di Il Proiezionista
Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie (Dawn of the Planet of the Apes - 2014)
GIUDIZIO: Imbarazzante
In due parole: Tripudio del surrealismo e del trash nonsense. Dialoghi esilaranti che sembrano scritti da Mel Brooks su una sceneggiatura composta da spezzoni casuali estratti a sorte con i dadi.
RECENSIONE
Una serie di notiziari e una carellata su Google Earth ci informano che un virus nato in laboratorio da un farmaco testato sulle scimmie ha praticamente decimato l'umanità.
Pioggia battente nel bosco, un primissimo piano della scimmiesca espressione renziana dopo che finalmente gli è stato consegnato uno scatolone di avvisi di garanzia.
Carellata indietro, era soltanto un sogno, la scimmia non è Renzi, è una vera scimmia (che poi è la stessa cosa) e sembra incazzata.
Volando tra gli alberi come Tarzan, arriva un'altra scimmia che alza una mano, sottotitolo: “Cesare”, poi indica un punto, altro sottotitolo: “Sono vicini”. Cesare fa un gesto con il braccio che a casa mia vuol dire: “andiamo”, ma viene tradotto con: “Koba” (il luogotenente di Cesare).
Un esercito di scimmie si muove silenziosamente tra gli alberi; una scimmia più piccola si avvicina a Cesare e gli fa un gesto molto conosciuto in Italia, reso celebre da Totò e che più o meno significa: “Che cacchio vuoi?”
Traduzione del sottotitolo: “E ora padre?”
A questo punto il pubblico al cinema si divide in due fazioni: la prima si domanda se il regista li ha scambiati per idioti incapaci di capire quello che sta succedendo se non ci fossero i sottotitoli, la seconda elabora un pensiero più complesso rendendosi conto che i gestacci delle scimmie, invece di esprimere concetti semplici tipo: “andiamo”, “alt”, “guarda”… vengono tradotti con dialoghi complessi del tipo: “Sei davvero andato con quella zoccola di Mariangela, cugina di terzo grado del primario del policlinico?”
Un improvviso e potente rutto in dolby stereo, emesso da Cesare, fa cagare sotto tre quarti di cinema grazie ai 1000 watt dei subwoofer che rifanno la permanente alle donne presenti in sala; si spaventa pure una colonia di pacifici cerbiatti sullo schermo che stava pascolando tranquillamente nel bosco.
Il fuggi fuggi della mandria si scontra con una divisione di scimmie che vengono travolte; i sopravissuti cercano di colpire qualche animale utilizzando delle fionde; è iniziata la caccia, Cesare è un fine stratega, provoca il caos e poi spara nel mucchio sperando di acchiappare qualcosa.
Alla fine vediamo le scimmie rientrare nel loro villaggio con il bottino, alcune cavalcando dei cavalli (mai visti né usati durante la caccia), sono scimmie evolute e il villaggio è un bordello di attività e gestacci su strutture a più livelli, sembra di stare al quirinale; vediamo anche un insegnante che scrive lettere e parole: le scimmie conoscono la grammatica. Nessuno capisce però come fa il professore a spiegare vocali e consonanti visto che nessuno sa parlare. A questo punto i dialoghi dei sottotitoli diventano sempre più fitti e complessi e i gesti sempre più imbarazzanti; quando assistiamo alla nascita del nuovo figlio di Cesare, spariscono gli articoli: Cesare fa un gesto in cui sembra mandare a quel paese il figlio grande, il sottotitolo dice: “Figlio, vieni conoscere nuovo fratello”. Successivamente Cesare si sfoga con un amico, butta una mano sopra la testa e compare un sottotitolo chilometrico: “...Si penso ancora agli umani, non so se sono tutti morti ma adesso non ha importanza… A proposito come sta tua cognata? Ha aperto poi quel ristorante per turisti alle Maldive o fa ancora pompini a 150 euro scontati?
Ho voglia di alzarmi e uscire dal cinema… Una voce dietro di me è piuttosto scocciata: “Giù, seduto, non riesco a leggere”… Mi arrendo e cercando di non pensare a Charlton Heston, Franklin J. Schaffner e Rod Serling, mi rimetto seduto per vedere come va a finire.
Cambio scena: due scimmie tornano attraverso il bosco da un'allegra gara di pesca sulle rive di un torrente e si imbattono improvvisamente in un essere umano. I due primati si congelano come due statue di cera dall'espressione idio-curiosa, l'uomo invece reagisce come se avesse visto Dracula, Andreotti, l'Uomo Lupo e Maria De Filippi tutti assieme. Da di matto, estrae una pistola la punta verso le scimmie che continuano a somigliare a due istantanee e inizia a parlare da solo: “Ssssshhhh! Calma, Calma” intima alle scimmie che non si sono mai mosse, poi spara e ne abbatte una, si mette a urlare: “Aiutooo! Aiutooo! Sono qui, aiutooo!” L'altra scimmia continua a fare la cartolina mentre arriva un gruppo di umani vestiti da campeggiatori della domenica e armati fino ai denti con dei mitra M16. “Gli ho sparato” dice lo schizofrenico al gruppo.
Ho di nuovo voglia di alzarmi e uscire…
Attirate dagli spari, sulla scena arriva un esercito di scimmie capeggiate da Cesare… Silenzio, tutti si guardano.
Adesso il film entra nel surrealismo spinto; uno dei campeggiatori, Malcolm, si fa avanti e rivolgendosi alle scimmie dice:
“Non vogliamo farvi del male”. Sembra un cretino.
