di Stefano Re
Devo avvisarvi subito: è lunga e piuttosto complessa. La renderò breve e semplice quanto possibile, ma non posso fare miracoli. In alcuni passaggi dovrò anche banalizzare assai, chi se ne intende porti pazienza.
Tutto comincia nel modo più ovvio, Facebook vuole che tu sia un utente felice, per cui ti crea stimoli che ti rendano felice. L’idea iniziale era: ti iscrivi, scegli qualcuno come “amico”, io ti faccio vedere i post dei tuoi amici. Vedi anche il post di qualcuno che non conosci, se gli metti il “mi piace”, io ti faccio vedere i suoi prossimi post. Tu sei felice, loro sono felici, invitate altri amici, Facebook cresce, le ditte mi pagano per farvi vedere delle pubblicità. E così è stato per qualche tempo, mentre Facebook diventava sempre più grande.
Poi qualcuno ha scoperto il legame tra la produzione di dopamina, i commenti, l’attenzione di gruppo e i “like”. Ve la faccio breve: hanno scoperto che i like creano dipendenza. E hanno deciso di sfruttare questo meccanismo. Ecco perché, ad esempio, i profili privati possono avere solo 5000 “amici”. Cosa credevate, che “non ci fosse spazio” in un qualche hard disk? No, no: è un limite che hanno deciso a tavolino, e ora vi spiego perché.
_dare ASSUEFAZIONE
Anzitutto, occorre creare assuefazione. Quando uno si iscrive a Facebook, quanti contatti ha? Due? Sei? Trenta? Se è un tipo con molti amici, magari pure cento. I suoi post sono visibili a queste persone, magari a qualche loro altro contatto. Raggranella uno, due, cinque, quando fa il botto venti like. E si abitua a riceverli. Col passare dei mesi e degli anni, il numero di contatti cresce e con essi cresce il numero dei like. E con i like, cresce il livello di assuefazione. Quando arrivi ad avere 5000 contatti, di like ne prendi da qualche decina a parecchie centinaia, persino qualche migliaia, a seconda di quanto interessanti siano ritenuti i tuoi post dai tuoi “amici”. È a questo punto che Facebook ti informa che non puoi avere altri amici, e che devi trasformare il tuo profilo privato in una “Pagina”
_creare DIPENDENZA
Le Pagine Facebook sono gestite secondo algoritmi diversi dai profili. Di nuovo, facendola breve: la loro visibilità è decisamente inferiore. In pratica, se un post pubblicato su un profilo con cento amici viene reso visibile a novanta di loro, lo stesso post, pubblicato su una Pagina seguita da cento persone, compare soltanto a trenta tra loro. Il risultato è che tu, abituato a ricevere centinaia quando non migliaia di like – e il tuo cervello, assuefatto a produrre dopamina reagendo a questo stimolo – ti trovi a ricevere poche decine di like, pur scrivendo le stesse cose di prima, con gli stessi “amici” di prima. Sim sala bim, ti hanno creato un bisogno che prima non avevi. È esattamente quel che fanno gli spacciatori di droga: prima te ne forniscono di ottima, magari anche a buon prezzo, e quando sei assuefatto e ne hai bisogno, la tagliano, cioè ne riducono la potenza, per costringerti a comperarne di più, per farti accettare di pagare il doppio.
_passare in CASSA
Perché mai Facebook dovrebbe importi questa sofferenza? Ovviamente, per guadagnarci. Vuoi mettere in primo piano il tuo post? Vuoi che lo vedano (di nuovo) migliaia di persone? Basta che paghi ed è subito fatto. Certo, si parla di qualche euro a testa, ma gli utenti attivi su Facebook sono due miliardi e 41 milioni. Anche fosse solo un 5% a pagare per ottenere di nuovo la visibilità che ha perduto, fate voi le moltiplicazioni. Puro e semplice guadagno. Perlomeno, questo era il motivo all’inizio. Poi però è successo qualcosa che non era previsto: internet e i social network sono diventati un luogo in cui le persone passano il tempo non soltanto a cazzeggiare, ma anche una fonte di informazione. E questa funzione presenta un tasso di crescita che la renderà entro pochi anni la principale fonte di informazione. Già oggi, una enorme quantità di persone reperisce informazioni e costruisce le proprie opinioni proprio nei social network. Ed ecco perché il gioco ora si è fatto sempre più duro.
_alzare LA POSTA
Dunque, la visibilità di un post su Facebook, ormai non è più soltanto una questione di qualche euro in più in cassa. Ora diventa anche questione di chi vinca le elezioni presidenziali negli Stati Uniti; se si faccia la BrExit oppure no; se Greta sia la salvatrice del pianeta o un alibi dei potenti; se i gilet gialli siano criminali facinorosi o invece patrioti massacrati da una polizia fascista; se la Monsanto sia una stimata ditta o una organizzazione criminale; se Putin sia un dittatore o un paladino della volontà popolare; se una epidemia di morbillo esista davvero oppure no. E come capite bene da soli, queste decisioni mettono in palio interessi molto, molto più grandi della pensione di Zuckerberg.
_controllare L’INFORMAZIONE
Ecco perché è iniziata la censura su Facebook – e su Twitter, e su Instagram, e su Amazon, e su Google, e insomma dovunque fosse possibile forzare, comprando o minacciando, dei gestori di servizi internet a usare questi algoritmi e questo meccanismo di dipendenza dopaminica per orientare la diffusione di informazioni. Per controllare la creazione di opinioni. La censura è arrivata in diverse forme. La più comune è un ritocchino agli “standard della comunità”. È il metodo più semplice: basta aggiungere una riga che dica: «vietato diffondere notizie false o che creano allarme», ed è fatta: parlare di un bombardamento crea allarme, quindi via, post cancellato e utente silenziato. Pubblicare dati statistici che negano una epidemia è dichiarato “falso”, anche se è vero, via: post cancellato e utente silenziato. Cosa può fare un utente, come può provare che il dato era reale, a quale tribunale può ricorrere? A nessuno. Può solo piegare la testa e aspettare che finisca la “sospensione” per tornare a ottenere i like a cui è stato assuefatto. Un metodo ancora più sottile e purtroppo utilizzato in maniera massiccia è quello che io definisco il “nerfing”. Il termine viene dall’ambiente di chi fa modding dei videogiochi, significa in sostanza “ridurre la potenza”, “abbassare il livello” di un dato strumento. Come si applica sui social? Facile: riducono la visibilità di un post. Tu lo scrivi, ma lo vede un decimo della tua utenza. Capiamoci, non è che c’è un pirla che ogni mattina legge un mio post per decidere se applicare una riduzione della visibilità, eh. È un lavoro svolto da algoritmi. Cercano alcune parole ed espressioni chiave; le intrecciano con ricorrenza delle stesse in altri post dello stesso autore; con ricorrenza nei commenti, nelle repliche; con i gruppi in cui i post di quell’utente vengono più spesso condivisi e commentati, fanno il loro calcolo e sim sala bim, il tuo post che prima vedevano in cento, ora lo vedono in dieci.
_il NERFING
Il nerfing, come la censura, limita efficacemente la diffusione di un certo tipo di messaggio. Se prima arrivava a ventimila persone, ora arriva al massimo a duemila. Rispetto alla censura però, offre un vantaggio: all’utente non viene comunicato nulla. I suoi post non sono stati censurati, non sono stati cancellati, lui non è stato sospeso. Sia mai che si incazzi, che trovi modo di protestare, di fare causa in qualche modo, o anche soltanto che abbandoni il social. Niente di tutto questo: i suoi post “sgraditi” diventano semplicemente quasi invisibili, ma ufficialmente non è successo nulla. Tranne, ovviamente, che sono calati i like. E qui scatta l’effetto più potente: l’utente che posta *un certo tipo di messaggi*, a seconda di quanto pesantemente l’algoritmo li giudica, si trova la visibilità e dunque i like ridotti del 20, del 40, anche del 90%. Ed ecco che il suo cervello, ubbidiente e assuefatto, gli riduce in misura proporzionale il rilascio di dopamina. Ed ecco che arriva la tristezza. Sei triste, e non sai perché. Certamente non può essere per qualche like in meno, fossero anche un decimo di prima, che cosa vuoi che te importi dei like, mica sarai uno sfigato che conta i like tu, vero? No, ovviamente no. Ma il tuo cervello sì. Si chiama: associazione. Alla lunga, il tuo cervello “imparerà” che se posti certi contenuti, poi sei triste. Il tuo cervello, giorno dopo settimana, dopo mese, dopo anno, verrà addestrato a non accogliere, a non diffondere, a non postare quei contenuti. Si chiama: addestramento psico-chimico.
