di Lorenzo Merlo
Gli stati sono strutture. Architetture desiderate, pensate, progettate, realizzate. Sono destinati a contenere un corpo sociale. Prevedono gangli di controllo e/o gestione normalmente chiamato “sistema”.
Il sistema tende a funzionare secondo la concezione auspicata in modo direttamente proporzionale all’ubbidienza degli elementi privati e associativi che in esso sono ammessi dal sistema stesso.
La disobbedienza mette in crisi il funzionamento e la sopravvivenza dell’organismo sistema.
In tempo di bassa consapevolezza generale il sistema adotta metodi di controllo e gestione ad essa confacenti e soddisfacenti. Quando il gradiente di consapevolezza generale tende a crescere, il sistema a sua volta evolve. Ciò che andava bene prima perde di efficienza e diviene necessario escogitare adeguate infrastrutture.
Abbiamo provato un nuovo formato, nel quale gli utenti possono intervenire direttamente e parlare di un argomento che gli sta a cuore. Diteci cosa ne pensate. In questa puntata: Marco: per una moneta locale - Giuseppe: guida scuolabus - Francesco: la Spagna peggio dell'Italia - Luca: fibromialgia, questa sconosciuta.
di Stefano Re
Perché anche di fronte ad evidenze innegabili, molte persone rifiutano di considerare possibile che un governo li abbia ingannati, sfruttati, o persino abbia sacrificato volontariamente migliaia di loro concittadini? Perché anche di fronte ai documenti che lo provano così tante persone rifiutano di accettare che medici e funzionari della sanità siano al soldo delle case farmaceutiche? Perché nemmeno davanti alle evidenze più chiare si rifiuta di accettare che una spiegazione ufficiale sia semplicemente una montagna di bugie?
Mostri l’evidenza che la versione ufficiale è una menzogna, ti rispondono: “e allora come lo spieghi tu?” – come se necessitasse una spiegazione alternativa per accettare che quella ufficiale è falsa.
Mostri l’evidenza che un professionista blasonato mente, ti rispondono: “e tu che titoli hai?” – come se necessitasse un qualche titolo accademico per accorgersi che un titolato accademico sta mentendo.
Mostri l’evidenza che una strategia definita utile è inutile, rispondono: “mi fido di loro” – come se il punto fosse “di chi fidarsi” e non semplicemente valutare secondo logica delle evidenze.
Ma perché? Premesso che non si tratta, il più delle volte, di soggetti con insufficienti funzionalità cerebrali, che cosa limita l’accesso stesso alla logica da parte di queste persone?
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Scoperto l’inganno dei tamponi “turbizzati” - Da Briatore alle scuole tedesche, tutte le fake news della settimana - Macron preso a schiaffi da Lukashenko
di Gian Franco Spotti
Sono giorni che le televisioni e i giornali ci inondano di notizie su quanto avviene in Bielorussia. Proteste da parte dei cittadini (in genere studenti e universitari) che vogliono un cambio di governo e mandare a casa il padre-padrone del paese: Alexander Lukashenko che viene definito dalla propaganda mediatica un dittatore, l’ultimo d’Europa dove esiste, fra l’altro, ancora la pena di morte.
Chi protesta vuole più libertà ma, nello specifico, non si capisce a quale tipo di libertà aspiri. Se aspira al modello occidentale, cioè il nostro, allora è meglio che ci ripensi visto le drammatiche condizioni socio-economiche nelle quali siamo precipitati.
Lukashenko per la Bielorussia è quanto di meglio le potesse capitare. Ha evitato che, una volta caduto il comunismo, il suo paese cadesse nelle grinfie del “mercato” neoliberista e predatorio come successe nella Russia di Eltsin ed come è avvenuto in Ucraina. Non ha accettato di recente prestiti dal Fondo Monetario Internazionale per le vicende del Covid-19. I signori del denaro non amano chi non vuole indebitarsi perché così non possono controllare il paese.
