Ricordate le due persone morte vicino a Teramo, la scorsa settimana, perchè durante la bufera di neve si erano avventurate fuori casa "per andare a prendere delle pizze?" Questa è la vera storia, raccontata a David Gramiccioli dal figlio e fratello delle due vittime, Ivan Marinelli, sopravvissuto alla tragedia.
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La corsa al risparmio e le lotte di potere hanno portato al disservizio cui le pubbliche amministrazioni hanno sopperito fingendo di non capire che era una vera chiamata di soccorso.
Omissione di soccorso, omissione di atti d'ufficio, omicido colposo....nessuno pagherà.
povera gente....
Quando hanno telefonato, non c'era nessuno disponibile, il che tradotto significa che gli eroi che avevamo a disposizione erano già tutti impegnati.
Quello che sta accadendo nel centro Italia è vergognoso, veramente ora più che mai mi sento di parafrasare il grande Giorgio Gaber: io non mi sento italiano, ma per sfortuna e purtroppo lo sono...
Eccola, la Casa Italia, il progetto di prevenzione annunciato in pompa magna dal governo Renzi, “un progetto di prevenzione seria, non un elenco di parole” su cui “coinvolgere tutti insieme i principali attori del paese”. Casa Italia sono i paesi dove chi voleva uscire di casa, per il terremoto, era bloccato dalla neve. Ma anche se ci fosse riuscito non avrebbe trovato aree attrezzate dove ricoverarsi. “L’Abruzzo si arrende”, questo il titolo del Centro. Perché i governatori invocano dell’esercito per spalare è la dichiarazione di un fallimento, di fronte a una nevicata eccezionale e prevedibile, non all’Apocalisse.
Persino la turbina per liberare la strada dalla neve si è fermata, sul tratto provinciale che portava all’Hotel Rigopiano, segno che prima, evidentemente, non era passato neanche uno spazzaneve. Colpa della Provincia? Dei Comuni? Dell’Anas? “Non è il momento di polemiche”, “ognuno dia il meglio di sé” ripetono Errani e Curcio, consapevoli che la neve non spegne, anzi accende, il gran falò delle responsabilità. I parlamentari abruzzesi, stamattina, si sono attaccati al telefono, perché “è chiaro che non puoi dare la colpa al governo in carica, ma qualcosa non ha funzionato e ci devi mettere la faccia, altrimenti questo governo viene sepolto dalla neve”.
Sono i primi ad essere consapevoli che chiami l’esercito se non sei in grado di fronteggiare il problema, perché la neve, per quanto eccezionale, non è un terremoto. E te la dovresti togliere da te. La prima protezione civile non è quella che arriva da Roma. Ma è l’Anas, che appalta i lavori a ditte magari non all’altezza del compito assegnato, l’Enel che non ha irrobustito la rete. E poi i sindaci, che in circostanze del genere, si mettono la fascia tricolore, precettano persone e organizzano.
Poi c’è la Protezione Civile. Sussurra un senatore dem: “La verità è che la Protezione civile non ha più gli strumenti di una volta, ai tempi di Bertolaso, quando la c’era una efficiente catena di comando”. Allora aveva poteri eccezionali, perché Bertolaso era, al tempo stesso, sottosegretario a palazzo Chigi, commissario e capo-protezione civile. E, al tempo stesso, coniugava potere, capacità e carisma, anche utilizzandoli in modo spregiudicato, dal terremoto ai giochi del Mediterraneo al G8.
Oggi la catena di comando è frantumata e rallentata nell’intreccio burocratico. Con Fabrizio Curcio di fatto senza potere, o meglio con i poteri che di volta in volta il governo gli affida con i decreti di emergenza. E Vasco Errani, commissario del cratere. Il che rende, oggettivamente, bicefala la struttura in materia di ricostruzione. Al fondo, poi, una considerazione che in parecchi sussurrano ma che, nel Pd, nessuno ha il coraggio di dire a voce alta: “C’è poco da fare. Per andare veloce, fai gli affidamenti diretti. Bertolaso, se doveva prendere stufe, climatizzatori, case di legno si attaccava al telefono. Affidamenti diretti e niente gare. Ora non puoi andare veloce se ogni virgola la deve vedere Cantone. Siamo passati da un eccesso a un altro”.
Oltre all’eredità storica di un paese scarsamente efficiente e senza senso civico, c’è l’eredità della palude di questi anni, in cui nulla è cambiato sul fronte della prevenzione. Il viceministro Bubbico, dopo le sollecitazioni dei parlamentari, è andato a mettere la faccia del governo a Farindola. Ma Gentiloni, impegnato per ora a sollecitare la risoluzione dell’emergenza, dovrà innanzitutto mettere la faccia sulle voragini originali del governo di cui è stato chiamato ad essere la fotocopia.