Ditemi, quanto vi piace l’idea di essere dei ratti da laboratorio che stanno addestrando proprio in questo momento a cosa pensare, a cosa esprimere, a cosa non pensare né esprimere?
Sono convinto che in pochi riescono a farlo.
Avete mai visto "L'avvocato del diavolo"?
"La vanità è l'oppiaceo più naturale". "La vanità è decisamente il mio peccato preferito".
Il bisogno di socialità vi impedisce di ragionare e capire la realtà.
La meditazione e la solitudine sono alla base della saggezza e del benessere
Mai avuto un guinzaglio, figuriamoci il suo ..
Mi sembra che abbia fatto i salti mortali per dare una rilettura che appaghi la solita audience che cerca il "lato nascosto" in ogni vicenda. Cosa fra l'altro priva di un particolare senso, visto che gli effetti negativi dei social network sono tutto fuorché celati.
La dinamica è molto più semplice: i soggetti che pagano per avere visibilità solitamente sono quelli che vendono prodotti o servizi. Ed è ovvio che abbiano bisogno di maggiore sponsorizzazione. Qualche anno fa, Facebook ha introdotto degli algoritmi che regolano la visibilità dei post delle pagine.
Ho co gestito per anni una pagina sportiva occupandomi principalmente della sua promozione, e ricordo benissimo che all'epoca, quando la pubblicità costava pochissimo, un investimento di 50-100 euro si rifletteva in diverse migliaia di "fans" in più. Lo facevamo perché avevamo interesse ad attirare audience, così come tanti altri, senza troppa dietrologia.
Riguardo al resto del post: premesso che intuitivamente posso concordare, qualche prova a supporto?
Aggiungo che smontano pezzo per pezzo le persone destrutturandole mentalmente, uniformandole ed appiattendole.
Per fortuna che ci sono i forum dove ciò che si posta risulta visibile a tutti gli utenti, senza algoritmi od altre diavolerie che ne precludono la visione.
Certo di amici non ne ho molti,ma sono pochi e certificati.
Dipinsi l'anima su tela anonima
I problemi veri sono legati a quelle azioni dove le tue scelte non vengono rispettate .
Monsanto , aziende farmaceutiche varie avrebbero lo stesso appeal con o senza facebook , con o senza Internet
Di Bibbiano se ne parla più su facebook che nei mass media.
Addirittura i mass media hanno provato a nascondere gli incendi del Brasile e ora hanno dovuto INSEGUIRE facebook, dove la notizia circola da almeno una settimana.
E' ovvio che manipolano la visibilità dei post: basta fare post sempre utili ed interessanti, poi è la gente che ti viene a cercare.
Prendo atto del fenomeno, anche se mai vissuto perché io Facebook non ce l'ho mai avuto (seguo molti social, e sono abbastanza hi-tech) ma non mi è mai servito davvero per quello che offre. Sarà anche una grande piazza, ma gli amici e le informazioni si possono ottenere tranquillamente anche fuori. E pensare che certa gente pensa ancora che sia indispensabile per fare controinformazione.
Salviamo i termini in disuso, per combattere l'inaridimento lessicale.
Sono d'accordo che crei una sorta di dipendenza e che di molti post che giro riducono la visibilità, ma chissenefrega....
A mia "discolpa" dico che per me NON AVENDO LA TV e non comprando giornali, resta uno strumento molto valido per informarmi, informare e avere relazioni anche se virtuali
"Gentile SIg. Sindaco, le ricordo che lei è responsabile della salute pubblica. Visto che i 5g alterano la flora batterica causando nel tempo delle patologie gravi,le faccio presente che per danno temuto la prego di non fare installare vicino la mia abitazione antenne 5g. qualora ciò avvenisse, la ritengo personalmente responsabile."
sara vero?
A me sembra un'esagerazione ma non utilizzandolo non sono attendibile.
È l’esempio dell’allunaggio dove non c’è una pistola fumante, ma la conclusione la fai su una serie di informazioni che tu trasformi in deduzioni, se possibile logiche.
era un brivido al collo , un istinto.
adesso i timori si stanno concretizzando , stanno prendendo forma.
il grande fratello avanza ma tutti rimangono convinti che tanto a loro non capita,
perche loro sono intelligenti e smart e le cose dipende da come le usi ,ecc ,ecc
ma qui come al solito è un problema emotivo che poi diventa fisico (dopamina)
il nuovo mondo virtuale è stato creato , peccato che ha un padrone universale che
non riconosce tribunali , e che non si può detronizzare in nessun modo.
il nuovo mondo della schiavitù globale è servito
Quando avrai creato una intera generazione di rincoglioniti, che puoi "attivare" e "disattivare" mentalmente con un semplice click, è chiaro che poi potrai far passare tutto quello che vuoi, dai vaccini obbligatori per tutti al microchip "che ti permette di aprire la porta di casa senza la chiave".
articolo superbo.
Non ho mai voluto aprire un account su Facebook sentendo da lontano odore di marcio ma non avevo di certo colto tutte le possibile derive - potenzialmente anche letali per il singolo e per la comunità - che hai così ben descritto .
Grazie per il tuo lavoro che ci fa rimanere tutti un po' più svegli.
Aprirei un account facebook solo per far girare il tuo articolo ma arriverebbe l'algoritmo in un nanosecondo.....
Cambiano i mezzi ma non i meccanismi.
L'unica differenza è che Facebook ha permesso a tutti di assumere un quantitativo maggiore di quell'oppiaceo chiamato vanità.
Dopodiché se uno si droga, non è solo un suo problema, ma un problema di tutta la società.
Cosa vi devo dire? Drogatevi responsabilmente
senza contare che, come ha scritto poco sopra massimo, al sistema diabolico che si sta delineando non frega nulla di peonia ma conta sui milioni di persone che verranno pilotati docilmente senza accorgersene
Se la propaganda riesce a modificare gli istinti sessuali dei giovani.. figuriamoci se non può pilotare le semplici opinioni..
Per mia "fortuna" ( e sfortuna per mia figlia e nipoti ) il tramonto sta "sorgendo" sopra la mia vita.. così non sarò testimone del disastro sociale in arrivo entro i prossimi due decenni.
Che magra consolazione..
Less Than 50% of Teens Identify as Straight, Says New Study
out.com/.../...
L'ideale sarebbe boicottare questi social (Facebook, Twitter, Instagram, ecc.), evitando che diventino la fonte principale di (dis)informazione, anche se forse già lo sono.
#18 fefochip
#19 redazione
Condivido.
Fermo restando che il monopolio dei social nella Rete non è a sé stante ma è espressione del più generico potere economico. Insomma, se Internet non esistesse e se ci fosse solo la televisione o solo i giornali cartacei, non credo che la sorte umana di noi tutti sarebbe migliore. Qualsiasi mezzo può essere utilizzato per esercitare l'asservimento e l'omologazione.
In teoria i dati dovevano conservarli per un anno ... ma ancora oggi, se qualcuno mi linka qualcosa a una pagina fb, compare la mia home, con le foto di allora e la pass oscurata... chiedendomi di entrare!
E tutto questo, dopo che, invece della scansione dei documenti, gli ho mandato una foto delle mie terga! ^__^
Stefano, ottimo articolo come sempre ... stavo provando a spiegare sta cosa a mi madre proprio ieri, vedo se sto pezzo fuonziona meglio.
