La situazione in Israele è in continua evoluzione, ed è ancora troppo presto per provare a trarre delle conclusioni. Una cosa però sta emergendo dal dibattito in corso: sempre più esperti – soprattutti militari – si domandano come sia stato possibile che una operazione militare così ben organizzata sia completamente sfuggita agli uomini del Mossad. Come è noto infatti, i servizi israeliani hanno decine e decine di infiltrati nella struttura di Hamas. Diventa quindi difficile pensare che l’attacco di oggi - che necessitava di una laboriosa ed accurata preparazione -  sia arrivato come una completa sorpresa per Israele.

Forse siamo di fronte al classico caso di LIHOP, la nota formula che significa “Let it happen on purpose”, ovvero lasciare intenzionalmente che qualcosa accada. In modo, ovviamente, da poter poi gestire l’immancabile reazione militare con le mani libere, e con il supporto dell’intera opinione pubblica occidentale.

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Comments  
il padrino usa ha mandato i suoi scagnozzi per ricordare a israele che è sotto "protezione"
#487 peterpan3


Quote:

Entrare a Gaza significa accettare un impegno costosissimo e tremendamente lungo per l'esercito israeliano. Stanno bombardando senza alcun criterio e le macerie diventeranno postazioni di tiro ideali per Hamas, quasi impossibili da identificare. Sarà un bagno di sangue dannatamente costoso

Mi permetto di dissentire con te.
Sarà una pioggia di fosforo.
L'eser ito israeliano passerà con dei tank sminatori.
E poi direttamente con i bulldozer a partire da nord, senza passare per i sacchi neri.

Non volerà sopra Gaza neanche più un uccellino.
Nel senso letterale.
Qualsiasi tipo di vita, sarà defunta. Non starò qui a spiegare gli effetti del fosforo.

In qualche giorno fanno rientrare chiunque abbia lasciato Gaza.

E chiederanno all'Onu di inviare delle tende da campo.

Nel frattempo costruiranno un muro tutto intorno.

Di palestinesi a Gaza ve ne rimarranno poco più della metà.

Gli altri saranno dichiarati "morti e terroristi".
Poco importa se fossero stati anche anziani, donne o bambini.

Questa è la tragedia alla quale tutto il mondo occidentale, o almeno la sua "rappresentanza politica", sta assistendo plaudendo, e dando il suo appoggio.
#494 sparviero41

ti ringrazio, non lo avevo mai letto.

Tuttavia non vorrei che venisse fatto l'errore che vedo fare, appositamente, in TV e nei giornali: il popolo palestinese equivale nella sua interessa ad Hamas?

Mi pare che anche negli articoli del loro patto stabiliscano una netta differenza tra i mussulmani e il loro gruppo.

Forse son troppo ingenuo io?

Poi un ultima considerazione: se si narra che Hamas è nato per contrastare l'OLP, per mano stessa del Mossad, quel patto che è una chiara dichiarazione di guerra ad Israele.
#503 stefanob

Credo che nessuno che si sia occupato anche minimamente del conflitto tra Palestinesi ed Israeliani ammetterebbe le semplificazioni che vediamo oggi nella stampa e nelle dichiarazioni dei nostri politici -incluse le bandiere israeliane che oggi sventolano in numerosi comuni italiani-.

Molti analisti storicamente concordano che, generalmente parlando, il radicalismo musulmano sviluppatosi dagli anni 70 non sia altro che una risposta del desiderio di dominio ed egemonia dell'occidente nel mondo. Vi sono molti testi ed analisi in tal senso.
Quindi il "problema" non è certamente nuovo..

Il caso di Gaza e della Cisgiordania, inoltre, e del radicalizzarsi di Hamas, ha ragioni ancora più profonde, ce omplesse, investendo ambiti dalla sociologia alla politica, hanno ovviamente a che fare colpredominio politico militare di Israele nella regione, ma anche alla crisi di rappresentatività degli altri partiti palestinesi.
#450 danielas 2023-10-12 16:42
Per esempio perchè alla mia generazione hanno cominciato a farci na capa tanta già all'età di 6 anni sugli "ebrei" di quasi 2000 anni prima, visto che con noi non c'entravano un tubo? E alle medie, libri di storia che celebravano le vittorie di Israele, senza spiegarci sulla pelle di chi? Mi sono beccata un voto alto quella volta in storia, me lo ricordo perchè l'insegnante si era particolarmente entusiasmato(avevo riportato solo quel che c'era scritto sul libro di testo), e più tardi quando ho cominciato a capire che esistevano anche i palestinesi, mi veniva da sentirmi in colpa... Perciò mi viene da rispondere: anche perchè non tutti abbiamo avuto modo di buttare all'aria tutto l'ammaestramento ricevuto.


°°°°°°°°
Da CEE a UE
Meraviglierebbe trascrivere cosa insegnano ai ragazzi in quinta elementare.
Da UE a CEEA, forse più in là.
Temperate tematiche, temperate ottemperanze.

Quote:

#502 checilascialozampino 2023-10-13 13:09 #487 peterpan3 Mi permetto di dissentire con te. Sarà una pioggia di fosforo. L'eser ito israeliano passerà con dei tank sminatori. E poi direttamente con i bulldozer a partire da nord, senza passare per i sacchi neri.

