(Scusate se ne approfitto per farmi un po' di pubblicità)
Esiste un criterio che possa eventualmente creare un fronte unito nella controinformazione? La questione è stata sollevata nei commenti recenti, dove un utente ha scritto: "Come potrebbe la controinformazione compattarsi in un unico fronte e continuare ad essere controinformazione? Unico fronte significa che o aderisci oppure sei fuori dai ranghi: praticamente una VU alternativa. Ma al di là dei sofismi - in pratica - come metti in un unico fronte quelli di Tankerenemy con Chiesa, Blondet, Barnard e Mazzucco? Tanto per dire i primi cinque nomi che mi vengono in mente..."
Volendo, un criterio di selezione esiste. Ma non è basato sui contenuti, è basato sul metodo. Secondo questo criterio, possono entrare legittimamente a fare parte di questo fronte unico tutti coloro che diffondano notizie alternative documentate e verificabili, indipendentemente dai contenuti.
In questo modo, ciascuno può portare avanti la tematica che preferisce, purchè ciò che sostiene sia sempre documentato e verificabile, e quindi inattaccabile.
Se io dico che "le Torri Gemelle sono crollate praticamente a velocità di caduta libera" posso farlo, perchè sono in grado di documentare la mia affermazione con dati oggettivi (le dichiarazioni del NIST). Se qualcun altro vuole sostenere che quelli distesi sul selciato di Nizza erano tutti manichini non può appartenere al fronte unito, perchè non è in grado di documentare quello che dice.
Con questo criterio si puo' creare un fronte unito (di persone credibili), senza bisogno di intaccare la voce personale di ciascuno.
Certamente, ci vorrebbe sempre qualcuno che decida se e quanto gli altri facciano "affermazioni credibili", per poterli includere o escludere dal fronte unito.
Ma questo non è difficile da realizzare: se si parte con un gruppo ristretto di persone, la cui credibilità sia già stata comprovata negli anni, sarà questo stesso gruppo a decidere in seguito se altri portanno entrare a fare parte del fronte unito oppure no.
Lo ripeto, usare il criterio della verificabilità fattuale delle proprie affermazioni, e quindi della credibilità oggettiva della fonte alternativa, è l'unico modo per unire persone diverse pur rispettando in pieno la voce di ciascuno di loro.
Massimo Mazzucco
Secondo se mai decideste di fare fronte unico e unito questo fronte deve essere ASSOLUTAMENTE CHIUSO!!! nessun nuovo ingresso nessuna partecipazione saltuaria nessuna wild card. Questo perchè? Perchè l'infiltrato infame o l'incapace saltuario potrebbe arrivare un bel giorno con una minchiata creata ad-hoc e smerdare tutto e tutti e sappiamo quanto la merda ricopra velocemente agli occhi del cittadino medio rispetto la bontà di tutto il resto. Che la minchiata sia voluta o meno.
Un fronte unico sarebbe poi troppo semplice da combattere e gestire, tante schegge impazzite sono incontrollabili, ed è questo che fa paura al sistema, non l'unione. L'unione è ricercata, pro-vax vs no-vax, si-tav vs no-tav, si-tap vs no-tap, scie chimiche vs no chimiche, inside job vs Bin Laden...ecc ecc
Quindi io dico un poderoso e solenne NO al fronte unito della contro informazione, ne decreterebbe il giorno dopo la sua morte.
Io non ci vedo alcun vantaggio, e personalmente non mi piace affatto il concetto di "un gruppo ristretto di persone, la cui credibilità sia già stata comprovata negli anni, sarà questo stesso gruppo a decidere in seguito se altri portanno entrare a fare parte del fronte unito oppure no."
E chi ci assicura sull'integrità morale di queste persone nel futuro?
Chi ci assicura che una volta creato un "vertice", questo rimanga eticamente e moralmente solido, senza subire infiltrazioni che ne devino il percorso?
Mi sembrano le proverbiali buone intenzioni di cui è lastricata la via che porta all'inferno, paradossalmente sarebbe un'ottima strategia per indebolire la controinformazione, piuttosto che rafforzarla.
Creare un fronte in comune della controinformazione o informazione alternativa, dovrebbe permettere una maggiore visibilità e un maggiore sostegno anche economico.
Da sempre l’unione da forza.
Si potrebbero aggiungere nuovi mezzi di diffusione dell’informazione per esempio Radio, TV satellitare,
Non vedo quale forza si possa trovare in una frammentazione che rappresenta quasi la individualizzazione restando relegati nella rete del web.
Come essere racchiusi in una riserva o ghetto, dove le notizie girano in loop chiuso su se stesso.
Sono d'accordo ma attenzione, la sindrome del "comitato centrale" e' sempre dietro l'angolo insieme al pericolo scissione, l'esempio della sinistra italiana e' lampante, ognuno pensa di avere la verita' in tasca e quando le posizioni diventano inconciliabili ( e a queste latitudini ci vuole poco), subito e' pronto un altro comitato molto piu' libero del primo!
Il secondo problema e' riuscire a superare la sindrome del "sono il piu' bravo" un esempio sono le cure alternative al cancro, ognuno ha il suo metodo infallibile e da' del cialtrone all'altro,un po' come la medicina allopatica contro quelle cosidette non convenzionali,mentre sarebbe utile per tutti trovare un punto di incontro...eh gia' il vituperato compromesso che tanto schifa i puristi che a mio parere non vanno da nessuna parte se non confrontano le loro esperienze con quelle di altri,funziona cosi' per qualsiasi relazione umana, le convinzioni politiche,religiose,filosofiche servono a poco se ognuno non e' disposto a rinunciare ad un suo pezzetto di liberta' e/o verita'.
IN RED WE TRUST
Se io dico che un fulmine non fa crollare un ponte, è un'affermazione verificabile o no?
Se io dico che il cedimento degli stralli non possono in alcun modo demolire l'enorme pilastro centrale, è verificabile o no?
Se io dico che ci sono testimoni che hanno dichiarato che parte del ponte di Genova si è polverizzato, è verificabile o no?
Sarà sempre il potere a scrivere la "verità" e sarà sempre la consapevolezza individuale a decidere se crederci oppure no.
Non c'è nessun fronte unico da fare. Anche perché i leader di questo fronte o si venderanno o li faranno fuori.
