di Alberto Medici

- Hey! Psst! Ma ci sei? Pronto? C'è qualcuno? Ma sei sveglio o dormi?

- Come dormo? Certo che sono sveglio! Ma chi sei?

- Ah già! Lui è quello che ha scritto "Risvegliàti", figurarsi se non ti rispondeva così... Sempre sveglio! Pronti all'attenti!

- Spiritoso... ma si può sapere chi sei? Non vedo nulla, sento solo la tua voce, ma che vuoi da me?

- Lascia perdere chi sono, non è tanto importante; anzi, non conta proprio nulla, conta molto di più quello che ho da dirti.

- Ah, bella questa.... vuoi fare il misterioso? Almeno datti un nome, che io sappia come chiamarti se ti devo rispondere.

- Guarda, non c'è problema, stai pure tranquillo che per quello che devo dirti basta che ascolti; io, poi, per dire il vero, non esisto neanche, sono stato inventato dalla fervida fantasia di quelli come te.

- Quelli come me?

- Massì, voi complottisti: vi inventate un sacco di cose, come ad esempio il fatto che il mondo sia governato da una elite perlopiù finanziaria che organizza la vita dell'umanità, crea gli inganni (altro titolo a te caro, mi sembra di ricordare), e studia tutte la maniere possibili per restare nell'oscurità e, nell'anonimato, controllare e tirare le fila.

- Ah! E invece... mi vorresti dire che non è così?

- Guarda: se pensi alla tua esperienza personale, non riconosci quanto difficile è mettere insieme 3 o 4 persone, intorno allo stesso tavolo, e organizzare delle strategie, delle azioni condivise? Un casino, ammettilo. Eppure voi complottisti pensate che esista un'unica regìa, una sorta di gruppo di "illuminati" che, con perfetto sincronismo, ed allineamento, sono in grado di portare avanti i piani più diabolici, le operazioni più efferate senza la minima incrinatura e senza che nessuno se ne accorga...

- Piano! Di errori ed incrinature ce ne sono anche troppi, siete anche troppo facili da smascherare, a volte, ad esempio...

- Lascia stare, ti prego, non sono certo qui a perdere il mio tempo per discutere di cose banali, ti basti sapere questo: non esiste una unica regìa. Ma un insieme di interessi distinti che molto spesso trovano soddisfazione nelle stesse operazioni che, per questo, vengono in qualche modo “agevolate” da più parti.

- Ma non era questo che ti volevo raccontare.

- Ah! E di cosa volevi parlarmi, invece?

- Lo sai già, forse c’eri già arrivato, sotto sotto: state prendendo un grossissimo abbaglio, tu e quelli come te. E dovete smetterla.

- Come come, scusa, un grossissimo abbaglio?

- Massì, lo sai: quando pensate che il signoraggio sia la causa dei problemi del mondo.

- Invece?

- È tutto il contrario da come la pensate voi.

- Questa è proprio bella. No, dico davvero, stai cominciando a farmi sorridere, perchè sono proprio curioso di sapere come farai a smontare...

- ..la storiella dell’abbondanza e della scarsità. Lo vedi che prevedo le tue affermazioni? Nella tua grettezza e semplicità sei non soltanto banale, ma anche scontato. Com’era quell’aforisma? “Il mondo è stato creato nell’abdondanza...

- ...ma per l’avidità di pochi ci siamo svegliati nell’indigenza”.

- Appunto. Immagino che tu ne sia stato orgoglioso, ma hai mancato il punto.

- Cioè? Non sei d’accordo che il mondo sia stato creato nell’abbondanza? Eh no perchè su questo sono particolarmente convinto e non riuscirari a smontarmelo.

- Vai vai, ti ascolto.

- Tutto molto semplice e sintetico: se pensi a bisogni primari dell’uomo, tutto si trova in misura molto superiore alle necessità dell’umanità, checchè qualcuno voglia farci credere il contrario. Per quanto riguarda il cibo, circa un terzo delle derrate alimentari prodotte al mondo ogni anno vengono letteralmente buttate a mare per tenere i prezzi alti, o perchè non c’è sufficiente domanda, o perchè sono andate a male: il problema è la distribuzione della ricchezza, non la mancanza di cibo. Per quanto riguarda l’energia, il sole soltanto potrebbe fornire centinaia di volte l’energia necessaria a far girare tutta l’economia; per non parlare di tutte le scoperte ed invenzioni che producono energia a costi irrisori che voi - ops! Diciamo “qualcuno” ha avuto interesse ad insabbiare e mettere in un cassetto.

- Vai avanti.

- Case? In Italia c’è un patrimonio immobiliare sfitto che si potrebbe utilizzare, e tutti avrebbero un tetto senza dover pagare affitti, e così via dicendo...

- E allora?

- Allora voglio dire che il mondo non ha un problema di mancanza di risorse o di mancanza di lavoro, come ci vogliono far credere, ma manca il denaro per far incontrare domanda ed offerta, per mettere le persone che sono senza lavoro all’opera nel fare le innumerevoli cose utili di cui si ha bisogno.

- Embè? E fin qua non hai detto nulla di nuovo, nulla che non sapessi già.

- Non capisco, cos’è che non ti convince?

- Vedi, lo sbaglio che tu e tutti quelli come te fanno sta nel pensare che noi (ti ripeto: io non esisto, sono un parto della tua mente malata, e ringrazia che adesso sono qui a spiegarti queste cose) creiamo la scarsità di denaro per avidità, come se lo volessimo tutto per noi.

- E invece?

- Ma sei scemo? Lo sai anche tu che lo creiamo dal nulla, ti pare che non potremmo farne quanto basta a noi? Il problema vero non è l’avidità: è qui che sbagliate.

- Spiegami, sono tutto orecchi.

- Qui la cosa si fa un pochino più... articolata, non complessa, ma articolata, ecco, questo sì, articolata, e devo prendere il giro un po’ largo per spiegartela.

- Ci credo bene: devi spiegarmi come possa essere preferibile un mondo in cui la gente è oberata da un debito eterno, inestinguibile, rispetto ad uno in cui la gente sia libera e padrona del proprio tempo: voglio proprio vedere come farai.

- Uhhh che paroloni... debito eterno.... neanche la vita è eterna, vuoi che sia eterno il debito? Tanto poi uno muore, no? Mica si porta il debito nell’aldilà, no?

- Magari lo ereditano i suoi figli.

- Meglio, lavoro già fatto (eh eh...)

- Sarcasmo satanico... non è che tu..

- Io? Ma vah! Insomma: fammi spiegare e non interrompere.

- -oOo-

- Allora, fammi partire con esempi semplici: tu hai (o hai avuto) figli piccoli, giusto?

- Giusto.

- E loro, ovviamente, sono sempre lì che studiano, aiutano in casa, la loro stanza è sempre in ordine e non passano neanche un minuto a giocare alla play o al pc, giusto?

- Spiritoso.

- Infatti. Se non li riprendi mille volte al giorno la loro stanza è sempre un disastro, non studierebbero mai, e se non gli togli il pc si passerebbero tutto il giorno ai videogiochi, corretto?

- Vai avanti.

- È evidente che, se vuoi che facciano il loro dovere, devi imporglielo, trattare con loro, minacciare, usare insomma il bastone e la carota (ma funziona meglio il bastone, il più delle volte), giusto?

- Te lo concedo, ma dove vuoi arrivare?

- Aspetta. In classe servono le regole, giusto? Se no loro non starebbero zitti e buoni, seduti su banchi, sarebbe l’anarchia, giusto?

- Continua.

- Vedi, potrei continuare a lungo con molti altri esempi, ma credo che a questo punto il concetto sia chiaro: l’essere umano è tendenzialmente pigro, e, se può, si adagia, si siede, cerca sempre la strada più facile, il percorso di minor resistenza, la soluzione che fa fare meno fatica.

- Mi sembra naturale.

