Dopo un primo giro di reazioni e suggerimenti, siamo pronti ad aprire la nuova sezione dei Forum "Arti e Mestieri su Luogocomune".
Questa è la dicitura introduttiva che la accompagnerà: "In questa sezione gli utenti iscritti possono inserire una scheda personale che descrive il loro lavoro, gli hobby o le specializzazioni varie. Ciascun utente avrà una scheda personale, che corrisponde ad un diverso TOPIC, nella sub-categoria a cui appartiene la sua attività, in modo da avere già accluso anche lo spazio per intrattenere un dialogo con chiunque fosse interessato alla sua attività.
L'idea è quella di riuscire a mettere insieme le energie dei singoli, nell'interesse reciproco di ciascun iscritto. Prima di inserire i propri dati, e creare la propria scheda personale, è NECESSARIO leggere a fondo questa pagina". (Ora la trovate qui di seguiito, poi sarà linkata separatamente).
"Arti e mestieri su Luogocomune" . Come inserire i propri dati.
Le pagine "Arti e mestieri su Luogocomune" nascono con il preciso scopo di mettere in contatto forze diverse all'interno del sito,...
Mai come durante la cerimonia di apertura dei giochi olimpici di ieri, a Torino, si è avuta chiara la sensazione di quanto antiche siano le Olimpiadi. Non stiamo parlando dei giochi olimpici originali, quelli tenuti in Grecia fin dai tempi di Sparta e Atene, ma delle Olimpiadi come le abbiamo conosciute negli ultimi decenni del secolo scorso.
Già quelle erano lontane anni luce dai giochi originali che volevano replicare, ma ciò che è accaduto dopo il 2001, e che ci separa dal secolo scorso con un baratro ogni giorno più profondo, rende gli stessi giochi olimpici di dieci o venti anni fa qualcosa di assolutamente improponibile nelle ore che stiamo vivendo. Se gli eccessi della commercializzazione di fine secolo avevano deformato le discipline sportive fino a renderle puro spettacolo, gli orrori di oggi ci hanno permesso soltanto di vedere con maggiore chiarezza gli errori di ieri.
Uno spreco offensivo di risorse, un inutile sfarzo tristemente illusorio, ...
Dopo che hai messo in piedi un baraccone come quello dell'11 Settembre, e ne hai tratto quasi tutti i vantaggi che contavi di trarne, come fai a mantenere viva nella gente la paura di altri attentati, quando di nuovi non puoi più farne (se no ti senti dire di non essere stato capace di difendere la nazione, visto che ti hanno rieletto per quello), ma non puoi nemmeno più continuare a lanciare allarmi fasulli, che poi risultano regolarmente ingiustificati?
Semplice: i grossi attentati racconti di averli già sventati, mentre noi dormivamo sonni tranquilli, e così ti guadagni sia il "richiamo" di paura che andavi cercando, sia la fiducia elettorale di cui avrai tanto bisogno, di qui a pochi mesi, per restare in sella al tuo cavallo preferito.
Talmente allettante deve essergli parsa questa idea, che George Bush ha scelto di raccontare al mondo che di grossi attentati, dopo l'11 Settembre, ne sono stati sventati addirittura dieci.
Il più terrificante di tutti sarebbe stato un piano ordito
Succedono cose curiose, a furia di mescolare impunemente sacro e profano, religione e politica, chiesa e spiritualità.
Oltre che al trucco delle macchinette elettorali, gentilmente fornite dagli amici di sempre, nel 2004 Bush era riuscito a farsi rieleggere grazie al supporto compatto degli Evangelisti e dei cristiano-fondamentalisti, cattolici compresi, di tutta America.
Ma proprio oggi, è lo stesso gruppo su base religiosa che rischia di togliergli la base politica di cui avrà bisogno, nell'autunno di quest'anno, per contenere il ritorno dei democratici, e non perdere così quella maggioranza in Senato che oggi gli permette di fare tutto quello che vuole, senza dover venire a patti con nessuno.
Una potente lobby formata da 85 leader evangelisti - che comprende presidenti universitari, personalità della radio,...
Con il numero sempre crescente di iscritti, è sempre più probabile che si sfiorino, su questo sito, persone che magari potrebbero avere reciprocamente bisogno l'una dell'altra, da un punto di vista professionale, ma magari non lo sanno.
Mi riferisco ai mestieri che ciascuno di noi fa, e quindi ai servizi che teoricamente potrebbe offrire ad altri, aiutando nel frattempo il proprio business a crescere. Sarebbe ironico, in altre parole, scoprire magari dopo un anno che Tizio fa il ciabattino, e Caio ha le scarpe bucate, ma mentre Caio parlava con Tizio dell'11 settembre, andava a farsi fregare da Sempronio per farsele riparare.
Naturalmente, non sto parlando di tutti i mestieri, e quello del ciabattino, ad esempio, non si adatterebbe certo a questo tipo di proposta (vista la distanza che separa normalmente gli utenti). Ma mestieri, ad esempio, come il consulente informatico, il perito chimico, o il grafico pubblicitario, potrebbero magari …
Pubblichiamo la critica "annotata" alle prime due delle quattro pagine che Paolo Attivissimo dedica al debunking dell'11 Settembre, intitolate "Il "Boeing fantasma" dell'attacco al Pentagono".
In verità, Attivissimo non pone quasi mai obiezioni troppo impegnative alla critica dei complottisti, e lui stesso si premura di far sapere che le sue pagine "non intendono dichiarare false tutte le interpretazioni alternative (non ufficiali)" ai fatti presi in esame. Si limita cioè a quelle più abbordabili, rendendesi però vulnerabile, in questo modo, ad una certa dose di ironia ben difficile da contenere.
