di Bet17

Uno studio della Shanghai Jiao Tong University School of Medicine ha tentato di esplorare le alterazioni dell'attività cerebrale allo stato di riposo associate alle attività di Gioco su Internet come presunta causa della dipendenza.

Dopo la verifica dell’università Cinese, Pechino, in questi giorni, ha addirittura deciso di emettere un avviso per la “prevenzione dell’abbandono dei minori ai giochi online" pubblicando sei linee guida da adottare (anche drastiche) e informando, tra le altre cose, le case produttrici di videogiochi di mettere a punto regole e contenuti che non creino dipendenza nell’utenza minorile, pena la loro messa al bando.

Sotto inserisco per il lettore alcune delle misure già adottate in Cina negli ultimi anni contenute nel sito governativo ufficiale Cinese e tradotte tramite Google Translator (così evitiamo interpretazioni della stampa occidentale che travisa sempre tutto):

Creazione di giochi online onesti e verdi per i giovani.

Autodisciplina del settore dell’insegnamento per eliminare la violenza, la pornografica, le pubblicità commerciali dai giochi online e per favorire l’apprendimento dei giovani nelle scuole.

Istituzione di un comitato etico per supervisionare i contenuti che potrebbero indurre alla dipendenza le giovani menti.

Poi magari interroghiamoci anche sul perché la loro società sta emergendo in molti settori rispetto alla nostra.

Il disturbo da gioco su Internet (IGD), è stato definito per la prima volta nel 2016 dall'11° edizione della Classificazione Internazionale delle Malattie dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Quindi anche per la nostra Società Occidentale Evoluta, “giocare troppo” è un disordine della nostra sfera emotiva e quindi una “malattia mentale”, che però va combattuta con pillole antidepressive, psichiatri e psicologi per ridurre la dipendenza da tale attività anche se poi, di fatto, questa crea le endorfine naturali necessarie per rilassare l’organismo e quindi, infine, anche la persona che sarebbe affetta da tale disordine, rendendola “un drogato”.

Non è che (forse) i giovani del mondo giocano troppo solo per evadere da una società che (forse) li disturba troppo rendendoli poi “dei drogati”?

Però da questa parte del mondo ancora non si legge che l’esclusione dal mercato di videogiochi che creano dipendenza ai minori o dell’imporre alle case di gaming regole per la creazione di videogiochi educativi ed etici, sia una possibile soluzione per creare nelle giovani menti anche quei concetti.

Si continua infatti a lasciare produrre videogiochi e App con il solo scopo di rendere dipendente l’utente in modo da poterci speculare economicamente sopra, sia tramite la pubblicità che il marketing avanzato, che hanno visto anche la nascita di neologismi come “Gamification” divenire strategia adottata anche da aziende in ambiti non video ludici per condizionare e fidelizzare i propri consumatori, gratificandoli tramite espedienti “gamificati” creati ad hoc anche per gli adulti (i likes di facebook ad esempio).

Il risultato nelle nostre case poi, spesso, si traduce in questo:

No! Ma perché arrivare a tanto come hanno fatto i Cinesi! Tanto in Occidente abbiamo già pronta per la vendita la pillolina, il dottorino con il camice bianco e, nel caso, anche una camicia di forza.

Personalmente trovo veramente bizzarra e contorta la società umana creata in occidente che mette sempre il profitto davanti a tutto il resto, non curandosi dei danni prodotti da tale mentalità nella salute pubblica oltre a quelli causati alla nostra cultura occidentale, che ormai è quasi alla deriva.

E voi che ne pensate?

 

Comments  
I cinesi da un lato combattono la dipendenza da videogames e dall'altro stanno mettendo in piedi un terrificante sistema di controllo dei cittadini che ne usa la logica.

Il gioco in sé non è pericoloso ma il contenuto. Comunque difficile porre delle regole quando sono ben peggio la TV o i film. Ci sono anche i drogati di Games of Thrones, della D'Urso, De Filippi etc. Ed ancor più grave il calcio, definito impropriamente sport. A loro si debbono i Murales nel corpo e gli spazzolini del cesso in testa e soprattutto l'insegnamento alla disonestà totale. Sempre intenti a "fregare" l'arbitro e l'avversario. Pure quando calciano il pallone fuori dicono che loro non sono stati :hammer:
Avete sentito parlare immagino del discorso di Xi Jinping del 25 ottobre scorso, che ha fatto schizzare in un giorno il prezzo del bitcoin del 40%.

In quel discorso, che è stato menzionato (ma non integralmente riportato) da importanti testate giornalistiche del settore, è finalmente stato tradotto in inglese e mi sono preso la briga di tradurlo anche in italiano.

medium.com/.../...

Sono rimasto shokkato, leggendo e traducendo le sue parole, di come l'avanzata della tecnosfera sia promossa ai vertici con tale disinvoltura e senso di imminente urgenza. Il tutto senza usare mai termini che smorzano o in qualche modo fanno riferimento agli effetti collaterali di una massiva industrializzazione urbana.

E mi taccio sulla questione del controllo:

Vedete da voi le parole del presidente.
e non è stato nemmeno toccato il tema della propaganda politica o di altra natura (ad esempio vaccini) all'interno del mercato dell'intrattenimento che non solo è nelle serie tv e nei film ma anche nei videogiochi

chi pensa che è una cosa marginale e magari recente vi segnalo che era già un videogioco Atari degli anni 80

"communist mutant"

en.wikipedia.org/wiki/Communist_Mutants_from_Space

Quote:

Sotto inserisco per il lettore alcune delle misure già adottate in Cina negli ultimi anni contenute nel sito governativo ufficiale Cinese e tradotte tramite Google Translator (così evitiamo interpretazioni della stampa occidentale che travisa sempre tutto):

Ma vi rendete conto che sono misure ipocrite e a doppio taglio.

Ipocrite perché lo stato cinese se da una parte impedisce un business predatorio sulla sua gente, dall'altra è ormai noto, che la crescita economica cinese di questi ultimi 20 anni è stata possibile grazie agli "occidentali" degenerati che hanno comprato i prodotti cinesi. Quindi la Cina è cresciuta sulla pelle degli "occidentali" consumatori.
Dico: guardate la medaglia da entrambe le facce.

Cosa intendevo per misure a doppio taglio?
Una è questa:

Il primo è implementare il sistema di registrazione con nome reale per gli account di giochi online.
translate.google.com/.../

richiedere agli utenti di giochi online di utilizzare Il documento di identità valido è registrato con il nome reale, in modo che l'impresa possa adottare misure di protezione mirate per gli utenti minorenni.
translate.google.com/.../...

Scusate, ma non sarebbe più rispettoso della privacy l'obbligo di iscriversi ad un registro? Una volta registrati si ottiene un codice alfanumerico e su questo codice alfanumerico è associato solo un semplice record, fatto di mese e anno di nascita?
Ricapitolando, in Cina è obbligatoria la registrazione ai giochi online con documento di identità. Quindi il governo può estrapolare tutti metadati dei gamers: quanto giocano, a cosa giocano, come giocano, ...Quindi il governo può ricavare da questi dati un profilo di personalità dell'utilizzatore.
Domanda: anche in Cina le famiglie sono diventate tanto idiote, da non riuscire a dialogare e controllare i loro bimbetti?

Altri esempi:

La gestione dei contenuti è l'obiettivo principale e di base della gestione della cultura di rete. Il Ministero della Cultura e del Turismo conduce una revisione dei contenuti sui prodotti e sui record di giochi online importati e gestisce i giochi online nazionali. A tal fine, è stato istituito un comitato di esperti per la revisione dei contenuti di giochi online composto da persone di ogni estrazione sociale e sono state formulate le "Linee guida per la revisione dei contenuti di giochi online". Il Dipartimento della Cultura e del Turismo ha continuato a svolgere un monitoraggio dinamico dei prodotti di giochi online per i giochi online con un gran numero di utenti, influenza del mercato e storia, guerra, etnia e religione.

Come se non bastasse, lo stato cinese, con la scusa di proteggere il suo popolo dai contenuti inappropriati dei video games, ottiene mano libera nelle sue funzioni censorie.
quoto Massimo sappiate che da circa 10 anni la Cina sta cambiando in meglio sotto tanti punti di vista! E tornare all'Etica e' primario. La violenza nei vide giochi non e'. Casuale...
PEONIA:

Quote:

quoto Massimo sappiate che da circa 10 anni la Cina sta cambiando in meglio sotto tanti punti di vista!

I beg your pardon?
Penso che OGNI intervento del potere sia contro l'essere umano (impossibilitato a favorire le esigenze del singolo).

Conosco il 'pensiero cinese' e li riconosco essere adesso diventati così:

Quote:


11 Poi vidi un’altra bestia, che saliva dalla terra, ed avea due corna come quelle d’un agnello, ma parlava come un dragone.
Etc.

:-D
:-D
:cry:
Sarà un modo per impedire la vendita di videogiochi americani.
In genere tutte queste cose a favore del cittadino sono scuse per mettere delle barriere commerciali.
In Cina il singolo cittadino vale quanto da noi, cioè assolutamente nulla.
Di sicuro in Cina sono molto più avanti nel controllo totale.
Sarà la propaganda del nostro regime, ma gira la voce che a breve se un cinese contesta la politica cinese sui social rischia di non poter accedere ad un mutuo in banca.
Tutti devono diventare parte dell'ingranaggio per conquistare il mondo, magari senza guerre ma con l'emigrazione. In Africa sono già pronte milioni di case per i cinesi
ciao massimo come posso vedere la puntata di ieri sera che me la sono persa di contro tv?
Sono in ospedale col cell che e' un casino appena torno a casa dal PC ti rispondo Massimo...
Ok!
Per la maggioranza di chi ha postato sopra, La Cina vuole il controllo sui suoi cittadini (l'Occidente no?), è il dragone con le corna (l'Occidente è l'aquila con gli artigli?), sono tutti comunisti mangia bambini (In Occidente invece i bambini li droghiamo?) ecc ecc.
Bene, anche per molti utenti di LC sembra che la nostra propaganda vinca sulla loro, ne prendo atto.

Però il fatto del sottolineare (da parte dei più che han risposto) solo i difetti della Cina e mai quelli dell'Occidente, senza mai minimamente sfiorare il tema proposto mi lascia perplesso... probabilmente ho davvero sbagliato qualcosa io nel proporlo, prendo atto anche di questo.

Insomma, la riflessione proposta non era su cosa è la Cina per noi, ma cosa è l'occidente per noi.
Il titolo era:
disturbo da gioco su internet o disturbo empatico dell'occidente?



Mettiamola così:

● Perchè in Occidente creiamo Software, App, Social Network, ecc. che creano dipendenza nella popolazione?
Oppure:
● Perchè in Occidente permettiamo alla dipendenza dal profitto di creare dipendenze nella salute pubblica?

Vi lascio con una riflessione di un medico Canadese che si interroga sul tema della dipendenza:

Quote:

Per la maggioranza di chi ha postato, La Cina vuole il controllo sui suoi cittadini (l'occidente no?)

quello che sembra ti sfugga è che in Cina lo fanno meglio.


Quote:

Però il fatto del sottolineare (da parte di molti in questo tread) solo i difetti della Cina e mai quelli dell'occidente, senza mai minimamente sfiorare il tema proposto mi lascia perplesso... probabilmente ho sbagliato qualcosa io nel proporlo.

A chi ti riferisci? all'utenza di questo sito?..


West Empathy Disorder che vorrebbe dire? In che senso l'empatia è centrale? e perchè non ne hai parlato se non nel titolo?

Mi fermo qui. Non ho mai letto un articolo tanto sconclusionato sul sito.
La Storia è vecchia 2000 anni.
Pane e giochi, così a Roma si tenevano buoni i cittadini.
I giochi creano dipendenza? Ti assicuro che allo Stato non interessa.
I giochi degli americani creano dipendenza? Ti assicuro che in Cina verranno vietati e se non creano dipendenza, li vieteranno lo stesso con la scusa che creano dipendenza.

Comunque non vi va bene un cazzo.
Mio nonno a 8 anni doveva lavorare, era sfruttamento minorile.
Oggi, un bambino gioca su Internet è drogato.
Eccheccazzo!!!
Io facevo la raccolta delle figurine Panini, scommetto che c'era un lato oscuro anche in quello.
@Bet17

Grazie per l'articolo molto interessante.


Visto che si parla di Internet gaming Disorder o west empathy disorder mi sento di fare alcune considerazioni sul fenomeno della dipendenza.