Lo schizofrenico replica: “Sono scimmie, non capiscono quello che dici”
“Mica sono ignorante” dice Cesare che smette improvvisamente di esprimersi a gesti.
“Una scimmia che parla” dice lo schizofrenico.
“Hai vinto il mongoletto d'oro” risponde Cesare, e poi insiste: “Andate via”
“Andiamo via” fanno eco gli umani, e se ne vanno.
Cesare si rivolge alle sue scimmie: “seguiteli”, ordina. Una scimmia si mette a gesticolare, sottotitolo: “Non ho capito un cazzo”, allora Cesare fa due gesti e le scimmie seguono gli umani; la scimmia maestro nel frattempo si domanda perché continua a scrivere parole che nessuno capisce sui muri del villaggio.
Il gruppo di campeggiatori arriva alla colonia di umani sopravissuti nella città abbandonata e in rovina di San Francisco. Qui incontrano il leader saggio, Dreyfuss:
“Avete trovato la diga con la centrale elettrica? Ci serve l'energia”.
“Si e pure 80 scimmie che parlano ruttano e scoreggiano, proprio come noi”.
“Non è possibile”.
“Lo psicopatico qui ne ha accoppata una”.
“Va bene, vi credo, non diciamo niente a nessuno”.
“Perchè?”
“Potrebbe diffondersi il panico”.
“Siamo sopravissuti a un virus che ha sterminato l'umanità, andiamo in giro come se dovessimo rifare “Desert Storm”, con più armi che vestiti e credi che una scimmia parlante scatenerà il panico nel nostro piccolo gruppo?”
“Si”
“Non fa una piega”
Dieci minuti minuti dopo cinquemila scimmie di ogni razza con cavalli carri e armi si presenta alle porte della colonia umana.
“Ma non erano 80?” - chiede Dreyfuss
Tutti gli umani aprono le porte della colonia e stanno li a guardare inebetiti; nessuno si fa prendere dal panico.
“Sei un deficiente” - replica Malcolm; e in modo estremamente intelligente esce allo scoperto e si avvicina all'esercito di scimmie dall'espressione truce e inferocita come se fosse la cosa più normale del mondo.
A questo punto Cesare, a bordo del suo cavallo, inizia a parlare dimostrando di aver appreso tutta la grammatica congiuntivi compresi.
“Noi scimmie non vogliamo la guerra, ma vi facciamo un culo così se tornate a casa nostra; questo è vostro territorio…” Dalla sala si sente una voce: “Il vostro territorio… Com'è che ogni tanto si perdono gli articoli?”
Cesare che ovviamente non sente le proteste del pubblico in sala prosegue: “Da questa parte” Indica dietro di sé “è nostro territorio...”
“IL… Mannaggia...”
Piove un coro di Ssshhhh in sala.
“Non tornate” conclude Cesare. Quindi prende il suo esercito, improvvisa la parata del quattro luglio e se ne va.
Dreyfuss si avvicina a Malcolm.
“La centrale sta dove abitano le scimmie?”
“Si, che facciamo?”
“Dobbiamo sterminarle tutte”
“E' la tua idea di esportazione della democrazia?” - chiede Malcolm…
“Non è meglio se prima gli parlo visto che usano i congiuntivi meglio di noi?”
Insiste…
“Ti do tre giorni, dopo mando i bombardieri con le atomiche”
“Hai visto il Dottor Stranamore?”
Malcolm impacchetta tutta la famiglia perché entrare in un covo di scimmie inferocite dopo che ti hanno detto chiaramente di stare alla larga è più sicuro che lasciarli li ad aspettare e porta con sè pure lo psicopatico che manco farlo apposta è l'unico in grado di riattivare la centrale elettrica.
Una volta giunto giunto al cospetto di Cesare, ci sono centocinquantamila scimmioni pronti a infilzarlo con lance appuntite; è probabilmente in circostanze come queste che funziona la supercazzola:
“Ti prego, non uccidermi”
Silenzio…
“Lo so che hai detto di non tornare”
Silenzio…
“Se mi permetti di mostrarti una cosa, ti prometto che capirai”
“Mostra” dice Cesare.
Chi si aspettava gli mostrasse il culo resta deluso; il nostro eroe inizia una scalata seguito dalle scimmie e le conduce fino alla diga. Una volta all'interno parte la supercazzola: “questa è una centrale elettrica che produce energia. Una volta le avevamo atomiche ma poi la fissione del nucleo dell'antimateria fratto X al quadrato ci ha detto si esaurivano e quindi abbiamo costruito queste che con un moto inerziale della corrente alternata moltiplicato l'avvocato con scappellamento a destra, come fosse antani, possiamo riportare energia ai nostri computer per poi utilizzare le radio e modulare sulla banda di frequenza mettendo in moto il frigorifero e la mastella automatica dell'energia di scoperchiamento dei buchi neri… Dimmi che hai capito”.
Cesare ha un attimo di smarrimento e poi dice: “Luce”.
Malcolm esulta: “Hai capito!”
Piombo nel nichilismo cosmico del vaffanculo ma una sorta di istinto sadomasochista mi spinge a consumare fino alla fine questa fiera del trash per subnormali; una ragazza seduta accanto a me sussurra al fidanzato: “emozionante vero?”
Il fidanzato le prende la mano e gliela mette tra le sue gambe, forse ha capito male. Mi volto dall'altra parte con il terrore di vedere un gorilla eccitato seduto al mio fianco ma fortunatamente c'è soltanto un tipo addormentato… O tramortito, non so.