PS Le torri gemelle NON sono crollate in caduta libera. Dire il contrario è una bugia evidente. Solo l'Edificio 7 per un paio di secondi è collassato in caduta libera ma ciò basta a confermare che senza alcun dubbio l'Edificio 7 è stato demolito
Sei contento adesso?
Ma questo non è difficile da realizzare: se si parte con un gruppo ristretto di persone, la cui credibilità sia già stata comprovata negli anni, sarà questo stesso gruppo a decidere in seguito se altri portanno entrare a fare parte del fronte unito oppure no.
Stai descrivendo una dinamica del tutto autoreferenziale che nel tempo non potrebbe che diventare il "comitato dei complottisti doc" che confeziona una VU alternativa.
La cui credibilità sia stata comprovata negli anni.
Da chi e in quale sede? Io ti potrei dire che Chiesa e Mazzucco sono credibili, altri no. Sarebbe comunque la mia opinione e non un dato di fatto.
I criteri documentato e verificabile purtroppo sono soggetti ad interpretazione.
Questo mondo è pieno di fonti documentate e verificabili che... certificano il falso.
Sarebbe cosa buona e giusta ma la vedo dura, per via degli egoismi e della famosa sindrome del "troppi galli nel pollaio"
Certo il metodo auspicato da Massimo è logico e valido ma gli manca il, diciamo, cuore....
Per svelare le cose serve anche l'intuizione e quella non la puoi pre-documentare..
Secondo il tuo ragionamento, Massimo, gente come C.Malanga o Franceschetti o altri ancora non potrebbero entrare a far parte di questa "Elite" di novelli Diogene ..
p.s. Ho guardato adesso il super trailer e devo farti i miei più vivi complimenti, sia per il materiale scelto benissimo che per la voce del narratore, che non sei tu, immagino.
Ehi, ti ricordi quando avevi 50 anni? con la camicia blujeans?
devono esserci criteri che uniscono,
e in caso di informazione seria deve essere la verificabilità la spina dorsale.
Importante comunque di non confondere dati (con fonti) ipotesi (no fonte) e opinioni,
serietà in questo anche.
Io posso credere che una cosa sia vera,ma se non ho prove deve essere messo in chiaro che di opinione si tratta.
Cosa che in genere non succede.
L'informazione unita,diciamo un portale comune - un contenitore, non vuol dire che deve diventare un blocco, e tutti devono starci dentro e sottostare a ....
E' una casa dove si sa di trovare i vari siti,
una rassegna stampa dei vari blogger e informatori
Quindi le realtà individuali sarebbero geolocalizzate
e anche connesse tra di loro.
Mettiamo che a qualcuno succede qualcosa di ... (bene o male) trova eco e reazione.
Sì rafforzano tra di loro.
Comunicano anche meglio tra di loro.
Se apro oggi un portale e vedo in pochi secondi le uscite dei siti ( che altrimenti devo aprire uno per uno) facilità,
in un click ricevo un bel quadro di vera informazione (non mi piace ne 'antiinformazione ne controinformazione)
Nessun vertice ma solo chi coordina gli aspetti tecnici. Responsabilità resta individuale
Conferenze con osservazioni e critiche ( on-line) per migliorare.
Magari annualmente una conferenza con pubblico.
In questo modo il portale diventa vivo e coinvolge fisicamante le persone ( chi fa informazione e chi la riceve e commenta)
Tutto questo era già proposto e spesa energia in questa direzione, ma poi....
Da riprovarci.
sono d'accordo anche io, col criterio proposto da Massimo.
Non necessariamente poi si deve immaginare una sorta di "setta" chiusa, se si vuole costruire un fronte di opinione compatto e comune, nel fare controinformazione.
Se per l'appunto si stabilisce e si segue rigorosamente il criterio metodologico:
non vedo che problemi possano nascere, anche nell'eventualità che si infiltrino dei personaggi ambigui e potenzialmente destabilizzanti. Perché automaticamente verrebbero "espulsi", o nemmeno lasciati avvicinare, nel momento in cui le loro tesi su un dato argomento, non rispettassero i criteri di cui sopra.
Ne risponderebbero loro di persona auto-screditandosi, ed il resto del gruppo rimarrebbe integro e credibile.
Dunque mi piacerebbe molto se questa idea diventasse realtà, e che a poco a poco riuscisse (sperando, ad esempio, in un azione riformatrice di Marcello Foa in RAI) ad erodere spazio laddove fin'ora regnano le falsità del mainstream.
Come qualcuno ha anche qui accennato, bisognerà inoltre tenere fuori a calci certa gente ... come ad esempio qualcuno che ha già scritto in questo thread poco sopra ...
Dopodiché anche la Juve ha PRATICAMENTE già vinto lo scudetto, ma NON ha già vinto lo scudetto.
A fare il precisino sono più bravo io, non prendertela.
compattarsi in un unico fronte Il termine FRONTE non sento bene, per essere più chiara.
sarebbe da chiarire cosa vuol dire e trovare altro tipo di definizione.
Il fronte, nel lessico militare, è la linea lungo la quale si affrontano gli eserciti avversari che occupano due zone distinte e confinanti, e ne delinea i territori sotto controllo. Il tentativo di modificare la posizione del fronte si chiama offensiva. Un'offensiva riuscita porta ad uno spostamento di fronte.
Diciamo però che di comitati settari (e se vogliamo con atteggiamenti anche di stampo fascistoide) dalla parte opposta della barricata ne è pieno.
Penso ad esempio, per dirne solo alcuni, alla setta del CICAP, e a tutte le varie propaggini simili che gli orbitano attorno; Oppure l'Ordine dei Medici, che come nell'Inquisizione si attiva contro i medici che osano minimamente discostarsi dalla linea del pensiero unico; Oppure ancora l'Ordine dei Giornalisti, come nel recente caso delle dichiarazioni (dure ma sacrosante) di Di Battista e Di Maio, reagire assurdamente in modo corporativo verso epiteti rivolti a singoli, come se riguardassero l'intera categoria.
Voglio dire, per me per poter avere maggiori possibilità contro un nemico strutturato in questa maniera, devi combatterlo il più possibile ad armi pari, o simili.
La differenza, ovviamente, sarà nella correttezza dei contenuti e nell'onestà intellettuale di chi li propone. Caratteristica in cui gli altri peccano per natura, e che dovranno necessariamente emergere, nel confronto, agli occhi della gente finora abituata alle bugie.