- Anche col cibo: se dici a tuo figlio (uso l’esempio dei figli perchè riesce bene, ma se gli adulti sono un pochino meglio è solo perchè sono stati educati bene) di mangiare quello che vuole, mangerà cose sane o si riempirà di schifezze? Anche qui è evidente che, senza una guida dall’esterno, armata della necessaria autorità ed autorevolezza, il bambino si rovinerebbe. Per cui l’azione dei genitori, anche se al bambino può apparire crudele, è in realtà per il suo bene.

- Insisto: dove vuoi arrivare?

- Non l’hai capito ancora? Se vai a cavallo, te l’avranno insegnato, devi usare le briglie per farlo andare dove vuoi tu; se hai un cane, devi fargli capire che sei tu che comandi, altrimenti lui si sentirà perso; e, bada bene, il cane è contento di avere un padrone: è un animale sociale, che sta in branco, e il padrone gli dà sicurezza.

- Mi stai dicendo che siamo come animali?

- Ti scandalizzi? Ma non hai letto la favola di Fedro “Le rane vogliono un re”, scritta oltre 2000 anni fa? Già allora era chiaro che i popoli (ovviamente le rane erano una metafora) non sono in grado di autodeterminarsi, e hanno bisogno di qualcuno che, comandandoli, li guidi.

- Quindi, secondo te, avere il “cappio” del debito, rende le persone, e quindi i popoli, più docili, più disposti a farsi comandare e – in ultima analisi - anche più contenti?

- Ma perchè ti riesce così difficile comprenderlo? Un mondo ordinato, con l’impegno fisso del lavoro, un’organizzazione che dà sicurezza, è la cosa migliore. Ma solo a fronte di qualche “rischio” uno accetta di inquadrarsi. Ma, inquadrandosi, si adegua ad uno stato sociale e, alla fine, credimi, è meglio per tutti così.

- Quindi tenere le persone con la paura di perdere il posto di lavoro, di non avere la certezza per il domani, con un mutuo da pagare, è una sorta di calmiere sociale che serve per una società che voglia vivere senza conflitti? Ma i conflitti ci sono lo stesso, anzi, forse ancora maggiori!

- Ma qui non si sta parlando delle eccezioni. Vedi, le eccezioni ci saranno sempre, i violenti, i ladri, quelli che non sono mai contenti e cercheranno di arraffare sempre di più, esisteranno sempre. Qui si parla d’altro. Immagina se funzionasse, come potrebbe essere – e ti garantisco che date le risorse in natura potrebbe essere così – che nessuno dovesse lavorare, fare alcunchè: in breve tempo sarebbe il caos. Stesso principio per cui il bambino, se non opportunamente ripreso e minacciato (passami il termine) lascia la sua stanza nel caos più totale e passa la giornata ai videogiochi.

- Il tuo modello è quello di un uomo intrinsecamente cattivo: per renderlo sociale, o socievole, o diremo ancora meglio “socialmente utile” serve una imposizione dall’esterno.

- Beh, le leggi che ci starebbero a fare se no? Le punizioni, le galere, che senso avrebbero se non fosse così? Quindi, in estrema sintesi, se noi creiamo il denaro a debito, e indebitiamo i cittadini, le famiglie, le imprese, le nazioni, tutto questo serve per l’ordine, per tenere in riga una società che altrimenti sarebbe senza guida, senza mèta, e un po’ alla volta finirebbe nel caos.

- Potremmo dire che siete dei benefattori...

- Anche. Ma se lasci perdere le battute, al di là del fatto che non è certo l’avidità che ci muove (come ben sai non abbiamo limiti al nostro potere di creare denaro) fatti questa domanda: quale altro scopo potremmo avere per fare quello che facciamo? E l’ordine e la continuità dello stato sociale sono, credimi, le nostre uniche aspirazioni. Perchè è solo con ordine e la stabilità sociale che l’uomo si sente a suo agio, e può produrre qualcosa di positivo per sè, per la sua famiglia, per i suoi cari.

- Quasi quasi mi convinci..

- Vedi? Non è poi difficile. Ogni gregge ha bisogno del suo pastore, e noi, con la leva della scarsità economica (che possiamo più o meno dulare a nostro piacere), siamo la guida di questo gregge: a seconda del momento, decidiamo se ritirare o immettere un po’ di liquidità nel mercato, a seconda dei momenti, delle contingenze, decidendo la maniera di erogazione... perchè ridi?

- Rido perchè hai usato la parola “gregge”, e...

- ..era un modo di dire..

- ..e questo termine è molto usato per giustificare l’obbligatorietà dei vaccini: la famosa “immunità di gregge”.

- Era un modo di dire.

- Sai cosa cercano 9 persone su 10 che sono malalte o che hanno qualche dolore, quando vanno dal dottore?

- Di guarire, che gli passi il male.

- Esatto. Ma c’è 1, 1 su 10, che cerca qualcos’altro. E sai cosa?

- Cosa vuole? Stare peggio? (ride)

- No. Vuole capire. Non si accontenta che gli passi l’emicrania, il mal di pancia, o qualsiasi altra cosa. Vuole capire. Sa che quello è un segno. Sa che c’è qualcosa da imparare anche da quella situazione.

- E vabbeh, si sa, siamo tutti diversi, che c’è di strano?

- Vedi, il punto è proprio questo. Non siamo tutti uguali. Non siamo tutti desiderosi di avere chi decide per noi, chi ci dica cosa fare e cosa non fare. E il tuo ragionamento è un ragionamento sbagliato.

- Perchè? Te l’ho spiegato come è fatto l’essere umano, che ci sia qualche eccezione ci può stare, ma l’hai detto anche tu: è uno su cento che è diverso, e quindi...

- No!

- Primo, perchè grazie a quell’uno su dieci capiamo come vanno le cose. Secondo, perchè siete proprio voi, con le vostre politiche, che vi autosostenete. Avete una teoria che in economia finanziaria si definirebbe una previsione auto-avverante. Sai cos’è una previsione auto-avverante?

- Ne ho sentito parlare...

- È una previsione che, influenzando i mercati, fa sì che i mercati si comportino proprio nel modo in cui la previsione aveva predetto. Ad esempio: se un gran numero di persone crede che il tal titolo andrà giù, comncia ad andare short su quel titolo e il movimento di vendita ingenera la paura anche negli altri investitori che copiano le mosse, causando l’avveramento di quella previsione.

- Non capisco cosa c’entri con quanto ti dicevo io prima.

- Eh sì, caro il mio illuminato. Perchè tu imbrogli, forse sapendo di imbrogliare.

- Quando mi dici che non si può, senza coercizione, tenere 25 bambini di 7 anni in 40 mq seduti, per 5 ore, hai ragione, ma il punto vero è: chi l’ha detto che sia GIUSTO tenere 25 bambini di 7 anni seduti per 5 ore?

- E quando mi dici che, senza controllo, il bambino magerebbe solo schifezze (cioè cibo che non gli fa bene), perchè non ti poni invece la domanda: “e chi l’ha fatto quel cibo che fa male? E perchè l’ha fatto, se non per pura avidità e desiderio di guadagno, sapendo che faceva male?”

- E se mi dici che senza minaccia il bambino starebbe ore ed ore davanti ai videogiochi, io ti domando: ma chi ha creato quei videogiochi?

- Sì ma un mondo ordinato è meglio del caos.

- Ancora una volta: parti da presupposti sbagliati. Certo che, stante la situazione attuale, se vuoi mantenere lo status quo, c’è bisogno di regole, di repressione, di minaccia. Ma è questo il motivo per cui siamo stati messi al mondo? Questo il motivo per cui siamo in questa avventura terrena? Questo lo scopo delle nostre esperienze?

- Ormai non si torna indietro. Questo è il mondo che abbiamo, e con questo dobbiamo fare i conti.

- La mancanza di fantasìa che ti caratterizza, è avvilente. Abbiamo una sola vita, e non possiamo sprecare nessuna opportunità per prenderla nelle nostre mani, e farne un capolavoro. Senza copiare quella di qualcun altro: ognuno ha una storia a sè. E ognuno deve dare il meglio che può, pensando al di fuori degli schemi, al di fuori dei solchi tracciati, aumentando a dismisura le possibilità concesse. Questo è il significato che dobbiamo dare alla nostra esperienza: una smisurata gara con noi stessi per trovare il bello, in ogni contesto, in ogni organizzazione, in ogni ambito. Anche e soprattutto fuori dalle regole.

