Partendo dalla recente denuncia di Roger Waters contro gli "Elmetti Bianchi", Red Ronnie compie un interessante excursus sul modo in cui il potere ha gestito la forza devastante degli artisti del rock negli ultimi 50 anni, e in particolar modo come è stata operata la lenta sostituzione fra artisti politicamente impegnati e semplici cantanti di facciata, che non rappresentano più alcun pericolo per lo status quo.

Fonte Byoblu

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Comments  
anche se sono bravi è sbagliato considerarli eroi
Sono arrivato a venti minuti...Beh lui è tenero, vagamente ingenuo sugli accadimenti, Bono e la politica, mah..
Direi che dal 1978 fino agli anni 90' c'è stato un picco notevole..gli stessi King Crimson o Pink Floyd..erano diventati decisamente più orecchiabili...e quanta scelta, immensa...

Oggi è decaduto perché non c'è il terreno alla genialità...ell'eventuale suo corrispondente...guarda che schifo, commento con una tastiera dell'ottocento...piuttosto che chiacchierare in piazza, vicino all'acqua, sopra un promontorio con una strana sigaretta...
c'è qualche inesattezza a proposito dell'incidente di Rino Gaetano. Si scontrò con un autocarro e non contro un albero. Fu ricoverato al policlinico Umberto I° e quindi trasferito (dopo qualche tentativo telefonico) al Gemelli. Morì alle 6 del mattino e l'incidente avvenne alle 4.
Le implicazioni di quanto dicono sono moltissime....il quadro è evidente, squallido, e fotografa la realtà anche al di là della musica e i suoi "eroi", scomparsi! :-(
Bah..me lo sono guardato tutto...Red Ronnie abituato al Revox parla con un disturbo allucinante(l'avete notato che durante l'intervista ci sono interferenze?), a scadenza "regolare"..
..vah che schifo internet.!
..quello che forse ha ucciso la musica e i fumetti osé...naturalmente ben altro!

Per rilanciare la musica si va tra le persone...

PS...fossi "famoso" desidererei non certo apparire su un volgare foglio elettronico come Wikipedia, ma almeno citato nell'annuale WHO'S WHO.!.
.pollice verso..
Sarei curiosa di sapere quanti anni hai OrtVonAllen...
Toccano molte questioni, concordo con tutto quello detto sia da Red che da Messora. Qui ce ne sarebbe da dire in quanto l'appiattimento musicale fa, a mio avviso, parte del processo di impoverimento culturale studiato a tavolino e messo in essere da decenni. Esistono dei documenti declassificati CIA dove si parla di piani ben precisi per sponsorizzare i film cassetta, la musica demenziale e quant'altro possa uccidere tutto quello che una volta era di qualità. Il commento di Messora è azzeccassimo quando parla di brani con accordi sempre più poveri e, aggiungo io, melodie a volte con una nota sola che si ripete. Siamo al parossismo dell'anti-musicalità. Ma anche all'impoverimento di quest'ultima non solo nel campo della musica leggera ma anche di quella classica. Da sempre la musica è un potentissimo mezzo di propaganda (utilizzato da governi, dittatori, Re ecc per la manipolazione delle masse in quanto linguaggio emotivo). Ovviamente, una volta capita l'importanza e la gravitas del messaggio di un Hendrix et similia, il sistema ha dovuto porre ai ripari ed infestare la musica leggera con droghe e quant'altro fosse sufficiente a disinnescare i messaggi promossi da cantanti e rockstar. Oggi non scrive quasi più nessuno, si è usato il computer come mezzo per rubare la musica altrui e spacciarla a costo zero attraverso la rete e si usa il computer per 'campionare' passaggi (al limite della legalità) di altre canzoni che verrano poi rigurgitate in brani che hanno molto di tecnologico e nulla d'artistico. C'è sempre da chiedersi come facessero certi (come R. Gaetano) ad avere notizie preferenziali e confidenziali da inserire nelle loro canzoni. Lo stesso dicasi per le altre arti, quelle figurative (vedi quando si sia impoverita la fotografia ridotta a selfie di maniche di idioti a piede libero) e la pittura che spesso sembra una rappresentazione di uno che ha avuto un attacco di Parkinson mentre teneva un pennello in mano... Non parliamo poi del cinema, una cosa pietosa, ultimamente (della serie: la trama a sostegno degli effetti speciali e non viceversa). I film d'autore non si sa più chi li fa. Mah...
Secondo me è andata diversamente, oggi i nuovi cantanti che diventano noti al grande pubblico sono in gran parte persone che aspirano alla fama in se o comunque il lavoro che viene loro proposto non è semplicemente quello di cantante ma quello di personaggio famoso; per cui fanno un talent, poi subito delle pubblicità, poi pubblicano un libro, poi partecipano a polemiche su twitter, poi compaiono sulle riviste ed infine tornano ai talent e così si chiude il grande cerchio della vita.

Perché è successa questa cosa? Probabilmente i discografici hanno ritenuto che questo sistema di mungitura sia più conveniente rispetto al reclutamento di bravi autori e cantautori, perché magari i loro dischi venderebbero molto di più, ma

1) avrebbero costi di produzione più alti per via della ricerca degli arrangiamenti migliori (mentre oggi gli arrangiamenti dei vari brani sono molto simili)
2) alcuni cantanti aspettano molto tempo per far uscire un nuovo disco
3) cantanti del genere acquistano un potere indipendente dalla casa discografica
4) non puoi spremerli, difficilmente fanno qualcosa in più che produrre musica (pubblicità, gossip, libri)
5) e un'altra che non mi ricordo

... quindi io penso che i discografici abbiano preferito le vacche da mungere, ma non potevano permettere che questi animali si trovassero a competere contro autori bravi (non dico geniali, originali, scomodi e politicamente impegnati, dico solo bravi) altrimenti il pubblico si sposterebbe verso questi ultimi e gente come Emma Marrone non potrebbe emergere. Ma questo prescinde dall'impegno, per esempio se Laura Pausini esordisse oggi coi suoi brani degli anni '90 (non scritti da lei, ma questo non centra) sarebbe la fine di tutti o quasi gli altri cantanti famosi.

Quindi i discografici preferiscono le mucche, ma ovviamente tra le mucche non si trovano personaggi scomodi e anche se ce ne fossero non importerebbe a nessuno, perché quello che producono non ha nessun impatto, non essendo la loro musica abbastanza buona.
Gli autori anni '90 della Pausini non erano scomodi, ovviamente, erano solo bravi, ma è tra gli autori bravi che si possono trovare quelli che diventano scomodi.

