La storia nascosta

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1 Mese 2 Settimane fa #54469 da Mark28
Risposta da Mark28 al topic La storia nascosta


Alla fine Max Caranzano prende le informazioni e le immagini da ricercatori come questo, oltre che da Graham Hancock e Randall Carson. Ripete le loro stesse frasi, e vende pure corsi su internet...

La questione dei vasi di Saqqara in particolare. Sono chiaramente il retaggio di una civiltà più antica e con una tecnologia più avanzata. Vengono trovati già nelle tombe preistoriche, con il defunto in posizione fetale, qualche oggetto di uso quotidiano in osso, perline, le solite cose che si trovano nella preistoria, e poi questi vasi di pietra dura che ancora oggi non sapremmo riprodurre con la stessa qualità.
E si trovano anche vasi di terracotta realizzati su imitazione dei vasi di pietra dura, con la stessa forma e pitturati in modo da sembrare di granito e le altre pietre di cui sono composti i vasi.

Il fatto che oltre 40mila di questi vasi sono stati trovati sepolti sotto la piramide a gradoni, mi ha sempre fatto pensare che gli Egizi dinastici abbiano voluto nascondere le tracce di questa civiltà precedente. Invece, come dice bene questo video, è possibile che Djoser abbia semplicemente fatto la stessa cosa di quegli altri personaggi che si facevano seppellire con questi vasi, lui era il Re e quindi raccolse una grande collezione di questi oggetti e si fece seppellire con la sua collezione.

Questi vasi sono stati trovati in tombe risalenti anche a 14.000 anni fa, ma le tombe erano preistoriche, quelle persone sepolte non erano la civiltà avanzata che realizzò quei vasi, quindi i vasi dovevano essere ancora più antichi! Ben Kerkwyx cita altre strutture che potrebbero essere retrodatate di decine di migliaia di anni.
Edifici che erano ricoperti di granito, e che oggi sono completamente erosi, si stanno sgretolando, mentre altri edifici che la storia ufficiale data allo stesso periodo sono in perfette condizioni.
Per erodere e sgretolare così il granito servono decine di migliaia di anni.
Non dobbiamo avere paura di queste datazioni, Manetone e le varie liste reali Egizie e Sumere ci dicono che i cosiddetti dèi governarono prima degli uomini per decine di migliaia di anni. Quindi tutto torna.

Poi ci sono i segni lasciati da attrezzi per lavorare la pietra, tagli che sembrano fatti da seghe circolari, carotaggi che sembrano fatti da trapani tubolari, o con frese a tazza, solo che si è visto che la velocità con cui questo strumento avanzava nella pietra dura era 500 volte superiore a quella degli strumenti moderni.
E poi queste pietre sono state spezzate dagli Egizi dinastici o da chi è arrivato successivamente, proprio in concomitanza di quei buchi e di quei tagli, perché lì la pietra era più facile da spezzare.

Se è vero quello che dice questo ricercatore, Ben Kerkwyk, allora ci sono evidenti tracce di diverse tecnologie in Egitto, diversi strati risalenti a diversi periodi. Edifici più antichi che sono stati ereditati dagli Egizi dinastici e riutilizzati, hanno riutilizzato le pietre, hanno riutilizzato le basi delle colonne per farne altari sacrificali, hanno costruito nuovi templi su basi più vecchie, hanno imitato le statue e gli obelischi e quello che trovavano cercando di riprodurlo ma mai con la stessa qualità.
Tutto questo ricorda anche una cosa che disse Biglino, una confidenza che gli fece in privato un'egittologa romana che diceva che l'Egitto sembra a tutti gli effetti una civiltà emulativa, e chi emulavano erano gli dèi o questa civiltà precedente.

Tutto torna ancora una volta, basta fare finta che le liste reali e la mitologia raccontino una storia sostanzialmente vera.

Come ho già scritto in passato, non mi aspetto di trovare grattacieli sepolti nella sabbia, i testi antichi non parlano di cose del genere, gli dèi hanno fornito agli umani strumenti in grado di lavorare la pietra con facilità, come lo Shamir di Salomone nella Bibbia, e quindi mi aspetto di trovare pietre lavorate in modo avanzato, anche su oggetti di uso quotidiano come quei vasi di pietra dura.
Anche oggetti meno avanzati di quelli, che gli Egittologi possono spiegare in modo convenzionale volendo, arrampicandosi sugli specchi, che rendono quindi difficile dimostrare la nostra teoria. Ma purtroppo sono queste le poche tracce che ci aspetteremmo di trovare.
Se già molti edifici di epoca dinastica non sono sopravvissuti, sono erosi e disintegrati, cosa volete che sia sopravvissuto di 30mila anni fa? 40mila anni fa? Poco o nulla, solo i racconti orali.