Che la dipendenza da videogiochi sia una malattia mentale lo ha stabilito l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che ha inserito il gaming disorder ( sic) nell’elenco che contiene tutte le patologie riconosciute. La cosa non mi colpisce particolarmente perché l'OMS inserisce e cancella patologie con frequenza piuttosto ravvicinata.
Quello che bisognerebbe indagare forse è perché innumerevoli ragazzi si rifugino nei videogiochi (un mondo virtuale avulso da ogni contatto con la realtà) . Probabilmente per sfuggire ad una realtà che a loro si presenta distopica e senza via d’uscita.
Quella è un’età in cui la spinta verso la vita è più forte che mai ed il desiderio di vivere - finalmente liberi da un controllo parentale fino a poco tempo prima giustamente pervasivo - dovrebbe erompere indomato.
Il prof. Tonioni, psichiatra, psicoterapeuta e fondatore nel 2009 del primo ambulatorio in Italia sulla Dipendenza da Internet, ha decritto tempo fa il disturbo come la risposta maschile all’anoressia femminile. Tralascio l’analisi approfondita sul parallelismo che meriterebbe un post a sé e passo a considerare il disturbo sul quale opportunamente ha voluto porre l’attenzione l’autore.
La dipendenza da videogiochi sembra colpisca soprattutto quei ragazzi che non riescono ad affrontare l’adolescenza (dura per tutti ma per qualcuno di più) e temono più di ogni altra cosa il confronto con i coetanei. Il videogame restituisce loro il senso del proprio valore (spesso infatti eccellono in quest’attività) attirandoli in una splendid isolation che diventerà presto una gabbia oppressiva dalla quale non saranno in grado di uscire da soli.
I malati gravi in Italia sembrano essere una minima parte ma il fenomeno è in costante aumento ed è apprezzabile che l’autore abbia avuto la sensibilità di richiamare l'attenzione su di esso.
Bisogna focalizzare l’attenzione sui motivi non tanto dell'uso smodato del videogioco in sé ma del desiderio di ritiro sociale che ne è all’origine.
Sono banale se chiamo in causa famiglia, scuola e società?
Una società competitiva ,che non insegna la cooperazione , la voglia e il piacere di stare insieme, l'accettazione serena della sconfitta e l'attitudine gioiosa ma rispettosa dell'avversario nella vittoria, favorirà l’insorgere del disturbo in ragazzi che magari hanno un contesto familiare già debole o deprivato o nel quale si sentono trascurati, un contesto che non gli ha fornito l'equipaggiamento (chiamiamolo così) psicoaffettivo necessario per reggere l'impatto con le problematiche proprie dell'adolescenza.
Mi sono venuti subito in mente gli hikikomori (che guardacaso hanno grosse difficoltà relazionali e sociali) che in Giappone (Paese che subisce le seduzioni della realizzazione sociale e nel quale la pressione esercitata sui ragazzi è intollerabile: il Giappone detiene infatti anche il più alto tasso di suicidi fra adolescenti) raggiungono il mezzo milione e che in Italia si stima siano centomila.
Anche gli Hikikomori soffrono una forte dipendenza da Internet e videogiochi (qualcosa dovranno pur fare essendosi autoesiliati dal mondo e tumulati nella loro stanza) ma la diagnosi differenziale ha fatto sì che ci si focalizzasse più sul ritiro dal mondo che sulla pratica ossessiva del videogioco. Questa dipendenza infatti è la spia di un disturbo più vasto e profondo che può attecchire in presenza di un Io molto debole e di un’autostima pressoché inesistente.
Non bisogna mai interrompere il contatto con i ragazzi ,per quanto difficile e frustrante possa essere.
Quando ti mandano affanculo e fanno gli sbruffoni, quando ti chiudono la porta in faccia e ti gridano che non capisci niente ti stanno testando, ti stanno chiedendo aiuto.
Quella porta va riaperta sempre e comunque e lasciarli chiusi in camera attaccati al videogioco pensando che sia una fase normale (lo fanno quasi tutti) – per quanto esasperati si possa essere – non è la soluzione.
Nemmeno la pillolina è la soluzione, la pasticca antidepressiva che ci toglie d’impaccio con facilità (così crediamo, salvo poi scoprirne i drammatici e rovinosi effetti collaterali) ma due begli amorevoli calci nel sedere (sempre formativi) , sport (che aumenta le endorfine) e la ritrovata voglia di andarsi a mangiare una pizza con gli amici.

Riguardo alla Cina, a volte provvedimenti giusti ed opportuni possono celare secondi fini.

Inviterei quindi i genitori degli adolescenti cinesi a parlare anch'essi di più con i loro figli.



Quote:

Uno studio della Shanghai Jiao Tong University School of Medicine ha tentato di esplorare le alterazioni dell'attività cerebrale allo stato di riposo associate alle attività di Gioco su Internet come presunta causa della dipendenza.

La patologia é nella relazione. In questo caso assente o vulnerata.

Quote:

quoto Massimo sappiate che da circa 10 anni la Cina sta cambiando in meglio sotto tanti punti di vista!

guarda che l'articolo l'ha scritto Bet17 non Massimo
Non credo che il problema sia nei videogiochi, bensì nel rapporto tra genitori e figli.
Se lasci un bambino solo, nel negozio di caramelle, come finirà?

Stesso discorso vale per gli smartphone.

Ma se andiamo ad analizzare il fenomeno, ci rendiamo conto che i genitori sono i primi drogati di smartphone.

Quindi il problema e sociale, e non si risolve alleggerendo le droghe.
@Zorg


Quote:

Non credo che il problema sia nei videogiochi, bensì nel rapporto tra genitori e figli.

La sintesi, mi manca la sintesi........ ho scritto un lenzuolo :hammer:
Ok.
Ho trovato la soluzione: diventiamo tutti dei monaci tibetani immersi nella meditazione.

Recentemente ho sentito alla tv questa frase:
"Sapete in manicomio come distinguono il personale medico dai pazienti? Guardano da che parte si chiude il cancello".

Trovare uno sano di mente su questo pianeta è un problema.
#18 uhura

Ti ho letta solo ora.


Quote:

ho scritto un lenzuolo

Però è venuto bene! :-D
#20 Zorg

Grazie!

Devo studiare economia ... ;-)
@Bellini


Quote:

Sapete in manicomio come distinguono il personale medico dai pazienti? Guardano da che parte si chiude il cancello".

Io sapevo dal fatto che il personale medico ha le chiavi.... :-D
Perché esclusivamente i giochi su internet sarebbero materia di attenzione?
Perché chiamarlo INTERNET Gaming Disorder, e non solo Gaming Disorder?
I giochi offline forse non causano lo stesso tipo di dipendenza patologica?
Forse è per via degli aggiornamenti periodici, delle microtransazioni e della community virtuale che contribuiscono ad allungarne indefinitamente la longevità? (lo so, mi sono risposto da solo, ma questo è un flusso di coscienza).

Le case produttrici di videogiochi (o software houses, come vengono chiamate) si mettono al riparo dalle critiche sulla moralità dei contenuti offerti con l'alibi oramai protocollare che: la loro è una scelta artistica, che è l'interesse esistente del grande pubblico a determinare il trend, che i bambini e ragazzi vengono già abitualmente esposti a contenuti immorali e degradanti da altri medium come cinema e televisione.
Talmente standardizzata è diventata questa scusa dirigenziale che persino articolisti e commentatori l'hanno interiorizzata facendola diventare una loro innestata idea personale: "Dovremmo censurare l'intera libertà di espressione soltanto perché Zia Maria si è svegliata un mattino decidendo che i giochi dei ragazzini sono troppo violenti?", "E' una balla che i videogiochi influenzino, io gioco agli sparatutto da quando avevo 9 anni e non ho mai sparato a nessuno.", "La video-buoncostume studiasse e se la prendesse con hitchock e Shakespeare invece di rompere il fracco a GTA.".

E' un grande tema quello che porta gli apparentemente difensori del liberismo videoludico, e combattenti contro la neo dittatura radical chic, ad essere i principali agevolatori dei monopolisti. Scenario non diverso da molti altri argomenti affrontati su luogocomune.

La prima falla dei presupposti si ravvisa nel fatto che se fosse davvero una scelta artistica essa se ne fregherebbe dell'interesse precipuo del grande pubblico, invece scorgiamo una sempre maggiore uniformità nei contenuti tra azienda e azienda, spia di un'azione soltanto commerciale attentamente pianificata. La seconda sta nell'ignorare completamente il ruolo oltremodo preponderante svolto dai developers nel generare ed orientare quello stesso trend che poi seguono. E' vero che i bisogni del pubblico determinano la domanda economica che è la stella cometa di ogni produttore che voglia rimanere a galla, ma è anche vero che i valori socio-urbani che forgiano quella domanda sono influenzati attivamente dai creatori di contenuti (le valanghe non partono mai da valle). E' un serpente che si morde la coda.

E terzo, i medium come cinema e televisione stanno venendo sempre di più surclassati da altre forme aggiornate di intrattenimento: Come la serie televisiva, con una narrativa più scadente e meno profonda, ma in compenso con una minore richiesta di attenzione continuativa per il pubblico ed una maggiore libertà di manovra per i produttori (in termini di spesa, interruzione e rinnovo). O come appunto i videogiochi, che si collocano all'apice della nuova curva, concepiti come serie televisive non a puntate, ma a missioni, sempre on demand, e che a volte possono costare quanto i più grandi colossal di Hollywood e durare oltre 200 ore di storytelling. Che che ne si pensi, spostamento di investimenti e richiesta del pubblico stanno facendo sempre di più presagire che l'intrattenimento interattivo di videogiochi (magari non necessariamente su console e pc, ma in altra forma più evoluta) diverrà ben presto l'ottava arte che i nostri nipoti e pro nipoti considereranno l'unica forma di veicolazione artistica del pensiero di massa possibile. Guardando agli antiquati cinema e televisione nello stesso modo in cui noi ora guardiamo al teatro. Un passatempo eccentrico per eruditi altolocati.
Per ciò l'educazione che fornisce ai suoi fruitori non può essere messa in secondo piano.
#23 JProctor

Bel commento.

L'alibi della scelta artistica è una menzogna preconfezionata. Il profitto è l'unico interesse esistente.

Non credo che questi signori piazzino i loro pargoli tutto il giorno a "rubare sparare ammazzare" videoludicamente, s'intende.

Come gli spacciatori, non si fanno.
#24 uhura

Se non erro, Steve Jobs vietava ai figli, l'uso dei suoi dispositivi.
#25 Zorg

Sì mi pare fosse lui!

Molto eloquente...
Non è solo un problema di regolamentazione sia chiaro, ma il fatto che anche soltanto dei diciottenni abbiano bisogno di contenuti di questo tipo per essere intrattenuti dovrebbe un attimo far riflettere:

Davvero è tutta colpa del pubblico che firma in carta bollata lettere di implorazione alle software house affinché continuino a creare sempre la stessa solfa, o magari altre forme di interazione con gli npc che non siano solo mira e distruggi esistono ma vengono scientemente neglette?
Io vorrei sapere, probabilmente qualcuno negli anni ha avuto la mia stessa domanda in testa e, perchè no, magari ha condotto degli studi seri a riguardo.

La mia domanda è la seguente, da ignorante in materia:

Come mai siamo cosi attratti dalla violenza, reale o virtuale con tutte le sue sfumature?
Ci sono giochi in giro dove lo scopo è lo stupro... ad esempio...

Tendiamo spesso a ricordare gli eventi nefasti rispetto a quelli gioiosi... siamo proprio degli esseri masochisti, cinici...

Pensate un po che il mio videogioco preferito è Doom della ID software...

Quote:

Come mai siamo cosi attratti dalla violenza, reale o virtuale con tutte le sue sfumature? Ci sono giochi in giro dove lo scopo è lo stupro... ad esempio...

@Madyari, è una domanda intelligentissima.

Succede la stessa cosa quando c'è un incidente e tutti si fermano a guardare.

L'orrore esercita un fascino perverso e contrario rispetto alla bellezza, ma egualmente forte.

Nello sguardo che contempla l'orrore (lasciando fuori gli psicopatici) c'è forse il desiderio di esorcismo, di reggere lo sguardo del mostro per dirsi che in qualche modo lo si può affrontare.

Se guardi il mostro negli occhi fa meno paura.

Io avrei più paura a starmene rintanata con gli occhi chiusi aspettando che il mostro sparisca.. (anche se pure la tecnica del procione fa la sua porca figura e c'ha la sua santa ragione...)

Dal momento che la maggior parte di coloro che guardano, leggono, contemplano la violenza, non la commetteranno, mi sembra verosimile che sia una sorta di esorcismo.

Ci vogliamo conoscere e vogliamo contemplare il bene ed il male che è in noi (l'altro é uno specchio, difatti) per poi - se adeguatamente maturi e centrati - fare la scelta più giusta. The right thing, dicono gli inglesi.

La tragedia greca (a cui tutti avevano il diritto /dovere di assistere) aveva proprio questa funzione catartica. In essa si contemplavano tutte le paure più ancestrali dell'uomo e si forniva al contempo una sorta di guida per non perdersi. Un vademecum per non impazzire. Dio solo sa quanto ne avremmo bisogno oggi.

Ai ragazzi oggi mancano i riti di passaggio e le opere di vera qualità (che se disponibili vengono ignorate) che possano simbolicamente traghettarli più serenamente dall'adolescenza all'età adulta.

Oggi il rito di passaggio é la prima bevuta con gli amici o il video virale della povera amichetta compiacente passato sugli smartphone per esibirsi ed umiliarla.

Che si abbia o meno un credo o che si professi o meno una qualsiasi religione, vedere i ragazzini inondati di regali alla Prima Comunione (per non parlare delle bambine truccate e vestite da spose) fa sì che si crei una gran confusione e che si perda il senso del rito stesso.
#29 uhura

Ottima analisi.
Si, la catarsi credo sia l'ente motore.

#28 madyari

Quote:

Pensate un po che il mio videogioco preferito è Doom della ID software...

Tutto iniziò con Wolfenstein 3D.
Poi Doom, Quake ed Unreal.
All'epoca (inizio anni 90) avevo 3 mac in rete lan, poi diventati 11 (mac e PC).
I LANparty erano quotidiani.
Quando gli amici finivano di studiare o lavorare, iniziavano ad affluire a casa mia.
La media era 12 ore, ma abbiamo toccato anche le 24 ore consecutive, ovviamente dopati.

Chi arrivava ultimo, la partita successiva la doveva fare senza sedia!
In ginocchio sui ceci! :-D

Quanti ricordi .. e quante risate! :roll:
#29 Zorg

Grazie!

Per la seconda parte del tuo commento devo fare un corso accelerato. Chiederò a mio marito che li conosce tutti.


Quote:

La media era 12 ore, ma abbiamo toccato anche le 24 ore consecutive, ovviamente dopati.

:hammer:

Una volta ho giocato a Silent Hill per una nottata con mio marito e alla fine ho avuto una specie di breakdown ...
#8 _IO

Quote:

Penso che OGNI intervento del potere sia contro l'essere umano (impossibilitato a favorire le esigenze del singolo).

Da incorniciare e ripeterla come un mantra la sera prima di andare a letto
#31 uhura

Vicenda sconcertante.
Il vicino ci saluta alle 12, poi torna alle 24 (circa), e ci chiede: oh, ancora qui state?
Era un 1 contro 1.
Non ci siamo alzati per bere, mangiare o andare al wc.
12 ore di ipnosi totale! :-o

Però ho vinto io! :hammer:
1027 - 1015
#16 NiHiLaNtH

Quote:

guarda che l'articolo l'ha scritto Bet17 non Massimo

Anch'io con Peonia non mi ero accorto che l'aveva scritto Bet17 :hammer:


Quote:

Bene, anche per molti utenti di LC sembra che la nostra propaganda vinca sulla loro, ne prendo atto.

Però il fatto del sottolineare (da parte di molti in questo tread) solo i difetti della Cina e mai quelli dell'Occidente, senza mai minimamente sfiorare il tema proposto mi lascia perplesso... probabilmente ho davvero sbagliato qualcosa io nel proporlo, prendo atto anche di questo.

Insomma, la riflessione proposta non era su cosa è la Cina per noi, ma cosa è l'occidente per noi.
Il titolo era:
disturbo da gioco su internet o disturbo empatico dell'occidente?

L'importante non è l'articolo in se, ma la discussione che ne nasce. Dai, non te la prendere. ;-)

Quote:

Bene, anche per molti utenti di LC sembra che la nostra propaganda vinca sulla loro

Ti faccio notare che nella "nostra" propaganda rientra pure la narrazione che la Cina assieme alla Russia salverà il mondo.