Mi pare che Massimo Mazzucco, proprio in tutta la raccolta dei suoi film, abbia dimostrato esattamente il contrario.
Nel momento in cui riesci a raccogliere e dimostrare tutti gli elementi di prova visiva, documentata, verificabile da chiunque, e di testimonianza con nomi e cognomi di personaggi coinvolti in determinate vicende, tali da contrastare palesemente con quella che è la "verità ufficiale" di un evento, a stabilire cosa ci sia di vero o di falso sarà semplicemente il buonsenso della gente. La quale, improvvisamente o poco alla volta, si sveglierà dal sonno indotto, e pur se non avrà sotto gli occhi la verità completa di un evento, saprà riconoscere chiaramente dove sta la menzogna.
Perchè in fondo è questo l'obbiettivo principale, ed è ciò che il "sistema" teme di più.
Penso ad esempio, per dirne solo alcuni, alla setta del CICAP, e a tutte le varie propaggini simili che gli orbitano attorno; Oppure l'Ordine dei Medici, che come nell'Inquisizione si attiva contro i medici che osano minimamente discostarsi dalla linea del pensiero unico; Oppure ancora l'Ordine dei Giornalisti, come nel recente caso delle dichiarazioni (dure ma sacrosante) di Di Battista e Di Maio, reagire assurdamente in modo corporativo verso epiteti rivolti a singoli, come se riguardassero l'intera categoria.
Proprio il fatto che il nemico sia organizzato sempre e comunque in un unico fronte "ufficiale" dovrebbe darti da pensare.
La ricerca della verità (o lo smascheramento della menzogna se vuoi) si muove in maniera molto più naturale, "dal basso" e disordinatamente rispetto al confezionamento di una versione ufficiale, e non è qualcosa che puoi imbrigliare senza ufficializzarlo e quindi snaturarlo.
Voglio dire, per me per poter avere maggiori possibilità contro un nemico strutturato in questa maniera, devi combatterlo il più possibile ad armi pari, o simili.
E diventare come il nemico, o nella migliore delle ipotesi combattere sul campo di battaglia che ha scelto il nemico con le armi che ha scelto il nemico, che è cosa ben diversa dal combattere "ad armi pari".
Nel momento in cui riesci a raccogliere e dimostrare tutti gli elementi di prova visiva, documentata, verificabile da chiunque, e di testimonianza con nomi e cognomi di personaggi coinvolti in determinate vicende, tali da contrastare palesemente con quella che è la "verità ufficiale" di un evento, a stabilire cosa ci sia di vero o di falso sarà semplicemente il buonsenso della gente. La quale, improvvisamente o poco alla volta, si sveglierà dal sonno indotto, e pur se non avrà sotto gli occhi la verità completa di un evento, saprà riconoscere chiaramente dove sta la menzogna.
Bastassero le prove e il buonsenso non ci sarebbe nemmeno bisogno di discutere argomenti come l'11 Settembre, invece sono passati più di 15 anni e buona parte del "pubblico" (nel senso che siamo spettatori e non attori) crede o vuole credere, per pigrizia, alla VU (pensare è faticoso, il cervello consuma un casino di calorie).
In realtà se bastassero prove e buonsenso non ci sarebbe nemmeno bisogno di fare controinformazione.
Che poi cosa vuol dire controinformazione? L'informazione o è corretta oppure non lo è, certamente non può essere contro o a favore di qualcosa, quelle si chiamano opinioni.
Ma vabbé forse sto divagando...
Appunto perche' gia' ci sono I fasci-comitati della verita' di regime, non mi piace l'idea di creare un comitato della controinfo, che come niente nel giro di qualche anno diverrebbe come quelli che stiamo combattendo.
E certo che Massimo fa un lavoro serio e documentato! Io mi riferivo al lavoro dei debunker, nonostante la verita' documentata sia sotto gli occhi di tutti, e' come se non esistesse, perche' e' la propaganda (Orwell insegna) che decide cosa e' vero o no. Ragazzi, ma ci sono scritte sul bugiardino le reazioni avverse ai vaccini, c'e' scritto pure autismo! E allora, frega cazzi a qualcuno? Stiamo ancora qui a sentirci dare degli antiscientifici e complottisti dai burioni di turno perche' non vogliamo iniettarci vaccini come fossero acqua fresca!
E se I "giusti" dovessero col tempo "vendersi" o semplicemente avere un delirio di onnipotenza? Scusate, ma a me mica piace che mi si dica cosa io debba pensare e in cosa debba credere solo perche' qualcuno autorevole e super partes ci mette su il bollino di approvazione. Secondo me e' sbagliato e destinato a fallire poi ognuno pensi quel che vuole
Chiamarsi "fronte unito della controinformazione" è come chiamare un partito politico "Partito Democratico"
Vi sarà chiara la questione se leggete per intero questa opinione di Paolo Barnard
paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=2107
La "certificazione" della controinformazione di qualità può rappresentare un'omologazione, un qualcosa che somiglia fin troppo all'informazione ufficiale e sarebbe inoltre ben difficile stabilire chi si potrebbe arrogare il diritto di decidere a chi dare il bollino verde e a chi no.
Anche gli effetti nel lungo periodo di una simile organizzazione potrebbero essere imprevedibili, se da un lato si renderebbero più forti e autorevoli le voci fuori dal coro, da un altro punto di vista questo potrebbe rappresentare una debolezza. Una struttura centralizzata è molto più facile da smontare di molteplici realtà indipendenti. Sarebbe sufficiente collocare ai vertici il solito infiltrato o corrotto che al momento giusto commetta una grandiosa cazzata per far crollare tutto il consenso. Si sa che la gente è abituata a fare di tutta l'erba un fascio.
Guardando però la situazione da un altro punto di vista, è assolutamente controproducente che esistano siti di presunta controinformazione che parlano di bottiglie di aceto o improbabili macchine reichiane per dissolvere le scie chimiche, o discutono di terrapiattismo o altre stronzate improponibili. A volte mi viene da pensare che tali siti siano creati appositamente allo scopo di sputtanare l'informazione alternativa, mettendo insieme articoli seri riguardanti argomenti seri e cazzate. E' chiaro che qualora a un utente non troppo esperto accada di leggere un articolo serio sull'economia o sull' 11/9 e si ritrovi nello stesso sito altri contenuti palesemente assurdi, il giudizio negativo si estenderà anche all'articolo appena letto, nonchè a tutti i siti che trattano gli stessi argomenti.