Max Caranzano interpreta quei vasi in chiave tecnologica, per lui devono per forza essere serviti per generare energia o cose del genere. Ma perché? Potevano tranquillamente essere oggetti di uso quotidiano.
Se noi mandassimo i nostri ingegneri a vivere nella foresta, in mezzo a una tribù di quelle che vivono ancora al livello di cacciatori-raccoglitori, in Amazzonia o in Papua Nuova Guinea, e tornassimo lì tra qualche anno, non troveremo certo grattacieli costruiti in mezzo alla foresta... Troveremmo magari delle capanne di legno ben costruite, delle baite a due piani magari.
I nostri ingegneri sarebbero limitati in quello che possono costruire. Insegnerebbero ai nativi a costruirsi magari delle scarpe, a lavorare i metalli, a costruirsi oggetti di uso quotidiano un po' migliori di quelli che avevano prima. Nulla di così "alieno", nulla che quei popoli nativi non potessero inventare da soli, magari con più tempo. E quindi anche gli archeologi del futuro diranno che "non serve immaginare che siano arrivati degli ingegneri da un'altra parte, quei popoli nativi possono aver sviluppato queste cose da soli".
Come oggi cercano di dimostrare che si possono fare gli stessi tagli nella pietra, gli stessi carotaggi, che troviamo a Giza o Abusir, con strumenti di rame e mettendosì lì a erodere la pietra piano piano, e dopo una settimana hanno fatto un buco di 1 centimetro, rompendo magari 10 trapani di rame nel frattempo, ma dicono "ecco vedete, si può lavorare la pietra con strumenti di rame". Per me quella è la prova che quelle pietre non sono state lavorate così.

"L'inesperienza e la totale ignoranza degli ascoltatori costituiscono un'ampia risorsa per chi intenda parlare di quelle cose sulle quali chi ascolta si trova in siffatta condizione" ~Platone, Crizia 107b

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1 Mese 2 Settimane fa #54479 da Mark28
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Questo canale YTè una miniera d'oro


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Qui fanno vedere la similitudine della forma delle facce e della posizione delle mani in queste statue, solo che provengono da parti diverse del mondo, Gobekli Tepe in Turchia, dall'Indonesia, dall'Isola di Pasqua, da Puma Punku e Tiawanaku in Sud-America, e secondo la storia ufficiale risalgono tutte a periodi diversi e sono state realizzate da civiltà completamente scollegate tra loro.
Avevo già visto alcune di queste immagini ma mai per esempio le statue Indonesiane, e per quanto riguarda Gobekli Tepe avevo solo visto i pilastri a forma di T e mai le statue antropomorfe.

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1 Mese 1 Settimana fa #54532 da Mark28
Risposta da Mark28 al topic La storia nascosta




Robert Schoch è invecchiato parecchio

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1 Mese 3 Giorni fa #54560 da Mark28
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Shambhala, compare nei Purana e nel Mahabharata come città natale di Kalki, l'ultimo avatara di Vishnu, che verrà alla fine del Kali Yuga a restaurare l'ordine cosmico e a sconfiggere i malvagi che hanno causato la corruzione e il decadimento morale dell'umanità.

Poi nel Kalachakratantra, testo buddista del XI secolo, Shambhala diventa il nome di un regno buddista governato da re leggendari, impegnato in una guerra contro il male, in particolare contro gli invasori musulmani, definiti mleccha, un termine antico che designava gli stranieri non-ari che col tempo ha preso a significare "barbari".

Wikipedia dice alcune cose interessanti: Urban Hammar fa notare che un passaggio del tantra menziona una serie di figure che si dice siano al servizio di serpenti demoniaci. Ed è interessante che queste figure sono Adamo, Noè, Abramo, Mosè, Gesù, "Colui che è vestito di bianco", Maometto e Mathani. Hammar aggiunge che "Maometto e il suo insegnamento dell'Islam sono presentati come un insegnamento barbaro e di conseguenza il principale nemico del Buddismo".
"Alexander Berzin nota anche che le fonti tibetane menzionano i "barbari" che macellavano il bestiame mentre recitavano il nome del loro dio, il velo delle donne, la circoncisione e cinque preghiere quotidiane rivolte verso la loro terra santa, il tutto lascia pochi dubbi sul fatto che la parte profetica del testo si riferisca ai musulmani."
Secondo John Newman, i buddisti che hanno composto il Kalacakratantra hanno probabilmente preso in prestito il concetto indù di Kalki e lo hanno adattato. Hanno combinato la loro idea di Shambhala con Kalki per riflettere la situazione teo-politica che hanno dovuto affrontare dopo l'arrivo dell'Islam nell'Asia centrale e nel Tibet occidentale. Il testo profetizza una guerra combattuta da un imponente esercito di buddisti e indù, guidato dal re Raudra Kalkin, contro i persecutori musulmani. Quindi, dopo la vittoria del bene sul male e il raggiungimento delle libertà religiose, Kalki inaugura una nuova era di pace e Shambhala diventerà un luogo di perfezione.