Quote:

Però il fatto del sottolineare (da parte di molti in questo tread) solo i difetti della Cina e mai quelli dell'Occidente

La distinzione tra occidente e oriente è fuorviante. Non vuol dire più nulla, sopratutto da quando il mondo è stato interconesso. Occidente e oriente sono semplici nozioni geografiche.
Semmai si deve parlare di modernità. La modernità è nata in Europa. Ma come puoi vedere la modernità è arrivata anche in Cina.
L'occidente è qualcosa che già c'era prima della colonia egizia in nord africa, della sua prosecuzione attraverso Creta sulle coste greche e il suo approdo in Italia.

Quote:

Mettiamola così:

- Perchè in Occidente creiamo Software, App, Social Network, ecc. che creano dipendenza nella popolazione?
Oppure:
- Perchè in Occidente permettiamo alla dipendenza dal profitto di creare dipendenze nella salute pubblica?

A causa della logica del capitale: D-M-D'. Dove D sta per denaro e M sta per merce.
D' deve risultare maggiore di D (D'>D). Se non si verifica questa ultima condizione allora non siamo di fronte ad un capitale.
Affinché questo ciclo possa ripetersi "per sempre" a livello macroeconomico, sono state necessarie nel corso della storia delle trasformazioni più o meno radicali nel funzionamento del circuito economico.
In una prima fase era sufficente il commercio (epoca mercantilistica). Poi non più e si passò all'estrazione di valore nei settori produttivi dove le applicazioni tecnologiche erano tecnicamente fattibili. Anche questo non bastò più...
Siamo arrivati al punto che per garantire quelle condizioni bisogna indebitare le famiglie e trasformare in consumatori accaniti persino i bambini e inoltre ci stiamo buttando in un settore come l'internet delle cose.
@Zorg


Quote:

Non ci siamo alzati per bere, mangiare o andare al wc. 12 ore di ipnosi totale!

Degli alieni....


Quote:

Però ho vinto io!

Gli altri sono svenuti? :-D
#23 JProctor

Quote:

Che che ne si pensi, spostamento di investimenti e richiesta del pubblico stanno facendo sempre di più presagire che l'intrattenimento interattivo di videogiochi (magari non necessariamente su console e pc, ma in altra forma più evoluta) diverrà ben presto l'ottava arte che i nostri nipoti e pro nipoti considereranno l'unica forma di veicolazione artistica del pensiero di massa possibile.

A tal proposito segnalo il film di Spielberg Ready Player One del 2018 (a pensarci bene, esiste un vero e proprio filone all'interno del genere fantascientifico).
#35 uhura

Quote:

Gli altri sono svenuti?

Sostenevano che avessi barato.
I soliti rosiconi! :-D

Ad onor del vero combattevamo in uno scenario disegnato da me, e mi ero piazzato dei passaggi segreti, in punti strategici. :perculante:
#37 Zorg

Ricordi impagabili....


Quote:

Ad onor del vero combattevamo in uno scenario disegnato da me, e mi ero piazzato dei passaggi segreti, in punti strategici.

:-o
#38 uhura

Quote:

Ricordi impagabili....

Il perculeggio tra un LANparty e l'altro, è materiale da sottoporre agli esperti.

Mi infilavano pezzetti di carta sotto i tasti della tastiera .. i rattusi!
Anche io facevo la mia parte, ovviamente.
Ma non lo ammetterò mai! :perculante:

A noi i videogiochi non ci hanno rovinato.
Eravamo bacati già di nostro! :hammer:
#39Zorg

Mi sto rotolando dalle risate :-D :-D :-D
#28 madyari

Quote:

Come mai siamo cosi attratti dalla violenza, reale o virtuale con tutte le sue sfumature?
Ci sono giochi in giro dove lo scopo è lo stupro... ad esempio... Tendiamo spesso a ricordare gli eventi nefasti rispetto a quelli gioiosi... siamo proprio degli esseri masochisti, cinici... Pensate un po che il mio videogioco preferito è Doom della ID software...

Quello che ho provato a puntualizzare col mio ultimo commento è proprio questo, ma evidentemente non sono stato abbastanza chiaro.
Il problema è l'offerta. Se le aziende produttrici rilasciano periodicamente solo giochi in cui la violenza, in qualsiasi forma, è centrale per la risoluzione dell'ostacolo, è ovvio che si creerà una omologazione nel settore in cui le maggiori risorse verranno spese per rendere più accattivante e meno noioso tale topos narrativo (il super guerriero ninja-pistolero-karateka che come per magia corregge qualsiasi sguardo impudente con scenografiche mosse di ju jitsu). Quale bambino non prenderebbe questo idolo al posto di Dora l'esploratrice? Basta il movimento di un mignolo per risolvere qualsiasi problema, sentendosi onnipotente. Poi da lì a rincorrere il grottesco e lo splatter è solo un contorno per tentare disperatamente di tenere vivo il senso di sconcerto e sorpresa in un pubblico talmente anestetizzato e apatico da essere bisognoso di stimoli sempre più forti per destare il suo interesse.

Quote:

A chi ti riferisci? all'utenza di questo sito?..

Mi riferivo a molti utenti che avevano commentato interrogandosi non sul tema proposto nel titolo ma su considerazioni sulle decisioni Cinesi su un "problema sociale" riconosciuto in entrambe le società.

Quote:

West Empathy Disorder che vorrebbe dire? In che senso l'empatia è centrale? e perchè non ne hai parlato se non nel titolo?

Mi pare di avere aggiunto che...

Quote:

forse ho davvero sbagliato qualcosa io nel proporlo, prendo atto anche di questo.


Poi se non vedi come l'empatia sia centrale in un discorso sulla cura o sulla lotta alla dipendenza, ti rimando al suo significato.
Nell’uso comune, empatia è l’attitudine ad offrire la propria attenzione (nel nostro caso dovrebbe essere l'attenzione dello Stato) per un’altra persona (nel nostro caso verso i cittadini), approfondendo il motivo per il quale quella persona è afflitta da un problema, mettendo da parte però, simpatia, antipatia e ogni giudizio morale sul problema che lo affligge.

Comunque, nonostante la mia incapacità di stimolare la tua empatia verso problemi sociali mondiali, sono convinto che avrai qualità e conoscenze altre oltre a quelle di discernere se un articolo è sconfusionato o meno... anche dopo che l'autore stesso ammetteva già la sua responsabilità al proposito.
--------------------------------

Sul fatto che poi abbia scritto io o Massimo l'articolo è irrilevante dal momento che come editore lo ha poi pubblicato.
Se Mazzucco non lo avesse ritenuto interessante, probabilmente, lo avrebbe semplicemente cestinato.

Ringrazio comunque tutti per la vostra partecipazione al quesito, sopratutto chi è stato sviato dalla mia incapacità di comunicazione nell'attirare la sua attenzione sul tema della dipendenza e da dove questa si possa generare.

Quote:


#4 fefochip 2019-11-11 23:10
e non è stato nemmeno toccato il tema della propaganda politica o di altra natura (ad esempio vaccini) all'interno del mercato dell'intrattenimento che non solo è nelle serie tv e nei film ma anche nei videogiochi

chi pensa che è una cosa marginale e magari recente vi segnalo che era già un videogioco Atari degli anni 80

"communist mutant"

en.wikipedia.org/wiki/Communist_Mutants_from_Space

eh??
#3 Tiziano_BTC
grazie, ottimo lavoro.

Stanno mettendo la freccia per il sorpasso, e preparandosi a fare a meno dell'occidente. Questo vuol dire che siamo dentro ad una fase di svolta. Per questo, sono abbastanza certo che nel giro di pochi anni non sapremo più nemmeno se esiste la Cina (e la Russia). Questa volta il 'Muro' lo tireranno su gli occidentali, e la nuova cortina non sarà più 'di ferro', ma digitale.
Quello che faranno al di la del nuovo muro non ci toccherà ne ci dovrà interessare, perché non ci diranno più nulla di loro e non sapremo più nulla.
Gli USA si stanno preparando da tempo, devono solo trovare il pretesto giusto. E lo troveranno, come sempre.
Bet17

Quote:

Mi riferivo a molti utenti che avevano commentato interrogandosi non sul tema proposto nel titolo ma su considerazioni sulle decisioni Cinesi su un "problema sociale" riconosciuto in entrambe le società.

tu hai insinuato che qui "molti utenti" fossero vittime della propaganda occidentale. O argomenti o ci vai piano con le accuse.


Quote:

Poi se non vedi come l'empatia sia centrale in un discorso sulla cura della dipendenza, credo che tu non conosca cosa sia l'empatia.

Grazie. La mia critica ti invitava a spiegarti, e sei ancora in tempo.
Invece di limitarti a mettere nel titolo "empatia", che per il momento è buttato lì, puoi provare a sviluppare un discorso sul perchè credi che la mancanza di empatia sia la causa per cui i giovani sviluppino una dipendenza dai videogiochi (almeno questo è quello che posso solo intuire dal tuo "articolo"). Il rapporto fra le due non è per niente ovvio, ne diretto. Sempre che quella fosse la questione che volevi sollevare. Se invece volevi parlare di come il governo cinese affronta la problematica, facendone una mancanza ai governi occidentali, beh quello è tutto un altro paio di maniche, e sarebbe anche tutta un'altra discussione.

Insomma, torno a dirti che non si capisce di cosa tu voglia parlare, e non te lo dico perchè tu ti scusi, ma perchè ti spieghi.
#30 ZORG

Mi hai fatto commuovere... te lo ricordi Hitler nell'ultimo livello di wolfenstien?

che ricordi... MITICO! girava con winzozz 3.1....

#41 JProctor

Sei stato chiarissimo. La mia domanda trova parte della risposta qui :


Quote:

Poi da lì a rincorrere il grottesco e lo splatter è solo un contorno per tentare disperatamente di tenere vivo il senso di sconcerto e sorpresa in un pubblico talmente anestetizzato e apatico da essere bisognoso di stimoli sempre più forti per destare il suo interesse.

E non ci piove. siamo d'accordo. Ma perchè siamo attratti da questo piuttosto che da "gigi che raccoglie i fiori" (perdonami l'esempio troppo semplicistico).

Hai analizzato molto bene i "meccanismi" ma credo che il motivo "profondo" lo abbia esplicato molto bene Uhura nel suo #29.

Per quanto riguarda il falso stupore nell'apprendere di decisioni prese da altri governi (la Cina in questo caso) riguardo il controllo sociale più o meno spinto, più o meno giustificato; beh, un argomento affascinante.

Quello che mi permetto di dire è che abbiamo barattato tanto tempo fa la sicurezza con la libertà. E se a livello di massa abbiamo bisogno del grande Carabiniere omnipresente, dovrebbe farci pensare a quanto stiamo ritornando bestie... Ma è il mio parere personale...

-EDIT-

tralascio volontariamente la descrizione dei possibili vantaggi di un governo che controlla i suoi cittadini senza sosta, con tutti i mezzi possibili...

Quote:

A causa della logica del capitale: D-M-D'. Dove D sta per denaro e M sta per merce.
Siamo arrivati al punto che per garantire quelle condizioni bisogna indebitare le famiglie e trasformare in consumatori accaniti persino i bambini e inoltre ci stiamo buttando in un settore come l'internet delle cose.

Come scritto trovavo bizzarra e contorta la nostra società, la tua conclusione mi sembra in linea con tali sensazioni.

Quote:

Come scritto trovavo bizzarra e contorta la nostra società,

Sei troppo buono Bet17... io in mente c'ho ben altri aggettivi...

Quote:

tu hai insinuato che qui "molti utenti" fossero vittime della propaganda occidentale. O argomenti o ci vai piano con le accuse.

Guarda che se rileggi i post sopra scopri da solo quali utenti si sono espressi con "il dragone con le corna" oppure "Il controllo cinese sui cittadini". Io ho anche fatto da specchio tacciando di propaganda la stessa Cina e accettando quelle considerazioni come difetti del regime. Cercando di riportare la discussione sul tema del titolo.
Che lotta vedi?
Vuoi andare off topic oppure ti ha toccato qualcosa personalmente?

Quote:

torno a dirti che non si capisce di cosa tu voglia parlare, e non te lo dico perchè tu ti scusi, ma perchè ti spieghi.

Mi son già spiegato al meglio delle mie capacità, caricando anche un video esplicativo sul tema, magari guardalo, io davvero oltre che a scrivere su empatia, dipendenza e responsabilità occidentali non saprei che altro fare se non scusarmi se a te non arriva nessun messaggio.
Pace, vorrà dire che non ti deve raggiungere.
#46 Madyari


Quote:

credo che il motivo "profondo" lo abbia esplicato molto bene Uhura nel suo #29.

grazie per aver apprezzato lo spunto di riflessione
#50 uhura

Grazie a te invece, per aver messo in luce una aspetto a me oscuro. Non considerato, perchè da me non conosciuto.
@Madyari

A buon rendere! Sai quante cose sono oscure a me? La maggior parte ;-)
Bet17, le frecciatine io non le perdono non perchè mi offendano ma perchè non sarebbe corretto portare avanti un dialogo disonesto.
Non la cito nemmeno, hai la libertà di cancellarla, ma sarebbe scorretto da parte tua.

Bye bye.

Quote:

Sei troppo buono Bet17... io in mente c'ho ben altri aggettivi...

Credo di averli in mente anch'io... ;-) solo non volevo buttarla in rissa.
Penso infatti che nei termini usati ci sia abbastanza per ragionarci su senza astio o rabbia, anche se capisco si possano scatenare tali sentimenti.
Credo quindi, e concludo, che rendersi consapevoli in modo distaccato e ponderato su quei temi si possano scatenare forze altrettanto potenti da indurre, in ognuno di noi, la riflessione se certi nostri comportamenti ritenuti "normali" non siano invece indotti dalla nostra mancata riflessione al riguardo.
Queste forze sono antitetiche ad astio e rabbia e sta a noi scoprire quali sono o se azionarle o meno...magari spiazzando anche la Cina con valori e concetti contenuti nella nostra cultura umanistica che, anche se impolverati e quasi dimenticati, sono ancora presenti in molti di noi.