Risorse, processi da accelerare, piani strategici riassunti nello slogan referendario di Casa Italia a cui Renzi dichiarava di destinare risorse pubbliche per sette miliardi in sette anni, più altri 2,7 recuperati da spese non effettuate. Tutto rimasto slogan, ad accezione di una “cabina di regia”, ovvero un ufficio organizzato a palazzo Chigi che riunisce strutture pre-esistenti per il dissesto idrogeologico e l’edilizia scolastica.
Perché, la verità è che siamo alle solite e alla solita Italia. Che promette prevenzione, di fronte alla calamità, per poi bruciare risorse quando l’ordinario diventa oblio dei drammi. Bruciare o fare spesa che porta più voti. E così il governo ha chiesto 3,4 miliardi di flessibilità all’Europa in nome del terremoto di Amatrice. Ma nella manovra, alla voce terremoto, c’erano sono solo 600 milioni stanziati in modo diretto a cui aggiungere un altro miliardo spalmato in più voci. Il resto della “flessibilità” utilizzato per le “mance referendarie”, dalle quattordicesime ai pensionati ai fondi per il trasporto in Campania. Mentre il fondo per la protezione Civile, che diventa la cassa di fronte all’emergenza e non viene usato per la prevenzione, è di 300 milioni di euro.
E se Amatrice è ancora sotto i riflettori, purtroppo per una serie di calamità, l’eredità contempla anche ciò che è stato più dimenticato che risolto, almeno a giudicare dai soldi stanziati. Al 31 agosto del 2016, prima di Amatrice, la cifra richieste per calamità naturali o danni da precedenti terremoti è di circa un miliardo e 700 milioni. Ci sono dentro le richieste di fondi per il terremoto dell’Abruzzo, l’alluvione in Liguria, il terremoto dell’Emilia, i danni da maltempo in Lombardia. A fronte di questa richiesta, che arriva per la metà (804 milioni circa da privati) per metà da aziende (890 milioni circa) da aziende, sono stanziati e utilizzabili al 31 dicembre solo 400 milioni.
Casa Italia è uno slogan senza risorse, e sul tavolo del premier attuale non c’è ancora un’agenda e un piano strategico, con annessi capitoli di spesa. “Tenaglia senza precedenti”, “istituzioni impegnate al massimo”. Le poche dichiarazioni sono un atto dovuto e segnalano, rispetto al governo precedente, una discontinuità nei toni. E anche un modo per tenere basse le polemiche, comunque annunciate. Ma sull’eredità, per non ora, non c’è né discontinuità né risorse. E se non ci mette la faccia, dicono i parlamentari che hanno il polso delle zone colpite, “finisce sepolto dalla neve”.
Huffington Post
Composto dagli elementi della peggior lega a formarne gli ingranaggi farraginosi, dagli organi principali all'ultima rotellina, che vediamo magari sotto forma di polizia locale o vigilantes contractors, addirittura.
Uno stuolo di boriosi fallaci che si meriterebbero frustate a sangue e invece se la caveranno con poco,magari con l'assistenza del Sindacato..
Ricordatevi, brava gente: Lo Stato è il peggior nemico che voi possiate incontrare sulla strada.
Guardatevi non tanto dai delinquenti, ma guardatevi da lui, quando vi si presenta in divisa..e credete di essere in salvo.
La protezione civile va riformata, sfoltendo i rami secchi e marci, arieggiando..
Chiudiamo le basi militari e mandiamoli tutti a proteggerci...con pala e piccone, non con il mitra.
Ci vorrebbe un Reset, ci vorrebbe..
p.s Un discorso a parte, farcito di insulti, meriterebbe la nota agenzia per la diffusione del crimine mediatico Ansia. it ma non ho voglia di perder tempo scrivendo di questi pezzenti che si autodefiniscono "giornalisti"
Lo so che Gaber diceva per fortuna....mi sono preso la licenza di modificare perché oggi senz,'altro lui avrebbe detto o pensato così....
Comunque resta il fatto che mi sento sfortunato ad essere italiano....
Quello che io penso sia utile è di avere il governo il più vicino possibile a me e lo stato, se proprio non se ne può fare a meno, il più lontano possibile dai coglioni. (Fabrizio De Andrè)
Scusatemi ma essendo per metà abruzzese sono leggermente incazzato....