Tuttavia, secondo questi testi buddisti, la battaglia con i barbari sarà una "battaglia illusoria", che se si svolge all'interno del corpo e della mente del praticante buddista. I barbari sono paragonati alle contaminazioni mentali e ai cattivi stati mentali come l'ignoranza. Essi equiparano la vittoria in battaglia al raggiungimento della liberazione e alla sconfitta di Mara (la morte).
"La lotta è realmente nel corpo ed è una via di liberazione nel senso buddista. Nei testi, è ovvio che la lotta interiore ha un valore di verità più alto di quella esteriore. Leggendo ciò che è effettivamente scritto nel testo, si dice che la lotta nel mondo esteriore non avrà luogo. La famosa battaglia escatologica tra il re di Shambhala, il Kalkin, non avrà luogo e invece è un metodo di meditazione. La via interiore con liberazione e illuminazione è superiore. Ma alla fine, poiché maya (il mondo illusorio) è menzionato in questo contesto, è possibile immaginare che ciò che accade nel mondo esteriore sia effettivamente un'illusione, ma abbia comunque un certo valore di realtà. La spiegazione scritta in questi versetti non viene normalmente data nelle iniziazioni di Kalacakra, dove si pone molta enfasi sul fatto che chiunque partecipi all'iniziazione prenderà parte alla battaglia escatologica al fianco del venticinquesimo re di Shambhala, il Raudra Kalkin nell'anno 2325. Qui sembra piuttosto essere un metodo di meditazione."

Anche nell'Islam il concetto di Jihad è inteso come sforzo quotidiano e lotta interiore, comprende tutti gli sforzi fatti giorno per giorno per seguire Dio e combattere contro il male. Solo in alcuni casi Jihad è usato per intendere la guerra vera e proproa, invece nel mondo occidentale non-islamico il termine Jihad viene sempre e solo associato alla guerra. I bambini si sentono dire a catechismo che l'Islam è cattivo perché nel Corano ci sarebbe la "guerra santa". Poi apri la Bibbia per esempio a Numeri 31 e leggi il titolo: "La GUERRA SANTA contro i Madianiti", titolo che non esiste nemmeno in ebraico ed è stato aggiunto dai cristiani, in particolare si trova nelle edizioni della CEI.
Ma in realtà buona parte della Bibbia è essenzialmente un racconto di guerre di conquista della terra promessa, e di formazione del popolo di Israele. I libri della Genesi, Giosuè, Giudici, Samuele, Re, Cronache, Esodo, ci sono guerre nel Deuteronomio e nel libro dei Numeri, Neemia, Isaia, e molti Salmi sono veri e propri canti di guerra, inni in cui Israele loda il suo comandante militare Yahweh che stermina gli altri popoli e dà le loro terre a Israele.

Nell'Islam si aspetta il Mahdi, nell'Apocalisse si aspettano i cavalieri, in particolare quello sul cavallo bianco, come il Mahdi e Kalki avevano un cavallo bianco.

Shambhala viene raccontato poi come un regno fantastico accessibile ai pochi, dove vivrebbero antichi maestri, o dove si sarebbero rifugiati anche interi popoli. Questo si collega a certe tradizioni esoteriche occidentali che vorrebbero i Rosacroce o i Catari ecc. essersi rifugiati in oriente per sfuggire alle persecuzioni, e ancora oggi starebbero operando dietro le quinte, tramite la meditazione ecc. per influenzare gli eventi in Europa.
Nei documenti dei Rosacroce si parla di "superiori incogniti", questi testi sono stati studiati dalla Blavatzky in gioventù, assieme agli altri libri della libreria di suo padre, e da grande si è inventata dei suoi superiori incogniti, i maestri ascesi che vivrebbero proprio a Shambhala, a volte ubicata sottoterra.
Si sono inventati pure che Sanat Kumara sarebbe un alieno dal pianeta Venere, precipitato e finito nelle profondità della Terra, l'allusione a Lucifero e Satana è evidente, peccato che sia un'invenzione.

Siamo sempre in presenza della solita storia, scontri tra diverse fazioni, diversi popoli e religioni, semplici battaglie che vengono dipinte come scontri epici tra il bene e il male, .