Quote:

Credo quindi, e concludo, che rendersi consapevoli in modo distaccato e ponderato su quei temi si possano scatenare forze altrettanto potenti da indurre, in ognuno di noi, la riflessione se certi nostri comportamenti ritenuti "normali" non siano invece indotti dalla nostra mancata riflessione al riguardo.
Queste forze sono antitetiche ad astio e rabbia e sta a noi scoprire quali sono o se azionarle o meno...magari spiazzando anche la Cina con valori e concetti contenuti nella nostra cultura umanistica che, anche se impolverati e quasi dimenticati, sono ancora presenti in molti di noi.

applausi, sul serio.
"Le bombe cinesi hanno abbattuto i Boeing 737 max" sarebbe un articolo molto più interessante de "I cinesi salvano i bambini dalla dipendenza dei giochi su Internet, mentre l'Occidente pensa solo al profitto"

Però nella vita ognuno ha le sue priorità.
Già servi del futuro impero
è interessante, però qualsiasi governo controlla i suoi cittadini senza sosta, con tutti i mezzi possibili, dall'inizio dei tempi.
cambiano le modalità perché cambiano i mezzi, ma non il succo del discorso.
credo che non sia un difetto di regime (quasiasi sia, capitalista/democratico, socialista/comunista, teocratico), credo che sia, piuttosto, inevitabile come pagargli le tassse.

siamo tutti abbastanza grandi e consapevoli per riconoscere che le famose "vite degli altri" nei cosiddetti regimi comunisti, erano le solite a parti invertite nel regime statunitense e nelle cosiddette democrazie occidentali.
Dopodiché adesso siamo arrivati al punto che il Grande Fratello sa meglio di noi e prima di noi quanti fogli di carta igienica siano rimasti nel rotolo: arrivati a questo punto penso che non ci sia altro da aggiungere sul tema del controllo&propaganda.
In Italia viviamo da 75 anni sotto una incessante propaganda americana, pro-capitalismo prima e pro-'neoliberismo globalista' (che è la stessa cosa, ma senza i famosi 'lacci e lacciuoli') dopo, controllati a vista dalla mafia di stato, da Gladio, dalla NATO, altro che le vite degli altri..
Allra,sono tornata ora dal Pronto soccorso, dove sono stata ricoverata la seconda volta.... e ringrazio tutti per non aver speso nè qui nè in privato una parola per saper come mai mi trovavo in Ospedale. Ma pazienza, non voglio risposte.

Quoto invece Bet 17, tra l'altro mi piacerebbe sapere se è sei un uomo o una donna...

per Mazzucco invece dico che sono stata alla presentazione di un libricino di un amico, Medico specialista in Psicologia Clinica, Psicoterapeuta, Omeopata ed anche scrittore, che si intitola "IL MILIONCINO" ed è il racconto di un viaggio rcente in Cina fatto con amici e famigliari, in cui delinea tutte le cose POSITIVE che ha constatato al punto che alla fine del viaggio qualcuno ha detto che quasi quasi sarebbe andato a vivere lì...poi il PUBBLICO presente ha detto la sua, e tra gli altri c'era anche una ragazza cinese di un certo livello che lavora quihttps://www.youtube.com/watch?v=wPU37OjGRLw in Italia, non ricordo più dove, che ha spiegato molte cose, e tra le tante oltre al fatto che quelli che sono venuti in Italia pe fare commercio sono di una particolare Regione cinese dove gli affari hanno particolare importanza, ha detto che la nuova ammnistrazione cinese ha adottato la filosofia di vita del Confucianesimo.
Vorrei aggiungere e sotttolineare che qui in Europa non riescono a fare cose buone ma negative soltanto ed in Italia per 60 milioni e loro devono amministrare soltanto 1,38 miliardi di abitanti QUINDI NON FAREI TANTI PARAGONI.. oltre al fatto che quello che noi sappiamo della CINA è maggiormente quello che ci dicono i MEDIA MAINSTREAM....un po' come fanno per PUTIN E LA RUSSIA... aggiungo anche che per esempio molte foto che ci hanno girato come l'icredibile inquinamento cinese, non che lo voglia negare nel tempo è avvenuto eccome , sono foto di quanto dal deserto del Gobi vicino Pechino www.meteoweb.eu/.../131614
qui potete ascoltare con le vostre orecchie..
#46 madyari

Quote:

Mi hai fatto commuovere... te lo ricordi Hitler nell'ultimo livello di wolfenstien?

Quando apparve, non credevamo ai nostri occhi, poi eravamo dopati, quindi l'effetto fu amplificato.
Questa non è neanche storia .. è mitologia! :-D
@Peonia,

Quote:

Allra,sono tornata ora dal Pronto soccorso, dove sono stata ricoverata la seconda volta.... e ringrazio tutti per non aver speso nè qui nè in privato una parola per saper come mai mi trovavo in Ospedale. Ma pazienza, non voglio risposte.

Io invece desidero spiegarmi. Avevo notato ma visto che avevi scritto su LC pensavo fosse una visita prestabilita.

Ho dedotto ingenuamente e presuntuosamente che in un caso diverso non avresti nemmeno scritto.



Quote:

Sono in ospedale col cell che e' un casino appena torno a casa dal PC ti rispondo Massimo...

Avendo scritto a Massimo che gli avresti risposto più tardi ho dedotto che stessi bene. O meglio, più che bene, che fosse tutto sotto controllo.

Mi scuso per la deduzione frettolosa e la mancanza di sensibilità.

Stai bene?
#58 peonia
Io mi aspettavo una diretta in streaming della visita medica.
Sei tu che non ci vuoi rendere partecipi.

Scherzo eh .. :-D
Tutto bene?

Quote:

I cinesi salvano i bambini dalla dipendenza dei giochi su Internet, mentre l'Occidente pensa solo al profitto

Boh!? Veramente il titolo era un altro.
Comunque, mi pare chiaro, che il tuo sibillino "Già servi del futuro impero" sia collegato al mio "magari interroghiamoci anche sul perché la loro società sta emergendo in molti settori rispetto alla nostra"... che poi mi sembrano "priorità" analoghe a quello che rilevi tu quando affermi di voler leggere un articolo molto più interessante dal titolo "Le bombe cinesi hanno abbattuto i Boeing 737 max".
Ma sì, forse hai ragione, meglio scrivere di aerei, di bombe invece che di bambini e di empatia.
:cry:

Quote:

Quoto invece Bet 17, tra l'altro mi piacerebbe sapere se è sei un uomo o una donna...

Maschio, etero nonchè cittadino italiano residente all'estero per esser precisi ;-) con leggeri problemi di dipendenza da LC (ma quelli li risolverò presto)... così mi sono "etichettato" per bene.
Te la faccio breve.
Sai perché sono contrario all'obbligo vaccinale?
Perché i bambini saranno sempre curati meglio dai propri genitori che dallo Stato.
Tornando al tuo articolo, sono i genitori che devono occuparsi dei figli e non lo Stato.
Lo Stato deve occuparsi di non uccidere gli innocenti, cosa che fa allegramente.
Purtroppo continuerà ad uccidere finché ci saranno quelli che preferisco parlare dello Stato salvatore di bambini anziché dello Stato assassino di innocenti.
Dei morti sui 737 max non dice niente nessuno. (Sono morti anche degli italiani). E nessuno ha detto la verità ai loro cari.
@Bet17


Quote:

Maschio, etero nonchè cittadino italiano residente all'estero per esser precisi ;-) .

A questo punto sono curiosa del Paese di residenza..... solo se non sono invadente ;-)
#64 uhura

Quote:

A questo punto sono curiosa del Paese di residenza....

Francia (Marsiglia)?
Peonia, io pensavo che fossi li' per visitare un amico! che t'e' successo? Scrivi in privato se ti va
Speriamo nulla di grave per Peonia ma anche a me è sembrato un avviso di routine in ospedale!!allora si doveva dire sono in attesa al p.soccorso per motivi di salute scherzo spero sia tutto positivo.
Questa sera alle 21:00 su contro.tv: L’immunità di gregge non esiste – Attivissimo contestato a scuola – Pietro Capalbo: la medicina quantistica. (Non è necessario essere abbonati per seguire la diretta).
#68 Redazione
Hai un pm.
Questa è la notizia che mi ha sorpreso oggi
repubblica.it/.../...
A questo punto sono curiosa del Paese di residenza....

@Zorg


Quote:

Francia (Marsiglia)?

La Cina vale? :-D
Grazie BET, e scusa se non ho d'acchito letto che eri l'autore dell'articolo, ma come hai spiegato anche Massimo doveva in qualche modo condividere...


Per gli altri, dato che abituata a stare molto al pc, che lì non avevo, mi sono collegata con difficoltà col cell. perchè mi rompevo ma solo per un attimo su LC e su FB....
Ho la BPCO diagnositicata da 10 anni, ma non ho mai fatto nulla come per il reflusso gastroesofageoche ho capito da poco deve essersi aggravato ulteriormente..al punto di avermi anche provocato una riduzione delle corde vocali per cui spesso quando parlo non mi sentono!!! e mi dicono che hai detto ripeti? oppure proprio non mi ascoltano, per anni quando entravo in un bar ma anche oggi all'ospedale, mi rivolgevo agli infermieri, ma non sentivano allora mi dovevo piazzare loro davanti almeno capivano.. :-D
@Peonia

Mi dispiace, spero che ti abbiano dato qualcosa per alleviare i sintomi e tenerla sotto controllo.

Quando ci eravamo viste l'inverno scorso avevi una tosse persistente, alla manifestazione di Ottobre mi sembrava andasse leggermente meglio!

Spero tu abbia trovato persone competenti ed umane!

Hai un p.m.
#71 uhura

Quote:

La Cina vale?

Dai impegnati .. :-D

Vabbè che io l'ho desunto da questa foto che ha pubblicato

@Zorg

Aaaah! E' la scultura di Catalano?

Io non avevo fatto caso alla foto ma complimenti! E bravo Zorg!

L'opera è intensa.

Avevo seguito una lezione di Fusaro su Steinbeck, bellissima ed intensa e la scultura mi fa pensare proprio a "Furore"che ho letto due volte ed ho trovato di una bellezza sublime.

La scultura parla e mi angoscia un po'. Se vuole trasmettere la perdita di pezzi di sé, pezzi abbandonati di noi stessi ,ci riesce benissimo.
Basta che non dica Tolosa.
Comunque Airbus per la prima volta nella Storia ha consegnato nei primi 6 mesi del 2019 più aerei di Boeing.
La meritocrazia è la base della subcultura moderna
#75 uhura

Quote:

E bravo Zorg!

Aspetterei per i complimenti ..

Dai Bet17 parla .. non costringerci a torturarti.
Abbiamo tutti i mezzi per estorcerti questa informazione.
Qui ci sono utenti che attaccano dei pilotti che ti viene voglia di fare harakiri con il mouse. :hammer:
Sappilo!
Anche Calenda, da ministro, si scaglio contro i videogiochi. Non è che sia sbagliato aprire un dibattito, perché riescono a condizionare la vita di molti. Adulti e meno adulti.

Alienano dalla realtà, danno l'illusione di un obbiettivo proiettato anche sull'arco di anni, e rendono la realtà più insipida, proprio per meccanismi studiati a tavolino per tenere il cervello del gamer attaccato e dipendente il più possibile, fintanto il fisico e il cash nel portafogli ( proprio o dei parenti ) lo permette. Un hikikomori, caso limite, campa solo se qualcuno gli procura i vivere: sono quindi un prodotto quantomeno medioborghese, impensabile a scampia o tra i condadini cinesi.

Cielo, io ho giocato al vanilla di wow a quindici anni: un mondo. Ma a molti dei miei compagni sarebbe stato da consigliare di andarsi a drogare come tutti gli altri, di giocare a calcetto ogni tanto, di andare a un concerto, di ricordarsi che c'é altro la fuori.
Il potere alienante su un giovane, specie se ha problemi di socializzazione e non ha obbiettivi concreti, è altissimo. Non lo si nota perché "è solo un gioco". Ma se un gioco come wow avesse avuto per legge un limite ad account di 3 ore al giorno, avrebbe fatto bene a tanti. Ma sono prodotti dove per tre ore, quasi quasi non entri nemmeno in game.

Divertentissimo e son contento di averlo vissuto, ma fece bene mio padre a levarmi l'adsl e ha rimettermi il 56k per sei mesi. Avrebbe fatto bene a levarmi anche il 56k, ma trovò un buon compromesso per non farmi ribellare. Wow non si gioca su un 56k, e sei libero.

I cinesi certamente lo faranno in un ottica di controllo e per il fatto che probabilmente è un mercato che a livello globale è assolutamente offlimits per loro, ed è appannaggio giapponese, europeo e americano. Ma se hanno anche una qualche idea di salvaguardia della popolazione, cercare di prendere coscienza che c'é anche quel problema non è un errore. Dato che si parla di prodotti che hanno un utenza mondiale sui tre miliardi. E va da se che i casi critici su tre miliardi sono tanti...scommetto nell'ordine di milioni.



Quote:

Fondamentale prendersi cura di ogni ragazzo: avvio alla lettura, lingue, sport, gioco. Salvarli dai giochi elettronici e dalla solitudine culturale e esistenziale. Così si rifondano le democrazie. t.co/2FwuG4jyUZ
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 3 novembre 2018

Ci saranno poi pericoli peggiori dei giochi elettronici, ma sono spesso veramente rifugi per solitudine culturale e esistenziale.
Poi, è vero, ci sono gli amatori e prodotti più "elevanti" del classico gta "uccidi e stupra": ho speso giorni sui vari final fantasy ad esempio, ma li ho sempre considerati libri interattivi, non sono giocabili all'infinito in quanto finiscono, e il prodotto ha valore artistico sia sul lato delle trama che sulla musica o sulle grafiche, e non è riassumibile a un semplice videogioco, essendo l'interazione con la console a scopo ludico un aspetto quasi secondario: vuoi sapere che succede, la trama emoziona, la musica ti rapisce e gli ostacoli ti fanno anche pensare.

Ma quanti simil "final fantasy" ci sono? 4? 5?

Sicuramente di fronte per un ragazzo introverso, un genitore dovrebbe preocuparsi più di league of legends o di fortinite, che di una canna.
#6 peonia

A me risulta che la Cina stia ampiamente superando Orwell.

Ma a te cosa ti sta succendendo? Sono entrata nel forum solo adesso, tardi.
guarda il video che ho linkato su youtube.... ma io Orwell lo vedo già da tempo superato qui in Occidente... poi, punti di vista...
I cinesi controllano per aiutare il miliardo di abitanti?, noi pensiamo al transumanesimo per distruggerlo... vedi tu! :-(
#58 peonia

Quote:

Allra,sono tornata ora dal Pronto soccorso, dove sono stata ricoverata la seconda volta.... e ringrazio tutti per non aver speso nè qui nè in privato una parola per saper come mai mi trovavo in Ospedale. Ma pazienza, non voglio risposte.

Non ti offendere pure tu, per piacere. Avevi scritto solo:

Quote:

Sono in ospedale col cell che e' un casino appena torno a casa dal PC ti rispondo Massimo...