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Ah, che coincidenza, proprio adesso a The Voice c'è una che sta cantando un brano politico su democrazia e stato sovrano, ma non importerà a nessuno!
Solo negli anni '70 la musica rock/pop di qualità, per restare in questo ambito, diventò fenomeno di massa, inutile citare i mostri sacri che determinarono questo fenomeno irripetibile.
Dopodichè si è arrivati al disastro in stile MTV, ninfette di vario genere e porcherie assortite, con stadi italiani riempiti da gente come Ligabue, che è una vergogna per la musica tout-court.
Di contro, a inizio mese sono andato a vedere a Trezzo un meraviglioso concerto di Angra e Geoff Tate, quest'ultimo icona vivente del metal progressive ed ex guida dei Queensryche, ed eravamo tristemente in quattro gatti e mezzo. Ma loro c'erano e noi, seppur pochi, c'eravamo (rockrebelmagazine.com/.../...)
E' quindi profondamente errato pensare che non esistano più fior di artisti, basta cercarli al di fuori dei canali mainstram, anche in questo caso.
Quanti di voi per esempio sanno che il gruppo americano degli Shadow Gallery, ha prodotto a fine anni '90 un meraviglioso e altamente qualitativo concept album, intitolato "Tyranny", con tanto di brano all'interno intitolato "New World Order" ?
Ed è solo un esempio fra mille, grazie al cielo siamo ancora lontanissimi (almeno spero) da un sistema che sia in grado di azzerare in assoluto e alla fonte la creatività e la bellezza. Di sicuro le nasconderà, le umilierà, non le promuoverà, ma finchè non verremo ridotti, come da ben noti progetti, a zombie senza nè arte nè parte, l'arte continuerà a trovare degni interpreti e avidi appassionati in grado di apprezzarla.

Quote:

La politica non ha mai aiutato la cultura…

Su questo sono pienamente in sintonia con Red Ronnie. La politica (così come la chiesa) ha sempre aborrito i veri intellettuali, gli artisti impegnati a vari livelli, musicale, figurativo, letterario. Non perché sono un suo fan ma il Frank Zappa negli States ha creato non pochi problemi ai politici dell’epoca scrivendo testi al vetriolo tanto da doversi difendere dinanzi al P.M.R.C. (Parents Music Resource Center), un’associazione capitanata dalla moglie di Al Gore che aveva il compito di sottoporre a severi controlli ed eventualmente censurare i contenuti di determinati prodotti discografici che, secondo i dettami dell'associazione, avrebbero potuto offendere il buon costume. Nell’America bigotta, perbenista e ipocrita, Zappa fu veramente un lampo a ciel sereno ma caratterialmente era uno che se ne fregava e andò avanti con i suoi testi che oscillavano tra un serio impegno sociale e solenni e divertentissime prese per il culo al potere. Ma anche qui in Italia abbiamo avuto artisti che, in qualche modo, hanno apportato una vera e propria rivoluzione in campo musicale dando non poco fastidio al potere costituito. Penso a Fabrizio De Andrè, a Giorgio Gaber, a Claudio Lolli a Francesco Guccini. Fabrizio De Andrè fu anche tacciato di essere un terrorista, tanto il potere (che lui odiava a morte) lo aveva sul gozzo, lui e i suoi testi… www.repubblica.it/.../de-andre-schedato.html.
Certo oggi artisti che possano essere considerati veri antagonisti al potere nel senso autentico del termine ce ne sono pochi e quei pochi sono cosiddetti “di nicchia” (penso ad esempio ad Alessio Lega, cantautore anarchico molto impegnato socialmente su vari fronti) ma sono in pochi a conoscerlo.
Per il resto…sono solo canzonette….

Un assaggio zappiano tanto per rendesi conto...

www.youtube.com/watch?v=KOVJpIa_SyY
Impegnati politicamente o no, attenti al sociale o no, i musicisti sono artisti a tutti gli effetti e come tutti gli artisti possono influenzare le tendenze e le opinioni di intere generazioni,bellissima l'ultima intervista ad Augusto Daolio,indimenticabile cantante dei Nomadi e pittore di un certo rilievo,nonche' paroliere, alla fine del suo intervento pronuncio' la frase..."noi artisti siamo responsabili del bello e del brutto del mondo"precisando una volta per tutte che anche la loro categoria ha delle responsabilita' enormi sul pubblico al pari di politici,sociologhi,economisti,ecc.
Personalmente ebbi una discussione su questo argomento con una persona che guarda l'artista come cosa a se stante e libera di fare,scrivere,cantare quello che vuole,perche' tanto sono artisti e se c'e' qualche tredicenne deficente che dopo avere ascoltato "heroin" di lou reed o "brown sugar" degli stones,vuole provare e rimane ucciso tanto meglio, uno in meno!!!! :-o
Scaricando la colpa sul tredicenne "deficente".
Proseguendo la discussione ed in particolare sui cantautori italiani che dopo l'impegno hanno cambiato immagine deludendo il loro vecchio pubblico che li aveva seguiti ed arricchiti comprando dischi e andando ai loro concerti,questa persona li giustifico' dicendo che all'epoca avevano vent'anni e potevano essersi sbagliati,del resto edoardo bennato lo ha scritto...sono solo canzonette!
Qui non si tratta di elevarli al rango di eroi,ma che abbiano forti influenze sul loro pubblico questo e' innegabile come forti responsabilita' su quello che propongono,fanno parte anche loro della societa' ed hanno un arma in mano molto pericolosa se usata male,se ne convincano le persone che pensano che gli artisti siano un'elite' a cui e' permesso tutto,anzi a costoro voglio proporre un brano che postero' molto spesso...a buon intenditor.. ;-)



IN RED WE TRUST
#10 Adonis - Su Zappa sono d'accordo un genio (anche musicalmente parlando - c'è addirittura un lavoro sinfonico registrato con la LSO - London Symphony Orchestra). Su gli altri un po' meno. Ovvero sono d'accordo sull'impatto che hanno avuto per via dei testi, ma a livello musicale fanno abbastanza schifo. E per cortesia non venitemi a dire de gustibus perché non è proprio così. I compositori validi nell'ambito della musica leggera in Italia sono Lucio Dalla (jazzista tra l'altro) e altri nomi tra cui il grande Piero Cassano il mio amico Giorgio Moroder (di Ortisei un posticino sperduto sulle montagne dell'Alto Adige che ha messo in atto una vera e propria rivoluzione), il mio amico Bruno Fogliani compositore con 10 anni di composizione e contrappunto alle spalle - vecchia scuola - (ghost writer) deceduto due anni fa che fu il maestro di Claudio Baglioni. Poi vanno ricordati altri grandi quali Pino Daniele, Gianni Bella (ottimo autore) e pochissimi altri incluso il grande duo Battisti/Mogol. Se poi parliamo di testi, preferisco leggermi Pasolini... Comunque parliamo dei talenti, una voce come Mina e Antonella Ruggero ce la sogniamo oggi giorno... Quanto riguarda alla complessità della musica scritta, Messora ha perfettamente ragione. Oggi si parla di giri armonici idioti senza dissonanze (che in musica se utilizzate bene come fa Dalla ad esempio ci stanno tutte), senza arrangiamenti raffinati (come quelli del Motherfunker of the Motherfunkers Jerry Hay!! Ascoltatelo sui dischi di Al Jarrreau che roba!! Scusate il francese ma Lui è ECCEZIONALE e mi fa letteralmente Impazzire ogni volta che lo sento!!) Tutto questo oggi non c'è più...
#11 starburst3 - Scusa l'OT ma Red chi?
#13 Vapensiero

