#34 di gaia

Quote:

Studio le ricerche sull'alimentazione da molti anni.
Ho letto tutto e il contrario di tutto.

è quello che ho cercato di dire all'autore dell'articolo

Quote:

#34 di gaia 2018-07-05 11:43 Studio le ricerche sull'alimentazione da molti anni. Ho letto tutto e il contrario di tutto.

Gaia, forse sei stata meno fortunata di me.
Risposte ce ne sono anche se mi rendo conto che è difficile trovarle e ci vuole anche un po' di fortuna.
Non possiamo rassegnarci a pensare che tutto è vero ma anche il contrario.
Qualche verità ci sarà pure e anche qualche ricerca seria.
#35 fefochip

Quote:

la prima causa di malattie cardiovascolari è lo stile di vita : l'alimentazione, movimento

fefo, cosa significa alimentazione, movimento?
io ho un parente stretto che a 70 anni ha avuto un quadruplo bypass coronarico.
Mai fumato, mai ecceduto nel mangiare o nel bere, persona tranquilla e serena, normopeso.
Pochi giorni fa un amico di 55 anni mi ha detto che verrà operato per almeno un doppio bypass coronarico.
Vita sana, sport, normopeso, non fumatore, ecc, ecc.
In realtà come ho già scritto una delle principali cause è l'ipotiroidismo (più sicuramente altre come inquinamento, pochi antiossidanti, stress). Già diverse decine di anni fa, Broda Barnes l'aveva chiaramente capito attraverso studi sui decessi registrati a Graz, Austria. Qui per ogni morto venivano eseguite autopsie che hanno costruito un database di più di mezzo secolo.
I suoi libri, fra cui Hypo-thyroidism: the unsuspected illness (ma anche Solved the ridlle of heart attacs) sono illuminanti.
Non credo aiuti nessuno essere agnostici.
#38 fabiomln

Quote:

io ho un parente stretto che a 70 anni ha avuto un quadruplo bypass coronarico.
Mai fumato, mai ecceduto nel mangiare o nel bere, persona tranquilla e serena, normopeso.
Pochi giorni fa un amico di 55 anni mi ha detto che verrà operato per almeno un doppio bypass coronarico.
Vita sana, sport, normopeso, non fumatore, ecc, ecc.

che facciamo le statistiche partendo un "mio cugino"?
eddai

in ogni caso secondo te o questi autori , l'ipotiroidismo cala cosi dal niente come un fulmine di zeus?
#39 fefochip
Non sono statistiche ma questi casi confermano le statistiche.
Le malattie cardiache sono ormai prima causa di morte e colpiscono anche giovani.
I libri del post e quelli citati nell'articolo sono alla portata di quasi tutti per chi voglia approfondire.