Io non avevo pensato male. Ossia che ti era successo qualcosa di grave.

#46 madyari

Quote:

Hai analizzato molto bene i "meccanismi" ma credo che il motivo "profondo" lo abbia esplicato molto bene Uhura nel suo #29.

Ma qui sono l'unico che proviene da Venere? I più sono sadici? Vogliono comunque stare dalla parte dei carnefici? Nessun eroe qui dentro? :-o

Quote:

La tragedia greca (a cui tutti avevano il diritto /dovere di assistere) aveva proprio questa funzione catartica. In essa si contemplavano tutte le paure più ancestrali dell'uomo e si forniva al contempo una sorta di guida per non perdersi. Un vademecum per non impazzire. Dio solo sa quanto ne avremmo bisogno oggi.

Guardate che la tragedia serviva ad un altro scopo, che se non è opposto a quello succintamente descritto, comunque sta da un altra parte.
La tragedia serviva a "smarrirsi", a diventare per un attimo "folli", a vivere stati di coscienza alterata in maniera controllata.
Ci si immergeva con essa nell'informe della musica mentre le immagini ti passavano di fronte come luci nel buio.
@Quilicado


Quote:

Guardate che la tragedia serviva ad un altro scopo, che se non è opposto a quello succintamente descritto, comunque sta da un altra parte.
La tragedia serviva a "smarrirsi", a diventare per un attimo "folli",

Esatto. A perdersi, a diventare per un attimo folli per poi tornare alla normalità (serenamente? Addirittura gioiosamente? Per tollerarla? ciascuno trovi la sua risposta).


Quote:

a vivere stati di coscienza alterata in maniera controllata.

Certo, in ambiente protetto (il teatro) e con lo scopo -da quanto ho letto - di riflettere, di divertirsi (in senso etimologico, di volgersi altrove) e purificarsi.

Dove sarebbe allora la funzione catartica della tragedia?

Scusami, ma lo trovi pure su Wikipedia:

"Aristotele ... ne sottolinea l'effetto di purificare, sollevare e rasserenare l'animo dello spettatore dalle passioni, permettendogli di riviverle intensamente allo stato sentimentale e quindi di liberarsene."
Contro.TV

Massimo il tuo segnale streaming sarà pure perfetto come hai detto a BorderNight ma io stasera non ho potuto seguire perchè si bloccava sempre...pure il link 2 faceva pietà...tieni conto che ho la fibra a 100mb e un pc della Madonna assemblato 3 mesi fa...gioco senza problemi a PlanetSide2 che ha 3000 giocatori online in contemporanea ma non riesco a vedere uno streaming di 30 min. sul tuo canale...mo fai te le dovute considerazioni...una controllatina al server io la darei...!!! Spero almeno che metti la puntata su YT perchè mi interessava molto.
TDC GHOST: L'ho messo in home. Strano che non ti funzionasse nemmeno lo stream2. Quello è appoggiato su Vimeo, dovrebbe funzionare sempre.
#82 uhura
Non per puntualizzare. Non vorrei neppure apparire pedante e tedioso. Avevi scritto:

Quote:

Ci vogliamo conoscere e vogliamo contemplare il bene ed il male che è in noi (l'altro é uno specchio, difatti) per poi - se adeguatamente maturi e centrati - fare la scelta più giusta. The right thing, dicono gli inglesi.

La tragedia greca (a cui tutti avevano il diritto /dovere di assistere) aveva proprio questa funzione catartica. In essa si contemplavano tutte le paure più ancestrali dell'uomo e si forniva al contempo una sorta di guida per non perdersi. Un vademecum per non impazzire. Dio solo sa quanto ne avremmo bisogno oggi.

Poi dici di essere tutto sommato d'accordo con me su cosa dovrebbe accadere assistendo ad una tragedia: ossia "smarrirsi".
Smarrirsi vuol dire "perdere completamente la bussola", "dimenticare", termine etimologicamente legato a "demente".
Quindi tutto l'opposto rispetto a ciò che predicava Aristotele. Se per "conoscere" intendi l'uso dell'intelletto, e l'intelletto è un epifenomeno della memoria a breve termine, allora "smarrirsi" e "conoscere" sono due procedimenti fisiologici opposti.
Poi presa così la parola "catarsi" (purificazione) in questo contesto è una metafora. Molto probabilmente in origine il significato era letterale, perché la tragedia era un fenomeno squisitamente religioso.
Puoi notare che riguardo a questo tema non mi rifaccio ad Aristotele, bensì a Nietzsche.
kybit.blogspot.com/.../...

Presupposto fondamentale per capire la differenza tra la versione Aristotelica e quella Nietzschiana dei fatti riguardanti la tragedia e la "catarsi" è il ruolo del coro.
Per N. il coro, quindi la musica, svolgevano in origine una funzione centrale. Per N. c'è stato un processo di emarginazione del coro nella tragedia, che ha segnato, secondo lui, un decadimento di quell'istituzione.
Secondo me la situazione di partenza è stata verosimilmente quella di rituali religiosi nei quali si usavano alcaloidi e sostanze psicotrope, danze canti e musica. Tutto per propiziare stati di trans o addirittura di possesione, di qui l'uso delle maschere (gli studi di De Martino sul tarantismo li conosci? www.youtube.com/watch?v=PTi_hAdwsR0).
Il coro serviva, tramite il fenomeno della risonanza, ad amplificare le ampiezze di certe frequenze vibratorie.

Quote:

La scultura parla e mi angoscia un po'. Se vuole trasmettere la perdita di pezzi di sé, pezzi abbandonati di noi stessi ,ci riesce benissimo.

Infatti, vorrebbe trasmettere il vuoto (buco) che rimane nel petto in ogni persona che ha deciso (o è costretta) a migrare dalla propria terra (la valigia)... per questo la pubblicai qui. Però, essendo un'opera d'arte, può trasmettere alle persone che la osservano anche altro.

Tanto per "etichettarmi" ancora un po' sono Ligure, cosí come lo sono C.Scardovelli, F. De Andrè, E. Montale, Don Gallo, A. Pertini, G. Garibaldi, G. Mazzini, N. Paganini e A. Govi che mi fanno da maestri in vari modi nella vita, cosí come sono liguri quei "pagliacci" di Grillo e Crozza che invece mi fanno piangere di riflesso quando si addentrano in discorsi politici invece di rimanere dei "satiri", ovvero dei perfetti campioni nel nostro sport regionale "il tira belino".

Risiedo a Malta attualmente dopo una breve parentesi di qualche anno in Svizzera... ma sto ancora cercando l'isola che non c'è e un passaporto per il paradiso qui sulla terra.
@Bet17


Quote:

Tanto per "etichettarmi" ancora un po' sono Ligure, cosí come lo sono C.Scardovelli, F. De Andrè, E. Montale, Don Gallo, A. Pertini, G. Garibaldi, G. Mazzini, N. Paganini e A. Govi

Terra fertile di nobili uomini


Quote:

sto ancora cercando l'isola che non c'è e un passaporto per il paradiso qui sulla terra.

Ed io ti auguro di trovare tutto quello che cerchi! ;-)
@Qilicado

Quote:

Non vorrei neppure apparire pedante e tedioso

Non appari né pedante né tedioso.
Anzi, sei nettamente preferibile a quando quoti Madyari


Quote:

Hai analizzato molto bene i "meccanismi" ma credo che il motivo "profondo" lo abbia esplicato molto bene Uhura nel suo #29.

per poi commentare:


Quote:

Ma qui sono l'unico che proviene da Venere? I più sono sadici? Vogliono comunque stare dalla parte dei carnefici? Nessun eroe qui dentro?

Non ho alcuna pretesa di ragione (non m’interessa la ragione ma imparare ed allargare le mie conoscenze) quindi i tuoi apporti sono benvenuti e grazie per il link che sto leggendo.
Sulla musica sono assolutamente d’accordo. Conoscevo la funzione del coro e ho studiato l’evoluzione (e il decadimento) della tragedia.

Ho fatto riferimento alla tragedia greca per provare a rispondere alla bellissima domanda di Madyari che avrebbe meritato secondo me più contributi.

Sulla finalità della tragedia partiamo dallo stesso punto per arrivare a conclusioni diverse.

Certo che concordo sul perdersi che è parte essenziale dell’impianto tragico.

Tu però scrivi – se ho interpretato bene- che la funzione ultima consista nel perdersi per perdersi – mentre la mia visione differisce nell’esito finale, perdersi per ritrovarsi. Individualmente e collettivamente.

Altrimenti, ci si perde e basta.

Abbraccio l’idea di una funzione pedagogica della tragedia che conduca alla resilienza dell’animo umano e all'elaborazione delle passioni.

La ragione del perdersi – detto altrimenti - è a questo punto per me propedeutica al ritrovarsi.
Ricordare i mali che si annunciano quando si pecca di hybris, di tracotanza. Quando ci si eleva al di sopra delle proprie forze e possibilità per competere col Divino. Il coro aveva anche questa funzione. Una sorta (anche , ma non solo) di richiamo alla coscienza, individuale e collettiva.

Non era un rave party,la tragedia, un prodotto di consumo.
Forse il rave party potrebbe costituire un perdersi per perdersi ( e forse non per tutti), la tragedia greca (per me ) no.

I manuali banalizzeranno pure ma la funzione educativa sembra non essere in discussione.


Quote:

Secondo me la situazione di partenza è stata verosimilmente quella di rituali religiosi nei quali si usavano alcaloidi e sostanze psicotrope, danze canti e musica. Tutto per propiziare stati di trans o addirittura di possesione, di qui l'uso delle maschere

Certo, io mi riferivo alla tragedia classica.


Abbraccio la tesi di Aristotele che vede nella catarsi (una sorta di spurgo, che brutta traduzione… facciamo purificazione, va'!) il compimento della tragedia.

lo scrivi anche tu


Quote:

La tragedia serviva a "smarrirsi", a diventare per un attimo "folli"



Un attimo, non rimanere folli. E a che scopo? Per uscire dallo spettacolo purificati e rigenerati.


Tornando alla domanda di Madyari,


Quote:

La mia domanda è la seguente, da ignorante in materia: Come mai siamo cosi attratti dalla violenza, reale o virtuale con tutte le sue sfumature?


Quote:

Pensate un po che il mio videogioco preferito è Doom della ID software...

io preferivo duke nukem 3d

:-D


Quote:

La media era 12 ore, ma abbiamo toccato anche le 24 ore consecutive, ovviamente dopati.

bei ricordi
Tonkiiiii giocavi su server italiani per caso? :-D
io ero su Mightycraft e Blackwing Lair, lato Orda ovviamente 8-)
nei periodi più intensi la media era 8 ore al giorno (tempi delle superiori), in classe giocavano praticamente tutti, ragazze a parte.

Quote:

"Furore"che ho letto due volte ed ho trovato di una bellezza sublime.

Anche "Uomini e topi" non è niente male......

Restando sul tema del tred, temo che la dipendenza faccia parte del nostro istinto primordiale, rientri
nella sfera che riguarda la ripetizione di alcuni rituali, che anche se spesso sono rovinosi, vengono
ricercati per generare delle certezze.
Qui stiamo parlando di ludopatia, forse una delle più antiche e trasversali dipendenze che conosciamo.
Pensare che la tecnologia rimanesse immune a questa sfaccettatura delle psiche umana è a dir poco
patetico.
A parte quelli che vanno a fare i campionati mondiali della specialità (questi si da ricovero coatto) la stragrande maggioranza
dei ragazzi e anche adulti che giocano, mi sembrano più equilibrati di quelli che passano i pomeriggi a infilare soldi
nelle slot dei retrobar di periferia, o bivaccano tutto il giorno nelle agenzie di scommesse sperando nel colpo di culo che non verrà mai.
Se poi si teme il controllo,attraverso un videogioco, e poi andiamo a fare la spesa con il bancomat, mi scapperebbe da ridere.........
@Miles


Quote:

Anche "Uomini e topi" non è niente male......

Sì, bellissimo .

L'ho riletto recentemente e mi sono goduta di più i dialoghi che sono un capolavoro.

L'amicizia fra i due protagonisti é commovente.


C'è una frase pronunciata da uno dei personaggi del romanzo secondo me illuminante per la discussione che stiamo qui affrontando:

I libri non servono a niente. Un uomo ha bisogno…di qualcuno vicino» «Un uomo diventa pazzo se non ha nessuno. […] te lo dico io che a rimanere soli si finisce con l’impazzire

Proviamo a sostituire libri con videogiochi.

Che succede?

(Ovviamente non sto suggerendo che i videogiochi non servano a niente... tengono così bene occupati i nostri uomini quando vogliamo fare i cavoli nostri :-D )




Quote:

alcuni rituali, che anche se spesso sono rovinosi, vengono ricercati per generare delle certezze.

Assolutamente. Senza contare che siamo naturalmente ripetitivi. Anche nelle banalità.

Quote:

nei periodi più intensi la media era 8 ore al giorno (tempi delle superiori), in classe giocavano praticamente tutti

No comment.

Quote:

Perché i bambini saranno sempre curati meglio dai propri genitori che dallo Stato. Tornando al tuo articolo, sono i genitori che devono occuparsi dei figli e non lo Stato.

D'accordo con te, ma chi educa i genitori?
Siamo una società complessa e i genitori sono solo una parte dell'educazione che viene trasmessa ai piccoli (infatti manco li ascoltano più) ma se poi anche a scuola si gioca (i soldi i bimbi non ce li hanno per comprarsi smartphone, giochini ecc) vuol dire che si invita i piccoli a non ascoltare manco quella di educazione.
In tutto questo lo Stato, a mio avviso, dovrebbe avere delle responsabilità nella società che vorrebbe creare e poi governare... ma tanto si gioca anche in parlamento, quindi va bene così!

la camera vieta le riprese sui fannulloni
#90 Shavo

ahah Crushridge al tempo dell'uscita (2005 mi pare ), prete shadow non morto a rapporto... ;-)

8 ore è un esagerazione... l'ho fatto pure io talvolta, da dopo cena all'alba. Ma è follia, non riesco a pensare a nessun altra attività extrascolastica e extralavorativa alla quale dedicheresti 8 ore o più su 24.

L'aspetto più affascinante e subdolo è la soddisfazione che ti da, chessò, l'aver trovato un item che stai cercando o aver finito una build dopo tanto tempo: ti da l'illusione di aver fatto qualcosa. Una soddisfazione dopaminica. E' l'orizzonte di un obbiettivo, con fini utilitaristici.

