Già autore della interessante conferenza "La struttura nascosta del mondo", Luca Chiesi ha tenuto lo scorso novembre a Treviso la conferenza "Medicina fra scientismo ed eresia". Poichè l'audio non è dei migliori, proponiamo anche il testo completo della conferenza.

Con l'aumento della pressione da parte delle cosiddette "autorità sanitarie" nel far seguire alle persone una specifica terapia, ignorando, banalizzando, ridicolizzando o ignorando le alternative, è senz'altro aumentato il bisogno di scoprire queste numerose alternative esistenti. E di valutarle attentamente.

Ma come avviene anche in altri campi, chi non segue il "Pensiero Unico" viene bollato ed etichettato nei peggiori dei modi anche da medici un po' ...burloni, che invece di fare i medici hanno deciso di diventare giudici, promotori di leggi, opinionisti televisivi, magari dando pubblicamente e arrogantemente dei somari a chiunque la pensi diversamente da loro, solo perché hanno una fede cieca nella loro scienza medica, che vedono al di sopra di tutto.

Valuteremo assieme se questa loro fede è effettivamente ben riposta.

Un famosissimo medico americano, Robert Mendelsohn, ovviamente molto discusso per le sue opinioni peraltro supportate da un curriculum con pochi eguali, in una introduzione al libro "Medicina Macrobiotica" di Michio Kushi, approfondiva molto questo discorso della "fede nella scienza medica"
Scriveva infatti:

"In effetti, si può capire la medicina moderna sono considerandola una religione, la religione di una società laica che ha respinto i suoi sistemi di valori tradizionali.

Le medicina moderna ha almeno dieci dei componenti essenziali di una religione:
1)Un sistema di fede - la 'Scienza Medica Moderna' - che può essere altrettanto valida quanto le prove di altre chiese sull'esistenza di Dio
2) Un clero - i medici
3) Dei templi - gli ospedali
4) Chierici e vestali - infermiere, operatori sociali e personale paramedico
5) Paramenti che rispecchiano la posizione gerarchica - il colore e la lungezza dei camici dei medici indica il loro rango
6) Una classe nobiliare che mantiene la chiesa - industrie chimiche, compagnie di assicurazione e industrie di prodotti alimentari dietetici per l'infanzia
7) Un confessionale - l'anamnesi deve essere fornita al medico in tutta sincerità
8)Un'assoluzione - il colpetto rassicurante sulla spalla: 'Lei sta bene, ritorni l'anno prossimo'.
9)Vendite delle indulgenze - gli onorari oltraggiosi, in grado di abbattere questa chiesa moderna così come accadde con la chiesa del Medio Evo.
10) Similitudine di linguaggio - 'mi fido del mio idraulico', ma ' ho fede nel mio medico'; la relazione medico/paziente è 'sacra'.

Allorché la medicina viene considerata nè più nè meno di un sistema religioso, proseguiva Mendelsohn, può essere trattata come tale e paragonata ad altri sistemi di guarigione religiosa. Sfortunatamente, la religione della medicina moderna dimostra di adorare un dio che non fornisce delle risposte, che è impotente e che, in effetti, inganna.

Questa, naturalmente, è la definizione dell'idolatria e, in questo contesto, tutta la medicina moderna diventa comprensibile.

Il falso dio della medicina moderna si spinge fino a pretendere, come i suoi déi predecessori delle religioni pagane di migliaia di anni fa, il sacrificio di bambini.

L'antico Moloch di quelle idolatrie esigeva che i genitori, per assicurarsi messi abbondanti, passassero i loro figli attraverso il fuoco fisico.

Il Moloch moderno analogamente chiede ai genitori di far passare il fuoco chimico attraverso i corpi dei loro figli. Lo scopo è identico.

Vi siete mai chiesti quale sia?

Già Plinio il vecchio, intorno al 50 d.C., scriveva nella sua "Historia naturalis" tutta una serie di medicamenti e terapie mediche assurde.

Ma se pensiamo un attimo al passato recente, constatiamo che la storia della medicina è ricca di "errori" gravi, spesso fatali, che venivano accettati come verità, in genere per interessi che nulla avevano a che fare con la salute:

- L'utilizzo del talidomide, negli anni 50-60, usato come sonnifero, causò gravi malformazioni al sistema limbico dei bimbi nati da donne che assumevano tale farmaco.

- La lobotomia, oggi considerata una pratica barbara e non etica,  veniva usata per la schizofrenia, la depressione, la psicosi e altri disturbi dovuti all'ansia, ed era stata ideata dal neurologo portoghese Moniz, che per questo lavoro vinse persino il premio Nobel per la medicina nel '49.

- Lo scirioppo alla morfina, usato in gran bretagna e regno unito fino al 1930 per i bambini iperattivi che non riuscivano ad addormentarsi

- Le radiazioni, utilizzate per la cura di tonsilliti o dell'ipertrofia delle ghiandole linfatiche o del timo, prima che i medici si accordassero sul fatto che l'esposizione a radiazioni può causare alterazioni genetiche e cancro.

- Il Dietil Stil Bestrolo  (DES), un ormone sintetico somministrato alle donne incinte negli anni '50, salvo poi scoprire che causava cancro alla cervice e sterilità nelle figlie di donne che lo avevano assunto.
 
Com'è stato possibile?

Una possibile risposta è che è dipeso dal livello di giudizio delle persone coinvolte in tutti questi disastri. E dal livello di evoluzione delle scienza medica in questione.

Cosa si intende per giudizio? La capacità di giudicare per poi prendere delle decisioni appropriate.

In oriente è noto che il giudizio segue delle tappe ben precise per evolversi e farci passare dal bimbo appena nato bisognoso di tuto al maestro illuminato di cui le persone parleranno per millenni.

Come si sviluppa il giudizio? Georges Ohsawa, la persona che reputo in assoluto lo «sconosciuto» più straordinario del mondo, lo ha spiegato in varie occasioni, perché lo sviluppo del giudizio dell'individuo fino al raggiungimento del massimo livello era lo scopo unico di tutta la scienza e tutta la filosofia antica d'Estremo Oriente.

Ecco come Ohsawa lo descrive brevemente:

"Al momento della nascita e per qualche ora, non possiamo giudicare. Poi il giudizio fisico, o meccanico, il più elementare, si desta.
Dopo qualche giorno, il giudizio sensoriale comincia a funzionare e a percepire i due poli del nostro mondo relativo: il freddo e il caldo. Si sviluppa di giorno in giorno e distingue poco a poco tutta la gamma e i gradi situati tra queste due estremità: il colore, la forma, la temperatura, il gusto piacevole o spiacevole, la simpatia o l'ostilità; tutto questo in qualche settimana.

Dopo qualche mese, arriviamo al giudizio affettivo, o sentimentale. Distinguiamo ciò che ci attira affettuosamente e ciò che ci fa paura o male, ecc.

Alla quarta tappa, il giudizio sviluppa in noi la vera concezione delle due categorie antagoniste: il bene e il male, il bello e il brutto, l'utile e l'inutile, il giusto e l'ingiusto, così come tutti i concetti naturali o scientifici, fisici, ecc.

Alla quinta tappa, il giudizio diventa sociale. Percepisce un orizzonte più vasto di prima: l'economia e la moralità.

Infine, alla sesta tappa, si sviluppa l'ideologia (dualismo, materialismo, spiritualismo, affermazione o negazione della vita, ecc.)

E' alla settima tappa, l'ultima, che il nostro giudizio arriva alla costituzione-concezione della vita e dell'universo, dove possiamo abbracciare tutti gli opposti per stabilire la grandiosa unificazione universale.
Il nostro giudizio diventa una concezione cosmologica.

Mentre rifletteva su due ideogrammi giapponesi che significano entrambi pensare, Ohsawa spiegava

"se i vostri pensieri sono sentimentali, avete colonizzato un piccolo spazio attorno al vostro corpo, facendo perno su voi stessi.

Se siete intellettuali, i vostri pensieri penetrano solamente le cose finite, relative ed effimere.