La cura Ludovico prosegue con una terrificante mazzata alle cellule cerebrali; inizia infatti un interminabile intermezzo in cui vediamo la difficile convivenza tra umani e scimmie mentre i primi tentano di riattivare la centrale elettrica. La famiglia buona scambia doni, libri medicine e il deja-vu con biancaneve che parla agli animaletti dolci e teneri è totale. Il resto degli umani più che cattivi sono decisamente stupidi, urlano alle scimmie o le deridono come dei veri dementi. Cesare è diffidente ma è attratto dagli umani del mulino bianco mentre Koba vuole sterminarli tutti e inizia a tramare nell'ombra. E' l'unico motivato visto che in passato era stato una cavia degli esperimenti umani e dato il livello intellettivo dei sopravissuti mi trovo presto a tifare per lui.
In questo tripudio di nonsense e dialoghi deliranti ci si accorge che tutte le scimmie iniziano a parlare, a volte parlano, a volte si rivolgono ai sottotitoli; con quale criterio non è dato sapere. Finalmente arriva la resa dei conti: Koba si improvvisa Lee Harvey Oswald e spara con un fucile di precisione senza prendere la mira a Cesare. Poi fa ricadere la colpa sugli umani, diventa il nuovo capo e il suo primo ordine è un attacco suicida alla colonia umana; tutte le scimmie lo seguono allegramente.
Assaltano l'arsenale, una specie di deposito che racchiude tutta la potenza militare degli USA che ovviamente sta fuori della colonia ed è sorvegliato da due imbecilli, si riempiono di armi che sanno tutti usare benissimo anche se fino a due minuti prima maneggiavano malamente una lancia e inizia la battaglia. Koba, svestiti i panni di Oswald indossa quelli di Terminator e avanza a cavallo con due mitragliatori pesanti (uno per mano) passando indenne in mezzo a una foresta di proiettili che fischiano dappertutto.
Sbaragliati gli umani, non si capisce bene perché, invece di sterminarli li imprigiona modello lager nazista ma la famiglia del mulino bianco che nel frattempo si era tenuta in disparte, scopre che Cesare è ancora vivo.
Il Dottor Kildare medica Cesare con i farmaci di Star Trek e la scimmia che un attimo prima è moribonda, un attimo dopo è pronta a combattere.
Il tripudio del surreale si raggiunge nel finale; mentre Cesare va a riprendersi il comando in cima a un grattacielo in costruzione dove Koba con tutte le scimmie sta bestemmiando perché nessuno ha mai finito di costruire l'attico, Malcolm va da Dreyfuss che nel frattempo ha minato con il c4 le fondamenta del grattacielo.
“Facciamo crollare la torre” dice Dreyfuss, “Così ci liberiamo delle scimmie e ribaltiamo la situazione”
Malcolm, che non si preoccupa di apparire come uno squilibrato, punta il mitra su Dreyfuss e altri due amici
“Non puoi farlo, lui è lì adesso, dobbiamo dargli tempo”
Dreyfuss che è rimasto fuori dal film per tutto il tempo ed è ricomparso soltanto alla fine per vedere un reggimento di scimmie incazzate devastare la colonia umana non capisce il comportamento da psicopatico di Malcolm
“Lui chi?” chiede…
Parte una nuova supercazzola: “Quello buono, il cugino del fratello del cognato che sta dalla nostra parte contro quella volta che al bar dello sport, come fosse antani, ci rifugiassimo tutti con lo scappellamento a destra”
“Mi prendi per il culo?” replica Dreyfuss
Mi aspetto un coro di “SI” provenire da tutto il cinema…. Silenzio. O nessuno ci sta capendo più niente o sono convinti di assistere a un capolavoro drammatico.
Dreyfuss, mangiata la foglia, dice: “Salverò l'umanità” e fa esplodere le cariche.
Muoiono tutti tranne Malcolm che ha la pelle repellente alle esplosioni a breve distanza. Nel frattempo, in cima al grattacielo mai finito di costruire, si sta svolgendo un combattimento tra Koba e Cesare, l'esplosione fa crollare due gru ma lascia intatto il grattacielo e non ammazza le scimmie. L'11 settembre aveva fatto pensare che fosse più semplice demolire strutture simili.
Koba muore, Cesare da un bacio in bocca a Malcolm e poi si salutano, stanno per arrivare altri umani, la guerra tra scimmie e umani è cominciata, il regista sta già girando il seguito.
Torno a casa con il cervello in modalità provvisoria e per disintossicarmi inserisco nel lettore dvd: “Il Pianeta delle Scimmie” di Franklin J. Schaffner.
Alla fine della visione sento che le mie funzioni mentali si stanno riattivando; vado su internet e guardo il movie database per vedere che voto hanno dato a quell'attentato alla ragione: la media è altissima, 7.8.
Mi avvicino alla finestra e ho il sospetto che all'esterno le scimmie abbiano già invaso il pianeta.
Il Proiezionista
Genere: Fantascienza
Regia: Matt Reeves
Interpreti: Gary Oldman, Andy Serkis, Jason Clarke, Keri Russell
Produzione: Chernin Entertainment
Fonte Il Portico Dipinto
Idiocracy?... più passa il tempo e più rivaluto il film.
Perché per la musica?
Ma lasciamo stare la musica, e passiamo pure a quella d'intrattenimento.
Neanche lì!!!!
Adesso vanno a scalette e cliccano su I-tunes
Aspetta, e quando i DJ si dicono tra di loro, ehi Bro dove suoni stasera?
Che brutta fine che abbiamo fatto
dai è uguale a Usa vs Isis...l'unico è capire chi sono le scimmie.