Mentre più sano, era il giocarlo senza obbiettivi particolari, fare un party con qualche amico e andare a razziare una mappa nemica, o farsi istance per il gusto di farle, per avventura: entrare in una mappa nuova e vedere cosa c'é. Si toglie il meccanismo di ricompensa e di soddisfazione per il raggiungimento di qualcosa, e rimane un sano non utilitaristico giocare. Si percepisce la differenza, anche perché in quel modo non ti sembra di aver perso tempo (sensazione che spesso è soffocata ma avvertita), era tempo vissuto.
Ma questo vale per wow che nella vita di tutti i giorni. Come chi gioca a tennis incazzato per vincere il torneo di 4 categoria come se fosse il torneo della vita: tempo buttato e reazione nevrotica a chissà quale insoddisfazione.

L'aspetto eroinamane viene infatti dalla ricerca del livello e della build, cioé dalla costruzione del personaggio e dal desiderio di averlo brillante, potente; una solta di alter ego virtuale. Il gioco in sé non sarebbe così drogante senno, non più di qualunque altra attività.
Nei giochi dove non si "farma" alla wow infatti, tipo league of legends, si utilizza il sistema delle classifiche e vieni spinto a giocare perché vuoi "entrare in gold", "entrare in diamond". Se sei particolarmente ritardato o virtuoso, magari speri persino di andare a giocare ai tornei ufficiali dove perlomeno vieni pagato.

www.youtube.com/watch?v=lDeOWADDtTM
#89 NiHiLaNtH

Quote:

bei ricordi


Dice niente a nessuno? :-o

1994 - il primo girava solo su mac

La Bungie si presentava sul mercato emergente di videogame, con questo capolavoro.

Quote:

A parte quelli che vanno a fare i campionati mondiali della specialità (questi si da ricovero coatto) la stragrande maggioranza dei ragazzi e anche adulti che giocano, mi sembrano più equilibrati di quelli che passano i pomeriggi a infilare soldi nelle slot dei retrobar di periferia, o bivaccano tutto il giorno nelle agenzie di scommesse sperando nel colpo di culo che non verrà mai

Infatti l'attenzione sarebbe da rivolgere in primis a quelli! Empatia!
Però il problema è, a mio avviso, sottovalutato o malamente sviato al mero controllo da parte dei governi, la gamificazione nel marketing delle app, e la fidelizzazione indiretta dei consumatori ad un brand (Facebook ad esempio ma non è il solo) tramite questi espedienti manca di etica, tutto qua.
Poi se non ci frega manco dell'etica all'ora mi taccio e torno nel mio esser minoranza nella minoranza, accettando il fatto che la maggioranza ha già decretato che anche l'etica scompaia dalla nostra società.
Mi cito..
"Personalmente trovo veramente bizzarra e contorta la società umana creata in Occidente che mette sempre il profitto davanti a tutto il resto, non curandosi dei danni prodotti da tale mentalità nella salute pubblica oltre a quelli causati alla nostra cultura occidentale, che ormai è quasi alla deriva."
Vabbè dai torniamo tutti a giocare e alle nostre app gamificate. Il tread si può chiudere qua, un'idea sul pensiero collettivo me la son fatta... volevo solo averne conferma.

Grazie a tutti.
#91 miles

Questa te la quoto. ;-)
Tonki

Quote:

8 ore è un esagerazione... l'ho fatto pure io talvolta, da dopo cena all'alba. Ma è follia, non riesco a pensare a nessun altra attività extrascolastica e extralavorativa alla quale dedicheresti 8 ore o più su 24.

8 ore è il minimo per godersi il gioco, lo sai. Non ha senso giocare un paio d'ore un giorno sì e uno no. Per quello è pericoloso.
Concordo su tutto ciò che hai detto ma il problema della dipendenza sta a valle, il problema a monte ovvero la ragione per cui si viene coinvolti in questi meccanismi è altro. Dedicare il proprio tempo a un videogame significa non avere altri stimoli altrettanto forti, o maggiormente incentivanti. Se vuoi smettere di fare una cosa basta trovarne un'altra altrettanto stimolante, non ci vuole niente di più. Questo è ciò che manca. Questo è il motivo per cui un ragazzo preferisce passare 8 ore su un videogame. La scienza che sta dietro alla dipendenza dei videogiochi (perchè quella scienza esiste) è sopravvalutata. Il motivo per cui i giovani bevono fino a vomitare l'anima, o passano 12 ore al computer, è dovuto al fatto che non hanno niente di meglio da fare. Nessuno gli ha spiegato cosa ci sarebbe di meglio da fare, perciò fanno quello. Poi scatta la dipendenza, sì, ma è una cosa graduale. Non si finisce in quel vortice a caso.

Quelli che non sono dipendenti da ste cose semplicemente hanno avuto la fortuna di trovare qualcosa che valesse la pena fare. Che sia suonare uno strumento, sport o altro, la "scienza" dei videogame può essere avanzata quanto volete ma non potrà mai rendere nessuno dipendente a meno che non sia lui stesso a volerlo in primis.

Bet17

Quote:

In tutto questo lo Stato, a mio avviso, dovrebbe avere delle responsabilità nella società che vorrebbe creare e poi governare...

Più la responsabilità va verso lo stato e più si allontana dal singolo.

ho risposto al PM.

Quote:

8 ore è il minimo per godersi il gioco, lo sai. Non ha senso giocare un paio d'ore un giorno sì e uno no. Per quello è pericoloso.

Purtroppo ti devo dire che è vero... Quindi è strutturato in modo criminale, per incatenarti li il più possibile, con rate per l'exp lentissime e drop troppo rarefatti. Anche se so che adesso è un gioco completamente diverso per varie questioni. Non so se nel bene o nel male, l'ho solo visto da un amico qualche anno fa con legion.


Quote:

Il motivo per cui i giovani bevono fino a vomitare l'anima, o passano 12 ore al computer, è dovuto al fatto che non hanno niente di meglio da fare. Nessuno gli ha spiegato cosa ci sarebbe di meglio da fare, perciò fanno quello. Poi scatta la dipendenza, sì, ma è una cosa graduale. Non si finisce in quel vortice a caso.

Sicuramente. Ma boh, sarà un inversione antigaming che ho avuto da adulto, ma trovo più salutare andare a prendere una sbornia fino a vomitare l'anima dove ti pare a te, che passare 12 ore al pc, superata una certa età. Hai perlomeno un contatto col mondo. Il fenomeno dei videogiochi adesso coinvolge una fascia ampia di adulti: ampissima. La fetta maggiore del mercato è over 18. Non a caso il giro di affari è in crescita perenne ed è uno dei pochi settori che sale ogni anno senza avere freni.

A caso e velocemente su google, ma si trova tanto se si fa una ricerca:

2016: Osservando la distribuzione per fasce d’età, si nota una significativa concentrazione nelle fasce più adulte: circa il 62% dei videogiocatori ha un’età compresa tra i 25 e i 55 anni (nella fascia 25-34 abbiamo il 18,4%, nella fascia 35-44 il 22,4% e nella fascia 45-54 il 20,6%). Dato interessante, gli over 65 sono di poco più numerosi degli adolescenti: rappresentano il 7,9% dei giocatori, mentre nella fascia 14-17 troviamo il 7,2% del totale.

Non è più un mondo che riguarda i ragazzini, se non in minoranza. Forse era così 15-20 anni fa, non ora. I videogiocatori sono adulti. Quindi è un problema sociale non diverso dalle macchinette nei bar, dall'alcolismo o da l'uso di droghe. Tutte cose che peraltro se fatte ogni tanto non presentano profili di dipendenza, ne più né meno di un videogioco.

C'è una cosa però: molti videogiochi sono gratis. Alcool, droghe, gioco d'azzardo o altro necessitano di un minimo di supporto economico ( se non hai uno stipendio, non lo bruci alle macchinette ) e vedendo i drogati e gli alcolizzati per strada o nei locali a fare danni, ti accorgi che esistono.
Per sprofondare in un mmorpg ( in estinzione ) o un moba ( che sono il presente dei giochi di massa ) basta avere internet e nessuno ti vede. Ci puoi anche crepare, ti ritrovano per l'odore.

Ovviamente non è colpa dei videogiochi in sé ( sebbene spesso siano sapientemente studiati per essere il più possibile incatenanti per darti dipendenza ), se non ci fossero tutte le situazioni socioeconomiche in cui versiamo, nessuno 30ntenne farebbe nottata a giocare. Ma come si denuncia un problema di roulette al bar, va denunciato anche questo. Che poi la causa sia la depressione, le tasse, la disoccupazione o altro è scontato. Ma tra i vari tunnel, c'é anche il videogioco.
Grazie Shavo, forse è davvero cosí, anche se credo che in molti resteranno indietro se non verranno aiutati in qualche modo da ognuno di noi (grandi o piccini che siano)!
#88 uhura
Vogliamo partire dalla domanda di Madyari?

Quote:

La mia domanda è la seguente, da ignorante in materia: Come mai siamo cosi attratti dalla violenza, reale o virtuale con tutte le sue sfumature?

Prima di tutto riscriverei in questo modo la domanda:

Come mai siamo taluni sono cosi attratti dalla violenza, reale o virtuale con tutte le sue sfumature? Personalmente non ho la minima idea. Una risposta univoca non può esistere.


Quote:

Tu però scrivi – se ho interpretato bene- che la funzione ultima consista nel perdersi per perdersi – mentre la mia visione differisce nell’esito finale, perdersi per ritrovarsi. Individualmente e collettivamente.

Altrimenti, ci si perde e basta.

E' una metafora. "Perdersi" è usato come metafora. Ho spiegato che ha a che fare con il "dimenticare", la memoria a breve termine e l'intelletto.
Scusa se te lo dico ma perdersi per ritrovarsi è una sorta di cazzeggio imposto da forze coercitive che ci obbligano a fare così.
Perché è arduo sbarazzarsi dell'intelletto! E se mai uno riesce - almeno per un attimo - a farne a meno ottiene l'accesso ad altre facoltà e ad altri piani di realtà.
Forse sarà che sei donna ed è per te facile compiere un'impresa simile.
Di sicuro uno dei mezzi più potenti per noi uomini per raggiungere questo scopo è l'innamoramento.

Questa sorta di polemica è nata in me a ragione delle tue considerazioni così astratte e generali. Scusa se te lo dico, considerazioni da padre di famiglia e non da donna (almeno come la intendo io).
#98 Shavo

Quote:

Se vuoi smettere di fare una cosa basta trovarne un'altra altrettanto stimolante, non ci vuole niente di più. Questo è ciò che manca.

A grandi linee sono d'accordo. In genere ogni scopo astratto.
Salve a tutti.

Da non sottovalutare i videogame in realtà virtuale (VR) già presenti sul mercato ma ancora poco diffusi a causa dei prezzi e delle periferiche ancora troppo ingombranti.



Devo confessare che l'idea mi stuzzica parecchio e da fruitore (saltuario) di videogiochi la prospettiva di immergermi totalmente in un mondo alternativo la ritengo una cosa affascinante.
#96 Bet17

Quote:

manca di etica, tutto qua.
Poi se non ci frega manco dell'etica all'ora mi taccio e torno nel mio esser minoranza nella minoranza, accettando il fatto che la maggioranza ha già decretato che anche l'etica scompaia dalla nostra società.

Personalmente considero l'etica una delle facce dell'ipocrisia.
Gli altri la penseranno di sicuro diversamente da me.
Perché stare con gli occhi fissi su uno schermo, sia giocando ad un picchia duro oppure con Super Mario, o con Arcanoid, non cambia la sostanza del problema.
Attivi una fisiologia innaturale.
Non ci sono videogame buoni o cattivi. Tutti sono completamente inutili al fine di raggingere i nostri veri bisogni.
Il karma lo produci lo stesso.
La tua mente produce tanta di quella immondizia che poi la riverserà nell'etere. Di qui finirà nelle mentii degli altri.

edit

tutta questa faccenda del karma, questi cazzo di orientali dovrebbero conoscerla meglio di noi "occidentali" moderni. E mi vuoi dire che non sono ipocriti?
Lo stato Cinese o vieta tout court i vedeogame oppure che si fotta.
(scusate il linguaggio, ma sono un po' di ore che sto a fissare sto schermo. La lucidità è in calo)
@Visentini


Quote:

Da non sottovalutare i videogame in realtà virtuale (VR)

Ce l'ho ed é un trip...

Ovviamente la usiamo con parsimonia (raramente) ma é strabiliante. Io sono rimasta davvero colpita dall'esperienza.

Non ci sono mai rimasta attaccata per più di un'ora. Ritengo che fare delle chiuse con i videogame in realtà virtuale possa danneggiare chiunque.

Provo una sensazione stranissima quando levo il visore e mi ritrovo nello studio....

Chi non è compos sui dovrebbe astenersene totalmente.

Quote:

#104 qulicado
La tua mente produce tanta di quella immondizia che poi la riverserà nell'etere. Di qui finirà nelle mentii degli altri.

Fantastico, tanto per rimanere in tema, mille grazie per aver implementato questa funzionalità nel sistema.
Era proprio quello che tutti gli utenti connessi chiedevano.....

Nota : nel caso non lo si fosse capito, ero ironico.....



Quote:

#103 visentini
Devo confessare che l'idea mi stuzzica parecchio e da fruitore (saltuario) di videogiochi la prospettiva di immergermi totalmente in un mondo alternativo la ritengo una cosa affascinante.

Eh, dipende dalle persone. Io c ' ho provato con il casco della PS4, ma ho rischiato di vomitare a causa del motion sickness.
Se la visuale rimane ferma, non ho problemi, ma appena l ' ambiente si muove, recupero la cena di natale.....

Quote:

Personalmente considero l'etica una delle facce dell'ipocrisia.

Beh, se questa è considerazione condivisa dai piú, ciao ciao Assiologia, Deontologia, Estetica, Politica, Giustizia, ecc.
Benvenuti nell'era moderna e nella nuova etica (teoria del vivere).
Grazie per la tua sintesi.
@Branzac


Quote:

Io c ' ho provato con il casco della PS4, ma ho rischiato di vomitare a causa del motion sickness.

Mio marito era pronto con il secchio (scusate l'immagine poco poetica) quando mi ha ficcato in un'astronave stellare che girava su sé stessa (dicesi looping??)... :hammer:

Peccato non riesco proprio a starci lì.... :oops:

Quote:

#99 tonki
Non è più un mondo che riguarda i ragazzini, se non in minoranza. Forse era così 15-20 anni fa, non ora. I videogiocatori sono adulti. Quindi è un problema sociale non diverso dalle macchinette nei bar, dall'alcolismo o da l'uso di droghe. Tutte cose che peraltro se fatte ogni tanto non presentano profili di dipendenza, ne più né meno di un videogioco.