- Noi sproniamo l’uomo a fare, a lavorare, se lo facciamo col bisogno, che problema c’è?

- Con il bisogno puoi, certo forzare le persone a fare quello che vuoi tu, ma questa non è crescita personale, spirituale. Lasciando invece le persone libere di agire in base al desiderio (de-sidera: dalle stelle) le possibilità realizzative si moltiplicano all’infinito.

- Utopia. Ricorda: le rane vogliono un re.

- Forse. Ma io credo che siete voi che, lasciando le persone nell’indigenza, le riducete a poco più di animali, unicamente occuate dal risolvere i bisogni primari.

- Fuori dallo stato di bisogno si apre un oceano di possiblità, e la realizzazione vera dell’individuo. Forse questo non vale per tutti: molti forse preferiranno cercare di restare nella zona del comfort di una vita regolare, pianificata, ripetitiva.

- Ma qualcuno ha già cominciato ad uscirne.

- E comincia ad aprire la strada per molti altri che seguiranno.

Fonte

Comments  
le rane se ne fottono alla grande di avere un re, gli uomini sono stati convinti (dai re) che invece è indispensabile
Grazie Massimo.

Mi ero posto la domanda: possibile che ci sia solo malvagità, desiderio di potere e prevaricazione da parte di chi fa le regole e comanda?
Magari pensano di fare bene, tutto sommato.

E mi è venuto in mente questo dialogo.
L’uomo muore per un’unica causa: la noia.

Tutte le persone che ho visto morire lo hanno fatto per liberarsi da questo peso insostenibile.

Lo sforzo immenso per indurlo in comportamenti ripetitivi, privi di creatività, sono funzionali a farlo ammalare e morire precocemente.

Osservate i bambini che giocano: non mangerebbero mai mentre si divertono.
Questo è il vero cibo per il corpo!!!

Comunque la paura è figlia dell’ignoranza… e l’ignoranza è figlia della menzogna.

Solo la noia libererà questi mentitori…

:-D
:-D
:-D

PS: Bel dialogo, complimenti a... tutti e due! :hammer:

Quote:

- Allora voglio dire che il mondo non ha un problema di mancanza di risorse o di mancanza di lavoro, come ci vogliono far credere, ma manca il denaro per far incontrare domanda ed offerta, per mettere le persone che sono senza lavoro all’opera nel fare le innumerevoli cose utili di cui si ha bisogno.

Quindi nelle epoche in cui non c'era affatto il denaro, l'umanità come è andata avanti?

Nulla di personale verso l'autore, ma questa è una delle classiche robinsonate del signoragismo.
Poi il resto è grosso modo condivisibile.
grande Alberto, l'avevo condiviso ovuqnue, geniale!
Nelle epoche in cui non c'era il denaro non eravamo in 8 miliardi ad abitare il pianeta

Quote:

Quindi nelle epoche in cui non c'era affatto il denaro, l'umanità come è andata avanti?

Esatto!! Molto meglio: il denaro aumenta a dismisura il potere di chi lo crea nei confronti di tutti gli altri!!!

Spot on!
Keynes credeva che ai nostri giorni, le persone avrebbero lavorato 12 ore a settimana e che nel tempo libero avrebbero studiato per aumentare le loro conoscenze e la loro cultura.
Di perché non lavoriamo 12 ore a settimana ma 12 ore al giorno, ne parliamo un'altra volta, il problema è che non vedo le persone desiderose di conoscere e di elevarsi culturalmente, ma persone che vogliono solo divertirsi, ridere, non pensare.
Se le costringi a ragionare, vanno in tilt, stanno male.
Dopodiché, il gruppo di bulli c'è ovunque.
Anche il mondo ha il suo.
E per non avere problemi quasi tutti fanno finta di niente.
Conosco una quantità di persone ricchissime che lavorano comunque come delle bestie e quantità di persone ricchissime che per avendo tutto, si suicidano.
Le persone comuni in Italia non muoiono di fame anche se non lavorano.
Lavorano per mantenere uno stile di vita in linea con i loro simili o magari per avere qualcosa in più del vicino di casa.
La ricchezza viene distribuita male per concentrare sempre di più il potere in poche mani.
Meno sono i bulli e più riescono ad andare d'accordo.
Sempre meno persone, sempre più potenti.
#6 Sacco
Quindi implicitamente stai ammettendo che non è la mancanza di denaro relativa al rapporto domanda e offerta, a determinare il problema del mondo. (Ovviamente del mondo visto da un questo punto di vista).
Secondo te il problema della disoccupazione è la sovrappopolazione. In altri termini: secondo te quando l'umanità era poca, non aveva bisogno di un sistema monetario, poi, ad un certo punto, è diventata troppa e si è fatto così necessario un sistema monetario? Ma se le risorse sono più che sufficenti per tutti, come è sorto il problema in nome del quale è nato il sistema monetario?
#8 BELLINI

Quote:

l problema è che non vedo le persone desiderose di conoscere e di elevarsi culturalmente, ma persone che vogliono solo divertirsi, ridere, non pensare.
Se le costringi a ragionare, vanno in tilt, stanno male.

E se fosse la natura stessa dell'essere umano a richiamare le persone verso il divertirtimento, il ridere e il non pensare? Siamo sicuri che quello che caratterizza l'essere umano sia la conoscenza e l'elevazione culturale, e non piuttosto la sua capacità di provare piacere?
Da questa prospettiva, il provar piacere tipico dell'essere umano sarebbe una capacità che le altre specie ci invidierebbero.
Massimo ti segnalo un errore commesso nel riscrivere il dialogo, di cui mi sono accorto guardando il link originale

La frase "Ma non era questo che ti volevo raccontare" deve essere unita a quella precedente. La pronuncia sempre quello che chiama

Sennò salta la successione dei dialoghi. Infatti all'inizio ho faticato a capire chi dicesse cosa

Quote:

E se fosse la natura stessa dell'essere umano a richiamare le persone verso il divertirtimento, il ridere e il non pensare? Siamo sicuri che quello che caratterizza l'essere umano sia la conoscenza e l'elevazione culturale, e non piuttosto la sua capacità di provare piacere?

il punto è che anche l'elevazione culturale e spirituale dovrebbero essere un piacere per un essere umano
5 peonia 2018-10-23 21:43
grande Alberto, l'avevo condiviso ovuqnue, geniale!

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Come avrai notato -Commenti liberi 20 ott. 2018- non mi lasciai sfuggire l'occasione di inserire Dentro il recinto in una cartella a parte.

Quoting Alberto Medici:

se pensi alla tua esperienza personale, non riconosci quanto difficile è mettere insieme 3 o 4 persone, intorno allo stesso tavolo, e organizzare delle strategie, delle azioni condivise? Un casino, ammettilo. Eppure voi complottisti pensate che esista un'unica regìa, una sorta di gruppo di "illuminati" che, con perfetto sincronismo, ed allineamento, sono in grado di portare avanti i piani più diabolici, le operazioni più efferate


Oddio, non lo pensiamo noi, ce lo dicono loro: il gruppo Bilderberg riunisce ogni anno tutti i vertici di tutte le organizzazioni mondiali, compresi quelli che sulla carta dovrebbero essere nei ruoli di controllore e controllato, e tutti i leader politici più importanti, compresi quelli che dovrebbero essere opposti, tutti quanti che si riuniscono serenamente a porte chiuse a discutere del nostro futuro, senza aver mai ricevuto alcun mandato in tal senso.
Una volta dire questo era complottismo, oggi è semplicemente riportare quanto loro dicono a noi.

Quote:

Conosco una quantità di persone ricchissime che lavorano comunque come delle bestie e quantità di persone ricchissime che per avendo tutto, si suicidano.

Vero. Sicuramente non è solamente il bisogno che distrae da aspirazioni più nobili.

