(Pubblicazione originale: giugno 2003)

di Fernanda Alene

Nel putiferio di opinioni scatenato dalle recenti condanne a morte di Cuba, il ruolo del leone lo hanno certo fatto i "pro-americani", che non vedevano l'ora di trovare un neo qualunque su colui che è, in realtà, lui stesso l'ultimo neo rimasto sulla pelle dell'occidente globalizzante. Io a Cuba ci sono stata, per un certo periodo di tempo, intorno al '75. Non sono comunista, non lo sono mai stata, nè ho peraltro un'ulteriore "verità" da offrire a nessuno. Posso però raccontare, con serenità assoluta, quello che ho visto da vicino.

Allora la gente, a Cuba, era molto, molto povera. L'embargo aveva già raggiunto i suoi massimi risultati, e non solo non c'era più nulla di superfluo, ma anche il necessario cominciava a scarseggiare. Si faceva una fatica impensabile a trovare un semplice pettine, un chiodo, o anche solo un bottone.

Il cibo era razionato, compreso lo zucchero che, prodotto in gran quantità, veniva mandato quasi tutto in Russia, in cambio di macchine agricole, medicine e attrezzature indispensabili. Una volta alla settimana c'era la carne. Di pollo. E negli ultimi anni, da quando è mancato il supporto sovietico, le cose non possono essere che peggiorate.

Però, allora come oggi, ai ragazzi non si faceva mancare nulla: avevano cibo a scuola in quantità, libri e vestiti gratis tutto l'anno, oltre ovviamente a quell'assistenza sanitaria di prim'ordine - sempre gratuita - che è il privilegio maggiore dell'intera popolazione cubana. Allora poi - oggi non ce n'è più bisogno - i maestri elementari "itineranti" percorrevano l'isola in lungo e in largo, a dorso di mulo, per portare un minimo di istruzione anche al più sperduto villaggio della Sierra. L'analfabetismo, che sotto Batista galleggiava pigramente sul 95%, era già stato ridotto, in soli 15 anni, a meno della metà.

Oggi non c'è un solo villaggio che non abbia una scuola a portata di mano, l'analfabetismo è praticamente scomparso, e le università cubane - medicina in particolare - sono fra le migliori al mondo in assoluto (c'è la coda da tutto il Sudamerica, per esservi accettati).

Certo, il malcontento non è mai mancato. Ma quanto ne vogliamo attribuire a Castro direttamente, al "comunismo cattivo", e quanto invece alle condizioni dettate da un embargo soffocante e ai limiti del disumano, imposto dai "buoni" dell'occidente?

Certo, non puoi parlare male di Castro a Cuba. In un'altra maniera però, molto più subdola e ipocrita insieme, non puoi nemmeno parlare tanto male di Bush a Miami o a Detroit, se solo ci pensi. Non che il tuo "diritto costituzionale" non venga rispettato in pieno, ci mancherebbe! Avrai però magari la sfortuna, di lì a poco, di sentirti convocare per un controllino fiscale, da parte della IRS, oppure di vederti coinvolto in un pasticciaccio di droga in cui non c'entri niente, dall'FBI. E prova ad ammalarti a Miami o a Detroit, già che ci sei, così scoprirai che se non hai una carta di credito delle migliori e un bel conto in banca, gratis non ti passano nemmeno un'aspirina.

Certo che in prigione a Cuba ci finisci solo per un sospetto. Ma solo a qualche chilometro dall'Havana - ironia del caso - ci sono a tutt'oggi settecento e passa esseri umani, tra cui molti minorenni, che vengono trattati peggio dei cani dai loro aguzzini: dormono praticamente all'aperto, in gabbie rete metallica di due metri per uno, protetti di giorno solo da una lamiera infuocata che fa a gara col pavimento, in cemento, per chi riesce a bollire meglio il prigioniero. E l' "ora d'aria" la fanno ammanettati, bendati, e con tappi di cera alle orecchie (per non poter comunicare l'uno con l'altro, pare). Il luogo è Guantanamo, territorio USA, e quei settecento hanno il solo difetto, ormai è chiaro a tutti, di essere nati in Afghanistan.