Quote:

#11 starburst3 - Susa l'OT ma Red chi?

Raymond "red" reddington,personaggio chiave della serie tv "the blacklist". ;-)

IN RED WE TRUST
#14 starburst3 - ah.. capito, grazie
#12 Vapensiero

Quote:

Su gli altri un po' meno. Ovvero sono d'accordo sull'impatto che hanno avuto per via dei testi, ma a livello musicale fanno abbastanza schifo.

Sempre premettendo che rispetto le opinioni altrui, dire però che gli autori che ho citato “fanno schifo musicalmente” mi pare un tantino esagerato. Capisco che a molti sono indigesti perché fanno parte di quegli artisti che o li si ama o li si odia. Non c’è via di mezzo. Io personalmente ho amato ed amo ancora soprattutto Gaber e De Andrè…Guccini effettivamente mi ha deluso parecchio perché nella sua sornioneria si sta conformando un po’ troppo al sistema che un tempo aveva combattuto (quando l'ho visto a San Pietro col Papa mi sono cadute le braccia per non dire altro). Riguardo al piano musicale, devi però considerare che specialmente Gaber faceva Teatro Canzone, quindi a volte la musica faceva da sfondo ai suoi spettacoli. Erano i testi ad essere importanti. De Andrè aveva invece molto a cuore la melodia ed era attentissimo non solo alle parole ma anche alla musica che rivestiva i suoi testi, indubbiamente molto affini alla poesia. Ovviamente sono punti di vista sui quali e comunque bello confrontarsi e ogni autore fa parte un po’ della nostra storia personale. D’accordissimo sulle voci di Mina e di Antonella Ruggero (Mina aprì la strada a De Andrè cantando in TV La canzone di Marinella). Sono voci inimitabili, uniche e credo irripetibili.

Quote:


#10 Adonis 2018-04-27 07:21

Citazione:


La politica non ha mai aiutato la cultura…
Su questo sono pienamente in sintonia con Red Ronnie. La politica (così come la chiesa) ha sempre aborrito i veri intellettuali, gli artisti impegnati a vari livelli, musicale, figurativo, letterario

Ma certo!.. Michelangelo era solo incapace come Leonardo da Vinci.. Vivaldi uno stonato che si credeva il Ligabue del tardo rinascimento..Bonaventura Cavalieri ( pose le basi del calcolo a Newton e Leibniz ) un somaro in matematica.. Pacioli un mentecato che manco sapeva contare le monete nel borsello..

Ho capito: Per te gli intellettuali sono Odifreddi e Daniele Luttazzi ( che di originale non aveva neanche il cognome.. perché per me Luttazzi sarà sempre Lelio ).
Non ho mai capito se sia la propaganda a scegliersi le vittime o se siano i somari a scegliersi la propaganda..

Qualcuno che sta discutendo sui francobolli riesce sempre ad infilarci le critiche alla Chiesa.. Critiche che mettono in risalto i propri pregiudizi..

De Andrè ( ho visto un paio di concerti negli anni 70 e 3 o 4 sue canzoni sono veramente stupende.. ) musicalmente è forse un po' sopra al livello di un Ligabue.. ma per i fan di De Andrè contano i testi delle canzoni.
#17 mangog

Beh, la santa inquisizione non è una leggenda e parecchi liberi pensatori sono finiti arrostiti pur avendo detto cose “buone e giuste”. La vogliamo vedere questa realtà si o no?? A volte si tranciano giudizi gratuiti sugli altri (oltretutto dando gratuitamente del somaro). Ok sono uno dei tanti tantissimi somari, ignoranti che vaga per il mondo, ma non mi sembra di avere mai insultato nessuno qui su LC… comunque vedo che qualcuno non perde l’abitudine. Ho solo espresso quello che penso e non mi vergogno. Sono ateo, detesto l’istituzione chiesa e allora? Cosa dovremmo ascoltare “Bianco fiore simbolo d’amore”? Che la chiesa abbia tentato e tenti tuttora di mettere laddove è possibile dei paletti è un dato di fatto. Che la politica se ne sbatte della cultura è un’altra realtà penosa. Come diceva quell’imbecille di Tremonti? “Con la cultura non si mangia”. Pensiero stupendo da prendere ad esempio, un meraviglioso messaggio per i posteri…

PS: detesto Daniele Luttazzi e la sua ironia scurrile e imbecillesca....

Quote:


#18 Adonis 2018-04-27 10:23
Beh, la santa inquisizione non è una leggenda e parecchi liberi pensatori sono finiti arrostiti pur avendo detto cose “buone e giuste”. La vogliamo vedere questa realtà si o no?? A volte si tranciano giudizi gratuiti sugli altri (oltretutto dando gratuitamente del somaro). Ok sono uno dei tanti tantissimi somari, ignoranti che vaga per il mondo, ma non mi sembra di avere mai insultato nessuno qui su LC… comunque vedo che qualcuno non perde l’abitudine

Ma ti riconosci in coloro che scelgono la propaganda che si meritano ?.. Per definizione si è vittime della propaganda.. e scegliersi la propaganda è una cosa assurda ..che può capitare.

Ai tempi della Santa Inquisizione la Chiesa non ha mai condannato a morte nessuno.
Non poteva condannare a morte nessuno il tribunale ecclesiastico.
Solo i tribunali civili avevano questo potere.
I tribunali ecclesiastici sono stati una necessità per limitare la follia dei tribunali civili che si non facevano problemi a condannare al rogo .. una causa per il rogo il tribunale civile la trovava sempre.. magari strumentalizzando in maniera impropria la religione..
Nei paese protestanti la caccia alle streghe ha causato almeno 50.000 morti accertati e documentati.. l'inquisizione Cattolica ( che non poteva condannare a morte ma solo dichiarare l'eresia ) ha sulle spalle la "colpa" di un centinaio di roghi.. quasi tutti in Spagna.