Quote:

, tutti quanti che si riuniscono serenamente a porte chiuse a discutere del nostro futuro, senza aver mai ricevuto alcun mandato in tal senso.

Che lo facciano serenamente e senza conflitti non lo so. E se fosse, complimenti a loro! Tutti i movimenti dal basso che vedo si dividono sempre in contrapposizioni personali, correnti e fazioni che litigano..

Quote:

Osservate i bambini che giocano: non mangerebbero mai mentre si divertono.
Questo è il vero cibo per il corpo!!!

Fa riflettere... dovremmo imparare da loro.
Grazie Skafloc.
#10
#17

Non vorrei essere brutale, ma il divertimento più grande che conoscono le persone è inculare gli altri.
I bambini che giocano, non finiscono di giocare nella felicità, c'è chi vince e c'è chi perde. Il gioco fa parte dell'istinto competitivo.

Dopodiché se tutti ci volessimo bene, fossimo onesti e sinceri e ci sacrificheremmo con gioia per gli altri, il mondo sarebbe bellissimo.
Utopia assurda.
#10
#17

Non vorrei essere brutale, ma il divertimento più grande che conoscono le persone è inculare gli altri.
I bambini che giocano, non finiscono di giocare nella felicità, c'è chi vince e c'è chi perde. Il gioco fa parte dell'istinto competitivo.
I bambini non sono un esempio come vuole far credere la Chiesa.
Avete visto come si sono divertiti bene Fedex e la Ferragni? Proprio come dei bambini. Se fossi stato il papà di questi, li avrei presi a calci in culo.

Dopodiché se tutti ci volessimo bene, fossimo onesti e sinceri e ci sacrificheremmo con gioia per gli altri, il mondo sarebbe bellissimo.
Utopia assurda.

Quote:

I bambini che giocano, non finiscono di giocare nella felicità, c'è chi vince e c'è chi perde. Il gioco fa parte dell'istinto competitivo.

Istinto competitivo e fregare gli altri sono due cose diverse secondo me.

Quote:

Ormai non si torna indietro. Questo è il mondo che abbiamo, e con questo dobbiamo fare i conti.

Amara constatazione ma purtroppo - almeno per me - è così. Un tempo anch’io mi sono dato anima e corpo alle utopie più improbabili, enfatizzando il volemose bene, la correttezza nei rapporti interpersonali, vagheggiando politiche sociali più eque, lavoro e dignità per tutti, ecc. ecc….
Oggi, è lo dico con tanta amarezza, il mondo in cui viviamo non consente più neanche di sfiorare l’idea di poter lasciarsi andare alle cosiddette utopie, si rischia di diventare anacronistici, patetici, tristemente nostalgici. D’altra parte il marxismo è andato a gambe all’aria, i nobili ideali socialisti delle origini sono stati seppelliti in un mare di melma ed ad oggi – assieme a quelli comunisti – sono soggetti a revisionismi e rinnegamenti soprattutto da parte di quell’ex intellighenzia sinistrorsa che ormai è divenuta megafono sguaiato della peggior borghesia…
Resta il fatto che quanto ci ha offerto Alberto è un ottimo e prezioso spunto di riflessione, un vero stimolo a vedere la realtà così come è, sempre e comunque con spiragli di luci, sebbene a volte flebili e difficili da percepire….

Quoting medicialbe:

Che lo facciano serenamente e senza conflitti non lo so. E se fosse, complimenti a loro! Tutti i movimenti dal basso che vedo si dividono sempre in contrapposizioni personali, correnti e fazioni che litigano..


Entrambe le frasi riguardano lo stesso argomento: le guerre che loro decidono di farsi, le combattiamo noi.

Quoting BELLINI:

Non vorrei essere brutale, ma il divertimento più grande che conoscono le persone è inculare gli altri.
I bambini che giocano, non finiscono di giocare nella felicità, c'è chi vince e c'è chi perde. Il gioco fa parte dell'istinto competitivo.


Non è affatto così.
La famiglia funziona perchè all'interno è collaborativa
Ma è in competizione con altre famiglie perchè viviamo nel capitalismo
Le aziende funzionano perchè all'interno sono collaborative
Però le aziende sono competitive l'una con le altre perchè viviamo nel capitalismo
Ed esistono addirittura leggi per GARANTIRE la competitività, cioè se più aziende formano un consorzio e mettono a rischio la competitività delle altre aziende, vanno FUORILEGGE!
Quindi non è l'essere umano ad essere fallato, ma le regole che gli sono state calate dall'alto da qualche ente "illuminato" che crede che il mondo progredirà più velocemente attraverso l'abbandono degli ultimi e la competitività forzata
"Non vorrei essere brutale, ma il divertimento più grande che conoscono le persone è inculare gli altri."

A me non è mai venuto in mente, nè da piccola, nè da grande, anzi! Io ho sempre cercato e mi prodigo per aiutare tutti..
Faccio il mio esempio per dire che, forse, essendo di una generazione in cui avevamo Miti ed Eroi, in cui c'erano ancora Valori come Amicizia e Solidiarietà, era più facile, più normale...
Oggi la Società occidentale è fondata sul mito della crescita e del progresso, sulla competizione, la solidarietà e l'altruismo sembrano scomparsi...
Non a caso definisci Utopia una società diversa, non a caso io credo che l'Utopia sia invece realizzabile, basta VOLERE...
Dicendo che non è possibile, di fatto, lo rendiamo impossiile, e questo vale per tutto!

LA RIVOLUZIONE DEVE COMINCIARE DA NOI, DALLA FAMIGLIA, COMBATTERE IL NULLA CHE AVANZAVA....ORA E' ARRIVATO E SI INSIEDIATO OVUNQUE, MA VEDO TROPPI GENITORI DISTRATTI, INCENTRATI SU LORO STESSI CHE NON SANNO COSA SIGNIFICHI "EDUCARE" E LASCIANO I FIGLI ALLO SBANDO, PREDE DEL NULLA CHE LI NUTRE :-(

Aggiungo, per i più sensibili e ricettivi :-), il link di una pagina Facebook che seguo da tempo e da cui ho ricevuto tanto…. questa è inerente al discorso..
www.filmatrix.it/.../
che alcuni siano convinti di farlo a fin di bene può anche essere, del resto sono rari quelli che fanno il male convinti di fare il male. ciò non toglie che sia anche una scusa da paraculi e chissà, forse anche per lavarsi un po' la coscienza.
che l'uomo sia pecora (chiedo scusa alle pecore) è vero, e non da adesso. non esisterebbero le religioni, altrimenti, per es. come è anche violento, arrogante, ipocrita. tutti bravi a pontificare sui massimi sistemi e poi neanche capaci di andare d'accordo col vicino di casa, nel loro piccolo. se questi tizi volessero veramente fare il nostro bene non si arrogherebbero diritti che non hanno (come quello di mettersi a capo dell'umanità) ma ci aiuterebbero a migliorare. perché sì, voglio essere ottimista oggi, credo che in qualche millennio ce la potremmo fare, se non ci estinguiamo prima.
Non vorrei essere brutale, ma il divertimento più grande che conoscono le persone è inculare gli altri.
I bambini che giocano, non finiscono di giocare nella felicità, c'è chi vince e c'è chi perde. Il gioco fa parte dell'istinto competitivo.


Mi sembra un'ipotesi un tantino azzardata: la volontà di primeggiare sul campo (da calcio, per esempio) e "inculare gli altri" sono due concetti completamente diversi e penso che chiunque sia stato ragazzino possa rendersene conto.

I ragazzini giocano per vincere (e per cosa altro dovrebbero giocare?), ma quando la partita finisce, chi non ha vinto se ne frega: non c'era niente in palio e si giocheranno altre mille partite uguali.
Mai visto un ragazzino triste per aver perso una partita giocata tra amici. Al contrario il gioco ti insegna che gli avversari in campo spesso sono ottimi amici fuori dal campo.

Al massimo ho visto genitori incazzati perché il figlio non ha vinto una partita di categoria, ma questa è un'altra storia che non ha nulla che fare con il gioco e molto a che fare con l'ego degli adulti.
Al di là del valore intrinseco del testo indubbiamente scritto con molta capacità, trovo che esso pecchi di ingenuità a molti livelli. Ma andiamo con ordine.