Se vivete in una società più grande, i vostri pensieri possono abbracciare il mondo.

Se siete ideologici, vivete nel mondo dell'uomo, non solo nel presente ma anche nel passato e nel futuro.

Se siete un pensatore dell'infinito, nell'assoluto, in eterno, il vostro cervello è l'infinito stesso. Solo allora potrete avere fiducia in voi stessi, nella vostra coscienza. Voi siete in DIO e niente vi è impossibile".

Qual è il vostro attuale livello di giudizio?

Ogni giudizio impiega la forza per esprimersi, tranne il settimo.

Il giudizio supremo, infatti, "agisce senza agire", come dicevano i cinesi, "Wu Wei". Vince senza combattere, realizza senza fare, trasforma i nemici in amici invece di sconfiggerli, perché è la cosiddetta "espansione infinita" che agisce attraverso di lui, che possiamo immaginare come il "motore immobile" di Aristotele, cioè la causa ultima del divenire dell'intero Universo.

La forza del giudizio ideologico è ad esempio la violenza asfissiante del Comunismo, o i dogmi inumani del Capitalismo terminale in cui stiamo vivendo.

La forza del giudizio sociale è ad esempio quella della Legge, come quella che può portare le persone al suicidio per aver voluto essere e rimanere oneste, oppure come quella di chi impone trattamenti sanitari obbligatori senza che ce ne sia necessità.

La forza del giudizio intellettuale è il risultato delle scoperte scientifiche, ad esempio la bomba atomica, con cui gli Stati Uniti hanno devastato per decenni un popolo che si era già militarmente arreso.

La forza del giudizio sentimentale è la violenza emotiva, per esempio quella con cui molti mariti tengono soggiogate le mogli dietro la facciata di una famiglia "normale", oppure quella con cui certi dottori ti investono per farti prendere la decisione di fare chemioterapia, o di vaccinare i tuoi figli in ogni caso, come se fosse l'unica alternativa possibile.

La forza del giudizio sensoriale è la gelosia e ogni altro sentimento dovuto alla brama o al desiderio di qualcosa o qualcuno, che magari si manifesta con urla o comportamenti esagerati o inconsulti.

La forza del giudizio meccanico o cieco, infine, è la violenza fisica, di cui abbiamo infiniti esempi attorno a noi.

Per chiarire meglio questo concetto di "evoluzione" del giudizio in varie tappe, facciamo alcuni esempi tratti dalla nostra vita. Partiamo da qualcosa di cui tutti siamo esperti, ovvero il modo di alimentarsi!
Il giudizio supremo si rivela in chi mangia e beve ciò che vuole, ma rigorosamente secondo l'ordine dell'Universo.

Il giudizio ideologico si rivela in chi segue una dietetica, oppure una alimentazione basata su precetti religiosi.

Il giudizio sociale si rivela in chi mangia in modo conformista, adattandosi a ciò che l'ambiente attorno a lui o gli altri gli offrono

Il giudizio intellettuale si rivela in chi mangia secondo le teorie nutrizionistiche alla moda, magari qualcosa di nicchia estremamente particolare, o semplicemente basandosi su grassi proteine e carboidrati

Il giudizio sentimentale si rivela in chi è un buongustaio, per esempio perché conosce in profondità ciò che mangia e quindi lo apprezza particolarmente, oppure in chi sceglie i cibi sulla base delle emozioni che essi scatenano.

Il giudizio sensoriale si rivela in chi è goloso e avido di certi cibi che gli stuzzicano i sensi.

Il giudizio meccanico o cieco si rivela in chi si ciba solo in base alla fame o alla sete, per esempio chi mangia solo per riempirsi la pancia o beve fino a scoppiare.

Anche il nostro approccio alla conoscenza può darci indicazioni sul nostro livello del giudizio.

Il giudizio supremo si rivela attraverso il cosiddetto "Satori", attraverso una comprensione intuitiva della realtà, ovvero una coscienza cosmica, un istinto - intuizione perfetto, in grado di vedere con la stessa chiarezza il presente, il passato e il futuro.

Il giudizio ideologico si rivela attraverso la filosofia (l'antroposofia di Steiner, la logica dialettica basata sul Principio Unico di Ohsawa, l'idealismo di Platone, ecc.) o la teologia (come gli scritti di Dottori della Chiesa come S. Agostino o S. Tommaso d'Aquino) o una cosmogonia (come quella induista, o quella cinese, o molte altre, antiche e moderne).

Il giudizio sociale si rivela nell'economia, nella morale e nell'etica.

Il giudizio intellettuale si rivela principalmente nella scienza e in alcune arti. Nella nostra società sembra avere un particolare valore la conoscenza scientifica, ma non è stato sempre così, anzi…

Il giudizio sentimentale si rivela nella letteratura, nel teatro e in molte arti.

Il giudizio sensoriale si rivela nella ginnastica, nella danza, nelle tecniche basate su riflessi condizionati.

Il giudizio meccanico o cieco si rivela in ciò che è un riflesso incondizionato, istintivo.


Anche la professione o l'attività di una persona è molto indicativa del suo livello di giudizio.

Per Ohsawa, il giudizio supremo si rivela nella persona che realizza tutti i suoi sogni, uno dopo l'altro, per tutta la vita, divertendosi.

ll giudizio ideologico si rivela invece nell'attività di pensatore, di filosofo, di ricercatore del vero.

Il giudizio sociale si rivela nell'attività di organizzatore, cioè di qualcuno che si prende l'incarico di gestire altre persone per uno scopo che va oltre l'interesse del singolo.

Il giudizio intellettuale si rivela nel vendere delle conoscenze, oppure delle tecniche.

Il giudizio sentimentale si rivela nel vendere emozioni.

Il giudizio sensoriale si rivela nel vendere piaceri fisici (come le prostitute, ma anche i commercianti, o i romanzieri, o certi attori)

Il giudizio meccanico o cieco si rivela nel vendere la propria vita (come gli schiavi, ma anche come i salariati che vengono il loro tempo per denaro, secondo Ohsawa).

Nelle lingue occidentali si usa la parola "amore" con molti significati diversi e quindi c'è una grandissima confusione attorno al concetto di "amore"; nella lingua giapponese, molto più evoluta, vi sono invece almeno una decina di parole completamente diverse per descrivere ogni specifico significato dell'amore.

L'amore di livello supremo è quello che abbraccia tutto, quello per cui non c'è nulla di intollerabile e che porta alla realizzazione del Se', alla felicità e alla pace
L'amore di livello ideologico è l'amore spirituale, che si rivela con lo stupore e all'autocritica.
L'amore di livello sociale è quello dell'uomo per i suoi simili
L'amore di livello intellettuale è l'amore scientifico, la ricerca di conoscenze
L'amore di livello sentimentale è l'amore psicologico, emotivo
L'amore di livello sensoriale è l'amore fisico, fisiologico, l'amore erotico.
L'amore di livello meccanico o cieco è quello istintivo, sessuale.
Capite bene che quando a prendere le decisioni sono la superstizione, o la paura, o gli interessi personali, o le informazioni false, o il potere economico e politico di qualcuno, o una ideologia malata, il risultato non può che essere disastroso.

Ma perché è così difficile parlare di queste cose liberamente, magari discuterne serenamente?

Perché spesso non riusciamo a fare capire agli altri le nostre idee, le nostre motivazioni, le nostre conoscenze, oppure non riusciamo ad accettare quelle degli altri?

Nella maggior parte dei casi perché siamo su "livelli" di giudizio diversi, che hanno quindi ben pochi rapporti tra loro.

Sono infatti come due trasmissioni radio, che occupano lo stesso spazio nello stesso momento, ma che non riescono ad interagire proprio perché vibrano su frequenze diverse.

O meglio, chi ha maturato un giudizio più alto, nella scala da 1 a 7, riesce a capire il mondo che vedono e vivono quelli di livello più basso, ha in un certo senso una visione più ampia. Ma il giudizio basso non riesce a comprendere ciò che sta sopra di lui.