P.S lascia stare Wikipedia come fonte..


Un esempio: Se cercate qualcosa sulla GHISA ( siderurgia ) su Wikipedia Inglese scrivono che sono stati i cinesi a scoprirla per primi
Su Wikipedia Italia non c'è nessun accenno alla Cina..ma solo all'Europa ed Italia.
#19 mangog

Quote:

Ai tempi della Santa Inquisizione la Chiesa non ha mai condannato a morte nessuno.

Veramente non è proprio così, comunque come mio stile rispetto le tue vedute…
cristianesimo.it/inquisizione.htm
#16 Adonis - Sui testi nulla da dire, ma se vogliamo mettere i puntini sulle 'i' preferisco Pasolini, Sciascia, o altri Autori (la maiuscola di proposito). Quanto ho scritto precedentemente mi riferisco alle musiche. Sul discorso del rispetto del gusto altrui, non ci piove, quello va rispettato e non ho nulla da dire. Sul discorso invece della qualità delle musiche, ne avrei molto da dire, invece. Il rispetto del gusto altrui non esclude il fatto che vi possano essere persone che ascoltano porcherie immense. E un pochino di musica, ci capisco... il mio è un giudizio tecnico/qualitativo. Poi c'è a chi piace il liscio di Casadei... Capisci quello che voglio dire?
#21 Vapensiero

Quote:

Capisci quello che voglio dire?

Si, ok hai reso bene l’idea… ;-)
Comunque d'accordissimo con te soprattutto su Pasolini, un autore quanto mai attuale che andrebbe maggiormente rivalutato se non altro per i contenuti dei suoi scritti che sarebbero un toccasana per le giovani generazioni....
Non sono d'accordo con le argomentazioni di Red secondo le quali le cause che hanno portato alla decadenza della musica leggera siano state prima la diffusione massiccia di certe droghe e poi la liberalizzazione gratuita della musica.
Sembra di assitere piuttosto ad un film già visto. La stessa vicenda è già accaduta molto tempo fa in Grecia, nei secoli che seguirono alla nascita della tragedia.
Il socratismo, come allora, ha semplicemente avuto la meglio sullo spirito dionisiaco. Di conseguenza l'artista politicamente impegnato, piuttosto che rappresentare un passo verso l'arte, è stato in realtà un momento di normalizzazione dell'arte.
Mi spiego. L'artista deve essere a-morale, altrimenti non sarebbe più un artista. L'artista politicamente impegnato ha contribuito invece al sorgere di una nuova morale, che alla fine è scaduta nell'immoralità più idiota e degradante dei nostri tempi.
L'arte ha origine dalla natura per questo non apparterrà mai all'uomo. Ha origine dalla fonte originaria della creazione: dal suono; e via via che si allontana da questa fonte primaria, prima con l'uso dei fonemi, poi con i significati, poi con l'uso dei segni grafici e dei simboli, poi con le immagini e infine con il sentimento di pudore che sorge inevitabilmente dal loro moltiplicarsi; smarrisce completamente la fonte di qualsiasi esperienza estetica/estatica.
@ Adonis

Guarda che la Chiesa è stata fonte di ispirazione per capolavori assoluti, nel tempo riadagiati e divulgati a giovamento dei fini di padiglione... prendi per es. il contributo delle suore carmelitane con Meno male che Cristo c'é... è stato rivisitato persino in politica! :-)

Cmq sullo scadimento generale di testi e musica ci ha speso qualche parola recentemente anche il Pennetta, è evidente che ormai siamo all'ammazzacaffé.

Quote:


#20 Adonis 2018-04-27 10:57
#19 mangog

Citazione:


Ai tempi della Santa Inquisizione la Chiesa non ha mai condannato a morte nessuno.
Veramente non è proprio così, comunque come mio stile rispetto le tue vedute…
cristianesimo.it/inquisizione.htm

Ma che fonte è ?

Paolo Mieli EBREO e storico ed uno dei direttori giornalistici più influenti in Italia è uno dei tanti studiosi che hanno obiettivamente ridimensionato alla storica realtà l'inquisizione ed i roghi della Chiesa.. CHE TI RIPETO NON AVEVA IL POTERE DI CONDANNARE MA SOLO DI DICHIARARE L'ERESIA.. per evitare che fossero i contadini del villaggio a processare il primo che passava inventandosi motivazioni di tutti i tipi.. e quella religiosa era la preferita dai contadini..

Comunque tu sei libero di restare vittima della propaganda.. Te la meriti.

Quote:

Paolo Mieli EBREO e storico ed uno dei direttori giornalistici più influenti in Italia è uno dei tanti studiosi che hanno obiettivamente ridimensionato alla storica realtà l'inquisizione ed i roghi della Chiesa.. CHE TI RIPETO NON AVEVA IL POTERE DI CONDANNARE MA SOLO DI DICHIARARE L'ERESIA.. per evitare che fossero i contadini del villaggio a processare il primo che passava inventandosi motivazioni di tutti i tipi.. e quella religiosa era la preferita dai contadini..

E le tue fonti quali sarebbero? Quindi ad esempio i Càtari si sarebbero autoestinti? La chiesa che sia cattolica o protestante è un covo arimanico che oggi va a braccetto con gli anglo-sion e si spartiscono il mondo occidentale.
#25 mangog

Lasciamo stare Paolo Mieli per favore un voltagabbana di proporzioni galattiche, che negli anni della contestazione faceva parte di quei gruppettari denominati “Molotov e Champagne” e che hanno abiurato il loro passato in modo indegno. Capisco che si possa cambiare idea ma rinnegare del tutto ciò che è stato è pietoso (ciò vale anche per Giampiero Mughini, uno dei fondatori del Manifesto) che ora si indigna quando sente parlare di lotta di classe perché suo dire fa parte di un linguaggio obsoleto….Mah! A me sta gente che rivista la sua vita a 360 gradi non è mai piaciuta, soprattutto sti pseudorivoluzionari che ora fanno parte di quei radical chic e impartiscono lezioni di bon ton politico, storico ecc… agli altri.
Tornando a Paolo Mieli e co. Massimo Fini che non mi pare sia uno sprovveduto e secondo me è uno dei pochi intellettuali degni di questo nome presenti attualmente nel panorama italiano scrive:
Potere Operaio, Potop per gli amici, era un minuscolo gruppuscolo della sinistra extraparlamentare, il più estremista di tutti se si eccettuano le Brigate Rosse che però allora erano ancora agli inizi, formato dai figli dell'aristocrazia e dell'altissima borghesia, prevalentemente romana (oltre a Diana Perrone, figlia dell'allora proprietario del Messaggero e del Secolo XIX, c'era, fra gli altri, Paolo Mieli, attuale direttore del Corriere della Sera) e da qualche sottoproletario raccattato nelle borgate e usato come manovalanza.
Qui l’articolo completo di Massimo Fini
www.massimofini.it/2004/champagne-e-molotov
#26 Senna

Quote:

E le tue fonti quali sarebbero? Quindi ad esempio i Càtari si sarebbero autoestinti? La chiesa che sia cattolica o protestante è un covo arimanico che oggi va a braccetto con gli anglo-sion e si spartiscono il mondo occidentale.