Le due caserme dei carabinieri davano ospitalità ad una cinquantina di persone che si erano rivolte a loro per riscaldarsi ed avere pasti caldi perciò presumo avessero già il loro bel d' affare, e se non erano loro in grado a proseguire in automobile nemmeno le auto dei carabinieri volano
I soccorsi erano partiti nel tardo pomeriggio perciò la segnalazione non è' stata ignorata.
Nella mattina successiva l' esercito in quella frazione ha paracadutato alimenti e beni di prima necessità in attesa che arrivassero i soccorsi via terra che erano impegnati nella ricerca dei 2 dispersi probabilmente con le sonde perciò a meno che a passo d' uomo. Se era tutto così semplice e non ci fossero stati dispersi, avrebbero proceduto molto più veloci , bastava una fresa per la neve , maciullava quello che incontrava, e dicevano " ops, la neve macchiata di rosso"
Il ragazzo è' apparso in molti collegamenti TV della solita TV spazzatura, se hai una denuncia da fare non la fai collegato ai salotti televisivi ma la depositi con nome cognome alle autorità preposte e te ne prendi la responsabilità .
Io personalmente, se fossi un ausiliario, volontario. Etc del 118, vigili del fuoco , protezione civile etc non darei più la disponibilità , inizialmente ritenuti incapaci, poi trovato i bimbi diventati eroi, ed ora tornati incapaci detto tra noi praticamente inutili come stereotipo o luogocomune. I piagnistei televisivi mi fanno cagare meglio dell' euchessina.
Detto questo,il lato umano delle cose, ovviamente è' che non esistino situazioni di questo genere. Ma condurre campagne denigratorie su quelli sul terreno, con gli scarponi a terra come si direbbe , è' la più grande offesa che possano prendere chi fa volontariato. Ed anche se fossi del soccorso alpino della guardia di finanza, dei forestali nell' arma, e vigili del fuoco penserei alle dimissioni, metterci le chiappe nella neve o in situazioni estreme per spalare, cercare con le sonde,soccorrere , dare atto di umanità e prendere pure l' aggettivo di incapaci ,non so come fanno centinaia di migliaia di persone a continuare a fare un lavoro che dai tastieristi, persone coinviolte , etc e non è apprezzato. Fatevi una assicurazione ed arrangiatevi Questa volta la politica, non ha voluto interferire giustamente, ma è' il mainstream, i debunker, e gli cospiratori a far di tutto che continui questa farsa delle responsabilità vere o presunte, false, etc
T'ha detto il cagnetto?
Il video ne riporta una... mi piacerebbe conoscere quella della centrale operativa della Prefettura... quella dei mezzi disponibili in strada... quella delle richieste pervenute... quella degli interventi effettuati... credo che verranno valutate da chi di competenza e magari cadrà la testa di qualche "utile idiota".
Quello che emerge dal video, oltre alla disorganizzazione della macchina operativa, è l'ignoranza del cittadino in fatto di protezione civile e salvaguardia della propria vita.
Ma con quella cazzo di bufera in atto stattene in auto... al massimo manda il più giovane ad avvisare ma un vecchio che ogni mezz'ora si deve fermare per problemi alle anche, problemi che con il freddo si accentuano, dove cavolo voleva andare?
Per quanto riguarda gli "scherzi" ho fatto una notte in mare per qualche coglione che aveva sparato un razzo rosso... con mare 7-8... alla ricerca della presunta imbarcazione in difficoltà.
Parli del reato omissivo improprio. ( non si può impedire ad un terremoto, ad un fiume straripare etc di non avvenire) nell' immediatezza dell' avvenuto
Intervengo qui perché , da abruzzese doc, mi sento un po' chiamata in causa. Gli eventi che si sono succeduti mi hanno gettata nel più totale sconforto.
Una nevicata simile a quella delle scorse settimane non si ricordava dal 1980 ed io ero solo una bambina.
Io abito sulla costa, a soli 3 km da essa, e qui ha nevicato oltre il mezzo metro, centimetro alla mano. Ma non è questa l'eccezionalità.
L'eccezionalità è che siamo rimasti per tre giorni senza corrente elettrica, con tutti i danni che ne sono conseguiti sia a livello lavorativo che familiare. In alcuni paesi limitrofi è tornata al quinto giorno grazie al supporto dei gruppi elettrogeni. Sono caduti, anzi piegati , ben 3 tralicci dell'alta tensione.
Ed Enel ha pensato bene di non ritenere importante dover "revisionare" le stesse anzitempo con la dovuta manutenzione ...neanche quando le tv strombazzavano da giorni l'imminente "mal tempo".
Ora si affannano a ripetere "nefasta fatalità" .
Tutto in nome del Dio Denaro.