"Truffe finanziarie...complotti sulle torri gemelle...vaccinazioni...hahaha, tutte stronzate. Come quelle che la terra è piatta e che Mario Draghi è una lucertola...hahah"
Queste sono le conclusioni alle quali arriva l'uomo comune! Ho ricevuto innumerevoli volte risposte di questo tipo!
Ed è evidente che fino a quando non si riesce a organizzare una controinformazione di qualità, questo sistema di discredito continuerà a funzionare.
Appare ovvio che la soluzione a tutti i problemi starebbe nel buon senso del lettore e nella sua capacità di distinguere ciò che è vero o ciò che potrebbe esserlo da quello che invece è palesemente una stronzata, ma sembra che tale buon senso sia una virtù non troppo comune.
Mi viene in mente il sito di Pamio ad esempio, nel quale si possono trovare moltissimi contenuti assolutamente interessanti e attendibili, ma anche articoli scritti sicuramente in buona fede, ma pieni di errori e a volte di estremismi vegani-animalisti che possono nuocere all'immagine del sito. Quindi che fare? Dare il bollino a Pamio col rischio di farsi sputtanare per le inesattezze a volte puerili di certe informazioni mediche e il fervore vegano o negarlo privando gli utenti di accedere alle molte informazioni serie e utili del sito?
Stessa cosa per Marcianò...moltissimo materiale utile sulle scie, ma anche deliri assolutamente improponibili per un sito da considerare affidabile.
Che si fa in questi casi?
DEBANKER E ANTI DEBANKER
COMPLOTTI E ANTI COMPLOTTI
INFORMAZIONE E ANTI INFORMAZIONE
CONTRO INCONTRO SCONTRO
fu quel che lessi per me.
E dopo venne alla luce l'articolo Come unire il fronte della controinformazione?
Pur essendo legato a Luogocomune io non lo so.
Non necessariamente devi diventare come il nemico. Il perché l'ho scritto nella frase appena sotto, che non hai citato:
"La differenza, ovviamente, sarà nella correttezza dei contenuti e nell'onestà intellettuale di chi li propone. Caratteristica in cui gli altri peccano per natura, e che dovranno necessariamente emergere, nel confronto, agli occhi della gente finora abituata alle bugie"
Ma è perchè la gran parte dell'opinione pubblica è ancora all'oscuro, di tutte le prove contrarie emerse in questi 17 anni. E' abituata a leggere i soliti giornali e a guardare i soliti TG nazionali in TV. Quel poco che gli arriva alle orecchie è diffamato e ridicolizzato dall'opera di chi, nel mainstream, fa di tutto affinché la gente non sappia nulla e non percepisca il problema.
Purtroppo ad oggi gli esponenti della "controinformazione" agiscono per la maggior parte solo in rete (non consultata dalla stragrande parte che invece guarda solo la TV), e lo fanno ancora singolarmente. Nel senso che ognuno ha il proprio blog, sito personale, o spazio su youtube, ma nel complesso non vengono percepiti come una "squadra", o un'associazione compatta, autorevole e sufficientemente grande da allargarsi e cominciare a farsi strada anche negli spazi occupati finora soltanto dal mainstream.
Come ho detto anche a Falchetto, la differenza tra i falsi e gli onesti dovrà apparire agli occhi della gente. Se questo "movimento", "associazione", chiamiamola come vogliamo, avrà come barra dritta ed irremovibile quella dell'onestà intellettuale e della dimostrabilità delle proprie tesi, non avrà nulla da temere secondo me.
E qui invece il problema: in realtà non è sotto gli occhi di tutti, perché la gran parte del pubblico, che non si informa in rete ma solo tramite TV e giornali cartacei, la ignora pressoché del tutto. A parte gli anni a cavallo del 2006 con le trasmissioni di Matrix sull'11/9, una volta finite quelle non c'è stato più nulla e per lo "spettatore medio" la cosa è passata non dico nel dimenticatoio, ma comunque da lì in poi il sopravvento lo hanno avuto sempre e solo le bugie ufficiali.
Se invece la gente percepisse la presenza di un consistente ed autorevole gruppo di ricercatori, giornalisti ed autori che divulgano, dati alla mano, un'opinione diversa e documentata, uniti magari sotto un nome o una sigla, e che piano piano vanno in Tv, fanno conferenze nelle città e cominciano a crearsi sempre più spazio...ecco forse qualcosa porrebbe iniziare a cambiare in meglio. Lentamente verrebbe eroso (almeno lo immagina il mio ottimismo ) il vantaggio scorretto di cui il sistema conservatore ancora gode, nei confronti dell'opinione contraria, ovvero, oltre al "fango" che buttano addosso per screditare le voci contrarie, anche la sleale sproporzione nei confronti diretti (in TV è evidentissimo con la politica, e non solo: sempre 1 contro 3, o 2 contro 4, oltre ai conduttori di parte) e la sordina che applicano costantemente a qualunque argomento che è per loro scomodo.
Continuando di questo passo, come ora, non dico che non si stia ottenendo nulla, ma occorrerà ancora molto tempo prima di raggiungere la "massa critica" nell'opinione pubblica. Poter fare qualcosa di nuovo per accorciare di più i tempi non guasterebbe, secondo me.
Secondo me sopravvaluti il Terrestre medio.
Chi ha fame di informazioni se le va a cercare e prima o poi le trova.
Alla maggior parte della gente non frega un cazzo di essere informato, anzi ne viene destabilizzato e vuole essere lasciato in pace nella propria "comfort zone" fatta di "amici", "x-factor" etc... e delegare le proprie opinioni a qualcun altro. Infatti siamo pieni di opinionisti.
Tu dici che la maggior parte delle persone guarda e si informa attraverso la TV ma questo è vero solo per quanto riguarda gli over 50 (e non tutti); i giovani passano più tempo sul web che davanti alla TV e sono perfettamente coscienti che esiste un dibattito sull'11 Settembre (non siamo mica nel 2003!!!). E in gran parte non gliene frega un cazzo.