I cattolici sono da sempre reazionari per definizione, sono assolutamente privi di tolleranza e di serenità perché non si accontentano di esercitare quello che è un loro sacrosanto diritto – che è quello di credere – ma pretendono di essere i depositari di una verità che va imposta agli altri e che non può assolutamente essere messa in discussione. E comunque, per tornare a bomba sui cattivi maestri e propagande varie, forse pochi sanno che le canzoni di Fabrizio De Andrè vennero trasmesse anche dalla Radio Vaticana in tempi non sospetti…
A me piace documentare sempre quanto affermo….
La strana situazione di FABRIZIO DE ANDRE’ cantautore dei poveri: LE SUE CANZONI CENSURATE DALLA RAI-TV, PIACCIONO IN VATICANO
qui un articolo completo per chi fosse interessato
www.viadelcampo.com/bolero_5_5_68.htm
Grazie Adonis per questo articolo su De Andrè..
La tanto additata Disco Music, che condizionò lo stesso Bowie!
La "disco" ebbe un tracollo qualitativo negli anni 90'...cominciò con la House/Ibiza, per appiattirsi nel nonnulla.
Direi che anche il Rap ha contribuito a rendere "ripugnante" i messaggi sociali...
Non credo proprio che un testo "intelligente" spodesti il suono in sé...anche perché chi capiva le parole inglesi in una canzone, erano pochi...Che delusione Red red whine(UB40)..che parla di vino rosso..musica potente comunque...
Il reggae...fu sostituito dal pasticciato reggaeton...il dub, la musica elettronica di qualità, sparita...
C'era Vangelis, Sakamoto, Oldfield, Jarre, Kraftwerk,Tangerine Dream, Moroder, Isao Tomita.. eccetera...che senza parole erano comunque rivoluzionari...

Peonia Peonia, spesso mi sento un 90enne, altre 16enne, fai una media...l'età è importante per la consapevolezza, quando ascolto coetanei che sottolineano una bella giornata di sole...quando è zeppa di scie chimiche, velato ed accecante, e il cielo blu in cartolina...mah
#27 Adonis
Piccolo OT :-D

Paolo mieli e' stato uno dei fondatori di potop, dall'ultimo saggio di Fasanella su Moro e sui documenti desecretati sia britannici che statunitensi, risultano insieme a lc,lotta continua non luogocomune :-D ,infiltrati manovrati e finanziati da servizi segreti della nato e nel caso Moro anche dal patto di varsavia!
Per quanto riguarda il padre di mieli ( famoso ebreo anglofilo) e' stato uno dei fondatori dell'ansa e uno degli organizzatori del convegno all'hotel parco dei principi di Roma del 1965,convegno che pose le basi per l'inizio della strategia della tensione degli anni 70 del secolo scorso.
Quello che a me fa rodere il culo che al signor mieli paolo e' stata affidata la conduzione di un canale "sensibile" come rai storia e questa la dice tutta su come intendono l'informazione i signori del mainstream.
P.S. Dimenticavo un altro "pilastro" del canale rai storia, tal massimo bernardini, a suo dire frequentatore negli anni 70 sia di stampa alternativa sia del macondo, locale anni 70 fondato anche da quel Mauro Rostagno deluso a abbandonato nonche' venduto dai suoi ex compagni e assassinato dalla mafia "versione ufficiale",dai servizi "versione ufficiosa",(ma dov'e' la differenza?), perche' non voleva che la sua comunita'diventasse come tante altre,merce di scambio per spie e trafficanti vari.
Altro che voltagabbana!

IN RED WE TRUST
@ Vapensiero - Sono contento che qualcuno lo abbia detto, schifo mi sembra esagerato, ma non mi sembrano certo quelli gli autori migliori che abiamo avuto. Questo discorso però riguarda la musica, non l'impegno.

Adonis -

Quote:

De Andrè aveva invece molto a cuore la melodia

Sì, le melodie degli altri :-x
#32 Nomit - beh sai, senza voler fare lo snob (che credimi non è il mio caso) ma se uno cresce a pane e Verdi, Beethoven, Rossini, Keith Jarrett, Chick Corea, Pat Metheny, Miles Davis, Michael Breker, Charlie Parker e quant'altro, sinceramente non riesco a trovare un altro sinonimo... Comunque magari un giorno scrivo un articolo su questa questione. Buona giornata (scappo in aeroporto ritorno in Italia rega'!)
Ah,il piccolo slobbino è ancora in giro ?

Quote:

Paolo Mieli EBREO e storico ed uno dei direttori giornalistici più influenti in Italia è uno dei tanti studiosi che hanno obiettivamente ridimensionato alla storica realtà l'inquisizione ed i roghi della Chiesa

certo sono i loro amichetti
Ti ringrazio starburst3 per questa tua integrazione mi mancavano alcuni dati....grazie davvero

Quote:


#27 Adonis 2018-04-27 11:28
#25 mangog

Lasciamo stare Paolo Mieli per favore un voltagabbana di proporzioni galattiche, che negli anni della contestazione faceva parte di quei gruppettari denominati “Molotov e Champagne” e che hanno abiurato il loro passato in modo indegno. Capisco che si possa cambiare idea ma rinnegare del tutto ciò che è stato è pietoso (ciò vale anche per Giampiero Mughini, uno dei fondatori del Manifesto) che ora si indigna quando sente parlare di lotta di classe perché suo dire fa parte di un linguaggio obsoleto….

Forse ti è sfuggita una cosa.. Gli ebrei se potessero far sparire la Chiesa Cattolica userebbero anche le danze della "pioggia" degli Indiani... Quanto però la propaganda non ha più nessuna possibilità di non essere smascherata.. gli Ebrei che sono sempre più furbi.. anticipano gli altri...
37 mangog

E qui sono pienamente d'accordo con te, perfettamente in sintonia. Non mi addentro più di tanto perché si rischia sempre di essere tacciati di antisemitismo, quindi sorvolo....