Quote:

- Vedi, lo sbaglio che tu e tutti quelli come te fanno sta nel pensare che noi (ti ripeto: io non esisto, sono un parto della tua mente malata, e ringrazia che adesso sono qui a spiegarti queste cose) creiamo la scarsità di denaro per avidità, come se lo volessimo tutto per noi.

Per quanto l'idea che in realtà l'élite (o, sarebbe meglio dire, come sottolineato anche nel dialogo, le élite, visto che appunto non esiste affatto un'unica fazione ma molte e tutte impegnate nella lotta per la supremazia mondiale) faccia ciò che fa per uno scopo positivo - per quanto poi sbagliato - sia piuttosto consolante, la realtà è molto diversa. È vero, lo scopo delle élite, che come burattinai tirano i fili dei governi e delle nazioni quali loro burattini, non è affatto il denaro (benché nessuna di queste potenti lobby potrebbe mai farne a meno, foss'anche solo come indefettibile strumento di coercizione); ma questo non significa che allora, escludendo tale obbiettivo, l'unica altra conclusione plausibile sia che esse, queste famigerate élite, lo facciano per una strana sorta di "bontà". Al contrario, il loro scopo è il potere, anche perché è il potere ciò che rende l'uomo intrinsecamente felice (non importa che questo potere sia materiale oppure spirituale, benché il primo sia di quella natura che le religioni e le filosofie spirituali di ogni latitudine hanno sempre definito come "demoniaco"). Il potere, d'altronde, si estrinseca sempre attraverso il controllo. E, del resto, proprio il fatto che esistano più fazioni, alimenta ulteriormente tale abissale sete di potere - e di controllo - di queste persone (che siano umani, rettiliani, insettoidi o cavallini poco importa). Non dimentichiamoci che i riti cosiddetti appunto satanici perpetrati praticamente da tutte le fazioni in lizza per il dominio assoluto (con stupri e atti di cannibalismo rituale i quali coinvolgono spesso anche bambini molto piccoli) sono fatti apposta per ottenere e rendere sempre più granitico proprio quel potere maligno.


Quote:

- Quindi tenere le persone con la paura di perdere il posto di lavoro, di non avere la certezza per il domani, con un mutuo da pagare, è una sorta di calmiere sociale che serve per una società che voglia vivere senza conflitti? Ma i conflitti ci sono lo stesso, anzi, forse ancora maggiori!

- Ma qui non si sta parlando delle eccezioni. Vedi, le eccezioni ci saranno sempre, i violenti, i ladri, quelli che non sono mai contenti e cercheranno di arraffare sempre di più, esisteranno sempre. Qui si parla d’altro.

Anche qui si cela un'immensa ingenuità. Va da sé che, essendo le varie élite in continua lotta per la supremazia, le guerre e i molti conflitti non possano che essere all'ordine del giorno. La guerra è evidentemente uno degli strumenti principali per ottenere e aumentare velocemente e in modo esponenziale il proprio potere.

Qui, d'altronde, si innesta inevitabilmente un altro argomento cruciale. È ovvio, infatti, che se non esistessero uomini disposti ad imbracciare le armi e ad uccidersi a vicenda per pochi spiccioli, le guerre non potrebbero mai essere messe nel novero delle cose (strane) che facciamo qui sulla Terra. Allargando il discorso, d'altronde, si può dire che nulla di quanto accade di "strano" (per quanto riguarda le vicende umane) sul globo terracqueo sfugga davvero a questa medesima logica. Esisterebbe la prostituzione se non vi fossero clienti disposti a spendere il loro denaro in cambio di favori sessuali? Esisterebbe la droga se nessuno ne alimentasse il mercato? E il gioco d'azzardo che rovina così tante famiglie? Neppure quello esisterebbe se di esso non esistesse nel contempo anche una massiccia richiesta.
Ma andiamo ancora più a fondo, anche perché qualcuno, solo a seguito di questi esempi, potrebbe controbattere (e anche giustamente) il fatto che queste sono tutte richieste patologiche che conseguono ad una società malata, una società che invece, una volta liberata dal modello capitalista (tanto per usare un termine generico ma affatto impreciso), potrebbe liberarsi facilmente da tutti questi mali. Ed è qui che casca l'asino, come si suol dire! L'asino casca proprio in quanto anche lo stesso capitalismo è alimentato, oltre che a monte generato, da questa medesima dinamica infernale (ed infernale non può che essere la parola giusta, visto che attraverso tali meccanismi creiamo l'inferno in Terra!). Ci sarebbero padroni e sfruttamento se non esistesse contemporaneamente una gran massa di persone disposte ad eseguire lavori massacranti per due soldi? Esisterebbero banche, gruppi finanziari, cibi spazzatura, vaccinazioni obbligatorie, fabbriche altamente inquinanti, e così via, se non esistesse essere umano disposto a lavorare per rendere possibile tutto questo? No di certo. Eppure, con lo spauracchio dell'indigenza, con il falso ideale della realizzazione personale attraverso il lavoro, con il miraggio del successo, del denaro e del potere personale oppure del progresso umano (o, ancora, della necessità di porre in essere determinati meccanismi perché altrimenti la società perderebbe tutti quei benefici di cui oggi godiamo: ospedali aperti anche di notte, luoghi di ristoro e supermercati con cibo sempre a disposizione, molte opportunità di svago e molto altro ancora), e con molte altre frottole similari, noi tutti, chi più chi meno, ci adattiamo a fare gli schiavi perpetrando questo sistema di cui poi non facciamo altro che lamentarci! È naturale, poi, che una volta attivate tali perverse dinamiche, sia difficilissimo uscirne. D'altronde, chi di noi rinuncerebbe al dentista sempre pronto a farci la nostra buona pulizia dentale per la modica cifra di 100 euro a botta? Davvero pensate che vi sarebbero così tanti dentisti in giro se non esistesse il meccanismo dell'accumulo del denaro (e quindi della conseguente sperequazione della ricchezza)? La cugina dentista di una mia amica di recente si è comprata un castello meraviglioso ad un'ora di macchina da Roma. Del resto, è proprio in ordine a questi confort che la maggior parte di noi non rinuncerebbe mai a tutti gli altri mali di questo nostro sistema economico e sociale. È esattamente questa la molla che ci rende attaccati a siffatto modello più delle sanguisughe. Alla fine, dobbiamo ammetterlo, questa società ci piace e non ne possiamo fare a meno. Anche a noi complottisti e anticapitalisti. Ci piace e ci sguazziamo.
Il diavolo in realtà non ha colpa alcuna: lui offre all'uomo solo ciò che quest'ultimo, non di rado a gran voce, gli richiede!

Concludendo, siamo solo schiavi di noi stessi, dei nostri vizi e delle nostre abitudini (che solo in una società come la nostra possono essere soddisfatte al meglio): la vita, o lo spirito, o come altro volete chiamarlo, attraverso la sofferenza che tutti questi assurdi meccanismi sociali ed economici ci procura, ci vuol indicare quanto il materialismo, quest'attaccamento ai nostri confort e appunto al nostro benessere materiale, sia solo un abbaglio e che se vogliamo trovare la quadra a tutto questo casino, dobbiamo imparare a volgere il nostro sguardo e i nostri obbiettivi verso mete molto ma molto più spirituali.

Quindi su di un punto l'illuminato nel dialogo ha ragione: esiste un profondo significato pedagogico in tutta questa paradossale situazione in cui siamo immersi. Ma non è certo quella che dice lui, né le élite ne sono gli artefici coscienti (magari una minuscola parte forse sì ma, per la maggioranza dei casi - esseri umani o cavallini che siano - si tratta di fautori assolutamente inconsapevoli di tale senso ultimo).

Grazie a Massimo Mazzucco che, pubblicando questo testo, mi ha dato l'opportunità di esprimere questo pensiero.
tutto il papiro (infinito..),
di cui sopra poteva essere espresso
con 2 righe ed un'immagine.

forse nello scriverlo l'autore si è ispirato a quelli,
ho questa sensazione.