Anche chi ha maturato lo stesso livello può faticare molto a capirsi e comunicare perché - pensiamo per esempio al livello intellettuale - si ha accesso in genere a ricordi o informazioni differenti e quindi non si riesce a trovare un modo di conciliare le apparenti divergenze che ne nascono. Per conciliare idee opposte serve infatti sempre qualcosa che ne vada la complementarietà e che riesca a trascenderle entrambe.

Come può aiutarci questa conoscenza dei 7 livelli del giudizio nella nostra ricerca della migliore scelta terapeutica per noi?

Proviamo a rispondere, introducendo il tutto con 5 righe tratte da Ohsawa.

«Nei primi giorni di primavera, la campagna è tutto un brulicare di vegetazione. Sono i nuovi semi! Alcuni di questi semi si trasformano in erba e la loro vita si esaurisce nel giro di pochi mesi. Altri diventano degli arbusti che muoiono in pochi anni. Ve ne sono poi altri, in verità pochi, che sono destinati a diventare degli alberi imponenti che vivranno centinaia o migliaia di anni. Così è anche per la medicina. La maggior parte dei sistemi medici sono come l'erba»

L'omeopatia, l'allopatia, la naturopatia, l'agopuntura, l'osteopatia, la chiropatia, la medicina yogica, la medicina antroposofica, il massaggio, i fiori di Bach, la pranoterapia, la medicina antroposofica, la nuova medicina germanica, ecc. sono solo alcuni dei tanti sistemi medici esistenti: alcuni di questi sono simili all'erba o a bassi arbusti, che dobbiamo imparare a distinguere da quelli che invece si stagliano alti nel cielo -  e che corrispondono per Ohsawa all'antica medicina ayurvedica (che data almeno 5000 anni) e alla antica medicina cinese (che data almeno 4000 anni), di fatto oggi quasi scomparse perché "europeizzate" e perché si sono appesantite con superstizioni, misticismo e pratiche professionali. Nonostante i 5000 anni di storia e di successi, anche questi sistemi medici monumentali sono caduti in disuso, perché tutto ciò che ha un inizio ha una fine.

La medicina moderna, al cospetto di questi sistemi monumentali, fa la figura di un giovane senz'altro capace dal punto di vista manuale e pratico, ma anche molto immaturo, con poca esperienza e soprattutto molta arroganza. Arroganza dovuta senz'altro alla giovane età (pochi decenni, diciamo da metà' 800 in poi). Arroganza che caratterizza purtroppo anche molti suoi praticanti.

Come si possono analizzare sistemi medici così differenti?

Anche ciascuno di questi sistemi, come tutto ciò che evolve in natura, dagli atomi alle civiltà, ha uno sviluppo progressivo, che possiamo confrontare con lo sviluppo del nostro giudizio come essere umani, che abbiamo visto in precedenza.

Sviluppo che può essere già in atto, o ancora solo in potenza, ma che potrebbe anche non verificarsi mai.
 
Il primo livello, meccanico o cieco, è quello di una medicina sintomatica, cioè l'intervenire sui sintomi con rimedi o farmaci, spesso con effetti straordinari, ma che di fatto sono solo palliativi. Spesso le cause delle malattie sono ignote, nondimeno ci sono tecniche, medicinali, protocolli, diete o teorie in grado di rimuovere i sintomi.

Il secondo livello, sensoriale, è quello di una medicina di profilassi, cioè che interviene per prevenire le malattie; nella medicina occidentale troviamo misure come le vaccinazioni, gli antibiotici, l'isolamento, ecc. in quella orientale troviamo invece trattamenti esterni, alimenti specifici, ecc.

Il terzo livello è quello di un'arte della salute, cioè un insieme di tecniche, metodi o indicazioni per mantenere la salute anche dal punto psicologico ed emotivo, per esempio tramite danza, disegno, meditazione, musica, lettura, recitazione, buone abitudini di vita, ecc. cioè tutte attività che agiscono anche sul corpo fisico, ma anche a livelli più sottili. Nell'antico Giappone tradizionale, per esempio, per la futura mamma era previsto un rigoroso insieme di prescrizioni e divieti, al fine di dare al nascituro e alla mamma la massima salute possibile.
 
Il quarto livello è quello di un'arte del ringiovanimento e della longevità, una medicina olistica, che analizza scientificamente cause e sintomi e li mette in relazione con l'intera vita del soggetto e con tutto il suo essere. E' un'arte pragmatica, basata sull'esperienza (ed in particolare sulla propria esperienza personale) e guidata dalla logica più ferrea. La medicina macrobiotica ne è un esempio.
 
Il quinto livello è quello di una medicina sociale, morale ed educativa, come poteva essere ad esempio la filosofia di Confucio su cui si è strutturata ed è prosperata la Cina. E' una medicina della società, non del singolo individuo. Una medicina che è in grado di affermare la salute, la libertà e la giustizia della società.

Il sesto livello è quello di una medicina filosofica, ovvero una medicina del pensiero e del giudizio.

Ohsawa ricordava per esempio il fondatore della casa Seityo, chiamato Taniguti, uno dei massimo esperti della filosofia orientale alcuni decenni orsono, che aveva pubblicato più di un centinaio di libri: egli aveva salvato per esempio numerosissimi malati cosiddetti "incurabili", compresi malati di cancro e allergie, attraverso un insegnamento morale, filosofico e concettuale. Niente affatto sintomatico.

Tale insegnamento era basato sul convincere che si è liberi, saggi e felici per nascita, in caso contrario la responsabilità è nostra; che nascendo si deve stabilire da se stessi e per se stessi la propria libertà, considerando che l'uomo è il figlio di Dio, il figlio dell'Infinito-Assoluto.

Ohsawa, nel suo libretto "Zen Macrobiotics", scriveva: "Se l'uomo fosse superiore agli animali, dovrebbe potersi curare meglio di qualunque animale. Un uomo che non è capace di guarirsi da solo e di trovare la propria libertà, la propria felicità e la sua giustizia, da sé, senza l'aiuto di altri o di strumenti fabbricati, è creato per essere sfruttato e divorato dagli altri, per nutrire vermi e microbi. Non ha bisogno di andare all'inferno dopo la sua morte, egli vi si trova ora che è in vita".

Una medicina filosofica è una medicina educativa e responsabilizzante, pertanto non ha bisogno di strumenti particolari, se non i pensieri, le parole e i significati.

Il settimo livello è quello della medicina suprema, ovvero una tecnica formativa, biologica, fisiologica e dialettica in base alla quale l'ammalato scopre da solo la costituzione del mondo e della vita, il cosiddetto "Ordine dell'Universo".
 
Con questa medicina suprema si possono curare tutte le malattie presenti e future, ma anche prevenire gli incidenti, in modo definitivo. La guarigione è totale. La si può applicare in ogni tempo, in ogni luogo, ad ogni età. E' più educativa che curativa ed è interamente affidata alla propria intelligenza, alla propria volontà e al proprio giudizio.

E' una via che conduce al cosiddetto Satori, cioè alla liberazione, alla realizzazione del proprio "Sé"'.

Ma è anche una strada che si deve percorrere da soli, perché la salute e la felicità che provengono da altri sono incomplete, perché vi fanno perdere la vostra indipendenza e la vostra libertà e vi creano degli obblighi e dei "debiti" che prima o poi bisognerà pagare.

Ohsawa scriveva: "la terra rende 10.000 chicchi per un solo chicco, "uno per diecimila" è la legge di questo mondo e il misero che la viola non può vivere felice e si troverà chiuso nella prigione invisibile chiamata malattia, miseria, difficoltà".

Il settimo livello della medicina è l'obiettivo più alto a cui puntare nel corso della propria vita e quindi nessuno dovrebbe permettersi di giudicare chi prova ad incamminarsi su  questa strada, caratterizzata dalla indipendenza, dallo sforzo personale, dallo sviluppo del proprio giudizio, dal diventare davvero medici e maestri di se stessi.