29 peonia

Grazie a te per averlo apprezzato.
Poi c'è un altro motivo, secondo me, per l'estinzione dei cosiddetti "eroi del rock": essi erano legati alla cultura giovanile. Oggi esiste una cultura giovanile?

Negli anni '50-'60 i giovani emersero come una categoria di consumatori diversa rispetto ai più grandi. Nella musica questo stato di cose ha significato che, fino ai primi anni '00, i giovani ascoltavano musica diversa da quella che i loro genitori ascoltavano alla loro età.

Poi si sono diffusi i cellulari con lettore mp3 e youtube. In quegli anni gli adolescenti hanno cominciato a collezionare musica di ogni epoca. Iniziavano con brani contemporanei, poi, per darsi un tono coi loro amici, inserivano brani più vecchi in numero sempre maggiore, ma questo dalla terza superiore in poi.
Per esempio, tempo fa ho accompagnato in macchina 4 ragazze quattordicenni e loro durante il tragitto hanno ascoltato diverse canzoni degli 883, risalenti a più di vent'anni fa. Una volta i quattordicenni non ascoltavano musica di vent'anni più vecchia.

Di conseguenza per un autore che si rivolge ad un certo tipo di pubblico è difficile competere con l'enorme mole di brani rivolti allo stesso tipo di pubblico prodotti in passato, a cui tutti hanno accesso oggi ancora più che ai loro tempi. E i discografici probabilmente lo sanno si comportano di conseguenza.
Fino alla diffusione di internet questo problema non c'era.

Con la scomparsa della cultura giovanile è scomparsa anche l'offerta di artisti che la rappresentino. Oggi i giovani hanno la stessa cultura dei loro genitori, non ascoltano musica diversa, non hanno tagli di capelli diversi, non indossano abiti più succinti, non hanno costumi più o meno liberi...
Red Ronnie!!!! hihihihihi
Esticazzi!!
Ricordo di averlo incontrato una volta ad un mercatino del vinile moltissimi anni fa, che si aggirava tra i banchini, cercando i dischi di Charlie Parker,
ma... QUELLI BELLI!!!!
Un genovese (grande esperto e appassionato di jazz) che aveva appena comprato una collezzione dagli eredi di un appassionato defunto, (40.000 dischi)
lo prendeva per il culo, e lui nemmeno si rendeva conto della cosa.
Per farla breve un povero coglione.
Detto questo, tanto per focalizzare il personaggio, non è che ci voglia tanta scienza per sapere che il mondo della musica rock, dalla seconda metà degli anni 60 in poi è stato sostanzialmente stars sistem, con praticamente un unico imperativo: fare soldi.
Se il nostro amico, lo scopre soltanto ora significa che per tutti questi anni ha dormito sonni profondi.
La cosa più divertente cmq resta il nome che si è scelto, un trombettista bianco che suonava con Charlie Parker, uno a cui lui, non assomiglia proprio per niente.
Hanno creato i talent show per produrre le nuove icone del rock.
Così il più idiota fra gli imbecilli potrà essere scelto da lor signori per intrattenere le folle di coglioni urlanti.

Nel teatro abbiamo il grande fratello
anche qui il più imbecille scelto questa volta da una folla di coglioni urlanti e non da lor signori potrà essere il prescelto per la produzione di nuove fantastiche pellicole cinematografiche.

Quando la folla deve scegliere tra Cristo e Barabba , sceglie sempre Barabba
Vabbè Ronnie hai capito tutto degli anni '60 ma niente dal 2000 in poi.
Tocca riesumare per questo post un interessante articolo travato dal buon Paxtibi (gli utenti migliori non ci sono più):


www.illuminati-news.com/articles2/00201.html

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Tocca riesumare per questo post un interessante articolo travato dal buon Paxtibi (gli utenti migliori non ci sono più):

Ehmm....
mi sembrerebbero una serie di minchiate sparate cosi', a muzzo di mulo, tanto per scrivere qualcosa "controcorrente".
Conoscendo la vita di quelli che tira in mezzo, non è difficile capirlo.
Che poi la storia del rock da un certo punto in poi ,abbia preso una piega ben precisa, in cui l'imperativo principe fosse il dio denaro non c'è dubbio.
Pensare pero' che anche questo faccia parte di un complotto soprannaturale, ha la stessa fondatezza del macchinario che provoca i terremoti.
#37 Mangog


Quote:

se potessero far sparire la Chiesa Cattolica userebbero anche le danze della "pioggia" degli Indiani

è dal 70 dopo Cristo che stanno meditando una vendetta contro Roma. Nei confronti di Bagdad poi hanno covato la vendetta per quasi 3000 anni prima di riuscirci.
#44 Miles


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mi sembrerebbero una serie di minchiate sparate cosi', a muzzo di mulo, tanto per scrivere qualcosa "controcorrente".

Sono quasi sicuro di aver letto questo articolo appena uscito, e avevo avuto la tua stessa impressione.
A rileggerlo oggi, con la consapevolezza guadagnata dai vari dibattiti su 11 settembre, sbarchi lunari, messagi di Bin LAden, attentati & stragi vari questa raffica di coincidenze mi lascia quantomeno sospetto...
#28 Adonis


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FABRIZIO DE ANDRE’ cantautore dei poveri: LE SUE CANZONI CENSURATE DALLA RAI-TV, PIACCIONO IN VATICANO

Mica solo lui, è successo a chiunque avesse un messaggio (compresi i Nomadi con "Dio è morto").
Probabilmente continuavano a ragionare per inerzia con la mentalità preconciliare.
#39 Nomit


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Una volta i quattordicenni non ascoltavano musica di vent'anni più vecchia.

Dimentichi i figli dei 68ini. La loro (ehm, nostra...) crescita è stata un continuo revival degli anni 60. E infatti mi ricordo che ogni programma di Red Ronnie era sacro in casa nostra!

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Hanno creato i talent show per produrre le nuove icone del rock.

Proprio "icone" non direi, "Amici" sarà arrivato alla 20esima edizione e ogni anni richiama migliaia di ragazzi ai suoi provini, ma sai citarmi a memoria un nome o una canzone uscita da questo programma?
I talent sono stati creati per produrre una trasmissione televisiva, e tenere incollati al video più telespettatori possibile.
Pensare che stiano cercando possibili musicisti,in grado di diventare qualcuno nel panorama musicale è una sciocchezza.
Cercano il personaggio che possa funzionare in quel contesto, ben sapendo che fuori di li', durerà quanto il flash di una fotocamera.
I meccanismi in cui si muove la promozione musicale ormai sono totalmente al di fuori da qualunque spazio televisivo o radiofonico,
ma vanno cercati nei vari canali youtube, dove girano nuove proposte musicali, a volte anche molto sorprendenti.
Non per essere insistente ma la controcultura non è un film gia visto?

mediterraneoantico.it/.../...
ad esempio qui Dioniso non assomiglia molto a...