Fondamentalmente credo che quel film in quell'epoca fosse diretto alla stessa tipologia di spettatore che é andato stavolta. Oi... certo che spendere 10 euro per andare a vederlo al cinema... ma non avevi di meglio da fare? ?
Non ha nulla di particolare, dialoghi pare idioti, (non l'ho visto)..fotografia bellina, un po' buio/bluastro...sarà il confronto con gli altri della serie, ma io non mi aspetterei certamente paragoni con i film di Altman, Buñuel, Chaplin eccetera, certo maestri come Jean Luc Godard...oggi soffrono un pochetto una specie di aspettativa al contrario...preferisco oggi come oggi Stanlio e Ollio..ancora divertenti...
Sarò vaccinato, dal crollo della cinematografia italiana, (come siamo caduti in basso), da un Hollywood sempre più tecnologico...e "spettacolare" ..le immagini sono spesso fantastiche...Se vogliamo trovare qualcosa di speciale ed intelligente..qualcosina si trova..
Anni fa scoprii meglio una certa cinematografia asiatica, Ferro3 per es...interessante...
Spesso spengo l'aspettativa intelligente...e mi potrei godere le immagini, che in Apes Revolution non sembrano malaccio...boh....
Slobbysta Ante◆Ater
E già che brutta fine attaccarsi ad una parola che per i non addetti ai lavori con coda di paglia suona (appunto) come un insulto .......suonare in gergo significa andare a mettere i dischi che ,converrai con me, è piuttosto artificioso da qui nel tempo è nata l espressione suonare........ niente di offensivo x i VERI cultori della VERA musica come immagino 6 tu ....... in ogni caso reputo ogni forma di arte meritevole e mettere i dischi ne rappresenta un aspetto.....può non piacere il genere che viene suonato (sempre in gergo e non rabbrividire) ...... personalmente ritengo che tutti i generi musicali "valgano" se riescono a far emozionare l uditore..... tutti tranne quella che può definirsi commerciale....cioè costruita a tavolino solo ed esclusivamente x ricavarne profitto riuscendo ad adoperare quei 2 o 3 accorgimenti che irretiscono l uditore medio che vede la musica come un modo x andare a rimorchiare il sabato sera restando sul versante superficiale di quest ultima...... ad ogni modo perdonate l OT ma non era un bellissimo esempio o se non altro non un esemplificazione appropriata del tema del articolo ...... voto x clavero 4 ..... x la superficialità che lui stesso tendeva qui a condannare .....
Ed io che pensavo che Calvero si riferisse al BRO....
Certo non e' un bel futuro quello che si prospetta per il pianeta..prime le scimmie che diventano uomini poi gli uomini che ridiventano scimmie che a loro volta si "evolvono" e pur rimanendo nelle fattezze scimmiesche si comportano da esseri umani..a proposito questo sta gia' accadendo!
Ragazzi tranquilli e ' solo un altra operazione holliwoodiana per raschiare il fondo del barile e fare soldi vendendo frigoriferri agli esquimesi,ma perche' poi un esquimese non dovrebbe avere un frigo?
Infine c'e' la paura della grande apocalisse servita in tutte le salse, paura tesa ad esorcizzare quello che sappiamo da secoli e cioe' l'estinzione di una specie o il suo deciso ridimensionamento,tocchera' anche alla specie umana? A mio modesto parere penso proprio di si,ma questa e' un altra storia!
NO FAITHS NO PAIN
Mi sembra che si stia travisando un pò la trama.
Nel primo episodio del 68 è evidente che non si tratta di evoluzione -involuzione dell'uomo, ma evoluzione delle scimmie, che poi sottomettono gli uomini i quali hanno perso (non si capisce come o magari sono io che non ricordo) l'uso della parola.
E se in principio fu il verbo è chiaro che senza parola si torna animali, giusto?
Anche perché la scala evolutiva umana prevista per noi non dovrebbe essere scimmia-uomo-scimmia, ma scimmia-uomo-pecora.
Qualsiasi teologo vaticano lo può confermare.
Quoto con molta ironia,che tra l'altro c'era anche prima
NO FAITHS NO PAIN
Detto ciò, quando Massimo parla di Bunuel credo sia una battuta di cattivo gusto, a me sinceramente mancano film di quello spessore e ahimè sarà sempre più raro trovarne anche solo di paragonabili.. Basta mi vado a vedere per l'ennesima volta brutti sporchi e cattivi.
Spero di no.
Se vuoi posso tranquillamente convenire con Te e dirti che ci sono DJ con i controcazzi, bravissimi, se parliamo di fare il DJ, e in discoteca chi vuoi mettere? Mozart? Certo che no. Ci mancherebbe.
Perché è proprio questo che aborro. Ed è proprio il linguaggio che crea la realtà. Cosa sdogana questo linguaggio da bimbominkia è il problema.
C'è un parallelo con il film di cui si parla. Ed è quella di aver fatto perdere la sensibilità al mondo attraverso le parole. Si sta bimbominkizzando ogni cosa. Grazie soprattutto alle parole
Sopra ti ho spiegato perché.
vedi amico avevo interpretato male il senso del tuo discorso.... tanto è che sono pienamente d'accordo con te quando dici che il linguaggio crea la realtà (arriverei pure a dirti che la parola è la forma più potente di """"magia"""""....... le virgolette spero rendano l'idea di quello che intendo dire)
ero partito in quarta perché essendo stato per anni "in console" pensavo il tuo fosse un attacco a quel "mondo musicale", x certi versi discutibilissimo, ma per altri una vera fucina di emozioni....
chiedo scusa per aver mal interpretato il tuo discorso....
ti saluto e x chiudere con una risata :
x clavero voto 9 per la disponibilità
"Non si deve giudicare un film (solo) in base alla tesi politica o filosofica o religiosa che il regista vi propone, ma certamente non lo si può giudicare se non lo si capisce. E credo che molti abbiano radicalmente frainteso la tesi che Il pianeta delle scimmie inculca nel pubblico a livello inconscio: fin dall’inizio, e ancora oggi, viene lodato per il suo messaggio contro l’oscurantismo religioso e i testi sacri, mentre il film dice proprio il contrario.
