In questi giorni di panico generalizzato si parla molto dell’influenza che ha la televisione sui nostri comportamenti. È evidente a tutti che se in televisione si parla insistentemente di un certo argomento, quello diventa automaticamente l’argomento più importante nella mente dei cittadini.
Se in televisione si parla costantemente di virus, di contagio e di persone in quarantena, è chiaro che la gente corre dappertutto a cercare mascherine e saccheggia i supermercati per prepararsi ad una eventuale prigionia in casa propria.
Una riprova di questo la si può avere facendo un semplice “test al contrario”: fino alla scorsa settimana, i telegiornali ci martellavano il cervello con le crisi isteriche di Renzi. Renzi era dappertutto: esco dal governo, non esco dal governo, faccio la crisi, faccio soltanto mezza crisi, ne parlo ma non la faccio, eccetera eccetera. E naturalmente gli italiani si preoccupavano di quello: oh Dio, Renzi farà la crisi? Renzi non la farà? Renzi la farà solo metà? Ora che è arrivato il coronavirus, Renzi ha perso le prime pagine dei telegiornali, e di colpo il problema non esiste più. (Almeno un piccolo regalo questo coronavirus ce l’ha fatto).
Questa è la dimostrazione palese che sono loro a decidere di cosa dobbiamo preoccuparci e di cosa no. Giustamente, qualcuno li chiama “i padroni del discorso”.
Qui però si apre il vero quesito: questi “padroni del discorso” sono dei signori in carne ed ossa, con un nome ed un cognome precisi, oppure c’è qualcosa di più sottile che determina questa dinamica di controllo mentale della popolazione?
Nella prima ipotesi ci sono dei signori con nome e cognome, che ogni mattina alzano un telefono e mandano i loro diktat alle redazioni di tutti i telegiornali. “Mi raccomando, oggi parlate insistentemente di X e di Y, ed evitate invece assolutamente di parlare di Z. Casomai se proprio dovete accennare a Z, relegatelo ad una notiziola negli ultimi minuti del telegiornale”.
Questa è la dinamica che viene più facile da immaginare quando si pensa ai padroni del discorso. C’è qualcuno che decide, qualcuno che esegue, e un’intera nazione che subisce queste decisioni.
Ma c’è anche un’altra ipotesi, come dicevo, più sottile e meno grossolana. Ovvero che questi meccanismi entrino in funzione da soli, automaticamente, senza che nessun “grande vecchio” debba impartire ogni mattina ordini di alcun tipo.
In fondo, è lo stesso sistema televisivo che si basa su un meccanismo molto semplice per sopravvivere: essendo i costi della televisione altissimi, per sopravvivere la televisione ha bisogno di pubblicità. E per ottenere pubblicità, devi avere i numeri dell’audience. Se poche persone ti guardano, la pubblicità sarà vista da poche persone, e quindi i tuoi spazi pubblicitari porteranno a casa cifre insufficienti. Se fai trasmissioni di grande successo, come quelle di Barbara d’Urso, avrai delle audience altissime, e gli spazi pubblicitari al loro interno varranno oro.
Lo ripeto, la televisione è un meccanismo molto semplice. Si basa sulla ricerca dell’audience, e pur di ottenere l’audience vale assolutamente tutto. Naturalmente, i direttori di rete e i direttori di testata non vengono scelti in base a delle particolari qualità personali, come la cultura o il senso di responsabilità sociale, ma vengono scelti per la loro capacità (intuito) di individuare le formule e i format vincenti per portare a casa la massima audience possibile con i loro programmi.
Naturalmente, la competizione fra le varie reti televisive - e anche la competizione all’interno delle stesse reti televisive – è feroce. Il direttore di rete o il direttore di un programma valgono solo ed esclusivamente in base ai numeri di audience che riescono a fare.
A riprova di questa ricerca esasperata dell’audience abbiamo l’ultimo festival di Sanremo. I titoli dei giornali non parlavano di “chi ha cantato” o di “come ha cantato”, ma parlavano principalmente del grande successo di share da parte della Rai. La vera notizia che ci resta di questo Sanremo è che il festival ha raggiunto il 52% degli ascolti (io il vincitore manco me lo ricordo).
Ecco quindi che sono gli stessi direttori di rete, gli stessi preparatori dei palinsesti e gli stessi direttori dei programmi e dei telegiornali a vivere costantemente con l’incubo di portare a casa il massimo di audience possibile. Altrimenti il loro posto rischia di saltare.
Ora, provate a mettervi dalla testa di un direttore di telegiornale qualunque. Vi svegliate ogni mattina, e la vostra prima preoccupazione è “quali notizie posso dare oggi?” È chiaro che quando c’è in giro un evento come il coronavirus non c’è nemmeno discussione. Butti Renzi nel cesso in due minuti, e ti lanci a corpo morto sulla nuova pandemia. Quanti sono gli appestati? Dove sono localizzati? Quanto rischio c’è per le zone confinanti? E di chi è la colpa? Perché non abbiamo potuto prevenirlo? Eccetera eccetera. È chiaro che una volta che hai addentato l’osso continui a masticarlo finché non lo hai spolpato del tutto. Ogni minuto di televisione che riesci a mandare in onda su un argomento di questo genere è un minuto che vale oro dal punto di vista dell’audience.
Quella del giornalista diventa rapidamente una ricerca morbosa di qualunque cosa che possa tenere incollato allo schermo lo spettatore. E come tutti sappiamo non c’è nulla di più potente della paura per attrarre l’attenzione di chiunque.
Siamo quindi di fronte non a un “grande vecchio” che decide ogni mattina di cosa parlare, ma di un sistema stesso che è stato costruito in modo tale da non poter che dare all’infinito lo stesso risultato.
Pensate, in fondo, che meraviglia: aver creato una macchina che controlla la popolazione, senza che vi sia nessuno di particolare che la gestisce. È la macchina stessa, proprio per come è costruita, che porterà inevitabilmente sempre allo stesso risultato.
Potrai cambiare all’infinito le persone al suo interno, ma la macchina rimane identica a se stessa, e continuerà a funzionare perfettamente indipendentemente da chi vada ad abitare, in un periodo nell’altro, le sue stanze di comando.
Questa è la vera schiavitù: non siamo schiavi delle persone, ma del sistema stesso che abbiamo costruito.
Massimo Mazzucco
È ovvio che un 11 settembre monopolizza l'attenzione.
Anzi.... il fatto che si dia più retta ad un Burioni (che a me ha proprio rotto i .........) che a due specialiste (insultate dal suddetto che mi rompe i ......) che dicono che è un'influenza più pesante, mi certifica esattamente il contrario.
Poi vai a rivedere la "lite" tra Fabbretti e Carpeoro nell'ultimo border sulla De Filippi.Carpeoro con l'esperienza ha vinto 3-0..... nonostante che Fabretti abbia dominato in lungo e in largo
Sanremo è SEMPRE stato così.
La svolta negli ultimi anni è stata la prima serata, che spesso continua e segue il filone dei TG. Mentre prima c'era il Film o documentario o varietà. Ora ci sono gli "approfondimenti" e trasmissioni da lobotomizzati. Il Sabato sera per chi resta a casa e da Delirio.
I giovani vengono accalappiati con le serie di telefilm e sage, (es, il Trono di Spade) che li costringe ad abbonarsi su diverse piattaforme.
Grazie
#5 Claudiol
Perché postate su questo Topic? Il contenimento non sta funzionando
giusto perche di renzi e di burione non me e fotte un callo riposto qualcosa di piu inquietante e attuale che si tocca con mano anche oltre la tv
Un'altro virus si aggira per l'europa, da troppo tempo e potenzialmente piu dannoso. /.../5711467
Si sta confondendo il cosa raccontare con il come raccontarlo.
L'audience è spesso un elemento marginale.
Ci sono grandi aziende che comprano spazi pubblicitari in perdita, unicamente per tenere in piedi quello strumento di comunicazione e farlo diventare un loro house organ.
A me risulta che gli editori allineati si riuniscano periodicamente per capire qual'é il frame da seguire, per poi dare il "taglio redazionale" ai direttori, i quali poi avranno spazio di manovra all'interno di quel frame.
Questo spiega come mai spesso mezzi differenti comunichino le stesse identiche notizie, nella stessa identica maniera.
O perché ci siano argomenti tabù, nei mezzi di comunicazione.
La stessa cosa vale per le agenzie pubblicitarie o di vendita di spazi pubblicitari.
PM
Che un servizio mediatico sia allineato a una certa corrente politica, o addirittura a un certo partito, ci può tranquillamente stare, basti pensare al vecchio TG4 di Emilio Fede nell'era Berlusconi o al TG3, da sempre orientato alla sinistra liberale.
Che siano TUTTI allineati francamente è un concetto che mi fa un po' ridere, basta fare un po' di zapping tra le 18.30 e le 21.00 per rendersene conto...
Tu confondi l'apparente cicaleccio duemuocruatuico con l'allineamento: certo, sicuro, geometrico, IMPERIALE!
Per Massimo: è prassi che il servo sia più realista del Re, il Re non deve continuamente dire al giullare ciò che lo diverte.
Ti rifaccio quindi la domanda: come ti risulta "che gli editori allineati si riuniscano periodicamente per capire qual'é il frame da seguire, per poi dare il "taglio redazionale" ai direttori, i quali poi avranno spazio di manovra all'interno di quel frame"?
Grazie.
Confondi chi indossa una casacca con chi gestisce la filiera.
Se volevi l'indirizzo della Spectre, non sono la persona giusta.
L'ipotesi di Zorg mi sembra più realistica.
luogocomune.net/.../...
