DI CHI E' LA "MIA" VITA?
di Fabio de Nardis
Il Senato Americano ha approvato una legge secondo cui, in caso di ferimento o omicidio di una donna incinta, il colpevole dovrà essere incriminato separatamente per le lesioni al feto. La proposta è stata discussa e approvata sull’onda emotiva dovuta al ritrovamento nella Baia di San Fransico del corpo di una donna incinta di otto mesi. La legge, apparentemente serena, ha invece sollevato forti critiche e un acceso dibattito parlamentare. In realtà quasi il 50% degli Stati Americani adottano leggi di tutela del nascituro in caso di lesioni da parte di esterni, ed è giusto. Ma ciò che fa discutere in questo caso è che tale tutela varrebbe qualunque sia il livello di sviluppo del feto (at any stage of development). In pratica, il feto si trasformerebbe in soggetto giuridico fin dal concepimento.
Molti attivisti per i diritti civili affermano senza mezzi termini che una simile legge rappresenta un colpo durissimo al diritto della donna...
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DISASTRO CONDOLEZZA
di Massimo Mazzucco
30.3.04 - Forse faceva meglio a rimanere nella compagnia petrolifera di papà. Di là infatti avrebbe potuto perseguire gli stessi identici interessi che persegue a Washington, senza però dover stare sotto la luce dei riflettori dal mattino alla sera. Da quando invece la ghetto-girl in Saint Laurent ha assunto quello strano ruolo di “national security advisor” (consigliere nazionale per la sicurezza), ha rischiato più volte di mettere in crisi l’intera amministrazione, causa una cecità, una presunzione, ed un’arroganza di fondo raramente messe in mostra con tanta sicumera e mancanza di tatto.
Ma questa volta Condi – come la chiamano affettuosamente i nemici di mezza America – l’ha fatta proprio grossa, e rischia davvero di diventare la goccia che farà traboccare il vaso, a sfavore di Bush, alle prossime elezioni di Novembre.
Tutto è cominciato con l’uscita di un libro esplosivo, dieci giorni fa, in cui il presidente viene accusato direttamente da uno dei suoi fedelissimi...
di Massimo Mazzucco
Di fronte alla bomba di Nassirya, una volta passato lo shock, l’Italia poteva prendere due opposte direzioni: unirsi sdegnata di fronte all’azione inumana, o imporre in tempi brevi il ritiro delle nostre truppe.
E mentre, com’è normale, nelle prime ore le due diverse tendenze si sono accavallate, nelle ultime lo sdegno sembra aver prevalso decisamente sull’urgenza del ritiro.
Questo è avvenuto sia grazie a chi ha saputo orchestrare al meglio ...
E' VERO, A DALLAS CI FU UN SOLO ASSASSINO. MA NON SI CHIAMAVA OSWALD
di Massimo Mazzucco
40 anni, e 400 libri circa, sono riusciti a fare appena un pò di luce sulla complessa vicenda di Dallas. Oggi tutto ciò che possiamo dire, con relativa certezza, è che vi parteciparono elementi CIA vicini ad Allen Dulles, la mafia di Chicago e New Orleans (Sam Giancana, Carlos Marcello, Trafficante), gli esuli Cubani in Florida, e che tutto ciò non può essere avvenuto senza la connivenza dell’FBI di Hoover e dei servizi segreti del presidente. Ma al di là delle specifiche responsabilità di ciascuno, di fronte a tale complessità operativa viene da domandarsi in che modo, esattamente, tutto ciò è stato coordinato? Come è stato possibile tenere insieme l’immensa matassa di movimenti, personaggi, azioni e contatti, dall’inizio alla fine? E soprattutto nelle ultime ore, chi ha tenuto i contatti, per esempio, fra coloro che hanno fatto deviare all’ultimo momento il percorso di Kennedy, e i tiratori che dovevano appostarsi in attesa che arrivasse? Chi ha deciso di mandare Oswald ...
PIAZZA FONTANA: UNA TESTIMONIANZA
di Massimo Mazzucco
Il 12 Dicembre del 1969 ero un ragazzino, e verso le 4.30 del pomeriggio ero chinato sul mio motorino, in un garage di via Larga, tutto intento a limare i condotti del carburatore per farlo “andare di più”. Ad un certo punto ho sentito un tonfo sordo, forte, opaco, che ha scosso l’aria e i vetri dappertutto. Nel giro di tre minuti c'era gente che correva e urlava da tutte le parti. Sono uscito nel buio (a Milano, d’inverno, a quelll'ora è già notte) e mi sono unito a tutti quelli che confluivano come automi verso piazza Fontana, dalla parte opposta della strada. Sono però riuscito ad arrivare solo fino all'angolo della piazza, e tutto era già bloccato. Dappertutto arrivavano ambulanze, carri pompieri e auto della polizia, e dopo pochi minuti la piazza veniva illuminata a giorno da potenti riflettori, come se fosse un set cinematografico a 360 gradi. Giravano mille voci, ma nessuno capiva bene cosa fosse successo. C’era chi diceva...