"la guerra è pace,
l'ignoranza è forza,
la libertà è schiavitu"
G. Orwell.
G. Orwell: un profeta.
#27 Golem


Quote:

Concludendo, siamo solo schiavi di noi stessi, dei nostri vizi e delle nostre abitudini (che solo in una società come la nostra possono essere soddisfatte al meglio): la vita, o lo spirito, o come altro volete chiamarlo, attraverso la sofferenza che tutti questi assurdi meccanismi sociali ed economici ci procura, ci vuol indicare quanto il materialismo, quest'attaccamento ai nostri confort e appunto al nostro benessere materiale, sia solo un abbaglio e che se vogliamo trovare la quadra a tutto questo casino, dobbiamo imparare a volgere il nostro sguardo e i nostri obbiettivi verso mete molto ma molto più spirituali.

Quindi su di un punto l'illuminato nel dialogo ha ragione: esiste un profondo significato pedagogico in tutta questa paradossale situazione in cui siamo immersi. Ma non è certo quella che dice lui, né le élite ne sono gli artefici coscienti (magari una minuscola parte forse sì ma, per la maggioranza degli uomini - o cavallini - che ne fanno parte, si tratta di fautori assolutamente inconsapevoli di tale senso ultimo).

Condivido totalmente quanto hai espresso nella tua conclusione.

Io parto dal presupposto che la coscienza non sia un epifenomeno del cervello, ma esattamente il contrario.
Comprendo che pensare in questi termini, ovvero separare l’essere in coscienza e corpo, appartiene al paradigma riduzionistico, ma io come tutti voi sono immerso in esso. (lavori in corso)

Per me il “significato pedagogico” è l'utilizzo della coscienza individuale per aumentare la percezione consapevole della essenza olistica dell’esistenza di ognuno di noi.
L'abbondanza è figlia della tecnologia senza la catena del freddo non esisterebbe questa abbondanza, le derrate alimentari i farmaci ed molti altri prodotti vanno conservati trasformati, poi che siamo tutti utili é un altro discorso.
Senza l'ingegno umano non ci sarebbe questa abbondanza.
La natura è equilibrio e noi lo abbiamo rotto negli anni 20
#19 BELLINI
Infatti io ho parlato di piacere in riferimento all'essere umano. La persona e l'essere umano non sono affatto la stessa cosa.
Prima di replicare non avevo controllato le etimologie, ma ora l'ho fatto e ne sono rimasto stupito:
www.etimo.it/?term=divertire
www.etimo.it/?term=piacere
#28 mik300

Quote:

tutto il papiro (infinito..),

Io penso invece che quella di Golem sia una gran "penna" ;-) Complimenti.
Per fortuna non tutti si esprimono esclusivamente per citazioni e allegando immagini, benvengano i papiri quando sono ben scritti e ben pensati.
#30 Al2012


Quote:

Io parto dal presupposto che la coscienza non sia un epifenomeno del cervello, ma esattamente il contrario. 
Comprendo che pensare in questi termini, ovvero separare l’essere in coscienza e corpo, appartiene al paradigma riduzionistico, ma io come tutti voi sono immerso in esso. (lavori in corso)

La coscienza è essenzialmente forma (ora preferirei non dilungarmi su questo assunto per spiegare il quale dovrei andare eccessivamente fuori tema): in base a questo presupposto, si può dire che il corpo fisico, compreso quello dei minerali, dei vegetali e degli animali, non è altro che l'espressione o estrinsecazione della natura formale di questa soggettività cosciente. La forma fisica - e non solo il cervello, dunque - non è che il risultato di un particolare mandato che in un momento dato una delle innumerevoli coscienze che compongono la totalità dell'esistente (gli stessi Elohim biblici, con buona pace del nostro caro Biglino!) è chiamata a realizzare all'interno di un più generale processo di realizzazione spirituale tanto individuale, quanto universale. La forma fisica semplicemente realizza in modo esatto le modalità e la qualità di una determinata coscienza in un momento specifico. In base alla forma assunta, così la coscienza si esprime. Un animale, ad esempio, non può parlare perché gli manca sia la capacità concettuale determinata da tutta una serie di processi neuronali e non solo, sia una adeguata morfologia delle corde vocali e dell'apparato fonatorio in generale.
Ma tutto questo può avvenire solo grazie al fatto che già di per sé la coscienza è essenzialmente forma. Anzi, tale perfetta simbiosi tra corpo e coscienza non è che un ulteriore prova del fatto che la coscienza abbia proprio questa particolare natura formale.
I popoli che vivevano serenamente nelle foreste raccoglievano i frutti e le erbe che gli servivano, cacciavano il necessario e per il resto stavano sulle amache o a gioccare.

Quoting Golem:

dobbiamo imparare a volgere il nostro sguardo e i nostri obbiettivi verso mete molto ma molto più spirituali.


Personalmente penserò alla spiritualità il giorno in cui tutti avranno da mangiare, da bere, un tetto sopra la testa, un'assistenza sanitaria, e le guerre saranno finite.
Pensarci prima è leggermente egoista
#3 _IO
Quando l'essere umano gioca la mente assume la forma di onde tetha ed egli è vicino al divino. Dobbiamo solo rimembrare come si gioca.
E secondo te come ci si arriva??? se ognuno non ci pensa ORA, SUBITO, PERSONALMENTE!?
Su CL 20/10 a #150 Al 2012 ricorda quanto disse Adriano Olivetti:


Una volta Adriano Olivetti, in merito al termine utopia disse:

“Beh, ecco, se mi posso permettere, spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare.

Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande”.


Adriano Olivetti non ha mai frequentato le scuole elementari ... e forse in quegli anni cruciali la sua fantasia è stata meno condizionata
Golem: sottoscrivo tutto quello che dici.

Ma osservo:

Quote:

 tutti questi assurdi meccanismi sociali ed economici ci procura, ci vuol indicare quanto il materialismo, quest'attaccamento ai nostri confort e appunto al nostro benessere materiale, sia solo un abbaglio e che se vogliamo trovare la quadra a tutto questo casino, dobbiamo imparare a volgere il nostro sguardo e i nostri obbiettivi verso mete molto ma molto più spirituali.

Non pensi che l'attaccamento sia anche creato apposta proprio per tenerci prigionieri?

A pensarci bene, siamo attaccati a molte cose perché abbiamo paura del futuro e pensiamo che ci mancherà il necessario. Alimentando questa sensazione fanno sì che continuamente cerchiamo di costruirci delle certezze, dimenticando nel frattempo che invece l'abbondanza è ovunque.
Il paradiso terrestre ha cominciato a smettere di esistere quando abbiamo cominciato a diffidare gli uni degli altri e a chiedere di essere pagati per fare quello che prima si faceva gratis, cioè aiutarsi reciprocamente.
Sertes

Quote:

Personalmente penserò alla spiritualità il giorno in cui tutti avranno da mangiare, da bere, un tetto sopra la testa, un'assistenza sanitaria, e le guerre saranno finite.

Appunto. Io sostengo che la situazione di indigenza sia creata apposta per impedirci di alzare lo sguardo costringendoci a razzolare nel fango per un verme o una briciola. (Citazione dal gabbiano Jonathan Livingston) :-D
Paolab:


Quote:

Adriano Olivetti non ha mai frequentato le scuole elementari ... e forse in quegli anni cruciali la sua fantasia è stata meno condizionata

Sappiamo come la scuola rompe l'incantesimo. Perché non riporti il tuo brano?

Quote:

Personalmente penserò alla spiritualità il giorno in cui tutti avranno da mangiare, da bere, un tetto sopra la testa, un'assistenza sanitaria, e le guerre saranno finite. Pensarci prima è leggermente egoista

allora ti consiglio di aderire al programma del nuovo ordine mondiale

anche lì c'è cibo e casa per tutti, eliminazione della guerre etc.