Certo, c'è la polizia segreta, a Cuba. E c'è, purtroppo - questo lo dico con grande amarezza - anche la pena di morte. E non basta certo a consolarmi che mentre Cuba fa parte del cosiddetto terzo mondo, gli Stati Uniti, che sono a loro volta il "Lider Màximo" dell'occidente civile, siano gli unici fra i "buoni" a non averla ancora abolita. E ne vanno, anzi, più che fieri, con lo stesso Bush in testa che vanta, nel suo Texas, un record di circa 150 esecuzioni da quando è presidente. Quasi tutte, tra l'altro, contro innocenti neri che pagano regolarmente per crimini commessi dai bianchi. Ogni sistema si preserva come può, all'interno delle regole e della situazione in cui si ritrova.

Ma la differenza, credo, è che Castro lo faccia per disperazione, l'occidente per egoismo ipocrita. Per concludere il paragone col nostro libero e civile occidente, dal quale tante voci di protesta si sono levate, pensiamo infine a quello che è riuscito a fare Castro a Cuba in generale, NONOSTANTE un embargo totale di mezzo secolo (il giovanotto è riuscito a sopravvivere a ben DIECI presidenti Usa, da Eisenhower al presente Bush junior), ed a quello che hanno fatto invece gli americani, nello stesso periodo di tempo, all'intero Sudamerica, riducendo quel continente, tramite ignoranza, povertà ed oppressione, a vero e proprio granaio di casa, da saccheggiare a piacimento.

Non c'è mai stato infatti un solo governo sudamericano che non sia stato prima approvato - o addirittura messo direttamente al potere (come Pinochet, a proposito di dittature da disprezzare) - da Washington. E quando qualcuno "scappa" fra le maglie del sistema - cioè, in altre parole, riesce comunque a vincersi le sue piccole elezioni - passa le domeniche come fa di recente il venezuelano Chavez, con l'occhio incollato allo spioncino e la mano sulla pistola. C'è qualcuno che vuole sostenere che la povertà di Cuba, tanto esasperante nei tempi quanto dignitosa nei modi, è in qualche modo paragonabile alla profonda vergogna umana - di cui siamo TUTTI responsabili - delle favelas di Rio de Janeiro?

Fernanda Alene

Comments  
Articolo condivisibile, anche se non molto "rivoluzionario" nei contenuti, magari avrei scelto qualcosa di più affine alla storia di Fidel, più rivoluzionario appunto. Profetico quando parla di Chavez, visto che risale al 2003, anche se non ci voleva molto a profetizzare la sua prematura scomparsa. Segnalo (in positivo) questo articolo su Rischio Calcolato, non esattamente un blog socialista:
rischiocalcolato.it/.../...
Segnalo anche (in negativo) il commento di Saviano:
www.ilfattoquotidiano.it/.../3218969

Quote:

Segnalo anche (in negativo) il commento di Saviano:

Saviano deve solo ringraziare il "fraticello " di Genova se e' arrivato dove e' arrivato, per gli altri che non hanno voluto diventare qualcuno ;-) c'e' solo la magra consolazione che istruzione,sanita',lavoro garantito fanno parte di una dittatura, peggio se comunista :roll:
Il mondo intero anche buona parte di quello occidentale ha riconosciuto alla Cuba di Castro l'importanza e la dignita' di un popolo che ha saputo e sa' sopravvivere meglio di qualsiasi altro, non tradendo mai la parola data al suo leader, personalmente i leader non li amo, ma parafrasando una frase del buon hannibal de cannibal ormai dietro le sbarre....uno stato serio mi avrebbe gia' ucciso o utilizzato in altro modo, ma qui in gabbia per colpa dei mediocri e' peggio della morte.
Per quanto riguarda gli anti-castristi debbo ricordare al signor saviano che la florida al loro arrivo divenne uno stato con il piu' alto tasso di mafia,armi e droga...e' vero dimenticavo saviano senza di esse non sarebbe mai stato nessuno!! :-D
Speriamo che Cuba alla fine non diventi quella in cui prosperavano gangster mafiosi,trafficanti di droga e di chi sa che altro al tempo di baptista,saviano si riconsoli se succedera' avra' altri libri da scrivere e altra retorica da propinare con qualche altra "gomorra".