Ora che avete una idea del tipo di sviluppo che può avere ciascun sistema medico secondo la filosofia d'estremo oriente, potete valutare meglio se uno di essi è solo un seme, oppure un germoglio, oppure un piccolo arbusto, oppure un albero centenario coperto di foglie e ricolmo di frutti.

Non do giudizi di valore, ovviamente, non è detto che una medicina sintomatica non possa essere quella su misura per noi, in una certa fase della nostra vita, ma spero sia evidente a tutti che la sparizione dei sintomi, oppure la guarigione dalla malattia, o una ottima salute ma fine a se stessa sono ben piccoli obiettivi, rispetto ad altri che un essere umano dovrebbe porsi, prima o poi nel corso della sua vita.

Per la filosofia e medicina d'Estremo Oriente tutte le terapeutiche esistenti si possono classificare in realtà in 3 sole categorie:

1) Guarigione dei sintomi, cioè la guarigione clinica attraverso medicine, operazioni, alimenti, ma anche preghiere, ipnotismo o qualunque altro metodo
2) Scomparsa della causa della malattia, cioè fare il malato il suo proprio medico, insegnandogli una corretta concezione del mondo; è una medicina dell'educazione, in cui si ricerca lo sviluppo del giudizio che permette all'uomo di padroneggiare la propria salute.
3) Guarigione preventiva di tutti i mali e tutte le infelicità, sviluppando il giudizio supremo dei malati. Guarigione dello spirito, oltre che del corpo e della mente. E' la guarigione o la liberazione dell'uomo e ci è stata raccontata nel corso della storia attraverso la vita di molte persone cosiddette "Illuminate", ma anche e soprattutto da molte più persone normali ma "sante". E' una terapeutica che consiste nel vivere senza paura, senza ansia, in libertà e nella giustizia, ovvero realizzare il proprio Sé. E' una guarigione creativa. Si può persino fabbricare la propria malattia e poi farla scomparire facilmente, come fece per esempio Ohsawa con le ulcere tropicali che si provocò e che poi si guarì, per dimostrare al dottor Schweitzer l'efficacia del metodo macrobiotico.

Ciascuno può scegliere un qualunque sistema medico in base al proprio giudizio, tutto è permesso e tutto è possibile.

Ma alla fine non si dovrà forse arrivare alla terza categoria di guarigione?

La medicina moderna, come tutte le scienze, si situa apparentemente al quarto livello di giudizio, cioè quello intellettuale e concettuale; essa è basata su altre scienze ancora più fondamentali, come la chimica e la fisica. Ma tali scienze, periodicamente, subiscono dei veri cambi di paradigma, come li chiamava Thomas Kuhn nella sua opera "la struttura delle rivoluzioni scientifiche".

Cambiamenti che spesso trasformano le nozioni comuni in obsolete, oppure trasformano le vecchie idee eretiche in conoscenza comune e accettata.

Come si può fidarsi ciecamente dello "stato attuale" di una scienza che molto presto, inevitabilmente, non potrà che cambiare profondamente e radicalmente?

La semplice ed incontestabile esistenza di quei fenomeni chiamati reazioni nucleari a debole energia, su cui ho fatto la mia tesi di laurea di ingegneria e da cui ho tratto il mio saggio "La struttura nascosta del mondo", è già di per sé un elemento che ovviamente scatenerà uno dei prossimi cambi di paradigma nella chimica, nella fisica e quindi anche in medicina; e sarà un cambiamento che aprirà molte porte che ora sono sprangate per la medicina moderna.

Ritengo necessario riportare a questo punto un avvertimento di Ohsawa che può evitarci una intera di errori inutili, oltre a spiegare come sviluppare il nostro giudizio:

«Il desiderio comune a tutti è la libertà e la felicità, ovvero la salute e la pace. Per realizzarle, ciascuno sceglie il proprio cammino, secondo il suo giudizio. Ma dei sette livelli, quelli delle prime sei tappe portano sempre, a dispetto dell'intenzione e degli sforzi, al polo opposto (cioè all'asservimento e all'infelicità, alla malattia e all'ostilità).

Solo colui che ha raggiunto il settimo giudizio, dopo aver attraversato tutte le tappe giungerà, per la prima volta, al mondo della Libertà, della Pace e della Giustizia.

La bussola per attraversare questo sviluppo è stata scoperta da degli uomini liberi d'Estremo Oriente, migliaia di anni fa.

Ne hanno fatto uno strumento semplice e pratico che chiunque, in ogni momento e in ogni luogo, possa utilizzarlo facilmente: è la dialettica Yin / Yang, anche chiamata Logica Universale.»

Sapete di cosa si tratta, questa Logica Universale?

Allora andiamo verso la conclusione.

Nessuno, che io sappia, mette oggi in discussione la logica stessa con cui sono state costruite le scienze.

Tra i principi della logica classica, base di tutte le scienze, ci sono questi 3:

1) il principio di non contraddizione (come diceva Aristotele: "Il più fermo di tutti i principi è che è impossibile per lo stesso attributo appartenere e non appartenere allo stesso soggetto dallo stesso punto di vista")

2) il principio di identità (ogni cosa è uguale a sé stessa)

3) il principio del terzo escluso (ogni proposizione dotata di significato è vera o falsa)

Tutti diamo per scontato che questi principi SIANO «veri»…

Ebbene.. in realtà, essendo principi, li si ASSUME per veri, ma non è possibile dimostrare che siano veri.

Prova ne è che nel corso del tempo sono nate molte logiche "non classiche", che non soddisfano uno o più dei principi della logica classica; ciononostante, anche queste hanno la loro utilità per spiegare certi aspetti del mondo.

Pensiamo per esempio alla logica quantistica, che nega il principio di non contraddizione, o alla logica sfumata, o "fuzzy logic", che nega il principio del terzo escluso e che si usa per eventi che si verificano in una certa misura.

Perchè una scienza basata sulla logica classica dovrebbe essere più "valida" di una scienza basata su altre logiche?

Dall'apparizione della logica formale, nessun sistema filosofico ha rimesso in discussione le strutture della nostra società e del nostro pensiero. Anche le scoperte scientifiche dell'ultimo secolo, generatrici di nuove leggi che sfuggono alla logica formale, pensiamo alla fisica quantistica, non sono mai state applicate seriamente ai settori della vita corrente, come la medicina o l'arte della salute. Perché?

Eppure, nonostante per quasi 2000 anni tutti abbiano dato per scontato il quinto postulato di Euclide, l'averlo poi negato non ha fatto altro che ampliare a dismisura la geometria.

E se fosse così anche per la medicina?

Ohsawa utilizzava e spiegava una logica che non era quella classica, perché basata su principi diversi da quelli della logica classica, in certi casi opposti.

Principi universali, tuttavia, che sono certo nessuno di voi qui presenti potrebbe dire che non siano veri.

Ad esempio:
1) Il principio di inversione, ovvero "Ciò che inizia, finisce"
2) Il principio di non identità, ovvero "Nulla è esattamente uguale a qualcos'altro"
3) Il principio di complementarietà ovvero "Ciò che ha un diritto, ha un rovescio"
4) Il principio dell'equilibrio, ovvero "Più grande e largo il diritto, più grande e largo il rovescio"

Ohsawa si riferiva alla logica basata su quei principi chiamandola "logica universale", perché in grado di spiegare sia i fenomeni di questo mondo relativo, sia quelli del mondo assoluto, il mondo spirituale.


La differenza principale con la logica classica è che si tratta di una logica dinamica, che quindi introduce il movimento, che è cambiamento. La logica formale, invece è statica.

Per la chimica moderna, basata sulla logica formale che è statica, un atomo rimane uguale a se stesso.
Per la chimica basata sulla logica universale, che è dinamica, un atomo prima o poi diventerà necessariamente un altro atomo.

Quale delle due opzioni è più vicina alla realtà? Lascio giudicare a voi.