In ogni caso, questa risposta "punto per punto" si è resa necessaria dal continuo andirivieni di utenti che cercano, nel confronto diretto fra le due tesi opposte, di formarsi un'idea propria sui fatti di quel giorno.
Secondo voi, le due donne ritratte nelle foto accanto sono la stessa persona, sono due parenti stretti, o non hanno nulla a che vedere l'una con l'altra?
Il fatto stesso che la domanda venga posta, ovviamente, presume che una qualche relazione ci debba essere. In effetti, si tratta della stessa persona, Isabelle Dinoire, prima e dopo il trapianto parziale del volto a cui si è sottoposta, dopo che il suo cane Labrador l'aveva aggredita, sfigurandola.
La stessa Dinoire aveva raccontato che subito dopo l'aggressione non si era resa conto della gravità dei danni subiti. Solo quando ha cercato di accendersi una sigaretta, per calmarsi, si era accorta di non riuscire a metterla in bocca, ed era allora andata davanti allo specchio, rendendosi conto che l'intera parte inferiore del volto non esisteva più.
L'operazione si è svolta a Parigi, ed è durata oltre 15 ore. Per quanto sia riuscita, dicono i medici, "oltre ogni più rosea previsione", ...
Il dibattito sul "caso Attivissimo" ha sollevato un argomento, sia al suo interno, che fra gli utenti del sito, fra i più complessi e affascinanti in assoluto: l'onere della prova. A chi sta il compito di dimostrare che cosa, nei mille casi di tipo giudiziario, come nelle più banali dispute personali? Esiste una regola precisa che lo stabilisca?
Il modo più semplice per affrontare la questione è quello di prendere in considerazione una singola affermazione: "chi può affermare che cosa"? E in base a che cosa può farlo? La singola affermazione, infatti, è il mattone con cui si costruisce un qualunque ragionamento complesso, e solo delle affermazioni "certificate" possono garantire un percorso logico altrettanto valido.
Per stabilire chi può affermare che cosa, un criterio valido potrebbe esser questo: "E' lecito sostenere che un fatto sia avvenuto, se esiste almeno un modo plausibile in cui possa essere avvenuto". Ad esempio: se io sostengo che il mio gatto è saltato dal lavandino alla vasca da bagno, …
Nel nome della lotta a tutto campo contro la disinformazione, pubblichiamo questo illuminante articolo di Gennaro Carotenuto, giornalista, docente universitario, scrittore e profondo conoscitore della storia dell'America Latina:
I disinformatori antilatinoamericani di professione
Gennaro Carotenuto
Ogni giorno la stampa italiana ospita affermazioni false e tendenziose contro i governi progressisti latinoamericani. E' solo un caso o è in corso una campagna di delegittimazione contro quello che per Donald Rumsfeld è l' "asse del male latinoamericano da colpire"?
E' quasi un appello: sul sito di Gennaro Carotenuto si tenta di star dietro e di confutare le affermazioni false e tendenziose fatte quotidianamente contro i governi progressisti latinoamericani.
Oggi per la Bonino che sul Corriere della Sera afferma che "in Venezuela non esistono istituzioni democratiche". Ieri sul GR3 il neocon Pipes paragona Salvador Allende ad Adolf Hitler. L'altro ieri si fa affermare a Vargas Llosa …
Provo non è certo Washington, Los Angeles o New York. E' solo la terza città dello stato dello Utah, con poco più di centomila abitanti. Ma Provo è anche la sede della prestigiosa Bingham Young University, ed è a Provo che si pubblica il Daily Herald, il primo quotidiano di tutto lo stato.
E quando un emerito professore della Bingham Young fa una importante conferenza, il Daily Herald non guarda in faccia nessuno, e pubblica in prima pagina un bell'articolo su quella conferenza. Anche se il professore si chiama Steven Jones, e se l'argomento della conferenza sono le presunte complicità del governo americano negli attentati dell'11 Settembre.
Accade così che, per la prima volta da quel giorno, la ricerca per la verità sull'11 Settembre finisca sulle pagine dei cosiddetti "mainstream media", i mezzi di comunicazione a livello nazionale. Già il volto rossiccio del Prof. Jones aveva fatto capolino in TV nazionale, come ospite di Tucker Carlson, il commentatore pro-Bush della Fox, ...
Il paradosso è sotto gli occhi di tutti, ma pare che al mondo nessuno se ne accorga. Evidentemente sono tutti troppo occupati a far conoscere agli altri la loro opinione sulla "libertà di espressione", da una parte, e sul "sacrilegio religioso", dall'altra. Su dove comincia questa, e su dove finisce quella. E giù tutti a sciaquarsi la bocca con parolone come rispetto, tolleranza, arte, geopolitica, ironia, provocazione, libera espressione, scontro di culture…
Sono fiumi di parole che si incrociano e si inseguono all'inifinito, senza nessuna possibilità di trovare uno sbocco comune. Eppure basterebbe accostare le due immagini, una all'altra, per risovere il tutto in una semplicissima equazione: A+B = B+A. Di fronte ad un'immagine del Profeta Maometto, ritratto con un turbante dal quale sporge una miccia accesa, l'islamico si offende, indossa il turbante, e imbraccia il mitra. L'occidente si inventa l'Islam violento e selvaggio, l'Islam si offende e diventa violento e selvaggio. Hai creato il problema, il problema diviene realtà.
Se io voglio sostenere che mio nonno è una persona brutale,…
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