Namer e Merkava hanno già dimostrato abbondantemente di soffrire gli scontri ravvicinati e in ambiente urbano diventa davvero complesso gestire i vari piani di una struttura per via dell'alzo limitato delle armi. israele non ha nulla di paragonabile a un Terminator russo ne tanto meno mortai blindati come i Nona-S o Nona-SVK e nemmeno sistemi avanzati a tiro rapido come i Vena. In più c'è l'insormontabile problema delle macerie, per quanta potenza riesca a produrre il Merkava sarà comunque inadatto a sgomberare migliaia di tonnellate di macerie e bisognerà portare avanti i bulldozer blindati, ottima preda per qualsiasi ragazzo armato di RPG. E le macerie e i tondini di ferro del cemento armato sono un problema enorme per i cingoli, il rischio di sviare o spaccare la maglia cresce esponenzialmente.
La conseguenza è che Gaza dovrà essere rivoltata come un guanto e Netanyau potrà fare affidamento solo sulla fanteria. Il fosforo non serve, non è liquido, non penetra tra le macerie e brucia solo 10 minuti, oltre che ad essere un arma piuttosto scarsa negli inventari per via del costo di manutenzione e della data di scadenza piuttosto corta. Il fosforo è ottimo per saturare aree all'aperto, trincee, camminamenti, blindati leggeri sono questi il suo bersaglio ideale.
E in mezzo a tutto questo immenso grattacapo tattico gli israeliani dovranno considerare anche il pericolo dei tunnel, migliaia di km di tunnel scavati dal 2003 a oggi. Un incubo. È come miscelare il Vietnam con le moderne battaglie urbane di Jobar, Goutha East, Kobane, Mosul e Al-Bab, roba che la folie verte, a confronto, è un succo di frutta alla mela.

E gli americani devono davvero essere a corto di idee e con ancora troppi soldi da buttare... Il Pentagono ha deciso di riattivare vecchie basi in Giordania pur di farci arrivare 12 A-10 dismessi nella riserva. Non c'è veramente limite alla follia americana.
"Blinken dice di essere arrivato in Israele non come ministro degli Esteri, ma come ebreo. Ma che tipo di approccio è questo?
Quindi, se qualcuno dicesse che mi sto avvicinando alla regione come musulmano, cosa direste? Dobbiamo avvicinarci a tutti come esseri umani".


Riuscire a farsi dare lezioni di diritti umani da Erdogan.
Ci voleva un Blinken.
#506 peterpan3

Ovviamente.. spero abbia ragione tu..
Mai come ora ho sperato che non avvenga quello che purtroppo credo sempre più possibile, pur lasciando me stesso incredulo di fronte ad una tale potenziale tragedia..

Certo che Putin è stato strategicamente proprio un pollo a non chiedere che tutti i civili lasciassero tutti, almeno temporaneamente, l'Ucraina..
strategicamente impossibile, e non dico per l'ucraina ma anche per una cittadina come sassuolo.

Se non erro sono stati circa 22 milioni gli ucraini che sono andati all'estero ...22 milioni, ma quelle erano persone che avevano parenti in russia o in europa, o perlomeno fondi sufficienti per poter lasciare tutto ed andarsene. il vecchio allettato il poveraccio con la cascina, il piccolo artigiano con la bottega che a malapena arriva a fine mese come puoi pretendere che riesca ad andarsene.

Quote:

#280 richimonti ... RR è quello del "Tu cosa ne pensi?"
al massimo alternato al "tu che idea ti sei fatto?" :-D

:perculante: Condito con, in esordio: "grande ritorno" e "come stai"
Vedo lo conosci bene.. ..il nick è "richi"... ...sarai mica.. :-D
Non c'è niente da fare, quando Toscano coniò "cicciogamer" (poi scoppiò la pace..) còlse nel segno.

Quote:

#280 richimonti Visione la seguo molto. Certo, Toscano eccede spesso con le gag durante la rassegna stampa e diventa fastidioso.
Però gli ospiti sono di livello, le domande anche, e quando c'è da fare analisi seria, Toscano smette di fare il guitto e di solito commenta i fatti con intelligenza.
Ho preso un paio di numeri del loro mensile "Visione" e per adesso il giudizio è positivo.

I mensili mi piacerebbe averli tutti (mi piacciono, molto, molte delle persone che ci scrivono), credo li prenderò in blocco, se possibile.. ..per leggerli però dovrò aspettare di essere in pensione, vado a rilento coi libri che ho. :-)

Toscano sì, cultualmente è superiore, ma io non mi riesco a fidare appieno. Seppur la ciurma sua mi piace (quasi) tutta. Ma trasmissioni e rassegne dove c'è solo (o principalmente) lui non ne vedo da anni.

PS: da non perdere Sara Regginella su CasaDelSole! Nuova (per me), lucida, sensibile.

Quote:

Certo che Putin è stato strategicamente proprio un pollo a non chiedere che tutti i civili lasciassero tutti, almeno temporaneamente, l'Ucraina..

Soprattutto, il ragazzo non lavora a sufficienza sulle false flag.
L'occidente non ne sbaglia una: prima mi rompo la testa e poi dovro' pure reagire, ci mancherebbe.
Fossero anche fialette puzzolenti, tanto poi ci pensano i media a inventarsi il pezzo che manca.
E anche a metterci le figure: hanno un vasto archivio dal quale non si butta nulla, si ricicla.

Quote:

#466 Sertes
Quindi siamo certi al 100% che sono false.
Ottimo, è un bel sollievo.