Capite ora come ha fatto Ohsawa, senza nessuna particolare preparazione scientifica ma armato di questa sua logica universale dinamica, a trasformare un atomo in un altro?
Il sodio in potassio, il carbonio in ferro, il magnesio in calcio, il silicio in ferro?

Sapeva che doveva essere possibile, perché quella del mutamento è una legge universale.

Legge che dovevano conoscere bene anche parecchi alchimisti medievali, visto che la procedura con cui l'astrofisico bolognese Roberto Monti ha trasmutato a temperatura ambiente il mercurio in oro deriva proprio da una rilettura in chiave moderna dei loro testi alchemici.

Pensate ora alla medicina.

La medicina moderna, basata sulla logica formale che è statica, vi dice per esempio che esistono stati che non possono essere modificati, ovvero malattie incurabili.

Una medicina basata su una logica universale, che è dinamica, pensate davvero che vi dirà che esistono malattie incurabili?

E pensate davvero che non abbia numerosi modi per modificare questi stati apparentemente immodificabili?

La buona notizia è che questa medicina esiste già. E tutte le altre scienze basate su tale logica universale hanno l'enorme pregio non solo di spiegare il «come» delle cose, ma soprattutto il «perché».

Mi permetto pertanto di consigliarvi di approfondire questa logica universale, e i sette livelli del giudizio che ne sono una delle più interessanti conseguenze, così come la medicina basata su tale logica e sul principio del mutamento; medicina che guarda caso è stata la prima a riconoscere l'esistenza delle trasmutazioni degli elementi anche all'interno delle nostre cellule e la cui conoscenza

Con alcuni amici, radunati tramite la Rete e per un strano scherzo del destino, stiamo da alcune settimane traducendo dal francese, per pubblicarlo in italiano, un monumentale ed inedito libro sui principali temi trattati da Ohsawa, che ci auguriamo possa essere lo strumento principale per riuscire a comprendere meglio questa logica universale e tutto ciò che ne deriva.

Così da poter comunicare meglio con gli altri, valutare con maggiore consapevolezza i pregi e i difetti di ciascun sistema medico, scegliere con maggiore responsabilità a chi o a cosa affidare la nostra vita e quella dei nostri figli.

Sul mio sito, lucachiesi.com, nella sezione del blog, nelle prossime settimane troverete articoli di approfondimento sui temi accennati in questo intervento, che spero vi possa aver lasciato almeno UNA informazione significativa.

Anche sulla pagina Facebook che ho appena aperto metterò materiale a mio giudizio molto interessante.

Ringrazio Francesca Salvador per la fiducia che mi ha accordato e per l'onore di essere stato invitato a dare il mio piccolo contributo a questo convegno.

Ringrazio voi tutti e gli amici a casa per la pazienza che avete dimostrato. Spero di non avervi annoiato.

Grazie!

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Grazie Massimo, è un onore. Rimango a disposizione di tutti per rispondere ad eventuali domande, visto che il tempo è sempre tiranno durante le conferenze... Ciao!
Eccezionale, come anche l'altra volta....è abbastanza complesso e denso l'intervento,ma mi sembra molto appropriato....va letto e riletto.....attendo con piacere il libro e gli altri articoli di riferimento,grazie Chiesi e grazie a Massimo per averlo trascritto!
Grande Luca
Grazie per il tuo lavoro e complimenti.
Mi permetto pertanto di consigliarvi di approfondire questa logica universale, e i sette livelli del giudizio che ne sono una delle più interessanti conseguenze, così come la medicina basata su tale logica e sul principio del mutamento; medicina che guarda caso è stata la prima a riconoscere l'esistenza delle trasmutazioni degli elementi anche all'interno delle nostre cellule e la cui conoscenza

A Luca chiederò: manca il punto o altro? mi piacerebbe supporre che vi sia altro dopo la conoscenza.

A quest'ora non sempre la mente è lucida sarà per questo che ho trovato più appetibile sfamarmi con questo delicato articolo che prepararmi qualcosa da mangiare.
@peonia Grazie a te, Marina!

@Canguro Grazie! Ma tieni presente che il mio lavoro è fare l'insegnante di matematica e informatica... il 90% dell'intervento l'ho tratto proprio dal testo di cui parlo alla fine, quello di Jacques Mittler su Georges Ohsawa, il cui lavoro (quello sì!) era ben più importante del mio e di ben altro spessore. Ho fatto solo da ...PR ad Ohsawa, in un certo senso! :-D

Se vuoi farti una idea più precisa e conosci il francese, in questo post (lucachiesi.com/.../...) avevo messo un paio di capitoli completi da scaricare, oltre al sommario dettagliato e all'indice analitico. Se vuoi qualche pagina più specifica, dimmelo e te le mando volentieri.

@Pavillion ...grazie, hai ragione! Trascrivo pari pari dal video:

'Il medico tradizionale da cui andate, se avete problemi di ferro, vi dice: “prendi del ferro: dalla frutta, dalla verdura, dalla carne di cavallo, dalle compresse di ferro; l’importante è che tu prenda del ferro"!
Se andaste invece da un ipotetico (perché non può esistere) medico macrobiotico, vi direbbe invece: “manca il ferro? Prendi più magnesio, perché il magnesio diventa ferro. Fai come gli erbivori, che masticano, masticano… e trasferiscono energia al magnesio, fino a quando la clorofilla (o meglio la porfirina presente nella clorofilla) diventa emoglobina. Letteralmente. E avviene all’interno del nostro corpo.
Quindi una medicina che comprende tutto quello che conosce la medicina moderna, ma anche la amplia, perché dà nuove possibilità, dovute al fatto che “tutto muta”.'

Facevo riferimento al fatto che il principale rimedio usato in macrobiotica per la carenza di ferro sono abbondanti quantità di verdure a foglia verde (spinaci, bietole, ortica, cavolo nero, ecc.), cotte a lungo e salate con sale marino integrale. Un rimedio grazie al quale vedi miglioramenti notevoli già dopo poco tempo e soprattutto senza nessun effetto collaterale, anzi.
Scusami, avevo osato 'improvvisare' un attimo, ma non lo avevo aggiunto alle note... Grazie, ciao!

EDIT - ho corretto un paio di refusi.
Luca: Scusami, avevo osato 'improvvisare' un attimo, ma non lo avevo aggiunto alle note... Grazie, ciao!


Ora un cut&paste, poi li riunisco, indi metterlo in dispensa e cibarsene quando necessita chiamarla.
Conosco di persona Improvvisa! .. Grazie anche a Voi.

Quote:

Le medicina moderna ha almeno dieci dei componenti essenziali di una religione

Dice bene, "almeno dieci".

Infatti noto che la scienza medica usa anche l'istituzione cattolica del concilio (loro le chiamano conferenze) per determinare i dogmi della fede medica...


Quote:

Ma se pensiamo un attimo al passato recente, constatiamo che la storia della medicina è ricca di "errori" gravi, spesso fatali, che venivano accettati come verità, in genere per interessi che nulla avevano a che fare con la salute

Amen.


Quote:

Il falso dio della medicina moderna si spinge fino a pretendere, come i suoi déi predecessori delle religioni pagane di migliaia di anni fa, il sacrificio di bambini.
L'antico Moloch di quelle idolatrie esigeva che i genitori, per assicurarsi messi abbondanti, passassero i loro figli attraverso il fuoco fisico.
Il Moloch moderno analogamente chiede ai genitori di far passare il fuoco chimico attraverso i corpi dei loro figli.
Lo scopo è identico.
Vi siete mai chiesti quale sia?

Me lo sono chiesto, e la risposta che ho trovato è sempre la stessa: Mammona.

Ma magari mi sbaglio e ci sono altre motivazioni mistiche o esoteriche, come l'autore sembrerebbe implicare dichiarando che lo scopo della vaccinazione di massa sia identico a quello delle cerimonie in onore al dio Moloch.

Comunque non ho capito qual è il pensiero di chi la domanda l'ha posta, non riesco ad intuirla dal discorso nel seguito né dalle parole precedenti.