Tralascio apposta gli eventi all'Hotel Rigopiano perché sono ancora scossa. Conosco due dei dispersi, i parrucchieri.
Anche lì l'ombra del Dio Denaro è onnipresente .
P.s. onore ai soccorritori, ad ognuno di loro singolarmente, perché in condizioni davvero disastrate hanno dato tutto, anche l'anima.
Quella è una zona dove storicamente ogni tot anni la neve cade molto abbondante, quando arrivano le perturbazioni dai Balcani (gli anziani del paese mi raccontavano che un tempo rimanevano isolati in media ogni due anni), ma purtroppo devo dire che questa famiglia ha fatto una serie di gravi errori che, uniti alla la risaputa inefficienza del servizio pubblico, ha portato alla tragedia.
Lo scrivo solo per far capire a chi non conosce i rischi della montagna cosa non bisogna mai fare in simili casi e non per fare polemica. Ci mancherebbe la polemica di fronte a simili drammi...
Non bisogna MAI mettersi in viaggio durante una bufera di neve, se non quando è appena iniziata (e la neve non si è ancora accumulata sulle strade e solo per andare verso valle) e solo se non se ne può fare a meno (per situazioni di vita o di morte) e solo se non si vuole tornare indietro.
Pensare di poter tornare indietro con simili condizioni e con le previsioni che c'erano è un grave errore.
Un altro errore è stato quello di mettersi in viaggio alla fine della giornata, perché era praticamente sicuro che sarebbero tornati non solo con la bufera di neve, ma anche al buio il che crea condizioni difficilissime per l'orientamento, ed in montagna basta un metro in più per trovarsi in guai molto seri.
Se si rimane bloccati con la macchina e se la bufera è forte, con il buio inoltre, anche se la macchina è bloccata non bisogna lasciarla ed incamminarsi nella bufera, perché la macchina rappresenta l'unico luogo dove ci si può riparare e scaldare.
Meglio passare una notte in macchina che rischiare di perdersi nella bufera, cosa che è molto facile che accada.
In una bufera di neve, di notte inoltre, basta niente per perdersi per sempre (infatti credo che sia successo questo al padre, perché ho letto che lo hanno trovato in una scarpata).
In una spedizione di questo tipo, che ripeto non avrebbero mai dovuto fare viste le condizioni e l'orario, non bisogna MAI portare con se una persona con problemi di mobilità ed il ragazzo ha detto che il padre aveva problemi ad un anca, problemi che probabilmente hanno causato la sua morte e quella dell'altro figlio che era rimasto indietro per aiutarlo.
Considerate che ognuno di questi errori, da solo, avrebbe potuto generare incidenti gravi, purtroppo li hanno fatti tutti.
Sinceramente sono molto stupito di questa serie di gravi errori che hanno commesso, perché le persone in quelle zone conoscono bene cosa fare e cosa non fare in simili situazioni e tutti sanno di quanto poco si può contare sull'assistenza quando le condizioni del territorio diventano difficili come in questi casi.
Forse il fatto che in quelle zone non nevicava così tanto da molti anni, ha fatto perdere queste conoscenze e questa consapevolezza basilare di come comportarsi in montagna in queste situazioni. O forse non erano "montanari". Non so, sono sinceramente stupito di quanto è accaduto e per come è accaduto.
Detto questo, in un paese che si vuole "civile" e "moderno", non esiste che non si possa avere assistenza, almeno telefonica, per ricevere indicazioni su come comportarsi in caso di simili problemi.
Non esiste che ai numeri preposti non risponda nessuno e non esiste che per liberare paesi, dove l'isolamento causa neve è cosa altamente possibile, ci voglia più di qualche ora.
Nel nord Europa quando inizia una bufera, gli spazzaneve iniziano a pulire le strade e continuano senza interruzione, per evitare che la neve si accumuli sulle strade e per garantire le persone anche dalla loro stessa ignoranza ed imprudenza.
Da conoscitore della zona, mai avrei pensato che avrebbero costruito un hotel in quel punto.
Roba da pazzi incoscenti.
Ma le carte goeologiche non sono aggiornate, non sono completate, e quindi non c'era nessun "divieto burocratico" che ne vietasse la costruzione.
Basta conoscere un po' la montagna e la neve... e GUARDARE per capire che in quel punto, in inverno, non bisogna starci.
Siamo già 2 su 3 testimonianze. E se fosse questa la consegna data a chi rispondeva, pensando già che il giorno dopo sarebbe tutto passato e tornata la routine nessuno sarebbe tornato a lagnarsene, in parole povere "passata la festa gabbato lo santo" il tutto in puro e continuo darsi da fare italiano ovvero "io speriamo che me la cavo", ci avete pensato?