Quote:


#485 Aironeblu
Data la proverbiale onestà della razza eletta, i casi sono due:
- cadaveri di paraffina
- cadaveri di bambini veri palestinesi

Come con l'11 settembre, resta solo da
1) provarlo, magari assieme a provare che non c'è stato un massacro di gente in quei Kibbutz,
2) convincere l'opinione pubblica,
se anche fosse vera la 1, la 2 la vedo semi-impossibile.
Quindi è assai controproducente per la controinformazione affermare pubblicamente che sono false,
è lo stesso discorso del "il virus non esiste", che tanto stà a cuore a Sertes, affermazioni che screditano la controinformazione.
Come sappiamo, l'11 settembre 2001 i morti americani ci sono stati.
Redribbon, il dubbio di qualunque persona decente vale molto di più delle cagate dette da quel macellaio bugiardo e guerrafondaio.

I bambini decapitati della Palestina Occupata postati da Netanyau sono credibili quanto i morti di Bucha visti dal sindaco neo-nazista ucraino, tanto quanto le WMD mostrate all'Onu da Colin Powell, e tanto quanto i neonati tolti dalle incubatrici in Kwait visti dalla figlia dell'ambasciatore americano: meno di zero.

Quote:

#468 bandit
Redribbon,

Abbi pazienza.

Quello che si sta verificando e' una carneficina ai danni di una popolazione inerme che viene assediata, privata di mezzi di sostentamento e bombardata. Immagina cosa succede negli ospedali senza luce e acqua. Il mondo occidentale tace - e percio' avalla - tutto questo. Rappresenta soltanto gli orrori compiuti da Hamas, ... non giustificano il genocidio degli innocenti.
Questo sta succedendo.
Non avrei mai pensato che potessimo superare certi limiti. E chissa' cos'altro ancora.

Sono d'accordo, ho infatti messo Erdogan col quale sono in sintonia.
Un massacro non ne giustifica un altro, al più una rappresaglia,
non giustifica lo sfollamento di milioni di persone dalle loro abitazioni, come ordina l'esercito di Israele:

Quote:

L'Onu è stata informata dall'esercito israeliano dell'ordine di "ricollocare" circa 1,1 milioni di residenti dal nord della Striscia di Gaza al sud entro 24 ore. Le Nazioni Unite chiedono di annullare l'ordine di evacuazione.

Secondo le Nazioni Unite, più di 423.000 persone sono state costrette a fuggire dalle case nella Striscia di Gaza. Il numero di sfollati in questo territorio densamente popolato da 2,3 milioni di abitanti è salito da 84.444 persone a 423.378.
ansa.it/.../...

Le punizioni collettive sono inaccettabili,
anche perché non si sa chi sono le belve che hanno commesso questo massacro, rivendicato da Hamas, ma Hamas è solo all'interno della striscia?
Perché la jihad islamica ha fatto intendere che vengono anche da fuori la palestina.
Inoltre, sui terroristi hanno trovato manuali di al qaeda, si dice che alcuni avevano bandiere dell'isis,
hanno ucciso anche 40 arabi circa nell'attacco di sabato,
insomma sono dei tagliagole come quelli che attaccavano la Siria,
ed allora come fai ad attribuire una patria a questi tagliagole?
Associarli esclusivamente ad Hamas, e quindi ai palestinesi della striscia, è quantomeno inesatto,
poi non è che Hamas sia infiltrato?

L'occidente sta a guardare questi crimini di Israele nella striscia, anzi, gli USA hanno mandato le portaerei, per vedere da vicino i massacri di civili palestinesi, la loro sete di sangue è insaziabile.
Entrano con i tank

#507 bandit2023-10-13 16:23

Si ed io sono un palestinese di nome
Agif al aviv

Ovviamente

La decenza ormai ha lasciato l'Occidente
#506 peterpan32023-10-13 15:49

Beh non hanno dei LAV25? con proiettili HE e trophy

Sarebbe il mezzo più indicato in uno scenario CQB urbano Antifanteria, velocità con discreta cadenza e trasporto truppe di supporto, io li userei per dei blitz mordi e fuggì


Il Times in prima pagina mette il titolone: Israele mostra i bambini mutilati. Subito sotto una foto che nel lettore lascia intendere che sia la ripresa di bimbi israeliani, mentre solo nella minuscola didascalia si legge che sono bimbe palestinesi di Gaza. Quanti leggeranno la didascalia e quanti invece penseranno di vedere bimbi israeliani, e quindi giustificare il genocidio a Gaza?
t.me/RossellaFidanza/41034


Mah, secondo me l'emoticon che vomita ci vorrebbe, comunque
#520 valis
Che schifo.
È da più 20 anni che leggo queste schifezze nella stampa.

Quello che fa ancora più schifo è tutta la retorica che ci hanno aggiunto dietro e ci propinano in questi ultimi tre anni

La puntata di Massimo di domani immagino sarà bella complessa.

Io sarò un rompicoglioni, e lo so, e #Redazione penserà di essersi presa una spina nel fianco a prendermi dentro però mi voglio togliere un sassolino..
Mi mancano Quaglia e la Furlan, e non solo per il colore delle camicie.

Con loro c'era un dialogo, nel senso filosofico a volte avevate punti di vista anche diversi, o sfumature diverse, ma questo io lo apprezzavo molto.
Portavano un contributo significativo con le loro riflessioni cmq mai banali.
In Bordernights, va bene, è cmq un approfondimento interessante, e ringrazio, ma al 99 per cento la pensate uguale, e sembra quasi più un'intervista a quello che pensa Mazzucco, più che una ricerca attiva di un'interpretazione del mondo.