La spiegazione è banale, e la scrivi pure : "Forse era così 15-20 anni fa"...
Quindi un 15enne di 20 anni fa, ora è un giocatore di 35.
E' una cosa fisiologica, visto che i videogames sono apparsi ( nelle varie forme ) verso la fine degli anni 70.
Ovvio che un bimbo di 7/9 anni di allora, ora è un adulto di 47/49.....
#74 ZORG 2019-11-12 19:18

Salva immagine con nome: Cattttra.png
i.ibb.co/CMzZgPz/Cattttra.png
Scaricandola anche "l'avatar" dell'immagine non è da meno: un cerchio una piramide e un cubo.
@visentini


Quote:

Devo confessare che l'idea mi stuzzica parecchio e da fruitore (saltuario) di videogiochi la prospettiva di immergermi totalmente in un mondo alternativo la ritengo una cosa affascinante.

Data la mia anagrafe, sono stato un appassionato giocatore di Asteroids su consolle (al bar), Montezuma's Revenge e Mission Impossible (ambedue su Commodore 64) e poi Doom (1, 2 e 3 + tutti i megawad che riuscivo a reperire)…
Parliamo, per i primi, degli anni 80 (il Commodore 64 è arrivato nel 1982, ma l'ho comprato usato dopo qualche anno per motivi economici).
Ora mi attraggono molto (ma molto molto, eh, anzi, molto molto molto) quelli in realtà virtuale, ma me ne tengo (per ora) lontano perché so come andrebbe a finire: mi toglierebbe spazio ai mille interessi che ho, perché come ha detto qualcuno a certi giochi non riesci a dedicare due o tre ore ogni tanto.
Così come mi sono tenuto lontano dal mondo videogame a partire dagli anni 90 in poi per gli stessi motivi: avevo una vita piena di altre cose e qualcosa avrei dovuto sacrificare.
Per cui quoto chi parla di carenza di interessi che porta grandi e piccini a strafarsi di videogame (o di alcohol, o altro).
Tutto sommato è stata ed è una specie di palestra personale, impari a gestire le tue pulsioni :-D

PS: se non ricordo male, il mio record a Mission Impossible era sotto i 20 minuti (per essere più preciso dovrei recuperare l'agenda con i record) per completare il gioco, se qualcuno ha giocato e si ricorda il suo… :-D

EDIT: alcune imprecisioni
#59 ZORG

A me Wolfenstein faceva venire il mal di mare...
#106 branzac 2019-11-13 15:01

#105 uhura 2019-11-13 14:59


Quote:

Ovviamente la usiamo con parsimonia (raramente) ma é strabiliante. Io sono rimasta davvero colpita dall'esperienza.


Quote:

Io c ' ho provato con il casco della PS4, ma ho rischiato di vomitare a causa del motion sickness.
Se la visuale rimane ferma, non ho problemi, ma appena l ' ambiente si muove, recupero la cena di natale.....

Io non l'ho mai provato :(
Se sistemano queste problematiche sarà difficile resistere alla tentazione di catapultarsi in una realtà alternativa. Vediamo come si evolve.

#104 qilicado 2019-11-13 14:54


Quote:

Tutti sono completamente inutili al fine di raggiungere i nostri veri bisogni.

Ciao qilicado.

Quali credi che siano i nostri veri bisogni? E' una domanda senza malizia, solo curiosità.
"Così come mi sono tenuto lontano dal mondo videogame a partire dagli anni 90 in poi per gli stessi motivi: avevo una vita piena di altre cose e qualcosa avrei dovuto sacrificare."

Per me è stato sufficiente andare a vivere da solo e dover trovare il tempo di fare la spesa, lavarmi i panni, prepararmi la cena ecc.
Nel corso degli iltimi 20 anni ho anche provato a rimettermi agiocare, ma non ho più trovato la verve di un tempo.
#1 polaris

É una cosa abbastanza difficile da capire per un occidentale, ma la realtà è, per farla estremamente breve, che a loro... piace farsi controllare.
Sono abituati a millenni di burocrazia pervasiva, il controllo via smartphone è solo l'ultima tecnologia per implementarlo.
@Stacchio


Quote:

Per me è stato sufficiente andare a vivere da solo e dover trovare il tempo di fare la spesa, lavarmi i panni, prepararmi la cena ecc.

Hai centrato un punto essenziale. Queste cose "banali" si chiamano vita.

Oggi è difficle trovare lavoro, poter acquistare una casa o pagare l'affitto, si rimane a casa dei genitori oltre ogni limite di età e di dignità e gettarsi in un videogame può essere- per chi non è forte abbastanza -non certo una risorsa ma una via di fuga da una realtà davvero difficile .

Il livello di civiltà di un Paese si misura anche dall'attenzione e dalla considerazione che rivolge ai più giovani.

Abbiamo una moltitudine di ragazzini parcheggiati in attesa di tempi non migliori, peggiori.

Visto l'affresco, da meditare l'affermazione di Visentini quando scrive


Quote:

sarà difficile resistere alla tentazione di catapultarsi in una realtà alternativa.


Quote:

La spiegazione è banale, e la scrivi pure : "Forse era così 15-20 anni fa"...
Quindi un 15enne di 20 anni fa, ora è un giocatore di 35.

Be, si. Non che sia normale che un 15nne di venti anni fa adesso sia ancora un giocatore. A meno che non si parli di saltuarietà, ma se giochi a calcetto una volta al mese, in un sondaggio non mi definirei un calciatore. Bisognerebbe vedere i criteri.

Tuttavia, è cos' già da un po. www.corriere.it/.../pop_demografici.shtml

Siamo nel 2006 e già allora il 57% dei giocatori ha dai 18 ai 44 anni

Insomma, solo per dire che è già da qualche decennio che non è un mercato né un attività che ruota intorno ai ragazzi, i quali sono una minoranza dei fruitori e inevitabilmente chi fa scelte di mercato le fa anche tramite questa considerazione.

Quote:


Quali credi che siano i nostri veri bisogni?

Bella domanda (anche se non era per me :p ), per me sono 2 quelli imprescindibili, tolti i quali la vita, tolte distrazioni indotte o autoindotte, non può che essere di merda: amore&salute

mi è tornata in mente una 'canzone' dei Radiohead del '97, FITTER HAPPIER..

Fitter, happier
More productive
Comfortable
Not drinking too much
Regular exercise at the gym, three days a week
Getting on better with your associate employee contemporaries
At ease
Eating well, no more microwave dinners and saturated fats
A patient, better driver
A safer car, baby smiling in back seat
Sleeping well, no bad dreams
No paranoia
Careful to all animals, never washing spiders down the plughole
Keep in contact with old friends, enjoy a drink now and then
Will frequently check credit at moral bank, hole in wall
Favours for favours, fond but not in love
Charity standing orders on sundays, ring-road supermarket
No killing moths or putting boiling water on the ants
Car wash, also on sundays
No longer afraid of the dark or midday shadows,
Nothing so ridiculously teenage and desperate
Nothing so childish
At a better pace, slower and more calculated
No chance of escape
Now self-employed
Concerned, but powerless
An empowered and informed member of societ,
Pragmatism not idealism
Will not cry in public
Less chance of illness
Tires that grip in the wet,
Shot of baby strapped in backseat
A good memory
Still cries at a good film
Still kisses with saliva
No longer empty and frantic
Like a cat
Tied to a stick
That’s driven into
Frozen winter shit, the ability to laugh at weakness
Calm, fitter, healthier and more productive
A pig in a cage on antibiotics



Quote:


sarà difficile resistere alla tentazione di catapultarsi in una realtà alternativa.

alla lunga sarà impossibile per il 99% di tutti noi, così come il 99% ha uno smartphone e se non avesse da dormire mangiare scxxxxx ci starebbe 24h su 24h (volenti o nolenti, convinti o sublimati)

speriamo si moia tutti di bombe atomiche prima di passare la vita su un divano con un casco fisso in testa da cui faremo conversazioni su VRbook con una esquimese maggiorata di 20 anni, strizzando l'occhio per accendere la stampante 3D di biscotti, facendo capire all'app in alto a sinistra che non deve romperti le palle se il consumo di energia sta salendo dell'1,7% su base oraria perché hai speso ben mezzo bitcoin per comprarla e vuoi mangiare mentre giochi a VRtetris col palazzo di fronte; controllerai dall'app della cam della cameretta se la figlia di 6 anni sta seguendo il corso online di lingua italinglese (ovvio dal suo casco virtuale hello kitty), dopodiché sposterai gli occhi verso l'app di foodora e ordinerai ad una topona virtuale un piatto di coleotteri al sugo (perché hanno molte proteine..) che ti verrà portato da uno sbarcato africano ma non con la bici ma guidando da remoto un drone che ti si presenterà alla porta ma tu non sentirai quel cazzo di ronzio perché anche i tuoi vicini 'cascati' avranno avuto la stessa idea spostando gli occhi della visiera sul caso verso quella app di merda e fuori non sentirai piu cipcip ma bzzzz BZZZZ BZZZZZZZZ quindi l'africano a cui staranno per scadere i 20 secondi previsti per la consegna non potrà fare altro che lasciarti il piatto di coleotteri al sugo sull'uscio di casa, ma tu non l'avrai sentito e non avrai spostato gli occhi verso l'app per aprire la porta e quando te ne ricorderaili li mangerai freddi o non mangerai proprio perche non sentirai la fame perché non hai indossato bene i sensori stomacali di appetito.
ti ricorderai di avere una figlia quando dall'app HappyFamily ti segnaleranno che in cameretta c'è un avviso di man-down. manderai quella puttana (a quel punto anche gonfiabile) di alexa a controllare ma sarà tardi perché il cervello della piccina è ormai in pappa perché il casco è stato hackerato da un prete3.0 e la sua vita sarà rovinata. Sfoglierai il catalogo delle ultime uscite di neonati alfa-plus e ne ordinerai uno che ti arriverà con la custodia in kevlar ecc.ecc.
#115 stacchio

Quote:

É una cosa abbastanza difficile da capire per un occidentale, ma la realtà è, per farla estremamente breve, che a loro... piace farsi controllare. Sono abituati a millenni di burocrazia pervasiva, il controllo via smartphone è solo l'ultima tecnologia per implementarlo.

Beh, detta così suona un tantino cattiva. Cerco di dirla in altra maniera.

in oriente effettivamente hanno una forte idea di società, mentre nell'occidente l'individualismo ha avuto più respiro storicamente, culturalmente. Non avendo la cultura sufficente per provare quel che dico con riferimenti letterari posso dire di aver vissuto in Giappone per 2 anni e aver conosciuto diversi asiatici (non solo jap) di persona, e questa è la mia impressione. Un asiatico tendenzialmente è più suscettibile alle mode, più attento al giudizio sociale, più prono a rispettare le consuetudini sociali (per evitare malintesi ribadisco che sì, ovviamente, sto generalizzando)
Se l'idea di società in asia è più forte io credo che l'individualismo che ancora sopravvive in occidente sia l'unica possibilità per salvare il mondo.

Ebbene sì ragazzi: tutti guardano a Oriente con speranza, ma l'umanità sarà salvata dagli europei.

Così parlò Shavathustra
#118 dubbioso


Quote:

amore&salute

è bello leggere di questi bisogni

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Una piccola considerazione sulla Cina. E' lodevole l'iniziativa per limitare la dipendenza derivante dall'uso dei videogames anche perchè se gli editori sviluppano un gioco "non generante dipendenza" lo sarà per qualsiasi altro paese.

Le mancanze della Cina ahimè sono altre:
it.bitterwinter.org/.../
panorama.it/.../...
#91 miles 2019-11-13 10:41
Citazione: Anche "Uomini e topi" non è niente male......

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Iniziato settimana sostituendo libri con bambino ... giocando parliamo anche di... libri.
Non nutre interesse per la scuola... si esprime quasi quasi come un "professore"... lo aspetto al varco... è un matematico!
Attualmente giochiamo Kingdom Hearts II.
#107 Bet17

Quote:

Beh, se questa è considerazione condivisa dai piú, ciao ciao Assiologia, Deontologia, Estetica, Politica, Giustizia, ecc.
Benvenuti nell'era moderna e nella nuova etica (teoria del vivere).
Grazie per la tua sintesi.

E che ti devo dire. Così stanno le cose: da una citazione colta ad un dato di fatto grosso modo a tutti comune:

Qui Marx prende per il culo i valori della rivoluzione francese (libertà, uguaglianza, fraternità) mostrandone l'ipocrisia:

La sfera della circolazione, o dello scambio di merci, entro i cui limiti si muove la compravendita della forza lavoro, era in realtà un Eden dei diritti innati dell’uomo. Qui regnano soltanto Liberta, Eguaglianza, Proprietà e Bentham. Libertà! Perché compratore e venditore di una merce, come la forza lavoro, sono unicamente determinati dal proprio libero volere, si accordano come persone libere dotate di fronte alla legge degli stessi diritti; e il contratto è il risultato finale in cui le loro volontà si danno un’espressione giuridica comune. Eguaglianza! Perché si riferiscono l’uno all’altro solo come possessori di merci e scambiano equivalente contro equivalente. Proprietà! Perché ognuno dispone soltanto del suo. Bentham! Perché ognuno dei due ha a che fare soltanto con se stesso: la sola forza che li avvicina e li mette in rapporto è quella del loro utile personale, del loro particolare vantaggio, dei loro interessi privati. E appunto perché ciascuno bada soltanto a sé e nessuno all’altro, tutti — per un’armonia prestabilita delle cose, o sotto gli auspici di una provvidenza straordinariamente astuta — compiono solo l’opera del loro vantaggio reciproco, dell’utile comune, dell’interesse generale.
(per approfondire rinvio a questo pezzo tutto sommato buono http)

Il dato di fatto sono tutti quei trattati internazionali che regolamentano lo svolgersi delle guerre.
Perché non bisognerebbe bombardare o gasare i civili, perché non si possono torturare i nemici?
Non fraintendere, non è cinismo, non sono a favore della guerra e ne della violenza.
Ma una domanda come questa si può porre o no?
#113 visentini

Quote:

Quali credi che siano i nostri veri bisogni? E' una domanda senza malizia, solo curiosità.

Quelli del cuore. Gerarchicamente viene prima, poi tutto il resto.
#106 branzac

Quote:

Fantastico, tanto per rimanere in tema, mille grazie per aver implementato questa funzionalità nel sistema.
Era proprio quello che tutti gli utenti connessi chiedevano.....

Nota : nel caso non lo si fosse capito, ero ironico.....