Se non sbaglio le telefonate dovrebbero essere registrate e per sapere chi dice la verità basta sentirle. Speriamo in qualche magistrato con le palle che se ne faccia carico e persegua i responsabili fino all'ultimo.
Cani che parlano e soprattutto cuccioli salvati...
www.repubblica.it/.../#1
Slobbysta
I francesi la loro costituzione l'hanno cambiata in meglio nel lontano 1958...
L'ITALIA DORME...
IL PAESE MUORE...
Anche per rigopiano hanno già ( con il condizionale visto che si tratta di un articolo giornalistico) svelato i ritardi dei soccorsi, che non è' , o non sembrerebbe essere dipeso dalla cattiva funzionaria , ecco perché ha detto che ha la coscienza a posto
Stralcio di un articolo
Dall’analisi dei tabulati telefonici emerge come solo alle 19.01 di mercoledì 18 gennaio la macchina dei soccorsi si sia resa conto che a Rigopiano era successo qualcosa di veramente serio: solo quell’ora Giampiero Parete riuscì a parlare per la seconda volta con il 118 (la prima era stata alle 17.08).
La prima telefonata era stata fatta al 118 di Chieti che avevano girato la segnalazione ai colleghi di Pescara che a loro volta avevano segnalato la cosa in Prefettura. Dopo la prima telefonata di Parete, la Prefettura cercò di ricontattare il cuoco ma non ci riuscì, quindi chiamò il fisso dell’albergo a cui nessuno rispose perché già era caduta la valanga.
A quel punto si cercò di allertare l’elicottero della Guardia Costiera, ma il maltempo impedì al velivolo di alzarsi in volo. Alle 17.40, la funzionaria della Prefettura riuscì a contattare il direttore dell’albergo Bruno Di Tommaso che “depistò” la sala operativa spiegando di aver “chattato mo’ con l’albergo” e che non gli risultava nulla di grave.
Quel “mo'”, però, risaliva almeno a un ora prima (le 16.47, secondo il tabulato che mostra l’aggancio di WhatsApp). La sala operativa si convinse così che si trattava di un falso allarme. Alle 18.03 Parete riuscì a mettersi in contatto con Marcella il quale chiamò prima il 112 poi il 113, alle 18.08.
Quando il datore di lavoro alle 18.20 richiamò gli viene risposto che era già stato tutto verificato. Si dovette attendere quindi la chiamata di Parete delle 19.01 perché si capisse che qualcosa di serio era accaduto a Rigopiano, tra le 16.30 e le 16.48. La Squadra Mobile di Pescara ha intanto ascoltato come testimone la funzionaria della Prefettura Ida De Cesaris.
Due considerazioni su questo punto , l'errore l'hanno fatto i carabinieri all'inizio in quanto non gli hanno passato la protezione civile visto che loro erano impossibilitati ad intervenire , posso capire che Ivan non sa neanche che esiste ma i carabinieri si e dovevano passare la palla , per quello che riguarda la pulizia il passaggio era stato fatto alle 16 e se ha nevicato forte è da pensare che si sono preoccupati di liberare le strade principali , del resto se negli altri anni non ci sono stati grossi problemi è evidente che in condizioni normali la struttura organizzativa è adeguata , prevedere di organizzare una struttura per nevicate che succedono ogni decina d'anni significa buttare soldi in quanto i costi sono fissi e per nove anni la maggior parte delle attrezzature sarebbe rimasta inutilizzata ( manutenzioni , assicurazioni , personale , ecc ecc. ) , poi tutti a lamentarsi dei costi dei macchinari "inutilizzati".
perdonami ma se salvi anche una sola vita chissenefrega di ''buttare'' soldi... buttiamo soldi a palate per cazzate come l'ultimo smartphone... e ripeto, quelle zone sono storicamente a rischio grandi nevicate e non hanno MAI avuto un servizio adeguato.
e poi ci sono sistemi diversi. Io sto in collina e quando nel 2011 fece la neve il sindaco del mio paesello fece girare SUBITO i trattori di chi fa i lavori nei campi con pale per la terra, inoltre. risultato le strade erano pulite e si girava senza problemi.
in dei paesi vicini dove non lo fecero rimasero bloccati un paio di giorni.
Insomma il modo c'è, anche con pochi soldi.
Già , ora immagina le tasse da pagare per mantenere un ambaradan del genere ( e non ci scordiamo di TUTTE le catastrofi possibili ed immaginabili , al massimo grado of course ) , quella famiglia si è trovata in difficoltà perchè non aveva i soldi per un paio di medicine , come le pagava ?