So benissimo o immagino che cmq dietro c'è molto lavoro, però in questi momenti, forse si potrebbe pensare anche di ritirare fuori qualcosa di sime alle vecchie News della settimana..

Boh.. la butto lì..

.
@Redribbon #513

Quote:

#485 Aironeblu Data la proverbiale onestà della razza eletta, i casi sono due:
- cadaveri di paraffina
- cadaveri di bambini veri palestinesi

MCome con l'11 settembre, resta solo da 1) provarlo, magari assieme a provare che non c'è stato un massacro di gente in quei Kibbutz, 2) convincere l'opinione pubblica, se anche fosse vera la 1, la 2 la vedo semi-impossibile.

Le prove?
Quelle sono immagini di un corpo completamente carbonizzato, non c’è un millimetro quadrato che non sia nero come il carbone.
Per arrivare a un tale risultato, il corpo avrebbe dovuto bruciare per moltissimo tempo, cosa che può succedere se resta intrappolato in un grande incendio oppure se appositamente viene cosparso di benzina con la massima cura, facendo attenzione a non lasciare asciutta nemmeno una scarpa o un angolino e stando dietro alla cottura una buona mezz’ora.
La vedo un po’ improbabile una cosa del genere in un blitz con fucili automatici: se assaltano un luogo e vogliono compiere una strage sparano, non si mettono a bruciare i bambini nel barbecue.
@Macco83 #482

Quote:

il numero 6 é molto simbolico se non ricordo male :hammer: tipo i famosi 6 milioni di morti..

A quali 6 milioni ti riferisci? Quelli del 1919, del '39 o del '49? :-D
Intanto Gaza è sotto ferro e fuoco.
Netanyahu ha buon gioco di fronte all'occidente a dire di voler distruggere Hamas e l'occidente ad ammiccare.

Il problema è che finché non si fa un approfondimento su cosa sia la striscia, cosa sia la disperazione, cosa significhi l'ascesa di Hamas a livello antropologico sociale e politico, si rimane fuori dalla storia.
Hamas non sono, piaccia o no, mille terroristi esaltati.
Hamas è un fenomeno iper complesso, dove sicuramente vi saranno anche mille fanatici, ma che rappresenta la disperazione di un popolo verso la storia e la caduta della giustizia e dell'equità da parte della parte egemonica, fino ancora a poco, del mondo.

Hamas è l'ultima risposta che avevano per vivere ed avere un'aspettativa di vita con due ore di acqua e tre di corrente, e cmq quanto e quando lo concede il "padrone".
E sapere che ai tuoi vicini ventenni basta andare in rete, prenotare un volo, ed andare in qualsivoglia parte del mondo.

Hamas è la risposta già pronta e confezionata della disperazione.
La risposta alla quale una popolazione si è aggrappata dopo aver provato, senza successo tutte le altre.
È retorico dire che Hamas non è giusto e va distrutto.
La vera cosa a non essere giusta è che tutte le altre vie provate prima non abbiano portato a niente.
Hamas è esso stesso il fallimento della politica e della comunità internazionale è la rappresentazione di questo fallimento.
Voler distruggere Hamas oggi ha lo stesso significato di voler distruggere la popolazione palestinese di Gaza, e nascondere così la polvere del fallimento della comunità umana sulla terra sotto il tappeto.

A questo giochino, che è molto più profondo, plaude oggi l'occidente.
E questa è una cosa che personalmente mi lascia dentro una sofferenza umana.
Sia per i palestinesi, che per gli israeliani che info e ne usciranno cmq sconfitti da tutto questo anche se "vinceranno tutto" e per l'occidente che potrà fingere di non aver imparato niente da questa lezione, andando avanti con le sue masturbazioni egemoniche al danno degli altri.

E tutto questo è molto più complicato da scrivere, che da sentire dentro.
Perché questo infine è quello che ciascuno sicuramente sente nel suo intimo.
E perciò tutta questa storia, fa ancora più schifo.

Il punto non è oggi sapere se Hamas sia stato creato o meno da Israele, o se Israele sapesse o meno dell'azione che intraprendeva Hamas.

Non è questo il punto.
Non in modo primario almeno.
Perché Hamas è innanzitutto, filosoficamente, lo specchio della società israeliana.
Lo specchio mutato dell'egemonia occidentale.

Rompendo tale specchio proiettiamo la nostra illusione di non doverci più vedere nello schifo che noi stessi siamo.

Questo, "noi" occidente plaudente di fronte alla strage di Gaza, ed Israele, è quello che "stiamo" facendo.
Stiamo distruggendo la nostra immagine sperando di non dover più vomitarci addosso rimirandoci.
E lo facciamo compiendo la strage di Gaza.
Solo alla fine, ci sarà dato sapere, come fosse appunto un finale a sorpresa, se sarà solo una strage, oppure un genocidio.