"L'inesperienza e la totale ignoranza degli ascoltatori costituiscono un'ampia risorsa per chi intenda parlare di quelle cose sulle quali chi ascolta si trova in siffatta condizione" ~Platone, Crizia 107b
I seguenti utenti hanno detto grazie : robyale

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1 Mese 2 Giorni fa #54562 da Mark28
Risposta da Mark28 al topic La storia nascosta


Invece questo video lo vidi un bel po' di tempo fa, e ora mi è tornato in mente. Cito quello che dice Bob Thurman al minuto 0:55:

"Questo è il luogo dove il Buddha Shakyamuni, forse 3000 anni fa, tra i 2500 e i 3000 anni fa,* diede la prima grande iniziazione al Kalachakra e l'intero insegnamento del Kalachakra ai cittadini di Shambhala, la mitica Shambhala, da qualche parte nella regione del Polo Nord, i quali vennero qui in modo fantascientifico, per assistere e ricevere questo insegnamento dal Buddha Shakyamuni".

*Parla così perché, come vi dicevo in passato, le datazioni del Buddha fluttuano. La storia ufficiale lo data al V sec. a.C. (o addirittura al III sec. a.C.), mentre secondo le fonti antiche sarebbe vissuto anche 1000 anni prima.

Interessante che secondo quest'altra versione del mito Shambhala sarebbe al Polo Nord, e che si dica che gli abitanti di Shambhala giunsero in quel luogo in modo fantascientifico, c'entra forse della tecnologia?
Nel documentario in 4 parti che vi mandai nello scorso post, a un certo punto c'è un intervista a un certo scrittore Tashi Ragbya. Egli cita un testo tibetano che descrive la visita di un viaggiatore a Shambhala, a un certo punto si dice che i messaggeri di Shambhala si spostavano usando un piccolo bastone che tenevano in mano e con quello potevano raggiungere immediatamente qualsiasi luogo desiderassero.
Anche il mito greco degli Iperborei ha qualcosa in comune con Shambhala e guarda caso si parla di Abaris l'Iperboreo che poteva volare e viaggiare ovunque volesse usando una freccia donatagli da Apollo.

Queste cose sono mille volte più interessanti delle presunte conoscenze esoteriche della Teosofia.
Mi fa sorridere pensare che la Teosofia, la quale sostiene di conoscere il Kalachakratantra e il Buddismo esoterico, poi ci parla di Mosè e Gesù che sarebbero dei maestri ascesi incarnati, quando il Kalachakratantra come abbiamo visto dice espressamente che Mosè, Gesù ecc. erano figure demoniache al servizio del maligno.
E come se non bastasse la Teosofia condisce il tutto con Lucifero, Satan- oops volevo dire Sanat Kumara, e la Lucifer Publishing, finanziati e aiutati dalle Nazioni Unite e dalla casa reale di Windsor, per creare quella che è oggi la New Age, la nuova religione mondiale per irretire tutti quelli come noi che non si accontentano più delle religioni ufficiali, e cercano un'alternativa.
È la più grande opposizione controllata di sempre.
A entrambi fa comodo che la gente creda che esiste Lucifero, ma come abbiamo visto Lucifero non esiste nemmeno nella Bibbia, è una parola Latina., traduzione un po' errata di heilel ben shachar, ovvero stella del mattino, astro figlio del mattino, e che si riferiva a un re di Babilonia! Non è nemmeno un nome proprio!
Per secoli ci hanno detto che Lucifero era cattivo, Satana, oggi ci dicono che in realtà era buono, perché bisogna continuare a tenere la gente schiava dello stesso paradigma.
Quelli che "no tu non sai che Lucifero in realtà era buono, non hai capito che la Blavatzky intendeva Lucifero in senso buono"...
Pensano di essere i migliori, di aver capito tutto, di essere in cima alla scala della conoscenza umana, e invece non sono neanche al primo gradino.
Ha ragionissima il Kalachakratantra, questi personaggi SONO maligni, invece di lavorare per trovare la verità si inventano cose spacciandole per vere.
Nemmeno io ho la verità, ma almeno non invento le cose, quindi ho una probabilità in più di loro.
L'unico modo che abbiamo per liberarci dai condizionamenti è studiare i testi originali e vedere come si sono evoluti nel tempo i concetti, alla fine probabilmente non avremo la verità ma vedremo come OGNUNO si è COSTRUITO la propria verità, il che è fondamentale. Lo dice Biglino ma lo dicono anche i credenti, quando chiedi ai Cristiani perché esistono così tante differenze tra i codici della Bibbia loro ti rispondono che Dio lo ha permesso perché così si può scoprire meglio chi ha manipolato il testo. Il problema è che si scopre che sono loro stessi ad aver manipolato il testo, sin dall'inizio.

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