Quindi da te già solo una semplice nevicata è un'evento eccezionale , eppure non avete lo spalaneve , ora immaginati i costi di acquisto dell'apparato , i costi dell'assicurazione annua , i costi di manutenzione che anche se stà fermo và fatta , i costi di formazione del personale per utilizzarlo e tutto questo per utilizzarlo una volta sola , i risparmi se li è intascati il sindaco o sono andati a finire alla comunità per migliorie varie usate quotidianamente?
L'ultima volta che c'è stata una nevicata a Roma sono potuto rientrare a casa presto perchè delle buonanime si sono messe a liberare la strada con i trattori di loro iniziativa , non è che c'è stato bisogno della chiamata del sindaco...
lasciata da quelle merdacce dei loro padroni.
Ammettilo sei un ipocrita!Se sono un ipocrita come faccio ad ammetterlo?
www.ilfattoquotidiano.it/.../3341268
Ammettilo sei un ipocrita!Se sono un ipocrita come faccio ad ammetterlo?
Manco tanti... se non rubassero sistematicamente... ma ripeto, per me anche una sola vita salvata vale qualsiasi cifra.
Per prima cosa partirei da alcune dichiarazioni del ragazzo che mi hanno davvero scosso. Ma in maniera negativa. Il ragazzo sostiene che quando il giorno dopo si è svegliato ha capito immediatamente che il padre non sarebbe tornato ma almeno sperava nel fratello (!!!!!?????). Ma come! Tuo padre e tuo fratello sono in mezzo ad una tormenta di neve senza precedenti e tu cosa fai, vai a casa e ti metti a dormire??? Dice che rasentava la ipotermia e ha lasciato addirittura che fossero "i paesani" a fare le telefonate durante la notte. Come se la notte ci fosse qualcuno in prefettura che risponde. Già questo mi lascia sbigottito. Se fossi stato io avrei rovesciato il mondo sapendo che mio fratello e mio padre erano fuori al gelo in quella situazione. A costo di tornare indietro da solo. Ma mettiamo che mi sbagli e andiamo appresso.
Come si può pensare di uscire in mezzo alla strada con quel tempo ed a quell'orario sapendo che la situazione poteva solo peggiorare?? Eppure questa è gente che ci vive in queste località e conosce i rischi. La signora dice che non hanno potuto fare provviste perchè solo quel giorno il marito aveva preso lo stipendio. Beh! Possibile che nemmeno un tozzo di pane avevano in casa? E anche ammesso possibile che non potessero digiunare o chiedere qualcosa ai vicini? Nei paesi si fanno di queste cose. Ma lasciamo da parte gli eventuali errori che questi sventurati possano aver commesso. E veniamo alla questione soccorsi.
E' vero che magari sono attrezzati e tutto ma non sono mica super uomini. SOno esseri umani come noi. E se la situazione era così grave che manco un lupo riusciva ad uscire come sarebbero mai potuti uscire carabinieri o altri tipi di soccorso senza rischiare loro stessi la morte??
La riflessione finale e amara non può che andare a Brunetta! Qualcuno si domanderà cosa c'entra il mezzo uomo? E' stato lui che quasi un decennio fa ha aperto la caccia al pubblico dipendente ed ai cosiddetti sprechi delle P.A. Allora tutti d'accordo con Brunetta.Gli impiegati pubblici erano tutti ladri, fannulloni ecc. ecc. Oggi, dopo dieci anni, questa è la situazione. Perchè per colpire un 10% di mele marce è stata letteralmente smontata tutta la macchina pubblica tagliando fondi, posti di lavoro, stipendi, risorse ecc. Voglio ricordare che Sanità, Sicurezza, Protezione civile, Finanza, Carabinieri, Polizia e chi più ne ha più ne metta, sono tutti dipendenti pubblici. Oggi ci lamentiamo che i Governi hanno tagliato le risorse? Forse bisognava pensarci già 10 anni fa e capire che la caccia all'assenteista, così perseguita da Giletti e trasmissioni simili ancora oggi, era solo il classico capro espiatorio per giustificare le drammatiche operazioni di taglio orizzontale che sono state fatte su tutti i servizi. Tranne che ai top manager. Quelli continuano a percepire stipendi da favola.
Starburst2Mah, status simbol? Che commento di merda...cosa c'entrano gli escrementi poi...che perlomeno sono abb. biodegradabili rispetto a certe cicche...
Credo che polemizzare sia importante...la macchina degli aiuti s'è inceppata qui e là...ma rimaner polemici su tre cuccioli è decisamente fuori luogo a meno non si abbia una "rabbia" che impedisce di veder anche cose belle...