NOT IN MY NAME.
Ore 20:00 Hamas: 70 persone uccise in attacchi israeliani mentre fuggivano da Gaza City

messaggio-diktat: abbandonate la zona e scappate. i polli, o piccioni, ascoltano ed eseguono; dopodichè, tiro al pollo, o al piccione, de gustibus


Quote:

Funzionari di Hamas affermano che 70 persone, soprattutto donne e bambini, sono state uccise negli attacchi aerei israeliani sui convogli in fuga da Gaza City. L'ufficio stampa di Hamas ha precisato che le auto sono state colpite in tre punti mentre si dirigevano a sud di Gaza City. Non è ancora chiaro chi fosse l'obiettivo dell'attacco o se tra i passeggeri ci fossero dei combattenti. Non è stata disponibile alcuna risposta immediata da parte di Israele. L'esercito israeliano ha ordinato ai residenti di Gaza di evacuare la città questa mattina presto presto in vista di una prevista invasione di terra. "Diciamo alla gente del nord di Gaza e di Gaza City: restate nelle vostre case e nei vostri luoghi", ha detto in una conferenza stampa Eyad al-Bozom, portavoce del Ministero degli Interni di Hamas.

www.lantidiplomatico.it/.../8_51145

da ricordare che l'Egitto ha dovuto chiudere il valico di Rafah perchè bombardati ripetutamente dagli israeliani, altra cosa buffa è che gli egiziani potrebbero essere fatti passare per quelli che non vogliono far passare e mettere in salvo i palestinesi, quei cattivacci di figli del faraone biblico che non sono altro...

Egitto, 'Rafah mai chiuso, è inagibile per raid Israele'
'Stato ebraico smetta di bombardare per consentire riparazioni'

"Il valico di frontiera di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza è aperto al traffico e non è stato mai chiuso dall'inizio del crisi attuale".

Lo precisa il ministero degli Esteri egiziano in una nota sottolineando che il valico è però inagibile perché "le strutture sul lato palestinese sono state distrutte a causa dei ripetuti bombardamenti israeliani".

L'Egitto chiede "a Israele di evitare di prendere di mira il lato palestinese del valico in modo che gli sforzi per le riparazioni abbiano successo" e permettano il transito, "un'ancora di salvezza per sostenere i fratelli palestinesi nella Striscia di Gaza"
ansa.it/.../...
Ray Dalio sul probabile allargamento dello scenario di guerra.

In other words, we should recognize that these two hot wars (the Israel-Hamas war and the Russia-Ukraine war) are not just between the parties directly involved in them—these wars are part of the bigger great power conflicts to shape the new world order—and they will have big effects on the countries who are allies and enemies of the four sides in these two seemingly irreconcilable wars. These two wars will cost the allies of these countries a lot. For example, the US is now fighting proxy wars in Europe and the Middle East while preparing for war in East Asia. As these wars spread, they will cost more.

Fortunately, the progression toward a world war between the biggest powers (the US and China) has not yet crossed the irreversible line from being containable (which it is now) to becoming a brutal war between the biggest powers and their allies. If these major powers do have direct fighting with each other, in which one side kills a significant number of people on the other side, we will see the transition from contained pre-hot-war conflicts to a brutal World War III.

linkedin.com/.../...
Israele, mentre il suo esercito ha dato due ore di tempo all'ospedale Al Awda per evacuare tutti, pazienti compresi (poi prorogate fino alle 6 del mattino) t.me/rossobruni/34293 ,
ha detto alla Cina, tramite l'ambasciatrice a Pechino, che deve assumere "un atteggiamento più equilibrato" sul conflitto tra Israele e Hamas :roll:
Cina che aveva detto questo:
Domenica il ministero degli Esteri cinese ha esortato le parti interessate a mantenere la calma e a porre immediatamente fine alle ostilità per proteggere i civili, aggiungendo che "la via d'uscita fondamentale dal conflitto sta nell'attuazione della soluzione dei due Stati e nella creazione di uno Stato di Palestina indipendente".
ma Israele si attendeva dalla Cina - Paese che Tel Aviv considera suo amico - una "condanna più forte" nei confronti di Hamas.
"Quando le persone vengono assassinate, massacrate per le strade, non è il momento di chiedere una soluzione a due Stati"
tg24.sky.it/mondo/2023/10/12/guerra-israele-cina
oggi un diplomatico dell'ambasciata israeliana a Pechino è stato accoltellato
www.notizie.it/.../
#484 valis

Grazie degli spunti. Li leggerò con calma per farmi un'idea ragionata.

Spero di sbagliarmi... Ma io vedo che stanno applicando uno stesso principio, spostandosi man mano dal piccolo al generale.
Mi spiego: si sono costruiti una scusa vendibile al pubblico poco informato radicalizzando il popolo palestinese con umiliazioni di ogni genere ed agevolando (se non proprio formando ed equipaggiando) la parte più estrema come Hamas.
Ora Giordania, Tunisia, Egitto, Iran, Arabia Saudita (per ora so solo di questi) hanno preso negativamente la reazione eccessiva di Israele. Ecco, io penso che con una reazione così eccessiva stanno cercando di radicalizzare i vari paesi arabi che gli stanno attorno, con la speranza di subire qualche torto in modo da far deflagrare qualcosa di più ampio (e direi pericoloso). In questo senso vedo il comune cittadino Israeliano, Palestinese ed Arabo in generale essere pedina di un potere che si frega le mani in un posto ben nascosto ed al riparo.
Le pedine occidentali entreranno in gioco non appena qualche paese Arabo casca nel tranello (oppure i loro governanti falsi e doppiogiochisti, in accordo con i manovratori, portano la loro nazione a creare il casus belli come da piano) ed a quel punto ci sarà l'armageddon con i veri responsabili che staranno in attesa di raccogliere i frutti.