:hammer:

comunque per ottenere quello che vuoi tu bisogna cambiare completamenrte il sistema economico attuale e dimezzare la popolazione mondiale
si tratta di un obiettivo irrealizzabile

ah dimenticabvo
una persona spiritualmente poco evoluta non può sapere cosa è meglio per se stesso e per gli altri



Quote:

LA RIVOLUZIONE DEVE COMINCIARE DA NOI, DALLA FAMIGLIA, COMBATTERE IL NULLA CHE AVANZAVA....ORA E' ARRIVATO E SI INSIEDIATO OVUNQUE, MA VEDO TROPPI GENITORI DISTRATTI, INCENTRATI SU LORO STESSI CHE NON SANNO COSA SIGNIFICHI "EDUCARE" E LASCIANO I FIGLI ALLO SBANDO, PREDE DEL NULLA CHE LI NUTRE

troppo impegnati a stare con la testa sullo smartphone
occuparsi dei figli? per quello ci sono i nonni, la scuola, la tv, i tablet etc
# 43 medicialbe: perchè non riporti il tuo brano ?

"All'età di sei anni, poco dopo l'inizio della scuola, sognai che un ladro mi rubava un diamante. Al risveglio non compresi il sogno, perché i miei familiari non possedevano diamanti. All'età di ventitré anni sognai che mi trovavo in luogo strano, esotico, pieno di statue e tempietti mai visti. Ero in quel luogo con mia madre. Poi ci fu una violenta scossa di terremoto e fuggimmo, per ritrovarci in un autobus rosso a due piani come usano in Inghilterra o in alcune zone dell'oriente. Metto le mani in tasca e scopro di avere il diamante che avevo ammirato incastonato sulla fronte di una statua della quale non conoscevo nulla. Mi spaventai perché pensai che avrebbero potuto pensare che l'avessi rubato. Nel 1980 incontro Bernardino del Boca. Nel 1986 esce il suo libro Il Segreto e sono molto colpita dalla copertina che riproduce un suo quadro nel quale è raffigurato anche il volto della statua con il diamante che avevo visto nel sogno, che mi disse essere la dea induista della Madre Terra.
Ho compreso che la scuola, ovvero la cultura in generale, così com'è strutturata - divisione tra Spirito e Materia - taglia il collegamento con il Sé Superiore che tutti i bambini hanno e che per ripristinarlo a volte si deve attraversare un vero e proprio terremoto psichico". Dal libro di Alberto Medici "Coincidenze fra Cielo e Terra" pag. 31
"troppo impegnati a stare con la testa sullo smartphone, occuparsi dei figli? per quello ci sono i nonni, la scuola, la tv, i tablet etc

esatto.. purtroppo ne vedo tantissimi....
ma quali genitori così e figli colà. i problemi ci sono, è sotto gli occhi di tutti, ma questo non significa che bisogna mitizzare il passato. ogni epoca ha genitori che non si occupano dei figli, cambiano solo le modalità.
ma quali genitori così e figli colà. i problemi ci sono, è sotto gli occhi di tutti, ma questo non significa che bisogna mitizzare il passato. ogni epoca ha genitori che non si occupano dei figli, cambiano solo le modalità.

Boh io vedo una differenza abissale tra i miei nonni e i miei genitori (pessimi) e la mia generazione che in buona parte i figli neanche li fa (meno male perché non saprebbe come tirarli su).
falchetto


Quote:

Boh io vedo una differenza abissale tra i miei nonni e i miei genitori (pessimi) e la mia generazione che in buona parte i figli neanche li fa (meno male perché non saprebbe come tirarli su).

vedi una differenza tra il rapporto nonni-falchetto e il rapporto genitori-falchetto o vedi una differenza nel rapporto tra nonni-genitori di falchetto e genitori di falchetto-falchetto?
perché sai, io ho avuto una nonna splendida che ho adorato ma che con sua figlia (mia madre) non è mai stata altrettanto splendida, anzi. la stessa mia madre me ne ha combinate di ogni colore ma ora è un bijoux con mia figlia. e andando a ritroso so cosa hanno fatto passare i miei bisnonni a mia nonna. quindi stiamo attenti a non confondere il rapporto nonni-nipoti con quello genitori-figli, totalmente diverso.
vedi una differenza tra il rapporto nonni-falchetto e il rapporto genitori-falchetto o vedi una differenza nel rapporto tra nonni-genitori di falchetto e genitori di falchetto-falchetto?

La seconda che hai detto.
Non parlavo del rapporto nonni-nipoti, ma della capacità di essere genitori.
I nonni hanno tutto il diritto di viziare i nipoti dopo avere cresciuto i figli. ;-)
il dialogo entra "dentro" il problema; durante la mia vita, più che essere "contro" il potere, ho sempre cercato, fin dalla fine degli anni 60, di mettere in piedi delle situazioni che puntassero a creare una realtà "diversa", una realtà cosciente. all'epoca insegnavo (per 22 anni) e a scuola eliminai i libri di testo, i programmi, i banchi, le sedie, i voti, le interrogazioni, i compiti in classe e quelli a casa. creai un'aula con moquette e cuscini e una biblioteca di "classe" che quando me ne andai aveva quasi 1000 volumi. organizzai con un gruppo di colleghi una serie continua di viaggi coi ragazzi di 15 giorni a viaggio in campeggio e presso una casa di campagna. le rogne con l'istituzione non sto a raccontarle.
attualmente ho messo in piedi con altri 4 soci una piccola società agricola biologica in umbria; se non cominciamo a produrre e consumare
prodotti sani, è inutile lamentarsi del cibo spazzatura.
la elite è organizzata come la mafia:non puoi sgarrare, questa è la sua forza e anche il suo insegnamento; se la "gente" non impara a "fare società" rimarrà per sempre schiava. attorno alla nostra aziendina, ci sono in vendita 270 ettari circa accorpati con vari casolari. servono 3 milini di euro. troviamo una decina di soci pronti all'avventura?
cerere io ero sorvegliata pure troppo... andavo e tornavo col pulmino della scuola, mio padre voleva che le amiche venissero loro a casa nostra piuttosto che andare io, uscite rare da sola, già grande,.. come ho già avuto modo di dire, l'ho vissuto fino alla fine dell'adolescenza quasi come un orco tanto era severo, ma lui poi, da grandi, ci disse che conoscendo bene il mondo " là fuori" lo faceva per troppo amore.
Oggi vedo che lasciano andare ovunque, già molto presto, i figli senza controllare dove e con chi... e i risultati sono sotto gli occhi di tutti..
LETTERA APERTA A TUTTI I COMPLOTTISTI

Il discorso non è liberarsi dalla gabbia sociale, ma essere parte di un processo di cambiamento.
Qua tutti abbiamo capito più o meno cosa combinano i potenti, quindi siamo mentalmente liberi, ma nei fatti che cosa cambia? Siamo degli schiavi consapevoli e solitari circondati da schiavi inconsapevoli che ci ritengono dei pazzi e veniamo punzecchiati dalla tentazione di diventare servi dei potenti.
L'unica via d'uscita è pensare a migliorare noi stessi e tramite l'esempio a trascinare gli altri.
Piano piano.
Il sistema implodera' perché non è sostenibile. Non saremo di certo noi a distruggerlo.
L'unica cosa che possiamo fare è essere un punto di riferimento credibile quando tutte le istituzioni non lo saranno più.
Non dobbiamo inventarci niente, dobbiamo restare fermi, perché un punto di riferimento ha valore solo se è stabile ed immobile. Immobile come la nostra onestà intellettuale e stabile come la nostra analisi logica.
Tutto ciò che vale veramente è ciò che non muta. Ciò che rimane puro e insossidabile nel tempo.
Noi dobbiamo essere eterni. (Ho esagerato un pochino, ma .. ahahahah)

Quote:

LETTERA APERTA A TUTTI I COMPLOTTISTI

Il "complotto" dovrebbe essere una opzione non un modo di vedere le cose, quella si chiama paranoia

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Il sistema implodera' perché non è sostenibile. Non saremo di certo noi a distruggerlo.