L'astronauta Taylor sbarca su un pianeta abitato da scimmie intelligenti come da noi gli uomini (o poco meno) e da uomini rozzi e privi di linguaggio come da noi gli scimpanzè, che vengono catturati, studiati, esposti in gabbia. Il capo scientifico e religioso vieta lo studio degli uomini e l'indagine preistorica su un passato in cui gli uomini erano forse più intelligenti e organizzati delle scimmie, alla base della civiltà attuale. Dapprima il divieto sembra fanatico e ingiustificato, basato solo su ordini delle sacre scritture, e il film si propone apparentemente come satira o apologo antireligioso, contro le restrizioni alla ricerca scientifica. Ma poi il capo avverte che ci sono motivi per questi divieti, legge un passo delle scritture che mette in guardia dal pericolo di studiare l'uomo, che usa la violenza contro la propria specie e distrugge se stesso e il suo pianeta. Taylor prosegue la sua ricerca e trova la bella trovata del film, che non andrebbe detta prima, ma che si riduce a una facile battuta, coerente a quella iniziale di un pianeta capovolto fra uomini e scimmie: è il nostro pianeta, e il viaggio di Taylor non è avvenuto nello spazio, come lui credeva, bensì nel tempo, ricadendo sulla terra dopo mille o duemila anni; lo capisce trovando i resti della statua della libertà, e piange sulla follia dell'uomo che si è distrutto con la ricerca nucleare e dà ragione al sacerdote che vieta la ricerca libera: viva la scrittura e la sua teologia oscurantista che ci protegge dagli eccessi della scienza sfrenata che ci porta al male e all'autodistruzione. Mereghetti (come tanti altri) ne ha stravolto il senso e lo legge come satira antireligiosa; con analoga fantasia ha fatto di Nova, la donna dello zoo priva di linguaggio, una superstite compagna di viaggio di Taylor."
Poi si sa che oggi si è persa tutta la fase della "morale" del film, e l'unica cosa che conta sono gli effetti speciali.
Per esempio il mio film horror preferito: "DAWN OF THE DEAD" vers. ita. "ZOMBI" del '78, era molto più che il classico film di mortiviventi di oggi, dove l'unica cosa che si capisce sono gli "umani" che scappano dai "nonumani" (non-morti) da un punto A verso un punto B...). Quel film rappresenta l'inizio di una nuova era, quello del consumismo sfrenato, appunto i Supermercati: "noi siamo quello che mangiamo".
La celebre frase: "Quando non ci sarà più posto all'inferno, i morti cammineranno sulla terra" presa proprio dal film, secondo me (anche se sono gggiovane - ogni "g" una decade..più 4 ) rappresenta proprio la società di oggi, dove guarda caso i più st...rani arrivano a cent'anni, mentre gli onesti..non si sa perchè, sono destinati a "scomparire".
Sarà il NWO, sarà il caso, sarà che c'è qualcuno che "gioca a dadi"...rimane una cosa soltanto..........che siamo tutti ZOMBI
Ok dopo questa enorme stupidaggine io vado a farmi seppellire...
La trama come in Pinocchio si dipana su piani orizzontali, e proprio come il libro collodiano è avvincente. Gli effetti speciali a qualcuno sembrano discutibili, ma a mio avviso almeno sono godibili (le maschere in lattice delle scimmie che parlano non sono poi malaccio dai)...
Taylor/Occhivivi, un Ulisse post-apocalittico alla ricerca della verità, a metà tra quello di Franco Rossi/Beqim Fehmiu e un Ben Hur più cazzuto, ritrova i suoi compagni di viaggio astronauti persi dopo l'atterraggio, uno imbalsamato in un museo di scienze naturali, e l'altro lobotomizzato (ma ste scimmie sanno pure lobotomizzare?). Ambientato in uno scenario semi desertico che alterna zone desolate ad oasi coltivate a granturco. Il villaggio delle scimmie che più che i sassi di Matera ricorda uno di quei resort della Gallura con case-caverna ben ammobiliate. Ad un certo punto non sai se apparirà il pescatore verde della caverna o Polifemo... E dati i pochi umani trogloditi sopravvissuti, non ti aspetteresti certo Senta Berger di 'Quando le donne avevano la coda' tantomeno una Penolepe-Irene Papas dell'Odissea. Ma ecco che tra le poche decine di trogloditi ruba-mais, Taylor/Heston ti becca una strafica da 10* con la chioma selvaggia.. che sembra essere passata direttamente dalla comune hippie alla caverna.. che sogno erotico adolescenziale, ben vivo ancora oggi. Come dicevo tutto è un contorno, la storia serve a riempire il film, ed il significato non è legato ai fatti. I personaggi poi ne vogliamo parlare? Sembrerebbero fumettosi ma sono carismatici, irresistibili: Il professror Zaius (soprannome che attribuisco ancora oggi ad ogni anziano barbuto e antipatico che ha un qualche potere) I coniugi dott. Cornelius e dott.ssa Zira(altro soprannome pronto per le donne acide dai lineamenti scimmieschi). Un film che mi rimase impresso per parecchio. Lo vidi a 14 anni, poi lo rividi svariate volte negli anni. Credo di essere stato a tutt'oggi uno dei pochi se non l'unico ad essere riuscito a vedere di fila tutti i 'Pianeta delle scimmie' dati in successione, dal primo con Charlton Heston ai 4 sequel; una maratona cominciata la sera tardi e finita la mattina.. cioè tutti e 5 i film visti in successione, era tipo l'estate del 2001 quando li diedero su rete 4. Film pessimi che sfruttavano la scia del primo. I vari remake di questi anni sono riusciti a fare di peggio, molto peggio, sono stati delle cagate pazzesche, e questo ultimo per fortuna l’ho perso e non faccio di certo fatica a credere a questa recensione.