Ma forse sto solo troppo tempo a leggere luogocomune...
Scenari possibili degli eventi

Quote:

Ancora sul conflitto israelo-palestinese
editoriale di Enrico Tomaselli
Come evolve la situazione in Israele e Gaza?
Per quanto riguarda il neo-governo di unità nazionale insediatosi a Tel Aviv, in questo momento la questione centrale è come acquisire il massimo risultato (sradicamento di Hamas) al minor prezzo (politico e militare) possibile.
Le opzioni sul campo sono, sfortunatamente per il regime sionista, ben poche. Anzi, essendo evidentemente impraticabile l’esplusione di oltre due milioni di palestinesi verso l’Egitto, soltanto due.

La prima opzione è un assedio ferreo, mantenendo il blocco dell’elettricità e dell’acqua, e colpendo periodicamente ad ogni segnale di attività bellica palestinese. Il riallaccio temporaneo dell’elettricità, e soprattutto dell’acqua, potrebbe essere concesso dietro il rilascio di alcuni ostaggi, soprattutto civili. Per recuperare quelli militari eventualmente sopravvissuti, si potrebbe alla fine tentare qualche blitz.
Il problema di questa opzione è, ovviamente, che richiede un tempo indeterminato per conseguire l’obiettivo, e più si prolungherebbe l’assedio maggiore sarebbe la pressione internazionale per toglierlo, più aumenterebbe il consenso per la causa palestinese. C’è inoltre – ovviamente – l’imponderabilità riguardo al comportamento di Hamas e della popolazione di Gaza. Se, ad esempio, scegliessero una sorta di martirio collettivo, rifiutando di cedere al ricatto, sarebbe un problema enorme. E, in ogni caso, l’assedio – per quanto lungo e terribile – non risolverebbe alla radice il problema delle Brigate Ezzedin al-Qassam, né quello più ampio di Hamas.

La seconda opzione è l’azione militare. In questo caso, però, non sarebbe sufficiente una operazione limitata, come altre effettuate in passato. Tsahal dovrebbe schiantare la resistenza armata palestinese, e quindi occupare stabilmente l’intera striscia di Gaza (come era prima del 2005), per procedere ad un lavoro sistematico di individuazione e distruzione di tutte le strutture militari di al-Qassam, nonché all’individuazione ed incarcerazione di tutti i militanti delle Brigate e, quanto meno, di una buona parte dei quadri di Hamas.
Questa sarebbe ovviamente ovviamente la soluzione finale del problema Hamas, ma pone dei problemi giganteschi. Innanzi tutto, la conquista militare del territorio comporterebbe sanguinose battaglie urbane per almeno tre/quattro settimane, con centinaia, se non migliaia, di vittime da ambo le parti, e la perdita di numerosissimi mezzi. E con la variabile di una reazione difficilmente quantificabile su altri fronti.
A questa dovrebbe poi seguire una occupazione prolungata, probabilmente di almeno uno/due anni, per ripulire completamente l’area. Tenendo presente che, per un verso, Israele dovrebbe farsi carico della ricostruzione e del mantenimento della popolazione (ostile), e per un altro dovrebbe internare alcune decine di migliaia di combattenti e militanti.

La cosa più probabile, quindi, è che alla fine Tel Aviv opterà per una via di mezzo. Continuerà a martellare la striscia per alcuni giorni ancora, quindi lancerà una operazione di terra estremamente violenta ma limitata nel tempo (una decina di giorni almeno), con l’intento di limitare le perdite al massimo, infliggerne parimenti il massimo possibile al nemico, per poi ritirarsi lasciando ad Hamas l’onere prioritario della ricostruzione (non solo materiale), e mantenendo la pressione attraverso il controllo sull’erogazione di acqua e luce.
Limitando l’intervento militare sul campo a pochi giorni, ovviamente Israele rinuncerebbe all’obiettivo – più volte conclamato in questi giorni – dello sradicamento di Hamas. Il che potrebbe persino essere considerata una opzione utile; una resistenza palestinese armata, ma fortemente ridimensionata nella capacità offensive, varrebbe a tenere saldo il legame con preziosi alleati. E naturalmente si troverebbe comunque a gestire la trattativa sul rilascio dei militari e civili prigionieri (sopravvissuti).
(segue)
Tutto questo in un quadro generale estremamente delicato, in cui equilibri diversi si intrecciano e si scontrano, in un gioco con ampi margini di imprevedibilità.
Se però ci si attiene alla razionalità politica, che presumibilmente guida i paesi e le forze politiche dell’area (nonché i grandi player internazionali), l’ipotesi di una deflagrazione generale del conflitto appare poco probabile.
Non tanto per un timore reverenziale nei confronti della potenza militare israeliana (soprattutto dopo il 7 ottobre…), né per l’esibizione di forza statunitense, quanto appunto per calcolo politico: nessuno dei paesi vicini ha voglia di scatenare un conflitto adesso, che tra l’altro non sarebbe certo gradito né da Mosca (1) né da Pechino, e che darebbe agio a Washington di rinforzare la presenza americana nell’area (già la 101^ divisione aerotrasportata sta andando in Giordania). Anche i più ostili, Iran Siria ed Hezbollah, hanno altre prospettive di medio-lungo termine. È possibile che Hezb intensifichi un po’ le scaramucce di confine, ma cercando di evitare che si inneschi una escalation pericolosa. Certo, tutti gli attori regionali ostili si preparano comunque all’ipotesi di una guerra, ma difficilmente saranno loro ad intraprenderla.
t.me/rossobruni/34280

#528 Ayeye


Quote:

Ma forse sto solo troppo tempo a leggere luogocomune...

