Come molti sanno il vaiolo (una grave malattia infettiva) ha mietuto un elevatissimo numero di vittime nel passato, ed è stata dichiarata eradicata dalla faccia dalla terra dall'OMS (l'Organizzazione Mondiale della Sanità) nel Maggio del 1980. L'ultimo caso registrato di persona infetta da tale piaga è stato il 26 Ottobre 1977 su una persona di nome Ali Maow Maalin, un cuoco Somalo. La vaccinazione è stata sospesa a partire dagli anni '70 e '80 in tutti i paesi, in Italia nel 1977, con abrogazione definitiva nel 1981. [15]
Nonostante il vaiolo sia ormai una malattia completamente debellata, studiare il modo in cui questo è avvenuto può essere certamente d'aiuto per mettere in prospettiva molti discorsi relativi alle vaccinazioni ed alla loro utilità.
Purtroppo, un diffuso luogo comune vuole infatti che il debellamento di tale malattia sia avvenuto grazie all'uso del vaccino, ma in realtà non si riesce a trovare un solo studio scientifico a supporto di questa ipotesi. Questo scritto intende anzi dimostrare quanto sia falsa ed infondata questa diffusa credenza, analizzando tutti i dati che è possibile reperire in merito. [1]
L'idea per il vaccino del vaiolo si deve ad Edward Jenner, secondo le cui osservazioni chi si era ammalato di vaiolo bovino maturava una immunità per il vaiolo umano. Il suo esperimento, effettuato nel 1796, consistette nel prelevare del materiale purulento dalle vescicole di una mucca che aveva contratto il vaiolo bovino, ed iniettarlo nelle persone che dovevano essere vaccinate. Il nome "vaccino" deriva proprio dal fatto che si usarono le mucche per sviluppare il materiale usato per la vaccinazione.
La prima persona a ricevere questo trattamento fu James Phipps, ...
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