Volete la dimostrazione che quello italiano è un popolo di coglioni? E’ facile. Solo un mese fa eravamo tutti qui a discutere dei famosi verbali del comitato tecnico scientifico. Se ne parlava dappertutto, sui giornali, nei talk show, sui telegiornali, nelle strade e nei bar. Tutti volevano sapere che cosa mai ci fosse di così imbarazzante in quei benedetti verbali da tenerli secretati.
La pressione pubblica cresceva, e l’opposizione arrivò addirittura a spiegare in Parlamento uno striscione con su scritto “che cosa avete da nascondere?” Poi i famosi verbali furono desecretati, e l’attenzione pubblica fu immediatamente convogliata su quello che contenevano: il CTS diceva di non chiudere l’Italia, ma il governo lo ha fatto lo stesso. Perchè lo ha fatto? Oppure, il CTS diceva di chiudere le zone di Nembro e Alzano, ma il governo non l’ha fatto. Perchè non l’ha fatto? Eccetera eccetera.
Dopo tre giorni era tutto finito. Le polemiche ovviamente portarono ad un nulla di fatto, e l’attenzione si spostò altrove.
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Le diffide ai presidi stanno funzionando - Covid: il terrorismo del linguaggio – Navalny avvelenato… da chi? – L’occidente contro Lukashenko.
La società di biotecnologia Oxitec ha finalmente ottenuto l’approvazione per il rilascio nell’ambiente di una zanzara geneticamente modificata, nello Stato della Florida.
La zanzara si chiama OX5034, ed è il maschio della famiglia Aedes aegypti, una specie di zanzare nota per trasmettere diverse malattie pericolose come la zika, la dengue e la febbre gialla. Questo maschio porta con sé un gene modificato, in grado di uccidere tutte le figlie femmina prima che raggiungano l’età riproduttiva.
Nel 2021 verranno disperse in Florida oltre 750.000 di queste zanzare con i geni modificati. Lo scopo è quello di ridurre quasi a zero la popolazione di zanzare responsabili per la diffusione di queste malattie.
Non c’è solo Francesco Carbone. Anche in America lo stato di polizia sta dilagando senza più pudore.
Nei giorni scorso la regista Millie Weaver ha messo online il controverso film Shadowgate, che denuncia i crimini e le connessioni del Deep State. Non solo il film è stato immediatamente rimosso da youtube, ma la Weaver è stata improvvisamente arrestata, senza ovviamente nessuna giustificazione credibile. Questo il video che la steassa Weaver è riuscita a girare, prima di venire arrestata.
Millie Weaver is one of my favorite independent journalists. She’s also a young mom. I was shocked to see this heavy-handed arrest. With her friends’ permission, I have set up a GoFundMe — please join me in chipping in. https://t.co/zsWPUMAUee pic.twitter.com/YFUOdvLtPf
— Ezra Levant 🍁 (@ezralevant) August 14, 2020
Sono passati pochi giorni dalla scelta di Kamala Harris da parte di Joe Biden per la candidatura alla vice-presidenza, e arriva il primo allocco del mainstream che è cascato nella messinscena del “scegliamo una donna per i ruoli importanti”.
L’allocco di turno si chiama Linda Laura Sabbadini, che ha scritto per La Stampa un articolo intitolato “Aspettando la Kamala italiana” che inizia così: “Kamala Harris. La prima donna nera candidata alla vice presidenza negli Stati Uniti. Una donna fiera delle sue radici indiane e giamaicane, forte del grande esempio materno che lei con determinazione rivendica. Ma quando potremo avere la nostra Kamala? E perché siamo così indietro? Quando la nostra Ursula von der Leyen? Quando la nostra Angela Merkel?Mai una donna Presidente della Repubblica, mai una presidente del Consiglio, mai una donna a capo della Banca d'Italia.”
Poverina. La Sabbadini intendo, non la Harris.
Leggi tutto: Il diversivo