E' un male che ci attanaglia...


Quote:

#528 oggi un diplomatico dell'ambasciata israeliana a Pechino è stato accoltellato

Non ci sono ebrei cinesi…
le menzogne di Netanyahu non reggono nemmeno sulla CNN


twitter.com/.../1712415116363169884

Quote:

#532 Sertes

è una delle precisazioni vecchie delle 12.29 di giovedì, quando ancora la notizia non era confermata con le immagini-verifiche indipendenti, che il Jerusalem Post ha verificato, ed ha postato il suo messaggio alle 15.29 twitter.com/.../1712460425529372821, e le immagini sono state pubblicate alle 16.14 del 12 su l'account X di bibi.
Questo giusto per la cronaca perché come ho già detto è superfluo, anzi, controproducente, nel contesto di una strage, andare a spulciare se gli omicidi sono da decapitazione o altro, salvo ovviamente contestare tutto, cioè che non c'é stato alcun massacro, né al rave, né nei Kibbutzim...
però ci sono altre immagini e video che lo provano, inoltre,
qui si può vedere l'interrogatorio di un prigioniero catturato dalle forze israeliane

twitter.com/.../1713052337076572596
ammette i crimini commessi da Hamas (decapitazioni, violenze) pure se sono proibiti dalla religione e non avrebbero dovuto essere commessi.
Se poi si vuole contestare Israele, ci sono i crimini di guerra che sta combinando a Gaza,
twitter.com/abid_rabia/status/1712964571403804869
togliendo sostentamento a milioni di persone e costringendole a mettersi in marcia,
ed i crimini che si appresta a commettere col patrocinio degli USA e dell'UE:
qui si può sentire il Ministro della Difesa Gallant dire che
"Gaza non tornerà ciò che era prima, noi elimineremo tutto, se non sarà fatto in un giorno, ci vorrà una settimana, o settimane, o mesi, raggiungeremo ogni luogo. Non è possibile che i nostri fratelli, figli, genitori, vengano uccisi e noi non reagiamo perché siamo uno Stato..."
twitter.com/Sa91af/status/1712935520576098669

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#519 Carbonaro79 2023-10-13 19:53 #506 peterpan32023-10-13 15:49 Beh non hanno dei LAV25? con proiettili HE e trophy Sarebbe il mezzo più indicato in uno scenario CQB urbano Antifanteria, velocità con discreta cadenza e trasporto truppe di supporto, io li userei per dei blitz mordi e fuggì

No Israele non li ha mai voluti comprare nonostante le proposte americane, hanno deciso di puntare sui Namer per riciclare gli scafi dei vecchi Merkava


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io li userei per dei blitz mordi e fuggì

Questo è uno dei tanti video girati dalla troupe di Annanews durante le battaglie urbane in Siria, fa capire cosa significhi avanzare in un ambiente così ostile. La difficoltà negli spostamenti tra i capisaldi, il pericolo costante degli RPG, la fanteria che deve avanzare casa per casa, bonificare e respingere l'inevitabile contrattacco. Gaza è 10 volte più complesso perchè Assad non poteva usare le bombe aeree da una tonnellata e quindi la quantità di macerie era tutto sommato gestibile.

Da Ilmanifesto



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ISRAELE/PALESTINA.

Pubblichiamo la trascrizione di un lungo messaggio audio che abbiamo ricevuto dal giornalista palestinese Ahmed Dremly, in fuga dai bombardamenti israeliani insieme alla sua famiglia
Pubblicato 13 ore fa


Edizione del 14 ottobre 2023
Ahmed Dremly, GAZA


La situazione a Gaza è terribile soprattutto dopo la dichiarazione minacciosa rilasciata da Avichay Adraee, capo della “divisione media arabi” delle Forze di difesa israeliane (IDF), che invita gli abitanti di Gaza a evacuare nel sud della Striscia. Tutti i palestinesi che vivevano ai confini di Gaza sono già fuggiti nel centro. Poco dopo i bombardamenti israeliani hanno spazzato via l’intera area di Al-Rimal, solitamente il posto più sicuro nel cuore della città.

Si tratta di un esodo di massa. I palestinesi sono bloccati per strada: alcuni con i bambini in braccio, altri portando con sé solo una misera bottiglia d’acqua vuota, molti in fuga con i loro parenti più anziani. Il numero di coloro che fuggono verso il sud della Striscia è esorbitante, un’area che è già sovrappopolata e non può accogliere tutti.

Ho una gomma dell’auto bucata. Guardandomi intorno, sono impressionato dall’enorme numero di civili bloccati. La situazione è straziante. Israele ha ucciso diversi medici, oltre ai giornalisti, e finora hanno colpito più di 12 ambulanze.

Non abbiamo internet, né energia, né elettricità. Stanno bombardando i generatori elettrici e i provider internet. Non riusciamo nemmeno a comunicare e i giornalisti sono senza connessione internet. È terribile.

Israele ha commesso decine di massacri, spazzando via intere famiglie e colpendo i civili. Stanno bombardando le case senza allertare i residenti. Oltre il 60% delle vittime sono bambini. Sono morte molte donne. Stanno commettendo un genocidio a Gaza, una pulizia etnica, proprio come nella Nakba del 1948.

