Perché continui ad amare il tuo carnefice? Perché vuoi essere come lui? A me non me ne frega un cazzo di parlare con Mentana, ma se per caso mi capita il suo microfono davanti alla bocca, puoi stare tranquillo che sospendono la trasmissione.
Dite a Giuletto di non essere apocalittico proprio tutte le sere. Almeno una sera sì e una no.
Mi permetto di dissentire solo su una cosa di quelle dette da Giulietto Chiesa. Riguardo il Venezuela. Lo faccio con cognizione di causa visto che sto facendo la spola tra Cuba e lo stesso Venezuela. Il fatto che il Venezuela abbia enormi risorse petrolifere bloccate non è dovuto al fatto che nessuno gli compri il petrolio, bensi' al fatto che Maduro ha cacciato tutte le società di estrazione perche' voleva nazionalizzare sia l'estrazione che la raffinazione non avendo pero' nè il know how nè i mezzi . Ha fatto i conti senza l'oste pensando (da persona molto limitata quale e') che bastasse cacciare lo straniero per continuare ad avere le risorse a portata di mano scontrandosi poi con una realtà completamente differente.
Quasi nessun media del mondo occidentale ha seguito gli avvenimenti dell'ECUADOR, nonostante che siano gli stessi media che avevano dato invece molto risalto ai disordini di piazza scoppiati in Venezuela contro il governo Maduro. Quanto accade in AMERICA LATINA interessa ai media occidentali soltanto se si tratta di rivolte in Stati considerati ostili agli USA, come Cuba, Venezuela, Nicaragua, per convincere l'opinione pubblica che un intervento "umanitario" pro democrazia o l'applicazione di sanzioni sono necessari in quei paesi. Degli altri paesi, sottomessi al dominio neocoloniale di Washington e del FMI, interessa poco. L'informazione MAINSTREAM è taroccata e drogata e chi la fa sta al gioco perché ben retribuito (vedi da noi la scandalosa BOTTERI da NEW YORK che prende 200.000 euro l'anno con i soldi del canone RAI nella Bolletta ENEL).
IL GOVERNO ECUADORIANO CEDE DAVANTI ALLA RIBELLIONE POPOLARE E RITIRA I DECRETI. OBIETTIVO: INGANNARE IL POPOLO E INCOLPARE CORREA (L’EX PRESIDENTE)
CONFESSIONI DI UN SICARIO DELL'ECONOMIA. LA COSTRUZIONE DELL'IMPERO AMERICANO NEL RACCONTO DI UN INSIDER.
I "sicari dell'economia" sono un'elite di professionisti ben retribuiti che hanno il compito di trasformare la modernizzazione dei paesi in via di sviluppo in un continuo processo di indebitamento e di asservimento agli interessi delle multinazionali e dei governi più potenti del mondo; sono, insomma, i principali artefici dell'"impero", di cui disegnano, lavorando dietro le quinte, la vera struttura politica e sociale.
" “Una vittoria del popolo“: così gli indigeni ecuadoregni hanno festeggiato l’accordo raggiunto all’alba del 14 ottobre con il Presidente, Lenin Moreno. L’intesa ha messo fine, per ora, a 12 giorni di violente proteste che hanno messo a ferro e fuoco la capitale dell’Ecuador. 7 i morti, oltre 1.300 i feriti, molti dei quali colpiti da proiettili della polizia e dell’esercito, 81 le persone scomparse, tra cui 47 minorenni.
La crisi ecuadoregna è iniziata il 1° ottobre scorso, quando Moreno ha annunciato la manovra dettata dal Fondo Monetario Internazionale in cambio di un prestito di 4,2 miliardi di dollari."
@ bushfamilyguy2019 Mi permetto di dissentire del tuo dissenso, ma i dati dicono altro. Il crollo è stato causato soprattutto delle sanzioni. Anche Cina (soprattutto) ed India hanno ridotto gli acquisti dal Venezuela (reuters.com/.../...), ma quelli degli Stati Uniti si sono azzerati. Se fosse un problema solo di produzione si sarebbero dovuti azzerare tutti, ma non è così.
Riguardo a quanto è successo in Venezuela consiglio la visione di questo video in cui Abby Martin intervista l'inviato delle Nazioni Unite in Venezuela Alfred De Zayas (purtroppo il video è solo in inglese)
Qua a Cuba fino a 15 giorni fa c'è stata un'emergenza energetica preoccupante con code chilometriche ai benzinai perchè non vi era piu' benzina e si stava per intaccare le riserve. I primi di ottobre tale emergenza è stata risolta con delle navi russe che via Iran hanno sistemato la faccenda. Se in Venezuela venisse estratto il petrolio questo non succederebbe neanche per ipotesi visto che Cuba e Venezuela sono praticamente una cosa sola.