www.youtube.com/watch?v=DpSaTrW4leg Questo è il trailer, guardatelo bene al min 2:18 e poi guardate invece questo filmato di tre anni prima:
www.youtube.com/watch?v=GhxqIITtTtU se questo è finto è il miglior cortometraggio di sempre fatto con pochi mezzi....
*La cavernicola da 10 Linda Harrison:
... con 5 paste in corpo puoi sballare anche davanti lo zecchino d'oro.
Mah.
Cosa c'entra?
Sei hai un DJ - ho detto DJ - coi controcazzi (e non scalette da i-tunes), ti può tirare su - una notte da "sballo" anche sei hai bevuto solo acqua tutta la vita e sei più casto di un bigotto degli anni "50
Comunque vorrei ricordare che se questo è un film imbarazzante, allora il seguito diretto da Tim Burton cos'è? Signore pietà
Il pianeta delle scimmie originale è un capolavoro. L'adoro. L'ho rivisto e guarda, giusto la scenografia a volte troppo posticcia può farti sorridere, ma è geniale punto. Mi fa morire quando a un certo punto il consiglio delle scimmie che destabilizzate non possono accettare una realtà evidente
... hai la perfetta metafora dei ruoli istituzionali quando li metti davanti alle prove che loro stessi siedono su di una menzogna
Disco al nord tipo areacity, mazoom..etc, son fatte per chi??
Sicuramente questa è una realtà, come i cannoni-caricati-a-iper-maria-quantica che saranno girati durante Woodstock, ma se per questo credi si possa essere tanto facilmente detrattori di un Hendrix o di una Janis Joplin, mi siedo in poltrona prendo i popcorn e sono tutto orecchi
Quello che so io è che non sono un bigotto, delle droghe non ho una visione infantile, mai mi sono impasticcato, né mai lo farò. Ma con amici ho fatto serate talmente trascinanti che, nonostante all'epoca avevo gli ormoni grandi quanto padelle, neanche fighe-imperiali-da-urlo che giravano per i locali mi potevano distrarre.
Questo nulla toglie che certe realtà si prestino meglio a degli sballi da rincoglioniti, ma non vedo come questo possa minimamente sostenere che il DJ non possa muovere una fucina di emozioni di là di queste esasperazioni personali.
Hai fatto quando?? parli all'epoca, facile che all'epoca tua neanche si parlava di afterhour e goa trance.....
Alla mia epoca s'impasticcavano tutti. Come tuttora s'impasticcano. Come questo possa darti ragione, lo sai solo tu. Come tuttora adesso chiunque può divertirsi e ascoltare DJ che sanno il fatto loro senza impasticcarsi. Se ti dà così fastidio che qualcuno ci riesca e tu no, sono problemi tuoi.
Sei tu che hai voluto denigrare la figura del DJ il quale non sarebbe capace di portare a emozionarsi in maniera sana e coinvolgente senza che non ci si debba impasticcare. Ci sono milioni di persone che si divertono con i DJ senza drogarsi..
... fattene una ragione.
Parli d'ascoltare dj. Ma di che musica parli e dove succede questo?
Le disco che conosco nella mia zona son tutte od erano viaggi su marte.
Io parlo del mestiere di DJ che può essere una fucina di emozioni e intrattenere magnificamente senza che per questo ci si debba impasticcare. Questo accade dappertutto. E questi sono i fatti.
Se non ti riesce di ammettere che hai sparato una cagata, datti una registrata al tuo orgoglio, o porta dimostrazioni che così non sarebbe.
Dawn Of The Planet Of The Apes - Michael Giacchino - Royal Albert Hall
youtu.be/nU5jvfSHYxE
Musica...bellina...
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...non capisco perché si parli di DJ...e pasticche...quante stronzate ho letto...hai tempi c'era roba chimica decisamente meno grave...poi boh...
Slobbysta Ante◆Ater
anche io sminuivo i DJ, poi un amico che frequentava discoteche "esotiche", mi fece sentire musiche "strane", non le "capivo", ma molte mi affascinavano, come molte mi infastidivano per l'uso strano e selvaggio del mix..