NULLA FIDELIS NULLO DOLORE / MINISTRI JUSTITIAE DANKO
@Starbust
Ammazza, ti sta proprio simpatico Saviano...in effetti è un personaggio che sono anch'io lontano da apprezzare, nonostante debba girare con la scorta e tutto il resto.
Diciamo che Fidel, essendo un simbolo prima ancora che un leader e un uomo, divide il mondo a metà, per qualcuno è un esempio e per altri il nemico. Nonostante ciò, commenti come quello di Saviano, più che dimostrare ignoranza e/o malafede, vanno semplicemente classificati come tifo da stadio e sostanzialmente non meritano nessuna ulteriore replica.
L'effetto che mi ha fatto, se posso esprimerlo con un paragone, è grossomodo quello che mi avrebbe fatto leggere:

"Morto Achille. Figlio di un puttaniere e di madre iperprotettiva, raccomandato ai massimi livelli, imboscato, busone. Infiniti lutti addusse agli achei, per non parlare dei troiani."
FranZeta:

Quote:

"Morto Achille. Figlio di un puttaniere e di madre iperprotettiva, raccomandato ai massimi livelli, imboscato, busone. Infiniti lutti addusse agli achei, per non parlare dei troiani."

Ma ingannati e sterminati dal paraculo di turno, il quale li ammansi' con dei regali, da qui la famosa frase...diffido dei greci anche quando portano doni!
Saviano e' un "greco" che con la scusa di portare doni..(pensa sia rimasto solo lui a combattere la mafia),non ha fatto altro che mitizzarla,la serie tv e' una delle piu' seguite guadagnandoci pure sui diritti d'autore..no,non mi piace.

NULLA FIDELIS NULLO DOLORE / MINISTRI JUSTITIAE DANKO
Fidel Castro, un uomo di sinistra
www.gennarocarotenuto.it/.../

(…) “Strano dittatore dunque, questo Fidel Castro.
Fu dittatore per mezzo secolo dell’unico paese del continente americano che non ha conosciuto il dramma dei desaparecidos.
Centinaia di migliaia di persone sono state fatte sparire nel frattempo da dittature e democrazie filostatunitensi in tutto il continente.

È triste pensare che solo la dittatura di Fidel Castro abbia fatto da argine al crimine contro l’umanità della sparizione forzata di persone e del terrorismo di stato.
Senza libertà di stampa, Cuba è pur sempre l’unico paese al mondo dove non è mai stato ammazzato un giornalista.
E neanche un sindacalista, laddove in paesi come il Brasile, il Messico, la Colombia ne cade senza rumore uno al giorno.

E neanche un bambino è più morto di denutrizione nell’unico paese che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è libero dalla denutrizione infantile in un continente pieno di terre fertili e acqua potabile ma dove la fame resta uno scandalo.
Il che non significa che per le famiglie cubane sia stato facile in questi decenni mettere sufficienti calorie a tavola ma a Tucumán, nel pieno del neoliberismo reale e con il plauso del Consenso di Washington, si era arrivati al 70% di denutrizione infantile.

Era questa l’alternativa alla rivoluzione cubana?
Gli apologeti ne sono sicuri ma non vi è prova.
Mentre a Cuba si faceva una gran fatica durante il periodo speciale, le democrazie rappresentative dell’America Latina straziata dal neoliberismo – il vero tratto della storia regionale che unisce la guerra fredda a noi – conoscevano i morti per fame, la riduzione indiscriminata dei diritti civili, della scolarità, della salute.
Erano governate da signori per bene, i Carlos Andrés Pérez a Carlos Menem, da Fernando Henrique Cardoso a Felipe Calderón, senza dover neanche più scomodare i Pinochet, i Videla, i Trujillo, i Somoza.” (…)
gli amici dei vari duvalier, somoza, videla, pinochet etc. etc. trovano castro troppo autoritario (e lo era)
In una società dove si tende a dare importanza assoluta all'ultimo modello di smartphone, è facile per quasi tutti pensare a Cuba come ad un paese per "poveri sfigati".
Ora pero' che qui iniziano a mancare i fondamentali basilari per definirci una società civile(istruzione sanità lavoro) forse pensare ad un posto dove queste cose non sono mai mancate, anzi sono un fiore all'occhiello, dovrebbe far pensare su quello che sono le vere basi del vivere civile.
Per i molti che sono scappati in Florida, spesso dentro una camera d'aria da camion attraverso il mar dei caraibi, al di là delle ideologie, lo hanno fatto per andare a fare gli extracomunitari con lo smartphone in tasca, in un paese che li ha sempre considerati buoni per le puttane e il gioco d'azzardo.
Meglio quelli che son rimasti, belli tranquilli in attesa dell'ennesima fiesta, con una montagna di ghiaccio nella piazza principale del paese.
Sarà forse che la democrazia,intesa nella sua accezione originale, non esiste in nessuna latitudine sul globo ???? Però io preferisco chi non la chiama così a "quelli" che si sbrodolano con idee buone solo per la carta del cesso......
Non siamo in democrazia...
m.youtube.com/watch?v=H_yDVl1AGcU
Carpeoro racconta...puntata 3
Articolo vecchio e così così...questi sono i nostri tempi...Fidel ...leader Minimo...e dimenticato...avanti tutta col digitale...Slobbando
Condivido pienamente.
per chi non lo avesse visto consiglio il film di Michael Moore, Sicko.
Pompieri, volontarie statunitensi, vittime delle polveri delle torri gemelle abbattute, impossibilitati a curarsi in patria che ricevono cure gratis a Cuba!
Articolo consigliatissimo: megachip.globalist.it/.../
Onore a Fidel: uno degli eroi del nostro tempo.