OMICIDIO KENNEDY 40 anni dopo. Qualcosa nei media è cambiato
di Massimo Mazzucco
22.11.03. Le pallottole che 40 anni fa uccidevano Kennedy hanno anche ucciso – recita il luogo comune – i sogni di un’intera generazione. Idealista incontaminato, o cinico calcolatore che fosse, Kennedy ha comunque rappresentato una svolta storica, per il mondo, difficile da non riconoscere. Il semplice fatto che sia stato eliminato da un concerto di mandanti e complici che vede in qualche modo coinvolti i falchi della CIA di Allen Dulles, i servizi segreti dello stesso presidente, l’FBI di Edgard Hoover, la mafia di Trafficante, gli esuli cubani in Florida, i razzisti del profondo Sud, i guerrafondai del Pentagono (Vietnam), la dice lunga sull’impatto che Kennedy deve aver avuto su un complesso sistema di potere che ha cercato di riportare sotto il proprio controllo nel breve arco del suo mandato. Kennedy si buttava a testa bassa contro tutto ciò che voleva modificare, e a chi gli consigliava più prudenza rispondeva spesso: “Tanto, da vivo non mi può toccare nessuno. E da morto, chissenefrega!” Fra le due condizioni di salute, però, ci sono state le pallottole di Dallas.
Ma il vero delitto, nei rispetti dell’intera nazione e della storia, lo hanno compiuto tutti coloro che, nel mondo dei media, hanno contribuito a supportare la bugia...
NO, NON E' UN SOSIA. IL TRUCCO E' UN ALTRO
di Massimo Mazzucco
Per chi avesse letto “Sopra le nostre teste” – un dialogo immaginario fra Bush e Putin, di qualche giorno fa – non dovrebbe essere una totale sorpresa il vedersi recapitare la barbona incolta di Saddam nel salotto di casa propria nel modo in cui è successo oggi: di domenica mattina, con un’intera giornata davanti per stare incollati ai televisori, e digerirci con calma questo grande successo della giustizia dell’occidente sull’Islam malvagio, barbarico e infedele.
Avevamo sbagliato i calcoli, e pensavamo che una carta del genere se la sarebbero giocata nel momento più delicato, il ritiro dall’Iraq, che ormai è “tassativamente” stabilito entro Giugno, cioè a quattro mesi massimo dalle elezioni presidenziali. Invece, si vede che la situazione...
In un articolo apparso su l’Humanitè, uno storico israeliano conferma i sospetti di un micidiale sodalizio Sharon-Yassin. A spese della povera gente, di due intere nazioni.
Hamas creazione del Mossad
di Hassane Zerouky
Secondo Zeev Sternell, storico all'Università Ebraica di Gerusalemme, "Israele ha ritenuto che fosse opportuno e astuto spingere gli islamici contro l'organizzazione per la liberazione dalla Palestina (OLP)".
Grazie al Mossad, "l'istituzione israeliana per l'Intelligence e le operazioni speciali", è stato consentito ad Hamas di rinforzare la sua presenza nei territori occupati. Nel frattempo il movimento di Arafat per la liberazione della Palestina, Fatah, così come la sinistra palestinese sono stati sottoposti alla più brutale forma di repressione e intimidazione.
Non dimentichiamoci che fu Israele che, nei fatti, creò Hamas. Secondo Zeev Sternell, storico all'Università Ebraica di Gerusalemme "Israele ha ritenuto che fosse opportuno...
QUANDO SI E' NEL GIUSTO, GLI ASTRI SONO TUTTI CON TE
di Massimo Mazzucco
La fortuna continua a sorridere ad Ariel Sharon, che qualche giorno fa
è finalmente riuscito a scoprire dove vivesse lo sceicco Yassin,
e lo ha fatto subito saltare per aria, prima che si nascondesse di
nuovo sotto qualche sasso, nel paesino in cui viveva da quando è
nato. E oggi ha fatto tombola piena, quando un ragazzino palestinese di
14 anni è stato fermato al checkpoint di Hawara, nel West Bank,
con addosso una carica esplosiva, pronto a farsi detonare. I militi di
Sharon sono stati tanto arguti nel capire da lontano che cosa il
ragazzino portasse sotto il maglione, quanto sono stati veloci a
convocare la stampa internazionale, affinchè potesse riprendere
in diretta la sequenza umiliante...
SHARON E YASSIN, DUE VOLTI DELLA STESSA MEDAGLIA?di Massimo Mazzucco
Nelle ore immediatamente seguenti l’uccisione di Yassin non è certo facile per nessuno capire qualcosa di certo rispetto ai veri interessi che possono aver guidato questa azione omicida.
Ma mentre le brigate Al-Aqsa gridano vendetta ai quattro venti – e sicuramente non aspettiamoci la sfilata delle suore benedettine - potremmo almeno evitare di cadere nella banale retorica della “spirale di violenza inarrestabile” che probabilmente ci propineranno da oggi i media ufficiali in ogni salsa e condimento.
Perchè? Perchè la logica si oppone ad una semplificazione così elementare di contrapposizioni assolute, e per più di un motivo: prima di tutto, bisognerebbe domandarsi come mai ogni sacrosanta volta che Sharon stava per incontrare un qualunque dirigente palestinese...
Lo Shuttle viaggiava da vent’anni coi freni montati al contrario!
Non è una battuta, è l’agghiacciante verità scoperta per caso da un meccanico della NASA, che partecipava alla messa a punto di Discovery e Atlantis, (due delle tre navette superstiti, sulle 5 originali), che dovrebbero essere pronte per un nuovo lancio (una in orbita, l’altra per eventuale soccorso) nel Marzo del 2005.
Tra un cambio d’olio e una soffiata al filtro dell'aria, gli è cascato l’occhio sul sistema frenante dei carrelli di coda, e si è accorto...
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