Hanscooper
Il "sistema" funzionerebbe così:
- I giornalisti non raccolgono più le notizie sul campo. Troppo costoso e difficile.
- Non raccogliendo le notizie sul campo le trovano solo sulle agenzie di stampa.
- Se una notizia è sulle agenzie di stampa esiste altrimenti no.
- L'unica sfumatura che resta ai giornali è come leggere la stessa notizia.
Vista da destra o da sinistra...
Vista da un liberista o da un comunista...
Vista da un atlantista o da un filorusso...
Ma i temi vengono decisi dalle poche persone che posseggono le poche agenzie di stampa.
Questa in estrema sintesi la tesi di Foa se non la ricordo male. Si possono riguardare i video o gli scritti dello stesso che non sono pochi ma io la ricordo così.
E non si può certo dire che Foa, già direttore di varie testate ed ora della rai, non sia "persona informata dei fatti".
L'audience sicuramente fa tantissimo, anche perchè audience = denaro che entra sotto forma di pubblicità, e questo vale sicuramente per i vari sanremo, partite di calcio, giornalismo sensazionalistico.
In questo caso però (e anche in altri) credo ci sia sotto anche qualcos'altro. Perchè altrimenti non si parla di certi argomenti anche da punti di vista alternativi? L'audience ci sarebbe ugualmente no?
Anzi, se improvvisamente venissero messe in dubbio certe verità "sacre" (vedi le VU di diversi eventi importanti) l'audience schizzerebbe alle stelle.
Riguardo al virus, credo che siamo di fronte al più grande esperimento di ingegneria sociale globale, e dubito che fra un paio di settimane non se ne parlerà più. Sono riusciti a diffondere in panico generale per un'influenza che finora ha causato 1/1000 di morti di quelli dell'influenza stagionale, ed è evidente che a questo punto cavalcheranno la tigre. Io prevedo diversi possibili scenari:
Crisi economica e ricorso al MES con commissariamento (e relative conseguenze che già conosciamo).
Instaurazione di regime militare con tanto di censura per chi diffonde fake news, limitazione agli spostamenti, e chissà quanto altro.
Raccolta forzata di tutti i contanti in circolazione allo scopo di "disinfettarli" e possibile eliminazione degli stessi in quanto possibile veicolo di contagio.
Deportazioni di cittadini scomodi con la scusa di metterli in quarantena e poi uccisi (a causa del virus...ovvio).
Imposizione del microchip a chi risultasse positivo allo scopo di monitorarne gli spostamenti allo scopo di evitare che vada in giro a fare l'untore.
Prelievi forzosi dai conti correnti per fronteggiare l'emergenza.
Perquisizioni domiciliari allo scopo di sterilizzare gli ambienti e sequestro di tutto il materiale "infetto".
Lista che può continuare a lungo.
Ormai la gente è terrorizzata e quindi disposta ad accettare qualsiasi cosa, nella mia città dove non è stato registrato neppure un caso l'atmosfera è già prebellica, mascherine e disinfettanti sono spariti e nei supermercati gli alimenti a lunga conservazione iniziano a scarseggiare e ci sono già persone che invocano la legge marziale per fronteggiare l'emergenza. Tutte le attività dei cinesi sono vuote.
Hai un PM
detto questo..
è giusto non drammatizzare troppo,
ma nemmeno prendere sotto gamba..
credo che bisogna (ap)prendere le notizie con le pinze
e fare la giusta tara..
in modo da capire più o meno
come stanno realmente le cose..
non è che siccome la stampa fa schifo,
allora è tutto finto, i manichini, ecc.
insomma adesso il virus è passato (si è diffuso)
e bisogna aspettare e sperare per il meglio..
paragonare sto virus a una banale influenza
è criminale..
d'accordo non è la peste,
ma la polmonite è una cosa seria..
e non c sono posti in terapia intensiva per tutti..
80% lieve o nulla
18% grave
2% decessi
c e ne saranno a occhio una ventina per ogni ospedale..
e gl ialtri dove li mettiamo??
i cinesi di roma se non erano seguiti da tutto il rerparto
erano già sottoterra da un pezzo
Lasciali stare, se cominci a chiedergli le fonti poi magari se ne vanno.
Etro il Vecchio.
keinpfusch.net/etro-tull/
mi pare piuttosto verosimile..
Cerco di essere più chiaro. Se non esiste il Grande Vecchio (sociale), non esiste nemmeno il Grande Architetto (natura). A quel punto l'Intelligent design è solo una favoletta per adulti.
Ovvio che i blasonati Gramellini, Mentana o Michele Serra non mettano nemmeno il naso fuori dalla redazione, e infatti parliamo di professionisti della tuttologia che non compongono altro che frivole decorazioni delle prime pagine dei quotidiani.
Non ho capito il riferimento a Marcello FOAD ma ovvio, parliamo di un professionista dei media embedded, non rappresenta certo le intenzioni dell'intero comparto mediatico, non rappresenta di certo quelle, che so, del Fatto Quotidiano o della testata online ilpost.it.
La concorrenza nell'informazione esiste, basti vedere la distanza tra un telegiornale come il TG3 e un quotidiano come Libero...
E' l'editore a decidere la linea editoriale e di conseguenza a decidere cosa va detto e cosa no, come va detto e come no; al massimo i direttori dei tele/giornali possono decidere sulle notizie di costume. Le scalette delle notizie sono prestabilite a monte, i direttori dei principali tg si adeguano e basta (anche se Hanscooper non se ne accorge nonostante tutti i telegiornali che suo malgrado è costretto ad ascoltare tutti i giorni... gli basterebbe fare zapping appena parte la pausa pubblicitaria ).
Nella carta stampata gli editori si contano sulle dita di una mano, non c'è bisogno di fare chissà quante telefonate e stesso discorso vale per i principali broadcasters.
Dipinsi l'anima su tela anonima
Appunto .. é incredibile che ci sia ancora qualcuno che casca dal pero.
Esiste certamente un allineamento spontaneo da parte di quei giornalisti che puntano solo alla carriera, ma questo è evidentemente solo una nota di demerito per gli pseudogiornalisti.
La vera regia e padronanza del discorso secondo me va ricercata in quei manipolatori che hanno il potere di appiccicare le etichette sulle persone potenzialmente influenti.
Perché ad esempio un Hajder che fu tacciato falsamente di antisemitismo, si portò dietro il marchio?
Perché certi giornalisti vengono squalificati come "complottisti" quando attingono solo a fonti scientifiche, ufficiali, verificabili?
Perché certi giornalisti hanno fama di autorevolezza pur sostenendo teorie della cospirazione totalmente prive di prove come la VU del 09/11?
Perché due mediocri burocrati come Veronesi e Burioni sono fatti passare per scienziati e, che so, un Di Bella qualificato come ciarlatano?
Il centro della questione sta molto vicino a queste domande e credo che sia imprescindibilmente legato a un meccanismo di controllo dei media (se, ad esempio, chi sgarra non venisse licenziato, allora i singoli giornalisti direbbero la loro liberamente).
La stronzata della macchina autolubrificante e autonoma è un'altra paraculata per non assumerci la nostra responsabilità individuale.....
Magari la pera toccando terra capisce che questo è semplicemente il suo destino....
da quello che ormai viene "vomitato" da internet.
E per internet intendo social media, influencer, bog e forum vari, persino quello che vorrebbe essere controinformazione.
Ormai le "redazioni" passano il tempo a controllare tutto quello che viene sputato dalla rete, e fanno a gara a chi per primo
divulga l'ultima minchiata di Trump su twitter, Salvini che straparla dei barconi, Renzi che scia in Pakistan e via di seguito.
Un esempio, la comicità televisiva, che è praticamente scomparsa, sotterrata dalla velocità dei mini video di you tube,
conditi da qualunque sproloquio, che hanno fatto diventare gli sketch alla zelig roba preistorica.
Non a caso i pochissimi programmi rimasti di quel genere, tipo propanganda live, sono di emanazione internettiana( a me personalmente fa totalmente cacare).
Poi non dimentichiamo che il nuovo e moderno approccio alla televisione, ma anche questo è assolutamente riconducibile a internet, sono i canali monotematici, spesso a pagamento, gestiti dalle varie piattaforme, come netflix, amazon, now tv, hbo e via cantando.
Direi quindi che, internet sta lentamente ma inesorabilmente come un corona virus, infettando tutta la programmazione televisiva, riproducendone per alcune cose in peggio,ma altre in meglio, o per lo meno evitando di strombazzare le castronerie più clamorose, tutte le contraddizioni e le vulnerabilità.
Il grande vecchio è Xi Jinping. È lui che ha deciso di cosa parlate.
Un virus come tanti è diventato il demone da sconfiggere.
Poi arrivano i politici leccaculo e a ruota i giornalisti leccaculo.
La TV farebbe un sacco di ascolti se Mazzucco intervistasse Dick Cheney con qualche membro di AE911, ma è chiaro che gli ascolti li puoi fare solo seguendo la linea dominante.
Prima la decidevano gli Usa, oggi lo decide la Cina
Non serve telefonare. I leccaculo si allineano immediatamente al potere.
Se non sei un leccaculo, ti fanno cambiare mestiere
Al di là delle fonti, che ovviamente non sempre si possono avere su tutto, ci può assistere il ragionamento induttivo, almeno finché si cerca di non abusarne, cosa che cercherò nei miei limiti di fare in questo esempio.
Quando c'era lui (Beppe Grillo delle origini, intendo ), c'era sempre sul sito una "mappa del potere" che ricordo più vasta ma che non sono riuscito a trovare velocemente, ma poco importa, è sufficiente andare a vedere quella in piccolo dei "Benetton" per estenderla concettualmente a sistemi via via di più grandi dimensioni perché funzionano allo stesso modo, ci sia arriva per deduzione logica una volta comprese le dinamiche.