Ma facciamo finta che sia anche possibile arrivare alle masse, rimane un problema pratico.
Come metti insieme Mazzucco, Chiesa, Barnard, Blondet (più uno a tua scelta ) senza che si separino causa differenza di opinioni due settimane dopo?
Forse Mazzucco e Chiesa durano qualche mese, Barnard e Blondet si pigliano a mazzate fin dal primo giorno.
Ti rendi conto di quanto sia infinitamente più facile per il fronte mainstream rimanere unito? Ripetono a pappagallo una unica versione concordata, cosa assolutamente impossibile (e nemmeno auspicabile) per il fronte controinformazione che invece deve indagare e fare ipotesi.
Ipotesi che per forza devono essere diverse altrimenti che cazzo di indagine è? A senso unico.
Oppure sta per entrare in politica.
Ma spero ci stia trollando.
Non posso davvero immaginare che sia serio.
Già perchè innanzi tutto dovremmo chiederci se ancora esiste una informazione.
Negli anni 60/70 sfogliando i vari quotidiani, avevi la possibilità di leggere almeno cinque o sei giornali sostanzialmente diversi.
Lo stesso succedeva con i settimanali di opinione, o i mensili di approfondimento culturale.
Ora, a parte queste due ultime categorie che sono praticamente scomparse, abbiamo un unicum ideologico, che comprende anche
tutti i notiziari televisivi, e la quasi totalità dell'informazione che circola sul web.
Gli avvenimenti e le modalità con cui vengono divulgati, sono funzionali all'intrattenimento spicciolo, al catturare l'attenzione per distogliere
quel tanto che basta, fino al prossimo giro di giostra.
Tutto viene esagerato, reso quasi paradossale, tanto che non è veramente importante quello che è o sta succedendo, ma quanto riuscirà
a distrarre la massa.
Dovremmo "controinformare " su cosa?
A mio parere si finisce per cadere nel tranello allo stesso identico modo, mentre forse , la soluzione sarebbe proprio evitare di "sapere".
Pasolini disse che cultura di massa, consumismo, e una informazione condizionata da entrambe le cose, avrebbe portato al fascismo del futuro.
Purtroppo non si sbagliava.
In realtà vi ho riproposto una discussione che è già avvenuta in altre sedi. E lo scoglio è risultato proprio questo: nel momento in cui si crea un "comitato" di persone che decidono (chi deve far parte del gruppo e chi no) si viene a creare un problema insormontabile, come molti di voi hanno evidenziato.
Il senso di questa discussione quindi era di verificare quello che io già sospettavo. L'unica soluzione possibile sembra essere "ciascuno per se Dio per tutti".
Nel giro di qualche anno, tutti gli elettrodomestici saranno connessi a internet, tutte le auto pure, e forse anche tutti gli umani e i loro animali, non c'è scampo.
Sapranno tutto di tutti, i software stabiliranno cosa dovremo fare, se dobbiamo essere premiati o puniti e se potremo vivere.
Mai nella Storia è stato possibile un controllo così stringente.
I ribelli dovranno distruggere Internet per avere una chance.
La controinformazione deve creare dei dubbi, deve dare all’utente delle “verità” alternative, più queste sono documentate e verificabili più il lettore avrà la possibilità di trovare la sua “verità”.
Quindi anche i “manichini di Barcellona o Nizza “ hanno una loro utilità, offrono un’alternativa e sviluppano un dibattito, resta a noi decidere se tale teoria abbia fondamento o no.
Quello che manca nell’ambito della controinformazione è un’organizzazione comune, cioè un fronte unito che combatta insieme ma ognuno con le proprie idee, il fine è dimostrare che ci prendono in giro propinandoci una moltitudine di bugie e falsità.
La controinformazione a differenza dell’informazione mainstream deva lasciare la scelta, la scelta di farsi una propria opinione.
Tua sorella quindi se legge un articolo scritto da medici e scienziati, più titolati di sburione, che illustrano i problemi legati all'ipervaccinanzione e smontano le bufale sburoniane sugli stessi cambia atteggiamento?
Bhe se le bastano i cicappati per "sbufalare" i "complotti" forse la mia domanda è inutile...però non si sa mai.
Ma tu non devi discutere.
Devi stampare gli articoli e devi dirle di leggerli, di verificare la loro pubblicazione su riviste scientifiche e di smentirli, magari assieme ai suoi idoli hand-ciccap-pati....se le riesce.
Chi di titolo accademico ferisce.......
L'infiltrazione è una mossa assolutamente ovvia da prendere in considerazione sin da subito e non si può partire senza averla presa in considerazione.
Ma non serve chiudere, anzi ciò che serve è usare il sistema dei 5*, ovvero creare una regola dello "sbagli una volta, sei fuori per sempre"
Esattamente come i 5*: hanno dimostrato di buttare fuori i disonesti e così ogni volta che ne viene beccato uno il movimento addirittura si rafforza e sembra "migliore".
Invece di evitare gli infiltrati e le loro menzogne a orologeria (notizie che sembrano vere ma che vengono smascherate nel tempo) puoi invece accoglierli "con riserbo" per poi buttarli fuori sistematicamente e con grande enfasi.
Con questo sistema non solo li annulli ma ti rafforzi ogni volta esponendo la loro malafede.
Il nostro problema rigurado i terrapiattisti è proprio questo: non possiamo buttarli fuori da niente, separandoci da loro. Con un'alleanza, invece, si potrebbe e il loro giochino di mettersi "alla pari" con noi per poi autosputtanarsi non funzionerebbe più.
HAHAHAHAHAAH!!!!
Ci avevo provato tempo fa, dicendole di vedere un video di montanari, giusto per sapere cosa contenessero I vaccini, non ho ricevuto risposta. Io non mi metto piu' a cercare di convincere la gente, prima mi ci incazzavo di brutto e venivo derisa. Io posso dare un input, dire di andare a informarsi su questo o quello, ma I pregiudizi sono duri a morire e hai voglia a portare prove e documenti... Come si dice, non c'e' peggior cieco di chi non vuol vedere
Non comprendo … o forse sì!
Ho come l’impressione che l’articolo sia stato scritto con un’ottica diversa da quella che traspare in questo commento.