Rispondendo a Primus, sui like così dicono gli studiosi e sarà vero, io ad esempio vado a vedere le risposte ai miei post che in genere hanno molti like - meno quando tratto argomenti scomodi e mi chiedo se hanno paura di esprimersi o, appunto FB, ne nasconde la visibilità - non per vanità, anche se ovviamente non dispiace!, ma per capire quanto un argomento prenda e se c'è da fare una discussione in merito. Ripeto, ma forse qui non l'ho mai detto, che per me gettare semi di consapevolezza, controinformare, rendere note cose che nei media mainstream non girano, per svegliare qualcuno, è una sorta di missione! Sono vanesia? Sono illusa? sono saccente? eppure di riscontri da persone che, attraverso di me, hanno scoperto delle realtà che nemmeno sospettavano esistere in circa 20 anni ne ho avute tante. L'ultima, che mi ha davvero gratificata tanto, è stato un signore di 86 anni che mi ha fermata per strada chiedendomi se fossi Marina Costa ed alla mia conferma, sorridendo, mi disse: "La volevo ringraziare tanto, siamo amici su Facebook, lei mi ha aperto un mondo!" Stupita e contenta gli risposi: " Meno male, sono contenta, in genere mi dicono che sono una cacacazzi!" testuali parole.... Fatto sta che questa bella persona mi scrive in messenger apprezzamenti sulla mia persona e di tanto in tanto mi invita a prendere un aperitivo per parlare a voce di certi argomenti. Non ci "prova" ma ha detto di essersi affezionato a me, come una di famiglia... Beh, che dirvi io dal Social ho ricevuto e ricevo molto, voi continuate a guardare la TV....
Domanda: secondo voi come mai ci sono tutti su Facebook, anche Massimo, anche Stefano, tutti coloro che fanno tanta controinformazione?? Sono stupidi come me oppure hanno capito che è molto utile per far girare notizie che altrove cadrebbero nel vuoto?!
cit: "Quando avrai creato una intera generazione di rincoglioniti, che puoi "attivare" e "disattivare" mentalmente con un semplice click, è chiaro che poi potrai far passare tutto quello che vuoi, dai vaccini obbligatori per tutti al microchip "che ti permette di aprire la porta di casa senza la chiave". Perchè con la TV non è accaduto e accade tuttora?! con gli smarthphone?
come dice BELLINI "Mi pare che anche prima di Facebook fossero già tutti rincoglioniti.
Cambiano i mezzi ma non i meccanismi." e ripeto il mezzo è neutro, dipende da come lo usi..
Stefano, bel post!
Ma se da un lato Facebook e internet sono il problema, dall'altro sono anche la soluzione !
Facebook agisce proprio come una droga e io stesso riconosco in me i meccanismi descritti nell'articolo. Ma è lo stesso Internet che dà i segnali d'allarme, mi pubblica gli studi che mostrano i meccanismi occulti di queste nuove armi di distrazione di massa.
Sempre più gente che conosco dice "Non lo guardo più, ruba troppo tempo..." oppure " È una droga, meglio starne alla larga".
A me personalmente fa più paura Wikipedia, il formidabile strumento di "cultura veloce" diventato ormai indispensabile per ogni adolescente.
Pluri-riconosciuto, pluri-linkato, integrato e indicizzato da Google, qualsiasi cosa cerchiamo, ecco che appare la voce della "verità", con belle descrizioni, immagini, ecc. . Vista la ricchezza d'informazione che offre, vestita da "enciclopedia democratica" si spaccia come una cosa di tutti, quando invece le voci importanti sono in mano a non meglio precisati gruppi di controllo dell'informazione. Provate voi a modificare una voce che parli dell' 11 settembre, di politica, di guerra e vedrete quanti minuti dura il vostro edit. Non vorrete mica che un cavallo di Troia del genere sia davvero nelle mani del popolo, vero ?
Credo che l'utente medio sia comunque sempre più diffidente e inizi a capire che "dietro ci sta il business". La propaganda e la disinformazione ci sono sempre stati ma secondo me Internet e la coscienza collettiva che sta contribuendo a formare potrebbero essere un eccellente vaccino !
Quello che dice peonia non e' sbagliato a mio avviso, in un certo senso dipende dall'uso che se ne fa, pero' ci sono anche altri aspetti, come la privacy violata, i database che archiviano associati al nostro profilo, le info, le foto... questi non sono poi cosi' marginali, e piu' pericolosi di quanto si pensi.
Il problema dell'assuefazione da like e' relativo solo a chi sui social posta la foto della pizza mangiata a cena, i selfie con la bocca a culo e i gattini che fanno le fusa....
Io ci stavo anni fa, non e' che fossi molto attiva, mi ero trasferita all'estero e volevo solo non perdere i contatti coi miei amici. Poi all'ultimo ho notato delle interferenze abbastanza pressanti perche' come una scema chiacchieravo in home page dei cazzi miei, tipo trasferimenti vari e arrangiamenti di casa... e c'era gente che mi scriveva dicendomi cose che non avrebbe dovuto sapere, persone che entravano nella mia vita apparentemente dal nulla... Boh, roba strana, ma a me spesso capita...
Dolce eterea peonia, sarai pure sveglia su certi argomenti, ma su altri sei un po' ingenua.... ma almeno e' sexy questo signore??!!?
C'é sempre stata gente che passa la giornata a spettegolare, ed a farsi i fatti degli altri.
Come c'é sempre stata gente che ha bisogno di essere costantemente al centro dell'attenzione.
L'elenco delle debolezze umane é lunghissimo ..
Si é solo passati dalla piazza del paese alla piazza virtuale di internet.
Quello che é realmente cambiato, é la grandezza del gregge che un singolo allevatore riesce a gestire, e di conseguenza quanto riesce a ricavare dalla sua gestione.
Ah, donne. Sempre sul sesso andate a parare. Comunque si, il vecchietto ha fantasie concrete su Peonia. Per lui Peonia e' come per me una 18enne. Molti pensieri fioriscono in effetti.
Per esempio, tu non vuoi più che una persona (un ex partner) sappia o veda delle cose di te ma questa ne viene comunque al corrente perché aveva già prima “l'amicizia” con una tua sorella o altri vecchi amici reali in comune che da iscritti postano allegramente un evento privato (tipo una cena o un compleanno) avvenuto con la tua presenza.
In sostanza non puoi sparire.
Odioso!
Non sono iscritto a FB però vedere che magari una foto postata da un amico viene vista da qualcuno che poi salta fuori dicendoti: ti ho visto in tal luogo a fare quella tal cosa ect.
Odioso a dir poco!
"Normalmente io non vado mai a vedere un profilo prima di aver provato un interesse emotivo per la 'testa' del mio interlocutore.
Quando mi incuriosiscono i suoi commenti o le sue osservazioni allora lo faccio.
Ed è stupefacente credetemi quello che provo.
Spesso mi ritornano immagini che nella vita di tutti i giorni non avrei mai sospettato potessero esprimere tanto.
Molto onestamente mi chiedo se mi sarei soffermato a interagire con loro.
Quello che voglio dire è che noi manchiamo molto spesso, nella vita reale, della capacità di ascoltare perché distratti dal giudizio, mentre qui su Facebook diventa molto più facile.
Del resto se siamo qui a scambiarci non solo like ma anche attestazioni di stima e gradimento concreti è perché più o meno inconsciamente abbiamo recepito questa straordinaria possibilità.
Naturalmente i motivi che spingono a interagire con questo strumento non sono tutti nobili.
Io stesso mi sono accorto di quante piccole o grandi miserie umane si riproducono anche qui.
A tutti coloro che in malafede cercano di approfittare di esseri in difficoltà e quindi fragili e vulnerabili voglio dire che il loro gioco prima o poi verrà scoperto e spero che vengano emarginati da questa comunità.
Alle persone che con tanta buona fede e speranza cercano aiuto, soccorso e comprensione dico di fare attenzione. I lupi si travestono spesso da agnelli sopratutto qui dove manca la normale difesa del riconoscimento diretto del nostro interlocutore, dove manca la minima possibilità di 'sentire' le intenzioni di chi abbiamo di fronte.