Pur non avendo un atto ufficiale di un notaio che lo certifichi, credo sia abbastanza verosimile immaginare ad esempio che sulle testate controllate/partecipate presenti nella mappa (Repubblica, Espresso, La Stampa, il Messaggero ecc.) non partirà mai e poi mai un'inchiesta seria ed approfondita sullo stato di manutenzione delle infrastrutture in concessione ad Autostrade, avendo come fine ultimo solo quello di informare i cittadini sulla sicurezza di ponti o gallerie. Certamente, però, se poi cade un ponte e non si può evitare, per forza di cose, di schivare la questione, è altrettanto verosimile immaginare che l'analisi sia più probabilmente indirizzata pro domo sua che non verso la ricerca della neutralità di giudizio.
Ogni cluster di potere, all'interno della piramide che li contiene, difende e promuove i suoi interessi, come è anche giusto che sia, in linea di principio, e gli editori sono quindi costretti a dar conto agli azionisti.
Gli scontri fra interessi diversi in qualche misura sono consentiti, ma a livelli diversi di visibilità e clamore man mano che si sale verso la cima della piramide dei cluster, e più il tema d'interesse ha importanza per le varie lobbies, e non solo dal punto di vista economico (a certi livelli il potere conta molto di più), meno sarà consentito l'accesso all'informazione (agenzie di stampa e giornalisti sul campo) e men che meno al dibattito ed all'analisi (testate, programmi di approfondimento, talk shows ecc.), oppure l'informazione originale che si è deciso di veicolare comunque, viene distorta a proprio uso e consumo. Il paradigma mainstream è che se una notizia non è confermata da un'agenzia di stampa, allora è una fake news, il che è sicuramente utile e quasi sempre vero, ma anche subdolamente pericoloso, perché si affibbia a pochi uomini, che rispondono necessariamente a vari interessi, il patentino di incontestabili certificatori della verità, sempre e comunque, e sempre ammesso che la cerchino o che gli consentano di farlo. O che l'abbiano cercata, pure trovata, ma poi consentito di scriverla.
Altro esempio concreto : ci ricordiamo il martellamento pre-referendum per il nucleare? A sentir "loro", oggi saremmo già tornati alle candele. Non fosse stato per Fukushima, non sappiamo come sarebbe andata a finire, ma per quanto il tema fosse importante, il dibattito in qualche modo c'è stato pur nella martellante propaganda per il Sì, perché si scontravano cluster con interessi contrapposti (ad es. chi investe sul metano non gradisce che ci sia energia elettrica a basso costo per tutti).
Questo però, a mio modo di vedere, è potuto avvenire perché la questione non era NIENTE in confronto a temi di cui non bisogna assolutamente parlare mai approfonditamente, affinché la gente, financo la stragrande maggioranza inebetita, possa cominciare anche in qualche minima parte a farsi domande su come gira realmente il mondo che la circonda, su come funziona dietro le quinte, ed è inutile che mi dilunghi sui tantissimi temi di cui si occupa la controinformazione, temi che il pubblico della D'Urso o del Grande Fratello VIP non si occuperà mai, ma è quella la massa che conta manipolare, è quella la massa che in questi giorni cerca disperatamente le normali mascherine nonostante le sia stato detto e ridetto che non servono a nulla alla massa stessa, non ancora contagiata, come strumento di difesa.
Ma che questo virus possa essere, tra le altre cose, anche un esperimento su vasta scala di controllo mentale (con ottimi risultati, direi...), non ne parleranno mai da nessuna parte, prova ne sia che Fusaro è stato subito linciato per molto meno. Il concetto non deve nemmeno essere vagamente espresso, la massa non deve neanche lontanamente sospettare che ciò che pensa e come si comporta non sia tutto farina del suo sacco.
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P.s. ZORG, ma che mi stai dicendo? Che quando ad es. il Gruppo Bilderberg invita, che so, Monica Maggioni o Lilli Gruber a partecipare alle loro riunioni (quelle ufficiali, intendo), poi non rilascia i video o almeno un abstract di quello che si dicono? Ma che ci dobbiamo fidare dei sentito dire?? Ma figurati se vanno tutti lì a stabilire, o meglio, farsi dare una strategia!!
e se anche tu ce ne avessi una, per me la foto è stata manipolata, costruita, estrapolata, e se anche si dimostrasse che così non è, allora perché non ne hai due o meglio anche tre? E perché non ne hai anche fatte da altri? Non sarai stato da solo, no? Perché sarebbe molto sospetto! E comunque, perché non anche un filmato? Vabbé, manipolabile pure quello...che te lo dico a fare! Ma perché il filmato ce l'hai solo tu? E perché è così breve e si vede e si sente così poco e male?? Non ti potevi preparare a cogliere al volo l'occasione per tempo? Ah, dici che non l'avevi previsto ed è già tanto che sei riuscito a riprendere qualcosa? E perché non sei riuscito a prevedere l'imprevedibile? Non c'è debunker che non ci sarebbe riuscito, non lo sai? Per loro, riuscirci, è di una facilità disarmante, tant'è che lo chiedono in continuazione, tanto è comune per loro riuscirci con semplicità : luminosità perfetta in ogni condizione, audio cristallino senza taglio di frequenze e fedeltà, messa a fuoco impeccabile soprattutto di soggetti in rapido movimento ed in controluce, zoom-in di particolari e dettagli spettacolari senza perdita di definizione ed inquadratura, e zoom-out di contesto e riferimenti oggettivi inoppugnabili, videocamera 4k almeno semi-pro senza filtro infrarossi ed ultravioletti, stabilizzatore digitale ed ottico su 5 assi su pesante treppiedi di marca che devi avere sempre appresso, già montato, stabilizzato e messo in bolla per la fugace occasione, magari unica nell'intera vita, di produrre una prova, un maledetto video da pistola fumante.
Ma diavolo, lo sai anche tu!! Anche ci riuscissi in pieno, un solo video NON BASTA!! Perché non due o meglio tre fatti da altri, al pari o addirittura meglio del tuo? E se magari ci fossero anche i filmati, ma non può essere pure che vi siete messi d'accordo?? Lo possiamo escludere? Certo, il fatto che tutti e tre vi trovaste lì, belli piazzati con tutto quel popò di roba e con riprese da professionisti di alto livello....fa riflettere molto sulla genuinità delle prove, non posso negarlo. Anzi, proprio il fatto che ci siano addirittura tre fonti diverse di così alta qualità mi farebbe propendere seriamente a bollare il tutto come falso. Magari, con della roba un po' più casereccia e di minore qualità, sarebbe più plausibile pensare che effettivamente non era tutto preparato.
Insomma, il voler fare le cose nel modo più inattaccabile possibile potrebbe esserti addirittura ritorto contro!
E va bene, veniamoci incontro, escludiamo la malafede perché ti conosco e mi voglio fidare, ma cazzarola, almeno carica i filmati pubblicamente su Youtube!! Ah, li hai già caricati? Vabbuò, mo' li vado a vedere, anche se non vorrei scoprire alla fine di aver buttato 'sti altri preziosi minuti di vita nel cesso tipo seguire Fartade, Polidoro e tutto il circo del Cicap du' sòle(il)
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Ok, li ho visti...ma...ci sarebbero un sacco di cose da dire su un'infinità di particolari che non mi tornano...ma se anche alla fine mi tornassero aprendo qui un thread e discutendo a morte per giorni e giorni riuscendo incredibilmente, e miracolosamente, a non mandare tutto in vacca o a farmi il fegato amaro tra insulti ed attacchi personali, comunque non mi avresti convinto lo stesso : non è che adesso si può credere a tutti i video che ci sono su Youtube, no? Si sa che tutti i video/foto/testimonianze su Youtube sono falsi o tendenziosi a prescindere, perché ce ne fosse anche solo uno su miliardi e miliardi (ed un qualche dio in ascolto ci scampi e liberi da questa evenienza!!)...sarebbero cazzi, di quelli amarissimi nonché grossi, ma figuriamoci i video tuoi che sei tanto un simpaticone che vive sulla montagna del sapone
Te l'ho sempre detto...a furia di vederle cadere dall'albero, ti fai troppe pere !
E' comunque vero, lapalissiano, che in Italia, ma certamente in ogni paese, la TV e la stampa più qualificata è caratterizzata dai condizionamenti più sfacciati, alimentati da troppi "addetti ai lavori" desiderosi di accaparrarsi una fetta di falso potere dato di volta in volta dall'odiens.
Quindi, secondo te, se non abbiamo mai avuto in TV un dibattito serio sull'11 settembre o sulle missioni Apollo o sui vaccini o sulle cure contro il cancro o sull'effettiva pericolosità del coronavirus o sulla realtà storica dei campi di sterminio nazisti... è perché questi argomenti non farebbero audience?
Io questo lo pensavo 15 anni fa, quando credevo ancora all'esistenza del giornalismo.
Da allora credo di aver capito che non è assolutamente questo il motivo. Non sono sicuro di sapere quale sia, ma so che non è questo.
Pensavo che, con il lavoro che fai, tu lo sapessi molto meglio di me.
Scusate, mi sono dimenticato gli intelligenti...... Beh quelli vi dirò chi sono nel momento in cui esisterà colui che risolverà il mio problema....
Scusate la battuta finale è il mio post di poco conto.. Però credetemi è dura stare qua con un problema che ti cambia la vita e sentire solo la parola coronavirus. Ciao a tutti amici di LC.