E gli Hippie non assomigliavano tanto a questi

mediterraneoantico.it/.../...

commons.wikimedia.org/.../...

ps: non sapete le madonne che ho detto per postare due immagini da mediterraneoantico! :hammer:
#50 miles - Concordo (anche se qui urge un articolo sul gusto musicale e sul gusto in generale a mio avviso - della serie milioni di mosche mangiano merda 'non possono essersi tutte sbagliate', no?... O forse sì?). Lo sai che Blue in Green non è di Davis ma di Evans, sì? E sei al corrente della telefonata che Davis fece ad Evans dopo uno dei suoi concerti 'elettrici' (me l'ha detto Teo Macero questo).

Quote:

con stadi italiani riempiti da gente come Ligabue, che è una vergogna per la musica tout-court.

C'è intelligenza allora su questo pianeta. Allora Dio non è ancora morto.

__________

Non ho guardato il video, ma tracciando una linea tra diversi commenti autorevoli che si vede che sanno di ciò che scrivono, credo che Ronnie, appunto, abbia detto cose giuste sin dove ha scoperto l'acqua calda e poi, invece di proseguire su quella strada, ha continuato nella miopia ... perché dire Status Quo, è troppo facile a volte, troppo.

Tirerei solo le orecchie su Moroder, ma ci vorrebbe Pike a spiegarla questa cosa. Non mi prendo io la briga.

Tornando al discorso, qualche giorno fa parlando di Jovanotti e la propaganda, avevo rivangato vecchi discorsi. I nuovi sacerdoti dell'Ordine, saranno loro: gli "artisti", la politica mano a mano scomparirà, non rimarrà neanche come teatrino, quale adesso è.

Sull'Arte il discorso è assai complesso. Ad esempio ci sono state molte ingiuste ghettizzazioni sulla musica elettronica e, allo stesso tempo, essa è comunque e rimane responsabile di alto degrado e decadenza. Non è semplice tracciare i confini.

Quello che conta è che oggi letteralmente delle troie o meglio sgualdrine, sono a modello esistenziale per le bambine e degli invertebrati sono a modello per i bambini. Questi sono i fatti. I nuovi sacerdoti poi si muovono trasversalmente attraverso diversi medium, vengono coltivati e indirizzati durante il loro stadio - prima infantile, poi adolescenziale, poi pseudo maturo, poi pseudo intellettuale, poi pseudo impegnato, poi diventa arbitro e saggista di Rito ... nel frattempo è un influencer indiretto di determinate tecnologie e di determinate morali politiche..

... per tutto il resto consiglio il video di Bill Hicks ... uno degli ultimi, mi pare fosse a Londra, quando è vestito tutto di nero, e c'è la scena del cavallo bianco all'inizio e poi alla fine se ne va attraverso il monolite ...

... lì c'è tutto quel che vi serve sapere.
#52 Vapensiero

Kind of blue, penso che sia il disco che ho ascoltato di più in assoluto, anche se ora, forse saranno mesi che non lo rimetto sul piatto del giradischi.
In effetti si dice che sia stato Evans a comporre blue in green anche se per come è stato concepito quel disco, a parte le iniziali tracce indicative che aveva in mente Miles, tutti hanno contribuito in egual misura a renderlo cosi' com'è, uno dei capolavori della musica di sempre.
Le storie su Miles sono innumerevoli e variegate, e fanno parte dell'aura mistica che ha finito per circondare il personaggio, che tecnicamente probabilmente non è stato il miglior trombettista mai sentito, ma che ha sempre avuto un intuito e un genio musicale fuori dal comune.
Tony Williams, che Miles prese a suonare nel suo gruppo quando era ancora un ragazzeto, gli diceva sempre, "ragazzo non ti impegni abbastanza, con quella tromba potresti fare meglio". Tanto per dire di che gente sapeva contornarsi. Non so nulla della telefonata a Evans perlomeno non ne ho mai sentito parlare,posso pero' dire che il Miles elettrico è quello che ancora ascolto, ogni tanto metto su il tributo a Jack Johnson a tutto volume, e penso che sia avanti anni luce a qualunque gruppo rock che abbia mai sentito.
Sulla questione del gusto musicale, ma anche in generale, si potrebbe davvero aprire un dibattito, vista la vastità di sfumature che l'argomento porterebbe con sè. Per restare nei confini della tua metafora, direi che la merda è tanta e non costa nulla, o molto poco, e le mosche sono milioni.
Chi però ha avuto la fortuna di assaggiare il risotto con i tartufi conosce la differenza e la merda non la mangia di sicuro.
Calvero

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tra diversi commenti autorevoli che si vede che sanno di ciò che scrivono

PIÙ

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Tirerei solo le orecchie su Moroder, ma ci vorrebbe Pike a spiegarla questa cosa. Non mi prendo io la briga.

Visto che l'ho citato, mi sento responsabile, poi Pike, non s'è fatto vivo...Branduardi Cocciante dopo i successi, hanno "nicchiato" come "collaboratori" e sperimentazione, ciò che ha fatto Moroder, tutto sommato...
Ma sottolinerei il Rap, come decadenza comunicativa...piace ad una nicchia, ma musicalmente (con qualche eccezione) il Rap, fa schifo! Fa diventare addirittura Guccini un eroe...nella tristezza di un fiasco..magari di vino..."sbronza" anche quello!

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Ma sottolinerei il Rap, come decadenza comunicativa...piace ad una nicchia, ma musicalmente (con qualche eccezione) il Rap, fa schifo!

Vorrei poter dissentire su questa affermazione.
Intanto non è una decadenza comunicativa, ma è un linguaggio musicale, con i propri schemi e le proprie regole, che possono anche non piacere, ma che per quel che riguarda gli interpreti migliori non son nè facili nè tantomeno banali.
Che poi nel "calderone" del rap (o hip hop) ci siano finiti anche personaggi come fedez o jovanotti non significa che il genere di per sè sia una schifezza tot cour.
Provare ad ascoltare i tre dischi "Jazzmatazz" di Guru, oppure Black Star di Mos Def & Talib Kweli per ricredersi.
#54 miles - La grandezza di Miles sta anche nel suono (unico) della sua tromba e nell'ermetismo delle sue frasi. Oltre a questo Miles è grande per un'altra ragione: era un vero talent-scout e formatore di musicisti e tendenze. Cosa che poi non ha fatto più nessuno (oggi i jazzisti escono fatti con lo stampino, tecnicamente perfetti ma tutti uguali).