Ha mantenuto l'indipendenza del proprio popolo, a costi altissimi per lui e la popolazione, ma per lo meno non hanno subito gli orrori di altri paesi centro-sud americani abusati dagli usa e getta.

Intanto sembra che il fratello non abbia nemmeno una frazione della sua statura morale...tempi duri per Cuba.

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#1 FranZeta 2016-11-26 17:13
Segnalo anche (in negativo) il commento di Saviano:

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Morto Fidel Castro, dittatore. Incarcerò qualsiasi oppositore, perseguitò gli omosessuali, scacciò un presidente corrotto sostituendolo con un regime militare.
Fu amato per i suoi ideali che mai realizzò, mai.
Giustificò ogni violenza dicendo che la sanità gratuita e l'educazione a Cuba erano all'avanguardia, eppure, per realizzarsi, i cubani hanno sempre dovuto lasciare Cuba non potendo, molto spesso, far ritorno.


Ciò che dice Saviano è il sintomo dell'involuzione culturale che progredisce nel nostro paese.
Ha parlato di ideali, bene, quali ideali ha l'occidente? E quali e quanti ideali l'occidente ha realizzato?
Già l'occidente, per varie cause, ma soprattutto per il fine fondamentale di mantenere lo status quo ha società in decadenza, scristianizzate e secolarizzate, con l'erosione sia dei valori fondamentali sia della determinazione di perseguirli,
ha eserciti di disoccupati e di precari per i quali non sembra esserci speranza visto che è deciso che deve restare così,
sono società, negli ultimi anni, da Stati falliti.
Si potrebbe obiettare che l'occidente ha l'ideale della libertà,
liberi liberi siamo noi ma liberì di che?
Di essere disoccupati, precari, di non potere avere figli perchè lo stipendio non basta?
Di pagare le bollette? Le Tasse? Di essere trattati come "pecore da tosare"?
Siamo liberi di curarci come preferiamo? No, il SSN ha le sue cure (quelle volute dagli interessi delle case farmaceutiche, che possono corrompere tutto) e devi seguire quelle, altrimenti ti arrangi da solo.
Siamo liberi di eleggere chi vogliamo, e di essere rappresentati adeguamente in parlamento?
Gli ultimi governi dimostrano che non siamo liberi di eleggere chi vogliamo, che anzi ci viene imposto,
e ridicole leggi elettorali prevedenti premi di maggioranza, sbarramenti e amenità simili dimostrano che in parlamento il popolo non è rappresentato adeguatamente ad una democrazia almeno formale,
ma siamo governati da una minoranza che spesso e volontieri va contro la volontà del popolo.
Qua a Firenze su un cartello del cantiere della tramvia ho visto scritto:
"Firenze ha scelto la tramvia"
in realtà i fiorentini con un referendum hanno detto chiaramente NO alla linea 2 della tramvia (si potrebbe interpretare come un NO a tutto il progetto della tramvia),
ma il risultato è stato sistematicamente ignorato da chi comanda,
oltre al danno di averlo ignorato,
pure la beffa di sentirsi dire che Firenze ha voluto la tramvia, no, è stata IMPOSTA da dei politici che sono andati CONSAPEVOLMENTE CONTRO la volontà popolare.
Forse nel caso della TAV il volere degli abitanti del luogo è rispettato?