#41 Volano49
Che ci vuoi fare .. mi regali sempre il giusto stimolo!
(Ti ringrazio per il termine “stronzata”. Io almeno ho cercato di argomentare la mia posizione, tu invece appiccichi solo delle etichette da bar).
Quod erat demonstrandum, direbbe Fusaro.
ma, come dicevo, lo schema è quello.
Qualcuno se ne è anche accorto :
e qualcun altro ha pure indagato :
poi, risalendo lungo la piramide, ognuno ha il suo prezzo e fa quel che deve.
Per le radio locali private (parlo fuori dall'Italia) sono previsti periodici incontri tra case discografiche e chi le rappresenta con i manager/proprietari di radio per stabilire la "musica" da trasmettere. Non vedo nessun problema se lo stesso concetto viene applicato alle notizie. Credo che valga lo stesso anche per gli attori.
Ma figurati se devi scusarti, quantomeno per me, ci mancherebbe altro…
Ti auguro di stare meglio prima possibile.
L'esperimento su vasta scala , anche se non fosse stato pensato , nell'ipotesi "complottistica" , sarebbe servito ( come suppongo serva ora) a prescindere . " L'occasione fa l'uomo ladro" e questa metafora trova moltissime applicazioni un po ovunque non necessariamente dove vi sia del denaro . Ma siccome è tutto collegato al denaro , mi sa che ho inciampato in un ossimoro
Ti confido che mi sono molto pentito di quel che ho detto.
Ora sono convinto che sia tutto frutto del caso e della statistica.
Avranno dato a tutti lo stesso Tè?!
Se fosse una questione di audience, avremmo avuto dibattiti anche con Di Bella, Montanari, Mattogno... invece niente. Semplicemente ci sono questioni di cui non si può parlare sui media, audience o non audience.
Infatti programmi culturali seri non esistono praticamente più, visto che non se li caga nessuno.
Però devo dire che non conosco nessuno (e conosco tanta gente) che si guarda la D'urso o la De Filippi o i vari reality...
Credo che ci sia un mix fra quello che chiede la gente e quello che si vuole che la gente guardi, alla fine i media non servono a informare ma a orientare
Quindi non lo fanno.
Solo che ci si adatta a tutto... come la rana dentro la pentola di acqua fredda , messa sopra al fornello e lasciata li a fuoco lento... si adatta
... Ma Mentana ( nonostante le sue presunte conversioni di stile nel campo delle comunicazioni giornalistiche) si definisce ancora un anarchico ? ...
it.wikipedia.org/wiki/Auditel
La società AGB Nielsen[4], per conto di Auditel, ha installato nelle case di circa 5.200 famiglie italiane, corrispondenti a 14.000 individui un piccolo apparecchio, il meter, collegato ad ogni televisore dell'abitazione e alla linea telefonica, che registra su quale canale è sintonizzato il televisore.
Praticamente stai dicendo che Mentana, avendo 1400 spettatori ha deciso di mandare in onda il dibattito sull'undici settembre?????????
Ma se quando fanno i sondaggi politici usano campioni enormemente più grandi e comunque non riescono a ottenere risultati reali...
Tu pensi che un campione di 5200 famiglie sia rappresentativo degli italiani??????
Zorg, dai non dire ciò, ostrega. Dalla regia mi dicono che c'è chi confidava nella tua linguaccia per lavare con tanto di risucchio il pavimento dello sgabuzzino dove vive e impera per 25 ore al dia quella sagomaccia di Pollodoro
In realtà ho dato ospitalità a Patti, sul pianeta rosso.
Una sorta di riconoscimento a fine carriera.
Ora alleva bufale su Marte.
Però se parliamo di pubblicità siamo già a un livello di controllo sul prodotto televisivo diverso dall'audience.
Un controllo ancora di tipo economico, ma che sta a monte e non a valle del prodotto.
Io non credo che siano gli unici due livelli di controllo esistenti.
it.wikipedia.org/wiki/Panem_et_circenses
Oggi anzichè avere i giochi al Colosseo abbiamo il Grande Fratello, Barbara d'Urso, Sanremo, la Pupa e il Secchione, gli amici di Maria, c'è Posta per te, tutti i vari talk show dai nomi significativi (l'Arena) dove sai già che andranno a litigare e la lista è ancora molto lunga.
Tutti spettacoli leggeri dove il pubblico non deve pensare: ci pensa qualcun'altro al suo posto.
I programmi dove devi pensare sono rigidamente banditi: 1) perchè oramai a farlo sono rimasti in pochi, 2) perchè pensare è un'attività pericolosa: si rischia di capire.
Ecco perchè certi argomenti non vengono nemmeno minimamente trattati. Vedi l'11/9 o lo sbarco sulla Luna, le scie chimiche, vaccini, i primi che mi vengono in mente.
E se vengono trattati lo è solo per ridicolizzare e denigrare chi cerca di approfondire questi argomenti scomodi in modo da 1) fermare la diffusione sul nascere, 2) impedire che possano esserci altri esploit.
Massimo ha ragione.
Oggi la macchina è perfettamente oliata e va avanti con moto perpetuo autoalimentandosi.
Le persone sono state abituate, o meglio ipnotizzate, istruite, che chi va contro corrente e un povero mentecatto indegno di una qualsiasi considerazione, e pertanto ignorato o alla peggio deriso.
E se non bastasse, per scongiurare eventuali pericoli di rinsavimento, questa campagna è infine sostenuta, volontariamente e involontariamente, da individui che operano incessantemente e senza tregua per mantenere il popolo nella completa ebete ignoranza.
Iniziamo a unire i puntini sugli scopi del coronavirus per ricostruire il modello del mondo virtuale in cui sarete destinati a vivere.
Personalmente ho adottato un modus vivendi che consiglio sempre a chi vive con me..
io Affermo che Tutto quello che passa in televisione è FALSO (pensiamoci, qualsiasi cosa trasmessa è decisa da qualcuno).
Se qualcuno riesce a rendersene pienamente cosciente, allora può guardarla quanto vuole, in quanto si trasforma in quello che dovrebbe essere...solo svago.
che l'intervento di Roger Waters a sanremo o l'ultimo film con Dario Fo
prima della sua morte, avrebbero avuto un audience non indifferente,
ma qualcuno deve aver messo dei paletti
92 minuti di applausi
Gramsci direbbe mi sento inesorabile. Tutto quello che hai scritto è vero ma non giustifica nulla se tu mi dici che indipendentemente da chi guida la macchina continuerà sempre a funzionare allo stesso modo, fai passare il messaggio che siamo schiavi e continueremo ad esserlo.
Ciò che sta succedendo è preoccupante e serio, ma se cinquant'anni fa ricevere notizie o trovare notizie fuori dal coro era più difficile da un lato , dall' altro era altresì vero che molti media avevano le briglia più sciolte e riportavano per quanto possibile un'altra visione delle notizie date, c'era un certo equilibrio e di fatti i movimenti erano attivi e ci sono stati diversi cambiamenti nella società Oggi che i media "ufficiali " si sfamano alla stessa mangiatoia le notizie sono atte a creare un pensiero unico ma proprio per questo motivo il bisogno di aria fresca si fa più impellente. Nessuno deve sentirsi escluso da quanto sta succedendo anche perché oggi abbiamo tutti la possibilità di una facile ricerca di notizie e se le persone di una certa età comprensibilmente fanno fatica, i giovani non hanno scuse valide. Ognuno deve riprendersi la responsabilità per la propria vita e in questo le persone devono essere aiutate certo e i media indipendenti hanno in questo una doppia responsabilità, bisogna riportare l'umanità al centro trattando le notizie dal punto di vista umano.
Leggendo il tuo articolo che ripeto, posso condividere per il contenuto attuale ma non per il significato che si evince, mi è venuto alla mente un fatto che mi è capitato qualche giorno fa: ero al supermercato e stavo per dirigermi alla cassa e una solerte impiegata mi si avvicina e mi chiede se voglio scegliere il sistema di pagamento con la cassa automatica a scansione diretta fatta durante gli acquisti , alche ho risposto all’ impiegata che ho già provato diverse volte questo sistema e spesso mi vedevo ricontrollare il contenuto della borsa da parte di una commessa,e le ho detto visto che non vi fidate, io continuerò a recarmi alla solita cassa con la cassiera. L’impiegata mi guarda un pò risentita e mi dice ma guardi signore che non siamo noi a scegliere chi controllare è l’algoritmo che lo fa….. Ecco la nostra deriva e i nostri futuri padroni.
Il tempo di scegliere da che parte stare è giunto riportare l’umano al centro della vita non è più prorogabile, molte persone si stanno risvegliando e il vostro compito di giornalisti è di aiutarli a capire. Se non ci riusciremo la pena sarà l’annullamento dell’ umanità stessa.
Massimo conosci l’attività di UNIALEPH con Mauro Scardovelli e altri maestri umanisti?
Ti consigli ma consiglio tutti di stare a sentire cos’anno da dire potrebbe essere illuminante.
Per quanto riguarda le etichette da bar mi scuso ma ciò che sta capitando a volte mi altera e portare la visione sulle cause senza alternativa ruba energia e propone la rassegnazione e questo mi fa reagire.
Intanto mentre ci confinano nelle nostre case :
Ad esempio l'altra sera c'era la serie del medico autistico, che non ricordo come si intitola. A un certo punto sento distrattamente che un suo paziente "complottista" gli chiede "a tu sei autistico, una vittima dei vaccini"
e il medico gli risponde con tutta una serie di dati contrari all'ipotesi della correlazione autismo-vaccini. Non sono stato a seguire tutto l episodio, ma sono sicuro che alla fine il "complottista" o verrà ridicolizzato o verrà salvato dalla medicina che tanto critica "redimendolo".
