C’è un preciso motivo per cui le famose “12 domande” (che stanno per uscire anche in versione francese, su reopen911) si sono rivelate particolarmente efficaci nel dibattito sul 9/11. Vorrei provare ad illustrarlo, perchè potesse eventualmente tornare utile anche ad altri.
Fino ad un certo punto il dibattito pubblico si era svolto secondo il classico meccanismo di contrapposizione bugia-verità. Faccio un paio di esempi, per essere più chiaro:
1 - La versione ufficiale dice che le Torri Gemelle sono crollate perchè l’acciaio ha ceduto al fuoco (bugia), e noi rispondevamo “non è possibile, perchè il kerosene non ha mai sciolto l’acciaio” (verità).
2 – La versione ufficiale dice che nel Pentagono si è schiantato un Boeing (bugia), e noi rispondevamo “non è possibile, perchè quando cadono gli aerei di linea lasciano sempre dei grossi pezzi ben in vista”. (verità).
Questo meccanismo è stato al cuore del dibattito finchè i debunkers sono riusciti, in un modo o nell’altro, ...
Paolo Attivissimo ha postato su youtube il video di una conferenza che ha tenuto in Svizzera per un gruppo di astronomi, nella quale spiegava ai suoi ospiti perchè le teorie complottiste sui viaggi lunari non avrebbero fondamento.
Dopo aver visto le diverse parti del video ho provato a postare un commento, ma ho scoperto che non mi era possibile. Evidentemente Attivissimo ha scelto di filtrare i commenti, ed infatti quei pochi che appaiono sono tutti “applausi in famiglia”, postati dai suoi sostenitori.
Ho postato comunque al buio, sperando che il commento venisse approvato, ma questa mattina ho visto che non c’era.
Che Attivissimo temesse i confronti ormai lo avevamo capito, ma che addirittura arrivasse a filtrare i commenti su yuotube non me lo aspettavo. Sono quindi costretto a pubblicare qui il messaggio che non ho potuto postare su youtube. (Così, invece di cento persone, lo vedranno in diecimila): “Ottimo lavoro, Paolo. Peccato che tu ti sia rifiutato di rispondere alle VERE accuse dei complottisti, come io ti avevo proposto di fare. Pensa che bello sarebbe stato per tuoi fans, …
Quello che segue è un tentativo di ricostruzione, necessariamente schematico, della storia “dietro le quinte” fra Libia, Gran Bretagna e Stati Uniti, che è ruotata per tutti questi anni intorno all’attentato di Lockerbie.
Il suo presunto responsabile, Abdul al-Megrahi, è stato recentemente liberato dalla Gran Bretagna “per motivi compassionevoli” – così dice la motivazione ufficiale - e rimpatriato in Libia. In realtà, come vedremo, è ormai chiaro che al-Megrahi sia stato soltanto il capro espiatorio della vicenda, e che non abbia avuto nulla a che fare con l’attentato, mentre il suo rilascio sarebbe stato la conseguenza di una urgente esigenza da parte degli inglesi, piuttosto che un gesto umanitario.
La storia si può far iniziare dall’attentato del 1984 ad una discoteca di Berlino, nel quale morirono due cittadini turchi ed un soldato americano. Le autorità tedesche individuarono nel “terrorismo libico” i responsabili, e Ronald Reagan pensò che una adeguata risposta fosse quella di bombardare Tripoli.
Il vero scopo, naturalmente, era togliere di mezzo il colonnello, che già da anni sedeva borioso su milioni di barili di petrolio ...
di Marco Cedolin
E’ recente la notizia dello “sbarco” del maggior sindacato italiano, storicamente legato al partito comunista, sulla piattaforma dei cellulari iPhone, vera e propria icona hi-tech delle nuove generazioni rampanti. Sbarco motivato dai vertici del sindacato con la volontà di aprire i propri servizi ai canali di comunicazione del futuro. Come spiega Stefano Landini, segretario organizzativo della CGIL Lombardia che intervistato dal [url=http://vitadigitale.corriere.it/2009/09/il_principale_sindacato_italia.html
]Corriere della Sera [/url]mette in evidenza come "con questi strumenti anche il lavoratore più sperduto nel territorio e isolato può avere a portata di mano un contatto sicuro con la CGIL, i nostri servizi e i suoi diritti".
Anche con l’ausilio di molta fantasia è naturalmente difficile immaginare folte schiere di lavoratori in difficoltà, che pur vivendo in territori sperduti e isolati ...
Esistono due mondi. Quello grande, fatto dalla gente che guarda la TV, e quello piccolo, fatto dalla gente che si informa in Internet.
Il primo è clamorosamente falso, il secondo non è forse vero del tutto, ma lo è sicuramente molto di più del primo.
Il problema è che gli abitanti del primo e del secondo mondo convivono sullo stesso pianeta.
E mentre quelli del secondo mondo sanno tutto riguardo al primo – poichè ne sono appena scappati - quelli del primo non sanno nulla del secondo. Sanno solo che esiste una specie di sottobosco urbano, chiamato Internet, dove allignano strane creature convinte di cose ancora piu strane.
Il problema quindi è molto simile ad un paradosso matematico: come spiegare ad un pazzo che è pazzo? Come spiegare ad un altro che gli stanno raccontando delle bugie, se fra le bugie che gli raccontano c’è anche quella che dice che il falso lo racconti tu?
Ecco come funziona il meccanismo di autoprotezione di un qualunque sistema complesso ...