Nell’articolo c’era una “idea” di progetto, che qui è svanita … forse per mancanza di humus …
Probabilmente io sono quello che non capisce, in mezzo a gente che capisce, o crede di capire … non lo so …
Allora la soluzione è “ciascun per se … mentre Dio … sta a guardare”
Per tornare al topic:
Ottimo Zina! Hai centrato il punto! Invece di darci addosso e denigrare teorie e idee altrui, dovremmo unirci perche' in fondo vogliamo le stesse cose e lottiamo per le stesse cose. Uniti in un'unica forza, ma diversi, unici, non un branco di pecore che bela a un padrone diverso! Ma non succedera' mai, perche' abbiamo il bisogno innato di far parte di un gruppo, di uno schieramento. Il gruppo ci identifica, ci rappresenta, ci dice chi siamo. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci prenda per mano e ci indichi la via, un padrone, e allora di che ci lamentiamo?
www.frasi-celebri.net/frasi/OTQ1OTU/
i pericoli che paventa massimo ci sono ma non per questo si deve desistere da unirsi per paura dei problemi all'orizzonte.
anche massimo stesso non ha rinunciato a fare certe cose nonostante i pericoli all'orizzonte , a trattare certi temi e a esporsi cosi a certe critiche
compattare certe voci non ci renderà piu deboli ma piu forti , come dice al2012 l'unione fa la forza da che mondo è mondo.
attualmente vedo delle persone molto valide che sono diventate un punto di aggregazione per tante altre
probabilmente l'unica soluzione è creare un "associazione" che non voglia minimamente essere ed esaurire il fronte della controinformazione,
semplicemente unendosi si diventerebbe piu grandi, dal momento che si avrebbero visioni e ideali comuni che rangiungerebbero piu persone perche si comincerebbe a spargere la voce.
non dobbiamo trovare la soluzione in 5 minuti nè desistere se non la si trova in questi 5 minuti
E' buttata li in modo barbaro ma qualcuno di più capace forse la può elaborare meglio
grazie per l'idea, una cosa del genere stava nel pentolone.
il punto è diciamo "filosoficamente" con che criterio mettere in questo pentolone le varie notizie ovvero quali si e quali no
Sarò io, ma continuo a non vedere questi grossi problemi. Per come la vedo io, se stiamo parlando di persone ragionevoli ed oneste intellettualmente, non dovrebbero esserci problemi a coesistere. Se il bersaglio da colpire su uno specifico tema è comune a tutti nella "associazione", non vedrei queste differenze di opinioni insormontabili. Al limite sarebbero superabili, nel momento in cui l'obbiettivo comune è - e deve solo essere- quello di informare abbattendo una determinata bugia ufficiale. Se per una qualsiasi balla del mainstream, su un qualunque "tema caldo", esiste una (o più di una) "contro-prova" attendibile e verificata - che i media ovviamente omettono al grande pubblico (immagini, un video, una dichiarazione importante relegata in un trafiletto dai giornali, oppure dati economici pubblicati ma anch'essi relegati alla sordina) - con la cui inconfutabilità ha il potere di smentire la balla ufficiale, che opinioni differenti dovrebbero avere un Mazzucco, un Blondet o persino un Barnard, tali da creare contrasti tra loro?
Insomma voglio dire, con l'unità di intenti ed il buonsenso si può fare squadra senza problemi, accantonando inutili ruoli da "prime donne", che nuocerebbero alla causa comune.
Nel momento in cui il fronte della controinformazione presenta al mainstream tutti gli elementi di prova verificati e non smentibili di cui sopra, a quel punto è evidente che la sua indagine l'ha già fatta. A differenza proprio di chi invece ripete a pappagallo la stessa versione, e che se la vedrebbe smontata brutalmente, di fronte al grande pubblico, magari in un corretto contraddittorio televisivo.
Inoltre "i nostri" non sarebbero neanche tenuti a fare ipotesi, perchè basta aver dimostrato la falsità di una versione ufficiale. Al pubblico intelligente basta quello, e le indagini vere e proprie caomai sarebbero compito degli organi istituzionali preposti al caso.
Certamente su una cosa concordo con te, e con Flor das aguas: purtroppo esistono persone alle quali non c'è, e probabilmente non ci sarà mai, verso di fargli entrare in testa visioni differenti da quelle adatte alla loro "comfort zone", o spingerle a riconsiderarle. Ne conosco personalmente anche io.
Ed in certi casi c'è obbiettivamente poco da fare...
Personalmente però non ritengo che sia un problema di tutta la massa. E' che secondo me la gran parte è stata da sempre abituata alle rassicuranti menzogne, e ad'essere condizionata soltanto da una sola campana, dai banchi delle elementari e fino alla terza età.
E quando la campana è una sola ed è grande (mainstream), il suono forte e continuo che produce coprirà sempre quello di tante altre piccole campanelline, che suonano ciascuna per conto proprio.
Esattamente.
secondo me il criterio deve essere innanzitutto quello che segue un metodo oggettivo.
Non ci deve essere una sorta di tirare acqua al proprio mulino.
ES: Vaccini: comparazione tra l'ufficiale e il nascosto (in questo caso l'informazione alternativa).
Oggettivamente perchè il mainstream nasconde gli studi di altri scienziati laureati al pari di coloro che difendono i vaccini senza se e senza ma?
Cosa dice pasteur? cosa dice Bechamp (non mi ricordo come si scrive)?
Alcuni dati ci dicono che bigpharma finanzia le grandi associazioni pediatri, medici ecc ecc, non finanzia i pro-vaccini, ma la categoria dei medici in generale( ci verrebbe da dire che poi diventano provaccini per forza). Ma il punto sta in questo: perchè non finanziano anche il dott. Montanari e moglie, ad esempio, considerati tra i 10 scienziati più titolati al mondo?
Come possiamo fidarci dell'ordine dei medici quando sappiamo che loro stessi , negli anni 40, si facevano fotografare con la sigaretta in mano dicendo che il fumo non fa male?
Le accuse devono sempre essere seguite da dati certi o da domande certe. Per esempio:
Scie chimiche: perchè ci è stato tenuto nascosto per così tanto tempo una cosa che ora dicono sia per il nostro bene? se è per il nostro bene abbiamo dei dati che sostengono questo? si vuol diminuire il riscaldamento globale: perchè dopo 10/20 anni la temperatura non si è abbassata?