Slobbysta
P.S. E questo non ha niente a che vedere con l'amore per gli animali,infatti ho dato delle merdacce ai proprietari che fanno cacare il cane sui marciapiedi e la lasciano li'.
Insisto sullo status symbol visto che avere un cane e' diventata una moda promossa e foraggiata da tv e pubblicita'.
Ammettilo sei un ipocrita!Se sono un ipocrita come faccio ad ammetterlo?
Starburst2Certo che ci sarebbe da discutere, soprattutto sulla consistenza, sia del commento che dei bisogni canini, fossero tendenti al liquido(diarrea)..difficile sarebbe raccattarla...Poi davvero come si fa a fare graduatorie...toh hanno salvato 3cuccioli..WOW..
Certo mi spiace per chi ci ha lasciato la pelle...costruire però in mezzo ad una vallata, ricorda quelle case abusive ai piedi dei vulcani...ci si lamenta sempre solo dopo...buonanotte...
Slobbysta
"E' iniziata la vera emergenza"
www.luogocomune.net/.../1405-einiziatal2546
Eccone un estratto:
"La percezione sterilizzata delle tragedie a cui ci ha abituato la TV, l’inconsapevolezza di quel che succede a pochi passi da casa nostra se i media non ce la raccontano, ci porta, erroneamente, a credere di poter esprimere opinioni completamente slegate dalla realtà che vivono i protagonisti di queste tragedie. Tanto chi soffre sta al di là dello schermo, male che vada cambiamo canale.
E’ la solidarietà, la pietà per chi soffre, ad essere in vera emergenza, bisognosa di decreti, soglie e leggi per essere esercitata.
Un sisma che ha disastrato le coscenze, con i sussulti della miseria che avanza e le onde sismiche dei servizi che vengono sempre più tagliati. Ognuno di noi vive sempre più arroccato a difesa dei suoi pochi privilegi, pronto a cannoneggiare chiunque tenda la mano bisognoso."
Meno male che ci sei tu a postare commenti "consistenti"
Ammettilo sei un ipocrita!Se sono un ipocrita come faccio ad ammetterlo?
" E’ la solidarietà, la pietà per chi soffre, ad essere in vera emergenza " ... grande GRANDISSIMA VERITA'!!!
ma quando si scrive che rimane
" bisognosa di decreti, soglie e leggi per essere esercitata " .. scusate ma io non riesco proprio a comprendere, il cuore e il suo messaggio universale può davvero avere bisogno di leggi, decreti o soglie??
...avrei vestiti coperte...ho pure un generatore...ma a chi darli? Affinché vadano sul posto...!
Credo che nella passività di borbottare, il target sia proprio imparare davanti ad eventi simili ad organizzarsi meglio...tedeschi e giapponesi sarebbero stati più efficienti con le stesse risorse...e ho paura fosse successo a Cortina piuttosto che in Valtellina/Aosta/Trentino..forse forse avremmo estratto meno morti...chissà...
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Nel trascinarmi a giustificare 3cuccioli, giusto per strappar un sorriso davanti ad una delle tante tragedie...mi toccherebbe ora spiegare tecnicamente un OT!
Starburst2Certo se il marciapiede pende verso la strada ed è un orario potabile e chissà non c'è della terra battuta(parco)...e tutte le variabili...La mia consistenza non si basa sugli OT specificamente, ma su ciò che ho commentato oltre...
Slobbysta
Ammettilo sei un ipocrita!Se sono un ipocrita come faccio ad ammetterlo?
Quando qualcuno telefona per chiedere aiuto gli si chiede prima quanti errori ha fatto per essere finito in quella situazione.
Si potrebbe compilare un test standard, con domande a cui si deve rispondere durante la telefonata stessa..
Se uno sbaglia più di quattro domande del test, cioè ha fatto più di quattro errori non ha diritto al soccorso.
Esempio di 4 errori standard dello sprovveduto:
1) Aveva una gomma liscia ma il gommista era chiuso
2) Ha risposto al telefonino in curva
3) Non ha guardato le previsioni del tempo prima di uscire di casa
4) Non legge luogocomune e quindi non sa quello che sta facendo della sua vita.
Ammettilo..sei un ipocrita!Se sono un ipocrita come faccio ad ammetterlo?
Purtroppo il tutto non mi sorprende affatto.
Ho ormai realizzato da tempo che tutti gli apparati dello stato sono al solo ed esclusivo servizio dei ricchi e/o potenti.
I poveracci cittadini senza un minimo di potere, notorieta' o conoscenze nella casta non li caga nessuno.