Non facciamoci scoraggiare. Il discernimento ci consentirà di rimediare a queste piccole o grandi anomalie di questo luogo.
Fortunatamente esistono tante belle 'persone' ed è su quelle che noi confidiamo per condividere il nostro cammino."
«Io profetizzo l’epoca in cui il nuovo potere utilizzerà le vostre parole libertarie per creare un nuovo potere omologato, per creare una nuova inquisizione, per creare un nuovo conformismo e i suoi chierici saranno chierici di sinistra».
Ma chi si ritrova un decimo dei like per un articolo cerca poi di capire perché...e capisce subito cosa possa essere successo.
E così' c'è il BIAS: io so che il server mi ha ridotto i like perciò so che quelli che mi arrivano li devo moltiplicare per capire quanti sarebbero in realtà.
Alla fine il cervello può anche decidere che la riduzione del server sia stata del 90% quando invece Zuckerberg aveva deciso per un -40%...e così
io posso calcolare ancora più like di prima e sono ancora più felice!
In facebook veritas.
E' ben noto nelle neuroscienze che i comportamenti ripetuti hanno un effetto modificativo delle reti di sinapsi neuronali. Inoltre la dopamina ha una diretta influenza su questi processi.
Quel che non si sa comunemente e che sembra che i "volgarizzatori scientifici" si guardino bene dallo spiegare (io non li seguo, ma vedo che la gente, in genere non lo sa) è che il cervello ed il sistema nervoso centrale non sono una realtà data dopo lo sviluppo, ma si modificano, anche profondamente, in base ai comportamenti ed all'esperienza. E' quella che viene comunemente detta "plasticità". Ecco alcuni link dove vengono spiegate in maniera semplice le basi per la comprensione di quanto si dice nel post.
unibs.it/.../...
unibs.it/.../...
Questo è il sito dell'associazione responsabile del secondo "spiegone":
www.sins.it/EN/index.xhtml
Questo è invece un articolo un po' più tecnico (ma comprensibile) sui rapporti fra l'attivazione dei recettori dopaminergici e le due principali forme di plasticità sinaptica:
accademialimpedismov.it/.../...
Suggerisco, infine la lettura del libro Neuroschiavi di Marco della Luna e Paolo Cioni, libro interessante, anche se solleva alcune riserve da parte mia sul trattamento della religione e della meditazione.
Certamente.
Ma LC é più un salotto che una piazza, ti metti comodo e dialoghi, magari anche con il padrone di casa.
Ed é proprio nella possibilità di controllare il territorio che sta la differenza.
Le dinamiche sono simili, é il controllo ad essere diverso.
Mettiamola così: più grande é la piazza, più si riduce l'autonomia del singolo individuo.
Hai raggione.
Io ci ho preso pure la pirofila.
Scherzi a parte, è vero.
Per quanto LC non sia pericoloso come FB, ho sviluppato una dipendenza simile.
Devo leggerlo almeno 3 o 4 volte al giorno e se posto qualcosa, friggo se non vedo una risposta.
Internet è comunque una grande RIVOLUZIONE che nasce militare ma gli è sfuggita di mano anche se ci CONTROLLANO, perchè molte notizie fanno il giro del mondo in un attimo e sono messi in mutande... Ditemi sinceramene cosa sapreste di tutto quello che è successo in questi ultimi 30 anni, solo dai giornali o TV? un caxxo.... Luogocomune non esisterebbe come tutti gli altri siti importanti che lottano per la Verità! ma che palle che siete!! fate meno gli snob
allora vi incontrate nell'ombra!!!! Illecitamente!!!
Ovviamente scherzo.... (?)
#47 Maksi
Non e' proprio la stessa cosa. Su LC e blog del genere si discute "anonimamente" o presunto tale di argomenti che dovrebbero inglobare una certa fascia di persone.
FB per la maggior parte della gente e' una vetrina, dove ci si mostra agli altri, ditemi che non e' cosi'. Molti ci stanno solo per spiare e farsi i cazzi altrui, altri per contatti e lavoro, ma comunque vengono monitorati, i profili di fb e altri vengono vagliati dalle compagnie. Una mia collega fu licenziata anni fa per aver postato un commento infelice su un suo superiore.
Poi coi social si sono persi i contatti reali con le persone. Non so voi, ma a me non telefona piu' nessuno. Mi scrivono su wattsup e per email.... a parte mia mamma. E pure se capita di organizzarsi per un incontro (roba rara) ci si sente per sms... A volte provo a telefonare, ma dall'altra parte non c'e' risposta e mandano poi un msg.
Si spiana la strada per un mondo virtuale, fatto di rapporti fittizi, relazioni di celluloide. Pensate alle cose che si possono fare da remoto col 5g, anche il sesso!
Poi certo se parliamo di compiacimento e like ecc, fa parte del gergo della rete, difficile esserne immuni.
- Massimo 3 commenti per utente ad articolo.
- Repliche ai commenti degli utenti possibili solo in forma privata.
- Nessun like o dislike button.
- Spazio in hompage a disposizione degli articoli approfonditi degli utenti.
- Sezione "commenti liberi" giornaliera con un limite maggiore di commenti ad utente.
Adesso pensate quante persone addette alle informazioni sono costrette a seguire (in proporzione alla importanza del momento) questi leader e non della politica.
Per quanto riguarda l'assuefazione sui social, anche se in altri termini la competizione la ricordo da sempre: es. vi erano persone che in un paio di giorni riuscivano a vendere centinaia di biglietti per qualsiasi evento, altri per venderne molti di meno avevano bisogno di un paio di settimane.
Anche su Feisbuc puoi essere anomimo se vuoi, con un profilo inventato. Nessuno ti obbliga a dare informazioni personali. Certo il bisogno narcisista della "vetrina" e' presente. Ti inalza lo status far sapere quanto viaggi, scopi e amici hai. Qui su LC lo status e' la gratificazione intelletuale di far sapere la tua conoscenza profonda. Insomma vuoi sentirti speciale. Sono processi normali ai quali anche io appartengo, solo che non gli do nessun piu' valore esistenziale.
Limitando a 3 commenti giornalieri, TU potrai replicare solo a 3 stronzate, LORO, con migliaia di bot, potranno scrivere migliaia di stronzate!
E' la politica del fatto, ma è na stronzata ... come la scritta "per migliorare il dialogo, teniamo aperti i commenti per 72 ore!"
E' chiaro che è na presa per il culo ... vuoi migliorare il DIALOGO... e dopo n pò me lo chiudi?!
E' questo il punto, agli utenti non puoi replicare se non in forma privata. Sotto l'articolo si commenta l'articolo, le diatribe personali continuano fuori (se i due ritengono ancora che ne valga la pena nel momento in cui non li guarda nessuno). Con un solo commento a disposizione gli utenti sono spinti a sfruttare l'unica occasione che hanno per dare un contributo di qualità, piuttosto che cazzeggiare, più altri due commenti di riserva per correggere e integrare il discorso. Se qualcuno scrive una solenne stronzata peggio per lui, ha sprecato un commento. I bot minacciano virtualmente qualunque spazio di discussione, non ha senso mettere le mani avanti perché ci possono essere i bot. La verifica dell'e-mail serve proprio per arginarli, e poi basta bannarli una volta riconosciuti. A me la politica delle 72 ore sul Fatto pare ragionevole, i moderatori non possono seguire ad aeternum la sezione commenti di un articolo, e chi vuole formarsi un opinione continua fuori, non serve menarsela con gli utenti di un forum.
Ma perché questa difesa di Facebook? Non ho molto tempo da dedicare per risponderti in modo approfondito, però ti dico che probabilmente abbiamo due visioni diverse del mondo. Per esempio a me non me ne frega niente di far sapere la mia idea agli altri, se vogliono informarsi si informano come faccio io.
Detto questo, è chiaro che non sei tu il danno di Facebook, ma di tutti gli imbecilli che pensano che a me può fregarmene qualcosa che oggi hanno preso il sole a ostia lido piuttosto che il gattino è stato sul balcone tutto il giorno. Ma ci rendiamo conto?