Ebbi la fortuna poi di essere accompagnato in auto alle superiori, un' anno dopo da un vicino di casa più grande di me che ascoltava musicassette con registrazioni delle serate in queste discoteche. Molti brani, erano fatti con parti, di pezzi, cantati o suonati da artisti sconosciuti, di origine "afro-americana" mixati con aperture, parti centrali o chiusure di di brani commerciali della disco di quegli anni, e poi il mix portava gradualmente ed a tempo alla canzone successiva. Non mi sentivo di accampare richieste del tipo: " Metteresti la radio!" e per fortuna, perchè scoprii a mano a mano, ritmi ed atmosfere bellissime. Alcuni DJ, facevano della scelta musicale il loro punto forte, scovando brani incredibilmente belli e per di più usandoli ad arte per mixarli con generi i tutt'altra natura, rendendoli un tutt'uno di eccezionale bellezza ed irripetibile. E quando uno di questi con una selezione eccellente era in grado anche di mixare..era, anzi è tutt'ora uno sballo, (senza uso di sostanze) Uno di questi DJ ancora fa musica e creo' qualche anno fa un gruppo, che assurse agli onori delle classifiche commerciali, il ritmo suonato, l'energia trasmessa a prescindere dal genere ormai "superato" non potevano che farli conoscere e ricordare...Perchè dire il nome? :) Chi intuisce a chi mi riferisco, sa cosa ha creato qualche anno fa e sa come suonava questo gruppo. Per chi fosse interessato al nome, chissà che non esca fuori tra qualche riga. Preciso che c'erano anche dei cani come DJ, per tecnica e per la qualità delle selezioni musicali, ma con queste cassette capìì cosa può creare un vero DJ. Questi tra l'altro erano tutti DJ venuti fuori per emulazione di due DJ americani che erano sbarcati sul nostro stivale e la facevano da padrone in una o due discoteche del centro Italia, avevano portato questo nuovo modo di "fare musica"... ma il tempo dimostrò che gli allievi superarono i maestri per tecnica, per le selezioni musicali e per l'estro. Il DJ può fare musica, ma è sempre più raro trovarne di qualità, ovviamente a mio modestissimo avviso. Scuate la lungaggine, ma volevo dare un contributo personale, relativamente a quanto sostenuto da Calvero sul fatto che si possa godere della musica di un DJ. Un vero DJ.
Buon ascolto, oops buona giornata
Ho fatto una domanda, non a te ma al dj, che era questa:"..ma fucina d'emozioni con 5 paste in corpo?"
Dove sarebbe la cagata che ho sparato?? e' una domanda, visto che come ti dicevo io conosco solo disco dove c'e' musica solo ed esclusivamente per pasticcari.
Se te mi dici che esistono discoteche od altri luoghi dove lavorano dj con altra musica ok, no problem. Finisce qua.
T'ho chiesto se sai dirmi che musica e dove ma non hai risposto. Attendo.
La cagata, Igork, è che tu, da una realtà specifica e degradata, ove qualcosa di neutrale, valido e sano può essere strumentalizzato, hai generalizzato in una maniera gretta sulla questione, questo anche con una buona dose di denigrazione verso chi hai messo nel calderone - tanto impropriamente.
Si parlava della figura del DJ, Igork, non del problema di come possono essere molte discoteche. Se a te interessava parlare del degrado di certe discoteche, non avevi il diritto di strumentalizzare cosa significa essere DJ, perché questo è il discorso nato tra Me e Hwsky.
Un altro non senso, nonché sofisma - che hai allacciato al discorso, è che il discorso delle "Epoche" sarebbe un elemento valido di cosa significhi [per un DJ] essere una fucina di emozioni oppure no.
Quando avrai riconosciuto questa tua generalizzazione come fuori luogo, allora avrà senso discutere di luoghi precisi. Oltretutto, finché non si è chiarito questo punto, non mi va l'idea di calunniare luoghi o locali, se permetti.
www.youtube.com/watch?v=3Git6zlkVaA
Per il film un assaggio di Bunuel:
www.youtube.com/watch?v=3GcD-OnxlfM
Lo spettatore
Anzi, si fa così.
Visto che il discorso del "DJ" il quale poteva essere correlato al linguaggio traviato nelle questioni artistiche, è stato chiuso prima, adesso se ti va mi mandi un PM, e questa la chiudiamo qui.
Sopra t'ho messo un video dell'Aida. Qualla musica e' per chi??Bellini e' dj di fama.
Cmq ricordo lo Spleen ad Arco che buttava su musica per frikkettoni, doors zeppelin e compagnia bella. Ora non so'.
Insomma una rarita' per pochi fortunati. I rimanenti ok all'ambasafda gavioli
Avevo sentito critiche positive e che avesse avuto un grande successo al botteghino. Recentemente un amico mi ha prestato il cofanetto con questo e l'altro film che sarebbe il prequel, quello con James Franco.
Li ho guardati fino in fondo più che altro per non dargli il dispiacere.
E' incredibile la pochezza di entrambi i film. Dialoghi surreali nella loro stupidità appunto, scene e situazioni tutte prevedibili da 10 minuti prima, incoerenze e scene inutili.
Ma la cosa che si nota di più è il fortissimo messaggio anti umano, la solita tirata animalista su come gli umani siano la cosa peggiore sul pianeta, mentre gli animali invece sono dei santi e dei martiri. I due film sono proprio questo, apologia della distruzione della razza umana. Propaganda pura con pochissimo attorno. Le scimmie non possono essere nel torto, e se lo sono è solo per azione diretta o indiretta umana. Spingono a celebrare tutte le volte che uno scimmione isterico e scontroso scanna un umano per un motivo o per l'altro. Gli umani sono rappresentati come dei semi-ritardati che agiscono per lo più a caso. Soprattutto nel secondo film.
Facile intuire le spinte massoniche anti umane dietro i due film, il che spiega le recensioni inspiegabilmente positive su due film che si trascinano con poco o nulla da dire, scimmie che sparano con una mano con precisione da tiratori scelti, immuni ai proiettili ed al fuoco, umani che non si capisce come potessero sopravvivere anche nella società pre-apocalittica, e tutto il resto.