In ogni serie che ho visto, in tanti film, ci sono un certo tipo di messaggi cjhe vegono introdotti, sempre o quasi unidirezionali, che io so chiaramente distinguere e quindi rendere innocui. Persone invece meno coscienti li introiettano ad un livello che poi verrà riproposto all'attenzione della mente cosciente quando è il momento giusto.
La dimostrazione che c'è una regia dall'alto è evidente dal numero e dalla direzione dei messaggi.
Non parlo dei tg che li è abbstanza evidente il suo funzionamento "ipnotico".
Quindi io aggiungerei al tuo consiglio di avvertire anche dei messaggi più o meno nascosti soprattutto quando hai a che fare con persone che non sono abbastanza coscienti del problema propaganda. Spesso è inutile secondo il mio punto di vista, ma può aiutare.
E per rendersene conto ci vuole per forza una qualche cosa di diverso con cui confrontare questa ideologia, ma la gran parte delle persone non cercano altro con cui confrontarsi, o meglio cercano un altro che però è parte del sistema ma magari con sfumature diverse. Esempio eclatante è Il destra/sinistra politico...
Dovrebbero dare consigli per aumentare le proprie difese immunitarie, come assumere vitamina C e D, questo potrebbe essere un valido aiuto sopratutto nei soggetti più deboli e non solo.
Arezzo, il dottor Pier Luigi Rossi: "Più vitamina D e meno panico, così contro i virus"
“Più vitamina D e meno paura. Così possiamo innalzare le nostre difese immunitarie, che invece sono sempre più deboli a causa degli stili di vita scorretti che seguiamo”. Il consiglio viene dal professor Pier Luigi Rossi, il medico di Arezzo esperto in scienza dell’alimentazione, grande divulgatore e comunicatore. “Prendiamo spunto da questa emergenza per riflettere e resettare certe abitudini”, prosegue il dottor Rossi, che invita gli aretini a spostare il tema dal nemico Coronavirus al nostro corpo.
“La vitamina D è preziosa per l’organismo. E’ un ormone che entra all’interno delle cellule del sistema immunitario, stimolando i globuli bianchi ad un’azione di protezione contro le aggressioni dei virus”. Ma come tenere alte le riserve di vitamina D? “Per il 90 per cento proviene dall’azione del sole sulla cute; purtroppo d’inverno l’esposizione è più ridotta e meno efficace e la tendenza delle persone a stare poco all’aria aperta, non giova. Poi c’è un 10 per cento che viene da certi alimenti”. Quali? “Non sono molti: pesce, uova, burro, alcuni formaggi, avocado. Il pesce contiene anche omega 3 e altri immuno modulanti molto utili”. Ma il valore della vitamina D è solitamente ignoto ad ogni cittadino: nessuno lo conosce.
corrierediarezzo.corr.it/.../...
Nell’agosto 2016, uno studio giapponese pubblicato sulla rivista specializzata Clinical Nutrition ha diffuso una scoperta sorprendente: tra le persone non vaccinate contro l’influenza, quelle con livelli normali di vitamina D si ammalano più raramente di chi ha invece livelli bassi.
Altri studi hanno evidenziato come il rischio di contrarre un raffreddore in chi è carente di vitamina D è più alto del 40 percento rispetto a chi ne assimila a sufficienza. Nei bambini giapponesi, la somministrazione di vitamina D ha ridotto del 40 percento il rischio di ammalarsi.
www.migros-impuls.ch/.../effetti-della-vitamina-d
Ai padroni del discorso di certo non interessa salvaguardare i cittadini parlando di come attrezzarsi per respingere l'attacco del virus...
Solo relativamente, perché non decidono sempre e tutto quello che si dice, quello che è notiziabile, quello che seguirà tutto il processo del newsmaking.
In linea di massima è un sistema che si autoalimenta per ragioni di mercato, ed anche per ragioni di carriera/potere nei punti strategici di cui sopra (sia all'interno delle redazioni, sia all'interno del mercato delle notizie, sia all'interno del mercato in generale). Le due cose sono legate, quanto meno complementari.
Di conseguenza è vero che anche anche l'ascoltatore rientra in questo meccanismo, ma solo come un granello di sabbia in una duna, o in un deserto in certi casi. Il singolo conta poco o niente, conta qualcosa solo quando fa parte di una massa critica di ascoltatori che, per l'appunto, muova qualcosa nell'audicence, nello share, nell'elettorato, ecc... rendendo appetibile alla pubblicità il finanziamento di certi argomenti trattati, ma sempe all'interno del gioco di ruoli del sistema delle notizie, tra giornalisti, direttori, editori, proprietari ecc... e quindi anche della politica, quando utile ai fini economici per gli atri giocatori.
Qualche macchinatore in tutto questo sistema ci sarà, e qualche volta riuscirà anche a decidere cosa trattare, quando, come e per quanto tempo, ma è solo un aspetto della realtà.
ma un direttore, come un presidente, sono solo gradini di una piramide
#34 starburst3
storia vecchia come la guerra, le predizioni degli Sturmtruppen
#38 miles
quoto
#40 Cum grano salis
Standing ovation
#50 NRG
volevi dire EX...giornalista della rai
#71 CharlieMike
non avresti potuto trovare esempio migliore
La televisione è nata solo per questo, per plagiare a propria immagine la popolazione mondiale.
Per lo meno questo è l'ultimo dei suoi fini!
Da quando è nata (la TV, ma prima di lei la radio) fino ad oggi (Internet) ci è stata fatta la grazia di (pensare di..) poterla sfruttare per comunicare liberamente anche noi umili servitori, ma pian piano col passare degl'anni han cominciato (I nostri Dei) a spilucchiare poco per volta un pò di libertà fino a che ormai si son mangiati quasi tutto (la Mela) e quelli che han creduto nella libertà di parola rimangono le briciole, pochi posti sempre più controllati, potendoli così emarginare in gruppi sempre più piccoli dove calunniarli prima e punirli poi. Divide et impera
L'unica cosa che ricordo del mio prof. di Tecnica Generale quando studiavo come TecnicoPubblicitario ai tempi delle superiori, fu la frase d'entrata come sua presentazione "..la televisione è tutta una balla!" alché qualcuno replicò "..vuole dire la pubblicità prof !"
"NO! TUTTA..la televisione." concluse stizzito il prof.
PUBBLICITÀ MIRATE
Siamo tutti paranoici o, in effetti, gli assistenti virtuali che "abitano" nei nostri dispositivi, così come le applicazioni che vivono negli smartphone succhiando dai loro strumenti, restano in ascolto per raccogliere interessi e preferenze e spedirci pubblicità sempre più mirata? Siri, l'assistente di Google, Alexa e Cortana, solo per citare le più note, animano d'altronde una gamma sempre più ricca di oggetti connessi, dagli speaker intelligenti ai tv passando per gli smartwatch [...].
repubblica.it/.../...
siamo dei coockies ambulanti
Esempio
Come su virginradio scegli il tuo brano musicale in base alla preferenza, così succede per i film e programmi in tv! Magari, appunto, tramite registratori che prendono parole chiave e al conteggio finale vincono le più ripetute (...che allo stesso tempo sicuramente ci han portato loro a pensarle per poi dirle, come per virgin sono i tre titoli proposti, nella tele come in internet ci danno le tre opzioni e quel che vince rimbalza come una cantilena da un programma all'altro e poi nella vita quotidiana da bocca a bocca). Di fatto però son sempre loro che danno il via a ai giochi.
L'apprendista giornalista.(lo stagista) compiace il redattore affinché metta una buona parola col direttore..che è responsabile con l'editore..e fin qui è tutto chiaro..
Dopo l'editore si palesano i poteri forti..e qui la faccenda diventa più complicata in quanto non osservabile direttamente a causa della nostra posizione disagevole alla bisogna..
Naturalmente anche i poteri forti hanno una loro gerarchia..gruppi di pressione...think tank..fondazioni..etc..
Chi c'è in cima a tutto..e che a sua volta è organizzato gerarchicamente..?
Solo supposizioni..e sappiamo anche quali..per i fini ovvi.
Ma non bisogna pensare che sia un potere stabile..anzi..ultimamente si avverte che ai vertici c'è scontro sulle strategie..anche Blomberg ci fa capire che le seconde linee sono costrette a scendere in campo perché si sono generati pericolosi vuoti nella gerarchia..
Ma anche l'entità che controlla tutto..sia persona o collettivo..ha un debole e una paura...che è quella di non contrariare troppo il popolo e di occuparlo in attività mansuete..perché è l'unica forza capace di annientarla..da qui..il virus può essere una buona trovata..anche se piano piano la faccenda sta uscendo di mano a chi l'aveva agevolata..e cominciano gli appelli alla calma e alla ragione..
Ma la toppa è anche peggio dello strappo..e il popolo non accetterà mai di essere stato preso per il culo..e come sta già succedendo penserà che i messaggi tranquillizzanti nascondano un orribile verità taciuta..e reagirà di conseguenza..
Prepariamoci a cose molto sgradevoli..i cambiamenti si assestano dopo aver fatto macerie..
Tutto è voluto, tutto è programmato e dovrà andare come da scaletta..
stilata sicuramente in quei poco famosi ritrovi per il tè
Non così i sottoposti al sistema..sono cani che vogliono lo zuccherino e si muovono a comando..
Ma il popolo è un lupo selvaggio inaddestrabile..lo tieni legato a catena doppia..ma la può spezzare ..
Perché altrimenti la propaganda asfissiante..?