Insomma, qual è, secondo Chiesi, lo scopo di queste vaccinazioni? :-?
Solo un grazie a Luca Chiesi per aver proposto un argomento tanto importante e condivisibile nel suo modo chiaro e conciso. Grazie anche a Massimo per aver rimbalzato la conferenza sul suo sito.
Credo qui tutti ricorderanno la squallida vicenda del "Rapporto 41" dell'enea con Rubia che, dopo aver voluto una verifica di una possibile fusione fredda, ha contribuito alla stesura del rapporto finale (positivo) e si è poi defilato rifiutando ulteriori contatti con il team incaricato, De Ninno, Del giudice e altri, si è inoltre guardato bene dall'accettare di rispondere ai giornalisti di Rainews24. La cosa è morta lì e nuovi fondi furono dirottati ad altri ricercatori in collaborazione con ricercatori israeliani o americani, non ricordo... da vomito.

SUPERGULP: Grazie per il video. (Minchia, che schifo!)
In fatto di medicina, concordo in toto con la Dott.ssa Silvana De Mari:

www.youtube.com/watch?v=51ksYovuyG4

Finalmente qualcuno che le idee chiare (e giuste) sull'argomento!
E basta con questo "politically correct" (della minchia)!
Quando vedo in tv, medici che si esprimono sui vaccini per assoluti, so di non stare guardando uno scienziato ma uno scientista perchè solo i
sacerdoti e qualche psicopatico parlan per assoluti
Citazione Redazione Grazie per il video
______________________________________
Prego, dovere

Solo un altro piccolo... quasi OT:

al seguente link le probabili motivazioni che spinsero Rubbia a finanziare la ricerca, servizio di una puntata
di Report. Qui vi è anche Giuliano Preparata che morì nel 2000. Il video deve datarsi, credo, tra il 1997 e 1999.

www.youtube.com/watch?v=0_sHXk2ixbc

ps. mi spiace ma non sono riuscito ad inserire il video con anteprima...
@Shuran
Il brano era tratto dalla introduzione del dr. Mendelssohn a "Medicina Macrobiotica", quindi bisognerebbe chiedere a lui cosa intendeva con precisione. Egli faceva riferimento senz'alto anche alle vaccinazioni di massa, ma anche al 'latte' chimico in polvere, il cui effetto negativo è senz'altro più evidente, visto che il suo consumo si protrae per mesi e mesi consecutivi (tra l'altro esistono alternative che si possono fare in casa con un mulino domestico, a costo quasi zero e con enormi benefici per la salute dei propri figli anche se essi non possono nutrirsi del latte della mamma, per vari motivi).
Lo scopo delle vaccinazioni? Bella domanda. Ma visto che in tutta la conferenza non ho fatto altro che parlare dei 7 livelli del giudizio, posso fare una piccola aggiunta: ci sono senza il minimo dubbio almeno 6 'livelli' di motivi diversi (dalla paura all'abitudine, dalla fede cieca per la scienza e la tecnologia moderne al controllo della popolazione, dagli interessi economici alla volontà di sottomettere completamente la volontà di molte persone, ecc.), ma le motivazioni più 'sottili', cioè quelle di 5° e 6° livello (sociale e ideologico), possono sfuggire alla nostra comprensione semplicemente perchè il nostro livello di giudizio non ha ancora sviluppato pienamente tali livelli. Sono certo che la risposta alla domanda sullo scopo delle vaccinazioni cambierà molto col tempo.
Per ora, le vedo principalmente:
1) come una delle tante occasioni per dimostrare la nostra libertà e la nostra volontà
2) come la prova che chi le sta spingendo con la forza non ha capito nulla di come funzionano Yin e Yang, perchè l'effetto che otterranno, alla lunga, sarà l'opposto di quello che vogliono.

@ Poveraccio
Grazie a te per aver letto/visto questi 40 minuti super-concentrati e non essere scappato! :-)

@ Teoclasto
Nonostante tutte le apparenze, il mio intervento era sulla LOGICA, non tanto sulla medicina, che è stato solo uno strumento per arrivarci, dopo tante (troppe?) parole.
Ma capisco che non sia così banale rendersi conto che "la" logica non sia altro che "una" logica. C'è una questione ben più fondamentale, in gioco.
Poi i pareri in merito alla medicina hanno tutti un loro senso. Ma se non ci si rende conto che la LOGICA su cui è fondata la medicina moderna (perchè su di essa sono fondate anche la chimica, la fisica, la biologica, ecc.) è traballante, e malata, le opinioni si fermano sempre al massimo a livello intellettuale. La realtà va molto oltre.

@ social:observ
...in genere parla per assoluti chi ha fede CIECA in qualcosa... Meglio mettersi gli occhiali "Yin Yang", non costano nulla... e sono in dotazione a tutti fin dalla nascita! :-)
minuto 17:18 del primo video postato da SuperGulp:

- C'è qualcuno che potrebbe essere riuscito a realizzare delle piccole bombe nucleari a fusione fredda?

- Sì, è un percorso perfettamente logico quello che conduce a questo tipo di esperimento

- E chi potrebbe farlo?

- Chiunque, dovunque


vi prego guardatevi quei 2 minuti finali.. c'è da ridere... mi sa che questo Martin Fleischmann ha frainteso la massima del santone :hammer:

e poi si stupisce anche che il lavoro di ricerca non sia stato sostenuto maggiormente, fantastico :pint: :pint: :pint: :pint:
CITAZIONE SHAVO:

vi prego guardatevi quei 2 minuti finali.. c'è da ridere... mi sa che questo Martin Fleischmann ha frainteso la massima del santone
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Son certo ti faccia sbellicare dalle risate anche Luca Chiesi quando parla di galline che trasformano il magnesio in calcio... e sicuramente
è esilarante anche l'affermazione che cose simili avvengano nel corpo umano... ridere fa bena alla salute, ma anche questa affermazione
farà sicuramente ridere..... ergo... cortocircuito, passerai la vita ridendo, che vuoi di più??? ;O)
.... uno di quelli che in passato fece ridere molti medici fu Ignác Fülöp Semmelweis, più o meno nel 1850 suggerì ai colleghi di lavarsi le mani prima di assistere una partoriente, così da ridurre il rischio di infezioni... si fecero tutti delle ricche risate e il 10% delle partorienti continuò a morire ancora per un bel pò di anni, a nulla gli valsero i successi dimostrati per essere creduto, ma volevano realmente credergli? sarebbe stato sufficiente verificare. Avevo 16 anni ed un compagno del liceo affermava, con quali certezze non era dato sapere, che oramai l'uomo avava scoperto tutto quanto c'era da scoprire, nella mia ignoranza profonda una cosa vedevo chiaro, stava dicendo cazzate e la storia lo dimostrava...
La tua bella lista non mi riguarda SuperGulp, le tue insinuazioni tienitele per te.

Se vuoi rispondere nel merito sei benvenuto.
.. Non insinuo nulla, in realtà non capisco cosa ti faccia ridere, magari se esterni il tuo pensiero chiaramente capisco,
probabilmente ciò che per te è chiaro, non lo è per me...
Se non ti è chiaro qualcosa basta chiedere, senza attaccare.

Non mi interessa discutere degli interessi economici che ostacolano la ricerca, siamo su luogocomune, queste cose le diamo per scontate.

Chiarito questo, e chiarito che il nemico numero uno dell'umanità oggi è la scienza, ringrazio il cielo che certe ricerche vengano ostacolate. Ma non pensare che dica queste cose per provocare.. al massimo per provocare una riflessione. Riflessione dannatamente urgente.