Se non li avete visti, risparmiatevi il tempo o guradatevi qualche recensione ironica su youtube.
Io ho smesso di andare al cinema nel 2008, ed è sempre difficile spiegare il perchè a conoscenti che al cinema ci vanno per principio.
Personaggi piatti se non per quello impersonato da Fassbender che ovviamente essendo interpretato da lui acquista un minimo rilievo. Ma per il resto il festival del visto e rivisto anche nei B-movie. Per di più da un regista che ha diretto pietre miliari della fantascienza, mi aspettavo molto molto molto molto di più. Accanirsi su un film che punta, piuttosto chiaramente a stupire, catturare il pubblico con effetti speciali di qualità cercando di dare un filo ad una storia di per se discutibile in partenza, quale quella di un gruppo di scimmie iperevolute, mi sembra piuttosto facile. Sentire definire invece bello, o veder attribuire certi voti da siti per "cinefili", al film sopracitato, mi è sembrato invece un insulto al cinema.
Ovviamente il tutto resta un personale giudizio, ma ritengo che la critica cinematografica si sia un po' appiattita, soprattutto quando ad anticipare il film sono altisonanti titoli, attori, registi o aziende di effetti speciali (ILM, Weta Digital, Digital Domain, Blue Sky studios,Rhythm & Hues Studios ...).
Ovviamente ho "debordato" ma quanti altri film vengono in mente meno piacevoli di questo preso in esame stavolta? Inevitabile non trovare facilmente di peggio. Ripeto pur non reputando di certo questo un film al pari di un film di Truffaut, che so Terry Gilliam, Wim Wenders o altri ancora.
No perchè si ha sempre più l'impressione che da un certo punto in poi le discussioni degradino, degenerando la discussione in un'infinita sfilza di commenti di un paio di utenti che come al solito si mettono a sproloquiare sul ca//o che gli pare, come se di lì in poi il forum diventasse loro...
Sono l'unico che lo pensa?
@ Massimo: a te sta bene così? Magari si, ma diventa un'inferno ogni volta.
Ma ci sarebbe un discorso da fare sul "Pianeta delle scimmie" e sul cinema che fu. Anche se non si trattava di film dei cosiddetti grandi maestri, ma comunque con gente del calibro di un Papillon e Patton, mica pizza e fichi, la differenza nel coraggio di un film del 1968 era quella di trovare dei soggetti che dessero all'intelletto del pubblico di che far muovere le rotelle, oltre che garantire loro un certo intrattenimento e un po' spettacolarità...
... oggi in un "Pianeta delle scimmie", lo spettatore è come un'oca con le zampe inchiodate, che deve ingoiarsi effetti speciali come se non ci fosse un domani, con l'imbuto in gola e dove la riflessione più profonda è quella - uno stadio sopra i cinepanettoni - della serie "Wow, pensa se gli animali si rivoltassero contro di noi!" e dopo un'ora, tutto si spegne come in un album della Pausini.
Come diceva Monicelli, pace all'anima sua, e non che non fosse uno capace di fare commedie e film che anche divertivano il pubblico, oggi verso il Potere i registi sono solo capaci di leccare il culo.
Pensa!...
... in terra toscana, da un Monicelli a un Renzi. Da un Dante a un Benigni, che vuole far passare per intellettuali e filosofiche le sue squallide invasioni nel terreno dei grandi. In sostanza, dall'uomo che si mette in discussione; all'uomo che voleva sussurrare ai bimbomimkia.
Anche rivedendolo oggi direi :D
Tra cento anni questa cosa sarà ricordata per essere stata la prima opera cinematografica con sceneggiatura scritta da un'equipe che ha battuto a caso per un'ora sulla tastiera, e per l'alone di mistero creato dal non sapere se fossero umani o scimmie.
Magari questa diatriba teologico-evolutiva nel campo delle attribuzioni e creazione delle opere d'arte attribuibili all'una e all'altra parte creerà una scissione ortodossa e una protestante.
Non sarebbe la prima volta di un film incompreso dai contemporanei e non capito anche dopo cento anni.
D'altronde neanche Checco Zalone ha ancora capito che film ha fatto, quindi perché dovrebbero capirli anche quelli che li vedono?
Giudizio: dj ok, le ragazze troppo care.
azz il tuttologo che sa tutto di tutto.
Si capisce un cazzo cio' che scrive, l'importante e' lai firma.per darsi tono.....
vai in bicicletta con hoffman...nel deserto mi raccomando....sisammai di dromedari aperti al dialogo....la sabbia e' calda, usa la clark che faffigo.
Gli anglofoni dicono "to play" e non si fanno troppe seghe mentali.
Poi chiaro la maggior parte dei dj fa troppo cagare per poter dire che "suonano" ma guardatevi cosa fanno i Beastie Boys prima di essere così categorici.
Comunque il film di Tim Burton faceva parecchio più schifo di questi ultimi, non belli ma nemmeno così terribili, e lui dovrebbe essere uno "fico".
metto solo questa dei Jestofunk perché fu una delle più famose, arrivata nelle classifiche commerciali di "qualche anno fa" suonata dal gruppo, nato dalla collaborazione di tre DJ, un dei quali Claudio Rispoli in arte Moz-art... Garantisco che su qualunque album suonato da questo gruppo vi buttiate, troverete quantomeno 3 brani che vi si stamperanno nella memoria a fuoco. E' facile immaginare Rispoli quanto abbia fatto ballare in passato, prima di buttarsi nel mondo della produzione. Tutt'ora si diverte a fare serate nelle discoteche.
Buon ascolto! Ovviamente a chi apprezzerà
;)