Di una marea di persone hanno tutti i dati del loro corpo, se sono piercingati e/o tatuati, cosa consumano a colazione, per pranzo, a merenda, a cena; sanno se fanno uso di alcolici, se amano gli spritz e gli shot; conoscono i loro animali, i luoghi che visitano, le malattie che contraggono ecc., ecc., ecc.
Penso che tra non molto inventeranno delle sonde con le quali fotografarsi l'esofago, il timpano dell'orecchio e l'utero.
Vi giuro che anni fa ho conosciuto un tipo il quale dopo una lunga cura a base di un diuretico riuscì ad espellere dal retto un visibilio di calcoli biliari: li setacciò...li lavò...li fotografò pubblicandoli su...facebook ovviamente, se non altro il premio per l'originalità gli va riconosciuto!
Io non difendo Facebook, penso che dietro ci sia la CIA, ma ho spiegato già molto tempo fa:
- non ho un compagno, non ho un figlio, quindi non ho nipoti, non ho lavoro, sono in pensione, conosco tantissima gente ma amici rimasti pochi... quando mi sono iscritta a Facebook erano 2 anni che avevo perso mio figlio, per me è stato uno sfogo, un divago, poi un impegno...
Tu che fai?
Hai già fatto DUE commenti, te ne resta UNO per controbattere a DUE bot... hai già perso!
Ha senso perchè CI SONO!
Non è un caso ipotetico!
E perdonami, ma la verifica della mail, non la fanno certo sui BOT LORO!
^__^
La politica dei censori sul fatto, è una politica che può piacerti... ad alcuni piaceva e piace il duce... resta però una politica DITTATORIALE.
Visto che, come detto, quegli analfabeti, mi hanno bannato varie volte, senza che abbia MAI infranto il loro regolamento!
Ora sono bannato fino al 20 agosto ... si, lo so che è il 26, ma se entro e provo a commentare, mi dice che sono bannato fino al 20 agosto!
E ovviamente NON mi hanno detto per quale post!
E intanto gli altri, i debunker e gli stronzi che li PAGANO, possono commentare falsità sui fatti oggettivi che ho scritto io!
Una politica "ragionevole" dai!
Va bene .. puoi usare facebook, ma alle 22 a letto!
..
Si capisce che il fiasco é facebook?
Tra l'altro è proprio questo che intendevo disincentivare con le linee guida proposte, polemiche inutili che esulano dall'articolo principale.
L'altro non può "replicare che è impossibile", perché le repliche ai post degli utenti si fanno in forma privata, i quote non esistono. Si può esprimere solo un'opinione personale sui contenuti dell'articolo. La correttezza o meno di un commento non è materia di discussione. Tu non gli rispondi nel merito, e nemmeno lui a te. Non c'è alcuna controbattuta da fare.
Non ha senso mettere le mani avanti, perché i bot hanno la stessa potenzialità di disturbo in qualsiasi forum, indipendentemente dal numero di commenti a testa. Se qui arrivano 30 bot che postano a mitraglia notizie false e spam tu come li "confuti", anche avendo a disposizione infiniti commenti? Anzi, in uno spazio a commenti limitati la loro capacità di disturbo è ben più castrata, visto che ogni nickname dura solo 3 strike. E verrebbero inoltre ignorati da tutta la restante utenza, che non sprecherà certo un commento per dargli corda. Più ci penso e più mi convince.
La verifica dell'e-mail la fa il gestore del sito.
Repetita iuvant: i moderatori non possono seguire ad aeternum la sezione commenti di un articolo, e chi vuole formarsi un opinione continua fuori, non serve menarsela con gli utenti di un forum (dopo 72 ore).
A volte i commenti sono più interessanti degli articoli, magari proprio nati dallo scambio tra due o più utenti.
Questo é un luogo di discussione (unico nel suo genere), se gli togli questo primato, diventa uno dei tanti blog.
E' un metodo inefficace.
Devo spiegare come iscriversi con identità fake?
Metti il limite di 3 messaggi a utente.
Mi iscrivo 10 volte e commento 30 volte.
In più non sembrerò io ad attaccarti, bensì 10 persone diverse.
Agli occhi del lettore sembrerai il giapponese sull'isola.
Che so, il caso di Cambridge Analytica ... Fb vedeva i tuoi dati a loro e loro, in base ai tuoi dati, ti facevano comparire i post che volevi per la persona che volevano loro.
Caso semplice, vogliono che voti salvini?
Se sei contro i migranti, ti arriva il messaggio in cui salvini parla male dei migranti.
Sei favorevole? Te ne compare uno in cui lui è favorevole!
E alla fine te lo fanno piacere!
E' Fb che ha venduto loro i dati... dici che gli blocca i bot?!
Se si parla di 11 settembre, arriva il governo americano, paga ... e viene data più visibilità ai commenti che riportano cazzate, un bot potrebbe dire che noti studiosi e ingegneri strutturali hanno DIMOSTRATO che non è stata una demolizione controllata, altri 1000 bot mettono il like e quindi comprare sempre come primo commento.
E tu NON puoi replicare, non puoi manco dire che non è vero e che tale dimostrazione NON esiste!
Certo, puoi scrivere privatamente al bot (o al peppino pagato per dire cazzate) ... che provvederà immantinente a segnalarti a chi di dovere e a fiondare il tuo messaggio nel cestino!
E ovviamente, se ne metti uno a parte, in cui fai notare che è una cazzata, se anche te lo fanno passare (mica detto), lo fanno dopo ORE, così se uno vede prima i commenti più recenti, non lo vede, se vede quelli con più like, vede quello del cazzaro!
Ottimo risultato!
C'è rimasto solo quello ..
La vita é dura, va frollata con un sano perculeggio.
QB come per le ricette.
So che lo leggerai domani questo post, sono passate le 22 e come dice zorg sarai a letto..
#73 Ghilgamesh
Come ho già spiegato, quella dei profili fake è una obiezione che non sta in piedi. Essi presentano lo stesso potenziale di penetrazione sia in un sistema a messaggi limitati che a messaggi illimitati. Anche ora potrebbero entrare 30 bot da un solo IP creando il caos senza che noi possiamo fare nulla, anche commentando tutti insieme giorno e notte. L'unica soluzione è arginarli con un controllo dell'e-mail e bannarli quando lo superano. E questo si può fare in entrambi i sistemi. Sarebbe come protestare contro l'installazione dei pannelli solari in un condominio con il fatto che quando ci sono i tornado il tetto viene distrutto.
Questo era quello che temevo. Che si tifasse per la continuazione dell'arena dei gladiatori.
Per quanto mi riguarda i contenuti interessanti ci sarebbero anche con pochi commenti rivolti direttamente all'articolo. Poi non so voi, ma le discussioni in privato (senza un pubblico che ti fomenta l'ego) sono sempre all'insegna della schiettezza e sincerità. Non ha senso inquinare una conversazione con la malizia quando si è soli e non ti guarda nessuno.
Commenti pubblici, 3.
Repliche private, infinite.
Non penso tu abbia capito il punto (dal tuo esempio...)
I bot rompono i coglioni ora, come li romperebbero col tuo sistema ... ergo, NON è così che li batti!
E finchè gli algoritmi li gestiranno loro, qualsiasi idea ti venga, loro saranno SEMPRE dieci passi avanti!
Per rimanere sul tuo esempio, è come mettere dei pannelli solari che non funzionano o non metterli ... puoi anche sbatterti per metterli, MA alla fine non cambi un cazzo!
(ho già fatto la premessa che FB non fa per me, ma ne conosco i meccanismi, sia pure alla lontana).
Ok, sono "giovane" di questo blog ma le rare censure e bandi non mi sono mai sembrati legati ad una linea qualsivoglia, fatta salva la pura e semplice netiquette.
E prego notare che in almeno un caso (falchetto) s'è trattato, diciamo cosi', di un "amico"? o come cz si definisce uno di quelli di cui leggi i post. (la dinamica penso sia la stessa in qualunque luogo virtuale, uno si guarda in giro, e a seconda di quel che legge, classifica i vari utenti come, vale la pena di leggere, o no).