I dati da te riportati riguardano quel poco di estrazioni che svolge la rudimentale e obsoleta compagnia nazionale che non riesce neanche a soddisfare il fabbisogno interno.
Secondo me, Giulietto dovrebbe fare commenti più brevi e ci dovrebbe essere un altro opinionista che non tradendo la linea editoriale controbilanci alcune tesi di Giulietto. Però capisco che questo non è facile. Mazzucco, il moderatore, mi sembra ok.
O.T. Patto segreto Putin Erdogan per liberarsi di Trump. google.com/.../...
Il Venezuela ha ridotto la produzione petrolifera perché non ha fatto i dovuti investimenti per nuovi pozzi petroliferi. Nessuno nel mondo non riesce a vendere il petrolio, neanche l'Iran. Il problema è estrarlo con costi inferiori al prezzo di vendita. Con una crisi così grave doveva scegliere tra dar da mangiare alle persone o fare nuovi pozzi petroliferi. Ha riserve enormi ma non è l'Arabia Saudita che ha un costo di produzione marginale di 20$ al barile. In Venezuela estrarre petrolio costa di più e soprattutto la spesa pubblica venezuelana poteva andar bene col petrolio a 100$ ma col petrolio a 50$ son dolori
Il FMI ti presta i soldi se gli garantisci che glieli restituisci. Se non vuoi fare le sue politiche, non gli chiedi i soldi. Puoi andarli a chiedere alla Cina per esempio. Il FMI non è Babbo Natale
Se mio nonno avesse avuto 5 palle sarebbe stato un flipper. I dati che ti ho fornito vengono dagli USA (EIA, U.S. Energy Information Administration ) e la Reuters non mi sembra il giornalino di Maduro. Nonostante la riduzione della produzione che c'è stata soprattutto dalla fine del 2017 (guarda caso), se tra il 2017 ed il 2018 l'export è rimasto costante vuol dire che aveano sufficiente produzione per sostenerlo. Se nel 2019 l'export non-USA è rimasto tutto sommato invariato e l'export USA si è azzerato, il problema può essere la produzione? E comunque sempre la EIA ci dice che il recente problema di produzione si è avuto a causa degli scioperi, delle proteste ed in parte dalle sanzioni, quindi la cosa va letta come: le sanzioni hanno causato la grave situazione economica con conseguenti scioperi e proteste che hanno inficiato anche la produzione di petrolio. È ovvio che se la produzione continua a calare ci saranno problemi a cascata, ma l'origine è sempre la stessa ovvero le pesanti sanzioni USA.
in effetti qualche giorno fa ne avevano parlato, e mostrato qualche filmato, in un tg, forse il tg3; ovviamente in quei pochi secondi non hanno minimamente contestualizzato la cosa, derubricandola a sedicente protesta contro il presidente locale.
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Perché vuoi essere come lui?
A me non me ne frega un cazzo di parlare con Mentana, ma se per caso mi capita il suo microfono davanti alla bocca, puoi stare tranquillo che sospendono la trasmissione.
Dite a Giuletto di non essere apocalittico proprio tutte le sere. Almeno una sera sì e una no.
Per il resto, non è male. Pensavo peggio.
Il fatto che il Venezuela abbia enormi risorse petrolifere bloccate non è dovuto al fatto che nessuno gli compri il petrolio, bensi' al fatto che Maduro ha cacciato tutte le società di estrazione perche' voleva nazionalizzare sia l'estrazione che la raffinazione non avendo pero' nè il know how nè i mezzi .
Ha fatto i conti senza l'oste pensando (da persona molto limitata quale e') che bastasse cacciare lo straniero per continuare ad avere le risorse a portata di mano scontrandosi poi con una realtà completamente differente.
Hai risposto tu alla mia mail con la bozza del marchio?
Te lo chiedo perchè nel video hai specificato che non risponderai tu.
Giusto per sapere se hai visto la bozza.
IL GOVERNO ECUADORIANO CEDE DAVANTI ALLA RIBELLIONE POPOLARE E RITIRA I DECRETI. OBIETTIVO: INGANNARE IL POPOLO E INCOLPARE CORREA (L’EX PRESIDENTE)
www.controinformazione.info/.../
CONFESSIONI DI UN SICARIO DELL'ECONOMIA. LA COSTRUZIONE DELL'IMPERO AMERICANO NEL RACCONTO DI UN INSIDER.