Il leader libico Gheddafi ha concesso una intervista a Larry King durante del suo viaggio a New York, in occasione della sua prima apparizione alle Nazioni Unite.
In questi brevi estratti abbiamo raccolto le sue dichiarazioni più divertenti, che riguardano Al-Queda, bin Laden e le guerre di invasione americane, ovvero il terrorismo “islamico”… visto da un islamico.
Ma Gheddafi il vero putiferio (mediatico) lo ha scatenato all’ONU, dove ha tenuto un discorso bollente, di quasi due ore, mezzo in arabo mezzo in dialetto libico, durante il quale ha anche strappato davanti all’assemblea la carta costituzionale dell’ONU.
I media hanno subito cercato di far passare quel gesto come un segno di disprezzo verso la democrazia e la società civile, ma Gheddafi con calma platonica …
di Marco Cedolin
Ci eravamo occupati qualche tempo fa dell'appello pubblicato sul proprio blog dal leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, che invitava gli italiani a disdire il canone RAI, destinando i soldi risparmiati alla sottoscrizione di un abbonamento con SKY. Appello motivato principalmente, da parte dell’ex ministro, dall’incapacità della rete pubblica di fare informazione corretta e super partes, a causa della lottizzazione di cui sarebbe vittima la TV di Stato.
Partorito sull’onda delle polemiche che infuriano da settimane intorno alla scarsa “pubblicità” data alla trasmissione Anno Zero di Michele Santoro, al mancato (per ora) rinnovo del contratto del giornalista Marco Travaglio, ospite fisso della stessa trasmissione, allo spostamento della trasmissione Ballarò in occasione della consegna delle prime case in Abruzzo ed all’intenzione di privare della tutela legale lo staff della trasmissione Report di Milena Gabanelli.
Oggi sulle pagine de “Il Giornale” il direttore Vittorio Feltri ha lanciato una raccolta firme, finalizzata all’eliminazione del canone RAI, ...
Non sono mai stato di destra, ma c’è una cosa che ho sempre condiviso a cuore aperto con i veri fascisti (quelli alla Almirante, tanto per intenderci, e non certo alla Fini): il profondo disgusto per l’infame tradimento dell’Italia nella seconda guerra mondiale.
Rinnegare una causa per la quale altri come te hanno dato la vita rende la figura del traditore una delle espressioni più repellenti in assoluto della natura umana.
Alla base del tradimento sta la vigliaccheria, ovvero la mancanza di coraggio nel mantenere la propria integrità morale, per evitare le conseguenze spiacevoli che ne potrebbero derivare.
Il tradimento avviene tutti i giorni, a tutti i livelli della nostra esistenza: tradisce il soldato che abbandona i compagni per paura di morire, e tradisce chi si era ripromesso di fare ginnastica, e rimanda per semplice pigrizia.
Anche nel dibattito sull’11 settembre il tradimento sta diventando di moda. Ora che finalmente abbiamo messo in luce i punti insostenibili della versione ufficiale, …
Nel leggere i vari articoli sul sondaggio che dice che “il 14% degli americani crede che Bush abbia “permesso” l’11 settembre”, torna alla mente il ragionamento impeccabile offerto qualche anno fa da David Shayler -- l’ex-agente dei servizi inglesi diventato “whistleblower” -- che mostrava come in realtà la teoria LIHOP ("Lo hanno lasciato succedere") non abbia una sola gamba sana su cui reggersi.
Nessun governo occidentale - suggerisce Shayler - permetterebbe mai ad un gruppo di terroristi di impadronirsi di aerei da schiantare contro un bersaglio civile, anche se questo coincidesse con le loro finalità, in quanto i terroristi potrebbero finire per schiantare gli aerei contro un bersaglio molto diverso da quello annunciato, causando un disastro imprevedibile e potenzialmente incontenibile.
Nessuno può permettersi di correre un rischio del genere, …
Nei commenti all’articolo precedente è accaduto un piccolo episodio molto significativo. Un utente che sostiene la versione ufficiale del 9/11 ha sfottuto i complottisti, citando un sondaggio nel quale solo il 14% degli americani ritiene in qualche modo il governo coinvolto negli attentati.
“Intanto però dovete cercare di risollevare un pò le sorti del complottismo - ha scritto con sarcasmo l’utente - visto che i sondaggi ormai vi danno per semi-scomparsi...”
Ed ha perfettamente ragione, purtroppo: che quel 14% sia accurato o meno, la cifra di persone nel mondo convinte dell’autoattentato è decisamente più bassa di quella di chi crede alla versione ufficiale.
Ma il problema sta proprio nelle persone come il nostro utente. Lo stesso individuo infatti, nei giorni scorsi, ha voluto rispondere alle famose ”12 domande a chi sostiene la versione ufficiale”, ed ha fatto più o meno la figura di un analfabeta che cerchi di tenere una lezione di teologia in sanscrito.
Ha cioè dimostrato di non essere minimamente in grado di difendere la versione ufficiale in cui dice di credere.
Non cito le sue risposte in particolare (*), perchè non ho alcun interesse ad umiliarlo pubblicamente: non è delle singole persone che ci occupiamo, qui su LC, ...
“Il Nuovo Secolo Americano” è stato ben accolto al Festival 9/11 di S. Francisco, e ieri ho fatto la mia prima intervista ad una radio americana. E’ una radio locale, naturalmente, ma la cosa mi ha fatto molto piacere, e volevo condividerla con tutti quelli che seguono le vicende 9/11 sul nostro sito. M.M.
Leggi tutto: Solo le bugie possono sconfiggere le bugie