Bella frase ad effetto che lascia una speranza ( è per questo che i vari Sarlo di turno riescono ad inculare il prossimo ) ma purtroppo non significa molto. Sarebbe dovuto implodere da tempo eppure il capitalismo è riuscito a modificarsi ed adattarsi perfettamente a tutte le epoche. Io mi sarei aspettato che dopo il casino con le banche le "ggente" si sarebbe incazzata..ma quando mai

Qiilcado

Quote:

Quindi implicitamente stai ammettendo che non è la mancanza di denaro relativa al rapporto domanda e offerta, a determinare il problema del mondo.

No ho solo detto che quando non c'erano i soldi non eravamo 8 miliardi, non ci sono implicazioni di nessun tipo


Quote:

Secondo te il problema della disoccupazione è la sovrappopolazione.

Mai detto e neanche lo penso. Al massimo potrei dire il contrario. Siamo troppi, questo si.

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In altri termini: secondo te quando l'umanità era poca, non aveva bisogno di un sistema monetario, poi, ad un certo punto, è diventata troppa e si è fatto così necessario un sistema monetario? Ma se le risorse sono più che sufficenti per tutti, come è sorto il problema in nome del quale è nato il sistema monetario?

A parte il fatto che non ho scritto neanche quello che "secondo me", il denaro non è ne buono ne cattivo, è una convenzione. Le città moderne non potrebbero mai funzionare con il baratto, ci siamo dovuti inventare lavori "inutili" che tra pochi decenni saranno spazzati via dai robot e allora il problema sarà vero.
Quando dico che l'unico modo è tornare alle comuni non lo dico per scassare la minchia ai vari Padre Ralph che te la menano con la carne male primario ma lo penso veramente. Comunità a misura di persona, ritorno alla "natura", ad uno stile di vita più umano..questa si che è una utopia.

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attorno alla nostra aziendina, ci sono in vendita 270 ettari circa accorpati con vari casolari. servono 3 milini di euro. troviamo una decina di soci pronti all'avventura?

Con trecentomila euri vado a sdraiarmi per il resto dei miei giorni sotto alle palme su di una spiaggia alle isole Comore, non mi metto di certo a dissodare campi in Umbria. Ma come mai tutto questo "ben di dio" viene venduto, invece che messo a fruttare da chi già lo possiede?
Oggi ho passato la giornata a raccattare olive, saranno biologiche, una cosa magnifica, ma per fortuna è solo una sega mentale, un passatempo per snob annoiati, perchè dovessi campare con questa roba, sarebbero davvero cazzi amari.....
a miles
penso che dopo2 o 3 anni sdraiato sotto le palme non ne potresti più.
l'azienda è in vendita perchè agli eredi dell'agricoltura, come a te, non importa nulla. e pensare che nel 900 la gente moriva al grido TIERRA Y LIBERTAD.
le terre non rendono perchè non ci sono più i servi della gleba e per vivere di agricoltura bisogna lavorarci personalmente e allora chi ne ha tante, ma è abituato a vivere in città senza fare un cazzo cerca di venderle
a 57
corretto
Pacchi bomba agli ex presidenti Usa, alla CNN e Soros
Chi sarà stato?
La domanda è ironica. Secondo voi, esiste qualcuno in grado di fare una cosa del genere?
Putin, dai. Toh.

Quote:

penso che dopo2 o 3 anni sdraiato sotto le palme non ne potresti più.

uh, fammi pensare....
pesce fresco tutti giorni, gin tonic prima del tramonto, un bel cilum di gangha prima di andare a letto, qualche indigena bendisposta ogni tanto.....
due o tre anni penso che non basterebbero.


Quote:

La domanda è ironica. Secondo voi, esiste qualcuno in grado di fare una cosa del genere?

un hacker russo che si è dato agli esplosivi.
#54 Sacco

Quote:

No ho solo detto che quando non c'erano i soldi non eravamo 8 miliardi, non ci sono implicazioni di nessun tipo

In sostanza è come se avessi detto: "Piove, governo ladro".
Ne deduco che non hai tanta voglia di discutere.
Saluti.
#51 sartori
Ganzo!

#55 miles
Non ricordo dove l'ho letto o sentito, ma pare che alla natura bastino 70 anni per riprendersi i territori del pianeta altamente antropizzati.
Esempio. NY City viene prima inondata e poi abbandonata per sempre dalla sua popolazione. Alla natura gli occorrono 70 anni per ripopolarla e togliere in parte l'asfalto.
Quindi una generazione.
Immagina la certezza di avere davanti a te più vite (reincarnazione, metempsicosi, trasmigrazione), che tendono ad intrecciarsi con le vite di uno stesso gruppo di persone. Allora avrai la risposta alla tua domanda:

Quote:

Ma come mai tutto questo "ben di dio" viene venduto, invece che messo a fruttare da chi già lo possiede?

Peonia:


Quote:

A me non è mai venuto in mente, nè da piccola, nè da grande, anzi! Io ho sempre cercato e mi prodigo per aiutare tutti.. Faccio il mio esempio per dire che, forse, essendo di una generazione in cui avevamo Miti ed Eroi, in cui c'erano ancora Valori come Amicizia e Solidiarietà, era più facile, più normale...

Si capisce da come ti esprimi che in te non c'è mai astio, critica, conflitto. Sei proprio una bella persona.
Sartori:


Quote:

la elite è organizzata come la mafia:non puoi sgarrare, questa è la sua forza e anche il suo insegnamento; se la "gente" non impara a "fare società" rimarrà per sempre schiava.

Applausi.
Grazie Alberto! :-)

Quote:

ci sono in vendita 270 ettari circa accorpati con vari casolari. servono 3 milini di euro. troviamo una decina di soci pronti all'avventura?

sarebbe l'ideale purtroppo mancano i soldi

ficcatevi bene in testa che non si può cambiare il sistema dall'interno e neanche combatterlo
l'unica cosa che possiamo fare per salvarci è allontanarci da esso e diventare il più possibile autonomi
peonia


Quote:

cerere io ero sorvegliata pure troppo... andavo e tornavo col pulmino della scuola, mio padre voleva che le amiche venissero loro a casa nostra piuttosto che andare io, uscite rare da sola, già grande,.. come ho già avuto modo di dire, l'ho vissuto fino alla fine dell'adolescenza quasi come un orco tanto era severo, ma lui poi, da grandi, ci disse che conoscendo bene il mondo " là fuori" lo faceva per troppo amore. Oggi vedo che lasciano andare ovunque, già molto presto, i figli senza controllare dove e con chi... e i risultati sono sotto gli occhi di tutti..

beh, pensa che invece a me non era concesso nemmeno che le mie amiche venissero da me a studiare, né ovviamente io da loro, non potevo scendere manco un'ora il pomeriggio a giocare con gli amichetti, altro che sera. potevo uscire solo per andare a scuola (per fortuna ho avuto mia nonna che mi ha fatto 'sfogare' da lei). mia madre ha usato la stessa scusa di tuo padre, in realtà è una maniaca del controllo, e nel tempo ho capito che era tutto frutto del rapporto che lei a sua volta aveva avuto con sua madre.
dici che ora son troppo liberi. mah, innanzitutto io di genitori che non si preoccupano di dove vanno i figli e a che ora rientrano non ne vedo così tanti, francamente. in secondo luogo bisognerebbe chiedersi se questo modo di fare non sia diretta conseguenza dell'aver vissuto un'infanzia troppo severa (io a mia figlia ho concesso molta più libertà di quanta ne ho avuta io, proprio per non farle vivere lo stesso incubo). io piuttosto li vedo molto più viziati e pretenziosi. ma anche qui, bisognerebbe indagarne le cause, non parlare delle generazioni passate come fossero state rose e fiori. perché non lo erano affatto.
Non posso non apprezzare la non-lingua: "Piano di eradicazione del morbillo" è fantastico.
Quando un politico prende i suoi elettori per il c..o in questo modo fa il suo interesse.
Sono gli elettori chr non fanno il loro interesse lasciandolo posteriormente appagare.
Ciao a tutti:

per essere un parto della tua immaginazione é simpatico e anche divertente.
Solo un po' logorroico...