Aggiungo un altro esempio:
ponte morandi: la cosa più sensata e oggettiva è, come dica Massimo, se c'è un video fatelo vedere a tutti così la si smette di fare supposizioni inutili (inutili perchè c'è un video completo e i testimoni non servono più a quel punto). Da scartare, credo a rigor di logica, tutte quelle teorie campate si supposizioni o causate da aver visto una macchia che sembra la polvere di un esplosione (che magari è anche vera). La vera informazione è: sappiamo per certo, perchè affermato da un giudice o chi è quel tizio, che esiste un video, e lo hanno visto, dove si vede il crollo.Perchè non possiamo vederlo mentre possiamo vedere il video delle torri gemelle che crollano?
Come sempre ho espresso in modo orrendo ma spero si sia compreso il concetto.
non esistono ufficialmente aerei che rilasciano composti chimici per ridurre il riscaldamento globale, per controllare il clima ( escluse operazioni con piccoli aerei ) o scopi militari
quindi la domanda non ha senso ed è controproducente farla
infatti ho detto che il tutto non era espresso nel modo migliore, anche se mi sembrava ci fosse qualcosa in merito in alcuni documenti ma non ne sono sicuro. Comunque il concetto di un canale web del genere appunto dovrebbe essere la certezza dell'informazione (che dovrebbe far si che le persone inizino a guardare le news con un approccio più dubitativo con la voglia di approfondire e magari collegare la logica alla news.es: epidemia di morbillo a bari. Quanti morti? come è andata a finire?e poi, perchè se hanno parlato di epidemia non è morto nessuno? Come hanno fatto a scambiare il morbillo con una mononucleosi? ecc).
Ora i vari Massimo, Pandora,Byoblu,Bordernight,Pamio,Socialtv non riescono a trattare tutti gli argomenti, questo canale potrebbe unire dei puntini Mantenendo la naturale vocazione di ciascuno dei sopracitati. La monetizzazione YT (perchè non tralascierei questa opportunità).divisione in parti uguali tra i partecipanti o destinazione da valutare all'inizio.
Non sappiamo con certezza assoluta cosa rilasciano gli aerei, piccoli o grandi, militari o no, o per quale scopo vengono rilasciate. Possiamo solo fare delle ipotesi.
Quel che è certo è che non possono essere scie di condensa in quanto sono manifestazioni piuttosto rare e comunque non persistenti.
E' un po' come l'11/9.
Non sappiamo con certezza cosa ha causato il crollo dei grattacieli. Possiamo solo ipotizzare.
Quel che è certo è che non è stato un crollo strutturale.
Fine OT
La domanda infatti da porsi è: chi controlla il controllore?
Anche essendo in buona fede si può prendere una cantonata.
P.es. il buon Marcianò (che stimo per il suo lavoro sulle scie chimiche), ha fatto delle affermazioni sul crollo del ponte Morandi basate su una errata interpretazione delle foto dell'epoca.
Sono convinto che le abbia fatte in perfetta buona fede, ma proprio per questo uno scettico, che non ha bene in mente la questione ma che però ritiene Marcianò una fonte attendibile, può farsi una opinione sbagliata.
(Suo difetto è invece quello di arroccarsi su una posizione e difenderla strenuamente anche se errata. Non ho idea se gli è stato fatto notare).
Penso piuttosto che sia più utile un forum di discussione fra utenti, come già è fatto qui su LuogoComune, dove ogni notizia può essere commentata, studiata e discussa.
Se chi discute ha la mente aperta, libera da pregiudizi e influenze del mainstream, si può ben presto giungere a determinare se una notizia / affermazione può essere vera o falsa.
Abbi pazienza hai mai letto i blog di Mazzucco (immagino di sì) Blondet e Barnard?
Per ogni cosa su cui sono d'accordo ce ne sono cinque su cui non lo sono. E meno male, aggiungo io.
Nel tuo discorso ci sono troppi "se" e troppi "bisognerebbe", troppe condizioni irrealizzabili.
Il presupposto che chi aderisca sia onesto e ragionevole è utopia pura. Onestà e ragionevolezza non sono misurabili.
Io personalmente posso pensare che Mazzucco sia onesto (ragionevole non sempre).
Barnard mi sembra onesto ma gli è partita la brocca tanto tempo fa.
Blondet guarda il mondo attraverso le lenti dell'ultracattolicesimo e non fa nulla per nasconderlo. Sarà anche onesto ma ha una sua agenda.
Idem per Chiesa, sostituisci cattolicesimo con putinesimo.
Tu però...
continuo a non vedere questi grossi problemi.
E vabé lets agree to disagree.
esatto, questo dovrebbe essere l'approccio dell'argomentazione di un tema.
Cosa ci dice la fisica in merito alle scie di condensa?
Sono tutti aerei di linea quelli che passano?
Perchè se è condensa a volte vediamo scie ad intermittenza?
E, a seconda del tema, si studia lo sviluppo.
Per le notizie si fanno approfondimenti e si ricercano versioni alternative
Poi documentari e tutto quello che serve al riaccendere il cervello e il pensiero.
Non userei termini astratti, mistificati e attaccabili come nwo, complottismo, rettiliani. Abbiamo a che fare con gente semplice e dobbiamo spiegare nel modo più semplice e diretto possibile.
ps: per la monetizzazione di YT, io destinerei tutto all'acquisto del microscopio per il dott. Montanari, in modo che scopra non solo in tema vaccini, ma anche acqua, aria, terra....potrebbe essere uno dei nostri alleati migliori.
- Il vantaggio è che molti hanno paura di incappare in boiate o bufale, e per questo si tengono lontani dal web, ma con una sorta di "garanzia" di questo tipo si sentirebbero più sicuri;
- il rischio è la creazione di steccati, chi è dentro e chi è fuori, ecc.
Penso che i pericoli superino i problemi.
In compenso, si può fare qualcosa di meno "ufficiale" ma altrettanto efficace: una sorta di endorsement reciproco fra persone che si conoscono e si stimano. Quando ho presentato a Padova il libro Ingannati, l'11 settembre 2011, Massimo Mazzucco e Franceschetti mi avevano fatto una tirata che la gente neanche entrava nella sala (e ancora ne sono grato). Insomma, se ci si sostiene a vicenda, ognuno nella misura delle proprie capacità e della propria audience, si crea una sorta di "legittimazione per consenso" che, se non è proprio un bollino di autenticità e credibilità, poco ci manca.