I "sicari dell'economia" sono un'elite di professionisti ben retribuiti che hanno il compito di trasformare la modernizzazione dei paesi in via di sviluppo in un continuo processo di indebitamento e di asservimento agli interessi delle multinazionali e dei governi più potenti del mondo; sono, insomma, i principali artefici dell'"impero", di cui disegnano, lavorando dietro le quinte, la vera struttura politica e sociale.
www.youtube.com/watch?v=k5ZCdoFuAkQ
archive.org/.../...
" “Una vittoria del popolo“: così gli indigeni ecuadoregni hanno festeggiato l’accordo raggiunto all’alba del 14 ottobre con il Presidente, Lenin Moreno. L’intesa ha messo fine, per ora, a 12 giorni di violente proteste che hanno messo a ferro e fuoco la capitale dell’Ecuador. 7 i morti, oltre 1.300 i feriti, molti dei quali colpiti da proiettili della polizia e dell’esercito, 81 le persone scomparse, tra cui 47 minorenni.
La crisi ecuadoregna è iniziata il 1° ottobre scorso, quando Moreno ha annunciato la manovra dettata dal Fondo Monetario Internazionale in cambio di un prestito di 4,2 miliardi di dollari."
byoblu.com/.../...
Mi permetto di dissentire del tuo dissenso, ma i dati dicono altro. Il crollo è stato causato soprattutto delle sanzioni. Anche Cina (soprattutto) ed India hanno ridotto gli acquisti dal Venezuela (reuters.com/.../...), ma quelli degli Stati Uniti si sono azzerati. Se fosse un problema solo di produzione si sarebbero dovuti azzerare tutti, ma non è così.
Riguardo a quanto è successo in Venezuela consiglio la visione di questo video in cui Abby Martin intervista l'inviato delle Nazioni Unite in Venezuela Alfred De Zayas (purtroppo il video è solo in inglese)
Qua a Cuba fino a 15 giorni fa c'è stata un'emergenza energetica preoccupante con code chilometriche ai benzinai perchè non vi era piu' benzina e si stava per intaccare le riserve.
I primi di ottobre tale emergenza è stata risolta con delle navi russe che via Iran hanno sistemato la faccenda.
Se in Venezuela venisse estratto il petrolio questo non succederebbe neanche per ipotesi visto che Cuba e Venezuela sono praticamente una cosa sola.
I dati da te riportati riguardano quel poco di estrazioni che svolge la rudimentale e obsoleta compagnia nazionale che non riesce neanche a soddisfare il fabbisogno interno.
Però capisco che questo non è facile.
Mazzucco, il moderatore, mi sembra ok.
O.T.
Patto segreto Putin Erdogan per liberarsi di Trump.
google.com/.../...
Nessuno nel mondo non riesce a vendere il petrolio, neanche l'Iran. Il problema è estrarlo con costi inferiori al prezzo di vendita.
Con una crisi così grave doveva scegliere tra dar da mangiare alle persone o fare nuovi pozzi petroliferi.
Ha riserve enormi ma non è l'Arabia Saudita che ha un costo di produzione marginale di 20$ al barile. In Venezuela estrarre petrolio costa di più e soprattutto la spesa pubblica venezuelana poteva andar bene col petrolio a 100$ ma col petrolio a 50$ son dolori
Se non vuoi fare le sue politiche, non gli chiedi i soldi. Puoi andarli a chiedere alla Cina per esempio.
Il FMI non è Babbo Natale
Se mio nonno avesse avuto 5 palle sarebbe stato un flipper. I dati che ti ho fornito vengono dagli USA (EIA, U.S. Energy Information Administration ) e la Reuters non mi sembra il giornalino di Maduro. Nonostante la riduzione della produzione che c'è stata soprattutto dalla fine del 2017 (guarda caso), se tra il 2017 ed il 2018 l'export è rimasto costante vuol dire che aveano sufficiente produzione per sostenerlo. Se nel 2019 l'export non-USA è rimasto tutto sommato invariato e l'export USA si è azzerato, il problema può essere la produzione? E comunque sempre la EIA ci dice che il recente problema di produzione si è avuto a causa degli scioperi, delle proteste ed in parte dalle sanzioni, quindi la cosa va letta come: le sanzioni hanno causato la grave situazione economica con conseguenti scioperi e proteste che hanno inficiato anche la produzione di petrolio. È ovvio che se la produzione continua a calare ci saranno problemi a cascata, ma l'origine è sempre la stessa ovvero le pesanti sanzioni USA.
Non casualmente inserita 'stampa libera' , vuol dire siti indipendenti.
iene.mediaset.it/.../...
ovviamente in quei pochi secondi non hanno minimamente contestualizzato la cosa, derubricandola a sedicente protesta contro il presidente locale.