Ma il popolo accetta la propaganda finché gli fa comodo..poi so' cazzi..e se comincia a pensare di essere preso per il culo..non arretra di fronte a nulla..il popolo non ragiona..per questo è temuto..anche dal Re dell'Universo..
Fonte?
A proposito di informazione...
Bersani a fuori dal coro, martedì 25 febbraio 2020
Già I media internazionali ci hanno battezzato come appestanti, con comunicazioni istituzionali (Francia) che sconsigliano alla popolazione di recarsi in Italia.
Ricovero Coatto...
Per vostra fortuna (?) ci sono i commentatori, sennò NESSUNO, dopo un po', vi leggerebbe più.
PS: ...finchè vi andrà bene...
Se tu ti accomodi sulla tesi dei “signori cattivi” che si riuniscono ogni mattina per decidere, non arriverai mai a capire che i primi responsabili siano proprio noi, che “chiediamo” un livello troppo basso di trasmissioni televisive. Loro in realtà non fanno che accontentarci (guadagnandoci sopra palate di soldi nel frattempo). Se nessuno guardasse la D'Urso, quel programma chiuderebbe in 5 minuti.
Dobbiamo capire che quello della televisione è un meccanismo bastardo proprio perchè NON E’ a senso unico. Non è solo top-down, è anche bottom-up.
Provenzano a chi spediva i pizzini? Al droghiere?!
ieri sera ho seguito un pò..
porta a porta, ecc.
le trasmissioni filo-governative,
siccome a palazzo chigi se la stanno facendo addosso per l'economia
e ormai il virus è passato in cavalleria
(=non c possono fare più niente)
quasi quasi è tutto un minimizzare..
"è solo un influenza,
muoiono solo i vecchietti già con un piede nella fossa,
chissenefrega,
la scienza aveva ragione, ecc"
bah..
non mi sembra un atteggiamento costruttivo..
l'unica è aspettare e vedere come evolvono le cose..
a proposito di scienza
io non ho ancora capito se gli asintomatici e/o guariti
possono trasmettere il virus o no..
Come ho ribadito più volte, tra molte sciocchezze, inesattezze e pregiudizi scientisti, il buon Uriel Fanelli ogni tanto ci regala qualche perla.
Il suo ultimo articolo keinpfusch.net/coronavirus-e-colpi-di-stato/ ci illumina sulla recente approvazione del decreto intercettazioni.
Mi scuso ma dal tuo commento è inevitabile rispolverare il mito
www.youtube.com/watch?v=Hfok12pL3bw
Un paio di esempi che "sembrano" non c'entrare nulla:
- Dan Brown prima del Codice Da Vinci era un perfetto sconosciuto.
Dopo hanno perfino fatto 3 film tratti dai suoi libri
- J.K.Rowlins. Da emerita sconosciuta segretaria, dopo la pubblicazione del primo Harry Potter ebbe un successo enorme: dai suoi libri sono stati fatti film, convention, gadget e video giochi.
Hanno preparato il terreno per mesi, con articoli, docufiction, documentari, pseudo scandaletti etc.
(per me i soldati sono i direttori)
#94 notomb
..
Come mai nonostante l'editoria sia in crisi (di audience), cioè i giornali la gente non li compra più, continuano ad essere prodotti, ed i direttori continuano ad essere strapagati e presenti ovunque, come persone di successo?
Nella realtà sei io facessi inabissare lentamente, ma inesorabilmente una azienda, non mi farebbero certo cavaliere del lavoro, ma sarei visto come un incapace, e trattato come tale.
La crisi dell'editoria viene da lontano, ed é figlia di tante scelte inadeguate, ma son tutti li a fare i VIP.
Se avesse scritto la storia della sua vita non se lo sarebbe cacato nessuno per quanto prepari il terreno.
Ci sono riviste che non compra nessuno (fonte: il mio edicolante) che finiscono nei resi al 100%, eppure vengono regolarmente stampate e esposte nelle edicole.
(... e ti farebbero pure Cavaliere).
mentre i processi NATURALI sono TUTTI BOTTOM-UP, e quindi alimentano l'Uomo.
PS: Anche dall'uso della parole (ad es. meccanismo) si capisce da dove si proviene e dove si vuole andare.
Se stampi 10.000 copie ma la gente non le compra, come mai le aziende continuano a pagare per quegli spazi pubblicitari?
Non é per caso che qualcuno ha fatto fare una legge di supporto all'editoria, e lo stesso dice al compare imprenditore, compra la doppia pagina su quel giornale (in perdita), come forma di finaziamento per gli amici?
All'inizio ho parlato proprio di questa condizione.
Mi cito:
Ci sono grandi aziende che comprano spazi pubblicitari in perdita, unicamente per tenere in piedi quello strumento di comunicazione e farlo diventare un loro house organ.
Ad un certo punto il baco diviene farfalla e buca il bozzolo, che a quel punto é divenuto una inutile prigione, per uscirne.
Tenuto conto che siamo in tanti ad essere chiusi nel bozzolo che abbiamo costruito e che alcuni, già svolazzanti farfalle, cercano di uscirne bucandolo mentre altri non ne vogliono sapere e continuano a lavorarci, come finirà la vicenda?
(L'allevatore, per ottenere la seta, deve uccidere l'insetto dopo che abbia completato il bozzolo e prima che lo buchi per uscirne.)
Ho scelto la cantina!
Eccola qua un virus mortale per i soggetti già deboli
Ora vorrei capire qual è lo scopo cosa toglieranno o ci faranno accettare
Vediamo se spenderanno schengen
Vediamo cosa facciamo con i barconi che continuano ad arrivare se i nostri porti sono ancora sicuri
Questo è un virus economico finanziario
GEDI Gruppo Editoriale it.wikipedia.org/wiki/GEDI_Gruppo_Editoriale
Tutti affezionati frequentatori della nota sala da Tè.
(Cit.) "Tiratura: In editoria, la tiratura è la quantità di copie stampate per una singola edizione, sia essa di un volantino, un biglietto da visita, un francobollo, oppure una pubblicazione di maggiore rilevanza, come un libro, una rivista o un giornale."
Stampate, non vendute.
Ma tu compreresti uno spazio pubblicitario su un giornale destinato al macero?
Si, se vuoi darmi soldi e scaricarteli dalle tasse.
Di sicuro te lo sconsiglierei nel caso tu volessi investire per aumentare la tua visibilità (pubblicità).
Se volessi fare inserire spazio pubblicitario su un giornale probabilmente sceglierei "Il Secolo XIX" ( a Genova) e non "Cotto e Mangiato", anche se probabilmente il secondo ha più tiratura del primo (chissà perché )
A mio parere il fine della TV è duplice: influenza e profitto.
Si influenzano le persone scegliendo in alcuni frangenti le notizie da riportare -o non riportare- ed il modo in cui farlo. Lo si fa per distrarre, generare stati di ansia, apprensione, panico, o anche benevolenza rispetto ad una certa opzione. Generalmente ciò avviene tramite TG e talk-show, ed è qui che credo vi sia la mano del "grande vecchio".
Tolti questi frangenti, la TV è spazzatura perché le persone vogliono spazzatura. Non ci vedo complotti in questo caso, e reputo questa parte di programmazione genuinamente modellata sul gradimento del pubblico.
Anche perché ad oggi non abbiamo più la scusa del "non c'è alternativa". Col cazzo. Oggi le alternative ci sono. Se invece di Barbara D'Urso vuoi un documentario sui romani, una lezione di economia, o un film di Fellini, sono a portata di click e molto spesso gratuiti.
La mia teoria è: "manipolazione" nei TG, forte influenza a durante i Talk-Show. Levati questi due frangenti, finché si rientra nel classico "frame", la regola è date un po' alla gente il cazzo che vogliono.
Varoufakis diffonde gli audio segreti delle riunioni dell’Eurogruppo. Ue: “Siamo rammaricati”
europa.today.it/.../...
Stay tuned!
O siete rammaricati pure voi?
Editori ed imprenditori prendono il Tè insieme.
Finché l'editore si attiene al frame, gli imprenditori comprano spazi pubblicitari.
Il discorso dell'audience riguarda più il rapporto tra direttore ed editore.
Un direttore che si tiene all'interno del frame e mi fa audience é più gradito.
Un editore (o un imprenditore) può avere interesse a fare una manovra in perdita, perchè ne trae vantaggi di diversa natura.
Sempre sul pezzo!
.. di cosa, è un dubbio che preferisco lasciare tale.
Innanzi tutto noi – come lettori di media e ascoltatori di tv – non abbiamo costruito un bel nulla, ma abbiamo solo subito una costruzione avvenuta e tecnologicamente affinata man mano nel tempo da altri: i padroni veri del Sistema costituito da esseri dotati di molto, moltissimo potere nascosto che attuano il loro occulto piano universale tramite la conoscenza profonda e raffinata dei processi mentali umani e che possiedono il mezzo, la leva principale che tutto muove e dirige, il danaro.
Esseri sempre inosservati che non si mostrano mai sui palcoscenici o sui tabloid mondiali mentre attuano il compito che altri prima di loro si prefissero e che a loro volta passeranno ad altri ancora dopo che questi ultimi saranno accuratamente preparati e pronti per quello stesso fine.
E quel mezzo che tutto muove, il danaro, è quello che rende possibile applicare le nuove tecnologie che le migliori menti al servizio di questa élite occulta escogitano e preparano: mezzi sempre più invasivi, efficaci e sottili che pervadono e penetrano e controllano ovunque e chiunque.