Un po' quello che si fa per valutare la credibilità di un autore quando si fanno ricerche scientifiche: si conta il numero delle citazioni (non è un metodo sempre sicuro al 100%, ma insomma, aiuta).
mi chiedo sempre per quale motivo però abbocchino sempre alla verità televisa..
Non appena la metto a punto te ne mandero' una copia Massimo, i tuoi consigli sarebbero importantissimi.
Italofranc
E lo hanno fatto meglio di come lo avrei fatto io.
Vi ringrazio per averlo fatto così bene, leggere i miei pensieri scritti da altri è stato bello.
Spero solo che presto i vari messora-blondet-mazzucco-medici-franceschetti-chiesa-Barnard-ecc.ecc. prendano seriamente in considerazione questo progetto.
La dissonanza cognitiva, la percezione selettiva, l’analfabetismo funzionale, non sono malattie virali che sfortunatamente ti becchi, ma sono sporchi trucchi che l’umano usa per non mettersi in gioco, per non metterci la faccia e per non incappare in guai.
Dal mio punto di vista il lavoro che si sta facendo adesso, va bene così. Massimo sente l’obbligo personale di informare i suoi simili con degli ottimi documentari. In questi documentari ci sono tutti gli strumenti per cominciare a capire. Se vuoi farlo, puoi farlo e questo grazie a Massimo e a chi come lui ha volontà di capire e in questo caso, di esporlo agli altri.
1. non esiste una controinformazione, e già questo sarebbe sufficiente a spegnere la discussione. Esiste solo l'informazione, poi queste possono essere informazioni veritiere o meno, palusibili o meno, complete o sommarie, di approfondimento o meno, ecc... ecc...
Quindi levatevi già di dosso questo appellativo, perchè vi danneggia e fa presupporre che ci sia un informatore generalizzato e che sottintende esser menzoniero, e poi un altro fronte che spara verità per comprovato non so cosa.
2. Si potrebbe ragionare in maniere più sensata, creando un incubatore unico di più contenuti, con più editori che in base alle loro sensibilità e conoscenze possano trattare temi differenti. In realtà sarebbe una specie di testata di informazioni ma vabbe, e dovreste considerare la possibilità di associarvi valutandovi a vicende sulla basa del metodo di lavoro adottato in questi anni.
3. il fondamento non può essere la persona, ma il metodo.
4. Per alcuni dei nomi da te citati, ma lo si è fatto anche quì su Luogocomune su alcuni temi, non sempre vi è una proposta di contenuti basata su elementi oggettivi e approfonditi, ma spesso ci si è spostati verso il sentimento, l'ideologia e come inevitabile la selezione delle tematiche e dei punti di vista conforme a quella che è una certa sensibilità dell'editore.
Ci sarebbe spazio e credo anche vi sia il bisogno e l'interesse verso una contenitore di approfondimento vero, la gente percepisce e sa che c'è tanto di non detto, e il successo di programmi come le Iene, Report ecc... è un segnale. Il problema vero è che fare contenuti di livello costa: fatica, tempo, denaro, competenze.
E Massimo tu penso sia testimone di ciò, se pensiamo al tuo lavoro cardine che è quello sull'11 settembre.
Ma occorre quella metodica, non basta creare un incubatore di interviste a personaggi che parlano fuori dal coro, occorre creare contraddittori, trovare documenti e dati verificabili, occorre interpellare veri esperti che sappiano poi spiegare quei documenti e la formazione di quei dati.
Il passo successivo non può essere la semplice somma del lavoro che ogniuno di voi già fà, sarebbe un minestrone inutile, che non porta nulla di più e anzi rischia di inficiare il lavoro dell'altro per errori di uno.
Il passo successivo può essere solo quello di creare una vera redazione, una testata di informazione, e ciò comporta chiaramente tanta fatica e lavoro, e necessiterà di remunerazione e quindi di un modello di business sostenibile.
ti quoto
Non mi piace la parola "CONTROINFORMAZIONE" sia perché, come venne casualmente detto in un convegno del comune di Milano sulla mobilità INFORMARE etimologicamente significa dare a chi ascolta la forma che vuole chi scrive, sia perché sono allergico alla parola CONTRO.
Penserei più ad una COMUNICAZIONE INTEGRATIVA perché COMUNICAZIONE significa mettere in comune dati e notizie.
Mi sembra che questo sia lo spirito di Luogocomune che ha a volte pubblicato articoli da cui prendeva le distanze.
In quest'ottica non vedo nessuna necessità di unire il fronte della controinformazione, piuttosto vedrei un ALBO, in cui tutti coloro che scrivono con l'intento di ampliare il fronte delle conoscenze possono chiedere l'iscrizione. Anzi, possono esserci più Albi, il lettore sceglierà quello che gli sembra contenga gli autori più interessanti.
Ma la cosa che più mi piacerebbe avere è una revisione a posteriori degli articoli pubblicati.
Ad esempio (non è polemica, ma visto che oggi sui social è comune ...) se Di Maio avesse qui pubblicato un articolo spiegando che con lui al governo lo spread sarebbe sceso, oggi quell'articolo avrebbe dovuto essere segnalato come problematico.
Io invece credo da tempo che il problema dell'aggregazione debba riguardare le azioni pratiche di cambiamento, e debba riguardare soprattutto noi lettori/utenti: quella piccola, ma non proprio minuscola, massa di persone pensanti e consapevoli che, purtroppo, nel 99% dei casi si limita a schermo e tastiera. Ma, come per la maggioranza è più comodo sorbire di tutto invece di pensare, per noi è più comodo leggere e commentare invece di agire in un modo più concreto. Così adesso siamo diventati molto autoreferenziali e poco altro, credo anche che ormai, per la maggior parte di noi, ulteriori letture e documenti siano diventate superflue, ridondanti, inutili: un'abitudine e basta. Sia chiaro che il primo oggetto della mia esortazione/critica sono io stesso, che di solito neanche partecipo alle discussioni.
Vi voglio bene.
And Massimo, I think, is a witness to this, if we think of your pivotal work, which is the one on September 11th.
But that method is necessary, it is not enough to create an incubator of interviews with characters that speak out of the chorus, to create contradictions, to find documents and verifiable data. the formation of those data Kamagra Kaufen