Una delle cose, anzi LA cosa che amo di questo blog è che proprio, di politicamente corretto, il "dittatore" (prendo il termine da un altro post) se ne strabatte. (Io in primis non è che sia tantissimo politicamente corretto)(dittatore è tra virgolette, ma perdiana, è casa sua e ci mancherebbe anche che non lo fosse).
No, io credo si tratti di due meccanismi profondamente diversi, uno orientato al 100% (FB), uno per nulla orientato (LC).
Un'antinomia tra due forme di ricchezza, una fisica, governata dalle dinamiche del profitto, a sua volta legate a linee politiche superiori (o inferiori...) al diametro di questa discussione, e una intellettuale, la sparo grossa perdonatemi, ma è così che la vedo io, focalizzata sulla pluralità delle voci.
se non ora in un futuro prossimo l'intelligenza artificiale riuscirà a produrre post di bassa complessità uniti ovviamente a like senza che nessuno se ne possa accorgere
in questo modo sarà alterata completamente e definitivamente il meccanismo del consenso popolare
La tua idea è "una cagata pazzesca!", come direbbe Fantozzi.
Tu uccidi la conversazione, in questo modo.
Sarebbe come se in un bar, dopo il TG, ognuno degli avventori dicesse la sua e poi se ne andasse a casa.
Che fine fa il dibattito? Lo scambio di opinioni?
Non puoi ridurre il tutto a una sola replica e delegare il dibattito a dialoghi privati.
Io, nel mio piccolo, ho imparato di più leggendo i commenti degli utenti che dal solo articolo, che di fatto presenta solo l'incipit.
La tua idea si può riassumere con un paio di pulsanti come su FB: Mi piace. - Non mi piace.
Certamente non puoi impedire la presenza di troll e disturbatori, ma al contempo non puoi pensare di risolvere il problema impedendo a chiunque di dire la sua.
Il bello di LuogoComune è proprio che il dibattito è aperto a TUTTI senza distinzione.
Ognuno può esprimere liberamente la propria opinione, discuterla e difenderla se è il caso.
L'unica regola ferrea è l'educazione.
Già oggi esistono software di AI in grado di dialogare con esseri umani al punto da essere indistinguibili se non da esperti.
A Mazzucco penso non interessino le mie idee ed e' giusto cosi'. Ho avute delle censure, ma perche' certe idee minacciavano il sito stesso. E' un sito pubblico, quindi non puo' essere troppo estremo o esplicito.
Il punto e' che siti cosi' sono ormai solo un punto di ritrovo (virtuale) di gente che ha una vita consolidata e normale. Il postare su questi siti e' solo un esercizio mentale, che e' pure utile, ma fine a se stesso. Dai 15 a 20 anni fa siti cosi' erano fatti da persone che indagavano veramente certe tematiche "proibite", anche se nei 90% dei casi facevano delle conclusioni sbagliate. Tutte queste informazioi sono sparse per tutto internet, che e' diventata anche una macchina di disinformazione a livello globale. Non solo feisbuc, ma tutto l'internet non e' piu' credibile. Vero e' che sappiamo molte piu' cose "segrete" di decenni fa, ma le conclusioni sono, per la maggior parte dei casi, sbagliate.
ilmessaggero.it/.../...
Sicuramente la ragazzina viveva un periodo di disagio e saranno state molteplici le cause del gesto ma ciò non toglie che il problema esiste e va affrontato.
Uccidersi perchè non si è "popular" - come vuole l'american way of life - rappresenta l'apoteosi del fallimento umano.
Povera ragazzina, se qualcuno solo le avesse spiegato che è tutta una cazzata. Se qualcuno le avesse detto che il senso del proprio valore non può e non deve dipendere dall'approvazione altrui, che sia una persona in carne ed ossa o un pollice in su su qualche social di merda.
E' vero che gli altri ci danno la misura di chi siamo ma il core, la parte essenziale del nostro sé, il senso della nostra dignità e del nostro valore non possono dipendere dall'approvazione altrui che va e viene con una rapidità sorprendente e dipende a sua volta da numerose variabili fra le quali le mode e le tendenze del momento.
Manco gli attori famosi vivranno di fama in eterno. Astri che nascono e tramontano soppiantati presto dai nuovi arrivati, più belli , più bravi, più cool fino al prossimo..
Che patetica follia la smania per il successo.
Vivi nascosto, diceva Epicuro. E c'aveva ragione.
#85 Satirus
15-20 anni fa internet era il luogo dove cercare i tasselli del puzzle.
Oggi quei tasselli sono sparsi in mezzo ad un mucchio di falsi, creati ad arte.
Personalmente la chiave di volta per interpretare le informazioni, l'ho sempre ottenuta fuori da internet.
Conclusioni sbagliate, perche' condizionate da una visione del mondo molto parziale e approssimativa, integrata nella morale post-moderna. Anche io per questo feci delle conclusioni errate, ma le ho rigettate e fatte demolire, per poi ricostruire una visione praticamente da zero. Il mondo circostante, per questo, mi riteneva - e ancora lo fa - quello "cattivo". Non pazzo, ma proprio cattivo! Devi avere una forza mentale adeguata per affrontare una situazione del genere. Ormai non mi fa piu' ne' caldo ne' freddo.
In defintiva le conlusioni sbagliate sono frutto non del lavoro svolto nel senso tecnico, ma il giudizio che se ne da. Purtroppo abbiamo ancora molta confusioni su chi sia buono e chi cattivo. E' su questo che concentro i miei interventi, sia su internte che dal vivo.
Ecco qui' saro "il cattivo".
Non riesco a compatire la ragazzina. Veramente, non ci riesco. Forse si sentiva una modella e voleva fare la carriera via Instagram. Sopratutto le ragazzine vogliono essere sempre al centro dell'attenzione, sentirsi speciali, compatite e protette. Ma ti pare che un maschio si ammazzi per queste idiozie. Forse perche' anche abituato a non ricevere attenzione.
Se questo spazio è fatto per emulare le conversazioni da bar tanto vale uscire e discutere direttamente al bar. Lo scritto dovrebbe avere un valore aggiunto rispetto alla caciara orale. Dovrebbe essere all'insegna della preponderazione e dell'eloquenza. Quale modo migliore che limitare il numero dei commenti? Per parlare a vanvera c'hai sempre i Forum, i messaggi privati e le chat room. Ma se un lettore esterno volesse leggere contributi di qualità, come farebbe ad arrabattarsi tra pletore e pletore di discussioni inutili? Meglio pochi commenti ma buoni.
La mia idea non aveva l'intento di eliminare i troll, ma di renderli quanto più possibile innocui, e al contempo migliorare l'ordine del servizio offerto.
Sulla ragazza sbagli a non compatirla, in primis sicuramente le cose non stanno come riportato dai media, in secundis giudicare la debolezza e la giovanile confusione in rapporto alla tua esperienza e forza d'animo, non ti rende pandeterminato.
JProctor, come ha ben detto Charlie, Luogocomune funziona(va) come un brainstorming, una maieutica, Socrate non sarebbe stato Socrate se gli avvessero limitato la conversazione a tre domande.
Neanche se in privato le domande a disposizione sono infinite e l'unico limite è applicato all'agorà?
Non voglio essere astratto. Quando parlo di morale post-moderna, parlo di "societa' aperta" e Scuola di Francoforte: la psicologia filo-marxista dello sfruttamento e manipolazione delle popolazioni occidentali (e non solo). Non si va da nessuna parte se prima non si fa tabula rasa di questo pensiero canceroso.
Sulla ragazza.
Non credo nemmeno io al racconto dei media, ma la storia fila. Sfruttano la storia per acrescere il vittimismo femminile che ha molto peso politico e propagandistico. La ragazza voleva essere considerata bella e diventare popolare. Mi sembra un deficit mentale abbastanza acuto. Il problema e' della competizione femminile che si basa solo ed esclusivamente sull'apparire. Non per colpa degli uomini o per il "patriarcato", ma proprio per l'ossessione nel voler essere quelle piu' fighe. In tutti i sensi. E' il prezzo del liberismo e nel voler essere emancipate e progredite.