Fidel aveva degli ideali,
e già questo non è poco immaginando ai giovani d'oggi dietro tecnologie (internet, tv, smartphone) che rischiano di distrarli ed impoverirli interiormente lasciandoli culturalmente, intellettualmente e politicamente inconsapevoli, tali da non avere nessun ideale, nessun riferimento, nessuna aspirazione al progresso reale della società,
per esempio per avere bollette gratis, sanità gratis, istruzione gratis, e lavoro assicurato,
tutte cose che a Cuba Fidel Castro Ruz ha realizzato tra difficoltà insormontabili.
Queste sono cose eccezionali che non hanno prezzo,
ed è chiaro che in un mondo dominato dal capitalismo,
non poteva permettere l'esistenza della farsa delle elezioni che avrebbero generato lo stesso processo tipico delle DEMO-PLUTOCRAZIE occidentali, corrotte e decadenti,
il o "SOCIALISMO o MORTE" non può essere realizzato con modalità tipo le elezioni almeno fino a quando il popolo non è tutto perfettamente consapevole ed avanzato,
elezioni nelle quali vince o il più ricco, o, per meglio dire, i rappresentanti sostenuti dagli interessi economici più grandi e più importanti, ed in ogni caso il popolo non vince quasi mai (e quando vince si cerca di impedirgli di governare, come in Cile nel 1973 od in Venezuela nel 2002).

Fidel Castro è un esempio da seguire nella sua determinazione di realizzare ideali superiori per un mondo migliore.

Intanto Trump non ha perso tempo e,
senza neanche aspettare la fine del lutto, od il rispetto verso l'attuale Presidente che è ancora Obama,
ha già minacciato Cuba di cambiare l'accordo stretto con Obama secondo i desideri di Washington
www.lastampa.it/.../pagina.html

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#1 FranZeta 2016-11-26 17:13
Segnalo anche (in negativo) il commento di Saviano:

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Morto Fidel Castro, dittatore. Incarcerò qualsiasi oppositore, perseguitò gli omosessuali, scacciò un presidente corrotto sostituendolo con un regime militare.
Fu amato per i suoi ideali che mai realizzò, mai.
Giustificò ogni violenza dicendo che la sanità gratuita e l'educazione a Cuba erano all'avanguardia, eppure, per realizzarsi, i cubani hanno sempre dovuto lasciare Cuba non potendo, molto spesso, far ritorno.


Ciò che dice Saviano è il sintomo dell'involuzione culturale che progredisce nel nostro paese.
Ha parlato di ideali, bene, quali ideali ha l'occidente? E quali e quanti ideali l'occidente ha realizzato?
Già l'occidente, per varie cause, ma soprattutto per il fine fondamentale di mantenere lo status quo ha società in decadenza, scristianizzate e secolarizzate, con l'erosione sia dei valori fondamentali sia della determinazione di perseguirli,
ha eserciti di disoccupati e di precari per i quali non sembra esserci speranza visto che è deciso che deve restare così,
sono società, negli ultimi anni, da Stati falliti.
Si potrebbe obiettare che l'occidente ha l'ideale della libertà,
liberi liberi siamo noi ma liberì di che?
Di essere disoccupati, precari, di non potere avere figli perchè lo stipendio non basta?
Di pagare le bollette? Le Tasse? Di essere trattati come "pecore da tosare"?
Siamo liberi di curarci come preferiamo? No, il SSN ha le sue cure (quelle volute dagli interessi delle case farmaceutiche, che possono corrompere tutto) e devi seguire quelle, altrimenti ti arrangi da solo.
Siamo liberi di eleggere chi vogliamo, e di essere rappresentati adeguamente in parlamento?
Gli ultimi governi dimostrano che non siamo liberi di eleggere chi vogliamo, che anzi ci viene imposto,
e ridicole leggi elettorali prevedenti premi di maggioranza, sbarramenti e amenità simili dimostrano che in parlamento il popolo non è rappresentato adeguatamente ad una democrazia almeno formale,
ma siamo governati da una minoranza che spesso e volontieri va contro la volontà del popolo.
Qua a Firenze su un cartello del cantiere della tramvia ho visto scritto:
"Firenze ha scelto la tramvia"
in realtà i fiorentini con un referendum hanno detto chiaramente NO alla linea 2 della tramvia (si potrebbe interpretare come un NO a tutto il progetto della tramvia),
ma il risultato è stato sistematicamente ignorato da chi comanda,
oltre al danno di averlo ignorato,
pure la beffa di sentirsi dire che Firenze ha voluto la tramvia, no, è stata IMPOSTA da dei politici che sono andati CONSAPEVOLMENTE CONTRO la volontà popolare.
Forse nel caso della TAV il volere degli abitanti del luogo è rispettato?