Quella élite che ben nascosta dietro il palcoscenico mondiale dirige da sempre le sue ben remunerate marionette, quelle che a noi sembrano essere i capi, i grandi politici, gli scrittori e i giornalisti che sono invece parte integrante del Sistema che con la notorietà, un limitato potere e col danaro li premia finché potranno essere utili. Terminandoli senza remore, tuttavia, se ribellandosi alzeranno il capo erroneamente supponendo di poterlo fare come accadde ai vari Kennedy, o al povero Ulfkotte, per fare solo un paio di esempi.
Quanto a noi, gregge umano alla base di questa piramide del potere, poco o nulla veramente sappiamo se non quanto ci viene lasciato volutamente filtrare e percepire.
Quanto detto non intende togliere alcun merito ai tanti tuoi che da anni con questo blog ci offri l'occasione di accrescere la nostra limitata consapevolezza, unica via di una possibile libertà interiore.
Complimeti!
Breve e compendioso.
Sarai pure un old hunter, ma la mira é ancora ottima.
Il volo con il focolaio del coronavirus è atteso ad Atene in queste ore, in modo che si possa tranquillamente parlare d'altro senza destare sospetti
Edit : è arrivato poco fa
ilpiccolo.gelocal.it/.../...
theguardian.com/.../...
E' il focolaio di copertura per gli incursori della parademocrazia.
Da Marte si vede meglio il risiko terrestre.
un personaggio delle istituzioni che si stava recando a Genova proprio per il fatto. Era passata solo un'ora o poco più dal crollo. La giornalista ha fatta una domanda di quelle classiche, che in gergo si definiscono domande idiote.
Ha chiesto (lei a lui) se era stato informato del fatto che al momento le vittime fossero tot *. Quale è il senso di questa domanda?
Ovviamente lui ne sapeva meno di lei. I morti erano ancora sotto le macerie e i soccorritori ci lavoravano da poco.
Quindi quello che io ho capito analizzando ciò che si sono detti i due è che i giornalisti per capire come si devono comportare utilizzeranno sì un frame, ma il frame copre ciò che in realtà è un codice, in base al quale loro sono (più o meno a seconda del livello) capaci di capire se, ipotizzo, un determinato fatto sia casuale o meno, se è naturale o provocato e quindi il modo con cui deve essere trattata la notizia.
* codice
Scusami se sono un deficiente ,
vorresti dire che i giornalisti hanno un codice segreto per stabilire cosa dire?
Le pagine web degli operatori telefonici sono piene di notizie assurde, palesemente inventate, e anche i giornali nelle pagine interne, sono fatti apposta per veicolare messaggi o ai lettori o agli addetti ai lavori.
Quindi niente complotto, niente vecchi barbalunga sopra le nuvole, niente telefonate.
www.youtube.com/.../
Mentre in Germania, Austria, e in tutta Europa nessuno si preoccupa più di tanto, in Italia i politici servi delle banche CI SUICIDANO CON IL CORONA VRUS
in violazione al Diritto Costituzionale…(mentre la Cina approfitta per reprimere le opposizioni interne?)
…la prova inconfutabile è nei cessi del Parlamento…
dove hanno trovato la Carta Costituzionale in rotoli mille strappi…
Giuseppe Altieri
Scusate ma non riesco a controllare tutti i coimmenti, forse doppione
Da corriere.it/.../... Ore 13:45 - Aperta indagine per diffusione di notizie false
A Milano i pm hanno aperto un'inchiesta per diffusione di notizie false atte a turbare l'ordine pubblico in relazione ad un audio che sta circolando via WhatsApp almeno da sabato e nel quale la voce di una donna incita a «fare la scorta» perché la città finirà «in quarantena come mi ha detto la moglie di uno della Regione». L'ipotesi è che quell'audio, ascoltato da numerose persone, abbia spinto molti sabato a dare l'assalto ai supermarket.
luogocomune.net/.../...
Al fine di un evoluzione personale è bene capire che c'è una linea di continuità tra il karma collettivo e quello individuale.
Quando il karma individuale ti appare come karma collettivo allora tratti le persone come fossero una pioggia, una tempesta, ecc. Ovvero in maniera impersonale.
Ma al di la di tutto questo, il falso quesito ha senso soltanto in un contesto egemonizzato culturalmente dalla destra metapolitica.
Adesso dopo la fase dei piromani, con l'articolo di Travaglio che si è accorto solo ora dell'esistenza di Burioni e non quando parlava di vaccini, e con la virologa Gismondo, siamo passati alla fase pompiere, cioè di sbaraccamento farsa.
su Burioni(da verificare le fonti se fosse un Fake)
Forse O T ma non troppo..
infosannio.wordpress.com/2020/02/26/burloni/
www.ilfattoquotidiano.it/.../5715730
abbi pazienza di te ho sempre letto soltanto battute, quindi non so giudicare se è una battuta anche questa.
quale sarebbe il codice fatto dalla giornalista in quel video?
puoi approfondire quello che hai scritto sulla domanda dell'altra giornalista sul ponte di genova?
IL PADRONE DEL DISCORSO
Trump annuncia conferenza stampa per smascherare il complotto sul coronavirus.
Insomma vuole essere il padrone del discorso.
Lui dice che il panico sul coronavirus sta scatenando il panico a Wall Street.
Niente di più falso
Il panico a Wall Street è causato dal fatto che è la Cina ad imporre la verità, è Xi Jinping che sta diventando il padrone del discorso e non più Washington.
Ce la farà Trump a tornare ad essere il padrone del discorso?
Per me no. Vi immaginate se l'allora Presidente russo avesse fatto la conferenza stampa per dire che gli americani non erano andati sulla Luna?
E' proprio per avere reazioni prevedibili che attraverso i media fanno vibrare le corde basse, quelle legate alla sopravvivenza: la paura come istinto primario mette in secondo piano il pensiero, i sentimenti, blocca addirittura le funzioni vitali che potrebbero interferire con la reazione rivolta ciecamente alla sopravvivenza immediata, pura e semplice.
Il comportamento animalesco a livello di base è prevedibile; lo stanno studiando da decenni, testandone le modalità di inoculazione e le relative risposte.
le trovo estremamente interessanti, dal punto di vista antropologico.
Quello che Massimo sta cercando di dire, purtroppo a fatica, è che quello che viene trasmesso
nella quasi totalità dei casi, è quello che la gente vuole e si aspetta di vedere.
Certo con il vaglio e i mille compromessi legati alla sopravvivenza stessa del meccanismo televiso,
in cui la parte economica fa la parte del leone.
La posizione talebana di chi sbandiera il fatto di non guardare la tv da decenni, da un lato mi fa tornare in mente
l'episodio di caro diario alle Eolie, e dall'altro mi fa pensare a qualcuno che non abbia interesse a comprendere
la realtà che lo circonda, e quindi dotarsi degli strumenti che gli servirebbero per affrontarla, ma di qualcuno che la rifiuta,
e finisce per diventare preda di deliri ben peggiori e pericolosi.
In ogni caso ognuno è libero di guardare o no tutto quello che gli pare,sia chiaro.
In definitiva la televisione non è altro che un elettrodomestico, che possiamo o non possiamo utilizzare in mille modi,
ma è anche uno specchio della realtà che ci piaccia o no.
p.s. per fare un esempio stupido e banale, che ha anche tenuto banco ultimamente, non è che la televisione faccia vedere il festival di sanremo perchè spera che milioni di italiani lo vedano, ma perchè milioni di spettatori VOGLIONO vedere il festival di sanremo.
La differenza potrebbe sembrare sottile, ma in realtà è sostanziale.
La stessa cosa si puo' dire di internet, che da strumento per pochi "iniziati" è diventato il ricettacolo di qualunque delirio
e stupidaggine. Perchè se uno spegne la tv, e poi si dedica ai rettiliani o alle cospirazioni del maligno..........
e ogni volta che guardi la TV, rinunci a uno degli altri modi.
l'unico problema e' che dopo un certo periodo senza, quando ti capita di rivederla scatta subito il giramento di palle perché lo percepisci - il mezzo - come un corpo estraneo. anzi ho notato che questo fenomeno peggiora tanto piu' il periodo (senza TV) si allunga. (gia' solo il tono strillato con cui parlano i giornalisti innervosisce perché nella vita reale nessuno si esprime con quei toni).
“Nella vita ci sono due cose importanti. Uno: essere davvero se stessi – cioè, diventare se stessi, non rimanere conformi alle regole esterne (che ci vogliono omologati) ma avere il coraggio di seguire una strada libera, in ascolto con chi si è, per realizzare – nel mondo – chi siamo, e portare quindi la nostra qualità interiore, come direbbero i greci. E nel buddismo si dice che chi fa questo è persona felice.
Poi c’è una seconda scelta, da fare: scegliere di praticare soltanto la solidarietà, e non il potere-dominio, della sopraffazione dell’uomo sull'uomo.
Saper riconoscere i condizionamenti sociali distinguendoli da chi veramente siamo, e quindi compiere scelte coerenti con quello che siamo, è una strada difficile, che richiede una libertà interiore. Libertà da che cosa? Dalla paura, se continui ad aver paura, non puoi essere te stesso.
E quindi non puoi neppure essere intelligente, non puoi comprendere. Libertà dalla paura, quindi. Paura di che cosa? La paura del giudizio che ci viene da fuori, che ci dice se abbiamo fatto bene o male, ci ricorda quali sono le norme e le aspettative, ci dice che avremmo dovuto fare questo e quest’altro.
Libertà dalla paura del giudizio, quindi del condizionamento sociale nel quale ha fatto irruzione – in modo massiccio, sempre di più – il potere, cioè l’opposto della solidarietà. Ecco perché, senza libertà, non ci può essere solidarietà – perché, senza libertà, non puoi essere te stesso; sei incattivito.
Da dove viene, il termine cattivo? Da “captivus”: prigioniero.