Non c’è un solo posto sicuro a Gaza in questo momento. Nessuno è sicuro.

Israele sta cercando di intimidire le famiglie. Mandano annunci di evacuazione per dirgli di evacuare. Poi però non bombardano e colpiscono da un’altra parte, in zone i cui abitanti non erano stati avvertiti.

Questo è il momento più sanguinoso di sempre. La “Palestine Tower”, alta 14 piani e nella quale abitavano 82 famiglie, è stata completamente rasa al suolo. Ora queste famiglie dove dovrebbero andare?Come giornalista sono bloccato e impossibilitato a seguire tutte le notizie e quelle che stiamo cercando di inviare non vengono ricevute.

Non posso nemmeno essere sicuro che i miei messaggi vi raggiungano e, soprattutto, non sono sicuro che sarò ancora vivo quando li riceverete.

Abbiamo appena ricevuto una telefonata da un amico che era in viaggio verso il sud della Striscia che ci detto che stanno uccidendo i palestinesi che stanno cercando di fuggire verso sud.

Qui dove mi trovo ora siamo in 50, potete sentire le voci dei bambini che piangono. Molti media stanno cercando di contattarmi senza riuscirci. Ogni palestinese di Gaza ha perso almeno una persona cara o un familiare. Le case delle mie due sorelle sono state completamente distrutte. La figlia di mio zio è stata uccisa e non abbiamo più notizie del suo fidanzato.

Dov’è l’Occidente? Dove sono questi diritti umani di cui tutti parlano? Dov’è il diritto internazionale? E le organizzazioni internazionali? Dov’è l’ONU? Qui sono in corso dei crimini di guerra ed è violato ogni diritto previsto dai trattati internazionali. Questo è un genocidio e dovrebbe essere fermato immediatamente.

Riteniamo tutti i governi arabi e occidentali responsabili per il sostegno all’occupazione e di consentire al governo di Israele di commettere atrocità contro l’umanità. Non sono sicuro che resterò qui più a lungo, questo potrebbe essere il mio ultimo messaggio vocale.

Pubblicato 13 ore fa

CAG del Gerald Ford è a sud di Cipro e sta adottando uno schema inusuale estendendo un vastissimo perimetro difensivo, le navi stanno operando quasi oltre l'orizzonte visivo, distanziate tra loro 20-25km. Di fatto lasciando la portaerei senza alcuna difesa di prossimità tranne che la limitata capacità imbarcata. Uno schema simile ha senso in ottica anti drone aereo perchè estende la capacità di osservazione combinata dei sistemi Aegis della flotta, ma riduce drasticamente la capacità di controllo dello spazio marino, sia in superficie che subacqueo. Quindi si tratta di un chiaro messaggio per i russi: non abbiamo intenzioni ostili, nel caso potreste penetrare lo scudo perimetrale e colpire la portaerei senza difficoltà alcuna. E si tratta di un altrettanto chiaro messaggio per Hamas: se volete lanciare i vostri ASCM siamo disposti a sacrificare le nostre navi picchetto ma il resto della flotta vi spazzerà via.
Anche le foto dei bambini uccisi uscite dopo le sparate di bibi sono risultate false.
www.maurizioblondet.it/.../
Articolo interessante e abbastanza completo sulla crisi di Gaza..

slow-news.com/.../...
Articolo del 2002:

Israel Created Two of Its Own Worst Enemies—Hamas and Hezbollah

By Donald Neff

(Donald Lloyd Neff (October 15, 1930 – May 10, 2015) was an American author and journalist. Born in York, Pennsylvania, he spent 16 years in service for Time, and was a former Time bureau chief in Israel. He also worked for The Washington Star.
Neff served in the army from 1948 until 1950. After college studies he became a journalist in 1954, and, after a number of positions, joined the Los Angeles Times in 1960 and became their Tokyo correspondent)

The decade of the 1980s saw the emergence of two of Israel’s most militant Islamic foes, Hezbollah in Lebanon and Hamas in the occupied territories. Hamas is responsible for many of the bloody suicide bombings which continue to terrorize Israel today. Ironically, both groups came into existence in large part because of unintended consequences of Israel’s actions.

When Hamas emerged from the Brotherhood, however, it turned out that Israel had helped create an enemy motived not only by the nationalism of the PLO but by the religious fervor of Islam.


wrmea.org/.../...

Non è che per caso i capi di Hamas, lautamente pagati da Israele, organizzano attentati con il contributo di veri combattenti palestinesi (facili da trovare in mezzo ai giovani) per favorire il progetto di avere anche Gaza?
Gaza è una spina nel fianco per i sionisti..

Fosforo bianco su Gaza.



Un missile Ayaash palestinese colpisce un F16..pare sia autoprodotto! :-o Introdotto nel 2021 predne il nome da un comandante di Hamas.

Cancellato.
Postato nella discussione sbagliata.

Quote:

Non è che per caso i capi di Hamas, lautamente pagati da Israele, organizzano attentati con il contributo di veri combattenti palestinesi (facili da trovare in mezzo ai giovani) per favorire il progetto di avere anche Gaza?
Gaza è una spina nel fianco per i sionisti..

Esattamente, non può che essere così.
Infatti quello che sta accadendo non aiuta in alcun modo hamas ma israele.