Potete andare tranquilli che se telefonava un qualche "vip" (very infamous person) si muovevano eccome.
In pratica lo stato e' una organizzazione criminale che ruba ai poveri per dare ai ricchi: punto e basta.
Mi ricorda la ricostruzione post uragano katrina...
Credo che il minimo per soddisfare una richiesta di aiuto e' di prendere nome e numero di telefono del chiamante, richiamarlo per verificare e in questo modo chi "scherza" puo' essere poi rintracciato e denunciato per procurato allarme.
Per chi non lo sapesse l'unità cinofila è composta da uomo e cane, sempre i soliti, l'affiatamento è totale è molti hanno visto i propri cani stremati feriti o addirittura morti in emergenza per salvare vite.
Credo che si possa anche concedergli di commuoversi o sentirsi toccati quando salvano un cucciolo.
Stiamo parlando di gente disposta a perdere il proprio cane per salvare un uomo, non di animalisti snob e di cacche in strada.
(Tommaso Padoa Schioppa - Corriere della Sera, 26 Agosto 2003)
Credo che si possa anche concedergli di commuoversi o sentirsi toccati quando salvano un cucciolo."
Ovvio che è commovente, se per casoti riferisci al mio commento, non volevo sminuire il fatto in sé, la mia recriminazione era nata dal fatto che Repubblica, noto giornalaccio del Regime, aveva girato quel video, immaginando - e chiedevo appunto conferma - non avesse parlato invece della drammaticità della tragedia e della INEFFICENTE MACCHINA DEL SOCCORSO AGLI UMANI!
Il buon vecchio Tommaso, che Satana l'abbia in gloria eterna, tra una spalata di carbone e l'altra si starà rallegrando assai nell'apprendere le attuali notizie provenienti dal suo paese natio. Un Paese che da anni ormai deve contrattare con la Troika le risorse con cui prestare assistenza ai suoi stessi cittadini.
Tutto questo finirà nel sangue, non può che finire nel sangue, E' GIUSTO che finisca nel sangue. Speriamo non sia il nostro sangue.
Guarda che la procedura già è così. Qualunque numero di soccorso chiami devi lasciare nome, cognome e cell raggiungibile. Dopo pochi minuti ti richiamano per verificare se la chiamata è vera oppure no. Senza contare che ogni chiamata in entrata ai numeri di soccorso VIENE SEMPRE REGISTRATA. Lo so per esperienza diretta, purtroppo. Mi è successo SEMPRE. Sia che abbia chiamato Vigili del fuoco oppure l' ambulanza oppure i carabinieri. Prima di mandare un mezzo ti richiamano sempre. Anche perchè il più delle volte devi specificare meglio dove si trova il luogo dove è richiesto l'intervento. Magari a Rigopiano non ce n'era bisogno. Ma pensa a quando succede in una città. E il più delle volte il conducente non conosce lo stradario e non hanno certo il navigatore satellitare a bordo.
Eppure da quel che si capisce è gente di montagna, avrebbero dovuto rendersi conto, che fare chilometri di notte nella tormenta
si rischia la vita.......
Mettersi in marcia sul far di buio,
sotto una nevicata,
in posti isolati,
raggiungendo un metro e più di neve,
senza l'abbigliamento adatto,
senza usare qualcosa per non perdersi,
è mettersi in una situazione ad alto rischio.
Si può fare come attività\impresa sportiva, ma serve abbigliamento adeguato (almeno scarponi alti impermeabili, ciaspole, soprapantaloni\tuta impermeabili, cappuccio impermeabile, torcia alla testa) che loro non avevano o non sarebbe arrivato cianotico a casa,
l'uso del gps del cell. su mappa offline e registrazione traccia degli spostamenti, con cui è praticamente impossibile perdersi (salvo problemi del segnale satellitare causa la nevicata, ma in genere all'aperto prende anche sotto un temporale) che loro non hanno usato o non si sarebbero persi,
e poi serve un pò di addestramento alla fatica di camminare qualche km sulla neve,
in ogni caso non è da fare di buio.
In mancanza di questi requisiti sarebbe stato opportuno tornare indietro verso Teramo, o verso qualcuno, una pensione, che poteva ospitarli la notte, avvertendo quindi la moglie se poteva andare da qualche compaesano a prendere i viveri necessari per arrivare all'indomani.
mentre oggi è possibile usarlo ed andarci ovunque all'aperto senza pericolo di perdersi è una gran cosa, merita prendersi uno smartphone (anche due, uno di riserva) solo per non rischiare di perdersi in mezzo ai boschi (per chi ci va o ci abita, ovvio)