Ci sarà un motivo?!
#94 Satirus
Qui concordo totalmente!
Zorg, Internet è vasta, enorme, non è un libro, non è un giornale, non è un film, non è una biblioteca è molto di più è anche l'interconnessione di miliardi di essere umani, inoltre INTERNET è figlia di ARPANET ossia dei militari, indi non è ipotesi peregrina o bislacca pensare di trovare INDIZI che possano aiutare a farsi un'idea delle operazione che governi, potentati, militari, paramilitari e sgherri, svolgono alle spalle dei poveri sudditi inermi. Luogocomune è, ad esempio, nelle intenzioni del suo fondatore e Deus Ex Machina, un luogo dove si analizzano questi frammenti che sfuggono al Pollicino cattivo.
Si, i "fiori nei cannoni", "fate l'amore, non la guerra".... capito, capito.
Io stesso sono iscritto a LC da anni, ma posto veramente raramente, se non mai; però non posso fare a meno di collegarmi tre o quattro volte al giorno per leggere gli articoli e, soprattutto, i commenti che trovo delle volte veramente arguti e stimolanti (fefo, Maksi, Music-Band, Dusty, Calvero o PikeBishop solo per citarne alcuni, anche tra i non più presenti).
La stessa cosa vale per FB: ho svariati amici iscritti che non scrivono proprio mai niente ma che si collegano frequentemente solo per impicciarsi degli affari altrui (per loro stessa ammissione).
Ma infatti ho parlato di luogo idoneo per il reperimento dei tasselli del puzzle (gli indizi o frammenti di verità).
Poi ho parlato di chiave di volta (per tenerli in piedi).
Tu hai parlato di passe-partout delle informazioni, che nel caso serve a capire se il tassello é vero o falso.
Infatti é zeppo di tasselli utili, ed é anche luogo idoneo per provare a crearsi un passe-partout.
Ciononostante la chiave di volta continuerei a tenerla lontano da internet.
D'altronde le password non le pubblichi su internet.
Deficit mentale... mah, c'aveva 16 anni, eta' suscettibile a manipolazioni mentali attraverso la moda sociale e social...
I maschietti se ne strafregano dell'apparire semplicemente perche' a loro non viene richiesto.
Non voglio fare la femminista che difende le donne vittime di una visione sessista da parte del maschio, ma fino a qualche decennio fa l'immagine femminile e' stata sempre sessualizzata e ridotta a gnocca e non gnocca, pure se cercavi lavoro era richiesta bella presenza.
Ora le cose si sono invertite a livelli ridicolarmente morbosi (meetoo e femminicidio) e serve anche questo l'agenda attuale, ma il punto e che lo stereotipo e' rimasto, basta aprire i giornali, dove c'e' sempre una notizia di qualche starletta che posta una sua foto sexy, e accanto altre notizie in cui si fa l'apologia della cicciona e' bello, curvy e tutte ste minchiate..., patetico
Flor - non credo che tutte le donne vivano solo in funzione dell'essere fighe, anzi, vedo che negli studi sono regolarmente le più impegnate, serie e determinate, scavalcando regolarmente i maschietti, poi mirare ad una piacevolezza di aspetto, mens sana in corpore sano, senza ansie e fissazioni monomaniacali è una "debolezza umana" accettabile, abbastanza naturale ed è propedeutico per uno stile di vita sano.
Si chiamano lurkers: fruitori silenti delle comunità virtuali.
Secondo la regola dell'1%, il pubblico dei lurker compone circa il 90% dei fruitori di reti sociali e comunitarie su Internet. it.wikipedia.org/wiki/Regola_dell%271%25
Non diamo ai nostri ragazzi strumenti sani per crescere e poi li accusiamo per giunta di essere degli idioti che non sanno crescere.Troppo facile.
Dietro il voler fare la modella,sentirsi bella, al centro dell'attenzione, apprezzata e protetta (come scrivi tu )si nasconde un'esigenza insopprimibile della maggior parte degli esseri umani che è quella di essere riconosciuti. Ognuno lo fa a suo modo.Un qualunque manualetto di psicologia evidenzia il leit motiv dell'adolescenza che è quello della ricerca della propria identità.
E' vero, un ragazzino non si uccide per queste idiozie ma per altre. tipo schiantarsi per fare una pinna con la moto.
Lasciamo fuori le discriminazioni sessuali, l'idiozia è democratica.
Si si, proprio quel sottobosco nel sottoscala di LC.
I grandi vecchi del web tendono a mantenere una certa prudenza nell'esternare, ben conoscendo la natura del mezzo.
Quindi se vuoi la chiave di volta, vattela a prendere ..
Se vuoi scopare devi apparire eccome. Non solo a livello puramente estetico, ma anche come status sociale ed economico. Ai maschi dello status della femmina non frega nulla, gli basta una che lo fa drizzare (80% della popolazione femminea). La questione dell'apparire e' tutta una psicosi femminile nel voler essere la piu' "bella del reame".
Sarebbero utili a molti.
I troll ci sono e ci saranno sempre.
L'unico modo per combatterli sarebbe quello di leggere i loro commenti prima di pubblicarli, cosa piuttosto difficile senza essere assiduamente sul sito e fare solo quel lavoro e niente altro.
Limitare i commenti a 3 non è indice di qualità. Come potresti giudicare se un intervento è di qualità oppure no?
Piuttosto, per venirti incontro, bisognerebbe eliminare del tutto i commenti, e invece aprire delle discussioni dedicate nel forum, con un link bidirezionale all'articolo principale.
Come sempre l'utente che apre la discussione avrà la responsabilità di mantenerla entro i limiti dell'educazione e del rispetto.
Chi ha interesse ad approfondire un articolo potrà spostarsi nel forum e seguire o partecipare alle discussioni relative con gli altri utenti senza limitazioni, mentre la pagina principale rimarrà pulita.
Eventualmente, ma solo a seguito di giudizio e verifica dell'amministratore, si potrebbero pubblicare degli articoli di approfondimento a cura degli utenti a seguito dell'articolo principale, ma senza il vincolo del numero chiuso perché ne limiterebbe la libertà di espressione.
Mi accorgo che questo mio è una variante molto simile al tuo suggerimento, ma mi sembra cha abbia il pregio di non limitare le discussioni "da bar", che ritengo fondamentali per un cordiale scambio di libere opinioni.
No, non tutte ma succede piu' alle donne che agli uomini, e' un dato di fatto.
#105 Maksi
Ok ci puo' stare, sicuramente la ragazza viveva un disagio suo, ma secondo te i condizionamenti sociali non giocano la loro parte? Voglio dire, e' tutto casuale, non c'e' manipolazione, fb
&co. non porterebbero a dipendenza da like? Comportamenti ossessivi compulsivi?
Le fiorde di giovani e non solo che camminano con gli occhi sullo smartphone, tanto che in inghilterra hanno messo la segnaletica sulla strada, per terra, cosi' da essere visibile!
Gli smartphones tra l'altro pare alterino e manipolino le cellule del cervello e per questo che i piu' vulnerabili sono i bambini, il cui cranio non e' spesso come il nostro.
Steve jobs non lo faceva usare ai suoi figli.
Repetita iuvant: Con pochi commenti a disposizione gli utenti sono spinti a sfruttare l'unica occasione che hanno per dare un contributo di qualità, piuttosto che cazzeggiare. Se qualcuno scrive una solenne stronzata peggio per lui, ha sprecato un commento. I bot minacciano potenzialmente qualunque spazio di discussione, ma in uno spazio a commenti limitati la loro capacità di disturbo è ben più castrata, visto che ogni nickname dura solo pochi scambi. E verrebbero inoltre ignorati da tutta la restante utenza, che non sprecherà certo un commento per dargli corda.
Mi pare di capire che non hai letto il mio post.
Lo riassumo:
- eliminare del tutto i commenti a seguito dell'articolo
- gli utenti possono solo aprire delle discussioni relative all'articolo nel forum, senza limitazioni
- solo dietro approvazione si possono mettere dei commenti di approfondimento
I troll possono solo prendere schiaffi nei forum.