Quindi, chi non è se stesso è prigioniero del condizionamento sociale.
Questo è un quadro di ciò che è importante comprendere, per essere persone libere dalla paura del giudizio che proviene dal condizionamento sociale, che al suo interno contiene le strutture di potere. Se sottostiamo al giudizio sociale, queste strutture le interiorizziamo: e quindi non c’è più bisogno di nessuno che ci domini da fuori, perché ci auto-dominiamo da soli. Questa è la nostra situazione attuale. Se non si fa qualcosa di molto specifico e consapevole, noi rimaniamo continuamente prigionieri di una struttura di potere interiorizzata. E siccome potere significa anche conflitto, saremo sempre prigionieri del conflitto. Ecco perché non potremo vivere in pace: vivremo in perenne conflitto, e il conflitto crea sofferenza e infelicità.”
Io ho obiettato (e non voglio entrare nel merito qui) che non mi sembrava affatto un'estensione significativa dei diritti civili. prima che potessi argomentare in alcun modo, la giovane dottoressa si è "stracciata le vesti" e se n'è andata rifiutandosi di scambiare un'altra parola sola.
proseguo il discorso generale con la sua amica e scopro che lei non approva la democrazia perché permette di votare a "persone inadeguate", bisognerebbe far scegliere i governanti a una cerchia selezionata di persone.
Allora le faccio notare che questo è esattamente ciò che fanno in Cina, nazione che noi qualifichiamo come regime illiberale.
Lei risponde che il problema è che in Cina fanno queste cose con la costrizione, non sono abbastanza bravi per fare la stessa cosa illudendo il popolo che sia lui stesso a volerlo.
E' un campione statisticamente insignificante, ma queste erano 2 laureate, LAUREATE!!!!
Incapaci di accettare il minimo ragionamento che mettesse in crisi la propria confort-zone e addirittura desiderose di farsi perculare dal potere.
Insomma pillola azzurra a manetta e grida di orrore solo a pensare che possa esistere una pillola rossa.
Però noi abbiamo arco e frecce (LC e altri media minoritari e marginali) loro hanno i bombardieri e non parlo solo delle testate cartacee o TV, parlo della programmazione a monte, tipo istituto Taevistock.
Le mie obiezioni sono sulla struttura e la gestione del potere che governa i media.
E' difficile creare un gruppo di lavoro.
La frammentazione identitaria ha fatto molte vittime, al resto ci pensano i personalismi.
Il concetto che la TV od il cinema ci forniscano quello che vogliamo é errato, é esattamente il contrario.
Questo video spiega bene alcune applicazioni della comunicazione di massa.
La pubblicità, non viene per prima. Si dice erroneamente che la pubblicità inventa il prodotto che poi andremo a comprarci. Sotto certi aspetti è vero , ma l'invenzione non nasce dalla visione di una pura fantasia, bensì da una intuizione che a sua volte esprime una aggiunta di un qualcosa di gia esistente applicata a un prodotto che puo riguardare tutta una serie di cose molto differenti fra di loro. La TV quindi manipola la realtà ed è interconnessa a doppio filo in quel meccanismo automatico insito nel nostro sistema neoliberale .Quell'ingranaggio che macina le cose e macina la gente , per dirla alla Giorgio Gaber, che tutti in qualche modo siamo tenuti a seguire e che finirà molto probabilmente per implodere. Sotto questo aspetto direi che la TV , i media in generale rappresentano la nostra realtà- Lo hanno sempre fatto -
Ti propongo un esperimento.
Guarda gli spot pubblicitari (senza audio) programmati nelle varie fasce orarie dalle 8:00 alle 24:00.
Puoi farlo in giorni differenti, ma scegli giorni feriali, poiché in quelli festivi la programmazione cambia.
Poi segnalami 3 figure positive di uomo (maschio, etero).
Possibile che dai bagnoschiuma, alle auto, ai rasoi, agli alimenti, ai viaggi, all'abbigliamento non ci sia uno spazio per loro?
Quello é l'immaginario che vuole l'intera società?
O per caso si sta proponendo quel modello in maniera martellante, totale?
PS: devi guardarli senza audio perché é più facile decifrare i vari messaggi.
L'audio serve ad incantare, a distrarre.
PPS: dall'altra parte dello schermo ci sono super professionisti ben pagati,
che studiano ogni nostra debolezza, fisica, psichica, comportamentale.
Noi ci sediamo davanti allo schermo per rilassarci, o comunque per svagarci.
www.facebook.com/.../2568993690089036
Su youtube
Come mai una trasmissione monta questo teatrino?
Come é possibile che TUTTI i TG ed i talkshow nazionali, contemporaneamente prima creano il panico, poi cercano di smontarlo?
Qualcuno ha dato l'input, ma soprattutto esiste una rete che permette di gestirli e sincronizzarli.
Questo é ciò che chiede la gente, o piuttosto questo serve a manipolare la gente?
Con figlia del mio migliore amico, figlioccia di battesimo di mia moglie, laureanda in psicologia con tutti esami da trenta e lode,
ho avuto dei litigi epici su questa faccenda.
E' come se fossero dentro ad una bolla, fatta di politicamente corretto, per cui ormai confondono quello che dovrebbe essere, e che nella pratica ha un senso solo se lo vediamo applicato, con quello che loro hanno deciso sia giusto in maniera assoluta, per cui alla fine conta solo quello che viene esternato, e non la realtà delle persone.
Uno dei miei divertimenti ad esempio, è provocarla sulla questione dei gay o dei transgender.
Nonostante abbia capito che, sostanzialmente io non ho nessuna preclusione sui diritti che dovrebbero avere, non accetta nessuna critica o scherzo a riguardo.
Un modo che ho per farla incazzare a morte e a cui lei cade sempre come una scema(notare che poi per altre cose è estremamente intelligente) è la frase: "come stanno i tuoi amici culattoni"?
Qualche volta quando ho esagerato è addirittura caduta preda di crisi isteriche.
Capisco bene la fuga delle tue interlocutrici di fronte a qualcosa che non tollerano possa essere divergente dallo scema mentale che si sono costruite sull'argomento.
Di esempi del genere ne avrei a bizzeffe.
passa in tv.
Quello a cui bisogna fare attenzione, è sempre il target per cui sono stati realizzati, che è fondamentale, molto più del messaggio o dei contenuti dello spot stesso.
La pubblicità, da sempre, funziona perchè agisce sul bisogno del singolo di avere qualcosa che altrimenti non potrebbe mai avere.
Un esempio stupido: gli additivi per le lavatrici o le lavastoviglie.
Facendo leva su i timori e le fobie della casalinga, che però si trasformano nell'idea di essere la casalinga più evoluta e intelligente, perchè si è dotata di qualcosa di assolutamente efficace e indispensabile, vendono prodotti quasi inutili, basterebbe un goccio di candeggina che costa venti centesimi al litro, per ottenere il solito risultato.
Però questo aspetto fondamentale viene totalmente dimenticato, annebbiato da quel qualcosa di magico che rende il prodotto costoso e accattivante sicuramente più valido ed efficace.
Altro esempio sono le automobili, dove siamo passati da un messaggio puramente emozionale, legato alle prestazioni e allo status simbol, ad un altro in cui si mette in evidenza ormai solo l'impatto green, l'aspetto smart, la proiezione in un futuro in cui le auto viaggeranno in una specie di bolla avulsa da ogni impatto ambientale.
Possiamo credere che l'industria automobilistica sia diventata improvvisamente un oasi ecologica per il pianeta?
Certo che no, l'auto che non inquina non esisterà mai, qui si sta solo giocando la partita di chi spera di tornare a fare utili con
dei prodotti diversi, giocandosi la carta di far sembrare obsoleti quelli che ci hanno propinato finora.
E' questo il fine ultimo.
Videobalasso www.youtube.com/.../
Bene, ora lo sapete! Non avete più scuse!
Molto efficace!
Ti abbraccio forte, riprenditi presto
No il fine ultimo e' l'uomo asessuato, maschio femmina nessuna differenza, figli in provetta, ai.
Quindi si', ti puoi mettere la gonna e i tacchi alti, ma le donne dovranno andare in giro in giacca e cravatta, se no sono vittime della propaganda omofoba che le vuole casalinghe e oggetti sessuali
Ma comunque... ho postato tempo fa un articolo di non ricordo quale testata inglese che paragonava le donne casalinghe che accudiscono i figli alle mogli degli estremisti isis... una sui social e' stata pesantemente attaccata perche' ha dichiarato di preparare la colazione al marito alle 4 di mattina e che non va a letto tranquilla se non ha rassettato casa. C'e' stato un bel dibattito in proposito in tv, e l'opinione pubblica l'ha demolita.
Ora in una societa' che si professa per le liberta' di tutti, andare poi di fatto a restringere e censurare le liberta' di quelli che non la pensano come loro... a me pare un controsenso, no?!
Comunque restando in tema, sono daccordo con Zorg, e' in atto una manipolazione che non c'entra niente con il gradimento del pubblico, altrimenti quelli fuori dal coro verrebbero integrati in una fascia di gradimento.
La scelta, il marketing pubblicitario e' in tal senso limitato, a noi sembra di avere una scelta tra bianco e nero, quando in realta' e' tra sfumature di grigio scuro e grigio chiaro.
Per intenderci, ci danno quello che vogliono che serva per trasformare la societa'. A noi non resta che respingerlo, spegnere la tv e toglierci dai social per cominciare, ma spesso non basta.
keinpfusch.net/tutto-il-male-delluniverso/
Lo sticazzi romano ed il me ne fotto napoletano, in giuste dosi sono dei salvavita.