Fidel aveva degli ideali,
e già questo non è poco immaginando ai giovani d'oggi dietro tecnologie (internet, tv, smartphone) che rischiano di distrarli ed impoverirli interiormente lasciandoli culturalmente, intellettualmente e politicamente inconsapevoli, tali da non avere nessun ideale, nessun riferimento, nessuna aspirazione al progresso reale della società,
per esempio per avere bollette gratis, sanità gratis, istruzione gratis, e lavoro assicurato,
tutte cose che a Cuba Fidel Castro Ruz ha realizzato tra difficoltà insormontabili.
Queste sono cose eccezionali che non hanno prezzo,
ed è chiaro che in un mondo dominato dal capitalismo,
non poteva permettere l'esistenza della farsa delle elezioni che avrebbero generato lo stesso processo tipico delle DEMO-PLUTOCRAZIE occidentali, corrotte e decadenti,
il o "SOCIALISMO o MORTE" non può essere realizzato con modalità tipo le elezioni almeno fino a quando il popolo non è tutto perfettamente consapevole ed avanzato,
elezioni nelle quali vince o il più ricco, o, per meglio dire, i rappresentanti sostenuti dagli interessi economici più grandi e più importanti, ed in ogni caso il popolo non vince quasi mai (e quando vince si cerca di impedirgli di governare, come in Cile nel 1973 od in Venezuela nel 2002).

Fidel Castro ha dimostrato al mondo intero che si può e si deve dare al popolo i servizi gratis,
e tutto quanto è possibile col progredire della tecnologia (l'esatto opposto di ciò che avviene in occidente dove la privatizzazione la fa da padrone)
che si deve governare per il popolo e non contro di esso (come in Itala),
che si può e si deve non essere comandati dagli USA.

Fidel è un esempio, mi auguro che molti giovani lo studino e prendano esempio da lui.

Quote:

Si potrebbe obiettare che l'occidente ha l'ideale della libertà,
liberi liberi siamo noi ma liberì di che?

Non siamo liberi. Una persona per essere libera deve innanzitutto avere sufficiente tempo libero, essere economicamente indipendente e poter cambiare residenza e lavoro.
Ripeto qui ciò che scritto su altri socialmedia: Fidel Castro è uno di quelli che rimangono schiavi della propria immagine e non capiscono quando è il momento di ritirarsi.
Il cuore di questo articolo sta qui:


Quote:

Ma la differenza, credo, è che Castro lo faccia per disperazione, l'occidente per egoismo ipocrita.

Su questo si doveva e si dovrebbe - ANCORA - ragionare.
Chi sa quando verrà il giorno che un presidente del consiglio in Italia sarà capace di usare queste parole. Invece che farne aria fritta all'opposizione, come sempre da cinquant'anni a questa parte: TUTTI.

Per Saviano poi, cosa si aspetta a levargli la scorta e mandarlo a lavorare in un'acciaieria? Cioè, questo personaggio, bisogna anche pagarlo, capito la madonna? Non fa un cazzo dalla mattina alla sera, gira l'acqua calda, la rivende come fosse vino d'annata, lo invitano a destra a manca, che neanche il Dalai Lama, dovrebbe sposarsi con la Littizzetto, un'altra buona che, come avevo previsto qualche settimana fa, è venuta bene allo scoperto, lei e il suo amico fazioso, l'altro comunista pagato a botte di mutui a puntata con la sua faccia imbellettata a fare la morale a destra e a manca coi soldi del canone, senza arte né parte, non sa fare un cazzo, non fa ridere, fa domande che neanche Mike Bongiorno ubriaco faceva, e rompono pure i coglioni a Castro. Che marea di merda.