(cit.) "Con pochi commenti a disposizione gli utenti sono spinti a sfruttare l'unica occasione che hanno per dare un contributo di qualità" e quindi non commenteranno per non sprecare le poche possibilità a disposizione in attesa di fare il "Commento del Secolo".
addirittura?
ma dialogare su che temi?
Su praticamente ogni cosa. Basta soltanto pensare alla potenza di calcolo degli ultimi supercomputer IBM cheeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee011%flashgroup/filesystemerror-diagnostic-viafacility-topnotch//411143802001ww&bek0sx#soc!--01pe1000%exs/dot-H.it.qpin//xze.htt10-gruopfire-dnd/rebooting.../rebooting...
#112 Jproctor
state parlando a vanvera
parlate senza alcuna cognizione di causa
siete vittime di miti alimentati dai mitomani di Hollywood
un conto è la fantascienza (quella con le briglie più sfrenate …)
ed il godimento mediante qualsiasi pratica onanistica
tutt’altra cosa è ragionare e approfondire
cercare almeno di essere capaci di guardare ben oltre a mito e propaganda
in epoca fondata soprattutto sul mito di Prometeo
ad [un] computer provate a fare una qualsiasi domanda del tipo ‘perché’
(ad una macchina capace (solamente ed esclusivamente) di compiere manipolazioni secondo le regole della logica formale)
le regole della logica formale sono regole meccaniche:
regole che le macchine certamente possono gestire molto meglio di quanto possa fare qualsiasi mente (umana e non umana)
(le macchine non possono sbagliare; indipendentemente dalla velocità della la loro esecuzione; anche nel caso di ‘loro’ errori, in realtà a sbagliare poterono solamente essere stati i loro programmatori: l'esecuzione di un algoritmo è necessariamente inesorabile)
le domande ‘perché’ esulano il solo campo della logica
le domande ‘perché’ altro non sono che richieste di spiegazioni causali
(richieste di concatenazioni di presunte cause e presunti effetti)
il principio di causa ed effetto nulla ha però a che fare con la logica formale
sebbene una spiegazione debba necessariamente soddisfare anche le regole della logica, ciò nonostante essa è soprattutto volta alla trasmissione di valori semantici (in tal caso è semantica nel merito di connessioni causali)
sono valori semantici tutto ciò che abbia a che fare con i significati
a loro volta, i significati sono immagini: sono interpretazioni della realtà percepita
a loro volta, le interpretazioni sono scommesse
significati, immagini ed interpretazioni esulano il campo delle sole regole meccaniche
per quanto una macchina addetta alle trasformazioni logiche possa essere veloce, mai e poi mai la sua velocità potrà permetterle di gestire un solo pur piccolissimo frammento di un qualsiasi significato
la comprensione di un qualsiasi frammento di significato richiede un ‘io’
cosa sia un ‘io’ rimane un mistero insondabile
però a Prometeo i misteri non piacciono
(a Prometeo non piace alcun limite; il mito di Prometeo è il mito dell’umano che pretenda di essere Dio)
io in nessun dio credo; tanto meno io credo nell’umano che voglia farsi Dio
(un ulteriore nuovo baco?)
Bravo Gino, riempili di bot a quei due!
Aggiungo solo due domande:
1) E' proprio un caso il fatto che da una discussione sul "disordine" dei commenti in rete, si sia passati a discutere di intelligenza artificiale? oppure, forse, c'è qualche misterioso legame che sarebbe interessante scoprire?
2) E, se invece di limitarli, si inventasse un sistema per ordinare i commenti, mettendo ad es. insieme, da una parte, tutti quelli insulsi (o giudicati tali: se ne potrebbe discutere), da un altro quelli privi di dimostrazione (più o meno virulenti), da un altro ancora quelli argomentati? Lo so questo implicherebbe di leggerli tutti, almeno una volta alla fine, però si eviterebbero le liste illeggibili che ci sono adesso, dando la parola a tutti e... si potrebbe scoprire una tal quantità di cose...
L'ho sperimentato su un portale che ho gestito.
Sotto ad ogni articolo c'era il tasto commenta che ti portava nel forum dove c'era una copia dell'articolo, sotto il quale si poteva commentare liberamente.
Gli utenti di grado superiore, potevano segnalare i commenti o gli approfondimenti più interessanti, per farli diventare articoli.
Funzionava bene.
Grazie per l'info Peonia, facebook talvolta fa compiere gesti strani (riferito a quel tipo ovviamente). ;)
#117 luka64
Ah, buona questa!
Sei una sagoma, mi fai morire.
che senso mai può avere il farmelo dire?
(ad uno che (come anch’io ho poc’anzi fatto) abbia appena affermato il proprio non credere in alcun dio)
che vuoi che ti dica?
Magari può servire questa?
« come può uno scoglio arginare il mare? »
Ho letto che qualcuno ha parlato della opportunità di evitare che i commenti siano un'accozzaglia più o meno illeggibile e che qualche eventuale commento coerente con il discorso si perda nella marea. Si è parlato anche di non rendere facile la vita ai troll. Come si pretende che questo avvenga se, da una parola in su, ogni discorso diviene una battaglia polemica e dove ci si rifiuta di dar conto delle proprie ragioni? Se si ritiene che non ci sia possibilità di chiarirsi, allora a che fine si interviene? per il piacere di vedere scritte le proprie parole sullo schermo? Vorrei che qualcuno si mettesse nei panni di un lettore del blog, che si avventuri a leggere la sequenza dei commenti, sperando di trovarvi un senso. Io c'ho provato un paio di volte (e non solo su questo blog) e alla fine, invece di farmi una qualsiasi opinione, mi ero dimenticato di cosa parlava il post. E se qualcuno mi dice che non è vero, gli chiederei, per punizione, di leggersi 4 volte a voce alta una qualsiasi lista di almeno 700 commenti. E poi, fare uno sforzo per spiegare le proprie ragioni anche a qualcuno che si pensa che faccia fatica a capirle è un ottimo esercizio per chiarirsi le idee. A meno che, non si sospetti nell'altro la malafede o la mancanza di volontà di discutere. Ma allora, come ho detto, tanto vale non intervenire.
pari essere una persona molto ragionevole
ed anche a me piacerebbe poterne discutere ulteriormente
ma discuterne in commenti ad un articolo pubblicato in Home page non è però permesso (secondo le regole LC, sarebbe OT)
peraltro lo si potrebbe fare in un così detto 'topic' opportunamente aperto nella sezione 'forum'
io però di aprirlo e prendermene carico non ne ho alcuna voglia
Nessun limite di commenti. Nessun intasamento della discussione. Troll relegati a una finestra secondaria.
appunto ...
per contro penso che, invece, JProctor lo abbia dovuto inesorabilmente intendere come se al contempo fosse sia un mio insulto che una mia megalomane vanteria ...
...vanno intesi in modo ambivalente: lo scoglio cerca di arginare il mare dal suo interno e comunque ci riesce (finchè non viene sgretolato), l'io (grosso scoglio ) cerca di "arginare" l'universo dalla sua verità interiore e comunque ci riesce (finchè non viene disintegrato).
PS: ...mi sembra che JProctor tenti di fare il prammatico...
PS2: ...e ci riesce, mi sembra.
Me sa che sei te che sei rimasto indietro caa tecnologia.
Mo esistono i computer quantici, e in teoria non dovrebbero aver problemi a rispondere a domande come "perchè".
Ed è grazie a questi che siamo vicinissimi alle prime IA ... anzi, da quello che so io ci siamo vicinissimi (non più di 5 anni), ma forse ci son già arrivati.
Se ricordi, qualche anno fa si parlava di "nanomacchine", oggi non se ne parla più, ti sei chiesto come mai?
www.repubblica.it/.../motomolec.html
Questo è di 15 anni fa ... da allora tu credi che siano rimasti fermi?
Siamo arrivati ad avere potenze di calcolo nemmeno immaginabili ... e possiamo averle in dimensioni ridottissime.