Perdonami, ma non ho minimamente afferrato il concetto che volevi esprimere.
Non sono cose trascendentali.
Sogniamo. I sogni sono di varie tipologie e i sogni più scadenti sono pieni di robaccia che non abbiamo prodotto noi. In questi casi sembra di assistere ad un film oppure è come se ci trovassimo all'interno di un videogioco.
#119 shavo

Quote:

Un asiatico tendenzialmente è più suscettibile alle mode, più attento al giudizio sociale, più prono a rispettare le consuetudini sociali (per evitare malintesi ribadisco che sì, ovviamente, sto generalizzando)

Mi viene in mente un aneddoto a tal proposito. Ricordo un amico in germania lavorava presso una ditta che aveva delle filiali in giappone. Una sera, durante una cena di lavoro partecipo' anche un collaboratore giapponese che era ospite per un periodo. Sapete il tedesco medio che tracanna in allegria, ovviamente cercavano di coinvolgere il giapponese, che pero' rispondeva con garbo di essere astemio.
Venne il capo, sentendo che il giovane non beveva e gli disse che non era consentito e doveva bere. Il poveraccio, butto giu' tutto d'un fiato dopo aver detto si' signore. La scena fu talmente comica (il mio amico cosi' la descrisse), che il capo gli ordino' di bere un altro e poi un altro e ancora un altro fino a quando il ragazzo cadde a terra svenuto. Il giorno dopo gli chiesero perche' avesse bevuto se non voleva, lui disse che un ordine che viene dall'altro deve essere eseguito, sempre. :-?
@Flor das aguas

Anch'io ho aneddoti simpatici da raccontare sui Giappponesi.

Sono sicuramente fra i più occidentalizzati degli orientali ma in loro vivono stranezze ( per noi) e contraddizioni stridenti.

Una per tutte me l'ha raccontata una mia amica giapponese, Asako.

Mi ha raccontato con candore che la parola "no" in giapponese non viene mai (o quasi mai) pronunciata perché considerata troppo diretta e maleducata.

Puoi immaginare la mia sorpresa!

Le ho chiesto: "Ma scusa, se un ragazzo ti chiede il numero di telefono e non vuoi darglielo, che gli rispondi?"

Risposta: "Gli dici che glielo darai domani e lui capirà..." :-o


Quote:

Venne il capo, sentendo che il giovane non beveva e gli disse che non era consentito e doveva bere. Il poveraccio, butto giu' tutto d'un fiato dopo aver detto si' signore.

Forse anche questa regola del non pronunciare il no avrà giocato il suo ruolo...


Altro aneddoto divertente raccontato sempre da Asako ma smentito da altri conoscenti giapponesi:

Avrebbero un dolcetto (che noi abbiamo ribattezzato "il dolcetto del s'è fatta una certa..") che tengono in dispensa da offrire agli ospiti che si attardano a rincasare dopo una serata passata insieme in casa dell'anfitrione..

Non è educato agevolare gli ospiti verso l'uscita quindi questo dolce, se servito, fa intendere a colui che si attarda oltre le convenienze che dopo averlo consumato deve sloggiare perché appunto s'è fatta una certa.... :-D

Paese che vai usanza che trovi..... ;-)

Quote:

Mi ha raccontato con candore che la parola "no" in giapponese non viene mai (o quasi mai) pronunciata perché considerata troppo diretta e maleducata.

"No" in giapponese si dice pressapoco così:

"Capisco quel che vuoi dire, e l'hai detto bene, ma permettimi di invitarti a prendere momentaneamente in considerazione la questione dal mio modesto punto di vista, e d'altra parte, chi lo sa, le cose potrebbero anche essere altrimenti, forse"

:-D
@Shavo

Io non ho il dono della sintesi ma i Giapponesi mi battono di diverse lunghezze (nel vero senso della parola) :-D :-D :-D
Riassumendo.

Mi pare ovvio che sia pensiero comune in questo tread, che la società, qualsiasi essa sia, per un motivo o per una altro, si esprima diversamente su di un "problema" ad esse comune, ovvero le nuove dipendenze.

Rilevo anche che ognuno di noi, per ragioni simili a quelle descritte sopra, considera che le misure adottate o non adottate per cercare di risolverlo da entrambe le società siano, per un motivo o per un altro, in qualche modo corrette.

Quello che è arrivato a me, leggendo le varie risposte, è una riflessione che va oltre il mio articoletto, e per questo vi ringrazio.

Leggendo l'attenzione posta sul singolo, espressa da molti di voi e in modo anche contrastante, mi son ricordato di queste parole del mio "amico" Faber:

Riflettendo su quelle parole mi è tornato alla mente il video sul pensiero del "tafano" già postato da Peonia (che ringrazio), dove si rilevava, ancora una volta, come l'alternanza tra luce ed ombra che governa il cosmo poi si rifletta in termini esistenziali in ognuno di noi cosí come nella società umana in generale.

Infine, sono inevitabilmente arrivato a concetti metafisici come "Dio" o alle "leggi misteriose" che ci vedono ancorati su una palla luminosa lanciata nel vuoto più scuro.

Cosí mi son domandato ingenuamente:
E se "Dio" o quelle "leggi misteriose" davvero volessero che questo sia sulla terra?
Che siano Luce ed Ombre intorno a noi cosí come dentro di noi ad accompagniarci nel nostro allegro viaggio che è la vita (Luce) verso la morte (Ombra)?

Essendo un mistero "divino" non ho avuto risposta diretta... se non messaggio ancestrale, che risuona ancora in me... quello di non dimenticarlo.

So che puó suonare anche scuro, ricordate solo però che se invertite i fattori, il tutto può rivelarsi anche chiaro.

Grazie a tutti per il viaggio... Ci vediamo alla prossima fermata... nel mentre cercherò di ritornare in me spegnendo la luce!
#129 Bet17

Che pensieri profondi, ti ringrazio.


Quote:

Che siano Luce ed Ombre intorno a noi cosí come dentro di noi ad accompagniarci nel nostro allegro viaggio che è la vita (Luce) verso la morte (Ombra)?

Personalmente credo che in vita viviamo nell'ombra (non totale) e che la morte è la porta per riscoprire la Luce da cui ci siamo staccati, per necessità fisica, e verso la quale aneliamo.
Sarà ombra totale, buio assoluto, se rifiutiamo o non riconosceremo la Luce nel momento della morte o peggio la disconosceremo (negazione, rifiuto). Così sarà se in vita, con la nostra condotta, avremo riconosciuto gli indizi che la Luce ha disseminato nel mondo.
Infatti, invertendo i fattori, il tutto può rivelarsi anche chiaro.
(•‿•)
#58 peonia
Che te possino, ma sei te al minuto 23.00 :-D
#132 qilicado
Si è lei. ;-)
#131 Bet17

Quote:

Infatti, invertendo i fattori, il tutto può rivelarsi anche chiaro.

Per dindirindina, è vero.

Quote:

#124 qilicado
Perdonami, ma non ho minimamente afferrato il concetto che volevi esprimere.

Questa frase...

Quote:

Non ci sono videogame buoni o cattivi. Tutti sono completamente inutili al fine di raggingere i nostri veri bisogni.
Il karma lo produci lo stesso.
La tua mente produce tanta di quella immondizia che poi la riverserà nell'etere. Di qui finirà nelle mentii degli altri.

.. stabilisce una regola secondo la quale noi produciamo immondizia.
In termini equivalenti di un programma, tu hai definito una funzione che produrrà determinati esiti in base ai parametri passati.
Da qui il mio ironico : "una funzionalità richiesta a gran voce da tutti gli utenti connessi al sistema" dove gli utenti sono gli esseri umani ( e non solo, direi ).


Quote:


Sogniamo. I sogni sono di varie tipologie e i sogni più scadenti sono pieni di robaccia che non abbiamo prodotto noi. In questi casi sembra di assistere ad un film oppure è come se ci trovassimo all'interno di un videogioco.

Scusa, guarda che i sogni / incubi ti possono venire anche dopo una peperonata o dopo aver letto un libro di Attivissimo...
Producono karma anche quelli?
La cina vuole controllo totale sui suoi sudditi, ma non che siano amebe totali- le servono forti per combattere contro l'occidente, e per questo limita l'accesso a pornografia e videogiochi.

Le potenze occidentali invece vogliono il populino più liquido e fragile possibile, e pornografia e videogiochi sono solo alcuni dei mezzi che aiutano in questo.

I videogiochi sono pura droga mentale, basata sul circuito della dopamina. Non funzionano su tutti, ma su una grossa percentuale della popolazione, e sulla stragrande maggioranza dei bambini/adolescenti maschi.

Con conseguenze nefaste sullo sviluppo psicofisico, perchè le ore che dovrebbero essere spese a socializzare e fare movimento sono invece buttate sedendo davanti ad uno schermo in una stanza buia.

Con conseguente mancato sviluppo di abilità sociali, lessicali, motorie e cognitive varie. Ridotto sviluppo muscolare, ridotta statura, ridotta produzione di testosterone, aumento di miopia e sovrappeso.

ci sono sempre quelli che difendono i videogiochi a spada tratta, ma guardiamo la semplice realtà dei fatti: la quasi totalità dei bambini/adolescenti non li sa gestire.

Dovrebbero essere i genitori a mettere dei paletti, ma la gente cresciuta negli anni 70/80 e che adesso è padre/madre prova imbarazzo a parlare con i propri figli, si vergogna di imporre delle regole e ha paura delle reazioni dei figli. O semplicemente se ne strafrega, fantasticando di vite a base sesso droga e rock and roll invece delle famiglie scoppiate e svampite in cui si ritrovano.

Quote:

#136 kryton
ci sono sempre quelli che difendono i videogiochi a spada tratta, ma guardiamo la semplice realtà dei fatti: la quasi totalità dei bambini/adolescenti non li sa gestire.

Dovrebbero essere i genitori a mettere dei paletti, ma la gente cresciuta negli anni 70/80 e che adesso è padre/madre prova imbarazzo a parlare con i propri figli, si vergogna di imporre delle regole e ha paura delle reazioni dei figli. O semplicemente se ne strafrega, fantasticando di vite a base sesso droga e rock and roll invece delle famiglie scoppiate e svampite in cui si ritrovano.

Cioè, fatemi capire bene : da una parte volete che le persone si autogestiscano / responsibilizzino e dall ' altra, siccome non ci riescono tutte, volete far decidere a pochi cosa è meglio per tutti?


Quote:

Con conseguente mancato sviluppo di abilità sociali, lessicali, motorie e cognitive varie. Ridotto sviluppo muscolare, ridotta statura, ridotta produzione di testosterone, aumento di miopia e sovrappeso.

Questo ti capita anche se stai seduto tutto il giorno a leggere libri.
Anch ' io ho perso massa muscolare quando ho smesso di scaricare 2/3 container di scatole al giorno....
#136 krytron

Quote:

Dovrebbero essere i genitori a mettere dei paletti, ma la gente cresciuta negli anni 70/80 e che adesso è padre/madre prova imbarazzo a parlare con i propri figli, si vergogna di imporre delle regole e ha paura delle reazioni dei figli.

O più semplicemente, mancano di autorevolezza, non potendo essere un modello di riferimento.
#135 branzac

Quote:

.. stabilisce una regola secondo la quale noi produciamo immondizia.
In termini equivalenti di un programma, tu hai definito una funzione che produrrà determinati esiti in base ai parametri passati.
Da qui il mio ironico : "una funzionalità richiesta a gran voce da tutti gli utenti connessi al sistema" dove gli utenti sono gli esseri umani ( e non solo, direi ).

Alt, ti fermo subito. Anche io ho fatto in passato della programmazione ad oggetti.
Ti informo che (usando la tua stessa allegoria tecnologica) ho prodotto una libreria di funzioni in questo sito. Tra queste funzioni c'è quella che serve a riconoscere una metafora, una metonimia, una catacresi e in genere i tropi.
Questa funzione prevede un ciclo "if" che consente di distinguere un uso euristico della metafora (Come voleva Aristotele), da un uso ideologico della stessa.
Di conseguenza è evidente allora l'uso metaforico di "immondizia".
Mente limpida, pulita, ecc, sono metafore comunemente utilizzate. Ci vedi qualcosa di ideologico?

Quote:

Scusa, guarda che i sogni / incubi ti possono venire anche dopo una peperonata o dopo aver letto un libro di Attivissimo...

I sogni a cui mi riferisco non sono quelli a cui tu ti riferisci. L'ho scritto a cosa assomigliano.

Quote:

Producono karma anche quelli?

Non attribuirmi cose che non ho detto, per favore.
Gli effetti delle proprie azioni e di quelle a cui sei in qualche modo "allineato" li senti quando sogni.
Se riesci a riversare completamente la tua attenzione da un altra parte, oltre la realtà oggettiva quotidiana (sopratutto dal corpo fisico), allora è segno che le azioni non ti condizionano più di tanto.

Quote:

Tra queste funzioni c'è quella che serve a riconoscere una metafora, una metonimia, una catecresi e in genere i tropi.
Questa funzione prevede un ciclo "if" che consente di distinguere un uso euristico della metafora (Come voleva Aristotele), da un uso ideologico della stessa.
Di conseguenza è evidente allora l'uso metaforico di "immondizia".
Mente limpida, pulita, ecc, sono metafore comunemente utilizzate. Ci vedi qualcosa di ideologico?

Avrai pure fatto programmazione ad oggetti, ma il principio K.I.S.S. ( Keep it simple, stupid ) te lo sei perso durante la spiegazione. Non c ' ho capito 'na mazza.
E comunque, che c ' entra la definizione / metafora con il fatto che, secondo te, il "creato" ha una legge / funzione che ti permette di mandare la tua "immondizia" nella testa degli altri? Avevamo bisogno di una roba del genere?
#140 branzac

Quote:

Avrai pure fatto programmazione ad oggetti, ma il principio K.I.S.S. ( Keep it simple, stupid ) te lo sei perso durante la spiegazione. Non c ' ho capito 'na mazza.

Grazie al cazzo, scusa eh.
Ho ricalcato il tuo modo di ragionare e comunicare.
Il bue che dice cornuto all'asino.

Quote:

E comunque, che c ' entra la definizione / metafora con il fatto che, secondo te, il "creato" ha

Guarda, ho fatto ctrl+F e ho cercato la parola "crea".
Vuoi il risultato? 22 occorrenze. Nessuna attribuibile a me.
Ti avevo chiesto con garbo questo:

Quote:

Non attribuirmi cose che non ho detto, per favore.

Se ritorni di nuovo a scassarmi gli zebedei in questa maniera, sai già dove ti mando. :-x