Altro aspetto molto importante è quello dell'alchimia e di quanto sia pericolosa nelle mani sbagliate. Mi piacerebbe sentire il pensiero di Luca Chiesi a riguardo, io da dire ho poco..

e a parte tutto so che ci sarebbe da piangere...ma coltivare ironia è vitale.
Ho semplicemente cercato di capire cosa ci fosse da ridere sulle affermazioni di Fleischmann e ancora non l'ho capito, probabilmente, e non scherzo, non sono in grado di capire l'ilarità della cosa. Da ciò che scrivi c'era forse da esternare la tua preoccupazione e, magari, malgrado i miei limiti poteva avere senso. In ogni caso dici: "Altro aspetto molto importante è quello dell'alchimia e di quanto sia pericolosa nelle mani sbagliate", anche una diga è pericolosa nelle mani sbagliate, specialmente se l'ingegnere che la proggetta è un idiota incompetente. In ogni caso, dal mio punto di vista, ho percepito una ridicolizzazione di Fleichmann per ciò che ha detto in quegli ultimi 2 minuti, la mia risposta così esposta era inevitabile. Mia mancanza? è probabile... non ci conosciamo, ma amici come prima!!!
Il senso dell'intero intervento di Luca Chiesi è in linea con le conclusioni di Italo Svevo alla fine del romanzo La coscienza di Zeno. Qui, lo scrittore triestino, riconosce come la vita sia irrimediabilmente inquinata alle radici; ed è proprio questa presa di coscienza che condurrà Zeno, il protagonista del romanzo, alla guarigione. Infatti quelle figure leggendarie, quei saggi "illuminati", che vengono ricordati da Luca Chiesi raggiungono la liberazione solo dopo aver lasciato alle spalle la vita mondana. Quindi, in sostanza, io sono per dire che esiste una Guarigione con la G maiuscola e poi tanti atri tipi di guarigioni minori.
La divisione in sette del giudizio e del mondo proposta da Ohsawa ha un sapore molto "giapponese" e "orientale": è molto utile per semplificare il discorso. Comunque sia resta valida per veicolare quel messaggio che ci ricorda che non siamo tutti uguali: che ci sono vari tipi di esseri umani; ed è per questo che non va imposta in medicina una soluzione unica per tutti. Basta pensare invece a cosa accade con la diatriba chemio terapia-"cure proibite", risolvibile dicendo semplicemente che le prime vanno bene in certi casi e quelle "proibite" vanno bene in altri.
Per concludere vorrei ricordare a Luca Chiesa che in occidente c'è stata con la logica di Hegel un superamento della logica classica e formale. Quindi non è necessario contrapporre la filosofia orientale a quella occidentale su questo punto, poiché già Hegel a suo tempo ha aperto un dibattito su questo tema rivoluzionando il pensiero filosofico. Un dibattito che però non è riuscito a rivoluzionare la società e la scienza stessa come Hegel avrebbe voluto, ma piuttosto si è alla fine ritirato a dormire nelle aule universitarie di filosofia.
Forse era inevitabile che accadesse questo, poiché sono sempre pochi coloro che riescono a impadronirsi del pensiero non-duale, al quale corrisponde sempre uno stile di vita che gli corrisponde. Ossia un'esistenza vissuta senza barriere, senza opposizioni; che fa delle trasformazioni la normalità della vita e della continuità la logica da seguire. Sapete? E' assai ingobrante capire che "l'assoluto è presso di noi e noi siamo presso l'assoluto".
Non è un caso che le radici occulte dell'idealismo di Hegel vadano forse rintracciate nell'ermetismo. Questo per dire che molti insegnamenti che riteniamo esclusivi dell'oriente sono esistiti ed esistono già in Europa. Soltanto a causa di determinate circostanze storiche sono stati per necessità nascosti e ridotti in piccoli rivoli sotterranei. :-D
@SuperGulp

perché rido...perché son sicuro che Fleischmann ha tutte le buone intenzioni del mondo, ma gli sfugge una cosa fondamentale: la scienza è il nemico numero uno dell'umanità. Non lo dico io, han già provato a spiegarlo su questo sito.. ho passato una bella giornata, un po' mi spiace ritornare sull'argomento ma se mi scrivi "amici come prima" non posso non rispondere..

Se ti interessa questo articolo è carino, e spiega bene le mie preoccupazioni: www.rivistapaginauno.it/.../

Fleischmann è un eccellente scienziato, un alchimista scarso, un filosofo pessimo. Sempre secondo il mio umile parere, e sempre con tutta la buona volontà e senso del dovere di Fleischmann, che non sono in discussione, figuriamoci.. chi al mondo non ha buone intenzioni?


Quote:

anche una diga è pericolosa nelle mani sbagliate, specialmente se l'ingegnere che la proggetta è un idiota incompetente.

Cosa posso dirti...è vero, anche una diga è pericolosa.. guardiamo al Vajont

Possiamo dire che è questione di livello tecnologico? possiamo dire che fusione fredda è meglio che calda ma che non è quello il punto?... ma guarda mi rendo conto di dire cose assolutamente ininfluenti.. l'umanità è spacciata indipendentemente dalla fusione fredda. Ci ammazzerà un pannello solare, altro che l'inquinamento dell'aria :-)

mai sentito che l'inferno è lastricato di buone intenzioni? ma mica per scherzo, tutto vero :pint:


PS: ho rubato troppo spazio e siamo andati fuori tema.. credo d'aver portato abbastanza pessimismo, chiudiamola qua
Grande intervento.
Ottima summa.
@SuperGulp
Le galline che trasmutano il magnesio in calcio in realtà... trasmutavano il potassio in calcio (ma in effetti anche il magnesio può diventare calcio) e sono associate a Kervran, più che altro... Ma direi che ormai siamo andati ben più avanti rispetto a questi discorsi; quelli del CICAP, con il patetico tentativo di Garlaschelli, hanno cercato di screditare le osservazioni di Kervran sui semi in germinazione alla loro maniera (cioè barando), ma la realtà è ben diversa. Il tempo è galantuomo, comunque.
@Shavo #20
In realtà conosco ben poco di alchimia, ma nelle mani sbagliate qualunque cosa può essere davvero pericolosa. Il problema principale credo sia non tanto la scienza in sè, quanto l'uomo in sè, che tende a rimanere sempre uguale a se stesso, o peggiorare... Se non cerca innanzitutto di elevare il suo giudizio, invece di ampliare le sue conoscenze, immagino che anche trasmutare il piombo in oro gli servirà ben poco.

@qilicado
Grazie di aver messo in campo la letteratura e un bellissimo romanzo! Non so se si riuscirà mai ad arrivare ad una "guarigione" (diciamo così) della medicina in sè; senz'altro, rendersi conto che essa è malata perchè è basata su una 'logica malata' è necessario, anche se tutt'altro che banale; forse questa scoperta farà scoprire all'uomo che anche in TUTTI gli altri campi c'è lo stesso tipo di problema.
La divisione in 7 è una parte di un discorso più ampio, che riguarda uno schema a forma di spirale logaritmica, in cui in realtà non c'è soluzione di continuità da un livello all'altro. Ma i 7 livelli sono immensamente utili per capire alcuni concetti.
Non ricordavo ciò che hai scritto di Hegel, ma anche Ohsawa osservava che c'erano alcuni pensatori occidentali che avevano compreso il Principio Unico e la dialettica Yin Yang (tipo Tommaso d'Aquino, Paracelso, Shakespeare, Pierre Louys, Voltaire, Quinton, Steiner, Reilly, Erasmo), quindi è una buona notizia: ce la possiamo fare! Il pensiero non-duale non è solo per i monaci buddisti tibetani...
Sulle radici occulte conosco ben poco; ma penso tu abbia ragione al 100%, perchè è vero che in oriente sono (erano?) più "abituati" ad un certo tipo di pensiero (avendo mangiato riso per qualche millennio più di noi, è abbastanza normale..), ma l'uomo 'occidentale' ha comunque un suo 'stile' per questo tipo di ricerca e questi tipi di insegnamenti.
Grazie davvero per il tuo commento!
@Shavo #23
Grazie dell'articolo!
@Calvero
Ho grande stima di te e apprezzo molto i tuoi interventi. Ti ringrazio per l'apprezzamento! :-)

Quote:

Prova ne è che nel corso del tempo sono nate molte logiche "non classiche", che non soddisfano uno o più dei principi della logica classica; ciononostante, anche queste hanno la loro utilità per spiegare certi aspetti del mondo. Pensiamo per esempio alla logica quantistica, che nega il principio di non contraddizione, o alla logica sfumata, o "fuzzy logic", che nega il principio del terzo escluso e che si usa per eventi che si verificano in una certa misura.