Sul Gusto musicale concordo, le sfumature sono moltissime ma ne esistono di due tipi: quelle che appartengono alla Musica (con la M maiuscola) e quelle che ne compongono gli olezzi del letame.

Discorso Evans ha a che fare con un post-concerto che Davis ha concluso nel suo camerino, buttando giù dal letto Evans e facendolo suonare il piano per mezzora sul viva-voce del telefono che avevano nel camerino dicendo "Questa è Musica!!". Il gruppo che aveva con sé era quello jazz-rock (e comunque concordo jazz-rock a quel livello non ne senti in giro - Weather Report a parte che sono stati, a mio avviso, il pinnacolo del genere - per complessità dei temi/forma/assoli collettivi che riconducono al Dixieland ma con suoni elettrici trattati come fossero strumenti acustici, nonché le orchestrazioni magistrali di Zawinul che si formò, appunto, sotto Davis e Adderley). Per la cronaca, quando vivevo in Italia a 20 anni suonavo pezzi di Davis e Zawinul con il mio quintetto e li conosco bene.

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La grandezza di Miles sta anche nel suono (unico) della sua tromba e nell'ermetismo delle sue frasi. Oltre a questo Miles è grande per un'altra ragione: era un vero talent-scout e formatore di musicisti e tendenze. Cosa che poi non ha fatto più nessuno (oggi i jazzisti escono fatti con lo stampino, tecnicamente perfetti ma tutti uguali).

Totalmente d'accordo.
L'unicità del suo suono si sublima secondo me nei dischi con l'altro grande Evans (Gil) della sua carriera.
La sordina abbinata al "suo" fraseggio, con gli arrangiamenti ipnotici di Evans(Out of the cool uno dei più bei dischi che ho sullo scaffale) hanno
scolpito un sound unico e irripetibile.
Sui jazzisti moderni poi hai straragione, sopratutto (e paradossalmente) quelli made in usa, mentre per fortuna in Europa(ma anche altrove) gente
che propone sonorità nuove esiste.
Beh i Report del trio Pastorius Zawinul Shorter davvero tanta ma tanta roba......
#58 miles - Gil Evans, un genio. Adoro i suoi arrangiamenti e c'è un pezzo dove cita il Concerto per Orchestra di Bartók (ascoltava roba buona evidentemente). Out of the Cool è un disco meraviglioso così come tutti quelli con Evans. I suoi arrangiamenti erano così difficili da suonare che si sentono ancora gli errori di diversi musicisti (soprattutto del clarinetto basso ma non solo). Eppure erano scritti così bene che anche con gli errori, sono una pietra miliare del Jazz e della storia della Musica in generale. I jazzisti moderni è una realtà triste purtroppo. A loro evidentemente è mancata o la fame o la voglia di trovare il loro suono (ed anche Davis che li facesse crescere). Tutti fatti con lo stampino... Quanto all'Europa sono d'accordo, è qui dove cercare i nuovi jazzisti. Vorrei segnalare Enrico Pieranunzi (Deep Down per la Soul Notes) registrato negli anni '80 ma di una attualità impressionante con J. Baron ed il geniale Marc Johnson. Grandissimo Disco, uno di quelli da portare sull'isola deserta. (Sugli Weather non dimentichiamo quel fuoriclasse di Erskine, su Teen Town versione live c'è un tiro della Madonna!).

Quote:

Enrico Pieranunzi Deep Down

Don't forget the poet.....
60 - miles

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Don't forget the poet.....

Sentito che brano eh?? L'ho suonato con il mio trio negli States... Gli assoli di Johnson e Pieranunzi sono fuori dalla grazia di Dio!! Poi l'interplay... pazzesco. (Pieranunzi è il mio nuovo Bill Evans - Marc Johnson, me l'ha detto in persona durante una clinic).
Mi trovo d'accordo con quanto denunciato da Claudio Messora e Red Ronnie.
Tra i cantautori che non temono di dire lo stato delle cose mi viene in mente di aggiungere Povia e Piero Pelù.
61 vapensiero

Pieranunzi è davvero di un altro pianeta.
E in effetti gli accostameti a Evans non sono per nulla esagerati.
Mi stavo ascoltando poco fa il disco con Lee Konitz e Ada Montellanico.
Ha quella grazia che solo i grandi riescono ad avere.
Molto ma molto più bravo del tanto osannato Bollani........
p.s. Ma tu cosa suoni?
#63 miles -

Quote:

Pieranunzi è davvero di un altro pianeta.

Concordo, con Enrico avevano pianificato di fare Gershwin con la Royal Philharmonic (dirigevo io) poi purtroppo non se ne è fatto più nulla, anche se ne parliamo ogni tanto. Lui ha una formazione classica ma ha suonato jazz da ragazzino con il padre che l'ha cresciuto a pane e blues/jazz. Ascoltati come improvvisa su Scarlatti.

Di Bollani non rimarrà nulla. È un talento sprecato - peccato perché avrebbe i numeri ma fa troppo il giullare.

Io suono il pianoforte, ho studiato assieme ad Antonio Sanchez (da allora non riesco a suonare più con nessun batterista!! è come quando ti trombi la donna più bella del mondo, poi che fai?). Con Antonio abbiamo pure suonato in America i 'Three Quartets' di Chick Corea... non ti dico che sballo!! Ho suonato diverse volte dal vivo su RaiTre (radio) col mio trio ecc. Oggi dirigo le orchestre più grosse del mondo. PS anche con Chick si era parlato di fare il suo concerto per pianoforte e orchestra con la LSO qui a Londra (ai Proms), poi però lui è sempre preso!! PPS Non voglio fare lo snob ma quando sento 'cantautori' 'canzonette' 'Sanremo' ecc... ho perdite di liquido intestinale...
#64 Vapensiero

Apperò!! Complimenti.
No io sono un semplice appassionato, che ha preso lezioni di solfeggio e per un po' di anni ha suonato a livelli molto dilettanteschi la chitarra.
#66 miles - Grazie, si fa quel che si può dai... Comunque fai bene a suonare ed ascoltare musica, continua anche se non lo fai professionalmente va benissimo pure così. Il mio chitarrista preferito (ce ne sarebbero tanti) ma Abercrombie con il trio Erskine / Johnson mi manda per terra... Poi Metheny (anche se lo preferisco come compositore) che ho conosciuto bene grazie ad Antonio (suona con lui ora nel PMG) ed altri... la lista è lunga (incluso Frisell).