Non capisco questo riferimento alla "logica quantistica", per quanto ne so ogni formulazione della meccanica quantistica è basata sulla normale logica bivalente, se mai è l'interpretazione dei fenomeni che porta a "contraddizioni" (la sovrapposizione di gatto vivo/gatto morto del celeberrimo esperimento mentale e cose del genere), però il tutto si svolge fuori dall'ambito strettamente matematico, già ben dentro l'ambientazione epistemologica.

D'altronde la logica stessa -qualsiasi logica- in quanto branca del sapere umano ha i suoi paletti e si accontenta di indagare solo determinati aspetti della realtà, nello specifico la logica formale vorrebbe indagare la correttezza dei ragionamenti (il calculus ratiocinator di Leibniz) nel senso dei concetti di Vero e Falso definiti formalmente. Ovviamente nulla ci garantisce che questi concetti astratti abbiano un corrispettivo nella realtà, però in molte applicazioni funziona, quindi qualcosa di simile al vero e al falso della logica classica fa parte delle qualità di questo mondo. Però rinunciare al principio di non contraddizione significa rinunciare ad ogni tipo di dimostrazione matematica, l'ex falso quodlibet vale sempre.

La rinuncia del principio del terzo escluso invece ha una storia più che centenaria, prima della recente fuzzy logic era già stata indagata dalla logica trivalente (con i valori di verità Vero, Falso e Problematico) e prima ancora dalla matematica intuizionista. Quest'ultima fornisce molti esempi di "logica dinamica" nel senso che rinunciando al principio del terzo escluso può ben darsi che due numeri non siano nè uguali nè diversi, dunque la successione di cifre che li rappresenta (sarà per forza infinita) non può considerarsi fissata una volta per tutte.

Personalmente tifo per la logica tetravalente coi seguenti valori di verità:

1) Vero
2) Falso
3) Vero, ma non in questo Universo
4) Nessuna delle precedenti tre

quindi da questo punto di vista sono più che aperto a logiche alternative, ma "Vero & Falso" proprio non lo posso accettare!
#28
Personalmente tifo per la logica tetravalente coi seguenti valori di verità:

1) Vero
2) Falso
3) Vero, ma non in questo Universo
4) Nessuna delle precedenti tre

quindi da questo punto di vista sono più che aperto a logiche alternative, ma "Vero & Falso" proprio non lo posso accettare!



Dato che di realtà si vive sarei quasi costretto, se non del tutto, ad eliminare la 3)
e la quarta risulterebbe nessuna delle due precedenti.
Nonostante io abbia un debole per il termine problematico.
@clim77
Ricambio la gratitudine e ti auguro buon lavoro e buona vita! :-D


Quote:

Non ricordavo ciò che hai scritto di Hegel, ma anche Ohsawa osservava che c'erano alcuni pensatori occidentali che avevano compreso il Principio Unico e la dialettica Yin Yang (tipo Tommaso d'Aquino, Paracelso, Shakespeare, Pierre Louys, Voltaire, Quinton, Steiner, Reilly, Erasmo)

Hegel ci ha lasciato il messaggio della non-dualità spalmandolo su migliaia e migliai di pagine distribuite su colossali opere filosofiche, avvisando però il lettore che il cammino va compiuto dall'inizio alla fine e che il cammino stesso è il messaggio.
Allora, la tua considerazione che si allinea all'impressione che ho avuto nelle mie ricerche, e per cui Hegel venga raramente annoverato o non gli venga riconosciuta la sua funzione storica, rafforza in me l'idea che tra '800 e '900 c'è stata una vera e propria congiura del silenzio su Hegel e la dialettica.
Hegel infatti voleva far sua l'intera scienza; voleva che lo spirito si appropriasse della scienza rispecchiandosi in essa. E ripeto: non sono andate così le cose.
Questo non significa che ci sia stato un divorzio consapevole; non per questo la scienza si limita alla logica formale e classica, oppure non faccia uso di procedimenti dialettici per giungere alla sua verità.
Resta comunque la separazione, o la parvenza oggettiva della separazione della scienza dallo spirito. Infatti, la conoscenza sarebbe impossibile ponendo la separazione; ma abbiamo nel bene o nel male una scienza che produce conoscenza. Questo vuol dire che la scienza nel suo operare mette in atto anch'essa dei procedimenti di facciata. Proprio come farebbe una persona comune che si nasconde dietro ai costumi sociali, ai luoghi comuni e alle maschere.
Vedi il movimento scientista attuale, il debunking. Sì, quello dei siti delle bufale, quello che "i vaccini salvano le vite", quello de "la Scienza! la Scienza!", oppure quello per cui "la scienza non è democratica" ecc. Tale movimento è teso a far credere alla gente che da una parte c'è la scienza e il metodo scientifico e dall'altra c'è lo spirito, "l'agire di tutti e di ciascuno".
Guardate, signori (ora non mi rivolgo più a te, ma a questa massa di decerebrati a cui gli si è smontato il cervello) che il metodo scientifico lo può applicare chiunque. Anzi, dico che chiunque lo deve applicare se vuole cavarsela in questa vita. Ma purtroppo, s-ignori miei, entro certi limiti è socialmente vietato. Le persone comuni non applicano il metodo non perché siano stupide, come invece fate intendere quando vi ponete come paladini della verità e gli dite cosa devono pensare e cosa non devono pensare; non applicano il metodo perché non gli è concesso dal loro stile di vita e dalla loro situazione sociale. Sono come pesci immersi nell'acqua, che per adattarsi al fluido, al main stream, adottano forme stravaganti e subalterne. Non vengono informati, vengono sformati da una logica perversa volta a nascondere la verità riguardo la natura dell'uomo e della realtà stessa.
Secondo la specie occorrerebbe fare una ulteriore divisione antropologica:
secondo ragione vi è anche l'uomo comune,
secondo ragione vi è anche l'uomo non comune.
Deve essere questo il motivo per cui ragione oltre la ragione ha difficoltà ad esprimersi con la logica della specie.
Decalogo dialogante tra Dialoganti.
Luca: Scusami, avevo osato 'improvvisare' un attimo, ma non lo avevo aggiunto alle note... Grazie, ciao!

A Luca chiederò: perchè mi ha mentito! fornì l'impressione che fra conoscenza e "trascrivo pari pari" vi fosse "quell'improvvisare un attimo" che .. non trovai in quel punto.
Per far combaciare il pari pari a quel che precedentemente avevo copiato, per forza di cose, mi trovai costretto a eliminare "la cui conoscenza" per poi proseguire con "cos'ì all'interno delle nostre cellule"; per poi portarsi avanti con "facciamo un esempio" etc etc.

Luca Chiesi: Mi permetto pertanto di consigliarvi di approfondire questa logica universale, e i sette livelli del giudizio che ne sono una delle più interessanti conseguenze, così come la medicina basata su tale logica e sul principio del mutamento; medicina che guarda caso è stata la prima a riconoscere l'esistenza delle trasmutazioni degli elementi anche all'interno delle nostre cellule; facciamo un esempio etc etc.

Non si può lasciar da sola la "cui conoscenza" sbottò alle 12 la mia padrona.

"Poichè l'audio non è dei migliori, proponiamo anche il testo completo della conferenza".

Adesso non so se il "Poichè" possa essere in realtà un "sondaggiare" udito e uditorio.
Se avessi dovuto esprimere un parere in merito all'audio avrei detto 7.
Ho trovato scorrevole l'audio avendo posto il testo in modo tale ... come se fosse Luca a leggerlo.
Infine "quell'improvvisare un attimo" lo si ascoltò, lo si comprese alla fine benchè non avessi più un testo davanti e di conseguenza aggiunsi testo a testo.
No, non è questo.